California, here we come (back).

di micettofurastico
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Sogno o son desto? ***
Capitolo 2: *** Cosmogirl, is finally back. ***
Capitolo 3: *** Please, say something. ***



Capitolo 1
*** Sogno o son desto? ***


Seth sedeva comodamente sulla sua poltrona preferita impegnato a leggere uno dei suoi soliti fumetti mentre Summer era acciambellata sul divano, ipnotizzata dalla nuova puntata di "Valle di lacrime". 
Seppur fossero passati circa una decina d'anni, poche cose erano veramente cambiate. E sfortunatamente, le più importanti: Seth e Summer erano sposati da un paio di mesi, Ryan aiutava un ragazzino di Chino, era in procinto di avanzare una proposta di matrimonio a Taylor ed erano già trascorsi tredici anni dalla drammatica notte in cui Marissa si era spenta tra le braccia del suo eterno e giovane amore.
All'improvviso, il campanello dei giovani coniugi Cohen suonò ed entrambi furono risvegliati dal loro stato di trans.
Seth sollevò il capo e guardò sua moglie boccheggiando e gesticolando, Summer si limitò a sollevare gli occhi al cielo, sbuffare e alzarsi per andare ad aprire la porta.
Non appena questa fu aperta, la giovane donna dovette tenersi il petto dalla sorpresa: o quello che si trovava davanti era un fantasma vero, o Marissa Cooper era ancora viva.
Bionda più che mai, con i capelli leggermente mossi e lasciati liberi al vento ed una treccina sistemata di lato, i suoi occhi azzurri luminosi come non lo erano da molto tempo e un sorriso imbarazzato stampato sul viso magro e leggermente spigoloso.
-Ero curiosa di vedere la nuova signora Cohen.. Ciao.-
Mormorò con dolcezza all'amica, che, nel frattempo era impallidita.
-Seth! Seth! Corri! Porca miseria, sto facendo la fine della mia matrigna e sono solo due mesi che siamo sposati!- 
Biascicò in maniera logorroica al marito che rimase semplicemente a bocca aperta.
-Porca miseria, quando lo saprà Ryan..-
A quel nome il cuore di Marissa cominciò a battere forte e le gote le si colorarono di rosso: nonostante fosse passato tanto tempo, i suoi sentimenti per lui non erano mutati affatto. Era tornata consapevole che il suo ritorno avrebbe destabilizzato le vite dei suoi amici e per questo non si era creata neppure delle false speranze.
Dopo qualche minuto di abbracci e convenevoli sulla soglia finalmente i tre entrarono in casa, accomodandosi nel salotto dove la televisione ancora recitava appassionatamente i dialoghi di "Valle di lacrime".
Sul volto di Summer si era disegnata un'espressione radiosa e felice che in pochi secondi mutò, lasciando il posto a uno sguardo arrabbiato.
Incrociando le braccia al petto, cominciò a parlare: -Coop, ti rendi conto di quello che hai fatto?! Ti sei finta morta per anni, ci hai lasciati soffrire mentre te eri chissà dove a spassartela.. Tua madre era distrutta, io ero distrutta.. Ryan stava per mandare all'aria tutta la sua vita! Ci hai fatto vivere in un incubo per troppo tempo e poi un bel giorno ti presenti alla mia porta come se nulla fosse. Ringrazia Dio che non sono svenuta, stavolta dovrai darci delle spiegazioni convincenti.-
Concluse, si era arrabbiata così solo con Seth. Era la prima volta che faceva una sfuriata simile alla sua migliore amica, alla sorella che aveva scelto d'avere.
Marissa abbassò timidamente il capo mordendosi le labbra e fissando le sue ginocchia.
-Hai ragione..- Sussurrò. -..ho fatto un casino ma era necessario, era l'unico modo che avevo per liberarmi definitivamente di Volchok.. Mi dispiace..- Disse cominciando a piangere tra i singhiozzi.
