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Heiachi uscì ridendo dal dojo, chiuse la porta, la stanza
rimase illuminata solo dalla tenue luce delle fiaccole e delle
candele.
Kazuya riprovò liberarsi, invano, le forze lo stavano
abbandonando e i polsi, ormai violacei, gli dolevano; si girò
verso il figlio svenuto notando il polsi sanguinanti, anche lui aveva
tentato di spezzare le catene,
La porta si aprì improvvisamente facendo entrare due
soldati della Mishima Zaibatsu, l’uomo li guardò
freddamente e domandò:
-Cosa volete?Heichi vi a mandato a darci il colpo di grazia?Non ha
voluto scomodarsi?-
I due soldati lo guardarono senza dire niente, poi quello più
basso salì sulle spalle del compagno e saltò
raggiungendo le catene che legavano Kazuya, si appese con i piedi a
un anello posto sul soffitto ed estrasse un coltello e assestando due
colpi precisi tagliò le prime due catene che imprigionavano il
braccio destro di Jin e del padre, poi ripete l’operazione
dall’altro lato tagliando però una catena alla volta per
permettere al compagno a terra di aiutare i due prigionieri a
scendere.
Quando furono tutti e due a terra e Jin si risvegliò
mantenendo sempre il silenzio il soldato più basso prese il
polsi di Kazuya e cominciò a fasciarli, l’uomo capendo
di non poter opporsi lasciò fare allo sconosciuto, Jin intanto
ripresosi dallo svenimento guardò meravigliato i due soldati
chiedendo:
-Voi chi siete?-
Poi rivolgendosi al padre quasi gridano disse:
-E tu cosa ci fai qui?!-
L’uomo gli sorrise con la solita aria di sfida
rispondendogli:
-Siamo stati catturati da Hieachi, non solo cosa voleva fare,
comunque questi due, di cui vorrei tanto sapere anch’io
l’identità, ci hanno liberato-
Il soldato più alto si presento:
-Io sono Leon e lui è..-
Il soldato più basso lo interruppe:
- Io sono Phoenix, capo della spedizione di salvataggio, siamo
agenti SpeCoc-
-Sono i vostri veri nomi?-
Chiese Kazuya, Leon alzò le spalle:
-Chissà!-
Intanto Phoenix stava procedendo a curare anche Jin che, malgrado
avesse cercato di ribellarsi aveva ceduto alle cure dell’agente,
dopo aver ultimato la medicazione Phoenix disse:
- Dobbiamo andare, Heiachi potrebbe arrivare a momenti-
- Non possiamo uscire dall’entrata, ci sono due telecamere-
Osservò Leon, il capo si sedette a terra:
-Mmm, vediamo….-
- C’è un lucernaio, ma l’uscita è
bloccata da una grata-
Comunicò il soldato più alto indicandolo, Phoenix si
alzò in piedi con un balzo:
-Quanto acido hai?-
-Una boccetta, perché?-
Il capo indicò l’alto:
-L’uccellino ha voglia di uscire dalla gabbia-
-Ma quando la grata cadrà farà un rumore infernale,
avremmo tutti i “Tekken Force” alle costole-
- Stai tranquillo, ricordati che un uccellino a le ali-
Ribatté tranquillamente Phoenix, il compagno sembrò
stupito:
-Cosa?!In due sulle ali!Ma…ma..-
-Sergente!ricorda la missione!?Kazuya e Jin sani e salvi fuori da
qui, equipaggiamento in funzione della missione e tempo illimitato,
ci riusciremo!-
Lo rimproverò il capo che poi si rivolse a Jin e Kazuya:
- Voi due seguiteci-
Vedendo che non accennavano a muoversi usò un tono più
imperativo:
-Se non mi seguite con le buone passerò alle maniere forti,
cioè quelle che io prediligo!-
Salì per la seconda volta sulle spalle del compagno per
cospargere la grata di acido, saltò giù dalle spalle
del compagno appena in tempo per prendere al volo la grata che stava
per toccare terra;poi saltò fino al lucernaio ed uscì,
Leon aiuto a salire i due “protetteti”, infine salì
anche lui rimettendo a posto la grata:
-Tutto tace, Heiachi avrà una bella sorpresa domani-
Phoenix annuì mentre montava i due parapendii, il sergente
chiese:
-Hai prese i modelli fantasma, vero?-
-Certo!Per chi mi hai preso?-
-Poi parli te con il boss per il punto di atterraggio?-
-Certo…ah Hw…Leon tu prendi Kazuya e io Jin-
Jin sentendosi messo in discussione tento di dire qualcosa, ma non
ci riuscì, perché si ritrovò in pochi secondi
accanto al parapendio e con Phoenix alle sue spalle che, si capiva,
non ammetteva discussioni:
-Sdraiati-
Ordinò il soldato indicando una tela appesa sotto le due
ali, il moro ubbidì capendo che quello era l’unico modo
per fuggire, Phoenix gli passò un braccio intorno alla vita,
con la mano libera prese la sbarra davanti a loro per direzionare il
parapendio, poi si diede una spinta con i piedi e, dopo qualche
secondo di caduta libera, si ritrovarono fra le nuvole; pochi secondi
dopo li raggiunse Leon che fece subito il segno della vittoria
sorridendo trionfante:
-Missione compiuta!-
-Non ancora Leon, dobbiamo portarli alla base-
Ribatte Phoenix accendendo la radio attaccata alla sbarra, una
voce proruppe:
-Comandate Phonix, ci sei?-
-Sissignore!Siamo in volo-
- Molto bene! La missione?-
-I punti Juliet e Kato sono stati soddisfatti, procediamo per
Beta-
- Cambio di programma, scaricate il carico a Charles, poi voi
procedete da soli per Beta-
-Certo signore, verrà fatto-
Concluse Phoenix chiudendo la trasmissione e virando verso la
città, Jin cominciò a osservarlo a vicino: era molto
minuto, sembrava un ragazzino, il volto era coperto da un casco nero
e non riusciva a capire il colore della pelle poiché era
completamente coperto da una tuta nera, persino alle mani indossava
dei guanti; la stretta alla sua vita era salda e forte, trasmetteva
una sensazione di calma:
- Lei è un comandante, allora…-
Osservò il moro rompendo il silenzio:
- S, da un anno-
Rispose telegrafico Phoenix, Kazuya chiese:
- Ci potete dire la vostra identità?-
- No, mi dispiace, ma il nostro lavoro ci impone la massima
segretezza-
Leon sembrava scocciato da quella domanda, indicò le luci
della città:
- Tra poco saremo al capolinea-
Jin, quasi involontariamente si strinse ancora di più al
contro il corpo del comandante, gli piaceva il calore che emanava e
il suo odore di polvere da sparo misto a quello dei fiori di ciliegio
era buonissimo, forza e dolcezza riuniti in una sola persona in un
coktail irresistibile_
- Hai freddo?-
Gli domandò Phoenix accarezzandogli lievemente il fianco,
Jin fu felice di quel gesto dolce nella sua semplicità,
sorrise dentro di se sapendo di provare una sensazione di intimità
con quel “ragazzino”:
-No, sto bene-
Dentro di se la frase continuò:
“Accanto a te”.
Leon guardò il suo passeggero: aveva lo sguardo vuoto,
quasi triste mentre guardava Jin stretto al comandante:
- Si sente bene Signor Kazuya?-
-Eh?….si, certo-
Rispose frettoloso l’uomo, il sergente sospirò:
- Riconosco bene le persone tristi e tu mi sembri triste, secondo
me soffri per qualcosa..-
-Forse hai ragione..-
Ammise Kazuya stringendo la sbarra del parapendio, era difficile
dire certe cose, ma era sicuro che quel ragazzo l’avrebbe
capito, e forse, lo avrebbe anche aiutato:
- Il fatto è che mio figlio mi odia, non mi sopporta…vorrei
stargli accanto, ma il diavolo che vive dentro di me mi impedisce di
stargli accanto…..mi sento perso…dopo la morte di Jun
io….io mi sono smarrito…e colpa mia…è
tutta colpa mia se è morta, lo uccisa io!Non sarei mai dovuto
esistere..sarei dovuto morire nel vulcano…-
Leon sorrise dietro al casco, passò un braccio intorno alle
spalle di Kazuya:
- Non devi fare cosi, se vuoi riconquistare tuo figlio devi per
prima cosa chiedere il suo perdono, poi devi fargli capire che non è
solo che te lo vuoi aiutare e che soffri anche te per la morte di
Jun!-
-Vorrei farlo, ma…-
-Hai paura di essere rifiutato-
Lo interruppe Leon quasi cantilenando, poi continuò:
- Se non ti farai mai avanti non potrai mai fare pace, il mio
capo, Phoenix, pagherebbe per avere questa opportunità!-
-Perché?-
- Beh, anche lui si è trovato in questa situazione soltanto
che il padre, invece di scusarsi, ha continuato per la sua strada
tentando persino di uccidere il figlio..-
- E come?-
Domandò Kazuya mostrando il suo interesse al soldato:
- Ha fatto finta di voler chiedere il perdono di Phoenix, poi la
colpito alle spalle con un bastone, la legato a un palo e gli ha dato
fuoco..-
-Ha tentato di bruciarlo vivo?!-
- Si….Phoenix però si è svegliato ed è
riuscito a salvarsi, venne da me, dopo essersi rimesso e gli fu
affidata la missione di uccidere un gruppo di serial-killer, fra
quelli c’era suo padre, lo uccise senza risentimento, un colpo,
e la ucciso…in una cosa è stato più generoso del
padre…non la fatto soffrire..-
-è per questo che è cosi scontroso?-
- Si, dice che per lui l’importante è solo dimostrare
di essere il più forte, il resto può anche sparire-
Kazuya pensò che anche lui era cosi e che era ora di
cambiare:
- Io..io mi sento in colpa per ciò che ho fatto passare a
mio figlio, come posso guardarlo negli occhi, come posso
affrontarlo!-
- Phoenix, un giorno, mi disse che finche si continua guadare il
passato e so continua a vittimizzarsi per i propri errori non si
combinerà mai nulla, anzi si faranno solo danni, perché
essendo troppo impegnati a guardare ai propri sbagli non si guarda al
futuro che ti viene incontro-
L’uomo annui al soldato:
- Grazie Leon, grazie del consiglio-
- Prego, sempre pronto a dare dei consigli!-
Esclamò mentre scendeva di quota, Phoenix fece lo stesso
sfruttando una corrente d’aria; i due parapendii planarono in
prossimità di un prato dove, legate a un palo, c’erano
due moto nere:
- Capolinea-
Osservò il comandante aiutando Jin ad alzarsi, Leon fece lo
stesso con Kazuya che domandò:
- Siete sicuri di non poterci rivelare le vostre identità?
Sappiamo mantenere un segreto-
- No, mi dispiace…malgrado io voglia farlo, non posso…-
Rispose mentre caricava il parapendii smontati sulle moto, poi
salì sulla moto e prima di partire disse:
- Addio Jin, addio Kazuya….vi auguro una buona vita-
Poi partì velocemente seguita da Leoni che mentre si
rimpiccioliva fece con la mano un cenno di saluto ai due, quando gli
agenti furono spariti all’orizzonte Kazuya si girò verso
il figlio, si inginocchiò davanti a lui affrontando il suo
sguardo freddo e pieno d'odio, poi fece una cosa che non aveva mai
fatto in vita sua:
-Perdonami Jin, se puoi, perdonami per averti rubato la tua
infanzia, per averti rubato tua madre…perdonami per averti
rubato al tua vita-
Il moro continuò a fissarlo con rabbia e disprezzo, avrebbe
potuto ucciderlo facilmente in quel momento, avrebbe avuto la sua
vendetta, invece no, lo sguardo di Jin si addolcì e la bocca
si piego in dolce, leggero sorriso.
Esclamò Xiaoyu salutando i due ragazzi all’uscita dalla Mishima’s school, lei non frequentava più la scuola, da quando era diventata capo-palestra del dojo di suo nonno stava tutta la giornata ad allenare ragazzi e ragazze che volevano imparare il suo stile di lotta, inoltre si era diplomata da ormai sei mesi per via della sua intelligenza e disciplina le avevano fatto saltare due anni.
Hworang le sorrise:
< Ciao Xiaoyu, come va la palestra?>
< Bene, oggi ho dovuto aprire una nuova classe!>
< Wow! Se vuoi ti posso dare una mano>
< No Hwoakhun! Tu devi studiare e ti devi diplomare, devi costruirti un futuro!>
< Dai Xiaochan, non fare la mammina apprensiva, so cosa devo fare!>
Si lamentò il rosso, la ragazza arrossì:
< Io sarei una mammina apprensiva!Come ti permetti!>
Il moro le si avvicinò e le cinse le spalle con un braccio per poi stringerla a se, lei appoggiò la testa sulla sua spalla sorridendo;Jin riusciva a comportarsi solo con lei in quel modo, solo con lei era dolce e simpatico, a lei erano riservati i suoi gesti dolci, i suoi baci e i suoi radi sorridi, a lei era dedicata la sua vita..si, quella era la sua ragazza, ed era solo sua, nessuno poteva toccarla! Ma lei non lo sapeva, lui non aveva ancora avuto il coraggio di confessarsi:
< Jinkhun, oggi mi sembri più affettuoso del solito, tutto bene?>
< Si, tutto bene >
Perché quando penso a Xiaoyu mi viene in mente Phoenix, si..si assomigliano un po’ nella corporatura, ma hanno carattere completamente diverso…lui è freddo e serio…lei è solare e dolce, non potrebbero mai essere la stessa persona…però chi mi dice che Phoenix è un maschio, questa è solo una mia idea…
< Senti Jin, vuoi venire ad allenarti con noi? Mi devi la rivincita!>
Esclamò il rosso sorridendo titubante per la risposta, il moro sospirò:
< Hwoarang ti ho già battuto ieri, oggi evitiamo >
Adesso si arrabbia, ne sono certo al cento per cento, mi sfiderà e Xiaoyu cercherà di dividerci, quanto è carina quando si comporta da mamma…devo dire che con Xiochan e Hworang non mi annoio mai!
< Dannato! Ti sconfiggerò!>
Gridò il rosso lanciandosi addosso al moro che come da previsione fu salvato dall’intervento della ragazza che li divise:
< Ragazzi non oggi!Non è ne il luogo né il momento>
Hworang sbuffò, Jin annuì fingendo di essere arrabbiato, Xiaoyu li ignorò rivolgendo le sue attenzioni all’uomo che gli stava venendo incontro, era Kazuya:
< Ciao Xiaoyu, come va?>
< Tutto bene, se escludi una rissa >
< Jin e Hworang, vero?>
Chiese l’uomo con un lieve sorriso scherzoso dipinto in faccia, gli capitava spesso di sorridere in quel periodo, la cinesina annuì:
< Certo! Chi potrebbe mai picchiarsi nel bel mezzo della lezione di educazione fisica!>
Jin arrossì a quel commento:
< Xiaoyu, non devi raccontare certe cose a mio padre!>
"Poi quando arrivo a casa mi tocca fargli la telecronaca del combattimento!"
< Ops, scusa Jin, scusami!>
Il padre trattenne una risata a quella scena, si rivolse al teppista:
< Avete già deciso dove andare in vacanza?>
< Certo!Volevamo appunto proporre a Jin di venire con noi!>
< Dove andate?>
< In Cina, Xiaoyu vuole tornare in patria per allenarsi nella calma della sua terra>
< è vero Xiaoyu?>
La cinesina annuì con un sorriso stampato in volto; Jin si
sentì felice alla vista di quel sorriso, era diverso dai soliti sorrisi, sembrava venire dal cuore:
< Io vengo volentieri>
Potrò vedere la patria di Xiaoyu, però mi mancherebbe qualcosa..
Disse il moro, poi chiese:
< Può venire anche mio padre?>
Questo sarebbe la prima volta che faccio delle vacanze con mio padre.
Kazuya rimase commosso da quel gesto, Hworang rispose:
< Certo più siamo meglio è!>
Il cellulare della ragazza squillò, rispose quasi subito:
< Pronto?…..ah, sei tu…si, certo…immediatamente>
Chiuse la comunicazione e spiegò:
< Era il commissario, c’è stata una rapina di un certo Braian, ora si trova nella banca con una bambina in ostaggio…sono morti diversi poliziotti….hanno chiesto il mio aiuto…>
< E perché? Come fa a conoscerti il commissario?>
Cosa mi nascondi Xiaoyu, possibile che tu…
Domandò il moro guardandola con uno sguardo indagatore, la cinesina rispose con molta naturalezza:
< Sono capo di un Dojo, è normale che mi conosca!>
Hworang capendo al tensione che si era creata intervenne:
< Beh, andiamo! C’è una bambina in pericolo!>
Tutti e quattro si avviarono verso la banca.
Quando giunsero alla piazza dove si trovava la banca notarono numerosi cadaveri di poliziotti nella zona vicino all’edificio; Xiaoyu si avvicinò, una raffica di proiettili la manco di pochi centimetri:
< Brian fatti vedere! Non sono armata!>
Disse alzando le mani verso il cielo, un uomo fece capolino sull’uscio della porta: in una mano stringeva un mitra, con l’altra teneva ferma la bambina in preda ai singhiozzi:
< Chi sei? Un poliziotto?>
< No>
Rispose serenamente la ragazza, Jin troppo impegnato a guardare la cinesina non si accorse che Hworang era sparito, nella mente del moro si sovrapposero le immagini dei due soldati con quelle dei suoi amici.
No, non è possibile.
Il sangue gli si gelò nelle vene mentre Xiaoyu si avvicinava a Brian:
< Lascia andare la bambina, in cambio ti aiuterò a scappare>
< No!Mai>
Il rapitore puntò il mitra al petto della ragazza che lo schermì:
< Vuoi uccidermi?Bene, fallo se ne sei capace!>
L’uomo caricò il fucile , si preparò a sparare, ma il rosso gli sferrò un calcio alla testa atterrandolo, la bambina corse tra le braccia di Hworang che la prese in braccio avviandosi verso i due compagni:
< La bambina è salva >
Disse posandola accanto a Kazuya, Jin corse incontro alla ragazza:
< Brava X..>
Ma ebbe un’amara sorpresa, Brian si rialzò sparando verso di lui, al moro sembrò di vedere la scena a rallentatore: i proiettili che avanzavano verso di lui, la fine che giungeva con essi, ma qualcosa impedì ai proiettili di raggiungerlo , Xiaoyu l’aveva protetto facendogli scudo con il proprio corpo, cadde indietro tra le sue braccia:
< No..no..>
Sussurrò all’inizio, poi urlò stringendola a se:
< Noooo!Xiaoyu..no…non…è possibile>
Non aveva mai pianto, nemmeno per sua madre, ora però, il dolore che gli pervadeva il corpo era troppo grande da trattenere, aveva iniziato a tremare e a piangere, le sue lacrime bagnarono il viso della cinesina che gli sorrise dolcemente:
< Jin, non piangere>
Gli sussurrò accarezzandogli debolmente la guancia; era la prima volta che vedeva piangere Jin e desiderava di non vederlo più: le lacrime gli percorreva le guance mentre continuava a implorarla di non morire, di non lasciarlo, che lui aveva bisogno di lei:
< …..Xiao..non…non morire io..io..ti amo, non lasciarmi..ti prego..>
La ragazza sospirò facendo appello a tutto il suo coraggio, dimenticandosi momentaneamente del dolore:
< Wo ai ni…Jin>
Sussurrò prima di chiudere gli occhi, Hworang e Kazuya erano accanto a loro sentiva le loro voci:
< Sta arrivando l’ambulanza, i poliziotti hanno portato via la bambina>
Informò l’uomo, il moro scosse la testa mentre stringeva a se la cinesina sempre più pallida:
< E tardi, lei….>
Il rosso intervenne:
< Non morirà, i portatori di demoni non muoiono facilmente..>
Raccolse qualcosa dalla pozza di sangue ai piedi di Jin:
< Come vedete ha già espulso i proiettili>
Osservò con un leggero sorriso, Kazuya fissò meravigliato il coreano che spiegò:
< Heiachi ha iniettato a Xiaoyu il Devil Gene quando ha partecipato al “Tekken Touranement 4”, non ha mai manifestato la sua presenza, solo il tatuaggio sul braccio destro e il che riesce curare velocemente le ferite superficiali dimostrano che dentro di se custodisce un demone>
Il suono dell’ambulanza interruppe la conversazione, gli infermieri caricarono Xiaoyu nel veicolo, poi fecero salire i tre ragazzi; l’ambulanza ripartì a sirene spiegate.
Kazuya guardò il figlio che stringeva la mano della cinesina mentre cercava di non piangere trattenendo a
stento i singhiozzi:
< Tu sei Leon, vero? Xiaoyu è Phoenix…per questo conoscevi la sua natura demoniaca….vero?>
Domandò Jin tenendo lo sguardo basso e nascondendo gli occhi rossi e gonfi sotto alla frangia, il rosso sospirò passandosi una mano nei capelli:
< Si, lo vista rimarginarsi una ferita in pochi secondi, mi ha raccontato tutto facendomi promettere di mantenere il segreto…sapete, Xiaoyu vi stava cercando, quando ha saputo che Heiachi vi aveva catturato si è arrabbiata tantissimo, si è quasi trasformata in un demone dalla rabbia!>
Il moro si ricordò il momento in cui aveva perso la madre: aveva provato rabbia e un odio immenso verso il padre, poi si era trasformato; si chiese il motivo per cui, quando Xiaoyu era stata ferita, al posto di provare rabbia si era sentito vuoto, sconfitto e debole:
“Quando ho stretto a me il suo corpo esanime e debole, mi sono sentito inutile e impotente, per me..per me Xiaoyu è vita solo con lei riesco a sentirmi umano e a sorridere anche nelle avversità, solo con lei riesco a vedere il lato positivo delle cose”
< Xiaoyu, se muori..io..io cosa faccio?>
Kazuya notando l’angoscia del figlio stava aumentando sempre di più gli si avvicinò e, sedendosi accanto a lui, lo abbracciò posandogli leggere e rassicuranti carezze sul capo appoggiato alla sua spalla, sentì Jin stringere il tessuto della sua maglia mentre il pianto, che sembrava essersi quietato, si riaccese più forte e doloroso; l’uomo lo cullò leggermente, gli baciò la fronte e con il dorso della mano gli asciugò le lacrime che scorrevano sulle guance.
Parlare era la cosa più inopportuna, doveva lasciar parlare i gesti; notò con piacere che il figlio accettava i suoi gesti d’affetto e che non lo respingeva in nessun modo, anzi, sembrava essersi calmato da quando lui l’aveva abbracciato, sentì il respirò caldo e regolare di Jin solleticargli il petto e guardandolo si accorse che di era addormentato.
