Almeno guardami negli occhi

di Pixel
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Almeno guardami negli occhi ***
Capitolo 2: *** Cap. 1 ***
Capitolo 3: *** Cap. 2 ***
Capitolo 4: *** Cap.3 ***



Capitolo 1
*** Almeno guardami negli occhi ***


"Almeno guardami negli occhi"

 

Le aveva detto di no, che non era il ragazzo giusto. Le aveva detto che se era alla ricerca di qualcuno che la rasicurasse, stava sbagliando persona. Le aveva detto che forse si era confusa, lo aveva scambiato per il tipo sensibile che non era.

Insomma, le aveva detto di non innamorarsi di lui.

Ma lei non aveva mai avuto la minima intenzione di farlo.

- Bene - e dopo essersi assicurato che andasse davvero bene, si era concesso a lei, si era concesso lei.

Quanti graffi gli aveva lasciato sulla pelle, quanta rabbia si era fatto gettare addosso quella notte.

Si era ridotto ad un pezzo di carne sotto di lei, niente più che un pezzo di carne. Lo sapeva.

E ancora, si era quasi fatto soffiare sulle labbra il nome di Finn, era stato degradante per lui, ma andava bene così.

Poi la guardò riprendere fiato e fuggire dal quel letto improvvisato il prima possibile.

- Stai meglio? - e si morse la lingua, perchè non erano questi i patti, perchè a lui non doveva interessare questo.

- No. - lo umiliò ancora un po' prima di uscire dalla sua tenda senza girarsi.

Bellamy prese un respiro profondo e si portò una mano sul viso – Almeno guardami negli occhi. - disse con voce quasi impercetibile alla scia che la ragazza si era lasciata dietro andando via.

 

Insomma, le aveva detto di non innamorarsi. Ma lei non aveva avuto mai la minima intenzione di farlo. Bene. Adesso si trattava solo di rivestirsi e ripeterlo a sè stesso qualche altra volta, per Reaven non era stato un problema, anche lui, allora, ci sarebbe riuscito.

 

 

Anglo autrice:
 

Da quando ho iniziato a leggere storie su "The 100" mi sono chiesta per quale motivo nessuno considerasse la coppia Bellamy/Reaven. Io trovo che siano due personaggi magnifici e i loro due caratteri insieme possano creare davvero un fuoco.

Davvero, ci terrei ad avere qualche opinione, anche solo per capire se proprio non piacciono insieme o se, con una bella storia, possiamo accendere questo fuoco, o per lo meno fare qualche scintilla.

Questa storia può essere una One shot, ma se qualcuno è interessato potrebbe continuare e diventare una long. Io sarei pronta ad intraprendere questa piccola avventura, voi che dite?

Vogliamo dare una piccolissima possibilità a questi due?

Pixel.

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Capitolo 2
*** Cap. 1 ***


Angolo autrice:
Lo metto all'inizio perchè momentaneamente è più funzionale. 
Dopo l'avventura passata insieme li avevamo lasciati così, Bellamy che si rivela fatto di sentimenti oltre che di carne e che in cuor suo sa di aver provato qualcosa per Raven quella notte. Lei è convinta che Bellamy possa essere stata la persona adatta da usare, tanto lui non è il tipo che si innamora e a lei era necessario solo un corpo da sostituire a quello di Finn, niente più.

Temporalmente ci troviamo nel memento della battaglia contro i terresti, precisamente quando, arrivato il momento di chiudere la porta, Bellamy si trova ancora fuori (1x12b): Nella storia Raven non è ferita, si trova insieme a Clarke e all'amato Finn. 

Mi piacerebbe davvero sapere cosa ne pensate, anche "Che idea stupida questa di Bellamy e Raven!" davvero, giusto per capire XD
Intanto vi ringrazio immensamente anche per la sola lettura. =)


 

Cap.1

Today is gonna be the day 
That they’re gonna throw it back to you 
By now you should’ve somehow
Realized what you gotta do 
I don’t believe that anybody 
Feels the way I do about you now 
(Wonderewall )

 

Là fuori la battaglia esplode, feroce, imperante.

Raven guarda i compagni buttati in mezzo alla fossa dei leoni, si difendono come possono, i loro avversari sembrano nati per quello, assetati di sangue guerrieri impavidi e spietati.

Loro sono lì, qualche munizione scarsa, cercano di seguire il piano cercando di non trasformare quella guerra per la sopravvivenza in una missione suicida.

 

- Non chiudete, c'è ancora gente la fuori, Bellamy è ancora la fuori- dice Clarke recuperando un po' di tempo.

