Boom boom bang bang

di hereschiaree
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Intro ***
Capitolo 2: *** AAA Cercasi Lancillotto ***
Capitolo 3: *** Swallow the truth ***
Capitolo 4: *** Inferno ad alta quota ***
Capitolo 5: *** Blocked ID ***
Capitolo 6: *** Strikeout ***
Capitolo 7: *** Niente è come sembra ***
Capitolo 8: *** Theodor ***



Capitolo 1
*** Intro ***


1 - Intro

Eggsy lanciò l' ombrello in un angolo della sala, poi si rese conto di quello che aveva fatto e lo riprese, “Le buone maniere fanno il gentiluomo” si disse, da quando era entrato a far parte dei Kingsman se lo ripeteva spesso, per non far alzare gli occhi al cielo a Merlino e Harry per ogni minima azione.
L' ultima missione li aveva portati su una base militare in Antartide, un giovane aristocratico aveva indetto un suo personale esercito incaricato di sciogliere i ghiacciai, per aumentare il livello del mare e investire su navi-bunker anti tsunami, ma i Kingsman erano intervenuti in tempo.. come al solito.
Tante cose erano cambiate, Roxy non era più Lancillotto a causa di un incidente aereo, si era fatta prendere dalla sua fobia in un momento in cui non doveva batter ciglio, portando così a due cose: il fallimento della missione e la morte di un suo collega, Eggsy non la vedeva da allora ma si diceva che vivesse a Londra col suo barboncino e facesse l' insegnante di educazione fisica alle elementari.
Nessuno aveva il ruolo di Lancillotto, soprattutto perché era considerato un ruolo troppo pericoloso.
Merlino gli arrivò alle spalle -Ottima missione, tutto è andato secondo i piani Eggsy. Davvero un ottimo lavoro- Eggsy si sedette sulla poltrona di velluto allargando le braccia -Avevi dubbi Merlino?- e quest' ultimo gli rispose con un' alzata di sopracciglio, ci voleva del tempo per abituarsi ai modi di Eggsy dopo anni di sola eleganza inglese.
-Puoi tornare da tua madre per oggi, riceverai un messaggio quando avremo bisogno di te- continuò Merlino visionando il suo tablet-cartella, Eggsy non se lo fece ripetere due volte e saltò su dalla poltrona come una molla -Dov'è Harry? Voglio salutarlo prima di andare- Merlino non alzò dallo sguardo e indicò la porta -Galahad è di là- Eggsy seguì il dito di Merlino con lo sguardo per capire cosa esattamente intendesse per “di là” e a meno che Harry non si fosse trasformato improvvisamente in una lampada alta, presuppose che intendesse “da qualche parte fuori” e si diresse alla porta. -Merlino- disse con la mano sulla maniglia -Come mai così distratto?- e aggiunse un sorrisetto beffardo, Merlino come al solito non alzò lo sguardo dallo schermo, anzi cominciò a trafficarci molto più preso di prima, disse solo -Te ne parlerò a tempo debito, Eggsy-, il ragazzo non se lo fece ripetere due volte e uscì dalla stanza.
Harry lo aspettava seduto composto nel suo ufficio, ritagliando la prima pagina del The Sun, che annunciava l' estate più calda degli ultimi vent' anni, per aggiungerla alla sua parete, Eggsy non gli chiese nemmeno perché, ormai lo sapeva, quindi si sedette sulla poltrona di fronte a lui aspettando che il suo vecchio avesse finito. Harry attaccò il pezzo di giornale alla parete e poi si rivolse ad Eggsy -Eccellente missione, penso che Merlino te l' abbia già detto- il ragazzo si mise le mani dietro la testa sorridendo -Si mi ha dato i suoi complimenti, infatti ha detto che posso tornare a casa, sono venuto a salutarti- Harry non cambiò espressione -Bene, allora salutiamoci- si alzò, imitato da Eggsy, e gli porse la mano, Eggsy lo guardò come se fosse un alieno -E tu vorresti salutare il tuo figlioccio con una stretta di mano? Cazzo Harry!- e ridendo se lo tirò a se' come avrebbe fatto con uno dei suoi amici, battendo sulla sua spalla, Harry si trovò disorientato ma comunque accennò a qualche timida passa sulla spalla muscolosa del ragazzo con quello che sembrava un sorriso stampato in volto, dopotutto considerava Eggsy come un figlio. Con un' ultima, forse troppo forte, pacca sulla spalla Eggsy si congedò da Galahart e uscì di corsa dal quartier generale dei Kingsman.


Spero che questo primo capitolo vi sia piaciuto, probabilmente ora non capite ancora granchè ma vi assicuro che nei capitoli successivi si districano molti nodi! Ho notato che non c' erano molte ff sul film Kingsman (che ho visto già due volte, amo il film, amo Colin Farrel e amo Eggsy) quindi quale miglior occasione per riavvicinarmi al mondo delle fan fiction scrivendone una sull' universo dei secret services?
Spero che continuerete a leggere
<3
hereschiaree

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Capitolo 2
*** AAA Cercasi Lancillotto ***


2- AAA Cercasi Lancillotto

Erano passati due giorni da quando Eggsy era tornato a casa dalla missione, non che gli dispiacesse restare a casa da sua madre e sua sorella, ma non era mai passato così tanto tempo tra una missione e l' altra, o comunque gli arrivavano sms da parte di Merlino o Harry chiedendo come stava o su quando doveva presentarsi al quartier generale, ma in quei due giorni.. niente, silenzio.
Ad un certo punto sua sorella lo chiamò dalla cucina, chiedendolo di aiutarla coi compiti, Eggsy guardò il telefono per l' ultima volta ma la cartella era comunque vuota, buttò lo smartphone sul letto e scese le scale, nella testa ancora più domande su ciò che stesse succedendo ai Kingsman, possibile che il mondo si era improvvisamente riappacificato? Era in corso una missione e non avevano bisogno di lui? Questo Eggsy non lo sapeva, e non sapeva neanche appena mise piede in cucina, il suo telefono si accese informandolo di  ben due messaggi.

Da: Merlino
Testo: Al quartier generale appena puoi.

Da: Vecchio
Testo: La nuova missione va contro tutta la mia persona, ma ti piacerà, tutti i giovani ti invidiano. Saluti, H.


Eggsy non vide quei messaggi che qualche ora dopo -CAZZO!- esclamò, prese al volo le chiavi della macchina e si precipitò fuori, salutando sua madre e sua sorella, e sfiorando per poco con un calcio il piccolo JB, cosa prevedeva la nuova missione? Perché Harry aveva detto che lo invidiavano tutti? Era forse destinato a salvare un' altra principessa scandinava? Mise in moto e in men che non si dica era davanti a Merlino.
-Eggsy- iniziò l' uomo con aria seria -La missione che andrai a fare è una prova, sai benissimo che abbiamo perso Roxy, quindi il posto di Lancillotto è libero, ma sai meglio di me che quel posto NON PUO' essere vuoto, quindi- e qui si fermò a guardarlo un secondo, poi sospirò -avevamo pensato a te- Eggsy sgranò gli occhi, lui? Lancillotto? Ma era impossibile! -Merlino, come..?- ma Merlino lo fermò con un cenno di mano -Non così facile, Eggsy, come ti ho detto, è una prova, tra te.. e un altro concorrente, molto valido- -Oh bene, chi è?- -Dovrai scoprirlo da te, l' unico dettaglio: un tatuaggio e l' indirizzo dove trovarlo.. o trovarla- spinse la cartella e Eggsy la aprì, la foto era di un tatuaggio in primo piano, una rondine vecchio stile, la pelle dov' era posizionato era liscia e non molto chiaro, probabilmente un braccio o un avambraccio, l' indirizzo era scritto su un foglietto, Eggsy guardò il tutto -Tutto qui?- Merlino lo guardò -Tutto qui- -E come faccio? Questo tatuaggio potrebbe averlo chiunque, ovunque!- -Ti pare che se l' avessero avuto tutti in un posto non visibile te l' avremmo dato come indizio? Usa la testa! E poi sta tranquillo.. te ne accorgerai, ora.. parti- Eggsy era lì per lì per chiedere qualcos' altro ma lo sguardo di Merlino lo convinse che non era una buona idea, uscì velocemente dalla sala, Harry gli battè sulla spalla facendogli l' occhiolino, perché? Harry non lo faceva mai, perché tutti erano così strani?  
In macchina Eggsy guardò l' indirizzo: 69, Ravenpath street.. perché l' aveva già sentito? Non seppe giungere ad una conclusione e continuò a guidare.