Summer la guardò con amore prima di scambiarsi uno sguardo d'intesa con Seth. Entrambi la raggiunsero sul divano e l'abbracciarono. 
-Va tutto bene, si aggiusterà tutto..- La confortò Seth mentre la sua testa cominciava a riempirsi di ipotetiche frasi d'apertura con cui informare Ryan del ritorno del suo primo grande amore.

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Capitolo 2
*** Cosmogirl, is finally back. ***


Summer si ostinava a guardare un punto fisso nel vuoto e a farneticare parole su parole a suo marito, mentre Marissa riposava nella camera destinata agli ospiti.
-Ti rendi conto di cosa ha fatto? E' incredibile.. Per quanto tempo potremmo nasconderla in mansarda? E' assurda questa cosa..
Nessuno di noi si è mai accorto che quella che è stata sotterrata era solamente una statua di cera, neanche ci tovassimo al museo di Madame Tussauds.. Né io, né sua madre. Nessuno. Ma poi come avrà fatto ad architettare una cosa del genere? Ha distrutto la vita di Julie, la mia, quella di Ryan.. Senza dimenticare che un innocente sta scontando una pena per qualcosa che non ha commesso..-
A quel punto Seth si schiarì la voce e pronunciò le prime parole dopo aver trascorso una mezz'ora apaticamente annuendo.
-Beh insomma Summer, definire Volchok un innocente agnellino mi pare un po' un'esagerazione.. Forse non sarà un assassino ma ha comunque sia la sua parte di colpa.. Hai dimenticato quando è stato beccato a letto con la ragazza di Johnny? Le numerose legende che i surfisti che raccontavano sul suo conto? Oppure quando ha sequestrato Marissa per farsi prendere a pugni da Kid Chino? Anzi no! Dimentichi la cosa più importante..!-
Affermò schioccando le dita come se avesse avuto un lampo da genio. -..hai dimenticato l'espressione arrabbiata di Sandy Cohen, quando il suo fuoristrada fu, ingiustamente, soprannominato "Little Bitch" nel cortile della Harbor. Direi che il soggiorno tra i suoi simili è più che meritato. L'incidente di Marissa, dopo tredici anni, abbiamo saputo che non è stato una tragedia ma all'epoca.. Aveva tutti i motivi per esserlo.-
Summer si limitò a sospirare, a quel punto era impossibile dare torto al suo dolce Cohen.
La ragazza riprese.
-E va bene, stavolta hai ragione ma pensa come sarà dover re-introdurre Coop nella società di Newport.. Sarà una tragedia..-
Seth la bloccò nuovamente.
-Summer, ti stai preoccupando dell'ultima cosa al mondo di cui bisogna preoccuparsi.. Hai per caso provato domandarle cosa ha intenzione di fare? No. Magari non è neppure interessata a restare qui.. La cosa di cui mi preoccuperei io realmente, non è tanto dare la notizia a Julie Cooper.. E che cavolo, è sua madre! Sarà ben felice di ritrovarla sana e salva, più viva che mai.. Il reale problema è, informare Ryan di tutto ciò.-
La ragazza si morse il labbro inferiore e assunse un'espressione infelice.
-Già, specie ora che sta per sposare Taylor..- Summer fece silenzio ma dopo neanche mezzo secondo, esclamò con un sospiro, tipico delle soap opera che seguiva fin dai tempi dell'adolescenza. -..povera Coop!-
Nel mentre, il telefono di Seth squillò e sullo schermo si materializzò a caratteri cubitali lampeggianti il nome "RYAN". L'amico cominciò a farsi prendere dal panico.
-E adesso che faccio? Che faccio? Che faccio?!- Cominciò a domandare istericamente a sua moglie mentre cominciava ad andare in iperventilazione.
Summer lo guardò spazientita. -Cohen! Evita di fare le tue solite Cohenate e rispondi! Se non risponderai andrai a creare solamente più sospetti.. Dai! Forza!-
Il giovane guardò la compagna e con l'indice mimò il gesto "solo un secondo" per poi rispondere subito dopo.
