La classe Zero colpisce ancora

di Bobo94asd
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La caduta degli angeli ***
Capitolo 2: *** La caduta degli angeli (Parte 2) ***
Capitolo 3: *** La caduta degli angeli (Parte 3) ***



Capitolo 1
*** La caduta degli angeli ***


La caduta degli angeli.

Parte 1.

-E' INAMMISSIBILE! Non posso essere d'accordo nuovamente con questa linea d'azione.-

La voce aspra e roca del generale si diffuse per tutta la stanza ove il consiglio di Rubrum si stava riunendo. Dopo gli ultimi eventi, ogniqualvolta che si optava per la mobilitazione della classe Zero, lui si opponeva fermamente.

-Ho già più volte fatto notare come non mi fido completamente della dottoressa Arecia e spero che ogni persona qui presente possa confermare che il suo comportamento è sempre più sospetto.-

Era ormai l'ennesima volta che si esprimeva senza giri di parole, attaccando direttamente la responsabile del dipartimento esoterico, ma la dottoressa non pareva dargli fastidio, anzi, a volte la divertiva vedere come i suoi successi irritassero il generale.

-Invidioso?- Disse con un sorrisetto che avrebbe fatto infuriare chiunque.

-MA COME SI PERMETTE! Io...-

-GENERALE! Non siamo qua a discutere sulla nostra reciproca fiducia o meno. Dobbiamo decidere quale sia la decisione migliore per la situazione attuale e la classe Zero rimane la scelta migliore. Almeno per ora. Inoltre le ho già fatto notare che questo comportamento non è adeguato in questa sede. E la stessa cosa vale per lei dottoressa. Evitiamo discussioni inutili.-

Il cancelliere supremo Khalia aveva preferito imporsi in quell'occasione. La situazione richiedeva una soluzione rapida ed efficace, cosa che i cadetti della classe Zero poteva offrire visti i diversi risultati ottenuti nelle precedenti missioni.

-Senza poter contare sull'intervento dei l'cie non abbiamo molte alternative. Mandiamo in azione la classe Zero. Dottoressa: -quando possono essere pronti i suoi ragazzi?-

Stavolta prese parola la responsabile del dipartimento logistico, solitamente era lei a fare la domanda che portava alla conclusione del consiglio.

Arecia si portò il lungo filtro della sigaretta alla bocca per poter prendere una boccata e dare la solita risposta che ormai dava sempre al consiglio.

-I miei ragazzi sono nati pronti. Nel giro di un batter d'occhio avranno risolto il problema e completato la missione.-

E nel dirlo si congedò e uscì dalla stanza, seguita dagli sguardi inviperiti del generale e forse anche di qualche altro membro degli otto del consiglio. Sapeva bene che ormai si era fatta diversi nemici ma per poter portare a termine il suo piano aveva bisogno di continuare su quella linea di condotta per il bene dei suoi ragazzi. Non c'era ovviamente tempo da perdere e chiamò subito i cadetti tramite la linea diretta permessa grazie alla magia del cristallo di Rubrum.

-Madre?-

Aveva risposto Ace, uno dei suoi ragazzi, nonché il più talentuoso nell'uso degli incantesimi del gruppo.

-Siete stati scelti per la missione. Si parte tra massimo dieci minuti. Preparatavi come si deve.-

-Affermativo.-

La risposta di Ace arrivò sicura e rapida come sempre. Qualunque cosa sarebbe successa la dottoressa sapeva che poteva fidarsi ciecamente dei suoi ragazzi e avrebbero sempre fatto l'impossibile per poter soddisfare le sue richieste. Era proprio questa massima fiducia e devozione della classe Zero verso Arecia che faceva preoccupare alcuni membri del consiglio. Loro si rendevano conto che i cadetti non rispondevano tanto ai loro ordini, bensì a quelli della loro Gran Madre. Sapevano che questa poteva essere un gran vantaggio per loro, ma che poteva ritorcersi contro. E di tutto questo la dottoressa né era ben conscia e poteva sfruttarlo al massimo.

 

 

Ace chiuse la comunicazione con la Gran Madre. Si trovava disteso sulla panchina nel giardinetto chiuso dietro la sua classe. Stava pisolando come sempre, nonostante la situazione non proprio rassicurante. Nel cielo era comparsa una strana sfera, quasi come un piccolo pianetino, ma non si riusciva a capire cosa ci stesse a fare in quel posto, né chi lo avesse fatto comparire. Era semplicemente apparso, come da un portale, e il compito dei cadetti era quello di risolvere il mistero. Si alzò di scatto suscitando l'attenzione di Sice, anch'essa presente all'esterno. Non servì nemmeno che Ace disse qualcosa, per farle capire cosa era successo.

-Era ora finalmente!-

Nel dirlo fece roteare la sua falce, prendendo anche qualche foglia della siepe vicina. Un semplice assenso e i due si diressero all'interno dell'aula Zero per potersi riunire con gli altri.

-La Gran Madre ha chiamato! Si entra in azione!-

Alle parole di Ace tutti scattarono in piedi interrompendo quello che stavano facendo. Si udirono due libri chiudersi all'unisono, il suono di due pistole che si ricaricavano, due guantoni che si scontravano e diverse armi sguainate e controllate.