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Capitolo 3
*** Swallow the truth ***


3- Swallow the truth

Era scesa ormai la sera, Eggsy aveva ancora i suoi vestiti eleganti da Kingsman quando arrivò al 69 di Ravenpath street, e si ricordò perché l' aveva già sentito: era uno strip club, e ritenne alquanto ironico che si chiamasse Gentlemen. Eggsy si sentì improvvisamente a disagio, cosa doveva cercare? Un barista? Un cliente abituale? Una ragazza? Il capo? I pensieri gli affollavano la mente mentre presentava il documento al buttafuori, che fortunatamente lo fece entrare.
Il locale era grande, ciò rendeva la ricerca molto più difficile, soprattutto perché non sapeva chi aveva il tatuaggio.. e dove lo aveva esattamente. Fortunatamente il palco era solo uno, quindi in caso lo avesse avuto una ragazza l' avrebbe visto subito. Fu proprio una ragazza ad accoglierlo, una biondina che lui era sicuro di aver visto su qualche sito poco raccomandabile, le disse che gli sarebbe piaciuto un posto vicino al palco e lei lo guidò attraverso la folla, Eggsy ne approfittò per squadrarla ma niente, a parte un cuoricino dietro l' orecchio non c'era segno di altri tatuaggi.. e la superficie di pelle su cui guardare era abbastanza estesa.
Eggsy ordinò un Gin e nell' attesa squadrò un po' la gente che lo circondava cercando di non distrarsi troppo coi corpi sinuosi delle signorine che lavoravano, e -Bingo- sussurrò. Un ragazzo aveva ben due rondini old school sull' avambraccio, e anche se il colore della pelle differiva leggermente Eggsy diede la colpa alla luce del locale o alla macchina fotografica. Cercò di non farsi notare dal tipo, che era da solo, e fortunatamente questo si sedette ad un tavolo appena poco lontano dal suo, Eggsy diede una rapida occhiata al ragazzo: aveva corti capelli castani corti e mossi, gli occhi scuri, la maglietta a maniche corte a righe bianche e nere mettevano in bella mostra il tatuaggio, i jeans fasciavano alla perfezione un corpo atletico e scattante, insomma Eggsy si meravigliò che sapesse tradire così bene un curriculum da Lancillotto. Chissà se il suo compagno era stato avvisato della sua presenza al club, e poi.. perchè Merlino gli aveva dato proprio l' indirizzo dello strip club? Non era meglio del suo posto di lavoro o di casa sua? Era forse un cliente abituale? Il suo Gin arrivò e con la scusa di accavallare le gambe si mise in una posizione migliore per guardare il suo rivale e anche il palco in caso il giovane uomo si fosse girato verso di lui.
Mentre il locale si riempiva di luce rosa e azzurre ad intermittenza, il rivale di Eggsy decise di alzarsi per andare al bagno, quale migliore occasione per parlargli da Kingsman a Kingsman? Lo fece andare avanti di qualche metro e poi si alzò, nel momento in cui un' avvenente signorina stava facendo il suo ingresso sul palco attorno al palo da lap dance. Il bagno avrebbe fatto arricciare la testa pelata di Merlino ma Eggsy vide lo stesso il suo "amico" fare i suoi servizi in uno dei gabinetti a muro, quindi si fece coraggio e si mese vicino a lui, e rispettando ogni regola degli uomini al bagno si abbassò la zip e aspettò di fare i suoi bisogni assolutamente senza guardare l' altro.
Il ragazzo lo squadrò, poi disse -Bel completo- Eggsy alzò lo sguardo e gli sorrise -Grazie, è un Kingsman- e si fermò un po' per far capire al suo rivale chi fosse, poi continuò -bel tatuaggio-, il ragazzo sorrise -Grazie amico-, non disse altro e si alzò la zip del pantalone, Eggsy fece lo stesso e si ritrovarono a lavarsi le mani -Vieni qui spesso?- chiese il ragazzo ad Eggsy -Prima volta, tu?- -Anche per me- che fosse stato un appuntamento incrociato da Merlino per essere sicuri di trovarli insieme? Eggsy si giocò la sua carta più importante, senza pensarci e convinto delle sue parole -Verrai al quartier generale dopo?- il ragazzo lo squadrò con fare dubbioso -Non so.. tu che dici?- -Penso che Merlino vorrebbe vederti, insomma mi ha chiesto di trovarti- -Ma davvero.. non mi dire..- Eggsy si voltò per asciugarsi le mani sorridendo, era pure candidato ad essere Lancillotto ma in quanto a comprensione rapida Eggsy si sentì nettamente superiore.. e sentì anche la canna di una pistola alla schiena. -Non so chi cazzo sei amico, ma non verrò di certo al tuo covo di froci- Eggsy era confuso, era o non era il candidato Lancillotto? Il tatuaggio c'era.. o era solo una trappola di Merlino? -Amico, posso spiegarti tutto, a quanto pare non sai..- iniziò Eggsy, ma quello gli prese il colletto -Non voglio un cazzo da te, ho visto come mi guardavi prima.. usciamo ora, che ti sistemo!- Eggsy si sentì tremendamente frustrato, aveva sbagliato? Era impossibile.
Uscirono dal bagno che lo spettacolo della ragazza di prima tra luci rosa e azzurre non era ancora finito, anche se addosso le rimaneva ben poco.. ma Eggsy (per la prima volta) non si concentrò molto su di lei, diciamo che era molto più preoccupato di quello che lo puntava da sotto la giacca una pistola carica alla schiena.
Uno sparo.
Le urla riempirono il locale sostituendo la musica, chi non si era buttato a terra stava cercando di uscire, un uomo a terra, Eggsy si girò e vide che il ragazzo di prima era a terra inerme, non riuscì a capire, poi improvvisamente capì.
La ragazza era appesa al palo a testa giù, le gambe aperte in una spaccata, una mano la teneva all' altezza dell' ombelico sul palo per reggersi, nell' altra aveva una pistola, i lunghi capelli castani le cadevano per terra e l' intimo borgogna che indossava brillava come se nulla fosse successo. Guardò Eggsy per un secondo, poi in un attimo ritornò in posizione eretta e iniziò a correre -Seguimi!- gli urlò, andando verso il retro del locale, ad Eggsy salì il cuore in gola: la ragazza aveva una rondine old school, dietro alla coscia, appena sotto la curva del.. il ragazzo scosse la testa per riprendersi e schiavare un grassone steso a terra, e finalmente riuscirono ad uscire.
Era notte inoltrata, -Dove andiamo?- chiese Eggsy, la ragazza non si voltò -La mia macchina è qui vicino, per essere un Kingsman non sei molto intutivo- Eggsy evitò di risponderle che appena l' aveva vista aveva in mente ben altri tipi di pensieri, e continuò a seguirla verso una Aygo rosso ciliegia. -Devo cambiarmi, se permetti, voltati- Eggsy annuì -Certo, ci mancherebbe- e sbuffò, ma pensa se per il posto di Lancillotto doveva competere con una ragazza che per campare faceva la spogliarellista. -Fatto-, la ragazza ora appariva addirittura normale: aveva una t-shirt bianca, jeans skinny e zeppe, al collo una lunga collana con un ciondolo che Eggsy conosceva bene: il simbolo dei Kingsman. Entrarono in macchina, il ragazzo si sentiva a disagio e non sapeva da dove iniziare, la ragazza lo percepì e iniziò lei il discorso -Allora.. Eggsy, pensavo di fare bene il mio lavoro.. di solito notano tutti il mio tatuaggio- e ridacchiò, ad Eggsy sembrò un coltello nella piaga e arrossì -Non ero proprio concentrato.. ma sono sicuro che il tuo lavoro lo stavi facendo benissimo- la ragazza continuò a guidare ridacchiando -Comunque io sono Ruthie- Eggsy la guardò -Il tuo nome vero?- lei ricambiò lo sguardo, e il ragazzo notò quanto grandi fossero i suoi occhi castani -Si, Ruthie, il mio nome da lavoro è Roxy- Eggsy distolse lo sguardo, gli venne da ridere pensando alla reazione di Roxy a sapere che il suo nome era il soprannome di una spogliarellista, l'avrebbe presa in giro a vita. A parte ciò il viaggio proseguì in silenzio, a quanto pare Ruthie conosceva la strada, Eggsy poteva solo immaginare la reazione di Merlino ed Harry alla sua immensissima figuraccia.. salvato da una ragazza, spogliarellista, scambiato per un adescatore di uomini.. che vergogna.
-Che vergogna- disse Merlino scrutandolo, Eggsy capì che quello era solo l' inizio di una lunga missione.

