Viaggiando oltre i confini dello spazio e del tempo

di Aladidragocchiodiluce
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Una giornata apparentemente normale ***
Capitolo 2: *** Inizia l'avventura ***
Capitolo 3: *** Amici o nemici? ***
Capitolo 4: *** Nuovi amici ***
Capitolo 5: *** Scontri scoperte e decisioni ***
Capitolo 6: *** Allenamenti e spiegazioni ***
Capitolo 7: *** Sotto terra ***
Capitolo 8: *** Incontri e scoperte ***
Capitolo 9: *** Di nuovo insieme, flashback e riflessioni ***
Capitolo 10: *** Allenamento speciale ***
Capitolo 11: *** Cattura ***
Capitolo 12: *** Il salvataggio ***
Capitolo 13: *** Informazioni ***
Capitolo 14: *** Partenze ***
Capitolo 15: *** New York ***
Capitolo 16: *** Parigi ***
Capitolo 17: *** Egitto ***
Capitolo 18: *** Il terzo pezzo e problemi di cuore ***
Capitolo 19: *** Intanto in Egitto... ***
Capitolo 20: *** Chiaccherata con se stessi ***
Capitolo 21: *** Lo scettro ***
Capitolo 22: *** Pandora ***
Capitolo 23: *** Scontro finale ***
Capitolo 24: *** Fine o un nuovo inizio? ***
Capitolo 25: *** Curiosità ***



Capitolo 1
*** Una giornata apparentemente normale ***


-Svegliaaaa!- Urlò una ragazza bionda dagli occhi azzurri e vestita con una tuta blu e bianca mentre tirava un cuscino sulla testa di un'altra ragazza dai capelli castani profondamente addormentata a letto.
-Sonia perfavore, lo sai che io amo dormire.-
La ragazza di nome Sonia sorrise -Sì, ma è quasi mezzogiorno!-
E questo costrinse la ragazza castana ad alzarsi e andarsi a cambiare. Arrivata in bagno si contemplò allo specchio i suoi occhi marroni come i capelli e si vestì. Una volta scesa salutò una sua compagna dai capelli corti e rossi seduta davanti al computer.
-Giorno Alexa!- la ragazza si girò rivelando di avere un paio di occhiali verdi fluo che ricambiò.
-Giorno Lyria, i tuoi genitori stanno portando tuo fratello ad una gara di nuoto e ci hanno dato il permesso di stare via tutto il giorno a patto di nascondere la chiave.-
Così Lyria, Alexa e Sonia, dopo un bel pranzo, uscirono e chiusero la porta nascondendo la chiave sotto lo zerbino. Fecero un giro nel paesino in cui abitavano godendosi il sole del loro primo giorno delle vacanze estive. Decisero di andare al parco per visitare il loro luogo segreto: una radura in mezzo al boschetto invisibile a meno che non se ne conosca già l'esistenza.
-Quanto mi mancava questo posto- commentò Sonia sedendosi su una roccia.
-Beh, essere diciassettenni e con una scuola che ti riempie di compiti dalla mattina alla sera non aiuta certo a venire qui spesso.- disse Alexa mentre si godeva quel poco di sole che passava attraverso i rami.
Sopra un tronco, Lyria aveva preso da uno zaino rosso che portava sempre con sé un binocolo e stava scrutando i rami in cerca di animaletti da osservare. Non avendo molto successo tirò fuori un libro da leggere.
-”Eragon”? Ma tuo padre non ti aveva detto di leggere altri generi?- chiese Alexa.
-Sì, mi ha detto di leggere “Orgoglio e pregiudizio”. Io ci ho provato e ce mancato poco che gettassi il libro dalla finestra per quanto era noioso.- rispose Lyria.
Sonia aggiunse:-Per me va bene qualsiasi libro che non sia storico o troppo sentimentale comunque-Guarda il libro con occhi sognanti. -Sarebbe bello vivere un'avventura da “guerriero”.-
-Per te sì, per me ci sono troppi pericoli e poi non esistono avventure simili nella realtà.- rispose Alexa.
-Per te Lyria?- chiese Sonia. -Non so, sarebbe bello, ma pericoloso. Secondo me Alexa ha ragione, nessuna delle avventure descritte nei libri si avvicina alla realtà.- Rispose Lyria.
Sonia sospirò. -Già, peccato.-
Dato che era ora di rientrare si alzarono. All'improvviso la radura venne illuminata da una luce abbagliante per un attimo e quando scomparve delle tre ragazze nessuna traccia.

Ciao a tutti grazie per aver letto la storia tenterò di aggiornarla spesso e spero di avervi almeno un po' incuriosito. Alla prossima! 

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Capitolo 2
*** Inizia l'avventura ***


-CHE DIAVOLO?- urlò Sonia.
-SIAMO IN UN DESERTO?!- urlò in un attacco isterico Alexa.
-Calma..Calma, come siamo finite qui?- chiese Lyria cercando di nascondere la sua paura e sorpresa.
-L'unica cosa che ricordo è la luce bianca.-
Ma nessuno sapeva la risposta dato che era fuori dalle leggi razionali. Un attimo prima erano in Italia, un attimo dopo in mezzo al deserto chissà dove.
-Questa da dove spunta?- chiese Lyria. Si era accorta di avere un ciondolo a forma di lupo che ulula al collo; anche le altre due avevano oggetti simili: Alexa un cerchietto con una decorazione a forma di cavallo e Sonia un bracciale con disegnata una pantera. Tutti e tre gli oggetti avevano strani simboli ed erano fatti di un metallo sconosciuto.
Dato che non potevano rimanere là decisero di incamminarsi verso un centro abitato.
Durante il cammino un'ombra gigantesca oscurò il sole e quando le tre ragazze alzarono lo sguardo videro non una nuvola come pensavano ma un'astronave che aveva deciso di atterrare proprio vicino a loro!
Quando l'astronave atterrò le tre ragazze si rifugiarono dietro un masso e videro aprirsi una porta grande quasi quanto una casa a tre piani e uscirne un gruppo di robot viola giganteschi.
Tutto questo era un po' troppo per Alexa che sarebbe caduta a terra svenuta se le due amiche non l'avessero sorretta.

-MUOVETEVI TRUPPE- urlò una voce all'interno dell'astronave e ne uscì un robot diverso dagli altri: era di colore grigio e aveva gli occhi rossi. -Dovete riempire la stiva e in fretta!-
Gli altri robot si sparpagliarono intenti a cercare qualcosa.
Dato che le tre ragazze rischiavano di essere scoperte poiché non c'erano nascondigli, decisero di fare una cosa molto rischiosa: nascondersi temporaneamente nell'astronave e uscire quando i robot sarebbero rientrati. Approfittando di una distrazione del robot di guardia le tre ragazze entrarono nascondendosi ai lati e attesero. Dopo un po' i robot tornarono dentro con delle strane pietre blu fluorescenti che venivano trasportate con dei carrelli; quando anche l'ultimo entrò, il gruppetto corse verso la porta ma proprio quando stavano per uscire si chiuse bloccandole all'interno dell'astronave.

 

Scusate se è corto ma gli altri saranno un po' più lunghi e ricchi di sorprese. Vi saluto.

Piccolo spoiler: gli amanti della saga normale rimarrano a bocca aperta!!

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Capitolo 3
*** Amici o nemici? ***


Le tre ragazze non avevano la minima idea di cosa fare per scendere così decisero di fare un giro dell'astronave alla ricerca di un buon nascondiglio.
Per loro sfortuna andarono in un corridoio dove c'era un altro robot gigante rosso. Tentarono di nascondersi ma quando il robot esclamo :-Ehi!- capirono che ormai erano state scoperte infatti in mezzo secondo si trovarono in mano al robot e quando quest'ultimo stava per dire qualcosa l'astronave tremò così violentemente che il bot rosso a momenti perse l'equilibrio ed esclamo:-Un attacco!- prima di chiudere le tre ragazze in una specie di magazzino enorme per poi andarsene.
-Cosa succederà?- chiese Sonia con la voce tremante per la paura. Alexa era sbiancata e sembrava sul punto di svenire e Lyria balbettava cose senza senso per l'agitazione.
Sentirono dei rumori simili a spari, la nave tremò ancora e dopo una mezz'ora tornò tutto tranquillo.
Sentirono dei passi al di fuori della porta e la voce del bot rosso:
-...E quando l' astronave ha tremato li ho chiusi lì dentro.-
Le tre ragazze non ebbero il tempo di pensare a cosa fare che la porta si aprì rivelando il bot rosso accompagnato da un altro robot blu e bianco e una leggermente più bassa blu.
-Vai pure, qui facciamo noi.- disse il bot blu a quello rosso che se ne andò. L'altra si chinò per parlare alle tre ragazze.
-Ascoltate, per voi la situazione vi sembrerà strana e vorreste spiegazioni, ma non preoccupatevi, siamo dei buoni!- anche se a parlare era stata una robot alta 5 metri, le ragazze si tranquillizzarono un po'. 
-Io sono Arcee e il mio compagno è Smokescreen, fra un po' vi porteremo nella nostra base a terra, va bene?-
Le tre ragazze annuirono. Sonia prese coraggio e chiese:
-Ma voi chi siete?-
Fu Smokescreen a rispondere:-Esseri senzienti provenienti dal pianeta Cybertron, ci potete chiamare Cybertroiani o Transformers.-
-Perchè “Transformers”?- chiese Alexa.
Il robot blu non rispose ma si trasformò in un auto lasciando Alexa a bocca aperta.
-Optimus dice che è ora di rientrare, salite su Smokescreen e andremo da lui.- disse Arcee.
E così fecero. Mentre attraversavano i corridoi dell'astronave videro molti robot viola a terra e segni di lotta ovunque, poi entrarono in una stanza enorme dove si trovavano due Transformers più grandi: uno rosso e blu dagli occhi azzurri e l'altro grigio dagli occhi rossi con uno strano stemma sul petto.
-E' ora di rientrare.- disse il robot rosso e blu e davanti a loro comparve un vortice azzurrino.
-Ma che cos'è?- chiese sotto voce Lyria a Smokescreen che rispose:-Si tratta di un Ponte Spaziale e ci porterà alla nostra base.-
Così Arcee e il robot rosso e blu entrarono e Smokescreen dietro di loro. Lyria diede un ultimo sguardo al robot dagli occhi rossi ed entrarono.

Ciao a tutti spero che il capitolo vi sia piaciuto, il prossimo porterà altre sorprese!  

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Capitolo 4
*** Nuovi amici ***


La prima cosa che le ragazze videro attraversando il ponte fu una base enorme e il mech rosso e blu insieme ad Arcee che parlavano con un altro bot bianco e rosso. Smokescreen fece le presentazioni:
-Quello bianco e rosso è il nostro medico Ratchet mentre l'altro è il nostro leader Optimus Prime. Più tardi arriverà anche il resto del gruppo.- 
Dopodiche fece scendere le tre ragazze e riprese il suo aspetto da robot.
-Mentre arrivano gli altri ci potete dire il vostro nome e cosa ci facevate sull'astronave?- chiese Optimus.
Così Lyria, Sonia ed Alexa si presentarono e raccontarono cos'era successo dalla radura fino a quel momento. Quando ebbero finito, Optimus ordinò a Ratchet di cercarle sul computer per poterle riportare a casa. In quel momento un rombo di motori rivelò che il resto del gruppo era ritornato così conobbero gli altri robot: uno giallo di nome Bumblebee, una bianco a strisce verdi e rosse di nome Wheeljack, uno blu con tre uncini al posto delle mani di nome Ultra Magnus e uno verde e grande di nome Bulkhead.
Dato che era tardi, Ratchet indicò alle tre ragazze una stanza dove potevano dormire e si fece consegnare il bracciale, la collana e il cerchietto in modo da poterli analizzare.
La mattina dopo, quando Lyria si svegliò, immaginò che quello che era successo la sera prima fosse stato solo uno strano sogno ma quando aprì gli occhi e si trovò in una camera sconosciuta si rassegnò al fatto che era tutto vero. Mentre si vestiva pensò al mech con gli occhi rossi visto sull'astronave e decise di chiedere ad Optimus chi fosse. Uscì e andò dalle sue amiche che stavano facendo colazione con delle brioches e si unì a loro. Poco dopo arrivò Ratchet con gli oggetti precedentemente consegnati e gli fece cenno di indossarli. Quando lo fecero il medico spiegò:
-Quando ho analizzato questi oggetti ho scoperto che si trattano di traduttori universali e in più hanno molte altre funzioni che non sono riuscito ad individuare siccome sono schermate. I segni che ci sono intorno sono scritti nella nostra lingua e significano "Varcando le soglie dello spazio e del tempo" e "Power down"-
Le tre ragazze erano incuriosite da queste rivelazioni ma in quel momento stavano pensando ad un'altra cosa.
-Interessante...Ma quando torniamo a casa?- chiese Alexa.
Ratchet rispose: -Veramente...-

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Capitolo 5
*** Scontri scoperte e decisioni ***


-Cooosa?!? Non possiamo tornare a casa?- Sonia era scattata rovesciando la sedia dove era seduta.
-Sta di fatto che ho cercato in tutti i computer ma voi non risultate nemmeno esistere e nell'indirizzo che voi mi avete dato ho trovato solo un vecchio capannone abbandonato e ci sono andato di persona per assicurarmene. Scusate, non so proprio come sia possibile.- disse Ratchet tornando al computer.
-E adesso?- chiese Alexa.
-Aspettiamo e vediamo cosa succede.- rispose Lyria.
Per il resto della mattina non videro nessuno oltre a Ratchet. Solo passata l'una si aprì il ponte e ne uscì un nuovo mech blu senza un occhio che prima consegnò una cosa a Ratchet e poi guardò le ragazze e disse:
-Allora sono questi i tre mucchietti di carne che ha trovato ieri Knockout.-
-MUCCHIETTI DI CARNE A CHI?- urlò Sonia. Rispetto al mech sarà piccola ma non permetteva a nessuno di prenderla in giro!
-Oh, che paura.- rispose il mech
-Smettila, non ti comporteresti così se fossero più forti di te.- gli disse Ratchet.
Il mech si spostò in un'altra stanza.
-Chi è quel simpaticone?- chiese Sonia con rabbia.
-Breakdown.- rispose semplicemente Ratchet.
In quel momento tutti i Transformers che avevano visto ieri sera rientrarono.
-Scusa Optimus.- disse Lyria appena lo vide. -Ti vorrei chiedere...-
Prima di finire la frase si sentì il rumore di una sirena e Ratchet disse:
-Optimus, ci stanno attaccando e sono in molti!-
-Allora prepariamoci.- rispose e tornò fuori seguito da tutto il gruppo più Breakdown.
Poco dopo la base fu scossa come in un terremoto e caddero grossi pezzi di soffitto.
-USCIAMO!- gridò Sonia, non aveva intenzione di fare la fine di una frittella.
Un pezzo di soffitto proprio sopra di loro crollò, Sonia e Alexa riuscirono a spostarsi in tempo. Lyria non fu così fortunata e poco prima che il masso gli cadde addosso disse:
-Varcando le soglie dello spazio e del tempo.-
-LYRIA!- urlarono in coro Alexa e Sonia in direzione delle macerie.
Ci fu uno strano movimento e dal mucchio ne emerse una Transformer bianca dai riflessi azzurri alta come Arcee.
-Oi oi, che è successo?- chiese e aveva la voce di...
-Lyria, sei tu?- chiesero assieme Alexa e Sonia e Lyria/Transformer rispose:- Sì, chi dovrei essereeeeee!?- si era appena accorta di non essere più una ragazza ma un essere di metallo.
-Come hai fatto?- gli chiese Alexa.
-Ho solo detto la frase scritta sul medaglione.-
-Ragazzeeeee, qui crolla tutto!- Urlò Sonia quando un grande masso gli cadde vicino.
Così le tre corsero lungo il corridoio che portava all'uscita. Una volta fuori si ritrovarono in una battaglia con una confusione incredibile: i loro nuovi amici contro degli strani mostri composti da un misto di terra e metallo dalle forme più differenti. Purtroppo appena uno di questi adocchiò Lyria/Transformer partì subito all'attacco mandandola contro una parete di roccia e solo per fortuna Smokescreen avvistò il mostro e gli sparò sulla testa eliminandolo. In questo modo Lyria fu salva ma si ritrovò un “coso” da cinquanta tonnellate addosso che gli impediva di muoversi. Dopo un po' i mostri si ritirarono e Smokescreen apprese che il bot che aveva salvato era Lyria mentre Sonia e Alexa si erano salvate dalla battaglia poichè si erano rifugiate in una rientranza nella roccia.
Mentre rientrarono Ratchet suggerì di dire l'altra frase scritta sul ciondolo per tornare normale.
-Ovvero “Power down”?- chiese e appena lo disse fu circondata da un bagliore e ritornò umana.
-Vi devo parlare.- disse Optimus alle tre ragazze. -Tenendo conto di quello che è successo in breve tempo, vi voglio chiedere un favore. Come avete visto siamo in guerra contro un nemico dagli incredibili poteri e ci serve tutto l'aiuto possibile. Sappiamo che non è la vostra battaglia quindi capiremo se rifiuterete e faremo in modo che siate al sicuro.-
Le tre ragazze si guardarono un attimo e Sonia annunciò:
-Decideremo insieme.- e si ritirarono in un angolo a parlare.
-Molto rischioso.- fece notare subito Alexa.
-Allo stesso tempo molto esaltante.- Aggiunse Sonia già tutta emozionata.
Lyria stava guardando il gruppo di amici. -Io accetto.- disse, facendo sorprendere le due sue amiche. -Se qualcuno mi chiede aiuto io non posso tirarmi indietro senza sentirmi una vigliacca o avere sensi di colpa. Voi se volete potete rifiutare.- spiegò e le sue due amiche fecero cenno di no con la testa e aggiunsero:
-Insieme fino alla fine.- dopodiche andarono ad informare Optimus della loro scelta.

