Mud's Journey

di Growl
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Inizi ***
Capitolo 2: *** La prima sfida ***
Capitolo 3: *** Passaggio ***
Capitolo 4: *** Forze e debolezze ***
Capitolo 5: *** Cambiare ***
Capitolo 6: *** Luna ***



Capitolo 1
*** Inizi ***


 

 

 

Sogno del 12 aprile, anno quarto
Mi guardai intorno.
C’erano centinaia di pokémon che mi guardavano dal vivo, incitandomi. Sicuramente molti altri stavano seguendo il match da casa. Non sapevo dire se stavano tifando per me, ma qualcosa mi faceva pensare che erano dalla mia parte. Sentivo di aver fatto qualcosa d’importante poco tempo prima, e che la vittoria mi avrebbe portato molto più che il titolo di Presidiatore. La battaglia per diventare il reclutatore migliore di tutti era importante per l’intera regione, non solo per me.
Forse era solo egoismo, niente più.
Guardai la mia squadra e poi quella del mio avversario. Toccava a lui la prima mossa. Mandò in campo un Empoleon. Dalla folla partirono molte voci sorprese, ma quell’esemplare mi sembrava normalissimo, non era cromatico e a prima vista nemmeno migliorato da Ferro o altre bevande energetiche simili. Eppure sembrò anche a me una scelta molto strana.
Mandai in campo, senza pensarci, Sparkling, il mio Luxray. Volevo avere un vantaggio, almeno con la combinazione di tipi. Lui mi sorrise e mi disse che avrebbe fatto del suo meglio. Ero sicuro di averlo allenato alla perfezione, e in questa sfida sarebbe stato capace di fare tutto da solo.
Anche l’Empoleon del Presidiatore stava per fare lo stesso, era sicuramente preparato. Chissà quante lotte aveva affrontato fino a quel momento.
Una campanella suonò. La battaglia iniziò. Sparkling si lanciò immediatamente contro l’avversario. Senza troppe difficoltà, l’Empoleon schivò il Fulmindenti che il mio amico stava per usare. Si concentrò e lanciò una grosso spruzzo d’acqua dal becco. Vedevo il vapore attorno, e capii che stava usando Idrovampata. Il getto era velocissimo, e Luxray non riuscì ad evitarlo. Accusò molto il colpo e notai che era stato scottato. Non si potevano usare strumenti in questa sfida, dovevo sperare che resistesse.
Nonostante i danni che subiva ogni secondo, Sparkling non si arrese e corse nuovamente verso Empoleon. La scottatura non lo fermava. Questa volta il colpo andò a segno. Ma Empoleon non accusò minimamente il colpo, ed era ancora lì, con il suo sguardo sicuro, pronto ad attaccare di nuovo. Aveva una difesa impressionante.
Forse era questo che colpiva il pubblico.
 
"Ehi, cosa stai facendo?" fece una voce femminile dal corridoio.
Mud si affrettò a chiudere un piccolo quadernetto, e non trovando un posto dove appoggiarlo, decise di sedersi sopra. 
Una Vulpix entrò nella camera del pokémon di Tipo Acqua.
"Mud, ti ho chiesto cosa stai facendo."
"Niente, niente! Mi sto preparando per l'esame!"
"Certo, cosa hai lì sotto?"
"Sotto dove? Non c'è niente qui oltre quello che vedi!" ripetè sorridendo.
La Volpe decise di non rispondere. Piuttosto diede una spinta al Fangopesce, che, non preparato, rotolò fino ad arrivare al muro.
"Ehi!"
"E questo cos'é? Un diario?"
​"Ti avevo detto di non toccarlo... E... non è un diario. E' un giornalino onirico."
Lei non potè fare a meno di ridere.
"Non ho idea di quello che tu abbia detto. Ma di certo sembra un diario. E qui c'è scritto qualcosa!"
"Infatti." il  Mudkip si tirò su. "E' il sogno che ho fatto stanotte. Stavo scrivendo."
"Uhm..."
La Vulpix diede un'occhiata veloce alla pagina scritta, soffermandosi solo su alcune parole ma cogliendo il senso generale del discorso. 
"Vuoi dirmi com'è finito?"
"E' diventato tutto bianco all'improvviso. Non sono riuscito a finirlo."
"Davvero un peccato. Era molto interessante."
"So benissimo che sei ironica, Tail. Ora, puoi ridarmi il mio giornalino?"
"Non finché vedo cosa c'è sulle altre pagine!"
Tail prese una pagina a caso, ignorando l'insistenza di Mud e iniziò a leggere.
"Oggi ho visto un documentario molto interessante sui Sindaci e l'Organizzazione. In cima c'è il Presidiatore, che è accompagnato dai Tris, tre Capi scelti dallo stesso Presidiatore. Essi possono rimanere in carica a tempo indeterminato, basta che vengano continuati ad essere nominati."
"Benissimo, puoi smetterla."
"Poi ci sono i Sindaci." continuò imperterrita. "Ogni città ha un sindaco, per un totale di 10. Questi sono perlopiù Presidiatori o Tris che sono stati battuti o che hanno abbandonato il loro ruolo, però in qualche paese vengono nominati dalla popolazione. Io sogno di battere i Sindaci, poi i Tris, e infine diventare Presidiatore! Oh, ma non è difficile! Bastano 8 certificati per passare ai Tris, poi i loro simboli e infine posso vincere su tutti! Mi piacerebbe davvero tanto, per-"
Mud prese improvvisamente il quaderno dalle zampe di Tail e velocemente lo rimise su una mensola. La Volpe guardò il Fangopesce con un'aria annoiata.
"Non far caso a quelle cose. Ero molto stupido all'epoca."
"E quand'era l'epoca? Un mese fa?"
Mud si mise una zampa alla fronte. "Quattro anni fa, appena arrivato qui."
"Tieni quel diario da quattro anni?"
"NON E' UN DIARIO, MALEDIZIONE!"
Tail sospirò. "Va bene, va bene. E' un giornalino onirico. Anche se quello non era un sogno."
"Cosa vuoi? Perché sei venuta?"
"Ti piace cambiare argomento?" 
"Perché sei venuta?"
"E' tardi." sospirò "Il direttore sta chiamando tutti gli aspiranti. Devi fare il tuo esame, come io il mio."
"Mi stavo preparando, ti ho detto."
"Quando hai finito raggiungimi, mi raccomando." disse l'amica sparendo nel corridoio.
 
Una volta preparatosi, Mud si diresse verso la Sala Comune. Forse era un po' in ritardo, ma sicuramente non sarebbe stato l'unico. Finalmente il giorno era arrivato. Stava per diventare Capo Pokémon. L'aveva voluto da sempre. 
C'erano altre categorie di specializzazione in quella scuola, ma lui non aveva occhi che per quella che aveva desiderato fare da quando aveva visto lottare due pokémon più grandi. Bisognava avere diverse qualità per diventare Capo, però lui era stato ammesso all'esame, quindi le possedeva. Per esempio bisognava avere buone capacità di retorica. Non ci riusciva con la Vulpix che aveva come amica, ma con la maggior parte delle specie raggiungeva il suo intento.
Arrivato nella Sala Comune, si guardò intorno. Quel giorno avrebbero sostenuto l'esame quattro categorie. Capi, Atleti, Coordinatori e Attori. Non era molto interessato alle ultime tre categorie, ma Tails era appassionata dalle Gare, quindi sapeva qualcosa della terza.
Anche i coordinatori lavoravano con una squadra, anche se quasi sempre erano diversi pokémon a chiedere ad a Coordinatori di fare parte del team, e non il contrario, che accadeva ai Capi. I coordinatori dovevano vincere sei gare e poi sarebbero passati alla Final, l'ultima fase, in cui partecipavano solo coloro che avevano vinto, appunto, sei gare e quindi sei fiocchi. Il numero di gare per la regione era impressionante, c'erano anche più di tre gare nella regione al giorno, certe volte. Se si era bravi, si poteva vincere velocemente, passare alla Final e poi battere il corrente Gran Coordinatore, per diventarlo e cercare di mantenere il titolo. Il "concorso" si disputava annualmente.
Guardò nel mucchio di Coordinatori per individuare la sua amica, e la trovò in prima fila. Lei lo vide e gli andò incontro.
"Cosa fai?" sussurrò Mud "Non dovresti stare con i tuoi compagni?"
"Sono tutti in ritardo, guarda. Siamo solo in cinque."
"Quanti dovete essere?"
"Dodici, quattro squadre."
"Quattro squadre? Cosa?"
"Lo sosteniamo insieme l'esame, un coordinatore deve sempre avere qualcuno a suo fianco. Non te lo ricordavi?"
​"Beh, di certo non sono io quello che tenta di rendere le proprie mosse più belle da vedere."
"Perché usarle per combattere quando puoi stupire?"
"Non ti capirò mai."
"Stavo dicendo, passeranno quattro di noi. I componenti della squadra migliore."
"E quindi viaggerete insieme?"
Tail diede un'occhiata dietro di sé per vedere se i suoi compagni fossero arrivati, ma erano ancora a quota otto. Quindi annuì.
"Anche se ti capita Wooly?" continuò il Fangopesce.
"Il Furfrou? Se lo mettono in squadra con me perderemo di sicuro, quindi non potrei mai andare con lui." 
​Mud voleva chiedere all'amica se la sua squadra sarebbe sempre rimasta la stessa o l'avrebbe cambiata, ma tutti gli aspiranti Capi erano arrivati.
"Devo andare, tra poco iniziamo." 
"Allora ci vediamo dopo, non ti auguro nemmeno un po' di fortuna." 
"Pensi che non mi serva?"
"No, non te l'auguro perché voglio che tu rimanga qui."
"Vai via, simpaticona."
Tail sbuffò, contrariata, ma si decise a ritornare da dove era venuta.
 
