Just one more kiss,one more word,one more glance ,one more

di Kattris
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6-FINE ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


 
 
POV Tobias
 
Quanto tempo è passato?Forse 3,4 o anche 5 anni...ormai ho perso il conto,non faccio più caso a quanto tempo passi.Nulla ha più senso senza di lei.Non l'ho dimenticata,non potrei mai farlo e non ne ho l'intezione;ogni anno,in quel maledetto giorno,quello in cui quello schifoso verme me l'ha portata via,la commemoro nel miglior modo possibile,ma non faccio caso agli anni,perché mai dovrei perdere tempo a contare quanti anni sono passati da quel giorno e poi perché io sono ancora qui?Perché non l'ho raggiunta subito?Perché non riesco a farla finita?
 
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Ogni mattina è la stessa storia non è la sveglia a farmi mettere i piedi a terra,ma questi pensieri di merda.Accidenti alla mia testa,mi addormento con loro e sono loro a svegliarmi.
Mentre mi dirigo in bagno sento bussare alla porta.
"Quattro aprimi sono Christina!"
Come se non l'avessi capito,è l'unica che ogni mattina viene a bussarmi.Come se avessi bisogno di qualcuno che viene a vedere come sto.È vero,siamo diventati amici in questi anni,ma mi dà sui nervi che lei venga qui ogni mattina.Gliel'ho anche detto ma è testarda,per mia sfortuna.
Le apro la porta senza nemmeno degnarla di uno sguardo,oggi non è giornata;
"BUONGIORNO!",dice con fin troppa euforia.
" 'Giorno"dico con un grugnito.
'Vattene voglio stare da solo oggi' mi dice la testa,ma la mia bocca come ogni mattina dice:"Che c'è?Sbrigati altrimenti faccio tardi!"
"Gentile come sempre.Comunque...ehm...come va oggi?",le rivolgo un'occhiata bruttissima:"Come pensi che stia?Dai indovina!"
"Hey calma!Stamattina non è giornata,ho capito me ne vado."
Finalmente!E mentre se ne va sbatte violentemente la porta.Perché non capisce?
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Come ogni mattina mi reco al lavoro.Non appena entro nel Parlamento,mi viene incontro Mark,mio assistente e amico.
Mi rivolge un sorriso a 32 denti,ma il massimo che riesco a fare io è un sorriso forzato;
"Oggi mio caro Tobias è un grande giorno.Allora..."Mark continua a parlare ininterrottamente ma oggi non riesco proprio a seguirlo,che mi sta succedendo?Cos'ho oggi?Le sue parole mi arrivano ovattate o non mi arrivano proprio...ho bisogno di una vacanza.
All'improvviso mi vedo una mano sventolarmi davanti la faccia:"Hey Tobias ci sei?" mi volto verso Mark che mi guarda preoccupato.
"Ehm...sì scusa,è solo che oggi non mi sento tanto bene.Credo che sia arrivato il momento di prendermi una pausa...".Da quando avevo iniziato a lavorare lì,non avevo richiesto nemmeno un giorno per rilassarmi,lavorare non mi faceva pensare e non pensare mi faceva stare decisamente meglio.
"Devi stare proprio male per dire una cosa del genere.Nemmeno quando avevi l'influenza sei stato a casa,nonostante Lucas te lo avesse permesso" mi disse Mark sorridendo.
"Eh già....Vado da Lucas,spero solo che non abbia una riunione,non mi va di aspettare tanto"
Saluto Mark e mi dirigo da Lucas,il mio superiore;non appena mi trovo davanti alla porta del suo ufficio,esito un po' prima di bussare.Magari è solo una brutta giornata,domani andrà meglio...mentre me ne sto andando,la porta si apre ed esce Lory,la sua segretaria:"Buongiorno sig.re Eaton,prego entri pure." dopo anni mi suona ancora strano "sig.re Eaton".
"Tobias vieni,non sono occupato."mi dice da dentro Lucas.
Decido di entrare,mi prenderò solo una settimana o 3 giorni,non voglio restare troppo tempo senza far nulla.
"Cosa succede Tobias?Qualche problema?" mi chiede Lucas mentre si dirige alla macchina del caffè,quell'intruglio scuro ha un gusto troppo amaro per i miei gusti.
"No va tutto alla perfezione,è solo che..."esito un po' prima di rispondere,perché mi risulta così difficile chiedere qualche giorno di permesso? "...mi chiedevo se era possibile prendermi qualche giorno.".Lucas spalancò gli occhi:"Tobias devi stare proprio male se mi vieni a chiedere dei giorni di permesso",in realtà non sapevo nemmeno io  se stavo male o era soltanto una brutta giornata:"A quanto pare sì,ma se è un problema posso continuare a lavorare..." non mi fece nemmeno finire di parlare che mi concesse ben 15 giorni ma io li rifiutai avevo solo bisogno di 2 massimo 3 giorni,ma Lucas fu irremovibile,me li potevo permettere quei 15 giorni dato che avevo sempre lavorato.
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Dopo aver affidato il resto del lavoro a Mark,mi diressi a casa.Lungo la via del ritorno pensai a cosa avrei potuto fare in questi giorni;sarei potuto andare in palestra con Zeke o sarei potuto andare a trovare Evelyn o fare un sacco di cose che non facevo da tempo.Mi mancavano le mie vecchie abitudini,mi mancavano le fazioni,mi mancava la mia vita con lei.
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Il pomeriggio andai in palestra,un enorme edificio gestito da alcuni Intrepidi ovviamente;quando Zeke mi raccontò di aver visto persino qualche Abnegante in quel posto scoppiai a ridere come non facevo da tempo e ancora adesso al solo pensiero mi viene da sorridere.
Lì davanti vi trovai Zeke che mi aspettava con un sorriso enorme:"Hey Quattro!"mi disse battendomi il cinque.Il nostro rapporto,finalmente,era ritornato quello di un tempo,è stato difficile ma siamo riusciti a superare tutte le barriere che ci dividevano.
"Ciao Zeke.Come va?"
"Al solito.Tu piuttosto,come mai questa voglia improvvisa di far palestra?Non hai il tuo lavoro?"
"Beh veramente...ho ben 15 giorni di pausa" dissi mettendomi le mani dietro la testa e accennando un sorriso,forse il primo vero da stamattina.
Zeke rimase alquanto sorpreso dalla mia affermazione,lui a differenza mia,appena poteva si prendeva più giorni possibile,il lavoro non faceva parte di lui,questo era chiaro.
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Per riscaldarmi decisi di andare al sacco,era da tanto che non tiravo a pugni.
Appena iniziai,incominciai a sentirmi meglio;sapevo che era solo una brutta giornata.Ma poi iniziò l'inferno....vidi la faccia di David,livida per i numerosi pugni che gli stavo dando,il sangue gli usciva abbondante dal naso ma non m'importava,doveva pagare!E poi la vidi,mentre io la strozzavo,mentre cercavo di ucciderla,la mia vista si stava appannando,non riuscivo più a vedere il sacco,ed infine l'ultima cosa che vidi prima che Zeke mi toccasse la spalla,fu David mentre le sparava.
"Quattro,ehi Quattro calmati!"
Mi voltai di scatto,prima che le lacrime iniziassero a scendere,scappai da lui,dalla palestra,dovevo correre,dovevo andare lontano da tutto e da tutti.
Finalmente avevo capito.Non era una semplice brutta giornata,era lei.È sempre stata lei...
 
