The real story of Harry Potter

di ele_potterhead
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Il sogno di Harry ***
Capitolo 2: *** Lezione con Piton ***
Capitolo 3: *** Questioni di cuore ad Hogwarts ***
Capitolo 4: *** Decisioni importanti ***



Capitolo 1
*** Il sogno di Harry ***


Capitolo 1 E Harry si svegliò di soprassalto nel suo comodo letto nella torre di Grifondoro. L'indomani mattina sarebbe stato il suo primo giorno di scuola di Hogwarts. In un colpo solo si ricordò che non era sposato con la sorella di Ron, Ginny, non era un auror e di certo non aveva già compiuto diciassette anni! Stava facendo un sogno molto particolare che riguardava lui e... un mago che lo voleva morto: Voldemort. Mai come quella notte la sua immaginazione aveva volato così in alto. Ormai erano le sei e non voleva di certo rimettersi a dormire, così andò a svegliare il suo amico Ronald Weasley per andare a fare colazione insieme. Harry era molto agitato perché non sapeva cosa sarebbe successo il giorno dopo ed era preoccupato per le lezioni che avrebbe affrontato e i professori che avrebbe conosciuto. Di certo non voleva abbandonare tutto questo per dover ritornare dai Dursley; certo che no! I suoi genitori non erano mai riusciti a parlargli della vita ad Hogwarts perchè erano morti quando lui era ancora un neonato in un incidente stradale, come gli aveva sempre raccontato suo zio Vernon. Harry lentamente si alzò dal letto per non fare rumore e andò a svegliare il suo amico Ron per raccontargli tutto ciò che la sua mente aveva immaginato. "Hey Ron, svegliati! Svegliati!" Harry sussurrò all'orecchio di un Ron profondamente addormentato. Di malavoglia lui aprì gli ochhi "Ma Harry, è prestissimo; cosa vuoi?" Di certo Harry avrebbe dovuto imparare che non era MAI una buona idea svegliare Ronald nel bel mezzo di un lungo sonno che sarebbe potuto durare almeno un'altra ora. "Ron, ti volevo dire che ho fatto un sogno stranissimo e c'eravate tutti; abbiamo combattuto insieme contro un mago oscuro e lo abbiamo anche sconfitto! È stato forte! Ma se tu vuoi puoi anche tornare a dormire..." Disse Harry, sapendo che Ron non avrebbe mai accettato la proposta. "Mitico Harry! E.. io ero famoso vero?!" L'amico si era immediatamente svegliato dal dormiveglia. "Ahaha si certo Ron, lo eravamo tutti! Dai, andiamo a fare colazione. Ma... tu sei agitato Ron?" "Beh sai -rispose risoluto- avendo Fred, George e Percy qui, so che non sarà tutto semplice ma questi saranno gli anni più belli della nostra vita! Dai, vestiamoci in fretta e andiamo a mangiare che ho una fame!" "Si, anche io" Rispose Harry tranquillizzato dalla risposta dell'amico. Dopo cinque minuti i ragazzi stavano già scendendo in fretta e furia le scale per andare nella sala grande dove si sarebbe tenuta la loro prima colazione ad Hogwarts. Nota dell'autrice: Ciao a tutti e a tutte, ho cercato di scrivere una FF diversa dalle altre che ho scritto; spero vi piaccia. Questo è il primo capitolo e spero di essere celere a scrivere i prossimi! A presto!

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Capitolo 2
*** Lezione con Piton ***