Jin aprì gli occhi, vide sopra di se un soffitto sconosciuto e sentì il calore di una coperta sul suo corpo, cercò di alzarsi, ma due mani lo respinsero sul materasso,era suo padre: aveva gli occhi rossi ed era pallidissimo:
< Jin non alzarti >
Sussurrò con voce tremante, il moro studiò Kazuya dando voce alle sue domande:
< Perché sei cosi conciato?Dove siamo?Dov’è Xiaoyu?Come sta? >
L’uomo accarezzò la testa del figlio sorridendogli dolcemente:
< Siamo in ospedale…Xiaoyu è sdraiata nel letto accanto al tuo..>
Il ragazzo girò la testa: la ragazza era adagiata su un lettino che sembrava enorme, e lei, era cosi pallida che si poteva confondere con le lenzuola, sembrava cosi fragile attaccata a tutti quei macchinari che la tenevano in vita:
< è da ormai tre giorni che è cosi..>
< Cosa? >
< Quando siamo arrivati tu stavi ancora dormendo, i medici, costatando che non ti svegliavi, hanno riscontrato un crollo psicologico che ti ha portato a un semicoma….Xiaoyu, invece, è in coma profondo…i dottori dicono che si può solo sperare… >
Jin scosse la testa cercando di non cedere alle lacrime:
< No, lei..lei non può morire >
< Fino a due minuti fa Hworang le stava raccontando un sacco di cose sulle vostre avventure…>
Kazuya sorrise cercando di nascondere il dolore, ma lo sguardo del figlio l’avrebbe fatto cedere molto presto:
< Non mi hai detto perché sei cosi deperito..>
Osservò il moro al padre che sospirò tentando di nuovo di non rispondere:
< Ho pianto per te..credevo di averti perso…ho pianto tantissimo…>
L’uomo chinò il capo ridendo:
< Ora mi considererai un debole..un sentimentale…dovevo essere un esempio per te..>
< Tu sei già un esempio per me, papa..anzi ora lo sei diventato ancora di più!>
Lo consolò Jin abbracciandolo, la porta si aprì ed entrò Hworang con un sacchetto in mano: aveva i capelli arruffati, anche lui sembrava non dormire da giorni e il colore della pelle era quasi cadaverico:
< Ho comprato qualcosa da bere, tu riposa Kaz, ti do il cambio con tutti e due.. >
Disse con voce stanca e tremula mentre chiudeva la porta, poi si girò e vide che Jin era sveglio, abbandonò i sacchetti a terra e corse ad abbracciarlo:
< Jin, meno male, sei vivo! >
Il ragazzo rimase spiazzato dal comportamento del rivale:
< Cosa fai Hworang!>
< Prima Xiaoyu, poi te..siete due stupidi!Mi fate sempre preoccupare un casino! >
< …tum Hworang..come va? >
< Ora va’ meglio, ora che sei sveglio mi sento meglio! >
Rispose mentre lo lasciava andare, riprese il sacchetto e porse ai due compagni due lattine di coca-cola:
< Bevete? >
I due accettarono le lattine, mentre bevevano Jin chiese:
< Sentite, voi riposatevi…penso io a Xiaoyu >
< Grazie Jin >
Disse il rosso, quando ebbero finito di bere Kazuya e il teppista si stesero sulla brandina dove poco prima c’era Jin e si addormentarono in pochi secondi.
Jin si sedette su una sedia accanto al letto di Xiaoyu, con una mano le scostò una ciocca dagli occhi chiusi:
< Xiao, non lasciarmi…per favore, apri gli occhi..mi manchi tanto, mi mancano i tuoi sorrisi, al tua voce..se tu muori io come faccio? Chi mi sorreggerà nei momenti di sconforto? Chi mi aiuterà a sorridere? Chi mi picchierà perché mi comporto male?Mi piaceva tanto quando ti sedevi accanto a me e mi raccontavi quanto fosse bello ridere e…e liberarsi dai propri pesi parlando con gli amici…tu mi hai mostrato un mondo tutto nuovo….Xiao, non puoi lasciarmi proprio ora che le cose cominciavano andare per il verso giusto, proprio ora che avevo trovato il coraggio di dirti cosa provo per…non puoi…>
Jin perse tra le sue una mano pallida di Xiaoyu cercando di scaldarla:
< Sai, mi dispiace di non averti detto ciò che provavo per te quando ci siamo visti per la prima volta…ho fatto molta fatica ad avvicinarti, eri cosi solare..il contrario di me, eppure cosi simile…hai sempre avuto una forza capace di rischiarare perfino il mio cuore, che..beh..non è mai stato cosi luminoso…ti ho sempre considerato come un esempio, come un punto di riferimento, come una persona a cu dire i miei segreti, mi sono sempre fidato dite…tu non ti sei mai fatta problemi a dirmi in faccia ciò che pensavi di me…e questo…mi ha molto migliorato, tu sei il mio angelo sceso sulla terra per colmare la mia solitudine, non puoi abbandonarmi proprio ora….il sangue nelle mie vene scomparirebbe alla notizia della tua morte, io non credo che sopravvivrei….>
Jin le accarezzò la fronte, mentre due lacrime solitarie gli solcavano gli zigomi:
< Ora sei fredda, non emani più quell’aura di allegria che ti caratterizza, darei qualsiasi cosa per rivedere il tuo splendido sorriso e per risentire la tua voce dolce…non so quanto potrò resistere ancora senza di te..>
Xiaoyu si mosse tra le coperte, alcune lacrime cominciarono a percorrergli le guance e la sua voce ruppe il silenzio opprimente della stanza:
< Qualcuno mi aiuti…vi prego..qualcuno mi aiuti..non resp…>
La voce era tremula e faceva trasparire la paura:
Urlò la ragazza tenendosi il collo, poi sussurrò:
< Jin, aiutami..Jin, se mi se mi senti...aiutami..>
A quel punto il moro, che era restato a osservare al scena allibito, la liberò dalle macchine e la abbracciò possessivamente cercando di fargli sentire la sua presenza e tutto il suo amore:
< Tesoro, io sono qui, non ti lascerò mai >
Le sussurrò all’orecchio mentre le accarezzava la testa con leggere carezze: era cosi fragile che aveva paura di farle del male anche solo toccandola, sentì due braccia circondargli la vita, poi Xiaoyu si destò, due smeraldi scintillarono per poi perdersi negli occhi neri di Jin.
I due restarono , attoniti, a fissarsi cercando di non piangere, fu la cinesina a cedere per prima: iniziò a piangere nascondendo il volto nell’incavo della spalla del moro:
< Pensavo di non rivederti più, pensavo di morire…era cosi brutto tutto quello che mi circondava..io..io..io ti cercavo e..e tu..n-non c’eri..era tutto buio..avevo paura >
< Ma ora io sono qui con te e nessuno ci potrà più dividere>
Disse dolcemente Jin accarezzandogli i capelli morbidi e profumati, sorrise, felice di poter riassaporare quella sensazione, era cosi semplice, ma allo stesso tempo cosi caldo, quel momento, gli piaceva:
Il moro posò un dito sulla bocca della ragazza:
< E come? >
Il moro le alzò la testa con la mano, si chinò leggermente sfiorandole le labbra con le sue:
< Sei ritornata da me >
Detto questo Jin la baciò timidamente cercando una risposta da parte della cinesina che all’inizio si lasciò baciare, lasciò che il moro le disegnasse i contorni delle labbra con la lingua e che le mordicchiasse teneramente il labbro superiore, poi circondandogli il collo con le braccia passò all’attacco cercando la lingua del compagno, Jin non la fece aspettare, socchiuse la bocca permettendole di iniziare una danza sensuale con la sua lingua, quando si staccarono per respirare scoprirono che due persone avevano assistito al loro bacio:
Esclamò Hworang battendo le mani, Xiaoyu arrossì, Kazuya rincarò:
Il volto di Jin assunse un colorito porpora:
< Papà!Cosa vai a pensare! >
Xiaoyu si alzò dalle gambe di Jin e si lanciò tra le braccia di Hworang:
< Ciao Hwoakhun, sono felice di rivederti! >
Poi si rivolse a Kazuya seduto sul lettino:
< Ciao Kaz, come va?>
< Bene, piuttosto tu…sei appena uscita da un coma >
< Tutto a posto, più in forma che mai!>
Esclamò la ragazza saltellando per la stanza, Jin la afferrò per un braccio fermandola:
< Ehi!Non sforzarti, non voglio che ricadi in coma! >
Si rivolse al teppista e a Kazuya:
< Ma guardatevi, sembrate degli zombie!Cosa avete fatto?>
I due interpellati sorrisero, il moro prese in braccio la cinesina:
< Devo sdebitarmi per la luce che mi hai donato>
< Non devi sdebitarti, io ti amo…con me non potresti mai avere debiti…inoltre mi hai salvato..>
< Mi hai teso la mano >
Xiaoyu si rilassò tra le braccia del ragazzo che si sedette su una sedia accanto alla finestra:
< Se vuoi riposati, hai appena vinto una battaglia molto difficile, veglierò io su di te >
La ragazza sorrise chiudendo gli occhi , mentre le mani gentili di Jin le accarezzavano la testa e la schiena in lente carezze:
Le sussurrò prima di chiudere anche lui e addormentarsi stringendola a se come un bambino abbraccia il suo peluche preferito.
< Il sospetto si sta dirigendo nella vostra area, agite! >
Proruppe una voce da una radio, una ragazza dai lunghi capelli neri indossante una divisa dello stesso colore chiuse la trasmissione e si mise la radio alla cintura, poi prese due elastici e si legò i capelli in due code:
< Kazuya.. >
Un uomo vestito con un paio di pantaloni blu,una camicia bianca e con un paio di occhiali neri che gli coprivano gli occhi annui:
< Hworang..>
Un ragazzo con un dei lunghi capelli rossi racchiusi da una coda e vestito con un completo da motociclista in pelle nera annui a sua volta; la ragazza si girò verso l’ultimo ragazzo vestito con un paio di pantaloni jeans e una maglia nera su cui erano stampate delle fiammelle, e sorrise:
< Jin >
< Sono pronto >
Disse il moro salendo sulla sua moto, Xiaoyu concluse:
< Andiamo, io lavoro ci aspetta >
Detto questo partirono all’inseguimento dell’assassino.
Era una mattina come tutte le altr a casa Kazama, appena il sole sorse e
i primi raggi filtrarono tra le persiane della camera
Era una mattina come tutte le altre a casa Kazama, appena il
sole sorse e i primi raggi filtrarono tra le persiane della camera da letto
Xiaoyu si alzò facendo attenzione a non svegliare il suo fidanzato che dormiva
serenamente; scese in cucina e iniziò a preparare la colazione: mise il latte e
il caffè sulla piastra e i biscotti in tavola, poi appena vide Panda entrare
goffamente in cucina prese una ciotola e gli verso un po’ di latte:
- Ciao Panda!-
Salutò radiosa, l’animale la salutò con un basso brontolio,
poi cominciò a fare colazione, la ragazza si sedette e disse:
- Sai che Jin non si è accorto ancora di niente!-
Panda scossa il capo, la cinesina rise divertita:
- Lo so Panda! Ma vorrei che fosse lui ad accorgersene!-
- Di cosa dovrei accorgermi?-
Domandò Jin facendo il suo ingresso in cucina, Xiaoyu gli
sorrise e corse ad abbracciarlo, poi gli depositò un bacio sulle labbra e
sorrise solare:
- Ben svegliato amore!-
- Grazie Xiao…-
Il moro si sedette accanto alla sua fidanzata e sospirò:
- Sai, non so proprio come fai ad essere così vitale di
primo mattino! Rimarrà un mistero per me!-
- Non dire così Jin! Sai bene che dormo poco, inoltre la
sera vado presto a letto!-
- Forse dovrei imitarti e smetterla di fare da padre a
Hworang e a mio padre-
La corvina ridacchiò:
- Quei due sono proprio delle pesti!-
Jin annuì assumendo un cipiglio grave:
- No credo che riuscirò a sopportarli ancora per molto!-
- Jin!-
- Prova a passare te n serata in loro compagnia e capirai!-
- Tu non vuoi-
- Ho i miei buoni motivi!-
- Hai solo paura che ti possa tradire con un dei due-
Disse maliziosa Xiaoyu tirando una gomitata amichevole al
fidanzato che arrossì di colo:
- Non..non è vero! E poi tu non mi lasceresti mai-
La ragazza abbracciò per la seconda volta Kazama che questa
volta rispose all’abbracciò circondandogli la vita con le sue braccia e
cullandola lentamente:
- Lo sai che sei il mio angelo piccola?-
- Si, e tu sei il mio paradiso-
Rispose sognate la cinesina, il giapponese gli baciò la
testa:
- Non è vero…è solo grazie a te se sono cambiato così
tanto…è merito tuo se ora posso dire di avere una vera famiglia!-
- Jin ho fatto solo ciò che credevo giusto, soffrivo nel
vederti triste!-
- Non smetterò mai d dirti “grazie” , lo sai?-
- Lo so…ma va bene anche così!-
In quel momento arrivarono Kazuya e Hworang che esclamò:
- Oh no! Già d prima mattina sono a pomiciare!-
I due interpellati fulminarono con un occhiata il rosso che
andò a sedersi davanti al rivale, Mishima prese posto davanti alla ragazza e
osservò:
- Lo sai Xiao..-
- Cosa succede Kaz?-
- Mi sembri diversa, ti è successo qualcosa?-
La cinesina arrossì:
- No, non mi è successo niente, forse è solo una tua
impressione!-
- Forse…-
Ripeté sospettoso l’uomo squadrando la ragazza che si era
alzata a prendere latte e caffè:
- Bene!-
Proruppe Xiaoyu, poi verso il latte al teppista, a Jin e a
se stessa, Kazuya intanto si verso il caffè continuando ad osservare la
giovane, poi attaccò:
- Sai Xiao, mi sembri ingrassata! Non è che sei tu ad
esaurire le scorte?-
La ragazza arrossì di nuovo e scosse la testa:
- Certo che no Kaz, ci tengo alla mia linea!
Il rosso rise:
- Sai Kaz, questa è l’accusa meno probabile che potessi
usare! Xiao ha una dieta ferrea da seguire! Non può sgarrare, gli serve per
mantenersi in forma!-
- Dai Hwo! Perché devi sempre parlare della mia dieta!-
- Dai lo sanno tutti che vuoi mantenerti in forma per il tuo
Jin!-
Kazama arrossì
afferrando l’allusione del rivale:
- Smettila Hworang o ti uccido!-
Minacciò, il teppista ribatté beffardo:
- Provaci! Anche se non credo che riuscirai a battermi!-
- Posso battere a occhi chiusi uno che si fa sconfiggere da
Panda!-
Il sorriso scomparve dalla bocca del coreano:
- Non ha vinto! Sono inciampato!-
- Dicono tutti così-
Xiaoyu scoppiò a ridere interrompendo la lite:
- Siete proprio buffi lo sapete…ah ah….quando la mattina
litigate siete troppo buffi..ah..ah…sembrate due cuccioli!-
I due si imbronciarono e si girarono una dalla parte opposta
dell’altro, anche Kazuya scoppiò a ridere:
- Hai ragione Xiao! Sono davvero spassosi!-
Il telefono squillò interrompendo quel momento, la cinesina
corse a rispondere:
- Pronto?…Si sono io…..Si….certo….ma è stupendo!No..no…non
si preoccupi…posso anche resistere fino a Lunedì! Certo…ci vediamo..-
Chiusa la chiamata la ragazza esultò dentro di se e ritornò
in cucina dove i tre la guardarono aspettandosi una chiarimento, Xiaoyu decise
di soddisfarli:
- Era Miharu, mi ha detto che oggi verrà a trovarci e Lunedì
andremo insieme a fare un ceck-up all’ospedale-
A Jin non convinse quella spiegazione e decise che più tardi
avrebbe chiesto maggiori chiarimenti alla sua fidanzata che sembrava voler
essere la più enigmatica possibile.
Xiaoyu era seduta in soggiorna a cucire, Hworang e Jin erano
usciti a fare la spesa e lei era a casa insieme a Kazuya, lo sentì entrare
nella stanza e lo vide sedersi davanti a lei:
- Allora cosa ci nascondi?-
- Cosa dici Kaz?-
- Lo so che sta succedendo qualcosa..qualcosa di bello..ma
non vuoi dircelo!-
- Non so di cosa stai parlando!-
Cercò di nascondere la corvina, Mishima rise:
- Dai Xiao, anch’io mi sono comportato come te! Su, dimmi
cosa sta succedendo!-
La ragazza arrossì, sembrò titutubante, poi sospirò e disse:
- Aspetto un bambini-
All’inizio Kazuya rimase interdetto, poi riuscì a sillaba:
- Davvero? Ne sei certa?-
- Si, prima era il dottore..abbiamo fissato u appuntamento
per controllare come sta andando..-
La cinesina sorrise:
- Lo sai? Il bambino è un maschio…sano e forte…dice il
dottore!-
-Ma è stupendo! Perché non ce lo volevi dire?-
Chiese stupito Mishima, Xiaoyu spiegò:
- Vorrei che Jin se ne accorgesse da solo…anche se non ci
spero molto…mancano solo due mesi!-
- Cosa?! Mancano solo due mesi e la cosa si nota così
poco!?-
- Sono un demone e, in un certo senso, il far vedere poco
che sono incinta nasconde la mi debolezza-
- Capisco..allora sei sicura di voler dire niente?-
- Certo, manterrai il segreto?-
- Certo!-
Rispose Kazuya mettendosi una mano sul cuore, la cinesina
sorrise:
- Bene, allora potrai venire con me all’ospedale -
- Grazie per questa concessione comandante!-
Scherzò Mishima, Xiaoyu rise, poi appoggiò una mano sulla
pancia e chiuse gli occhi:
Era una mattina come tutte le altr a casa Kazama, appena il sole sorse e
i primi raggi filtrarono tra le persiane della camera
Jin stava trascinando per il centro della città Hworang
costretto a portare tutti i sacchi della spesa:
- Jin sono stanco di girare in cerca di questo misterioso
regalo per Xiao-chan! Andiamo a casa..-
- Non posso!-
Esclamò il moro fermandosi davanti a una gioielleria e
osservando gli anelli e le collane in vetrina:
- Oggi è un giorno importantissimo!-
- Mi vuoi dire cosa succede?-
- Cinque anni fa ho conosciuto Xiaoyu….-
- E li vuoi fare un regalo per questo!?-
- Si, per me è un anniversario importantissimo!-
Il rossino alzò le spalle:
- Come vuoi! Io però non ti capisco, fare un reg…-
- Io entro, aspettami fuori Hworang!-
Il teppista non riuscì a dire niente che Jin era già dentro,
si sedette sui gradini della gioielleria e sbuffò:
- Ciao Hworang! Come ti butta?-
Era Eddie, il coreano si alzò in piedi e lo salutò con un
cenno della mano:
- Ciao Eddie, a me va tutto bene-
- Felice per te, ma cosa ci fai davanti a una gioielleria?
Stai forse progettando una rapina?-
- No, Eddie, ho messo la testa a posto-
- Allora cosa ci fai?-
Richiese curioso il brasiliano, il rosso sospirò:
- Sto aspettando che Jin esci-
- Jin in una gioielleria!?Questo è ancora più strano!-
- Lo so, ma ha detto che deve comprare un regalo a Xiaoyu…-
- Non si sono ancora lasicati!?-
- No..-
Hworang si avvicinò di più all’amico e sussurrò:
- Secondo me ci scappa il matrimonio!?-
- Davvero!?-
- Jin ha detto che doveva comprare qualcosa per un
anniversario, ma secondo me sfrutterà questa giornata per proporre il
matrimonio alla nostra dolce cinesina-
- Tienimi informanto, voglio esserci all’addio al celibato
di Jin!-
- Ok, ma non credo che Kazuya permetterà cose troppo spinte-
- Kazuya è vivo!?-
- Si, perché?-
- Per Heiachi sarà un duro colpo credeva che fosse morto-
- Come fai a sapere che Heiachi lo credeva morto?-
- Beh, l’ho sentito vantarsi con Nina di averlo ucciso con
le sue stesse mani!-
- Avrà una brutta sorpresa -
In quel momento Jin uscì dalla gioielleria, quando vide
Eddie e Hworang chiese:
- Cosa state confabulando?-
- Niente di importante Kazama, piuttosto tu! Cosa hai
intenzione di fare con Ling?-
Domandò pungente il brasiliano, Jin stranamente arrossì
ecambiò discorso:
- Ci vediamo Eddie, Hworang andiamo ce è tardi!-
Il rosso annuì, mentre se ne stavano andandoe fu sicuro che il moro non lo vedesse si
girò verso l’amico e gli fece il segno della vittoria.
Per alcuni minuti regnò il silenzio tra i due ragazzi, poi
il teppista chiese:
- Hai trovato qualcosa di interessante?-
- Si, ma non ti posso dire cosa-
- Posso immaginarlo, tranquillo-
- E cosa immaginano i pochi neuroni che cono ancora vivi?-
- I pochi neuroni che sono nella mia testa immaginano che tu
gli abbia preso un anello di fidanzato e che oggi gli proporrai il matrimonio-
Ribattè con un sorrisetto Hworang, al rossore che comparve
sugli zigomi di Kazama chiese:
- Non forse ragione?-
Jin non rispose, camminarono per qualche minuto in silenzio:
- Come hai fatto a capirlo?-
- Non è da te comportarti come stai facendo oggi, si vede
lontano un miglio che sei nervosissimo!-
- Penso che sia normale, non ho mai pensato di sposarmi fino
a due settimane fa, pensavo che a me e a Xiao bastasse stare insieme, ma ora è
diverso! Voglio un legame ancora più forte con lei e penso che solo col
matrimonio avrò ciò che voglio-
Il coreano si avvicinò al moro e chiese:
- Mi fai vedere l’anello?-
Jin prese un scatoletta nera dalla nera e l’aprì, dentro
c’era un anello fattodi un filo d’oro
e un d’argento che si intrecciavano, poi spiegò:
- L’anello è simbolo di eternità, il filo d’oro è lei, io
sono l’argento…significa che noi due staremo sempre insieme-
- Hai buon gusto Kazama, quando mi sposerò verrai con me a
scegliere i miei anelli!-
- Perché pensi che troverai mai qualcuno che ti sopporti?-
- Si, forse…-
Quando il rosso si rese conto di ciò che aveva detto Jin si
arrabbiò:
- Cosa?!-
- Ho detto che secondo me non troverai mai qualcuno che ti
sopporti-
Ripete Jin prima di cominciare a correre verso la casa
inseguito dal rosso che portava la spesa:
- Kazaaaaaaaaaaaaaaaamaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!Torna subito
indietro e affondami!-
- Vienimi a prendere tu! Io non torno indietro!-
In questo modo riuscirono a raggiungere la loro casa prima
del solito, Jin fu il primo ad entrare e si andò a rifugiare accanto a Xiaoyu
che chiese:
- Cosa hai fatto?-
In quel momento la porta si spalanco ed entrò Hworang che
dopo aver posato le sacche della spesa andò in soggiorno e additando Kazama
disse:
- Vieni fuori e prova a ripetere ciò che hai detto!-
- Non ho voglia di batterti per l’ennesima volta!-
- Questa volta sarò io a vincere-
Kazuya seduto sulla sua poltrona guardava divertito la
scena, si chiese quanto mancava prima che la ragazza si decidesse a
intervenire:
- Bastaa-
Gridò spazientita la cinesina:
- Jin chiedi scusa a Hworang, poi vai ad apparecchiare..e tu
Hworang non devi arrabbiarti per ogni cosa sai benissimo che a Jin piace
punzecchiarti!-
I due ragazzi abbassarono la testa, il moro disse:
- Scusami Hworang, non è vero che non troverai mai qualcuno
che ti sopporti-
Soddisfatto il rosso si sedette sulla poltrona accanto a
Kazuya, la ragazza si alzò in piedi e vedendo che il suo fidanzato si era
imbronciato lo abbracciò:
- Scusami se prima ho alzato la voce, ma sai bene che mi da’
fastidio quando voi due litigate…-
- Lo so Xiao, mi dispiace-
- Vuol dire che cercherò di farmi perdonare…-
- Come?-
Xiaoyu si alzò sulle punte e posò le labbra su quelle di Jin
in un breve, ma dolcissimo bacio, poi si staccò e sorrise:
- Ti cucinerò il Ramen so bene che lo ami!-
- Grazie Xiao!-
Ringraziò Jin scompigliandole i capelli e seguendola nella
cucina; quando fu sicuro che i due fidanzatini non potessero sentirli Kazuya si
rivolse a Hworang:
- Allora? Cosa doveva comprare Jin?-
- Ha comprato un anello di fidanzamento, oggi è il grande
giorno!-
- Come fai esserne così sicuro?-
- Oggi Jin e Xiaoyu si sono conosciuti e Jin vuole sfruttare
questo anniversario per proporre il matrimonio-
- Ma è fantastico! Lui ti ha detto quando ha intenzione, di
preciso, di dirglielo?-
- No, credo che neanche lui abbia scelto un momento…mi sembra
piuttosto impacciato in queste cose-
- Anche te hai avuto questa impressione?-
- Mm, speriamo bene…-
- Xiaoyu accetterà, ne sono sicuro!-
- Davvero?Come fai ad averne la certezza?-
- Non posso dirti niente, ma vedrai che ne sarà
entusiasta…non mi stupirei se stesse aspettando proprio questo giorno!-
- Perché?-
- Se come dici è il giorno in cui si sono conosciuti anche
Xiao se lo ricorderà….ne sono certo!-
Kazuya accennò un sorriso obliquoe pensò alla prima vera volta che Jin e Xiaoyu si erano incontrati…..