POV Melinda
 
Anche stanotte l'ho sognata,nuovamente ha tentato di parlarmi,ma un urlo o qualcosa di simile,mi impediva di ascoltarla.
Ormai sono ben 4 sere di fila che la sogno,ma non so chi sia o cosa voglia da me.
Ne ho parlato con Jim,mio marito,ma lui pensa che sia un semplice sogno,strano certo ma niente di più.
Ma io non ne sono convinta,so per certo che è lo spirito di qualcuno che ha bisogno del mio aiuto,ma non ho mai visto quella ragazza e non saprei proprio da dove partire per fare qualche ricerca.Ma perché non riesco a vederla?Non mi è mai capitato con gli altri spiriti...eh sì,gli spiriti,è da quando sono nata che ho questo strano "potere" di vedere e parlare con loro.Tutte le donne della mia famiglia hanno questo potere,però mia madre lo ha sempre rifiutato,motivo? Beh,non è in grado di sopportare il dolore che gli spiriti portano con sé.Almeno così mi disse una volta,prima che le fazioni venissero abolite,prima che il nostro mondo cambiasse.
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Sto pensando ancora a quella ragazza mentre mi reco al mio negozio.Chi è?Cosa vuole che le aiuti a fare?
All'improvviso vedo Christina che cammina velocemente,con lo sguardo dritto davanti a sé e i pugni chiusi.È proprio incavolata.
"Hey Chris! Che ti prende?" la conosco da quand'era piccola,eravamo vicini di casa molto tempo fa e ho assistito al suo Giorno della Scelta,fui felice quando decise di cambiare fazione,troppo coraggiosa e con fin troppa voglia di libertà da poter restare nei Candidi.
"Oh,ciao Melinda...è solo che...Quattro di nuovo!Stamattina sono andato a trovarlo,come faccio sempre e lui mi ha trattato male,di nuovo!Ho capito che sono momenti difficili per lui,ma io non c'entro nulla perché continua a trattarmi così?!"
Quattro...l'ho visto solo una volta di sfuggita,so solo che lui e Christina sono amici e che ha perso l'amore della sua vita,ma su questo punto non ho mai indagato più di tanto.
"Dai vieni a berti una tazza di tè;scommetto che oggi sia stata una delle tante giornate no per lui,non ti preoccupare."
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Verso le 15.00 chiudo il negozio,ma io rimango dentro per finire di riordinare,ma sono talmente stanca che mi appisolo appena mi siedo sul divanetto nel retro.
Eccola.Di nuovo.Ha i capelli corti.È minuta.Sembra contenta di vedermi.Ma io non la conosco.
"Chi sei?" le chiedo,sperando di non sentire di nuovo quella specie di urlo.
"Ho bisogno del tuo aiuto."
Ma poi arriva l'urlo e l'ultima cosa he riesco a capire è:"Quattro!"
Mi sveglio di colpo.Quattro...quattro....ma certo Quattro!L'amico di Christina!Quella doveva essere la sua ragazza,quella che ha perso.
Devo andare da lui.Non so se riuscirà a credermi,ma ci devo almeno provare.
Esco dal negozio e lo vedo.Vedo Quattro che corre via,riesco a notare delle lacrime sul suo viso.Cosa sarà successo?
E poi vedo anche lei.Per la prima volta riesco a vederla.Anche lei sta piangendo. 
"Ti prego aiutalo.Aiutami." mi dice con voce strozzata.
"Lo farò.Te lo prometto"

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


Capitolo 2

POV Tris

Eccomi di nuovo qui.Sono tornata.
In realtà non me ne sono mai del tutto andata.Dopo che David mi aveva sparato,mia madre mi ha portato con sé,pero non sono riuscita a passare oltre.Sono rimasta per circa 4 anni nel Limbo e poi una forza soprannaturale mi ha fatto atterrare qui,a Chicago.Per circa un anno sono andata alla ricerca di qualcuno che potesse vedermi e aiutarmi,ma invano.E poi finalmente ho incontrato Melinda,l'unica capace di vedere e parlare con gli spiriti.
Dopo averle raccontato tutta la mia storia nel minor tempo possibile,mi chiede:"Allora Tris come posso aiutarti?"
"Devi aiutarlo a far pace con se stesso."
"Ti ho promesso che ti aiuterò e lo farò.Solo che..."
"Solo che..."la sprono,ti prego non ci possono essere problemi,non ora.
"Beh,non sempre le persone mi credono e dal tuo racconto ho capito Quattro o Tobias....e non penso che si fiderà di me e di quello che gli dirò.Ma non sono una che si arrende facilmente,quindi farò di tutto per aiutarlo!"
Le sorrido con le lacrime agli occhi,quelle lacrime che ho versato così tante volte in vita che adesso mi dispiace non poterne più sentirne né il calore né il sapore.
"Ehi non piangere...vedrai si sistemerà tutto",mi accarezza dolcemente la guancia,mi ricorda tanto la mamma,quanto mi manca...
"Bene.Adesso dobbiamo andare da Tobias e spiegargli come stanno le cose" dice Melinda con determinazione "solo che non ho la più pallida idea di dove potrebbe essere..."
Dopo averci pensato un po',ho la risposta,e non è grazie ai miei "poteri",ma perché conosco fin troppo bene Tobias che so dove possa essere andato.
"Io lo so.So dove è andato."