-YUUUUUUUUUUU!-

Un urletto di giubilo da parte di Jack, mentre scendeva saltando dal banco dove si era appollaiato per poi prendere la sua amata katana appoggiata al muro.

-Abbiamo già dei dettagli sulla missione?-

Chiese Queen sistemandosi gli occhiali e assumendo la sua tipica posa da “capoclasse”.

-Ci dirà tutto il Com...-

Non fece neanche in tempo a finire che le porte dell'aula si spalancarono per far entrare quattro nuovi elementi nella stanza. Uno fra questi era ovviamente il comandante Kurasame, come al solito accompagnato dal suo tonberry, insieme al moguri della classe Zero e Aria, l'attendente.

-Non perdiamo tempo in chiacchiere e arriviamo dritti al punto. Avrete tutti notato la strana presenza nei nostri cieli: si tratta di una qualche sorta di pianeta dal quale stanno atterrando degli “Esseri Non Identificati”, che scendono come dei meteoriti. Questi sono risultati essere delle truppe da guerra con armi all'avanguardia, ognuno caratterizzato da una caratteristica diversa. Ragion per cui cercheremo di dividervi a seconda dei casi e dell'ENI che avremo di fronte, per avere maggiori probabilità di successo. Se non avete domande partiamo subito. 
Che il cristallo ci guidi alla vittoria.-

-Se avete bisogno di qualcosa ditemelo pure ma vedete di schiattare troppo presto contro questi cacchio di ENI.-

Aria, aveva al solito fatto il suo commento pungente al gruppo. Non era cattiva, ma semplicemente quando cominciava parlare e le si dava confidenza cominciava a parlare come uno scaricatore di porto. E pensare che fino a poco tempo prima sembrava una ragazza così timida...


 

Finiti i rifornimenti il gruppo si diresse verso l'entrata dell'Accademya per dirigersi all'esterno. Sbrigate le ultime formalità ebbero il permesso per uscire e si diressero fuori. La situazione pareva più tranquilla del previsto nella pianura... fin troppo tranquilla. Vista l'apparizione del pianeta e degli ENI, tutte le persone che non erano cadetti o allievi erano stati fatti evacuare lasciando le tre città sotto il controllo di Rubrum praticamente vuote. Adesso andavano solo messe in sicurezza con l'eliminazione di tutti gli ENI.

-Qui comando. E' stata confermata la presenza di diversi ENI nella zona di Rubrum. Alcuni di loro sembrano essere delle unità di comando, altri sono semplici pedine. Tre dei pezzi grossi si sono stabiliti nelle tre città principali Mactai, Aqvi e Corsi. Si presume che stiano mantenendo il controllo dei territori conquistati. Nell'eventualità di imbattersi in civili non ancora evacuati, ricordiamo che la massima priorità è terminare gli obiettivi a qualsiasi costo. Passo e chiudo.-

-Classe Zero: All'attacco!-

Un urlo da combattimento di 14 persone all'unisono si levò nel cielo. I cadetti si mossero subito nella vasta pianura desertica decidendo il da farsi. Il territorio di Rubrum era strutturato in maniera semplice ma allo stesso tempo intelligentemente tattico. L'Accademya si trovava su un isolotto vicino alla costa collegato con un ponte, il quale era difeso sul fronte dalla vicina città di Mactai e sui lati da due altipiani. Proprio oltre queste ultime si trovavano le altre due città rispettivamente a est (Aqvi) e ovest (Corsi), entrambe collegate da una foresta, all'interno della quale si trovava una caverna.

-Prima di tutto dobbiamo prendere Mactai per avere una base d'appoggio. Essendo la più vicina a noi e la più lontana per loro non dovremmo avere troppi problemi a conquistarla con rapido attacco di sfondamento.-

Fu Seven a prendere l'iniziativa. Ovviamente non si discuteva su quale fosse la prima cosa da fare.

-Però non dobbiamo sottovalutare quello che ci succede attorno mentre attacchiamo. Sarebbe meglio avere due vedette sugli altipiani per poter prevenire l'arrivo di rinforzi ed eventuali imboscate.-

Subito la geniale capoclasse disse la sua sistemandosi gli occhiali, dimostrando come sempre di avere già il controllo della situazione.

-Dividiamoci subito tre gruppi: Trey e Cater sono sicuramente i più adatti per fare le vedette... andrete sugli altipiani scortati rispettivamente da Seven ed Eight; noi altri penseremo a Mactai.-

Dettati gli ordini da Ace, subito partirono le coppie mentre il resto del gruppo decideva come approcciare la città. Guardandola da fuori si potevano vedere diverse figure simili ad angeli tutte uguali tra loro, che a dirla tutta non sembravano nemmeno offensive a guardarle. Il problema era il numero... sembravano tantissime e non finire mai, visto che dal pianetino continuavano a scendere ENI.

