What do i do with a boy like you? (Dolce Flirt)

di Unique_1D
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Un nuovo inizio... ***
Capitolo 2: *** Contrasti ***
Capitolo 3: *** In buona compagnia ***
Capitolo 4: *** Mai dire mai... ***
Capitolo 5: *** Il sogno si avvera ***
Capitolo 6: *** Preparativi (parte 1) ***
Capitolo 7: *** Preparativi (parte 2) ***
Capitolo 8: *** spaceVStime ***
Capitolo 9: *** Si va in scena ***
Capitolo 10: *** Rivelazioni ***
Capitolo 11: *** Conflitti interiori ***
Capitolo 12: *** Corse contro il tempo (parte 1) ***
Capitolo 13: *** Corse contro il tempo (parte 2) ***
Capitolo 14: *** Imprevisti ***
Capitolo 15: *** Ritorno alla normalità ***
Capitolo 16: *** Supporto morale ***
Capitolo 17: *** Profumo d'amore ***
Capitolo 18: *** avviso importante ***



Capitolo 1
*** Un nuovo inizio... ***


 



WHAT DO I DO WITH A BOY LIKE YOU?

        -Un nuovo inizio...-

-Capitolo 1-


Ero in classe e come al solito prestavo attenzione...

La matematica, una materia che ho sempre odiato! Cercavo di capirne qualcosa in classe e fare sempre tutto quello che mi suggerivano i professori...Ma niente! Non riuscivo proprio ad andarci d' accordo, sia con i simboli ma soprattutto con i numeri!

Accanto a me però c' era un biondino gentile dagli occhi ambrati...Era davvero bello ma non vi preoccupate, il problema non era lui, ero io che ero un caso perso...

Poi c' era qualche eccezione dove ne capivo una minima parte ma c'era sempre l' idiota di turno in ogni lezione che ti faceva deconcentrare e puff...L' incantesimo svaniva!

L' ora finì, Nathaniel come suo solito si preoccupò per me...

<< Allora...Tu hai capito almeno qualcosa? >> Chiese mentre rimetteva il libro di matematica nello zaino.

<< Qualcosa, ma stavolta vorrei capire da sola...Almeno ti do pace >> Lo ammiccai andandomene con il libro in mano.

<< Sai dove trovarmi! >> Gridò quando ormai ero all' uscio della porta.

Appena uscii mi scontrai con qualcuno.

<< Oh, scusami Ary, è solo che mi sono ricordato di portare il foglio in sala delegati per l' iscrizione al corso di scrittura >> Disse aiutandomi ad alzarmi.

<< Già anche io devo andare a consegnare il foglio, non sapevo che ti fossi iscritto! Meno male, almeno so che c' è qualcuno che conosco! >> Sorrisi.

<< Davvero? Che bello! Dai allora sbrighiamoci che inizia subito dopo le lezioni! >> Quasi urlò.

In meno di un minuto, ci ritrovammo in sala delegati dove incontrammo Nathaniel con un panino prosciutto e formaggio tra i denti mentre compilava un modulo.

<< Ciao Nathaniel! >> Lo salutò Lysandro.

<< Ciao! >> Rispose non appena si accorse della nostra presenza.

<< Dovremmo consegnare i fogli per l' iscrizione al corso di scrittura... >> Spiegai.

<< Credo che abbiate appena fatto in tempo, giusto due posti liberi ed è al completo! >> Sospirò sorridendoci.

Meno male, appena in tempo!

Salutammo Nathaniel e tutta la trafila per l' iscrizione quando Lysandro cominciò a chiamare Castiel che passava per il corridoio.

No,no,nooo... Lui no! Vi prego!

Ogni volta che in classe cercavo di capire qualcosa, arrivava lui insieme alle sue stupide palline di carta! Lo detestavo, quel testa rossa! Giuro!

<< Castiel! Castiel, siamo qui! >> Gridava Lysandro ininterrottamente.

Tutti ridevano ed io nascondevo con i capelli la mia espressione piena di vergogna.

<< Basta Lysandro, se no ti risponde è perché non vuole ven... >> Fui interrotta dall' arrivo del rosso.

<< Dovresti darle più ascolto, Lysandro! >> Si riferì scocciato al migliore amico.

<< E' che non abbiamo ancora deciso quando fissare il giorno delle prove >> Chiarì Lysandro.

Già a scuola avevano potuto dimostrare più volte la loro bravura e devo ammettere che non mi dispiaceva ascoltarli. Lysandro aveva una voce fenomenale mentre Castiel suonava la chitarra da Dio!

Ma nessuno sapeva una cosa! Anche io sapevo suonare la chitarra, anche quella elettrica!

<< Domani da me, va benissimo...Verso le cinque! >> Rispose Castiel più impegnato a guardare me che a dare informazioni a Lysandro.

<< Che c' è? >> Escalamai sulla difensiva.

<< E questa dove l' hai raccattata? >> Chiese il rosso.

Stavo per rispondergli a tono, quando Lysandro mi interruppe.

<< QUESTA è mia cugina ed è anche nella tua classe di matematica >> Pronunciò la frase scandendo ogni parola.

<< So che è nel corso di matematica, mi diverto sempre a infastidirla...invece non sapevo foste parenti >> Disse guardandomi dalla testa ai piedi.

La campanella suonò e noi avevamo soltanto mezz' ora per mangiare, saremmo tornati di nuovo a scuola per il corso di scrittura.

Avevo una fame da lupi e non volevo restare un secondo di più a parlare con quel cretino...

<< Oh...Si sta facendo tardi, ti aspetto in pizzeria Lis... >> Dileguoi i due migliori amici.

<< Aspetta, vado a prendere il portafogli in classe, ci incontriamo lì! >> Esclamò Lysandro trascinando per un braccio, un Castiel borbottante e contrariato.

Dopo circa cinque minuti, arrivai in pizzeria, presi un po' di pizza per tutti e due, l' ultima volta mi offrì lui il pranzo.

Dopo un po' di minuti vidi Lysandro aprire la porta della pizzeria ma...C'era qualcuno dietro di lui...Nooooo

<< Che ci fa lui qui? >> Quasi gridai, facendo girare tutti i clienti ai tavoli.

<< Su Arimi, Castiel è un bravo ragazzo >> Esclamò Lysandro guardando Castiel, mentre vedevo un sorrisetto furbo espandersi sul viso del rosso .

<< Non avevo dubbi! >> Mormorai ironica, mordendo un angolino della pizza con rabbia.

Mi fissava in continuazione, era snervante mangiare con qualcuno che non ti stacca gli occhi di dosso...

<< Che hai tanto da guardare? Mi snervi non so se si è capito! >> Sbottai di tutto punto.

<< Ahahah sei interessante...emm...Arimi? >> Ribatté col suo solito sorrisetto bevendo un sorso dalla lattina di birra.

Afferrai lo zaino e mi precipitai verso l' uscita mentre sentivo Lysandro scusarsi con Castiel per il mio comportamento...Ma non capiva che quello che doveva chiedere scusa era lui? Con quell' arroganza che si portava dietro, come facevano le ragazze a sbavargli dietro se neanche sapevano come fosse?

Entrai in classe con dieci minuti di anticipo così mi misi a scrivere qualche riga per le canzoni che componevo a casa, ma non feci altro che spuntare la matita scrivendo con rabbia.

<< Hey! Cosa ti ha fatto quella matita? >> Sentii esclamare dietro le mie spalle.

<< Ciao Nathaniel... >> Sorrisi.

<< La matita non mi ha fatto niente anzi, il problema è un altro >> Aggiunsi guardando il mio diario.

<< Abbiamo un po' di tempo prima che il professor Faraize si presenti, è sempre in ritardo, fidati lo conosco! >> Mi incitò a raccontare.

<< Si ma non qui... >> Sussurrai puntando gli occhi verso Iris che era appena entrata leggendo un libro.

Uscimmo fuori in corridoio completamente deserto e gli spiegai la situazione...

<< Tranquilla, Castiel è sempre così ma in fondo è una brava persona, i suoi genitori non sono potuti stargli accanto e lui è cresciuto da solo...Diciamo che infastidisce gli altri per sentirsi sicuro! >> Disse raccontandomi le cose come stanno.

Annuii quasi dispiaciuta ripensando alla scenata in pizzeria, chi sa come ci si sente a stare soli tutto il tempo...

<< Su, cosa è questo faccino da cane bastonato? Fammi un sorriso! >> Mi rassicurò.

Dopo un istante mi ritrovai tra le sue braccia, Nathaniel è sempre stato un ragazzo affettuoso e disponibile...E' stato il primo che ho conosciuto qui al Dolce Amoris...

Ricambiai l' abbraccio stringendolo forte forte a me...Era diventato il mio migliore amico, lui sapeva tutto su di me...Ma l' unica cosa che sapevo io di lui era che odiava Castiel come me...

La campanella suonò per l' inizio del corso e potei notare Castiel fulminare Nathaniel con lo sguardo non appena ci separammo dall' abbraccio.

Mi sedetti tra Nathaniel e Lysandro seguito da Castiel inserito nel corso per recuperare i debiti.

Ero molto brava in Italiano, la prima lezione consisteva nello scrivere un testo sulla scuola, su come ci sembrava, se c' era bisogno di un uniforme o più attività all' aperto come gite nei musei o escursioni all' aria aperta.

Finii subito il mio testo, poiché avevo le idee ben chiare sulla nostra scuola.

Ripresi a scrivere delle righe sul mio diario...Il mio però non era un diario normale...Avevo ideato un alfabeto con simboli del tutto diversi per impedire a chiunque di leggerlo, si dimostrava utile anche se avessi dovuto perderlo.

<< Ancora con i tuoi simboli alfabetici? >> Chiese Lysandro guardando la pagina incomprensibile ai suoi occhi.

<< Si... >> Risposi arrossendo; non volevo sembrare quella strana ma avendo una famiglia di impiccioni, ho dovuto prendere i miei provvedimenti!

Il suono della campanella rimbombò nei corridoi, consegnai il mio testo e mi diressi verso casa salutando Lysandro, Nathaniel e abbozzando un sorriso a Castiel ricordandomi delle parole del biondino.

Feci tutti i compiti in fretta e furia per poi prepararmi per il concerto del corso di chitarra dove ci sarebbero stati anche molti proprietari di case discografiche.

Quella sera però era per uno spettacolo importante di beneficenza, ovviamente ho accettato e adesso mi tocca stare sveglia fino a mezzanotte per cantare e suonare le canzoni di artisti famosi e quelle scritte da me.

Mi vestii con i vestiti che mi aveva dato al locale Rosalya, fatti a mano da lei secondo i gusti della proprietaria, una donna punk sulla trentina.

Un top rosso con i teschi neri che copriva a fascia il seno e che continuava aderente fino ai fianchi con un tessuto nero fin troppo stretto; una gonna rossa sempre con i teschi neri, larga sopra al ginocchio a vita alta con le parigine nere e scarpe con i scaldamuscoli interamente nere.I miei capelli rossi erano fermati da un fermaglio a forma di teschio con dei ritagli di stoffa nera intorno.

Presi la chitarra elettrica e mi precipitai nel grande locale già affollato da spettatori impazienti.

Le mie compagne di gruppo erano già pronte ma il mio vestito era veramente il più bello...Dovevo ringraziare Rosalya almeno cento volte, avrei fatto un figurone!

Dopo essermi fatta truccare un po' ero pronta per salire, la chitarra era già sul palco, le altre tre ragazze con cui dovevo cantare quella sera stavano già dietro le quinte, mi affacciai per vedere quante persone ci fossero e devo dire che non erano poche.

<< "The rebels" in scena per favore! >> Gridò una voce dietro le tende.

Mi posizionai nella mia postazione e aspettai che il sipario si aprisse per poi cominciare a suonare le note delle canzoni...

Le note di NUMB mi scorrevano in testa come una poesia imparata a memoria. La mia voce si univa a quella della ragazza al microfono accanto a me.

Chi mi avrebbe vista, non mi avrebbe riconosciuta di certo, avevo un aspetto da ribelle, mi sentivo libera, me stessa, senza il bisogno di nascondere il mio animo incontrollabile...

Il fumo colorato ci faceva da sfondo insieme alle parole della canzone per incitare le persone a cantare insieme a noi.

Spostavo in continuazione lo sguardo dalle ragazze al pubblico finché...

No! Non poteva essere! Castiel? Cosa ci faceva qui lui? Di sicuro lo avrebbe raccontato tutto a scuola! Però non potevo abbandonare il palco, così quando incrociavo il suo sguardo, lo distoglievo subito per concentrarmi sulla chitarra. La amavo più di ogni altra cosa! Era appartenuta a mio zio e me la regalò per il mio sedicesimo compleanno...Era l' unico a sapere del mio animo ribelle...Ma poi dovette ripartire per lavoro e dal quel giorno non lo rividi mai più...

Lo spettacolo ebbe un gran successo, tutto il pubblico applaudì, approvò perfino Castiel in fondo alla sala.

Battei il cinque alla ragazza che cantava quando un signore ci prese in disparte dietro i camerini per proporci un contratto discografico a costo di suonare in gruppo.

Accettammo immediatamente, avrei chiamato mamma per dargli la buona notizia, di sicuro lei mi seguiva da Roma, credo anche che sia rimasta attaccata alla televisione vedendomi completamente in un altro stato...

Uscii fiera e soddisfatta, è stata una serata fantastica, ho avuto una proposta per un contratto discografico e lo spettacolo è andato a gonfie vele! Mi sarei solo dovuta ricordare di passare allo studio delle registrazioni domani pomeriggio per firmare il contratto.

Finalmente avrei potuto affittare una casa più grande e magari andarci a vivere con Rosalya ed il suo ragazzo, invece che restare sempre sola con Lysandro e condividere addirittura la stanza con lui. Cominciavo ad aver bisogno dei miei spazi! Ma mi accontentavo della nostra mini casetta con una camera, un divano letto, una cucina e un bagno, per me e Lysandro bastava e avanzava.

Ad interrompere i miei sogni fu una voce familiare...

<< Ecco la ragazza ribelle che c' è in te! Ti ho detto che mi incuriosivi...Sapevo che nascondevi qualcosa! >> Esclamò Castiel.

<< Ti sbagli Castiel, sono stata costretta a salire sul quel palco in un modo ridicolo! >> Mentii mettendo le braccia incrociate per rendere la cosa più credibile.

<< Si..Si...Come no? Ammetti che non sei una santarellina come tutti credono...Non è una cosa sbagliata essere se stessi sai? >> Ribatté con il sorrisetto sulle labbra, ormai ci avevo fatto l' abitudine ma lo vedevo in penombra, il comune si ostinava ancora a non cambiare le luci ai lampioni...Volevo proprio vedere che espressione aveva ora che aveva scoperto come ero veramente...Anche se immaginavo che quel sorrisetto sarebbe sempre rimasto lì.

<< Pensala come vuoi...Tutti abbiamo dei segreti...Tu hai i tuoi e io ho i miei... >> Dissi lanciandogli un' occhiata che comprese subito. Fece un passo indietro come se lo avessi colpito e affondato, ma riprese a camminare non appena infilai le mani in tasca dopo essermi sistemata la chitarra sulle spalle.

<< Forza dammi qua! >>Borbottò sfilandomi la chitarra e mettendosela in spalla.

<< Ti accompagno fino a casa >> Aggiunse sorpassandomi.

Rimasi meravigliata dal suo comportamento...Potevo dire che era BIPOLARE???

Credo proprio di si...

<< Allora, chi ti ha parlato di me eh? >> Chiese girandosi a guardare le stelle.

<< Per quale motivo eri nel locale eh? >> Risposi divertita consapevole di averlo innervosito.

<< Non sono obbligato a rispondere >> Reclamò.

<< Non sono obbligata a rispondere >> Ridacchiai.

<< Ok...Diciamo che siamo due che non parlano molto? >> Aggiunsi mormorando.

<< Ma tu i miei motivi li conosci...Io no... >> Si lamentò.

<< Ti dico solo che se i miei avessero scoperto la vera me mi avrebbero sbattuta fuori casa... >> Ammisi guardando in basso.

<< Lysandro non mi parla mai di te... >> Disse guardandomi negli occhi.

<< Posso dire la stessa cosa... >> Esclamai.

La strada era finita, ero arrivata a casa e dovetti salutarlo...Con dispiacere devo ammettere...Con lui ero me stessa in tutto e per tutto...Anche con Nathaniel anche se con lui non potevo essere completamente io.

<< Grazie della compagnia Castiel >> Sorrisi con uno strano rossore sul viso...Per una volta dovevo ringraziare le scarse manutenzioni dei lampioni che mi nascosero nell' ombra del portico.

<< Di niente... >> Disse girandosi cominciando ad avviarsi verso la via di casa sua.

<< Em...Cass...tiel! >> Mi sbrigai subito ad aggiungere la fine del nome, come avevo potuto chiamarlo così?

Si girò verso di me impaziente...

<< Manterrai il segreto vero? >> Domandai speranzosa.

<< Forse... >> Disse con tono scherzoso.

Ok...Non era il massimo ma qualcosa mi diceva che quello era come un si...

<< Sono contenta di aver trovato un amico uguale a me! >> Esclamai sorridendogli.

<< Notte Castiel >> Aggiunsi aprendo il portone.

<< Notte Ary! >> Rise facendomi l' occhiolino senza far mancare ovviamente il suo sorriso perenne.

Lo sapevo...Si era accorto che lo avevo chiamato "Cass"... Chi sa cosa avrà pensato...Ma l' unica cosa a cui pensavo io era di farmi una doccia e andare a letto.

<< Dove sei stata? >> Mi chiese Lysandro in cucina intento a scrivere sicuramente una poesia.

<< Sempre al locale a suonare... Ti avevo parlato del concerto di beneficenza...Ma sicuramente te ne searai dimenticato... >> Sbuffai.

Con Lysandro non dovevo preoccuparmi, dopo tutto anche lui cantava canzoni e Castiel suonava la chitarra elettrica formando così un duo. Posai la chitarra nell' angolo della camera e dopo essermi fatta una doccia mi coricai sotto le coperte seguita subito dopo da Lysandro che mi abbracciò come tutte le notti...Era un cugino fantastico...Avrei preferito essere sua sorella anche se è come se lo fossi visto che siamo cresciuti praticamente insieme...Leight era l' opposto di noi due e ha preferito andare a convivere con Rosalya affittando una casetta come me e Lysandro.

<< Ho visto che Castiel ti ha accompagnata a casa... >> Sentii soffiare sul collo.

Mi irrigidii tutto ad un tratto...Era la prima volta che mi controllava...Anche se ancora non avevo capito perché avevo avuto quella reazione. Mi strinse ancora fino ad avere la schiena attaccata alla maglietta del suo pigiama in stile vittoriano ovviamente.

<< Non c' è niente di male, come ti ho detto lui è bravo ma ferisce le persone facilmente e non vorrei che... >> Lo interruppi ribattendo.

<< A me non piace, Lys... >> Chiarii.

<< Non c' è bisogno di negarlo, a me puoi dire tutto lo sai...Ti consiglio solo di stare attenta >> Terminò.

<< Ma io non lo sto negando! C' è si ! Oh Dio mi impicci il cervello! >> Esclamai.

<< Diciamo solo che sei confusa ok? >> Disse provando a trovare un accordo che andasse bene per entrambi.

<< Già... >> Mormorai per poi addormentarmi tra le sue braccia calde.
 

Angolo scrittrice
Ciao a tutte...Ho visto che molte in questo sito cercavano storie su dolce flirt...E' da molto che avrei voluto scriverne una ed eccola qua...Questa storia è scritta con i personaggi di Dolce Flirt che è un gioco online per ragazze. Ma voi potete comunque leggerla anche se non conoscete il gioco perchè è comunque una normale storia. Ho pubblicato una nuova storia per staccare un pò da quelle che ho già scritto...Sono molto impegnative mentre di questa ho già altri due capitoli scritti. Vorrei sapere cosa ne pensate...Che personaggio preferite...io vi anticipo che questa storia dovrebbe durare massimo cinque capitoli....Ma come vedete un capitolo è lungo e quindi la storia sarà ben sviluppata e in pochi capitoli. Grazie in anticipo se commenterete e se siete arrivate fino qui!

Baci a tutte <3

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Capitolo 2
*** Contrasti ***


 



WHAT DO I DO WITH A BOY LIKE YOU?

        -Contrasti-

-Capitolo 2-

La  mattina seguente mi svegliai tardissimo, Lysandro dormiva come un ghiro...Sicuramente si era dimenticato di mettere la sveglia, che ragazzo sbadato, possibile che se non mi ricordo di fare le cose io, andremo in rovina?

<< LYSANDROOOOO >> Gridai sbattendo due coperchi delle pentole.

<< AAAAAHHHHHH >>

Cadde dal letto rotolando per il pavimento fino ai miei piedi.

<< Buongiorno cuginetto caro >> Gli sorrisi con aria da impertinente.

<< MA SEI MATTA PER CASO??? >> Ribatté abbastanza infastidito.

<< Forza MATTO, sbrigati, abbiamo solo mezz' ora per prepararci e arrivare a scuola! >>

Mi preparai in fretta per lasciare il bagno libero a Lysandro mentre nel frattempo faceva colazione.

Feci colazione anche io e mentre mi mettevo la chitarra classica sulle spalle, Lysandro mi raggiunse dalle scale.

<< Hey! Dove vai vestita così? >> Domandò stupefatto.

Cosa avevo che non andava? Ero vestita con una maglietta che arrivava poco più su dei fianchi nera con sotto una canottiera rossa, una gonna completamente nera dello stesso stile dello spettacolo del giorno prima e delle parigine rosse con i stivali neri.

<< Non ti sarai vestita in questo modo per Castiel spero! >> Chiese quasi urlando.

<< Assolutamente no! Per la riunione di oggi pomeriggio alla sala di registrazione ! >> Mi giustificai.

In fondo era la verità, mi dovevo presentare per quella che ero, tanto è vero che ho dovuto separare l' armadio in due parti, la prima per i vestiti del mio stile ribelle, la seconda per i vestiti da ragazza innocente...Ma oggi avrei fatto uno strappo alla regola...Spero che la scuola non avrebbe fatto caso al cambio di stile.

Stavamo per uscire dalla porta quando Lysandro mi blocca e mi bacia...So che può sembrare strano ma lo facevamo sin da piccoli, lui riusciva a risollevarmi il morale dandomi sempre affetto finché un giorno da bambina, dopo il fallimento del primo appuntamento con il ragazzo che mi piaceva, vide che ero talmente disperata che gli abbracci e le carezze non bastavano più, così ricevetti il primo bacio da lui...Poi diventò un' abitudine ma ci siamo promessi che non ci saremmo separati mai e che però ovviamente il periodo dei baci si sarebbe interrotto se uno dei due avrebbe trovato il ragazzo per me o la ragazza per lui.

Sorrisi al ricordo di quella giornata e ci precipitammo a scuola...Appena in tempo!

Non potei notare tutti gli occhi puntati verso di me...Ero abituata ad avere attenzione, altrimenti non mi esibirei al locale...Ma essere osservati dagli alunni della tua scuola non è proprio la stessa cosa...

Nathaniel notò subito il mio cambiamento così decisi di raccontargli la storia in privato...Non la prese male, mi disse solo che era rimasto stupefatto ma che in fondo quello stile, ora che mi vedeva, mi si addiceva.

Le ore passavano e riuscii a capire l' argomento di matematica visto che oggi Castiel non mi stava disturbando!

Aspetta ma...Perché non mi infastidiva con le palline di carta? C' era qualcosa che non mi quadrava...Ma ok, l' importante era approfittare di quella giornata irripetibile.

Nell' intervallo uscii con il mio panino e mi sedetti sotto l'albero, subito mi raggiunse Lysandro, diciamo che quello era una parte di giardino abbandonato dove nessuno metteva più piede.

Cominciammo a mangiare i panini e gli raccontai dello spettacolo di beneficenza...Addirittura di quando Castiel mi aveva accompagnata a casa...Però non so per quale motivo, cominciai a sentire il viso caldo e la sensazione che si restringesse, credo che se ne accorse, ma non mi aspettavo una reazione da parte sua.

Cominciò a farmi il solletico fino a cadere entrambi uno sopra l' altro ridendo come dei schizzati.

<< La piccola Ary sta crescendo! >> Esclamò continuando a solleticarmi il collo.

<< Ahaha...Smettila...T-ti...PREGOOO >> Gridai per le forti risate.

Lysandro mi sorrise...Ecco, ci era riuscito ancora, mi ha fatto ridere facendomi dimenticare dei problemi...Era unico...

Mi specchiai nelle due iridi di differenti colori...Quanto erano speciali i suoi occhi? Da bambina rimanevo tutto il giorno a guardarli e non mi stancavo mai.

Mi scompigliò i capelli e rise...Lo abbracciai e lo baciai per ringraziarlo...Poi ci separammo e mi sorrise di nuovo.

<< Potevate dirmi che state insieme e che non siete cugini! >> Borbottò il rosso sbucando da una delle siepi che circondavano l' albero.

Solo dopo mi accorsi che Lysandro era ancora sopra di me con le mie braccia al collo. Spero che Castiel non si sia fatto strane idee...Come fanno due cugini a stare insieme? Ma dico, è scemo per caso?

<< Ahahahaha >> Sbottai a ridere al solo pensiero fatto da Castiel.

Lysandro mi guardava stranito mentre si rialzava e Castiel aveva fatto una faccia troppo buffa...Si vedeva che non stava capendo niente!

<< Ma come ti salta in mente? Io e Lysandro siamo veramente cugini! >> Chiarii.

<< Ma tu e lui vi stavate...insomma... >> Balbettò il rosso.

<< Baciando? >> Intervenne Lysandro.

Cominciò a dargli spiegazioni e rimase sorpreso dalla notizia specialmente quando scoprì che la cosa succedeva già sin da piccoli.

Finimmo di mangiare tutti insieme quando Lysandro si allontanò per dirigersi in classe di scienze, mentre io e Castiel dovevamo andare nella classe di geografia.

<< Lo sai che così stai molto meglio? >> Si complimentò per i miei vestiti.

Ma si notava che si stava sforzando, in fondo era sempre Castiel...

<< Sono come sono io... >> Ammisi guardando a terra.

Distolsi lo sguardo dal pavimento, quando vidi un volantino farsi spazio nel mio campo visivo.

Ma come faceva lui ad avere il volantino dello spettacolo?

<< Ti è caduto dal diario ieri... >> Disse con il sorrisetto sul viso.

<< Ecco come hai fatto a sapere dello spettacolo! >> Esclamai incredula.

Sarei dovuta stare più attenta, sarebbe potuto capitare in mani sbagliate...

<< Puoi tenerlo, ne avrò un centinaio ancora a casa, anzi non li voglio più vedere, ho passato giornate intere a distribuirli! >> Borbottai con le braccia dietro la testa.

<< Come vuoi... >> Mormorò.

Ci dirigemmo in classe e seguii l' intera lezione.

Vedevo Castiel distratto come al solito a fare scarabocchi sui fogli del quaderno.

<< Castiel, lei sa dirmi quale è il fiume più lungo del mondo? >> Chiese il professore sfidandolo.

<< Il Nilo >> Rispose il rosso con indifferenza.

Io e il professore rimanemmo di stucco come tutta la classe dopotutto.

<< Ma questa la sanno tutti >> Aggiunse ridendo.

<< Ok...Passiamo ad altro...Arimi! Dove si trovano le dune di sabbia più alte del mondo? >> Domandò sorridendomi.

<< Nel Sud Africa >> Risposi di rimando.

<< Bene, continuate così! >> Esclamò sentendo suonare la campanella.

Raccolsi le mie cose e le posai nell' armadietto per poi prendere la borsa con la divisa per educazione fisica.

Mi cambiai negli spogliatoi mentre ringraziavo Rosalya per il vestito che mi aveva confezionato per lo spettacolo.

<< Certo che è bello! L' ho fatto io...Io ho gusto tesoro! >> Esclamò con modestia.

La solita presuntuosa...però questa volta aveva proprio ragione, me ne vanterei anche io se lo avessi creato con le mie mani.

Cominciammo subito con una corsa per tutto il campo per poi finire a giocare a pallavolo, ero la migliore negli sport...Eccezione per il calcio...Non ero una cima ma mi piaceva provare ad impararlo.

Castiel batteva dall' altra parte del campo e me le indirizzava tutte, le mie compagne di squadra stavano lì solo per ammirarlo mentre perdevamo! Eh no! Adesso ti faccio vedere io!

Mando la palla verso Rosalya e le chiedo di tirarla in alto e poi possibilmente di spostarsi, visto che era capace solo di fare palleggi sul posto... Una palla volteggiante si abbatteva sul rosso, ma non fece altro che spostarsi per poi vedere la palla cadere fuori campo...GGGRRRRR che rabbia!!!

Mi indirizzò un sorrisetto furbo e stringendo i pugni gli feci una linguaccia...Non lo sopportavo!

La scuola finì e corsi verso l' ufficio di registrazioni per firmare il contratto...

<< Ragazze! Dove è Stefany? >> Chiese un uomo in giacca e cravatta.

Chi era Stefany? Certo che qui nessuno conosceva nessuno...Come si faceva a formare un gruppo così?

<< Io non canto certo con queste bruttone qui! >> Si sentì gracchiare dal fondo della sala, da una biondina presuntuosa.

<< Ma come ti permetti? >> Gridò la mora accanto a me.

Ok...Ho capito...Qui non si sarebbe concluso nulla...Uffa e io che ci avevo quasi creduto!

<< Io vado, di certo non canto con una bionda che si monta la testa! >> Risposi di tutto punto lasciando la sala di registrazione.

Corsi verso il parco e cominciai a fare i compiti, tra un' ora avrei avuto il corso di chitarra e dovevo sbrigarmi a finire gli esercizi del professor Faraize.

Ero in ritardo come al solito, un' espressione malefica non voleva farsi risolvere! Ora mi rimangono solo dieci minuti per arrivare al corso, a saperlo non ci sarei andata alla sala registrazioni, almeno sarei rimasta vicino alla scuola.

Arrivai con cinque minuti di ritardo...Mi scusai e proseguimmo con le lezioni, ma mi resi conto di aver il mio plettro fuori uso dopo che Lysandro lo ha usato per far uscire le batterie dal telecomando...Che idiota mio cugino...Però gli voglio bene! Anche se è un caso perso...

La lezione andò per il meglio come tutte le volte...Solo dopo mi ricordai di aver dimenticato la divisa di ginnastica nell' armadietto, l' avrei dovuta lavare o altrimenti sarebbe stata letale... Spero non siano i primi sintomi della strana patologia di Lysandro!

Corsi verso il liceo e mi sbrigai a raggiungere l' armadietto quando mi scontrai con Nathaniel...

<< Oh scusami Nathaniel... >> Mi scusai.

<< Di niente >> Mi sorrise.

<< E' che non vedo l' ora di tornare a casa ma ho dimenticato la borsa con la divisa di ginnastica...E dovrei lavarla per evitare che muoiano tutti >> Risi insieme a lui che si aggregò velocemente.

<< Ahahah allora sbrigati ! >> Esclamò.

<< Si... A domani! >> Risi allontanandomi.

<< ah Arimi! >> Mi richiamò.

<< So che il tuo compleanno era una settimana fa...Ma tra un impegno e l' altro solo riuscito a farti solamente gli auguri... Quindi ho deciso di farti un pensierino >> Aggiunse porgendomi una bustina colorata.

Lo guardai non sapendo cosa dire, così mi limitai ad aprire la bustina trovando all' interno due pacchettini.

Il più piccolo conteneva un plettro nero e rosso con fantasia scozzese e un teschio centrale nero.

<< Woow che bello, meno male! Pensa che stavo andando a comprarlo! Grazie Nathaniel! >> Quasi gridai.

<< B' è visto che mi avevi detto che il tuo lo aveva rotto Lysandro...Comunque quello è il regalo che conta di meno... Questa...E' quella che conta di più... >> Disse aprendo la scatola e mettendomi al collo una collana d' argento con un ciondolo a forma di chitarra.

<< Oh che bella! Ma è fantastica! Nathaniel non dovevi, davvero! >> Esclamai toccando il ciondolo.

<< Tranquilla...Almeno adesso ho la conferma che ti piace! >> Sorrise.

<< Ma certo che mi piace grazie mille! >> Dissi saltandogli al collo.

<< Ahahah hey hey calma! Non dovevi recuperare i tuoi vestiti letali? >> Mi ricordò.

<< Ah già...B' è allora ci si vede! E grazie ancora! >> Lo salutai.

Recuperai la mia roba e mi diressi verso casa.

Neanche il tempo di aprire la porta che mi ritrovai a terra per un frastuono terrificante! Staccai subito la spina di quella che sembrava essere la mia chitarra elettrica dall' amplificatore.

<< Ma che fate? >> Quasi gridai.

<< Non si vede per caso? Stiamo provando piccoletta! >> Esclamò Castiel dandomi una mano a rialzarmi.

<< E non potreste abbassare un po' il volume? >> Chiesi acida.

<< Non me lo aspettavo da te... >> Ribatté il rosso.

Non reclamai sulla chitarra, tanto sapevo che Lysandro gli aveva dato il permesso...Lui sa quanto è importante per me quella chitarra... Così mi diressi verso il balcone della camera e mi sedetti sul bordo cominciando a strimpellare qualcosa con il nuovo plettro che mi aveva regalato Nathaniel... Istintivamente portai una mano al ciondolo ripensando a quanto fosse gentile quel ragazzo dagli occhi ambrati.

Mi concentrai di nuovo sulla chitarra e sulla mia canzone preferita...NUMB...Con la chitarra elettrica mi veniva meglio ma mi accontentavo della chitarra bianca che avevo tra le mani...Questa, a differenza di quella elettrica,

me l' aveva regalata la mamma...A proposto non l' avevo ancora sentita...Presi il telefono dalla tasca e notai tre chiamate perse, da lei appunto...Ma ora non mi andava di parlare con nessuno...L' avrei richiamata domani, ero talmente stanca che volevo solo suonare!

Mi bloccai solo quando sentii due mani appoggiarsi alle mie spalle...

<< Cosa vuoi? >> Chiesi.

Sapevo riconoscere il tocco di Lysandro e quello non era il suo.

<< Astuta la ragazza! Allora...Suonavi...NUMB giusto? >> Domandò stupendomi.

<< Anche tu la suoni? >> Chiesi incredula.

<< La suonavo, ora non me la ricordo...Ma la ascolto quasi tutti i giorni...E' una delle mie preferite! >> Ammise.

<< Comunque anche la tua chitarra elettrica è una bomba! >> Esclamò.

<< Si lo so...Ci tormento Lysandro quasi tutti i giorni! >> Risi.

<< A proposito...Mi ha detto anche che te la cavi con i piatti delle pentole! >> Disse poco prima che scoppiassimo a ridere.

<< E questa? >> Chiese indicando la chitarra che avevo in mano.

<< Questa è la prima chitarra che ho avuto...Me l' ha regalata mia madre a tredici anni >> Spiegai.

<< Bella! Figo anche questo plettro! Dove l' hai preso? >> Domandò provando la chitarra.

<< Emm...In realtà...Quello...Me lo ha regalato...Nathaniel... >> Risposi facendo un evidente sorriso falso.

La chitarra emise un suono scoordinato e Castiel si fermò all' istante...

<< Ah...E come mai? >> Chiese con il broncio.

<< Per regalo di compleanno... >> Ammisi.

<< B'è si è sprecato... >> Mormorò.

<< No...Considerando che il mio l' aveva rotto Lysandro...E poi mi ha fatto anche questa... >> Ribattei tirando fuori la collana dalla maglietta.

<> borbottò.

<< Uffa ma a te non va mai bene niente! >> Esclamai.

<< Se una cosa così ti rende felice... >> Aggiunse.

<< Certo perché è il pensiero che conta! >> Dissi ammirando le stelle.

<< Castiel! Sono le sette e mezza! >> Gridò Lysandro.

<< Oh caspita! Devo andare da Demon! Va bè...Notte Ary! >>Mi salutò facendomi l' occhiolino all' uscio della porta.

<< Notte Cass! >> Risposi di rimando.

Castiel andò via, e io e Lysandro mangiammo un piatto di pasta velocemente per poi andare a dormire.

<< Vi siete baciati? >> Chiese subito dopo avermi abbracciata.

<< No! Lys, cosa ti passa per la testa? >> Sbottai.

<< Guarda che so che prima o poi succederà...Castiel non è mai andato dietro alle ragazze...Sei la prima... >> Mi spiegò.

<< Ma se noi ci odiamo! >> Mormorai quasi più a me stessa che a lui...Diciamo che ero confusa ok???

<< Chi odia, ama... >> Ribatté Lysandro...Stupidi proverbi del cavolo!

Sospirai e mi strinsi tra le braccia di Lysandro per farmi abbracciare di più subito dopo e cadere nel sonno...
 

Angolo scrittrice
Ciao a tutti! Ecco il secondo capitolo! Lo attendevate? Arimi si trova in uno stato di confusione...Come promesso ahahah. Tra momenti in compagnia dei ragazzi...Le cose andranno avanti. Nel prossimo capitolo ci saranno dei nuovi personaggi in scena, i sentimenti cominceranno a farsi più chiari e dei segreti verranno svelati...Siete pronti? ;)

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Capitolo 3
*** In buona compagnia ***



 

WHAT DO I DO WITH A BOY LIKE YOU?

 -In buona compagnia-

-Capitolo 3-


Finalmente e' arrivata la festa dei giovani!!! La mia festa preferita. In questo periodo tutta Parigi si mette all' opera. La mia parte preferita e' quella dove si balla tra la folla sotto al palco seguendo i passi dei ballerini, anche se in fondo i balli erano i stessi ogni anno. A Lysandro invece piace girare tra le bancarelle che spesso si sbarazzano di cose antiche e non c'e' anno in cui torna a casa a mani vuote. Indossai un pantaloncino nero a vita alta, una canotta nera con un teschio e una camicia annodata a quadri rossa e nera. Infilai gli anfibi e scesi giu' a fare colazione con Lysandro.

<< Sei bellissima quando ti vesti come sei veramente >> Si complimento' con me distogliendo appena lo sguardo dal bicchiere di latte tra le mani.

Mi piace quando mi fa i complimenti ma sa perche' non posso vestirmi come vorrei.

<< Grazie Lysandro ma ne abbiamo gia' parlato. Sbrigati non voglio perdermi la festa >>Risposi fredda andando a prendere i nostri giacchetti all' entrata.
Lysandro poso' il bicchiere nel lavandino pieno di piatti che si dimenticava sempre di lavare, prese il giacchetto e lo indosso', io presi il mio zainetto nero pieno di teschi bianchi e uscimmo. Neanche il tempo di mettere piede fuori dal cancello di casa, che le bancarelle si facevano notare da meravigliosi allestimenti e sfizziosi profumini. Ogni famiglia immigrata cucinava le pietanze del proprio paese d' origine. Ci dirigemmo verso una bancarella che vendeva cose in stile vittoriano.

<< Guarda che bel cravattino! >> Esclamo' Lysandro costringendomi a spostare lo sguardo dalla folla gia' in movimento sotto al palco.

<< Ne hai un armadio pieno! >> Borbottai. 
Alla fine lo compro', come tutti gli anni ne prendeva uno. Ma io non vedevo l' ora di andare a ballare e sfogarmi come una pazza, solo che tra un giro e l' altro si fece l' ora di pranzo.Mi avvicinai ad un banco di cucina giapponese e chiesi del sushi a due donne dalle origini nipponiche.A Lysandro non piacevano queste cose ma mi fece un grande favore, cosi' mi pago' il pranzo e mentre mi divertivo a vedere Lysandro che infilzava tutto con le sue bacchette, finimmo di mangiare.
<< Dai si vede che vuoi andare a ballare >> Mi sorrise porgendomi la mano.
Gli porsi il mio zainetto e mi precipitai a ballare. Ero felicissima, ogni anno aspettavo questa festa! Ballai beata fino a che un ragazzo dai capelli neri mi cadde addosso. 
<< Oh Dio scusami! Sono inciampato! >> Si scuso' togliendomisi di dosso.
La folla non sembro' accorgersene tranne un ragazzo dai capelli azzurri. Notai subito che erano gemelli, si notava la somiglianza anche con capelli differenti.
<< Scusa ma mio fratello e' un disastro, non esce spesso >> Il secondo gemello ci aiuto' ad alzarci da terra.
<< Piacere, Alexi >> Si presento' il ragazzo dai capelli azzurri.<< Io sono Armin >> Disse il moro porgendomi la mano, la trinsi e mi presentai anche io.
<< Piacere nostro Arimi! Ti va se un giorno ci fai fare un giro della citta'? Ci siamo appena trasferiti >> Propose Armin.
<< Certo! Vi do il mio numero! >> 
Stavo per registrare i loro sul cellulare ma mi sentii afferrare dal braccio.

POV CASTIEL
Finalamente e' arrivata la mia festa preferita, a Parigi non c'e' angolo senza un venditore e si mangia anche bene. Mi precipitai fuori casa diretto verso la piazza dove notai una chioma bianca vicino ad una bancarella che vendeva cose fuori moda...Altroche'se erano fuori moda! 
<< Figo questo zaino, cambi stile a gradi? >> << Ah ciao Castiel >> Mi saluto' << No, e' di Arimi >> 
Arimi e' qui? Devo vederla! 
<< E tra la folla che balla...Ah Castiel >> Mi fermo' mentre mi incamminavo da lei gia' da quando Lysandro aveva cominciato a perlare. << Cerca di non ferirla... >> 
Non dovevo ferire Arimi? In che senso? Arimi mi odia...Io sono abbastanza confuso, dopo Debrah, per me non c'e' stata nessun' altra. Mi girai verso Lysandro per capirne di piu', ma era gia' sparito.
Tra gomitate e spinte, ero quasi riuscito a raggiungerla, quella chioma rossa era inconfondibile. Mi fermai di scatto quando notai che si stava scambiando il numero di telefono con due ragazzi. Uno moro e uno dai capelli strambi...Per non parlare dei suoi vestiti eccentrici. La afferrai e fulminai con lo sguardo il moro che la fissava sorridendo...Non so cosa intendeva Lysandro ma aveva colpito nel segno, ha capito che sono pazzo di lei, ma non la farei soffrire mai.
<< Amore, ti stavo cercando! Lysandro ci sta aspettando >> Improvvisai per sbarazzarmi dei due.
<< Ahaha Arimi, non ci hai detto che avevi un fidanzato >> Esclamo' il moro ridendo anche se era deluso, che attore fallito. Nel frattempo, Arimi mi stava fulminando con lo sguardo, chissa' cosa stava pensando, ma io non potevo lasciarmela sfuggire.
<< Oh...Ma io... >> << Noi andiamo, ci si vede >> Dissi per poi trascinarla con me fuori dalla folla.
Una volta fuori mi girai per vedere se i due ragazzi ci stavano ancora fisssando ma li avevo persi di vista. Quando mi voltai verso Arimi mi arrivo' uno schiaffo in pieno viso.
<< Ma come ti sei permesso? >> Grido' facendo girare una coppia di fidanzatini.<< Non stavi vedendo che ci provavano con te? >> Ribattei portandomi una mano sulla guancia che mi formicolava...Cavolo che forza.
<< Stavano solo cercando di fare amicizia, si sono appena trasferiti! Ma ovviamente te di amicizie che ne vuoi sapere? >> 
<< Di certo meglio di te, che ti vesti in modo diverso solo perche' sai che le persone non ti accetterebbero per come sei veramente! >> 
Ho davvero esagerato e penso che ne sia rimasta offesa... Un altro ceffone non tardo' ad arrivare e tra le lacrime corse via perdendola di vista una volta svoltato il vicolo.
Vidi Lysandro guardarmi con delusione, per poi correre verso Arimi e svoltare anch lui dietro a quel vicolo. A pugni chiusi e col cuore a pezzi mi diressi verso un bar...Sono un mostro.