POV TOBIAS

Continuo a correre.Non so nemmeno io dove sto andando.Mi fanno male le gambe,i polmoni,tutto.Mi sembra di andare a fuoco.Ma non mi fermo,non voglio.Intanto le lacrime sembrano essersi fermate,ma comunque ogni tanto la vista mi si appanna se ripenso a quello che è successo poco  fa.Perché è così difficile?
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Senza rendermene conto sono arrivato sull'Hancock....la zip-line....perché sono qui?
Mi avvicino al filo della zip-line e mentre lo sfioro con le dita,un brivido mi percorre lungo la schiena.È come se lei fosse ancora qui;mi viene in mente il giorno in cui ho sparso le sue ceneri,per lei ho percorso la zip-line.Le lacrime ricominciano a scendere prepotentemente sulle mie guance....'quante volte quelle mani me le hanno sfiorate' penso.
Mi asciugo il volto con la manica e molto lentamente mi avvicino al bordo e guardo giù,la testa inizia a girare e mi sporgo,voglio farla finita. 
"NON FARLO!" mi volto di scatto e vedo una ragazza dai lunghi capelli marroni.Ha il fiatone,non ce la fa nemmeno a parlare per quanto ha corso.Ma perché?Non la conosco nemmeno,cosa vuole da me?
"Ti prego....non...farlo!" Come fa a sapere quello che voglio fare?
"Chi sei?"urlo "VATTENE!"le dico rabbioso,voglio,anzi devo stare da solo
"Ti prego devo parlarti!"prima di riprendere a parlare,si volta indietro come se ci fosse qualcuno e poi mi dice:"Lei non vorrebbe che lo facessi!"
Sgrano gli occhi,come fa a sapere di lei?
"Che stai dicendo?Chi diavolo sei tu?"le lacrime stanno tornando,non posso piangere davanti a lei.Non devo!
"Mi chiamo Melinda e io...beh...no so come dirtelo..."
"DILLO E BASTA!"
"Okay.Io vedo Tris e posso parlare con lei"
"COME OSI NOMINARLA?NON TI PERMETTERE MAI PIÙ!".E prima che le lacrime possano tornare,scappo via,di nuovo.
Ma lei mi prende per il polso,cerco di liberarmi invano.La sua presa è forte.Sarebbe stata un'ottima Intrepida.
"Non mi arrenderò così facilmente,sappilo!"
Finalmente riesco a liberarmi,ma prima di andarmene la guardo negli occhi,forse sperando di trovare qualcosa che mi dica che sta mentendo,perché lei non può essere davvero qui o forse sì? Ma prima che possa capire qualcosa me ne vado,non ho voglia di restare in questo posto.


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Quella notte fu la peggiore di tutte.
I soliti pensieri tornano nella mia testa,ma anziché andarsene una volta preso sonno,mi fanno svegliare e inizio a pensare a Melinda e a ciò che mi ha detto.Forse è vero.Forse lei è davvero qui.Non ho voglia di scervellarmi troppo,quindi decido di addormentarmi.


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Eccola lì.Mi sta sorridendo.Era da tempo che no la sognavo.
"Tobias" ho sempre amato il modo con cui pronunciava il mio vero nome.
Come sempre le corro incontro e mi aspetto che lei si allontani,come sempre d'altronde;ma stavolta mi aspetta e incomincia a correre anche lei.Quando ci abbracciamo,tutto quello che è successo sembra svanireE quando la bacio,il peso che avevo sul cuore svanisce all'istante.La sento sorridere tra i baci e poi pronuncia quelle due parole che non sentivo da tanto,troppo tempo.
"Ti amo!" le sorrido "Anch'io ti amo" mi sorride di rimando.
Mi sveglio con il volto bagnato e stavolta non piango in silenzio ma urlo e caccio fuori tutto il dolore che avevo represso in questi anni.



POV MELINDA

Dopo che Tobias se n'è andato,mi volto verso Tris:"Te l'ho detto.Ma non ti rattristare non mi arrendo,farò di tutto affinché mi creda."
"Grazie mille,davvero"mi dice con voce triste,dopodiché scompare.
Prima di andarmene,vado verso il bordo del palazzo,una brezza leggera mi accarezza il viso e mi immagino Tris mentre percorre la zip-line.Un sorriso mi spunta sul volto e dopo aver respirato un bel po' di aria torno a casa,da Jim.

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"Amore finalmente.Mi stavo preoccupando,ma dove sei stata?".
Gli racconto tutto quello che è successo,di Tris,Tobias e tutto quello che hanno passato.
"Mai sottovalutare i sogni di Melinda"
mi dice ridendo,rido anche io però dopo mi rattristo un po',chissà dove è andata Tris?
"Ehi che ti prende?"
"Niente è solo che sono preoccupata per Tris.Non so dove sia andata,è scomparsa all'improvviso..."
"Secondo me è andata dal suo Tobias.In fondo sono stati troppo tempo separati"
E so che ha ragione.Chiunque l'abbia fatta tornare qui,ha fatto la cosa migliore.Lei ha bisogno di lui e lui di lei.




E anche il secondo capitolo è terminato.
Innanzitutto mi presento,mi chiamo Adele e questa è la mia prima fanfiction.Ci ho messo una vita prima di decidere di scrivere su Efp ma finalmente sono qua! Spero che il capitolo vi sia piaciuto e mi raccomando recensite ;)     Un bacio a tutte.A presto!!