- Jin devi impegnarti di più o non diventerai mai un
lottatore forte come me!-
Tuonò Kazuya a Jin sdraiato per terra in preda a dei forti
brividi causati dl freddo di quella giornata invernale e dal dolore che provava
in tutto il corpo, il padre lo rialzò:
- Forza continuiamo!-
Il piccolo Jin non riuscì a schivare un calcio del padre e
venne rispinto a terra, stava per essere colpito di nuovo quando il calcio del
padre venne fermato:
- Non dovrebbe picchiare così suo figlio, non vede che è
troppo stanco!-
Una ragazzina che indossava un lungo kimono bianco che la
faceva mimetizzare quasi perfettamente con la neve che li circondava e dai
capelli neri che gli ricadeva sulle spalle aveva parato con un braccio il colpo
rivolto a Jin che la guardava stupito, Kazuya si abbassò la gamba:
- Questo è il mio modo di insegnare, vattene se non vuoi
farti male ragazzina!-
- No, non mi muovo!-
- Peggio per te!-
Mishima cercò di sferrargli un secondo calcio ma la
ragazzina lo parò nuovamente:
- Lei è forte, ma io riesco a prevedere i suoi attacchi-
- Come ti chiami, ragazzina?-
Chiese l’uomo calcando sulla parola “ragazzina”, la corvina
rispose:
- Il mio nome è Xiaoyu Ling e sono una sacerdotessa!-
Detto questo si girò verso Jin e gli si inginocchiò accanto,
posò una mano sul suo petto e recitò una frase a bassa voce, una luce le uscì
dalla mano e sano le ferite del ragazzino che si sedette nella neve:
- Grazie Xiaoyu-
- Non ringraziarmi, ho fatto solo il mio dovere-
- Ah, io sono Jin…piacere-
I due si strinsero la mano e si sorrisero, in quel momento
arrivò un uomo a cavallo di un panda che, appena vide Xiaoyu, gli si avvicinò e
la prese per un braccio e disse:
- Ti avevo detto di non uscire dal tempio, è pericoloso
uscire!-
- Ma..nonno Wang-
- Niente ma! Ora ritorniamo al tempio, se vuoi seguire le
orme dei tuoi avi devi studiare!-
L’uomo accorgendosi solo ora della presenza di Kazuya e di
Jin si inchinò:
- Mi scuso per i disturbi causati dalla mia piccola, ma è
molto ribelle!
- Nonno-
- Zitta Xiaoyu-
La ragazzina si imbronciò e andò a rifugiarsi tra le braccia
del panda, Kazuya sorrise maligno:
- Stia tranquillo, sua nipote non ha causato nessun
disturbo..anzi…-
- Ne sono felice, grazie per avergli tenuto compagnia-
Jin andò accanto alla sua amichetta e chiese:
- Ci rivedremo?-
- Ne sono sicura-
Wang salì dietro di lei sul panda e gli ordinò di partire,
la piccola Xiaoyu salutò Jin con la mano finché non scomparì all’orizzonte.
La voce squillante di Xiaoyu che annunciava il pranzo lo
risveglio dai ricordi, si alzò seguito da Hworang e si andarono a sedere a
tavolo dove erano attesi da Jin, la ragazza prese i piatti e distribuì il
Ramen, poi prese pane dal forno e lo posò sul tavolo:
- Bene, spero che vi piaccia quello che ho preparato-
- Quello che prepari è sempre buono Xiao-chan-
Osservò il rosso prima di iniziare a mangiare, la cinesina
arrossì lievemente e seguì il suo esempio mangiando ciò che aveva preparato,
non si accorse che Jin, prima di posare lo sguardo sul piatto, le aveva rivolto
un sorriso dolce, quando tutti ebbero finito di mangiare il primo, mentre
Xiaoyu metteva in tavola dell’affettato, Kazama proruppe:
- Xiao, vorrei che indossassi il vestito rosso con il fiocco
giallo…-
- Intendi quello che ho usato quando ho partecipato al mio
primo Tekken?-
- Si…-
- Va bene! Ma dove dobbiamo andare?-
- Vedrai-
Rispose con un sorriso enigmatico Jin, la cinesina sorrise:
- Sei un cattivane Jin! Non ti sopporto quando mi vuoi
tenere sulle spine!-
Jin tirò a se con un braccio la fidanzata, avvicinò le
labbra a quelle di Xiaoyu e ribattè:
- Mi piace vederti pensierosa, sei bellissima quando il tuoi
sguardo si perde a guardare un punto indefinito della stanza ti mangi le
unghie, sembri una bambina!-
Xiaoyu arrossì a quel complimento rendendosi conto che Jin
la conosceva molto bene, colmo la distanza tra le loro labbra posando un dolce
bacio sulle labbra dell’amato, poi si alzò in piedi:
- Vado a cambiarmi! Ci vediamo tra poco!-
Quando la ragazza fu sparita al piano superiore Kazuya si
avventò sul figlio:
- Dove la vuoi portare?-
- Segreto-
Rispose enigmatico più che mai Jin, Hworang sorrise:
- La vuoi portare dove penso?-
Lo sguardo che si scambiarono i due fu d’intesa, Kazama
annuì:
- Si Hworang, sono sicuro che le piacerà…inoltre è lì che
l’ho incontrata per la prima volta…-
- E lì che…-
- Si, lì glielo chiederò!-
Kazuya sorrise:
- Puoi anche fare meno l’enigmatico, so benissimo che vuoi
chiederle di sposarti-
- Hworang per…-
- Sapevo già che avevi intenzione di fare il grande passo,
solo, nonsapevo quando….-
Jin arrossì e si
alzò in piedi:
- Bene, devo andare…anch’io mi devo cambiare!-
- Buona fortuna Kazama!-
Augurò il rosso, Mishima esclamò:
- Sappi che anch’io ero nervosissimo quando ho chiesto a Jun
di sposarmi, mi sono anche messo a balbettare quando gli ho dato l’anello-
- Grazie papà!Così mi hai reso ancora più nervoso!-
Esclamò Kazama prima di salire velocemente le scale.
Era una mattina come tutte le altr a casa Kazama, appena il sole sorse e
i primi raggi filtrarono tra le persiane della camera
- Eccomi Jin! Sono pronta!-
Gridò Xiayu scendendo velocemente e fermandosi di fianco a
Jin che inodossava la sua tuta da motociclista nera gialla:
- Bene, allora andiamo -
Il moro guido la fidanzata fino alla sua moto, vi salì e la
invito a sedesrsi alle sue spalle, la cinesina annuì e dopo essere salita
invitò Jin a partire:
- Vai pure Jin, sono pronta-
- Ok Xiao, andiamo!-
Detto questo accese la moto e partì.
Mentre attraversavano il centro della città Xiaoyu domandò:
- Mi dici dove mi stai portando?-
- No, lo vedrai a destonazione-
- Manca molto?-
- No, ci siamo quasi-
Passarono davanti alla loro ex-scuola, poi alla palestra di
Law e al dipartimento di polizia, Jin girò a destra e si diresse verso il
bosco, arrivati lo costeggiò fino a una fermata dell’autobus dove c’era una
panchina verde sbiadito, si fermò e fece scendere la compagna:
- Eccoci….ti ricordi questo posto?-
La cinesina si guardò intorno smarrita, poi si ricordò e
sorrise:
- Certo! È qui che ci siamo conosciuti!-
Si sedette nella parte destra della panchina e disse:
- Tu eri qui-
Poi si alzò e attraversò la strada sterrata e si appoggiò
alla grata che circondava l’argine del fiume:
- Io ero qua con Panda!-
Flashback
Jin era seduto sulla panchina ad aspettare l’autobus che
l’avrebbe portato a scuola, quel giorno non aveva voglia di anare a piedi!
Prese dalla cartella un libro e cominciò a leggere, un
buon ripasso non gli avrebbe fatto di sicuro male:
- Vai Panda, si va a scuola!-
Un grido lo destò dalla lettura e appena alzò la testa
vide una ragazzina che cavalcava un panda e che si dirigeva veso di lui, si
fermo dal bordo della strada opposto al suo e scese dall’animale che si
strusciò affettuosamente contro la gamba, la ragazzina rise:
- Panda! Smettila! Ho deciso di prendere l’autobus! È il
mio primo giorno e voglio conoscere un po’ di gente! Da domani verrò con
te?Ok?-
Il panda emise un verso, sembrava capire benissimo la
padrona e dopo averle leccato la mano corse via, la ragazza guardò l’animale
sparire in lonatanaza, poi si accorse della presenza di Jin che la fissava con
due occhi grandi come due piattini:
- Ciao! Io sono Xiaoyu Ling, sono arrivata ieri sera in
Giappone!-
Il moro continuò a fissarla basito, la ragazzina rise:
- Ehi, ti hanno mangiato la lingua!-
Kazama si risvegliò dallo stupore e balbettò:
- N..no…-
Poi riacquistando la calma continuò:
- Ma non capita tutti i giorni di vedere una ragazza a
cavallo di un panda! Comunque io sono Jin Kazama -
- Piacere! Vai a scuola anche tu?-
- Si, alla Mishiama school…e tu?-
- Anch’io! Ma è fantastico! E dimmi, sei in 3^B?-
- Si..-
- Anch’io, che bello! Conosco già un mio compagno di
classe!-
- Sembravi più piccola di me…-
- Lo so, sono e minuta e i miei codini mi fanno sembrare
una bambina dell’asilo! Ma cosa posso dire! A me piace essere così! Ti do
fastidio?-
- No, mi è è indifferente il tuo aspetto-
- Bene! Allora siamo amici?-
Domandò Xiaoyu porgendogli la mano, Jin pensò che quella
ragazza gli stava stranamente simpatica…era vitale e aveva una strana forza in
sé….accettò la stretta di mano e rispose:
- Amici-
Fine Flashback
Jin annuì e si sedette sulla panca, invitò Xiaoyu a sedersi
accanto a lei e quando ebbe preso posto cominciò:
- Quel giorno sei entrata nella mia vita e siamo diventati
amici….sei stata la mia unica amica, l’unica persona che mi è stata accanto e
mi ha cercato per potermi aiutare…L’unica che mi ha appoggiato e che ha saputo
rimproverarmi senza paura e consigliarmi…per questo io….-
Il moro prese dalla tasca il cofanetto con dentro l’anello e
lo porse alla sua fidanzata continuando:
- Vorrei che diventassi mia moglie e vivere con te tutta la
mia vita nel legame più bello…-
Xiaoyu aprì la scatoletta mentre Jin chiedeva:
- Xiaoyu, mio angelo custode, vuoi sposarmi?-
La ragazza rimase in silenziò per qualche sedondo per poter
memorizzare quelle dolci parole, si mise l’anello sotto lo sguardo attento di
Jin, poi rispose:
- Certo che ti voglio sposare!-
Il fidanzato la abbraccio con forza e la strinse a se mentre
lacrime di gioia scendevano copiose dai suoi occhi:
- Xiaoyu!Ti amo-
- Anch’io Jin più di me stessa-
Quando si lasciarono Jin posò un dolce bacio sulle labbra di
Xiaoyu che lo accolse nella sua bocca cominciando una danza con la lingua
dell’amato, portò le braccia intorno al collo dell’amato e si lasciò prendere
sulle ginocchia, quando si staccarono appoggiò la testa sulla spalla del
fidanzato e chiese:
- Quando?-
- Il 21 marzo, l’inizio della primavera…..tu sei questo per
me…l’inizio della vita-
- Jin, lo sei stato anche tu per me -
- Tu di più! Hai sconfitto la tristezza del mio cuore -
Xiaoyu strofinò la testa contro la spalla di Jin che
cominciò ad accarezzarle i capelli:
- Sai Xiao, sarebbe bello avere un figlio…sarebbe il
massimo-
La cinesina sorrise:
- Si, hai ragione sarebbe il massimo!-
Intanto a casa Kazama…..
Hworang continuava a girare nel salotto mentre Kazuya
muoveva nervosamente un piede mentre ascoltava il ticchettio dell’orologio:
- Glielo avrà chiesto?-
Domandò al rosso che si fermò guardando fuori dalla
finestra:
- Non lo so! Speriamo che ci riesca!-
- E se vengono interrotti? E se…-
- Kazuya! Mi sembri più nervoso te di Jin, quando è uscito
con Xiao era rilassato!-
- Si, ma….-
- Xiao cercherà di aiutarlo, se come dici te sta aspettando
questo momento!-
- Forse hai ragione…….ma quanto ci mettono! Non pensano a
noi!-
- Sai, penso che a noi non pensano proprio! Non dovremmo
sapere niente!-
Kazuya sbuffò, il teppista si sedette sul divano, passò
qualche minuto e il telefono squillò, il rosso rispose:
- Pronto?Si certo, abita qui Ling Xiaoyu…si, lei è?…si..ok….appena
torna glielo dico?-
- Chi era?-
Chiese curioso Mishima, Hworang sospirò:
- Era il nonno di Xiaoyu, è venuto qui in Giappone e stasera
sarà qui-
- Bene! Vuol dire che ha saputo del matrimonio imminente!-
Esclamò felice Kazuya, il rosso fece cenno di no:
- Ti sbagli…-
- Allora cosa è successo?-
Domandò preoccupato il moro preoccupato dal tono serio del
rosso che ripose:
- Il fratello di Xiaoyu è ricoverato all’ospedale……è grave-
Era una mattina come tutte le altr a casa Kazama, appena il sole sorse e
i primi raggi filtrarono tra le persiane della camera
- Siamo tornati !-
Proruppe la voce di Jin rompendo il silenzio che incombeva
in casa Kazama, Kazuya e Hworang gli andarono incontro e furono lieti di notare
l’anello al dito di Xiaoyu che li salutò raggiante:
- Salve ragazzi! Lo sapete che io e Jin ci sposiamo!-
Gridò, il moro arrossì:
- Urlalo più forte! Almeno ti sente anche Julia!-
Il rosso rise e abbracciò la ragazza:
- Sono felice per te! Wow, il temibile e freddo Jin Kazama
si sposa! Non pensavo di vedere questo giorno-
- Non fai ridere Hworang…-
Kazama spinse via dalla sua fidanzata il teppista:
- E staccati dalla mia ragazza, è proprietà privata!-
Kazuya rise andò ad abbracciare il figlio che ricambiò
timidamente la stretta:
-P..padre…-
- Sono fiero di te figliolo!-
Jin sorrise e cercò con lo sguardo di Xiaoyu che gli fece il
segno della vittoria prima andare da Panda in soggiorno che la accolse
strusciandosi sulle sue gambe come fa un gatto, proprio in quel momento suonò
il campanello e la ragazza corse ad aprire senza poter essere fermata dai tre
ragazzi:
- Arrivo!-
Gridò, aprì la porta e vide suo nonno:
- Nonno Wang!-
Esclamò mentre lo abbracciava, Wang ripose debolmente a
quella stretta e quando la nipote se ne accorse lo lascio e chiese:
-Non lo hai
saputo?-
- Cosa nonno?-
Domandò la ragazza stupita, il vecchio sospirò:
- Tuo fratello è all’ospedale…mi hanno chiamato in Cina per
dirmi di venire a vederlo..ho..ho pensato…che..ti avrebbe fatto piacere
vederlo…prima che….-
La cinesina sorresse il nonno che aveva iniziato a piangere,
debolmente chiese:
- Cosa ha?-
Wang non rispose, scosse la testa e basta, Xiaoyu scosse la
testa:
- No, non è vero! Lui…-
Jin decise di intervenire, non poteva sopportare oltre
quella situazione!
- Xiao, non piangere! Ora lo andiamo a trovare e vediamo
cosa si può fare!-
La ragazza guardò il fidanzato che riuscì a infondergli un
po’ di coraggio, prese il nonno per mano:
- Kazuya, puoi guidare tu?Io…-
- Certo Xiao, prendo subito la macchina!-
L’uomo andò a recuperare il veicolo, una Clio argentata, poi
Hworang aiutò a salire Wang e si andò a sedere davanti mentre Xiaoyu e Jin
andarono dietro con il nonno che continuava a piangere; la nipote lo attirò
cercando di consolarlo:
- Phoenix è forte! Sopravviverà! Non devi pensare che sia
spacciato, lui ci ha sempre stupiti e vedrai che anche questa volta supererà se
stesso!-
- Lui..lui è come un figlio per me…..proprio come te….i
vostri..i vostri genitori vi diedero a me…io..io vi ho visto crescere..vi ho
insegnato a camminare, a parlare, a scrivere e perfino a combattere…voi due
siete la mia vita….se vi perdessi…io…-
- Nonno! Lo so che è difficile! Ma se Phoenix ti vedesse
piangere starebbe ancora più! Asciugati le lacrime e smettila di piangere!-
Wang sorrise:
- Piccola mia, riseci sempre a infondermi pace….grazie-
Jin posò un braccio sulle spalle di Xiaoyu che gli rivolse
un dolce sorriso, Wang li guardò stupito, poi vide l’anello al dito della
nipotina:
- Santi numi!-
Esclamò, per lo spavento Kazuya frenò bruscamente allo stop
e Hworang finì spiaccicato contro il vetro, Mishima dopo essersi ripreso
chiese:
- Cosa succede?-
Il vecchio lo ignorò, si rivolse a Xiaoyu:
- Perché non mi hai detto niente!-
- Cosa nonno?-
La cinesina vide che lo sguardo del nonno passava da lei
all’anello:
- Ah! È vero, ecco..nonno…io e Jin ci siamo fidanzati e
presto ci sposeremo…-
- E non mi dici niente! È una bellissima notizia! Appena
arriviamo devi subito dirlo a Phoenix,sarà di sicuro orgoglioso di te!-
La ragazza annuì lieta che il nonno avesse riacquistato un
po’ del suo solito temperamento; Wang si rivolse poi a Jin:
- Sappi che non ti perdonerò se la mia piccola soffrirà a
causa tua!-
- Le assicurò che Xiao non soffrirà mai a causa mia!-
I due si scrutarono per qualche minuto quasi a voler leggere
la mente dell’altro, fu Wang a distogliere per primo lo sguardo:
- Ti credo-
Disse, poi fingendo di appoggiarsi alla spalla della nipote
le sussurrò enigmatico:
- So bene che c’è altro -
Xiaoyu ricevette il
messaggio e annuì.
Arrivati all’ospedale Xiaoyu andò subito da un infermiera
con al seguito gli alri:
- Mi scusi, dov’è ricoverato Phoenix C.Ling?-
La donna sorrise gentilmente:
- Il signor Ling non è più ricoverato qui..pochi minuti fa è
stato portato via da un signore vestito di nero e dai capelli argentati che ha
firmato per lui..-
La ragazza annuì scuotendo la testa, poi si congedò
dall’infermiera prima di perdere la pazienza, appena furono fuori dall’ospedale
tirò un pugno contro il muro:
- Dannazione!-
Wang tremante chiese:
- Cosa è successo?-
Xiaoyu dopo essersi calmata spiegò:
- Raven, un agente della Specoc, ha portato via
dall’ospedale Phoenix…vorrei sapere il motivo!-
- Perché era in pericolo!-
Rispose Raven comparendo da un vicolo con in braccio Phoenix
addormentato: i capelli neri lunghi erano legati in una coda, la pelle era
pallida e i tratti del viso angelici; Wang corse verso l’agentee riuscì a farsi dare il nipote:
- Phoenix!-
Chiamò, Raven glielo diede in braccio:
-Sono riuscito a….-
Hworang lo interruppe scontroso:
- è meglio che ci togliamo da qua…attiriamo troppa
attenzione!-
Poi girò le spalle al collega e continuò:
- Andiamo a casa Xiao…di sicuro tuo fratello avrà bisogno di
cure-
- Hai ragione…-
La ragazza si avvicinò al nonno che con in braccio Phoenix
si diresse verso la macchina, prima di andare via Xiaoyu sorrise a Raven:
- Grazie Rav…sei stato prezioso-
- Non devi ringraziarmi! Ho fatto solamente il mio dovere -
Detto questo sparì nel vicolo buio; Hworang che aveva
sentito quelle parole sbuffò: odiava Raven! Lo odiava perché aveva il suo
stesso rapporto con Xiaoyu, soltanto da meno tempo…tutte le volte che faceva il
modesto davanti alla cinesina dopo averle fatto un favore enorme era ancora
peggio!