POV ARIMI
Continuavo a correre in lacrime dietro a quel vicolo. Ma perche' doveva comportarsi sempre di cosi'? Aveva toccato uno dei miei punti deboli. Mi era stato sempre vietato di vestirmi secondo il mio vero carattere, mio padre faceva l' avvocato ma per non rovinarsi la reputazione mi faceva vestire da brava ragazza ubbidiente ed educata, non che non lo fossi, ma dovevo stare sempre attenta a trattenere il mio animo ribelle per strada per evitare di farmi vedere dai clienti di mio padre e i loro figli. Per questo motivo, mamma mi diede il permesso di andare a vivere con mio cugino Lysandro, mandandomi di tanto in tanto un po'di soldi per mantenermi. 
Castiel era la persona che mi somigliava di piu' ed ero felice di averlo incontrato ma diamine!perche' una volta tanto non metteva da parte il suo caratteraccio!? 
Mi sentii afferrare per un braccio...Quel tocco leggero era inconfondibile...Lysandro.
<< Hey! Dove corri? Vieni qui... >> 
Volevo bene a Lysandro ma ora non era il momento degli abbracci, volevo solo scappare...Rimanere da sola nel mio mondo.
<< Lasciami stare Lysandro! >> Gridai forse con troppa freddezza.
Rimase immobile mentre mi liberavo dalla sua presa. Sembro' quasi traballare per poi riprendersi anche se deluso dalla mia reazione, era evidente.
<< Va'. Fai come vuoi >> Disse con tono gelido lasciando cadere il mio zaino vicino ai miei piedi.
Lo raccolsi frettolosamente e ricominiciai a correre. 
Arrivata al parco mi sedetti su una panchina ad ascoltare altre canzoni dei Linkin Park sul mio telefono...Fino a che due mani si poggiarono sulle mie spalle.Non era Lysandro tantomeno Castiel...Lui era piu' brusco ma aveva quel tocco indimenticabile...Lo memorizzai la sera delle prove della band a casa mia e di Lysandro. Un sorriso si fece spazio sul viso al solo ricordo. Un ragazzo moro dall' aria familiare occupo' il mio campo visivo...Armin!
<< Il tuo ragazzo ti ha fatta uscire dalla PokeBall? >> Chiese ironico. << No...Non era il mio ragazzo... >> Dissi abbozzando un sorriso.<< Allora no so che intenzioni abbia ma credo che sia legermente geloso! >> Esclamo' inarcando un sopracciglio.
Castiel geloso di me? Pff...Penso che non parliamo dello stesso Castiel!
<< Eccoti! Ti stavo cercando da ore! >> Grido' una voce affannata dietro di noi.
Notai subito una chioma celeste balzare addosso ad Armin...Alexy, forse era un ragazzo molto egocentrico.
<< Armin mi avevi promesso che saremo andati a fare shopping insieme!!! >> Piagnucolo' come un bambino.
<< Ma non vedi che sto parlado con Arimi??? >> Ribatte' infastidito il moro.
Era una scena comica, talmente buffa che scoppiai in una fragorosa risata.
<< E quindi? Io ho bisogno di vestiti nuovi! >> Borbottava Alexy con le braccia conserte.<< A te non interessa parlare con le ragazze ma a me si! >> Esclamo' Armin sporgendosi dalla panchina.
In che senso ad Alexy non interessava parlare con le ragazze??? 
<< Alexy che intende tuo fratello? >> Intervenni incuriosita.<< Diciamo che io preferisco i muscoli...Tutto qua >> Ammise.
Cosa??? Ma no! Perche' i ragazzi piu' carini vengono sprecati in questo modo?! 
<< Ma di certo, di ragazze che gli corrono dietro, non gli mancano >> Aggiunse Armin facendo l' occhiolino ad Alexy che arrossi' evidentemente. Scoppiammo tutti a ridere fino a che i due andarono via diretti verso il negozio di vestiti.
Cominciai a camminare per le strade di Parigi fino alle otto di sera. Tornai in piazza per prendere qualcosa da mangiare ma tra un giro e l' altro si fecero le nove...Non avevo voglia di tornare a casa, avrei dovuto rivedere Lysandro e dargli spiegazioni. Continuai a camminare fino a che sentii qualcuno chiamarmi. Lo riconobbi subito...Nathaniel!
<< Hey! Ma che ci fai qui? >> Gli chiesi mostrando un falso sorriso.<< Dovrei essere io a chiedertelo! Come mai sei da sola? >> Ribatte' il biondo preoccupato. 
Gli spiegai tutto quello che era successo e che non volevo tornare a casa.
<< E dove starai per la notte? Non e' una buona idea girovagare da soli di notte a Parigi >><< Non lo so...Trovero' un posto ma di certo non torno a casa >> Piagnucolai riprendendo il passo.<< Aspetta! Se vuoi...Puoi venire a dormire da me... >> Propose rosso come un peperone.<< Ma... >> Provai a contrabbattere ma mi interruppe bruscamente. Mi prese per un polso e mi trascino' in piazza. 
<< Non mi dai nessun fastidio, e poi da quando ho ottenuto l' emanipazione, sono sempre da solo. Andiamo in piazza a comprare qualcosa da metterti domani >> Programmo'.
Lui per me c' era sempre stato e devo dire che anche ora non si era tirato indietro. Una volta uniti i soldi, ando'a comprarm qualcosa da un venditore e torno' con un paio di pantaloncini e una maglietta nel mio stile...L'intimo lo fece scegliere a me. Ero in imbarazzo, un peperone, lui anche...Si allontano' e quano scelsi tornai dai lui.
<< Possiamo andare! >> Esclamai rompendo il ghiaccio.
In un batter d' occhio mi ritrovai in casa sua...Era bellissima! Per quanto potesse essere un appartamentino per una persona, aveva il timbro di Nathaniel. Una cucina in legno chiaro occupava tutta la parete per poi aprirsi i una grande sala dai mobili bianchi, tanti saffali, un divano a due posti e un piccolo televisore. Il bagno sempre arredato da mobili bianchi e legno, era tenuto in ordine grazie a mensole e mobiletti con sportello...Notai il profumo di Nathaniel...La boccetta a forma d' angelo bianco e la fragranza al miele...Sembrava fatto proprio per lui. La camera di Nathaniel, anche se arredata come il resto della casa sembrava avere qualcosa di diverso. I scaffali appesi al muro erano colmi di libri e romanzi polizieschi.Alle pareti, erano appesi in bella mostra dei diplomi e certificati dall' aria importante. Un letto matrimoniale dalle lenzuola turchesi padroneggiava la stanza...Chi sa' dove avrei dormito... 
Mi andai a cambiare in bagno, indossando una maglietta di Nathaniel che perfino a lui sembrava stare grande.
<< Ehm... Nathaniel dove dormo io? >> Chiesi in imbarazzo.<< Io dormiro' sul divano... Accomodati pure in camera >> << Non se ne parla! Io dormo sul divano... E poi...Io sono piu' bassa di te e quindi centro meglio! >> Esclamai cercndo di convincerlo.
Continuo' a ribattere ma alla fine lo convinsi. Mentre era in bagno a lavarsi, sgattaiolai in camera sua a curiosare.Presi il libro che leggeva sempre a scuola e cercando di non togliere il segno cominciai a leggere le prime pagine fino a che mi addormentai sul letto...Cavoli se era comodo!

POV NATHANIEL
Uscii dal bagno convinto che Arimi stesse gia' dormendo, ma in salone non c'era...Andando in camera la trovai addormentata sul mio letto con il libro sul petto. Quanto era dolce...Ha preso lo stesso che leggevo sempre a scuola, era arrivata gia' alla decima pagina, wow in cosi' poco tempo! Mentre la alzai per infilarla sotto le coperte mi si avvinghio' al collo...Ehm...Fortuna che dormiva perche' dire che ero rosso era poco! Mi sdraiai accanto a lei e proprio quando stavo per addormentarmi mi abbraccio'... Rimasi al quanto stupito...Era bellissima...Un angelo di notte, un diavoletto di giorno. L' abbracciai di rimando e mi addormantai sereno.

POV CASTIEL
Ero a casa di Lysandro a spiegare bene quello che era successo con Arimi il pomeriggio alla festa quando ad un tratto sentii il telefono di Lysandro vibrare.Con non curanza lo lesse ad alta voce.
"Ciao Lysandro...Per la notte rimango a casa di Nathaniel, non ti preocupare...Scusa per oggi.Buonanotte La birra mi ando' quasi di traverso. Che cavolo ci faceva Arimi a casa del delegato???
<< Ti vedo pensieroso.. >> Disse Lysandro continuando a fissare fuori la finestra.<< Mi chiedo solo perche' dal biondino, tutto qui... >> << Castiel, Castiel... >> Sospiro'. << Non ti vorrei fare la predica, ma tu sei cotto di Arimi >> Disse sorridendomi distogliendo lo sguardo dalla finestra aperta.
<< Non e' vero! >> Ribattei alterato sbattendo la lattina di birra sul tavolo...Non accorgendomi che avevo appena confermato quello che aveva detto. Cavolo! Quanto sono stupido alle volte. 
Mi alzai e salutai Lysandro sbattendo la porta...Non potevo perderla, doveva essere mia...Solo mia.

POV LYSANDRO
Quel ragazzo continuava ad affascinarmi...Era lo spirito della contraddizione in persona. Eppure anche a me non andava a genio Arimi a casa di Nathaniel...E' una persona a posto, questo lo so...Ma non sono piu' abituato a dormire senza di lei. Spero sarebbe tornata presto da me...

POV ARIMI
Stavo sognando me e Castiel che passeggiavamo per un parco verde pieno di coppie innamorate che ci passavano accanto...Fino a che Castiel si muto' in Nathaniel, diceva di amarmi ma proprio quando ci stavamo per baciare mi svegliai di colpo.
Sentii suonare il campanello insistemente...Ma chi era che rompeva ora che stavo dormendo con Nathaniel...Hey ma...Che ci faccio io in camera con Nathaniel??? Devo essermi addormentata di sicuro in camera sua. Che bello pero' che era...Un angelo in tutto e per tutto...Gli mancavano solo le ali.
Straziata dal rumore del campanello, scesi ad aprire e fuori al cancelletto notai Castiel intento a distruggere il citofono a forza a forza di insistere.
<< Oh eccoti finalmente! Come mai sei a casa del delegato? >> Mi domando' con presunzione.<< Non sono fatti tuoi! E poi che ci fai tu qui??? >> Ribattei con la medesima arroganza.<< Ero con Lysandro quando gli e' arrivato il tuo messaggio, cosi' ho pensato che sarebbe stato opportuno riportarti a casa! >> << Bhe' hai pensato male! >> Esclamai.<< Ahaha...Forse ti stavi divertendo, quarda come sei conciata >> Disse con un sorrisetto furbo che non diceva niente di buono.

POV NATHANIEL
Mi svegliai sentendo un gran baccano proveniente da...Il mio giardino??? Mi affacciai alla finestra e non potei fare a meno di notare Arimi e Castiel intenti in una discussione al quanto interessante... Scesi con l' intenzione di calmare le acque.
<< Hey! Hey! Che sta succedendo? >> << Ahaha bhe' ci mancava anche il biondo senza la maglietta mi pare ovvio! >> Sentii dire a Castiel con una marcata nota di sarcasmo.<< Non farti ingannare dalle apparenze Castiel, sono un ragazzo a posto e stai tranquillo domani riporto Arimi a casa sua >> Spiegai.<< Non mi interessa cosa farete! Divertitevi pure! >> Esclamo' infuriato Castiel.
Rientrammo in casa e tornammo a dormire insieme piu' abbracciati di prima.
Il giorno dopo ci preparammo per ritornare in piazza. Ci tuffammo tra la folla a ballare la salsa sotto le note di ''Bailando". Ci divertivamo a vedere le persone alle prime armi che inciampavano o pestavano i piedi al partner. Lei continuava a ridere anche se inbarazzata a volte dalla vicinanza...Dio la sua risata...Era qualcosa di angelico.In quel momento sentivo tutto cio' che la canzone descriveva nel minimo dettaglio.Lei mi guardava e io abbandonai i miei occhi nei suoi, se non approfittavo di quel momento lo avrei rimpianto a vita... La baciai stupendola completamente, chiusi gli occhi come per non farle notare quelle scariche che mi attraversavano dalla testa ai piedi...Era tutto cosi' magico fino a che non la sentii cedere tra le mie braccia.
Ma che era successo??? Avevo sbagliato qualcosa?

POV LYSANDRO
Mentre convincevo Castiel a non negare della sua cotta per Arimi, venni interrotto dal suono del campanello...Quando andai ad aprire vidi Nathaniel con Arimi tra le braccia...Oh no! Che le era successo?Mi spiego' che era svenuta per un calo di zuccheri, cosi' ringraziai Nathaniel per averla riportata a casa e salii in camera per far sdraiare Arimi sotto lo sguardo vigile di Castiel.Chi sa' cosa stava pensando...Avra' il cuore a mille.Dopo circa un quarto d' ora, Arimi riprese i sensi.
<< Dov'e' Nathaniel??? >> Chiese di soprassalto.<< Vedo che stai bene! >> Esclamo' Castiel irritato.
Arimi lo fulmino' con lo sguardo.
<< Ti ha riportata qui dicendo che eri svenuta per un calo di zuccheri >> Spiegai brevemente distogliendo la sua attenzione da Castiel.
<< Ah gia'... >> Sussurro' Arimi accarezzandosi le labbra che si espansero in un piccolo sorriso.
Nathaniel l' aveva baciata...Si era capito e Castiel se ne era andato su tutte le furie, sbattendo la porta come al suo solito.
Quella sera cenammo con un piatto di spaghetti e andammo a dormire presto...Finalmente di nuovo al sicuro tra le mie braccia.
 

Angolo scrittrice

Ciao a tutte ragazze, eccomi qui con il tanto attesissimo capitolo. Scusatemi tanto se trovate errori ma mi si è rotto il computer e al momento scrivo con il tablet a cui ho comprato una mini tastiera, perché senza non so scrivere ahaha Vi piace questo capitolo? Ammetto che è emozionante e che a volte ridevo al soli pensiero della vera reazione che avrebbero avuto nel gioco ahaha ma va bé. É un lunghissimo capitolo, mi sono fatta perdonare e quindi mi dedicherò sulle altre storie. Ricordo a tutti che la storia dovrebbe finire tra due capitoli ma se ci tenete potrei allungarsi di altri due o tre... Fatemi sapere ;) 
Alla prossima, un bacio a tutte.

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Capitolo 4
*** Mai dire mai... ***




WHAT DO I DO WITH A BOY LIKE YOU?

        -Mai dire mai-

-Capitolo 4-



POV ARIMI 

Mi svegliai tra le braccia di Lysandro. Le immagini della giornata di ieri mi passarono davanti come le scene di un film...

Nathaniel mi aveva baciata! Perche? Non pensavo fossi il tipo di ragazza che piacciono a lui.
Mi ricordai anche della chiaccherata con i gemelli e quello che aveva detto Armin...Non ci avevo pensato ma in fondo il moro non aveva tutti i torti...Castiel si comportava in modo strano da gia' un po' di tempo, sembrava quasi geloso...Lui geloso? Pff ma che dico???

Lysandro comincio' ad agitarsi e a mugulare fino a rigirarsi nel letto e cadere a terra.

<< Hey Lysandro! >> Esclamai preoccupata.

<< Iris? >> Borbotta.

Iris? Ma che centra Iris???.....E SE A LYSANDRO PIACE IRIS????

<< Lysandro! Sveglia Lysandro sono io citrullo! >> Lo sveglio frettolosamente per chiedergli conferma.

<< Oh buongiorno Arimi >> Mi sorrise. Ma come prima mi chiama Iris e poi e poi mi da il buongiorno come niente fosse?

<< Lysandro ma perche' chiamavi Iris? >> Chiesi curiosa.

<< Chi? Eh? Ma che dici? >> Si alzo' di scatto mettendosi di spalle.

<< Lysandro, non e' che ti sei innamorato di Iris? >> Ghignai facendolo arrossire ancora di piu' di quanto lo fosse gia'.

<< Io?... Ma... Veramente... >> Borbottava  fino a che non si accorse che lo avevo gia' scoperto.

<< Si, mi piace Iris... >> 

Lo vidi scendere per fare colazione e sparire dietro la porta della camera. Il week-end era volato come niente....Mi alzai anche io dal letto per andarmi a preparare. Presi un jeans attillato, una canottiera rossa e una camicetta nera a maniche corte che decisi di non abbottonare. Dopo essermi preparata per quasi mezz'ora in bagno, lasciai a Lysandro il lusso di prepararsi nel mio disordine.

Quella mattina avevo una strana voglia di Nutella...Me ne preparai ben quattro, mangiai e decisi di lavare tutti i piatti accumulati da Lysandro visto che era avanzato del tempo fino a che non sentii qualcuno scendere le scale a perdifiato.

<< Arimi...Io vado a scuola...Iris arriva sempre prima per sistemare i strumenti nel corso di musica....e...cosi...stavo pensando che... >> Ansimava Lysandro col fiatone.

<< Calma Lysandro! Ahaha ok vai, tranquillo oggi mi avvio da sola >> 

Sentii Lysandro chiudere la porta. Vidi l' orologio e mi accorsi che mancavano dieci minuti all' entrata di scuola. Avrei dovuto correre...Comincio' a salirmi l' ansia quando vidi che tra tutto quello che era successo in questi ultimi due giorni, non avevo preparato lo zaino. 
Vidi l' orario scolastico sul diario e cominciai a butarci dentro il quaderno ad anelli e libri...Avevo quasi finito quando sentii qualcuno suonare al campanello. 

Cavolo ma chi era a quest' ora?! Mi precipitai giu' di corsa per le scale...Ma per mia sfortuna Lysandro aveva dimenticato lo zaino sulle scale e io inciampai slogandomi la caviglia.

<< Cos' altro puo' succedermi oggi??? >> Gridai.

Ad un tratto sentii la serratura della porta girare...Ecco lo sapevo, di sicuro era Lysandro che veniva a prendersi lo zaino.

La porta si apri' e vedendolo persi un battito...Castiel...Ma che diamine ci faceva lui qui? Perche' non era a scuola? Ma soprattutto perche' ha le chiavi dell' appartamento mio e di Lysandro???

POV CASTIEL
Avevo dimenticato il cellulare da Lysandro ieri, cosi' sapendo che oggi a scuola si entrava due ore dopo, mi diressi a casa sua. Suonai al campanello ma nessuno mi apriva...Stavo per suonare di nuovo quando sentii qualcuno che cadeva dalle scale...Forse era Lysandro...Molto probabile...Ma poi capii che non era Lysandro...

<< Cos' altro puo' succedermi oggi? >> Sentii gridare dall' altra parte della porta. 

Non so quale meccanismo ha preso a funzionare all' improvviso ma presi immediatamente le chiavi e aprii la porta trovando Arimi a terra con le mani intorno alla caviglia e una lacrima che gli scendeva per il dolore.

Quando mi vide spalanco' la bocca...Forse non si aspettava di vedermi. Si asciugo' le lacrime e mentre cercava di alzarsi da sola la bloccai e cominciai a sollevarla.

Era bellissima...Come sempre. La sentii immobilizzarsi appena la sollevai da terra... Mi si blocco' il respiro e una stretta allo stomaco mi ricordava quella pochissima vicinanza che ci separava.

Era diventata tutta rossa mentre la poggiavo sul divano...Provai quasi soddisfazione al solo pensiero, che solo io riuscivo a farla sentire cosi'...Neanche una parola ci eravamo detti ancora, mi diressi verso il freezer e presi un po' di cubetti di ghiaccio che spesso Lysandro metteva nella birra quando venivo a trovarlo. Ma tralasciando i cubetti di ghiaccio...Ora che ci penso, lei deve essere ancora arrabbiata con me per quel fatto della festa dei giovani, vorrei chiedergli scusa ma sarebbe come abbassarmi a lei e questo potrebbe fargli capire che provo qualcosa nei suoi confronti.

Tornai con il giaccio in una bustina trasparente e con il kit di prontosoccorso glielo legai alla caviglia.
Mi guardava quasi come fossi un dio sceso dal cielo...Ma il suo sguardo era diverso...Non era arrabbiata. La guardai rapidamente con la coda dell' occhio ma appena se ne accorse sposto' lo sguardo verso la finestra.

In quel momento mi rimbombo' in testa quello che Lysandro mi aveva detto alla festa su Arimi "Cerca di non ferirla..." 

<< Tutto a posto... >> Cercai di rompere il ghiaccio.
<< A posto un corno! Ho una caviglia rotta e non ho fatto in tempo ad andare a scuola >> Sbraito' agitando le mani.

<< Ma oggi a scuola si entra due ore dopo...Chi vuole, entra prima solo per i club >> << Non te lo ha detto Lysandro? >> Chiesi.

Sbuffo' mettendosi una mano in faccia. 

<< No...E poi si e' anche dimenticato lo zaino  qui a casa... >> << E' su quello che ho inciampato >> Mi spiego'. 

<< Tranquilla prendera' le cose che gli servono dal mio armadietto... >> Sospirai.

<< A proposito...Mi spieghi come fai ad avere le chiavi di casa? >> 

<< Me le ha date Lysandro prima che tu venissi ad abitare con lui... >> 

"Da prima che tu mi scombussolassi la vita..." pensai involontariamente.

<< Ero venuto a prendermi il telefono...L' altra volta l' avevo lasciato qui... >> Spiegai con la speranza di non far riaffiorare brutti ricordi.

<< Ah si... >> << Non so dove puo' essere...Prova in camera mia >> Disse fredda. Lo sapevo, dovevo restare zitto.

Mi diressi verso la camera di Lysandro e Arimi...Beato Lysandro che poteva abbracciarla tutte le notti. Devo ammettere che da quando Arimi e' entrata nella mia vita, non sono piu' il Castiel di una volta...

Entrai nella loro camera e la trovai uguale a due giorni fa...Uguale a quella sera insieme sul terrazzo a suonare la chitarra...Come dimenticare quella sera...Sotto le stelle sembrava una dea. La salvatrice delle anime perdute...Come la mia. Notai subito il telefono sulla scrivania di Lysandro. Ma un quaderno in stile scozzese rosso e nero sulla scrivania di Arimi, catturo' la mia attenzione...Chissa' se era il suo diario...Avrei potuto scoprire se provava qualcosa per me...MAI DIRE MAI...La tentazione prese il sopravvento e lo aprii.

"Un regalo per te dal tuo Lysandro" 

Doveva averglielo regalato Lysandro alla festa dei giovani visto che in basso c'era pure la data di quel giorno che litigammo un po' tutti.

"Caro Diario,
non mi presento, ti dovrebbe bastare soltanto sapere che mi chiamo Arimi e che vado al Dolce Amoris, vivo con mio cugino Lysandro e adoro suonare le mie due chitarre.

Oggi qui a Parigi c'e' stata la festa dei giovani...Ma non e' andata a finire proprio come volevo che finisse... Tutto per colpa di Castiel...Il migliore amico di Lysandro, che da quando e' arrivato non ha fatto altro che mettere scompiglio nella mia vita. Dormiro' a casa di Nathaniel stanotte, il mio migliore amico perche' ormai ce l'ho con tutti, anche con Lysandro. Tutto per  colpa di quella che tutti definiscono "La gelosia di Castiel" nei miei confronti... Ma Castiel non potra' mai essere innamorato di me...Perche' dovrebbe? Ha tante di quelle ragazze che gli vanno dietro. 

Sai ti sto scrivendo mentre Nathaniel dorme...E' un angelo...Sempre pronto ad aiutarmi...
Castiel invece...E' un diavolo...Ma per quanto possa odiarlo, devo ammettere che quando sto con lui e' come stare nel mio mondo...In fondo sono un diavoletto anche io...Oggi pero' non l'ho capito...Perche' si e' comportato cosi'? Sara' uno dei suoi stupidi giochetti? MAI DIRE MAI..."

<< Mai dire mai... >> Sussurrai finendo di leggere. 

Ma perche' e' convinta che a me non possa piacere? E poi...Da come ha scritto sembra confusa...Forse ho una speranza...

Girai la pagina, ma a quanto pare e' l' unica che ha scritto...

POV ARIMI

Certo che pero'...Mi ha proprio stregato questo ragazzo...Vidi l' orologio e mi accorsi che erano passati cinque minuti da quando Castiel era salito in camera...Saltellando su per i scalini arrivai in camera e colsi Castiel a leggere nel mio nuovo diario...Non usavo piu' i segni in codice, perche' non stavo piu' con mia madre e mio padre che si impicciavano e Lysandro non e' un tipo curioso...Quindi Castiel ha letto tutto...Ma forse ero ancora in tempo se glielo avessi tolto dalle mani. 

<< Ma come ti permetti di ficcare il naso nel mio diario??? >> Dissi strappandoglielo dalle mani.

<< Scusa... eh che... >> Balbetto' arrossendo.

Castiel che si scusava? Castiel a corto di parole?...C'e' qualcosa che non quadra in questa storia... 

<< Ero curioso di sapere una cosa tutto qua... >> 

<< Cosa volevi sapere? Potevi anche chiedermelo Castiel! >> Esclamai alzando fin troppo il tono di voce. 

<< Non me lo avresti detto! >> Grido' dandomi le spalle. 

<< Io non ti capisco Castiel! Prima ti comporti in modo strano alla festa, l' altro giorno te ne sei andato sbattendo la porta e per finire ti presenti a casa mia e ti ritrovo a leggere il mio diario! Che hai che non va? >> Urlai per la camera.

<< Ma possibile che non capisci? >> Sbatte' un pugno sulla scrivania facendomi sussultare dallo spavento.

<< Ti ronzano tutti intorno, sei andata a dormire da Nathaniel e per giunta ti ha baciata pure! >> 

Comincio' ad avvicinarsi e feci un passo  indietro, forse si accorse che mi stava spaventando e si fermo' accanto alla sedia della scrivania...Facendomi rimanere bloccata a destra dal letto, a sinistra dalla mia scrivania e da lui davanti a me...

<< Ma che ti importa? >> Ribattei  sull'orlo delle lacrime.

<< Cristo santo Arimi! Non ce la faccio a vederti con lui! >> Ammise gridando.

Schiusi appena le labbra per lo stupore...Allora era vero che e' geloso di me...Volevo chiedegli perche'...Perche' proprio io ma ero bloccata. Respiravo appena, avevo il cuore a mille.

Lo vidi stringere la sedia con la mano, fare un respiro profondo e guardare verso la finestra...Con quella camicia nera...Quei jeans sembrava un angelo senza ali e un diavolo allo stesso tempo...In fondo Lucifero prima era un angelo no? 

Abbassai lo sguardo non sapendo che fare...Ma poi mi guardo' in faccia e parlo'.

<< Sono geloso Arimi... Tutto qua... >> Sussurro' per poi girarsi e andare verso la porta.

<< Castiel... >> Fui solo capace di dire quello. 

Mi avvicinai a lui di spalle. 

<< Perche' proprio io? >> Quasi dissi bisbigliando.

Si giro' e mi guardo' abbassando lo guardo...

<< Non lo so Arimi... >> 
<< So solo che sono pazzo di te >> sussurro' nel mio orecchio.

Si era creato un silenzio tombale, i battiti del cuore aumentavano incessantemente, avevo le farfalle nello stomaco e l' unica cosa che sentivo era il ticchettio dell' orologio appeso di fronte al letto.

Si giro' lasciandomi una piacevole sensazione di caldo sul collo. Gli afferrai il polso mentre con l' altra mano stava abbassando la maniglia. Non si giro' ma abbasso' il braccio e resto' fermo.
Adesso o mai piu'...

<< Anche io... Sono pazza di te... >> Confessai fissando il suo braccio.

Si giro' di scatto tirandomi con se', mi ritrovai bloccata tra lui e la porta, con le sue mani sui miei fianchi. Era vicinissimo e senza aspettare neanche un secondo in piu' si tuffo' sulle mie labbra. Una scarica parti' dalla testa ai piedi, il cuore rischiava quasi di uscirmi fuori dal petto, mi sembrava perfino che l' orologio avesse smesso di funzionare. C'eravamo solo noi due e niente avrebbe potuto rovinare quel momento.

Quando ci separammo non feci neanche in tempo a guardarlo in faccia che mi abbraccio' stetta a se'.

<< Non mi lascerai mai vero? >> Chiese quasi con voce innocente.
<< Mai... >> 

Era tutto perfetto e volevo che questo momento durasse per sempre...Ma nulla e' per sempre.

Sentii il rumore di una serratura aprirsi...Bhe' se non erano altre persone che  avevano le chiavi a mia insaputa, questo era di sicuro Lysandro.

Castiel si stacco' immediatamente. 

<< E' Lysandro e di sicuro deve aver visto la mia moto fuori... >> Sussurro'.

Ora che ci avevo fatto caso, non mi aveva neanche chiamata come fa sempre appena torna a casa.

<< E' meglio dirgli subito l verita'... >> Aggiunse.

Scendemmo insieme mano nella mano facendo attenzione alla mia caviglia...Magari se ne sarebbe accorto e avrebbe fatto lui le domande per primo.

Lysandro ci guardava ma Castiel intervenne.

<< Ciao Lysandro...Sono passato per prendere il telefono... >> Dissi.

<< Immaginavo... >> Gli sorrise. 
<< Ehm... Ti va bene se stasera ti rubo Arimi? >> Chiese Castiel.

ASPETTATE TUTTI!!! COSA????? 

Stavo per chiedere spiegazioni ma Lysandro mi anticipo'.

<< Ora che state insieme non devi chiedermi niente Castiel, e' la tua ragazza >> Disse in modo amichevole a Castiel e sorridendomi.

<< Allora ti passo a prendere stasera...Staremo un po' a casa mia >> Mi disse.  << Vestiti come piaci a me... >> Sussurro' al mio orecchio facendomi arrossire.

<< O-ok >> Balbettai per poi vederlo andare via.

POV LYSANDRO
Finalmente ero riuscito a dichiararmi ad Iris...Ora stiamo insieme e io sono uno dei ragazzi piu' felice del mondo...Anche perche' penso che lo sia anche Castiel oggi. 

Vedevo Arimi davanti alla porta immobile...La chiamai e si giro' con un sorriso. 

<< Mi racconti? >> Domandai curioso...Era la prima volta che mi interessavo cosi' tanto a lei.
Eppure appena sono entrato ho avuto paura per Arimi perche' dalla moto parcheggiata fuori sapevo che c' era Castiel in casa e Arimi era da sola...Sapevo che quei due si corrispondessero in qualche modo e temevo che...

<< Non e' successo niente di che...Non preoccuparti >> Mi lancio' un' occhiatina. Sapeva gia' che avevo pensato al peggio...

<< Ma a proposito signorino! Mi sono slogata una caviglia inciampando sul tuo zaino! E poi non mi hai neanche detto che oggi si entrava a scuola due ore dopo! >> Esclamo' con le braccia conserte dopo essersi seduta accano a me sul divano.

<< Scusami e' che questi giorni sono stato sempre a pensare ad Iris e lo zaino l' ho lasciato li' perche' sarei tornato a riprenderlo... >> Mi giustificai.

<< Ok...Penso che pero' dovro' almeno fasciarmi la caviglia... >> Disse ricordandosi dell' infermeria a scuola

POV ARIMI
Passarono venti minuti, la caviglia andava gia' un po' meglio ma Lysandro si fece prestare una stampella che stava in infermeria. Si, alla fine sono anche andata a scuola, ma le ore pssarono velocemente...Solo le ultime due sono state quelle piu' piene di emozioni...

Castiel continuava a ridere sapendo come mi ero slogata la caviglia per andare ad aprirgli...Gli ho spiegato che andavo ad aprire non sapendo chi fosse ma lui si rifiutva di crederci. Mi aveva pure detto che le mie labbra sapevano di Nutella...Gia' meno male che ne ho mangiate quattro fette abbondanti...Ma la parte piu' difficile da superare doveva arrivare...Dovevo parlare con Nathaniel... Mi diressi in sala delegati.

<< Nathaniel...Io dovrei parlarti... >> 

Lo vidi arrossire di colpo... Non ci vedevamo da quando mi aveva baciata.

<< Se e' per quel bacio...Scusami...non so cosa mi sia preso...Davvero... >> 

<< No... C'e' si...Bhe... In realta' e' che...Nathaniel, mi spiace ma... a me piace Castiel >> Cercai di spiegarglielo in un modo meno doloroso possibile ma...Non so se ci sono riuscita poi cosi' bene..

<< Ah...Ehm... Tranquilla...Me lo aspettavo... >> Disse con delusione sbattendo dei fogli per sistemarli con delle graffette.

<< Nathaniel...Ti prego, possiamo almeno restare amici? >> Chiesi speranzosa.
<< Certo... Spero che starai bene con Castiel >> Mi sorrise dandomi un abbraccio.

Uscii dalla sala delegati contenta che Nathaniel non si sia messo a sbattere e a urlare che lui non era il tipo giusto per me o altre frasi che mi avrebbero solo fatta soffrire. Continuai ad andare in giro con quella stampella fino all' aula B dove colsi Lysandro e Iris a baciarsi...Mi scusai accorgendomi che Lysandro era arrossito di colpo e cercando di correre con la stampella, quasi caddi ma non atterrai sul pavimento perche' Lysandro mi aveva afferrata e Iris davanti a me mi chiedeva se mi ero fatta male

<< Scusate, non volevo disturbarvi...E' che cercavo di recuperare il mio libro di scienze >> 

<< L' ho preso io il tuo libro, ma stai tranquilla era solo un bacio >> Mi sorrire Iris.

<< Io e Iris ci siamo messi insieme >> Annuncio' Lysandro. 

<< Che bello! Sono contenta per voi!!! >> Esclamai.

Presi il libro e li lasciai soli...Pero' il fatto che Lysandro baciasse una persona al di fuori di me mi fa strano...Penso che dovremmo sciogliere quella promessa dei baci...

Di Castiel neanche l' ombra forse e' andato a casa a prepararsi per stasera, in fondo la campanella e' gia' suonata da dieci minuti.

Tornata a casa mi stesi sul divano e poggiai la stampella a terra... Lysandro entro' poco dopo.

<< Ehm...Lysandro...Penso che dovremmo sciogliere la promessa dei baci... >> Dissi torturandomi le mani.

<< Credo di si...Pronta per scioglierla? >> Disse posando le chiavi sul tavolo.

Quando ci siamo promessi questa cosa, ci siamo detti che la promessa doveva essere sciolta con un altro bacio...
Quindi Lysandro mi aiuto' ad alzarmi dal divano.

<< Si... >> Risposi agitata.

Mi prese per i fianchi per non farmi cadere e mi diede quell' ultimo bacio che spezzava quel legame intimo che abbiamo sempre avuto.
Mi spiaceva in qualche modo che fosse l' ultimo ma nelle nostre vite ora ci sono persone piu' importanti per noi.
Assaporai ogni momento e mi ricordai di quella promessa fatta in Italia...e guarda dove si e' conclusa...Qui in Francia...Che viaggio che ha fatto questa promessa. Lysandro mi prese la mano e si stacco' dalle mie labbra e mi strinse a se con  un abbraccio.

<< Stai attenta con Castiel stasera... >> Mi sussurro' all' orecchio accarezzandomi i capelli.

Si vede che Lysandro per me era come un secondo papa'...

<< Staro' attenta vedrai... >> Risposi per poi andarmi a preparare.

Mi vestii con una gonna nera a vita alta e un top rosso, un paio di tacchi neri, su cui avevo fatto pratica a camminare con la caviglia slogata per ben due ore, e il giachetto di pelle nero. 

Alle sette mi venne a prendere Castiel che rimase a bocca aperta guardandomi.
Lysandro mi ripete' le sue raccomandazioni e mi disse che se volevo rimanere da Castiel, dovevo almeno mandare un messaggio. 

Saltai sulla moto di Castiel e andammo prima a mangiare nel suo locale preferito per poi andare a casa sua a guardarci un film che parlava di un gruppo di ragazzi che sfondarono nel campo della musica grazie alla loro unione. I film sulla musica sono sempre stati i miei preferiti. 

Ma vedere un film con Castiel e' impossibile, non sta un attimo fermo e ha sempre da ridire sulle scene dei film perche' certe sembravano irreali. Cosi' diciamo che...Ha cominciato a distrarmi...Abbiamo cominciato a baciarci con passione, mi accarezzava la schiena che il top lasciava scoperta dietro e avevo una continua scia di baci sul collo. Finimmo sdraiati sul divano a coccolarci illuminati soltanto dalla luce della tv. Castiel la spense e mi trascino' in camera con lui, provavo una sensazione stranissima...Volevo Castiel in un modo che non avevo mai desiderato. Cominciai a sbottonargli la camicia e mi tolse il top... Mi bacio' ancora per un po' ma poi si fermo' ansimando.

<< Arimi...Non sai quanto ti voglio...Ma non posso...L' ho promesso a Lysandro... >> Mi sussurro' all'orecchio cercando di prendere fiato. 

<< Ti prego Castiel, non le hai mai mantenute le promesse, perche' devi mantenere proprio questa? >> 

Non ci posso credere...Perche' Lysandro ha dovuto farglielo promettere??? Io Castiel lo voglio...Sento che questo e' il momento giusto, ne ho passate tante con lui e per arrivare qui con lui ho duvuto lottare...

<< Perche' lui e' il mio migliore amico...E lo fa perche' vuole proteggerti Arimi >> Mi spiego' regolando il respiro.

<< Ti prego Castiel...Non mantenere la promessa...Per favore... >> Dissi ricominciando a baciarlo. 

POV CASTIEL 
Questa cosa mi sta uccidendo dentro...Ma devo mantenere la promessa per lei e per Lysandro.
Non so per quanto potro' resistere con Arimi che mi bacia...Abbiamo gli ormoni a mille e non so se riusciro' a farla ragionare.

<< Castiel ti prego... >> 

Dio...Se lo dice ancora non mi fermero' piu' lo giuro.

<< Arimi...Se tu sei pronta...Io potrei andare avanti ma Lysandro capira' vedrai... >> 

<< Non mi importa...Tanto rimarro' qui stanotte...Voglio rimanere con te Castiel ti prego smettila di pensare a Lysndro! >> Piagnucolo'.

Basta ha buttato benzina sul fuoco e io non ce la faccio piu'...E poi Lysandro mi ha detto che non devo chiedergli niente, che Arimi e' la mia ragazza! 

Sentii i jeans piu' larghi, Arimi mi ha tolto la cintura...Cavolo...Questa ragazza mi distrugge.

POV ARIMI 
E' mattina tardi, non penso che ormai andro' a scuola...Castiel dorme e devo dire che visto cosi' sembra un angioletto... A pensare a quello che e' successo ieri mi sento avvampare ogni volta. Spero che Lysandro non mi chieda niente, anche perche' non gli ho mandato nessun messaggio...

E pensare che prima ci odiavamo...Ora sto insieme a questo angelo dalle ali nere...MAI DIRE MAI

Angolo scrittrice 
Ciaoneeee! Ahahahaha che bel capitolino! A me piace e a voi? Ovviamente mi scuso ancora per gli errori come accenti o apostrofi ma ho la micro tastiera per tablet su cui scrivere...Manca un solo capitolo e questa storia finira'...Arimi e Castiel mi sono entrati nel cuore...A voi? Vi prego fatemi sapere cosa ne pensate! Bacioni a tutte!

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Capitolo 5
*** Il sogno si avvera ***


 



WHAT DO I DO WITH A BOY LIKE YOU?

   -Il sogno si avvera-

-Capitolo 5-

 

Pov's Arimi

Mi alzai lasciando Castiel a dormire beato sul letto. Scesi e cominciai a prepare qualche pankake, sciolsi la nutella fino a farla diventare liquida e uno volta aggiunta mi girai per mettere le stoviglie nel lavandino, quando sentii due braccia avvolgermi i fianchi. Sussultai appena, soprattutto quando Castiel mi lasciò un bacio sul collo.

<< Che sorpresona...Questa non me l' aspettavo! Per caso è un premio per ieri sera? >> Esclamò con sguardo malizioso.

Avvampai di colpo al solo pensiero, presi la bottiglia di succo ai frutti di bosco e mi divincolai "dalla scatola della vergongna" fiondandomi verso il tavolo sotto lo sguardo divertito di Castiel. Si sedette anche lui poco dopo cominciando ad addentare il pankake.

<< Dimmi un pò...Come mai mi fissavi stamattina? >> Disse per poi sorseggiare il succo.

Per poco, il pankake non mi andò di traverso. Ma perchè doveva farmelo apposta? Sapeva che mi vergognavo...

<< Emh...Bhé io in realtà... >>

Venni interrotta dallo squillo del mio cellulare in salone; mi ci precipitai e risposi immediatamente senza vedere chi fosse.

<< Buongiorno, parlo con la signorina Arimi? >> Mi chiese una voce roca.

<< Si, con chi parlo? >>

<< Che bello sentirla signorina! Sono Pierre Verger, un produttore discografico per giovani talenti. L'ho vista suonare ad un concerto di beneficenza e devo farle i miei complimenti! Stiamo organizzando un programma televisivo per dare la possibilità al vincitore di avere un contratto con noi e lei mi sembra abbastanza brava. Se vuole venire per un' audizione domani, ne sarei veramente contento! Ci può trovare nello studio cinematografico ai pressi della Torre Eiffel alle undici di mattina. Spero di poterla incontrare e scusi per il disturbo >> Spiegò il signore per poi attaccarmi in faccia.

Certo che per essere delle persone che sperano di incontrarti...non si sforzano per sembrare gentili.

Però...Forse dovrei andare...In fondo non ho nulla da perdere.

<< Chi era? >> Mi chiese Castiel con sguardo inquisitore appoggiato allo stipide della porta del salone.

<< Un signore mi ha chiamata per chiedermi se domani avessi voglia di partecipare ad un' audizione per un programma musicale televisivo...Dice che sono brava e che sarebbe felice se andassi, inoltre il vincitore avrà diritto ad un contratto discografico. >> Spiegai brevemente; anche se vedevo Castiel farsi sempre più pallido ad ogni mia parola.

