Tutti pazzi per Tom

di misteryOo
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2. ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


Capitolo 1.

 

 

 

Uno dei soliti galà organizzati dagli altolocati amici di Page. Continuavo a domandarmi il motivo per il quale il mio chitarrista si ostinasse non solo ad accettare questi inviti, ma a coinvolgere anche me, a cui sinceramente non fregava un beato niente di feste del genere. Eppure mi lasciavo convincere, permettendo a Jimmy di conciarmi con giacca e cravatta e trascinarmi da un salone per cerimonie ad un altro, introducendomi a tutti quei duca e quei conti con l'appellativo di "Mr. Robert Plant". Non mi sentivo a mio agio in quelle condizioni, ma di solito Page se ne accorgeva, e passavamo il resto della serata su una dell'enormi terrazze di quei palazzi dove io mai avrei immaginato di poter mettere piede. Ero fatto più per i locali e per i concerti nei pub, la reggia di Versailles non era nelle mie aspirazioni per il futuro. "Anche se Luigi Quattordicesimo un po' me lo ricordi" aveva risposto Jimmy ridendo, quando gli avevo raccontato il mio disagio nel prendere parte a quei ricevimenti. Dopo la sua affermazione di quella sera anche io avevo sorriso, e dopo, a braccetto, eravamo rientrati nella sala da pranzo per la cena.  Il tempo passava piuttosto lento, e in quella tavolata da quaranta persone l'unica conversazione che riuscii ad avere fu nuovamente con il mio chitarrista. Trovavo così noioso quell'ambiente e mi chiedevo ancora  perché non potevamo starcene in garage a suonare rock n' roll. "Percy, domani sera stiamo in garage a suonare, penso di averne assoluto bisogno!" mi disse lui sorridendomi candido. Ammiravo il suo talento nell'analizzare talmente a fondo le mie espressioni da comprendere ciò che pensavo. 

 

Fra la terza e la quarta portata, la mia attenzione fu catturata da un ragazzo sui sedici anni che era sbucato all'improvviso dal corridoio che collegava la sala con la cucina. Probabilmente l'addetto al servizio in tavola necessitava di un mano, e così il giovane garzone si era dovuto improvvisare cameriere. Si muoveva con infantile goffaggine, e faticava a tenere il vassoio in equilibrio. Notai che anche il mio compagno d'avventura osservava divertito la scena. Monotone e silenziose erano le cene a cui dovevamo partecipare, ma questa volta la presenza del ragazzo ci rallegrò la serata.

 

 

Verso le dieci tutto terminò, ed io e Page -educato e galante come sempre- dopo aver salutato i numerosi ospiti ci congedammo per fare ritorno a casa. Ma, appena usciti dalla porta d'entrata una figura magra ci si parò davanti.

"P-Perdonate l'intrusione signori, m-ma è tutta la s-sera che v-vi osservo, s-siete davvero voi, i grandi Jimmy Page e Robert Plant?" Io e Jimmy ci lanciammo un'occhiata divertita. La nostra fama non era di certo alle stelle in quel primo periodo di carriera, i tempi colmi di gloria dovevano ancora arrivare. Quindi provammo una piacevole sensazione di soddisfazione nel vedere che qualcuno, per di più un caro ragazzo londinese, ci aveva riconosciuti. Gli strinsi la mano, lui rimase incredulo. "Piacere, Robert Plant…in persona" dissi. Gli s'illuminarono gli occhi e fece un sorriso che andava da un orecchio all'altro. Jimmy si presentò come avevo fatto io, e per un attimo fummo terrorizzati che il ragazzo ci svenisse sotto il naso. "I-Io sono Thomas" balbettò impacciato. C'era qualcosa nei suoi modi di fare che lo faceva apparire interessante. Aveva due grandi occhi azzurri, leggermente sporgenti, e delle labbra rosse come le fragole. Eravamo circa alla fine di giugno, e il viso ovale di Thomas doveva già aver beneficiato dei caldi raggi del sole, perché era pieno di tenere lentiggini sulle gote e sul piccolo naso. Era alto come me, e di costituzione magra. Potevo affermare che fisicamente ci somigliavamo molto, nonostante i miei anni in più. "Sono venuto a vedere il vostro ultimo concerto a Londra e S-Signori, lasciatemelo dire, v-voi siete mitici" decretò, piuttosto timidamente. Felici di udire tali complimenti gli domandammo se accompagnarci fino alla macchina gli avrebbe fatto piacere, e come previsto Thomas rispose affermativamente. 