Il mister Sanlo, un Sawk, iniziò quindi il suo discorso.
"A voi tutti, complimenti. State per  fare l'esame per diventare Capo Pokémon."
Delle urla si levarono dai pochi ammessi.
"Questa, però, è la parte più difficile. Nel vostro esame dovrete reclutare un pokémon per poi decidere se accompagnarlo oppure lasciarlo qui. La decisione finale non conta."
I pokémon nel giardino dell'accademia erano detti Minuti. Non avevano avuto successo in nessun esame oppure ne avevano superato uno, ma non quello per diventare Capi. Non c'era differenza, dopotutto non avere un Diploma non era una vergogna per nessuno. Averlo, piuttosto, era un motivo per cui vantarsi.
"Dovrete fare appello alle vostre capacità di persuasione e cercare il Minuto più adatto a voi. Partire per il vostro viaggio insieme è sempre meglio che farlo da soli!" 
Guardò i suoi nove compagni che erano stati ammessi. Solo alcuni di loro sarebbero passati e quindi non avrebbero dovuto fare un altro esame tre mesi dopo. Sperava di uscire dall'accademia quello stesso giorno.
"Benissimo, ora seguitemi."
Il pokémon si avviò verso una grande porta. Aperta, uno spazio aperto con piccoli laghetti, un minuscolo bosco e altri particolari si estendeva davanti a tutti. Lì avrebbero fatto il loro primo reclutamento. In quella zona ci vivevano tantissime specie.
Mudkip voleva tanto trovare uno Shinx, ma durante le sue visite non ne aveva mai visto uno. L'esame doveva essere completato in soli dieci minuti, era davvero poco tempo e questo aumentava l'ansia del Fangopesce. Se non avesse trovato nessuno? Se nessuno avesse voluto seguirlo? Pochi superavano un esame al primo tentativo, quasi tutti i suoi compagni l'avevano provato almeno due volte. Solo per altri due era la prima volta. 
Sanlo continuava a parlare, ma Mud era immerso nei suoi pensieri. 
Qual era la specie più adatta a lui? Dove andare? Seguire gli altri era meglio? Nella sua testa vorticavano solo quesiti senza risposta.
All'improvviso un urlo lo fece sobbalzare. Si concentrò sulla realtà e vide che i suoi compagni erano corsi via. Alcuni erano in cielo, altri correvano verso il bosco, qualcuno sembrava essere sotto terra. 
La sua sfida era iniziata. 
Corse anche lui, sperando che il suo primo compagno non fosse già capitato nelle zampe sbagliate.

 

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Capitolo 2
*** La prima sfida ***


Sogno dell'8 gennaio, anno secondo
Ero in una radura abbastanza ampia, anche se non riuscivo a riconoscere quel posto. Vicino a me c'era un pokémon. Non gli chiesi niente, probabilmente sapevo chi fosse. E' davvero un peccato che non riesco ad essere cosciente nei sogni.
Comunque, non so nemmeno a che specie appartenesse... forse.

Notai improvvisamente una cosa, e non capii com'era possibile che non me ne fossi reso conto prima. Vedevo tutto grigio. Da quando in qua i sogni sono in bianco e nero? Non ne ho idea, ma era sicuramente una cosa strana. 

Il pokémon, che mi sembrava essere viola, mi guidava per il boschetto e mi diceva di stare calmo, che saremmo riusciti a ritrovare Vyl. Mi chiedo chi fosse questo Vyl, anche se nel sogno ne ero sicuro, visto che non feci nessuna domanda. Poi mi dice qualcosa tipo "Come stai?" ed io rispondo di stare bene. A questo il mio misterioso accompagnatore ride, ed io rido dopo di lui. La mia risata, però, è strana. E' molto grave a differenza della mia solita voce. Improvvisamente sento qualcosa muoversi tra le foglie, e il pokémon viola si muove e spia tra i cespugli. "E' lui, è lui!" esulta. "Ci sono anche gli altri?" chiedo. Lui si gratta la testa e dimenticatosene, spia di nuovo. "Purtroppo no." mi dice. Io sospiro, ma gli dico comunque di andare all'attacco. Il mio compagno, quindi, si lancia tra i cespugli e sento il rumore della battaglia. Mi avvicino per guardare, però dopo aver fatto due passi... 

Tail mi sveglia. Ero così curioso! Ma era ora di iniziare le lezioni ed ero in ritardo.

 
Non sapeva dove doveva andare. Poteva immergersi in acqua, ma preferiva non reclutare qualcuno del suo stesso tipo. Era una delle regole base dei reclutatori: bisognava cercare di avere la squadra più versatile possibile. Ovviamente c'erano anche alcuni pokémon che creavano una squadra di un solo tipo, o di tipi simili, le loro avventure venivano chiamate Solo Run. Lui preferiva avere vita più facile e attenersi a quello che i suoi libri di studio gli avevano suggerito. Decise di dirigersi verso il bosco, sicuramente lì avrebbe trovato qualcuno che avesse fatto al caso suo. 
Arrivato lì, notò subito un Pancham. Non era lo Shinx che cercava, ma era comunque intenzionato a inserirlo nella sua squadra, avrebbe avuto tempo per cercare chi voleva in futuro. 
Un'altra regola importante per il reclutamento era la lotta. La maggior parte dei Minuti voleva una prova di forza da parte del Capo. Mud in passato pensava che chiedere anche una battaglia fosse significasse chiedere troppo. Far parte di una squadra era un onore e lottare non era necessario. Eppure bisognava anche sconfiggerli per essere più sicuri che accettassero l'invito, anche se avrebbero potuto benissimo rifiutare. Era tutto nelle loro zampe. 
Mud fece un segno al Pancham per chiedergli di far parte della sua squadra. Quello lo studiò per qualche secondo, poi si girò e ritorno a nascondersi nei cespugli.
All'inizio non capì bene cos'era successo.
Poi realizzò che il pokémon non aveva nemmeno accettato la sua sfida. 
Non lo considerava all'altezza.
Come faceva a saperlo? L'aveva visto lottare? Sapeva se aveva brutti risultati nella teoria? No, di certo. E allora... perché?
Il Fangopesce si sedette a terra, demoralizzato. 
"Com'è possibile..." disse sottovoce "Non mi conosce, perché dovrebbe giudicarmi così? Doveva accettarla, doveva farlo!"
Same, il Fletchinder, volò sopra di lui a una velocità considerevole. Aveva trovato qualcuno anche lui. Mud tentò di trovare conforto pensando che ancora nessuno era riuscito a trovare un compagno.
Poi la voce di Sanlo rimbombò per il giardino. Già due alunni avevano portato a termine l'esame.
Lui no.
"Sono tra i migliori, perché il primo Minuto che ho trovato non ha nemmeno accettato la mia sfida? Non mi ha visto!"
Si fermò un attimo e ripensò alle parole che aveva detto. Il primo. 
Quindi decise di rimettersi in piedi. Non poteva credere che si fosse già buttato giù. Era solo un primo tentativo, doveva farne il più possibili per arrivare al successo, come gli diceva sempre Tail.
Era una buona amica, e senza di lei non sarebbe stato lì.
 