Capitolo 2

Mentre si stavano dirigendo verso la sala grande, incontrarono Hermione (una ragazza di Grifondoro come loro) e andarono tutti insieme a mangiare. Hermione era una ragazzina con i capelli ricci castano chiaro e due occhi color cioccolato che non si stancava mai di leggere e studiare. Per Ron lei era una piattola perché stava sempre con loro e non la smetteva di seguirli. A Harry non dispiaceva la sua presenza, perché per lui era molto sveglia e anche molto carina. Non lo aveva detto a Ron però, perché sapeva che lui se la sarebbe presa dato che la odiava, così se lo tenne per sé. Ad averli guidati fino alla colazione fu l'odore di croissant che era sparso per tutti i corridoi. I tre mangiarono in fretta perché mancavano giusto venti minuti alla loro prima lezione e dovevamo recuperare i libri e trovare la strada giusta in quel labirinto di corridoi! "Harry, cosa c'è in prima ora?" Chiese distrattamente Ron mentre i tre si dirigevano alla torre di Grifondoro. "Ovviamente Pozioni con il professor Severus Piton. Non avete studiato l'orario delle lezioni?!" Rispose pronta Hermione. In coro Ron e Harry risposero un sonoro "No" e Ron, sottovoce, aggiunse "Io questa non la reggo per tutti e sette gli anni, Harry". Sconsolato Harry pensò che non gli avrebbe mai detto della sua cotta per Hermione per non doverlo farlo arrabbiare ancora di più contro la povera Hermione. I tre recuperarono il calderone, la bacchetta e i libri e si diressero nei sotterranei dove si sarebbe svolta la lezione. Harry non si sentiva più agitato perché sapeva che con due amici al fianco, sarebbe stato tutto più semplice; anche affrontare professori e compagni. La lezione cominciò in tutta tranquillità, anzi, il professor Piton gli sembrava molto simpatico e non vedeva l'ora di conoscerlo meglio. Non si poteva dire lo stesso per Ron che sinceramente pensava che fosse un viscido e lurido serpente! "Bene, signor Potter, mi faccia vedere la sua pozione di Ossofast." Lo chiamò Piton alla cattedra dove campeggiavano le pozioni di Ron, Hermione e Pansy Parkinson (dei Serpeverde). Harry titubante si avvicinò a lui, sperando di aver fatto tutti i passaggi che il libro aveva riportato; così Harry gli porse la fialetta contenente la pozione di Ossofast. Piton la squadrò per alcuni secondi con occhio critico, poi prese un cucchiaio e girò il composto sollevandone un pochino e mettendoselo sul dito. Finalmente Piton si decise a parlare dopo un intero minuto di silenzio in cui aveva quasi ucciso Harry di ansia "Bene, signor Potter, credo che la sua sia la seconda migliore pozione di tutto il corso dopo quella della signorina Granger. Se lei permette dopo la lezione le vorrei parlare privatamente. Grazie, può anche andare a posto". Harry aveva finalmente respirato dopo minuti; e non si era nemmeno accorto che stava trattenendo il respiro! "Bravo, Harry! Siamo i migliori della classe!" Gli disse Hermione con un sorriso in faccia (cosa che fece arrossire Harry). Anche Ron era arrossito; ma di rabbia perché la sua, di pozione, si era classificata ultima. Ron decise comunque di non pensarci e gioì per il suo amico. Harry, felice come non mai, attese con impazienza la fine della lezione per poter parlare con il professore; sperava veramente che fosse una buona cosa! Finalmente la lezione terminò, Ron ed Hermione gli dissero che lo avrebbero aspettato nel corridoio e lui si attardò a mettere a posto le sue cose per far sì che Piton si accorgesse di lui. Il professore alzò improvvisamente gli occhi, sentendosi osservato, e si apprestò a parlargli "Ah signor Potter, le volevo dire che è stato veramente bravo oggi è per questo le volevo chiedere se le andrebbe di diventare mio assistente, intanto per il primo anno insieme alla signorina Granger, con cui ho già parlato prima. Che ne dice?" Harry si sentì così lusingato che si sentì in dovere di accettare. Piton ne fu contento e lo congedò alla lezione che si sarebbe tenuta dopo. Harry uscì dall'aula e raccontò tutto ad Hermione e Ron. La ragazza fu felicissima di essere assistente di Piton con lui; e Ron, livido di invidia, a denti stretti gli fece i suoi complimenti. Harry non ci fece troppo caso perché era troppo occupato a guardare con occhi sognanti la sua nuova amica. I tre ragazzi si prepararono per la nuova lezione: incantesimi con il piccolo professor Filius Vitiosus.


Nota dell'autrice:
Ciao a tutti e a tutte e grazie mille a per aver atteso questo capitolo; sono stata più veloce del previsto ;). Spero vi piaccia e, al prossimo capitolo, in cui continuerò la storia dei tre amici e delle loro prossime avventure. Strano che Piton e Harry siano così cordiali tra loro, no?!