Nota autore: ciao a tutti belli e brutti spero che il capitolo vi sia piaciuto, tra un po' inizieranno ad essere più lunghi e (spero) più interessanti. Spero che il capitolo vi sia piaciuto, alla prossima!

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Capitolo 6
*** Allenamenti e spiegazioni ***


-SVEGLIAAAA! Optimus ci deve parlare.- urlò Alexa a Lyria ancora addormentata nel letto.
Erano in una camera diversa poiché dopo l'attacco avevano deciso di trasferirsi in un'altra base e c'era voluto un giorno intero per spostare tutte le attrezzature.
Tornando a Lyria, dormigliona com'era, non sentiva Alexa e continuava a russare. Alexa, che stava per chiamare Sonia, vide un cuscino volare attraverso la stanza colpendo Lyria che, finalmente si svegliò rischiando di cadere giù dal letto, era stata Sonia a tirarlo.
Così, dopo essersi vestite, con Lyria mezza assonnata, andarono in una specie di palestra enorme dove le attendevano Optimus insieme a Ratchet.
-Bene, siete arrivate.- disse Optimus appena le vide. -Vi devo dire un paio di cose, come avrete visto i nostri nemici sono forti quindi vi allenerete qui, in questa palestra per poter controllare le vostre abilità e rafforzarle (A Sonia gli si illuminarono gli occhi, allenarsi in una palestra super attrezzata è il suo sogno!), poi vi devo parlare del vostro nemico. Non ne sappiamo molto, le poche informazioni che sono in nostro possesso e che si trattano di un'organizzazione umana segreta chiamata Mech. Attualmente il capo si chiamava Pandora e per creare mostri che avete visto ieri utilizzano una sostanza molto pericolosa: l'Energon Oscuro.-
-Energon che?- chiese subito Lyria che si era svegliata del tutto.
Ratchet mostrò una pietra blu fluorescente come quelle viste sull'astronave.
-Questo è Energon normale, noi ne ricaviamo un liquido che ci serve per sopravvivere, l'Energon Oscuro invece è viola e ha il potere di far tornare in vita i morti rendendoli Terracons: i mostri che avete visto ieri.- spiegò Ratchet.
Sonia intervenì:-Comunque, si sa cosa vuole questa Pandora?-
-Solo ipotesi.- rispose Optimus. Forse vogliono analizzarci per creare armi...
-Oppure semplicemente toglierci di mezzo per poi animarci con l'Energon Oscuro per attaccare i loro nemici.- Intervenne una voce famigliare: alla “porta” c'era Breakdown che probabilmente stava ascoltando sin dall'inizio.
-Ti ricordiamo che hanno già un'arma terribile.- disse Ratchet.
-Talmente terribile che voi Autobot non potete batterli senza di noi.- disse Breakdown
-Ti ricordo che sono stati i Decepticon a volere questa alleanza.-
-Perchè senza di noi non sopravvivereste nemmeno un giorno.-
Durante questo botta e risposta i due Mech si erano avvicinati molto e i loro sguardi auguravano una morte atroce all'altro. Fu Optimus a separarli prima che passassero alle mani e fece uscire Breakdown.
-Chi sono “Autobot” e “Decepticon”?- chiese Lyria incuriosita.
-Due fazioni. Tutti quelli che vedete alla base meno Breakdown sono Autobot, quelli sull'astronave, ovvero la Nemesis sono Decepticon.- spiegò Optimus. Egli raccontò in breve la guerra fra le due fazioni che si era fermata solo con l'apparizione di questo nemico.
-Comunque, che ne dite di iniziare subito gli allenamenti?- chiese Ratchet appena Optimus finì il racconto.
Fu Lyria la prima a pronunciare la frase “Varcando i confini dello spazio e del tempo” trasformandosi con un fascio di luce in robot e si accorse di alcuni dettagli che la prima volta non aveva notato. Aveva una specie di cintura con sei barattolini azzurri che non aveva idea dell'utilizzo e sulla schiena era comparsa una spada affilata dal manico azzurro e una specie di zaino con un apertura a scatto. Quando anche le due amiche pronunciarono la frase successe la stessa cosa. Sonia si trasformò in una bot nera con la stessa cintura e zaino di Lyria solo che era leggermente più alta e aveva una specie di coda e all'altezza della coscia erano comparsi due pugnali Sai mentre Alexa divenne una robot bianca con riflessi verdi pure lei con la cintura e lo zaino e possiede la barra che può trasformare in arco.
Una volta famigliarizzato con i nuovi corpi iniziarono gli allenamenti. I primi giorni furono tremendi dato che non riuscivano ad abituarsi a muoversi velocemente con i nuovi corpi e in più serviva soprattutto concentrazione per usare le armi e fu un vero incubo quando dovettero tentare di scannerizzare un veicolo e per potersi mimetizzare anche quando erano in forma robot e ci fu una sorpresa: Sonia, per fare un salto, si trasformò per errore in una pantera meccanica e ci impiegò mezz'ora per ritornare normale e quando ci provarono Lyria ed Alexa la prima si trasformò in un lupo e l'altra in un cavallo. Per esercitarsi con le armi Lyria e Sonia si allenavano con Wheeljack o di rado con Optimus mentre Alexa aveva scoperto di poter creare frecce semplicemente pensandole ma... Quando si allenava era meglio lasciare la palestra solo a lei. In quanto ai bot della Nemesis di tanto in tanto ricevevano la visita di qualcuno così conobbero Knockout, il robot rosso che avevano conosciuto sull'astronave e Starscream, il primo Transformer che avevano visto.
Ratchet gli rivelò che sulla Nemesis la maggior parte dell'equipaggio era composto da droidi detti Veicons.
-Gli altri chi sono?- chiese curiosa Lyria.
Ratchet rispose:-L'esperto hacker Soundwave, il primo ufficiale scientifico Shockwave, il secondo in comando Dreadwing e il leader dei Decepticon Megatron.-
Mentre gli elencava mostrò le foto al computer in ordine un bot viola con una visiera che gli nascondeva il volto, uno con un occhio solo, uno blu e giallo e il Mech grigio dagli occhi rossi che aveva attirato l'attenzione di Lyria.
Quando Ratchet decise di fare la scansione alle tre ragazze, in forma robot, scoprì che per qualche strano processo il sangue diventava Energon e viceversa e ciò significava che se stavano a lungo in forma robot, lo consumavano e dovevano “ricaricarsi” e che tutte e tre possono transformare le braccia in fucile solo che quando lo fecero scoprirono che non sparava come se servissero particolari proiettili.

Tra allenamenti ed esercitazioni passò una settimana nella quale le tre ragazze conobbero Jack, Miko e Raf gli unici ragazzi fino a quel momento che erano a conoscenza dell'esistenza dei Transformers, e l'agente Fowler che passava informazioni sui movimenti della Mech. Un pomeriggio Ratchet ricevette una richiesta di aiuto dalla Nemesis così Optimus radunò tutto il gruppo incluse le tre ragazze pronte per la loro prima battaglia.
 

Angolo autore: ciao a tutti, vi è piaciuto il capitolo? Lasciate una recensione se volete.

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Capitolo 7
*** Sotto terra ***


Una volta varcato il ponte si ritrovarono in una zona desertica ricca di formazioni rocciose. A terra videro la Nemesis con una vistosa nube di fumo che usciva dai fianchi e tutto intorno era in corso una battaglia fra l'equipaggio e i Terracons.
-Smokescreen, Arcee e Bumblebee, voi andate alla Nemesis per aiutare a riparare il danno, Alexa, tu vai su un'altura e colpisci più nemici che puoi, gli altri con me contro i Terracons.- ordinò Optimus Prime.
Alexa mostra di essere migliorata molto con la mira anche se un paio di volte Breakdown le urlò contro poiché stava per colpirlo. Sonia mostrò la sua abilità con i pugnali e rivelò di conoscere molte mosse di Karate mentre Lyria preferiva andare in forma lupo e buttare a terra i nemici, gli altri se la cavavano benissimo anche se qualche volta dovettero intervenire per salvare le loro nuove amiche.
Dopo un po' dall'inizio della battaglia, un rombo rivelò che il danno alla Nemesis era stato riparato, infatti poco dopo si alzò in volo e partì qualche colpo che tolse di mezzo gli ultimi avversari.
-Ci siete tutti?- chiese Optimus quando i tre che avevano mandato alla Nemesis tornarono.
-Dov'è Lyria?- chiese Sonia quando si accorse che la sua amica non c'era.
-Stava combattendo li.- disse Ultra Magnus indicando un punto e Sonia e Alexa scattarono in quella direzione ma la loro amica non c'era. Nella zona c'erano tracce di una crepa e capirono che quando la Nemesis si era alzata in volo aveva aperto una voragine che si era subito richiusa e in quell'arco di tempo la loro amica deve esserci caduta dentro !
-Ratchet non riesce ad individuare il posto in cui si trova, ma rileva ancora il suo segnale vitale e sta bene.- disse Optimus per tranquillizzare le due ragazze. -Non vi preoccupate, la troveremo.-

Lyria si alzò tenendosi la testa dolorante, era ancora in forma robot si ricordava che era passata dalla forma lupo a quella Transformer per combattere con la spada poi aveva sentito il terreno mancarle sotto i piedi ed era scivolata nell'abisso. Guardò verso l'alto e si sentì perduta: solo roccia niente aperture da cui uscire. Tentò di usare la radio per parlare con gli altri senza successo, andò a prendere la spada caduta poco lontana da lei, si chinò per raccoglierla e si rialzò quasi subito: aveva senzazione di essere osservata, si guardò attorno ma niente tutto buio
-Fatti avanti- urlò ma gli rispose solo l'eco, tenne la spada davanti a se pronta per qualsiasi attacco e indietreggiò verso la parete. Per scrupolo gettò un'occhiata dietro di se' e urlò cadendo all'indietro: sulla parete c'erano tre occhi che la fissavano poi sopra i primi due si accese una fiammetta che rivelò due creaturine simili a lumache; una arancio e sulla testa risplendeva una fiamma e l'altra verde scuro tendente al giallo sulla pancia con un occhio solo. A vederli Lyria si mise a ridere dato che si era spaventata per creature microscopiche rispetto a lei. Due animaletti con un salto le si avvicinarono.
Lyria non aveva mai visto da nessuna parte esseri simili e avvicinò piano la mano a quello verde che ci saltò sopra insieme a quello arancio.
“A quanto pare a parte il fatto che uno genera fiamme sono creaturine innoque e socievoli” pensò e non potè fare a meno di sorridere. Le due lumache con un salto scesero dalla mano di Lyria e le fecero cenno di seguirla. La guidarono lungo un tunnel nel quale c'erano altri animali simili ma di colori differenti alcuni in gruppo altri soli dalle sporgenze in cui si trovavano osservavano la scena incuriositi.
A un certo punto le due creaturine sparirono lasciando Lyria incredula dato che davanti a se aveva solo roccia poi la testa della lumachina fiammeggiante spuntò dal nulla dalla roccia e quando la ragazza si avvicinò si rese conto che c'era una rientranza nascosta e quando vi si infilò rimase a bocca aperta: si trovava in una sala circolare e ricca di decorazioni che si rese conto essere una specie di iscrizioni in una lingua strana
“Mi pare il momento di usare un nuovo Optional” pensò la ragazza e fece scattare davanti agli occhi un visore. L'aveva scoperto quando, dopo un allenamento, aveva adocchiato il computer acceso di Ratchet aveva visto la scrittura Cybertroiana e volendo sapere cosa c'era scritto si era trovata davanti questo visore che traduceva ogni lingua scritta e memorizzava le frasi. In un attimo le scritture misterioso non furono più tali e lesse “Slug creature sotterranee, ognuna ha una diversa abilità che comprende gli elementi acqua terra fuoco aria ed energia. Normalmente hanno l'aspetto di lumache ma con l'ausilio di speciali strumenti possono evolversi scatenando del tutto i loro poteri.” il resto delle iscrizioni descrivevano gli slug e i loro poteri.
A Lyria venne in mente una cosa: preso uno di quei cilindri misteriosi e lo mise davanti allo slug con la fiamma -puoi entrare?- si sentiva stupida a parlare con un animaletto ma quello parve aver capito e ci saltò dentro dopo di che fece apparire il fucile, inserì il cilindro e sparò; la reazione fu instantanea: la creatura scattò fuori e si trasformò in una manta arancione infuocata che volò facendo un paio di giri sul soffitto per poi ritornare verso il basso e quando atterrò riprese la forma iniziale.
-Troppo forte- disse Lyria divertita. Poi uscì e si avvicinò agli slug che aveva visto prima e gli chiese se volevano venire con lei e furono in molti ad accettare, così sei slug tra cui quello verde e giallo finirono nei barattolini della sua cintura e dodici nel suo zaino; li avrebbe portati alle due sue amiche.
Così sollevata per non essere più sola si incamminò lungo una galleria per cercare l'uscita quando sentì dei passi pesanti che la spaventarono.

Angolo autrice: Oooook:

1 Quanto sono matta per crossoverare slug terra con transformers?
2 Quanta sfiga ha Lyria?
3 Sono depressa perchè nessuno recensisce
4 Come si fa a mettere le immagini? E grazie a chi legge

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Capitolo 8
*** Incontri e scoperte ***


-Ancora niente?- chiese Optimus.

-No!- rispose Ratchet alla radio.

-Niente, neppure noi.- disse Smokescreen che era appena tornato insieme a Bumblebee dopo aver cercato qualche varco che potesse condurli da Lyria.

-Non vi preoccupate, riusciremo a trovarla.- rassicurò Optimus.

Alexa era seduta su una roccia e fissava il vuoto mentre Sonia stava cercando di chiamare la sua amica alla radio.

-Un momento... Sto rilevando un movimento insolito ma non è Lyria... Un attimo, c'è una chiamata dei Decepticon.- disse Ratchet.


 

Intanto nella grotta i passi erano più vicini e Lyria si era nascosta dietro una curva con la spada in mano pronta per colpire; anche i suoi nuovi amichetti Slug sembrava che trattenessero il fiato.

“Ora” pensò quando fu certa che ci fosse qualcuno dietro la curva. Scattò con la spada in pugno ma si fermò appena in tempo: davanti a lei c'era un altro bot, ma non uno qualunque. Era Megatron.

Si sentì gelare il sangue (pardon, energon) nelle vene quando vide che anche lui aveva la lama a un non nulla dalla sua spalla.

-Tu devi essere una delle nuove “allieve” di Prime, giusto?- chiese Megatron mentre rinfoderava la spada. La ragazza annuì. Rispetto al mech era veramente piccola; gli arrivava appena al ginocchio.

-Bene, spero che tu sappia dov'è l'uscita.- continuò il mech.