Un Tepig si nascondeva nei cespugli, intimorito dal tanto rumore attorno a lui. Quello era il giorno dell'esame, gli alunni stavano correndo nel giardino cercando di reclutare qualcuno. Lui doveva farsi coraggio, uscire dal suo nascondiglio e farsi notare da qualcuno. Sarebbe stato semplice e veloce. 
Però aveva paura di non soddisfare le aspettative degli altri. 
Aveva provato tre e sei mesi prima, ma nessuno lo voleva. Dicevano che era debole, inutile e che avrebbe solo occupato spazio. Un Axew lo sconfisse, lui chiese di essere reclutato, ma il pokémon gli disse "Sei caduto dopo una sola mossa, a cosa servi?" e se ne andò. Alla fine riuscì a reclutare un Numel e uscì dall'accademia con lui. Non pensava che i Capi potessero essere così cattivi. Credeva che ognuno fosse uguale.
Non era così, a quanto pare. Non era solo una prova per gli aspiranti, ma anche per lui. Vedeva ogni volta uscire nuovi Minuti, mentre lui continuava a rimanere lì. Tra l'altro i suoi due unici amici erano andati nelle squadre di altri reclutatori e non li aveva più visti. Chissà dov'erano in quel momento... forse dai Tris, forse nella squadra del Presidiatore. Potevano anche loro essersi diplomati ed essere diventati a capo di altri Minuti.
No, quello no. Servivano diversi anni di studi per conseguire quell'obiettivo. Obiettivo che non si era mai posto, non aveva mai avuto tanti sogni, tranne che trovare qualcuno davvero affezionato a lui, qualcuno che non l'avrebbe mai lasciato andare. Che credeva nelle sue potenzialità.
Peccato che queste facevano fatica ad uscire. Nessuno voleva impegnarsi per farlo diventare migliore. Per diventare più forti, bisognava essere forti già dall'inizio.
 
Il tempo passava e Mud non trovava nemmeno un pokémon. Evidentemente stava percorrendo la strada sbagliata. Il numero di promossi continuava a salire, oramai erano rimasti lì lui e altri tre suoi compagni. Non voleva che loro fossero bocciati, non voleva trionfare su tutti, semplicemente avere qualcuno nella sua squadra.
Dopo avrebbe pensato a diventare Presidiatore ed essere il migliore di tutti, ora si accontentava di poco.
Un rumore tra i cespugli attirò la sua attenzione. C'era qualcuno. 
"Ehi, c'è qualcuno lì?"
Non ci fu una risposta, ma era chiaro che un Minuto si stava nascondendo lì. Probabilmente voleva sferrare un attacco a sorpresa. Avrebbe dovuto immaginarsi che i Capi lo sapevano, come se non avessero studiato il comportamento dei pokémon da catturare. 
"Sarò io a prenderlo di sorpresa, spero di fare colpo." pensò il Fangopesce. 
Aveva davvero poco tempo, quella era la sua unica occasione.
Si fece coraggio e usò Pistolacqua sul cespuglio.
L'acqua si fece strada tra le foglie e colpì qualcosa. Ci fu un verso. C'era davvero qualcuno lì.
Il Mudkip si diresse verso il cespuglio e lo aggirò: trovò un Tepig al tappeto. Aveva usato una mossa superefficace senza saperlo!
"A quanto pare c'era qualcuno qui." commentò
"Mi hai fatto male!"
"So che potrei sembrare cattivo dicendoti che volevo sconfiggerti, ma vedi il lato positivo!"
"C'è un lato positivo in tutto questo?"
"Ovvio, vorrei reclutarti! Sono qui proprio per questo!"
Il Tepig fece una faccia quasi sconvolta, Mud pensò che, come il Pancham, stesse per rifiutare. Non pensava di avere altre chance di passare, ma forse poteva farcela se correva e trovava qualcun altro. Si girò e iniziò a correre.
"Dove vai?" chiese il Suinfuoco.
"A cercare di reclutare qualcuno. Ho un minuto scarso."
"Aspetta! Aspetta! Voglio entrare nella tua squadra!" 
Lo disse in modo velocissimo, tutte le parole gli uscirono da bocca in un solo istante. 
Mud voleva fermarsi a ringraziarlo e a gioire, ma doveva correre. 
"Presto! Se vuoi far parte del mio team devi correre verso l'edificio insieme a me!"
"Uh?" il minuto storse il muso.
"Ho detto corri! Cosa stai pensando?!"
"Sì, sì! Scusa!"
Si riprese e iniziò a correre con il Fangopesce. Era abbastanza lento, non riusciva a tenere il passo. Mud si chiedeva perché, sapeva le qualità dei Tepig e era a conoscenza che la sua velocità era maggiore dei Mudkip. Forse non voleva sembrare superiore al suo nuovo Capo.
"Se vuoi superarmi puoi farlo! So che sei più veloce, se arrivi là e dici a Sanlo che ti ho reclutato ti crederà!"
Il Tepig tentennò nel rispondere, ma riferì al tipo Acqua che preferiva rimanere al suo passo.
"Io dico che bisogna rischiare!" ripetè
"Meglio d-di no, potrebbe... squalificarti! E sarebbe brutto! Non potremmo stare insieme!"
Non accettava completamente la decisione, ma intuì che non c'era verso di fargli cambiare idea, né di farlo andare più veloce.
Oramai l'entrata del giardino era vicina, i sei compagni che erano già passati facevano segni al mister che stava urlando qualcosa. Il Mudkip non sapeva se i promossi stessero spingendo Sanlo a terminare la gara o a prolungarla. Meglio che fosse la seconda ipotesi.
Il Tepig iniziava a stancarsi e andava sempre più lento. Allora il Fangopesce lo prese per una zampa e inizio a spingerlo avanti, fino a farlo inciampare e strisciare.
"Ora sì che mi stai facendo male!"
"Se corressi sarebbe molto meno doloroso!"

Non vedeva i suoi altri tre compagni nelle vicinanze. Niente da fare per loro, avranno riprovato tre mesi dopo.
Sentiva Sanlo fare il countdown, sperava di fare in tempo, ma il Suinfuoco lo stava rallentando sempre di più.
Mancavano pochi metri.
Sempre meno.
Pochi secondi.
Poco tempo.
Uno.
Zero.

E non era arrivato dai suoi compagni.

 

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Capitolo 3
*** Passaggio ***


Aveva cercato, aveva trovato un Tepig da reclutare e aveva corso contro il tempo. Perché doveva perdere la sua opportunità a un passo dall'ottenerla? Si era impegnato così tanto! 
Il Suinfuoco lo guardava. Non era l'unico, ma era il solo che sembrava dispiaciuto. Gli altri compagni che avevano superato l'esame chiacchieravano fra loro ignorando Mud, mentre Sanlo lo osservava pensieroso. 
Forse stava decidendo cosa farne. Magari gli avrebbe dato un'altra occasione. Dopotutto aveva convinto qualcuno a intraprendere un viaggio con lui! Il tema dell'esame era quello: reclutare un pokèmon!
L'aveva fatto, voleva il suo premio. Sperava di iniziare a coronare il suo sogno. 
"Cambierà idea!" sussurrava il Tepig. Mud doveva credergli. 
"Ora ci farà uscire di qui e inizieremo il nostro bel viaggio!" sorrideva. 
I tre bocciati stavano arrivando mesti dal bosco, scontenti e stancati dal fatto che avrebbero dovuto sopportare altri tre mesi di scuola. Forse per qualcuno di loro non era neppure la prima volta.
Il Fangopesce voleva essere sicuro che per lui fosse l'ultima.
 
Non doveva essere una fine, ma un nuovo inizio. L'aveva reclutato. Un pokémon aveva reclutato Berrie. Non era arrivato in tempo all'accademia, ma per quanto ne sapeva era necessario avere un Minuto al proprio fianco per passare. Se non fosse stato così, sarebbe stato un problema. Sarebbe stato difficile che qualcun altro lo volesse in squadra.
Quel Mudkip era speciale e non solo perché forse sarebbe stato il suo Capo. Qualcosa in lui lo faceva essere superiore agli altri candidati. E per la prima volta tra tutti, era gentile. Non potevano fare in modo che rimanesse chiuso tra quei muri. Era perfetto. 
"E' a conoscenza del fatto che non è riuscito ad arrivare qui nel tempo prestabilito, Mud?" chiese Sanlo.
"Sì, ma ho reclutato un Tepig! Non vede? E' come se avessi passato l'esame!" replicò l'alunno.
"E' già successo che qualcuno abbia reclutato qualcuno ma poi non sia arrivato in tempo. Perché dovrei fare un'eccezione?"
"Sono arrivato a dieci passi dal traguardo! Qualcuno ha mai fatto questo, eh?!" 
"Non mi aspetto un tono simile dagli studenti." rimproverò il Sawk.
Mud abbassò la testa e ascoltò il mister. Berrie non aveva sentito il bisogno di intervenire e non credeva di dover farlo. Se la sarebbero cavata.
"Perché dovrei mandarla lì fuori?"
"So tutto quello che c'è da sapere! Signore, la prego! Questo è il mio sogno!"