Kazuya salì alla guida della macchina e aspettò che tutti
fossero saliti, poi chiese:
- Hai capito chi era che cercava Phoenix?-
Xiaoyu sospirò e Jin vedendo il suo sguardo triste capì e
rispose per lei:
- è Heiachi…deve essere interessato a Phoenix..oppure vuole
far soffrire Xiao-
La cinesina sospirò pesantementeguardò il fratello tra le braccia di Wang che lo accarezzava
dolcemente mentre gli sussurrava una canzone cinese:
- Heiachi sa bene le origini di Phoenix..a lui interessa
solo il sangue di mio fratello-
Spiegò la ragazza, Jin la guardò stupito:
- Il Devil Gene?-
- Non proprio…Phoenix…non so come spiegarlo…lui in un certo
senso e il primo della sua specie, poi ci sono io…ma io vengo dopo perché il
mio sangue non è puro come il suo…se vorrà vi farà vedere lui….-
Kazuya provò a immaginasi come potesse essere il fratello di
Xiaoyu trasformato, ma non riuscì a pensare a qualcosa che avesse un aspetto
cattivo come non era riuscito a pensare a come fosse Devil Xiaoyu, infatti
Hworang era troppo terrorizzato dal ricordo per potergli raccontare qualcosa;
sospirò non riuscendo a trovare una sola motivazione alla paura del rosso, poi
guardando dallo specchietto Xiaoyu notò che aveva uno strano sguardo, quasi
malvagio, un brivido di paura gli percorse la schiena, sistemò lo specchietto
per guardare meglio e vide che la ragazza aveva la sua solita espressione:
“ Stupido Kazuya! È stata solo la tua immaginazione !
Devil Xiaoyu non avrà mai il sopravvento!”
Tuttavia, anche se cercava di convincersi di essersi
immaginato quello sguardo e quella sensazione dentro di sé sapeva che era tutto
vero e che presto sarebbe successo qualcosa di grave.
Stavano per arrivare a casa, quando Hworang avvertì un’aura
maligna che si estendeva, si piegò verso il guidatore e sussurrò:
- Muoviti! Esci dalla città!-
- Perché?Cosa è successo?-
- Muoviti!-
Rispose il rosso, Kazuya si accorse che aveva uno sguardo
terrorizzato, premette l’accelleratore e non lo forzò, tuttavia capì la
preoccupazione del teppista quando guardò nello specchietto retrovisore: lo
sguardo di Xiaoyu era nuovamente cambiato e gli occhi erano dievenatati rosso;
Mishima avrebbe voluto tanto avvertire il figlio ma si rese conto di non
poterlo fare perché la ragazza lo avrebbe di sicuro aggredito se si fosse resa
conto di essere in pericolo.
Quando Jin si accorse che avevano cambiato strada e che non
si stavano dirigendo a casa cercò di capirne il motivo, poi avvertì anche lui
un’aura maligna e si stupì nel momento che capì che provenivano dal suo fianco:
“Cosa sta succedendo a Xiaoyu?Perché…”
Ma non riuscì a continuare il suo dialogo interiore perché
suo padre aveva frenato violentemente facendolo cadere in avanti:
- Cosa succede?-
Domandò al limite dell’esasperazione, Kazuya rispose:
- Abbiamo visite -
Venti uomini neri con i mitra gli sbarravano la strada e tra
di essi c’era anche Heiachi con un sorriso che non presagiva nulla di buono:
- Uscite!-
Ordinò, i passeggeri uscirono, ma rimasero accanto all’auto
non volendo avvicinarsi troppo al capo della Mishima Zaibatsu che cominciò:
- Bene, bene…vediamo chi abbiamo qui: il mio
“adorato”figlio, mio nipote, la sua puttana…-
Jin fece uno scatto in avanti adirato, ma Hworang lo fermò:
- Stai calmo non ne vale la pena!-
- Saggia decisione…-
Li derise il vecchio, poi ritornò al suo “gioco”:
- Poi c’è il nostro coreano, il nostro veterano del Tekken
e….-
Si avvicinò a Wang che teneva in braccio Phoenix:
- Infine c’è ciò per cui mi sono dato tanto da fare, il
Figlio degli Elementi -
Ling arretrò, ma Hehiachi gli strappò dalle braccia il
nipote e se lo caricò sulle spalle:
- No, non farlo! Lascia stare mio nipote! Ti prego!-
Esclamò Wang in ginocchio davanti al Mishima che sorrideva
maligno:
- Mai, è da molto che aspetto questo momento e questo
ragazzo mi darà ciò che voglio!-
In quel momento intervenne Xiaoyu che sibilò tra i denti:
- Lascia subito mio fratello!-
- Non sei nella posizione di potermi minacciare -
Ribattè tranquillamente Heiachi, la ragazza digrignò ancora
di più i denti:
- Ti consiglio di lasciarlo -
Hworang capì che la sua amica aveva raggiunto il limite di
sopportazione e che non avrebbe resistito oltre, si avvicinò e le disse:
- Capo sono con te -
Kazuya e Jin non capirono cosa aveva intenzione di fare il
rosso quindi arretrarono fino a Wang e decisero di non intervenire; Xiaoyu
vedendo accanto a se il compagno di tante battaglie annuì, poi liberò la sua
parte maligna: due ali nere circondate da catene le uscirono dalla schiena, le
unghie si allungarono diventando temibili lame, gli occhi cambiarono colore
diventando rossi e sul viso si dipinse un’espressione maligna:
- Ora ci divertiamo -
Osservò lanciandosi contro Heiachi che comprese di essere
stato colpito solo quando si ritrovò lo stomaco trafitto dagli artigli della
ragazza; il coreano sospirò:
- E ora -
Liberò il suo potere: due ali bianche si aprirono dalla sua
schiena rompendo la maglietta e mostrando anche una croce blu sul petto; volò a
recuperare Phoenix che era caduto a terra durante il primo attacco di Xiaoyu,
poi, dopo averlo portato in salvo, raggiunse la compagna che intanto stava
giocando a rincorrere i superstiti e ad ucciderli e la fermò:
- Xiao fermati, hai avuto la tua vendetta!-
La ragazza riuscì a scappare e a ferire un’altra persona, ma
Jin la immobilizzò impendendole di ucciderla:
- Xiao-chan!Ritorna!-
La cinesina continuava a divincolarsi, Hworang atterrò
davanti al ex-rivale che teneva ferma Xiaoyu, posò una mano sulla fronte
dell’amica e pronunciò una formula chela fece ritornare normale:
- Grazie….Hwo…non riuscivo..a riprendere….il controllo -
Ansimò la ragazza sorretta da Jin, il coreano sorrise:
- Beh, può succedere! E poi aveva catturato tuo fratello,
non uno dei tuoi soldati! Ti capisco!-
Kazuyaintervenne:
- Arrivati a casa mi divrete dare molte spiegazioni!-
Era una mattina come tutte le altr a casa Kazama, appena il sole sorse e
i primi raggi filtrarono tra le persiane della camera
Arrivati a casa Kazuya fu il primo ad entrare seguito da
Wang e Xiaoyu che sorreggevano Phoenix ancora addormentato, quando furono in
soggiorno lo posarono delicatamente sul divano, poi si sedettero tutti a sul
tappeto e per qualche secondo tra di loro regnò un silenzio in cui si avvertiva
il nervosismo, la cinesina sospirò e spezzò quel momento:
- Cosa vuoi sapere Kazuya? Dirti tutto impiegherebbe troppo
tempo -
- Comincia a dirmi da quanto ti trasformi!-
- Da poco, prima mi sapevo controllare..adesso è tutto più
difficile, forse…-
L’uomo annuì:
- Hai ragione potrebbe essere per il bambino….-
Jin guardò stupito la sua fidanzata e il padre:
- Cosa??!!!-
Chiese, Mishima si rese conto di aver rivelato il segreto di
Xiaoyu e cercò aiuto dalla ragazza che scosse la testa:
- Le cose si complicano…-
- Cosa si complica! Ora devi dirmi cosa succede Xiaoyu!-
Wang sorrise pensando che sarebbe diventato presto bis-nonno
e intervenne anche lui:
- Si, Xiaoyu!Dicci cosa succede!-
La cinesina arrossì:
- Beh..sapete….-
Balbettò, poi vedendo che tutti la guardavano male continuò:
- Io vorrei tanto avere un bambino..e allora..questo
pensiero risveglia il demone in me che vuole un erede -
In un solo attimo la tensione si sciolse e Kazuya benedì
Xiaoyu per essersi riuscita a salvare, Jin intervenne:
- Ciò non spiega il perché tu abbia coltivato dentro di te
un demone così forte malgrado fossi una sacerdotessa!-
Wang sospirò capendo che era il suo turno delle spiegazioni:
- Dovete sapere che Xiaoyu e Phoenix sono fratelli e che tutti
e due sono stati allevati per diventare dei portatori di luce….solo che avvenne
qualcosa di insolito durante la cerimonia e fu proprio in quell’occasione che
scoprimmo le loro potenzialità….-
Ling prese dalla tasca un pezzo di stoffa con sopra un Tao e
continuò:
- Nel bene si nasconderà sempre l’insidia del male e nel
buio ci sarà sempre una luce che alimenta le speranze……mi stupii anch’io quando
scoprii che Xiaoyu era il demone e Phoenix l’angelo…ma era la verità….-
Jin fissò strabiliato Xiaoyu: come poteva essere un creatura
così dolce un demone sanguinario?
Hworang salì nella sua camera,poco dopo riscese con una
cassetta in mano:
- Xiaoyu, posso?-
La ragazza annuì conoscendo bene il contenuto di quella
cassetta, la prese dalle mani del rosso e la mise nel videoregistratore, poi
accese la televisione e disse:
- In questa cassetta è registrato il momento della mia prima
trasformazione, Hworang era con me e ha documentato l’evento….beh..mi sembrava
opportuno mostrarvelo…-
Si sedette anche lei a terra a fissare lo schermo che per un
po’ rimase nero, poi la cassetta cominciò:
Xiaoyu era seduta su una sedia all’interno di quella che
sembrava una tenda, indossava un completo nero, sospirò prima di alzarsi e
rivolgersi a quello che stava filmando:
- Hworang…mi prometti che filmerai tutto e che anche dopo
quello che vedrai resterai mio amico -
- Certo! Io ti rimarrò sempre accanto! Siamo come
fratelli, no?-
La ragazza sorrise dolcemente al suo interlocutore,
guardò fuori dalla tenda:
- Dobbiamo salvare i miei uomini…non posso permettere che
vengano uccisi da quel bastardo -
- Lo so Xiao…ma non devi perdere la pazienza o…-
- Tranquillo Hwo, lo sai che so cavarmela!-
- Xiao, sono solo preoccupato per l’esito della missione
-
Un soldato entrò nella tenda:
-Capo, è tutto pronto!-
La cinesina annuì, invitò il rosso a seguirla:
- Andrà tutto per il meglio! Vedrai!-
La comunicazione si fermò, per qualche secondo il nastro
girò a vuoto, poi iniziò un’altra trasmissione:
- Xiao…ma cosa…-
Xiaoyu era china a terra e stava sputano sangue, riuscì a
mormorare:
- Allontanati…ti prego…non starmi vicino…-
- Ma…-
- Muoviti Hworang!-
Il rosso si allontanò con la telecamera ma continuò a
filmare la scena: dalla schiena della ragazza uscirono due ali nere sporche di
sangue come tutta la schiena, gli occhi si strinsero diventando due sottili
fessure, sulla bocca si dipinse un ghigno maligno e le unghie si allungarono:
- Ma…cosa…-
Fu il commento che si udì dal cameraman, la cinesina si
guardò intorno e vide che dei soldati nemici che gli puntarono addosso i
fucili, lei si avvicinò e in pochi secondi venne trapassata da una raffica di
proiettili:
- Xiaoyu!-
Gridò il rosso, ma vide che Ling continuò a camminare e
con solo gesto spazzò via i sei uomini che le avevano sparato, uno solo era
rimasto davanti a lei a sbarrarle la strada con il fucile in mano, ma con gli
occhi pervasi dal terrore:
-N..non…ti..a.a..av..avvicinare!-
Esclamò sparandole, ma Xiaoyu non lo prese nemmeno in
considerazione: lo alzò per la testa e stringendo la presa la ruppe:
- Oddio! Ma cosa…-
Le immagini barcollarono, segno che Hworang stava
tremando; la cinesina si guardò a di nuovo attorno e si accorse della presenza
del coreano, in un solo attimo sparì dall’inquadratura e comparì alle spalle
del compagno,la telecamera cadde, ma si videro lo stesso le immagini di Xiaoyu
che alzava Hworang per il collo e lo soffocava, ma non ci riuscì perché accadde
l’incredibile: dalla schiena del rosso uscirono due ali bianche e una luce
bianca la fece allontanare; la ragazza soffiò in direzione del coreano che si
accorse di avere le ali e dopo un attimo di stupore sembro di comprendere cosa
poteva fare per aiutare la sua amica, si lasciò attaccare, ma prima che Xiaoyu
gli trafiggesse lo stomaco la bloccò e gli mise una mano sulla fronte, una luce
bianca li circondo e poco dopo erano tutti e due a terra esausti, ma normali:
- Xiaoyu stai bene?-
La ragazza tra gli ansimi rispose:
- Certo…grazie Hwo…-
- Prego Xiao..-
- Siamo ancora amici?-
Domandò timidamente la cinesina, il coreano sorrise:
- Certo..-
- Posso chiederti una cosa?-
- Fai pure?-
- Come lo dirò a Jin?-
- Non lo so?-
- Credi che mi vorrà ancora bene?-
- Certo! Se non lo uccido!-
Ling rise e mise a sedere:
- Riesci sempre a tirarmi su il morale Hwo, ma…-
- Adesso avresti bisogno di Kazama, verso?-
- Si…chissà se sta bene -
Sospirò Xiaoyu guardando verso l’alto, Hworang si
sedettee ribattè:
- L’erba cattiva non muore mai! Vedrai che è vivo!-
Xiaoyu scoppiò a piangere e il rosso la abbracciò:
- Dai non fare così, presto lo troveremo..-
La cinesina singhiozzò:
- Mi manca Hwo..senza di lui io sto morendo…-
La trasmissione si chiuse così.
Jin fissò di incredulo la sua fidanzata, la aveva appena
vista uccidere a sangue freddo sette uomini, non poteva credere ai suoi occhi;
Xiaoyu gli sorrise:
- Hai visto cosa ho fatto? Hai visto che persona sono?-
- Ho visto..-
Iniziò, poi accarezzò una guancia della sua cinesina e
continuò:
-…tuttavia ti amo ancora, neanche se fossi il diavolo in
persona smetterei di amarti! Perché tu sei la mia dolce cinesina, tu sei il mio
angelo personale! Hai ucciso, è vero, ma quelle persone ti avevano sparato, è
stata autodifesa!-
- Jin, io…-
- Qualunque cosa dirai non mi farà cambiare idea -
Xiaoyu gli sorrise e lo abbracciò:
- Lo so, volevo solo dirti grazie-
Kazuya intervenne nelle discussione vedendo che si stava
uscendo dal problema:
- Ritornando a noi dobbiamo organizzare qualcosa per
difenderci da Heiachi che di sicuro ritornerà presto all’attacco!-
- Lo so papà, ma cosa?-
Hworang propose:
- Potremmo rifugiarci in Cina, di sicuro se giochiamo in casa sarà più
difficile per lui vincere!-
Xiaoyu annuì, poi chiese al nonno:
- Possiamo venire alla palestra?-
- Certo! Credo che sia una buona idea quella di Hworang! Tu
conosci bene quei territori, inoltre la gente odia Heiachi per ciò che ha fatto
ai tuoi genitori, quindi…-
In quel momento Phoenix aprì gli occhi e si alzò di scatto
guardandosi intorno, poi chiese:
- Dove mi trovo?-
Wang vedendo il nipote svegliò lo abbracciò:
- Phoenix! Sei sveglio!-
- Nonno..ma…cosa?-
Xiaoyu lo salutò, poi spiegò:
- Hai fatto un incidente, sei finito all’ospedale, Heiachi
ti voleva rapire, Raven ti ha salvato e ti ha consegnato a me ed ora sei qui!-
Il ragazzo guardò stupito la sorella:
- E perché Heiachi mi avrebbe voluto rapire? -
Xiaoyu lo fissò severa, lui si toccò il petto e domandò:
- Per lui?-
- Si -
Phoenix scosse la testa:
- è impossibile! Pochissime persone sanno della sua
esistenza! E non mi sembra che quel vecchio sia una di quelle!-
La cinesina spalancò gli occhi:
- Ne sei sicuro?-
- Si! Le uni che persone che sanno di lui sono te, il nonno
e Panda!-
Ling si girò verso il nonno che disse:
- Io l’ho detto solo a un mio amico….ma non può averlo detto
a Heiachi perché è morto pochi giorni dopo -
Kazuya intanto dal suo angolo continuava a fissare il
fratello di Xiaoyu: aveva un taglio degli occhi molto elegante, il colore poi,
erano di blu scuro che li rendeva profondi e molto intriganti; decise di
intervenire nel discorso per farsi notare:
- Forse Heiachi lo ha saputo attraverso gli studi del Devil
Gene…insomma! Per compatibilità di DNA!-
Phoenix pensò un attimo a quella affermazione, poi commentò:
- Potrebbe essere! -
Poi guardò Mishima e chiese:
- Ma tu chi sei?-
- Kazuya Mishima, piacere -
Il corvino esitò a prendere la mano che gli veniva porta,
poi la strinse e chiese:
- Tu sei il figlio di Heiachi?-
- Si, ma non giudicarmi da mio padre…prima ero come lui, ora
sono cambiato -
- Capisco, beh! Puoi chiedere a Xiaoyu, io non sono il tipo
che resta alle prime impressioni!-
Kazuya sorrise a Phoenix:
- Ne ero certo!-
Hworang spinse Mishima e strinse la mano del fratello della
sua migliore amica:
- Io sono Hworang, il migliore amico di Xiaoyu nonché mente
del gruppo…-
Poi indicò Jin e disse:
- Lui è Mister Ghiacciolo…-
- Cosa hai detto Zucca Arancione?!!!-
Ribattè adirato Kazama, il rosso ribattè:
- Chi sarebbe la Zucca Arancione?!! Mister Simpatia!-
- Tu razza di scimmia decelerata!-
A questo punto il coreano si alzò balzò in piedi e serrò i
pugni:
- Mi stai sfidando?-
Anche Jin si alzò:
- Secondo te?-
I due si guardarono in cagnesco, ma Xiaoyu si alzò e
intervenne:
- Smettetela tutti e due! Non è il momento di litigare!-
I due continuarono a guardarsi male non prestando attenzione
alla ragazza che alzò la voce:
- Hworang siediti! Ho giuro che ti farò passare il tuo
peggior mese di lavoro da oggi! E tu Jin, se non ti siedi e non ti calmi,
passerai i prossimi mesi sul divano!-
A quelle minacce i due ragazzi si calmarono conoscendo fin
troppo bene la cinesina che sopsirò:
- Uffa! Mi fanno sempre disperare!-
Una risata cristallina li fece girare tutti in direzione di
Phoenix che, seduto sul divano, rideva di gusto, Kazuya decise che l’avrebbe
voluto sentire ridere molto spesso; quando riuscì a calmarsi disse:
- Siete davvero divertenti! Lo sapete? Non mi era mai
capitato di ridere così di gusto da molto tempo!-
La cinesina chinò leggermente la testa:
- Felice di averti fatto ridere, fratello -
Jin decise di ritornare alle cose serie e affermò:
- Xiaoyu ci ha detto che anche tu ti trasformi per via di
modifiche fatte al tuo DNA, potresti mostrarci la tua mutazione?-
Phoenix sorrise candido e rispose:
- Certo che vi posso far vedere come sono quando mi
trasformo!-
Detto questo si alzò in piedi, chiuse gli occhi e si
concentrò: in pochi secondi dalla sua schiena uscirono due ali di fuoco, le
unghie si allungarono leggermente diventando argentate, sulla fronte comparve
un puntino rosso, le orecchie si allungarono e i canini si appuntirono, quando
riaprì gli occhi le iridi erano scomparse; Hworang osservò:
- Wow! Lo sai che il tuo nome è propri azzeccato! -
- Lo so, ma grazie Hworang!-
Jin era impietrito: non aveva mai sentito una aura così
forte, ma allo stesso tempo calda e rassicurante come quella di Xiaoyu; dal
canto suo Kazuya era completamente perso nel suo mondo di fiaba mandato in
paradiso da quell’angelo che aveva davanti; Wang e Xiaoyu invece non si erano
per niente scomposti e guardavano felici il loro familiare che splendeva come
mai prima; il nonno infatti disse:
- Sai una cosa Phoenix? Ti ho visto trasformarti altre
volte, ma questa è la migliore! Sei perfetto!-
Il ragazzo arrossì, le ali si chiusero davanti per
nascondere il viso leggermente arrossato:
- Non dire così nonno, mi fai arrossire!-
Xiaoyu rise a quella scena:
- Non sei cambiato Phoenix! Sei ancora molto timido quando
si tratta di te!-
Il corvino ribattè:
- Ognuno ai suoi alti e BASSI, XIAOYU!-
- Sei cattivo! Perché devi sempre rinfacciarmi la mia
modesta statura! -
Phoenix fece una faccia innocente:
- Io non ho detto niente e non ho fatto nessun riferimento
alla tua MODESTA statura!-
- Allora perché calchi sempre sugli aggettivi: BASSA e
MODESTA?-
Chiese inquisitoria la cinesina, il fratello alzò le spalle:
- Chissà! -
Poi fissò intensamente la sorella:
- Aspetti un bambino?-
Domandò telepaticamente:
- Si -
- Quanto?-
- Poco secondo la datazione dei demoni -
- Vuoi dire che nascerà a settimane?!!!-
- Si -
- I tuo fidanzato lo sa?-
- No…-
- Cosa?!-
- Si preoccuperebbe inutilmente e poi voglio che lo
scopra da solo! Non ho trovato un modo romantico di dirglielo -
- Mettigli il test di gravidanza positivo sul comodino!-
- Non mi fai ridere!-
- Sei strana sorella!-
- Lo so e ti rimando il complimento!-
La conversazione fu interrotta da Hworang che sventolò una
mano tra i loro sguardi:
- Ehi voi due! Tornate sulla terra!-
I due si sorrisero, poi Phoenix si alzò in piedi:
- Vado a fare una doccia! Ne ho proprio bisogno!-
Detto questo si diresse verso il bagno, Jin prese in braccio
Xiaoyu e sorridendo malizioso disse:
Era una mattina come tutte le altr a casa Kazama, appena il sole sorse e
i primi raggi filtrarono tra le persiane della camera
Il lunedì fatidico, in cui Xiaoyu doveva andare dal dottore,
giunse velocemente e la ragazza, mentre si vestiva, si chiese se quello era il
momento giusto per dire tutto a Jin.