-Non dobbiamo farci spaventare dal numero. Facendo fuori il loro comandante si arrenderanno.-

-Il problema sarà farlo uscire allo scoperto...-

-Per questo ho un'idea io... ci divideremo in tre blocchi: Nine, Jack e Cinque attireranno l'attenzione sul fronte principale con il supporto di Deuce; Sice, King e Queen entreranno da est cercando di conquistare le mura; da ovest invece ci intrufoleremo nei sotterranei Io, Rem e Ace.-

Bastò un semplice cenno di assenso per accettare il piano di Makina. E bastò un semplice attimo per far si che cominciasse la strage. Non appena i tre dell'avanguardia arrivarono vicino al cancello, un vero e proprio stormo di angeli si mosse verso di loro ad un'alta velocità, ma ben pochi riuscirono a rimanere indenni. Già i primi erano caduti sotto la lancia di Nine lanciata come fiocina che aveva lasciato un bel buco su diversi corpi. Altri erano rimati sul terreno, alcuni letteralmente affettati dalla katana di Jack, mentre altri ammaccati dal maglio di Cinque. Ci misero ben poco ad osservare i pezzi per terra e a capire che gli angeli non erano propriamente fatti di carne ed ossa, ma sembravano avere anche parti robotiche e forse non solo quelle. Restava il fatto che per il momento gli angeli non fossero dotati di nessun sistema offensivo... attaccavano in massa, ma non era capaci di contrattaccare. In compenso erano dotati di un'elevata forza fisica, tanto che spesso le armi dei cadetti vennero fermata a mezz'aria e fu necessario l'intervento di un compagno, soprattutto di Deuce che, con il suo flauto, intonava canzoni di supporto.

-Merda sono troppi.-

La battaglia era cominciata abbastanza bene, ma il fatto che i nemici non sembravano finire mai non portava a nessun risultato, anzi li stavano stancando. Nine era schietto come al solito e nemmeno le diverse magie di fuoco del gruppo sembravano sortire effetto. Certo gli angeli cadevano... ma non terminavano mai.

-Qui Deuce! Siamo in difficoltà!! Come state messi?!?-

-Qui Ace. Siamo bloccati... qui non è' facile muoversi. Ci metteremo un po'. Queen?-

-Ci siamo quasi. Mandiamo avanti King per aiutarvi.-

-Sperando che ci trovi ancora interi.-

-Roger. Piantala Jack.-

-Ok...-

Passarono pochi secondi che finalmente sbucò un mantello vermiglio sulle mura. Finalmente erano arrivati i rinforzi e gli agili e deboli angioletti erano perfetti per le pistole di King. La sua abilità era proprio quella di sparare molto rapidamente e scaricare i suoi due caricatori molto velocemente senza mai smettere di sparare, mantenendo sempre un'altissima precisione. Subito si formò una strage e il gruppo di fronte ebbe un attimo di respiro.

-Ehy! E' arrivato Kinglin! Ciao!-

Nonostante la spensieratezza di Cinque, stava arrivando un secondo stormo e più numeroso di prima... questa volta l'abilità del pistolero non sarebbe bastata.

-Sice!-

-Ci sono! BUCO NERO!-

La comparsa di Queen e Sice fu come manna dal cielo. La tecnica di quest'ultima avrebbe ammassato tutti i nemici in un unico punto, diventando così un perfetto bersaglio magico per la capoclasse.

-FULGOR (BOM)!-

La bomba di fulmini e saette incenerì una grandissimo numero di angeli. Quando due o più cadetti univano le loro abilità, potevano creare delle combo potentissime.

-Gran bella mossa Queen!-

-Attenzione! Si aprono i cancelli!-

Questa volta era la voce di Rem, il che stava a significare che il gruppo dei sotterranei era riuscito a passare e ad aprire il cancello principale.

-Tutti dentro! Ci riuniamo nell'armeria ad ovest della città.-

-Ricevuto.-

-Correte e basta. Vi copriamo noi.-

E si udirono colpi di falce e di pistola conditi a ritmo di magie tuonanti. Ora erano praticamente tutti dentro la città, rimaneva solo riunirsi e decidere il da farsi.

-Basta così! King, Sice: ci ritiriamo! Giù per le scale!-

Un cenno d'assenso e tutti corsero verso la torre dal quale erano arrivati per scendere nuovamente al piano terra. Tutto sembrava andare per il meglio ma la battaglia era appena cominciata.

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Capitolo 2
*** La caduta degli angeli (Parte 2) ***


La caduta degli angeli.

Parte 2.

Era una giornata perfetta. Il sole alto accompagnato da qualche allegra nuvoletta che si muoveva lentamente in sintonia con la leggera brezza che allietava il pomeriggio. Sembrava quasi una la classica atmosfera tipica da inizio libro, dove ancora tutto andava bene e non succedeva nulla. Unica nota storta era quello strano pianetino in mezzo al cielo... e il fatto di essere in missione. Perché chiaramente una storia che si rispetti ha sempre bisogno dell'arrivo della “rottura dell'equilibrio iniziale”, altrimenti non prendeva il lettore. E questo Trey lo sapeva bene, visto che di libri ne aveva letti tanti. Lui e Seven si erano appena arrivati sul punto migliore dell'altopiano ovest, quello che dava sulla città di Corsi e la sua caverna. Il tragitto era stato facile e quieto, ostacolato solo da qualche centopiede eliminato facilmente dalla frusta composita e qualche angelo vario freddato dalle frecce piumate. Anche loro avevano notato che questi ultimi non parevano essere dotati di nessun equipaggiamento offensivo... che fossero delle esche o delle pedine di qualcosa di più grosso? Non era ancora dato saperlo.