"Lo è anche degli altri. Questo è stato il migliore esame da almeno due anni. Sei pokémon sono passati. E sono stati tutti molto bravi."
"Non vedo perché non ci possa essere un settimo promosso se se lo merita."
Infatti se lo meritava. Era stato bravo.
"Non volevo unirmi a lui..." iniziò a dire Berrie.
Mud lo guardò arrabbiato. Chissà cosa pensava. Il Tipo Fuoco non intendeva penalizzarlo, però. Anche Sanlo sembrava interessato.
"Ma mi ha convinto grazie alla sua tecnica di lotta. Ha fatto tutto in modo giusto, mi ha sconfitto subito! Ho provato a fare del mio meglio ma non c'era possibilità di vittoria!.."
Sperava di aver detto le parole giuste. Non voleva rimanere in quel giardino un attimo di più.
"Lo capisco." fece il mister. "Ma è ovvio. Tu ti sei voluto unire a lui perché è forte... peccato che debba lasciarlo. Magari lo ritroverai tra tre mesi!"
"E' colpa mia se non ha raggiunto il traguardo. L'ho rallentato io! La prego, lo faccia passare! Se lo merita più di chiunque altro! Mi ha visto, vero? Avevo... una zampa graffiata da un ramo. E' per questo. E' colpa mia..."
"Dovrebbe assumersi le proprie responsabilità. I reclutatori sanno che devono scegliere il momento giusto per attaccare, muoversi... difendersi. Anche la velocità è importante in questo campo."
"Per favore!" riattaccò Mud "Ero a poco così! Mi avrebbe dato altri tre secondi e sarei arrivato al traguardo!"
Sanlo guardò i due, quasi sfiniti, poi i dodici passati tra Capi e Minuti. Quindi decise cosa fare. 
 
"...E infine complimenti a Mud! Il nostro settimo promosso con il suo compagno! Berrie, il Tepig!"
Qualche alunno delle altre classi fece dei complimenti.
"Grazie mister, sapevo che mi avrebbe ascoltato."
"Sei promettente. Rendimi fiero."

"Lo farò."
Sanlo prese un timbro e lo intinse in qualcosa simile all'inchiostro, per poi lasciare un marchio nero vicino all'orecchio del Mudkip. Il marchio dei Capi Pokémon.
Mud e Berrie scesero dal palco. Il primo salutò Sanlo, comunque triste di lasciarlo. L'aveva accompagnato per quattro anni e ora non l'avrebbe più visto. Però... adesso che ci pensava...
"Tail! Devo salutarla!" esclamò
"Eh? Tail? Chi è Tail?" chiese incuriosito il Suinfuoco.
"E' del tuo stesso tipo... è una Vulpix che conosco da quando sono venuto qui."
"Non ha fatto l'esame come te, però."
"Lo so, lo so. E' che ha scelto d'intraprendere un'altra strada... quella della coordinatrice."
"E' passata?" 
Proprio davanti a loro due, quattro pokémon erano scesi da un altro palco. Tra di loro Mud riconobbe la Volpe. Non esitò e corse verso di lei.
"Allora, allora!" fece velocemente "Com'è andata? Voglio saperlo!"
"Mud, che fai! Ho appena finito e già mi vieni incontro!" 
Tail guardò i suoi tre compagni e disse loro che si sarebbe allontanata per pochi secondi, quindi ritornò a parlare con il Fangopesce.
"Sì, sono passata."
"Oh, sono così felice per te!" 
"E' che nella mia squadra c'è Wooly!" 
"Oddio, un vero peccato!" esclamò Mud tentando di essere più deluso possibile, anche se non ci vedeva niente di male. Era un po' noioso, quel Furfrou, però essere passata doveva essere una gioia più grande di quel piccolo dispiacere.
"Puoi dirlo bene! ...Sembra che tu ce l'abbia fatta. Sei così allegro."
"Infatti! Ho reclutato un Tepig che sembra promettere bene!"
Da lontano, Berrie fece un segno con la zampa.
"Starei più tempo a parlare con te" continuò Tail "Ma devo assolutamente andare. La nostra squadra deve decidere come procedere."
Tail si girò per andare dai suoi compagni, ma l'amico la prese per una delle sue code.
"Che vuoi adesso?"
"Volevo chiederti... ci rivedremo mai?"
Lei rise. "Certo che ci rivedremo. Quando arriverò alla Final t'inviterò. E ci arriverò già quest'anno."
Mud scosse la testa e si diresse da Berrie.
"E adesso che facciamo?" domandò quest'ultimo.

"Dirigiamoci verso il Campo Aperto. Non è molto vicino, ma lì potremo allenarci. E' davvero utile, ci sono molti Capi!"
​Mud non vedeva l'ora di iniziare a lottare, però prima corse verso la sua stanza e afferrò un suo borsellino, dove avrebbe conservato i diversi strumenti utili al suo viaggio, ma soprattutto il suo giornalino.
"Posso... averne uno anche io?" chiese Berrie intimidito.
"Certo!" 
Mud lanciò un altro borsellino verso Berrie, ma questo non riuscì ad afferrarlo con la zampa, mettendosi a ridere e poi legandoselo al collo.
 
Il viaggio fino al Campo non era breve, quel Mudkip aveva ragione, ma Berrie sapeva che sarebbe stata la sua occasione di brillare. Non aveva mai combattuto contro altri pokémon, non era mai stato spinto a farlo.
Ma se il suo Capo lo voleva, l'avrebbe fatto. Doveva migliorare per lui e dimostrare a quelli che l'avevano rifiutato che avevano sbagliato di grosso. 
Il Fangopesce provava a farlo parlare, ma il Tepig preferiva pensare a se stesso.
"Ehi, poi mi vuoi spiegare come mai sei stato più lento di me prima? Non hai la zampa graffiata, si vede da un miglio."
"…Forse è guarita!" rispose insicuro
"Dai, dimmi la verità. Qual'è il problema?"
Berrie non sapeva che dire. Provò con la sua unica conoscenza.

​"Sono di una natura che peggiora la velocità. Mi vergogno… per questo sono più lento."
"Oh, ma non devi vergognarti della tua natura! Influenza, ma puoi cavartela anche senza essa! Per esempio, io sono di natura Mite. Non sono proprio così irritabile."
"Eh. Sicuro?"
"Si, vorrei sapere qual'è la tua natura. E' raro che qualche Minuto lo sappia. Sei molto intelligente!"
In realtà il Suinfuoco non sapeva bene nemmeno cosa fosse una natura. Sapeva che aveva a che fare con il comportamento del pokémon e con qualche statistica, ma niente più. Ed era sicuro che il suo punto di debolezza non fosse la velocità, ma l'attacco speciale. 

E non sapeva quali nature facevano diminuire la velocità.
​"Guarda… perché non indovini tu allenandomi? Nemmeno io ne sono sicuro!"
"Eh. Sei simpatico. E siamo arrivati. Pronti per allenarci!"
Berrie si guardò intorno. Diversi relcutatori stavano facendo combattere i loro compagni e loro stessi, a volte, partecipavano nelle lotte.
"Io sono molto emozionato!" esclamò Mud "Non mi ero mai allenato contro qualcuno che non conoscevo!"
​"Eh già… nem… nemmeno io, eheh!"
"Sicuro di essere pronto? Ti vedo un po' preoccupato." 
"Non è la preoccupazione! Bensì…" Berrie cerco' di improvvisare. "L'emozione! Sono così ansioso di fare la mia prima lotta!"
Mud gli sorrise e annuì.
"Anche io ero ansioso questa mattina. Ma alla fine sono passato e adesso sono insieme a te! Questa sarà solo l'inizio della nostra avventura!"
​"Solo l'inizio… chissà… dove andremo insieme."
Non ne aveva la più pallida idea, ma sperava lontano. L'importante era insieme. 
"Chissà? Non dovremmo esserne già sicuri? Andremo alla sede dell'Organizzazione e diventerò Presidiatore grazie a te e altri quattro compagni!"
A quanto pare l'aveva scelto un sognatore. Sognava pure lui di diventare un Capo Pokémon, ma non era mai riuscito ad essere ammesso.
"Ti vedo pensieroso. Pensi a come sconfiggere i nemici? Chi sconfiggere forse? Magari un Ducklett? O quel Mareep?"
Mud interruppe i pensieri del tipo Fuoco.
Questo pensava più se sarebbe riuscito a sconfiggerli. 

