si vive due volte ma si ama una sola

di Safis
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** driiin ***
Capitolo 2: *** Dread. ***
Capitolo 3: *** Ti sono vicino. ***



Capitolo 1
*** driiin ***


*DRIIIIIN*
"Fantastico" pensò Kimberly mentre tentava di leggere la piantina della scuola.
"Farò tardi al mio primo giorno".
Continuò a girare per la scuola finchè non trovò finalmente l'aula di inglese livello avanzato.
"Oh! Ecco la nuova arrivata" esclamò la signora Tatch...Tetch... Oh dannazione il suo nome scritto sulla lavagna è incomprensibile.
"Scusi per il ritardo..." borbottò timida Kibmerly mentre andava a sedersi in un banco in fondo.
La professoressa rispose con un distaccato "Non preoccuparti".
Terminata la lezione, durante la quale Kimberly dimostrò più volte che la sua preparazione da Newyorkese era di gran lunga superiore a quella dei suoi compagni, iniziò a cercare un bagno e dopo aver girovagato a lungo fu un sollievo trovare quello stupido disegnino che illustrava un omino stilizzato con una gonna.
Entrò in bagno e si guardò allo specchio.
"Meglio di quanto pensassi" disse tra sè e sè.
E mentre era lì a pettinarsi i capelli, una delle porte dei cessi proprio dietro di lei si aprì e uscì un ragazzo.
Era alto, molto alto, aveva i capelli color grano lunghi e aveva i dread (anche kimberly in passato aveva avuto esperienze con quei treccioni), aveva un piercing al naso gli occhi azzurri. Azzurri come quando vedi le foto della Terra scattate dal satellite e c'è il mare azzurro, azzurrissimo.
Indossava una maglietta di un blu quasi "stanco" (forse perchè scolorita) e dei pantaloni larghi verde militare che riuscivano anon scivolargli giù dal corpo solo grazie a una cinta molto rovinata.
"Ho..... sbagliato bagno?" domandò Kimberly imbarazzata.
Il ragazzo aveva uno sguardo sconvolto che riuscì a tramutare in un mezzo sorriso solo quando rispose "Ehi...no tranquilla è che al bagno dei ragazzi c'era coda...Dread."
"Dread?"
"Si ... mi chiamo Josh ma non mi piace come nome quindi..Dread" disse porgendole la mano in modo amichevole.
Kimberly gliela strinse e domandò scherzosa "E i capelli sono la causa o la conseguenza dei tuo soprannome? ...Kimberly comunque".

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Capitolo 2
*** Dread. ***


..."Il soprannome è arrivato dopo" continuò il ragazzo. "Capisco" sorrise Kimberly. "Beh... Tu sei nuova eh.. uhm e sei pure carina..." sospirò Dread ancora imbarazzato e rigido. "E tu sei rosso come un pomodoro, ma mica te lo faccio notare" scherzò Kimberly rilassata. "beh.. vedi... non è esattamente bellissimo incontrare una ragazza mentre sei nel bagno delle ragazze" ribatté Dread. "Beh.. Ora prima che entri qualcun' altra scappo.." Dread fece due passi ma si fermò, si girò verso Kimberly e domandò con aria confusa "Ti trovo in un tavolo da sola 'stile nuova arrivata' a pranzo o sei già piena di amici?" "Nuova arrivata, a dopo" rispose lei, poi si girò verso lo specchio e riprese a pettinarsi. -- La mensa non era troppo lontana dal laboratorio di chimica dove Kimberly aveva appena fatto lezione. Lei si sedette ad un tavolo da sola e quasi subito la raggiunse Dread. "Ehi..." disse sorridente mentre si sedeva "Come mai quella faccia? Il cibo non è buono?" "No solo nostalgia..." accennò Kimberly. "Di che cosa?" "Di New York, di mia madre, della mia scuola..." A Kimberly scesero quelle che a Dread parvero lacrime. Dread non sapeva che fare, non è che fosse insensibile, ma odiava dare consigli e consolazioni almeno quanto odiava riceverne, e poi era così bella Kimberly. Occhi verdi, belle bianca piena di lentiggini, capelli rossi raccolti in una coda scomposta che lasciava che un piccolo ciuffo le coprisse il volto. Dread si avvicinò lei col corpo, poi allungò la testa. Gli occhi ancora lucidi di Kimberly erano a un centimetro dai due piccoli oceani di Dread, i due si guardarono, Dread si avvicinò ancora, pochi millimetri d'aria dividevano le loro labbra e i loro mondi. Dread girò la testa e accostò la bocca all' orecchio di Kimberly "E' tutto ok" mormorò. Poi ritrasse la testa, e riprese a mangiare come se nulla fosse. "Non provarci con me" disse Kimberly in tono acido. "Ti conosco da un' ora durante la quale hai pianto per dieci minuti, non ci sto provando, ti sono vicino."

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Capitolo 3
*** Ti sono vicino. ***


Non sapeva cosa ci fosse in Dread. Quel ragazzo, così come tutta la situazione, pareva irreale. Si conoscevano da un' ora .. Lei non conosceva il suo libro preferito, che classe frequentasse, il suo cognome, il perchè di quello stupido piercing, eppure avevano fatto l'amore con gli occhi, lei aveva pianto davanti a lui e lui l'aveva fissata e si erano quasi baciati. "Il tempo scorre veloce a Lima" pensò mentre si sdraiava sul letto col suo PC. Aprì Facebook: una nuova richiesta di amicizia: Josh Timber. "almeno ora so il suo cognome* *Accetta* J-ehi K-sei tu quello che ho conosciuto nel bagno delle ragazze a davanti al quale ho frignato davanti? J-no! chissà che sfigato deve essere hahah! LOL! K- dimmi che non sono l'unica a cui tutta sta faccenda pare strana J- strano= intrigante = sta faccenda mi piace K-ma tu non hai altri amici? J-ne avevo haha sono stato bocciato due volte all' ultimo anno e quest'anno rischio la terza bocciatura... all' inizio giocavo a football ed ero uno studente modello, ora ho i dread, un piercing, qualche tatuaggio e mi dedico alla musica, il classico ragazzo che nessun genitore vorrebbe mai che gli venisse presentato... la gioventù bruciata per eccellenza K- come mai questo cambiamento? J- ero il figlio perfetto, il fidanzato perfetto, lo studente perfetto mai poi mi sono accorto che la perfezione è una merda, che ero dipendente da questo stato di perfezione: dovevo riuscire bene in tutto... così mi sono detto "e che cazzo!" ho lasciato la casa dei miei genitori per andare da mio zio che spesso è in viaggio e se ne frega altamente di me e credo che resterò al liceo a lungo. K- non è noioso stare sempre nello stesso posto? J- sì lo è... ma mi piace perchè è come se il mondo corresse avanti e io potessi fermarmi e osservarlo... K- e non hai paura di rimanere indietro? J- no, è proprio il mio scopo... e poi .. dai andiamo: siamo in Ohio! Non potrò mai restare troppo indietro! beh ora io vado, a domani Kim.

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