-Qui Trey e Seven in posizione. Tutto tranquillo.-

-Ottimo. Qui siamo riusciti tutti ad entrare. Cater?-

-Saremmo già arrivati se Eight non fosse così deficiente.-

-Non sono deficiente!-

-Ah si? E tu come lo chiami uno che affronta un piros infuocato a mani nude?-

-Impavido! Inoltre mi aveva provocato lui. Non potevo dire di no!-

-Ci risentiamo tra venti minuti. Passo e chiudo.-

-Ok. Trey com'è la situazione a Corsi?-

Queen era come al solito al comando del gruppo. Era soprattutto lei la mente del gruppo.

-OCCHIO DI LINCE.-

Questa era un'abilità di chi utilizzava armi a distanza come Trey e Cater. Permetteva loro di avere una vista acutissima anche a lunghe distanze, quindi perfetta per controllare le zone da luoghi elevati. Trey inoltre vantava una grandissima precisione con il suo arco, tanto da fare invidia a tutto il continente di Orience.

-Vedo pochi angeli intorno alla città. Inoltre non vedo rinforzi dal pianetino. In particolare c'è ne sono due al centro della città che sono completamente diversi dagli altri. Uno dei quali sembra avere con sé qualcosa come un frutto... un anguria? Comunque sono abbastanza convinto che possano essere due ENI comandanti.-

-Ottimo. Tienici aggiornato sui loro spostamenti. Noi intanto ci muoviamo.-

-Roger. Chiudo.-

Un angelo da combattimento con un'anguria in mano... questa era davvero strana. Che fosse una qualche strana arma a loro sconosciuta?

 

 

 

Se all'altopiano si poteva respirare una sana e tranquilla atmosfera, nella città di Mactai era l'esatto opposto. La città era sotto pieno attacco, macerie e polvere aleggiavano ovunque, con frastuoni fastidiosissimi e sbattiti d'ali d'angelo continui.

-Qui Queen. Cerchiamo di riunirci al centro della città. Sicuramente se c'è un comandante sarà li che ci aspetta. Evitiamo azioni in solitaria, riunitevi almeno con un altro gruppo.-

-Occhio ai calcinacci. Fanno male. Sul serio!-

Sembrava quasi che nessuno potesse reprimere lo spirito comico di Jack. Per quanto lo facesse chiaramente di proposito, la sua spensieratezza dava spesso l'impressione di essere piena mancanza di serietà. Chissà qual'era la verità...

Alcuni angeli si frapposero fra loro ed il centro città, ma erano diminuiti parecchio rispetto all'inizio e tra le vie della città, più difficilmente li mettevano in difficoltà cadendo sotto colpi di lancia, katana e mazza, il tutto accompagnato dal flauto di Deuce e alcune sparute magie.

-Abbiamo trovato dei feriti nei sotterranei. Ci pensiamo io e Makina. Siamo quasi fuori e ci sono pochi nemici. Mandiamo avanti Rem.-

-Roger. Rem raggiungi il gruppo di fronte. Noi allunghiamo leggermente per arrivare dal lato.-

Il centro città venne raggiunto in un lampo dai quattro del gruppo di fronte e finalmente anche loro poterono vedere un ENI che sembrava chiaramente un comandante. Questo sembrava in attesa di qualcosa e, visto che il gruppo non si era ancora fatto vedere seguendo gli ordini della capoclasse, non sembrava comunque in procinto di attaccare. Rimasero in attesa all'interno di una casa semidistrutta lì vicino facendo rapporto.

-Siamo al centro. Rimaniamo in attesa. Davanti a noi c'è uno degli ENI comandanti. Al contrario degli altri questo è chiaramente in assetto da combattimento: ha la mano destra artigliata e il braccio sinistro a forma di cannone. Semb...-

-Preparazione assetto da combattimento. Type: Gamma - Harpy Interceptor. Rilevati nemici poco distanti. Obiettivo: eliminazione.-

Improvvisamente l'ENI parlò e fece chiare subito le sue intenzioni. Aveva già individuato i quattro ed era già con il braccio sinistro armato di cannone che puntava verso il loro rifugio. Nel giro di pochi secondi avrebbe polverizzato tutto.

-Merda! Hanno un radar! FUORI TUTTI!-

Mezzo urlo di Nine fu coperto dalla forte esplosione che spazzò il muro della casa. I quattro riuscirono a spostarsi abbastanza rapidamente ma non senza incorrere a qualche media ferita al quale Deuce stava già provvedendo insieme all'aiuto di Rem che era arrivata proprio in quell'istante, scampando per poco al pericolo.

-ENERGIA!-

-Grazie Remsky...-

Perfino il sorriso di Cinque era piuttosto debole in quell'occasione. Senza contare poi il suo bel faccino tutto sporco di polvere e sudore che non aiutava affatto a risaltarlo.