 

Prima di salutarci e salire in macchina, il giovane ci porse una specie di biglietto da visita. "Io s-so fare un po' di tutto, e ho s-sentito che partite per una breve tournée, se avete bisogno telefonate, p-per i grandi Led Zeppelin sono sempre disponibile" ci disse prendendo coraggio. Noi lo salutammo, promettendogli che ci avremmo riflettuto su, e poi partimmo alla volta della casa di Page. Durante il tragitto, Jimmy, che stava alla guida, cominciò a parlarmi.

"Potrebbe farci davvero comodo una specie di tutto fare come lui, no?" 

"Suppongo di si" risposi io, appoggiando la testa al finestrino. In effetti avere la presenza di quel ragazzino in tour non avrebbe di certo guastato. Ne avremmo parlato al  resto del gruppo. La cosa importante però, rimaneva che per una volta uno stupidissimo galà a qualcosa di buono era servito. Sorrisi a Jimmy e poi chiusi gli occhi, stanco morto.

 

 

 

 

NOTE DELL'AUTRICE: Eccomi qui. Premetto che questa è la mia prima storia sui Led Zeppelin, quindi è una specie d'esperimento ecco :) Spero che vi piaccia, e se volete commentare o semplicemente dire la vostra fatelo.

Alla prossima. 

Baci, Bice. 

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Capitolo 2
*** Capitolo 2. ***


Capitolo 2.

 

 

 

La prima volta che conobbi Jimmy capii subito d'esserne attratto. Nelle settimane seguenti al nostro incontro più e più volte m'ero domandato cosa mi spingesse ad ammirarlo come se oltre a lui non esistesse nessun altro. L'osservavo sempre con occhi colmi di sentimento, e riuscivo a sentirmi felice solo se, accompagnato dalla sua solita timidezza, rispondeva ai miei sguardi con un sorriso. Passavo ore, anzi giorni, in sua compagnia e  ogni volta ripetevo a me stesso che mai avrei potuto trovare un modo migliore per trascorrere il tempo. Eppure continuavo a pormi lo stesso interrogativo: Con quale incantesimo il chitarrista Jimmy Page mi aveva stregato?.

Giunsi quella mattina ad una risposta plausibile quando, svegliandomi sulla poltrona di stoffa dell'enorme salone di Pagey lo vidi addormentato sul divano, abbracciato al suo strumento preferito. MI alzai avvicinandomi a lui per osservarlo meglio. Vestiva solo di una leggera maglietta di cotone. Le gambe lunghe penzolavano dal divano, e i piedi erano sospesi da terra. L'espressione di beatitudine che il suo volto aveva assunto lo faceva apparire, se possibile, ancor più giovane. I folti ricci scuri erano appoggiati in modo delicato sulle spalle magre, donandogli una perfezione incredibile. Le mani affusolate tenevano stretta al petto la chitarra. Era talmente bello che credetti di poter commuovermi. Riflettendoci, in realtà, non giunsi ad alcuna plausibile risposta. Amavo semplicemente Jimmy Page, e a questo non dovevo trovare nessuna spiegazione. Gli carezzai una gota, lui socchiuse di poco gli occhi. Sorrise e poi, alzandosi leggermente mi stampò un leggero bacio sulla bocca.-Buongiorno Percy- disse a bassa voce, sorridendo ancora. Io con gli occhi sbarrati mi portai un dito alla bocca, cercando di capire cos'era appena accaduto. 