Eggsy e Ruthie erano seduti su due poltroncine di fronte ad Harry e Merlino, che sedevano dietro alla scrivania. -Che vergogna- ripetè Merlino guardando Eggsy, -Merlino..- -Fai silenzio!- abbaiò l' uomo -Stavi facendo saltare la tua copertura, stavi per svelare il segreto dei Kingsman! MAI qualcuno si era permesso, dovrei ucciderti solo per questo- Eggsy era seriamente dispiaciuto -Merlino, non era mia intenzione.. non è colpa mia se quello aveva due tatuaggi identici a quello nella foto- -Esatto Eggsy, QUELLO nella foto- e gli sbattè davanti la foto del tatuaggio, Ruthie si sporse a guardare -Bella foto- disse sorridendo, Eggsy la guardò e sospirò e guardò Harry -Galahad, sai benissimo che non ho mai fallito una missione- ma il suo compagno era impassibile -A maggior ragione pensavamo che un po' di..- si interruppe per scrutare la ragazza -"svago" avesse potuto farti bene, eravamo certi che non avresti fatto casini- -Io.. io ci tengo davvero a questo posto, e poi è andato tutto bene no? Insomma ho trovato Ruthie e ora siamo qui, possiamo cominciare- Merlino si appoggiò al tavolo e lo fissò, Eggsy deglutì ma Merlino non distolse lo sguardo -Se sei qui è perchè LEI ha trovato te, togliendoti dai casini, Eggsy.- seguirono dei momenti di silenzio dove Ruthie scrutò i tre uomini che le erano vicini, Harry intervenne -Merlino.. sono sicuro che non accadrà più, ora lascia andare i ragazzi.. da domani saranno giornate pesanti- Merlino si rilassò e con un gesto chiese ai giovani di uscire.
-Aria pesantuccia eh?- Ruthie saltellava al fianco di Eggsy, come se stessero andando in vacanza, il ragazzo era rosso di vergogna -Ruthie.. tu non hai idea del peso che provo adesso, non avevo mai deluso Merlino e i Kingsman- Ruthie lo guardò e aprì la stanza che era stata loro assegnata, e ad Eggsy ricordò molto quella che gli fu assegnata quando era con Roxy, Rufus e gli altri: la stanza era grigia e sterile, due letti gemelli erano vicini su un lato, dall' altro le docce e i servizi, non vi era nient' altro, non c' era neanche il grande specchio che Eggsy aveva rotto nella prima prova per diventare Kingsman.
I due ragazzi si cambiarono in silenzio (Eggsy voltando educatamente le spalle a Ruthie) e si misero a letto, dove dopo pochi minuti si addormentarono esausti.

Questo capitolo è un po' più lunghetto, non mi andava di spezzare proprio ora le parti più importanti :'3
Spero che abbiate notato il gioco di parole tra lo swallow del titolo e la rondine (swallow in inglese) del famoso tatuaggio, e inoltre anche la parola truth può ricordare il nome Ruthie!
Fatemi sapere cosa ne pensate finora!
<3
hereschiaree

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Capitolo 4
*** Inferno ad alta quota ***