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


Capitolo 3
POV Zeke

Ho un sonno terribile.Questa notte non ho chiuso occhio nemmeno un attimo,ero troppo preoccupato per Quattro.Dopo 5 anni pensavo che fosse tutto passato,ma so che è difficile.Ogni cosa,ogni gesto gli ricorda Tris;capisco come si sente,anche a me capita quando penso a Uriah e la rabbia sale quando penso a ciò che è successo,ma mi ripeto che non è colpa di Quattro,assolutamente no. 
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Mi sto dirigendo verso casa sua.Ieri ho sbagliato a portarlo in palestra,si è sfogato troppo e i ricordi sono tornati nella sua mente.Ho visto il suo sguardo modificarsi in una maniera assurda,prima sembrava quasi contento di sfogarsi,poi i suoi occhi si sono iniettati di sangue ed infine i suoi occhi si sono addolciti ma erano anche arrabbiati e quando gli sono andato accanto li aveva lucidi.Ha fatto bene ad andare via,non avrei sopportato vederlo piangere e lui di certo non vuole essere compatito.
Busso tre volte,come faccio sempre,però lui non mi viene ad aprire.Busso di nuovo.Niente,nemmeno un rumore.'Forse sta dormendo' penso.'Ma non è da lui dormire così tanto'.
"Cazzo Quattro!Non fare stronzate"dico sbattendo il pugno sulla porta.Ma nessuna risposta arriva da dentro.Cerco di sfondare la porta,ma invano.
"Maledizione Quattro rispondi!"urlo.
Poi mi ricordo della chiave.Ma quanto posso essere idiota?
Qualche anno fa,feci una copia della chiave di casa di Quattro,in caso di emergenza.Fino ad oggi non l'ho mai utilizzata e speravo di non doverlo fare mai.
Frugo nelle tasche alla ricerca del mazzo di chiavi e prima di trovare quella giusta mi sembra di metterci un'eternità,sono troppo agitato,mi devo calmare.'Come se fosse facile!'
Ora ci si mettono anche i pensieri?Non basta il mio nervosismo?A quanto pare no.
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Spalanco la porta e incomincio a chiamarlo,ma non ricevo nessuna risposta.Sto iniziando seriamente a preoccuparmi."Quattro!"urlo, sperando di ricevere una qualche risposta.
Mi reco in camera sua e lo trovo lì,steso sul letto che dorme profondamente.
"Accidenti Quattro mi hai fatto prendere un colpo"dico sedendomi di botto sul letto.Lo scuoto violentemente,perché so quanto gli dà fastidio essere svegliato.Ma lui non si sveglia:"Quattro su svegliati!"continuo a scuoterlo ma non si sveglia.Gli tolgo le coperte da dosso,ma niente.Mi sto innervosendo:"Se è uno scherzo sappi che non mi sto divertendo affatto".Non si sveglia.
Decido di andare a prendere un secchio di acqua,ma prima di alzarmi poso lo sguardo sul suo comodino e vi trovo un contenitore di sonniferi completamente vuoto.Cazzo.
Corro in cucina e prendo la prima cosa che vedo,una ciotola abbastanza grande da versarci troppa acqua per farlo svegliare.Perché lui si deve svegliare.
Non può abbandonare il suo amico.
In fretta mi dirigo in camera sua e gli verso,senza neanche preoccuparmi delle lenzuola,l'acqua ghiacciata e sulla faccia e quando caccia un grido dalla sua bocca,faccio un sospiro di sollievo.'Non ci ha abbandonati' penso.
Quattro si gira verso di me e incomincia ad urlarmi contro:"Ma che cazzo fai?"
"Cosa cazzo faccio io?!Cosa cazzo fai tu!Che ti è saltato in mente eh?Come ti è venuto di scolarti un intero contenitore di sonniferi?"mi sorprendo di me stesso,da dove l'ho cacciata tutta questa voce e questa forza per dirgli certe cose,non lo so proprio.
"Volevo andare da Tris!"
Sono sorpreso di sentire il suo nome.Ormai sono anni che abbiamo abolito quel nome.Troppa felicità,troppo dolore,troppi ricordi in sole 4 parole.
Quattro sembra essersi accorto di quello che ha appena detto,mi guarda,si alza dal letto e dice:"Voglio stare da solo".No.Non stavolta.
"Mi dispiace ma non ti lascio da solo" si volta verso di me e con un sussurro mi dice:"Devo stare da solo"
Mi alzo in piedi anch'io e con convinzione gli dico:"No.Non ti lascerò fare altre cazzate!"

POV Tobias 

Sono in macchina con Zeke.Mi ha costretto,non mi ha fatto parlare.Ha deciso tutto lui.
"Ti porto da tua madre e non si discute."
Sono stato trattato come un bambino.Da quando mi faccio sottomettere in questo modo?
Non ho nessuna voglia di vedere Evelyn,ma devo o Zeke mi sculaccia.
Gli sto lanciando occhiatacce da quando siamo partiti,ma lui sembra non curarsene.
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Avevo deciso di prendere quei sonniferi per far fermare i ricordi che continuavano ad accavallarsi nella mia mente e poi,forse,mi sarebbe piaciuto farla finita.'Voglio addormentarmi e dimenticare tutto.Non voglio più soffrire'.
Mi ricordo di aver pensato questa frase,e sinceramente ho voglia di farla finita.Lei mi manca terribilmente,vorrei tanto poterla vedere,abbracciare e baciare come ho fatto in sogno.Ma so che tutto questo è impossibile.Lei se n'è andata e non tornerà più per mia sfortuna.
E se credessi a Melinda?Magari non mi sta mentendo,forse mi sta dicendo la verità,forse davvero parla con gli spiriti e forse lei la può vedere.Devo sapere qualcosa di più su di lei,così chiedo a l'unica persona che in questo momento potrebbe darmi una risposta.
"Zeke,conosci una certa Melinda per caso?"
"Oh,che sorpresa!Pensavo fossi diventato muto"
"Invece di fare lo spiritoso potresti rispondere alla mia domanda?"
"Okay.Mmmh...Melinda....beh ne conosco una,però ti avverto è felicemente sposata e poi è una tipa strana!"
Sgrano gli occhi,ma che diavolo pensa questo!
"Spero tu stia scherzando!Sai che non penserò mai più a nessuno in quel modo!E poi che intendi per strana?"
"Suo marito Jim,è un mio collega,certe volte si sfoga con me dicendo che alcuni giorni la moglie è strana.Una volta ho provato a chiedergli che cosa facesse di così strano e lui mi ha risposto che lei è in contatto con persone di altri mondi.
Credo che anche lui sia un po' strano,a quanto pare la moglie lo influenza parecchio.Però ho sentito anche altra gente dire che Melinda fa cose strane,tipo all'improvviso inizia a parlare da sola o...."
Non l'ho sto ascoltando più da quando ha detto che "lei è in contatto con persone di altri mondi",allora potrei fidarmi sul serio,e se poi si rivelasse solo una pazza squilibrata?
"Ma perché ti interessa così tanto?"mi domanda Zeke,facendomi risvegliare dai miei pensieri.
"No...ehm...così.L'ho incontrata una volta e nulla mi era sembrata un po' così"
Zeke annuisce,ormai siamo arrivati.
Fortunatamente sono riuscito a decidere quanti giorni stare: 2 niente di più.
Non mi va di restare molto tempo con Evelyn,che mi riempirebbe di domande,okay è mia madre,ma non lo è stata per tanto tempo,ed io sicuramente non mi metto a raccontarle all'improvviso tutto quello che mi passa per la testa.Ho bisogno di tempo.Solo un po'.
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Mi ha accolto bene Evelyn.È contenta che io sia qua,ma già gliel'ho detto,resterò solo un paio di giorni niente di più. "Ovvio hai la tua vita e il tuo lavoro" non le ho detto nulla e di certo non parlerò,almeno non ora.
La camera dove dormo è piccola ma va bene.È quasi mezzanotte e ancora non ho preso sonno,sto valutando se credere o meno a Melinda.Non so che fare,vorrei crederle,ma allo stesso tempo non voglio parlare con lei.Anche se...lo vorrei tanto.
Gli occhi mi si fanno pesanti,mi addormento e di nuovo la rivedo,ma stavolta non le vado incontro e lei non viene incontro a me.
"Ti prego fidati di lei"ho sempre amato la sua voce
"Ci proverò.Giuro"