 

Si trova in mezzo a loro, alle due persone che le hanno spezzato il cuore, il suo posto non è quello, pensa.

 

- lo aiuto io - dice Finn, lo guardi prendere la mira, sai quanto sia pesante per lui quell'arma tra le mani.

- da così lontano non puoi sparare, non lo centreresti mai, non possiamo permetterci colpi a vuoto-

Ha ragione. Poi di nuovo la voce di Clarke - così lo uccide! - la porta a scostare gli occhi da Finn per puntarli su quella scena di violenza inaudita.

 

Bellamy e il terrestre combattono a mani nude, lui ci prova, lotta con tutto se stesso, come sempre. Ma quando steso a terra viene sovrastato dal corpo del nemico che comincia a colpirlo in pieno viso è chiaro a tutti che non ce la potrà fare questa volta.

 

Raven se lo immagina, immagina il dolore che devono fare le nocche premute così violentemente sulla carne, immagina il viso del ragazzo tumefatto, gli zigomi rotti, gli occhi pesti.

 

Lo percepisce, non saprebbe spiegare in che modo, ma sente di percepire quel ragazzo dentro di lei.

 

E mentre Finn e Clark, ancora una volta complici, le dicono di farsi da parte, di mettersi in salvo, improvvisamente Bellamy le appare l'unica cosa certa che le rimane sulla terra.

 

Mentre lo vede inerme sotto i colpi del terrestre una terribile consapevolezza si fa spazio nella sua mente – qualche altro pugno ben assestato e oggi sarebbe stato il giorno in cui avrebbe perso un'ancora -

Si guarda intorno, non crede che qualcuno stia provando la stessa cosa, non adesso, non per lui.

È già sola. E così, sola, strappa il fucile di mano all' uomo che ama ed esce dal rifugio lanciandosi in mezzo alla battaglia.

 

Riesce a sentire delle grida, tra tutti, l'urlo di Finn - Raven,no! - il cuore le sussulta, ora potrebbe tornare indietro, ora che sa che Finn non la vuole perdere pensa davvero che potrebbe mettersi al riparo.

Lo pensa, ma l'attimo dopo si è già fiondata sul terrestre che sta massacrando Bellamy.

Lo può vedere davvero adesso, il volto insanguinato e fracassato del ragazzo.

Lei, che ha sempre avuto come miglior spalla la sua razionalità, ora si sente fatta di pura follia.

 

Bellamy è spacciato, lo ha capito ormai da un pezzo.

Desidera solo che tutto finisca infretta, anche se con quel grammo di forza che gli è rimasto cerca ancora di resistere. È fatto così. Fino alla fine.

Ma ora che di forze non ne ha davvero, incapace anche di urlare, sente ogni colpo, ogni osso rotto e il dolore lo dilania, finché all'improvviso, tutto si ferma, sa il perché, è morto.

 

No, non può essere morto, percepisce distintamente un peso crollargli addosso. È il corpo senza vita del terrestre.

Non capisce cosa sia successo, sa solo che, comunque, non riesce più a tenere gli occhi aperti. Ha bisogno che la morte finisca l'opera iniziata con lui, quella a cui cerca di resistere da una vita intera. Vuole smettere di lottare.

Non ne è mai valsa la pena, si dice. Sarebbe così facile, adesso, soccombere. Vuole che sia facile, perché per lui niente lo è mai stato.

 

- Ti prego non morire - gli sembra di sentire, ma lui ormai ha deciso di lasciarsi andare. Octavia ha Lincoln , i cento hanno Clarke. Adesso può farlo, farla finita e basta.

 

Lo trascinerà, non può alzarsi per scappare, va bene. Lo trascinerà lei al riparo.

Di forza ne ha abbastanza, solo una cosa non può fare per lui, allora lo grida, anche se non è sicura che riesca a sentire, grida con tutta l'anima che ha - non provare a morire, bastardo!-

 

 

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Capitolo 3
*** Cap. 2 ***



 

Cap. 2

Where did I go wrong? I lost a friend
Somewhere along in the bitterness
And I would have stayed up with you all night
Had I known how to save a life 

(How to save a life)

 

Finn osserva le due donne. Raven e Clarke, il fuoco e l'oceano. Le ama entrambe, se ne ricorda ora. Mentre lavorano sinergicamente sono un'unica grande forza. Cercano di salvare una vita come fosse la propria. Bellamy è ancora svenuto, non si accorge di essere così importante per loro.

 

Neanche Finn se ne era accorto in realtà prima di vedere Raven strappargli il fucile di mano e correre senza esitazione in mezzo alla battaglia.