Colta di sorpresa, Lyria fece un cenno negativo con la testa; perdersi in due è meglio che perdersi da soli, ma non di molto. Così decisero di percorrere il tunnel insieme. Non parlavano, semplicemente andavano avanti e curvavano nei bivi.

Fu Megatron a rompere il silenzio. -Ora che ci penso, non so il tuo nome e nemmeno quello delle tue compagne.-

Lyria dietro di lui, già con il fiatone (un passo di lui equivaleva a cinque di lei). -Io sono Lyria, le mie compagne si chiamano Alexa e Sonia.- sentì una stretta allo stomaco: da quanto tempo era sottoterra? Le sue amiche saranno sicuramente morte di paura. Doveva sbrigarsi ad uscire.

Nel frattempo erano arrivati ad un nuovo bivio e quando stavano per scegliere la direzione si sentì una scossa, come un terremoto, ed entrambi si buttarono nella prima galleria appena in tempo. Dalla strada che avevano appena percorso si alzò una nube di polvere, segno che il soffitto era crollato. La galleria in cui Lyria e Megatron erano finiti fino a metà era normale, poi il pavimento lasciava posto ad una voragine. A sinistra, addossata alla parete, era situato una sorta di ballatoio abbastanza largo da poterlo usare come passerella. Megatron andò per primo e lo percorse con facilità dato che per lui era abbastanza largo mentre Lyria, appena ci mise il piede sopra, fu assalita da nausea e le girò la testa costringendola a scendere aspettando che gli passasse.

Intanto Megatron era già arrivato alla fine della passerella dove ricominciava il pavimento normale. Si girò pensando di veder spuntare la ragazzina dalla curva ma dato che tardava pensò “Spero che non sia caduta, ci mancherebbe che gli Autobot mi accusassero di averla uccisa.” così torno indietro e scoprì che la ragazzina (com'è che si chiamava, a sì, Lyria) era ancora al punto di partenza;

Allora le urlò -Che cosa stai aspettando? Guarda che regge!-

Lei alzò lo sguardo e disse -Non posso, soffro terribilmente di vertigini.-

Megatron non se l'aspettava, aveva sentito parlare di questa “paura dell'altezza” ma non conosceva nessuno che ne soffrisse e fu tentato di lasciarla lì ma decise di non dare nessun motivo a Prime di annullare l'alleanza così le suggerì di mantenere lo sguardo fisso su qualcosa che non sia il basso e lui gli avrebbe detto come muoversi.

Megatron si sentiva un po' ridicolo mentre indicava alla ragazza dove spostarsi mentre quest'ultima manteneva lo sguardo fisso su di lui ascoltando con attenzione le sue istruzioni, trattenendo la nausea che le stava venendo. “Menomale che siamo alla fine di questa pagliacciata.” penso Megatron quando mancava un passo alla fine del ballatoio. Anche Lyria se n'era accorta e per il sollievo si distrasse mettendo il piede in fallo cadendo. Fu presa nuovamente da mal di testa e la nausea aumentò appannandogli la vista. Si sentì bloccare di scatto a mezz'aria e si ritrovò sdraiata a pancia in giù sul solido terreno. Megatron le disse spazientito -La prossima volta stai più attenta!-

Lyria, mentre si riprendeva, gli venne in mente una cosa: quando l'aveva aiutata, non ci aveva pensato. Megatron è il nemico di Optimus Prime e capo indiscusso dei Decepticon. “Immagino che l'alleanza abbia cambiato molte cose” pensò mentre controllava che anche i suoi nuovi amichetti Slug stessero bene. Quando alzò lo sguardo si accorse che Megatron aveva proseguito lungo il tunnel e si affrettò a raggiungerlo. Durante il tragitto sentì uno strano rumore sempre più forte, molto simile ad un ronzio. Superato un varco si ritrovò in una sala piena di pietre blu che aveva imparato ad associare ad Energon. Non appena si sporse in avanti si sentì afferrare il braccio e trascinare dietro una roccia.

-Vuoi stare più attenta!- le disse Megatron.

Lyria, non capendo a cosa si riferisse, sporse leggermente la testa dalla roccia e quasi le venne un colpo: la caverna era piena di bot con le sembianze di insetti che muovendosi producevano quello strano ronzio e si chiese come avesse fatto a non notarli.

-Sono Insecticon.- la informò Megatron.

La loro presenza, insieme all'Energon, fece intuire a Lyria che ci possa essere qualche specie di antenna per disturbarne il segnale e che fosse quello che impedisce la comunicazione.

Megatron doveva avere la stessa idea poiché le disse -Spero che tu sappia combattere perchè tra poco dovremo uscire fuori per scovare l'oggetto che disturba il segnale.-

-Non serve, perchè credo di averlo già trovato.- disse Lyria indicando una strana antenna posizionata sul soffitto della grotta.

-Allora ci penso io.- disse Megatron puntando il braccio munito di cannone in quel punto.

Fu il loro sesto senso a salvarli: si girarono giusto in tempo per schivare la zampa gigantesca di un Insecticon.


 

Angolo autrice: salve ragazzi e ragazze spero che il capitolo sia stato di vostro gradimento e che non mi linciate per come ho rappresentato Megatron in questo capitolo.

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Capitolo 9
*** Di nuovo insieme, flashback e riflessioni ***


L'insecticon stava per colpire di nuovo, ma Megatron fu più veloce colpendolo col cannone ed eliminandolo. Pultroppo gli altri bestioni si erano accorti degli intrusi e lasciarono le loro posizioni per attaccarli.

Così Megatron si trovò a combattere cinque insecticon contemporaneamente riuscendo comunque a tenergli testa; Lyria si perse un attimo a guardarlo ma si ridestò quando un altro bestione stava per colpirla, così tirò fuori la sua spada e riuscì ad infilzarlo quando gli saltò addosso rischiando di rimanere schiacciata dal peso. Dopo esserselo tolto di dosso e recuperato la lama trasformò il suo braccio in fucile e si preparò a sparare lo slug fiammeggiante contro l'antenna ma si fermò appena in tempo.

“Ma mi si è fuso il cervello? Sono una miniera di Energon e se prende fuoco esplode tutto” pensò. “Un momento...fuso?”

Lyria si era appena ricordata che il potere speciale di uno slug era proprio quello di fondere qualsiasi cosa. Dopo aver respinto un altro insecticon recuperò lo slug in questione, (uno marrone con delle chiazze blu su delle sporgenze sulla testa) caricò il fucile e lo sparò. Lo slug aumentò le proprie dimensioni e appena colpita l'antenna questa si sciolse. Un obiettivo era raggiunto ma erano ancora intrappolati nel sottosuolo sotto attacco degli insecticon.

-Optimus, il segnale di Lyria è ricomparso ed è insieme a Megatron e sono entrambi nei guai!- comunicò Ratchet attraverso il comment-link.

-Autobot, preparatevi a respingere qualsiasi attacco.- comunicò Optimus agli altri prima di infilarsi in una grotta in forma camion insieme al resto del gruppo. Una volta superata la galleria si trovarono in una miniera di Energon e videro subito Megatron e Lyria combattere contro gli insecticon. Così andarono in forma robot e si unirono alla battaglia.

Dopo un po', gli insecticon decisero di ritirarsi uscendo dalla caverna in forma insetto. Optimus, dopo essersi accertato che Lyria non avesse riportato ferite gravi disse qualcosa a Megatron che la ragazza non capì. Poi Megatron chiamò i suoi alleati per farsi aprire un Ponte e dopo che lo ebbe attraversato comparvero Sonia e Alexa che saltarono addosso a Lyria.

-Lyria, stai bene!- urlò Alexa mentre stringeva l'amica.

-Sì, ma mi state stritolando.-

-Ops, scusa!- disse Sonia staccandosi da lei e tornò seria. -Sarei intervenuta a combattere, ma avevo QUALCUNO- guardò Alexa. -con la paura degli insetti da tranquillizzare-

Alexa arrossì e Lyria si mise a ridere.


 

Intanto alla Nemesis, Megatron era appena rientrato.

-Lord Megatron, sta bene?- esclamò Starscream

-Certo, e non grazia a te!!- gli rispose e si rivolse a Dreadwing comunicandogli le coordinate della miniera di Energon e ordinò di portarne metà alla base Autobot e si congedò. Intanto Dreadwing ripensò al motivo dell'alleanza.

FLASHBACK

POV Dreadwing

“Ero in una foresta insieme a Breakdown e una Transformer dalle fattezze di un ragno: Airachnid. Gli ordini erano chiari: terminarla. Allora era lei la seconda in comando ma aveva intenzione di tradirci.

Airachnid stava dicendo qualcosa ma io non stavo ascoltando al contrario di Breakdown che, dopo un commento particolarmente tagliente, gli sarebbe saltato addosso se non lo avesse fermato dicendo -Breakdown, ricordati gli ordini!-

-Già, infondo tu sei solo un cagnolino.- mi fece eco Airachnid facendo imbestialire Breakdown che si gettò su di lei con la mano trasformata in martello. Con un gesto rapido la vedova nera gli gettò in faccia una ragnatela e mentre tentava di togliersela avevo già in mano la mitragliatrice e tentavo di colpirla ma schivava facilmente i miei colpi. Ormai era chiaro che aveva già capito le nostre intenzioni. Con un'altra ragnatela mi bloccò su un albero.

Nel frattempo Breakdown si era liberato e con il cannone sulla spalla colpì Airachnid ferendola e facendola scappare. Breakdown stava per partire all'inseguimento quando lo fermai urlandogli:-FERMO, NON CAPISCI CHE E' UNA TRAPPOLA? VIENI A LIBERARMI!- Lui fu un attimo indeciso poi optò per liberarmi strappando la ragnatela.

-Ora tu torni alla Nemesis.- dissi

-Ma...-

-Niente “ma”, c'è bisogno di qualcuno che dica a Megatron cos'è successo e in più, furioso come sei, cadresti facilmente nelle trappole di Airachnid.-

-Agli ordini.-

Così partì all'inseguimento trovando subito una vistosa pozza di Energon. “Una cacciatrice non è così imprudente da lasciare una traccia così visibile.” Pensai e continuai a seguire le tracce finchè non fui in vista di una radura. Lei era lì seduta bene in vista, troppo. “Se ci fosse Breakdown non esiterebbe ad attaccarla”. Ma ero troppo lontano per spararle e se mi fossi avvicinato sarei stato in area scoperta.

Per fortuna alle spalle di Airachnid si trova un rialzamento da cui avrei potuto tendere un'imboscata. Non fu difficile raggiungerlo. Ora la vedova era sotto tiro. Sarebbe bastato premere il grilletto e il mio compito sarebbe finito. Il rumore di un elicottero attirò la mia attenzione, sollevai lo sguardo e vidi il mezzo scendere proprio nella radura, così mi misi dietro un albero e rimasi in ascolto.

Dall'elicottero uscirono 3 umani con una strana tuta addosso armati.

Airachnid sembrò infastidita quando si alzò e chiese:-Cosa volete? Non ho tempo da perdere. Sono inseguita.-

-Credo che i tuoi inseguitori ci abbiano rinunciato, sorvolando la zona abbiamo visto un ponte chiudersi dietro uno dei Decepticon.- rispose uno dei tizi.

Menomale. In questo modo Airachnid avrebbe abbassato la guardia ma rimasi comunque in ascolto quando l'umano riprese.

-Riguardo a noi, abbiamo delle cose da chiederti.-

-Perchè mi dovrebbe interessare?-

-Perchè se i piani del nuovo capo della Mech, Pandora, vanno a buon fine, la Terra sarà il primo pianeta che verrà conquistato.-

Questa affermazione mi fece sorridere: come potevano dei semplici umani sperare di poterci superare?

Ma Airachnid sembrava ugualmente interessata quando chiese:-Che cosa volete sapere?-

-Tutto sulla sostanza che chiamate Energon Oscuro.-

Questo mi fece sparire il sorriso, conosco la pericolosità di quella sostanza ed Airachnid aveva molte informazioni a proposito. Rimasi in ascolto mentre l'umano e Airachnid discutevano i dettagli per poi decidere di continuare la discussione da un'altra parte. Li vidi andarsene e quando si allontanarono, uscii dal mio nascondiglio dandomi dello stupido per non aver portato a termine la missione e contattai la Nemesis per il rientro.”

FINE FLASHBACK!

Così, avvertito Megatron della possibile minaccia ma l'unica cosa che avevano fatto è stata aumentare le difese ma non immaginavano che il primo attacco sarebbe arrivato tanto presto. Furono attaccati da molti Terracons che riuscirono a respingere a costo di un gran numero di perdite, lo stesso per il secondo attacco; il terzo fu così violento che si decise di aver bisogno di aiuto e così si era formata la collaborazione Autobot-Decepticon che aveva permesso a Starscream di tornare alla Nemesis.

Intanto Megatron era ritornato nella sua stanza a riflettere. Gli Autobot non si fidavano completamente dei Decepticon e la cosa era reciproca però, sia lui sia Optimus, sapevano che per evitare la sconfitta dovevano collaborare.

Gli venne in mente la ragazzina, quando aveva rischiato di cadere l'aveva presa al volo e non sapeva perchè l'avesse fatto, gli era venuto instintivo. Sapeva che in realtà era solo un'umana e lo sorprendeva il coraggio con la quale aveva affrontato gli Insecticon. Durante lo scontro ha avuto modo di constatare che non era molto esperta. All'improvviso gli venne un'idea che avrebbe sicuramente rafforzato l'alleanza.


 

Angolo Autrice: sono viva! Cosa avrà in mente Megatron? Che combinerà Airachnid?

-Non puoi far morire qualche alleato?- mi chiede un mio amico (scrittore)

-Poi mi tocca farlo resuscitare!-

-ALLORA MANDALO IN VACANZA!!-

Un esempio della discussione fra la mente e il braccio.

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Capitolo 10
*** Allenamento speciale ***


-Ahhh.- urlò Lyria quando venne letteralmente buttata giù dal letto e si ritrovò in un groviglio di coperte. Quando si liberò, si trovò davanti Alexa, Sonia e Miko che tenevano parte del materasso con una strana espressione in volto.

-Ma siete impazzite? Perchè mi avete buttato giù dal letto?- il trio non rispose ma la presero per le braccia e la trascinarono alla porta dove si trovavano Raf e Jack che stavano ascoltando qualcosa. Fecero cenno a Lyria, ancora furente, di guardare. Quando lo fece, lo stupore prese il posto della rabbia.

Nella stanza del ponte, proprio accanto alla camera, c'era Optimus che stava discutendo con Megatron.

Lyria era sorpresa, non l'aveva mai visto alla base e, stanco alla reazione di Miko, Jack e Raf (che conoscevano gli Autobot da più tempo di loro) nemmeno loro. Quindi deve essere qualcosa di importante se il leader dei Decepticon ha deciso di venire di persona.

-Non credo che sia una buona idea.- stava dicendo Optimus.

-Ragiona. Questa alleanza è molto fragile e potrebbe essere un buon modo per rafforzarla.-

-Ma perchè coinvolgere una delle ragazze?-

-Perchè non conoscono a fondo il conflitto quindi sono da considerarsi neutre e sono un ottimo punto di unione.-

-Ma come possiamo essere certi che non sia una vostra trappola?-

-Allora si svolgerà qui con uno dei tuoi che ci terrà d'occhio, va bene?-

-Prima devo chiedere...-

-Se accetta ritornerò nel pomeriggio, in caso contrario avvertitemi.-

Detto questo, Megatron fece aprire un ponte per farsi teletrasportare alla Nemesis lasciando Optimus da solo.

Lyria aveva ascoltato abbastanza, si staccò dalla porta e guardò i suoi amici. Miko, Raf e Jack la guardavano come se fosse un fantasma mentre Sonia e Alexa avevano lo sguardo interrogativo.

-Ma di chi o cosa stavano parlando?- chiese Lyria. Sonia prese la parola -La "cosa" è un allenamento speciale, anzi, unico: con Megatron.-

Lyria era decisamente incuriosita. -E chi...?- stava per chiedere, ma Alexa la precedette. -Beh...Tu!-

Lyria non aveva idea se gioirne o mettersi le mani fra i capelli. Vero, ha combattuto a fianco con il Mech ma, come gli hanno ribattuto la sera prima dopo l'avventura sotteranea, "un Decepticon è sempre un Decepticon e lui è il loro leader."