<< Hey, tutto be... >>

Non mi diede tempo di rispondere che lo fece lui al posto mio...Soltanto in modo talmente freddo da farmi a rimanere a bocca aperta, appena lo vidi girarsi e andarsene via in terrazzo.

<< Fai come ti pare >>

Cercai di seguirlo in corridoio chiedendogli spiegazioni ma mi gridò soltanto di andarmene.

Presi la mia roba in camera e mi diressi in bagno chiedendomi cosa lo avesse fatto arrabbiare così tanto. Cambiava umore da un momento all' altro e riusciva a rovinare ogni momento! Non mi diceva mai niente, che senso ha stare insieme se poi va a finire sempre con un litigio?

Mi preparai in fretta e decisi che tornare a casa sarebbe stato meglio...Avrei potuto provare la canzone e magari Castiel, restando da solo si sarebbe calmato.

Quando uscii dal bagno, Castiel era ancora sul terrazzo...Evidentemente non aveva più voglia di parlarmi.

<< Bene...Meglio così >> Sussurrai delusa a me stessa prima di chiudere la porta di casa sua.

Tornata a casa cominciai a ripassare lo spartito di Numb quando vidi l' orologio segnare le due. Tra non molto sarebbe tornato Lysandro e di sicuro mi avrebbe rimproverata per non averlo avvisato della notte passata a casa di Castiel. Pensai allora di andare al centro commerciale per comprare qualcosa da indossare per l' audizione. Mi cambiai i vestiti e mi diressi verso la fermata dell' autobus dove incontrai Kentin.

<< Hey Kentin! >> Lo salutai prima di attraversare la strada.

<< Arimi! >>Mi salutò sorridente.

<< Dove vai di bello? >> Gli chiesi curiosa.

<< Vado al centro commerciale a comprare un nuovo paio di scarpe da ginnastica, le ultime si sono rotte e per andare a correre penso che i stivali siano un pò scomodi >> Mi spiego' ridendo.

<< Anche io ci sto andando! Andiamo insieme? Mi servono dei vestiti per un' audizione >> Chiesi speranzosa.

<< Certo, che audizione devi fare? >>

In quel momento passò l' autobus e una volta saliti gli spiegai tutto.

<< Bello! Ci devi andare assolutamente! Pensa se vinci? Io sarei il tuo primo fan sempre presente ai tuoi concerti! >> Ridemmo insieme mentre scendevamo dall' autobus.

Ci dirigemmo verso il negozio di vestiti e comprai una gonna di pelle nera e un top dello stesso colore con delle catenine.

Mentre andavamo verso il negozio di scarpe, sentii una voce chiamarmi.

Ci girammo e per poco non venni investita.

<< Arimi! Quanto tempo! >>

<< Ciao Leti! >> Esclamai.

Leti, una ragazza dai strambi capelli blu. La sua passione sono i ragazzi e penso che dall' inizio della scuola, sia ancora rimasta! Andavamo nello stesso liceo prima che mi trasferissi e da allora non l' ho più rivista.

Vidi Kentin roteare gli occhi e sbuffare.

<< Volete che vi lasci da sole? >> Sorrise beffardo guardandomi.

<< Ma no Ken! Vieni con noi dai >>

Leti si avvinghio' al braccio di Kentin che borbottava qualcosa riguardo al suo nome mentre li vedevo allontanarsi.

ok...Si saranno accorti che non li sto seguendo?.....Penso che me ne tornero' a casa.

Aspettai nuovamente l' autobus, anche se dovetti aspettare il secondo visto che era pieno di studenti che uscivano da scuola. Trovai posto vicino ad una signora dai capelli bianchi e dagli occhi a mandorla.

Senza un valido motivo cominciai a piangere ripensando a Castiel, la musica malinconica che avevo selezionato sul mio telefono poi non aiutava affatto...

Fino a quando la signora seduta accanto a me, appoggio' la sua mano sulla mia.

<< Piccolina, perchè stai piangendo? Alla vita devi sorridere sempre! Sono sicura che il problema si può risolvere >> Disse. << Prendi. Questo é un talismano della felicità, vedrai che ti aiutera' >> Aggiunse poco dopo aver frugato nella borsa.

L' autobus si fermo', ringraziai la signora prima che scendesse, mi sorrise mentre si aprirono le porte...Dopodichè la persi con lo sguardo avanzando per la strada.

Mi rigiravo tra le mani il talismano. Chissa' se mi avrebbe aiutato veramente...

Scesi dall'autobus qualche fermata dopo.

Avevo una fame da lupi...Mi diressi al bar vicino alla scuola ma mi bloccai immediatamente. C' erano Lysandro e Iris che stavano pranzando insieme!

Cavoli! Non volevo guardare in faccia Lysandro...Ho anche saltato la scuola e credo non ne sarà contento...

Cambiai strada immediatamente ma venni interrotta dalla vibrazione del mio telefono.

Oh Dio! Non dirmi che Lysandro che mi ha vista!!!

Vidi un numero sconosciuto...Ma chi era?

Risposi e sentii due ragazzi litigare.

<< CIAO ARIMIIII!!! >>

<< E dai! Da quaaa! Pronto Arimi? Ci sei? >>

Ahaha come non riconoscerli? Alexy e Armin.

<< Ciao ragazzi! Ahahaha che combinate? >> Risposi ridendo.

<< Volevamo sapere perché oggi non sei venuta a scuola... Oggi Alexy é stato tutto il giorno preoccupato! >> Borbottattò Armin.

<< Non è vero! E' lui che voleva vedert... >>

<< E lascia il mio telefono Alexyyy! >>

<< Ragazzi forse è meglio se ci incontriamo che dite? Sono qui vicino al bar >> Proposi cercando di farli smettere di bisticciare.

<< Si, certo! Possiamo andare al bar! >> Rispose in fretta.

<< No! Il bar no! >> Risposi velocemente ripensando a Lysandro ed iris.

<< Perchè no? >>

<< Di certo non lo viene a dire a te! >> Sentii in sottofondo.

<< Oh! Ma vuoi stare un pò zitto??? >> Sentii gridare Armin.

<< Ci vediamo al fast food vicino al parco, dai >> Conclusi.

<< Ok, arrivo subito! >>

Chiusi la chiamata anche se i due continuavano a bisticciare dall'a altra parte del telefono.

<< Che vuol dire arrivo? Ci sono anche io! >>

<< No! tu non sei stato invitato! >>

<< Si, invece! Io gli sto più simpatico e poi tu......

Arrivata davanti al fast food vidi Armin seduto su una sedia intento a giocare alla PSP e Alexy mentre gli parlava della sua cintura colorata che il furetto del fratello gli aveva mordicchiato.

<< Me la ricompri tu, un' altra! >> Gridava Alexy.

<< Si, si... Te ne compro cento >> Rispose Armin senza ascoltarlo.

Mi sedetti su una sedia e li salutai.

<< Arimi! Meno male che sei arrivata! Oggi Armin ci è rimasto male perchè voleva che fossi tu a farci fare il giro della scuola! >> Disse con sorriso beffardo guardando Armin che sbatté la PSP sul tavolo ribattendo.

<< Ma certo! Sempre meglio del biondo nella sala delegati! >>

Prendemmo tre panini, tre coca-cole e tre porzioni di patatine con ogni salsa immaginabile.

<< Ragazzi, mi spiace ma domani dovrò mancare ancora, ho un' audizione...sembra che non ci sia mai a scuola da come vi sto raccontando tutto ma, è il contrario fidatevi ahaha >>

<< Voglio venire anche io a vederti! >> Intervenne Alexy.

vidi Armin che stava per parlare ma li interruppi subito.

<< Purtroppo non sono ammessi spettatori ahaha. Sarà per una prossima volta magari >> Sorrisi.

Finimmo di mangiare e dovetti inventare una scusa per la mia assenza per il quale i due continuavano a chiedermi spiegazioni.

Tornata a casa appesi il talismano al mio zaino che portavo con me ovunque...A scuola, in giro con gli amici e alle gite.

Sentii la porta aprirsi e il panico assalirmi.

<< Sono tornato Arimi >>

Scesi comunque con una faccia impassibile...Non dovevo far trapelare nessuna emozione.

<< Ti sei divertito con Iris? >> Gli sorrisi.

<< Eri lì intorno? >> Mi chiese infastidito.

<< Stavo tornando dal centro commerciale e vi ho visti ma non sono venuta per non disturbarvi >> Spiegai.

<< Quindi tu e Castiel, avete preferito andare al centro commerciale invece che a scuola? >> Quasi mi sgridò.

<< In realtà preferirei non parlare di Castiel ora... >> Dissi fuggendo in cucina per bere un pò di té freddo.

<< Avete litigato? >>

<< No...C'è...Si... Il fatto è che non so cosa gli ho fatto >> Risposi fermandomi a guardare il bicchiere.

<< Dai racconta e cerchiamo di risolvere >> Disse andando a sedersi sul divano.

Bevvi il mio bicchiere di té freddo e andai ad abbracciare Lysandro.

<< Che avete fatto ieri sera? >> Mi chiese tranquillamente.

A quella domanda mi irrigidii un pò...Spero che Lysandro non se ne sia accorto.

<< Hem....Siamo andati a mangiare nel suo posto preferito e lì tutto bene, a casa abbiamo visto un film e poi siamo andati a dormire... >> Dire che ero rossa era poco...Fortuna che stando abbracciata a lui non mi poteva vedere.

<< Mh...Ok e poi che è successo? >>

<< La mattina mi sono svegliata e ho preparato i pankakes, mentre stavamo facendo colazione mi è squillato il telefono e quando risposi scoprii che un produttore discografico che mi ha notata al giorno del concerto di beneficenza, voleva che andassi a fare un' audizione per un programma televisivo musicale >> Spiegai.

<< Da lì... si è arrabbiato >> Conclusi.

<< Posso capire...Ha paura di perderti come è successo con Debrah >>

Tutti a scuola dopo l' arrivo di Debrah, hanno saputo della storia tra di loro ma io non mi sono mai messa in mezzo visto che ero appena arrivata e non sapevo neanche dell' esistenza di Castiel. Tanto è vero, che rimasi sorpresa di vederlo a casa mia durante le prove con Lysandro della loro band.

<< Ma io non sarò mai come lei...E poi amo davvero Castiel >> Risposi agitata.

<< Credo che tu non debba farti sfuggire l' occasione Arimi! Hai talento e sono veramente fiero di te... Ma purtroppo se Castiel non è d' accordo con te, non deve essere un tuo problema, troppe persone vengono frenate per colpa dell' amore >> Le parole di Lysandro furono come uno schiaffo in pieno viso...Purtroppo aveva ragione...Se Castiel mi voleva bene, doveva accettare i miei sogni ed essere consapevole dei rischi.

<< Hai ragione Lysandro...Ci andrò! >>
 

POV CASTIEL

Perché il destino era così crudele! Ogni volta che trovavo qualcuno che amavo...Era proprio la musica a portarmela via!!! Perché? Perché?

Prima Debrah, poi Lei!

Sentii la porta dell' ingresso sbattere...Arimi era andata via.

Ma perché riuscivo a far allontanare tutti quelli che mi stavano attorno???

...Forse il problema non era la musica, ero io. Ero ancora in tempo per recuperare! Devo chiamarla!

<< Ma che diamine!? Ho dimenticato di nuovo il telefono da Lysandro!!! >> Esclami esasperato.

Mi diressi a casa di Arimi, entrai con la chiave che mi diede Lysandro e corsi a recuperare il telefono.

Tornai a casa e mentre cercavo di trovare le parole giuste per chiederle scusa mi trovavo sempre a rimettere il telefono in tasca e a riprenderlo in continuazione.

Mi serviva Lysandro...Ma stava ancora a scuola. Gli chiesi di chiamarmi a ricreazione.

Verso le undici mi chiamò.

<< Dimmi pure Castiel >>

<< Lysandro...Mi servi, ora! Ci vediamo a casa tua? >> Chiesi in fretta e furia.

<< Devo pranzare con Iris, Castiel... >>

<< Ma proprio oggi!? >> Quasi gridai. << Possiamo vederci quando avrete finito allora? >> Conclusi.

<< Si verso le tre e mezza dovrei stare a casa >>

<< Ok... a dopo >> Lo liquidai.

Per tutto il tempo feci zapping con il telecomando mentre sorseggiavo la mia birra ghiacciata...Che caldo...

Arrivai a casa di Lysandro alle tre sperando di non incontrare Arimi.

Mi aprì Lysandro ed entrato notai che fortunatamente Arimi non c'era...Chissà dov' era però...

Mi accomodai sul divano vicino a Lysandro...

<< Sai dove sia Arimi? >> Mi chiese bevendo del té freddo.

<< A proposito... >> Sospirai. << Stamattina l' ha chiamata un produttore discografico proponendole un' audizione per un programma televisivo musicale >> Spiegai.

<< Mh... Quindi? >>

<< Ho paura di perderla Lysandro... Ci ho litigato per questo...Non voglio che ci vada >> Ammisi.

<< Non puoi frenarla...Questo é il suo sogno Castiel! >> Esclamò.

Ha ragione...Non posso fare nulla per questo...

<< Ma tranquillo, Arimi non é come Debrah, non pensarlo neanche! >> Mi guardò serio.

<< Dille semplicemente che tu saresti felice che ci andasse, questo per lei basterà, fidati >> Aggiunse sorridendo.

Sospirai e bevvi un pò del té di Lysandro che come al suo solito cominciò a guardare fuori dalla finestra.

<< Dimmi un pò Castiel... Come mai Arimi ieri non mi ha inviato nessun messaggio? >>

Quasi mi andò il té di traverso! Ora che gli dico? Posso dire che è smemorato non stupido...Una delle cose che a Lysandro fanno infuriare, sono le bugie...Tanto vale dirgli la verità...

<< Tu che pensi Lysandro?... >> Risposi posando il bicchiere di té.

Lysandro divenne tutto rosso in viso.

<< Tu e lei... Avete... >>

<< Già...Mi spiace Lysandro ma...Devo confessare che lo ha voluto lei... >> Dissi sorridendo al ricordo.

<< Sai che hai appena ammesso di aver cominciato tu? >> Aggiunse sospirando.

Ma perché riesco a incastrarmi sempre da solo?.. Ma dopotutto era la verità...

<< Spero che tu abbia preso le giuste precauz... >>

<< Si, Lysandro ho preso tutte le precauzioni del mondo! Ora devo andare! >> Esclamai rosso quanto i miei capelli.

Non so che mi era preso...Non arrossivo mai quando parlavo con Lysandro di queste cose...Di solito era lui. Forse é perché Arimi é sua cugina e mi sento la responsabilità addosso più del dovuto.

Mentre tornavo a casa vidi Arimi mangiare insieme ai due ragazzi che incontrammo alla festa dei giovani. Ma che rabbia! Se la ride e se la canta! Adesso é lei che dovrebbe chiedermi scusa! Esce con altri ragazzi e non mi dice niente diamine!
 

POV KENTIN

Mi accorsi solo dopo aver finito di bisticciare con Leti che Arimi ci aveva lasciati da soli. Che noia! Io non volevo rimanere con Leti! Non ha fatto altro che prendermi in giro per tutte le medie!

<< kentin...a proposito io volevo chiederti scusa per tutte quelle volte che ti ho preso in giro. So che alle volte sono stata abbastanza insopportabile, solo che stavo passando un brutto periodo in famiglia e l' unico con cui potevo sfogarmi eri tu... Puoi perdonarmi? >> Mi spiegò.

<< io...Devo dire che...Per colpa tua ne ho passate di tutti i colori ma se proprio vuoi farti perdonare puoi recuperare... >> Dissi facendo il finto offeso.

<< Va bene... se uscissimo di nuovo? >> Mi propose.

Voleva uscire con me?...Bhè forse voleva davvero farsi perdonare...

<< Vuoi accompagnarmi a comprare un nuovo paio di scarpe da ginnastica? >> Chiesi.

<< Ma si! Perché no? >> Rispose mostrando un grande sorriso.

POV LYSANDRO

Arimi é tornata a casa e come temevo mi ha detto una bugia sulla serata passata con Castiel... Magari non si è sentita pronta per dirmelo... Aspetterò che me lo dica lei.

Mi arrivò un messaggio da Iris.

<< Grazie per oggi Lysandro <3 Ti amo. >>

<< Anche io <3 >> Risposi.

Venni interrotto da Arimi. Salii in camera dopo avermi chiamato varie volte e la trovai seduta sul letto a gambe incrociate.

Mi sedetti accanto a lei pronto ad ascoltare.

<< Lysandro...So che non me lo hai chiesto perché non volevi farmi pressione ma ieri non ti ho mandato il messaggio...Perché... >>

Si stava torturando le mani e non riusciva a finire la frase...era troppo tenera...Così l' abbracciai rassicurandola.

<< Sta tranquilla é normale... In fondo avevo immaginato che sarebbe andata a finire così... E poi l' importante é che tu sia stata attenta e che soprattutto che tu lo abbia fatto con una persona che ami >>

<< Io amo Castiel con tutta me stessa Lysandro... >> Sussurrò.

<< Lo so e questo é l' importante >> le sorrisi.

Sapevo che non riusciva a tenermi nascosto qualcosa di così importante per lei.

POV ARIMI

Quella sera andai a dormire presto, dovevo essere energetica per l' audizione.

La mattina seguente mi svegliai presto insieme a Lysandro anche se non dovevo andare a scuola. Lo salutai e mi andai a preparare per l' audizione. Indossai i vestiti che avevo comprato con Kentin e mi truccai perfettamente. Tra il dire e il fare si erano già fatte lei dieci e mezza e presa la mia chitarra, mi recai allo studio cinematografico.

Ero una delle ultime, avevo lo stomaco attorcigliato e l' ansia a mille; stringevo il talismano sperando che mi portasse fortuna.

<< La signorina Arimi sul palco grazie! >> Sentii annunciare dal direttore di scena.

<< Signorina sono davvero contento che sia venuta! >> Esclamò il signor Pierre Verger.

Cominciai a suonare Numb con la mia chitarra elettrica...Sbagliavo gli accordi e le parole non volevano uscirmi di bocca. Ma che cosa stavo facendo???

<< Pierre, sei sicuro che era lei la ragazza che hai visto? >> Sentii dire ad uno dei giudici.

Mi interruppi e chiesi un' altra possibilità spiegando che ero un pò emozionata.

<< Signorina, se ci mettessimo a dare una seconda possibilità a tutti il programma non avrebbe mai inizio! >>

Mi sentivo gli occhi pieni di lacrime...Possibile che sia riuscita a buttare via una possibilità così grande con pochi secondi?

Stavo per andarmene quando dietro di me sentii qualcuno salire sul palco e parlare al microfono.

<< Se la fate andare via vuol dire che non sapete cosa sia il vero talento! >>

Mi girai e non potei fare a meno di piangere dalla gioia. Castiel...E pensare che lui non voleva...

<< Io non me la farei scappare per nulla al mondo >> Concluse guardandomi.

Il signor Pierre discusse con gli altri giudici e ottenne il consenso per darmi un' altra possibilità. Ero euforica! Grazie Castiel!

Sentii la base partire da una chitarra elettrica...Ma non era la mia.

Castiel stava suonando con una chitarra bianca tra le mani.

Mi fece cenno di cominciare e in fretta presi la mia chitarra per cominciare a suonare.

Ero sicura di me! Convinta! Le note mi scorrevano in testa, le parole uscivano di bocca senza nessun ostacolo e continuai ancora più stupita quando sentii Castiel fare gli arrangiamenti, mi aveva detto di non ricordare le note ma non pensavo fosse in grado di fare certi arrangiamenti! La canzone finì e tutti i giudici ridevano e battevano le mani.

<< Sai Arimi? Aveva ragione il tuo ragazzo!!! Sei fortissima! Io penso che per questo show sei la persona perfetta! >> Gridò uno dei giudici!

<< Lo sapevo io di aver scelto la persona giusta! Spacchi Arimi! E questo é quello che vuole la Francia! >> Esclamò il signor Pierre.

<< Ovviamente io la penso allo stesso modo! Ma ricordo agli altri giudici che le band devono essere composte da minimo un chitarrista, un batterista e un cantante. Qui abbiamo una cantante perfetta, vedo un chitarrista provetto ma non un batterista... >> Spiegò un terzo giudice.

<< Se ci procureremo un batterista, Arimi potrà fare parte di una band? >> Chiese Castiel vedendomi tesa.

<< Certamente! Ma tu... >> Rispose il signor Pierre indicando Castiel.

<< Castiel >>

<< Castiel. Vorresti far parte della band con Arimi? O cercherete un altro chitarrista? >>

Ecco...Castiel ora sta vivendo di nuovo la stessa situazione vissuta con Debrah...Non vorrei pensasse che questa storia vada a finire nello stesso modo...Devo dimostrarglielo...

<< Non pensarlo neanche Castiel...Se iniziamo insieme, finiremo insieme...Ti amo da morire...non sai quanto, ma se non te la senti dimmelo io apprezzo quello che hai fatto oggi per me >> Gli sussurrai sorridendogli.

Lui mi sorrise di rimando. << Si, starò con lei nella band e inseriremo altri musicisti! >> Quasi gridò.

ERO FELICISSIMA!!! INDESCRIVIBILE! Ho aspettato questo momento per anni e non ringrazierò mai Castiel abbastanza per aver convinto i giudici a darmi un' altra possibilità. Lo amo! Lo amo con tutta me stessa!

Lo baciai euforica dopo che mi sollevò tra le sue braccia.

<< Grazie Castiel! Non ti ringrazierò mai abbastanza! Ti amo! Ti amo! Ti amo! >> Esclami in lacrime di gioia.

<< Ti amo anche io piccola peste! >> Disse ribaciandomi.

Mi asciugai le lacrime e andai a salutare e a ringraziare i giudici.

<< Allora ci vediamo sabato, tra tre giorni >> Mi sorrise il signor Pierre.

Strafelici uscimmo dalla sala...Sono contenta che Castiel si fidi me.
 

ANGOLO SCRITTRICE

Alloraaa! Finalmente ho finito di scrivere il capitolo! mi scusa per l' enorme ritardo ma il liceo mi tartassa non é facile. Ahahah Spero che vi sia piaciuto. I colpi di scena non sono mancati ma sicuramente ne rimarrete colpiti nel prossimo! Fatemi sapere cosa ne pensate, per me é molto importante! Bacioni a tutte! 
 

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Capitolo 6
*** Preparativi (parte 1) ***




WHAT DO I DO WITH A BOY LIKE YOU?

        -PREPARATIVI (Parte 1)-

-Capitolo 6-

POV ARIMI

<< Che bello Castiel ancora non ci posso credere! >> Gridai correndo appena arrivati al parco.

Alcune persone si girarono ma non importava! Ero felicissima!

<< Si, lo so...Lo avrai detto cento volte almeno. Non dimenticarti che devi ancora cercare qualcuno che stia alla tastiera, alla batteria e almeno un' altra voce >> Borbottò Castiel facendomi ritornare alla realtà.

Aveva ragione...Mi mancavano delle persone con cui suonare ma un' altra voce ce l' avevo!

<< Per la voce non c'e' problema! Abbiamo Lysandro! >> Esclamai.

Castiel strabuzzò gli occhi sorpreso.

<< Lysandro??? Non penso lui voglia essere coinvolto in questa storia... >>

<< Basta che sbatta i miei bellissimi occhietti, tu stai tranquillo >> Dissi con non nonchalance agitando la mano mentre mi dirigevo sotto l' albero per sedermi.

<< Quanto sei... >>

<< Ottimista? >> Dissi cercando di finire la sua frase.

<< Viziata >>

Mi sedetti indefferente con lui sotto il salice piangente che ci copriva come una cupola...isolandoci dal mondo intero.

<< Non devi essere geloso se riesco ad ottenere subito le cose >> Risi guardandolo.

<< Riusciresti anche ad ottenere un mio bacio ora? >>

<< Certamente >> Risposi avvicinandomi a lui.

Più mi avvicinavo più lui si allontava abbassandosi finchè non si ritrovò sdraiato sul prato.

Con un sorriso beffardo mi avvicinai a lui, cominciai a dargli piccoli bacini sul collo fino ad arrivare alla sua bocca una volta avergli fatto abbassare la guardia.

Quando mi staccai da lui risi come per dire che avevo vinto.

<< La verità è che voi donne siete tutte incantatrici...Come le sirene nella storia di Ulisse, che per non farsi incantare si fa legare all' albero maestro della sua nave >> Rise accendendosi una sigaretta.

<< Che novità! Vedo che stai studiando! >> Esclamai rimettendomi seduta con la schiena appoggiata al tronco.

<< In realtà stavo ascoltando Lysandro durante l' interrogazione di lunedì...Dovresti studiare anche tu, domani continua ad interrogare >> Disse facendo uscire una nuvoletta di fumo.

<< Lo so, sono già pronta...Invece ti stai preparando per l' interrogazione di spagnolo? Vuole che recitiamo un pezzo di quella storia strana sull' architetto che viene lasciata dal capo perchè non potevano lavorare nello stesso edificio >>

<< Non ancora... Di quello però non mi interessa >> Rispose scuotendo la sigaretta.

Feci roteare gli occhi come ogni volta che diceva che della scuola non gliene importava. Dopo un pò tornammo a casa per avvertire Lysandro dell' audizione anche se durante il tragitto Castiel mi parlò di avermi vista con Alexy e Armin al fast food vicino al parco e ho dovuto tranquillizzarlo dicendogli che era solo un' uscita tra amici.

<< Sono contento per voi due! Ma io non so se me la sentirei di suonare con voi per una cosa così seria... >> Disse incerto Lysandro dopo avergli fatto la propostra di essere la seconda voce del gruppo.

<< Ti prego Lys...Inoltre se non ci sei tu non si può fare e poi adoro come canti...Fallo per me... >> Lo supplicai sbattendo gli occhi con le mani inconciate fra loro.

<< Ehm...va bene...spero solo di esserne all' altezza >> Rispose sorridendo.

<< No... Non ci posso credere >> Rise incredulo Castiel.

<< Grazie Lys! >> Gridai abbracciandolo e facendo la linguaccia a Castiel.

Qualche ora dopo tornò a casa sua ed io andai a ripassare il copione per la recitazione dell' interrogazione di spagnolo.

Mi piaceva parlare spagnolo ma recitare non era facile...Le intonazioni erano difficili inoltre dovevamo recitare anche le azioni segnate tra parentesi, così mi misi in piedi e lessi il paragrafo della mia parte recitandolo con le azioni.

"No! Tu no puedes dejarme!" (Prendere la penna sulla scrivania) *[Dejarme=lasciarmi]

"Soy yo que te dejo!"

"Estupido!" (lanciare la penna)

Tutto stava proseguendo perfettamente se non fosse che Lysandro aprì la porta nello stesso momento in cui io lanciai la penna prendendola in piena viso.

<< Estupido! >> Gridai.

<< Ai! ...Ma che combini?! >> Chiese massaggiandosi la fronte.

Non potei far a meno di ridere.

<< Scusa Lysandro! Stavo ripetendo il copione per l' interrogazione di spagnolo >> Spiegai continuando a ridere.

<< Vedo che sta venendo bene, è molto realistico >> Disse ridendo anche lui mentre mi porgeva la penna con i compiti che avevano dato in quei miei due giorni di assenza.

<< Grazie Lysandro ma penso che li farò dopo... Ora devo prepararmi per il corso di Giapponese >>

Già...Mi piaceva il giappone e quelle band di rocker anche se la maggior parte avevano una vocina stridula quasi carina, inoltre gli orientali sono molto carini...Un giorno sarei riuscita a fare una cerimonia del tè senza rompere qualcosa.

Lysandro uscì e io mi cambiai i vestiti visto che avevo ancora quelli dell' audizione.

Mi infialai un paio di jeans e una canottiera a strisce colorate...completamente l' opposto.

Corsi a scuola per il corso pomeridiano. Una volta arrivata mi sedetti vicino a Prya.

<< Ciao Arimi! Tutto bene? Oggi sei mancata a scuola >> Domandò Preoccupata.

<< Tranquilla tutto bene, avevo una visita medica e non sono potuta venire, però ho fatto in tempo per il corso >> Mi giustificai inventando una scusa.

<< Ah! Mi pare che Nathaniel ti stia aspettando per farti firmare le giustificazioni delle assenze in sala delegati >>

<< Tranquilla dico io al professore di giapponese che sei lì >> Concluse.

Ora che ci penso era molto che non parlavo con Nathaniel...Da quando mi ha baciata.

<< Permesso... >> Quasi sussurrai.

<< Ciao Arimi! >> Bofonchiò con un panino tra i denti.

<< Ma sei sempre impegnato? Almeno il tempo per mangiare dovresti trovarlo! >> Risi.

<< Prya mi ha detto che hai delle assenze da farmi giustificare >>

Per fortuna che vivendo con i genitori lontani, ho potuto avere un' emancipazione...Altrimenti essere la ragazza di Castiel sarebbe stato impossibile.

<< P-Prya? >> Balbettò tutto rosso mentre mi passava i documenti.

<< Si...E' successo qualcosa >> Domandai mentre firmavo.

Nathaniel continuava a dire che non era successo niente ma non mi quadrava...Tornai in classe e mi concentrai sulle due splendide ore di giapponese...Forse il momento più bello della settimana insieme al corso di chitarra.

<< Per la prossima volta, studiate i numeri da uno a dieci mi raccomando! >> Gridò il professore cercando di farsi sentire tra il baccano delle sedie e dei banchi che venivano fatti strusciare sul pavimento con non curanza.

Tornata a casa finii tutti i compiti da recuperare e finalmente potei mangiare qualcosa con Lysandro all' ora di cena. Annotai tutte le novità sul mio diario segreto che mi regalò alla festa dei giovani per poi andarmene a dormire dopo aver preparato vestiti e zaino per il giorno dopo.

<< Arimi...Arimi...Spengi la sveglia, ti prego... >> Sentii borbottare Lysandro.

Anche se ero ancora mezza addormentata riconobbi subito che non era la sveglia del telefono... lo presi e risposi senza guardare chi fosse.

<< Pronto? >> Bofonchiai.

<< Arimi?! Ma stai ancora dormendo? Sbrigati sono già entrati tutti! >> Gridò un Castiel divertito.

<< COSAAAA??? Arrivo subito! >>

<< ahaha comunque buong... >> Attaccai alzandomi in fretta e furia.

<< Lysandro! Lysandro! Sottospecie di orso in letargo, svegliati! >>

<< Cosa? Che sta succedendo? >> Brontolava coprendosi con le coperte.

<< Lys! Siamo in super ritardo! >> Gridai scoprendolo.

Corsi in bagno e mi vestii in fretta e furia ma quando uscii mi accorsi che Lysandro stava ancora dormendo.

<< Lys ti prego svegliati! Ma che hai oggi? Sei morto e non te ne sei accorto??? >> Mi lagnai.

<< Vatti a vestire dai! >> Dissi con tutta la pazienza del mondo.

Lysandro si alzò lagnando non appena scesi in salotto per truccarmi allo specchio.

In mezz' ora riuscimmo ad arrivare a scuola ma non ci fecero entrare così dovemmo aspettare che iniziasse la seconda ora.

<< Fantastico, per colpa tua dobbiamo aspettare un' altra mezz'ora! >> Gridai.

<< Scusami... >>

Ma come facevo ad essere arrabbiata con quel visino carino?

<< Non fa niente... abbracciami >>

<< La solita >> Rise abbracciandomi.

<< Non allungare troppo le mani o ti tengo d' occhio >> Sentii dire dietro di me.

<< Castiel? Ma non sei entrato? >> Chiesi sorpresa.

<< E che ci vado a fare? Senza te o Lysandro è una noia mortale >> Si lamentò buttando una sigaretta a terra.

Andammo a fare colazione al bar tutti insieme.

<< Dì la verità, hai voluto saltare la prima ora per non essere interrogata in epica >>

<< Oh No! Spero non pensi sia mancata apposta! >> Dissi mettendomi una mano sulla fronte ricordandomene.

<< Rilassati! Ora c'e' la prova di spagnolo! Hai due fantastiche ore >> Disse avvicinandosi con la sedia per baciarmi.

<< Hey respirate! >> Borbottò Lysandro sarcastico.

Non appena finimmo tornammo a scuola. L' interrogazione e la recitazione di spagnolo andarono a gonfie vele apparte il fatto che Armin non sapeva le pronunce e io non riuscivo a trattenere le risate. Dopo l' ultima ora di matematica tutti e tre ci recammo al corso di scrittura, ci chiesero di scrivere un racconto fantasy per la volta dopo, dopo averci spiegato le basi. Ero proprio curiosa di sapere cosa avrebbe scritto Castiel...sempre se lo avrebbe fatto.

<< Ragazzi, prima che andiate via, volevo dirvi che per le prossime lezioni dovrete avere il libro di Licia Troisi, La ragazza Drago di cui faremo le analisi della storia >> Ci fermò il professore.

Ci salutammo tutti fuori scuola, Lys tornò a casa e Castiel andava con lui, io sarei andata subito a prendere i libri per noi tre.

Appena entrata in libreria vidi Nathaniel nel settore dei romanzi polizieschi che spaginava un libro dall' aria pesante.

<< Hey Nathaniel! >>

<< Arimi! Che ci fai qui? >> Chiese sorpreso.

<< Devo prendere alcuni libri per il corso di scrittura, per me, Lysandro e Castiel >> Spiegai.

<< Mh...Non credo che Castiel lo leggerà...Lui legge solo i spartiti >> Disse sorridente.

I spartiti...la musica...Lo show.

<< Nathaniel? Tu al concerto della scuola hai suonato la batteria vero? >> Domandai quasi gridando.

<< Ehm...Si ora sto prendendo lezioni ma non sono ancora un granché >> Rispose grattandosi la testa imbarazzato.

<< Che bello! Nathaniel ti devo parlare, vieni andiamo a bere qualcosa all' ultimo piano della libreria! >> Esclamai trascinandolo con me su per le scale.

Gli parlai dell'a udizione e anche se era titubante per la presenza di Castiel, lo convinsi...Era pur sempre il mio migliore amico anche se gli dovevo delle scuse per averlo trascurato.

<< Comunque...Che sucede con Prya? >> Chiesi deviando il discorso dello show dopo averlo sommerso di abbracci.

<< Prya? Ehm proprio niente >> Disse mordendo rapidamente il cornetto.

<< Sai che non potrai avere la bocca piena per tutto il tempo vero? >> Risi con sguardo inquisitore.

<< Sputa il rospo >>

<< Prya si è dichiarata a me ieri dopo la ricreazione prima che iniziasse l' ora di storia... Io non so se sono proprio innamorato di lei quindi le ho chiesto di darmi tempo ma ora Melody le sta alle calcagna >> Spiegò tutto in un fiato dopo aver mandato giù il boccone.

<< Ma dai! Che bello! Io tifo per Prya! >> Risi.

Nathaniel mi lanciò un' occhiataccia ma non potei farne a meno...Melody è troppo pignola!

Andammo a pagare i libri e tornai a casa. Quando entrai in salotto vidi che Castiel era ancora a casa mia e di Lys.

<< Hey >> Lo salutai passandogli il libro.

<< Indovinate chi ho trovato in libreria? >> Chiesi euforica.

<< Chi? >> Domandò Lysandro mentre leggeva la trama del libro che avevo comprato anche per lui.

<< Nathaniel! >>

<< E che cosa c'è di eclatante? >> Chiese disinteressato Castiel sorseggiando un bicchiere di birra con del ghiaccio.

<< Ho scoperto che dopo il concerto, ha continuato a studire batteria! >> Esclamai poggiando il libro sul tavolino dove Castiel teneva poggiati i suoi piedi.

<< E quindi? Arriva al punto! >> Quasi gridò Castiel.

<< Ma come non ci arrivi? Potremmo aggiungerlo al nostr... >>

<< No >> Intervenne Castiel alterato.

<< Non se ne parla proprio >>

<< Sai che odio quando non mi fanno finire di parlare >> Lo guardai infastidita.

<< Non mi interessa, ho detto di no, non suonerò con lui! >>

<< Ragazzi calmatevi >> Intervenne Lysandro.

<< Arimi ha ragione Castiel...Non abbiamo molta scelta...Inoltre lunedì comincerà lo show... mancano quattro giorni...So che è difficile ma non potresti mettere l' orgoglio da parte, in fondo ci stiamo provando solo per lei, è lei che deve avere il contratto discografico >>

<< Ho detto di no! >> sbraitò Castiel.

In quel momento vidi soltanto un mostro egoista davanti ai miei occhi...Non vedevo più Castiel, lui ora era il mio ostacolo...Io lo amavo ma non avrei mai rinunciato ai miei sogni, Lysandro mi aveva detto più volte di non rinunciare a niente per amore...E aveva ragione; non dovevo o me ne sarei pentita amaramente un giorno.

<< Io non volevo arrivare a questo...Ma se tu non vuoi continuare con me non c'è problema, cercherò qualcun' altro, grazie di tutto Castiel >>

Detto questo uscii di corsa correndo verso casa di Nathaniel lasciando Castiel e Lysandro senza parole sul divano. Correvo con le lacrime agli occhi...Perchè doveva sempre rovinare tutto? Inoltre tutti a scuola sanno la vera storia di Debrah e Nathaniel ma lui ancora si ostina a credere che Nathaniel gli volesse rubare Debrah, so come è andata, Nathaniel mi raccontò tutto tempo fa e nel suo sguardo c' era pura sincerità.

Con ancora gli occhi umidi suonai al citofono. Che amica però che sono...Vengo da lui solo quando ne ho bisogno...Aspetta...Ma oggi...E' il suo compleanno! Che idiota sono stata! Non gli ho fatto neanche gli auguri!

Corsi subito al centro commerciale per andargli a comprare qualcosa. Che avrei potuto prendergli? Non volevo regalargli un altro libro...Ne avrà a centinaia.

Da Vingir vendevano delle cornici con delle statuine accanto. Ce n' erano alcune che mi colpirono molto ma la più bella era una una in cui c' erano una ragazza che abbracciava un ragazzo con una cornice rettangolare accanto. Sulla base c' era scritto "BEST FRIENDS".

Se solo avessi una foto di me e Nathaniel...Un momento! Ho una foto che ci siamo fatti il giorno del concerto!

Presi il telefono e la trovai, eravamo bellissimi in quella foto...E' anche l' unica che ho.

Tra tutte le alternative di capelli delle statuine scelsi proprio quella con la ragazza dai capelli rossi e il ragazzo biondo. Corsi in cartolibreria a stampare la foto e dopo aver comprato una bustina con un biglietto corsi a casa di Natahaniel.

Suonai nuovamente e sentii un tonfo da terrazzo.

<< Bambini basta suonare al citofono, qualcuno sta cercando di studiare! >> Gridò Nathaniel aprendo la finestra con forza.

Quando mi vide e realizzò che non c' era nessun bambino diventò talmente rosso da essere visibile fin dal terrazzo.

<< Ah ciao Arimi... >> Mi salutò sventolando una mano.

Poco dopo venne ad aprirmi e subito gli buttai le baraccia al collo.

<< Tanti Auguri Nathaniel!!! >>

<< Ahaha piano nanetta >> Esclamò sorridendo accogliendomi tra le sue braccia forti. Anche essendo alta, ero sempre più bassa di lui, ecco perchè mi chiamava sempre nanetta, anche se in pubblico non lo faceva mai perchè sapeva che mi vergognavo.

Gli porsi il regalo cercando di non ripensare al fatto della band poco prima. Nathaniel aprì il regalo subito e quando vide la cornice quasi si emozionò.

<< Arimi, ma sembriamo proprio noi! >>

<< Si, hai visto che belle statuine? >> Chiesi soddisfatta.

<< Oh! Ma questa foto ce l' ha scattata Rosalya! >> Quasi gridò ricordandosene. All' angolino della foto, se ci si prestava attenzione si potevano notare i capelli svolazzanti di un Castiel che correva affannato per correre a cambiarsi i vestiti che Rosa aveva preparato.

<< Ma questi sono i capelli di Castiel? >> Rise indicandoli.

<< Già... >>> Dissi con freddezza.

<< Riconoscerei quello sguardo tra mille...Che ti ha fatto? >>

Entrammo in casa e dopo esserci seduti sul divano, gli spiegai ciò che successe a casa per la questione della band e per il fatto che lui avrebbe dovuto suonare con noi.

<< Mi spiace di avervi fatto litigare io volevo sol... >>

<< No Nathaniel, non devi sentirti assolutamente in colpa; anzi, è grazie a te che mi avvicino al mio sogno e inoltre te l' ho chiesti io >> Lo rassicurai abbracciandolo.

<< Piuttosto! >> Sdrammatizzai. << Perchè non mi fai sentire qualcosa con la batteria? >>

<< M-ma io veramente... >>

<< Ora, senza forse e senza ma >> Dissi con finta voce autoritaria.

Nathaniel si alzò e si mise a sedere alla batteria all' angolo vicino al divan; all' inizio era un pò rigido alla batteria ma dopo un pò che si lasciò andare mi resi conto che era davvero bravo. Si vedeva che da quando aveva cominciato a vivere da solo aveva più tempo per se stesso e per i suoi hobby.

<< Ma vai alla grande! >> Esclamai con un un urlo di incitazione quando finì.

<< Non esageriamo, diciamo che so il minimo indispensabile >> Quasi sussurrò imbarazzato.

Possibile che aveva la perenne tendenza ad arrossire?

Presi uno dei cuscini del divano e glielo lanciai fanendo vibrare uno dei piatti della batteria.

<< Vuoi la guerra? >> Rise alzandosi e precipiatandosi verso i cuscini del divano.

<< Battiti soldato! >> Esclamai dandogli una cuscinata.

<< Vieni qui! Dove scappi? >> Gridò tra le risate.

Corsi fino in camera e mi nascosi dietro la porta e quando Natahaniel entrò lo colpii in pieno lanciandogli il cuscino.

<< Che fai mi colpisci alle spalle? Piccola nanetta traditrice vieni qui! >> Urlava con tono da mostro mentre correva con il cuscino in aria. Mi precipitai fuori il terrazzo vedendo la finestra aperta sperando in una via d' uscita.
 

POV CASTIEL

Restai a casa di Lysandro e Arimi ancora per un pò dopo che lei se ne andò.

Rimasi scioccato...Io mi fidavo di lei , colei che mi aveva promesso che avremmo iniziato e finito insieme...Lei che a me ha preferito Nathaniel...Ed io che sto soffrendo per la seconda volta provando i stessi sentimenti per la stessa identica situazione che ho passato con Debrah.