-Ehi Man! Tutto a posto la vita?!-
Ryan non si aspettava una risposta simile.
-Seth ma sei sciroccato? Hai per caso ripreso a farti gli spinelli?- Mormorò con una calma serena ed un sorriso, l'irregolare ragazzo venuto da Chino quasi sedici anni prima.
Seth fece una smorfia.
-Ma no, no! Che vai a pensare?!- Rispose. -Sai Ryan, stavo pensando.. E' da tanto tempo che non organizziamo una serata solo uomini.. Che ne dici se oggi pomeriggio ci vediamo alla caffetteria, quella dove portavamo sempre le ragazze?-
La voce di Ryan si velò di tristezza.
-..quella dove andavamo anche con Marissa? Va bene..- Mormorò leggermente insicuro, erano secoli che non andavano più in quel posto. Poco dopo la sua voce tornò vigorosa come al solito. -..Ti volevo chiedere un consiglio, stasera vorrei farela proposta a Taylor.-
Seth cominciò a tossire e a simulare vocalmente disturbi alla comunicazione.
-Ryan non ho capito! Non ti sento! Sono in galleria!- Detto ciò riattaccò di punto in bianco e si volse a guardare la moglie, tirando un sospiro di sollievo.
-Per un pelo.. Dobbiamo agire velocemente.. Ryan stasera vuole chiedere a Taylor di sposarlo..-
Summer non ebbe il tempo di rispondere che Marissa scese le scale sorridendo.
-Chi è che si sposa?-
I due amici la guardarono come se avessero visto un mostro, incapaci di sbatterle in faccia la dura verità. Dopo qualche secondo di tensione, Summer si fece coraggio e si decise a parlare.
-Sai Coop..- Nel frattempo Marissa si era seduta sul divano, assumendo quello sguardo tipico di quando qualcuno le stava per dare una cattiva notizia. -..quando te ne sei andata, tutti noi credevamo che tu fossi morta. Eravamo distrutti, ognuno di noi aveva perso una parte importante della sua vita.. Ed ognuno di noi ha reagito in maniera differente. Tua madre voleva vendicarti a tutti i costi e Ryan aveva ricominciato a vivere secondo gli usi e i costumi della violenza, proclamandosi come colui che ti avrebbe vendicata.. E' stato ad un passo dall'uccidere Volchok in Messico..- Marissa ascoltava tutto quello con attenzione mentre un paio di lacrime le rigavano silenziosamente il viso.
-..Sandy l'ha recuperato in tempo, impedendogli di commettere stupidaggini.. Dopo essere tornato a casa, ha vissuto molto tempo con l'incapacità di intraprendere una nuova relazione.. Anche perchè, lui continuava a pensare a te. Solo dopo parecchi mesi è ritornato a vivere.. Con l'aiuto di Taylor..-
Coop esplose durante il racconto dell'amica. -Taylor?! Taylor Townsend?! Cosa c'entra quella precisina rompipalle con Ryan? Lo definiva un essere rozzo! E come ha potuto lui dimenticarmi e rimpiazzarmi con una del genere?!- Seth s'intromise, decidendo di non avere alcun freno inibitore.
-Ehi! Basta un po'! Smettila di parlare così di loro..! Taylor è profondamente cambiata rispetto ai tempi del liceo e Ryan non ti ha affatto dimenticata! Non potrebbe mai farlo Marissa, sei stata la persona che ha amato di più al mondo, a tal punto da suscitare anche la mia gelosia a volte, ma tralasciando ciò.. Come puoi solo minimamente pensare una cosa simile? E poi, dovresti essere felice per lui, cosa pretendevi? Che continuasse a rovinarsi la vita o si comportasse come Romeo Montecchi alla vista della sua bella morta?! Se l'hai perso, è principalmente colpa tua!-
Le urlò contro.
Marissa lo guardò con fare sprezzante ma poi comprese che Cohen diceva la verità ed annuì senza proferir parola. Summer guardò il marito.