Non sapeva proprio cosa dire.

Passi pesanti rivelarono che Optimus stava arrivando per parlargli, così il gruppetto uscì e prima che il leader Autobot potesse dire qualunque cosa, Miko alzò la mano dicendo: -Abbiamo sentito tutto.-

Lo sguardo del Bot cadde su Lyria. -La scelta è tua.-

La ragazza riflettè su quanto era successo negli ultimi giorni e decise. -Sì.- "O la va o la spacca".

-Perchè?- chiese Raf. -Lo sai chi è.- Lo accompagnò Miko. -E' la causa della guerra.- Sì unì Jack. -FINITELA!- urlarono in coro Alexa e Sonia prima di rientrare in camera insieme a Lyria che doveva ancora cambiarsi.

-Però, un po' affrettata come scelta.- fece notare Alexa mentre Lyria era in bagno.

-Lo so, ma sono curiosa di sapere come sarà l'allenamento.-

-Io ti invidio.- ammise Sonia. -Sarà anche un Decepticon, però è anche un ex gladiatore e, secondo i racconti degli Autobot, anche il migliore.-

Nel frattempo Lyria era uscita per cercare la sua felpa. -Già, e chissà cos'ha in mente come "programma" di allenamento.-

-Onestamente sono anche un po' preoccupata.- confessò Alexa.

-E perchè?- chiese Sonia. -In fondo l'allenamento si svolgerà sotto la sorveglianza di un Autobot e se ci saranno imprevisti ci sono anche gli altri. Lyria, sono i miei pantaloni.-

La ragazza si rese conto che si stava mettendo i pantaloni al posto della felpa e corresse lo sbaglio. Prima era un po' agitata all'idea di allenarsi con un Decepticon ma, dopo aver ascoltato Sonia e Alexa, si era tranquillizzata, poi il fatto che il Decepticon fosse Megatron stranamente la tranquillizzava.

Alle quattro era all'ingresso della palestra; era un po' agitata, ma ormai aveva già deciso, così prese un bel respiro ed entrò. In fondo, c'erano Ultra Magnus insieme a Megatron che stavano discutendo ma smisero quando la videro avvicinarsi.

-Quindi è questa la tua vera forma.- disse sarcastico Megatron.

Ultra Magnus si girò e Lyria notò che aveva il Guanto di Polarità; veniva usato spesso per magnetizzare le armi in modo da non farsi troppo male.

-Meglio che vai in forma robot.- disse Ultra Magnus.

Lyria pronunciò la frase "Varcando le soglie dello spazio e del tempo." e si trasformò come le altre volte.

Megatron guardò la scena in silenzio con la sua solita espressione fredda, ma il realtà era stupito, innanzitutto si aspettava una ragazza con qualche caratteristica particolare invece di una ragazzina uguale a tante altre.

-Lyria, ascolta.- sussurrò Ultra Magnus in modo da farsi sentire solo da lei mentre le magnetizzava la spada. -Io sto in un angolo, ma tu stai bene attenta.- La ragazza annuì.

Dopo di che, Magnus si mise in un angolo mentre Lyria andò verso il Mech che semplicemente disse:-Iniziamo.-

All'inizio camminarono in cerchio intenti a studiarsi a vicenda, poi senza alcun preavviso Megatron attaccò e la ragazza fece appena in tempo a parare il colpo. Iniziò così uno scambio di colpi anche se era soprattutto Megatron ad attaccare mentre Lyria si stava concentrando sulla difesa; tentando qualche affondo prontamente schivato dal Mech.

A un certo punto Megatron la colpì alla gamba con la lama, che essendo magnetizzata non la ferì, facendo perdere l'equilibrio a Lyria che finì a terra. Ultra Magnus si alzò per intervenire ma Lyria si rialzò balbettando che stava bene e che poteva continuare.

Continuarono per un po' senza accorgersi che si era creato un piccolo pubblico tra cui Sonia, Alexa, Wheeljack, Breakdown e Raf, Miko e Jack che stavano nascosti.

L'allenamento durò un paio d'ore, poi si fermarono a smagnetizzare le spade e dopo di che Megatron ritornò alla Nemesis mentre Lyria tornò in forma umana e ritornò nella sua stanza buttandosi sul letto distrutta. Venne raggiunta dalle due sue amiche.

-Come va?- le chiese Alexa.

-Sono stanca ma soddisfatta.- rispose. -Non credevo fosse così dura.-

-Sicuramente anche i nostri prossimi nemici saranno forti quindi meglio che l'allenamento sia duro e te lo dice una cintura nera di Karate.- disse Sonia.

-Possibile che ogni occasione sia buona per farcelo ricordare?- chiese Alexa, infatti era da un mese che la ragazza aveva ottenuto la cintura nera.

Intanto Lyria si era accorta che aveva un livido alla gamba proprio dove Megatron l'aveva colpita. -A quanto pare le botte in forma robot si riperquotono in forma umana, dovrò stare più attenta.- disse mentre convinceva uno slug che la sua scarpa non era una casa e quindi doveva uscire.


 

Angolo autrice: buongiorno o buonasera, finalmente scopriamo cos'aveva in mente Megatron. Cosa succederà? Lo scoprirete nel prossimo episodio. CIAO A TUTTI

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Capitolo 11
*** Cattura ***


Nei giorni sucessivi,Lyria si allenò molto con Megatron con ottimi risultati,ormai riusciva a tenergli testa ma senza riuscire a batterlo.

Si era,inoltre, deciso che Sonia e Alexa sarebbero andati in missioni esplorative.

Alexa con Wheeljack dato che i due andavanon molto d'accordo e la ragazza adorava ascoltare le avventure dell'ex demolitore.

Sonia,invece,con Breakdown,soprattutto per via del fatto che solo a vedersi si mettevano a litigare per i motivi più stupidi,quindi almeno si aveva un ora di tranquillità.


 

-Piccola,fastidiosa e pure vanitosa!-Disse Breakdown.

-Grosso,testone e anche permaloso!-Ribattè Sonia.

I due erano in missione per indagare sulla natura di uno strano segnale individuato da Ratchet,ma ciò non gli impediva di litigare.

-Quanto manca?-Chiese la ragazza poichè il localizzatore l'aveva preso il compagno, senza chiederglielo.

-A te che importa?-

-Importa perchè è importante!-

-Già stanca,piccoletta?-

-Facciamo così:appena torniamo alla base ti sfido:se vinco io,pota più rispetto!Se vinci tu,mi inchinerò alla tua “superiorità”-E gli fece un inchino per prenderlo in giro.

-Ci sto!-

Intanto erano arrivati a una sorta di canyon.All'improvviso,Braekdown,si fermò davanti a una roccia e Sonia gli finì addosso.

-Segnala quando freni!-Disse venendo ignorata.

Breakdown si guardò intorno.

-Stano,il segnale indica questo punto ma non c'è niente.-Disse

Sonia tirò fuori il fucile e lo caricò,mentre il compagno trasformava la propria mano in martello e si guardarono attorno.

Qualcosa esplose davanti a loro e dalle pareti del canyon spuntarono gli uomini delle Mech.

Breakdown sparò con il cannone sulla sua spalla mentre Sonia lo imita sparando uno slag che divenne una sorta di ragno che,con una ragnate intrapolò un gruppetto di uomini.

Ci fu una seconda esplosione dietro di loro che catapultò Sonia addosso una parete tramortendola,lasciando Breakdown da solo ma non durò a lungo.Venne bloccato e messo ko.


 

Nello stesso istante,Lyria,che si stava allenando con Megatron, avvertì una senzazione di pericolo che la distrasse;permettendo al suo avversario di farla cadere con un colpo.

-Che ti è preso?-Gli chiese il mech notando che la ragazza aveva uno sguardo strano.

-Sonia....-mormorò la ragazza-è in pericolo.-

-Che succede?-Chise Ultra Manus,che stava controllando l'allenamento.

-Lyria dice che la sua amica è in pericolo.-Spiegò Megatron.

-Non sto scherzando!Sonia è nei gua!-Disse la ragazza.

-Allora andiamo a controllare.-Decise Magnus.

I tre andarono da Rachet e videro che stava armeggiando con il cumputer mentre Alexa saltellava cercando di vedere lo schermo.

-Cosa succede?-Chiese Megnus.

Rachet si girò e disse in tono grave:

-Il segnale di Sonia e Breakdown è scomparso.-


 

Breakdown aprì appena l'occhio.Vide che si trovava in un laboratorio molto simile a quello in cui era stato rinchiuso tempo prima e come quella volta,era immobilizzato.

Udì il rumore di una porta che si apriva e prontamente richiuse l'occhio.

Una voce femminile riempì l'aria.

-COME SAREBBE A DIRE CHE NON L'AVETE ANCORA TROVATA?MI AVEVATE DETTO CHE ERA STATA TRAMORTITA!CONTINUATE A CERCARLA!-

Il mech fu qusi sollevato,la sua compagna non ere stata catturata,ma lui?

-Questo ammasso di ferro non si è ancora svegliato?-Continuò la ragazza dando un calcio al braccio del robot.

Se non fosse bloccato,Breakdow,l'avrebbe stritolata inoltre la ragazza che parlava poteva essere solo Pandora.

-Ma a che ti serve?-Chiese un soldato.

-Ma quante volte te lo devo ripetere perchè tu lo capisca?-Sbraitò Pandora.

Il mech non aveva idea che stava per ottenere informazioni molto importanti.


 

Intanto alla base anche il resto del gruppo,andato a controllare una possibile base MECH,era rientrato e avevano deciso di andare all'ultimo posto in cui erano stati localizzati


 

Angolo Autrice

Dopo mesi,finalmente l'undicesimo capitolo.Scusate il ritardo ma ho avuto vari problemi tra cui uno stravolgimento della trama iniziale.

Vi lascio con l'immagine dello Slug usato da Sonia

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Capitolo 12
*** Il salvataggio ***


Appena atraversarono il ponte,il gruppo si trovò in una zona del deserto.

Megatron andò subito in forma astronave e prese quota seguito dallo sguardo di Lyria,andata in forma robot insieme a Alexa.

Gli Autobot iniziarono a perlustrare i dintorni per cercare tracce di Sonia o Breakdown.

All'improvviso,la punta della spada di Lyria e la barra di Alexa si illuminarono e quando le ragazze presero in mano le armi,come un ago di una bussola,si girarono puntando verso un canyon e le due decisero di dirigersi lì.

Quando vi entrarono,videro evidenti segni di esplosione e segni di trascinamento ma dei due scomparsi nessuna traccia.

Optimus le raggiunse e le rassicurò facendo notare che non c'erano tracce di energon quindi era più probabile che li abbiano catturati.

-Optimus,Megatron dice che qui vicino si trova una costruzione.-Comunicò Arcee.

-Allora ci dirigeremo là.-Rispose il leader Autobot.

Il gruppo andò nel punto indicato da Megatron e vi trovarono un complesso di edifici all'apparenza abbandonati;se non fosse per un recinto eletrico attivo che circondava la zona.

Alexa lo disattivò con facilità usando un slug eletrico per mandarla in cortocircuito e permettere a Optimus e gli altri di sfondarla .

-Dividiamoci,siate a portata di voce e siate prudenti.-Ordinò il leader Autobot.


 

All'interno,la disattivazione del recinto non era passata inosservata.

-Signora,sono stati individuati degli intrusi.-Disse uno scienziato rivolto alla donna.

-Attivate le AMP*e il sistema di autodistruzione.Ce ne andiamo ma non senza lasciargli un brutto ricordo.-

-E il robot?-Chiese qualcuno.

-Lasciatelo qua.In caso tentassero di liberarlo,non faranno in tempo a salversi dall'esplosione.-Disse prima di uscire,seguta dalla maggior parte degli uomini e soldati.


 

Fuori sembrava tutto tranquillo.

Arcee e Alexa si erano arrampicate sui tetti degli edifici per per controllare meglio la zona e Megatron stava perlustrando le vicinanze in volo.

Bulkhead era riuscito a trovare un entrata e stava per comunicarlo agli altri qundo qualcosa lo colpì alle spalle.

Fortuna che Lyria stava passando lì vicino e aveva sentito un rumore sospetto;quando andò a controllorare vide il demolitore a terra e un AMP con in mano un fucile che stava per sparagli ma la ragazza fu più veloce a colpirlo con uno slug eletrico e aiuto l'amico ad alzarsi.


 

All'interno,Breakdown,si stava dimenando nel tentativo di liberarsi;suscitando le risate delle poche persone rimaste alla base per impostare l'autodistruzione.

Un soldato era così preso a ridere che non si accorse di avere qualcuno alle spalle finchè non venne messo KO.

-Chi è là?-Esclamò il compagno,andando nel punto in cui il collega era svenuto per poi fare la stessa fine.

Uno alla volta,anche gli altri vennero tramortiti.

-Chi è là?Fatti avanti!Non ho pura di te!-Disse Breakdown,iniziava ad avere un po' di paura ma non lo dava a vedere.

Dall'ombra emerse la sagoma di una ragazza.

-La “Piccola e fastidiosa” ti salva la vita.-Disse con un sorriso,Sonia mentre liberava il compagno.


 

Fuori,erano comparse molte altra AMP e avevano iniziato a dare battaglia.

Non erano molto forti,il loro vantaggio stava solo nel numero,infatti erano tantissimi.

Bulkhead e Lyria avevano appena buttato giù l'entrata trovata dal primo quando ne uscirono Breakdown e Sonia in forma robot.

-Perchè ci avete messo tanto?-Chiese quest'ultima.

-C'era traffico.-Rispose Lyria sollevata nel rivedere l'amica.

I quattro ritornarono dai propri compagni.

Alexa e Arcee,sfruttando la loro posizione sopraelevata,stavano facendo fuori la maggior parte degli AMP e diedero il fuoco di copertura al gruppetto.

-Meglio andarsene,avranno attivato l'autodistruzione.-Disse Breakdow.

-C'è L'AUTODISTRUZIONE E TU CE LO DICI SOLO ORA?-Gli urlaro.

-Preferite le spiegazioni o che cumunichiamo agli altri che ce ne dobbiamo andare?-

Dopo che lo cumunicarono agli altri,iniziarono a correre via.

In quel preciso istante gli edifici iniziarono ad esplodere,rivelando che l'autodistruzione era stata attivata.

Lyria venne travolta dai resti di un edificio,fortunatamente non si fece nulla ma era incastrata.

Mentre cercava di liberarsi,qualcosa la prese per le spalle e la trascinò fuori.

-Poi mi spieghi perchè sono sempre io a salvarti.-Era Megatron.

I due corsero insieme agli altri verso un Ponte aperto precedentemente.

 

*Si tratta di un robot comandato da un inteligenza artificiale

Angolo Autrice

Ciao a tutti!Ecco un nuovo cappy e sono d'accordo con Meggy,spero che vi sia piaciuto.

Vi lascio con un immagine dell'AMP

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Capitolo 13
*** Informazioni ***


Ritornati alla base si fecero dare una controllata da Rachet ma a parte qualche graffio sulla carrozzeria non c'erano gravi danni.

Breakdown raccontò ciò che aveva scoperto mentre era prigioniero.

-Pandora ha scoperto dell'esistenza di un manofatto cybertoiano talmene potente da varcare le dimensioni:lo Scettro dell'Intermediaria.-

I presenti assunsero espressioni stupite e le ragazze non avevano la minima idea di cosa stessero parlando.Arcee chiese:

-Ma non era andato perduto Eoni prima della guerra?-

Lyria notò che Megatron ebbe una strana reazione:strinse i pugni e sussurò a bassa voce qualcosa che non capì.

-Si,probabilmente è finito qui molto tempo fa.-Rispose Rachet.

-Da quello che ho capito;è diviso in tre pezzi,situati in Egitto,New York e Parigi e stanno preparando delle spedizioni per recuperarli.-Continuò Breakdown.

-Scusate,possiamo sapere che cos'è lo “Scettro dell'intermediaria” ?-Chiese Sonia mentre Optimus e Megatron si misero a discutere su come recuperarli prima della Mech.

-”L'Intermediaria” è una figura semi-leggendaria cybertroiana.Si dice che fra i suoi poteri ci sia quello di viaggiare atraveso le dimensioni e lo Scettro è un oggetto che permetterebbe di trasferire i poteri da un cybetroiano ad un altro ed è stato perduto eoni fa ,come ricordato da Arcee.-Spiegò il medico Autobot.