<< Ora basta Castiel. Ascoltami, non te lo ripeterò due volte. Prova a metterti nei suoi panni pensando che mancano pochi giorni allo show con una speranza di realizzare il suo sogno e che soprattutto vuole provarci con te. Arimi ti ama alla follia ma sono io che le ho detto di andare a quell' audizione pur sapendo che tu non volevi perchè lei ha talento e non merita di rinunciare al suo sogno per nessun motivo. A differenza di Debrah però, lei ti vuole al suo fianco e penso che se tu ti degnassi di ascoltarla capiresti quanto è davvero importante per lei questa occasione! Che ci sia Nathaniel o no, se fossi il suo ragazzo sopporterei perchè so che la farebbe felice e questo mi basterebbe per andare avanti. Penso che sia arrivato il momento di mettere da parte l' orgoglio per una volta perchè lei è tutto quello che hai come lo è per me! >> Disse Lysandro arrabbiato dopo avermi interrotto.

Vedere Lysandro arrabbiato era molto strano ma come tutti sanno...

Quando i buoni si arrabbiano ci si deve aspettare il peggio.

Forse Lysandro non aveva tutti i torti, non avevo pensato che lo show sarebbe iniziato tra pochi giorni. Avevo dato per scontato che dopo l' audizione ce l' avrebbe fatta da sola...

<< Se continui così la perderai e ti assicuro che sarà più doloroso di quanto sia stato piangere per Debrah...Ne ha di ragazzi che le vanno dietro, io me la terrei stretta >> Aggiunse poi notando il mio silenzio.

Ha ragione penso che andrò a cercarla anche se non so dove sia andata.

<< Dove pensi che sia ora? >> Chiesi alzandomi in piedi guardando fuori dalla finestra.

<< Mi spiace dirtelo ma penso che sia andata proprio da Nathaniel...E' lì che va ogni volta che è triste, in fondo è il suo migliore amico >> Mi rispose guardandomi con le mani incrociate.

Neanche finii di sentire quello che Lysandro mi stava dicendo che subito scattai diretto verso la porta, quando mi sentii afferrare per un braccio.

<< Non farla soffrire...Hai avuto molta fortuna che non ti abbia lasciato oggi >>

Al solo pensiero mi salì la rabbia...Dimenai il braccio con forza e uscii di corsa lasciando Lysandro a guardare il salice piangente fuori la finestra.

Mentre correvo per la strada sentii delle urla. Arimi.

Accellerando il passo arrivai davanti il cancelletto della casa di Nathaniel, mi nascosi dietro le siepi che percorrevano la recinzione della casa e persi un battito.

<< Non vale sono disarmata! >> Gridò arimi correndo fuori il balcone ridendo.

<< ah! aaah! Presa! Ora sei mia! >> Urlò Nathaniel abbracciandola dopo averle dato una cuscinata.

<< Hai barato non è giusto! >> Borbottava Arimi anche se non smetteva di ridere.

<< Tu mi hai colpito alle spalle! >>

<< Non te la sarai mica presa! >> Rideva.

Rideva, rideva e rideva...come con me non aveva mi fatto. Il sangue mi ribolliva nelle vene, perchè con lui rideva così? Gioia pura era dipinta sul suo viso. Un ' espressione che su di lei non avevo ancora mai visto fino ad ora.

Mi risveglai dai miei pensieri quando non sentii più Arimi ridere.

No! Fatemi tutto ma no questo! Che cosa ho fatto di male?!

Nathaniel che si era sporto verso di lei con una mano sul suo viso e lei che non si dimenava nemmeno. Volevo mantenere la calma ma quando vidi che lei lo abbracciò andai su tutte le furie. Nathaniel aveva le stesse intnzioni? Voleva fare come ha fatto con Debrah? Se la sarebbero vista con me...Nessuno escluso.
 

POV LYSANDRO

Iris mi aveva invitato a pranzo a casa sua, ero indeciso se accettare l' invito...Insomma saremo rimasti da soli e io sono molto timido. Smisi di guardare il salice piangente non appena il mio telefono cominciò a squillare.

Ma dove potevo averlo messo?

La chiamata finì quando lo ritrovai tra i cuscini del divano.

Prese a squillare nuovamente e quando vidi che era Castiel risposi immediatamente.

<< Pronto Cast... >>

<< Sto venendo da te e ti assicuro che non sono di buon umore! >> Disse infuriato per poi attaccare.

Ma che mai sarà potuto accadere?

Accettai l' invito di Iris con ansia e mi misi ad aspettare Castiel che conoscendolo avrebbe cominciato ad urlare e a sbattere qualsiasi cosa si sarebbe potuta sollevare.

Sentii un tonfo e subito capii che Castiel era arrivato sbattendo la porta come al suo solito.

<< Prepara la tomba per quel biondo maledetto perchè domani sarà l' ultima volta chelo vedrai! >> Esclamò buttando la sua giacca in pelle sul divano.

<< Hai gli occhi lucidi Castiel...E' da molto che non ti vedevo piangere >>

<< Non sto piangndo e non ho chi ochhi lucidi! >> Gridò nervoso.

Come avevo già detto... Castiel era la contraddizione in persona.

<< Che è successo? Perchè ce l' hai con Nathaniel? >>

<< Erano sul terrazzo e si sono baciati; lei non si è allontanata neanche! Anzi, dopo l' ha anche abbracciato! Non voglio più vederla Lys! Mi sono stancato, se è destino che stia da solo, allora starò da solo! >>

Impossibile...Arimi amava alla follia Castiel e per nessuna ragione al mondo avrebbe tradito Castiel, neanche dopo ciò che è successo.

<< Che vai pensando? Perchè invece di stare qui non le vai a parlare? >>

<< Ci ho parlato. Lei ha preferito lui >> Disse per poi andarsene sbattendo la porta nuovamente.

Qui c' era qualcosa che non quadrava...Dovevo parlare con Arimi. Subito.
 

POV ARIMI

Continuavo a ridere dopo la vittoria di Nathaniel, lui mi faceva stare bene ed era sempe lì a tirarmi su di morale.

<< Che nanetta pasticciona, ti si è sbavato tutto il mascara >> Sorrise.

<< Dove? >>

<< Faccio io >> Disse per poi togliermi il mascara con il pollice.

<< Ecco fatto >>

<< Ti voglio bene Nath >> Dissi abbracciandolo.

Sentimmo il citofono suonare e automaticamente ci voltammo verso il cancelletto.

<< Ma bravi! Nathaniel vedo che mantieni ancora il ruolo di ladro di tutte le mie ragazze >> Applaudì Castiel.

Che diamine gli era preso? Stavo per rispondere a tono ma Nathaniel mi fece una carezza.

<< Tu vai ad aprire il cancelletto con il tasto sul citofono nel corridoio e rimani in casa >>

Feci come mi disse anche se forse sapevo gà come sarebbe andata a finire. Mi misi dietro la porta all' entrata per vedere se era necessario intervenire.

<< Non ti ho rubato Arimi è venuta solo per farmi gli auguri di buon compleanno >> Disse calmo Nathaniel aspettando che entrasse in giardino.

Castiel spalancò il cancelletto e si fiondò su Nathaniel mollandogli un cazzotto in pieno viso.

<< E hai anche il coraggio di mentirmi? >>

<< Ma sei impazzito? Castiel che ti prende? >> Gridai in lacrime andando vicino a Nathaniel che con un dito si tamponava il labbro spaccato.

<< Lo difendi pure? Arimi da te non me lo aspettavo! Dopo questa è finita >> Esclamò sbattendo il cancelletto.

Cosa? Che vuol dire "Dopo questa è finita"?

<< A-Ahi >>

<< H-hey...Tutto ok? Vieni ti medico la ferita >> Dissi tornando alla realtà anche se con gli occhi lucidi.

<< Io non so cosa gli sia preso...Davvero >> Cominciai a piangere mentre gli tamponavo la ferita con del disinfettante.

<< Mi spiace averti causato dei problemi...Il giorno del tuo compleanno poi >>

<< Sta tranquilla! Ora però devo andare a fare una visita medica...Se vuoi puoi tornare do... >>

<< No. tranquillo...Penso che tornerò a casa >> Sospirai.

<< Mh... Comunque per qualsiasi cosa io sono qui >> Mi rassicurò abbracciandomi.

Tornai a casa in lacrime dopo aver ricevuto la chiamata di Lysandro.

<< Piccolina...Devi raccontarmi un pò di cose >> Disse accogliendomi tra le sue braccia in lacrime.

<< E' venuto Castiel dicendo che ha visto te e Natahaniel baciarvi e che dopo lo hai abbraciato >> Mi spiegò Lysandro.

<< Cosa? Non è assolutamente vero! >> Risposi prendendo un bicchiere di tè che mi portò Lysandro.

<< Lui mi ha detto questo, eravate sulla terrazza a baciarvi e che non voleva più vederti >>

<< Lys, ti assicuro ceh non stavo baciando Nathaniel! Stavamo giocando a cuscinate e quando siamo usciti in terrazza mi ha tolto il mascara che si era sciolto tutto qui! L' ho abbraciato per ringraziarlo per avermi alzato il morale tutto qui! >> Gridai in preda all' agitazione...Io non volevo perdere Castiel.

<< Penso che Castiel abbia completamente frainteso la situazione >> Constatò Lysandro mentre mi accarezzava i capelli.

Corsi da Castiel non appena Lysandro mi propose di andargli a parlare.
 

POV CASTIEL

Perchè? Voglio sapere il motivo per cui in ogni cosa che io faccia ci sia sempre immezzo quel biondo sfigato! Perchè?

Arimi era il mio tutto ma... Mi sono stancato di essere preso in giro...Prima Debrah e poi lei.

Non volevo pensarci ma era impossibile...Ogni cosa che guardassi,prendeva le sembianze del suo volto. Presi in fretta la mia chitarra elettrica nell' intento di sollevarmi il morale ma non feci altro che peggiorare la situazione rompendo due corde.

Che giornata orrenda...Inoltre Demon oggi aveva deciso di rimanere in giardino a non fare niente ma mi sorpesi quando lo sentii abbaiare insistentemente.

Affacciandomi alla finestra vidi che era Arimi in lacrime.

Scesi senza aprirle scansando Demon.

<< Castiel...Aprimi dobbiamo parlare >> Disse cercando di mantenere la voce ferma anche se notai un flebile tremolio.

<< Non penso proprio >> Dissi con le braccia incrociate andandomene.

<< Castiel...Per favore. Fammi spiegare, poi sarai libero se credermi o no >>

Mi voltai nuovamente. << D' accordo >>.

Mi spiegò brevemente la situazione...Devo dire che avevo dei dubbi ma non so perchè in parte gli credevo.

<< E' vero che avevamo litigato per la questione della band ma non per questo ti tradirei. Che devo fare per convincermi? >> Si lagnò tirando su col naso.

<< Vorrei Lysandro come testimone in questo momento...Solo lui sa quante volte gli ho detto che ti amo >>

Anche Lysandro me l' ha detto quando tornai da lui dopo averla vista con Nathaniel.

Vederla in lacrime mi distruggeva dentro ma ero diffidente ormai...Ancorato al passato non so più neanche di chi fidarmi.

<< Castiel, io non voglio stare senza di te >> Sussurrò avvicinandosi.

"Ne ha di ragazzi che le vanno dietro, io me la terrei stretta"

"con una speranza di realizzare il suo sogno e che soprattutto vuole provarci con te"

"Arimi ti ama alla follia"

"Penso che sia arrivato il momento di mettere da parte l' orgoglio per una volta perchè lei è tutto quello che hai"

"Non farla soffrire"

Le parole di Lysandro mi tornarono in mente come quando ti tornano in mente le note di uno spartito o il testo di una canzone immparata a memoria.

Lei è tornata da me...Forse in fondo ci tiene a stare insieme.

Aspettava una risposta ma vedendo che non rispondevo gridò cercando di scappare verso la porta.

<< Sei un mostro! Io ti ho amato davvero Castiel! >>

L' afferrai con una velocità incredibile...Non so cosa mi abbia spinto a farlo. Forse avevo il terrore di perderla perchè in fondo tutto quello che avevo era lei.

<< Hai ragione...Sono un mostro orgoglioso, che non ti ascolta mai, che ti fa soffrire sempre, che non riuscirà mai a farti ridere come ridevi oggi... Ma ti amo Arimi. Sei tutto quello che ho >> Sussurrai al suo orecchio.

Mi guardò per un istante per poi tuffarsi sulle mie labbra. Una scarica elettrica mi pervase dalla testa ai piedi, cosa che mi provocava ogni suo bacio, ogni volta che mi sfiorava.

Provai a staccarmi ma riprese a baciarmi mettendomi le mani tra i capelli.

<< Non mi hai fatto soffrire...Mi hai uccisa >> Sussurrò con il fiatone.

<< Scusami...Sai quanto possa essere impulsivo alle volte >> Dissi con lo sguardo basso abbracciandola.

Mi baciò disperatamente e teneva la fronte attaccata alla mia.

<< Dimmi che mi ami Castiel...Dimmi che non mi lascerai mai...Ti prego >> Mi supplicò in lacrime.

Diamine quanto cavolo devo averla fatta soffrire...

<< Shh...Piccola, tranquilla. Sono qui ora ok? >> La tranquillizzai baciandola.

<< Non ti lascerò mai >> Dissi tra un intervallo tra un bacio e un altro.

La portai in camera, la stesi sul letto e soltanto dopo essermi assicurato che lei fosse al sicuro tra le mie braccia, dopo essersi avvinghiata a me; glielo dissi. << Ti amo >>
 

ANGOLO SCRITTRICE:

Ciao a tutte ragazze!!! Finalmente come avevo promesso, ho aggiornato. Mi scuso per il ritardo. Premetto che questo capitolo è la metà di quello che avrei dovuto scrivere quindi l'ho suddiviso in due parti. Penso che tra qualche capitolo, due o tre questa storia sia finita, dopodiché passerò alla revisione. Volevo chiedere come al solito il vostro parere sia sul capitolo, sull' andamento della storia ma soprattutto sulla nuova copertina del libro. Vi piace o pensate che sia da cambiare? Ringrazio tutte le ragazze che leggono la mia storia e che la votano. Ogni giorno le visualizzazione aumentano e devo dire che non poso essere altro che felice. Mi scuso se trovate alcuni errori di battitura ma è mezzanotte e ho gli occhi che mi si chiudono davanti al computer, ahaha. Spero davvero che vi sia piaciuto.
 Un bacione a tutte <3

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Capitolo 7
*** Preparativi (parte 2) ***


 



WHAT DO I DO WITH A BOY LIKE YOU?

        -PREPARATIVI (Parte 2)-

-Capitolo 7-

POV ARIMI

Un rumore assillante ruppe quella tranquillità quasi disumana, il telefono di Castiel segnava le sette e l'icona per spegnere la sveglia continuava a lampeggiare. La suoneria era una canzone dei Nirvana ma in quel momento ero troppo assonnata per ricordarne il nome. Mugulai fingendo un finto pianto poiché non avevo neanche le forze per sporgermi verso il comodino vicino a Castiel per spengerla. Lo sentii ridere sotto i baffi per la mia espressione di disperazione per poi attirarmi a lui in un abbraccio e baciarmi la fronte.

<< Ma buongiorno >>

<< Ora capisco perché sei nervoso già di mattina... >> Mormorai.

<< Magari oggi potrebbe essere diverso >>

<< Lo spero vivamente >> Esclamai alzando un sopracciglio mentre uscivo da sotto le coperte.

<< Ma guarda tu che impertinente.. >>

Mi sentii trascinare nuovamente nel letto con forza, cominciai a ridere in preda al panico. Castiel non la smetteva di farmi il solletico e non ridere ormai era diventata un'impresa. Cercando di spostarlo mentre mi dimenavo, perse l' equilibrio per poi cadendomi addosso e ritrovarci a ridere come due matti.

Riuscii finalmente ad alzarmi, dovetti indossare i stessi vestiti della sera prima anche se Castiel mi tirò un paio di boxer puliti gridandomi di indossarli. Quando scesi, Castiel aveva già preparato la colazione per entrambi. Non sapevo che in casa ci fossero due bagni... Spiegato anche il motivo per cui non arrivava l' acqua calda nel mio.

<< Latte o spremuta d' arancia? >> Chiese finendo mi spalmare della Nutella su una fetta di pane.

<< Spremuta >> Risposi sedendomi.

Poco dopo mi raggiunse anche lui e devo dire che avevo una paura matta a chiedergli se sarebbe ancora rimasto con me nella band, ma sembrò leggermi nel pensiero...

<< Arimi... Per la questione di Nathaniel sono disposto ad accettarlo nella band >>

All' inizio credetti di aver sentito male ma capii di non essermi sbagliata quando richiedendoglielo mi rispose che non lo avrebbe ripetuto.

Sapevo che per lui richiedeva un grande sforzo e inoltre questo equivaleva a dire di essersi abbassato a me e... Da parte sua era come se mi avesse ceduto una parte della sua dignità.

<< Non so come ringraziarti... Davvero >> Dissi guardando la mia fetta nel piatto.

<< Mi ringrazierai dopo >>

Non capii cosa volesse dire ma continuai a finire la mia colazione.

Ci recammo a scuola in pochi minuti con la sua moto. Lysandro probabilmente era già entrato visto che eravamo in ritardo di qualche minuto.

Fortunatamente il mio prof di latino ancora non era entrato e l' unico posto rimasto sembrava essere quello vicino a Kentin, non che mi dispiacesse ma dopo l' ultima volta al centro commerciale sicuramente ce l' avrebbe avuta con me per averlo lasciato da solo con Lety.

<< Posso sedermi vicino a te? >>

<< Certo, che fai chiedi pure? >> Rise.

Il prof entrò in classe poggiando tutti i suoi libri sulla cattedra. Ci risedemmo tutti e mentre aprivo il mio libro rivolsi uno sguardo a Kentin per capire se ce l' avesse ancora con me ma lo trovai a scrivere di nascosto un messaggio sul telefono.

<< A chi scrivi? >> Mi sporsi con faccia da impertinente.

<< Se te lo dicessi non mi crederesti! >> Rise.

Durante le due ore di latino passò a raccontarmi ciò che gli disse Lety e che durante tutto il pomeriggio al centro commerciale era stata carina ed educata con lui.

Mi sorpresi perché quando tempo fa venne nel nostro liceo e si mise a parlare di lui non sapendo di averlo praticamente davanti a lei, dopo aver scoperto che il diretto interessato era presente, disse che la sua immagine di Kentin non sarebbe variata da quella del ragazzo mingherlino ed occhialuto.

L' ora a seguire sarebbe stata quella di matematica e come previsto Nathaniel mi raggiunse vicino al mio banco non appena entrai nella classe. Il prof se ne uscì con un test a sorpresa e fu lì che mi sentii spacciata.

<< Tranquilla che ti aiuto io! >> Sussurrò Nathaniel poggiando la sua mano sulla mia.

Stranamente il compito risultò facile, probabilmente tutte le ripetizioni che mi aveva dato erano servite a qualcosa.

Consegnammo non appena sentimmo la campanella suonare. Chiesi a Nathaniel di rimanere con me durante la ricreazione e subito lo portai nel giardinetto segreto dove già mi stavano aspettando Castiel e Lysandro.

<< Che ci fa lui qui? >> Disse Castiel seccato dalla sua presenza.

<< Arimi ma che intenzioni... >>

<< Natahaniel fammi spiegare >> Lo interruppi.

<< Visto che ormai siamo una band, vorrà dire che dovremmo passare molto tempo insieme e gradirei se almeno cercaste di andare d' accordo >> Chiarii.

Vidi la faccia di Lysandro mutare in un espressione preoccupata mentre guardava Castiel...

Anche io lo stavo guardando e devo dire che il silenzio formatosi era al quanto imbarazzante.

<< Tu tienimelo lontano e nessuno si farà male >> Sbraitò Castiel serrando un pugno.

<< Non sono un sacco dell' immondizia che devo starti alla larga! >> Replicò Nathaniel infastidito.

<< Non ce la faranno mai, sono due bambini, lascia stare Arimi.. >> Intervenne Lysandro mentre scarabocchiava qualcosa sul suo quaderno disinteressato.

<< Ti ho detto che non sono un bambino! >> Esclamò Castiel.

Lysandro non sembrava neanche essersene accorto ma un sorrisetto compiaciuto apparve sul suo volto.

<< Allora accetti la sfida? >> Disse poi con provocazione alzando lo sguardo dal suo quaderno.

<< Certo che accetto la sfida >> Rispose arrabbiato Castiel

<< E tu Nathaniel? >>

<< Certamente, non sono un tipo che cerca guai io >> Precisò.

Castiel stava per contestare ma Lysandro si alzò all'improvviso per poi andarsene.

<< Che vinca il migliore allora >>

Incredibile... Ci aveva fregati tutti.

Subito dopo suonò la campanella e con Castiel mi avviai in classe di geografia. Il professore cominciò ad interrogare Melody che come al solito sapeva qualsiasi risposta a qualsiasi domanda. Castiel stava con le sue cuffiette appoggiato al muro girato verso di me che cercavo di ripassare qualcosa al volo sperando che il professore non mi chiamasse. Ovviamente Ambra stava confabulando qualcosa con le sue amichette ma finché non mi avrebbe toccato Castiel nessuna guerra avrebbe avuto inizio. Nell' ora di ginnastica le ragazze avrebbero giocato a pallavolo mentre i ragazzi a basket. Dopo dieci minuti di corsa per tutto il campo, andai a prendere un pallone nello stanzino per cominciare la partita ma mentre camminavo, mi fermai a vedere i ragazzi giocare già da un po'. La partita non era iniziata da molto ma vedere Castiel con le spalle scoperte, la canotta larga e la fronte sudata mi mandava in estasi. Quando lo vidi girarsi verso di me per spostarsi i capelli all' indietro persi un battito. Un sorriso compiaciuto comparve sul suo viso mentre io avvampai di colpo.

Corsi a prendere la palla e tornai in campo. Per quanto volessi bene a Rosalya non la scelsi anche se in tutta la classe non era lei tra le peggiori.

Mi affrettai a raggiungere la classe di inglese dopo essermi cambiata e Castiel non tardò ad arrivare.

<< Che c'è non mi guardi più? >> Esclamò provocandomi.

<< Stai zitto >> Ribattei facendo l' offesa.

Mi attirò a sé mettendomi un braccio attorno al collo e dandomi un dolce bacio sulla guancia. La professoressa di inglese entrò e dopo aver riassunto alcuni testi comincio a spiegare l' uso di alcuni tempi verbali.

Castiel mi passò un bigliettino e aprendolo lessi che voleva pranzare con me al fast food.

Gliene scrissi un altro dicendogli però che dopo non sarei potuta rimanere perché avevo il corso di chitarra.

Non mi arrivò nessun altro bigliettino ma mi piaceva mandargliene così gliene mandai tanti uguali con scritto il suo nome e quando lo vidi alterarsi, gli mandai un cuoricino.

Vidi la sua bocca diventare una linea orizzontale e mentre sghignazzavo divertita gli mandai un bacetto volante.

Lo vidi sorridere senza speranze facendo roteare gli occhi.

Appena usciti ci fiondammo al fast food dove prendemmo due panini stracolmi di cibo di qualsivoglia genere. Castiel divorava il suo panino con una voracità stupefacente.

<< Avevi fame? >> Chiesi ironica.

<< Se continui a parlare mangio anche i l tuo >>

Non ci pensai due volte a fare il gesto di chiudermi la bocca come se ci fosse una cerniera anche se stavo ormai cercando di trattenere una risata.

Castiel scoppiò a ridere fragorosamente sbattendo la mano sul tavolo.

<< Dovevi vedere la tua faccia >>

Ormai la figuraccia l' avevamo fatta..Tanto valeva rubargli le patatine.

<< Ei, ei! Ridammela! >> Esclamò ridendo.

<< Ops, troppo tardi >> Dissi schernendolo.

Tra un dispetto e l' altro passò forse più di un' ora.

Mi avviai a scuola per prendere i panni sporchi e poi corsi a casa per metterli a lavare e prendere la chitarra... Strano che Lysandro non sia ancora tornato.
 

POV LYSANDRO

Avevo accettato l' invito a pranzo a casa di Iris già ieri ma anche dopo le sei ore di scuola, continuavo ad essere in agitazione... Prendemmo l' autobus verso casa sua e scoprii che abitava vicino al mare..Ecco perché la vedevamo spesso quando ci andavamo con Rosalya, Arimi e mio cugino.

Entrammo in una piccola casetta. Un lungo corridoio dava accesso a tutte le stanze. Sulla destra la cucina di un verde smeraldo, semplice ed accogliente. Sulla sinistra il bagno e in fondo le camere... In quella del fratello e della madre non sono entrato ma quella di Iris era una cameretta semplice. Alcune foto erano appese ai muri, sulle mensole c'erano dei libri e tanti cd sistemati in ordine. Sulla scrivania potevo vedere sparpagliati alcuni spartiti scarabocchiati a matita. Sopra al letto singolo c' era un coniglietto dall'aria simpatica e una bambolina di pezza cucina a mano che forse, non a caso le somigliava.

Mi fece posare lo zaino ai piedi di una cassettiera e alzando lo sguardo potei vedere delle candeline profumate alla vaniglia. Erano abbastanza consumate e vicino ai tanti portacandele potei notare anche una grande trousse. Anche Arimi stava risparmiando per comprarne una...

<< Lys... Ti va se faccio una torta rustica? >> Gridò Iris in fondo al corridoio.

<< Ma perche? Cucini tu? >> Domandai raggiungendola.

<< Se mi viene.. si >>

Accendemmo un po' la tv e mentre Iris preparava la torta rustica in modo da seguire il nostra serie tv preferita. Finii di apparecchiare proprio quando il timer del forno trillò. La teglia era incandescente ma la torta rustica aveva un aspetto stupendo.

<< Spero che si sia cotta bene... >> Mormorava mentre la tagliava in fette eque.

<< Che ci hai messo dentro? >> Chiesi curioso.

<< Le verdure >> Mi rispose concentrata.

<< Sei una donnina perfetta >>

La vidi arrossire e sorridere... Mi faceva piacere quando si prendeva cura di me. Non so perché ma anche nella sua sbadataggine lei sembrava sapesse quello che faceva. Aspettai che si sedesse anche lei e cominciammo a mangiare.

<< Tuo fratello, non è in casa? >> Chiesi cercando di rompere il ghiaccio.

<< No, oggi usciva con degli amici e mia madre è a lavoro, stasera torna tardi... Puoi rimanere quanto vuoi >> Mi sorrise.

<< Ho visto che stai scrivendo qualcosa >> Accennai riferendomi agli spartiti.

<< Si ma direi che per ora non ho ancora concluso nulla >>

<< Roma non è nata in un giorno, abbi pazienza >> La rassicurai.

Finito di mangiare andammo in camera sua dove oscurando la camera con le tende, riuscimmo a far partire il lettore dvd che ci era inceppato. Ci accoccolammo sul letto e lì, la tenevo abbracciata stretta a me.

Dopo un po' vidi che Iris si stava emozionando in quella che definiva la sua "scena preferita"; mi fermai a guardarla e sorrisi al pensiero di quanto fosse fragile. Quando alzò lo sguardo non resistetti alla tentazione di baciarla e solo quando la sentii stringersi ancora più a me, mi sentii finalmente più tranquillo.
 

POV ARIMI

Una volta presa la chitarra, arrivai al corso giusto in tempo. Il professore diceva che lo spettacolo di beneficenza era andato a gonfie vele e che le donazioni erano state altissime. Ero molto contenta ma più che altro mi balenò in testa il ricordo dell' incontro con Castiel. E pensare che è dal quel giorno che comiciò tutto. Quante cose sono successe in così poco tempo... Ormai il prossimo spettacolo si sarebbe tenuto l' anno a venire e conoscendo il professore non avrebbe tardato ad organizzarlo.

Dopo quell' oretta me ne tornai a casa a fare i compiti. Parlai al telefono con mia madre che non sentivo da moltissimo tempo. Mi chiese di Lysandro, della casa e se i soldi che ci inviava bastavano.

Dopo quello, rimasi a fare zapping con il telecomando abbastanza annoiata senza capire perché Lysandro stesse facendo così tardi. Solo al pensiero, lo sentii entrare e incuriosita lo raggiunsi davanti alla porta.

<< Come mai ritorni così tardi? >> lo rimproverai.

<< Ma sono solo le sette e mezza! >> Replicò appendendo il giacchetto all' attaccapanni.

<< Ma si può sapere dove sei stato? >>

<< Uffa! Ma io non ti ho fatto tutte queste domande quando sei rimasta a casa con Castiel! >>

Ci pensai un po' su e notai che infatti non mi aveva fatto nessun domanda quel giorno... Ma io ero troppo curiosa!

<< Sono stato da Iris >> Disse sedendosi sul divano.

La mia bocca si spalancò in un' espressione di stupore. Non mi aveva detto nulla... Non è che magari non voleva dirmi nulla perché..

<< Non pensare male >> Esclamò continuando a girare i canali.

Come non detto...

Mi raccontò molto alla larga la sua giornata con Iris e dopo aver cenato andammo a dormire.

Sentii rimbombare nella stanza una trillio fastidioso e solo dopo aver aperto bene gli occhi mi accorsi che era il mio telefono a squillare. Mi affrettai a rispondere e dall' altra parte del telefono riconobbi una voce familiare.

<< Ciao Arimi! Sono Pierre Verger! Volevo avvisarti che le prove per la composizione delle band inizieranno oggi alle tre e mezza! Mi raccomando, spero che tu abbia tutti i componenti necessari! Sempre allo stesso posto >>

<< Certamente, verrò con la mia band! >> Esclamai più sveglia che mai.

Pierre attaccò e subito informai Lysandro che continuava a farfugliare qualcosa di incomprensibile.

Mandai subito un messaggio a Castiel e a Nathaniel. La risposta non tardò ad arrivare da entrambi. Cercai qualcosa d indossare, mi preparai e alle tre già eravamo tutti lì tirati a lucido per ricevere il nostro numero. Quando ci chiamarono trovai i stessi giudici seduti in un tavolo di fronte a noi. Ci presentammo e Pierre scattò in piedi quando dissi che la mia band era al completo.

Nathaniel aveva i stessi vestiti del concerto della scuola che ci aveva fatto Rosalya, lo stesso per Lysandro e Castiel. Io invece avevo lo stesso del concerto di beneficenza.

Io e Lysandro eravamo pronti a cantare e con la chitarra, oltre a me c' era anche Castiel. Nathaniel alla batteria diede il via e la canzone cominciò a prendere un ritmo interessante. Ovviamente ripresentammo Numb dei Linkin Park che era perfetta per la voce mia e di Lysandro. Nathaniel andava alla grande e certamente Castiel non era da meno. Mentre cantavamo Lysando mi sorrideva, Castiel mi fece un occhiolino e all' inizio Nathaniel mi rivolse un pollice in su. Pensare che loro erano lì con me solo per farmi felice e vedere che tutto stava prendendo la forma di quello che sarebbe dovuto essere il mio sogno... Mi faceva sentire sempre più viva. Ormai tutti ci eravamo lasciati andare e nessuno, dico nessuno..Ci avrebbe rovinato quel momento, perché su quel palco, sotto quei riflettori, davanti a quei giudici, c'eravamo soltanto noi.

Le luci si accesero di nuovo e dire che i giudici erano senza parole...Era dire poco. Su quel palco, avevamo appena dato tutto quello che potevamo dare e cosa più importante, ero con le persone più speciali della mia vita.

<< Una parola: Eccezionale! >> Commentò il primo giudice.

<< Semplicemente sbalorditivo, ragazzi io non ho parole >> Disse il secondo.

<< Ma che parlo a fare? Siete dentro!!! >> Urlò Pierre.

Urlai con tutta la gioia possibile un "si" interminabile. Corremmo tutti al centro del palco ad abbracciarci . Ero accerchiata da loro che mi urlavano che ce l'avevo fatta. Castiel mi diede un bacio mentre io stavo praticamente piangendo per l' emozione.

<< Ragazzi! Ecco a voi i documenti da compilare, permessi, regolamento e condizioni. Portateceli domani firmati e inizieremo a studiare la vostra immagine appena possibile. Ancora complimenti ragazzi, siete grandi! >> Disse consegnano i moduli ad ognuno di noi e battendoci il cinque.

Castiel mi faceva volteggiare mentre gridavamo tutti di gioia fino a che sentimmo qualcuno battere le mani...

<< Ma bravi >>

Castiel si affrettò a mettermi giù, vidi Nathaniel raggelarsi e Lysandro avvicinarsi a me e a Castiel.

Cavolo se l' avrei riconosciuta...

Debrah.

<< Non sapevo ci fossi anche tu >> Continuò a parlare.

<< Cosa vuoi Debrah? >> Chiese stizzito Castiel.

<< Oh, niente. Volevo solo farvi i miei complimenti, specialmente alla rossa >> Esclamò rivolgendomi forse uno dei suoi peggiori sguardi.

<< Si, è brava vero? >> Intervenne Nathaniel.

<< Vedo che siete tornati amichetti per la pelle voi due eh? >> Sogghignò ironicamente.

<< Si, da quando te ne sei andata le cose hanno preso il verso giusto >> Si intromise Lysandro stupendo tutti i presenti.

<< Ho l' onore di sentirti parlare finalmente >> Esclamò divertita.

<< Non è colpa sua se non ci vai a genio >> Ammisi seriamente.

<< Ma comunque, grazie per il complimento >>

Che intenzioni aveva? E poi tra più di mille candidati proprio lei doveva essere una dei nostri rivali?

Potevo immaginare quanto Castiel dentro di sé stesse vacillando in quel momento ma piuttosto, si sarebbe fatto bruciare la chitarra pur di ammetterlo davanti a lei.

<< Così, anche tu hai saputo della mia storiella con Castiel? Gelosa? >> Mi provocò.

<< Per niente >> Eccome se lo ero.

Sentii Castiel cingermi i fianchi mentre Nathaniel e Lysandro mi si schierarono accanto.

<< Comunque sia, hai un bellissimo squadrone da combattimento >>

<< Chissà chi vincerà >> Aggiunse avvicinandosi e tendendomi una mano.

<< Non sono un tipo da combattimento ma.. Se è questo quello che vuoi, che guerra sia >> Le strinsi la mano con il sorriso più beffardo che avessi mai fatto in vita mia

Debrah diede un ultimo sguardo a Castiel per poi sparire con uno dei suoi sorrisetti furbi.

<< Ride bene chi ride ultimo >> Mormorai più agguerrita che mai.

Non le avrei mai permesso di strapparmi il sogno dalle mani e soprattutto non le avrei permesso di portarmi via Castiel... Perché sapevo che in fondo era lui che voleva.

Ma ormai aveva dichiarato guerra ed ero pronta a difendere quel che mi spettava di diritto con le unghie e con i denti. Fosse anche andata al diavolo, lei e le sue manie di protagonismo.

ANGOLO SCRITTRICE

Ciao a tutte ragazzeeeee! Sono gasatissima per questo capitolo. Non sapete cosa ho dovuto fare per scriverlo. Lo avrei scritto anche prima se per sbaglio non avessi buttato il quaderno con tutti i riassunti dei capitoli, i particolari, l' orario scolastico di Arimi e i capitoli seguenti. So che sono in super ritardo e che forse è un po' corto ma ci ho davvero messo tutta la mi determinazione e spero che sia di vostro gradimento. Questa volta l' ho anche corretto ahaha Quindi non dovreste trovare errori di battitura come spesso mi succede. Spero di sentirvi presto perché sono curiosa di sapere cosa ne pensate. Inoltre ragazze, vi devo ricordare che questa storia sta per finire...Se volete darmi un numero di capitoli da scrivere dopo questo ve ne sarei veramente grata. Inoltre mi sorprende che stia avendo così successo poiché in teoria avrei dovuto scriverne soltanto cinque. Il fatto è che sono molto impegnata e questo lo vedete anche voi quindi continuo a scusarmi. Cercherò anche di togliere gli avvisi dalla storia ma terrò solo quello di ringraziamento che ho fatto per voi! Grazie mille e scusate se non passo più molto tempo a scrivere.
Un bacione grande a tutte! <3

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Capitolo 8
*** spaceVStime ***





WHAT DO I DO WITH A BOY LIKE YOU?

        -spaceVStime-

-Capitolo 8-

Pov's Arimi

Quella sera c'era qualcosa di magico nell' aria. Io e Castiel avevamo un certo feeling dopo l' incontro con Debrah.

<< E' stato come avere passato e presente davanti agli occhi nello stesso momento >> Sussurò quando rimanemmo soli in un camerino del backstage.

<< Stai davvero limitando la mia presenza al presente? Sei consapevole del fatto che dovrai sopportarmi per tutta la vita? >> Dissi sorridendo girandolo con una mano su una spalla.

Dopo quell' innocente sorriso, mi baciò così delicatamente che ebbi la sensazione come se avesse paura di rompermi. Poi però mi strinse all' improvviso talmente tanto da stritolarmi.

<< Devi stare tranquillo...Ci sono io qui con te >> Gli dissi accarezzandogli una guancia quando ancora ero tra le sue braccia.

<< Ti amo >>

POV'S LYSANDRO

Era da un bel pò di tempo che i stilisti ci stavano trattenendo, forse anche troppo per i miei gusti.

<< Quel tipo è peggio di Melody >> Sbuffò Nathaniel mentre si stiracchiava.

<< Non ho mai parlato con Melody se non per cose amministrative >>

Tornati in camerino, trovammo Arimi e Castiel fronte a fronte... Non volevo rovinargli il momento, a vederli così mi gioiva il cuore, si vedeva che si amavano davvero e da una parte mi dispiaceva interromperli ma lo stilista li stava aspettando.

<< Ora andiamo >> Sentii dire da Castiel.

Me ne andai in quello che sembrava essere una terrazza al di fuori degli studi televisivi e Nathaniel capendo la situazione,non tardò ad arrivare.

Di lui sapevo solo che era un ragazzo con la testa sulle spalle e che ha sofferto molto a causa di suo padre che lo maltrattava ma oltre alla storia dell' emancipazione, non sapevo molto su di lui.

<< Seriamente parlando, secondo te ci sono probabilità che il nostro gruppo vinca? Insomma...Ci sono molti gruppi in gamba e devo ammettere che quello di Debrah mi spaventa un pò... >> Chiese Nathaniel.

<< Non è questione di probabilità... Dobbiamo vincere per forza e sinceramente, dopo Debrah mi sento ancora più in dovere di impegnarmi anche per Castiel >>

Nathaniel si appoggiò alla ringhiera fissando le nuvole .

<< Quando Arimi mi chiese di entrare nella band all' inizio ho esitato e anche se forse sta succedendo qualcosa tra me e Prya ultimamente... Continuo a pensare che vederla sorridere mi renda sempre più felice. Ma non sono un tipo che si mette in mezzo ad una coppia >> Confessò dandomi le spalle.

Stavo per rispondere ma lo fece un' altra persona.

<< Tanto non te lo permetterei comunque... Non di nuovo >> Esclamò Castiel accendendosi una sigaretta e dirigendosi verso Nathaniel.

Lui stava lì immobile alla ringhiera,non si era mosso e non sembrava neanche turbato dalla presenza improvvisa di Castiel.

<< Sai bene che non è stata colpa mia, te l'ho detto molte volte e anche Arimi te lo ha detto >> Disse girandosi improvvisamente.

<< Ragazzi! E' inutile buttare benzina sul fuoco... Almeno non ora >> Avanzai tra i due.

<< Tranquillo Lysandro, tanto prima o poi la verità verrà a galla >> Rispose Nathaniel concentrato a guardare Castiel negli occhi.

Detto questo se ne andò rispondendo al telefono, probabilmente si trattava di sua sorella.

POV ARIMI

Ma dove diamine è finito Castiel? Mi aveva detto che doveva solo andare al bagno ma sembra quasi che ci sia caduto dentro.

<< Salve, lei è Arimi vero? Non sarebbe dovuto venire anche il suo collega Castiel? >> Mi chiese un signore, probabilmente lo stilista.

<< Si, dovete scusarlo ma credo sia andato al bagno, dovrebbe tornare a minuti >>

Sbrigati Castiel...

<< Ma che bei capelli luminosi! >>

Il signore che credevo essere lo stilista si sedette su una poltrona ed iniziò a trafficare con delle tabelle mentre ora un signore stava girando i miei capelli tra le sue mani... Odio che mi si tocchino i capelli ma alla fine mi sta solo studiando.

<< Qualcosa mi dice che sei una che fa stragi... >> Disse ridendo e poi risedendosi.

<< Per te non serve un gran lavoro, solo mi piacerebbe sperimentare qualcosa di nuovo.. >> Posò la sigaretta su un posacenere e si girò a prendere delle foto.

<< Ma per questa volta ci andrò leggero >> Quest' uomo comincia a spaventarmi...

Dopo poco si avvicina a me con un paio di foto. In entrambe c' erano due ragazze, anzi, due modelle con maxi magliettoni a tema cosmo, giacche in pelle e calze nere.

<< Sono sicura che questo stile ti si addica perfettamente! Alexandre, il numero 24, taglia S! >>

Il ragazzo che poco prima mi aveva accolta, si alzò dalla poltrona e subito si mise a cercare in un rella di vestiti estraendo una stampella piena di abiti incellofanati.

<< Prego cara, dopo passeremo al trucco. Non guardare, mi raccomando! >>

In pochi secondi mi trovai catapultata in un camerino all' angolo della stanza e soltanto una volta entrata, estrassi i vestiti e mi soffermai ad osservarli con cura. Questo è il tipico stile che vedi sui siti come Tumblr o Pinterest, cose a cui non ho mai aspirato perché lo ritenevo troppo esagerato per me, però ora sono curiosa...

Subito misi la maxi maglietta stampata, era tutta bianca e al centro c' era una stampa piena di stelle e galassie con una scritta a caratteri distorti: PSYCHOPATHIC

Subito dopo mi accorsi che come al solito non rispettavo mai l' ordine nel modo di vestirsi, ma non importava, misi le calze nere dopo e per ultima la giacca nera in pelle.

Era carino come stile ma...ai piedi? E poi sembrava che mancasse qualcosa.

<< Attenzione! Scarpe in arrivo! >>

Feci in tempo a spostarmi che un paio di anfibi neri atterrarono nel mio camerino. Quell' uomo cominciava seriamente a spaventarmi.

<< Sbrigati cara, dobbiamo passare da Samira dopo >>

Mi guardai un ultima volta e mentre uscivo chiesi chi fosse Samira.

<< OH-MIO-DIO! Stai un incanto! Gira, gira, ti voglio vedere bene >> Ovviamente lui ignorò la mia domanda.

Dall'altra parte della stanza sentii Alexandre aprire la porta e subito riconobbi la voce di Castiel. Certo che ce ha messo di tempo!

Stavo per raggiungerlo ma lo stilista mi bloccò. Possibile che ancora non sappia il suo nome? Morgan, sulla sua targhetta... Che idiota a non averci pensato prima.

<< Ognuno vedrà l' altro solo il giorno dell' esibizione! >>

<< Ma non mi sto sposando! >> Contestai incredula.

<< Non tu, le mie creazioni >> I tipi di stile si sposano a vicenda?... Ok.