4- Inferno ad alta quota


La notte passò tranquilla ma Eggsy non riuscì comunque a prendere sonno, Ruthie si era girata un paio di volte ma non si svegliò mai, nè biascicava, nè russava, niente: Eggsy ogni tanto aveva paura che non respirasse nemmeno, tanto era immobile. Da quanto tempo non dormiva con una ragazza? Non nel senso di andarci a letto, proprio dormire.. anzi, l' aveva fatto mai? Nella sua breve storia con Roxy non erano soliti lasciarsi a tante romanticherie, anzi fu talmente breve che non fecero proprio niente e anche con le sue precedenti fiamme non andarono molto lontano. Eggsy si girò sul fianco, la bocca di Ruthie era semi aperta, nessuno avrebbe detto che quella ragazza così dolce all' apparenza in realtà si strusciava su un palo con degli abiti succinti per guadagnarsi da vivere, e poi.. perchè lo faceva? Gliel' avrebbe chiesto l' indomani, ormai si sentiva avvolgere dal calore delle coperte e gli occhi chiudere.
Ad Eggsy parve di aver chiuso appena gli occhi quando la voce di Merlino riempì la stanza dei due ragazzi -Ginevra e Claudas, Ginevra e Claudas, avete il tempo di una doccia e di vestirvi, ci vediamo fuori per la prima prova- il ragazzo si stropicciò gli occhi e rivolse lo sguardo verso il letto di Ruthie, che aveva sentito l' avviso ma si era stretta il lenzuolo con espressione di disapprovazione, Eggsy si fece coraggio e si alzò. -Forza Ruthie- la ragazza gli rispose con un grugnito, lui si diresse verso le docce e trasalì: le docce erano divise nel mezzo solo da un pannello di vetro sfumato, sicuramente non sarebbe possibile vedere tutto ma avvicinandosi bene.. fece finta di non aver visto niente e pensò a spogliarsi, dopo aver tolto la maglia rivolse una rapida occhiata a Ruthie che sembrava incapace di intendere e di volere e si tolse velocemente i pantaloni e le mutande, correndo verso la doccia di dietro, così che la ragazza avesse fatto la doccia senza passargli davanti. L' acqua calda distese immediatamente i muscoli di Eggsy, teso all' idea di dover affrontare altre prove come quelle che già aveva affrontato, o peggio; chiuse gli occhi e si fece investire dal getto, mentre con le mani cercava la saponetta, -Tieni, Eggsy- il ragazzo sentì la mano di Ruthie sulla sua e per poco non cadde sul pavimento scivoloso, per evitare ciò aprì la bocca e ingoiò un bel po' d' acqua, sentì una risatina e si voltò: la ragazza faceva sporgere solo il braccio dalla sua metà di vetro, Eggsy si sentì avvampare e prese la saponetta, biascicando un ringraziamento e cercando di distrarsi dalla figura dai contorni appannati che vedeva oltre il vetro. Ruthie era di spalle, il getto che investiva il corpo era caldo quanto quello di Eggsy e questo portò a parecchio vapore, le braccia magre della ragazza erano alzate per pettinare i lunghi capelli castani che ricadevano sulla schiena, scendendo Eggsy incontrò la curva della vita, i fianchi.. e il tatuaggio, ora non appariva se non come una macchia turchese ma sapeva bene che in realtà la pelle sottostante era liscia, si chiese improvvisamente come sarebbe stato toccare un tatuaggio.. avrebbe sentito le cicatrici lasciate dal tuatore? Avvicinò una mano al vetro, all' altezza della vita della ragazza, come sarebbe stato stringerla? Scostarle i capelli e baciarla sul collo, poteva sentire il suo profumo proprio lì dov' era anche senza avvicinarsi, poteva sentire il vapore diventare acqua quando i loro corpi aderivano, poteva sentire il suo sussurro pregarlo di continuare, dicendo
-Eggsy..?- Eggsy aprì gli occhi: stava baciando il vetro. Di fronte a lui c' era Ruthie avvolta in un' asciugamano che rideva, il ragazzo si staccò immediatamente, si coprì il prepotente davanti e si pulì le labbra -Non c'è niente da ridere- Ruthie cercò di controllarsi -Assolutamente no- e si diresse verso il suo letto -Io penso che mi vestirò in un' altra stanza- disse Eggsy prendendo i suoi vestiti, Ruthie si voltò a guardarlo e non fece in tempo a dire niente che il ragazzo bagnato com' era corse fuori.
Non rivide Ruthie che dopo, insieme a Merlino al centro di un esteso prato inglese, la ragazza riuscì a non ridere alla sua vista ma dal suo sguardo Eggsy capì che si stava contendo parecchio, Merlino scrutò entrambi e poi parlò: -Come avrete sentito stamattina, i vostri nomi in codice saranno Ginevra e Claudas, detto ciò.. passiamo alla spiegazione della vostra prima prova. Come vedete alle vostre spalle, c'è un elicottero.. in poche parole dovrete fare ciò che il vecchio Lancillotto non è stato capace di fare, ovvero sparare ad un obiettivo mobile.. sospesi- entrambi i ragazzi si guardarono, che intendeva Merlino per "sospesi"? -Sospesi significa- continuò l' uomo -Che vi terrete all' elicottero con le vostre sole mani, o per lo meno senza protezione..  è chiaro che la missione del vecchio Lancillotto non è iniziata in questo stato, ma ci sono state delle cause che hanno portato a questa posizione, non ho dubbi che voi sappiate sparare ad un obiettivo mobile stando al sicuro su un elicottero, ma noi vogliamo di più- e detto questo guardò negli occhi ad entrambi i giovani -Prego, al lavoro- Eggsy sentì Ruthie deglutire mentre guardavano il pilota azionare l' elicottero: nessuna tuta, nessuna protezione, nulla. Non avrebbero tenuto nulla, a reggersi nel nulla, a sparare a qualcosa nel nulla, con nessuna percentuale di ritornare a casa vivi, solo.. PERCHE'? Eggsy maledisse Roxy in tutte le lingue che conosceva (poche) ma ciò non gli fece distogliere lo sguardo da quell' ammasso di ferro che si stava liberando in aria in loro attesa.
-Ognuno su un lato, non voglio sapere come vi dobbiate mettere, Ginevra il tuo obiettivo avrà una luce rossa, Claudas il tuo una luce gialla: il primo che lo abbatte vince la prova- non aggiunse altro che l' elicottero prese a salire sempre di più, Eggsy non riusciva a vedere che le gambe di Ruthie penzolare sulle strutture d' appoggio dell' elicottero, come se stesse su un' altalena.. lui sembrava più un corndog su uno stecco.
L' elicottero si fermò ad una velocità che rivoltò lo stomaco di Eggsy, e ad un' altezza che gli fece girare la testa, e ringraziò di non aver ancora pienamente realizzato che non si teneva a niente a parte le sue mani e le sue braccia. Dopo un paio minuti di assestamento, Merlino parlò loro -Quando volete, i vostri obiettivi sono già in movimento-, Eggsy aguzzò lo sguardo e portò la mano alla pistola che gli era stata data.. realizzò che tenersi con una mano sola era tutto tranne che sicuro, quindi decise di mettersi ad altalena come Ruthie.. chissà come stava andando, non rivolse lo sguardo verso di lei ma cercò di individuare la luce gialla che doveva colpire: la trovò quasi sotto di lui, andava in direzione sud-est.. questo significava lontana da lui, lontana dalla traiettoria della pistola e lontano dalla vittoria della missione. Decise di tendere il braccio, e quando l' obiettivo si sarebbe allontanato abbastanza dalla posizione attuale avrebbe sparato, sperando di colpirlo.
Mancava poco, se il braccio che teneva la pistolaera teso quello che teneva Eggsy all' elicottero iniziava a indolenzirsi e la mano a sudare, le gambe ad addormentarsi, ad un certo punto il suo obiettivo iniziò quella che sembrava una corsa verso nord-est, che cambiò i piani di Eggsy che preso dalla sua nuova posizione si sporse troppo.. facendo si che una gamba scivolasse fuori dalla base dell' elicottero, la mano sudata di Eggsy lo fece scivolare, in poche parole Eggsy era ormai appeso ad un elicottero solo con un braccio, le gambe pesantissime ciondolavano come marionette di pezza, si fece uscire un -CAZZOOO!-liberatorio, che però servì solo ad attirare l' attenzione della ragazza -Eggsy cosa..? EGGSY!- -RUTHIE CHE CAZZO!- Eggsy guardò in basso e vide che anche l' obiettivo della ragazza era in movimento, e notò che i due obiettivi sembravano andarsi incontro -Ruthie!- urlò -I nostri obiettivi sono vicini! Dobbiamo sparare insieme- -Eggsy ho un' idea! Rimani così come sei ora!- -Così ci muoio Ruthie cazzo, lo capisci? CI MUOIO!- Eggsy guardò la ragazza, si fece scivolare sulla base dell' elicottero, arrivando anche lei a ciondolare con le gambe nel vuoto -RUTHIE MA SEI PAZZA?!- -Eggsy ascoltami, dobbiamo tenerci a vicenda! Dobbiamo incrociare le nostre caviglie SOTTO l' elicottero, OKAY?- A Eggsy nessuna idea sembrò più malsana -RUTHIE MA CHE CAZZO DICI- -Fidati di me! Avremo più equilibrio e potremo sparare quando i due obiettivi saranno abbastanza vicini- il ragazzo non ribattè e lanciò i piedi sotto l' elicottero sforzando al meglio gli addominali e decidendo sul momento di iscriversi in palestra se fosse uscito vivo da quell' inferno ad alta quota, Ruthie fece lo stesso (anche la stessa promessa, c'è da dire) e dopo un paio di tentativi le loro caviglie riuscirono ad incrociarsi e a creare un certo equilibrio -Ora.. spara!-. Entrambi si concentrarono sul loro obiettivo, e spararono.

-Ottimo lavoro- i ragazzi ancora tremavano dall' adrenalina quando si sedettero di fronte a Merlino -Davvero, sono stupito.. lavoro di squadra, centrato il bersaglio.. niente da dire- i due si guardarono e sorrisero -Siete pari, sapete cosa significa?- -Che ci saranno due Lancillotto?- chiese Eggsy euforico -No, Eggsy.. che ci sarà una prova di spareggio, e ti assicuro che rimpiangerai questa- il ragazzo deglutì e l' uomo continuò -Nonostante ciò.. siete liberi per il resto della giornata, potete fare quello che volete, vi sarà mandato un messaggio appena vi vorremo qui di nuovo.. una bella prova da futuro Lancillotto non si escogita da sola-.
I due ragazzi furono accompagnati in centro da un taxi dei Kingsman, -Che facciamo?- chiese Eggsy, Ruthie lo guardò raggiante -Shopping?-, Eggsy sentì che era l' inizio della fine, ma sorrise.

Sembra che ogni capitolo sia sempre più lungo AHAHA comunque non so voi ma questo capitolo mi è piaciuto un sacco, sia scriverlo che rileggerlo.. spero che anche a voi piaccia!
Continuate a leggere :3
hereschiaree

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Capitolo 5
*** Blocked ID ***


