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di Hakihaki
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Undici anni prima ***
Capitolo 3: *** l'inizio della convivenza ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Prologo


Driiin

Spengo svogliatamente la sveglia e rigirandomi nel letto incontro due occhi verdi che mi fissano.
-Buongiorno- dico accennando a un sorriso.
-...Buongiorno- mi risponde con voce arrochita dal sonno.

Mi alzo dal letto e mi dirigo in bagno, dove, dopo essermi lavato, mi vesto pronto per andare al lavoro.

-Oggi hai lezione giusto?- mi chiede Eren, il mio ragazzo ormai da dieci anni.
-Si, ho le prime due ore con la III musicale, poi ho una suplenza in....ah si II classico, tu? Marco è guarito?-
-mmm fammi vedere...-dice guardando il cellulare - no, è ancora malato, quindi penso che andrò in conservatorio a studiare...ci vediamo la?-
-si, va bene- gli dico scoccadogli un bacio veloce sulla bocca - a dopo-
- a dopo- dice rimettendosi sotto le coperte.

Mi dirigo in  cucina dove faccio una veloce colazione, poi, dopo essermi sistemato ben bene, mi dirigo verso la scuola.


-...il planctus è suddiviso in quattro fasi: invocazione degli amici, invito al pianto, lode del defunto e invito alla preghiera. E' un canto monodico, ovvero un a una voce sola con accompagnamento strumentale...come ben saprete suppongo vero?-
- certo profe!!!- dicono alcuni dei miei alunni.
-....mmm mi fido dai. Comunque un famoso esempio di planctus è il planctus de ubitu karoli, ovvero-
-Il professor Levi Ackerman è atteso in presidenza
-Scusate ragazzi torno subito...cercate di non far troppo casino-
-va bene prof. - rispondono in coro. So che appena uscitò faranno un baccano inaudito, somo adolescenti, è normale, se ripenso a quello che combinavo io da ragazzo a scuola...non saprei se dovessi ridere o piangere.



-Erwin, dimmi cosa c'è di così importante da dover interrompere una mia lezione?- chiedo serio ma anche un'pò preoccupato, ci conosciamo da tanti anni e so che non mi chiamerebbe mai a metà di una lezione, se non in casi gravi.

-Levi...Eren ha avuto un incidente stradale, è stato portato in ospedale d'urgenza...mi hanno appena chiamato-

Il mio cuore si deve essere fermato di sicuro.
Non può essere.
Corro in classe dove afferro il giubbino e le chiavi della macchina sotto lo sguardo preoccupato dei miei studenti, devo aver un'aria sconvolta, ma non mi interessa.

Appena arrivato in ospedale mi dirigoverso la segreteria dove l'infermiera di turno miguarda e chiede

-tutto bene signore?-
Ma che domanda è? Secondo lei perchè sono qui? Comunque lascio perdere, sono troppo preoccupato.
-Cerco un ragazzo di nome Eren Jager, è appena stato portato qui in seguito ad un incidente stradale.-
L'infermiera da un rapido sguardo al computer e mi dice
-Lo stanno ancora operando...lei è un suo parente?-
-Sono il suo fidanzato-
-Ah...ok...può aspettare in sala d'attesa, le faremo avere notizie al più presto possibile- dice indicandomi una stanzetta in parte.


E' passata solo un'ora, ma a me è sembrata una vita, finalmente un dottore entra nella saletta.
-Emm, lei è il fidanzato di Eren Jager?- ero solo io nella stanza.
-Si sono io, come sta Eren?- chiedo in ansia.
-Le condizioni fisiche non sono molto gravi, ha una costola rotta e un'po' di ferite superficiali...ciò che mi preoccupa maggiormente è il fatto che, durante l'operazione, è entrato in coma-

Rimango un' attimo shockato...poi chiedo

-Posso vederlo?-
-Certo...mi segua-

Saliamo in ascensore. Rimaniamo in silenzio fino a quando non arriviamo davanti alla stanza 394.  Dopo di che mi dice
-Può rimanere quanto vuole, tanto è in stanza da solo.-
-Grazie-