-Cohen devi disegnare una nuova avventura di Atomic County.. Un'avventura in cui Cosmogirl fa il suo ritorno, poi, darai la tavola a Ryan e vedremo la reazione di Kid Chino.-
Seth ci pensò e poi sorrise. -Ogni giorno che passa, capisco sempre di più perchè l'ho sposata.-
A quella battuta, Summer lo colpì con un pugno e Seth si rinchiuse nel suo studio. Dopo un'ora circa, ne uscì fuori vittorioso con in mano il fantastico fumetto.
-Signore, ecco a voi un numero eccezionale di Atomic County.. "Cosmogirl, is finally back."-
Le due ragazze risero battendo le mani e poi salirono in auto.
Quando arrivarono al locale, Ryan ancora non c'era.
Presero quello che, durante la loro adolescenza, era stato il loro tavolo. In quel posto nulla era cambiato, sembrava che il tempo si fosse semplicemente fermato. Seth e Summer si accomodarono sui sedili rivolti verso l'entrata mentre Marissa si nascose in bagno.
Ryan arrivò dopo qualche minuto e salutò la coppia con un sorriso. -Se avessi saputo che con te veniva Summer, avrei portato Taylor..-
Seth scosse il capo con fare negativo.
-Nono, meglio di no vecchio mio..-
I ragazzi cominciarono a chacchierare quando, all'improvviso, Seth esordì.
-Ho realizzato un nuovo numero di Atomic County..- Ryan guardò divertito Summer che alzò gli occhi al cielo e poi cominciò a seguire interessato ciò che aveva da dire l'amico.
-E di che parla?- Domandò.
Seth entusiasta cominciò.
-Si intitola, "Cosmogirl, is finally back." e in pratica.. Oh beh, racconta del ritorno di Cosmogirl.. Leggi tu stesso.-
Affermò senza perdere tempo com'era suo solito e porgendogli il fumetto.
Ryan l'accettò volentieri e appoggiò le tavole accanto a lui, senza neppure guardarle. -Non appena avrò tempo lo leggerò..-
Seth saltò su. -No, no, no! Devi leggerlo ora.. Non ti porterà via molto tempo..Sono solo tre fogli!-
Ryan guardò prima Seth e poi Summer, sospirando. Non aveva per nulla voglia di leggere quella fantomatica storia, a proposito di quel fantomatico ritorno che in quegli anni aveva più volte sperato. Mostrando visibilmente la sua poca voglia ad intraprendere quella lettura, cominciò a dare uno sguardo a quelle pagine.
-Sai bene che non accadrà mai tutto ciò..- Affermò con voce tascinata, mantenendo il capo chino sulle tavole disegnate.
Era raffigurato tutto: dalla morte di Cosmogirl al nuovo incontro tra l'eroina "immortale" e Kid Chino.
Nel frattempo Marissa era uscita dal bagno e si era avvicinata al tavolo, Ryan aveva alzato lo sguardo puntandolo su Seth.
-Perchè non hai disegnato la reazione di Kid Chino? Lo devi finire ancora? Oppure hai intenzione di elaborare un altro episodio?-
Seth non rispose nulla.
-Ciao Ryan.-
Quella voce, l'avrebbe riconosciuta ovunque seppur fossero passati anni dall'ultima volta in cui l'aveva udita.
Ryan volse il capo di novanta gradi, intimorito all'idea di essersi seplicemente confuso o sbagliato come era capitato altre volte. Eppure, stavolta non aveva commesso nessun errore, non stava sognando, lei era veramente lì.
La figura di Marissa si stagliava slanciata di fronte a lui, con un qualcosa che le conferiva un senso di libertà, serenità e pace interiore che irradiava completamente la caffetteria.
Ryan rimase a guardarla senza mostrare alcuna emozione e senza dire una parola.