5- Blocked ID

-Come mi stanno?- Eggsy per poco non scoppiò a ridere, con quegli occhiali da sole enormi e contornati di similcoccodrillo Ruthie sembrava più una mosca che che altro, la ragazza se li abbassò sul naso -Puoi ridere se vuoi, l' ho fatto apposta- e gli fece l' occhiolino, Eggsy scosse la testa e si mise più comodo sulla poltroncina di pelle dell' ottico dove erano andati -Quindi ti servono gli occhiali? Le luci rosa ti hanno accecata troppo in questi anni?- scherzò, la ragazza continuò a guardarsi allo specchio misurando un paio dopo l' altro -Si, ho bisogno di occhiali.. mi si sta abbassando la vista a furia di salvare le persone- Eggsy capì la frecciatina -Che modello sono? Spero non come quello- e indicò un paio di occhiali rotondi color aragosta, Ruthie rise -No, sta tranquillo.. mi danno un' aria molto.. Kingsman-, in quel momento l' ottico arrivò con un pacchetto di pelle marrone, all' interno vi erano gli occhiali di Ruthie, la ragazza si avvicinò al bancone come una bambina ai regali sotto l' albero il giorno di Natale, prese dalle mani dell' ottico gli occhiali e si girò verso Eggsy spostandosi i capelli dietro l' orecchio -Allora? Che te ne sembra?- Eggsy rimase a scrutarla per un po', ma che ne poteva sapere lui di come stavano o meno degli occhiali? -Sono belli, semplici- -..Si vabbè, sono perfetti- disse all' ottico sorridendo -Solo che ora ho le lentine, quindi magari se me li rimpacchetta di nuovo li metto in borsa- e gli sorrise languidamente sbattendo le ciglia, e l' ottico subito ubbidì. In quel momento Eggsy capì che Ruthie poteva piegare a suo piacimento le persone, e se l' avesse fatto anche con Merlino per essere in lista per il posto da Lancillotto? Ruthie intercettò l' espressione dubbiosa del ragazzo -Qualcosa non va, Eggsy?- -Stavo solo pensando- -A cosa, se posso?- Eggsy la guardò negli occhi, poi abbassò i suoi, non voleva litigare -Niente di importante, posso farti io una domanda?- -Certo, anzi.. me la puoi fare davanti ad un cheeseburger?- ed Eggsy di fronte al suo sorriso da bambina potè solo sorridere di rimando.
-Cosa stavi dicendo prima?- -Sei libera di non rispondere eh.. mi domandavo solo..è una copertura no?- Ruthie rimase dubbiosa -Una copertura?- -Fi inFomma.. il lavoro da FpogliarelliFta- Eggsy aveva già la bocca piena, ma Ruthie non sembrò curarsene, anzi prese a giocherellare col bordo del tovagliolo -Se fosse vero sarebbe così brutto?- Eggsy si pulì la bocca -Intendi.. che è il tuo lavoro quello?- Ruthie alzò lo sguardo dal tovagliolo, e il ragazzo capì -Ruthie, io non volevo essere invadente o..- -Non c'è problema, davvero- la ragazza sorrise sinceramente -Anzi, non sarei granchè come sarta, quindi mi va benissimo così- e rise di gusto.
Continuarono a mangiare, ed Eggsy non toccò più l' argomento, Ruthie non aveva lasciato trasparire particolari emozioni, ma capì da solo che quello era un argomento di cui parlare in un momento più calmo, e sicuramente non in un Burger King.
Era scesa la sera e i due ragazzi stavano passeggiando per Piccadilly Circus, era quell' orario dove la sera non era ancora scesa ma tutte le luci erano già accese, i primi turisti ricominciavano ad uscire, insieme ai londinesi che approfittavano del bel tempo per passeggiare , ad un certo punto Eggsy si sentì vibrare la tasca: era un sms.

From: Blocked ID
Text: Eggsy Eggsy.. da quando giochi con Barbie passione lapdancer?


Eggsy alzò subito il telefono dallo schermo e si guardò intorno, ma nonostante ciò non vide nessuno di sospetto.. ma chi poteva essere? Non avevano incontrato nessuno che potesse essere sospetto, a meno che i gatti non avessero preso l' abitudine di comprare cellulari e inviare sms. Guardò Ruthie ed era tranquillamente assorta nel guardare una vetrina, non potè dare un' altra occhiata che gli arrivò un altro messaggio:
From: Blocked ID
Text: Come ci si sente quando la ragazza con cui passeggi è nelle fantasie di tutti gli uomini di Londra? I giochi rotti si danno ai meno fortunati, non lo sapevi?


Eggsy decise che ne aveva abbastanza, si mise in tasca il telefono una volta per tutte e raggiunse Ruthie -Ti stai mangiando la vetrina o sbaglio?- Lei gli sorrise, ed Eggsy si dimenticò improvvisamente di tutti gli insulti su di lei, -Mi ha mandato un messaggio Merlino- continuò lei -Dice che non rispondevi più e allora ha scritto a me, ha detto che questa notte dobbiamo dormire al Quartier Generale.. Eggsy è la tua suoneria questa?- Eggsy non si era accorto che gli stava squillando il telefono e vide che era sua madre -Scusami.. Pronto mamma?- Ruthie gli sorrise e tornò a guardare una vetrina, la voce della madre di Eggsy era tranquilla -Eggsy per che ora vieni?- Eggsy non capì -Mamma non so se..- -Eggsy ma è il compleanno di tua sorella, avevamo deciso che saresti venuto a cena- -Cazzo.. si, si hai ragione me ne sono dimenticato- -Bene.. vieni che tra poco è tutto pronto okay?- -Si.. si certo, non mancherò-, ritornò da Ruthie -Ti va una festa stasera?- -Una festa?- -Si vabbè festa.. è il compleanno di mia sorella, così possiamo andare insieme al quartier generale- -Ohh! Okay!- sorrise -Quindi dobbiamo prendere un regalo!- Eggsy la guardò -Ah.. anche il regalo? Ma è mia sorella!- -Embè? Dio mio Eggsy, dai andiamo.. quanti anni compie?- -Quattro, o cinque.. forse cinque- -.. Forse cinque, che ne dici andiamo sul sicuro con una Barbie?- -Si! Ha la camera piena di Barbie.. e poi gliene serve una nuova, per sbaglio mentre provavo un accendino Kingsman glien' ho carbonizzata una e lei ancora si chiede che fine abbia fatto- Ruthie lo guardò per qualche secondo -.. cose da tutti i giorni, immagino, e comunque c'è un negozio di giocattoli proprio lì-.
Il negozio aveva più le dimensioni di un grande appartamento, e c' era un reparto tutto dedicato alle bambole, Eggsy ne prese una -Che ne dici di questa?- Ruthie la guardò -E' solo Barbie Raperonzolo- Eggsy guardò la bambola -Che significa "solo"?- -Non ha l' aria di un regalo, cerca qualcosa di più particolare, tipo questa- Eggsy storse il naso -Barbie passione segretaria? Per favore non mi far essere volgare- Ruthie sbuffò e continuò a guardare.
Eggsy non sapeva proprio come muoversi in mezzo a tutte quelle bambole, e si chiese infine se invitare Ruthie sia stata o meno una buona idea, ma ormai era troppo tardi. Una bambola catturò la sua attenzione: era in fondo allo scaffale e la prese in mano e vide che non era la classica Barbie: non era bionda ma castana, aveva gli occhi castani e aveva un costume scarlatto, sullo sfondo quella che sembrava una discoteca, stava per metterla via quando la scritta catturò la sua attenzione: Barbie passione lapdancer. Gli venne in mente il messaggio e si chiese se stesse sognando, vide che sulla bambola c' era un pulsante e l' invito a premere, lo fece e una voce femminile tra l' infantile e il metallico uscì dalla bambola: -Che ne dici andiamo sul sicuro con una Barbie?- Eggsy alzò lo sguardo e sperò che Ruthie non avesse sentito, ma fortunatamente era lontana a guardare altre bambole, -Girami Eggsy- la bambola parlò senza che lui avesse premuto niente -Ma che cazzo...?- Eggsy girò la bambola e fu spaventato: aveva il tatuaggio, lo stesso di Ruthie: una una rondine old school sulla coscia. -Non penso che quella vada bene- Ruthie era vicino a lui e guardava la bambola, lui la rimise in fondo allo scaffale -No infatti, sarà sicuramente uno scarto di produzione, che hai trovato?- Ruthie sorrise da orecchio a orecchio -Guarda, non è perfetta?- Eggsy lesse: Barbie Spia, le sorrise di rimando -Perfetta-.