Detto questo sentii Castiel domandare di me ma Alexandre disse che già ero andata da "Samira".

Morgan mi fece uscire dalla porta di emergenza, con la coda dell' occhio vidi Nathaniel e Lysandro parlare, non mi videro però visto che stavamo correndo neanche stessimo fuggendo da un bombardamento.

Entro in quello che sembra essere un salone di trucco con lucine in stile Hollywood, tra le tolette c' era un viavai di persone che correvano con grembiuli di pennelli e spazzole.

<< Samira, ecco la tua cavia >>

Smisi di guardarmi intorno e subito notai una donna di fronte a me, aveva la carnagione mulatta con degli occhi verdi stupendi.

Ora ho capito chi è Samira.

<< Grazie Morgan, ci vediamo quando ho finito >> Lo salutò lei. Morgan se ne andò e subito venni fatta sedere di fronte ad un gigante specchio.

<< Ciao io sono Samira, penserò al tuo trucco e alla tua acconciatura, scusa l' accoglimento brusco ma devi sapere che sei la centoventicinquesima persona che preparo oggi >> Spiegò cominciando a spruzzare qualcosa sui miei capelli. Non sapevo cosa fosse ma sapeva di buono.

<< Hai un bel colore ed è anche naturale giusto? >> Mi chiese cominciando a spazzolarli.

<< Si..Anche se, se devo essere onesta, non li curo troppo e forse si vede >> Risi.

<< Tranquilla non e niente di irrecuperabile, andremo solo a dargli una spuntatina, giusto per dargli una forma e per il trucco faremo un semplice smokey eyes nero e viola con una tinta labbra che riprende il colore dei tuoi capelli >> Mi spiegò osservando quello che sembrava essere un fascicolo con su scritto il mio nome.

Mi piaceva il suo modo di fare, mi metteva a mio agio, non come Morgan..Non ci mise davvero nulla, guardandomi allo specchio mi veniva da piangere di gioia, è un tipo di stile che ho sempre voluto avere! I capelli che sembravano ordinati e spettinati allo stesso tempo e gli occhi che sembravano essere letteralmente due accessori della mia maxi maglietta!

<< Ti prego non farti decolorare mai questi capelli che sono stupendi! Ora ti porto dal fotografo,serviranno per la sezione online del tuo gruppo >>

<< Sezione online? >> Chiesi confusa. Nessuno mi aveva informata di questo step.

<< Sul sito del talent c'è una pagina a voi dedicata, lì vengono annotati i vostri progressi e punteggi, inoltre i spettatori da casa potranno lasciare commenti e noi potremmo vedere quanti ascolti attirate. Domani farete la foto di gruppo tutti insieme. >>

Rimasi stupita..Non pensavo ci fosse tutto questo lavoro dietro un talent di musica.

<< E noi potremo rispondere ai commenti? >>

<< Soltanto su Twitter con i vostri account personali se ne hai uno >>

<< Ora però, sbrigati che ho altre persone da preparare, ultimo corridoio a destra! Ci rivediamo domani >> Aggiunse per poi salutarmi.

E' stata molto carina con me, spero di essere assegnata sempre a lei.

Appena entrata in quello che sembrava essere uno studio fotografico, mi imbattei in flash e lampi. C'era uno gigante sfondo bianco e uno verde dall'altra parte della stanza, probabilmente per il montaggio dello sfondo al computer.

<< Ciao! Devi essere Arimi giusto? >>

Mi voltai immediatamente verso un tipo strambo, aveva una camicia in cashmere sul bordeaux, pantaloni neri e scarpe marroni in pelle. Aveva un cappotto fin troppo lungo... Per mia sorpresa era molto giovane, dico per mia sorpresa perché lo avrei scambiato per mio nonno ma devo ammettere che questo stile da uomo vissuto gli donava.

<< Piacere io sono Emeric, tu sei Arimi degli spaceVStime? >>

<< Si >> Rispondo ridendo della sua pronuncia.

<< Scusami ma è che non riesco a capire il nome del vostro gruppo >> Rise anche lui poco dopo.

<< Il "VS" sta per Versus, contro. "Space versus time" >> Spiego.

<< Ora è tutto più chiaro >> Rise barrando il mio nome sulla lista.

Mi accompagnò vicino alla sua postazione.

<< Appena il mio collega finisce con questo ragazzo, vengo a farti il servizio fotografico >> Disse non appena qualcuno entrò annunciando una pausa per tutti.

Tra imprecazioni e persone che sbuffavano presi un tramezzino il più velocemente possibile da un buffet allestito per i fotografi. Individuai uno sgabello accostato ad una parete e mi ci sedetti. 

Ripensai a quando decidemmo il nome del gruppo. Durante il periodo in cui tutti ci eravamo messi d'accordo per formare la band e io chiamai mia madre raccontandole tutto e chiedendole di avvisare la scuola. Lysandro continuava a dire che aveva bisogno del suo spazio vitale e dei suoi tempi e Nathaniel invece continuava a dire che ci sarebbero serviti più giorni per prepararci e che era tutto una corsa contro il tempo; così mi venne in mente di fare dei nostri problemi, il nome della band. Lo spazio personale di Lysandro e il tempo mancato di Nathaniel. Castiel diceva che suonava bene e alla fine si convinsero anche gli altri.

Continuando a guardarmi in torno notai una chioma rossa tra la folla di persone ammassate al buffet. Mi catapultai su Castiel senza farmi sentire.

<< Ahia! Ma che modi sono ques...Arimi ma sei tu! >> Lo senti esclamare prima arrabbiato e poi contento.

<< E chi poteva essere con questa delicatezza? >> Rise ironico.

Misi il broncio facendo finta di andarmene ma subito mi bloccò intrappolandomi tra le sue braccia.

<< Lo sai che è da troppo tempo che non mi dai un bacio? >> Sogghignò avvicinandosi a me.

Roteai gli occhi ridendo e lo baciai. Subito dopo vedemmo entrare anche Nathaniel. Era strano vederlo vestito tutto di nero, era dal giorno del concerto al liceo che non lo vedevo così. Era palesemente a disagio.

Subito Castiel scoppiò a ridere vedendolo ma mi affrettai a tappargli la bocca con la mano.

<< Non complicare le cose! >>

<< Almeno io e te siamo vestiti da incanto, a proposito piccoletta, questo stile ti sta da Dio! >>

Arrosii immediatamente, è raro ricevere un complimento da Castiel. Gli diedi un ultimo bacio prima di alzare la mano e chiamare Nathaniel.

<< No perché hai chiamato quel rimbambito?! >> Sussurrò alterato Castiel abbassandomi la mano.

<< Perché è mio amico, fa parte della band e ormai ci ha visti >> Dissi continuando ad osservare Nathaniel che ci stava raggiungendo.

<< Questa me la segno >>

Risi vedendo Castiel a braccia conserte cercando di non guardare Nathaniel.

<< Hey! Arimi, sei stupenda! >> Si complimentò il biondino ridendo.

Stavo per ringraziarlo del complimento ma venni interrotta.

<< Già gliel' ho detto io >> Commentò acido Castiel.

<< Uffa la smetti di fare l' antipatico? >> Sbottai prendendo Nathaniel per un polso e trascinandolo via un po' più lontano da Castiel in modo che non potesse sentirci.

<< Sai a che punto è Lysandro? >> Chiesi.

<< Mi sembra di averlo visto entrare dallo stilista subito dopo di me >>

Cercai di vedere se nel frattempo ci avesse raggiunto anche lui ma Emeric mi si piazzò davanti.

<< Credo che toccherà sbrigarci, siamo in ritardo sulla tabella di marcia! Da quando i truccatori sono diventati così rapidi? >> Lo sentii sbuffare mentre mi trascinava davanti a quello che sembrava essere lo sfondo bianco.

<< Amore ti prego,fammi un favore regolami questo cavalletto >> Lo sentii dire ad un altro ragazzo, lui però al contrario indossava una semplice T-shirt bianca, jeans strappati, Vans bordeaux ed un foulard legato sotto il ciuffo dei capelli del medesimo colore... Devo ammettere che non era niente male se non fosse già che era palesemente fidanzato con il fotografo. Perché i ragazzi migliori sono gay?

<< Ti ho detto cento volte che a lavoro mi devi chiamare Michail! >> Si accigliò prima di sistemare bene il cavalletto; ovviamente Emeric non lo stava ascoltando.

<< Cara, voglio che tu sia il mistero in persona, la ragazza irraggiungibile che tutti vogliono >>

Mentre Emeric mi spiegava cose strane su sguardi e atteggiamento emblematico, Castiel si ostinava a ridere sotto i baffi.

<< Tu, smettila di ridere! >>

<< Scusa, ma proprio davanti al suo ragazzo ti metti a dire che dovrebbe avere un atteggiamento da ragazza irraggiungibile? >> Certo che la sua sfacciataggine non aveva mai fine...

<< Spera che non si scopra allora o gli ascolti per voi si abbasseranno di molto, inoltre è l' unica ragazza nel gruppo o sbaglio? E' la vostra punta del diamante, io non rischierei così tanto fossi in te >> Detto questo, Emeric continuò a guardarlo con un sorriso beffardo mentre Castiel si allontanò a braccetto con Nathaniel che lo intimava di calmarsi.

<< Tornando a noi... >> Emeric fece cenno a Michail di passargli una chitarra e subito me ne ritrovai in mano una acustica nera dall' aspetto impeccabile.

<< Ora, tienila un po' più indietro rispetto a te e falla toccare a terra mentre tu di profilo guardi in alto con gli occhi chiusi >> Si affrettò a dirmi per poi prendere il posto di Michail e mettere a fuoco su di me.

<< Schiena dritta! >>

<< Lascia morbido il braccio! >>

<< Piega la gamba sinistra! >>

Emeric continuava a correggermi mentre ogni tanto subentrava di corsa Michail a spostarmi qualche ciocca di capelli o ad aggiustarmi i vestiti. Non lo avrei mai detto ma era faticoso!

Continuai così per un' altra mezz' ora o forse era la stanchezza che mi alterava la percezione del tempo.

Quando uscii in terrazza per prendere una boccata d' aria, vidi Castiel che si preparava a fare il servizio fotografico con un secondo fotografo mentre Emeric stava preparando Nathaniel.

In terrazza vidi Lysandro parlare al telefono con qualcuno, mi sembrava di aver capito fosse Iris. 

<< Tra non molto tocca a te >> Lo informai non appena mise giù al telefono.

<< Hai già finito? >>

<< Si, non ti è sembrato ma hai parlato molto con Iris >> Risi.

Subito diventò rosso ma vidi comunque un sorriso espandersi sul suo volto. Mi faceva piacere vedere Lysandro in questo stato anche se Iris peggiorava la situazione visto che Lysandro era sempre sulle nuvole più del solito.

Quando lo vidi entrare nello studio mi affrettai a chiamare Rosalya. Dovevo raccontarle ancora tutto. Mi chiese di me e di Castiel come al solito ma le raccontai anche di tutto quello che avevo subito fino a poco fa e anche di Debrah.

<< E così quella vipera ha avuto il coraggio di venirvi a parlare? >> Sentii esplodere il telefono.

<< Rosa, mi hai ucciso un orecchio! Comunque si, ma non le permetterò di rovinare tutto >>

<< Brava! Così ti voglio! Falle vedere di cosa siete capaci, rimarrà esterrefatta! >> La sentii dire tutta entusiasta dall' altra parte del telefono.

Rimanemmo a parlare altri dieci minuti anche se sapevo che mi stava nascondendo qualcosa, lo sentivo dal suo tono di voce e spero vivamente che non si tratti di qualcosa di grave.

Erano le undici passate e le mie palpebre cominciarono a farsi pesanti. Finalmente riuscimmo a trovarci tutti in terrazza, stavamo per andarcene quando vidi Pierre correre verso di noi.

<< Ragazzi, grazie per essere rimasti, so che è tardi ma non dimenticate di firmare i fogli, servono a potervi stabilire in una casa qui vicino durante il talent e a giustificare la vostra assenza a scuola >>

Subito ci affrettammo a firmare i documenti per la scuola sotto lo sguardo incuriosito di Pierre.

<< Siamo tutti emancipati >> Si sbrigò a chiarire Nathniel.

Ora che ci penso è una fortuna...

<< Perfetto, allora per i documenti dell' appartamento consegnatemeli domani dai vostri genitori, questi non potete firmarli da soli >> Chiarì poi.

<< Mi raccomando, domani alle nove dovete stare qui, venite con gli stessi abiti che vi hanno fatto indossare i stilisti, passate a consegnarmi i fogli e andate nella sala trucco, alle undici avete la foto di gruppo. Subito dopo le foto andate in sala prove per provare la canzone, lì troverete Lara, una mia collega. Quando avrete finito avete tempo da mezzogiorno alle quattro del pomeriggio per sistemarvi nella vostra stanza vi darò le chiavi domani quando mi consegnerete i documenti. Alle quattro e mezza dovete essere qui per gli ultimi ritocchi prima della live! Avete tutto scritto qui in questa tabella, mi raccomando la puntualità >> Ci spiegò di fretta Pierre consegnando ad ognuno una copia della tabella.

Fortuna che c'è tutto per iscritto perché ero sicura di non aver afferrato tutto, non vedevo l' ora di tornarmene a casa e dormire.

Quando arrivammo a casa Lysandro si affrettò a chiamare mia madre e a mandargli via fax i documenti, sicuramente si sarà anche preoccupata visto l' orario ma i documenti sono indispensabili per domani mattina e mia madre non è una persona mattiniera, inoltre ero troppo stanca per parlargli.

Anche Lysandro fece lo stesso, solo che mandò tutto al fratello visto che mia zia ha una certa età e con queste cose non ci sa fare... Santo anche mio cugino Leight.

La mattina seguente mi svegliai con un nodo allo stomaco per l' ansia. Lysandro stranamente già si era alzato ed era giù che imburrava di marmellata qualche fetta biscottata. Io mi fiondai in bagno, ma preferii non indossare subito i vestiti, avevo troppa paura di sporcarli mentre facevo colazione e non avrei osato immaginare la reazione di Morgan se mi fossi presentata in studio con la maglietta sporca di marmellata.

<< Buongiorno, pronta per il grande giorno? >> Mi sorrise Lysandro per poi darmi un bacio sulla fronte.

<< Non mettere più ansia di quanta già non ne abbia >> Risi addentando una fetta biscottata.

<< Ti ho preparato una bella tazza di tè verde >>

<< Grazie al cielo, ti adoro Lys >> Esclamai più contenta che mai, solo io potevo sapere quanto mi calmasse il tè verde.

Finita la colazione mi vestii e mentre mi lavavo i denti diedi anche un' occhiata veloce al programma.

Lysandro aveva già preparato la sua valigia da portare al nuovo appartamento, non c' era bisogno di portare molti vestiti se non per i giorni di prova, per il resto c' era Morgan. Presi le mie cose per l' igiene intima, qualche maglietta e pantalone, biancheria intima e qualche libro da leggere.

Mentre Lysandro sistemava quei pochi piatti in cucina, mi affrettai a stampare i documenti firmati mandati via fax da mia madre e la Leight e messo il giacchetto, ci recammo in studio in fretta e furia.

Entrando trovammo Nathaniel che stava consegnando i documenti a Pierre.

<< Sono firmati solo da mia madre, spero non sia un problema.. >>

<< Come mai? >>Si accigliò Pierre.

<< Diciamo che ho un po' di problemi con mio padre e la storia dell' emancipazione >>

<< Mh, capisco >>

<< Stai tranquillo, come minimo serve una firma >> Lo rassicurò subito.

Rassicurò anche me sentirglielo dire perché anche i documenti di Lysandro erano firmati solo da sua madre.

Subito dopo aver consegnato i nostri documenti arrivò anche Castiel che diede anche i suoi compilati e firmati. Pierre diede una copia delle chiavi del nuovo appartamento ad ognuno di noi e dopo avergli lasciato le nostre valigie, come segnato nella tabella, mi recai da Samira che mi fece lo stesso trucco del giorno prima. Mi faceva piacere rivederla, quasi mi sembrò di non avere l'ansia. Subito dopo venni accolta nuovamente da Emeric insieme a tutti gli altri per la foto di gruppo.

<< Voglio Arimi a sinistra dell' inquadratura! >> Continuava ad urlare Emeric mentre Michail cercava di spostarmi prima più a destra poi al contrario secondo le sue indicazioni.

<< Nathaniel, cos'è quel sorriso rigido? Devi essere serio! >>

<< Castiel, siediti su quell' amplificatore a destra per favore >>

<< Lysandro, poggiati pure sullo sfondo e guarda Arimi anche se è di spalle a te >>

Emeric continuava a dare istruzioni ma devo ammettere che solo dopo capii che stava cercando come di costruire una scena.

<< Castiel, fingi di parlare con Lysandro, mentre tu guarda Arimi con le mani nelle tasche >> Disse prima riferendosi a Castiel e poi a Lysandro.

<< Nathaniel tu sistema le bacchette della batteria vicino a te e mettiti tra Arimi e Lysandro seduto con il gomito su un ginocchio mentre l' altra gamba la lasci distesa >>

<< Riguardo a te Arimi, la stessa posa di ieri ma di spalle senza guardare nessuno >>

Nessuno osava parlare e tutti ci limitavamo a seguire le indicazioni di Emeric.

Quando vidi lo scatto rimasi a bocca aperta, sembrava che avessimo appena finito di suonare, con la batteria di sfondo tra me e Nathaniel, inoltre sembrava che Castiel stesse davvero parlando con Lysandro per non parlare di quanto fosse venuto bene Nathaniel!

<< Perfetto ragazzi, Michail ora si occuperà di creare la vostra sezione online sul sito, entro questa sera dovrebbe essere tutto pronto, in bocca al lupo per le prove! >>

Salutammo Emeric e con una copia della foto in tasca, mi diressi con gli altri alla sala prove. Fortuna che stavo simpatica a Emeric e che me ne ha fatta una copia.

Subito ci accolse una ragazza dai capelli rosa e dagli occhi azzurri, sembrava appena uscita da un anime, leggendo il suo nome mi ricordai che Pierre ci aveva accennato fosse una sua collega.

<< Salve ragazzi, io sono Lara, vi aiuterò con le prove per tutta la durata del talent, inoltre incideremo anche i brani che suonate qui dentro prima di ogni puntata in modo che venga archiviato tutto >> Ci spiegò prima di iniziare.

Lara si mise subito ad ascoltare e dopo tre o quattro prove ci fece incidere "Numb" su un CD.

Come previsto eravamo in perfetto orario per uscire e andare a sistemare le nostre cose nell' appartamento.

La casa era verso la fine della strada, vicinissimo allo studio. Quando entrai non mi sembrava vero di poter vivere in quella casa! Non era una casa super lussuosa però rispetto a quella dove vivevamo io e Lysandro, era una reggia. Aveva un open-space con divano, un televisore al plasma e un tavolo di legno da sei posti, la cucina al lato destro che si univa alla sala con un' isola e un lampadario ultramoderno. In ogni camera c'era un piccolo bagno personale, quindi non ci sarebbero stati litigi la mattina per fortuna. Le camere avevano letti da una piazza e mezza con un armadio, due mensole e una piccola scrivania. Basilare ma efficiente!

<< La adoroo!! >> Gridai tornando in salotto.

<< Io voglio la camera con il balcone >> Aggiunsi poi correndo a metterci la mia valigia.

<< Io quella accanto alla tua! >> Sentii gridare Castiel.

Lysandro aveva preso la camera di fronte alla mia e Nathaniel si era sistemato in quella in fondo al corridoio. Alla fine tra le due rimaste ha preso quella che si affacciava alla Torre Eiffel anche se era più piccola, quindi ci rimaneva una stanza vuota poiché l' appartamento era fatto per sei persone, sicuramente ci avremo provato tutti insieme visto che il salotto non era così spazioso e quella era la camera più grande.

Eravamo tutti stanchi morti quindi ci appisolammo prima della grande serata. L' ansia non faceva che crescere e riuscii ad addormentarmi solo quando Castiel irruppe nella mia stanza e si sdraiò accanto a me. Inutile dire che mi accoccolai a lui e caddi tra le braccia di Morfeo.

ANGOLO AUTRICE

Ciao a tutte! Non sapete da quanti giorni cerco di scrivere questo capitolo! Anche questo l' ho dovuto dividere perché come al solito quando io programmo le cose le devo sempre cambiare ahaha. Che mi dite? Sono iniziate le vacanze e finalmente posso riattivare la mia vita notturna (Tanto è vero che sono le 3:00 del mattino) . Molti sicuramente avranno gli esami e per questo vi auguro un buono studio e tanta fortuna! Spero che vi sia piaciuto, ci ho dedicato molto a scriverlo e mi è costato anche molte ricerche e fantasia, forse in questo capitolo mi accorgo che la coppia non è molto animata ma ormai devo incentrare la storia sul gruppo,sicuramente farò una sorpresa ad Arimi ahah. Insomma lei alla fine, insieme a Castiel è il mio personaggio preferito, non posso non farle un regalo, quindi se per lei è un regalo, per voi sarà un colpo di scena ahah. Nel prossimo capitolo li vedremo imbattersi nella prima live del programma e come sfidante ovviamente c'è Debrah. Non l' ho voluta inserire in questo capitolo perché volevo calmare le acque ma non è detto che anche il prossimo sia così tranquillo. Scusate se mi dilungo ma stavo pensando di fare una pagina instagram in modo da poter parlare con tutti e magari fare delle live per rispondere alle vostre domande. Non ho mai fatto qualcosa di simile però fatemi sapere se vi piacerebbe o se avete domande riguardo la storia. Ora vi lascio in pace ahaha. Ancora un in bocca al lupo per chi ha gli esami! Buone vacanze a tutte!!! Un bacione <3

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Capitolo 9
*** Si va in scena ***




WHAT DO I DO WITH A BOY LIKE YOU?

        -Si va in scena-

-Capitolo 9-

<< Buongiorno tesoro! Mangi qualcosa per colazione? >>

<< No, grazie mamma devo sbrigarmi sono già in ritardo! >>

Sentii improvvisamente una tazzina sbattere sul tavolo, mia madre sussultò ed io ero già pronta a fuggire.

Mi avventai sulla porta di casa per uscire ma non fui abbastanza veloce.

<< Arimi! Ferma! >> Mio padre cominciò a strattonarmi e dopo avermi messa con le spalle al muro mi diede un ceffone.

<< Giulio smettila! >> Mia madre provava a difendermi, varie volte mi aveva detto di smettere ma io odiavo diventare qualcun altro solo per accontentare mio padre.

<< Quante volte ti ho detto di non vestirti in questo modo?! Ho una reputazione da mantenere io! Qui la gente parla! Spettegola! Secondo te la gente va da un avvocato la cui figlia si veste da sgualdrina? Eh! Vatti a cambiare immediatamente! >>

Inutile dire che le lacrime cominciarono a scendere, mia madre gridava contro mio padre di non trattarmi in quel modo ma non c'era verso di fargli cambiare idea...

In lacrime mi precipitai in camera, tolsi i miei anfibi poi le calze, la gonna... E andavo avanti così, mi struccai e raccolsi i capelli in una coda.

<< E per favore, non tingerti più i capelli di blu! >>

Detto questo senti la porta di casa sbattere e mia madre precipitarsi per le scale. Quando la vidi sulla soglia della mia camera corsi verso di lei che con sguardo rassegnato mi invitava ad abbracciarla.

<< A me piace come ti vesti, non devi mai ascoltare quello che dicono gli altri, è la tua vita! Si vive una volta sola... Resisti piccola, tra non molto andrai a vivere con tuo cugino e sarai libera di fare ciò che vuoi >>

Rimanemmo unite e per vari minuti poi mi diede un bacio sulla fronte e mi asciugò le lacrime.

<< Potrai suonare la chitarra elettrica quando vuoi, vestirti come vuoi! Parigi non è un paesino, la gente non avrà neanche il tempo per spettegolare su di te, vedrai >>

Mi porse un paio di jeans e una felpa rosa. << Forza, oggi ti accompagno io a scuola >>

<< Ti voglio bene mamma >>

<< Anche io te ne voglio tesoro >>.

<< Arimi, amore sveglia >>

<< Mh? Mamma? >>

Non appena aprii gli occhi vidi Castiel con un espressione preoccupata in volto. Il mio cuscino era zuppo e potevo visibilmente notare delle macchie di mascara sul cuscino.

<< Tutto ok? Hai avuto un incubo? >>

No..Magari fosse stato solo un incubo, ho sognato una delle tante mattinate a casa in Italia con i miei. Dio solo sa quanto quel paesino abbia persone così superflue e mio padre... Lasciamo stare mio padre, lui non pensava a noi, pensava solo alla sua carriera. Mi rivenne in mente di quando venni a vivere con Lysandro, qui a Parigi.. Nella prima scuola in cui andai non mi trovai per niente bene..Ci rimasi solo per sei mesi; le persone mi prendevano in giro per il mio stile. Parlavo solo con Lety e Kentin ma non me la sentivo di andare avanti come se fossi rimasta in Italia, mi ero trasferita per stare meglio! Per essere io... Ma a quanto pare a nessuno piacevo per come ero così mi rassegnai ad indossare la maschera che mio padre aveva creato per me e mi iscrissi nello stesso liceo di Lysandro.

Ovviamente di tutto questo lo sa soltanto Lysandro ma non so se ne abbia realmente parlato con Castiel. Nel frattempo lui era ancora lì ad aspettare una mia risposta.

<< Io..Si ma è tutto ok, tranquillo >> Mi affrettai a scendere dal letto per vedere se il mio make-up si potesse recuperare in qualche modo ma purtroppo l'intervento di Samira era inevitabile.

<< In qualsiasi momento, tu ricorda che ti amo e che sono sempre qui per te >>

Castiel mi aveva raggiunta allo specchio e ora come ora adoravo le parole che mi stava dicendo.

Quando Nathaniel irruppe nella mia camera, mi stava ancora dando dei teneri baci sul collo e come al solito cominciai a diventare rossa.

<< Ragazzi è ora di anda... >> Vidi la faccia di Nathaniel mutare da un' espressione preoccupata ad un espressione dolce e stupita.

Dallo specchio però potei notare il disappunto di Castiel e infatti dopo neanche due secondi gli diede addosso.

<< Biondo! Qui non sei il delegato, non puoi entrare dove vuoi! Inoltre questa è la camera di Arimi, potresti almeno degnarti di bussare! >>

Scommetto che più che entrare senza aver bussato, si è vergognato di essere stato visto in un momento di dolcezza con me.

<< Scusa la prossima volta chiederò direttamente se per caso state procreando >>

Castiel si stava innervosendo ed ero sicura che fosse in procinto di picchiare il mio migliore amico, quando ad un tratto, mentre Castiel stava per spingere Nathaniel vidi Lysandro sbucare dalla camera di fronte per poi spostare il biondino dal bordo della maglietta con nonchalce, in perfetto tempismo. Bloccai Castiel in tempo, prima che potesse cadere. Lysandro si mise immezzo ai due lanciando un' occhiataccia al mio ragazzo.

Calmate le acque, uscimmo tutti dall' appartamento e non appena arrivata in studio mi precipitai da Samira per un ritocco last minute. Non fece domande o smorfie, mi accolse con un semplice sorriso. Santa donna!

Il momento tanto atteso stava per arrivare, vedevo gente dello staff correre da un capannone all' altro. A tutti i gruppi fu ordinato di andare nei rispettivi camerini per lasciare libero passaggio sotto al palco. L'ansia cresceva ma saliva anche l' adrenalina e la voglia di battere Debrah. Avevo troppo da difendere, il mio sogno, i miei amici... Castiel.

Il tempo volò e poco dopo sentimmo la voce del presentatore dare il benvenuto al pubblico.

Dal fondo del camerino sentivo qualcuno respirare profondamente ma senza girarmi a guardare potevo ben intuire chi fosse.

Nathaniel continuava a camminare per tutto il camerino senza dare tregua al bordo della sua maglietta. Non potei fare a meno di avvicinarmi a rassicurarlo

<< Ei! Calma! Rischierai di farti venire un infarto così! >> Risi mettendogli le mani sulle spalle.

<< Scusa ma sono in preda al panico... >>

Mi guardava con occhi supplichevoli, come per chiedermi il permesso di fuggire all' istante.

<< Non puoi abbandonarmi ora >> Dissi abbracciandolo più che potei.

Si affrettò a ricambiare e dopo aver fatto un respiro profondo sentii i battiti del suo cuore rallentare.

<< Bravo, così.. >> Continuavo a stringerlo a me.

Percepivo lo sguardo di Castiel su di noi ma non importava, Nathaniel era il mio migliore amico e neanche la sua gelosia mi avrebbe fermata dal sostenerlo.

<< Quando saliremo sul palco batti le bacchette tre volte per darci il via come nelle prove, quando te la senti ok? >> Gli sorrisi.

Nathaniel annuì sorridendomi, si era calmato; giusto in tempo visto che pochi secondi dopo entrò un operatore dello staff a consegnarci la scaletta delle band durante la serata.

Un elenco kilometrico di band scorreva sotto i nostri occhi. Mi affrettai ad attaccarlo sulla piccola lavagna di sughero vicino la porta.

<< Wow.. >> Senti esclamare Nathaniel non appena finito di leggere la scaletta. Non volevo cominciasse ad agitarsi ma anche io stavo cominciando a sentirmi in ansia però mi sentivo troppo in dovere di fare un discorso prima di salire in scena con tutti.

<< Ragazzi... Non mi sembra vero di essere qui stasera, ci tengo a ringraziarvi di cuore perché vada come vada sono davvero contenta di stare in vostra compagnia, davvero. Vi voglio bene >>

Le emozioni mi stavano giocando brutti scherzi, se prima fremevo di salire sul palco per scontrarci con Debrah, ora mi veniva da piangere al solo realizzare di essere qui con loro.

Vidi dei sorrisi espandersi sui loro volti e subito mi vennero ad accerchiare con un grande abbraccio.

<< Faremo scintille stasera, vedrai la mia chitarra andare in fiamme! >> Il commento di Castiel era d' obbligo.

<< Darò il meglio solo per te, nanetta >> Disse Nathaniel per poi schioccarmi un bacio sulla guancia.

<< Questo è lo spirito giusto! >> Sentii dire da Lysandro.

Nella scaletta eravamo i terzi... Meglio, ci saremo tolti subito il pensiero anche se non potei fare a meno di vedere in quale posizione fosse il gruppo di Debrah, i "darkneSSSouls"..Le anime oscure.

Giusto un' anima oscura poteva avere quella strega.

Noi eravamo terzi e loro quinti, meglio non averli prima di noi, almeno Castiel non si sarebbe destabilizzato.

La prima band salì sul palco ed io e Castiel cominciammo ad accordare le chitarre, con Lysandro feci invece degli esercizi per la voce sotto, ovviamente, le risate di Castiel e Nathaniel per via delle nostre facce buffe.

Non appena la prima band ebbe finito di suonare, salì la seconda e mentre l' ansia cresceva la porta si aprì rivelando il sorriso simpatico di Emeric.

<< Ciao ragazzi! Come va Arimi? Tutto ok? >>

<< Si tutto pronto, giusto un po' di ansia >> Ammisi ridendo.

<< Tutto normale, tranquilli! Il pubblico sembra davvero entusiasta, ho già visto un cartellone con il nome del vostro gruppo! >>

Tutti ci guardammo incuriositi. Dei fans?

<< Ora però dovete andare! Siete i prossimi! Mi raccomando ragazzi >> Ci incoraggiò.

<< Grazie di essere venuto Emeric! Non ce lo aspettavamo >>

<< Non potevo non venire dalla mia modella preferita, la fotocamera ti adora! >>

E' vero che il mio servizio fotografico è stato molto divertente ma Emeric diceva di amare la mia timidezza e i miei sguardi buffi nel tentativo di sembrare "emblematica".

Ci accompagnò fin sotto le scale che conducevano al palco dove un altro operatore dello staff ci aveva accolti per spiegarci cosa dovessimo fare una volta saliti.

<< In bocca al lupo ragazzi! >> Salutammo tutti Emeric e subito aprimmo le orecchie per carpire ogni singola parola che dicesse il ragazzo davanti a noi.

<< Voi siete il numero tre, non appena sentirete il presentatore chiamare il vostro gruppo con la canzone che cantate, pensate soltanto a cantare, prima di uscire aspettate. I giudici vi diranno il loro parere sulla performance e vi daranno un punteggio da 0 a 10. Per via d' eccezione il punteggio che otterrete oggi sarà un bonus per le future sfide ad eliminazione. Tutto chiaro? >>

Tutti annuimmo e dopo pochi minuti sentimmo il presentatore annunciare i nostri nomi.

Ci precipitammo sulle scale per poi andare sulle nostre postazioni. L' ambiente era scuro, le luci erano basse, rivolte su di noi. Qui non era come al concerto di beneficenza del mio corso di chitarra, nel pubblico ci saranno state centinaia di persone. I giudici sedevano di fronte a noi. Pierre non aveva il diritto di darci un punteggio ma lo vidi alzare i pollici in segno di incoraggiamento. Mi girai verso Castiel intento a sistemarsi la chitarra... Nathaniel impugnava le bacchette mentre Lysandro, poco distante da me si era appostato nel microfono di fianco al mio. Il tempo sembrava essersi fermato ma ricominciò a scorrere quando in mezzo alla folla, come aveva detto Emeric vidi un cartellone con su scritto i nostri nomi. Sotto di questo vidi tutti i nostri compagni di scuola. Rosalya gridava parole di incoraggiamento, Prya ed Iris sbracciavano mentre con Rosalya cercavano mi mantenere alto il cartellone. Anche Alexy si era unito al coro e come lui, Armin, Melody e Kentin, potevo addirittura vedere Lety!

Sentii Nathaniel battere le bacchette e con un sorriso stampato in volto cominciammo tutti a suonare. Avevo il cuore a mille, vedere tutti lì per noi mi aveva fatta emozionare e capire quanto fossi fortunata ad avere degli amici così!

Cominciai a cantare con Lysandro non appena partì la base,affiancandolo come seconda voce. Io e Castiel andavamo all' unisono ed era inevitabile scambiarsi occhiatine. Nathaniel stava andando alla grande, non sbagliava un passaggio, Castiel..Beh, lui suonava da Dio come al solito e Lysandro stava incantando tutti con la sua voce. La mia voce melodica era perennemente in contrasto con quella di Lysandro, a formare un suono completo. Sentimmo il pubblico applaudire verso la fine della canzone, le luci cambiavano colore, i giudici scrivevano sui loro block notes con fare soddisfatto ed io non potevo fare a meno di sentirmi invincibile, qui su questo palco con il mio ragazzo, il mio miglio amico e mio cugino, i miei amici nel pubblico che esultavano per noi e poi sicuramente mia madre che mi stava guardando dalla diretta online.

La canzone finì con un riecheggiare delle nostre chitarre mentre la voce di Lysandro si affievoliva lentamente. Il pubblico applaudì nuovamente, questa volta con più intensità, le luci si alzarono e soltanto allora potemmo veramente renderci conto di dove stessimo suonando.

Mentre il pubblico applaudiva, ci scambiavamo sguardi fieri e subito la nostra attenzione venne richiamata da Pierre.

<< Ragazzi...Wow. Che dire? Questa sera mi siete piaciuti tantissimo! Non mi aspettavo tutta questa carica sin dalla prima performance! Complimenti! Voi siete d' accordo con me vero? >>

Pierre era evidentemente sorpreso e questo mi rendeva felice anche se ero più curiosa di sapere il risultato del punteggio e i pareri degli altri giudici.

<< Formidabili, davvero! Anche io come Pierre ho visto il pubblico applaudire ben due volte! Che dite sono stati bravi? >> Il giudice si girò verso il pubblico e subito si alzò un potente urlo di approvazione.

<< Concordo con i miei colleghi! Ottimo lavoro ragazzi, mi piace il contrasto tra i due cantanti e devo dire che non sono da meno neanche gli altri due >> Disse per poi riferirsi a Castiel e Nathaniel.

Negli occhi di Nathaniel potei notare lacrime di gioia ma si stava sforzando per non scoppiare a piangere da un momento all' altro.

<< Ragazzi, siete solo i terzi che sentiamo stasera ma la vostra perfomance mi è piaciuta moltissimo inoltre vedo che nel gruppo c'è molta complicità, spero di rivedere la stessa energia anche nelle prossime serate! >>

Non potevo togliermi il sorriso dalla faccia e con la coda dell' occhio vedevo Castiel fremere dalla gioia. Dietro di noi stava per comparire il nostro punteggio, sperando fosse un punteggio alto in modo da poterci aiutare in futuro.

Saltai e corsi ad abbracciare Lysandro non appena vidi un otto gigante apparire sullo schermo, il pubblicò cominciò ad urlare ad applaudire. I giudici ci fecero per l' ultima volta i complimenti e non appena scesi in camerino non potei far a meno di abbracciarli uno ad uno.

Castiel mi diede un lungo bacio e mentre mi abbracciava cominciò a sussurrarmi frasi su frasi che mi fecero venire la pelle d' oca. Misi le mani tra i suoi capelli e mi abbandonai a quell' improvviso attacco di dolcezza.

Lysandro e Nathaniel erano già usciti per andare in contro a Rosalya e gli altri che erano venuti a vederci. Per fortuna perché Lysandro non amava vedere questo tipo di cose davanti a lui.

Aveva la fronte madida di sudore ed entrambi avevamo il fiatone, il suo corpo faceva pressione sul mio schiacciandomi tra il suo ed il muro, allacciai immediatamente le gambe intorno ai suoi fianchi e tra baci e " Ti amo" la scena fu sempre la stessa.

Ci affrettammo ad andare dagli altri e subito venni travolta da Rosalya.

<< Siete stati formidabili! Avete cantato divinamente! Hai visto che sorpresa che ti ho fatto eh? >>

La ringraziai un centinaio di volte e ci stringemmo in un abbraccio interminabile.

<< Volevo dirtelo prima ma volevo fosse una sorpre...Come mai hai il rossetto sbavato? >> La sua espressione cambio da entusiasta a perversa in meno di un nano secondo. Diventai immediatamente rossa e probabilmente notando il mio imbarazzo si sbrigò a sussurrare un "dopo mi racconti" molto provocante.

Inutile dire quanti abbracci e complimenti ci abbiano fatto tutti ma dovevo rientrare e vedere lo schermo in camerino..Dovevo vedere la performance di Debrah.

Liquidai gli altri e corsi a vedere Debrah. Arrivai poco prima che la canzone finisse..Avevano cantano Comatose degli Skrillet e devo dire che purtroppo Debrah non se la cavava niente male.

Il pubblico ha applaudito per molto tempo e i commenti dei giudici sono stati eccellenti. Però ero troppo curiosa di sapere che punteggio avevano ottenuto...E se avesse ottenuto più di noi? Cosa avrebbero pensato gli altri? Castiel, Nathaniel, Lys? E se invece avessimo vinto noi questa prima battaglia? In entrambi casi, questa è solo la prima sfida...

Vidi piazzarsi sullo schermo un bel 9.

Diamine.

Non poteva ricevere un punteggio uguale al nostro? No eh?

E ora come lo avrei detto agli altri?

<< Me lo sarei aspettato >>

Al sentire la sua voce sussultai, Castiel era lì, appoggiato allo stipite della porta che guardava fisso lo schermo.

Non potei fare a meno di abbassare lo sguardo. Non volevo che lo sapesse in questo maniera ma in un modo o nell' altro la verità era sempre questa.

<< Vorrà dire che la prossima volta daremo il doppio >> Disse alzandomi il viso.

<< L' importante è che ci sia tu >> Sentii soffiare sulle mie labbra.

Sentimmo entrare Lysandro per poi schiarirsi la voce ed entrambi ci allontanammo. Nathaniel entrò subito dopo dicendoci che a fine serata ci sarebbe stata la classifica delle band.

Tutti speravamo almeno di essere nella top10.

L' unico lato negativo era che avremo dovuto aspettare altre due ore per saperla. Per passare il tempo Nathaniel era andato a vedere sulla nostra sezione online qualche commento.

<< Zac900 scrive:"Bella la chitarrista canta anche bene! Ti ho messo un bel cuoricino baby" >>

A sentire quel commento diventai rossa come un pomodoro mentre Castiel subito era corso a vedere chi fosse questo tizio.

<< Non sapevo si potessero mettere cuori sul membro preferito del gruppo! >> Esclamò guardando le statistiche .

Mi unii a loro e potei notare che quasi tutti avevano riscosso un gran successo.

Nathaniel e Castiel continuarono a leggere altri commenti e devo dire che le reazioni erano sempre comiche.

<< Smile98 "Il rosso ci sa fare con la chitarra, fateci sentire qualcos' altro!" >>

<< Mydream "Ma quanto è figo il batterista?" >> Lesse ridendo Nathaniel mentre leggeva il commento su di lui.

<< Genna2000 "Il cantante ha una voce stupenda, Lysandro mi pare giusto? La tua voce mi fa impazzire! Un bel cuore! Complimenti " Lys hai fatto colpo! >> Si mise a scherzare Nathaniel.

<< Mike.S dice "Arimi è stratosferica, sicuro mi ti sognerò la notte!" Wow Arimi a quanto pare da stasera sari il sogno proibito di molti uomini >> Rise Nathaniel.

Gridai di smetterla prima di scoppiare a ridere.

<< Ma quale sogno proibito! E' la mia ragazza santo Dio! Scrivilo, dai! >> Si mise a sbraitare Castiel.

<< Castiel non possiamo rispondere se non con un account twitter ed inoltre Emeric ci ha detto di non farlo sapere! >> Gli rispose di tutto punto Nathaniel.

<< Ragazzi dai finitela >> Lysandro cercava di farli smettere ma invano.

<< Se la sognassero pure allora, tanto loro la possono solo sognare io posso fare di più >> Esclamò Castiel indirizzandomi un sorrisetto malefico.

Lysandro notando il mio rossore aumentare si schiarì la voce rumorosamente.

<< Ok,ok la smetto >> Si scusò Castiel andandosi poi a sedere vicino alla sua chitarra.

Due ore passarono tra scherzi e risate e soltanto quando sentimmo il presentatore annunciare che la serata stava volgendo al termine, apparì la classifica della top10.

Al primo posto non c' eravamo noi, tantomeno al secondo o al terzo però facemmo tutti salti di gioia quando vedemmo il nostro nome il settima posizione. In quinta posizione c' era il gruppo di Debrah ma non importava! Le statistiche erano state chiare! La nostra sezione sul sito esplodeva di commenti e i giudici avevano espresso tutti dei bellissimi commenti! Non potevo che esserne felice!

Tornammo in appartamento cantando e ballando tutti contenti. Rosalya e qualcun' altro era rimasto fino alla fine, li salutammo prima di andare via e la ringraziai un ultima volta. Chiamai anche mia madre che mi aveva già mandato un messaggio dicendomi quanto fosse fiera di me.