Sapeva che Clarke aveva fisiologicamente bisogno di un altro leader, qualcuno che potesse aiutarla a portare il peso delle decisioni sulle spalle. Aveva accetato la necessità che la bionda aveva del ragazzo, anche se non di buon grado.

 

Ma Raven, Raven si sarebbe gettata nel fuoco per Finn, e di questo era sicuro, ma, per quanto fosse una donna coraggiosa, sapeva essere anche dannatamente cinica. Finn non credeva potesse esistere un'altra persona, oltre lui, per cui potesse fare quello che aveva fatto quella notte, per Bellamy Blake.

 

Odiava quello che gli passava per la testa, ma pensava che per uno così non c'era bisogno di darsi tanto da fare, almeno, avrebbe preferito che non fossero proprio le due donne a passare la notte a cercare di rimetterlo in piedi.

 

~

 

La schiena è inarcata e i muscoli si contraggono sempre più velocemente e spaventosamente.

Il corpo di Bellamy trema in preda alle convulsioni febbrili - è normale che lo faccia - la rassicura Clarke che percepisce la preoccupazione della compagna senza bisogno di guardarle il viso. L'istinto di Raven è quello di tenergli ferma la testa che lui butte indietro, ma Clarke la ammonisce, lei obbedisce ciecamente alla bionda.

Vorrebbe avere la freddezza e la precisione che usa quando lavora, ma le basta rivolgere uno sguardo in basso, non è una macchina, è Bellamy, e sta soffrendo come lei non pensava potesse soffrire.

 

- dobbiamo fare in modo che la temperatura corporea si abbassi - dice Clarke, quasi facendo un appunto a se stessa - Qualcuno porti delle fasce e acqua gelida - ordina. C'é un circolo di occhiate, come se tutti necessitassero di ordini più precisi. - Che aspettate? Ora! - strilla Raven lapidaria e autoritaria, creando mobilitazione generale.

- Grazie- le dice Clarke - ora spoglialo.-

Sbarra gli occhi neri per una frazione di secondo – Dobbiamo raffreddarlo, spoglialo! –

 

È andata incontro alla morte senza esitare e ora indugia come una ragazzina, come se guardare il corpo di Bellamy sia la cosa che più la spaventa al mondo. Ed è così. Mentre con un coltello squarcia la stoffa pesante lasciando libera la pelle, vorrebbe scappare via lasciando Clarke a risolvere la situazione da sola. Vigliacca.

 

È un corpo martoriato, ma al di là dei grandi traumi neri provocati dallo scontro col terrestre, la ragazza distingue benissimo, a lato del petto, i segni ancora vivi dei graffi, graffi delle sue unghie. E sulla spalla destra, nessun'altro sarebbe stato in grado di vedere l'ombra di uno dei tanti morsi che gli aveva lasciato quella notte.

Quei segni le parlano, ma lei è decisa a non ascoltare. Chiude gli occhi per un solo secondo e, mentre immerge la fascia nell' acqua gelida che intanto qualcuno ha portato, oscura ogni immagine diversa da quella che ha davanti. Un uomo che deve essere curato dalle ferite di guerra.

 

~

 

Il peggio è passato, le due soccorritrici si accasciano a terra sfinite e complici. Finn le tranquillizza, sarebbe rimasto lui a fare la veglia al compagno.

Quando si sveglia Bellamy è grondante di sudore, ansiama e boccheggia.

- Calma, respira eroe. - dice Finn. Bellamy lo guarda in cagnesco, Finn pensa che sia un buon segno, è vigile.

 

- Quanti dei nostri sono sopravvissuti?

- Un buon numero.

 

É un bravo leader Bellamy.

 

- I terrestri?

- Non si apettavano il fuoco, attendiamoci una vendetta pesante. Non avremmo dovuto farlo.

- Meglio scappare tutta la vita, no?

 

Finn sospira, ha la coscienza di capire che non è il momento di mettersi a discutere con uno che non dovrebbe neanche riuscire a parlare.

 

 

- Vado a chiamare Clarke, anche se hai una ripresa veloce a quanto pare.

- Aspetta Finn, dimmi una cosa. 

Ha un tono quasi confidenziale, così estraneo al rapporto tra i due.

- Cosa?

- perchè sono vivo?

 

~

 

Ha ancora il viso tumefatto, ma l'espressione, è forse una delle più strafottenti che il ragazzo abbia mai sfoggiato. Ne è quasi intimorita, ma non lo da a vede.

Altera piega la testa con espressione interrogativa – Volevi parlarmi? - domanda semplicemente.