Quando scese a preparare la colazione Kazuya la stava
aspettando seduto in soggiorno, appena la vide le domandò:
- Cosa farai con Jin?-
- Non lo so…però vorrei dirglielo!-
Rispose la cinesina, Mishima propose:
- Potrei dire a Jin che ti devo venire a prendere
all’ospedale e di accompagnarmi, poi lo porto dove ti stanno facendo gli esami
e gli fai vedere il bambino!-
- Buona idea! -
Esclamò la ragazza mentre metteva sul fornello un pentolino
con il latte, poi affermò:
- Tuttavia immagino che non è per questo che mi stavi
aspettando in piedi…-
- Hai ragione…-
Ammise il moro abbassando la testa, la corvina si sedette su
una sedia davanti a Kazuya e lo invitò:
- Dimmi tutto! Io non ho mai morso nessuno!-
- Non so come dirtelo dato che è una cosa che, in parte, ti
riguarda!-
Esclamò l’uomo, poi sospirò e si fece coraggio, in fondo
aveva deciso di parlarne a Xiaoyu perché di sicuro gli avrebbe potuto dare una
mano, doveva solo stare calmo e dirlo lentamente:
- CREDODIESSERMINNAMORATODITUOFRATELLO!-
Disse tutto d’un fiato, la cinesina lo guardò interrogativa:
- Scusami ma non ho capito niente! Potresti parlare più
lentamente?-
Chiese gentilmente anche se aveva già fiutato ciò che voleva
rivelargli, infatti Mishima disse:
- Mi sono innamorato di Phoenix -
Xiaoyu sorrise:
- Sono felice! È una cosa davvero bella, lo sai? Vuol dire
che finalmente hai deciso di rifarti una vita!-
- Ma…Xi…-
Balbettò stupito Kazuya, la cinesina lo interruppe:
- Credevi che ti avrei giudicato male perché sei gay? Allora
non mi conosci se credi che io mi basi su cose del genere per giudicare una
persona!-
- No…è solo…-
Cercò di interromperla il giapponese, ma la ragazza
continuò:
- Io ti voglio bene e ti conosco a fondo, inoltre voglio
bene anche a mio fratello e sapere che c’è la possibilità che voi due vi
mettiate insieme e davvero bello! Tu hai bisogno di una persona dolce come lui
e lui ha bisogno di una persona protettiva come te!-
- Pensi davvero questo, Xiao?-
- Si!-
- E non è l’unica!-
Hworang era appena entrato in cucina, Kazuya domandò:
- Hai ascoltato tutto?-
- No, solo l’ultima parte! Comunque volevo dirti una cosa
che mi disse moto tempo fa una ragazza…sai..una ragazza si era innamorata di me
ed io non mi ritenevo alla sua altezza, così mi confidai con questa mia amica
che mi disse:” Hworang! Non devi mai pensare che tu non sia all’altezza
dell’amore di una persona…l’amore e amore….se quella ragazza ti ama, ti ama
perché sei così! Ama i tuoi difetti e i tuoi pregi! E se cambiassi la
renderesti triste! Inoltre…sappi che non importa di chi ti innamori maschio o
femmina che sia! Demone o angelo! L’importante e che siate legati dallo stesso
sentimento che vi fa vibrare il cuore quando vi scambiate uno sguardo e che vi
fa sentire felice a ogni semplice gesto!In fondo l’amore è bello per questo:
non sai mai chi sarà la tua anima gemella e quando la trovi…a te si apre il
paradiso”-
- E tu ti ricordi tutto questo discorso!-
Esclamò stupito Kazuya, poi rendendosi conto che il rosso
aveva cercato di dargli un consiglio senza sembrarne lui l’autore sorrise dentro
di sé:
- Comunque grazie Hworang! -
Si sedettero intorno al tavolo e iniziarono a fare colazione
con i biscotti messi in tavola dalla cinesina che stava versando il latte nelle
tazze; in quel momento il campanello squillò ripetitivamente:
- Deve essere Miharu!-
Osservò Ling prima di correre ad aprire la porta e far
entrare l’amica che la abbracciò affettuosamente:
- Ciao Xiao! Ho saputo di tuo fratello!Come sta’?-
- Bene, ora è qui con nonno Wang!-
- Wow tutta la famiglia si è riunita! Hai dato la lieta
notizia?-
- No, lo sanno solo Kazuya e mio fratello che mi hanno
scoperto!-
Miharu sorrise complice:
- Quando Jin lo saprà come minimo gli verrà un colpo!-
Xiaoyu rise immaginandosi Jin svenire davanti a lei che gli
diceva di essere in cinta:
- Hai ragione, entra mentre vado a cambiarmi! Poi andiamo!-
La giapponese annuì e andò in cucina:
- Salve ragazzi!-
Hworang vedendo Miharu arrossì di colpo:
- C..Ciao Miharu-
Salutò il coreano cominciando a sbriciolare il biscotto che
aveva in mano, la ragazza gli si sedette davanti:
- Allora Hwo, come va la vita con i due innamorati folli? Ti
sei trovato una ragazza?-
- N..n..no, comunque va tutto bene! -
- Perché balbetti Hwo-khun? Tutto bene?-
- Certo!-
Xiaoyu si affacciò nella cucina:
- Miharu! Andiamo!-
- Ok -
Miharu diede un baciò sulla guancia a Hworang che per poco
non svenne, salutò con la mano Kazuya facendogli l’occhiolino:
- Ci vediamo presto -
- Aspettatemi! -
Gridò Phoenix precipitandosi giù dalle scale, le due ragazze
risero quando il corvino per poco non cadde per raggiungerle; la cinesina
ribattè:
- Certo che ti aspettiamo! Sei il nostro autista!-
Il ragazzo gli rivolse un sorriso smagliante:
- Lo so e non mi lamento!-
Poi si rivolse hai due ragazzi in cucina:
- Ciao Hwo! Ci vediamo presto Kaz -
Il trio uscì dalla casa; il rosso vedendo che Kazuya aveva
uno sguardo piuttosto insolito per lui ghignò:
- “Ci vediamo presto Kaz”-
Ripetè imitando la voce di Phoenix, Mishima arrossì:
- Smettila Hworang! E poi tu! Quando Miharu ti ha baciato stavi
per svenire sul colpo!-
Fu la volta del rosso di arrossire,non riuscì a ribattere neanche all’uomo
troppo preso a ripensare al bacio della sua dolce giapponesina:
- Buongiorno!-
Jin era appena entrato nella cucina, era ancora in pigiama e
non sembrava ancora del tutto sveglio: i capelli erano spettinati e aveva un
espressione mezza addormentata negli occhi, si sedette al tavolo e si versò un
po’ di caffè nella tazza chiedendo:
- Xiao è già andata?-
- Si, dobbiamo raggiungerla tra mezz’ora -
Rispose Kazuya, Kazama domandò:
- Perché?-
- Non lo so, lei mia ha detto così -
Rispose vago Mishima pregustandosi la scena del figlio
svenuto, si alzò dalla sedia per dirigersi in soggiorno:
- Pa’…-
Kazuya si girò di scatto, anche se suo figlio aveva
cominciato a chiamarlo cosi da un po’ di tempo non si era ancora abituato:
- Si, Jin? -
-….io..io stavo pensando che se io dovessimo avere una
bambina…ecco…vorrei chiamarla Jun…-
- Come mai questo improvviso pensiero?-
- Beh….non ne so il motivo, ma in questo periodo vorrei
avere un figlio!-
Disse con un imbarazzo evidente Jin, Hworang rise:
- Non ti vedo proprio come padre, sarai una frana!-
- Grazie Hworang! Comunque sappi una cosa: anche tu sarai un
padre pessimo! Non sai neanche cucinare in modo inaccettabile! Sei disordinato
e ti comporti da poppante!-
- Io sarei un poppante?! Guardati te! Babbo Natale!-
- Cosa?!!-
Esclamò Kazama alzandosi dalla sedia e facendola cadere a
terra, ma il litigio fu interrotto da Kazuya che era scoppiato in una sonora
risata; i due ragazzi fissarono Mishima come se fosse un alieno:
- Perché ridi?-
Domandò il rosso stupito, infatti, anche se sorrideva,
Kazuya non aveva mai riso fino a quel momento in quel modo tanto naturale;
l’uomo spiegò:
- Siete voi due, inoltre con la tua uscita su Jin,
insomma….ti immagini Jin vestito di rosso che su una slitta trainata da renne
viaggia di casa in casa a portare doni ai bambini!-
Il teppista pensò a quella scena e rise anche lui:
- Non so proprio come ho fatto a dire una cosa del genere!-
Jin esclamò:
- Ehi! Voi due! Smettetela di prendermi in giro!-
Kazuya smise di ridere e fissò serio il figlio chiedendo:
- Mi puoi fare un favore?-
Kazama annuì:
- Certo, cosavuoi?-
- Puoi dire: “ Oh, oh, oh bambini ho portato i vostri
regali!-
Il moro, in un primo momento, fu tentato di lanciare addosso
al padre in caffè che era rimasto nella tazza, poi però ripenso alla sua risata
genuina e decise di accontentarlo, con voce baritonale esclamò:
- Oh, oh, oh bambini ho portato i vostri regali!-
Kazuya rise di nuovo e osservò:
- Sai Jin? Non credevo che l’avresti fatto! Xiao ha fatto
davvero un buon lavoro!-
Jin sorrise e si alzò dalla sedia:
- Bene, vado a cambiarmi, poi andiamo all’ospedale! Ok?-
- Va bene -
Confermò Mishima seguendo il figlio fuori dalla cucina,
Hworang rimase solo in cucina e gridò:
- Ehi! Voi due! Vi odio!-
Non ottenendo risposta sospirò: sarebbe toccato a lui
sparecchiare!
Finito di sistemare il rosso andò in soggiorno, mentre stava
per accendere la televisione il telefono squillò, subito rispose:
- Pronto?-
- Sei Hworang?-
- Si e tu?-
- Sono Raven -
Il teppista strinse gli occhi e con voce fredda chiese:
- Cosa vuoi Raven?-
- Sei solo?-
- Cosa ti interessa?-
- Sei solo?-
- Non ti riguarda!-
- Invece mi riguarda! Ciò che ti devo dire è
importantissimo!-
- Sono solo-
- Hai un computer a portata di mano?-
- Si!-
Rispose il rosso prendendo il portatile sotto a
videoregistratore e accendendolo:
- Bene! Collegati!-
- Un attimo!-
Il coreano si collegò alla rete ed entrò nella sua sezione:
- Sono collegato!-
- Ora ti mando l’ultimo rapporto che mi è arrivato dai
nostri contatti in Cina! Prima però devi giurarmi che non dirai niente a Xiaoyu
-
- Perché?-
- Se tieni a lei non dirai niente!-
- Lo giuro!-
- Arrivano-
Hworang aspettò qualche
secondo poi nella sua sezione si visualizzò un documento:
rapporto n° 12
squadra A sezione B-12
permanenza sul luogo di osservazione: sei mesi
componenti della squadra: Fu- long
Hayabusa
Feng- lei
Hayate
Kamura
- Le persone della
squadra erano tutti soldati scelti e amici della comandante…-
- In che senso “erano”?-
Domandò il coreano mentre
scorreva il rapporto leggendolo a stralci:
- Sono tutti morti -
- Cosa?! E come?-
- Presto lo
scoprirai….-
Il rosso si accorse che
mancavano solo due pagine alla fine del documento, esitò nel leggere la
penultima pagina:
rapporto della squadra di recupero
squadra B sezione B-12
componenti: Raven
Sanosuke
Hiroshi
Missione: ritrovare
la squadra in missione
Luogo del ritrovo: Bosco di Bambù
Stato della squadra
ritrovata: deceduta
Causa: Ignota
- Cosa?! Come può essere
ignota?!-
- Purtroppo è così, non siamo riusciti a capire chi ha
ucciso i nostri compagni…tuttavia una cosa posso dirla! Ci troviamo di fronte a
un possessore di Devil Gene!-
Hworang andò all’ultima
pagina dove c’era solo una foto che lo pietrificò davanti allo schermo:
- Dio santo!-
Riuscì a dire, all’altro
capo Raven disse:
- Lo so, ora ti
devo lasciare, ma ricordati! Xiaoyu non deve sapere nulla!-
Era una mattina come tutte le altr a casa Kazama, appena il sole sorse e i primi raggi filtrarono tra le persiane della camera
Xiaoyu era arrivata
all’ospedale con Miharu e Phoenix che erano più tesi di lei nella sala di
aspetto, continuavano a camminarle davanti e ogni tanto si fermavano e si
mettevano a saltellare sul posto, la cinesina sospirò:
- Ragazzi! La smettete di muovermi! So che siete tesi ma mi
state facendo venire mal di testa!-
I due si fermarono, la giapponese esclamò:
- Scusami Xiao, ma sai…pensare che la mia migliore amica sta
per diventare madre mi rende nervosissima!-
Il corvino si sedette accanto alla sorella:
- Sai, mi sembra ieri che giocavamo insieme al tempio….ed ora
vederti davanti a me ad aspettare di vedere il tuo bambino mi rende tesissimo!
Insomma, sto per diventare zio! Ti immagini tuo figlio che mi chiama zio
Phoenix?-
Xiaoyu sorrise al fratello:
- Sarà interessante a vederti nei panni di zio! Per ciò che
mi ricordo non avevi molta pazienza con i bambini!-
- Non è vero! Io adoro i bambini!-
- Sarà, ma mi ricordo benissimo quando hai fatto piangere una
bambina porgendogli una caramella!-
- Uffa! Come sei cattiva! Non è stata colpa mia!-
- E di chi allora?-
Phoenix arrossì, ma non ribatté, la sorella cambiò
discorso:
- Chissà come decideremo di chiamarlo io e Jin! Se è una
femmina credo che lui vorrà chiamarla Jun, ma se è unmaschio? Io vorrei che si chiamasse
Artemis!-
- Ma è un nome da femmina!-
Osservò il corvino scandalizzato, Miharu propose:
- Non ti piacerebbe chiamarlo..non so…Shen-yang? È un bel
nome cinese, no?-
- Lo so, ma deve piacere anche a Jin..insomma lui sarà i
padre!-
- Hai ragione, Xiao!-
Ammise l’amica, poi chiese:
- Ma tu no sei nervosa? Insomma stai per diventare
mamma!-
Xiaoyu sorrise all’amica, non il solito sorriso che faceva,
quello era un sorriso dolce, materno e caldo:
- Se devo essere sincera sono un po’ nervosa, all’inizio non
potevo credere di essere incinta…poi pian piano mi sono resa che era vero e che
non era tutto un sogno! In me stava crescendo il bambino mio e di Jin! Era
fantastico! Quando scoprii che il bambino sarebbe stato un demone non mi sono ne
spaventata ne scoraggiata, in fondo era mio figlio…ed ora che lo sto per vedere,
beh…non so cosa dire e come se non vedessi l’ora, ma allo stesso tempo non
volessi che quel momento arrivasse!-
Phoenix sorrise al discorso della sorella:
- Sai una cosa sorellina? Guardandoti adesso sembri davvero
una donna! Sei davvero bella -
- Grazie frate’…-
Disse la cinesina arrossendo, Miharu sospirò:
- Chissà! Forse un giorno anch’io e Hwo avremmo un
bambino!-
- Ti piace ancora?!-
Domandò stupita la mora, la giapponese annuì:
- Si, ma non riesco a dichiararmi! Ho sempre paura di non
riuscire a dire nulla!-
- Dovresti buttarti!-
- Ma…-
- Facciamo così! Quando ti vorrai dichiarare ti accompagnerò,
ok?-
- Va bene Xiao!-
- Bene!-
Phoenix intervenne:
- Ehi! Mi stato escluso dalla discussione!-
- Non mi sembra che tu abbia problemi amorosi -
Osservò maliziosa Xiaoyu, il fratello annuì:
- Certo che no! Io non ancora trovato nessuno!-
- Io mi aspettavo che trovassi tu qualcuno prima di me!-
- E perchè?-
- Beh, un amorfo ha opportunità da tutte due le parti,
no?-
Miharu sbiancò all’affermazione dell’amica:
- Phoenix è amorfo!!!-
Il corvino le tappò la bocca:
- Abbassa la voce! Non mi dispiace se tutto il piano ignora
questa mia piccola particolarità!-
- E..insomma…allora….-
- Miharu, riconnetti la bocca al cervello…se ce l’hai!-
La castana gli tirò un pugno amichevole sulla spalla: -
Ehi! Io ho un cervello e non metterti a parlare come Jin! Uno basta e
avanza!-
- Davvero? E vero! Devi averlo se no come faresti a vivere,
ah, dimenticavo quel tipo di cervello lo posseggono anche gli animali!-
- Va bene! Allora specifico: ho un cervello per pensare-
Disse adirata la giapponesina mettendosi sulla punta dei
piedi per poter guardare negli occhi il ragazzo, ma arrivandogli solo alla
spalla; la cinesina rise a quella scena, gli sembrava di vedere Hworang che
litigava con Jin:
- Ragazzi smettetela!-
Intervenne alzandosi in piedi e dividendo i due contendenti
che dopo essersi scambiati un occhiataccia si sedettero accanto a Xiaoyu che
disse:
- Sapete una cosa? Certe volte mi ricordate tantissimo i
litigi di Jin e Hwo -
- Ti piaceva dividerli?-
Domandò il corvino, la cinesina alzò le spalle:
- Non lo so…forse…tuttavia sono felice che per farmi felice
abbiano stabilito una tregua…sai, forse mi piaceva dividerli perché in quei
momenti mi sentivo importante per il nostro gruppo…-
- Ti sentivi come una madre che divide i due figli che
litigano per un giocattolo?-
- Si, credo proprio di si -
Ammise la mora, poi continuò:
- In fondo grazie a loro ho fatto un po’ di tirocinio come
madre..-
Nella sala d’ingresso fece il suo ingresso un’infermiera:
- La signora Ling Xiaoyu?-
- Qui!-
- Mi segua, i dottore la riceverà subito per la mammografia
-
I trio seguì la donna in una sala dove li aspettava una
dottoressa:
- Bene, iniziamo…-
INTANTO A QUALCHE METRO DI DISTANZA….
Kazuya percorreva il piano terra dell’ospedale cercando una
cartina che gli dicesse da che parte dovevano andare, alla fine riuscì a
trovarla davanti a una rampa di scale e dopo un’occhiata veloce proruppe:
- Seguitemi!-
Jin, che non aveva parlato per quasi tutto il viaggio
chiese:
- Pa’, sicuro che Xiao stia bene? Non è che è venuta
all’ospedale perché ha qualcosa di grave?-
- Tranquillo Jin, è solo un controllo!-
Rispose mentre entrava nel corridoio del terzo piano, mentre
camminavano il rosso domandò:
- Forse è una domanda stupida….perché siamo nel reparto
mat…-
- Eccoci! Siamo arrivati!-
Osservò Mishima indicando la porta davanti a se, bussò una
volta e li aprì un’infermiera:
- Salve, voi dovete essere i parenti della signora Ling…-
- Si, siamo noi!-
- Bene, entrate..-
Vennero scortarti fino a una seconda porta:
- ….la dottoressa ha già iniziato, ma potete ancora
vedere..-
- Cosa?-
Domandò Jin che non riusciva a capire minimamente cosa stesse
succedendo, Hworang aprì la porta ed entrò seguito da Kazuya e Kazama che appena
vide Xiaoyu sul lettino affiancata da Phoenix e Miaharu che fissavano uno
schermo pensò al peggio:
- Ciao Jin! Avvicinati -
- Xiaoyu? È..è tutto a posto?-
Domandò timoroso, la cinesina annuì: - Certo
avvicinati!-
Incoraggiato dal padre che li diede una leggera spinta il
moro si avvicinò al lettino, all’inizio non capì o non volle capire, vide
soltanto uno schermo in cui si distingueva la figura di un bellissimo bambino
dormiente, fece un passo indietro:
- Mi devo sedere..-
Iniziò, Kazuya sorrise e lo aiutò a sedersi, ci fu una pausa
di silenzio in cui tutti guardarono lo schermo, poi Jin continuò:
- Questo…questo…è tutto vero?-
Domandò all’orlo dello svenimento fissando la cinesina che
anni:
- Si, quello che vedi lì e nostro figlio -
E ciò che Mishiam aveva tanto sperato di vedere successe: Jin
svenne, in fondo era una tradizione! Anche lui era svenuto quando Jun gli aveva
detto di essere incinta! Il rosso riuscì a rianimare il moro che dopo essersi
alzato in piedi andò dalla fidanzata, gli prese una mano e chiese:
- Lui…lui..è come noi?-
- Si, ma ciò non diminuirà l’amore che gli darò! Anzi lo
aumenterà, non faremo errori!-
Il giapponese rimase incantato a guardare suo figlio, non
poteva descrivere la felicità che provava in quel momento, era come un sogno che
si realizzava!
- Perché non mi hai detto niente?-
- All’inizio neanch’io riuscivo a crederci, poi ho deciso che
sarebbe stato bello che lo scoprissi tu!-
- E perchè adesso….-
- Il bambino nascerà tra poco…la dottoressa mi ha detto che
molto probabilmente sarà fra una settimana!-
- Una settimana!-
- Cosa?!-
- Si, una settimana….non è bellissimo?-
Jin pensò che era anche troppo, sorrise e chiese:
- Hai pensato al nome?-
- Si, ma vorrei che lo scegliessi tu….-
- Maschio o femmina?-
- Maschio e sarà anche bello sano!-
Intervenne la dottoressa , porse una cartella a Kazama:
- Non ho mai visto parametri più positivi di questi! Ci
vediamo tra una settimana!-
Il moro annuì, uscì dalla stanza seguito da tutti tranne che
Xiaoyu che si trattenne qualche minuto con la dottoressa, quando uscì Hworang
esclamò:
- Che bello!Xiao-chan sta per diventare madre! -
La abbracciò continuando:
- Complimenti! Spero che abbia preso tutto da te perché un
altro Jin in circolazione non ci vuole proprio!-
Jin stava per dire qualcosa, ma Miharu fu più veloce, prese
per un braccio il coreano:
- Vieni Hworang voglio portarti un posto!-
E lo trascino via, prima di scomparire in un corridoio
gridò:
- Ciao
Xiao- chan! Ciao Jin-khun!-
La cinesina si trattenne dal ridere, anche se quella scena
era stata davvero divertente:
- Bene…-
Cominciò Phoenix, prese per mano Kazuya che arrossì
visibilmente:
- Io e Kaz andiamo a casa ad avvisare Wang che è andato tutto
bene, voi fate con calma!-
“Che modo stupido per scaricarci!”
“ Zitta Xiaoyu o resto qui!”
“ No, vai pure…ma non esagerare!”
“ Va bene…ciao stupida!”
“ Ciao deficiente!”
Il corvino se ne andò portandosi dietro Mishima che non
sembrava per niente infelice, così Xiaoyu e Jin rimasero soli, quest’ultimo dopo
aver guardato per qualche secondo la sua dolce fidanzata la prese in
braccio:
- E meglio che non ti affatichi…-
Con una mano gli toccò la pancia:
-…dovrai accudire il nostro bambino!-
- Grazie Jin!-
La moretta avvolse le braccia intorno al collo del ragazzo e
appoggiò la testa sulla sua spalla, Kazama le baciò la testa, poi chiese:
- Dove vuoi andare?-
- Portami dove vuoi -
Mentre percorreva il tragitto per arrivare alla macchina Jin
pensò a dove poteva portarla e alla fine gli venne un idea:
- Sai dove ti porto?-
- Dove?-
- A scuola…-
La cinesina capì e sorrise:
- Tu vuoi proprio farmi commuovere!-
- No, voglio solo ricordare ogni singolo momento di paradiso
che ho vissuto con te -
Aprì la porta della macchina e la fece sedere sul sedile alla
destra del guidatore, poi prese posto anche lui e mise in moto:
- Bene, andiamo -
Mentre si dirigevano verso la scuola, dopo un silenzio durato
qualche minuto, Jin disse:
- Akito..-
- Cosa?-
- Vorrei che il bambino si chiamasse Akito!-
- Perché?-
Domandò stupita la ragazza, il moro sorrise enigmatico:
- Lo vedrai….-
I due, presi troppo dalla loro felicità, non si accorsero di
una macchina nera che li stava pedinando.