L'angelo si alzò in aria caricando un nuovo colpo. Questa volta non sarebbe bastata la fortuna, doveva sfruttare il loro numero e dividersi. Jack e Nine si diressero in pieno centro città, praticamente sotto l'ENI; Rem e Cinque a est, mentre Deuce cercò riparo a ovest. Un altro enorme proiettile fece un grosso buco nel pavimento, praticamente sciogliendolo grazie all'elevata temperatura.

-Qui Comando. Secondo le nostre informazioni, l'ENI che avete davanti può sparare proiettili rapidissimi e ad alta temperatura. Sono stati stimati una velocità di 4 km/s per 3000 gradi celsius. Ma dopo alcuni colpi sparati richiede un periodo di raffreddamento. Fate grande attenzione.-

-Qua ci rimaniamo secchi anche se solo lo sfioriamo. Queen? Abbiamo bisogno di te. Queen???-

-Siamo impegnati. Anche noi abbiamo un'ENI davanti. Uguale identico al vostro. Dovrete cavarvela da soli.-

Le sorelle Harpy, lavoravano sempre in coppia, distinguibili solo per il diverso colore di capelli, erano considerate tra le migliori assassine nel gruppo degli angeloid, o ENI da combattimento.

-FIOCINA!-

Nine provò subito a colpire dalla nuova posizione l'ENI, colpendogli leggermente l'ala sinistra. Per quanto non avesse sortito grandi effetti, il volo dell'angeloid sembrava ora un pelo sbilenco. Questo volò rapidamente verso Deuce, con l'intento di graffiarla con gli artigli. Era l'unica del gruppo attuale che, nonostante fosse la più lontana e in solitaria, aveva capacità di attacco a distanza. Il gruppo cercò di correre verso di lei, ma nessuno di loro avrebbe mai fatto in tempo.

-FIRE(SHG)!-

Diversi pallettoni di fuoco, come il colpo di un fucile a pompa, colpirono l'angelo davanti a Deuce che ebbe degli ottimi riflessi a castare la magia offensiva. Il problema fu che nonostante il colpo subito, l'Harpy cambiò solo leggermente traiettoria, andando comunque a sbattere sulla povera cadetta che subì un duro colpo anche se non letale quanto avrebbe potuto essere l'artigliata. Le altre due ragazze arrivarono subito a soccorrerla e a controllare le sue condizioni.

-ENERGIA!-

Peccato che mentre stavano castando le cure, si erano dimenticate di badare all'angelo, che nonostante fosse malconcio per terra, aveva alzato il braccio armato di cannone, pronto per un nuovo proiettile che esplose dopo poco nella loro direzione.

-MURO!-

Due voci all'unisono si udirono, mentre Nine e Jack andarono a creare due barriere magiche per proteggerle dal missile che esplose, creando una discreta onda d'urto. L'ENI avrebbe anche potuto sparare un secondo proiettile, ma questa volta non ebbe proprio il tempo materiale.

-BOOMERANG!-

Le daghe di Rem volarono verso il braccio proteso dell'angelo tranciandolo di netto e rendendolo inutilizzabile, mentre accanto a lei scattò in avanti Cinque per fargli assaggiare un colpo del suo maglio. Il braccio artigliato dell'Harpy, portato a protezione davanti alla propria testa, si andò a fracassare direttamente in faccia vista la potenza del colpo. Bastarono poi altri due colpi dei ragazzi con lancia e katana per essere solo sicuri al 100% che non si alzasse più.

-Uno in meno.-

-Deuce?-

Un semplice accenno e tutti tirarono un sospiro di sollievo.

-Queen? Qua abbiamo finito. Com'è da voi?-

-Coff...Coff... Diamine. E' più dura di quel che mi aspettassi. Lo stiamo portando lì. In arrivo tra due minuti. Ho bisogno che lo tratteniate.-

-Roger.-

-Ci siamo anche noi!-

Intanto erano tornati anche Ace e Makina.

-I civili stanno bene?-

-Penso che abbiano già raggiunto il ponte dell'Accademya a quest'ora.-

Passò poco che comparvero i tre in piena fuga, chiaramente sporchi e affaticati. L'altro angelo sembrava essere entrato in modalità furia, forse a causa della distruzione dell'altro suo simile.

-Tutti addosso!-

-Bene. Mi occorrono 40 secondi.-

Tutto il gruppo si fece avanti mentre Queen cominciò a castare una potente magia. In grande numero era più semplice gestire i colpi e gli artigli, quindi bastò fare le dovute attenzioni e riuscirono a cavarsela egregiamente, finché dopo il tempo stabilito, tutti si fecero in parte per far passare la capoclasse con il suo attacco magico.

-SUZAKU!-

Il più potente incantesimo della classe vermiglia si scaricò sull'angeloid che non poté sopportarlo, cadendo violentemente a terra sconfitto. Gli angeli della città sembrarono disattivarsi, ragion per cui i comandanti dovevano essere stati entrambi uccisi... Purtroppo però non sembrava essere ancora finita.

-AAAAAAAAAH!-

-EHY! Ma quello quando è arrivato?!?!?

-Presto dobbiamo...-

BOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOM!!!