Il ragazzo accenna una risata roca – non mi chiedi come sto? -

Raven si limita a scuotere la testa – Clarke dice che non hai un trauma cranico, qualcuno verrà a cambiarti la fasciatura se è questo che vuoi sapere – non è la stessa persona di qualche ora prima, si è lavata il sangue di Bellamy dalle mani, l'ha salvato, non vuole più parlarne, tutto qui.

Lui ride ancora, non ha bisogno che qualcuno si prenda cura di lui – no, non volevo sapere questo. Ti ho fatta chiamare per farti una domanda – lei ha le braccia incrociate e lo sguardo annoiato, con la testa gli fa un cenno come per dire – ti ascolto, ma non troppo -

 

Lui fa la pausa tipica di chi finge di cercare parole che conosce benissimo.

 

- L'hai fatto perché sei così stupida da voler dimosotrare a Finn quanto per te non valga la pena vivere senza di lui, o perchè sei ancora più stupida da esserti innamorata di me? -

Lei, braccia incrociato, sguardo annoiato - Per Finn -

Angolo autrice:

Eccoli qui signore e signori, Bellave.
Vi faranno arrabbiare, vi faranno piangere, vi faranno infuriare, vi faranno disperare! tutto alla modica cifra di una recensione, un vero affare, no? 

Il capitolo non mi soddisfa un granchè, è un po' confusionario, ma sono giunta alla conclusione che probabilmente è così perchè mi sento emotivamente in sintonia con i protagonisti XD
Ringrazio chi mi sta seguendo e spende delle parole per aiutarmi ad andare avanti e a farmi capire se la storia funziona o meno, chi mi ha messo tra le seguite/preferite o semplicemente legge, spero che anche voi vogliate dirmi cosa ne pensate :) 

Al prossimo confuso capitolo,
Pixel.



 

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Capitolo 4
*** Cap.3 ***


Cap.3

"A parte qualche raro sfogo violento
e che non dormo da due notti fa,
deciderò quando verrà il mio momento se andare via o stare qua"

 

Vorrebbe che il crepitio del fuoco riuscissero a farlo rilassare, non sopporta le voci e i chiacchiericci festosi che ha intorno. Che sciocchi. Lui sa che non c'è motivo di festeggiare. La tranquillità non è un lusso che può concedere, non a se stesso. La calma prima della tempesta, l'ha sempre odiata. Ma dopotutto il leader è lui, e se si obbliga alla perenne apnea è per permettere a loro - ai suoi- di poter godere di un attimo di respiro.

 

Intorno a un altro falò, sicuramente meno solitario del suo, Finn, Clarke e Raven, appaiono fastidiosamente sereni - che splendido quadretto - pensa - cosa ci fai li in mezzo? - Bella, più bella di tutte, più bella del fuoco. Vorrebbe incenerirsi in lei, Bellamy. Ma per la prima volta nella sua vita, il fuoco non vuole bruciarlo. Lo fa impazzire.

 

~

 

Raven non lo sa. Non sa perché sta ancora lì in mezzo. Dovrebbe sentirsi sola, ma qualcosa le impedisce anche di indugiare nella sua solitudine come vorrebbe. Forse è colpa del legame sinergico che la lega a Clarke, o del filo da cui Finn non la vuole liberare. O lo sguardo di Bellamy, che, non sa neanche lei perché, sta decisamente tirando la corda.

 

 

Lo sente. Lui sta dietro a un altro fuoco, lui sta sempre dietro a un altro fuoco. Lo sente mentre la guarda, la indaga, la reclama, non capisce il perchè. Non si parlano da quella notte, da quando si sono salvati la vita.

É tipico di loro sbattersi la porta in faccia ancora prima di aprirla.

Però lo sguardo di Bellamy oggi non sta rispettando i patti. Oggi insiste, vuole qualcosa da lei. Raven vorrebbe alzarsi e urlargli contro di smetterla, che lei non ha ninete da dargli. Non ha niente per essere guardata in quel modo. Invece resta lì e nasconde gli occhi, non vuole che Bellamy li veda.

 

~

 

Sa di star infrangendo i patti, ma non ce la fa oggi a non gurdarla così. Potrebbe alzarsi e raggiungerla, ma non pensa di farcela, annegherebbe prima di colmare quella distanza e lui è Bellamy Blake, non è ancora pronto ad affondare, non davanti a tutti.

Lei nasconde gli occhi, non lo guarda, proprio come quella volta.

Lui è scorretto, lei è spietata.

 

~

 

Clarke e Finn si completano i respiri, addormentati sotto a un cielo nero che li ha abbandonati laggiù, su una terra ostile.

Raven non trova spazio, non trova pace. Non si inganna con rabbia e nostalgia.

Lo ama ancora molto, ma non è che un dato di fatto, come la sua insonnia.