Eccomi tornata con il terzo capitolo.In queste settimane non ho pubblicato nulla perché sono stata impegnata con la scuola e poi perché
ero in blocco,non sapevo come fare a continuare la storia,ma forntunatamente ieri il "dio della scrittrura" ha deciso di aiutarmi,fortunatamente.
Beh non so più che dire,spero che il capitolo vi sia piaciuto e mi raccomando spero di trovare qualche recensione,perché sono anche quelle che mi fanno andare avanti!!!
Ringrazio quelle persone che stanno seguendo la mia storia,sono STRACONTENTA! Grazie mille e ci vediamo al prossimo capitolo.
                                                                                                                                                         

                                                                                                                Kattris <4

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


Capitolo 4
POV Tris


Credo che se non fossi andata a trovare Tobias,a quest'ora lui non saprebbe ancora che fare.Non so quando andrà da Melinda,ma so per certo che ci andrà,me l'ha promesso.
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Mentre vado da Melinda per darle la buona notizia,decido di andare a vedere come stanno Christina e mio fratello,Caleb.Chissà come sarebbe stato vivere senza di lui.Non avrei avuto più una famiglia;anche se Tobias mi aveva detto che adesso la mia famiglia era lui e gli credo,lo è sempre e sempre lo sarà.

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Decido di andare prima da Christina,la mia migliore amica,l'unica che sia riuscita mai ad avere e che pensavo di aver perso per sempre.
Vado prima a casa sua,ma non la trovo,poi vado al suo locale preferito ma non è nemmeno lì.Decido di lasciar perdere quando sento una voce.Christina.Ma dove si trova?
Mi faccio guidare dalla sua voce e in poco tempo mi ritrovo in un'altra casa.Non riesco a capire di chi sia questa casa,mi giro un po' intorno e poi vedo Christina seduta su un divanetto che parla con una ragazza,ma non capisco chi è.Poi vedo una chioma bionda e sento la sua voce,l'ho già sentita,ma chi è?
Mi avvicino a loro e la guardo,l'ho già vista,accidenti ma chi....CARA...ma certo è Cara.Quanto sono stupida,la memoria sta iniziando a farmi brutti scherzi.Cara....non ci credo, è proprio lei,la sorella di Will,quanto mi ha odiata e quanto mi sono odiata io per quello che avevo fatto.
"Anche a me lei manca,però vorrei che Quattro andasse avanti o almeno ci provasse"mi volto verso Christina,in che senso lui deve andare avanti?Avanti con te? E come se Cara mi avesse letto nel pensiero le dice:"Ma tu intendi avanti da solo o avanti con qualcuno in particolare,tipo te?"
Christina sbarra gli occhi e poi li abbassa,accenna un sorriso e poi dice:"Beh...non nego che mi piacerebbe"
No,non può essere vero.A Christina piace Tobias,il mio Tobias?
"Ca-capisco.Anche se pensavo che tu fossi innamorata di...beh di Will"Cara la guarda con occhi dolci,hanno avuto sempre un bel rapporto queste due,che si è consolidato quando entrambe erano contro di me per il fatto di Will.
"Certo Cara.Lo sono e lo sarò sempre,ma bisogna andare avanti e vorrei che anche Quattro lo facesse e mi piacerebbe che ci provasse con me.Anche se non penso.Ama Tris come non ha mai amato nessuno,però mai dire mai.Forse dopo questo periodo di vacanza potrei farmi avanti...."
Decido di andarmene.Non ho nessuna voglia di sentire Christina e dei suoi discorsi sul futuro.Un futuro che io non potrò mai costruire perché sono morta.
Vado da Caleb,forse sentire i suoi discorsi saranno più "entusiasmanti" di Christina.
Mentre passeggio per le vie di Chicago lo vedo.Decido di seguirlo e arrivo ad una casa,la sua penso;ma non faccio neanche in tempo ad entrare che lui esce di nuovo.Lo seguo,pensando che dovesse tornare al lavoro,però va per strade nascoste,come se non si volesse far vedere da nessuno.Non capisco dove stia andando.E poi vedo una distesa verde con alcune croci.Il cimitero?Non me lo aspettavo così,però non so nemmeno come me lo aspettavo.
Si dirige spedito verso tre croci,dopo aver detto un debole "ciao" a due di esse,si pone davanti alla terza,si siede a gambe incrociate sull'erba e inizia a raccontare la sua giornata a questa croce.Mi avvicino a lui e vedo una scritta sulla croce:Tris.È la mia croce.Rimango sbalordita,pensavo che Tobias avesse sparso le mie ceneri....però forse...no mi sbaglio...però è l'unica soluzione che riesco a darmi.Mi avvicino alle altre due croci e vedo i nomi dei nostri genitori.Ora ne sono sicura.Voleva avere un ricordo della sua famiglia.
"Senti Tris lo so che te lo dico tutti i giorni,però lo devo fare.Grazie Tris.
Ti sei sacrificata al mio posto.Non ti potrò mai ripagare.Parlerò ai miei figli di quanto sia stata coraggiosa la loro zia.Non ti preoccupare,non c'è nessun bambino,però quando ci sarà,gli racconterò questa storia e credo che ti ammireranno proprio come faccio io" non riesco a credere alle parole che ho appena sentito.Vorrei non essere mai stata Divergente,tutto quello che è accaduto non sarebbe mai successo.
"Tris" mi sento chiamare,però non vedo nessuno.All'improvviso qualcosa mi trascina e mi ritrovo nel salotto di Melinda.
"Scusami se ti ho chiamata,ma avevo bisogno di parlarti"
"Non ti preoccupare,anch'io avevo bisogno di parlarti.Tobias ha deciso.Si fiderà di te."
Melinda rimane sbalordita,non pensava che si sarebbe convinto così velocemente.
"Tu invece cosa volevi chiedermi?"le chiedo.
"Proprio questo.Speravo avessi notizie di Tobias!"
Ci sorridiamo a vicenda,finalmente potrò aiutarlo.