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Capitolo 4
*** Forze e debolezze ***


Il Campo Aperto era, come suggerisce il nome, un vasto prato con nessuna particolare costruzione, tranne capanne ed un centro Pokémon. Qualche Machoke stava lavorando per costruire altri edifici.
Il sole splendeva, forse per una Siccità di un Ninetales, alzando la temperatura, e creando un ambiente favorevole per i tipi Fuoco, e al contempo danneggiando i tipi Erba, i quali facevano attenzione a rimanere nascosti sotto qualche albero o protetti in qualche altro modo. I tipi Acqua, invece, si rilassavano in piccoli stagni, mentre qualcuno di loro creava giochi d'acqua. La zona era gremita di Capi, ma probabilmente molti di loro erano anche Coordinatori o Atleti, dopotutto si poteva notare in lontananza un campo, sicuramente destinato a loro. Attorno ai limiti del campo sorgeva un vasto bosco, anche se prima di questo c'era un lastricato dov'era molto piacevole camminare.
La cosa più importante, però, era che Mud vedeva lottare dappertutto. Dovunque si girasse, qualcuno lottava. 
A lui piaceva vedere i pokémon lottare, voleva diventare come loro. Ora che aveva iniziato il suo viaggio, niente avrebbe potuto fermarlo. Era a conoscenza che avrebbe dovuto sopportare sconfitte, anche molte. Gli sarebbero bruciate, ma al contempo ne avrebbe approfittato. E poi avrebbe raggiunto una vittoria, forse sofferta, ma che vittoria è se è una sfida semplice? 
Non si voleva definire testardo, ma in realtà lo era. Alcuni definivano la sua una fissa, che di solito è irrealizzabile. Quella sarebbe stata realizzabile e ne era certo. Sapeva di essere capace di raggiungere i suoi obiettivi e aiutare la sua squadra a brillare. 
Era ambizioso. Tutti glielo facevano notare. Non era ambizioso come gli altri alunni, spesso loro cadevano al primo errore, lui si rialzava, come aveva fatto con l'esame. Chissà quante altre volte sarebbe riuscito a superare le difficoltà. Voleva superarne il più possibile.
Inoltre era volenteroso. 
Poteva essere un ottimo cocktail di pregi, ma gli stessi erano anche difetti. Mud tentava di non ricordarselo, ma era così. Fino ad allora ad inseguire i propri sogni non c'era stata nessuna ripercussione. Tutto molto bene, per quel momento aveva ottenuto tutto quello che voleva e sentiva che sarebbe andata così per tanto tempo.
​Però non sapeva quando quel tempo sarebbe finito.
 
"Potrei scegliere io?" chiese gentilmente Berrie.
"Intendi lo sfidante?"
"C-certo!.. Poi volevo chiederti... cos'hai in testa? Sei sporco di vernice!"
"Ah, questo vicino all'orecchio?"
Mud indicò una specie di tatuaggio a forma di zampa, era nero ed aveva sei dita. Queste erano però di colore blu e si vedevano a malapena sulla pelle del Fangopesce. 
Berrie annuì.
"E' il marchio dei reclutatori. Sai... potrebbe succedere che un Capo si avventuri da solo e che a me piaccia la sua specie. Potrei scambiarlo per un Minuto. Questo marchio mi permette di non fare figure di... ehm... brutte figure."
"A me piace, comunque. E' carino."
Mud avrebbe preferito parole tipo figoforte fantastico piuttosto che carino. Anche se alla fine non importava a nessuno tranne che a lui.

"Comunque sì, chi vuoi affrontare?"
Mud vide il Tepig guardarsi attorno e studiare i diversi reclutatori con i loro pokémon. Alcuni avevano solo un compagno, altri anche tre o quattro. Il Campo Aperto si trovava tra l'Accademia, la Palude Forzuti e Costablu, che era rinomata per avere un sindaco di Tipo Folletto, una Sylveon che era subentrata da poco e che era molto forte. Era ovvio, quindi, che c'erano molti tipi di Capi con diversi punti di forza e punti di debolezza. Il Fangopesce non avrebbe mai voluto sfidare qualcuno che avesse ricevuto già quattro Certificati, perché sicuramente sarebbe stato più forte di lui. Se Berrie avesse fatto un errore, non sarebbe stata la fine del mondo... dopotutto era a lui che spettava la decisione finale.
Il Suinfuoco chiamò il suo reclutatore e gli indicò una coppia di un Joltik e di un Butterfree. Voleva sfidare loro.
"Sei sicuro? Butterfree è lo stadio finale di Weedle, potrebbe essere forte e non so se sarai in grado di sconfiggerlo..."
"Beh, sono superefficace contro il suo tipo, quindi dovrebbe andare tutto bene."
"Guarda, se non hanno nemmeno un Certificato li sfidiamo."
Mud si diresse verso i due e gli chiese se avessero esperienza con i Sindaci. 
Questi risposero di no, che avevano superato l'esame tre mesi prima e che per contrattempi non erano riusciti nemmeno ad allenarsi. Allora il tipo Acqua colse l'occasione e propose loro una sfida due contro due, secondo le regole normali delle battaglie. 
Quando due pokémon di una squadra sono KO, questa ha perso e l'altra ha vinto. Niente di più semplice. Dopotutto quella squadra sembrava abbastanza debole e non preparata alle mosse superefficaci.
I quattro si diressero in un piccolo spazio al riparo da troppi sguardi. Per tutti era la prima volta che avrebbero dovuto affrontare qualcuno e, mentre Blanc, il tipo Coleottero, sembrava distratto, Mud era perfettamente concentrato.
"Berrie, te la senti di iniziare tu?"
"Ehm, dipende da chi metterà in campo per primo, no?"
Blanc intervenì.
"Dobbiamo decidere chi inizierà. Lanciamo una moneta. Testa o croce?"
"Testa." 
Il Tepig lanciò la moneta e il fato decise che a iniziare sarebbero stati gli avversari.
Al neodiplomato andava bene, al Butterfree sarebbe toccata la scelta di chi schierare per primo e di conseguenza lui avrebbe potuto regolarsi. L'avversario decise di mettere in campo il suo amico.
"Jojo, vai e vinci questa battaglia!" disse carico.
Mud pensò che Berrie sarebbe stato in grado di gestire quella situazione, quindi mandò lui a combattere. Poteva essere rischioso sfidare Blanc, preferiva farlo lui stesso.
"Va... va bene, come vuoi tu."
 
Berrie stava lottando. Voleva farlo, ma al contempo ne era spaventato.
Perché in fondo era sicuro di non riuscire a farcela. Anche con l'aiuto di Mud. Questo disse qualcosa, ma il Tepig non lo sentì.
Subito dopo il Joltik attaccò con Facciata, facendo un danno non troppo grande, ma comunque efficace.
"Berrie... stai attento!" fece il Fangopesce.
"Continua così, Jojo! Adesso usa Elettrotela per rallentarlo ancora di più!"
"Non permetterglielo, spostati e attacca!"
Il Tipo Fuoco cercò di compiere le azioni che il Mudkip gli aveva ordinato e usò Braciere.
Però l'attacco non ci fu.
Mud guardò il compagno confuso, ma Jojo non aveva perso tempo. Una ragnatela si creo dalla bocca dell'avversario e si schiantò contro Berrie, il quale rimase intrappolato in essa.
"Berrie, non importa! Adesso usa Azione, però! Liberati dalla seta!"
Il Suinfuoco si divincolava, ma alla fine riuscì, grazie alla mossa a uscire fuori dalla ragnatela. Tentò di individuare il Joltik, ma grazie alle sue piccole dimensioni, questo si confondeva con il terreno.
"Dai, riprova ad usare braciere su tutto il campo!" 
E ci provò, ma dal muso di Berrie non usciva niente. Solo fumo.
"Ahah!" rise il Butterfree "Jojo, adesso di nuovo Facciata!"
Da terra si alzò un piccolo insetto, che si rivelò essere l'avversario. Saltò verso il Tepig e, nonostante le piccole dimensioni, lo fece rotolare a terra.
"Che stai facendo?" chiese preoccupato Mud al compagno
"Non riesco... ad attaccare... e mi sento debole..."
"Che cosa terribile." scherzò Blanc "Non vedo perché dobbiamo continuare con questa lotta. Jojo, un'ultima Facciata!"
"Rialzati! Prova almeno a fare qualche altro danno!"
Ma non ci riusciva, non si sentiva abbastanza forte. Lo sapeva, non era ancora pronto. Poi il colpo di grazia. Ora non riusciva nemmeno a tenere gli occhi aperti. 
 
Si risvegliò su un lettino di paglia, in una piccola capanna. Era comodo ed era sicuro che si fosse addormentato. Non era molto arredata, c'era solo una mensola di legno, dove era riposta una ciotola. Fatta anch'essa di legno, come la capanna stessa. In generale poteva definire quella stanza un po' vuota. Non c'era nemmeno una finestra, però dalla porta aperta poteva capire che era forse mezzogiorno.
Dov'era finito? Si ricordava solo di aver perso in una lotta. E probabilmente di aver deluso Mud...
"Stai bene? Ti sei ripreso?"
Era la voce del suo Capo. 