 

 

 

-ODDIO!-

-Cater! quella era Mactai?-

-Si... è... è... esplosa letteralmente... non è rimasto più niente.-

-E gli altri?-

-Non rispondono...-

-Cosa?!?!? Merda! Prova a contattare Trey. Vedi se almeno lui sa qualcosa!-

-Non risponde nemmeno lui! La comunicazione... sembra... come bloccata da qualcosa!-

-Ma che diamine sta succedendo? Non può essere vero! NON PUO'! Riprova a contattare a Trey. Lui DEVE sapere qualcosa!-

Eppure dall'altopiano si poteva vedere chiaramente l'enorme landa desolata ora completamente distrutta, dove prima giaceva la città di Mactai. Adesso rimaneva solo il grigio e nero della polvere e delle bruciature. E nient'altro. Le gambe di Cater non la ressero facendola cadere a terra. Eight non era solito farsi trasportare dalle emozioni, ma in quell'occasione la sua calma stava vacillando. Già il tono della sua voce era leggermente diverso dal solito e sembrava essere preso da un piccolo tremolio. Era successo tutto talmente in fretta che facevano fatica a crederci... ma era tutto vero...

I cadetti si trovavano davanti ad un'arma talmente potente che avrebbe potuto far impallidire persino un l'cie primus tra i migliori.

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Capitolo 3
*** La caduta degli angeli (Parte 3) ***


La caduta degli angeli.

Parte 3.

Qualche minuto prima...

Trey era di pattuglia dall'altopiano su Corsi insieme a Seven e aveva appena finito l'ultima comunicazione con il gruppo di Queen.

-Ottimo. Tienici aggiornato sui loro spostamenti. Noi intanto ci muoviamo.-

-Roger. Chiudo.-

I due ENI non sembravano volersi muoversi, uno con i capelli rosa con la propria “anguria”, l'altro seduto che mangiava dolcetti, più minuto e con i capelli blu. Con la sua abilità occhio di lince poteva osservare tutti i loro movimenti nel dettaglio, ma a cosa serviva se questi non sembravano volersi nemmeno muovere?

-Seven, questa situazione si fa sempre più sospetta... sarei tentato di sentire da Cater com'è la situazione da loro.-

-Provo a contattarla...-

Trey ricominciò ad osservare la città di Corsi e all'improvviso l'ENI più piccolo si era appena alzato e diretto verso di loro, come se sapesse già dove si trovassero.

-Sembra averci trovato! Forse hanno un radar!-

-Dannazione! Non funzionano nemmeno le comunicazioni!-

Non andava affatto bene. Trey tese subito l'arco nella direzione da cui stava arrivando l'angeloid. Questi però non sembrava proprio in modalità da combattimento, sembrava quasi si stesse avvicinando lentamente di proposito.

-Preparati. Potrebbe trattarsi di una trappola.-

L'angelo arrivò parecchio vicino, senza però attaccare o dare segni di voler farlo. Bensì fece qualcosa di totalmente inaspettato ai due cadetti.

-Assetto predefinito. Type: Beta – Electronic Warfare. Obiettivo: discussione. Nessuna azione offensiva se non provocata.-

L'ENI pareva chiaramente voler parlare invece che attaccare. Si potevano fidare? Trey rimase qualche secondo a riflettere per poi abbassare l'arco senza mollarlo, facendo un cenno a Seven di fare lo stesso.

-Cosa vuoi da noi?-

-Solo farvi notare che state per perdere tutti i vostri compagni alla città di Mactai. Secondo il mio radar dovrebbero essere una decina.-

Quindi avevano davvero un radar! Ma di un'incredibile portata per poter controllare fino a Mactai senza doversi spostare da Corsi. Che si trattasse di una bufala?

-Impossibile. Stai bluffando.-

Fu Seven a sfidarla.

-Bluffando? Non ne sono capace. Inoltre poco fa ho bloccato io le vostre comunicazioni. Penso lo abbiate notato. Il mio hacking è ancora attivo.-

Era risolto anche il mistero dell'assenza di segnale. Quindi erano loro che stavano bloccando tutto... Quindi era vero che stavano per perdere tutto il gruppo di Mactai?

-Ragioniamo: se è vero che stiamo per perdere dieci dei nostri compagni, perché saresti venuta qua a dircelo? Vuoi guadagnare tempo per qualcosa?-

-In effetti si. Sei astuto. Ma mi basta molto poco, anzi bastava. Volevo solo poter guardare le vostre facce nel vedere quello che sta succedendo. Mi è sempre stato detto che al contrario delle mie sorelle sono un modello piuttosto curioso. Comunque basta chiacchiere. Ikaros, è il momento.-

-Ok...-

Trey e Seven non sapevano esattamente cosa stava succedendo, ma con la sua abilità occhio di lince, l'arciere provò a sbirciare verso Corsi, notando per un attimo l'altro ENI, che poi scomparve dalla sua vista.

-L'altro angelo è partito velocissimo!-

-Alfa si muove a velocità Mach 24. Non penso possiate fare niente se non aspettare i “fuochi d'artificio”.-

Trey diresse lo sguardo verso Mactai, mentre Seven tentava disperatamente di contattare qualcuno anche se non sembrava esserci nessun modo per farlo. L'angeloid con i capelli rosa era arrivato in un attimo sopra la città di Mactai brandendo un enorme arco dorato.