-Vicino alla parola “leggendaria “ c'è un “semi”,perchè?-Notò Alexa.

-Perchè è sempre stata presente ma i suoi poteri si manifestano solo in situazioni di emergenza.Ogni volta che una moriva,i poteri venivano trasferiti in un altra.L'ultima conosciuta è stata Starlight;è sparita poco dopo l'inizio della guerra e..era la sorella di Megatron.-

Lyria rimase a bocca aperta;ecco perchè il mech aveva reagito così al sentire le informazioni di Breakdown.

-Ciò coincide con il vostro arrivo e poteri;è probabile che l'Intermediaria sia una di voi tre.-Continuò il medico.

Le ragazze si guardarono fra di loro.

Se l'Intermediaria era una di loro le domanda era chi?

Optimus li richiamò per comunicare la decisione dei due leader.

-Abbiamo deciso che andremo anche noi nei posti in cui la Mech ha individuato i pezzi.

Siccome non possiamo lasciare la base incostudita ed è probabile che i nostri nemici siano già ai posti citati da Breakdown ci divideremo in tre squadre composte da un Autobot,un Decepticon e una delle ragazze.

Le squadre sono state decise in base al partner con cui siete ebituate e uno della fazione opposta.

Il gruppo che andrà a New York sarà composto da Sonia,Breakdown e Bulkhead.

A Parigi ci andranno Alexa,Wheeljeak e Knockout.

Infine in Egitto vi andranno Lyria,Megatron e Ultra Magnus.-

L'ultimo gruppo creò non poche discussioni fra i presenti ma alla fine acconsentirono.

Megatron e Breakdown tornarono alla Nemesis mentre il team Autobot andava a riposarsi,in attesa della partenza.


 


 

Angolo autrice

Ecco un altro cappy!E vengono rilevate le informazioni ottenute da Breakdown;cosa succederà?Contro cosa andranno incontro le protagoniste?Chi è l'Intermediaria?Si scoprirà nel prossimo cappy.

Ecco le immagini delle forme alternativa delle ragazze:Lyria è il lupo,Alexa il cavallo e sonia la pantera

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Capitolo 14
*** Partenze ***


Tutto era pronto per le partenze.

Rachet aveva consegnato a ogni gruppo uno speciale bracciale,creato da lui e Shockwave, che avrebbe permesso a chi lo indossi di ridurre le proprie dimensioni fino a quelle di un umano.

Miko aveva chiesto di poter venire a New York con Bulkhead,Sonia e Breakdow poiché aveva degli amici particolai che avrebbero potuto aiutarli .

Una volta che tutto fu pronto,i tre gruppi partirono.

New York mattina

-Grandioso!-Esclamò Miko una volta atraversato il Ponte;sbucando in un vicolo.

Era andata con Bulckhead mentre Sonia con Breakdow.

-Perfavore,non sei in gita di piacere.Comunque dove sono i tuoi amici?-Chiese Breakdown.

-A quest'ora dormono,bisognerà aspettare stasera per incontrarli.-Rispose Miko.

-Dormono?A quest'ora?Ma che lavoro fanno?-Domandò Sonia.

-Ti posso solo dire che conoscono bene il sopra e il sotto di New York e che preferiscono il buio per muoversi lontani da occhi indiscreti.Intanto facciamo un giro?-Spiegò la ragazzina.

Parigi sera

Alexa si era incollata al finestrino delle forma alternativa di Wheeljack.

-Ecco la Tour Eiffel!-Esclamò appena vide la famosa costruzione.

-Oui,moscerì-Disse l'autobot,facendo ridere la ragazza.

-Te lo potevi risparmiare il “moscerì”-

-Mi fate andare avanti?Siete lenti!-Si lamentò Knockout,superandoli senza aspettare la risposta.

-Ammetto mi sarebbe piacito vedere New York,la città in cui è ambientato Resident Evil.-Disse la rossa.

-Hai guardato Resident Evil?è il mio film horror preferito!-Esclamò KOsfruttando la radio di Wheeljack.

I due iniziaro a discutere sui film dell'orrore che avevano visto,facendo sentire l'ex demolitore il terzo incomodo.

Egitto sera

Il Ponte si aprì in una strada deserta da cui ne uscì Ultra Magnus in forma alternativa con un rimorchio.

-Whao.-Disse Lyria guardando il panorama.

Le dune di sabbia avevano assunto colori rossastri con il tramonto.

Aveva sempre desiderato visitare l'Egitto.

-Come va l'ì dietro?-Chiese Magnus,rivolto a chi si trovava nel rimorchio.

Megatron colpì la parete per segnalare che era tutto a posto.

Gli dava fastidio essere rinchiuso lì ma non c'èra altro modo per passare inoservati.

Ultra Magnus finì in un dosso sulla strada facendo sobbalzare tutto.

-E sta più attento!-Lo sgridò il Mech grigio.

Vada per le dimensioni ridotte del rimorchio,ma i sobbalzi proprio no!

-Secondo Breakdonw,il pezzo si trova nella piramide di Saqqara;quindi ci dirigeremo là e dovremo metterci un paio d'ore.-Disse Magnus.

-Ok.-Rispose Lyria,tirando fuori “Eragon” dallo zaino e mettendosi a leggerlo.


 

Angolo Autrice

Ed ecco il nuovo capitolo,dato che siamo vicini, augoro Buon Natale a tutti.

Chi saranno gli amici di Miko?Vi sfido ad indovinarlo!

Vi lascio con un immagine di natale particolare

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Capitolo 15
*** New York ***


-Ti dico che dovevi andare a destra di quel cartello!-

-No.La ragazza aveva detto chiaramente sinistra!-

Erano Breakdow e Sonia,si erano separati da Bulkhead e Miko per fare un giro lungo le strade di New York.

Si erano accordati di ritrovarsi in un certo posto ad una certa ora ma i due avevano iniziato a discutere su quale fosse la strada giusta o meno.

-Ammettilo,ti sei perso!-Esclamò dopo un po' Sonia.

-No,non mi sono pers....-Stava rispondendo Break quando si trovò davanti un vicolo cieco.

-.....Dove hai detto che dovevamo curvare?-Chiese l'ex demolitore che,se avesse potuto,sarebbe arrossito.

-Ho capito,guido io.-Sospirò la bionda.

I due arrivarono al punto d'incontro con mezz'ora di ritardo.

-Iniziavamo a preocuparci!-Li rimproverò Bulkhead.

-Scusa ma qualcuno era convinto di sapere dove stava andando.-Ribatè Sonia.

Erano le 19:30 e Miko giudò il gruppetto in una strada che portava al tunnel d'ingresso di una metropolitana.

Arrivati in una zona bloccata a causa di un crollo;i due robot andarono in forma normale a avanzarono lungo i cunicoli mentre Sonia faceva luce con una torcia che si era portata dietro.

Dopo un po',Miko,disse:

-Aspettate un attimo,meglio che vada prima io dato che mi conoscono.-

I due bot e Sonia annuirono e la ragazza avanzò lungo il cunicolo.

Ci fu un movimento nell'ombra e in un attimo quattro sagome saltarono addosso a Miko.

Bulk,Sonia e Break stavano per intervenire quando Miko urlò:

-RAGAZZI!SONO IO!-

-Miko?-Domandò una delle figure.

-Scusaci,non ti abbiamo riconosciuto.-Continò un altro,aiutandola ad alzarsi.

Sonia raccolse la torcia,che le era caduta,e illuminò i chi aveva parlato.

Per poco non cacciò un urlo quando vide che le figure misteriose erano quattro tartarughe antropomorfe con una maschera sugli occhi di diverso colore.

Bulkhead e Breakdow fecero un salto all'indietro appena li videro.

Anche le quattro tartarughe rimasero spiazzate vedendo i due robot.Uno con la maschera arancione si mise ad urlare come una femminuccia;gli altri,con la maschera blu e rossa, sobbalzarono;l'ultimo,con la maschera viola,rimase fermo a bocca aperta.

Superato lo schock iniziale,i due gruppi si scambiarono occhiate sospette e Miko fece le presentazioni.

-Loro sono Bulkhead,Breakdow e Sonia mentre loro sono:Leonardo,Raffello,Donatello e Michelangelo.-

Rispetivamente la tartaruga dalla maschera blu,rossa,viola e arancione.

Il gruppo decise di continuare la discussione in un rifugio delle tartarughe.Lungo il tragitto,Miko,spiegò ai suoi amici il motivo per cui si trovava lì e loro accettarono di aiutarli.

-Per farla breve,state cercando un oggetto di cui non conoscete né l'aspetto né l'attuale posizione.-Commentò Raffaello appena arrivati a una sorta di laboratorio.

-So che è un reperto portato qui di recente dall'Egitto in un museo.-Rispose Breakdow.

-Non ce lo avevi detto prima!-Notò Sonia.

-Tu ti ricordi ogni cosa,sapientona?-

-Calmatevi,non è il momento di litigare.-S'intromise Bulkhead.

-Mentre voi parlavate,io ho controllotato gli ultimi reperti portati qui dall'Egitto nell'ultimo mese e siamo fotunati dato che c'è un solo museo in cui potrbbe trovasi.-Disse Donnie davanti al cumputer.

-Bene,allora che stiamo aspettando?-Chiese Miko già pronta per la nuova missione.


 

Angolo Autrice

Chiedo scusa per la lunga assenza ma sono stata molto occupata,e ho avuto un piccolo blocco ma sono riuscita a superarlo;spero di pubblicare il prossimo capitolo al più presto.

Buona Pasqua da Ala

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Capitolo 16
*** Parigi ***


-Un po' più a destra.No di meno.Avanti.Attento alla sporgenza!Ora a sinistra..no la mia sinistra.-

Era Alexa che,informa robot,stava dando indicazioni ad un mostriciattolo rosa a forma di pallone gigante che volava a circa dieci metri di altezza;appeso a lui c'era Knockout in dimensioni ridotte grazie al bracciale e tremava come una foglia per via dell'altezza a cui si trovava.

A terra,accanto alla ragazza,c'era Wheeljeack che stava cercando di trattenersi dal ridere.

A completare il quadretto,si trovavano davanti alla cattedrale di Notre Dame in piena notte.

Per capire come si sono trovati in quella situazione bisogna tornare indietro di qualche ora.

Il gruppetto stava passando davanti a Notre Dame quando il cerchietto di Alexa si accese e la ragazza ebbe una sorta di visione di una mezza sfera incastonata nella bocca di uno dai gargoyle che decorava la cattedrale.

Così avevano atteso la notte per poter usare uno slug che poteva “gallegiare” in aria in modo da recuperaree il pezzo;compito affidato a Knockout dopo che questi si era gentilmente offerto.(Traduzione:dopo aver perso a morra cinese con Wheljack)

Dopo un po' il bot era arrivato davanti al muso del gargoyle in questione.

“Accidenti se è brutto.”Pensò mentre si dondolava nel tentativo di prendere la mezza sfera.

Al terzo tentativo riscì finalmente a sfilarla.

-Final...-stava dicendo quando un piccione che aveva fatto il nido lì vicino,per niente contento di essere stato svegliato,in iniziò a volargli davanti alla faccia per tutto il tempo della discesa.

Il bot rosso tentò di scacciarlo agitando la mano con la mezza sfera ma quello non ne voleva proprio sapere.

-Sciò,sciò.Torna a dormire!-Diceva mantre a terra,Wheeljack e Alexa stavano tentando di non ridere.

Il volatile gli si parò davanti alla faccia,tentando di beccarlo.

Istintivamente KO si mise la mano davanti alla faccia,mollando lo slug e precipitando sul fondo schiena con un tonfo.

Per fortuna era a poca distanza dal suolo e non si fece troppi danni.

-Fortuna che non eri più in alto.-Commentò Wheeljeack.

-ZITTO!Mi sono rigato tutto!-Si lamentò.

-Shhhhh!Vuoi svegliare tutti?Andiamocene in fretta.-Lo zittì Alexa mentre recuperava lo slug.


 

-Ehi Wheeljeack,è una mia impressione o quell'auto ci sta seguendo da un po'?-Chiese Alexa.

Si trovavano in una stada poco distante dalla cattedrale e la ragazza era con l'ex demolitore e teneva la mezza sfera in mano.

Dietro i due si trovava un auto nera dai finestrini oscurati.

-No,non sbagli,meglio dividerci. Knockout tu vai a destra,ci rincontiamo dove siamo arrivati,ok?-

“Ok.”Rispose l'altro.

I due si divesero ad un bivio e l'auto nera continuava a seguire Wheeljeack che accelerò.

Anche l'auto nera lo fece,probabilmente il conducente si deve esseresentito scoperto e iniziò un lungo inseguimento.

Da una strada laterale spuntò un camion che bloccò la strada all'ex demolotore che fece retromarcia,andando incontro all'altra auto.

-FRENA!FRENA!-Urlava Alaxa spaventatsa dall'impatto imminente.

-Tranquilla,lo farà prima lui.-

Infatti fu così,a poca distanza,l'auto nera cambiò direzione all'improvviso,finendo contro un bidone dell'immmondizia e permettendo a Wheeljeack di prendere una stada laterale.

-Ne eri sicuro al cento per cendo che sarebbe successo?-Chiese la rossa.

-Onestamente?No.Ma se non funzionava avevo un piano B.-

-Ovvero?-

-Balzo.Sarei andato in forma robot e l'avrei superata.Arrivano altri.-

Infatti due auto nere erano comparse ai fianchi dell'ex demolitore e non intendevano rallentare.

Alexa ebbe un secondo per reagire.

-FRENA!-Urlò e stavolta il bot obbedì,giusto in tempo per vedere le due auto scontrarsi lateralmente.

-Meglio raggiungere subito il punto prestabilito.-Esclamò Wheeljeack.


 

Angolo autrice

Non ho avuto molto da dire a parte:finalmente ho avuto tempo di aggiornare!

Nel prossimo cappy vedremo dovè finito l'ultimo gruppo.

Saluti da Ala/Ary


 

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Capitolo 17
*** Egitto ***


Lyria osservò la piramide a gradoni dove poteva poteva essere nascosto il pezzo dello scetro.

Era mezzogiorno e non c'era nessuno in vista,Ultra Magnus si avvicinò trascinando con sè il rimorchio che conteneva Megatron.

Avevano deciso che il mech grigio avrebbe seguito la ragazza all'interno della piramide,usando il bracciale che Rachet aveva affidato al gruppo.

Una volta davanti alla piramide,il mech attivò il bracciali assumendo la stessa altezza di Lyria ed uscì.

I due andarono all'ingresso della piramide ed entrarono senza che nessuno li notasse,mentre Ultra Magnus rimase fuori a fare la guardia.

Il corridorio era stretto e l'unica luce era lo slug fiamma della ragazza,così camminarono in fila indiana con Lyria davanti che osservava i geroglifici incisi.

Le era sempre piaciuta la storia egiziana,era il periodo che l'affascinava di più.

-Si,sono bei dipinti,ma ti muovi?-Le domandò Megatron quando la ragazza si fermò per un pò a osservare un immagine di Iside con Osiride.

Ironicamente,il mech si femò ad osservare una riproduzione di un combattimento,mentre la mora avanzò di un altro paio di metri prima di accorgersi che il compagno si era fermato.

Arrivarono ad un bivio.

-Che strada prendiamo?-Chiese Lyria.

-Che ne so,nemmeno so che aspetto abbia ciò che stiamo cercando.-

All'improvviso il ciondolo a forma di lupo si illuminò di una luce azzurrina che converti in un raggio che indicò a destra.

I due decisero di seguire la scia di luce atraverso i corridoi fino a trovarsi davanti ad un muro in cui si fermava.

-E adesso?-Domandò Lyria.

-Forse c'è un passaggio segreto.Proviamo a controllare le pareti.-

I due iniziarono a controllare le pareti di quella sala prive di decorazioni finchè l'attenzione di Lyria non fu attirata da un mattone con uno strano segno.

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Incuriosita,provò a premerla ma non successe niente;però sentiva di averla già vista da qualche parte.

-Dagaz.-Sussurrò,non sapeva cosa voleva dire ma sentiva che era il nome del simbolo.

Il mattone con il disegno s'incassò nella parete con un click secco,seguito da altri rumori di meccanismi che mossero anche gli altri mattoni nella parete,rivelando una stanza nera.