"Puoi spiegarmi cosa è successo?" 
Mud entrò dalla porta piano, socchiudendola. 
"Abbiamo perso?" si affrettò a dire Berrie
"No, sono riuscito a sconfiggere Jojo e Blanc poco dopo. Sei andato KO cinque minuti fa, ti ho portato al Centro Pokémon e ti hanno dato del succo di Revitalseme, così sei potuto ritornare alle tue forze."
"Andiamo a cercare di sconfiggere altri Capi?"
"Prima vorrei chiederti una cosa, perché non riuscivi ad usare Braciere? E soprattutto... di solito quando un pokémon va KO sviene solo per qualche secondo, poi si rimette in sesto. Ti sentivi poco bene?"
Quindi l'aveva capito. Era successo. L'avrebbe lasciato.
Doveva dire la verità? Era evidente ormai.
"Mud. Ti sarai accorto che non sono una cima nel combattimento..."
"Era la tua prima volta, sono certo che migliorerai!"
"Non lo farò invece, non sono buono a nulla!" gridò iniziando a piangere.
"Che cosa dici? Tutto questo è normale..." tremò Mud.
Il Capo era bravo, sembrava veramente onesto, era una delle sue qualità. Anche lui, però, sapeva che aveva sbagliato a scegliere Berrie. 
"Non so fare niente. Dovrei andarmene." disse alzandosi. 
Mud lo guardò stupito. Forse perché non poteva restare senza un minuto... forse poteva, ma non importava al Suinfuoco. Sarebbe stato meglio senza di lui.
"Puoi-" continuava a ripetere più dolcemente possibile, ma chiaramente mentiva. "Puoi restare..."
Iniziò a dirigersi verso la finestra, ignorando le sue parole. Non voleva continuare a deluderlo, non voleva deludere sé stesso continuando con questa farsa. 
"Addio." 
Si ritrovò sull'uscio della capanna.
"Ok, vai allora!" urlò Mud. "Resta senza di me!" 
Eccolo. Quello che aspettava. Era un ok da parte del suo Capo. Gli andava bene. 
Lo guardò per un'ultima volta e corse via, però non si voltò più. 
 
​Che cosa aveva fatto?
Aveva lasciato andare Berrie. 
​Aveva urlato contro di lui.
Aveva sbagliato. 
Non poteva credere di essere stato così duro con lui. Si era lasciato andare così, all'improvviso. Capiva che non eccelleva nella lotta, ma non voleva veramente dirgli di lasciarlo solo. 
Era la prima volta che aveva fatto una cosa del genere, ma a tormentarlo di più era che forse voleva veramente far andare via quel Tepig, ma non voleva ammetterlo a sé stesso.
Camminava per un viaggetto piastrellato, circondato dall'erba tagliata, intorno al Campo Aperto. Era lì da un po', e da più tempo si era fatta sera. La luce della luna illuminava solo la strada che avrebbe dovuto percorrere. 
Passo dopo passo, però, era sempre più insicuro, anche se non si sarebbe mai arreso.
Decise quindi di tornare verso il Centro Pokémon e cercare una capanna in cui dormire. L'Audino fu gentile e subito gliene assegnò una. Assonnato e stanco, il Fangopesce prese le chiavi e iniziò a camminare per il corridoio, a testa bassa. 
 
Il mattino dopo si tirò su, non avendo la minima idea di cosa dovesse fare. Era senza un Minuto e doveva assolutamente reclutarne uno al più presto, altrimenti ci sarebbe stato il rischio che il suo status di Capo potesse essere "revocato". 
Prese il suo borsellino e mestamente uscì dalla capanna. Davanti alla sua porta, però, c'erano tre pokémon. 
Un Camerupt, una Ralts, e Berrie.
"Ciao, Mud." NdA: Mi dispiace per il ritardo nei capitoli, provvederò ad aggiungerne ben tre oggi!

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Capitolo 5
*** Cambiare ***


Sogno del 21 dicembre, anno primo
Oggi non ho fatto un bel sogno. Era davvero un brutto sogno. Stavo insieme a diversi Pokémon, ma in particolare tre grandi tipi Drago, sui quali stavo in groppa... e volavamo in cima alla regione Faceva caldo, ma il vento mi rinfrescava e mi sentivo felice, e sembrava tutto così reale! Ah, però ero molto di fretta, e un Pokémon mi diceva di fare velocemente. Io obbedii senza dire niente, credo fossi molto preoccupato.
All'improvviso però succede... arrivano altri Pokémon di Tipo Volante, dei Talonflame, e ci colpiscono. Io mi tengo e riesco a non cadere, però le mosse continuano e mi rendono più vulnerabile. Il Salamence dove mi trovo subisce molti colpi, sembra stanco dopo un po'... C'era qualcuno insieme a me, forse un Gulpin, anche se non sono sicuro. Però era verde! Il grande tipo Volante inizia a volare più velocemente, preoccupato... e anche io lo sono. Però di nuovo viene colpito, e mi dice che deve volare via. Io mi arrabbio, ma mentre i Talonflame continuano ad usare Fuocobomba, lui resiste. Era molto bravo, lo stava facendo per me!
Alla fine arriviamo in un bosco, e io continuo a lamentarmi. Lui mi diceva di stare zitto, ma io non volevo! Allora si arrabbia e inizia a urlare più forte. Io non so più che dire, poi diventa tutto nero. C'era qualcuno che mi aveva attaccato o era stato proprio il Tipo Drago? 
E poi mi sveglio... per fortuna. Era da tempo che non facevo un incubo così brutto... o proprio un incubo in generale.
 

Il sole ormai era da poco sorto e si svegliava dal suo sonno nelle acque di Mar Luce, anche se era rimasto a sognare tra alcune nuvole per un po' più di tempo. Forse aveva avuto in incubo, forse un bel sogno, ma sicuramente a differenza di Mud aveva sognato. Per la prima volta dopo molto il Fangopesce non si ricordava il suo sogno. Probabilmente era per la pressione della sera precedente, aveva pensato solo a quello.

Il Campo Aperto, nonostante fosse molto presto, già stava iniziando a riempirsi. Molti Pokémon erano usciti dalle loro capanne e si stavano allenando, e i Machoke che aveva visto il giorno prima erano ancora a lavoro. Riuscì a notare anche uno Staryu che aveva visto all'Accademia il giorno prima. Aveva reclutato una Girafarig e la stava allenando facendola correre, volendo aumentare la sua velocità. 

​Sarebbe pure andato a salutarlo, se non fosse stato per la situazione in cui si trovava. 

Appena sveglio, doveva affrontare una decisione importante.

Berrie aveva intenzione di scambiare Capo. 

Era possibile, un Minuto poteva decidere di andare in un'altra squadra, anche se ci doveva essere l'approvazione del suo precedente Capo. Quello che colpiva Mud era la velocità con cui il suo compagno aveva già trovato qualcun altro.

"Non preoccuparti, questa Ralts può sembrare un po'... una testa calda, ma è un'ottima compagna!" fece il Camerupt, vedendo Mud tentennare. "Il mio nome è Cameron, comunque... magari ti aiuterà a rompere il ghiaccio." 

"Buongiorno..." sussurrò Mud, non sapendo proprio cosa dire.

"Come ti ho detto prima, sarei interessato a scambiare Berrie per la mia Ralts, Fancy. Ho da sempre un'aspirazione. Reclutare qualunque tipo Fuoco, ed è la prima volta che vedo un Tepig." 

Mud guardò Tepig, che si era ritirato in disparte. Appena il Suinfuoco si accorse che lo stava guardando, riabbassò lo sguardo.

"Tra l'altro la sua storia è davvero tragica." 

"Una storia tragica?" chiese sorpreso Mud.

"Si, una di quelle cose strappalacrime e bla bla." 

La Ralts incominciò così a parlare. Probabilmente era una testa calda. Ma forse sapeva combattere meglio di Berrie.

"Fancy!" la rimproverò il suo Capo.

"Scusa, allora ti lascio parlare." 

"L'ho incontrato che vagava qui intorno... non sapeva dove andare, quindi mi sono avvicinato e gli ho offerto di venire a casa mia, qui vicino. Mi ha raccontato che fino a poco tempo fa viveva insieme ad altri Tipi Fuoco vicino ad un vulcano, e amava stare lì, si sentiva a suo agio. Un giorno, però... arrivarono dei Tipi Acqua. Diciamo come te."

Mud si sentì preso in causa, ma non accennò a parlare.

"Però... completamente diversi... infatti causarono terrore tra la popolazione di quel luogo. Come sai l'Acqua batte il Fuoco, e quella zona fu resa inabitabile per quel tipo. Berrie non poteva tornare lì... e non aveva idea di dove potessero essere i suoi compagni. Fortunatamente, dopo qualche giorno, ritrovò un Magcargo... e insieme andarono a cercare un altro posto in cui vivere. Magcargo, però si rivelò essere un criminale, aveva rubato diversi strumenti."

"Ah... e che è successo a Berrie?"