Era una mattina come tutte le altr a casa Kazama, appena il sole sorse e
i primi raggi filtrarono tra le persiane della camera
Jin parcheggiò la macchina vicino alla scuola, poi aiuto
Xiaoyu a scendere e insieme si avviarono nel giardino della scuola:
- Non è cambiato nulla!-
Osservò la ragazza sorridendo, Kazama la cinse a se e disse:
- Ti ricordi? Qui a tutti gli intervalli io e Hworang ci
picchiavamo…-
- Si ricordo! Ed io quando scendevo e vi vedevo mi facevo
strada tra i “tifosi” e vi dividevo!-
Il moro arrossì confessando:
- Nell’ultimo periodo prima che andassi via dalla scuola lo facevo
apposta a far arrabbiare Hworang…mi piaceva quando tu arrivavi e ci dividevi..-
- Me ne sono accorta! -
Esclamò la cinese ridacchiando, poi indicò un albero accanto
ad una finestra:
- E ti ricordi quell’albero?-
- Certo! A pranzo tu ci salivi sopra e Panda ti doveva
inseguire per poterti controllare!-
- Credeva di essere mia madre! Mi divertivo a farla
impazzire-
I due si sedettero su una panchina accanto all’entrata
dell’edificio e si persero a ripensare alla loro vita scolastica:
- Mi sembra ieri che entravamo insieme nella scuola!-
Esclamò Jin, Xiaoyu dondolando le gambe annuì:
- Hai ragione! Mi ricordo ancora benissimo la mia entrata in
classe in groppa al panda e la professoressa che fissava stupita mentre tutti
la classe applaudiva!-
Kazama rise:
- Io invece mi sono divertito moltissimo quando la
professoressa ti ha chiesto cosa facevi prima di venire nella nostra scuola e
tu hai risposto che curavi in Panda! Ci è mancato poco svenisse!-
- Non è colpa mia! Io sono stata sincera!-
- Lo so, ma ricordo che poi tuo nonno è dovuto venire qui a
spiegare la situazione per evitare che venissero chiamati i servizi sociali!-
Xiaoyu arrossì ribattendo:
- Anche tu non hai scherzato! Mi ricordo che una volta tu e
Hworang vi siete picchiati in classe mentre il professore spiegava e dopo siete
stati in punizione per un mese!-
- Non farmelo ricordare!-
- Xiaoyu Ling!!
Sei tu?!-
Una voce proveniente dalle spalle della coppia aveva appena
parlato, la cinesina si girò sorridendo:
- Salve professoressa Kumiko!-
Una donna anziana dai capelli bianchi corti e dallo sguardo
dolce si spostò davanti ai suoi ex-alunni mormorando:
- Non posso crederci! È molto cambiata signorina Ling! Lei
signor Kazama è sempre uguale! Ma ditemi cosa vi porta qui?-
- Jin mi ha portato a rivedere la scuola!-
Rispose radiosa Ling, Kumiko sorrise:
- Ne sono felice, ogni tanto è giusto voltarsi indietro! Ma
dimmi Ling, il signor Kazama ha finalmente trovato il coraggio di confessarsi,
vero?-
I due arrossirono a quella domanda della professoressa che
continuò:
- Ne sono sicura, quell’anello che hai al dito parla da
solo!-
- Si, siamo fidanzati…-
Disse Jin che aveva sempre odiato il lato pettegolo della
sua professoressa, Xiaoyu che si era lasciata trascinare dal discorso rincarò:
- Inoltre tra poco nascerà il nostro bambino! Lo sa?-
- Cosa???!!-
La donna sbiancò fissando stupita la cinesina, Kazama la
rimproverò:
- Xiaoyu! Doveva essere una sorpresa!-
- Ops! Scusami tanto Jin-khun!-
Kumiko li rassicurò:
- Tranquilli! Non dirò niente a nessuno! Ma voglio esserci
quando festeggerete la sua nascita!-
- Sarà di sicuro tra gli invitati!-
Assicurò Ling alzandosi in piedi, Jin chinò leggermente la
testa in segno di saluto:
- Arrivederci, professoressa Kumiko!-
- Arrivederci signor Kazama! Mi congratulo con lei signorina
Ling!-
La coppia si allontanò andando dietro alla scuola dove si
trovava il campo da calcio, ma mentre stavano svoltando furono circondati da
sei uomini neri, subito Kazama si mise davanti a Xiaoyu per proteggerla:
- Non combattere ci penso io! -
- Ma…-
Cercò di protestare la ragazza, il moro la zittì:
- Non ti devi affaticare, ricordati del bambino!-
Uno dei sei aggressori disse:
- Consegnaci Xiaoyu e a te non sarà fatto nulla!-
- Credete che accetterò una simile condizione?-
Ribattè Jin atterrando con un solo calcio due nemici, poi si
voltò per parare il colpo di un altro e scaraventarlo contro altri tre
aggressori che lo stavano attaccando:
- Siete deboli! Non riuscirete nemmeno a ferirmi!-
La figura nera che aveva parlato tirò fuori dalla tasca un
telecomando:
- Sai a cosa è collegato questo Kazama?-
Domandò sarcastico, Kazama si fermò avendo capito:
- Vedo che hai capito! Ora spetta a voi due decidere di
avere sulla coscienza trecento persone!-
Jin digrignò i denti adirato, Ling fece un passo avanti:
- Verrò con voi, ma non fate del male agli alunni di questa
scuola!-
La ragazza andò accanto all’aggressore e si fece legare le mani,
Kazama guardò la scena incredulo senza che potesse fare niente, ma ancora una
volta Raven comparve da nulla e attaccò l’uomo che stava portando via la
cinesina stendendolo:
- No siete più al sicuro qui! Dovete andarvene!-
Disse poi mentre Kazama slegava Xiaoyu e la stringeva a se:
- Cosa intendi?-
- Heiachi tenterà di catturare Xiaoyu con ogni mezzo!
Fuggite prima che sia troppo tardi!-
INTANTO A CASA KAZAMA…….
Phoenix aprì la porta ed entrò trascinandosi dietro Kazuya
che non aveva aperto bocca per tutto il viaggio perso a contemplarlo:
- Nonno! Sono a casa!-
Avvisò, Wang scese le scale e gli andò incontro:
- Come è andata?-
- Bene! Il piccolo è un bambino fantastico! -
- Sono felice! Mi dispiace di non poter essere venuto-
I tre si sedettero in soggiorno, Mishima chiese:
- Avete intenzione di tornare in Cina quando Xiaoyu si sarà
sposata?-
Il vecchio Ling si colpì la testa con una mano:
- Ha! Mi ero completamente dimenticato!-
Esclamò, poi si fece serio rivolgendosi al “figli”:
- Dobbiamo tornare subito in Cina! C’è stato un disastro nei
pressi del Tempio Fuji..-
- Quale?-
- Quello con il bosco di bambù!-
- Ah, ho capito! Ma cosa?-
Wang estrasse una foto dalla tasca e la passò al corvino:
- Questa è arrivata stamattina con la posta straordinaria! È
dei sacerdoti del tempio vicino!-
Phoenix guardò l’immagine e spalancò gli occhi:
- Ma…cosa…-
Kazuya si avvicinò a l ragazzo per poter vedere l’immagine e
ne rimase agghiacciato: pezzi di corpi umanierano disposti a formare il disegno di un occhio e sopra di esso c’era
scritto con il sangue “Apocalisse”, Mishima era sicuro che per lui quella
parola non significasse nulla, ma dallo sguardi che i due Ling si erano
scambiati sembravano che ne sapessero bene il significato:
- Cosa vuol dire?-
Domandò non sicuro di ottenere una risposta, Phoenix si alzò
in piedi:
- Vuol dire che io e Wnag dobbiamo partire immediatamente!
Mi dispiace di non poter salutare mia sorella, ma ciò che sta succedendo in
Cina è una cosa molto grave!-
- Ma cosa sta succedendo?!-
- Ti basti sapere che la bestia è stata svegliata!-
Rispose enigmatico il ragazzo, poi Wang disse:
- Non dire niente a Xiaoyu! Se ti chiede di noi dille che
siamo tornati in Cina per andare a prendere i panda!-
- Ma..-
- Se le vuoi bene non dire niente!-
Lo bloccò il vecchio, poi senza accettare altre proteste
seguì fuori dalla casa Pheonix.
INTANTO A QUALCHE METR DALLA CASA……
Miharu stava accompagnando a casa Hworang che continuava ad
arrossire ogni volta che parlavano, sospirò cercando per l’ennesima volta di
prendergli la mano, ma il rosso affretto il fatto arrossendo nuovamente:
- Perché sei così imbarazzato?-
Domandò la giapponesina, il rosso si fermò balbettando:
- IO..io..come dire…-
- Se mi devi dire qualcosa dimmelo ora! Ti sto forse
antipatica?-
- NO!-
- Ho fatto qualcosa che non ti va a genio?-
- No..certo..no..-
Miharu si avvicinò pericolosamente al coreano:
- Allora dimmi come mai ti comporti così o non ti parlerò
mai più!-
E Hworang fece una cosa che la ragazza non si aspettava
minimamente: le mise una mano dietro alla testa e dolcemente la invitò in un
bacio che valeva più di ogni risposta, quando si staccò mormorò:
- Ti amo -
- Cosa?-
Chiese Miharu ancora scossa da quello che era appena
successo:
- TI AMO!-
Urlò questa volta il rosso facendosi udire da tutto il
quartiere, la giapponesina sorrise abbracciandolo di slanciò e facendolo cadere
a terra:
- Anch’io!-
- D..davvero?-
- Si!-
I due si baciarono di nuovo, questa volta con più passione e
non nascondendo più ciò che il loro cuore urlava da tempo.
Mi scuso per il ritardo con cui arriva questo capitolo e
ringrazio tutte le persone che stanno leggendo questa storia!
Era una mattina come tutte le altr a casa Kazama, appena il sole sorse e
i primi raggi filtrarono tra le persiane della camera
Jin e Xiaoyu entrarono in casa, si stupirono del silenzio
insolito che dominava:
- Ehi! C’è qualcuno?-
Chiese la cinesina stringendosi al braccio del fidanzato,
Kazuya comparve dal soggiorno:
- Finalmente! Ci avete fatto spaventare!-
- Siamo andati a scuola! Perchè vi sareste dovute preoccupare?
-
Domandò Jin indagatore, Mishima si accorse di aver detto
troppo:
- Non posso preoccupami per voi due?! -
- Certo, ma è strano! Sai bene che sappiamo cavarcela da
soli -
-….-
A salvare Kazuya giunsero dalla cucina un Hworang paonazzo seguito
da Miharu che saltellava gridando:
- Siamo insieme! Siamo insieme!-
Kazama osservò:
- Sai una cosa Xiaoyu?-
- Si?-
- Credo che Hworang e Miharu si siano finalmente dichiarati
-
- Davvero da cosa lo hai capito?-
Chiese Ling facendo finta di essere stupita della notizia,
il rosso intervenne:
- Smettetela di prendermi in giro! Soprattutto tu,
Ghiacciolo!-
- Cosa hai detto Zucca Arancione!-
Il coreano balzò davanti a Jin e lanciandogli uno sguardo di
sfida ribattè:
- Prova a ripeterlo e ti gonfio di botte!-
- Come se tu possa anche solo ferirmi!-
- Vogliamo vedere?-
Lo sfidò il rosso mostrandogli in pugni, Kazama accettò la
provocazione preparandosi anche lui ad attaccare, ma, tempestiva come al solito,
Xiaoyu si mise in mezzo gridando:
- Voi due! Smettetela subito di litigare o giuro che le
conseguenze saranno orribili!-
- Ha cominciato lui!-
Piagnucolò il coreano gesticolando verso il moro che
ribattè:
- Sei stato tu a provocarmi!-
- Chi ti ha provocato!??-
- Tu-
- Prova ripeterlo!??-
- Tu!?-
- Cosa???!! Ma se sei stato tu a provocarmi!-
Ling sospirò:
- Bene l’avete voluto voi!-
Tirò un calcio in pancia a Hworang atterrandolo, poi assestò
un pugno a su petto al giapponese facendolo sbattere contro lo stipite della porta:
- Xiao? Sei impazzita!-
La sgridò Jin massaggiandosi la testa, la cinesina scosse la
testa:
- Scusami, non sono stata io! È stato il bambino!-
- Cosa?!!-
- Il bambino mi ha obbligato ad attaccarvi, si sentiva
minacciato dalle vostre grida! Potremmo chiedere delle spiegazioni a mio
fratello lui di sicuro saprà dirci qualcosa!-
Kazuya abbassò la testa:
- Xiaoyu devo dirti una cosa..-
Tutti si voltarono verso Mishima che con lo stesso tono
tetro continuò:
-…..Phoenix e Wang sono ritornati in Cina…-
Mentre completava la frase si domandò se dovesse dire la
verità o una bugia e alla fine prevalse la seconda idea:
-….dovevano andare a prendere dei panda –
Xiaoyu sorrise radiosa:
- E lo dici con quel tono? Mi hai fatto prendere uno
spavento! Pensavo che fosse successo qualcosa alla squadra i Cina!-
Sia Kazuya che Hworang sussultarono a quella frase, Kazama
se ne accorse e si promise di chiedere spiegazioni quando non ci fosse stata la
sua fidanzata, in quel momento gli ritornarono in mente le parole di Raven:
- Abbiamo incontrato Raven, ci ha detto di scappare perché Heiachi
non vuole demordere…-
- Vi ha attaccato?!-
Esclamò Mishima cercando dei segni dell’incontro sul corpo
del figlio e della ragazza che annuì:
- Si, ma come vedi siamo vivi e vegeti, ora però dobbiamo
recuperare le nostre cose e raggiungere mio fratello in Cina, lì potremmo di
sicuro difenderci da Heiachi!-
- Non possiamo!-
Dissero all’unisono Hworang e Kazuya, Jin domandò:
- Perché no?-
I due interrogati si fissarono avendo capito di essere al corrente
delle stesse informazioni, il corano rispose:
- Cina e Giappone sono mete che il vecchio avrà di sicuro
previsto, andiamo in Corea dal mio maestro! Lui nasconderà sicuramente!-
- Buona idea -
Ammise Kazama non troppo convinto che fosse stato quello il
vero pensiero del rivale, si chinò su Ling e la baciò sulla fronte:
- Amore, vai a riposarti! Oggi è stata una giornata intensa
è meglio che recuperi un po’ di energie prima che partiamo per la Corea!-
- Va bene Jin-khun! Mi raggiungi dopo?-
- Si, prima voglio mangiare qualcosa!-
- Ok, ciao!-
La cinesina salutò con la mano Miharu, poi corse nella sua
camera al piano superiore; Jin aspettò di sentire la porta chiudersi prima di
parlare:
- Allora, cosa sta succedendo?-
Domandò facendo intendere a due che aveva capito
perfettamente che nascondevano qualcosa, fu il padre a rispondere:
- Andiamo a sederci, è una lunga storia!-
Miharu fece per andarsene, ma il suo ragazzo la fermò:
- No, voglio che resti -
- Grazie -
I quattro si sedettero nel soggiorno, Hworang accese il
computer portatile e cominciò:
- Quando voi non c’eravate sono stato contattato da Raven
che mi ha avvisato che in Cina c’era stata un strage in cui erano coinvolti gli
amici di Xiaoyu, mi disse di non rivelarle nulla e di farla stare lontana dalla
Cina se tenevo alla sua vita…-
Mishima continuò:
-…io invece ho scoperto questa storia da Phoenix e Wang,
sono andati in Cina per far luce a questa strage…anche se penso che loro
sappiano già chi c’è dietro!-
Il rosso girò il computer verso Jin e Miharu che sussultarono
alla vista della foto, la giapponese si portò una mano alla bocca mormorando:
- C..chi può..a..aver fatto una cosa del genere?-
- Ogre -
Mormorò Kazama ricordansi della morte della madre a causa di
quel mostro, ma suo padre scosse la testa:
- No, Ogre non agisce in questo modo e se fosse lui, comunque, non agirebbe da
solo…secondo me dietro questa strage c’è qualcuno di molto più potente se l’organizzazione
ha fatto muovere i migliori di noi e teneva sotto controllo quell’area –
Il moro annuì capendo il ragionamento di Kazuya:
- Ti devo dare ragione! Ma cosa facciamo?-
- Non andiamo in Cina, per adesso e l’unica che possiamo
fare -
Osservò atterrito il rosso passandosi una mano nei capelli,
Miharu chiese:
- Ma perché volete tenere all’oscuro di tutto Xiaoyu? Non si
arrabbierà sapendo che le state mentendo?-
Il coreano rabbrividì:
- Hai mai visto Xiaoyu permanete arrabbiata?-
- N..no…perché?-
- Fa paura…perde il controllo! Immaginati come reagirebbe
sapendo che dei suoi amici sono stati uccisi e i loro corpi fatti a pezzi?-
La giapponese fece cenno di no,ma capì che la sua amica
arrabbiata dovesse essere veramente terribile se faceva rabbrividire il rosso
solo al pensiero, Jin sospirò:
- Non so cosa dire! Ci troviamo di fronte ad una seria
minaccia, inoltre Xiaoyu partorirà tra pochissimi giorni…non so cosa fare!-
Kazuya si rese conto della preoccupazione che si stava facendo
strada nell’anima del figlio, gli passò un braccio intorno alle spalle
rassicurandolo:
- Non preoccuparti! Andrà tutto bene, ci penseremo noi a
difendervi!-
Kazama chiuse gli occhio fermando le lacrime che gli
volevano scendere dagli occhi:
- Oggi…oggi per poco non l’ho persa! Se non fosse
intervenuto Raven a quest’ora Xiaoyu sarebbe
in mano di Heiachi….perché tutto deve succedere a noi, padre? Perché non
possiamo vivere in pace?-
Mishima sospirò avendo capito che il figlio era stato preso
dallo stesso sconforto in cui era caduto lui quando aveva saputo che Jun era
incinta:
- Sai una cosa Jin? Anch’io quando tu dovevi nascere mi feci
le stesse domande…so di non essere stato un buon padre, ma sono sicuro che tu
lo sarai e che il piccolo sarà felice di avere te e Xiaoyu come genitori! Inoltre
non siete soli io, Hworang e Miahru ci occuperemo di scortarvi dovunque
andrete!-
- Bene detto!-
Rincarò il coreano, Miharu intervenne:
- Non permetteremo al vecchiaccio ne a qualsiasi altro
essere di nuocervi! La vostra storia deve finire con “ e vissero tutti felici e
contenti”!-
- Grazie ragazzi -
Disse Jin rivolgendo ai tre un sorriso, Hworang scherzò:
- Non ci posso credere! Non potrò più chiamarti Mister
Ghiacciolo! Come farò!-
Il giapponese ribattè:
- Sono sicuro che troverai altri soprannomi, sei sempre
stato dotato di una singolare fantasia-
- Mi hai appena fatto un complimento?-
- Se lo vuoi prendere per un complimento!-
Detto questo Jin si alzò in piedi e si avviò verso la camera
da letto:
- Io salgo da Xiaoyu! Voi tre non combinate disastri!-
Kazuya si alzò anche lui deciso a lasciare sola la
neo-coppia:
- Salgo anch’io, devo fare due o tre cose!-
Miharu sorrise:
- Che carini! Hanno voluto lasciarci soli!-
Il rosso si guardò intorno:
- Non mi meraviglierei se si fossero nascosti qui intorno
per vedere cosa facciamo!-
- Non si chiamano Hworang! Loro sono dei tipi seri!-
Il coreano tirò a se la ragazza:
- Ehi! Io sono un tipo serio!-
- No, tu non sei serio come loro! Ed è per questo che mi
piaci -
Il ragazzo arrossì mentre la giapponesina gli si sedeva in
braccio e gli cospargeva il collo di piccoli baci:
- Ho paura -
Disse quando si fermò appoggiando la testa sulla spalla di
Hworang che li alzò la testa verso di lui per poterla guardare negli occhi e, a
pochi centimetri dalle labbra, mormorò:
- Non devi avere paura perchè io ti difenderò con tutti le
forze -
Poi la baciò dolcemente facendogli sentire tutto il suo
calore.
Jin entrò nella camera buia e vide Xiaoyu rannicchiata sul
letto, le si sedette alle spalle e la cinse a se:
- Piccola mia..-
Le sussurrò all’orecchio, lei aprì gli occhi sorridendo
dolcemente:
- Jin..-
- Ti amo -
- Anch’io ti amo -
Ling si mise una mano sul grembo:
- Ascolta Jin-
Kazama posò un orecchio sulla pancia della fidanzata e sentì
dei deboli rumori, sorrise:
- Il nostro Akito..-
Posò un bacio sulla pancia di Xiaoyu, poi la strinse a se:
- Sarà il bambino più fortunato del mondo ad avere una madre
come te -
Ma la corvina non sentì quelle parole perché si era
addormentata, il giapponese chiuse gli occhi addormentandosi a sua volta.