Entro nella staza e il mio cuore si ferma per la seconda volta in una giornata.
Mi avvicino al letto e vedo Eren, sembrerebbe addormentato se solo non fosse per tutti i tubi e le varie fasciature sulle braccia. Ne ha una per braccio, dal gomito fino al polso, e una attorno alla testa.
Gli do un bacio a stampo, come stamattina, nella speranza remota che mi guardi ancora con quelle preziosissime gemme verdi...ma, come già sapevo, non succede nulla.

-Eren...mi hai promesso di non lasciarmi mai, ricordi?-




Ciaoooo...
so che è il prologo ed è un'po' forte....maaaaaa x come ho previsto la trama è così che deve essere... il titolo è strano lo so ma ha un significato "profondo" dietro che purtoppo non posso spiegare...se faistypaints lo legge lo capisce XD comunque...vi ho incuriosito almeno un pochino??
a presto spero...
Hakihaki

 

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Capitolo 2
*** Undici anni prima ***


Bip...Bip...Bip...
E' il solo segno che mi assicura che tu sei ancora vivo.
Bip...Bip...Bip...
Come un metronomo, che sandisce il tempo della musica, così il macchiario scandisce il tempo della tua vita che, inesorabile, continua a scorrere...


11 anni prima

Il direttore batte più volte la matita, che usa come bacchetta, sul leggio, per richiamare la nostra attenzione.
Dietro di lui un ragazzo, più o meno della mia età, sta in piedi con in mano una tromba. E' molto alto, di sicuro più del mio metro e sesanta, con i capelli castani e gli occhi verdi.

-Attenzione ragazzi- dice una volta che ci siamo seduti tutti ai nostri posti. -Lui è Eren Jeager e da oggi inizierà a far parte della Shiganshina-
-Ciao a tutti- saluta con un sorriso da un orecchio all'altro, prendendo posto accanto al mio, dato che suono l'eufonium sono in mezzo tra corni e trombe*. Mi porge la mano e stingendola mi presento:
-Piacere Levi Ackerman-
-Eren Jeager, piacere- 

-Bene ragazzi oggi vi consegno delle parti nuove- dice porgendo gli spartiti al primo violino che inizia a distribuirli - Sono la quinta sinfonia di Beethoven e la sesta di Tchaikovsky, le inizieremo la prossima volta, oggi proviamo Ponchiellivieni Levi?-

-Si arrivo Pixis- rispondo prendendo le parti e andando al fianco del direttore.
-Bene pronti? Uno, due, tre*- e la musica parte.



-Bene ci vediamo venerdì, ciao a tutti e studiate, mi raccomando- dice a tutti. Anche se siamo una piccola orchestra siamo molto bravi, ci considerano una delle tre più brave. E' molto difficile entrare nella Shiganshina, Pixis è molto severo, anche se non sembra.

-Levi sei andato molto bene, continua così mi raccomando-
-Certo Pixis- dico mentre mi infilu il giubbino -Ciao, a venerdì-

Una volta uscito dalla sala prove mi precipito in stazione della metro, purtroppo l orchestra finisce tardi e se non mi sbrigo perdo l'ultimo treno.
Il veicolo sta per partire quando vedo il nuovo arrivato correre a perdifiato. Riesce ad entrare per un soffio, prima che le porte ci chiudano.
Il metro è sempre deserto a quest'ora, quindi noi siamo i soli, oltre poche altre persone.
Appena mi vede spalanca gli occhi e dindicandomi:
-AH! Levi!! Non sapevo che prendessi anche tu la metro!!!....Oh emm scusa se ho alzato la voce- dice raggiungendomi- posso sedermi?- chiede poi indicando il posto accanto al mio.
-Certo- dico trattenendo una risata, è un tipo strano forte, e anche buffo!
-A che fermata scendi?- mi domanda poi
-Io? All'ultima, sai studio al conservatorio, e dato che abito lontano alloggio nel dormitorio.-
-Non ci credo!- dice, alzando ancora la voce, con  tono sorpreso.
-Perchè?-
-Anche io!!! Mi sono appena iscritto al conservatorio, solo che abitando lontano ho deciso di trasferirmi nel dormitorio.-


*Non so dove siedano gli Eufonium in un orchestra...la mia è piccolina quindi siede (è solo una ragazza...come ho già detto è una piccola mitica orchestra) vicino al trombone...comunque mi servono vicini quei due!!!