"Come puoi immaginare, è stato mandato nel giardino della tua accademia. Ed ha vissuto lì, aspettando che qualcun altro lo accettasse per quello che era. Davvero una brutta vita... almeno fino ad adesso."

Mud era stupito che Berrie non gli avesse detto niente.

"Mi... dispiace" fu quello che riuscì a sussurrare.

"Beh, non devi mica dirlo a me."

Aveva ragione, avrebbe dovuto dirlo a Berrie, ma non era il momento per farlo.

 

Mud rimase qualche minuto a riflettere sulla sua decisione. Berrie era ancora un suo Minuto, ma niente gli impediva di abbandonarlo definitivamente. Se non avesse accettato lo scambio se ne sarebbe andato lo stesso.

Dopotutto, dopo aver ascoltato Cameron e saputo di quello che era successo al Tepig aveva capito che si sentiva meglio con un Tipo Fuoco. Magari quella Ralts era più simpatica di quanto sembrasse. 

"Speriamo che non voglia scambiarla per il suo carattere." pensò.

Lanciò un'occhiata vicino al Centro Pokémon, dove si trovavano il Suinfuoco e il Camerupt. Non vedeva la Ralts.

"BU!" 

Mud sobbalzò e perse l'equilibrio, cadendo rovinosamente su un lato. 

Che cosa era stato?

"Ah! Preso!" fece qualcuno alle sue spalle. Era lei.

"Fancy... giusto?" Mud si rialzò in piedi e si girò. "Ti pare una cosa normale questa?" 

"Ti è piaciuto lo scherzo?" 

"Vedo che non hai risposto a nessuna delle mie due domande." 

"Perché dovresti essere tu a fare le domande e non io?" corse sorridendo.

"Perché non era il momento di spingermi!"
"Vedi che funziona benissimo così? Io sono bravissima a fare le domande, tu a rispondermi! Sei proprio simpatico!" 

Mud sospirò. Vide che Fancy aveva una sciarpa nella mano destra.
"Che cosa ci fai con quella? Fa abbastanza caldo."

"E' un mezzo per esercitarmi con i miei poteri psichici. E' leggera, quindi molto facile da maneggiare! Perché non ci provi tu?"

Il Mudkip si rifiutò di rispondere.

"Una battuta non fa mai male." 

Sempre meglio di una caduta, pensò il Tipo Acqua.

"Allora, dimmi che accetti lo scambio. Quel noiosissimo Camerupt è noiosissimo." osservò la Pokémon Sensazione.

"L'hai detto due volte, lo sai?"

"Ceerto! Per esprimere che è veramente noiosissimo devo dire due volte che è noiosissimo."

"A quanto pare in ogni frase." 

"Come sei pesante! Non come quelli del Team Ardente!" 

"Li hai incontrati!? Quelle bande che si divertono a derubare e a falsificare documenti?"

"Ovviamente no! Ma sembrano proprio simpatici! Forse qualche volta esagerano... ma scommetto che sono bravi!.. In fondo."

 

Ci aveva pensato, e aveva capito che per tutti lo scambio era un buon affare.

Lui stesso, che aveva trovato una Minuta più brava a lottare rispetto a Berrie.

Cameron, che sognava di avere una squadra composta solo da Tipi Fuoco.

Fancy, a cui a quanto pare il Fangopesce stava simpatico, a differenza del suo precedente Capo.

E infine, il più importante, Berrie. Che aveva avuto una vita con Pokémon del suo stesso tipo, e voleva continuare questa vita. Si sarebbe sentito meglio, ne era sicuro. Forse avrebbe anche trovato il coraggio di combattere e sarebbe riuscito a diventare un combattente migliore, forse avrebbe intrapreso un'altra strada e sarebbe diventato Coordinatore o Atleta. Le possibilità che si aprivano davanti a lui erano molte di più di quelle che avrebbe potuto rincorrere se fosse rimasto in squadra con il Mudkip.

"Allora è tutto deciso!" esclamò allegro Cameron, mentre dietro di lui c'era "Ti troverai bene con Fancy."

"Non credo proprio." sorrise lei facendo l'occhiolino. 

Mud ignorò completamente il commento. 

"Sono sicuro che riuscirai a far diventare Berrie un Pokémon felice."

L'interlocutore semplicemente sorrise e si iniziò ad allontanare insieme a Berry, mentre il Campo Aperto s'iniziava di nuovo a riempire di Capi e altri Pokémon.

Mentre i due camminavano, Berrie si girò e guardò Mud, e Mud guardò Berrie. 

Il Suinfuoco mosse la bocca e disse qualcosa che Mud non riuscì perfettamente a capire, ma lo interpretò come un grazie. 

"Grazie a te." sussurrò. 

Poi un corpo soffice lo colpì sulla nuca.

"FANCY! SMETTILA CON LA SCIARPA!"

"Devo ancora allenarmi a quanto pare. Un peccato." ridacchiò.

Ci sarebbe stato molto, davvero molto da fare.

 

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Capitolo 6
*** Luna ***


Mud e Fancy si erano allenati nel Campo Aperto per mezza giornata, e senza dubbio lei era una talentuosa lottatrice. Il Fangopesce non aveva mai visto delle abilità psichiche affinate come quelle del Pokémon Sensazione. Non avrebbe dovuto soprendersi, ma non riusciva ad evitarlo. 

"Fancy! Lo sai che Houndoor è superefficace contro il Tipo Psico?"
"Io però sono anche di Tipo Folletto! Posso farcela... anche se non conosco mosse di quel Tipo!" 

"La tua compagna sembra un po' testarda." osservò Warren l'Houndour. "Potrebbe farsi male... non vorrei che s-"

Fancy coprì le parole del Tipo Fuoco con un Ruggito.

"NON M'INTERESSA!" urlò lei.

Non c'era nulla da fare, non avrebbe potuto evitare quella lotta. 

"ALLORA, TI PREPARI PER ESSERE DISTRU-" 

La Ralts non riuscì a finire la frase a causa di un Neropulsar che la colpì in faccia. Warren si scusò, dicendo che non era sua intenzione mirare al viso del Pokémon Sensazione.

"Non era tua intenzione!? NON ERA TUA INTENZIONE!?"

Fancy si concentrò per usare Psicoshock, chiuse gli occhi e tre piccole sfere blu apparirono davanti a lei. Velocemente li riaprì e con un gesto del braccio li lanciò verso Warren, che non riuscì ad evitarli ma non dava segno di aver subito danni.

"Fancy! E' un Tipo Buio!" la rimproverò Mud esasperato, ma la Ralts non lo sentì. Voleva assolutamente sconfiggere quell'Houndour, e corse verso di lui sperando di usare un attacco fisico.

Warren riuscì però a schivarla e appena fu abbastanza vicino a lei, fece uscire delle fiamme dalle sue fauci, usando Braciere. Fancy fu colpita in pieno dall'attacco e iniziò a tossire. 

"N.. coff- coff-- Non mi avrai... coff mai!" 

"Scusa Warren" Si avvicinò il Mudkip. "Avrai notato che la mia amica non riesce a rendersi conto di quando viene sconfitta." 

"Sono ancora-- coff COFF!" 

"L'ho notato." fece il Buio. "Ma non c'è da preoccuparsi. Anche il mio compagno Magnemite è così... Beh, credo sia ora di andare. Mi starà già aspettando da molto." 

"Dove vai? Perché non finisci quello che hai iniziato?!" urlò Fancy rialzandosi e muovendo le braccia, ma invano. Warren era assorto in altri pensieri. 

Lei continuò a guardarlo sperando che si girasse, ma alla fine dovette girarsi lei per ritrovarsi uno sguardo di rimprovero da parte del suo Capo. 

"Che cosa avevi intenzione di fare? Sconfiggerlo?"

"Ne sarei stata capace." 

"Ti consiglio di tornare ad allenarti con la sciarpa." 

"Continua a criticarmi, ma sarò io colei che ti aiuterà nel Municipio della Palude. Chunk è un Tipo Lotta, e grazie a me potremo fare faville!" 

Mud comprese che la vanità di Fancy sarebbe stata una costante nel viaggio, ma sapeva anche che la sua compagna aveva ragione: poteva aiutarlo nella sua prima lotta importante. 

"E sei così brava che non ti altro allenamento?" la schernì.

"Ti sembra che mi serva un allenamento? Sono perfetta così!" 

Mud sospirò e si arrese, sperando che la Sensazione avesse ragione e non si stesse sopravvalutando.

 

Il viaggio di Mud e Fancy non fu facile; nonostante le numerose mappe indicavano che dal Campo Aperto alla Palude ci sarebbero volute un paio d'ore, i due stavano camminando da più di tre, e Fancy non migliorava le cose. 

"Per me ci siamo persi."

"Impossibile, dai. Ho seguito perfettamente le indicazioni."

Fancy ridacchiò per poi ricominciare.