POV Melinda


Sono così contenta che Tobias abbia deciso di incontrarmi.Non so quando verrà,ma so che verrà.

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Il pomeriggio mi reco in negozio per fare l'inventario.Pensavo che il negozio non avrebbe avuto successo e invece mi sbagliavo.Tutti avevano apprezzato il mio negozio di antiquariato.Vi erano oggetti di tutti tipi,alcune erano cose che avevo trovato tra la spazzatura e che io ho riaggiustato.Mi piace riaggiustare le cose e sembra che questo mio hobby si colleghi perfettamente al mio potere di saper parlare con gli spiriti;grazie ad esso riesco ad aggiustare alcuni rapporti spezzati dalla morte.
Mentre sono immersa in questi pensieri,sento la campanella del negozio.Esco dal retro e lo vedo.Tobias è venuto a cercarmi,non riesco a crederci.
"Ciao Tobias" gli dico con un sorriso.
"Ciao.Senti io sono...."
"So già tutto" gli dico,senza nemmeno aspettare ciò che mi doveva dire,ma so che mi doveva dire questo.Mi guarda un po' stranito,ma poi abbassa gli occhi e con un sorriso sulle labbra,mima la parola "Tris". 
"Melinda,non ci voglio girare attorno.Dimmi come devo fare per poter parlare con lei."






Eccomi tornata con il 4° capitolo!!
Spero vi sia piaciuto,anche se non so perché a me non convinca tanto,forse perché ho cercato di finirlo subito dato che mercoledì partirò per la gita scolastica e non volevo lasciarvi per un'altra settimana senza nessun capitolo....Fatemi sapere se vi è piaciuto.

Baci a presto!
                             Kattris <4

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Capitolo 5
*** Capitolo 5 ***