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Capitolo 3
*** Questioni di cuore ad Hogwarts ***


Hermione, Ron ed Harry entrarono nel corridoio che li avrebbe condotti nell'aula di incantesimi.  Ronald era molto emozionato perché fino ad allora non aveva mai fatto un incantesimo e non sapeva se la sua bacchetta avrebbe funzionato abbastanza bene perché apparteneva al fratello Charlie che si trovava in Albania ed era piuttosto vecchia!. Al contrario di Ron, Hermione si era esercitata per tutta l'estate facendo ogni ncantesimo indicato dal libro del primo anno; non aveva dubbi sulla loro riuscita. Harry invece, sperava di essere all'altezza degli altri; o meglio, all'altezza della sua amica Hermione; si era deciso a far colpo su di lei. Nella grande aula li accolse il professor Vitiosus, un ometto molto gentile ed educato, che li invitò a tirare fuori le bacchette e a mettersi tutti in piedi. Per prima cosa avrebbero provato a fare un semplice incantesimo di appello. Avrebbero dovuto soltanto puntare la bacchetta su un oggetto e dire Accio. "Sembra facile" pensò Ron... le ultime parole famose. In tutta la lezione si esercitarono in quell'incantesimo e ci furono reazioni contrastanti: Hermione fu (ovviamente) la prima a riuscire a compiere l'incantesimo ottenendo dieci unti per Grifondoro. Ron per la fine della lezione riuscì a sollevare (sapeva che aveva fatto qualcosa di sbagliato) con l'incantesimo di appello solo una piuma e il cappello del professor Vitiosus, che però non si arrabbiò perché sapeva che la prima lezione sarebbe stata a dir poco disastrosa. Harry riuscì al suo terzo tentativo a chiamare a sé diversi libri (appartenenti ad Hermione). Il compagno di dormitorio Seamus Finnigann, non riuscì nemmeno alzare una stupida piuma, e per questo Ron era sollevato, sapendo che almeno non era stato il peggiore tra i Grifondoro. Dall'altra parte della stanza si trovavano i Serpeverde tra cui Draco Malfoy, un ragazzo di carnagione pallida, molto magro (quasi scheletrico) e con i capelli color biondo cenere, Pansy Parkinson, una ragazza troppo alta per la sua età con i capelli di un nero corvino e degli occhi verdi ipnotizzanti. Al fianco di Draco c'erano due ragazzini abbastanza tozzi che ad Harry ricordavano molto suo cugino Dudley. Scoprì in seguito che si chiamavano Tiger e Goyle. I quattro sembravano molto amici e Harry era deciso a conoscerli meglio. Finita la lezione Ron e Harry andarono a portare in camera i libri per la pausa pranzo e nel corridoio incontrarono Fred e George, fratelli maggiori di Ron che erano nella squadra di quidditch e chiesero ai due amici se avrebbero voluto fare i provini per un posto in squadra. I due si guadarono entusiasti e accettarono immediatamente la proposta di provare a entrare in squadra. In fretta ritornarono nella sala grande e Harry decise di chiedere a Hermione se voleva fare i provini. "Senti Herm, i fratelli di Ron ci hanno chiesto se volevamo fare le audizioni per un posto nella squadra di Quidditch. Vuoi provare anche tu insieme a noi?" "Herm?!" Ron sussurrò spiazzato all'orecchio dell'amico. Imbarazzato Harry fece finta di non aver sentito e aspettò impaziente la risposta di Hermione. "Certo, sarebbe stupendo partecipare con voi due". Detto questo Hermione li salutò e si diedero appuntamento alle due nel campo di quidditch. Appena la ragazza fu fuori dalla portata di orecchio (si, anche quello oblungo di Fred e George!), Ron si decise a chiedere all'amico cosa stava succedendo. "Harry, che storia è questa tra te ed Hermione?" Harry, interdetto, decise di dire tutta la verità al suo migliore amico. "Senti Ron, se te lo dico non ti arrabbi, vero?" Ron fece segno di no con la testa e lo incitò a continuare. "Mi piace Hermione e non te l'ho detto perché avevo paura che ti saresti potuto arrabbiare"disse Harry tutto d'un fiato. Ron pensò a come si sentiva riguardo quella confessione. Era arrabbiato? Non molto ... Gli stava bene? Non aveva problemi nel vederli insieme... " Harry, per me non c'è problema. Basta che non vi sbaciucchiate in giro però! " Harry fu molto contento di essere stato chiaro con Ron e che per lui non ci fossero problemi. Decise che avrebbe parlato con Hermione dopo le selezioni per la squadra di quidditch. 

Nota dell'autrice :
Ciao a tutti e a tutte, ho concluso anche il terzo capitolo. Spero vi piaccia e che vogliate scrivere molti commenti!  A presto.