"Quando arriviamo? Mi annoio a tenere questa candela per farci luce." 

Da una parte Mud capiva le lamentele di Fancy, ma lui non era in grado di mantenere nessun oggetto per vedere nel buio.

"Lo stai ripetendo ogni due minuti."

"Come ti ho detto ripetere serve per far capire agli altri che ci tengo molto a quello che dico... e mi dà fastidio camminare di notte."

Mud non credeva per niente a quello che diceva Fancy, dopotutto non poteva avere paura del buio se affrontava i Pokémon dello stesso Tpo senza nemmeno riflettere su quello che faceva.

"So che stai pensando qualcosa su di me" intervenne "Ma ancora non posso leggerti nel pensiero, quindi non sono sicurissima." 

"Meglio che continui a concentrarti sui tuoi, di pensieri." 

Mentre continuavano a seguire un sentiero fra un viale alberato, Mud riuscì ad avvertire un rumore, sentire una voce, e poi più di una. Si guardò intorno e vide che alla sua destra, tra gli alberi, c'era una zona illuminata.

"Un centro Pokémon, fin-"

"Non è un centro Pokémon, Fancy. E' un falò. Non vedi che c'è del fumo?" 

La Sensazione disse che lei non ci vedeva al buio, ripetendolo tre volte consecutive, costringendo Mud a seguirla anche se non volesse. Di solito a quell'ora non si fermavano nella foresta molti viaggiatori, e la zona era stata abbandonata recentemente anche dai Tipi Coleottero e dai Erba, che non la ritenevano molto "pulita". Mud avrebbe voluto tanto sapere qual era il loro standard di pulito, dato che a lui sembrava un luogo come tanti altri. 

Avvicinatisi il più possibile agli alberi, riuscirono ad intravedere le fiamme che si alzavano verso al cielo e poi il falò, posto al centro di una radura, con attorno sei Pokémon di colore scuro. La Psico volle subito andare a salutare questi misteriosi sconosciuti, ma Mud la tirò per il braccio e insieme a lei si nascose dietro un albero.

"Ehi!" 

"Zitta, Fancy!" sussurrò lui. "Non sappiamo chi sono, mi sembrano molto sospettosi." 

"Wow, vuoi fare l'aspirante detective? Fantastico." 

"Smettila di prendermi in giro."

"No, questa volta sono seria. Almeno ci divertiamo un po'! Facciamo a turno a spiare? Magari posso fare qualche scherzo a questi qui e vedere se nascondono qualcosa!"

"Stai ferma per qualche minuto, ok?" fece provando a calmarla.

"Come vuoi tu. A questo punto vale la pena addormentarsi." 

Mud si sporse cautamente dal tronco per vedere che cosa stava succedendo. Tutti sussurravano qualcosa, ma le voci erano troppe e nessuna s'imponeva sulle altre, rendendo impossibile capire qualcosa. Aguzzando la vista riuscì ad identificare le specie dei sei che erano attorno al falò e al contempo notò che ce n'erano altri, non illuminati ma nascosti nel buio. 

Tra di loro c'era solo un Tipo Fuoco, Magmar. Tutti gli altri erano infatti, di tipo Buio.

 

"Silenzio, per favore!" tonò una voce di uno Zoroark, più grave delle altre, riportando il silenzio. "Oggi accogliamo tra di noi due nuove aggiunte. Fate un passo avanti." 

Dalle tenebre uscirono uno Stunky e un Sableye. Il primo stava guardando lo Zoroark negli occhi, ma resosi conto dell'errore, abbassò la testa come il Sableye. Una volta arrivati davanti allo Zoroark, questo ricominciò a parlare.

"Molto bene, ora potete dire i vostri nomi." 

Una volta che Skun e Keh ebbero pronunciato i loro nomi, si voltarono verso il falò e iniziarono a recitare insieme agli altri. 

"Prometto, ogni giorno e ogni notte, di servire il nostro capo Roark, ma soprattutto ed in ogni situazione di venerare il Signore Oscuro, che veglia su di noi e ci protegge. Prometto di seguire gli insegnamenti che questi mi danno, ponendo al di sopra di tutto il loro bene. Mai dovrò ritenere il mio bene e la mia vita più importante della loro, promettendo di sacrificarmi se necessario. Prometto solennemente di non tradire la mia causa e di farmi convincere della falsa malignità degli atti che andrò a compiere, pena l'uccisione. E infine, prometto di impegnarmi affinché chi non rispetti i nostri valori e vada contro questi, cercando di ostacolarci, venga punito come merita dato che, non comprendendo i nostri scopi, non è degno e merita anch'esso la morte." 

"Molto bene." annuì soddisfatto Roark. "Adesso fate ufficialmente parte del Team Luna. Però fate attenzione." 

Lo Zoroark si avvicinò ai due guardandogli negli occhi con fare minaccioso. 

"Ricordatevi il giuramento che avete fatto, come sapete se trasgredite le regole non potrete più... fare molte cose. E sapete di cosa sto parlando."

"C-certo..." tentennò Skun, molto più incerto di Ken.

"Abbiamo finito per oggi. Midnight, Lava, Eon... Voi controllate il perimetro della nostra base. Sento qualcosa..." 

"Che cosa, signore?" chiese Midnight, un Absol.

"Come una puzza... un non Tipo Buio."

"Ma abbiamo cacciato tutti i Pokémon di questa zona, e ormai nessuno passa di più di qui, figurarsi a quest'ora."

"Il mio fiuto non sbaglia mai. Fate attenzione e basta, sottotenenti." 

"Sissignore." ripeterono in coro.

"E se vedete qualcosa..." disse infine "Uccidetelo." 

 

Mud lo sapeva; lo sapeva che seguire Fancy avrebbe portato a conseguenze poco piacevoli, ma non poteva credere che sarebbero finiti davanti al covo di un Team criminale. 

Era nel panico, ma tentava di rimanere calmo. 

"Allora, che succede?" sussurrò lei eccitata. "Chi sono i tizi davanti a noi?"
Il Fangopesce non sapeva se dirle la verità o meno, Fancy era imprevedibile e non aveva la minima idea di cosa avrebbe fatto. Scappare, forse addirittura andare contro i tre dai quali Mud non si sarebbe fatto mai vedere. Era certo, però, che non l'avrebbe consultato prima di fare qualcosa.

"E allora? Parli o no? Hai paura? Chi c'è? Guarda che vado a vedere..!"

"Va bene... c'è..." Mud tentava di trovare una scusa convincente, ma non ci riusciva, e alla fine disse la verità. "Un gruppo di malviventi... di Tipo Buio... che a quanto pare uccidono tutti quelli che vedono."

"Sembra un bel problema. Che si fa?"

"Vedo che sei molto calma."

"Beh, potrei provare con un Teletrasporto."

"Sai usare Teletrasporto?! Potevi dirmelo prima!" 

"Ma lo sai, posso teletrasportarmi solo in posti che ricordo, non è mica facile riuscire a usare quest'arte."

"Non possiamo provare ad usarla?" 

"Mh. Forse." fece spallucce. 

Mud buttò un occhio verso i tre Pokémon, e notò che uno di essi non era presente. 

"Faancy... muoviti a usare quella cosa..." 

Il Fangopesce, mentre parlava, era sicuro di sentire dei passi provenire dai cespugli. 

"Sì, sì... un attimo. Fammi concentrare." 

Lui si mise in posizione d'attacco, quandò avvertì nuovamente un rumore, seguito da un bagliore viola tra l'erba. Da quella apparve Absol, che correva verso Mud usando Nottesferza.

Il Tipo Acqua riuscì a spostarsi per un soffio, facendo sbattere Midnight contro l'albero, che già dava segno di iniziare a cadere, mentre il Pokémon era a terra, probabilmente solo per qualche attimo.

Se solo con un attacco riusciva a fare quello, non aveva idea di quali ferite potesse causargli. 

Capì però che non aveva visto Fancy, che si stava preparando per il Teletrasporto nascosta dall'erba alta. Doveva riuscire a trattenerlo per qualche secondo. 

"Da quanto tempo sei qui?!" ringhiò il Tipo Buio, riprendendo le forze. 

Mud non rispose, vedendo che l'Umbreon che si trovava nella radura si dirigeva verso di lui, mentre il Magmar scompariva nell'oscurità.

"DA QUANTO TEMPO SEI QUI!?" 

L'Acqua provò a usare un Pistolacqua sull'Absol, che però lo evitò abilmente, scacciandolo via con un'altra Nottesferza. 

Mud deglutì preoccupato.

"Va bene, basta. So che non mi risponderai, allora preparati alla tua fine." 

Mentre Midnight caricava nuovamente Mud, questo sentì una voce femminile chiamarlo.

"Mud, muoviti! Sono pronta!" 

Il Fangopesce era pronto per correre per salvarsi la vita.

 

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