Megatron fissò la ragazza che aveva un espressione stupita e le fece cenno di proseguire.

Entrarono in una stanza circolare e spoglia da qualsiasi decorazione.

Dopo aver fatto un paio di passi udirono un rumore dietro di se e si girarono per vedere l'ingresso chiudersi.

-In trappola!-Si lamentò Megatron cercando con lo sguardo qualsiasi traccia di una via d'uscita quando il ciondolo di Lyria si accese,rischiarando l'ambiente l'ambiante circostante di una debole luce azzurrina.

Lo sguardo della ragazza cadde sul pavimento e si accorse della presenta di un leggero solco a spirale che partiva dal centro e finiva dal punto in cui erano entrati.

Decise di spostarsi verso il centro e notò che vi era una pietra bianca con un solco dalla forma strana.

Colta da un sospetto,la mora si tolse il ciondolo e lo sovrappose,coincidevano.

La spirale si accese di una luce azzurra e sulle pariti si accesereo piccole luci dello stesso colore.

Dalla pietra in cui aveva messo il ciondolo partirono rumori di meccanismi e si sollavò,rivelando l'interno cavo che costudiva l'oggetto cercato dai due:uno scettro dorato con strani simboli incisi.

-Suppongo che qui abbiamo finito.-Disse Megatron rimasto in disparte a guardare cosa faceva la ragazza.


 

Angolo Autrice

Ormai si è capito che sono lenta ad aggiornare quindi vi risparmio le scuse.

Al prossimo cappy : Il terzo pezzo e problemi di cuore

Saluti da Ala

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Capitolo 18
*** Il terzo pezzo e problemi di cuore ***


Sonia, Bulkhead e Breakdow si trovavano davanti al museo in cui si trovava il pezzo dello scettro.

Leonardo,Donatello,Michelangelo e Raffello si trovavano sul tetto dell'edificio mentre Miko era all'interno.

Era rimasta all'interno del museo dopo la chiusura per effettuare il piano che avevano ideato:a mazzanotte avrebbe messo ko il sorvegliante con un gas prestatogliele dai suoi amici,dopodichè avrebbe fatto entrare le tartarughe in modo che potessero disattivare il sistema di allarme e oscurare le telecamere per fare entrare Sonia e Breakdow mentre Bulkhead sarebbe rimasto fuori di guardia.

Quando la prima parte del piano fu compita,la bionda e l'ex demolitore avanzarono e quest'ultimo attivò il bracciale per andare in forma umana.

-Il reparto egizio si trova al piano di sopra.-Disse Sonia accendendo la torcia.

-Capito.-Rispose il mech dirigendosi all'ascensore.

-Tu vai pure da quella parte,io prendo le scale.-Disse la ragazza.

-Cosa?E perc..?-Stava esclamendo quando notò che le bionda era già sparita.

-Uff che mi tocca fare.-Sospirò dirigendosi alle scale pure lui.

Arrivato al piano di sopra trovò Sonia che stava guardando ogni oggetto dell'esposizione.

-Non dirmi che vuoi davvero controllare uno a uno tutti gli oggetti che ci sono qui dentro!-Sbottò.

-Si accettano suggerimenti o sforzi di memoria per farti venire in mente qualche particolare.-Rispose incrociando le braccia.

-Pechè il tuo bracciale si è acceso?-

-E non cambiare...Cosa?-Infatti il bracciale con la pantera della ragazza emanava una luce azzura.

-Secondo te che succede?-Chiese la bionda.

-Che ne so,non è mica mio quel coso.-

La ragazza mise le mani lungo i fianchi,sospirando quando notò che la luce del bracciale era aumentata leggermente.

Le venne un sospetto,andò verso sinistra e la luce aumentò ancora.

-Credo che ci indichi il pezzo,andiamo.-Disse.

Il bracciale li portò davanti ad una teca in cui era situato un enorme bracciale d'oro con incastonata una grande sfera bianca dai riflessi arcobaleno.

Sonia sollevò delicatamente la teca e stava per prenderlo quando una voce disse:

-Penso che quell'oggetto mi appartenga.-

I due si girarono per vedere un uomo che era sicuramente un agrnte della MECH con in mano una pistola ed era affiancato da una ventina di uomini vestiti con una tuta aderente nera molto simile a quella utilizzata dai ninja.

-Alzate le mani e allontanatevi dall'oggetti molto lentamenta.-Continuò l'uomo e Sonia e Breakdown obbidirono.

-Spero non vorrai che ci prendano quel coso così facilmente.-Bisbigliò il mach a denti stretti.

-No,ma attualmente non ho idee,ma dove sono finiti quei quattro?-Rispose la bionda nello stesso modo.

-Tante grazie.-Disse l'uomo avvicinandosi quando si udì il rumore di lame contro lama e appena si girò vide il corpo di uno dei suoi ninja scagliato attraverso la stanza ed emanare scintille.

Sonia ne approfittò per prendere velocemente il bracciale e scappare seguita da Breakdown e l'uomo gli mandò gli altri ninja dietro.

-Hai visto quello?-Domandò la bionda mentre correvano.

-Si,era ovviamente un robot.-Rispose prima di fermarsi davanti ad un vicolo cieco e si trovarono circondati dai ninja.

-La vostra fuga è finita!-Disse l'uomo.

-In questo caso:lo vuoi?-Domandò Sonia porgerndo il bracciale,sotto lo sguardo stupito e arrabbiato del compagno,poi continuò:-VAI A PRENDERLO!-e lo lanciò in aria.

L'uomo e gli automi si distrassero permettendo a Breakdown di andagli addosso con la mano trasformata in martello,pronto per la rissa mentre Sonia andò a prendere un estintore attaccato alla parete e lo usò per colpire quelli che le si avvicinavano troppo.

Intanto l'uomo aveva trovato il bracciale e se la stava dando a gambe ma la bionda lo vide a scagliò l'estintore addosso ad un ninja che le sbarrava la stada e si mise all'inseguimento urlando al compagno:

-Vado a riprendere il bracciale,tu tienili a bada e non rompere niente!Siamo pur sempre in un museo!-

Era certa di aver sentito un “La fai facile tu” come risposta.

Durante l'inseguimenteno,la ragazza vide che ,in una stanza laterale,anche Leonardo, Donatello, Raffaello e Michelangelo stavano lottando contro altri automi.

Intanto l'uomo era finito in un vicolo cieco e si era messo in posizione da combattimento per affrontare la bionda.

-Vediamo cosa sei in grado di fare.-Disse,esibendosi in un paio di mosse di karate.

Sonia non rispose,semplicemente gli assestò un calcio lì-in-mezzo facendolo gemere dal dolore e mollare il bracciale.

-Grazie,alla prossima.-Lo salutò,ritornando dai compagni.

-Ce l'ho!Ora è meglio andarcene!-Urlò.

Breakdown fece a pezzi l'ultimo automa e la seguì verso le scale mentre le tartarughe recuperavano Miko e passarono dal tetto.

Una volta raggiunto Bulkhead,i due partirono a tutta velocità per allontanarsi il più possibile dal museo.

-Che avventura.-Commentò la binda.

-Si,ma la prossima volta avvisa se vuoi fare qualche stupido gesto eroico per attirare l'attenzione.-Rispose Breakdow.

-Vi avviso che se iniziate a litigare vi lascio qui!-Intervenne Bulkhead prima di mettersi in contatto con la base per informarli del successo della missione.


 

Intanto alla base.

-Ciao Arcee,come va?-Chiese Wheeljack rivolto all'amica che era al cumputer.

Era ritornato da poco alla base e consegnato il pezzo.

-Bene,anche il gruppo New York ha recuperato il pezzo e ha chiesto un ponte per il rientro ma non ho ancora notizie del gruppo Egitto.

Ti serve qualcosa?-

L'ex-demolitore scoccò un occhiata verso Alexa che stava leggendo una rivisa poi abbassò la voce.

-Non ridere:penso di essermi preso una cotta per Alexa.-

Si sentì qualcuno ridere e quando il mech si girò,si trovò davanti Bumblebee.

*Scusa,non volevo origliare,ero venuto per chiedere se c'erano novità dai due gruppi mancanti. *Si giustificò.

Dopo che la femme lo informò su cosa era accaduto,si rivolse a Wheeljack.

-Riguardo alla tua cotta,ne hai già parlato con lei?-

-No,pensavo che tu potrestre chiederle che ne pensa di me così vado sul sicuro.-

*A mio parere dovresti chiederglielo tu,al massimo ti friendzona. *Commentò BB.

-Ha ragione,dai chiedergli se vuole fare un giro e quando sarete soli glielo chiedi.-Lo incoraggiò Arcee.

-D'accordo,ci provo.-Si decise infine,andando dalla ragazza.

*Una curiosita: tu consigli di parlare dei propri sentimenti alla persona interessata ma perchè tu non parli con Optimus? *Domandò BB.

Arcee arrosì leggermente e disse solo che doveva tornare e controllare il cumputer.


 

Angolo autrice

Ed ecco finalmente il terzo pezzo e una rivelazione molto strana.

Ma come finirà la storia fra Wheeljack e Alexa?E Breakdow e Sonia la smetteranno di litigare ogni volta che si vedono?

Ogni risposta al suo tempo.

P.S.Una buna notizia:dovrei riuscire ad aggiornare la storia ogni due giorni salvo imprevisti.

Saluti da Ala/Ary

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Capitolo 19
*** Intanto in Egitto... ***


Quando Megatron e Lyria uscirono dalla piramide si era fatto buio ed era la ragazza a portare l'asta dello scettro.

Ricongiunti con Ultra Magnus,i due non fecero in tempo ad aprire bocca per raccontare che cosa era successo che si udì il rumore di un alicottero e una cinquantina insetticon.

-Sappiamo che avete il pezzo dello scettro.Consegnatecelo o attaccheremo!-Disse un uomo sull'elicottero attraverso un megafono.

Megatron disattivò il bracciale ritornando nella sua altezza normale e Ultra Magnus andò in forma robot ed entrambi si misero davanti a Lyria che era andata in forma robot pure lei e stringeva ancora il pezzo.

Gli insetticon attaccarono tutti insieme i mech che si spostarono per cercare un posto più riparato.

Una volta trovato un punto abbastanza alto da poterli coprire iniziarono a sparare contro i bestioni uccidendone gran parte.

Lyria aveva appena sparato uno slug eletrico quando qualcosa l'afferrò da dietro.

Gridò quando si trovò faccia a faccia con un Terracon che l'aveva presa per il collo ma prima che potesse fare qualsiasi cosa,Megatron tagliò il braccio dell'avversario e lo finì con un colpo di cannone alla testa.

Erano in trappola,davanti avevano gli Insetticon mentre dietro i Terracon e le comunicazioni erano bloccate.

Inoltre nella foga della battaglia,i tre si separano e quando la ragazza se ne accorse andò nel panico e ciò permise ad un Terracon di andarle addosso per cercare di strapparle il pezzo dello scettro.

La ragazza tentò di sparagli l'ultimo slug che le rimaneva,ossia uno verde con un solo occhio ma il Terracon gli deviò il suo braccio-cannone all'ultimo momento,mandando lo slug conto il terreno.

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Sorprendentemente,appena lo slug toccò terra,si scatenò una forte luce bianca che illuminò ogni cosa e costronse i presenti a chiudere gli occhi per non rimanere accecati.

Quando la luce finì,i Terracons erano fermi,non emettevano più quei bagliori viola che segnavavano la presenza di Energon Oscuro,anzi molti gocciolavano di Energon normale.

Lyria scostò il Terracon che l'aveva bloccata e quello si sbriciolò al solo tocco.

Alcuni insetticon sembravano confusi mentre altri continuavano a combattere e uno azzannò la ragazza ad un braccio e iniziò a squoterla per fagli mollare il pezzo dello scettro.

Lei urlò per il dolore ma riscì a non mollare l'asta mentre cercava di colpire il bestione con l'altra mano,munita di spada,senza successo.

Capito che la ragazza non avrebbe ceduto,l'inseticon cambiò strategia e la sollevò,con tutta l'intenzione di portarla via così.

La vista di Lyria si appanò per il dolore e credette che a momentri il braccio le si sarebbe staccato dal corpo.

All'improvviso udì il rumore di metallo contro metallo e finò a terra,nononostante sentisse ancora i denti del bestione sul braccio.

Si rese conto che la testa dell'insetticon era stata decapitata ed era stato Megatron a salverla per l'ennesima volta.

Il mech era davanti a lei e le stava dicendo qualcosa ma le parole le arrivarono confuse,capì solo che gli avversari si erano ritirati.

Poi svenne.


 

Angolo Autrice

Eccomi qui con un nuovo cappy e Lyria non sta benissimo ma sembra che se la caverà.

Al prossimo cappy “Chiaccherata con se stessi”.

Saluti da Ala

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Capitolo 20
*** Chiaccherata con se stessi ***


Lyria non capiva dove fosse.

Tutt'intorno era nero e non sentiva più il dolore al braccio.

Si girò a guardarlo e scoprì di essere in forma umana.

Incuriosita provò a camminare.

Sentiva solo l'eco dei suoi passi nonostasse stesse praticamente camminando nel vuoto nel bel mezzo del nulla assuluto;in genere avrebbe avuto le vertigini ma in quel momento si sentiva tranquilla.

Notò un luccichio e quando si avvicinò si rese conto che era uno specchio,di quello che mostano l'intero corpo di una persona e sembrava fissato in aria da una semplice cornice d'argento.

Stranamente quando la ragazza ci andò davanti non vide il suo riflesso;bensì quello dalla sua forma robot.

Sentì qualcuno chiamarla per nome,così si guardò attorno ma non vide nessuno.

Solo in seguito si rese conto che la voce proveniva dallo specchio.

-Lyria.-La chiamò il suo riflesso.

Anche se intimorita,la castana si avvicinò e chiese:

-Chi sei?E dove mi trovo?-

-Ti trovi nella tua mente e io sono te,la tue memorie,conoscenza e vero aspetto.-

-N-non capisco.Vera forma?Ma io sono una terrestre.-

-Non è così.-Il riflesso tese la mano in cui apparinono il ciondolo della ragazza,il bracciale di Sonia e il cerchietto di Alexa.-Questi oggetti fungono da catalizzatori per farvi riassumere la vosta vera forma.-

-C'entra qualcosa l'Intermediaria?-

-I poteri dell'Intermediaria si manifestano sempre in situazioni di emergenza,sia con che senza il controllo di chi ha tali poteri ed è sempre presente e non è mai cambiata.-

-Aspetta vuol dire che la sorella di Megatron...Starlight non è sparita nel nulla?-

La figura allo specchio sorrise,poi l'immagine ruotò su se stessa,formando un vortice bianco.

-Guarda tu stessa cosa è accaduto quel giorno.-Disse di nuovo la voce.

Allo specchio comparve il panorama di una via cybertroiana e si intravedevano tre femme correre.

Una aveva l'armatura nera e gli occhi azzurri,teneva in mano un pugnale sai e aveva le ali tipiche di un seker,la seconda sembrava una bot di terra dalla corazza bianca e gli occhi azzurri e teneva a tracolla un arco mentre la terza era anch'essa bianca dagli occhi azzurri,aveva pure lei le ali da seker e teneva in mano una spada grigio cenere e Lyria si sorprese per quanto gli fosse simile d'aspetto.

Poteva anche sentire i rumori come delle grida di panico o esplosioni e probabilmente c'era anche una sorta di autoparlante da quelle parti poiché si udiva una voce che avvertiva tutti di cercare un posto sicuro.

Eppure le tre femme non stavano fuggendo,stavano andando proprio verso la battagia.

-Starlight!Sei sicura di quello che fai?-Urlò la femme dalla corazza nera alla compagna.

-Si,è pur sempre mio fratello!-Esclamò l'altra,facendo sobbalzare Lyria,anche la voce era simile alla sua,seppur con toni più decisi.

Un astronave colpì un edificio e si schiantò davanti alle tre ,costringendole a fermarsi.

-E adesso?-Chiese la femme con l'arco.

-Potremmo volare ma tu non saresti in grado di seguirci.Meglio tornare indietro,troveremo un altro modo per arrivare a Kaon.-Rispose la femme dalla corazza nera girandosi.

La terza ragazza stava facendo lo stesso quando udì il rumore di qualcosa che si rompeva.