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Capitolo 4
*** Decisioni importanti ***


I tre amici si ritrovarono insieme nel campo di Quidditch; erano tutti eccitatissimi e speravano di entrare in squadra! Mentre i ragazzi parlottavano tra loro, arrivò Oliver Baston (cacciatore della squadra, nonché capitano dei Grifondoro) che gli chiese di mettersi in fila per fare la prima esercitazione insieme. Ron si iscrisse per partecipare al ruolo di battitore, mentre Harry volle provare con il ruolo di cacciatore; Hermione era indecisa se provare come portiere o cercatrice. La squadra prima delle selezioni era formata da Fred come cacciatore, George come battitore e Oliver come cacciatore. Erano rimasti quattro posti: uno da cacciatore, uno da battitore, uno da portiere e uno da cercatore. Dovevano e potevano sicuramente farcela. Si giocò all'inizio per il ruolo da cacciatore ed Harry si mise in fila insieme agli altri Grifondoro. "A chi serve una scopa? Ripeto: A chi serve una scopa?" Urlò ai ragazzi Madama Bump (insegnante di volo). Quasi tutti i ragazzi alzarono la mano, compreso Harry che ricevette una Scopalinda 5. Avrebbero fatto le selezioni in due per il ruolo di cacciatore:Harry era capitato con un ragazzo del secondo anno; Conrad. Oliver fece un discorso sul ruolo di squadra, sull'amicizia e sulla coordinazione dei giocatori in campo; Harry era così attratto dalla sua scopa che non si accorse che il discorso era già finito, e che ora era il suo turno. Si posizionò al centro del campo e, quando Oliver lasciò liberi i bolidi e la pluffa, Conrad e Harry partirono a razzo per conquistarsi il ruolo di cacciatore. Chi avrebbe conquistato venti punti (quindi la pluffa sarebbe dovuta entrare due volte nei cerchi) e avrebbe schivato tutti i bolidi, sarebbe stato il vincitore. Intanto nella platea,Ron ed Hermione, stavano aspettando impazienti l'inizio dell'incontro ed erano troppo tesi per mettersi a discutere. Qualche fila più dietro si nascondeva dietro una colonna Draco Malfoy, che voleva assistere al provino dei Grifondoro; ma non per spiare, ma per vedere chi sarebbe entrato nella squadra. Nel campo c'era il finimondo e non si riusciva a capire chi fosse in testa perché Neville, commentatore di tutte le partite, stava male e non c'era nessuno che stesse rimpiazzando il suo posto. Harry sfrecciava nell'aria fresca di settembre e si stava avvicinando sempre di più al cerchio di Conrad: aveva già fatto entrare una pluffa nel cerchio; doveva solo resistere in po' di più. Nel momento in cui aveva tirato la pluffa nel cerchio, si sentì colpire alla nuca e per poco non cadde dalla scopa! Si tastò delicatamente la parte colpita, e scoprì di avere un bernoccolo enorme. Oliver in quel momento dichiarò la fine della partita: Conrad non aveva piazzato nessuna pluffa, ma aveva schivato tutti i bolidi, mentre Harry ne aveva beccato uno pur avendo fatto entrare due pluffe. Tutti si stavano chiedendo "Chi vincerà?". In quel momento il caposquadra prese la parola "Allora, spero siate tutti d'accordo nel dichiarare Harry cacciatore dei Grifondoro..." Harry si sentì colmo di gioia e, guardando i suoi amici nella platea, si accorse che loro erano anche più felici di lui! Con il fiatone Harry andò dai suoi amici e aspettò che si decretasse la nuova categoria. Si giocava per il ruolo di portiere; Hermione decise di provare sia quello che il ruolo di Cacciatrice, mentre Ron volle provare sia per quel posto sia per quello di battitore. Harry augurò buona fortuna a entrambi che, quasi cianotici per la tensione, lo ringraziarono a denti stretti. I due ragazzi si guardarono in cagnesco perché dovevano giocare l'uno contro l'altro e si disposero davanti alle due porte. "Vai Hermione!" Uscì l'urlo dalla bocca di Harry che si strozzò all'istante quando Ron lo guardò con uno sguardo glaciale. Aggiunse allora, per farsi perdonare, "Vai Ron!". Harry non sapeva per chi tifare: per il suo migliore amico o per la ragazza per cui aveva una cotta? Intanto nel campo Madama Bump aveva dato ai due avversari le scope e il gioco era iniziato. Dovevano prendere tutte