Aveva seguito la live online, chissà se l' aveva vista anche papà..Chissà cosa ha pensato, lui che mi trattava così male. Giuro che appena sarei uscita da questo talent, per le vacanze sarei tornata a trovare mia madre, mi mancava da morire!

Mi fiondai in camera, mi struccai, misi il pigiama e piegai i vestiti che Morgan ci aveva dato per la serata.

Spensi la luce e mi infilai sotto le lenzuola ma non appena adagiai la testa sul cuscino sentii bussare alla mia porta.

Era Castiel.

Ovviamente. La mia privacy era andata a farsi benedire.

Senza che dissi nulla entrò in camera, distinsi subito la sua sagoma, le luci da fuori penetravano nella stanza attraversando anche le sottili tende bianche alle finestre, una luce quasi celestina gli faceva da sfondo.

<< Sei sveglia? >> Sussurrò.

<< Si >>

Non appena risposi si infiltrò nel mio letto sotto le lenzuola. I capelli rossi gli contornavano il viso e il suo profumo mi inebriò immediatamente le narici.

Mi accarezzò una guancia e mi spostò qualche ciocca dei miei capelli dietro l' orecchio.

<< Sei bellissima >> Sussurrò di nuovo. Come se Lysandro potesse improvvisamente irrompere nella camera ad intimarci di stare in silenzio.

<< Anche tu Cass >> Risposi anche io in un sussurro. Non prima di avergli dato un bacio.

Dopo quello però cominciò a darmene altri e dopo avermi spostata su di lui cominciò con le mani ad accarezzarmi con un tocco stranamente delicato. Cominciò a tracciare i miei lineamenti più volte passando dalla schiena alle spalle fino a farmi sentire dei brividi dietro la nuca, tra un sospiro e l' altro prendevamo fiato e dopo sguardi intensi ci accoccolammo prede della stanchezza.

<< Buonanotte piccola >>

<< Notte Cass >>


 

ANGOLO SCRITTRICE:

Ciao a tutteeee! Sono sparita lo so, è vero! Solo che anche questa estate avrò da fare purtroppo... La mia prof di matematica ha pensato forse che studiare matematica non mi sarebbe dispiaciuto e invece...Comunque anche se sto morendo di sonno non ho potuto non aggiornare! Spero che questo capitolo vi sia piaciuto perché ho visto che qualcuno aspettava il continuo anche se l' ultimo capitolo non sembra aver avuto molto successo... Un bacione a tutte! E fatemi sapere cosa ne pensate come sempre! Buone vacanze a tutte! <3<3<3 

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Capitolo 10
*** Rivelazioni ***




WHAT DO I DO WITH A BOY LIKE YOU?

        -Rivelazioni-

-Capitolo 10-

Anche quella sera era terribilmente difficile chiudere occhio, ero talmente stressata che anche avere Castiel  vicino a me, non bastava più a calmarmi. Erano già passate due settimane dalla prima live ed eravamo riusciti ad avere una piccola soddisfazione nel vedere le classifiche in serata. I giudici avevano cominciato ad eliminare delle band e ci spaventava il fatto che fossero tutti degli ottimi gruppi. Anche questa sera siamo riusciti a salvarci e con noi, anche Debrah. Nella top ten eravamo settimi e lei nona. Castiel non lo dava a vedere ma era felice che in classifica avessimo una posizione migliore della sua, avrei giurato di averlo sentito esultare, se non fosse che subito dopo venne a sollevarmi per aria tutto contento. Sapere di star combattendo questa battaglia insieme a lui, mi faceva sentire invincibile.

Smisi di pensare non appena vidi il bollitore scattare e il vapore inondare la cucina. Versai l'acqua bollente nella tazza più colorata che trovai nella credenza e ci versai l'acqua calda e una bustina di camomilla.

Non so perché fossi lì a preparare una camomilla nel bel mezzo della notte, il talent stava andando bene e la relazione tra me e Castiel procedeva a gonfie vele, eppure c'era sempre un velo di tristezza negli occhi. Cosa mancava? Cos'é che ancora non ho? Avevamo passato due settimane intere a seguire tabelle di marcia, provando vestiti di scena, parrucchieri, truccatori, fotografi...

Mi capitava più volte in un giorno di pensare a quanto le cose siano cambiate in poco tempo. Da quando venni ad abitare con Lysandro a quando conobbi Castiel, non quel Castiel fastidioso che mi tirava palline di carta durante le lezioni di matematica... Il vero Castiel. 
Pensavo a quanto ci sia voluto poco che io mi fidassi ciecamente di lui, del concerto di beneficienza fino ad oggi.

I pensieri annebbiavano talmente la mia mente che solo quando guardai il panorama dalla portafinestra, mi accorsi che non avevo neanche acceso la luce, che le candele erano rimaste accese e che la maggior parte della luce veniva da fuori.

Parigi di notte era qualcosa di meraviglioso. La vita notturna sembra quasi più vivace di quella di giorno, tra pub, discoteche e strade affollate di ragazzi. Stavo per uscire in balcone quando pensai che forse le candele di Lysandro avevano sparso abbastanza profumo di fiori di ciliegio per tutta la stanza. Inutile dire quante volte sia scattata la corrente in questo edificio, avere delle candele era diventato oramai una necessità.

Feci molta cautela nell'aprire la portafinestra, presi la mia camomilla e la coperta che ormai usavamo tutti per coprirci quando guardavamo qualche film insieme la sera. Subito una ventata di aria fredda mi investì così, mi affrettai ad avvolgere la coperta intorno alle mie spalle, una volta seduta al tavolino fuori.

Presi a sorseggiare la tisana lasciando che il calore si propagasse per tutto il corpo. Non era molto freddo ma era da un pò che su Parigi si abbattevano violenti temporali che per dirla tutta, avevano causato non pochi danni, sopratutto in periferia. L'aria più fredda era fastidiosamente umida e il cielo perennemente nuvoloso, brutto segno, di sicuro sarebbe venuto di nuovo a piovere.

Diedi un'occhiata al telefono e subito notai i ventiquattro messaggi di Rosalya, le otto chiamate perse da vari contatti e innumerevoli notifiche della sezione on-line del gruppo sulla app del talent. Non avevo voglia di parlare con nessuno, tantomeno di leggere i commenti, e poi oramai era troppo tardi per chiamare qualcuno.

Bevvi tutta la camomilla rimasta sul fondo della tazza, anche se ogni volta dimenticavo quanto sia fastidioso accorgersi che dopo averla lasciata qualche minuto sul tavolo, si sarebbe freddata de tutto.

Alzando gli occhi al cielo notai che le nuvole si stavano a nord e che pian piano qualche stella cominciava ad uscire allo scoperto.

Finalmente anche la luna sembrava esserci rischiarata, una bella luna piena padroneggiava fiera il cielo notturno. Sin da piccola, ogni volta che la osservavo, continuavo a vederci una faccia che sembrava fissarci, come per tenere sott'occhio quello che accade sulla Terra.

Chissà quanti la guardano la notte, punto d'incontro di sguardi di persone insonni.
E anche stasera, dopo il suo giro giornaliero intorno alla Terra, rieccoci a guardarci.

Presi la coperta e mi andai a sdraiare sull'amaca. Mi coprii meglio che potei per poi immergermi nel cielo stellato.

Non so quanti minuti fossero passati ma sussultai non appena sentii qualcuno alzare la coperta e stendersi vicino a me.

"Allora, come mai qui in piena notte?" 
Ed eccolo qua, inutile dire quanto fosse bello vedere le stelle specchiarsi nei suoi occhi grigi.

Dopo aver atteso una mia risposta invano, si era messo freneticamente in cerca di qualcosa, i suoi occhi si muovevano veloci tra stelle e nuvole che piano piano abbandonavano la città.

"Quella é la stella polare, la vedi?" Chiese indicandomela.

Scrutando nel cieo, la vidi lì a risplendere, la più lucente tra tante.

"E pensare che noi le vediamo con anni di ritardo"  
Sospirò continuando a fissarla.

"Come mai sei venuto?" Chiesi distogliendo lo sguardo dal cielo, per poi guardarlo.

"Ti ho sentita uscire dalla camera ma pensavo stessi andando al bagno, quando ho visto che non tornavi mi sono preoccupato" Spiegò guardandomi di rimando.

"Ary che succede? Sono un pò di giorni che ti vedo giù... Per caso centro io?"

Come può pensare che sia lui il problema? É la migliore persona che si possa avere accanto! Siamo una coppia di guerrieri oramai, meglio di due Parabatai nella saga di Cassandra Clare! Insomma, scherzi a parte, lui é la persona che mi migliora le giornate, non può essere lui il problema.

"Assolutamente no!"

"Allora cosa hai?" 
Chiese girandosi lentamente verso di me cercando di non smuovere troppo l' amaca.

"Non lo so, te lo giuro, non lo so neanche io... Sono contenta di come stiano andando le cose, stiamo anche vincendo su Debrah! Però, c'è qualcosa che non va, sta succedendo tutto troppo in fretta..." Spiegai girandomi anche io verso di lui con cautela.

"Ti capisco perfettamente" 
Disse cominciando ad accarezzarmi i capelli.

"Ti prometto che non appena saremo usciti di qui, vinto o no, ti porto da qualche parte"

"Noi due da soli" Si affrettò ad aggiungere sussurrando.

Non poteri fare a meno di stringerlo a me più forte che potei.

"Davvero?" Chiesi non potendo ormai bloccare un sorriso.

"Si, ci prendiamo un pò di tempo per noi, durante le vacanze di Natale, che ne dici?" Chiese arrotolando una ciocca dei miei capelli intorno alle sue dita.

"Secondo te possiamo permettercelo?"

"Calcolando che ogni volta che i miei partono per lunghi viaggi, mi lasciano sempre qualcosa, avevo cominciato a mettere qualche soldo da parte per una nuova chitarra ma, credo che questa stia diventando troppo preziosa per essere sostituita" Mi spiegò ridendo sull'ultima frase.

Già, anche qui Castiel suonava con la sua inseparabile chitarra, aveva rifiutato qualsiasi chitarra gli venisse offerta. Teneva troppo a "Cassandra", alle volte ero gelosa anche della chitarra per tutte quelle volte che passava ore a suonarla o a lucidarla.

"Mi piacerebbe andare in Italia"

Non appena sentii pronunciare il mio paese, mi pietrificai.

"P-perché vuoi andare in Italia?" Domandai balbettando.

"Beh, vorrei vedere il Colosseo, il Pantheon, San Pietro, il Circo Massimo e poi vorrei andare al famoso Pincio, so che tutte le coppiette vanno lì... Mi piacerebbe andarci con te!"

"E poi potresti farmi da guida no?"

Ero stata molte volte a Roma. Quando ero in Italia, ci abitavano i miei zii, anche quello che mi regalò la chitarra elettrica.

Se voleva andare a Roma per me non c'era problema, a patto che però rimanessimo a Roma. Non vedevo vedere mio padre, tantomeno tornare nel paesino dal quale ero scappata.

Eppure anche se non aveva minimamente accennato ai miei genitori o al paesino nel quale ho vissuto i miei anni peggiori, le lacrime cominciarono a scendere incontrollabili sul mio viso al solo pensiero di tutto quello che ho passato a scuola, con mamma a casa, a tutte le sedute dallo psicologo... A tutto il mio passato.

Castiel si mosse così bruscamente verso di me che quasi cademmo entrambi, ci fu un momento di tensione ma poi finalmente l'amaca smise di oscillare e subito si mise ad asciugare le mie lacrime.

"Scusa... Ho forse detto qualcosa di sbagliato?" 
Mi chiese con un'espressione preoccupata.

"Scusami é che... Quando hai detto "Italia", ho cominciato a pensare a mio padre..."

Castiel sbuffò, sistemandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio.

"Io continuo a non sapere nulla del tuo passato Arimi...Perché non mi racconti una volta per tutte la storia della tua vita?"

" Voglio sapere" Concluse deciso.

Quella sera, sotto le stelle ripercorsi poco a poco la mia vita, gli raccontai tutto, non tralasciai nulla, lui era lì a sostenermi anche quando mi veniva da piangere di nuovo. 
Così dopo pause, lacrime e abbracci, per la prima volta nella vita buttai tutto fuori...

"Vedrai, la prossima volta che tornerai in Italia, sarà solo per cose belle!" 
Con gli occhi ancora umidi abbozzai un sorriso, cercando di prendere abbastanza aria per calmare i spasmi. 
Mi diede un lungo, tenero bacio e quando ci staccammo, ci rendemmo conto che tra non molto avremo visto l'alba, da lontano il cielo cominciava a dipingersi di un arancio pallido.

"Guardiamo l'alba ma dopo andiamo a dormire un altro pò prima delle prove, voglio che ti riposi" Disse dandomi un bacio sulla fronte.

"Va bene mamma" Esclamai scoppiando a ridere.

Castiel roteò gli occhi esasperato e ridendo mi diede un rapido bacio. 
Rimanemmo a vedere l'alba fino a vedere l'intero disco giallo sbucare dietro le case della città poi ci rifugiammo in camera mia con le tende chiuse per dormire qualche ora in più. Ammetto che Castiel ha passato una buona mezz'ora a farmi le coccole, so che lo faceva per tranquillizzarmi ma non volevo si preoccupasse troppo, lo vedevo assonnato e speravo con tutta me stessa di non vederlo dormire sulla sedia da Lara fra qualche ora.

Quando Nathaniel cominciò a prendere a pugni la porta, erano le undici passate, avevamo un' ora di ritardo e a giudicare dall'aspetto di Lysandro, anche lui non era sveglio da molto.

Inutile dire che ci prendemmo una ramanzina da Pierre, per non parlare delle lamentele di Morgan che ci aspettava per la prova degli outfit. La mattinata sembrava non scorrere mai, sentivo le palpebre degli occhi pesanti, per non parlare poi delle occhiaie di Castiel, si sarebbero viste anche con un chilo di correttore.

"Ragazzi! Non dormire sugli allori! Non vuol dire che se siete nella top ten resterete di certo nel talent!" 
Gridava Lara mettendoci pressione.

Alla fine del talent mancavano altre tre settimane e rimanevano ancora quindici band in gioco, tra cui noi.

Dovevamo essere perfetti per la prossima live, così ricominciammo a provare per l'ennesima volta "War of change" dei The Food Krutch.

"Ragazzi, questa volta voglio che sia Arimi la voce principale e Lysandro, la seconda"

Rimasi sbalirdita, tutti ci guardammo con occhi sgranati. Lara aveva stabilito me come voce principale per una canzone dal timbro caldo e pesante molto diffile da cantare... Perchè non Lysandro?

"Ragazzi, fidatevi di me. So quel che faccio"

Detto questo, anche se immersi nello stupore, cominciai a cantare con Lys con il testo sul leggio, avevamo una settimana per impararlo e provare insieme.

Ne sarei stata in grado? Avrei fatto in tempo in tempo ad impararla per la  live successiva? Non potevo sbagliare! Ormai avevo il peso sulle spalle.

ANGOLO SCRITTRICE:
Ciao ragazzeee! Eccovi un mini capitolo per festeggiare i 3K!!! Grazie mille a tutte davvero! Ricordo ancora quando avevo iniziato un anni fa e speravo a malapena in mille. 
Spero vi sia piaciuto, ho incentrato questo capitolo sulla vostra coppietta preferita ahaha. So che é corto rispetti agli altri e devo dire che ci ho messo molto impegno. Detto questo fatemi sapere come sempre cosa ne pensate che ci tengo! Auguratemi buona fortuna per l'esame di matematica ahaha. Un bacione a tutte!!! ❤️

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Capitolo 11
*** Conflitti interiori ***


WHAT DO I DO WITH A BOY  LIKE YOU?
 -Conflitti interiori-

-Capitolo 11-

Dopo quattro ore di prove consecutive,Lara ci lasciò tornare nel nostro appartamento. Mi fiondai in camera, le prove non erano andate per niente bene e inoltre trovato che la mia voce non si adattasse per niente alla canzone. Nathaniel era andato nella camera vuota per provare ancora, Pierre era riuscito a prendere una delle tante batterie in studio e a portarcela in modo che Nathaniel potesse fare pratica sui nuovi spartiti. Sapevo che stava dando il cento per cento nonostante sapesse di non essere un batterista perfetto; sentivo anche l’ amplificatore in camera di Castiel propagare per casa le note della canzone. Lysandro era in salone che continuava a provare il testo, le sue parti e quelle con me, evidenziate da Lara.
Dire che stessi sentendo un po’ di pressione addosso era poco… Mancavano ancora sei giorni e la live precedente era andata a gonfie vele ma nonostante tutto portasse a pensare positivo, mentalmente ci immaginavo già nelle sfide d’ eliminazione.
Mi stesi sul letto a guardare il soffitto ma sentire i ragazzi suonare non alleggeriva il mio stato d’ animo… Misi le cuffiette e una volta selezionata la mia playlist preferita, cercai di rilassarmi. Andai sulla nostra sezione online per rispondere a qualche commento, vedere le statistiche ma soprattutto per vedere cosa la gente pensava di noi.
“Ragazzi state andando alla grande! Spero di poter comprare un vostro CD in futuro!”
“spaceVStime, non deludete mai!”
“Nella prossima live, vi voglio primi nella top ten!”
Quante aspettative che avevano… Certo era bello leggere questi commenti ma purtroppo non c’erano solo quelli.
“Si può sapere perché finora Arimi abbai cantato poco e niente? Non dovrebbe essere lei la voce principale? Se non sai cantare lascia il testo a Lysandro”
“Secondo me il rosso si atteggia troppo”
“Con il batterista che va fuori tempo come hanno fatto ad arrivare dopo i DarkneSSSouls??? Loro sono molto meglio”
Colpita e affondata. Purtroppo i commenti negativi non erano solo per me… Dire addirittura che la
band di Debrah sia migliore di noi nella nostra sezione..Non ho mai capito le persone! Dietro ad uno schermo si atteggiano tutti. Se non ti piace una cosa non guardarla, almeno ho sempre pensato così…
Più scorrevo i commenti e più trovavo critiche. Non ce la facevo più, dovevo uscire e anche in fretta. Le pareti sembravano aver cominciato a restringersi e avevo troppa voglia di piangere, ma non lì… Lysandro fece appena in tempo a vedermi uscire, lasciai la porta di casa chiudersi da sola alle mie spalle e cominciai a dirigermi verso l’ appartamento di Rosalya.
Avevo bisogno di lei. Sapevo che il regolamento vietava di vedere persone durante il talent, ma in quel momento? Me ne fregavo completamente. Continuavo a sbattere contro le persone, a piangere e ormai le cuffiette balzavano da un lato all’ altro.
Una volta individuato il condominio dove abitava Rosa mi precipitai salendo rampe dopo rampe di scale  con il fiato corto. Cominciai a prendere a pugni la porta gridando il suo nome.
“Apri ti prego, fai che sia in casa”
Possibile? Stavo davvero fuggendo dal mio sogno? Stavo davvero abbandonando tutti?
Quando aprì la porta le caddi praticamente addosso in lacrime.
<< Arimi! Oh mio Dio Arimi! Che è successo? Perché sei qui? >>
Rosalya cercava di calmarmi, continuava a chiedere cosa fosse successo ma non volevo parlare, volevo rimanere abbracciata lei. Nel frattempo Light si era precipitato alla porta ma probabilmente Rosalya gli fece cenno di andarsene perché poco dopo istanti sparì guardandomi confuso.
<< Adesso vieni con me, ci sediamo sul divano e mi spieghi >> Disse accarezzandomi la testa.
Entrati in salone,  mi fece sedere sul divano e mi lasciò lì per qualche istante per poi tornare subito dopo con un bicchiere d’acqua tra le mani.
<< Tieni, bevi un po’ d’ acqua e raccontami tutto >> Disse per poi sedersi accanto a me.
Cominciai a raccontarle quello che era successo in sala prove, della nuova canzone, della decisione di Lara, di tutti i  commenti che avevo letto…
<< Ho provato il testo con Lysandro, è stato un disastro! La mia voce non è per niente adatta alla canzone! I ragazzi si stanno impegnando così tanto …Non voglio deluderli ma questa volta so che è chiedere troppo Rosa… >> Spiegai.
<< Ne hai parlato con questa Lara? Perché vuole te come prima voce? >> Insistette.
<< Leggendo i commenti c’è gente che ritiene che io canti poco o niente… Presumo che lei voglia darmi un’opportunità per cambiare il parere delle persone ma, ha scelto la canzone sbagliata >>
<< Forse dovresti solo lasciarti andare… Sai è vero, fino ad ora è stato Lysandro a cantare la maggior parte dei testi ma… Arimi, questo è il tuo sogno! E’ partito tutto da te! Prendi la situazione in mano. Prova a cantarla da sola in camera, chiuditi dentro piuttosto ma lasciati andare, secondo me ce la puoi fare! >> Sorrise incoraggiandomi.
<< In fondo sei tu che Pierre ha cercato, o sbaglio? >> Aggiunse alzando un sopracciglio.
<< E’ vero… >> Sussurrai più a me stessa che a lei.
<< Che ne dici di non pensarci per un po’ e andarci a mangiare una bella pizza? C’è una pizzeria con un pizzaiolo italiano che la fa da Dio! >> Propose con il suo solito sorriso.
Sempre a mangiare stava ed era magra come un chiodo.
<< Ma sì.. Perché no >>
Due secondi dopo, senza neanche farlo apposta, il mio stomaco cominciò a brontolare rumorosamente e scoppiammo a ridere. Era da prima delle prove che non mettevo niente tra i denti.
Prendemmo l’ autobus dall’altra parte della strada e dopo tre fermate eccoci al fatidico ristorante.
<< Benvenute ragazze, un tavolo per due? >> Un ragazzo dai brillanti occhi blu venne ad accoglierci, dovevo ammettere che era un ragazzo davvero affascinante.
Rosalya rispose al mio posto e una volta fatte accomodare, come se mi avesse letto nel pensiero si mise a sussurrare.
<< Hai visto che carino il cameriere? Se non fossi già fidanzata ci avrei fatto un pensierino >>
<< Rosa! >> Esclamai ridendo.
Il ragazzo tornò per prendere le ordinazioni e dopo aver ordinato due belle margherite tonde sparì lasciandoci alle nostre chiacchere.
<< Allora come procedono le cose a scuola? >> Chiesi sperando non mi rispondesse accennando alle materie che avrei dovuto recuperare.
<< Giusto! Non sai la novità! >> Disse Rosalya urlando.
Alcuni clienti si girarono verso il nostro tavolo, ma non importava. Qual’ era questa novità?
<< Indovina? >>
<< Dai Rosa dimmelo! >> La incitai notando che anche lei non stava più nella pelle.
<< Lety e Kentin si sono messi insieme! Me lo ha detto Alexy stamattina >>
<< Stai scherzando? >> Quasi sputai la mia coca-cola.
Avrei immaginato Kentin con chiunque ma mai con Lety! Che si siano cominciati a frequentare durante la nostra assenza? Strano che Lety non mi abbia detto nulla.
<< No! Giuro! Devo ammettere che però ce li vedo, lei è molto spigliata mentre Kentin è timido ed è bello vederli insieme, Lety lo rende un po’ meno… apatico >> Rise
<< Wow… Vorrei vederli anche io >>
<< Iris invece non fa che lamentarsi, dice che gli manca Lysandro ad ogni ora di lezione… Quanto la capisco, io se non vedo Light dopo due giorni mi sento morire >>
Come al solito mi sentii costretta a roteare gli occhi e lei mi colpì sul braccio ridendo.
<< Non prendermi in giro! Non dirmi che con Castiel non è la stessa cosa! >>
<< Si, non posso biasimarti >> Ammisi sorridendo.
Improvvisamente mi ricordai di Castiel in camera che stava provando con la chitarra ma subito Rosa mi riportò alla realtà.
<< Melody non fa che controllare la vostra sezione online, sta sempre lì a sclerare per ogni fan che scrive qualcosa su Nathaniel e ovviamente l’ ha votato come suo membro preferito >>
<< Posso immaginare… Ma io invece posso dirti chi piace a Nathaniel e chi lo ricambia >>  Sogghignai consapevole di averla in pugno.
<< Cosa? Che aspetti a dirmelo? Non fare la preziosa! >> Mi incitò sbattendo una mano sul tavolo.
<< Ok, ok! >> Risi della sua impazienza.
<< Prya >>
<< Cosa?! Prya? Sul serio? E a lei piace lui? >> Chiese incredula.
<< Si è già confessata ma poi Nathaniel le ha chiesto del tempo per pensarci solo che ora ha dovuto lasciare la scuola per venire a partecipare al talente e non si sono più sentiti >>
Più andavo avanti e più Rosalya aveva gli occhi fuori dalle orbite. Per una volta, mi piaceva essere quella che sapeva le cose.
<< Non ci posso credere! Ora che mi ci fai pensare, sta sempre a dire a Melody di non essere così morbosa nei confronti di Nathaniel, che sia gelosa? >> Rispose prima con espressione pensierosa e poi con un’ espressione di stupore.
<< Sicuramente >>
Mentre Rosalya continuava a guardarmi incredula, il ragazzo arrivò con le due pizze e quando fece per andarsene, si rigirò a farmi l’ occhiolino.
<< Qualcuno ha fatto colpo >> Canticchiò Rosalya  cominciando a tagliare la pizza a spicchi.
Mi limita a ridere dopo essere diventata un peperone. Era la prima volta che mi succedeva. Beh probabilmente sarei tornata in quella pizzeria, se solo non fossi stata fidanzata. Non avrei mai lasciato Castiel.. Vale più di mille occhi blu.
Continuammo a parlare di altre cose mentre ci affrettavamo a finire le nostre pizze. Dovevo tornare in appartamento, era già tanto essere arrivata a casa di Rosa.
Rosalya mi offrì la pizza e dopo un lungo abbraccio ci salutammo.
Tornata a casa ritrovai i ragazzi sparsi per casa. Castiel era in balcone a fumare una sigaretta, Lysandro stava sul divano a messaggiare con Iris mentre Nathaniel, avevo constatato essere nella camera destinata alle prove.
<< Stai ancora provando? Non esagerare >> Dissi accennando ad entrare.
La sua stanza era inondata di spartiti e testi… Mentre ero con Rosa avevano di sicuro provato…Non potevo non sentirmi in colpa.
<< Scusa, ma non è facile da suonare e… Secondo i commenti vado fuori tempo… Non voglio sembrare un novellino >>
<< Anche tu hai letto i commenti? >>  Sospirai.
<< Dove sei stata? Lysandro ha detto di averti vista uscire >>
Prima di tornare all’ appartamento mi ero affrettata a prendere delle cose al supermercato, non volevo dare spiegazioni.
<< Sono andata a fare un giro e ne ho approfittato per comprare quel che mancava >> Mentii buttandomi sul suo letto.
<< Bugia >> Sospirò.
<< Non sai mentire rassegnati >> Disse poi posando le bacchette e venendo a sdraiarsi vicino a me.
<< Ho paura Nathaniel…Non credo di essere all’ altezza per questa canzone >>
Nathaniel cominciò ad accarezzarmi i capelli e subito dopo mi trascinò tra le sue braccia.
<< Neanche io sono all’ altezza di tutto questo… Ma guardami, sono qui lo stesso >>
Ripensai a tutto quello che stava facendo per me, nonostante tutto quello che aveva passato, se non mollava lui…Chi ero io per farlo?
<< La prossima volta non scappare, vieni da me piuttosto >>
<< Lo farò >>
Andandomene avevo abbandonato tutti, anche lui…E non se lo meritava.
Se non fosse per Rosa magari, starei ancora correndo da qualche parte, in qualche vicolo buio a piangermi addosso…
<< Grazie Nathaniel… Posso chiederti di lasciarmi la stanza libera? Vorrei provare la canzone >>
Forse aveva ragione Rosalya… Probabilmente dovevo solo lasciarmi andare.
Corsi a prendere la mia amata chitarra e mi chiusi dentro la camera destinata alle prove. Mi sedei sul letto senza lenzuola che avevamo ormai attaccato al muro e di fronte a me, posizionai il leggio con i spartiti e il testo. Cominciai a fare delle prove con la chitarra e dovevo ammettere che non era niente male.
<< Ora proviamola con il testo >> Dissi tra me  e me.
Provai un pezzo della canzone con il testo e nulla… Niente da fare. La mia voce era del tutto piatta.
Per quella sera rinunciai. Andai a preparare la cena ma io non avevo per niente l’ umore per mangiare con i ragazzi, così me ne andai in camera a leggere un libro.
Stavo leggendo il libro per il corso di scrittura a scuola, chissà che non abbiano già scelto un altro libro… Avrei dovuto chiedere a qualcuno, ma ormai mi aveva presa.
Ero arrivata in un punto molto interessante della storia ma come al solito sul più bello, venni interrotta.
Solo Castiel si sarebbe permesso di entrare così in camera mia, senza bussare, senza chiedere…Fa sempre tutto di testa sua. Eppure dopo una giornata del genere non mi pesava mettere il libro da parte.
<< Tutto ok? >> Chiese mentre richiudeva la porta alle sue spalle.
<< Perché tutti mi chiedete se va tutto ok? Sono solo andata a fare la spesa! >> Risposi seccata cercando di essere credibile.
<< Si, certo…Credi che ti lascerei parlare con il biondino senza tenerti sott’occhio? >>
Che intendeva?
<< Vi ho sentiti mentre eravate nella camera delle prove… Se non ti senti in grado di cantare una canzone potevi venire a dirlo a me invece di andare da lui >> Ribattè.
Abbassai lo sguardo anche se non mi andava per niente a genio il fatto che io non potessi  stare con Nathaniel senza la sua sorveglianza! Non sono una bambina e poi Nathaniel è il mio migliore amico!
<< Dovresti smetterla di controllare tutto quello che faccio! Parlo con Nathaniel quando e quanto mi pare! >> Protestai alzando il tono.
<< Non ti ho detto di non parlarci… Ma lo sai che non riesco a stare tranquillo quando sei sola con lui >> Ammise distogliendo il suo sguardo dal mio.
<< Io non sono Debrah, Castiel. Forse non ce l’ hai ancora bene in chiaro! >> Esclamai  alzandomi e aprendo la porta.
<< Potresti andartene per favore? Pensavo di poter passare almeno un buon momento con te ma a quanto pare oggi, è chiedere troppo >>
<< Non me ne vado >> Disse incrociando le braccia, come per far sembrare la sua figura più decisa.
<< Castiel! O te ne vai tu o me ne vado io >>  Risposi decisa.
Castiel non si mosse, così me ne andai diretta a passo svelto verso la camera destinata alle prove.
<< Aspetta! >>
Castiel mi raggiunse e mi bloccò tirandomi il braccio.
<< Scusami… >> Sussurrò. A malapena era udibile.
<< Ti prego rientra >>
Innervosita, rientrai controvoglia e subito mi raggiunse anche lui.
Non appena richiusa la porta, mi attirò a sè passandomi un braccio intorno alla vita mentre dietro di noi sentii scattare la serratura.
<< So che odi ammettere quando non ti riesce qualcosa… Ma non sopporto sapere che non sono il primo da cui vai quando hai un problema >> Soffiò sul mio collo.
<< Arimi…Mi ami ancora vero? >>
Ma lo stava chiedendo veramente? Perché già ero arrabbiata, se ci si metteva anche con queste domande, lo avrei preso a schiaffi seduta stante.
<< Secondo te? >> Risposi acida.
<<  Con questo tono, non migliori la situazione… >> Sbuffò lasciando la presa sui miei fianchi.
E’ vero che forse lo stavo trascurando un pochino ultimamente…
<< Scusami >> Dissi girandomi verso di lui.
<< Certo che ti amo >>
Neanche il tempo di guardarci negli occhi che Castiel già si era tuffato sulle mie labbra.
<< Dovresti dirlo più spesso >> 
<< Anche tu dovresti >> Ribattei imbronciata.
<< Ma lo sai già che ti amo alla follia, non faccio l’ acido io >>
Roteai gli occhi per poi baciarlo di nuovo. Castiel mi sollevò e mi mise a testa in giù.
<< Dai Castiel! Fammi scendere! >> Gridavo, mentre ridendo gli davo dei pugni sulla schiena.
Mi buttò sul letto con una delicatezza di un bisonte e nonostante tutto si buttò su di me lanciandosi di peso.
<< Ahia! Scemo mi fai male! >> Gridavo e ridevo mentre rotolava sopra di me.
Dopo aver preso fiato per un po’ mi avvicinai a lui per fargli un po’ di coccole. So che sembra strano ma a Castiel serve molto affetto e dire che passerebbe ore a farsi fare i grattini era poco… Ovviamente mi avrebbe uccisa se lo avessi detto e poi a me piaceva.
Di rimando cominciò a darmi piccoli baci sul collo, lasciandomi un calda scia fino allo scollo della maglietta. Mise le mani sui miei fianchi e subito dopo avermi dato un  altro bacio me la sfilò, facendola volare in qualche angolo della stanza.
Ricominciò con una scia di baci ripartendo dal collo per poi soffermarsi su una clavicola. Con le mani contornava a poco a poco le mie spalle per poi arrivare ai fianchi. In poco tempo riuscii a sfilare anche la sua maglietta, poi la cinta,i pantaloni e il resto… Quella sera dormii stupendamente. La mia testa era nell’ incavo del suo collo e le braccia di castiel mi avvolgevano completamente. Amavo addormentarmi accanto a lui, con il suo profumo, con il suo calore….Mi sentivo al sicuro.
<< Ma che diamine… >> Senti Castiel imprecare.
<< Possibile che deve sempre venire a rompere le- >>
<< Nathaniel, grazie siamo svegli >> Lo avvisai.
Nathaniel si era di nuovo messo a bussare insistentemente alla mia porta per svegliarci e diciamo che Castiel non adorava proprio il fatto di sentire la sua voce di prima mattina.
<< Il mio odio per lui non fa che crescere >>
<<  Buongiorno amore >> Lo baciai ridendo del suo commento.
<< Buongiorno >> Disse richiudendo gli occhi.
<< Ah! Ah! Sveglia, non puoi rimetterti a dormire, dobbiamo andare in studio >> Lo ripresi.
<< Non vedo l’ ora di andarmene in Italia con te >> Sbuffò guardando il soffitto.
<< Ci andremo, vedrai >>
Mi diede un ultimo bacio prima di rimettersi i boxer e sparire in corridoio, lasciando ovviamente la porta aperta. Grazie Castiel. Mi avvolsi il lenzuolo attorno,in tempo per l’ arrivo di Nathaniel che stupito,si era messo a guardare con sguardo indignato Castiel tutto soddisfatto in corridoio.
<< Non oso immaginare cosa abbiate fatto stanotte- >> 
Nathaniel aveva cominciato a parlare ma ovviamente Castiel lo interruppe anche dal corridoio.
<< Tutta invidia! >> Gridò.
Nathaniel diventò tutto rosso mentre io cercavo di trattenere una risatina.
<< Stavo dicendo… Non oso immaginare cosa abbiate fatto stanotte ma di sicuro lo faranno gli altri vedendo quelli >> Riprese Nathanie, invitandomi ad avvicinarmi allo specchio per farmi notare dei succhiotti giganti sul collo e sulle clavicole.
<< Oh mio Dio! E ora come li copro?! >>
<< Castiel sei un cretino! >> Gridai, ma di sicuro si era andato a fare una doccia.
Nathaniel se ne andò come se già si fosse aspettato le mie urla.
Mi andai a fare una doccia e ancora in panico cercai una maglietta con uno scollo a U in modo da coprire almeno i succhiotti sulle clavicole. Per il resto cercai di coprire tutto con del fondo tinta e un foulard… Speravo vivamente che non li vedesse nessuno.
Dopo aver baccagliato con Castiel sulla questione durante il tragitto in studio, ci recammo di nuovo in sala prove.
Tutti riprendemmo da dove avevamo lasciato, Nathaniel ripassò i spartiti e con lui anche Castiel. Io invece mi concentrai più sul testo con Lysandro. Dovevo ammettere che la situazione sembrava essere migliorata. Anche se non la reputavo perfetta, oggi la mia voce non era piatta come il giorno prima e magari, se mi fossi lasciata andare la canzone sarebbe potuta essere almeno accettabile per la prossima live.
Chissà cosa avremo combinato…

ANGOLO SCRITTRICE:
Ciao a tutte! Innanzitutto ho un notizia importantissima. Vorrei ringraziarvi tutte per il sostegno che mi state dando! Non solo la storia è arrivata a 3K ma…E’ ANCHE ENTRATA IN CLASSIFICA nella sezione narrativa generale! Sono davvero contenta e spero di essere in grado di mantenerla lì dove è! Ogni giorno la classifica ma non perché è entrata, mi limiterò a scrivere capitoli tanto per farla rimanere lì dov’é.  Entrare in classifica era uno dei miei sogni qui su wattpad e sono contenta di averlo realizzato. Ovviamente devo essere in grado di mantenerla e confido in voi. Spero che mi aiutiate perché da sola non ce la posso fare. Cercherò di aggiornare più spesso ma non sarà facile anche perché a breve inizierà la scuola. Grazie di tutto ragazze! Mi impegnerò al massimo! Spero che il capitolo vi sia piaciuto! Un bacione a tutte!!!