Si voltò giusto in tempo per vedere l'edificio cadere proprio sopra di loro.

Era troppo grande per riuscire a spostarsi in tempo ma Starlight non esitò a correre verso le sue due amiche nel tentativo di spostarle.

Prima che l'edificio potesse schiacciarle,una luce bianca le avvolse,facendole sparire.

-In quel momento spazio e tempo sono stati annullati,portandovi involontariamente in un altra dimensione.-Disse la voce di prima.

Il panorama nello specchio cambiò e mostrò una strada terrestre di notte dove comparve la stessa luce che aveva inghiottito le tre femme,solo che quando cesso;erano comparse tre neonate coperte da dei lenzuoli.

Di l'ì passò una donna,probabilmente attirata dalla luce che appena vide le tre neonate strabuzzò gli occhi e prese il cellulare.

Lyria la sentì parlare di un orfanotrofio.

-Quindi...io sono...-Stava mormorando quando una serie di immagini e senzazioni le riempì la mente.

Ricordò di avere legame stretto col fratello,la tristezza quando si dovettero separare,lui per essere un gladiatore,lei per i suoi doveri,lo stupore quando ha saputo di ciò che aveva fatto quando non era stato accettato come Prime e la determinazione a provare a parlagli.

Allora lei era Starlight e Sonia e Alexa le altre due fembot.

Stranamente la notizia non la sconvolse come si era aspettata,anzi le sembrava di saperlo da sempre e ora che ci rifletteva,durante la sua vita da terrestre in quella dimensione aveva sempre avuto la sensazione che non fosse quello il suo posto,mentre da quando aveva incontrato i cybertroiani,nonostante fossero nel mezzo di uno scontro,si era sentita veramentre a casa.

Gli venne in mente un solo dubbio.

-Ma...cosa accadrà alla dimensione che abbiamo lasciato?-Chiese.

-La loro vita continuerà senza che si ricordino di voi,questa è la vostra casa.-

All'inizio la castana la trovò una cosa deprimente,nessuno si sarebbe ricordato di aver parlato o condiviso un banco di scuola o un esperienza con lei ma poi pensò che era meglio così;almeno non avrebbe fatto soffrire qualcuno con la sua assenza.

-Il tuo tempo qui è scaduto;è tempo di tornare dagli altri.-Disse la voce.

Ai piedi di Lyria si formò una crepa che aprendosi,la inghittì senza darle il tempo di urlare mentre cadeva nel vuoto.


 

Angolo Autrice

Se non vi è esploso il cervello con tutte queste notizie spero che il cappy vi sia piaciuto.

Ora bisognerà attendere le reazioni delle sue amiche quando Lyria racconterà che è successo

Saluti da Ala

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Capitolo 21
*** Lo scettro ***


Quando Lyria si svegliò,si rese conto di essere sdraiata,ancora in forma robot,su una delle “barelle” per i feriti nella base Autobot.

Il suo braccio non le faceva più male ma aveva un leggero mal di testa.

Vide Sonia e Alexa,in forma umana, seduta su un paio di sedie,profondamente addormentate ma si svegliarono quando la femme le chiamò.

-LYRIA!Finalmente ti sei svegliata!-Esclamarono.

-Da quanto sono svenuta?-Chiese alzandosi.

Le due risposero che era rimasta svenuta mezza giornata e quando Ultra Magnus e Megatron l'avevano riportata alla base,Rachet ha dovuto fargli una trasfusione di Energon in quanto ne aveva perso parecchio.

Inoltre quando Ultra Magnus gli aveva raccontato cosa era successo dopo che lei aveva sparato lo slug verde,Rachet aveva analizzato la creatura e scoperto che aveva l'abilità di convertire l'Energon Oscuro in normale oltre a poter guarire dai suoi effetti nocivi.

Le raccontarono anche delle loro avventure a Parigi e New York e Lyria ascoltò interessata poi disse:

-Anch'io ho un paio di cose da raccontarvi ma è meglio farlo in privato.-

Così andò in forma umana e scelsero di parlare nella loro camera.

La castana iniziò col parlare della loro avventura in Egitto ma le sue due amiche le spiegarono che ci avevano già pensato Megatron e Ultra Magnus a farlo.

Dopo che abbe raccontato dello strano sogno,Alexa e Sonia ebbero una strana reazione:divennero immobili cone statue e il cerchietto e il bracciale si accesero di una lieve luce azzurra per un attimo.

-Ci ricordiamo!-Esclamarono all'unisono.

-Io mi chiamavo Phantom,frequentevamo la stessa classe!-Disse Sonia.

-E io Xarin,ci siamo incontrate e abbiamo fatto amicizia nei corridoi ma andavo in un un altra sezione.-L'accompagnò Alexa.

Era chiaro che le tre erano molto felici ma anche confuse dopo la riaquisizione dei loro ricordi ed ebbero gli stessi pensieri di Lyria quando apresero che erano state dimenticate.

-E io che mi ero impegnata tanto per essere cintura nera.-Fu l'unico rimpianto di Sonia mentre Alexa fece notare:

-Dobbiamo andare ad avvisare gli altri,sono curiosa di vedere le loro reazioni al racconto e sopratutto sapere cosa dirà tuo fratello.-

Le tre stavano per andare dagli altri quando la castana avvertì qualcosa di strano nell'aria,qualcosa che l'attirava come una calamita.

La ragazza si voltò ed iniziò ad avviarsi verso la fonte,seguita dalle due amiche che non capivano cosa le stava accadendo.

La senzazione la portò alla stanza dove erano costuditi i tre pezzi.

-Ehm...Lyria che fai?-Chiese Alexa mentre la ragazza prendeva in mano le due mezze sfere.

-Non lo so.Diciamo che seguo l'istinto.-Rispose lei.

Avvertiva l'energia che emanavano quegli oggetti e sentiva che dovevano essere uniti.

Avvicinò le due mezze sfere fra loro e,come se fossero calamite,si attaccarono emanando una debole luce azzurra nel mezzo e divennero un unica sfera che la ragazza incastrò ad un estremità dell'asta.

Adesso riusciva ad avvertire la piena potenza di quell'oggetto e anche le sue amiche la percepirono.

-Cosa succede qui?-Chiese una voce familiare.

Quando le ragazze si girarono,videro Arcee che le guardava con aria di chi aveva colto in flagrante un ladro.

-Mi sa che vi devo delle spiegazioni.-Disse Lyria e la fembot annuì.


 

Quando le tre ragazze raccontarono cosa avevano apreso al resto del gruppo degli Autobot,tranne Optimus che era assente,ci fu una certa agitazione,sopratutto per il fatto che Lyria fosse la sorella di Megatron,alcuni faticarono persino a crederci e la tempestarono di domande riguardo i ricordi che aveva riaquistato.

Fu Rachet a riportare l'ordine.

-UN ATTIMO DI SILENZIO,grazie.-Si trovò ad urlare per attirare l'attenzione,poi proseguì:-Ora c'è un problema:Optimus doveva discutere con Megatron in privato,lontano dalla base ma non riesco più a contattare nessuno dei due e i loro segnali sono sparit...-

Prima che potesse continuare,sul cumputer che stava usando,arrivò una comunicazione della MECH.

“Buonasera,spero che siate comodi perchè ho uno scambio da proporvi.”Parlò una voce femminile.”Abbiamo catturato Megatron e Optimus e se non volete che diventino le nuove cavi per gli esperimenti dei miei scienziati,vi conviene cederci i tre pezzi dello scettro più le tre ragazzine,facendole trovare alle cordinate che vi darò a fine messaggio.Avete tre ore per decidere.”E dopo aver dettato le cordinate,la chiamata si interruppe.


 

Angolo Autrice

E termina qui il capitolo (Lo so,sono malvagia) ci vediamo al prossimo,intitolato “Pandora”.

Piccolo avviso:non potrò pubblicare nuovi cappy fino a sabato causa problemi di connessione.

Saluti da Ala.

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Capitolo 22
*** Pandora ***


Dalla fine del messaggio dalla MECH,fra il gruppo Autobot si era accesa una discussione su cosa fare.

-Potremo fare una copia dei pezzi dello scettro e mettere un trasmettitore su una delle ragazze.-Propose Ultra Magnus.

-Ci vorrebbe troppo tempo e si accorgeranno subito dell'inganno.-Intervenne Arcee.

*Possiamo far liberare solo Optimus in cambio dello scettro? *Suggerì Bumblebee ricevendo un occhiataccia da parte di Lyria.

-Calmatevi.Per prima cosa avvisimo i Decepticon,poi decidiamo come liberare il nostro leader e Megatron ma una cosa è sicura:non sanno che l'Intermediaria è Lyria.-Disse Rachet mettendosi al cumputer.

Intanto anche le tre ragazze si erano messe a discutere.

-Faccio prima a consegnarmi insieme allo scettro,almeno non metto in pericolo voi e lasceranno andare Megatron e Optimus.-Stava dicendo Lyria.

-No,una cosa con questi patti è certa:o non vengono mantenuti o finiscono tutti nei guai.-Ribattè Sonia.

-Forse troverò un modo per liberare i nostri amici e non finire nei guai.-Rispose la castana.

-Quel “forse” è grande come un pianeta.-Sbuffò la bionda.

-Confermo.Sappiamo che sei preoccupata per tuo fratello ma Rachet ha ragione,dobbiamo aspettare e farci venire in mente un piano.-Disse Alexa.

Lyria stette per un attimo in silenzio,poi corse verso la camera.Le sue amiche stavano per seguirla,quando Smokescreen le chiese cosa era successso.

Appena ebbero spiegato la discussione all'amico,Rachet annunciò:

-Mi hanno avvisato che forse Soundwave può provare a rintracciare il punto esatto da cui è partito il messaggio ma ci vorrà del tempo.-

-Proprio quello che non abbiamo.-Commentò Sonia.

-Lo so.-Rispose il medico-E non si deve anche considere la possibilità che sia una falsa pista,bisogna trovare un modo rapido per...-

Non finì la frase che nell'aria si udì un suono simile ad una ninnananna che lo addormentò insieme a tutti i presenti.

L'unica rimasta sveglia era Lyria,era andata in forma robot e aveva usato uno slug con il potere di addormentare con la voce.

Forse stava per compiere una mossa azzardata ma non aveva nessuna intenzione di lasciare i due mech nelle mani dal nemico.

Aprì il ponte terrestre alle cooordinate del messaggio,poi ritornò in forma umana e,con in mano lo scettro,vi entrò.

Si trovò in una zona desertica pianeggiante e c'erano due uomini della MECH armati accanto un elicottero che la puntarono.

-Dove sono le altre due ragazze?-Domandò uno mentre strappava lo scettro dalle mani della ragazza.

-Non servono,l'Intermediaria sono io.-Rispose la castana,cercando di nasconde la paura che l'assaliva.

Il secondo prese dall'elicottero una sorta di rivelatore e lo avvicinò alla ragazza,poi fece un cenno affermativo al compagno che la prese per un braccio e la portò a bordo del mezzo.

Per la poverette fu un esperienza traumatizzante,le vertigini la costringevano a tenere gli occhi serrati e una mano sulla bocca per non vomitare mentre i due soldati ridacchiavano della sua reazione.

“Rideranno di meno se gli vomito addosso.”Si trovò a pensare.

Per fortuna il volo non durò molto.

Arrivarono in una struttura prevalentemente quadrata seminascosta in un canyon e uno dei piloti contattò la base:

-Qui squadra Delta.Missione compiuta senza intoppi.-

Atterrarono sul tetto della struttura e fecero scendere la ragazza,portandola all'interno.

Atraversarono di corridi illuminati da lampade al neon finchè non entrarono in una stanza con un enorme scrivania nera e una sedia,girata di schiena, su cui era seduto qualcuno che stava guardando degli schermi.

Su uno,Lyria vide Megatron e Optimus in una stanza insieme ad una fembot molto simile ad un ragno,nera dagli occhi viola e teneva in mano una sorta di asta verde.

-Quindi sarebbe lei la famosa “Intermediaria”?-Domandò una voce femminile,la stessa del messaggio.

-Si,capo.-Rispose uno dei soldati.

La donna si alzè e girò e la ragazza,finamente,vide in faccia la persona che evava causato così tanti problemi;poichè era sicura che lei fosse Pandora.

Aveva i capelli lunghi e neri come l'inchoistro,indossava una tuta aderente nera con un sistema di piccili tubi con dentro del liquido viola che le avvolgevano gli arti e il torace e avevano come fulcro una sfera sul petto della donna;solo dopo,Lyria intuì,che doveva essere Energon Oscuro.

Ma la cosa più inquietante erano gli occhi:uno normale blu tendente al nero mentre l'altro era robotico,sicuramente di origine cybertroiana, viola con un cavo che da dietro l'orecchio si collegava con il resto dei tubi.

La castana vide il soldato che le aveva preso lo scettro tremare mentre lo consegnava al suo capo.

-Ottimo,voi due,siete congedati mente tu.-Si rivolse a Lyria.-Seguimi senza fare scherzi o per i tuoi due amici è la fine.-

-Che gli è successo?-Ebbe il coraggio di chiedere,indicando lo schermo che li riprendeva.

-Sono solo immobilizzati e vivi se è quello che ti interessa ma fa una mossa sbagliata e Airachnid avrà un paio di teste da aggiungere alla sua collezione.-Rispose Pandora con un sorriso sadico.-E ora seguimi senza fare altre domande.-

Le fece atraversare un altro corridoio fino ad arrivare davanti ad una porta di metallo che sembrava più antica della struttura.

A quel punto la ragazza si sentì strana,nemmeno come Starlight avava mai visto quel posto ma ne percepiva il potere e sentiva che era molto pericoloso per lei.

Pandora aprì la porta avvicinando semplicemente la scettro,poi ordinò:

-Entra!-

Stavolta,la castana non obbedì,anche perchè sapeva che lì dentro non avrebbe potuto fare nulla.

-Che posto è quello?E poi devi prima liberare i miei amici!-Disse,raccogliendo tuttto il suo coraggio.

La donna non gradì la sua reazione e,più veloce e forte di qualsiasi essere umano,la prese per la collotta e la scaraventò nella stanza dicendo:

-Qui comando io!-

Ripresa dall'impatto dal pavimento,la castana si rese conto che era finita in una stanza metallica quadrata ricca di strane scritte in rilievo,mentre il pavimento è decorato con otto enormi cerchi uno a fianco all'altro.

Quando il capo della MECH entò,la porta si chiuse alla sue spalle mente le incisioni si accesero,emanando luce azzurra,anche sfera bianca dello scettro si accese.

-Per rispondere alla tua domanda:questa è detta “camera dell'Intermediaria” dove potresti anche usare i tuoi poteri al massimo ma se ti uccido con lo scettro,i tuoi poteri passeranno a me!-Rivelò la mora con una risata.

Lyria cercò la sua collana per trasformarsi ma scoprì con orrore di non averla.

-Perso qualcosa?-Domandò divertita l'avversaria mostrandole il ciondolo a forma di lupo prima di ridurlo in briciole solo stringendolo in una mano.-Non ti servirà.-

-Cosa diavolo sei?-Domandò la castana,indietreggiando spaventata.

-Dato che stai per morire tanto vale dirtelo:un ibrido umano-cybertroiano ma ora non perdiamo tempo in chiacchere,è ora dello scontro.-

La sfera dello scettro emise un bagliore ,poi daessa partì un raggio di energia che avrebbe carbonizzato Lyria se quest'ultima non si fosse spostata.


 

Angolo Autrice

Ed ecco la solita cattiva che urla il suo piano ai quattro venti per poi fare la sua risata malvagia.Ma questa sembra avere un vantaggio e non di poco sulla protagonista!

Chi vincerà?E che succederà a Megatron e Optimus?Si scoprirà nei prossimi capitoli.

Ed ora ho una bella notizia per chi è stato così paziente da leggere tutto questo ambaradam:mancano solo due cappy più uno speciale alla fine!

Saluti da Ala.

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Capitolo 23
*** Scontro finale ***


Davanti ad un ingresso secondario della base MECH,due uomini di guardia stavano chiaccherando tranquillamente.

-..E questa ragazza dalle ali rosso fuoco l'avrebbe assalito,ostiunandogli la gamba.-Raccontò uno.

-Tutte scuse per non lavorare,altro che ragazze con poteri pirotecnici e scheletri parlanti,per me si è solo rovesciato il caffe bollente addosso.