e tre le pluffe senza lasciarsele sfuggire; così Oliver tirò una pluffa verso Hermione che la prese al volo. Fu così anche per la seconda, ma alla terza si scansò dall'altra parte; avrebbe vinto solo se Ron ne avesse presa una. Fu il momento di Ronald che si concentrò sulla rotazione della pluffa e la prese al volo, aveva un'ottima mira! Con sorpresa di Draco, riuscì ad intercettare anche la seconda e la terza: aveva vinto il ruolo di portiere. "È tutta colpa tua! Dovevi solo giocare per il ruolo di battitore! Cos'è non mi vuoi nella squadra perché sai che sfigureresti con me accanto?!" Hermione era a dir poco furibonda e non lo fece cadere dalla scopa solo per buon senso. Rimanevano due posti: o cercatrice o battitrice. "Secondo me, Herm, dovresti provare con il ruolo di cercatrice perché sei agile e hai una vista d'aquila, quindi..." gli propose Harry. "Grazie Harry, tu sì che sei gentile e sai come tirare su di morale una ragazza" puntualizzò Hermione rivolgendosi a Ron. Detto questo la ragazza, impettita, andò da Oliver e gli chiese se poteva fare il provino per cercatrice dato che non era stata presa come portiera. Il ragazzo acconsentì e, dato che non c'era nessun altro per quel ruolo decise di vedere come se la cavava. Hermione era effettivamente molto brava e non aveva mai perso di vista il boccino. I tre ragazzi avevano conquistato i loro ruoli in squadra ma... mancava il ruolo da battitore! Lentamente si fece strada tra gli spettatori una ragazza con la pelle abbronzata, gli occhi blu come l'oceano e una folta 'criniera' di capelli rossi. "Wow" pensò Ron; aveva appena visto la ragazza più bella che avesse mai immaginato. Kelly si presentò ad Oliver; era del terzo anno e non aveva mai partecipato a delle selezioni di quidditch ma aveva voglia di provare. La ragazza risultò una dei più bravi battitori di Hogwarts insieme a Fred. Sarebbero stati una squadra perfetta. A quel punto Harry decise di farsi avanti con Hermione e dichiararle la sua cotta; ma in quel momento gli si avvicinò Ron che gli sussurrò "O me, o lei". Ronald se ne andò senza voltarsi e senza dargli il tempo di rispondere. Ora era nei guai: chi avrebbe scelto?; la dolcezza di Hermione o la simpatia di Ron? Davvero non lo sapeva...
 "Non ti preoccupare, Weasley non ti merita; e se vuoi metterti con la Granger ti devi sbrigare perché quasi tutti quelli del primo anno di Serpeverde non la trovano poi così brutta..." Harry si girò di scatto per sapere chi aveva parlato, e si ritrovò davanti Draco Malfoy. "Ehm... grazie per il consiglio, Draco" disse Harry impacciato. "Di niente Potter, e se ti servono dei consigli o vuoi solo cambiare aria, mi trovi dai Serpeverde" rispose con un sorriso il ragazzo allampanato. In quel momento arrivò di corsa Hermione e Draco se ne andò di soppiatto. "Hey, Harry! Eccoti qui! Ti ho cercato dappertutto!" Disse tutto d'un fiato la ragazza. " Hey, Herm! Possiamo parlare un secondo prima di andare a prendere i libri per la lezione?" chiese titubante il ragazzo. "Se proprio insisti... sai; non vorrei far tardi dalla McGrannit, ma se è veloce... sputa il rospo!" "Ehm si okay. Allora, io penso che tu sia carina, Hermione, e spero per te sia lo stesso. Che ne dici se possiamo provare a essere un po' più di amici?" Harry non sapeva se le parole che aveva detto, fossero all'altezza della situazione. "Harry, anche io penso che tu sia molto carino, ma io non credo di poter sopportare Ronald. Mi dispiace ma devi scegliere. Intanto andiamo a prendere i libri, va bene?" "Certo; ci penserò...".
I due ragazzi si avviarono verso la torre di Grifondoro; nel tragitto Harry ripensò alle parole di Draco: ...se vuoi metterti con la Granger ti devi sbrigare...
"Sì" pensò Harry, avrebbe dovuto prendere una decisione al più presto. 

Nota dell'autrice:

Ciao a tutti e a tutte, spero che questa storia vi stia piacendo. Se avete dei consigli o delle preferenze sul prossimo capitolo, scrivete qua sotto nei commenti; cosa volete che succeda? 
Nel prossimo capitolo inserirò anche la foto di Kelly. Baci ;)

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