-No...-

-Apollon.-

Questa fu l'unica parola detta dall'angelo.

BOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOM!!!

Un solo colpo dell'arco Apollon devastò l'intera città e tutti coloro che erano ancora lì, cadetti e angeli compresi.

-DANNATI!-

Seven non si trattenne più e si lanciò all'attacco. La sua frusta venne scansata elegantemente più volte dall'angeloid Beta senza neanche troppa difficoltà.

-Vi abbiamo mostrato le nostre capacità. Vi conviene arrendervi così eviteremo ulteriori problemi.-

-MAI!-

Seven continuò ad attaccare disperatamente ma i suoi attacchi, anche quelli più complessi, non sortivano alcun effetto. Trey intano era riuscito a rimanere abbastanza calmo e fino a quel momento era rimasto ad osservare tenendo ben teso il suo arco in attesa del colpo vincente. Aveva notato un piccolo dettaglio nei movimenti dell'angelo e voleva essere sicuro della sua pensata. Lanciò la freccia puntando alla gamba destra sussurrando qualcosa, solo che però anche questa venne schivata con un minimo movimento andandosi a conficcare poco distante.

-Inutile.-

-DINAMITE ALATA!-

Questa fu un'idea vincente, visto che l'ENI non si aspettava che la freccia appena schivata sarebbe esplosa. I suoi movimenti erano precisi e ridotti al minimo indispensabile per ridurre al massimo gli spostamenti e Trey lo aveva notato nel vedere come si comportava contro la frusta. Il minuto angelo venne spinto in avanti dall'onda d'urto inaspettata, finendo come una facile preda abbastanza vicina a Seven.

-FRUSTA PRENSILE!-

La frusta andò ad avvolgersi intorno all'angeloid bloccandolo e avvicinandolo ulteriormente a sé. Ma non era ancora finita qui.

-PRESA TONANTE!-

Seven sfruttò l'aggiunta di una magia di tuono per folgorare l'avversario e cercare di stordirlo. Il piccolo corpo dell'angelo sussultò diverse volte sotto l'effetto delle scariche. Subito dopo l'attacco partì subito una freccia caricata di Trey che avrebbe facilmente colpito il nemico immobilizzato. Questa volta il bersaglio era la testa, un colpo fatale e definitivo.

-Aegis.-

Non fecero neanche in tempo a capire cosa fosse successo, che l'altro angeloid che aveva distrutto Mactai, era tornato in un batter d'occhio attivando uno scudo di energia a 365 gradi intorno a sé a difesa dell'altro compagno, afferrandolo al volo liberandolo dalla presa e fermando la freccia mortale. I due cadetti si ricordarono subito delle parole che gli erano state dette poco fa... l'ENI si muoveva a velocità mach 24... una velocità pazzesca e irraggiungibile. All'improvviso le sue ali cominciarono a brillare...

-Artemis.-

Dalle ali partirono all'improvviso dei missili a ricerca che si diressero verso i cadetti che fecero del loro meglio per poterli evitare. Seven riuscì a schivarne molti acrobaticamente, ma non riuscì ad evitarne uno più un paio di striscio insieme a deflagrazioni varie. Trey provò a bloccarli con la magia MURO, bloccandone diversi, ma gli ultimi lo colpirono in pieno. Si ritrovarono tutti e due a terra e feriti, facendo del loro meglio per alzarsi in fretta e rimettersi in guardia, cercando di ricominciare a lottare prima che... niente. Non c'era più nessuno davanti a loro.

-ENERGIA.-

I due si curarono approfittando della forse temporanea tranquillità e solitudine.

-Tutto bene?-

-Un po' malconcia ma ok.-

Trey decise di utilizzare nuovamente l'abilità occhio di lince visto che nei dintorni non pareva esserci più nessuno. Nei pressi della città di Corsi c'erano di nuovo i due angeli, uno di guardia mentre l'altro ferito che veniva curato. Forse avevano preferito ritirarsi invece che tentare di farli fuori subito... forse si stavano solo divertendo, aspettando il momento migliore per farli fuori. Quello che li aveva liquidati facilmente stava continuamente osservando verso di loro, come per tenerli d'occhio continuamente. Questo non era un buon segno. Perché arrivati a quel punto era inutile negare che almeno uno degli ENI avesse delle abilità completamente al di fuori delle loro singole capacità. Forse solo se si fossero uniti tutti i 14 membri della classe Zero contro quell'unico avversario, avrebbero potuto fare un tentativo.

-Ehy! Le comunicazioni sembrano funzionare ora.-

-Avendo ferito quell'angelo che le aveva hackerate, sembra che le abbiamo riattivate. Sentiamo subito Cater ed Eight per farci sapere se hanno novità.-

-Cater! Eight! Mi sentite!?!-

-Per il cristallo! Trey! Seven! Voi siete salvi? Le comunicazioni erano bloccate.-

-Si. Abbiamo diverse novità. Pare che ogni angelo abbia una sua peculiarità. Uno di questi bloccava le comunicazioni, ma non se la cavava granché. Ma la preoccupazione più grande però è l'altro... Non so davvero come faremo a sconfiggerlo. Soprattutto adesso che siamo solo in quattro...-

-Come facciamo come prima cosa? Senza Queen a dirigere mi sento un po' inquieta...-

-Per prima cosa cerchiamo di capire quanti sono in tutto. Ad Aqvi quanti angeli ci sono?