*Concerto per Filarmonico Basso op 155 di Amilcare Ponchielli...è carino, ve lo consiglio *.*

*Non so se è davvero in tre ma da quanto ho capito dal video che ho visto è così....spero di non aver scritto cavolate XD



CUCU
emmm mi sono fatta perdonare un pochino per il capitolo deprimente?? spero di si...come procedo? Vi sto stuzzicando con la mia cavolata storia? Spero di si...a prestooooo....spero XD
hakihaki

 

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Capitolo 3
*** l'inizio della convivenza ***


L'inizio della convivenza


"Si dice che il creatore, quando volle fare i tuoi occhi, decise di esagerare: lasciò parole d'Amore a cristallizzare, aggiunse dolcezza nelle iride, e scelse il verde più delicato, perché il colore dei tuoi occhi, cambiasse con l'intensità della luce.  Eppure per quanto i tuoi occhi fossero belli nessuno li fissava. Troppo insoliti! Troppo singolari! Troppo riservati! Dicevano... Fui io il primo a dire 'Oh! Finalmente un verde perfetto!' Così da quel giorno, se i miei occhi sono orfani del tuo sguardo, l'anima mia abbandona il corpo e si tuffa alla ricerca del tuo verde smeraldo."(*)
Questa poesia non può essere più perfetta per descrivere i tuoi occhi, e io, anima disperata orfana del tuo sguardo, per rivedere quei due cristalli preziosi mi lascio travolgere dai ricordi, dove, il tuo sguardo é fissato come le note su un pentagramma di una musica infinita. (*)



-Io? All'ultima, sai  studio al conservatorio, e dato che abito lontano alloggio nel dormitorio-
-Non ci credo!-
-Perché?-
-Anche io! Mi sono appena trasferito al conservatorio, solo che abitando lontano ho deciso di trasferirmi nel dormitorio-
Lo guardo sconvolto. Mi avevano avvertito che oggi mi sarebbe arrivato un compagno di stanza ma... É una cosa praticamente impossibile!
-Sai già in che stanza sei?- chiedo con voce curiosa
-Si la 104-
-Non é possibile!- sussurro io con tono sorpreso
-Cosa?-  domandi tu inclinando la testa verso destra permettendomi di vedere i tuoi occhi così belli, mi ci potrei perdere per ore e ore solo a osservare quei due pozzi verdi pieni  di gemme preziose.
- Ah, no niente...siamo in camera insieme- dico in fine con tono neutro, nascondendo così la mia emozione.
Tu arrossisci, com sei carino, mi ricordi un piccolo cucciolo disperso -Wow, me-menomale!- 
-Perché?- asserisco sospettoso
-Perché sembri simpatico e...- si interrompe diventando ancora più rosso...davvero carino!! -...mi piace sentirti suonare,sei molto bravo- finisce mormorando
La sorpresa si può leggere a grandi lettere sul mio volto...di sicuro...
-grazie- mormorò anche io in pieno imbarazzo...
Scendiamo all'ultima fermata e ci dirigiamo verso il conservatorio chiacchierando del più e del meno. Una volta arrivati e successivamente entrati in camera ci corichiamo ognuno nel nostro letto.