 

 

-Mi passi il burro- chiesi a Jimmy, e lui, molto gentilmente mi allungò ciò che gli avevo domandato. -Percy- disse attirando la mia attenzione. Mugugnai un "dimmi" a bocca piena. -Sarà il caso di dirlo agli altri…di Tom?- quando udii quel nome gli occhi mi s'illuminarono, e i ricordi della serata precedente si fecero strada nella mia mente facendomi piegare gli angoli della bocca in un sorriso colmo di gioia. MI alzai in piedi spalancando le braccia -Dobbiamo assolutamente parlargli di Thomas, e se non lo vorranno in tour non avranno nemmeno me- 

-Robert, spero tu stia scherzando- mi chiese lui, preoccupato. 

-Sono serissimo- dissi io, quasi ghignando.

-Non penso che a Bonzo vada di avere un sedicenne in giro per il bus, per i camerini, per i backstage. Dappertutto insomma!- 

-Io voglio Thomas- 

-Sei capriccioso- 

-No, semplicemente esigente. E quel ragazzo adesso è  la mia esigenza- 

-Se è ciò che vuoi gliene parleremo. Del resto quest'idea stuzzica anche me-

-Perfetto allora-

-Ci vediamo dopo- dissi avviandomi verso l'uscita, seguito da Jimmy. Mi infilai la giacca e feci per aprire la porta ma lui mi afferrò delicatamente il braccio. Poi mi guardò per qualche secondo, aprì la bocca e la richiuse subito dopo, restandosene zitto. Scosse il capo e mollò la presa. -Devi dirmi qualcosa?- domandai. Lui esitò un attimo. -Ti amo Percy-.

 

***

 

-La pianti di suonare Santo Iddio! Devo dirvi una cosa- Bonzo mi fissò come per dirmi che in quel momento mi stava odiando con tutto il suo cuore e posò le bacchette a terra. Jones si accomodò continuando a bere la sua birra in lattina. -Ieri abbiamo conosciuto un ragazzo di nome Thomas. Lui è un nostro grande fan e s'è gentilmente offerto di fare da accompagnatore della band durante la tournée- -Non sapevo che esistessero i groupie adesso- sghignazzò Bonham. Lo zittii con uno sguardo. -Che ne pensate?- John Paul alzò le spalle con quel suo solito modo di prendere le cose alla leggera, quasi con sufficienza. Bonzo, chiese se il se il ragazzo gli avrebbe portato da bere quando voleva. -Non è proprio uno schiavo, ma credo che la birra te la porterà volentieri- alla parola birra John accettò di assumere Thomas come "tutto fare". Jimmy accordava la sua chitarra in vista delle prove, e se ne stava in silenzio, mentre io provavo una gioia talmente grande che il petto sarebbe potuto esplodermi. Avevo un sorriso perenne stampato sul volto. Io e Page continuavamo a fissarci, e lui arrossiva ogni volta che lo beccavo a guardarmi. Stavo davvero bene. Riuscivo a godermi quei momenti perché non potevo di certo sapere le vicende che avrei vissuto nelle tre settimane seguenti. Quindi tornai a cantare, spensierato.

 

 

 

 

 

NOTE DELL'AUTRICE: Buonasera. Allora che dire, perdonate il mio ritardo e la brevità di questo capitolo che ha come protagonisti (principalmente) Robert e Jimmy (nel prossimo ci sarà anche Thomas, promesso), ma il tempo è così bello ed io mi faccio distrarre troppo facilmente *Insegue una farfallina* *Si ricompone e torna a scrivere le note dell'autrice* ecco si, voglio ringraziare chi ha messo la storia tra le preferite/seguite, ed in particolare ringrazio Julietds per la sua bellissima recensione (posso chiamarti Penny Lane ?)

Alla Prossima.

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