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Capitolo 3
*** Please, say something. ***


Ryan rimase a fissare quella che era stata il suo più grande amore per qualche minuto, senza esprimere la benché minima emozione. In quei minuti così lenti nel trascorrere per le teste dei Fantastici quattro balenarono i pensieri più strani: Summer si mordeva nervosamente le labbra e avrebbe ardentemente desiderato un cesto maxi di popcorn; Seth temeva che il suo migliore amico stramazzasse da un momento all'altro su quel tavolino; Marissa si preparava psicologicamente ad una reazione violenta e Ryan, Ryan era più confuso che mai. Diviso a metà, sperava che si trattasse solo di un sogno, perché i morti non possono tornare dall'aldilà, e allo stesso tempo sperava che quel sogno non terminasse mai. Siccome nessuno si decideva a proferire parola, Coop prese la situazione in mano. -Ryan..- Lo chiamò posandogli delicatamente una mano su di una spalla. -..per favore, dì qualcosa.. Insultami anche, ma parla.. Ti prego.- Il ragazzo rabbrividì a quel tocco e si rese conto che non era affatto un sogno. Senza alzare lo sguardo si rivolse a Seth e a Summer. -Ragazzi, per favore.. Potete lasciarci soli per qualche minuto?- La coppia si alzò silenziosamente salutando Marissa con un sorriso imbarazzato, la quale, prese posto sull'altro divanetto. Ryan ancora non parlava, quindi la ragazza proseguì a parlare. -Come stai?- Il giovane uomo alzò lo sguardo su di lei fulminandola. -Sei sparita da tredici anni lasciando farmi credere che eri morta, oggi ricompari come se niente fosse e la cosa più intelligente che ti viene da dirmi è "come stai?"?! Marissa tu non sei cambiata affatto in questi anni, sei rimasta la solita ragazzina viziata che si diverte a trascinare la gente a fondo con lei! Te lo dico chiaramente, sparisci dalla mia vita! Non ho più nulla da dirti!- Le comunicò in maniera rabbiosa poco prima di alzarsi e andarsene velocemente dal locale. Marissa rimase seduta a quel tavolino piangendo silenziosamente. Cosa si aspettava? Di certo non poteva essere accolta con gli striscioni di bentornato. Dopo essere tornati a casa, Marissa si sedette a bordo piscina accanto ai nuovi coniugi Cohen, raggomitolata su sé stessa. Sperava che Ryan la chiamasse dopo aver estinto la rabbia, e così fu. Inaspettatamente dopo cena, Kid Chino si presentò a casa Cohen proponendo a Cosmogirl una passeggiata in spiaggia, così i due si ritrovarono sulla torretta di controllo dove erano soliti recarsi a sedici anni. Si sedettero sulla piattaforma di legno fissando le onde che si infrangevano sulla riva. -E così stai per sposarti.. Con Taylor Townsend..- Non riuscì a far meno di osservare Marissa. Ryan sospirò. -Eh già.. Sono cambiate davvero molte cose.- Marissa annuì ed entrambi tornarono nel silenzio più totale. Inaspettatamente quel silenzio fu rotto da Ryan. -..Perché hai aspettato tutto questo tempo per farti viva? Mi sarebbe bastata una lettera..- La ragazza si voltò a guardarlo con gli occhi velati di lacrime. -Ti giuro Ryan che c'ho provato.. Sei mesi dopo ti avevo spedito una lettera..- Ryan la bloccò. -Una lettera?- E poi ricordò. Tanti anni fa, lo stesso giorno in cui lui e Taylor caddero dal tetto di casa Cohen, era arrivata una lettera per lui da parte di Marissa, ma tutti quanti avevano pensato fosse stato solo un disguido con l'ufficio postale. Ryan la guardò e in un momento si rese conto di averla amata lo stesso in quegli anni trascorsi. Non riuscì a fare a meno di avvolgerle le spalle con un braccio e stringerla a sé. Le sorrise e Marissa si rese conto che era più bello ora di quando frequentavano il liceo. Ryan riprese a parlare. -Quando ho detto che sono cambiate molte cose, non scherzavo. Tieniti forte..- Marissa assunse un'aria divertita, pronta ad ascoltare le novità degli ultimi anni.

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