Ripensa che potrebbe farlo, scappare. Crede davvero che potrebbe farcela questa notte, a non guardarsi indietro.

 

~

 

Un fucile, un dannato fucile non può essere poi così difficile da trovare appena dopo una battaglia. Maledetto Blake, pensa.

Quando entra in quella tenda Raven muore un po'. Se solo avesse tempo inizierebbe a cercare quel pezzettino di sé stessa che ha lasciato tra le lezuola quella notte. Tra quelle lenzola che adesso avvolgono il corpo di Bellamy. É ancora sfreggiato, è ancora bello, ha gli occhi chiusi, profondi anche così.

Stupida, si rimprovera. Vede l'arma gettata per terra, tira un sospiro di sollievo, temeva di doverla strappare dalle braccia del ragazzo. Indugia solo un secondo dopo averla raccolta per controllare che sia carica, poi si volta e va svelta verso l'uscita.

 

~

 

Adesso che è sola, che è forte, che nessuno la può fermare, si accorge di quanto sia buio la fuori. Ma deve farlo, deve farlo perchè non ha abbastanza ragioni per non farlo, tutto qui.

È armata e ha terribilmente bisogno di scappare, il primo passo lo fa per questo. É sola e non riesce più a dormire, la pace o la morte, qualcosa riuscirà a trovarla, il secondo passo lo fa per questo. Una mano davanti alla bocca le impedisce di urlare, qualcuno la sta immobilizzando, il terzo passo non lo fa per questo.

- Non urlare, stupida. - le sussurra all'orecchio. Respira rabbiosa. Potesse muoversi lo ucciderebbe con le sue mani.

La mano piano scivola per lasciare la bocca libera, e la tentazione di morderla, così, tanto per fargli male, Raven non la reprire.

Non urla, non le da neanche la minima soddisfazione, bastardo.

- Lasciami Blake.

- Cammina.

 

~

 

Lui le strappa l'arma e la getta al suo posto. Si trovano di nuovo in quella tenda, insieme, con molta più rabbia e più odio della prima volta.

- Adesso lasciami, eroe. - lo apostrofa lei. Lui la libera dalla sua presa bruscamente. Sono uno di fronte all'altra adesso. Raven, ancora una volta, non trattiene il suo impulso, lo colpisce. Gli tira un pugno in piena faccia e per un secondo ha la soddisfazione di aver fatto male a quel gran bastardo di Bellamy Blake. Lui si copre ancora il viso e lei pensa che quello sia il momento giusto per andarsene, ci prova. Ma il ragazzo ha i riflessi di un cacciatore, la intrappola. Per terra, come due animali, si ringhiano addosso.

- Entri nella mia tenda, rubi le mie armi e sei ancora viva. Ma colpiscimi un'altra volta Raven..

- Cosa vuoi fare? Vuoi picchiarmi? - mostra i denti – vai Blake, fammi vedere cosa sai fare.-

- Zitta. - quasi le ruggisce addosso. Un ruggito spaventoso e sofferente.

 

È un fascio di nervi scoperti, lei lo vede e sadicamente ne approfitta, immobile sotto di lui trova il modo di fare male – cosa vorresti fare adesso, Bellamy? Non importa, vero. Tanto tu non sei mai capace di fare quello che vuoi. -

 

Sono vicini, così dolorosamente vicini, ma lei, lei ancora riesce a non guardarlo negli occhi.

- Ti faccio male? - Non risponde, lui stringe un po' di più i polsi – ti faccio male, Raven?-

- si.

La libera, alza le mani in alto, si arrende, lui.

 

 

~

 

È quasi l'alba quando si ritrova nel suo letto. È furiosa, confusa.
Ma della sua voglia di scappare da lì, se ne è del tutto dimenticata. Pensa invece al fatto che le fa male il petto.
Lo odia quel suo maledetto cuore che sta battendo, così, troppo forte.



Angolo autrice
Che vergogna! Personate l'immenso ritardo, ma una serie di cose che si accavallano mi hanno impedito di pubblicare prima. Spero che non vi siate dimenticati di me, ma sopratutto, spero che non vi siate dimenticati di lo..i Belleven!
Ma cosa sta succedendo tra questi due?
Una cosa è certa, la parola d'ordine di questa storia è: Confusione!
Un po' troppa? cosa ne pensate?

Mi piacerebbe sapere la vostra opinione sulla scena finale tra i due, sapere cosa vi ha trasmesso, se avete dei dubbi (in caso sarei felice di risolverli)
Cosa vi aspettate adesso?
Grazie a chi è arrivato fin qui! :)
Pixel.

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