Era una mattina come tutte le altr a casa Kazama, appena il sole sorse e i primi raggi filtrarono tra le persiane della camera
Quella sera, dopo aver preparato i bagagli ed ordinato la
casa il gruppetto salì sulla macchina di Kazuya per dirigersi all’aeroporto dove
Raven li aspettava con l’elicottero, Jin decise di prendere delle strade
secondarie per evitare di incontrare i sicari di Heiachi che pattugliavano di
sicuro le strade che facevano di solito e dopo un’ora di viaggio giunsero a
destinazione:
l’aeroporto era completamente vuoto se non per un jumbo
parcheggiato accanto ad un elicottero nero con le luci accese e pronto a
partire, Jin prese il bagaglio a Xiaoyu:
- Lo porto io, non devi affaticati -
- Grazie Jin-khun -
Il rosso osservò:
- Guarda come sono dolci!-
Kazama lo fulminò con lo sguardo, mentre il padre
rincarò:
- Hai proprio ragione! Ti immagini quando ci sarò anche il
bambino?-
- Oh si! Jin sarà il padre più apprensivo del mondo -
Il soggetto della discussione arrossì intervenendo:
- Voi due! Volete smetterla di parlare di me!-
Miharu rise a quella scena, affiancò l’amica dicendole:
- Non vedo l’ora di avere anch’io un bambino! -
Il rosso arrossì a quella uscita della sua ragazza:
- Miharu! Non è un po’ presto?-
Domandò la cinesina pesando a quanto fosse importante una
famiglia solida per accudire un bambino, la rossa annuì:
- Non è mai presto!-
Il coreano arrossì nuovamente, Jin ghignò:
- Credo che presto ti ritroverai nella mia stessa condizione,
papà Hworang!-
Kazuya scoppiò a ridere pensando ai due ragazzi con in
braccio in figli piangenti intenti ad accudirli e si becco due occhiatacce:
- Scusate, ma ad immaginarvi padri mi veniva da ridere! Mi
dispiace -
Xiaoyu si bloccò di colpo toccandosi la pancia:
- Si è mosso -
Comunicò sorridendo dolcemente, Jin gli fu accanto in meno di
un secondo:
- Davvero?-
- Si, l’ho sentito scalciare, è stato bellissimo!-
Rispose eccitata Ling, Kazama annuì:
- Non vedo l’ora che nasca! Voglio poterlo tenere in braccio
-
Hworang, come al solito, interruppe il momento magico:
- Quanto siete romantici! Mi fate venire voglia di avere un
figlio anche a me!-
Miharu abbracciò felice il ragazzo:
- Allora mettiamo la cosa in cantiere?-
- Ehi! Ma quanta fretta -
Le rispose il rosso a fior di labbra, Xiaoyu osservò:
- Sapete! È davvero bello che malgrado siano passati molti
anni noi siamo ancora uniti e, soprattutto, è bellissimo che anche Kazuya sia
con noi! Non potevo sognare un futuro migliore!-
- Se togliamo Heiachi e gli altri pazzi maniaci che ci
vogliono uccidere sarebbe davvero tutto perfetto!-
Esclamò il moro, il padre lo appoggiò:
- Sono d’accordo! Sarebbe bello avere una vita normale invece
che dover continuamente stare in guardia e scappare -
La cinese sospirò:
- Voi due non riuscite davvero ad essere ottimisti?! Rispetto
a molta gente siamo davvero fortunati! Inoltre questa situazione non durerà in
eterno! Avete mai provato ad apprezzare i momenti di felicità che la vita ci
offre ogni giorno?-
I due uomini abbassarono lo sguardo al rimprovero della donna
che si mise le mani su fianchi:
- Allora? Siete davvero così sfortunati?-
I due fecero un cenno di diniego, Ling sorrise solare:
- Bene ora andiamo! O Raven ci lascerà qui…-
Stavano per raggiungere l’elicottero quando un faro
abbagliante si accese davanti a loro e li abbagliò, una risata ben nota fece
rabbrividire Kazama che corse davanti alla sua fidanzata per difenderla:
- Pensavate di scappare? Illusi! Non potete fuggire da
me!-
Li derise Heiachi avvicinandosi insieme a una cinquantina dei
suoi uomini che impugnavano delle mitragliette, Hworang si preparò a combattere
subito seguito da Kazuya che fissava con uno sguardo di puro odio il padre che
continuò:
- Ora potete decidere cosa fare! O mi consegnate Xiaoyu Ling
oppure vi ucciderò tutti quanti e non mi farò scrupoli neanche per donne e
bambini -
Il moro digrignò i denti a quelle ultime parole, vide Raven
scendere dall’elicottero e cominciare a combattere contro alcuni nemici:
- Non mi avrai mai!-
Gridò Xiaoyu prima attaccare ad una velocità incredibile due
soldati, il vecchio rise nuovamente:
- Davvero? Non sono quanto potrete resistere!-
Kazuya dovette ammettere che il padre aveva ragione, dovendo
difendere le donne si sarebbero di solito distratti e i ognuno di loro sarebbe
stato un facile ricatto se Heiachi l’avesse catturato, fu così che li venne in
mente una soluzione; si avvicinò a figlio sussurrandogli:
- Scappate tutti sull’elicotteri, qui ci penso io..-
- Cosa? Tu sei pazzo! Ti ucc…-
Allo sguardo che il Mishima gli rivolse capì:
- No! Non farlo! Ti farai solo del male!-
- Devo, questo è l’unico modo….correte -
- Non resterò con te! Non ti lascerò solo!-
L’uomo scosse la testa:
- Tu devi proteggere Xiaoyu, devi vivere ancora molto ed io
devo saldare il mio debito…
- Ma…-
- Sei mio figlio! Non ti abbandonerò più nel momento del
bisogno-
Detto questo rivolse uno sguardo a Hworang che annuì:
- Ci si vede Kazuya! Non farti ammazzare!-
Salutò il rosso prima di prendere per un braccio Jin e
trascinarselo dietro mentre Miahru e Xiaoyu gli correvano accanto, Heiachi
vedendoli in fuga urlò:
- Fate fuoco!-
Nello stesso momento Kazuya lasciò che il Devil Gene nel suo
corpo prendesse il sopravvento e, prima che potessero toccare il grilletto,
uccise quasi tutti i soldati, poi si avventò sul vecchio che riuscì ad evitarlo
e a chiamare rinforzi; intanto i suoi compagni erano saliti sull’elicottero e
Raven lo stava facendo decollare, Jin si girò per vedere cosa stesse facendo il
padre e lo vide trasformato mentre uccideva i loro inseguitori, poi però
successe qualcosa e Kazuya si ritrasformò, cadde a terra colpito in pieno petto
da un proiettile, Kazama ordinò:
- Volali accanto! Dobbiamo salvarlo -
Raven annuì, con una veloce virata riuscì ad affiancare
Kazuya, il figlio gli tese la mano:
- Vieni padre!-
Il moro la afferrò, mentre si issava però gli uomini di
Heiachi spararono colpendo con una scarica di proiettili alla schiena:
- Noo!-
Gridò Jin mentre prendevano quota e issava il padre svenuto
sull’elicottero, il rosso chiuse il portellone mentre Xiaoyu recuperava la
cassetta del pronto soccorso, il coreano si avvicinò al rivale e lo sentì
singhiozzare, notò gli occhi che stavano prendendo una tonalità rossiccia,
indietreggiò affiancando la cinesina:
- Xiaoyu! Jin si sta…-
Non dovette completare la frase, Ling corse accanto al
fidanzato e lo abbracciò, lo sentì mormorare:
- Sta morendo…lo sento..-
- Jin non è vero! Lo salveremo! -
- Xiaoyu!-
Chiamò il moro prima di scoppiare a piangere, Xiaoyu gli
asciugò le lacrime consolandolo:
- Ora calmati! Per fortuna i proiettili non hanno colpito
organi vitali! Possiamo salvarlo!-
Jin annuì:
- Cosa posso fare?-
- Assistimi mentre estraggo i proiettili -
Rispose Xiaoyu prendendo una pinzetta dal kit del pronto
soccorso, poi si rivolse a Hworang e Miharu:
- Dai una mano a Raven! Ne ha bisogno! Anche tu Miharu! Se ho
bisogno di voi vi chiamo -
I due annuirono e senza obbiettare andarono da Raven, Xiaoyu
ritornò a parlare con Jin: - Dobbiamo togliere tutti i proiettili, devi
tenerlo fermo per evitare che si muova in caso di contrazioni involontarie per
il dolore-
- Va bene -
Disse Kazama distendendo il padre a pancia in giù e
fermandogli le braccia, Ling prese un lungo sospiro e con mano ferma estrasse i
proiettili dalla schiena dell’uomo, mentre lo faceva si soffermò a pensare che
se Phoenix fosse stato presente tutto ciò non sarebbe successo e rimpianse, per
la prima volta, il fatto che fosse partito per la Cina in anticipo, fu distolta
dai suoi pensieri quando si accorse dell’assenza di un proiettili in un foro,
posò una mano sulla ferita e osservò: - Qui il proiettile gli a forato
l’osso….ne avrà per un po’…-
Jin annuì tentando di non ricominciare a piangere, aiutò la
fidanzata a fasciare il petto di Kazuya, poi lo sdraiarono sui sedili e si
sedettero per terra per vegliarlo, Kazama prese una mano del padre tra le sue
osservando:
- Questa è la seconda volta che rischiò di perdere una
persona cara….quando fosti ferita da Brian sperai che non sarebbe più successo
di vedere una persona a cui volevo bene ad un passo dalla morte, purtroppo è
stata una speranza vana..-
- Jin-khun! Non devi stare così in pena! Tuo padre
sopravviverà! Come direbbe lui è finito in un vulcano ed è ancora vivo! Qualche
proiettile non gli farà di sicuro male!-
Il moro posò la testa sulla spalla della cinesina:
- Non voglio più perdere nessuno! Ho già perso mia madre, io
non pos….!-
Il resto della frase si perse tra i singhiozzi, Xiaoyu
abbracciò forte il suo fidanzato:
- Jin, non devi piangere tuo padre è forte! E poi, ora, a
molti motivi per cui restare in vita…-
- Davvero?-
- Si, lui ha finalmente riconquistato suo figlio, sta per
diventare nonno e si è innamorato….ha ancora molto da fare! Per questo sono
sicura che lotterà con tutte le forze per restare in vita!-
- Ne sei sicura?-
- Certo! Ti ricordi quando sono stata in coma? Io sono
riuscita ad uscirne proprio grazie a te, a Hworang e Kazuya che mi raccontavate
i motivi per cui sarei dovuta tornare, vi sentivo anche se non potevo rispondere
e seguendo le vostre voci sono tornata!-
Kazama si inginocchiò davanti al padre, gli prese una mano
gelida tra le sue cominciando a scaldarla, poi accorgendosi che tremava
domandò:
- Non hai niente per alleviarli il dolore? Qualche
medicina…qualcosa..-
Xiaoyu sorrise dolcemente mentre copriva con una coperto
Mishima,:
- La sai una cosa, Jin? Non ci sono medicine o rimedi
scientifici per lenire il dolore del coma! Tuttavia un metodo efficace e che
potrà sicuramente aiutare Kazuya è quello dei ricordi, prova a raccontagli
qualcosa che avete fatto insieme!-
Jin annuì, all’inizio rimase zitto pensando a cosa dire, poi
sorrise ricordando il suo quinto compleanno:
- Ti ricordi papà? Al mio quinto compleanno ero
arrabbiatissimo perché eravamo in pochissimi e tu volevi a tutti costi farmi
ridere, così hai disegnato la faccia di Heiachi mentre dormiva! Ricordo ancora
adesso le risate che ci siamo fatto quando è arrivato alla mia festa così
conciato! Quando si è visto allo specchio si è arrabbiato con te e ti ha
sgridato, ma tu ti sei vendicato e gli hai messo del colorante viola nello
shampoo! Faceva davvero ridere con quel colore!-
Xiaoyu osservò:
- Guarda Jin! Kazuya sta sorridendo! Si vede che ti ha
sentito!-
Il giapponese annuì:
- Hai ragione! Allora funziona veramente!-
- Cosa ti avevo detto!-
Il discorso venne interrotto dall’arrivo dalla cabina di
pilotaggio di e Hworang seguiti da una ragazza dai capelli castano corti e lo
sguardo mascolino, il rosso si rivolse subito al rivale senza lasciare che la
castana si presentasse:
- Scusami Jin, ma tu hai una sorella?-
- No, perché?-
La ragazza rispose per il coreano:
- Io sono Asuka Kazama!-
Il moro spalancò stupito gli occhi, Ling accennò un sorriso
soddisfatto e scambiò con Asuka uno sguardo d’intesa.
Era una mattina come tutte le altr a casa Kazama, appena il sole sorse e
i primi raggi filtrarono tra le persiane della camera
Durante l’ultima parte del viaggio in elicottero Asuka
spiegò a Jin di essere sua cugina e che si trovava lì perché Raven l’aveva
salvata dai sicari a cui Heiachi aveva ordinato di uccidere ogni famigliare di
Jun, il moro rimase stupito dal fatto di avere un parente ancora in vita da
parte materna, ma allo stesso tempo sentì dentro di sé l’odio, già
considerevole, per Heiachi aumentare:
- Mi dispiace per ciò che ti ha fatto Heiachi, ma sappi che non
sei l’unica! In questo elicottero siamo tutti sue vittime! Quel cattivone a
perfino cercato di uccidere il figlio!-
La consolò Miharu quando si accorse che la nuova arrivata
era nuovamente triste, Xiaoyu annuì, poi sorrise:
- Ora però non pensiamoci! Non voglio vedere musi lunghi!
Stiamo andando a casa di Hwo-khun e passeremo una bella vacanza! Via i brutti
pensieri!-
Il giapponese annuì non potendo evitare di sorridere a sua
volta all’allegria contagiosa della fidanzata, il rosso rincarò:
- Vi farò da guida e vi farò conoscere i miei amici!-
- Oh no! Saranno tutti delle carote come te!-
Esclamò sconsolato Jin, il coreano ribattè:
- Saranno sempre meglio di te! Mister Ghiacciolo!-
- A chi hai dato del ghiacciolo?! Non sei altro che una
zucca vuota! -
Xiaoyu scosse la testa sospirando:
- Adesso non smetteranno più per tutto il viaggio!-
Miharu le si sedette accanto:
- Perché non li fermi?-
- Oggi non ho voglia di arrabbiarmi, voglio riposarmi!-
Asuka si sedette a sua volta accanto alla cinese esclamando:
- Io punto sul rosso!-
Ling ghignò:
- Io su Jin-khun! Lo stenderà!-
La rossa alzò una mano:
- Io tifo per Hwowy! È lui il più forte!-
Disse alle due amiche, poi gridò:
- Vai Hwowy! Stendilo!-
Xiaoyu rise vedendo Hworang arrossire all’urlo della
ragazza, poi si girò verso Kazuya:
- Tu cosa ne pensi? Chi vincerà tra i due?-
Gli asciugò la fronte imperlata di sudore e continuò:
- Non è da molto che ci conosciamo! Ma penso che tu sia una
persona straordinaria! Hai fatto moltissimo per Phoenix…più di quanto abbiamo
fatto io e il nonno…non morire proprio ora che hai ricominciato ad amare!-
Alle spalle della corvina si udì un grido di battaglia:
- Ti farò a pezzo Kazama!-
- Non mi farai un graffio!-
Poi delle urla di incitamento, Ling prese una mano
dell’uomo:
- Dovresti vederli! Sono molto divertenti! Basti dire che io
non li sto fermando, e tu sai bene quanto io non li sopporti quando
litigano…chissà forse la maternità mi sta ammorbidendo! Tu cosa dici?-
Asuka vedendo Xiaoyu impegnata a curare Mishima si avvicinò
per darle una mano:
- Lui è Kazuya? Mio zio?-
La cinesina annuì mentre ascoltava i battiti del cuore:
- Si, è lui..-
- Non sembra cattivo come papà me l’ha
descritto…anzi…sembra…dolce -
- Se ti sentisse non lo considererebbe un complemento!
Comunque devi sapere che Kazuya è cambiato in questi ultimi anni, quindi ciò
che ti ha detto tuo padre corrispondeva al vecchio Kazuya -
- Capisco…ma cosa gli è successo? Perché sta male?-
- Hai visto quando siamo stati attaccati all’aeroporto?-
- Si..perché?-
- Kazuya ci ha coperto la fuga ed stato colpit…-
Xiaoyu spalancò gli occhi incredula, ascoltò nuovamente il
ritmo cardiaco:
- Oddio! È impossibile!-
Esclamò incredula, Jin fermò il suo litigio affiancando la
fidanzata:
- Cosa è successo?-
- Ho scoperto che proiettile speciale è stato usato contro
tuo padre…-
Spiegò atterrita Ling, l’elicottero calò nel silenzio, il
moro la fissò interrogativo:
- Quale?-
- Heiachi ha usato un proiettile A..-
- Cosa?! Come faceva ad avere la formula!?-
- Non lo so, ma questo complica le cose perché non c’è un
antidoto..-
- No!-
Gridò Jin scuotendo il capo, il rosso chiese:
- Scusami, ma con proiettile A, intendi “quel” proiettile
A?-
- Si, proprio il proiettile Avalon…-
- E cosa fa?-
Domandò Miharu che non conosceva nulla al riguardo, la
cinesina rispose:
- Questo proiettile è imbevuto di una particolare soluzione
ormonale che agisce sul cervello facendoti cadere in coma in cui vivi le tue
più grandi paure e pian piano ti distrugge psicologicamente e fisicamente,
infatti tutte le ferite che ti immagini appaiono sul tuo corpo come autentiche
ferite…-
- Ma è impossibile!-
- Non è impossibile Miharu, quando credi fermamente una cosa
la nostra psiche fa in modo di renderla reale, quindi, se Kazuya morirà nel sogno…morirà
anche nella realtà…-
- Ma lui non sognerà mai una cosa del genere!-
Intervenne Jin cercando di convincere più se stesso che gli
altri, Xiaoyu sospirò:
- Spero che non lo sogni, anche se quel veleno di solito ti
induce proprio al suicidio onirico…di tutte le persone che a cui è stato
iniettato quella soluzione solo tre sono sopravvissute e tutte erano state
preparate!-
- Ma…non possiamo fare niente?-
Chiese Asuka che odiava sentirsi impotente soprattutto
quando c’erano di mezzo delle vite umane, Ling ci pensò un attimo, poi ebbe un
illuminazione:
- Raven!-
Chiamò avvicinandosi alla cabina di comando:
- Si, comandante?-
- Passami il cellulare!-
L’uomo passò a Xiaoyu il cellulare, lei subito digitò un
numero:
- Pronto?-
- Phoenix, sei tu?-
- Si, sono io! Ma cosa è successo? Hai una voce strana?
State tutti bene?-
- No Phoenix, devi subito venire in Corea a casa di Hworang,
sai dov’è?-
- Si lo so, perché? Spiegati! Non capisco la tua
agitazione…-
- Il veleno Avalon…siamo stati attaccati da Heiachi mentre
salivamo sull’elicottero..-
- Chi ha colpito?! Jin? Hworang? R..-
- No, ha colpito Kazuya e la situazione sta precipitando!
Credo che presto..-
- No! Non devi neanche pensarci! Corro subito da voi!
Lui…lui non deve morire…-
Ling fu certa di aver sentito la voce del fratello vacillare
alle ultime parole:
- Possiamo fare qualcosa mentre ti aspettiamo?-
- Si, non fateli prendere freddo! Io arrivo tra poco! Farò
il più veloce possibile!Lo salverò! A qualunque costo!-
Detto questo mise giù, Ling mise in tasca il telefono:
- Phoenix sta arrivando, lui sa cosa fare….Kazuya non
morirà-
Jin annuì, il rosso chiese:
- Come l’ha presa?-
- Non bene…malgrado fossi al telefono ho avvertito la sua
rabbia…..non ho mai sentito Phoenix perdere il controllo..-
Rispose preoccupata Xiaoyu, Jin domandò:
- Possiamo fare qualche mentre aspettiamo Phoenix?-
- Si, mi ha detto di non fargli prendere freddo! -
Kazama annuì, prese una coperta da sotto un sedile dell’aereo
e la posò sul padre:
- Ti prego…non lasciami proprio….ti voglio bene..papà -
Gli sussurrò all’orecchio, poi gli accarezzò una guancia:
- Non darla vinta al vecchiaccio!-
Raven comunicò:
- Siamo quasi arrivati, preparatevi a scendere!-
Hworang corse alla postazione di copilota:
- Comunico la nostra posizione a Baek!-
- Ricevuto, frequenza sedici!-
Il coreano annuì:
- Lo so -
Intanto Asuka si avvicinò al moro, gli posò una mano sulla
spalla e lo consolò:
- Kazuya non morirà! Se Jun lo aveva scelto doveva essere un
uomo forte! Di conseguenza non morirà per un veleno…vedrai che si riprenderà! L’importante
è credere in lui!-
Jin accennò un debole sorriso:
- Grazie Asuka -
- Non ringraziarmi! Sono tua cugina e tra parenti è normale
consolarsi!-
Esclamò allegramente la castana, poi continuò:
- Quando Kazuya si sarà ripreso andremo a dare una bella
lezione al vecchiaccio! Così capirà con chi a che fare e la smetterà di
importunarci!-
- Ben detto!-
Rincarò Xiaoyu, poi si alzò in piedi e si toccò la pancia:
- Non voglio che il nostro piccolo Akito viva con la paura
di essere ucciso e con la convinzione che tutti siano cattivi!-
Si andò a sedere accanto al fidanzato che le baciò
teneramente le labbra:
- Sei il mio angelo…con te accanto riuscirò ad affrontare
qualunque cosa!-
Asuka scivolò accanto a Miharu che si stava gustando la
scena osservando:
- Guarda come sono teneri! Non ti sembrano la coppia
perfetta?-
- Hai ragione! Ma non hai ancora visto Phoenix e Kazuya!