 

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Capitolo 12
*** Corse contro il tempo (parte 1) ***



 

WHAT DO I DO WITH A BOY  LIKE YOU?
 -Corse contro il tempo (parte 1)-

-Capitolo 12-

Volevo prendermi il mio tempo, lasciare che quello altrui scorresse senza scivolarmi addosso…Conoscevo diversi modi per tornare indietro nel tempo e spesso lo fanno anche in molti, altri preferiscono tornare indietro, sfogliando album di fotografie, oppure avere sempre il passato attorno circondandosi di ricordi.
Io non l’ ho mai fatto, non ho belle cose da ricordare…
Io invece avevo la necessità di bloccare il tempo nonostante sapessi di non averne la possibilità.
Subito dopo le prove mi catapultai dall’ altra parte della strada verso l’ appartamento di Lysandro.
Quando arrivai cercai di recuperare le chiavi suk fondo del mio zainetto ma venni bloccata dal suono del mio telefono.
Castiel mi stava chiamando.
<< Arimi, dove sei? Potevi almeno aspettarci! >> Mi rimproverò palesemente irritato.
<< Scusa ma ho seriamente bisogno di passare del tempo da sola >>
<< Arimi, la live sarà lunedì e già l’ altra volta sei andata da Rosalya, dobbiamo provare… Non puoi continuare da tut- >>
 Attaccai.
In quel momento non avevo bisogno di qualcuno che mi facesse la predica. Aveva già il necessario per provare e lo avrei fatto da sola, come mi aveva suggerito Rosalya.
Non appena entrai posai il giacchetto sull’ appendiabiti mentre sul corridoio notavo le foto di Lysandro e Castiel insieme dopo il concerto a scuola, nel seminterrato e al parco; in tutte Castiel aveva la sua chitarra tra le mani, sembravano felici anche se in una Castiel aveva i capelli neri. Da quanto ne so, quello era il periodo in cui stava con Debrah. Non ci stava male ma da una parte non sembrava neanche il vero Castiel.
Posai le chiavi e lo zainetto in salotto e nel più totale silenzio, salii le scale per andare in camera.
Aprii l’ armadio dove all’ interno riponevo sempre la mia chitarra classica, quella che mi regalò mia madre, guardandola mi ricordai di quella sera in cui Castiel mi sorprese a suonare Numb sul balcone.
Un sorriso mi sfuggì ma su subito mi sbrigai a rimuovere i pensieri dalla testa. Mi sedetti sulla sedia della scrivania, con la chitarra tra le mani e i spartiti davanti per ripassare le note. Fui contenta nel notare che almeno la base andava bene anche se mi faceva strano non suonarla con la chitarra elettrica.
Dopo una mezz’ oretta circa passai alla prova più difficile. Presi lo stereo con decisione e una volta trovata una base su internet la avviai per provare il testo; la misi al massimo volume.
Iniziai con calma, cercavo di rendere la mia voce meno piatta possibile ma non era affatto facile…
Era come se mi vergognassi di cantare, della mia voce, evitavo di guardarmi allo specchio mentre cantavo e il mio corpo era costantemente teso. Non mi era mai successo.
<< Devo trovare una soluzione, non posso sbagliare, non questa volta… >>
Mi ostinai a pensare ad un soluzione che potesse aiutarmi… Fino a quando il mio sguardo  on si posò sulla mia mascherina da notte che di solito usavo per rilassarmi i pomeriggi dopo scuola, come d’ abitudine, o almeno prima che conoscessi Castiel.
<< Ok, ora scorda tutto e partiamo >>
Mi incoraggiai e sinceramente mi sentii anche un po’ stupida ma dopo aver fatto partire la base, cominciai a saltare per sciogliermi un po’. Sembravo una teenager arrabbiata con il mondo come quando si litiga con i genitori e una volta tornata in camera si mette lo stereo ad alto volume oppure le cuffiette talmente alte da spaccare i timpani.
 Cominciai a cantare la prima strofa ancora con un po’ di tensione ma dopo alcuni minuti cominciai a cantare contorcendomi in un ballo scatenato.
Probabilmente più che cantare, stavo urlando ma al momento poco importava. Dovevo sciogliermi, divertirmi e prendere la cosa alla leggera. Alla fine della canzone avevo i capelli spettinati e il fiatone. Una volta regolarizzato il respiro, cominciai a cantare la canzone con più calma. Andai avanti così per delle ore.
Ero stanca, eccome se lo ero. Avevo finito più di mezzo litro di acqua, ero andata al bagno almeno una decina di volte e avevo fatto ripartire la base per chissà quanto ma finalmente potevo ritenermi soddisfatta.
Cominciai a saltellare di gioia non appena finii di cantare anche l’ ultima frase e mi affrettai a mandare un messaggio a Rosalya dicendole che ero venuta a provare a casa e che aveva avuto ragione, dovevo solo lasciarmi andare e far fluire la mia voce. In poche parole, la ringraziai dicendole che finalmente dopo tante prove, ci ero riuscita!
Nonostante ciò però decisi di rimanere a riposare un po’ sul letto per riprendermi e per un attimo ripensai alla proposta di Castiel, di andare a Roma.
Cominciai a cercare qualche sito di prenotazioni qualche pacchetto viaggio con volo andata e ritorno e l’ hotel ma non trovai molto, almeno non nel nostro budget. Se non fosse per mio padre, avremmo anche potuto risparmiarci i soldi per l’ hotel ma mai avrei fatto entrare Castiel a casa di mio padre e mai lo avrebbe conosciuto, ormai avevo deciso. Qualsiasi cosa fosse successa, mia madre sarebbe stata l’ unica ad avere ancora contatti con me! Decisi di scansare momentaneamente l’ idea poiché era tutto, meno che possibile; inoltre l’ unico pensiero nelle teste di tutti noi era solo quello di proseguire nel talent. Non appena vidi l’ orario nell’ orologio di fronte al letto, sobbalzai, erano le sei e mezza passate e di solito, Pierre passava in appartamento ogni sera verso le sette per consegnarci il programma del giorno a venire.
Raccattai le mie cose subito dopo aver riposto la chitarra nell’ armadio e aver abbassato la serranda della camera. Chiusi la porta a chiave e mi precipitai verso l’ appartamento.
Terzo piano. Sei rampe di scale.
Le mie gambe stavano letteralmente per cedere ma non potevo fermarmi, i polpacci bruciavano e con il fiato corto mi appoggiai alla porta.
Poggiai lo zainetto a terra per cercare le chiavi, non volevo fare rumore suonando il campanello; se Pierre fosse stato nell’ appartamento accanto, avrebbe potuto sospettare , ma ecco che dal piano terra sentii il portone sbattere.
Parli del diavolo e spuntano le corna!
Pierre stava salendo le scale e io mi trovavo ancora a cercare le chiavi sul fondo del mio zainetto.
<< Ma perché cavolo non le trovo mai?! >> Sussurrai contro me stessa in preda al panico.
Finalmente riconobbi tra le mani il talismano che la signora dell’ autobus mi aveva regalato quella volta che litigai con Castiel, alla fine o avevo attaccato alle chiavi e in quel momento mi benedii per averlo fatto.
Lo issai facendo cadere il portafogli ed entrai chiudendo la porta il più delicatamente possibile.
Tirai un sospiro sollievo anche se notai immediatamente gli sguardi inquisitori dei ragazzi, specialmente quello di Castiel, la sua espressione non prometteva nulla di  buono.
Nonostante ciò ricordai che Pierre nel frattempo era fuori a salire le scale e sarebbe potuto entrare da una momento all’ altro.
Mi affrettai a mettere il giacchetto sull’ attaccapanni e a sedermi sul divano. Neanche a farlo apposta due secondi dopo il campanello suonò e Nathaniel andò ad aprire.
<< Buonasera ragazzi! Come procede? Tutto bene? >>
Nella sala si udì un “sì” abbastanza discutibile ma lui probabilmente non ci prestò molta attenzione.
<< Vi ho portato il programma per domani come al solito e inoltre volevo avvisarvi che per motivi personali, Lara è stata costretta ad abbandonare momentaneamente il lavoro fino a data da destinarsi… >>
<< E con chi faremo le prove? >> Chiesi avvicinandomi.
<< Non abbiamo molti collaboratori e avere quello di un altro gruppo potrebbe risultare svantaggioso per voi, poiché magari potrebbe riferire delle informazione al gruppo del quale si occupa. Sareste in grado di gestirvi le prove da soli per il momento? >>
Eravamo tutti abbastanza sconcertati, io non ero per niente convinta e Nathaniel e Lysandro nenache. Castiel invece era rimasto impassibile… Strano, forse doveva ancora essere arrabbiato con me.
<< Se proprio dovesse essere un problema e Lara dovesse assentarsi per un lungo periodo, ne ingaggeremo uno, intanto domani fate una prova e vedete come va >>
Detto questo, si scusò altre mille volte e si congedò.
Questo non migliorava la situazione.
La porta si chiuse dietro le sue spalle e i ragazzi mi accerchiarono con un cipiglio sul volto, se avessero avuto dei raggi laser al posto degli occhi, probabilmente mi avrebbero tagliata a fettine.
<< Arimi in questi giorni ti abbiamo vista un po’ distratta… >> Mi confessò Natahaniel evidentemente imbarazzato.
Detto così mi piangeva il cuore, io non  ho mai smesso di provare o di pensare alla live ma Castiel sapeva cosa stessi provando, dentro avevo una battaglia in corso con me stessa.
<< Scusate ragazzi, avete completamente ragione ma in verità… Non ho mai smesso di pensare al talent, oggi sono stata  a casa a provare la canzone e… Sono soddisfatta di come sia riuscita, o almeno credo sia abbastanza per la live >> Risposi torturandomi le dita.
I ragazzi si scambiarono degli sguardi come per interpellarsi. Castiel si avvicinò a me e mi abbracciò dai fianchi. Solo lui sapeva quanto potesse rilassarmi in quel modo.
<< Lys, potresti provare con me stasera? Vorrei valutassi la mia voce >>
Vidi un sorriso espandersi sul suo volto.
<< Certamente >>
<< Scusate ancora ragazzi… Cosa posso fare per farmi perdonare? >> Cercai di sdrammatizzare dirigendomi verso il frigorifero.
<< Lo sia che amo il cibo italiano >> Rise Nathaniel.
Aprii il frigo in cerca degli ingredienti per fare un bel piatto di Carbonara, tipico di Roma; ovviamente però lo trovai vuoto.
<< Ma come fate a finire tutto ciò che compro in meno di due giorni? >> Sbuffai mettendomi due dita sull’arco del naso.
<< Come pensi che si nutra questo bel fusto? >> Esclamò Castiel ricordandomi la sua sfacciataggine.
<< Perfetto, allora visto che hai appena ammesso le tue colpe… >>
Presi un foglio e una penna e cominciai a scrivere gli ingredienti.
<< Andrai a comprare queste cose , mi raccomando non metterci troppo >> Finii porgendogli il foglietto con sguardo di sfida.
Me lo sentivo, mi stava odiando.
Trascinai Lysandro per un braccio nella cameera che usavamo per le prove mentre Castiel si era già avviato con aria scocciata.
Non feci molto caso a quello che si dissero i due rimasti in salotto, ma mentre Castiel si infilava la giacca, potei sentire urlare contro Nathaniel di non seguirlo.
Ora che Castiel non era nell’ appartamento, potevo lasciarmi andare anche se Lysandro non mi tranquillizzava molto…
<< Quando attacco la base, parto io e subito dopo mi segui ok? >>
Cominciai a suonare con il cuore a mille, anche se era stata io stessa a chiedergli di darmi un giudizio, nonostante fosse solo mio cugino, avevo addosso un’ ansia inscrollabile.
Finalmente dopo qualche strofa riesco a sciogliermi e la mia voce s fuse perfettamente con quella di Lysandro. Mentre ci guardavamo, mi sfuggì anche una risata e sul volto di Lysandro potei notare anche un pizzico di divertimento. Dopo neanche metà canzone cominciammo a scatenarci  e mentre la mia testa si trasformava in un groviglio di capelli, Nathaniel entrò e corse verso la batteria tutto fomentato, all’ istante cominciò a suonare e quando la finimmo si complimentarono con me per il progresso.
<< So che non volevate dirmi nulla, ma me n’ero accorta che la mia voce non andava per niente >>
<< Dovevte dirmelo >> Aggiunsi.
Nathaniel abbassò lo sguardo e Lysandro mi guardò con uno sguardo compassionevole.
<< Certe cose non sono facili da dire… >> Ammise Nathaniel grattandosi la nuca.
<< Che ne dite se la riproviamo? Mi piace come la canti >>
Le parole dette da Lysandro furono il mioglior premio che avessi ricevuto fino a quel momento.
In men che non si dica ci ritrovammo a suonare per tutto il tempo che Castiel impiegò per andare al supermercato e tormare.
<< Provate senza di me? >> Ci fermammo immediatamente non appena sentimmo Castiel dare dei colpi al muro per attirare la nostra attenzione.
Posai la chitarra all’ istante mentre Lysandro invece, gli rispose allegro.
<< Ora che Arimi ha lavorato un po’ più sulla voce, direi può andare benissimo >>
<< Perché non fate sentire anche me? >>
<< Perché abbiamo tutti fame! Vero? >> Corsi in cucina e cominciai a preparare per tutti.
<< Insegnami ti prego, adoro come cucini! >> Mi seguì esaltato Nathaniel.
Mentre mostravo i procedimenti a Nathaniel, potei notare che Castiel aveva ancora il muso. Lo conoscevo ormai, c’ era qualcosa che non andava ma proprio per ché lo conoscevo, sapevo che questo non era il momento più adatto.
Lysandro si affrettò ad apparecchiare non appena annunciai che mancavano pochi minuti alla cottura della pasta, Castiel si era limitato a fare zapping con il telecomando.
La cena fu più animata del solito e Nathaniel era super contento. Forse anche a lui sarebbe piaciuto andare in Italia un giorno.
Dopo cena ero stanca morta ma Lysandro mi chiese se potessi provare con lui ancora una volta per cantare insieme un pezzo della canzone. Nathaniel mi fermò appena accennai a sparecchiare.
<< State tranquilli, qui ci penso io. Voi andate pure a provare >>
Io e Lys lo ringraziammo. Volsi un ultimo sguardo a Castiel ma non mi guardò, si alzò e se ne andò in camera. Sospirai affranta.
<< Andiamo? >>
Lysandro mi riportò alla realtà e subito dopo essere entrati nella sua camera, cominciammo a provare e ad interpellarci per migliorare ancora delle parti. Ero stanchissima e le palpebre mi pesavano. Mi sdraiai sul letto appuntando qualcosa a matita sul testo ma appena Lysandro si assentò per entrare al bagno, caddi in un sonno profondo.
Mi risvegliai con un fastidio al braccio…Mi formicolava tantissimo, avevo la sensazione che qualcuno mi stesse schiacciando e avevo caldo.
Mi ci volle un po’ per capire ma quell’ odore era impossibile da distinguere per me, era lui.

ANGOLO SCRITTRICE:
Ciao a tutte ragazze, per me ora è tardissimo ma dovevo assolutamente aggiornare! Scusatemi nel caso trovaste degli errori ma sono veramente stanca. Spero che il capitolo vi piaccia! Un bacione  a tutte! <3

 

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Capitolo 13
*** Corse contro il tempo (parte 2) ***




WHAT DO I DO WITH A BOY LIKE YOU?

        -Corse contro il tempo (parte 2)-

-Capitolo 13-

Aprii gli occhi lentamente, la luce pallida che filtrava dalle finestre preannunciava già una giornata fredda e nuvolosa ma non me ne preoccupavo, sentivo il suo battito, il suo calore, il suo odore... Con un braccio mi cingeva i fianchi, addosso avevo solo la felpa che avevo messo per casa, dei pantaloni nessuna traccia.

Cercai di abituare gli occhi alla luce anche se le coperte mi coprivano fino al naso. Provai a togliere il braccio sotto il suo torace ma probabilmente questo lo svegliò.

Mugugnò qualcosa ma quando schiuse gli occhi sotto la miriade di ciuffi sul suo volto, vidi un sorriso espandersi e subito mi strinse a lui dandomi un bacio sulla fronte.

<< Buongiorno >> Quasi sussurrò con voce roca.

Come risposta gli diedi un tenero bacio sul collo anche se tutto questo non mi aveva fatto dimenticare che la sera prima mi trovavo in camera di Lysandro a provare e che magicamente mi sono ritrovata vicino a Castiel.

<< Dovevi vedere come ti sei addormentata ieri >> Disse con ancora la voce assonnata passando una mano sulla mi schiena.

<< Mi hai presa tu scommetto >> Risi sul suo petto, stringendolo più a me.

Un mugolio di conferma, certificò la mia supposizione e non potei evitare di sorridere. Cercai di annusare ancora un po' del suo odore ma probabilmente se ne accorse.

<< Che fai? Mi annusi? >>

<< Sai di buono >> Risposi arrossendo e nascondendo il viso sotto le coperte.

<< Anche a me piace il tuo odore >>

Castiel rialzò le coperte, quel poco che bastava per vedermi sorpresa dal suo complimento.

<< I complimenti è meglio farli quando qualcuno non se li aspetta, non credi anche tu? >>

Neanche un istante e già stavo guardando le sue labbra, lui cercava il mio sguardo , ci guardammo e dopo un sorriso timido, mi tuffai in un bacio dolce e lento.

Ovviamente però... C'è sempre un però, Nathaniel venne a bussare come ogni mattina e come ogni volta dovetti trattenere le lamentele di Castiel. Lo ringraziai con quel poco di voce che avevo appena sveglia e riuscii a cacciare via Castiel dalla mia camera, anche se con difficoltà.

Misi sui fornelli dell' acqua a bollire per il tè e nel frattempo, dopo essermi preparata, mentre facevo colazione, diedi un' occhiata al programma che Pierre ci aveva consegnato e quasi mi andò di traverso il tè.

<< Ragazzi! Ma qualcuno ieri a visto il programma di oggi?! >> Gridai dalla cucina.

<< No perché? >>

Castiel mi strappò il foglio dalle mani e posò sul tavolo l' asciugamano con cui si stava asciugando i capelli.

<< Ragazzi siamo già in ritardo! Abbiamo un' intervista con Michail e Emeric alle undici! >> Urlai per il corridoio seminando panico.

Appena finita la frase, vidi i ragazzi aggirarsi tra i corridoi con una fretta mai vista prima. In meno di dieci minuti, appena arrivati in studio, Morgan ci prese in ostaggio per consegnarci i vestiti che avremo dovuto indossare per l'intervista, la foto di copertina e la live. Ci cambiammo nei camerini e con una gonna in pelle, fin troppo lucida per i miei gusti, ci dirigemmo nello studio fotografico di Emeric.

Lo salutai con un sorriso stampato in volto, era l' unico che sembrava sprizzare tranquillità lì dentro. Michail preparava lo sfondo e un divano in pelle bordeaux.

<< Prego, accomodatevi come preferite, preferibilmente però, Arimi al centro grazie >>

Seguendo le sue indicazioni ci sedemmo e dopo alcuni minuti cominciammo a rispondere alle domande che alcuni fan avevano scritto sulla nostra sezione online.

Le domande erano molto personali, nessuno di noi in effetti se le aspettava però avevamo comunque cercato di rispondere concretamente anche se alle volte in modo  troppo evasivo per i gusti di Michail.

La ripresa finì, mi cambiai nuovamente gli abiti per la foto di copertina di cui Emeric stava già preparando lo sfondo.

Sul set trovammo un altro divano, forse lo stesso o uno simile al precedente con un tavolino basso.

Senza che Emeric ci dicesse nulla, Castiel si andò a sedere ai piedi del divano con la chitarra in mano come se la stesse accordando, Lysandro si era seduto sul bracciolo mentre Nathaniel con i piedi poggiati sul tavolino assumeva una posizione disinvolta che indicava Lysandro durante una risata. Io non sapevo cosa fare, tutti avevano trovato una posizione tranne me così pensai che in una figura così ordinaria, sarei benissimo potuta essere l' eccezione.

Girai intorno al divano e in meno di un secondo mi ci sdraiai al contrario, i miei capelli penzolavano verso il pavimento, le mie gambe erano incrociate per non cadere poiché nelle mani tenevo anche io una chitarra, Emeric aveva già fatto cominciato a fare qualche scatto senza dirci nulla ma dalle sue espressioni potevo ritenerlo soddisfatto.

<< Ce l' abbiamo! >> Esclamò Emeric non togliendo gli occhi dal piccolo schermo della fotocamera.

Lo accerchiammo incuriositi e rimasi sorpresa dalla scelta di Emeric. Nello scatto che aveva deciso di usare il gruppo sembrava diviso in due, da una parte Nathaniel e Lysandro che sembravano ridere e scherzare come fossero amici da sempre e dall' altra, io e Castiel che ci guardavamo quasi nella stessa posizione in modo opposto come se stesse per baciarmi.

<< Emeric... La foto è molto bella ma non sarebbe meglio scegliere la foto dove io guardo te e Castiel la chitarra? >> Proposi in imbarazzo grattandomi la nuca.

<< Questa trasmette più emozioni, l' apprezzeranno di più vedrai e poi un po' di mistero non guasta mai, le persone sono curiose, bisogna inventarsi qualcosa per farle parlare >> Spiegò dirigendosi verso il suo computer per apportare delle piccole modifiche sulla luce.

Emeric me ne diede una copia come al solito prima di lasciarci andare in sala prove.

Lì l' ansia riprese il sopravvento in pochi istanti e quando Lysandro lo percepì bloccò Natahniel alla batteria.

<< Arimi, devi tranquillizzarti e Nathaniel, non prendertela ma stai andando fuori tempo >>

<< Scusate ragazzi, esco a prendere una boccata d' aria >>

Nathaniel si alzò dalla sua postazione e uscì dall' uscita di emergenza che dava sul terrazzo. Si percepiva il suo scontento da fuori, da giorni aveva l'aria preoccupata. Forse anche per lui come per me, la canzone era difficile da suonare.

<< Così non va >> Sentimmo Castiel sbuffare.

Non dovevamo farci prendere dallo sconforto! Insomma, ci ero riuscita il giorno prima, non c'era motivo di bloccarsi!

<< Dai riproviamo, voglio provare ancora, deve essere perfetta! >>

Esclamai guardandoli come per incitarli... Volevo sfogarmi! Ma soprattutto non volevo che anche loro cominciassero ad arrendersi.

Andai a richiamare Nathaniel in terrazza e subito dopo preparammo tutto per l' incisione del brano da portare in archivio.

Per il brano diedi il centodieci per cento e mi affrettai a ricompormi appena finita la canzone.

<< Che bello vederti in questo stato >> Disse Castiel con un sorriso fin troppo sghembo per i miei gusti. Mi baciò velocemente per poi andare a portare il CD in archivio.

<< Lys, io penso di rimanere a provare un altro po' >> Dissi quando vidi Castiel sparire dietro la parete.

<< Anche io penso di rimanere >> Sentii dire da Nathaniel dal fondo della stanza mentre beveva un sorso dalla sua bottiglia d' acqua.

Castiel ovviamente si impuntò e non ci lasciò scelta, pur di non farmi rimanere sola con lui, ci costrinse a provare in appartamento. Io e Nathaniel continuammo le prove nella camera grande mentre gli altri nel frattempo cercavano di preparare qualcosa di commestibile da poter mangiare.

<< Ragazzi è pronto, non esagerate con le prove! Nathaniel, stai tranquillo, non è nulla di irrecuperabile >>

Lysandro venne a chiamarci cercando anche di rassicurare Nathaniel, però il biondino non aveva l' aria molto convinta.

Alla fine si è scoperto che nessuno dei due aveva preparato nulla ma che Castiel si era limitato ad ordinare la pizza, riconobbi subito il cameriere della pizzeria dove ero stata con Rosa, non appena aprii la porta.

Mi riconobbe anche lui e non si contenne nel farmelo notare. Pagai il conto sotto il suo sguardo e quello di Castiel e prima di chiudere la porta lo vidi farmi l' occhiolino.

<< Ti guardava un po' troppo per i miei gusti >> Esclamò mentre mi aiutava con i cartoni di pizza.

Roteai gli occhi in segno di rassegnazione ma per sicurezza gli diedi un bacio, il bacio per il momento aveva sempre risolto tutti i suoi dilemmi.

<< Che hai ordinato per me? >> Chiesi andando a prendere una birra in frigo.

<< Una capricciosa >> Rispose divertito.

<< Io invece ti avrei preso una diavola >> Ribattei bevendo un sorso dalla birra che avevo preso per lui con sguardo di sfida.

Lysandro sogghignava sotto i baffi e soltanto quando Castiel alzò il coperchio del suo cartone di pizza, al suo interno si rivelò proprio una diavola. Durante tutta la cena io e Castiel ci scambiammo sguardi di sfida fino a quando sentimmo il telefono di Lysandro vibrare. Dallo schermo si rivelarono i nostri amici, era una videochiamata e stavano lottando per entrare tutti nell' inquadratura.

Lysandro era stracontento di rivedere Iris, Nathaniel invece arrossì di colpo vedendo Prya mentre Rosa cominciò a farmi non so quante domande insieme ad Alexy. In fondo all' inquadratura potei notare anche Kentin con Lety salutarci per poi scomparire dietro ad Armin che cercava di salutarci immezzo al trambusto.

Mi aveva resa felice parlare con loro e ci migliorò anche l' umore, soprattutto a Lysandro e Nathaniel. Dopo cena Castiel invase il mio letto come sempre e dopo qualche coccola, sfiniti,ci abbandonammo alla stanchezza consapevoli che a breve ci sarebbe stata la prossima live.

A noi due Debrah!

ANGOLO SCRITTRICE:

E anche questa volta è tardissimo, scusate per eventuali errori di battitura o ripetizioni, vi prometto che lo revisionerò il più presto possibile prima che la scuola mi sommerga del tutto. Non è un capitolo lungo come al solito ma per il momento è tutto quello che posso offrirvi. Spero vi piaccia, fatemelo sapere che come sempre mi fa piacere e sono apertissima a consigli e nuove proposte! Un grande abbraccio a tutte! <3

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Capitolo 14
*** Imprevisti ***




WHAT DO I DO WITH A BOY LIKE YOU?

        -Imprevisti-

-Capitolo 13-

Per tutta la notte, non ho chiuso occhio, Castiel aveva russato tutta la notte nel mio orecchio e non appena vidi la luce del sole affiorare alle finestre, decisi di alzarmi a prepararmi. Infilai un paio di jeans chiari con un top nero a maniche lunghe una cinta un paio di anfibi neri. Da quando ci siamo trasferiti tutti qui, alle volte siamo talmente stanchi da dimenticarci perfino di mangiare e i miei jeans larghi me lo stavano facendo ricordare.

Da quanto tempo non facevamo un pasto decente? Andai ad aprire il frigo ma non c'era nulla per fare colazione. Guardai l' orologio, mancava un sacco di tempo prima dell' appuntamento ai studi televisivi.

Indossai il mio giubbino di pelle e infilai il cappello di lana che mia madre mi aveva fatto a mano prima di venire in Francia.

E' straordinario vedere una metropoli come Parigi cominciare ad attivarsi la mattina e fa quasi strano vedere posti solitamente affollati, vuoti, con ancora le gocce di rugiada sui prati e sui fiori nei vasi fuori dai negozi.

Mi affrettai ad entrare in un' alimentari dopo aver salutato il proprietario intento a parlare con il fornitore.

Volevo preparare la colazione per tutti e so che Nathaniel amava i miei pancakes, presi gli ingredienti necessari ma vidi che nei frigoriferi mancavano le uova.

<< Signorina, se sta cercando le uova, venga pure. Le devo ancora sistemare >>

Lo vidi appoggiare dei pesanti scatoloni, alcuni sul bancone, altri a terra.

<< Si, mi scusi in effetti è un po' presto >> Ammisi mentre batteva i prezzi.

<< Non è la prima signorina, sa quanti giovani escono dalle discoteche a notte fonda? Vengono tutti qui a comprare birre e panini, nessuno però compra uova e farina di solito >>

Il signore, anche se non era molto giovane sembrava ricordare perfettamente la sua gioventù, era furbo, probabilmente ricordava quanto desiderasse qualcuno che vendesse panini ai suoi tempi dopo notti bianche.

<< Volevo preparare la colazione al mio ragazzo e a degli amici a casa nostra >>

<< Che bel pensiero, ne saranno sicuramente contenti >> Rispose sorridendo imbustandomi tutto.

Pagai e uscii dopo aver porto un ultimo saluto, tornando a casa continuai a vedere fornitori, postini, persone spazzare davanti le loro vetrine e fiorai innaffiare le piante.

Tornata a casa apparecchiai la tavola con tovagliette e tazze. Cominciai a fare l' impasto e dopo aver impilato qualche pancake su u grande piatto al centro del tavolo, andai a svegliare Castiel.

Entrai silenziosamente a passo felpato. Si era sdraiato di lato prendendo anche il mio cuscino. I ciuffi gli coprivano il volto e aveva un espressione imbronciata con un labbro storto e un braccio penzolante.

Non potei evitare di ridere.

<< Amore >> lo scossi. Niente.

<< Cass? >> Niente.

<< Amore sveglia >> Un mugulio.

<< Amore ho preparato i pancakes >> Sussurrai al suo orecchio.

Mi sentii afferrare e in meno di tre secondi mi trascinò su di lui. Mi riempì di baci e rimase a guardarmi accarezzandomi le guance.

<< Senza di te il letto è diventato freddo >>

Abbassai lo sguardo e sorrisi. Sentire queste cose, mi faceva capire quanto fossi importante per lui.

<< Sono andata a comprare le uova, li ho già preparati, vuoi venire a mangiarli? >>

<< Solo se prima mi dai un altro bacio >>

Ridacchiai dopo aver roteato gli occhi. Lo baciai e subito mi strinse a lui.

<< Ti amo >> Esclamò subito dopo aver smesso di riempirmi il collo di baci.

<< Dammi due minuti e arrivo >>

Bussai da Lysandro ma non sentii nessuna risposta così mi affacciai.

<< Lys >> Nulla.

<< Lys >> Riprovai andando a scuoterlo.

Mi sedetti sul letto e riprovai varie volte fino a che non vidi aprire un occhio.

<< Buongiorno, ho preparato i pancakes , vieni a mangiarli con noi? >> Dissi con tono canterino e provocatorio.

Un sorriso si espanse sul suo viso e non tardò ad annuire.

Rimaneva Nathaniel e sapevo già come svegliarlo. Andai in cucina a prendere uno dei pancakes dal piatto per poi precipitarmi da lui.

Bussai ma anche qui fu una mossa inutile. Entrai e mi sedetti su un lato del letto.

<< Nathaniel >>

<< Nathaniel sveglia >> insistei.

<< Nathaniel guarda che cos'ho >>

Lo vidi sbattere le palpebre più folte e sgranchirsi fino a che non scattò seduto alla vista del pancake.

<< Dio ti adoro! >> Esclamò baciandomi una guancia e rubandomi il pancake dalle mani.

<< Di là ce ne sono altri, mi sbrigherei fossi in te >> Sussurrai all' uscio della porta prima di tornarmene in cucina.

Ripresi a fare i pancakes e dopo neanche dieci minuti sentii delle urla dal corridoio.

<< Hei! Fai attenzione idiota! >>

<< Togliti che mi si freddano i pancakes >>

<< Tanto non ne mangerai neanche uno, Arimi li ha fatti per me! >>

<< Vuoi scommettere? >>

<< Ragazzi ma che trambusto! >>

Non appena mi affacciai vidi Castiel e Nathaniel litigare alle prese con Lysandro che cercava di calmare la situazione.

<< E' inutile litigare ce ne sono per tutti >>

Risi al pensiero che stessero litigando per dei pancakes.

I due si scambiarono comunque dei sguardi in cagnesco e Castiel superò Nathaniel dandogli una spallata.

<< Allora, che ci mettiamo sopra? >> Esclamai scuotendo la spatola.

<< Ti manca solo il fazzoletto rosa e sembri quella di cooking mama >> Rise Castiel prendendomi in giro.

<< Perfetto, per te niente pancakes >> Dissi avventandomi sul piatto in tavola.

<< No! >>

Nathaniel scoppiò a ridere e con lui anche Lysandro.

Alla fine aggiunsi in tavola lo sciroppo d' acero,confetture e cioccolata. Nathaniel ne mangiò talmente tanti che smisi di contarli, Castiel invece ne mangiò sei. Alla fine quella ci ha rimesso ero io. La prossima volta li avrei fatti soltanto per me, erano peggio delle cavalette.

<< Che morti di fame >> Esclamai con finta faccia schifata.

<< Li fai anche domani? >> Chiese Nathaniel mentre spalmava chili di cioccolata sul suo pancake.

<< Assolutamente no! >> Risi. Inutile descrivere la sua faccia delusa.

Non appena arrivammo in studio Morgan ci accolse frettolosamente.

<< Buongiorno ragazzi! Ognuno di voi ha già i vestiti pronti, andatevi a cambiare e andate da Samira,vi sta già aspettando! >>

Vado in camerino con i vestiti ancora incellofanati,dalla stampella si poteva intravedere una gonna rossa in stile scozzese. Adoro le gonne scozzesi!

<< Morgan, sotto sempre gli anfibi vero? >> Chiesi dal camerino.

Nessuno rispose, probabilmente stava discutendo con i ragazzi.

Cominciai a mettere le calze nere, la gonna scozzese, un crop-top nero ,parigine nere e il giacchetto di pelle.

Una giravolta e walà! In questo outfit potevo finalmente vedere la vera me.

Uscendo dal camerino, girai sui miei anfibi attirando la loro attenzione.

<< Straordinaria! Finalmente ho creato l' immagine perfetta per te! >> Esclamò con orgoglio Morgan.

I ragazzi cominciarono a farmi i complimenti mentre Castiel mi guardava con estrema soddisfazione.

<< Un regalo da parte mia >>

Morgan scostò i miei capelli rossi di lato per poi mettermi un choker con un charm a forma di microfono in argento.

Lo ringraziai mentre mi specchiavo. Dietro di me, dallo specchio ammiravo Castiel con una maxi canotta nera, jeans strappati, giacca in pelle e anfibi neri. Stava benissimo... Per un attimo è stato come vedersi in due mondi divesi, io da una parte,lui dall' altra... Lontani ma vicini.

Il tempo che mi ci volle a distogliere lo sguardo probabilmente gli bastò per avvicinarsi a me e abbracciarmi dai fianchi...Solo lui sapeva quanto mi piacesse.

<< Eccoli, il Re e la Regina abbracciati >>

Emeric apparve magicamente immerso in una giacca dai motivi dorati e sofisticati... D' altronde rispecchiava i suoi gusti.

<< Va a finire che escludete sempre questi due poveretti! >>

Una risata generale riecheggiò nel camerino facendo arrossire Nathaniel.

<< Ormai ci siamo rassegnati >> Esclamò Lysandro con un sorrisetto su volto.

Emeric fece un cenno di saluto a Morgan per poi dirci che ci avrebbe aspettati nel suo studio per un' intervista generale da mettere nella nostra sezione online.

Dopo alcuni aggiustamenti agli aoutfit dei ragazzi, mi recai da Samira per il make-up.

<< Ma quanto siamo fighe oggi! >> Adoravo questa ragazza.

<< Buongiorno Samira, è un piacere vederti! >> Esclamai sarcasticamente.

<< Allora giovane, direi che qui c'è poco da fare,brilli già da sola! >>

Ero sempre imbarazzata dai suoi complimenti.

Rimanemmo a chiacchierare del più e del meno. Non ci mise molto, aggiunse ai miei occhi un velo di eyeliner e mascara e alle mie labbra, un rossetto rosso sgargiante.

<< Sai se hanno trovato un nuovo tutor al posto di Lara? >> chiesi speranzosa.

<< Lo sai che non lo so? Qui si sa tutto all'ultimo o almeno è così per me >>

Me ne andai non appena ebbe finito, la toeletta traboccava di cosmetici, forse tra un intervallo e l' altro avrebbe dovuto sistemare quel disordine... O forse sono io che sono troppo fissata con l' ordine.

Appena entrata nello studio fotografico di Emeric, Michail mi corse in contro.

<< Sbrigati, gli altri sono già nella sala >>

<< Quale sala? >>

Senza rispondermi, aprì una porta dietro il pannello verde che non avevo mai visto.

Non capivo cosa diamine stesse succedendo, i ragazzi stavano ridendo e scherzando davanti una telecamera mentre Emeric faceva delle domande.

<< Eccola la nostra cantante! >>

Emeric mi invitò a sedermi e subito presi posto vicino a Castiel.

<< Allora Arimi, tra i vostri fan c'é una ragazza di nome Giulia, vuole sapere chi di voi a casa è il più pigro >>

<< Ciao Giulia, decisamente Castiel! >> Risposi ridendo.

Tutti mi diedero ragione ma ovviamente lui controbattè.

<< Ma se Lysandro dorme sempre? ! >>

<< Si ma tu entri a casa, mangi tutto ciò che trovi e poi te vai in camera! Almeno dopo vai a fare la spesa! >> Sbottò Nathaniel.

Inutile descrivere le risate di Emeric.

<< Un'altra fan, Ilenia, chiede: chi è quello che si occupa della cucina? >>

<< Ciao Ilenia, io ordino sempre la pizza >> Rise Castiel mettendosi una mano davanti per nascondersi.

<< Io stamattina ho preparato la colazione, però di solito, facciamo un po' tutti schifo come Castiel e mangiamo la pizza con lui >> Mi intromisi.

<< Invece, una ragazza, Alessia, chiede: Chi è la mamma del gruppo? >>

<< Nathaniel! Nathaniel! >>

Tutti ci girammo ad indicarlo e lui si indicò stupito.

<< Io? Non è vero! >>

<< Si, si ,si >> Insistemmo tutti.

<< Ogni mattina viene a bussare alle porte di tutti per svegliarci >> Dissi guardandolo dolcemente.

<< E non si stacca dalla porta finché non gli rispondi! >> Aggiunse Castiel seccato. Lui se lo ricordava bene.

<< Oh! Allora da oggi svegliatevi tutti da soli! >> Esclamò Nathaniel offeso alzandosi dalla sedia.

<< Povero Nathaniel, è così che lo ripagate? >> Scoppiò a ridere Emeric.

<< Va bene ragazzi, penso che per oggi possa bastare, salutate i vostri fan >>

Subito una baraonda di saluti e mani alzate a salutare. Emeric chiuse la videocamera e subito tornammo davanti al pannello verde per i scatti.

Finimmo alle tre passate, il mio stomaco brontolava in una maniera assurda così prima di andare in sala prove, ci fermammo a mangiare qualcosa in mensa.

Entrati in sala, non trovammo nessuno ad aspettarci, evidentemente Pierre non aveva ancora trovato un nuovo tutor per noi...

Insistemmo di più su Nathaniel che trovava ancora delle difficoltà con la batteria. Alla fine delle prove però eravamo veramente soddisfatti, finalmente eravamo tranquilli e sicuri di potercela fare!

Tornammo a casa sfranti. Castiel si buttò sul divano, Nathaniel e Lysandro si sedettero sulle sedie vicino al tavolo mentre io sistemavo i giacchetti sull' attaccapanni che quelle belve avevano lanciato in malo modo.

<< Ragazzi...Non mi va di cucinare >> Ammisi dopo averli fissati indecisa.

<< No, ti prego. Basta pizza! >> Sbottò Nathaniel guardando Castiel.

<< Guarda che neanche ho parlato! Che vuoi? >>

<< Ragazzi! >> Li ripresi.

<< Se ordinassimo sushi? >> Chiesi con gli occhi luccicanti.

Subito Lysandro roteò gli occhi, neanche Nathaniel sembrò convinto.

<< Basta che sia commestibile, fate voi io intanto vado a farmi una doccia>> Intervenne Castiel per poi alzarsi e sparire in corridoio.

Mi precipitai sul mio telefono e ordinai per tutti ormai rassegnati.

Nel frattempo eravamo andati tutti a rinfrescarci e a indossare cose comode e calde.

Non appena sentii il fattorino suonare alla porta, corsi per il corridoio sbattendo contro Nathaniel facendogli quasi volare i bicchieri di mano.

Il tavolo venne accerchiato e subito mi tuffai sulle vaschette piene di sushi!

<< Adoro! Ma quanto è buono?! >> Le mie papille gustative stavano gioendo.

I ragazzi cominciarono ad imitarmi prendendomi in giro. Ero veramente contenta! L' atmosfera finalmente cominciava a scaldarsi, forse il farci forza a vicenda, stava lentamente rafforzando il gruppo.

Andai a dormire a pancia piena, super soddisfatta anche se dovevamo ammettere che qualcosa di caldo non ci avrebbe fatto male, la temperatura era scesa a picco e fuori il vento aveva cominciato a soffiare violentemente.

Non ci volle molto prima che Castiel invase il mio letto ma non mi potevo lamentare, lui era un termosifone vivente, sicuramente mi sarei scaldata subito.

<< Hai freddo? Sei gelida >>

In un attimo, senza neanche aspettare la mia risposta, mi ritrovai sul suo petto caldo. Come ogni volta prese ad accarezzarmi i capelli e come ogni volta lo abbracciai stretto a me dopo qualche bacio.

Era così che ormai ci addormentavamo ma quella notte ci fu una vera e propria bufera, il vento sbatteva sulle finestre, i vetri vibravano pericolosamente e inoltre lampi accecanti anticipavano tuoni e fulmini. Castiel sapeva quanto mi spaventassero i tuoni e ogni volta mi stringeva come per rassicurarmi. Passai la prima parte della notte dormendo ad intervalli. Soltanto dopo quando fuori sembrò calmarsi, mi addormentai profondamente.

Riconosco questa casa...

<< Amore, guarda cosa ho comprato! >> Mia madre.

Ricordo questo giorno, ricordo anche quella lavagnetta.

<< Dove l' appendiamo? Qui va bene? >>

Mamma aveva cominciato a mettere un chiodino sulla porta di legno della cucina.

<< Ti va di dipingere il filo di verde? >> Anche la lavagna era verde, mamma amava fare le cose nei minimi particolari.

Mi vidi correre verso la mia cameretta, presi i miei acquerelli e subito cominciai a dipingere lo spago che mamma mi aveva dato.

<< Finito! >>

<< Oh! Ma che brava! Ecco qui! >>

Mamma cominciò a disegnarci braccio di ferro. Sapeva quanto piacesse a papà.

Papà però quella sera non si decideva a tornare...Stavamo cenando da sole. Lei aveva sempre quell' espressione preoccupata...Come ogni volta.

Dopo cena, mentre mamma guardava la tv e io giocavo, sentimmo mio padre rientrare. Mia madre era arrabbiata, la vedevo. Mi mandò in camera mia e come ogni volta cominciarono a litigare.Papà era tornato di nuovo ubriaco... Calci, schiaffi, grida... Un tonfo. Quando aprii la porta della mia camera, i miei mi passarono davanti diretti in camera loro ancora mentre litigavano. A terra la lavagnetta che io e mamma avevamo attaccato insieme.Ancora urla.

<< Arimi! Arimi! Svegliati! >>

Scattai sedendomi prendendo una boccata d' aria. Castiel mi strinse a lui cercando di tranquillizzarmi.

<< Va tutto bene! E' tutto finito! Era solo un sogno! >>

Rimanemmo così per almeno cinque minuti buoni. Il passato mi perseguitava, tutto mi ricordava il mio conto in sospeso...

<< Dai vatti a preparare, fra poco dobbiamo andare in studio >> Disse per poi darmi un bacio.

Appena finito di vestirmi, Castiel mi preparò una camomilla. Rimanemmo un po' sul divano a farci un po' di coccole mentre gli altri finivano di prepararsi.

La giornata non era iniziata bene e a quanto pare non sembrava voler migliorare. Appena arrivati in studio Pierre ci corse incontro con aria angosciata.

<< Pierre tutto bene? >> Chiese Nathaniel dopo esserci scambiati dei sguardi preoccupati.

<< Una catastrofe! >>

<< Uno dei giudici è partito per un lutto in famiglia, non è stato ancora trovato un tutor per voi e per finire in bellezza, con la tempesta di questa notte l'impianto elettrico è rimasto danneggiato! Luci, impianto audio! Non funziona più nulla! >> Spiegò con il fiatone.

<< E la live di domani? >> Intervenne Castiel.

<< Penso che il programma verrà interrotto >>

Tutti ci guardammo increduli.

Vi prego... Ditemi che è uno scherzo.

ANGOLO SCRITTRICE:

Ciao a tutte!!! Eccomi qui con un nuovo capitolo! Mi scuso per l' enorme ritardo, so che è molto che non aggiorno ma la scuola non mi lascia un attimo di respiro. Spero che questo capitolo non vi deluda, ci ho messo due giorni per scriverlo ahaha. Fatemi sapere cosa ne pensate e se avete qualcosa da suggerirmi! Un bacione a tutte <3

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Capitolo 15
*** Ritorno alla normalità ***




WHAT DO I DO WITH A BOY LIKE YOU?