Drii-
Prima che possa finire di suonare la sveglia l'ho già spenta. Mi guardo in giro da sotto le coperte e noto che Eren é già sveglio e probabilmente in bagno dato che la porta di quest'ultima stanza é chiusa. Inizio a fare il letto e a mettere a posto i vestiti di ieri sera e successivamente mi siedo sul letto ancora in pigiama, se così si può chiamare...dormo con un pantalone della tuta e a torso nudo, e mi metto a ripassare armonia (*) in quanto oggi avremo un esame scritto. Sono a metà del ripasso quando Eren esce dal bagno vestito con un paio di jeans sobri e una maglietta attillata bianca maniche corte con il collo a "v". Quel indumento gli mette in risalto la carnagione un'po' abbronzata, nonostante siamo in ottobre, e la sua corporatura muscolosa, ma non troppo eccessiva. Con un asciugamano so sta frizionando i capelli.
-Buongiorno- mi saluta lui con voce allegra.
-Buongiorno- rispondo io con tono distratto, sto ancora ripassando. 
Prendendo il quaderno con me mi alzo e mi dirigono in bagno e ciò che vedo non appena alzo lo sguardo sulla stanza mi fa drizzare i capelli.
-EREN!!!- 
Il diretto interessato fa capolinea in bagno e chiede con panico -Cosa é successo?-
- Il lavandino! Guarda il lavandino!!- dico io con ovvietà
Dopo una rapida perquisizione con lo sguardo al suddetto oggetto mi domanda confuso 
-Cosa ha il lavandino?-
-É sporco!!!- dico io con ovvietà
Lo vedo guardare ancora il lavabo per qualche secondo e non appena cerca di proferir parola lo anticipo
-Se vogliamo avere una convivenza pacifica e tranquilla prometti di mantenere le stanze pulite! Se c'é una cosa che mi manda in bestia é lo sporco!...va bene?- termino con un tono calmo
-O-ok...scusa-
Annuisco e successivamente mi infilo sotto la doccia e con calma mi lavo.
Dopo aver finito di prepararsi indosso una maglietta nera, con un paio di jeans scuri e delle Cook nere. Esco dal bagno e, sempre con il quaderno pentagrammato in mano, prendo la cartella a tracolla e mi avvio verso la porta, dove mi volto per chiedere a Eren:
- Vieni a fare colazione?-
-Si arrivo- dove prendendo la sua cartella.
Appena arriviamo in mensa prendiamo posto a un tavolino messo nell'angolo più nascosto e tranquillo, da dove si può perlustrare l'intera mensa senza essere visti. Dopo aver posato gli zaini ci dirigismo verso il bancone, e una volta preso un vassoio ci serviamo la colazione.
Ritornati al tavolo iniziamo a mangiare e un'po' per volta arrivano due miei amici: Erwin, un ragazzo della mia stessa età ma di un corso diverso, Hanji, una squilibrata sempre del nostro anno ma che frequenta il corso di Erwin, e Mikasa, mia sorella,  che ha tre anni in meno di me, quindi l' età di Eren.
Dopo aver fatto le presentazioni ritiro fuori il quaderno di armonia mi metto ripassare.
-Qualche esame?- chiede Erwin 
-Mh? Ah si ho armonia- rispondo non sollevando gli occhi dagli appunti.
-Buona fortuna- ridacchia Hanji.
-Non mi serve la fortuna quattrocchi.-
-Ah sempre così acido...tanto prendi sempre 30 quindi potresti intrattenere una sorta di conversazione!- dice lei 
Non la ascolto nemmeno e una vota finito di fare colazione mi dirigo verso l'aula dove so che sosterrò il mio esame.





* poesia di Fabio Mancini
* non so se si capisce comunque intendo dire che Levi ha lo sguardo di Eren impresso nella mente in così tante occasioni che sembrano infinite
* non so di preciso come funziona un conservatorio perciò le materie sono quelle che studio a scuola (frequento un liceo musicale)
Ciao...



Emm so che é molto che non aggiorno... É che ho avuto molti problemi...quindi rimettete via i forconi plz...allora come sta procedendo?... Fatemi sapere...ciaooo

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