Arrivarono a casa di Eggsy che i loro parenti erano già a tavola -Scusate il ritardo, ah lei è una mia amica: Ruthie- Ruthie si fece avanti e sorrise a tutti, la madre di Eggsy gli mandò un' occhiata e fece per domandargli qualcosa ma il figlio le fece un cenno di mano prendendo in braccio sua sorella -Auguri peste, vieni che c'è un regalo per te- Ruthie strinse la mano alla piccola festeggiata -Piacere di fare la tua conoscenza piccola! Io e Eggsy abbiamo trovato questa che ti cercava!- la piccola scartò euforica la carta e i suoi occhi divennero enormi -Grazie grazie grazie grazie!- abbracciò prima Ruthie e poi Eggsy, e subito prese a giocarci.
La serata passò tranquilla, la nonna di Eggsy cercava di rifilare al nipote e alla ragazza qualche porzione più abbondante perchè li vedeva eccessivamente sciupati, ma venne il momento per i due di lasciare casa Unwin.
 -Badate l' uno all' altra- disse la signora Unwin abbracciando il figlio -So che lo farete-, la donna poi accarezzò la guancia della ragazza prima di chiudere la porta, più tardi Eggsy le confessò che faceva così ogni volta prima che uscisse, per esorcizzare la paura di perdere il figlio.
I due ragazzi arrivarono al quartier generale dove vennero accolti da Merlino, la camera era sempre la stessa -A domani- disse l' uomo chiudendo la porta, i due ragazzi si misero a letto.
-Eggsy?- la voce di Ruthie vagava nel silenzio
-Si?-
-Sono stata bene stasera-
Il ragazzo sorrise -Ne sono contento-, e sentì la ragazza fare lo stesso prima che le molle del letto non suggerirono che si fosse girata sul fianco come al solito.
Le ore passavano ma Eggsy non dormiva, perchè quei messaggi? Perchè quella bambola? Non era un caso, cosa volevano da lui? Cosa cercavano di dirgli? C' era qualcosa di Ruthie che non sapeva?
Non si seppe rispondere, e decise di chiudere gli occhi.



Scusatemi per la lunga assenza, ma tra estate, esami e un po' di crisi dello scrittore non sono riuscita a pubblicare prima il capitolo.. spero che comunque nonostante tutto sia uscito qualcosa di buono!
hereschiaree

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Capitolo 6
*** Strikeout ***


6- Strikeout

Il primo giorno al quartier generale passò tra un esame scritto di cento domande che riguardavano la storia dei Kingsman, e se Eggsy se ne uscì con un misero 69 Ruthie sfiorò di poco le tre cifre. Comunque entrambi superarono il limite della sufficienza di cinquantacinque punti, e quindi si ritrovarono con un ennesimo pareggio.

-Avevi detto che offrivi da bere!- La ragazza lo guardò -Ti avrei offerto da bere solo se avessi raggiunto il 100, otto punti in meno non equivalgono ad otto pinte di birra offerte per consolazione- Eggsy sbuffò -E allora che facciamo?-
-Niente, rimarrete qui- una voce familiare risuonò dietro le loro spalle, i due ragazzi si girarono verso Galahad con fare interrogativo -Infatti, i giochi sono appena incominciati, Merlino vi spiegherà la prossima prova, adesso- -Adesso?!- ribattè Eggsy -Ma di solito ci lasciate il pomeriggio libero!- -Già, di solito-. I ragazzi si zittirono e Galahad li guidò verso la sala Kingsman dove Merlino li aspettava con davanti la solita valigetta, alle spalle le foto di una stanza. Eggsy si buttò su una poltrona -Giochiamo a “Trova gli oggetti”?-. Rise da solo.
-Quella che vedete- iniziò Merlino -E' la stanza dove verrete chiusi. Non si sa per quanto, non saprete dov'è, non è sicuro che vi sarà dato da mangiare: sopravvivenza di base, l' essenziale per un Kingsman, domande o perplessità?- Ruthie alzò la mano -Si Ginevra?- -Potrò avere degli assorbenti, vero?- Merlino avvampò, ma si ricompose -Sono sicuro che i Kingsman sapranno affrontare al meglio qualsiasi richiesta fisiologica, altro?- Eggsy alzò la mano -Preservativi?- Merlino lo squadrò -Eggsy, non so a quali camere chiuse tu sia abituato ma qui starete soli, voi due- Eggsy gli fece l' occhiolino e gli diede una pacca sulla spalla -E appuuuuunto!- Ruthie ruotò gli occhi al cielo -Eggsy- continuò Merlino -Sarete sorvegliati, mi sembra chiaro- e senza aspettare che il ragazzo rispondesse, Merlino porse due calici ai ragazzi -Per darvi energia- Ruthie prese il suo e lo scrutò -In poche parole sappiamo che ci addormenterete per portarci lì ma dobbiamo fare finta di niente?- si voltò verso Eggsy ma il ragazzo l' aveva già mandato giù senza pensarci due volte, la ragazza sospirò e bevve il suo. Aveva un lieve profumo di agrumi, lime forse, o forse arancia, poi una nota forte di anice, poi il buio.
Eggsy si risvegliò e subito un forte odore metallico colpì il suo naso, si stropicciò gli occhi e scese dal suo letto e i piedi gli finirono in quella che era una pozza d'acqua, poi aprì gli occhi e vide che era -SANGUE CAZZO- il ragazzo saltò dal letto come una molla, si guardò intorno e non vide altro che le parete verdi di muffa della sua stanza. -Che cazzo di schifo- pensò mentre ricominciò a focalizzarsi sul sangue: la scia partiva dal letto di fronte al suo, curvava e finiva dietro una porta. Eggsy si alzò, e cercò di seguire la scia: la porta era chiusa a chiave, provò a sferrarle un calcio ma con scarsi risultati. Quindi si mise a pensare: e se Ruthie fosse stata di fronte a lui a dormire e l' avessero ferita? Forse lei non voleva collaborare e l' hanno colpita, per quando potesse lottare non pesava sicuramente più di 60 kg, un peso che qualsiasi uomo (a maggior ragione se non da solo) poteva benissimamente sollevare o, appunto, trascinare.

Si prese la testa tra le mani, e ritornò di fronte alla forte oltre alla quale secondo lui c' era il corpo di Ruthie, o per lo meno un corpo.. in generale.. o per lo meno qualcosa che sanguini. Cercò di girarne il pomello ma era bollente, nell' aria si librò un odore di toast al prosciutto mentre Eggsy si dava al turpiloquio, si guardò la mano ed era piena di vesciche. Corse dall' altra parte della stanza e buttò una sua maglietta sotto il getto aperto del lavandino, dopo di che se la avvolse attorno alla mano ferita. Nel frattempo con orrore scoprì che da sotto la porta iniziava ad uscire fumo, ciò voleva dire che dall' altra parte era in corso un incendio.. doveva assolutamente salvare qualsiasi cosa si trovasse oltre la porta. Già sapeva che con le sue sole forze non ce l' avrebbe mai fatta quindi si guardò intorno e vide la doccia, l' aveva ignorata nella prima prova ma ora gli poteva tornare estremamente utile: troncò il tubo mantenendo il doccino, la prese come un giocatore da baseball, si concentrò mirando al vetro e con tutta la forza imitò al meglio i battitori americani che vedeva in tv qualche volta. Il vetro cadde in mille pezzi, lanciò il tubo della doccia in un angolo della stanza e vi saltò dentro, in mezzo al fumo.