-Due. Uno sembra essere vestito da suora...-

-Due come qui a Corsi. Supponendo che gli altri ne abbiano trovati altri due a Mactai dovevano essere sei in tutto. Noi qui ne abbiamo uno estremamente pericoloso a livello di combattimento e uno esperto di hacking. Voi?-

-Sembrano entrambi combattivi... tra l'altro stanno combattendo tra loro... Non sembrano andare d'accordo...-

-Buon per noi. Forse avete l'opportunità di provare a fare qualcosa. Noi siamo tenuti sotto stretto controllo, ma almeno possiamo contare sul fatto che finché ci tiene d'occhio costantemente. Voi dovreste approfittarne.-

-Ricevuto. Cosa proponi di fare?-

-Se la situazione è come qui gli angeli non combattivi sembrano essere diminuiti parecchio. Ho ipotizzato che li usano come sentinelle semoventi per sapere dove ci troviamo. Dovreste provare ad infiltrarvi senza farvi scoprire sfruttando la vostra velocità. Se vi trovano sappiate però che l'angelo da questo lato si muove a velocità mach 24. Vi raggiungerebbe in un attimo. La distruzione di Mactai insegna. Vendichiamo i nostri fratelli.-

-Roger. Contate su di noi.-

-Gli farò assaggiare i miei pugni finché non si dimenticheranno quanto possono fare male. Andiamo in silenzio radio. Ci sentiamo poi per gli sviluppi.-


 

Cater ed Eight partirono subito scendendo dall'altopiano. I pochi angeli che trovarono vennero liquidati velocemente senza che riuscissero a fare molto. Grazie all'ottima rapidità di movimento e di attacco del duo non gli fu troppo difficile arrivare alle mura avvicinandosi all'entrata del canale di scolo, luogo dal quale sarebbero entrati per raggiungere i sotterranei. L'infiltrazione stava andando molto bene, forse dovuta anche al continuo combattimento tra i due ENI comandanti che non si stavano concentrando su quello che gli accadeva intorno. La situazione sembrava comunque confusionaria. I pochi angeli di guardia rimasta non erano molto attivi contrariamente a quando erano all'inizio. Si muovevano lentamente e non si accorgevano rapidamente di quello che avevano intorno, trasformandosi e veri proprio fantocci praticamente inutili per qualsiasi scopo. Che fossero in qualche modo alimentati da qualcosa?

Arrivare alla piazza divenne quasi un gioco da ragazzi. E proprio lì davanti a loro i due angeloid ci davano dentro senza risparmiarsi. Non sembrava affatto un allenamento, ma una vera propria sfida o forse una qualche specie di lite. Effettuare un attacco a sorpresa, il cosiddetto agguato, verso l'avversario, dava diversi vantaggi al duo che avrebbe potuto sconfiggere i due comandanti senza fare troppa fatica, anche se si trovavano solo in due. Però quello che avevano davanti era davvero qualcosa di incredibile... I due si attaccavano con colpi di potenza eccezionale!

Quello vestito da suora era dotato di ali particolari che si potevano trasformare ed allungare a piacimento, diventando come delle potentissime lance che sembravano bucare muri e pavimenti senza alcuna difficoltà oppure come lame affilatissime che affettavano qualsiasi cosa gli si parasse davanti. La possibilità di poter anche manipolare le fiamme in aggiunta ai suoi attacchi la rendeva distruttiva. Ma la cosa che sembrava più spaventosa era il suo sorriso da pura pazza maniaca che, unito al suo abbigliamento e al suo aspetto infatile, era davvero terrificante e avrebbe fatto tremare chiunque. L'altra invece pareva più classica, armata di spada (Chrysaor) e scudo (Aegis L) sembrava essere capace di combattere solo con il corpo a corpo, ma era capace di scatti fenomenali, sia a terra che a mezz'aria, che la rendeva difficile da colpire e da schivare, però spesso sembrava non essere proprio precisa e perfetta nei suoi movimenti... Tanto che a volte non si riusciva a capire cosa stesse esattamente tentando di fare. Stava di fatto che la sua spada sembrava eccezionale tagliando tutto senza fatica, tanto quanto il suo scudo che sembrava impenetrabile.

Inutile dire che la città era tutta macerie visto il loro furioso duello.

Cater ed Eight si fecero un cenno. Dopo le osservazioni avevano decise i propri avversari: Cater avrebbe preso l'angeloid vestito da suora, mentre Eight l'ENI armato di spada e scudo.

Il successo della missione sarebbe dipeso dalla riuscita di questi due combattimenti, viste le difficoltà che avrebbero dovuto affrontare più avanti. Ma il duo era convinto che se l'agguato fosse riuscito sarebbero stati in grado di poterci riuscire. Soprattutto per poter cominciare la loro vendetta per i loro fratelli vermigli.

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