Hey,cos'è quell'affare?-Domandò il secondo.

Davanti a loro erano comparse due creaturine simili a lumache.La prima era blu con due cornine a forma di fulmini gialli ai lati degli occhi mentre la seconda era completamente bianca.

-Saranno scappate da uno dei laboratori,aiutami a riprenderle.-Rispose il soldato.

Fu una pessima mossa poichè la lumaca blu fulminò il primo,mentre quella bianca creò una nube allucinogena che aumentava la paura,facendo correre in tondo il secondo soldato,ormai terrorizzato persino dalla propria ombra.

Da dietro una roccia spuntarono Alexa e Sonia che richiamarono i propri slug e misero ko le due guardie.

Si erano svegliate pochi minuti dopo che la loro amica era uscita e,compreso ciò che aveva fatto,avevano tentato di localizzarla senza successo quando il bracciale di Sonia e il cerchietto di Alexa si erano illuminati,trasmettendo le coordinate che servivano al cumputer di Rachet.

Ora dovevano trovare un modo per far entrare nella base i loro alleati e liberare Lyria,Megatron e Optimus.

Riscirono ad aprite la porta e sparare all'interno lo slug che addormenteva le persone per avere via libera,dopodichè si divisero:Alexa avrebbe trovato un modo per far entrare i loro amici mentre Sonia cercava Optimus,Megatron e Lyria.

Non si accorsero di una terza presenza.


 

Intanto nella stanza dell'Intermediaria,Lyria stava schivando a fatica i colpi dell'avversaria.

-Non puoi scappare per sempre!-Gli urlò Pandora sparando l'ennesimo raggio,prontamente scansato dalla ragazza.

“Pultroppo ha ragione.”Si trovò a pensare;ormai era stanca con i vestiti un pò bruciacchiati e non era riuscita nemmeno ad avvicinarsi alla donna.

Non riusciva a capire come avrebbe potuto vincere in quella situazione.

Di colpo,Pandora si bloccò per un attimo e l'Energon oscuro contenuto nei cavi emise bagliori violacei ancora più intensi.

-I tuoi amici sono qui ma non credo che sopravviveranno a lungo,considerando la quantità di Terracon e AMP che gli ho appena mandato contro.-Ridacchiò prima di tornare a cercare di colpirla.

“COSA?”Pensò Lyria mentre schivava.

Come hanno fatto a localizzarla?Ma sopratutto come faceva Pandora a sapere dov'erano e a mandagli contro dei Terracon e AMP?

Guarò il suo occhio cibernetico e capì:era collegato ai sistemi di sorvaglianza e non aveva bisogno di avere davanti i Terracon per ordinagli di attaccare grazie all'Energon Oscuro.

Ormai la castana era nel panico,i suoi amici erano nei guai per colpa sua!

Eppure ci doveva essere un modo per sconfiggere Pandora e salvere tutti ma era chiusa in quell luogo non poteva fare niente.

“Un momento,la stanza!”Gli erano tornate in mente le parole dell'avversari riguardo quel posto in cui poteva usare i suoi poteri al massimo ma come?

Approfittando di una distrazione della ragazza,Pandora le si avvicinò con un salto e usando lo scattro come mazza,la colpì violentemente ad un fianco.

La ragazza finì a terra con un dolore lancinante al punto in cui era stata colpita,temeva di essersi rotta qualcosa.

Vide l'avversaria sorridere beffarda,era finita,ormai eveva vinto e i suoi amici sarebbero morti se non lo erano già.

Ma quando Pandora stava per infliggerle il colpo di grazia,qualcosa in Lyria si risvegliò.

Non era arrivata a quel punto per arrendersi!Voleva salvere i suoi amici!

Con un grido,si lanciò a testa bassa contro l'avversaria che per la sorpresa non reagì in tempo e la ragazza gli fu addosso e tentava di strappargli lo scettro dalle mani.

La scettro emise un bagliore azzurro che costrinse le due avversarie a chiudere gli occhi mentre venivano teletrasportare chissà dove.


 

“Ma dove saranno?”Si chiese Sonia,era in forma robot,stava ancora cercando i tre amici per la struttura ma non aveva incrociato nessuno.

Per pura fortuna riuscì a trovare la stanza in cui si trovavano Optimus e Megatron,stava entrando di corsa quandò udì uno strano rumore metallico e si fermò appena in tempo per non essere colpita da in raggio bianco.

Dal soffito,scesce una fembot nera dagli occhi viola dalle fattezze di un ragno e in mano teneva in mano una sorta di asta che la ragazza riconobbe come un immobilizzatore.

-Pensavi fosse così facile?-Le domandò la Airachid per poi sparare ancora con la sua arma che la ragazza schivò ma finì in una sorta ragnatela che la bloccò.

-Sei stata veramente stupida a venire qui da sola.-La prese in giro la bot-ragno mentre Sonia tentava di liberarsi,e stava per rispondere a tono quando si bloccò fisssando un punto dietro la nemica.

-In realtà non è da sola.-Disse una voce femminile da dietro Airachid che si girò,solo per ricevere un pugno tanto forte da mandarla a terra,la nuova fembot prese l'immobilizzatore ed andò ad aiutare Sonia a liberarsi.

La nuova arrivata era una femme dalla corazza bianca e azzurra come gli occhi,non portava nessun simbolo nè Autobot o Decepticon e in mano teneva un cerchio di metallo metà d'argento e metà d'oro.

-Grazie ma da dove spunti tu?-Domandò Sonia.

-Ho localizzato uno strano segnale mentre cercavo Energon ed eccomi qui.-

-ATTENTA!-Urlò Sonia quando Airachid,appena ripresa,stava per colpire alle spalle la bot bianca e azzurra che schivò,lanciando il suo cerchio.

-Pessima mira.-Commentò la bot-ragno quando l'oggetto le passò accanto senza sfiorarla.

-E chi ti dice che era diretto a te?-Domandò la bot bianca mentre Sonia prendeva i suoi pugnali.

Il cerchio rimbalzò sulla parete,lasciando un segno e tornò indietro,mozzando una delle zampe supplementari di Airachid prima che la femme bianca lo riprendesse al volo e la puntasse con l'immobilizzatore,costringendola alla fuga.

Poco dopo le due furono raggiunte da Alexa che riuscì ad invertire gli effetti dell'immobilizzatore,liberando Megatron e Optimus.

-Grazie,ma lei chi è?-Domandò quest'ultimo appena vide la femme bianca e azzurra.

-Mi chiamo...-Stava rispondendo quando si udirono dei versi che annunciavano l'arrivo di insetticon li interruppe.


 

Quando la luce si spense,Lyria e Pandora si trovano in uno spazio nero molto simile a quello del sogno della ragazza.

La castana era andata in forma robot ma per qualche strano motivo era della stessa altezza dell'avversaria che l'allontanò con un calcio e aveva l'aria parecchio infuriata.

-UMANA O MENO,NON MI BATTERAI E IO AVRò I TUOI POTERI!-Urlò,strappandosi uno dei tubi di Energon Oscuro e versandone il contenuto sullo scettro che emise bagliori viola,poi,brandendolo come una mazza,tentò di colpire la femme che parò con la spada.

Ci furono veloci scambi di colpi in quella maniera e Lyria notò che,da quando si era strappata via il tubo di Energon Oscuro,l'avversaria si era indebolita così mirò a quelli,riuscendo a tagliarli con fatica ma dopo aver tagliato l'ultimo,Pandora riuscì a colpire la ragazza al fianco dove era già stata ferita con un pugno e con l'asta dello scettro la colpì ad un braccio così forte da slogarlo,facendola urlare dal dolore.

Stava per colpirla in pieno petto con un colpo energetico quando,raccolte le sue ultime forze,Lyria prese la spada a due mani e infilzò la sfera,mandandola in mille pezzi,nel momento stesso in cui il colpo stava per partire.

La conseguenza furono disastrose per l'ibrido:il colpo le si ritorse contro,facendola sparire in un lampo di luce bianca.

Lyria si ritrovò di nuovo nella sala ancora forma robot e con la spada in mano dove svenne per le ferite e la stanchezza.


 

Angolo Autrice

E finalmente l'avversaria è stata sconfitta ma ora che accadrà alle nostre protagoniste e chi è la nuova arrivata?

Le risposte all'ultimo cappy.

Saluti da Ala

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Capitolo 24
*** Fine o un nuovo inizio? ***


Quando Lyria si svegliò,ancora in forma robot,si sentiva il braccio slogato molto pesante.

-SI é SVEGLIATA!-Urlò Sonia,anche lei in forma robot,facendo prendere un colpo alla ragazza che esclamò:

-Sonia!Per poco non mi facevi venire un infarto!-

Intanto si mise seduta,scoprendo di essere nuovamente nell'infermeria Autobot e il motivo per cui sentiva il braccio pesante era dovuto a dei supporti di metallo che l'avvolgevano.

Notando la perplessità dell'amica mentre osservava quella “cosa” che le avvolgeva il braccio,la bionda spiegò:

-Te l'ha messo Rachet e se ho capito bene serve a non farti muovere il braccio una volta saldati i collegamenti ma già domani te lo puoi togliere e per informazione sei rimasta svenuta due giorni.-

-Due giorni!Cosa è successo?Come state?Qualcuno è stato ferito o ucciso?-

-Calmati!No,nessun morto e si molti sono rimasti feriti ma ora stanno bene.-

La bionda le raccontò che mentre lei e Alexa erano all'interno della struttura,gli altri erano stati assaliti da un enorme quantità di Terracon,AMP ed insetticon e quando sembrava che stessero per perdere,tutti i Terracons e AMP si erano spenti e ma gli insetticon avevano continuato a combattere per un pò finchè non sono scappati.

-...poi sono entrati nella base dove tutti gli agenti all'interno si sono arresi senza opporre resistenza,poi BB ti ha trovato e portato qui e abbimo ottenuto informazione su quasi tutte le basi della MECH e le loro posizioni!

Ma ora è tempo di festeggiare,se te la senti,di là ci sono tutti e attendono di sapere da te cosa è successo.-

-Certo che me la sento!In fondo ho messo io tutti nei guai.-

-Però da quello che sappiamo hai sconfitto il nemico ed è questo ciò che conta.

Mi stavo per dimenticare:ora anche Optimus ed il resto dei Decepticon sanno delle nostre “vere identià”.-

Lyria si alzò e,accompagnata da Sonia,andarono alla sala del Ponte dove vide che c'erano proprio tutti,sia Autobot che Decepticon che chiaccheravano tranquillamente.

La ragazza non potè fare a meno di rallegrarsi nel vedere che il precedente conflitto sambrava non esserci mai stato e in un angolo notò Alexa in forma robot chiaccherare con Wheeljack e quest'ultimo sembrava imbarazzato per qualcosa.

Quando si accorsero della presenza di Lyria,tutti le chiesero cosa le era successo e se aveva veramente battuto Pandora.

La ragazza non si face pregare e raccontò tutto ciò che era successo dal viaggio in elicottero a quando aveva infranto al sfera e nessuno osò interromperla.

-Alla fine gliel'hai fatta pagare a qualla lì.-Commentò Breakdown a fine racconto.

-A me sorge spontanea una domanda:l'alleanza Decapticon-Autobot è nata proprio contro qualla lì ma ora che è morta che cosa succederà?-Chiese Starscram.

-Ne stavamo parlando quando siamo stati catturati. E abbiamo deciso che ora di smettere con questa guerra.-Disse Megatron.

-Perciò ora non saremo più Autobot o Decepticon ma solo transformers.-Concluse Optimus.

Molti esultarono e Sonia,per la felicità diede un bacio a Breackdown sotto lo sguardo stupito di tutti.

-Che c'è?Litighiamo,si,ma ci piacciamo.Problemi?-Esclamò la ragazza,facendo ridere tutti mentre Breackdown si girava,imbarazzato dalla situazione.

Aprofittando della confusione,Lyria si avvicinò a Megatron e gli chiese:

-Posso parlarti un secondo?-

-Certo.-Rispose il mech.

-Ecco...ora... che sai che sono...-La ragazza non trovava le parole giuste per chiedergli cosa pensava della situazione ma per fortuna il mech parve intuirlo.

-Guarda che lo sospettavo da in pò che fossi mia sorella,sai non sono cieco,anzi a dire la verità.-Abbassò la voce per fare in modo che solo Lyria lo sentisse.-Quando ci siamo incontrati per la prima volta in quelle caverne,ti avevo scambiato fin da subito per Startlaight ma non ne ho avuto la certezza fino ad oggi.

Una sola cosa non mi torna:eri una seker e adoravi volare,come hanno fatto a venirti le vertigini?-

-Ehm..Storia un pò buffa:Sono rimasta appesa a testa in giò su uno dei rami più alti di un albero per chissà quanto tempo e ora ogni volta che mi trovo in alto mi vengono le vertigini.-Rispose imbarazzata.

-Comunque preferisci che ti chiami Starlight o Lyria?-

-Lyria,ormai mi sono abituata a questo nome.-Rispose,era felice che tutto fosse finito per il meglio.


 

Intanto in un posto isolato.

Airachid si avvicinò ad un astronave ben nascosta fra le rocce e vi entò.

Si inginocchiò davanti ad un mech nascosto nell'ombra di cui si intravedevano solo gli occhi gialli.

-L'ibrido ha fallito,l'intermediaria non è dei nostri ed è più consapevole dei suoi poteri.-

-Sapevo di non potermi fidare di quella creatura ma pazienza,ci sarà un altra occasione.-Disse il mech nell'ombra.


 

Alla base.

-Scusate,sono d'impiccio?-Domandò una femme bianca e azzurra dagli occhi dello stesso colore,rivolta a Megatron e Lyria.

-No,tu devi essere quella che ha aiutato Sonia giusto?Io mi chiamo Lyria.-Salutò la ragazza stringendole la mano,notò che doveva avere la stessa altezza di Smokescreen,forse di più.

-Esatto,il mio nome è Darkness ed è un piacere conoscerti.-

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Angolo autrice

Tam tam Taaaam Ok la finisco ^^”

Significa ciò che pensate:sequel in arrivo ma stavolta tenterò di non farvi aspettare troppo con i capitoli ma vi avviso che voglio prepararli in anticipo per non farvi rimanere senza quindi ci vorà un pò prima che lo pubblichi.

Per chi non lo sapesse,Darkness è un Oc comparso anche nel crossover “Five Night's at Transformers”.

Ultima cosa:ci sarà un cappy extra che conterrà curiosità per chiunque sia interessato.

Saluti da Ala

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Capitolo 25
*** Curiosità ***


1-Il titolo è dedicato ad una frase che ho sentito nel film pokèmon “Arceus e il gioiello della vita” e che mi è rimasta impressa.

2-Per che avesse shippato MegatronxLyria:inizialmente dovevano essere veramente una coppia e il motivo del cambiamento è spiegato nel prossimo punto.

3-Per un pò ho preso in considerazione l'idea di cancellare questa storia ma quando ho deciso di introdurre Darkness è cambiato tutto,persino molti punti della trama.

4-Nel capitolo “Troppo facile” doveva comparire Kitt,il personaggio di “Supercar”.

5-L'AMP che ha dato problemi ai protagonisti in un cappy è stato ripreso dal videogioco “Avatar”.

6-Il cerchietto usato da Darkness come arma si chiama Chackram ed è l'arma che usa la protagonista del telefilm “Xena”.

7-Anche se non viene detto chiaramente,Sonia è claustrofobica,per questo non è entrata in ascensore.

8-Inizialmente,Darkness,doveva avere una storia tutta sua.

9-Nell'idea originale,come cappy finale doveva esserci una ask ma è andata comè andata.

10-All'inizio del capitolo “Scontro finale” vengono citate una ragazza dalle ali rosse e uno schelerto parlante;non è un caso:la prima è una mia Oc chiamata Esmeralda mentre il secondo è Sans,entrambi compaiono in una long scritta da me nella sezione “Undertale”


 

Angolo Autrice

Ed eccoci giunti alla vera fine di questa storia e come si è visto,sono fissata con le citazioni. XD

Comunque voglio ringraziare tutti quelli che hanno letto questa storia ed avuto la pazienza di arrivare fino a qui,che siano recensori o lettori silenziosi.

Un saluto e un abraccio digitale da Ala.

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