Niente, non c' era niente, nessun corpo, solo la scia di sangue e il fumo. Eggsy si guardò intorno in quel metro quadrato dove era, all' improvviso la voce di Merlino riempì la stanza -Ben fatto, Eggsy- e si azionò l' allarme antincendio, placando il fumo e bagnando il ragazzo da capo a piedi.
Eggsy fu scortato prima in infermeria, dove gli curarono la mano e gli diedero vestiti puliti, poi lo scortarono nella sala Kingsman, Ruthie arrivò dopo poco, anche lei con vestiti nuovi marchiati Kingsman e un vistoso graffio sulla guancia. I due ragazzi si scambiarono un timido sorriso e rivolsero la loro attenzione verso Merlino, l' uomo li guardò -Questa era una sfida a tempo, naturalmente avete pensato che oltre la porta ci sia stato l' altro, o comunque qualcuno, ma avete giustamente notato di no- si fermò un attimo -Dal momento in cui vi siete svegliati abbiamo avviati i cronometri, Ruthie nonostante tu ti sia svegliata prima hai impiegato ben venti minuti a entrare nella stanza.. e posso assicurarti che potevi evitare di buttartici contro come una palla di cannone- la ragazza arrossì vergognosamente e Eggsy guardò negli occhi -Eggsy tu ne hai impiegati solo dieci, e l' idea della doccia era molto divertente, se non insolita.. ma ha funzionato quindi ben fatto-.
Eggsy quindi aveva vinto la prova, ma Merlino non alluse alla sua carica di Lancillotto e disse soltanto che erano liberi fino a nuovo avviso, come al solito. Ruthie si alzò dalla poltrona per prima e quasi corse fuori dalla stanza, Eggsy le corse dietro: se conosceva bene le ragazze sapeva che se una corre vale la pena correrle dietro. -Ruthie.. Ruthie, fermati! Aspetta!- La ragazza si fermò di fronte ad una finestra e si appoggiò alla placca di marmo per guardare fuori, la bocca era serrata e gli occhi non sbattevano le palpebre.. Eggsy sospettò che se l' avesse fatto ne sarebbero uscite delle lacrime, quindi le andò vicino e le mise una mano sulla spalla -Senti.. io non so cosa tu abbia fatto lì ma..- Ruthie finse una risata -Ho fatto schifo Eggsy, ho tentato di aprire una porta in fiamme lanciandomici contro come un petardo!- la voce le si era incrinata sulle ultime due parole -E questo solo perché ho pensato che..- e a questo punto la ragazza si fermò, mordendosi il labbro e scuotendo la testa, il ragazzo sospirò -Ruthie.. anche io pensavo che tu fossi lì, è una cosa naturale, chiunque l' avrebbe pensato- la ragazza a quel punto scosse la testa e fece scendere due lacrime -Non sarò mai Lancillotto Eggsy- Eggsy non sapeva cosa dirle: non voleva illuderla che poteva diventarlo anche se non aveva la stazza fisica adatta o una prontezza di riflessi, quindi la abbracciò. -Ma quanto sei bassa?!- la testa di Ruthie gli arrivava al petto, sentì la voce sommessa della ragazza dire -Idiota..- e poi risero insieme. Ma dopo un secondo la risata di Ruthie si trasformò in un pianto singhiozzante, Eggsy le alzò il viso con le mani -Hey hey ma che è successo? Hai appena detto che sono un idiota, non mi dire che piangi perché ti dispiace per me!- Poi lui ripensò a quanto fosse strano vederla piangere, ripensò ai momenti in cui gli era sembrata così sfacciata, strafottente, sorridente, ridente.. Gli occhi della ragazza non gli erano mai sembrati così grandi, anche se pieni di lacrime e rossi, e di un colore così simile al nocciola ma lontano da qualsiasi cosa immaginabile, le labbra bagnate dalle lacrime salate erano di un rosa profondo, come quelle di nessun' altra.. Eggsy aggrottò la fronte, com' era possibile che in tutta quella prova Ruthie conservasse il suo profumo di mimosa? Perchè lo inebriava così tanto? Ruthie nel frattempo aveva smesso di piangere e i due non parlarono.

Poi Ruthie capì, e si alzò sulle punte per arrivare alle labbra di Eggsy, ed Eggsy la strinse più a se'.

Mi dispiace.
Davvero.
Tanto.
Sono stata assentissima in questi tempi, e non dirò che non è colpa mia.. ho attraversato un po' di crisi su cosa scrivere, infatti passavo momenti che scrivevo e poi cancellavo tutto.. aggiungendo poi l' università la cosa non è migliorata uwu
Spero che comunque il chap sia all' altezza delle vostre aspettative, e soprattutto della vostra attesa.
Ps. Lo Strikeout del titolo fa riferimento alla battuta da baseball che ha effettuato Eggsy, se ho capito bene è quando il battitore ha finito il proprio turno dopo le tre battute, poi non lo so, non ne capisco molto AHAHHA
Bacini, hereschiaree
<3

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Capitolo 7
*** Niente è come sembra ***


7.Niente è come sembra

Erano passate due settimane dalla prova a tempo, Eggsy e Ruthie erano nel solito bar fuori Londra, lo stesso dove Galahad mise fuori gioco quella banda di teppisti che assillavano Eggsy. Entrambi avevano ancora le ferite della prova: il ragazzo avrebbe doveva cambiare le fasce alla mano una volta al giorno e applicare un maleodorante unguento, a lei dovevano ancora cadere i punti sulla guancia, ma fortunatamente i medici dicevano che non sarebbe rimasta alcuna cicatrice.

E' strano che non ci abbiano ancora detto niente, no? Non era passato mai così tanto tempo tra una prova e l' altra- le chiese il ragazzo, Ruthie alzò le spalle pulendosi le labbra dal ketchup delle patatine -Forse è veramente finita e stanno tirando le somme- Eggsy fece una smorfia -Io mi stavo divertendo- e le diede un buffetto sulla guancia non ferita, cosa che suscitava in lei sempre un po' di rossore, che rendeva Eggsy incapace di toglierle gli occhi di dosso almeno per qualche minuto.

A volte dopo che avevano fatto l' amore e lei si appoggiava al suo petto pensava spesso a come si trovava lì, i Kingsman l' aveva tolto dai guai e messo in riga, e ora aveva una ragazza che tutti gli invidiavano per dolcezza e bellezza, a volte gli sembrava tutto un sogno. Ed in quel momento Ruthie alzava sempre lo sguardo verso di lui chiedendogli a cosa pensasse, e lui rispondeva sempre che la trovava bellissima, cosa vera dopotutto. Si erano fatti una specie di promessa: mai togliersi la collana dei Kingsman, era dopotutto grazie a loro se si erano conosciuti, Ruthie amava dagli morsi sul collo in modo che la collana continuasse ad irritargli la pelle, ritardandone la guarigione, e a lui piaceva guardare la lunga collana di lei che le percorreva il petto.

Eggsy comunque era solito tenere questi pensieri per sé, la maggior parte delle volte, doveva comunque mostrarsi in un certo modo, e voleva dare a Ruthie l' impressione che stando con lui non aveva ragione ad aver paura di niente e nessuno, mostrarsi fragile e sdolcinoso non per lui necessario.

 

I due ragazzi continuarono la passeggiata normalmente, dividendosi poi sulla via di casa. Arrivato a casa Eggsy notò l' assenza della madre e della sorella, probabilmente erano al cinema o casa di un' amichetta, quindi ne approfittò per riposarsi sul letto col piccolo JB che giocava con una sua pantofola sul pavimento.

Notò di essersi addormentato dopo circa un paio d'ore, a guardare l' orologio. JB non era più nella sua stanza ma stava abbaiando e andò a cercarlo, lo trovò davanti alla porta e davanti al cane vi stava Merlino -Eggsy, devi venire con noi- il ragazzo strabuzzò gli occhi -Posso sapere perché? E dov'è Ruthie? Dobbiamo prendere anche lei?- Merlino gli rivolse un' occhiataccia -Non penso che i Kingsman vogliano più avere a che fare con lei, ora per favore.. vieni, sono quasi sicuro che i vicini ci stiano guardando- Eggsy si guardò intorno -Ti assicuro che non succederà niente qui, c'è una riunione straordinaria al quartier generale- il ragazzo sospirò e seguì Merlino fuori.

Durante il tragitto Merlino rimase in silenzio, e lui evitò di fare domande al riguardo, scendendo dal taxi il ragazzo faticò a stare al passo dell' uomo, tanto che camminava di fretta.

La sala riunioni non era piena di ologrammi, come si era ormai abituato, ma di persone fisiche, si sedette accanto ad Harry e accennò ad una domanda, venendo però bruscamente interrotto. Merlino, che stava al posto di Artù, si alzò in piedi e Eggsy potè chiaramente notare una nota rabbiosa nella sua espressione, ma che l' uomo vide bene di far trasparire.