Capitolo 5
POV Melinda



"Bene e...adesso?"mi chiede Tobias.
Quando è venuto in negozio gli ho spiegato cosa dovevamo fare affinché Tris potesse parlargli e lui ha deciso di venire qui,sull'Hancock,un posto speciale per entrambi.
"Ora dobbiamo aspettare che lei venga qui."
"Quanto dobbiamo aspettare?"
"Non essere impaziente,vedrai che verrà subito"gli dissi con un sorriso.
Tobias si avvicinò alla zip-line e come fece la prima volta che ci incontrammo,guardò giù e poi come se fosse tirato da qualcosa o qualcuno fece alcuni passi indietro.
"Sai molte volte ho pensato di farla finita,ma non ci sono mai riuscito.Quando ci siamo incontrati per la prima volta,beh quel giorno avevo deciso di non voler più vivere,ma prima tu e poi Zeke mi avete 'tolto' questa possibilità"dice con un sorriso amaro.So che prima o poi abbandonerà tutti,nonostante quello che sta per accadere.Perché per quanto tutti vogliano aiutarlo,lui non riesce a stare senza di lei.
"Eccola è qui!"dico con fin troppa euforia.Tobias si voltò di scatto sperando forse di vederla,infatti quando si rende conto di ciò che ha fatto,abbassa gli occhi come imbarazzato.Come vorrei che la vedesse,le è appena spuntato un sorriso sulle labbra,dai suoi occhi luminosi si capisce quanto vorrebbe abbracciarlo.In realtà lo potrebbe anche fare,ma credo che non lo faccia perché vuole che entrambi sentano il calore di quell'abbraccio.
Faccio un lungo respiro e poi chiedo:"Allora chi dei due vuole cominciare?"guardo entrambi,ora sembra che nessuno abbia più voglia di parlare.Sono più che sicura che se lei potesse essere vista da lui,basterebbe un solo sguardo per intendersi.Accidenti,perché ho questo compito così difficile ma al tempo stesso straordinario e strano!
"Cosa ti è saltato in mente quando hai preso tutti quei sonniferi?"urla Tris
"Ehm....Tris con non molta calma,ti chiede cosa avevi in testa quando hai deciso di prendere quei sonniferi"
Tobias rimane alquanto sorpreso."Allora tu eri lì...Oh Tris,ho fatto una cazzata,un'enorme cazzata,ma avevo,ho bisogno di te."
Ecco lo sapevo,ho un nodo in gola e mi si sta appannando la vista,sono troppo emotiva.
"Vorrei poterti abbracciare e dirti che non ti abbandonerò mai.Ma non posso,certo veglierò sempre su di te,ma devo lasciarti andare.Devi costruirti una famiglia,devi andare avanti nonostante la strada sia lunga e difficile"
"Lei vorrebbe abbracciarti e non abbandonarti,però non può farlo.Veglierà sempre su di te ma vuole che tu vada avanti con la tua vita e che ti crei una famiglia"dico tutto d'un fiato,so che non accetterà mai una cosa del genere.
"La morte ti ha dato alla testa!Come pensi che io possa solo pensare di poter creare una famiglia con un'altra donna se l'unica con cui volevo crearla eri tu e tu mi hai lasciato solo in un mondo sconosciuto.E poi come pretendi che io possa amare un'altra persona se in ognuna cerco qualcosa di tuo:il tuo sorriso,i tuoi occhi,i tuoi capelli,la tua voce,i tuoi tatuaggi..."Tobias si mette una mano sulla bocca per soffocare un singhiozzo,copiose lacrime stanno già solcando le sue guance e anche le mie,ovviamente.Mi volto verso Tris che sta piangendo,anche lei,potremmo formare un club.'Melinda non è il momento di scherzare' mi rimprovero.È vero devo pensare a loro due adesso.
"Tobias..."si avvicinò e gli sfiorò la guancia,automaticamente lui se la toccò e tra le lacrime sorrise.
"Lo sai meglio di me che non avrei voluto lasciarti.Anch'io non vedevo l'ora di poter ricominciare una nuova vita insieme a te.Ma il destino si è scagliato contro di noi e non ci ha permesso di realizzare i nostri sogni."disse Tris singhiozzando.
"Dice che tu sai che lei non ti avrebbe voluto lasciare ed era contenta di poter finalmente ricominciare una nuova vita insieme.Però il destino non è stato molto buono con voi."dico guardando negli occhi Tobias nei quali vedo uno strano lampo quando pronuncio l'ultima frase.
"Come scusa?! Il destino!Certo che bella scusa.Caleb stava andando a morire e tu ti sei offerta volontaria al suo posto.Ora questo si chiama destino!Pensavo che il destino fosse qualcos'altro."disse con rabbia Tobias,i suoi occhi blu erano iniettati di sangue,ero spaventata.
"È mio fratello!Non me lo sarei mai perdonata!Me lo sarei rimpianto per sempre!"fece un sospiro"Sul destino hai...hai ragione.Ho sbagliato,però quando ho capito davvero la realtà delle cose,che avrei perso anche mio fratello,non ce l'ho fatta.Perdonami.Vorrei poter tornare indietro e aggiustare un sacco di quelle cose..."
"Dice che non si sarebbe mai perdonata la morte di suo fratello.E poi riguardo al destino hai ragione,il destino è ben diverso,lei ha sbagliato,quando ha capito che avrebbe perso il fratello non ce l'ha fatta.Vorrebbe poter tornare indietro e  cercare di aggiustare molte cose".Tobias fa un lungo sospiro e va verso la zip-line.Che vuole fare?
"Tobias!"lo chiamo,non si volta continua a camminare.
"Ci stiamo comportando da stupidi.Invece di approfittare di questo momento,litighiamo."Finalmente si volta e lo vedo sorridere."Dimentichiamo quello è successo.Approfittiamo degli ultimi istanti che possiamo passare insieme."
"Promettimi Tobias che almeno ci proverai ad andare avanti.Fallo per me.Non ti dico di innamorarti di nuovo,so che è difficile.Ma ti prego non rinunciare alla tua vita,tu che ne hai una."dice Tris speranzosa,nei suoi occhi c'era una luce nuova.
"Le devi promettere che proverai ad andare avanti,non vuole che t'innamori,ma non devi rinunciare alla tua vita,tu che almeno ce l'hai"lo fissai attentamente,stava pensando alla risposta,sapeva che se avesse accettato lei se ne sarebbe andata e lui non voleva questo,voleva che rimanesse con lui per sempre.Ma alla fine accettò per il bene di entrambi.
"Okay.Ti giuro che lo farò,te lo prometto."fui contenta della sua risposta e so che anche Tris lo era.Gli si avvicinò e gli diede un bacio sulla guancia,Tobias sgranò gli occhi e sorrise.
Tris si voltò,c'era una grande luce bianca che l'aspettava.
"Sei pronta Tris!"le dissi 
"Grazie,grazie di tutto.E grazie anche a te Tobias,per tutto.Ti amo"e poi se ne andò,attraversò la luce e scomparve.Versai un'ultima lacrima e dopo mi girai verso Tobias.
"Ci ringrazia per tutto,in particolar modo te e...."mi vergognavo un po' a dirlo,ma mi feci coraggio,lui doveva sentirselo dire"...lei ti ama"
"Anch'io ti amo Tris e spero di vederti presto"l'ultima parte la disse talmente a bassa voce che feci fatica ad ascoltarlo,forse sperava che non riuscissi a sentirlo,ma si è sbagliato.Spero che non abbia mentito a Tris e che non faccia sciocchezze.Lo guardo e so che non le ha mentito,spera di vederla nei suoi sogni che,sa benissimo,non si trasformeranno più in incubi;magari più in là vorrebbe rivederla.Per il momento sa di dover mantenere una promessa: VIVERE.





Eccomi tornata!!!!Lo so,lo so ne è passato di tempo....ma tra la gita e il ritorno traumatico a scuola non ho avuto tempo.Perdonatemi.Poi ci si è messo anche il blocco dello scrittore,non sapevo come continuare la storia e questo è quello che sono riuscita a fare.Spero vi piaccia,lo so è corto,ma ci ho messo il cuore,non volevo lasciarvi altro tempo senza un capitolo.
Beh che dire del capitolo...finalmente c'è stato l'incontro tra Tris e Tobias <4 *fuochi d'artificio* purtroppo sono riuscita a fare solo il POV di Melinda,ne avrei voluto fare anche un altro,ma lo conserverò per il successivo che tra l'altro sarà anche l'ultimo.Eh già,siamo ormai giunte alla fine di questa storia.
Per ultimo vi devo dire 2 cose:
1)Non so bene quando riuscirò a pubblicare il capitolo finale dato che è iniziato maggio per noi poveri studenti e ovviamente siamo sommersi da compiti e interrogazioni,quindi quando riuscirò a trovare un attimo per respirare scriverò il capitolo,che dovrà essere PERFETTO,spero.Quindi credo che uscirà verso la fine di maggio,al massimo i promi di giugno.
2)Vi devo chiedere un favore.Ho due diversi finali per la storia,devo scegliere ancora bene quale scrivere.Nel frattempo perchè non mi aiutate anche voi?Nel senso che nelle recensioni mi scrivete come vi immaginate il finale,ovviamente sempre se vi va.