Anche loro due non sono male!-
- Beh, penso che li vedrò a breve visto che Phoenix sta
correndo a soccorrerlo come un principe fa con una principessa…-
Era una mattina come tutte le altr a casa Kazama, appena il sole sorse e
i primi raggi filtrarono tra le persiane della camera
Arrivati a destinazione furono accolti da Baek, il maestro
di Hworang, che li aiutò a portare Kazuya nella casa senza farlo muovere
troppo, dopo che Raven fu partito con la promessa di portare al più presto
notizie su quello che stava succedendo in Giappone il gruppo si spostò nella
palestra dove era stato portato il ferito cominciando l’attesa di Phoenix:
- Cosa è successo?-
Domandò Baek all’allievo seduto accanto a lui, il rosso
rispose:
- Heiachi ci ha attaccato mentre venivamo quie ha ferito Kazuya, purtroppo durante il
viaggio si è aggravato e abbiamo dovuto chiamare un nostro amico che si trova
in Cina e che dovrebbe arrivare a momenti per curarlo!-
- Ma è impossibile! Siamo molo lontani e non arriverà prima
di due ore!-
- Lui è speciale…quando lo vedrai capirai!-
Jin intanto stava scaldando le mani del padre continuando a
raccontargli momenti della loro vita, al suo fianco Xiaoyu controllava che il
cuore non smettesse di battere, Asuka e Miharu invece erano all’esterno della
palestra in attesa di Phoenix:
- Com’è questo Phoenix?-
Chiese improvvisamente la Kazama rompendo il silenzio, la
giapponese ci pensò su un attimo, poi rispose:
- Phoenix è un tipo strano! Io non l’ho conosciuto bene,
tuttavia penso che sia una persona affidabile e molto generosa! Comunque potrai
farti una tua idea quando lo vedrai…-
- Mmm, forse hai ragione! Ma dimmi, Jin e Xiao da quanto
sono insieme?-
- Sono insieme da tre anni, tuttavia si amavano da molto
tempo! Diciamo da quando si sono visti al primo torneo ti Tekken!-
- Wow! Colpo di fulmine!-
- Esatto! Anche se Jin ci ha messo molto tempo ad ammetterlo
-
Sospirò Miharu, Asuka tirò una leggera pacca sulla spalla
della compagna esclamando:
- Tu invece ti sei beccata Hworang! Da quanto covavi questo
amore?-
- Due anni, ma Hwoang mi viene dietro da quattro, diciamo da
quando si accorto di non avere speranze con Xiaoyu…-
La castana annuì sedendosi a terra:
- Ora manco solo io!-
- Hai già in mente chi scegliere?-
- No, ma farei volentieri un pensierino a quel tipo con i
capelli biondi…-
- Stai parlando di Steve?-
- Si, è davvero carino!-
Miharu si sospirò:
- Sarà bello ma è un maleducato come pochi!-
- Il mio amore saprà tenerlo a bada!-
Disse poetica Asuka, l’altra ragazza rise divertita:
- Penso di sapere cosa tu intenda per “tenere a bada”-
In quel momento il sole fu oscurato da una sagoma, Miharu si
alzò in piedi mormorando:
- Phoenix?-
Poi vedendo che non era il corvino corse nella palestra:
- Hworang puoi venire?-
Domandò con un tono di voce abbastanza allarmato da fargli
capire che stavano arrivando dei guai, il rosso si alzò in piedi seguito dal
maestro e da Jin che disse:
- Xiaoyu! Resta dentro a curare mio padre -
La cinese annuì, poi il quartetto uscì chiudendosi la porta
scorrevole alle spalle; giunti nel giardinetto Miharu indicò la sagoma che si
stava avvicinando:
- Ma cos’è?-
Chiese il rosso non distinguendo la forma, Jin ringhiò:
- Quello è Ogre!-
- Cosa?!-
Esclamarono all’unisono i due coreani fissando stupiti il
moro che si preparò a combattere:
- Non dobbiamo farlo arrivare a mio padre e a Xiaoyu!-
Asuka annuì:
- Certo! Dovrà passare sul mio cadavere!-
Il rosso rincarò:
- Anche sul mio! Nessuno deve fare del male a Xiao- chan!-
- Sono con voi -
Aggiunse Miharu, ma il rosso fece un cenno diniego:
- No, tu vai con Xiaoyu! Non potrei sopportare la tua morte
-
La ragazza tentò di replicare, ma lo sguardo che Hworang le
rivolse la fece desistere dal suo intento, posò un veloce bacio sulle labbra
del ragazzo sussurrandogli:
-Buona fortuna, io
sono con te!-
Poi entrò nella palestra, nello stesso momento in cui si
chiuse la porta Ogre atterrò davanti ai lottatori:
- Dove l’energia?-
Chiese con voce roca guardandosi intorno, Jin gridò:
- Vattene! Questo non è posto per te!-
- Dov’è? Dov’è l’energia?-
Ripete il mostro con voce minacciosa, il rosso rispose:
- Qui non c’è nessuna energia per te! Vattene!-
- Mentite! Io la sento! Un giovane demone sta per nascere ed
io voglio la sua energia!-
Il moro capì e attaccò il mostro gridando:
- Non avrai mio figlio!-
Ogre fermò Kazama con una sola mano e lo alzò per il collo
soffocandolo:
- Tu non puoi farmi nulla! La tua energia non può niente
contro la mia forza!-
Il rosso vedendo in difficoltà il compagno attaccò anche lui
riuscendo a liberarlo, ma Ogre non sembrò gradire quell’intervento perché gli
sferrò un calcio inpancia
scaraventandolo contro Asuka che cadde a terra travolta, Baek tentò anche lui
di abbattere il nemico, ma fu presto neutralizzato:
- Siete deboli, siete infimi esseri!-
Jin si alzò in piedi tremante:
- Tu..tu non avrai mi figlio!-
Ringhiò frapponendosi tra il mostro e la porta della
palestra:
- Infimo essere!-
Osservò Ogre mentre una palla di fuoco si condensava nella
sua mano, ma prima che potesse scagliarla contro Jin fu scaraventato a terra da
un potentissimo calcio:
- Non toccarlo più! O te la vedrai con me!-
Una donna vestita con una lunga tunica bianca legata in vita
da un obi, gli occhi blu dalla forma elegante, lunghi capelli neri con alcune
ciocche di treccine,la pelle avorio e con due ali bianche maestose atterrò nel
punto preciso in cui prima c’era il mostro che si alzò ringhiando:
- Come osi intrometterti lurido angelo!-
La corvina fissando con odio il nemico ribatté:
- Io faccio quello che voglio!-
- Spostati infima donna !-
Ordinò spazientito Ogre, ma l’angelo non si mosse:
- Credo che la mia risposta sia chiara, no? Oppure vuoi la
spiegazione!-
Il nemico la attaccò, ma lei era pronta e lo schivò
prontamente e contrattaccò sferrandogli un calcio in pancia, poi lo sollevò per
la gola dicendo:
- Io ho fretta! Quindi non mi perderò in chiacchere…di al
tuo capo che ha preso una strada pericolosa e che ormai è troppo tardi per
tornare indietro….con tutto il casino che ha fatto ha risvegliato la fenice
dormiente -
Poi lo buttò a terra:
- Ora vattene o sarò costretta a ucciderti!-
Ogre non se lo fece ripetere e si volatilizzò in pochi
secondi, la corvina si girò aiutando Jin ad alzarsi:
- Meno male che sono arrivata in tempo o avreste fatto una
brutta fine!-
- Ma tu chi sei?-
Mormorò il moro confuso, la donna si imbronciò:
- Come chi sono! Io sono Phoenix!-
A quella notizia non furono pochi a rimanere stupiti, Baek
fu il primo a parlare:
- Hworang aveva detto che eri un maschio!-
- Beh, si prima lo ero, cioè…più meno….adesso però ho deciso
di fare il rito che avrebbe definito il mio sesso e ho deciso di essere una
femmina….-
Il coreano più anziano e Asuka non capirono nulla di quella
frase, Miharu gli girò intorno osservando:
- Wow! Sei proprio una bella ragazza! Kazuya è un uomo
fortunato!-
Jin intervenne:
- Ora meglio che andiamo, devi curarlo!-
- Lo so-
Rispose Phoenix tornando seria, poi seguì i compagni
all’interno della palestra, appena Xiaoyu la vide gli si gettò tra le braccia:
- Phoenix! Meno male che sei arrivata!-
- Perché tu sei riuscita a riconoscerlo subito?-
Domandò il rosso curioso, la cinese spiegò:
- Phoenix è Phoenix, inoltre quando eravamo piccoli lui
indossava anche vestiti femminili e così mi sono abituata a riconoscerlo,
comunque, a parte questo, al telefono aveva una voce diversa e questo mi ha
fatto pensare che stesse per compiere “il Rito dell’Anima” per definire il suo
sesso -
Phoenix si fece lasciare dalla sorella e si chinò su Kazuya
posandogli una mano sulla fronte:
- Da quanto ha la febbre così alta?-
- Da due ore -
Rispose Miharu, la corvina annuì passando a studiare la
ferita:
- Il nonno ha fatto proprio un buon lavoro! Tuttavia non
aveva calcolato che io mi decidessi a fare il grande passò -
Osservò la donna mentre le sue ali d’angelo si trasformavano
in ali da fenice; Jin si allontanò temendo di scottarsi, mentre Asuka rimase
ipnotizzata dall’aura bianca dell’angelo che prese una mano di Kazuya
stringendola fra le sue:
- Kazuya, mi senti?-
Gli sussurrò all’orecchio, l’uomo le strinse la mano,
Phoenix sorrise dolcemente:
- Bene, il veleno non è ancora nella fase critica -
Lasciò la mano e tra le sue materializzò una sfera bianca:
- Ora tutto passerà…-
La posò sulla ferita che in pochi secondi si sanò, poi con
una mano prese una boccetta all’interno dell’obi e ne bevve il contenuto, si
chinò su Kazuya e lo baciò per trasmettergli l’antidoto:
- Wow! Guarda quanto sono kawaii!-
Disse Miharu al rosso che sorrise:
- Anche noi possiamo essere carini!-
E con un solo gesto colmò la distanza tra le loro bocche e la
baciò, dall’altro lato della palestra Jin appoggiò la testa sulla spalla di
Xiaoyu che gli accarezzò i capelli:
- Tra poco tuo padre starà bene -
- Lo so, mi fido di tuo f…sorella -
- Phoenix è l’unica capace di eliminare certi veleni, la
ammirò…-
Kazama prese una mano della fidanzata baciandogliela:
- Io invece la ammirò perché pur di far avere una vita
normale alla persona che ama si è sacrificata…in questo voi due siete uguali -
- Io non mi sono sacrificata!-
Ribattè arrossendo Ling, il moro la contraddì:
- Invece si, io…io all’inizio non ero bravo ad esprimere i
miei sentimenti e tu mi accettavi per ciò che ero -
- Per me non è stato mai un problema, anzi, mia faceva
piacere vederti impegnato a cercare di compiacermi!-
Fu la volta di Jin di arrossire mormorando:
- Sono felice di averti fatto divertire -
La loro discussione fu interrotta da Asuka:
- Xiaoyu!-
- C…cosa c’è?-
- Perché non mi hai detto che stai per diventare madre e che
tra poco ti sposi?!-
- Beh…con tutto quello che è successo non ho avuto tempo…-
- E tu Jin?! Sei mio cugino! Come puoi non dirmi che sto per
diventare zia?!-
Il moro si fece piccolo:
- Io…veramente….-
- Non importa! Voglio solo essere presente il giorno in cui
nascerà…-
- Di sicuro sarai presente -
Intervenne Xiaoyu, Jin la guardò stupito:
- Come fai a saperlo?-
- Akito nascerà domani -
I due Kazama spalancarono gli occhi:
- Cosa???!!!!-
- Lo sento…..lui nascerà domani, non so a che ora, ma
domani!-
Ripeté tranquillamente la cinese toccandosi la pancia, Jin
si appoggiò al muro:
- Oddio! Sto per svenire!-
Asuka si sdraiò a terra:
- Sei incredibile Xiaoyu! Come fai ad essere così
rilassata!-
- Perché dovrei essere nervosa?-
I due giapponesi scossero la testa, nello stesso momento
Phoenix concluse la cura e dopo poco Kazuya aprì gli occhi lentamente e, alla
vista della donna, sorrise:
- Phoenix…è forse un sogno…o sei veramente tu?-
- Sono io Kazuya e sono tornata per te, d’ora in avanti non
sarai più solo -
Mishima si alzò di scattò e la strinse a se:
- Phoenix!-
Jin vedendo il padre sveglio si alzò per andarlo a salutare,
ma Xiaoyu lo fermò:
- Aspetta -
Kazuya accarezzò una guancia della corvina:
- Sei una donna!-
- Si, sono una donna…-
- L’hai fatto per me?-
Chiese stupito il giapponese, Phoenix annuì arrossendo:
- Si, volevo che fossi felice -
Mishima rimase piacevolmente sorpreso da quel gesto tanto
pieno d’amore, raccolse tutto il suo coraggio e rivelò:
- Quando ero nel buio, quando stavo soffrendo, quando mi ero
arreso alla morte l’unico rimpianto che è sorto nel mio cuore è stato di non
poter sentire per un’ultima volta la tua voce, di non poter vedere per
un’ultima volta la figura, di non poterti accarezzare per un’ultima volta, ma,
soprattutto, di non dirti una cosa che ho sentito crescere dentro di me ogni
volta che ti incontravo…-
Le avvicinò il viso al suo concludendo a fior di labbra:
-…ti amo –
E la baciò dolcemente, all’inizio Phoenix non riuscì a
connettere il cervello e il corpo troppo preso a memorizzare quelle dolci
parole, poi si buttò anche lei in quel bacio coinvolgente portando le braccia
sulle spalle dell’uomo, quando si staccarono sentirono degli applausi da parte
di varie persone che avevano assistito allo spettacolo, Hworang osservò:
- Complimenti Kazuya! Una confessione in piena regola!-
Xiaoyu rincarò:
- Eravate dolcissimi!-
Miharu agitò in aria una macchina fotografica:
- Ho fatto le foto, ho fatto le foto!-
Phoenix rise mentre Kazuya divenne rosso porpora, Jin si
inginocchiò davanti al padre e lo abbracciò:
- Papà! Mi hai fatto preoccupare!-
Esclamò con le lacrime agli occhi, Mishima rimase
completamente spiazzato da quel gesto:
- J..Jin, non è successo niente!-
Gli disse cercando di calmarlo mentre lo stringeva a se:
- Ora è tutto finito! Non piangere -
Il moro annuì lasciando il padre, poi lo aiutò ad alzarsi
mentre Phoenix chiedeva:
- Come ci comportiamo domani?-
- In che senso?-
Domandò Baek non capendo il motivo di quella domanda, il
corvino alzò le spalle:
- Domani Xiaoyu avrà il bambino, facciamo a casa o andiamo
all’ospedale?-
Tutte le persone a cui non era ancora stata comunicata la
notizia spalancarono gli occhi spostando lo sguardo da una sorella all’altra:
- Allora?-
Li esortò la corvina, il rosso constatò:
- Se andiamo ad un ospedale potremmo essere attaccati,
dovremmo fare qui…-
- No, dobbiamo cercare un ospedale!-
Intervenne Jin che voleva che la fidanzata avesse
l’assistenza adatta, Phoenix sorrise:
- Bene, sarete felici di sapere che ho già organizzato
tutto!-
- Davvero?-
Chiese stupita Xiaoyu, la sorella annuì:
- Certo, sono riuscita a trovare delle persone vicine a
Xiaoyu che ci aiuteranno a portarla all’ospedale Funji- Yang a tre chilometri
da qui, lì aiuterò i medici nell’operazione in modo da assicurarmi che madre e
bambino siano al sicuro -
- Chi sono queste persone?-
Chiese Hworang pensando ad un branco di panda:
- Allora, ci sono Wang, Raven Panda, Kuma, Paul, Raven,
King, Marduk, Christie, Eddie, Julia, Law, Lee…-
-Non si poteva evitare?-
Domandò sbuffando Kazuya, Phoenix scosse la testa:
- Mi dispiace ma ha insistito un sacco! Poi c’è Lei, Steve e
Yoshimistu, Anna e Nina -
- Wow! Ma quanta gente hai contattato!-
Osservò Asuka, la corvina scosse la testa ribattendo:
- Io avevo chiamato solo Wang e Lei, ma quando gli altri
hanno saputo che Xiaoyu era in pericolo mi hanno pregato di farli venire -
- Quando arriveranno?-
Domandò Baek preoccupato, in quel momento atterrò nel
giardino un elicottero in cui erano pressate una ventina circa di persone, Jin
rispose:
- Sono qui -
Appena Raven aprì la porta tutte le persone uscirono e
corsero da Xiaoyu che stava vendendo loro incontro, in pochi secondi fu
circondata e assalita da ogni tipo di domanda:
- Come stai Xiaoyu?-
Chiese Julia prendendoli una mano, Anna scavalcò l’indiana:
- Tra quanto nasce?-
Nina la spintonò via intervenendo:
- Maschio o femmina? Avete deciso il nome?-
Eddie apparve accanto alla cinesina:
- Tra quanto vi sposate?-
- Quando spacchiamo la faccia al vecchiaccio?-
Domandò Steve agitando i pugni, Jin si guardò intorno, poi
disse:
- Ragazzi è meglio entrare!-
Quando lo videro nessuno ascoltò le sue parole, Lei lo
additò sorridendo:
- Allora papà Jin, come ti senti?-
Il giapponese arrossì ribattendo:
- Andiamo dentro! -
Ma anche questa volta nessuno si interessò a lui, Xiaoyu
vedendolo sull’orlo di un esaurimento nervoso sorrise angelicamente facendogli
cenno di cominciare ad entrare, lui ubbidì affrettando il passo e chiudendo
alle sue spalle la porta della palestra:
- Cosa succede?-
Chiese Kazuya non capendo il motivo della fretta del figlio,
la risposta arrivò dal giardino:
- CALMATEVI! ORA ENTRIAMO IN PALESTRA, POI RISPONDERò ALLE
VOSTRE DOMANDE!-
Tuonò la voce di Xiaoyu, Jin affermò:
- Xiaoyu ha voluto utilizzare la sua arma segreta -
Dopo una pausa di silenzio Ling entrò nella palestra seguita
docilmente dal gruppo che appena vide Mishima sbiancò, fu Lee ad esprimere ciò
che tutti pensavano:
- Cosa ci fa lui qui?!-
Sbraitò indicandolo, la cinesina scosse la testa e dopo
averli fatti sedere cominciò a raccontargli tutto quello che era successo in
quei giorni, mentre raccontava notò sua sorella e Kazuya infondo alla stanza
sorridersi e parlare tranquillamente, anche da quella distanza si sentiva il
germoglio d’amore nato nei loro cuori.
Sono passati moolti anni, ma eccomi
ritornata a scrivere anche un capitolo di questa storia!
Il
Grande Giorno
Il
grande giorno alla fine era arrivato e dire che erano passate solo 12
ore dall’arrivo di tutti quanti, Xiaoyu si era svegliata e si
era messa a preparare la colazione, quando le acqua..si erano rotte.
Inutile
dire che puoi fare anche mille piani diversi, ma quando arriva il
momento..proprio quel momento, non sei mai pronto.
Jin
fu il primo ad andare in crisi, non riuscì nemmeno a muoversi
dal tavolo quando si accorse che stava per diventare padre, la
fortuna fu che Kazuya era già divenuto padre una volta e
sapeva come comportarsi in quei casi, prese la situazione in mano da
subito:
-Jin,
prepara la macchina..Hworang prendi le cose di Xiaoyu, io mi occupo
di portarla in macchina..chiama Phoenix e digli di organizzare tutto
per il percorso, deve arrivare illesa..-
Kazama
annuì, non disse nulla..non riusciva proprio a parlare in
quella situazione, corse fuori dalla cucina seguito a ruota dal
rosso, entrambi erano pronti ad eseguire gli ordini che gli erano
stati appena dati.
In
poche ore tutti furono ai posti di combattimento, o meglio, ai posti
di guarda.
Panda
e Kuma, essendo più facili da celare nei boschi, si sarebbero
occupati di controllare la parte del percorso all’interno dei
boschi, Panda si tolse perfino i suoi ornamenti per celarsi in
maniera migliore tra i suoi simili.
Wang,
insieme a Paul e Law, scese subito in città per assicurarsi
che in ospedale tutto fosse pronto per far fronte alla situazione,
presero la via più veloce anche per attirare eventualmente
l’attenzione di possibile “spie”, in fondo la
macchina aveva i vetri oscurati e potevano perfino avere su di essa
Xiaoyu.
King,
insieme a Raven, presero uno dei sentieri secondari che costeggiavano
la strada da percorrere dall’alto in modo tale da fornire
supporto su eventuali movimenti strani, la medesima cosa fecero
Christie e Julia, ma dal lato opposto.
Eddie
e Lee, in moto, presero alle strade che portavano all’ospedale
per assicurarsi anche loro che non ci fosse nessuno strano segno.
Anna
e Nina invece si occuparono di aiutare Xiaoyu a sistemarsi in
macchina, poi insieme a Lee presero un elicottero che li avrebbe
condotti nei pressi dell’ospedale, il loro compito era quello
di sorvegliarne il perimetro.
Yoshimitsu,
aveva preferito optare per un solitario giro di perlustrazione per
tutta la strada che Xiaoyu avrebbe dovuto fare.
Asuka
insieme a Steve era partita in bicicletta, prendendo la strada in
discesa per arrivare a loro volta in città, tutti per vie
diverse per dare pochi sospetti ad eventuali occhi indiscreti.
Miharu,
Kazuya e Jin partirono insieme in macchina.
Veloci.
Infine
c’era l’asso nella manica, Phoenix avrebbe portato Xiaoyu
in volo per la maggior parte del viaggio e la macchina dove c’era
Jin avrebbe fatto da esca.
-Spero
che Jin non corra troppi rischi..-
Sospirò
Xiaoyu stringendosi contro l’amica che la stava portando in
volo verso l’ospedale, ogni tanto la cinesina gettava sguardi
verso la macchina che viaggiava sotto di loro..preoccupata di un
possibile attacco di Hehiachi:
-Non
preoccuparti, sia Jin che Kazuya sanno cavarsela perfettamente ..sono
molto forti, inoltre ci siamo noi in alto e nel caso le cose si
mettano male..ci sono tutti gli altri, non preoccuparti..-
Le
ali bianche della donna iniziarono a muoversi più veloce,
aumentò il ritmo:
-..meglio
muoversi prima che il bambino nasca prima che arriviamo in ospedale,
non vorrei mai che divenisse un parto aereo..-
Xiaoyu
accenno una risata seppur le uscì mezza strozzata per via
delle continue contrazioni che la stavano scuotendo, il bambino
sarebbe nato presto!
Jin
intanto, nella macchina, continuava ad essere silenzioso ed a
guardare nervosamente fuori dal finestrino:
-Quanto
manca?-
Chiese
al padre che si trovava alla guida del veicolo, Kazuya scosse il
capo:
-Non
molto, non devi essere così agitato..in fondo non sei tu che
devi partorire..-
Miharu
soffocò una risata, la sua fervida immaginazione l’aveva
portata ad immaginare il povero Kazama intento a partorire il figlio,
il ragazzo scosse il capo:
-..sono
preoccupato per Xiaoyu, non voglio che nostro figlio..cresca come
sono cresciuto io, desidero che viva senza doversi guardare
perennemente alle spalle..-
Jin
si passò una mano tra i capelli, scuotendo il capo; Mishima
sospirò:
-Lo
so che è difficile, ma non devi pensare che tuo figlio
crescerà nelle tue medesime condizioni, sei circondato da un
sacco di persone..-
Jin
accennò una risata triste:
-..non
è grazie a me, ma è grazie a Xiaoyu..è lei che è
piena di amici..io non ho mai destato molte simpatie nelle altre
persone..-
Kazuya
restò in silenzio per qualche istante:
-Entrambi
abbiamo accanto delle donne che ci rendono migliori..-
Esordì
poi, Kazama annuì:
-Già..vorrei
darle anch’io ciò che da me, ma l’unica cosa che
sono riuscito a darle è una persona che la insegue per avere
il suo figlio..-
***********************
Phoenix
atterrò a pochi metri dall'ospedale, le ali di fuoco si
chiusero, sparendo in pochi istanti nella schiena:
-Molto
bene, pare che la situazione sia buona..non sento in giro la presenza
del vecchio Mishima..-
Wang
uscì dall'ospedale di corsa, andando in contro ai suoi giovani
nipoti:
-Vi
stanno aspettando dentri, è tutto pronto!-
Esclamò,
la corvina posò a terra Xiaoyu che annuì appena:
-Avrei..bisogno
di stare seduta..-
Mormorò,
avvertendo chiaramente che ormai stare in piedi stava divenendo
sempre più difficile, Law li raggiunge infatti pochi istanti
dopo con una sedia a rotelle insieme a due infermiere che si presero
l'incarico di occuparsi della cinesina.
Phoenix
la vide andare via, nel medesimo momento la macchina che stava
parcheggiando a qualche isolato di distanza, venne circondata da una
squadra della Mishima Zaibatsu.
-Si
è fatto attendere..-
Osservò
Jin uscendo dalla macchina per primo, pronto a lottare contro un
esercito per raggiungere l'interno dell'ospedale, Kazuya uscì
per secondo, poi Miharu:
-Credo
che avremo modo di divertirci..-
Esclamò
guardandosi intorno, stavano arrivando numerosi uomini del padre e
non sarebbe stato facile, malgrado la loro abilità di
combattenti.
-Teniamoli
impegnati..-
Aggiunse
Miharu comparendo anche lei dai sedili posteriori, portandosi accanto
a Kazama:
-Penso
che tocchi a noi la prima mossa..-
Jin
rivolse un cenno al padre, dopo quelle parole si avventò
contro uno dei soldati della Mishima Zaibatsu e, alzandogli il
fucile, con una mossa veloce lo atterrò mentre Kazuya si
occupava di un altro gruppo di uomini, anche la ragazza si dava da
fare, ma tutti e tre sapevano..che il “pezzo grosso” non
era ancora arrivato, dovevano stare molto attenti.