-Siamo qui, colleghi- iniziò -per un fatto increscioso: la ragazza che tutti conosciamo come Ginevra, candidata al ruolo di Lancillotto, si è scoperto essere seppur per breve tempo, una spia- la folla si rivoltò, ed Eggsy si lasciò abbandonare sulla sedia, com' era possibile? Merlino alzò la mano in segno di silenzio -Ringraziamo Galahad che lo scoprì subito, dandoci modo di effettuare le dovute ricerche- Eggsy guardò Harry e sussurrò -Lo sapevi?!- notò un lieve rossore sulle guance -Eggsy.. ho cercato di fartelo capire, non volevo che ti affezionassi a quella ragazza ma- -TU SAPEVI TUTTO!- la sala improvvisamente si gettò nel silenzio e guardarono Eggsy, che si era alzato in piedi -Eggsy- intervenne Merlino -so benissimo che rapporto è andato creandosi tra te e quella ragazza, e non ti biasimo, ma lei non può più avere a che fare con noi, sa troppe cose- il ragazzo lo guardò con rabbia -Ma hai detto che lo è stato per poco tempo no? E poi..- ad un certo punto ebbe un flash e si rivolse di nuovo a Harry -La bambola, i messaggi.. erano tuoi?!- Harry abbassò lo sguardo e Eggsy lo interpretò come un si -Cazzo..- Merlino si andò a mettere vicino a lui per mettergli una mano sulla spalla -Mi dispiace Eggsy, ma non devi avere più niente a che fare con lei, per il bene dei Kingsman- Eggsy lo guardò -Già.. tutto per il bene dei Kingsman, e a me chi ci pensa?!- -Eggsy questo vuol dire che sarai tu Lancillotto, e ci sono ottime ragioni per- -Per un cazzo! Io mi sono stancato di rinunciare a tutto per stare in quest' associazione di merda! Ho sacrificato i miei amici, la mia famiglia, e ora lei!- -E' solo una ragazza, Eggsy!- -Ma che ne sai tu!-. Il ragazzo si strappò la collana di dosso, buttandola sul tavolo -Non voglio più avere niente a che fare con voi, Ruthie avrà sbagliato ma so che non è quel tipo di ragazza- -Eggsy..- Eggsy però si stava già dirigendo verso la porta, pensò per un istante al fatto che Merlino potesse avere ragione, era Lancillotto ormai, ma alla fine no: era stanco ormai di nascondersi, la gente sbagliava in continuazione. Si voltò un' ultima volta verso i Kingsman prima di andarsene -Cos'è Lancillotto senza Ginevra?-.

Lasciò la risposta a loro, e poi andò via.

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Capitolo 8
*** Theodor ***


8- Theodor


Eggsy non tornò subito a casa, si fermò un po' in un piccolo parco vicino casa di Ruthie, non l' aveva avvisata di essere stato preso dai Kingsman, e neanche le aveva detto di essere ad un passo dalla sua porta. Dal canto suo la ragazza aveva più volte provato a mettersi in contatto col fidanzato quel pomeriggio senza però ottenere risposta, quindi dopo due messaggi e una chiamata a quanto pare si era messa l' anima in pace.

Dalla panchina dove sedeva poteva vedere soltanto una finestra dell' appartamento della ragazza, ma le tende spesse non gli permettevano di dire se la luce fosse accesa o spenta.

Passò circa una mezz'oretta dove Eggsy finì il suo pacchetto di sigarette, da quando era nei Kingsman fumava poco e niente, e quel pacchetto era nel suo cappotto da settimane, venendo disturbato solo dopo una nottata particolarmente intensa o appena tornato a casa dopo una missione. Da lì continuava a non poter vedere all' interno ma giurò di aver sentito la sigla del telegiornale, cosa che gli diede la forza di alzarsi dalla panchina e buttare la sigaretta per dirigersi verso il portone. Aveva le chiavi, si ricordò di tutte le volte che era salito da lei e fu inevitabile farsi scappare un sorriso. Salì lentamente le scale quasi a volersi dare più tempo, e davanti alla porta di casa di lei si chiese se effettivamente fosse la cosa giusta da fare, soprattutto si chiedeva della reazione di Ruthie al fatto che aveva lanciato via la collana dei Kingsman, rompendo così la loro promessa.

La casa si presentava silenziosa, se non appunto la voce della giornalista del telegiornale, seguì la voce e arrivò nel salotto. Ruthie sedeva rannicchiata e avvolta in una coperta, guardava la tv ma i suoi occhi erano assenti, si mossero solo quando Eggsy le si parò davanti. Vedendola così non ebbe la forza di dire niente, si inginocchiò davanti a lei e poggiò la sua fronte contro quella della ragazza, quest' ultima che scoppiò in un pianto a dirotto ma silenzioso.

-Io non volevo Eggsy, non volevo, ti giuro che non..- Eggsy ormai non sentiva più, ne aveva abbastanza delle giustificazioni per qualche ordine dettato dall' alto, i Kingsman o chi altro sembravano non avere una vita al di fuori delle mura dei loro quartier generali, persone a cui voler bene, da proteggere, una famiglia, sembravano a malapena umani.

Ruthie accarezzò il collo vuoto del ragazzo, e quando quest' ultimo tentò di spiegarle, disse che non le importava niente -L' importante è che tu sia qui-, al che Eggsy la strinse un po' di più contro il petto.

 

Ad un certo punto, verso le due di notte, la porta fece un fragore enorme e si sentirono degli uomini urlare -RUTH MILLER, SIAMO VENUTI A PRENDERTI-, una ventina di uomini vestiti di nero e armati fino al collo fecero irruzione nella stanza puntando le loro armi contro i ragazzi che si svegliarono d' assalto. Eggsy saltò dal divano come una molla, con su solo i pantaloni del pigiama e le mani alzate, Ruthie pure si alzò e cercò di prendere qualcosa dal mobile vicino alla televisione ma un proiettile viaggiò in quella direzione -Non ci provare, stronza- e a quel punto anche la ragazza si rassegnò ad alzare le mani in segno di arresa.

A quel punto si fece strada tra quell' orda di uomini un signore sulla cinquantina, un completo di tweed di colore beige, non aveva capelli e gli occhi erano piccoli e scrutavano l' ambiente in modo truce, le dita tempestate da anelli dorati non esattamente di modeste dimensioni portavano ripetutamente alle labbra un grosso sigaro, il cui odore infestò velocemente la stanza intera.

L' uomo allontanò un cuscino col piede -Con tutti i soldi che ti abbiamo dato- si rivolse alla ragazza -Avresti potuto vivere in un castello, ma tu niente, ti sei accontentata di un buco- liberò una boccata di fumo e si avvicinò a Eggsy -E tu pure, vedo-, al che Eggsy scattò verso l'uomo per rispondere all' insulto, ma fu subito fermato dal rumore di un altro proiettile e da un uomo che lo teneva per il collo, mantenuto col braccio destro dietro la schiena. -Non ci provare, ragazzo, ti ritroveresti con trenta proiettili in corpo in meno di due secondi- l' uomo ispirò un' altra grande boccata di fumo, prima di spargerla per la stanza.

-Cosa vuoi, Theodor?- chiese Ruthie con un filo di voce, guardando l' uomo negli occhi, l' uomo resse lo sguardo -Io una cosa sola volevo, lo sai.. ma tu ti sei lasciata abbindolare dai sentimenti, come una ragazzina qualunque! Ti credevamo forte come tua madre e tu niente, vali come neanche un' unghia di quella grande donna, neanche. Un'. Unghia.- prese il viso della ragazza tra pollice e indice e svaporò sul suo viso mentre Eggsy ancora cercava di liberarsi. Theodor lo degnò di un rapido sguardo, tolse lentamente il sigaro dalla bocca e lo spense sul divano di pelle, lasciando un cerchio nero e un odore di pelle bruciata, disse soltanto -Portateli via- e girò le spalle per prendere la direzione della porta.

Gli uomini si strinsero attorno ai due ragazzi e li immobilizzarono e imbavagliarono, Eggsy si prese due colpi in viso e uno nello stomaco a causa della sua scarsa collaborazione, ma bastò guardare per un secondo gli occhi lacrimosi di Ruthie che gli passava affianco per costringersi a lasciare da parte l' istinto per una volta.


Ogni tanto torno anche io a scrivere, purtroppo per vari impegni è impossibile scrivere come prima! Probabilmente questo è stato il capitolo che ho riscritto più volte, non ero mai soddisfatta.. poi ad un certo punto ho sentito Human di Rag'n'Bone Man e si è praticamente scritto da solo! Scusate per l' attesa e spero che il chap vi piaccia e fatemi sapere (anche in caso non sia di vostro gradimento ovviamente!) <3

 

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