        -Ritorno alla normalità-

-Capitolo 15-


Quella sera Pierre ci rispedì in appartamento, la notizia ci aveva scioccati. Subito avvisai mia madre, in modo che potesse mandare una mail alla preside per avvisarla che saremo tornarti a scuola fino alla ripresa del programma e anche Rosalya, ovviamente.
Dovevamo fare i conti con la realtà, Rosalya mi aveva fatto aprire gli occhi. Il nostro rientro a scuola non sarebbe stato per nulla facile, oramai eravamo sotto agli occhi di tutti ed eravamo rimasti indietro con il programma. E' anche vero che, l' accordo con la preside era quello di uno studio individuale per la valutazione del primo quadrimestre, quindi forse i professori avrebbero potuto chiudere un occhio ma per quanto riguardava la classe... Prevedevo già il trambusto.
Lunedì passammo la mattinata a rifare le valigie per tornare a casa con Lysandro. Non che avessi molto da mettere di mio ma erano più i vestiti di scena che Morgan ci regalava.
Pierre era venuto a salutarci e a riprendersi le chiavi di casa, fuori, il piazzale era pieno. Tutti aspettavano qualcuno che li venisse a prendere, altri con le valigie, si incamminavano verso la metro.
Ci incamminammo tutti a casa nostra, ovviamente ci raggiunse anche Rosalya.
Appena arrivati, aprimmo le finestre, c'era un odore di chiuso orrendo. Ricordo di quando ero venuta per provare da sola.. Non era passato molto tempo ma per Lysandro sembrava passata un' eternità. Ci sedemmo tutti in salotto e subito dopo andai ad aprire alla porta. Era Rosa e aveva la bellezza di quattro buste piene di panini,patatine e bibite.
Le saltai al collo, abbracciandola ma forse in quel momento la priorità era un' altra.
<< Ti prego, prima aiutami con le buste, poi ti saluto anche io >> Disse con voce esausta ridacchiando.
Una volta sistemati, ci salutammo per bene e Rosa cominciò a farci il resoconto della situazione.
<< Ma come facevi a sapere che avevamo fame? >> Chiesi mentre addentavo il mio buonissimo panino.
<< Castiel >> Sbuffò. 
<< Mi ha chiamata implorandomi di portarvi qualcosa mentre venivo >> 
Tutti ci girammo verso Castiel.
<< Che c'è? Tanto tutti avevate fame, no? >> Rispose per poi bere un sorso dalla sua birra.
Rosa non voleva un soldo ma la convincemmo almeno a prendere la metà del conto. Subito cominciò ad informarci riguardo il programma svolto dai professori e i compiti per martedì . E indovinate chi c' era il martedì? Chi se non la fantastica Delaney?
Faraize non aveva dato compiti, la Delaney invece aveva assegnato una relazione sull'DNA.
Splendido...
Avevamo quasi finito i panini quando sentimmo citofonare di nuovo. Chi era?
Lysandro si precipitò alla porta e subito dopo capii perché.
Iris era piombata su di lui in lacrime di gioia facendolo quasi cadere. 
<< Mi sei mancato tantissimo! >> Singhiozzava mentre si asciugava le lacrime.
Non potevamo fare a meno di guardarli, erano troppo carini! 
Non appena calmate le acque, Lysandro guidò Iris fino al salotto, si precipitò anche su di noi stringendoci in abbracci soffocanti.
Ci ritrovammo a rispondere a mille domande delle nostre due amiche, Iris si era accoccolata cu Lysandro mentre Rosa continuava a sparlare su Ambra che da settimane si vantava del suo fratellone in tv. Nathaniel rideva, finalmente sembrava aver imparato a prendere le cose più alla leggera.
Rosalya propose una serata da passare con tutti, una sorta di rimpatriata.
Non era una brutta idea, mi serviva rivederli tutti. 
Il pomeriggio seguì tra battute e risate, poi prima di cenare finii la relazione sul DNA cercando qualcosa su internet.
Quella notte fu strano dormire senza Castiel, Lysandro mi abbracciava ma.. Non era la stessa cosa.
Ancora non realizzavo che il giorno a seguire sarei dovuta tornare a scuola. 
La mattina seguente io e Lysandro ci alzammo più presto del solito. L' annuncio dell' interruzione del programma già girava tra le varie pubblicità in tv, sui giornali, su internet... Ma nessuno aveva annunciato il nostro ritorno a scuola e sarebbe stato meglio non attirare attenzioni almeno davanti all' entrata.
Faceva freddo ed era nuvoloso e ne approfittai per mettermi un paio di occhiali, un cappello, una sciarpa alta, un maglione e un paio di jeans. Mi truccai ricordandomi di Samira, non potevo non sistemarmi, andare a scuola in stile barbona dopo che l' intera Francia ti ha visto nei migliori modi, non era il meglio; almeno al liceo dovevo andarci decente.
Riuscii a passare indiscreta, come in accordo con gli altri ragazzi e Rosaya, entrammo dopo aver fatto sfollare il piazzale e subito mi recai al mio armadietto per lasciare alcuni libri e prendere quello di letteratura. Già mentalmente mi preparavo alla lezione della Delaney alla seconda ora.
Ovviamente non passò indiscreta la nostra presenza tra i banchi anche perché il professore ci costrinse a togliere cappelli e occhiali, giustamente.
Subito si alzò un brusio generale e tutti cominciarono ad alternare sguardi prima al mio banco con Castiel, quello di Lysandro e Iris e a quello di Nathaniel e Prya che invece, sembrava solo che contenta.
Anche il professore sembrò stupito ma non insistette nel fare domande d' altronde la preside aveva di sicuro già comunicato la cosa.
Molti continuavano a farci domande sottovoce, altri ci davano il benvenuto e dopo vari richiami da parte del professore, riuscimmo a sostenere una lezione normale.
Alla fine dell' ora Faraize ci chiamò fuori dalla classe salvandoci dalla folla formata dai compagni intorno ai nostri banchi.
<< Ragazzi, sono contento di vedervi, devo farvi i miei complimenti! >>
<< Però devo anche ammettere che siamo andati molto avanti con il programma e che ovviamente non dovete trascurare la scuola, perciò la preside mi ha chiesto di riferirvi che vi aspetta in presidenza per darvi il programma svolto e gli argomenti da svolgere in modo che possiate fare un test finale. In caso ci sia la necessità di un recupero riguardo ad una materia nel primo quadrimestre, provvederete con il professore della materia al recupero di quest' ultima nel secondo quadrimestre >> Aggiunse.
Sapevamo di dover fare un test al nostro rientro, a gennaio...Poco prima delle pagelle del primo quadrimestre. Nonostante tutto vidi Nathaniel impallidire e Lysandro aveva un' espressione contrariata. Speravamo nella clemenza della preside..
<< Grazie mille professore, arrivederci >> 
Il tempo di girarmi che Nathaniel stava già passandosi le mani tra i capelli con espressione di panico.
<< Indovinate chi è nella cacca? >> 
<< si dice merda >> si sbrigò a precisare Castiel.
<< Non sarà questo quello che ti chiederà Faraize nel suo compito >>
E prima che potesse aprirsi un dibattito, che sarebbe di sicuro degenerato, calmai le acque.
<< Ragazzi... Ascoltatemi >> Sospirai cercando una soluzione plausibile per tutti.
<< Nessuno di noi ha aperto libro fino ad ora ma Nathaniel, tu sei bravo a matematica e io a letteratura, Lysandro è bravo ad arte e tu Castiel... Beh, magari io e te studiamo insieme eh? >>
Lo vidi roteare gli occhi sempre con aria disinvolta ovviamente.
<< Sono molto ferrata con lo spagnolo e inglese in caso dovesse servire... Per quanto riguarda storia e filosofia penso che ognuno possa cavarsela da sé no? >>
Stabilimmo velocemente dei giorni a casa di Nathaniel e da me e Lysandro. Dovevo aiutare Castiel in qualsiasi modo ma per matematica, sarebbe dovuto per forza venire con me da Nathaniel...Non avevamo molta scelta.
<< Posso entrare ragazzi? >> 
Questa voce... La Delaney.
Andammo subito a prendere posto, consegnai la mia relazione sul DNA e portai alla cattedra anche le quattro righe in croce scritte da Castiel, ma perché non si impegnava neanche a copiare qualcosa da internet?
<< Pensi di fare buona impressione con quella relazione? >> Lo guardai scocciata.
<< Lo sai che non importa nulla, se vuoi farmi la ramanzina ti dico già che stai perdendo tempo >>
Sbuffai contrariata. Perché non capiva che volevo aiutarlo?...
<< Se vengo a scuola è solo perché ci sei tu, lo sai >> Aggiunse guardando fuori dalla finestra, in un sussurro.
La classe era completamente immersa nel silenzio, la Delaney passava in rassegna i nostri temi. La vidi accennare una smorfia, sicuramente per la relazione di Castiel.
<< Bene ragazzi, ad occhio e croce sembra che abbiate scritto quasi tutti qualcosa di interessante >> Enunciò alzandosi dalla cattedra, evidenziando il "quasi" e indirizzando uno sguardo a Castiel.
<< Per oggi avevo preparato un test a sorpresa >>
Il sangue mi si era ghiacciato nelle vene mentre sentii Castiel ridere nervosamente,Nathaniel era diventato un cadavere e Lysandro aveva gli occhi sbarrati. La classe era nel panico generale e subito si alzò un brusio di sottofondo.
<< Ovviamente >> Chiamò la nostra attenzione.
<< Per i ragazzi che sono appena rientrati non avrà un valore valutativo ma li correggerò per vedere almeno a che punto del programma sono rimasti. Per gli altri... Spero abbiate studiato >> Disse per poi cominciare a distribuire i fogli.
La classe era in subbuglio e mentre uno ad uno andavamo a depositare i cellulari sulla cattedra, qualcuno si affrettava a rileggere qualche definizione o paragrafo sul libro.
Il test era a crocette e stranamente uguale per tutti. Erano semplici domande sul DNA , alcune non le sapevo, ad altre ho risposto ricordandomi di qualche esperienza in laboratorio.
Ovviamente ho carcato il più possibile di suggerire qualcosa anche a Castiel e agli altri.
Alla fine dell' ora la Delaney ci ha dato una manciata di fotocopie, soltanto a noi quattro.
<< Questo è quello su cui abbiamo lavorato, sono delle schede riassuntive. So che siete stati molto impegnati con il programma televisivo e di certo non pretenderò un dieci al vostro compito finale, l' importante è che sappiate queste cose >>
Devo dire che mai mi sarei aspettata questo gesto umanitario da parte della Delaney.
<< Grazie mille professoressa, e grazie anche del pensiero >>
Detto questo, procedemmo con il normale svolgimento delle lezioni, ogni professore ci aveva detto o dato qualche cosa inerente alla sua materia ma, strano ma vero, la parte più stressante è stato l' intervallo.
Una folla di studenti si era appostata fuori la nostra classe, non so come siamo riusciti a scendere le scale ma anche in cortile le persone continuavano a guardarci e a fermarci per fare domande e addirittura autografi. Alcuni di loro erano carini con noi ma altri...Li sentivo vociferare e non erano buone voci.

Solo dopo qualche istante sentii una voce decisa farsi eco tra la folla.

<< Ma insomma ti vuoi spostare? Ma perché state sempre in mezzo alle... >>

Chi se non Rosa con la sua delicatezza di un bisonte?

<< Arimi! >>

Mi corse in contro e con lei la nostra schiera di amici che ci spinsero nel club di giardinaggio di fianco al cortile.

<< Ei ma che succede? >> Provai a chiedere cercando di allentare la presa di Rosa sul mio braccio.

<< Stasera tutti da me! >> Esclamò Iris.

<< Rimpatriata! >> Gridò Kentin.

<< Faremo un mega festone! >> Esclamò Armin unendosi all' euforia di Kentin.

Già vedevo l' espressione preoccupata di Iris.

<< Alla musica ci penso io ovviamente, dress code, sexissimo! >> Urlò Rosalya facendomi l' occhiolino.

Guardai Castiel per un attimo per capire se a lui stava bene la cosa ma ovviamente lui già mi fissava, con il solito sorrisino sul viso, con il suo solito velo di malizia nello sguardo.

Era decisamente un sì.

Consegnai una decina di euro che avevo nel portafogli ad Iris, aggiunsero qualcosa anche gli altri. Lysandro l' avrebbe accompagnata al bazar dopo scuola per comprare qualche birra e qualche cosa da stuzzicare durante la serata.

<< Ti passo a prendere alle otto >> Mi sussurrò Castiel all'orecchio, facendomi venire i brividi.

Perché mi faceva questo effetto ogni volta?

Usciti da scuola corsi verso casa e ne approfittai per farmi un bagno caldo e concedermi un' atmosfera da spa con creme e candele, l' acqua era di un rosa tenue... Rosalya mi aveva regalato una Bathbomb alla lavanda, aveva un aroma meraviglioso.

Probabilmente se mi fossi stesa su un prato di lavanda e qualcuno si fosse messo lì ad annusare, non si sarebbe accolto della differenza...Tranne Castiel, lui l' odore della mia pelle se lo ricorda a memoria.

Uscii dalla vasca e indossai i leggins e un felpone per girare comoda per casa. Telefonai mia madre, le raccontai tutto, lei seguiva le puntate su internet, in Italia il programma non veniva trasmesso. Ovviamente mi incoraggiava, diceva che di sicuro avremo vinto e anche se non fosse stato, che ci amava lo stesso. Quanto potere hanno le parole delle mamme? Danno talmente tanta carica che paragonata all' intensità del fuoco, una fiamma sembra la luce di una lucciola.

Scrissi qualche pagina di diario, era da molto che non lo facevo... Mi faceva sentire libera, mi faceva stare bene esternare le mie emozioni su un foglio, anche se può sembrare banale.

Alla fine cominciai a studiare qualcosa sui fogli che ci aveva dato la Delaney, prima cominciavo a rimboccarmi le maniche, meglio era.

Tra una cosa e un' altra si fecero le sette. Sgranai gli occhi, tra un' ora Castiel sarebbe passato a prendermi e in tutto il pomeriggio non avevo minimamente pensato a cosa mettere per la serata. Perché dovevo sempre ridurmi all' ultimo?

Tirai fuori dall'armadio un vestito nero di pizzo che mettevo di solito quando andavo a ballare con le mie amiche in Italia, era da moltissimo tempo che non lo usavo.

Lo provai e già che ci stavo feci anche una piroetta di fronte allo specchio. Eccome se mi stava, mandai una foto a Rosa per avere un parere e nel frattempo mi andai a cercare un paio di scarpe da abbinare.

Dovetti andare ad aprire la porta a Lysandro però...Si era deciso a tornare.

<< Spero non ti serva il bagno, vado di corsa >>

<< Tutto tuo >>

Di sicuro aveva aiutato Iris a preparare tutto anche se secondo me.. Avevano fatto altro. Non era mio solito inserire mio cugino in questo tipo di scenario. Risalii le scale con una smorfia storta cercando di togliermi quei due dalla testa. Mi truccai in camera in fretta e furia e cominciai a raccimolare alcune delle forcine sparse per il bagno , chissà se per una volta sarei riuscita a fare un' acconciatura decente.

I capelli stavano apposto, il trucco anche. Guardai l' orologio, le otto meno un quarto, poi subito apparve una notifica.

<< Sei una bomba! Castiel ti si mangerà con gli occhi! >>

Rosalya doveva sempre esagerare. Però le volevo bene anche per questo.

Avevo ancora un quarto d'ora, presi una borsa e ci buttai l' essenziale dentro poi approfittai dei dieci minuti per vedere a che punto stava Lysandro.

<< Lys, sei pronto? >> Bussai.

In camera non c'era. Scesi allarmata ma mentre stavo per entrare dalla cucina mi vibrò il telefono tra le mani.

Era un messaggio da Lysandro:

"Arimi, scusami se no ti ho avvisata ma sono dovuto correre in farmacia, Iris mi ha chiesto se potevo comprarle qualcosa per il mal di testa mentre andavo, tanto ti viene a prendere Castiel no? "

Risposi immediatamente, scrivendogli anche dei dieci anni di vita che mi aveva fatto perdere ma non feci neanche in tempo ad arrabbiarmi che inviato il messaggio, risposi alla chiamata di Castiel.

<< Piccola, sono qui fuori. Esci? >>

Misi il giacchetto e corsi fuori.

Ogni volta era una visione paradisiaca...Lui appoggiato alla sua moto, le chiavi che roteavano intorno al dito. Camicia bianca, jeans...Sapeva che vederlo in camicia mi faceva perdere la testa.

Quando si accorse di me, rimase a bocca aperta. Si stacco di poco dalla sua moto, un passo e le sue mani erano già sui miei fianchi.

<< Sei splendida... >>

<< Anche tu amore, come sempre >> Aggiunsi per poi baciarlo dopo avergli sorriso entusiasta.

<< Secondo me questo vestito vola che é una meraviglia... >> Sussurrò al mio orecchio mentre mi baciava il collo e con le mani andava sempre più verso la fine della mia schiena.

<< Amore... Faremo tardi >>

lo sentii ghignare nel mio collo e mi dispiaceva interromperlo ma non era né il posto, né il momento adatto.

Mettemmo i caschi e sfrecciammo verso casa di Iris. Già da fuori si sentiva una baraonda assurda.

Provammo a suonare ma nessuno ci venne ad aprire.

Quella sera Castiel aveva deciso di incollarsi a me, si ostinava a non darmi tregua e alla fine era diventato inevitabile non fare figuracce visto che ad aprirci era venuto il povero Alexy... Ci fu un momento di imbarazzo ma subito apparve Rosalya che con nonchalance scostò via Alexy ed io ne approfittai per far staccare Castiel dal mio collo. Appena entrati, Castiel si unì ai ragazzi che anzi, lo trascinarono via; Rosa invece mi prese per un braccio e prese a lanciarmi sguardi ambigui con tanto di alzata di sopracciglia.

<< Lo avevo detto io che con questo vestito sarebbe crollato ai tuoi piedi... >>

<< Rosa parli come se ancora non avessero combinato nulla! >> Si intromise Alexy.

<< Ragazzi ma siete terribili! >> Risi mentre cercavo di fuggire dalle loro grinfie.

Mentre la mia faccia accennava a tornare ad un colorito al di fuori del rosso pomodoro, andai a salutare gli altri in giardino.

Kentin, Armin, Prya e Kim erano intenti a giocare al biliardino in una sfida maschi contro femmine, Lysandro ed Iris erano in disparte sul dondolo mentre il resto del gruppo era o intorno al tavolo con gli stuzzichini o al centro del giardino a scatenarsi e a chiaccherare.

Castiel apparve di fronte a me e mentre mi porgeva una birra qualcuno suonò alla porta. Vidi Kentin fiondarsi ad aprire, per poi lasciar apparire la figura di Lety.

<< Amore,ce l'hai fatta ad arrivare! >>

Amore???
Avevo appena trovato un argomento su cui discutere durante la serata. Guardai Kentin con sguardo curioso e lui mi rispose con un sorrisetto sfacciat, Lety invece mi assalì subito dopo aver baciato Kentin.

<< Che bello rivederti! Mi devi racconotare un sacco di cose! >>

Io eh? Perché tu no.

Ci attaccammo al buffet che Iris e Lys avevano preparato mentre mi raccontava che durante la nostra assenza, i due avevano ricominciato a frequentarsi dimenticando il periodo in cui il povero Kentin era la praticamente la sua vittima.

Ero molto contenta per loro. Rosa aveva alzato la musica,musica house alternata a qualcuna rap che in coro cantavamo a squarciagola mentre ballavamo.

Mi buttai nel gruppo insieme a Lety, raggiungemmo Rosa e il suo ragazzo e anche Kentin si unì a noi poco dopo cercando di ballare decentemente anche se alla fine guardandolo ridevamo tutti.

Mi girai per cercare Castiel con lo sguardo ma lui ovviamente era già dietro di me.

Mise le sue mani sui miei fianchi per poi girarmi e cominciare a baciarmi.

Inutile dire che il giardino si era diviso in due parti, quello delle coppie e quello dei single intorno al biliardino.

Ma...aspetta in attimo..
Tra lo spazio dell'incavo del collo di Castiel e la sua spalla potei vedere..
Nathaniel e Prya baciarsi?

Subito apparve un sorriso sul mio viso,sapevo che Prya ci stesse provando ma non pensavo che Nathaniel stesse realmente al gioco. 
Ma guarda tu Nathaniel..

Ovviamente Castiel non si era scollato ma ci pensò Rosa a catturare l'attenzione di tutti, coinvolgendo tutti per una foto di gruppo. La serata andò avanti tra risate e canti e balli. Alle undici però qualcuno cominciò ad andarsene,il giorno dopo saremo dovuti andare a scuola e non potevamo permetterci di essere degli zombie.

Rimasi con gli altri un altro po' per aiutare Iris a sistemare poi ce ne andammo, salutando e ringraziandola.

<< Dormi da me...? >> Mi chiese Castiel mentre mi metteva il casco.

Al diavolo la ragione... L'avevo persa già tempo fà.

"Lys non aspettarmi, dormo da Castiel"

E dopo aver inviato un SMS salii con lui sulla moto.

"Va bene, almeno dormite un po' però eh, anche io rimango da Iris per stanotte"

Scesa dalla moto lessi la notifica.

<< Lysandro non finirà mai di stupirmi >>

<< Fammi indovinare? Rimane da Iris? >> Chiese mentre apriva la porta di casa.

Ma come faceva ad aver indovinato?

<< Me lo aveva accennato oggi a scuola >>

<< Non pensare che tuo cugino sia santo... Più di me sicuro ma a te fa comodo no? >> Aggiunse facendomi l'occhiolino.

Inutile dire che si beccò un pugno sulla spalla in pieno ma questo non lo toccò minimamente visto che dopo due secondi mi prese in braccio sbattendo la porta dietro le spalle.

<< Hai questo vestito addosso da troppo tempo, gli facciamo prendere aria che dici? >> 
Disse poco prima di vederlo volare via nell'angolo della sua camera.

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Capitolo 16
*** Supporto morale ***


Stavo morendo di freddo, ero appiccicata alla schiena di Castiel che invece era un termosifone umano.. Aveva tutte le coperte per sè, ecco perchè.

Afferrai un angolo della coperta e strattonai forte per coprirmi ma appena mi rigirai per chiudere gli occhi, lo sguardo mi cadde sulla sveglia digitale sul suo comodino... 9:38

<< Oh mio Dio! Castiel! >>

Mi girai presa dal panico per svegliarlo ma ottenni solo dei mugulii.

<< Hey,hey,hey piccola calmati! La sveglia va due ore avanti >>

Disse tutto senza neanche aprire gli occhi per poi tirarmi a sè. Talmente forte era stato l' infarto che mi aveva fatto prendere quella sveglia, che non ripresi più sonno. Ora sapevo perchè Castiel faceva tardi tutte le mattine.

Alla fine mi arresi e mi alzai ricoprendolo con le coperte...Quanto era bello.

 

Mi preparai per l' ennesima volta nel suo bagno, ormai sapevo casa sua a memoria...Come sapevo quante ragazze del liceo volevano entrarci..Alle volte passavo giornate intere a pensare cosa avessi io che le altre non avessero,per piacere a Castiel.

Finito di lavarmi, frugai nei suoi cassetti e trovai un paio di mutande dimenticate chissà quanto tempo fa, ero sicura di averne dimenticate un paio ma per i vestiti non ero stata così generosa..

<< Cass, dai svegliati. Devo fare un salto a casa >> Dissi avvolgendomi con un asciugamano all' uscio della camera.

Aprì prima un occhio per via del raggio di sole che attraversava la stanza per poi finire su di lui.

<< Per me potresti restare anche così >> 

Battei un piede a terra, uffa possibile che ogni volta debba farmi arrossire?

<< Quando fai così sembri una bimba >> 

<< Smettila! >> 

Si infilò le ciabatte e si stiracchiò.

<< Perchè non rimaniamo a casa? >> 

Eccolo che cerca di marinare la scuola di nuovo.

<< Io vado, poi fai come vuoi >> Sbuffai.

Lo sentii chiamarmi dal corridoio.

<< Bimbaa >> 

Ma che diamine...?

Non riuscivo a smettere di ridere, era venuto a farmi il solletico. 

<< Certo che ti accompagno, non voglio che gli altri ti vedano così bella..Solo io posso >>

Ogni volta che Castiel mi faceva un complimento il mio cuore perdeva un battito.

Cominciammo a baciarci per non so quanto, l' asciugamano era caduto a terra scivolando lentamente via dal mio corpo e Castiel cominciò a lasciarmi una scia di baci partendo dal collo mentre tracciava il contorno delle mie braccia con le mani. Il tocco di Castiel era inconfondibile..Il suo odore, il suo sguardo. Mi ci perdevo ogni volta e ogni volta vinceva lui.

Le mie mani scivolarono sul suo petto scoperto per poi finire lungo i suoi fianchi. Una delle sue mani finì su uno dei miei seni e io accarezzai la sua schiena sussultando.

<< Vuoi ancora andare a scuola, bimba? >>

Il mio cervello era in cortocircuito, sicuramente le scintille le vedeva anche lui...Però non potevo saltare scuola, avevamo troppe cose da recuperare.

Il mio cellulare ci interruppe. La suoneria rimbombava per tutta la camera e ne approfittai per sottrarmi dai suoi tocchi magici.

"Pierre"

Novità per il programma televisivo?

<< Buongiorno Arimi! Mi spiace chiamarti così presto, spero di non averti disturbata >>

Sembrava essere felice.

<< Le riprese ricominceranno a breve quindi vorrei che tornaste con una cover pronta da esibire, sarete contro... Non ricordo il nome, perdonami. Una band a capo di una certa Debrah >>

Per un attimo mi si gelò il sangue..La band di Debrah.

<< Va bene, cominciamo a preparare qualcosa allora >> Risposi con tono freddo.

<< Vi terrò aggiornati, buona giornata >> 

Pierre attaccò e riferii a Castiel la novità. Quasi era tornato tutto così normale che mi ci stavo abituando di nuovo..Cercò di apparire calmo ma la sua mascella diventò improvvisamente più evidente.

<< Va bene, ne parleremo agli altri,oggi allora >> Sospirò.

Castiel mi stava ancora squadrando, avevo solo le mutande addosso. Mi precipitai sul reggiseno ai piedi del letto per poi fargli cenno di sbrigarsi.

Indossai i vestiti messi alla festa a casa di Iris e scesi in cucina a preparare delle uova con il bacon, versai un pò di succo d'arancia nei bicchieri e appena poggiati sul tavolino, scese anche Castiel.

<< E' sempre un piacere averti qui la mattina >> Rise.

Approfittatore. 

<< Non farci l'abitudine infatti >>

<< Come se a te dispiacesse >> Sussurrò per poi mangiare un boccone.

Mi fa infuriare.

Castiel mi accompagnò in fretta e furia davanti casa, mi infilai un paio di pantaloni e un maglione, mi feci una treccia e passai un velo di eyeliner..Forse anche troppo storto.

Arrivati a scuola, la situazione era la stessa del giorno in cui siamo tornati... Quando abbiamo iniziato il programma, non avevo preso in considerazione che le persone avrebbero continuato a  parlare anche nel caso in cui avessimo perso. Loro non sanno quanto è difficile rimanere a galla lì dentro,con Debrah pronta a farti affondare.. 

Entrammo in classe prendendo ognuno i propri posti. Presi più appunti possibile e al cambio di ogni ora cercavo di organizzare lo studio delle materie per quando sarei tornata nel programma.

Durante l' intervallo parlai con i ragazzi della situazione, dopo la chiamata di Pierre. Erano presenti anche Rosalya ed Alexy che in silenzio, carpivano ogni nostra parola. 

<< Dovremmo suonare qualcosa di forte per battere Debrah >> Intervenne Castiel ad un certo punto.

L' autostima di tutti era un pò sotto ai piedi e Nathaniel si sentiva sotto pressione, era evidente.

<< Io confido in voi e sono stra sicura che avete tutte le carte in regola per batterli >> Sbottò Rosalya rompendo il silenzio.

<< Anche io lo penso, e non è tanto per dire >> Aggiunse Alexy.

<< Chi non lo pensa? >> Disse Kentin aggregandosi.

<< Quando ero giù nel periodo in cui arrestarono mio padre e ottenni l'emancipazione, ascoltavo a  ripetizione una canzone.. >>

Tutti gli sguardi erano rivolti verso Nathaniel. Tutti aspettavamo il titolo della canzone ma a quanto pare non era intenzionato a dircelo.

<< Allora? Se hai qualcosa da proporre dillo! >> 

<< Castiel.. Calmati >> Sussurrai dopo che sbottò contro Nathaniel.

Era nervoso..Questa storia dello sconto con Debrah non piaceva a nessuno.

<< "My Demons" degli Starset >>

<< Mi piace >> Risposi subito.

Amavo quella canzone, l'ascoltavo sempre durante i miei anni in Italia, prima che mia madre mi mandasse a vivere con Lysandro.

<< Piace anche a me.. E posso suonarla >> annuì Castiel.

<< Beh..Andata no? >> Chiese Rosalya tutta sorridente.

Il suo entusiasmo era contagioso , riusciva sempre a far tornare il buon umore.

<< Tutti a casa mia alle quattro >> Disse Castiel per poi uscire dalla classe.

Anche Kentin uscì per chiamare Lety e gli altri andarono a prendere qualcosa da mangiare, io ero rimasta con Rosa ed Alexy.

<< E' nervoso per la storia di Debrah vero? >> Chiese Rosa.

<< Beh.. Per quanto ne so io, dev' essere stressante gareggiare con la tua ex. Se poi si chiama Debrah non ne parliamo proprio >> Intervenne Alexy.

<< Devi stargli accanto, nessuno vorrebbe rivivere il suo peggior incubo due volte.. >> Concluse Rosa poco prima del suono della campanella.

Alle quattro, eravamo tutti a casa di Castiel. Mi ero messa subito a fare i compiti per il giorno dopo per poi passare a prendere qualche stuzzichino da portare da Castiel con Lysandro.

Lui come al solito non traspariva molte emozioni ma un pò forse, la situazione lo toccava.

Cominciammo a cercare lo spartito della canzone e il testo. Poco dopo arrivarono anche Rosalya ed Alexy. Rosalya era tutta gasata all' idea di un' esibizione dal vivo. Mi veniva da ridere, neanche stesse ascoltando gli Starset in concerto.

<< Quando sarete famosi, dovrò assolutamente avere un posto in prima fila >> Pretese.

<< Facciamo anche il backstage >> Intervenne Alexy.

<< Oh, ma insomma! Finitela, per ora siamo solo in uno stupido salotto >> Risi.

<< Questo non è uno stupido salotto, questo è il MIO salotto >> Sottolineò Castiel.

Roteai gli occhi come al solito e tutti sbottarono a ridere... Castiel aveva inaspettatamente assunto un atteggiamento da snob con tanto di dito alzato per evidenziare la cosa.

Le prove andarono avanti fino alle sette, misi su un pò di pasta e chiamai tutti a tavola.

<< Perchè io ho una tazza da tè? >> Chiese Alexy.

<< Perchè sei brutto >> Esclamò Rosalya

<< O forse perchè Castiel ha due bicchieri in croce >> Dissi ridendo,  dando nuovamente speranza ad Alexy..

La serata andò avanti con il solito umorismo del gruppo e brindammo con la birra.

<< Debrah non ti temiamo! >> 

<< Alla faccia sua >>

Gridarono Alexy e Rosa e in coro li seguimmo.

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Capitolo 17
*** Profumo d'amore ***


Dovevo aver bevuto veramente tanta birra, avevo un mal di testa martellante e il continuo russare di Castiel non aiutava di certo.

<< Per Diana, Castiel smetti di russare >> Mugugnai disperata sganciandogli una gomitata nel fianco.

Probabilmente però non la sentì proprio visto che come risposta ottenni un rumoroso grugnito nell' orecchio. Circondai la mia testa con il cuscino nella speranza di riuscire ad addormentarmi. D'altronde erano ancora le quattro di notte e anche se mi fossi alzata non avrei potuto fare molto.

Per curiosità andai nella nostra sezione sul sito del talent e notai molti bei commenti, alcuni dicevano di aver già comprato i biglietti per stare nel pubblico della prossima live. Andando su instagram invece, risposi a molte persone che ci incoraggiavano. A chi disprezzava, non rispondevo, non volevo dedicare tempo a certe persone.

Guardando per un po' lo schermo al buio ripresi un po' di sonno e riuscii ad addormentarmi sovrastando il continuo russare di Cass.

La mattina seguente era di buon umore e sorridente.

<< Dormito bene? >> Chiesi guardandolo con sguardo assassino.

<< Dormo sempre bene, se al mio fianco ci sei tu >>

E a quanto pare, anche smielato.

<< Sento che sto per morire di diabete >> Dissi roteando gli occhi.

In meno di un secondo mi ritrovai tra le sue braccia, uno sguardo, una carezza... E come sempre avevo dimenticato tutto. A cosa serviva dormire? La mia energia era lui.

<< Vado a farmi un doccia, vieni con me? >>

Ci pensai un po'...Gli avevo sempre detto di no, tanto ormai cosa c'era di cui vergognarsi?

<< Ti raggiungo tra due minuti >>

Si fermò sul ciglio della porta del bagno con occhi stupiti.

<< Dici seriamente? >>

<< Fossi in te, mi sbrigherei prima che io cambi idea >>

Inutile dire che corse in bagno ad aprire l' acqua della doccia.

Visto che la scorsa volta mi ero ritrovata senza vestiti, la scorsa sera , insieme a qualche stuzzichino, portai un cambio e anche qualcosa in più per tutte le volte che ne avrei avuto bisogno.

Corsi in bagno e forse, con ingiustificato imbarazzo, entrai in doccia insieme a Castiel. Mi ricordai in tempo di legare i miei capelli per non farli bagnare e cominciai ad arrossire non appena cominciò a squadrarmi.

<< Sei bellissima, ogni giorno sempre di più >>

Cominciò a lasciare una scia di baci sul collo, accarezzandomi la mandibola con una mano per poi farla scivolare sull' altro lato del collo. Il pollice affondava nell' incavo tra le mie clavicole per poi spintonarmi dolcemente sul lato ricoperto di piastrelle bianche. Un brivido mi pervase subito dopo aver sentito il freddo a contatto con il muro mentre vampate di calore si espandevano sulla mia pelle, a partire da ciò che toccavano le sue mani fino all' acqua bollente che ci scrosciava addosso...O almeno a me sembrava troppo calda.

Riuscimmo a finire la doccia solo dopo che riuscii a calmarlo e a convincerlo ad andare a scuola tramite vari compromessi.

A scuola ovviamente il clima era sempre lo stesso. Sebbene fosse l'ultimo giorno, per i corridoi c' era ancora chi qualche critica non sapeva proprio risparmiarsela. Corsi verso il mio armadietto per prendere i libri che mi sarebbero serviti durante la giornata fino ad incontrare Lysandro sulle scale.

Lo chiamai più volte ma sembrava assorto nei suoi pensieri.

<< Lysandro! Ma ci sei o ci fai? >>

Dopo aver battuto le mani forse anche troppo forte,oltre che quella di alcuni studenti,riuscii ad ottenere anche la sua attenzione.

<< Scusami Arimi.. Stavo pensando >>

<< C'è qualcosa che non va? >>

<< Tutto ok >>

Sembrò quasi abbozzare un sorriso ma il suo sguardo diceva altro.

<< Lys...Sai anche tu che mi stai nascondendo qualcosa >>

Era lì tra il primo ed i secondo gradino delle scale, mentre si grattava la testa imbarazzato e arrossendo.

<< Lys, arriva al solo >>

Il tempo era il peggior nemico dell' uomo ma anche la Delaney non scherza, arrivare a lezione in ritardo dopo aver fatto anche un cambio con l' ora di Faraize... L' avrebbe soltanto fatta arrabbiare.

<< Volevo solo avvertiti.. In caso tornassi a casa.. C'è un po' di casino, quindi se devi tornarci con Castiel, scusa ma ci sono ancora i piatti da lavare ed il letto sfatto... >>

Era riluttante ed incerto nei suoi gesti, lo conoscevo, non aveva mai avuto molta fantasia di cucinare però riusciva sempre a mettere ordine senza lasciare caos.

<< Hai dato una festa e non mi hai invitata? >> sdrammatizzai.

<< È che è venuta Iris a casa e stamattina ci siamo svegliati tardi.. >>

Stavo per rispondere che avrebbe potuto riordinare la sera prima ma mi fermai quando capii il senso delle sue parole..

<< Tu... Lei.. Aspetta ma.. >>

Era calato un certo imbarazzo e l'aria sembrava essersi fatta tagliente.

<< Non sei l'unica ad avere una vita entusiasmante.. Tu puoi essere un peperino e io no? >>

Lysandro ironico mi suonava come qualcosa di nuovo e strano allo stesso tempo.

"Iris.. Forse dovresti venire a casa più spesso" pensai.

<< Buongiorno ragazzi, scusate per il ritardo >>

Dieci minuti non rientravano neanche nella mia concezione di ritardo, la Delaney entrò con delle cassette di polistirolo e questo bastò a far alzare un brusio generale in tutta l'aula.

<< Dove sono i gentiluomini di una volta? >>

Dopo aver colto il senso ironico, Nathaniel e Kentin si precipitarono ad aiutare la professoressa, assegnando ad ogni postazione una scatola.

Io e Rosalya ci guardavamo da lontano con sguardo incerto mentre Castiel aveva già aperto la scatola.. A giudicare dal suo sguardo non era niente di buono..

<< Polmoni veri? Che schifo! >>

Rosalya non fece neanche in tempo a sollevare la scatola, che schifata lasciò ricadere il coperchio.

<< Oggi osserveremo i componenti dell'apparato respiratorio e li sezioneremo >>

Solo a vedere quella roba viscida e molliccia mi veniva il voltastomaco.

Raschiare con il bisturi e tastare i polmoni era stata forse la cosa meno impressionante, il peggio è arrivato quando tramite una cannuccia bisognava soffiare dalla trachea per far gonfiare il polmone sinistro...Inutile contare i conati di vomito durante l' intera lezione.

<< Mai più! Che schifo! >>

Alexy era rimasto impressionato e per tutta la ricreazione non si è parlato d'altro. Vari squilli seguirono uno dopo l' altro, era la notifica del messaggio inviato sul gruppo da Lety

"Ciao ragazzi, oggi non sono venuta perché non mi sentivo molto bene. Stavo pensando che mi dispiacerebbe non salutarvi prima che torniate al talent. Che ne dite di vederci questo pomeriggio? ''

Vari messaggi continuavano mentre tra di noi ci consultavamo.

"Mi spiace ma ho un impegno fino alle sei '' digitò Nathaniel.

" Anche io oggi proprio non posso '' Rispose pochi secondi dopo Prya

"Io e Lety abbiamo un' uscita già in programma''Scrisse Kentin

"Giusto! Scusa amore, me ne ero dimenticata...Allora nulla ragazzi,scusate '' Riscrisse immediatamente Lety.

Ci consultammo tra di noi non appena messi da parte i cellulari.

<< A questo punto, possiamo continuare a provare questo pomeriggio >> Propose Castiel.

<< va bene però posso raggiungervi solamente dopo le sei, cercherò di sbrigarmi >> Ci ricordò Nathaniel.

Verso la fine della ricreazione mi spostai di banco vicino a Kentin che nella maggior parte dell' ora successiva mi raccontò come si fossero messi insieme lui e Lety. Da quel giorno in cui andai a comprare i vestiti per l' audizione, Lety a quanto pare si era scusata per tutti gli anni di prese in giro e avevano cominciato ad uscire insieme. Non me lo sarei mai aspettata.

La giornata andò avanti lentamente, cercavo di evitare il più possibile i corridoio pieni di critiche e di falsità. Ci ritrovammo tutti a casa di Castiel per provare il brano. Nathaniel ci aveva raggiunti poco prima che iniziassimo a suonare seriamente dopo vari riscaldamenti e Rosalya ed Alexy erano venuti come sempre ogni volta che potevano per darci sostegno. La cosa che più mi piaceva era sentir partire la canzone con la mia voce fusa a quella di Lysandro per poi sentirla riecheggiare nel ritornello e nella parte più calma del pezzo, udibile quasi come un sussurro, qualcosa che riemergeva lentamente tra le note della chitarra e l' energia brutale della batteria. Questa volta, avevamo la combo perfetta, era come se stessi per esplodere dalla gioia, la complicità tra me e Lysandro era alle stelle e nella mia testa suonava perfetto, sognavo già il nostro nome in cima alla lista della top ten.

A risvegliarmi furono gli applausi di Rosa ed Alexy. Per una volta mi sentivo davvero più forte di Debrah.

Finite le prove ci lanciammo tutti sul divano, altri su alcune sedie e notammo che tutto era perfetto così come lo avevo percepito io. A farci tornare alla realtà ci pensò Pierre:

" Ragazzi, vi ricordo che domani dovete tornare negli appartamenti del talent in modo da poter provare ed incidere il pezzo in studio poiché Lara riuscirà a tornare a lavoro per tempo, vi prego per tanto di mettere in valigia tutto ciò di cui avete bisogno perché sarà proibito nuovamente uscire dal residence del talent ''

Avremmo ripreso tutto da dove lo avevamo lasciato ma almeno Lara ci avrebbe potuto dare una mano. Rosalya ed Alexy rimasero per cena e mi ritrovai ad apparecchiare con i soliti bicchieri spaiati di Castiel per poi ricorrere alle tazze da colazione per evidente necessità.

<< Segnate tutti! A Natale, regalare a Castiel un set di bicchieri >> Mi raccomandai.

La battuta non toccò minimamente Castiel ma rispose a tono,

<< Ringraziate già che ci sia qualcosa in frigo >>

Alla fine della della serata, ci sedemmo tutti in salone per stare ancora un po' insieme ma mentre sparecchiavo ne approfittai per parlare con Nathaniel.

<< Allora... Di che impegno si trattava? >>

Nathaniel cercò di fare il vago ma capì subito che avevo notato che tra lui e Prya stesse succedendo qualcosa.

<< Vorrei veramente mettermi con Prya.. Ma farlo durante il talent,non so quanto possa essere giusto. Non siamo riusciti a resisterci e ci siamo baciati varie volte ma le ho chiesto di aspettare perché non mi sembrava giusto nei suoi confronti.. Secondo te sto sbagliando? >> Ammise improvvisamente.

Devo dire che la dolcezza di Nathaniel e il rispetto che aveva nei confronti di Prya mi avevano davvero disarmata.

<< Credo che ognuno abbia i propri tempi e se ha deciso di assecondare la tua decisione e di aspettarti fino alla fine del talent, è perché a te ci tiene e non vuole perderti >>

Notai sul suo volto un immediato sollievo. Sospirò e rise,

<< Mi stavo già dando del fallito >>

Gli diedi una pacca sulla spalla e dopo aver raggiunto il gruppo in salotto, ci aggregammo alla discussione.

Quando guardai l' orologio era già abbastanza tardi quindi ricordai agli altri di dover fare le valigie così ci salutammo tutti mentre ognuno raccattava i propri giacchetti. Strinsi Rosa in un abbraccio da incredibile Hulk, salutai anche Alexy e dopo averci incoraggiati per un ultima volta, ognuno si diresse verso la strada di casa propria per fare le valigie.

<< Ti voglio bene Lys, sei il miglior cugino del mondo >> Sussurrai mentre chiudeva lentamente gli occhi.

Mi accoccolai a lui e lo strinsi forte ricordando che lui era l' angelo che mi aveva salvata dal mio incubo in Italia.

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Capitolo 18
*** avviso importante ***


 

 

 

 

        Collana Poetica Versus volume 16,Dantebus- Lanci Teresa 

        Collana Poetica Versus volume 16,Dantebus- Lanci Teresa 

 

                                                        Luci Sparse 22, Pagine- Lanci Teresa

                                                        Luci Sparse 22, Pagine- Lanci Teresa

Buonasera a tutti! Ultimamente vi sarete rese conto che la storia sta subendo dei ritardi. Mi scuso già in anticipo e sappiate che mi fa molto piacere vedere che qualcuno ancora legge la mia storia. Nonostante tutto mi devo scusare perché, vedendo la data dell'ultimo capitolo pubblicato, mi è preso un colpo ahaha. Comunque sappiate che questi ritardi sono avvenuti per una buona causa! Ho appena avverato un sogno! Quest'anno sono riuscita a PUBBLICARE BEN DUE LIBRI DI POESIE con due case editrici meravigliose: Dantebus e Pagine. Ho partecipato a due collane poetiche e quelle che vedete sono le copertine dei libri. Quello con Dantebus è uscito a Marzo 2020. è il libro di cui vado più fiera. E' disponibile su tutte le piattaforme digitali in formato Ebook al solo prezzo di 1,99 euro. Lo potete trovare su Amazon,Feltrinelli,IBS, Mondadori store ed altre piattaforme digitando "Collana poetica 16 Poesie Versus" o semplicemente "Lanci Teresa" (adesso mi avete scoperta ahaha).

Comunque vi lascio il link di Amzon qui:

https://www.amazon.it/Collana-Poetica-Versus-vol-16-ebook/dp/B086JB5FCV/ref=sr_1_1?__mk_it_IT=%C3%85M%C3%85%C5%BD%C3%95%C3%91&dchild=1&keywords=lanci+teresa&qid=1610326836&sr=8-1

Per quanto riguarda il secondo libro di poesie, è uscito la scorsa settimana e lo ha curato la casa editrice Pagine. Anche Questo libro è una collaborazione con altri 15 poeti e sempre disponibile su ogni piattaforma digitale in formato Ebook al prezzo di 10,00 euro e lo potete trovare digitando "Luci Sparse 22". Ovviamente se comprate i libri su Amazon e non avete un Kindle basterà scaricare l'applicazione Kindle su un qualsiasi dispositivo e cominciare a leggere!

Vi lascio anche il link Amazon di questo libro:

https://www.amazon.it/Luci-Sparse-22-Autori-Vari-ebook/dp/B08RHW4TLZ/ref=sr_1_1?__mk_it_IT=%C3%85M%C3%85%C5%BD%C3%95%C3%91&dchild=1&keywords=luci+sparse+22&qid=1610326951&sr=8-1

Mi avete sempre sostenuta sin dall'inizio di questa storia, spero mi sosterrete anche durante questo percorso letterario appena intrapreso. Mi scuso per il ritardo ma ora sapete che è stato per una buona causa! Vi ringrazio per avermi dato attenzione, ci rivedremo con il prossimo capitolo della storia!

おやすみなさい!- Buonanotte!

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