Bene allora a presto mie care!Mi aspetto tante recensioni con tanti consigli.Baciiiiiii!!
                                                                                                                 
                                                                                                     Kattris <4





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Capitolo 6
*** Capitolo 6-FINE ***


capitolo 6

POV TOBIAS
 



Qualche mese dopo



Chiudo la valigia e la carico in macchina.Ho controllato tutto:gas spento,finestre e porta chiusa,i mobili li verranno a prendere tra qualche giorno.
Bene.Tutto è pronto.
Due mesi fa ho deciso di andare a fare un viaggio molto lungo che duri almeno un anno e nel frattempo ho venduto casa e mobili.Quando torno,se torno,voglio cambiare tutto.Zeke mi ha appoggiato tantissimo in questa "follia",persino Melinda mi ha aiutato.
Christina ho preferito tenerla all'oscuro di tutto almeno fino a qualche giorno fa quando le ho detto ciò che avrei fatto,ma dopo che mi aveva confessato che si era presa una cotta per me,ho preferito non dirle nulla.
Mentre sto per entrare in auto mi sento chiamare.È la voce di Christina.Che ci fa qui?Chiudo la portiera e vado verso di lei.
"Tobias aspetta!"urla Christina,ormai non mi faccio più chiamare Quattro,quel nome fa parte della mia vecchia,vecchissima vita,devo andare avanti.
"Cosa succede?"domando allarmato.
"No,nulla.Dovevo parlarti prima di lasciarti andare via."
"Oh.Ehm...certo"
"Senti lo so che ti ha leggermente scombussolato la mia confessione,però sappi che se non l'avessi fatto,non mi sarei mai data pace.Quando stamattina ho trovato il tuo biglietto,ho capito tutto.Non sono mai stata innamorata di te.Ho confuso questo sentimento con l'immensa amicizia che provo per te;ci siamo aiutati tantissimo in questi anni,ci siamo sostenuti a vicenda,e tutto ciò mi ha portato a credere che provavo qualcosa per te,ma non è così.Non lo è mai stato."
Resto senza parole,mai mi sarei aspettato questo,però sono contento,almeno potremmo rimanere amici o quella strana cosa che eravamo noi due.
"Christina...io...."le parole non escono,quindi agisco.L'abbraccio forte,sperando che capisca tutto quello che le avrei voluto dire.
Quando ci sciogliamo dall'abbraccio,ha gli occhi lucidi e con un sorriso enorme mi dice:"Buon viaggio!Non vedo l'ora di rivederti."
Salgo in auto e,finalmente,parto.Ho un magone enorme in gola.Ecco perché avevo chiesto a tutti di non venire,non sopporto gli addii.Stamattina mi sono svegliato prestissimo e sono andato a casa di Zeke,Melinda e Christina,e avevo lasciato sotto la loro porta un semplice biglietto con su scritto "Grazie".
Una semplice parola,ma piena di significato.
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Continuo il mio viaggio e già mi sono stufato di guidare.Accidenti.'Dai un altro po' e poi mi fermo' penso.Ma non appena questo pensiero scivola via dalla mia testa,un auto a tutta velocità mi viene incontro.Cerco di deviarla,ma facendo così sbalzo fuori dal parabrezza,picchio la testa a terra e rotolo,rotolo,rotolo finché non mi fermo.Il mio corpo è distrutto,fa male tutto,non riesco ad aprire gli occhi.Sento solo una voce che urla:"Chiamate un'ambulanza!!"poi il nulla.
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Corro.Mi fermo.Cammino.Riprendo a correre.Questo tunnel sembra non finire mai.
Poi all'improvviso vedo una luce.Al centro c'è qualcosa,o meglio qualcuno.
"TRIS"urlo.Lei mi sorride e mi prende una mano.La raggiungo e insieme passiamo quella luce,verso quel futuro che non abbiamo potuto avere in vita.



Narratore:



Zeke sta dormendo,quando all'improvviso il suo telefono inizia a squillare.Con un grugnito si alza e va a rispondere.
"Pronto?"
"Zeke  scusa se ti disturbo.Lo so che è il tuo giorno libero,ma è successa una cosa,mi dispiace."
E,come se avesse già capito tutto,crolla a terra,aspettando la notizia,che sa che lo sconvolgerà tanto,anche troppo.
"Cosa è successo Lucas?"chiede Zeke cercando di trattenere le lacrime.
"C'è stato un...un incidente e Tobias"a quel nome Zeke sussultò"Tobias è morto.Mi dispiace Zeke."
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Melinda si sveglia di colpo con le lacrime agli occhi.
Aveva sognato Tobias che correva incontro a Tris.Si alzò dal letto e andò a prepararsi del té caldo.Mentre si dirigeva in cucina,notò un biglietto sotto la porta."Grazie".Appena riconobbe la scrittura di Tobias,calde lacrime le bagnarono il volto,si sentì toccare la spalla dal marito,il quale la abbracciò forte da dietro,aveva appena ricevuto la chiamata dalla centrale.
"Voglio vederlo."disse tra i singhiozzi.
Qualcuno bussò alla porta e Melinda si ritrovò Christina che piangeva,scossa dai singhiozzi,sembrava sul punto di svenire.Quando Melinda l'abbracciò entrambe crollarono a terra,sostenendosi a vicenda per non crollare un oblio troppo profondo.Melinda si era affezionata troppo a quel ragazzo,le aveva lasciato un segno indelebile nel suo cuore.

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Quando andarono a vederlo,in quella stanza troppo fredda vi trovarono anche Zeke,che stringeva la mano al suo amico,il suo migliore amico,nonostante tutto.
"Mi hanno detto che è morto col sorriso sulle labbra,sorriso che ancora non l'ha abbandonato."
Melinda e Christina si voltarono verso Tobias e Melinda rimase sbalordita da ciò che vide.
Tris e Tobias mano nella mano felici come non mai.La donna si voltò verso i due ragazzi e con un sorriso disse:"La vita li ha separati,ma la morte li ha ricongiunti".
Dopodiché se ne andarono,abbracciati per non crollare,ma sapevano benissimo che ora Tobias era felice,la morte lo aveva ricongiunto a Tris.Ora potevano stare insieme per l'eternità.









Eccomi di nuovo qui con l'ultimo capitolo!!Ebbene sì,questa storia è giunta al termine.Mi è dispiaciuto un sacco far morire Tobias,ma quest'idea mi frullava in testa già da qualche tempo e poi dopo aver letto le recensioni in cui mi consigliavate di farlo morire,allora ho deciso di farlo.Spero che questo finale,nonostante sia breve,vi sia piaciuto!Vi mando un bacio enorme e alla prossima.
                                         


                                                                                                                                                               Kattris <4

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