Cinquanta Sfumature di Malfoy

di Vega Narcissa Malfoy
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Once upon a time... ***
Capitolo 2: *** Friends ***
Capitolo 3: *** Wake me up ***
Capitolo 4: *** Before and after ***
Capitolo 5: *** Ready for the wedding? ***
Capitolo 6: *** The wedding ***
Capitolo 7: *** Coming back ***
Capitolo 8: *** Everthing is going to change ***
Capitolo 9: *** When love begins, no one feels it ***
Capitolo 10: *** Yesterday and tomorrow ***



Capitolo 1
*** Once upon a time... ***


Si sa...il blocco della scrittura arriva prima o poi. 
Ed eccolo imponente che ti sovrasta.
I tuoi lavori sono irriconoscibili, dov'è finita la scrittrice?! E il suo stile? E le sue storie? Ma Santo Merlino!
Sono andata in vacanza a Dublino per due settimane con una mia amica.
Mi sono venute in mente delle idee e spero che la storia che mi si è aperta in testa sia magnifica come mi sono prefissata di farla diventare.
E soprattutto...spero non vi siate dimenticate della cara Vega Narcissa Malfoy...ovvero la scrittrice qui seduta sul divano con il pc sulle gambe.
 
P.s. La storia "La pianista e l'avvocato" è in revisione, quindi in momentanea sospensione.
 
La storia che ho voluto scrivere è una Lucius/Narcissa, Draco/Hermione e Lily/Scorpius.
A Dublino ci sono alcune librerie ed entrando ho notato con dispiacere come Cinquanta Sfumature di Grigio abbia monopolizzato il mondo dei libri. Non sono una di quelle persone che disprezza l'opera di E.L.James solo per principio, così ho voluto dare questo titolo alla mia fic.
Cinquanta Sfumature di Malfoy.
No...non parlerò di strane e perverse tendenze o gusti singolari.
Eppure questo titolo mi stuzzicava parecchio, non ne so il perché.
Beh, buona lettura!
 
Settembre 1965, Diagon Alley
 
La pioggia incessante picchiettava sul vetro del Ghirigoro. Il vociare delle famiglie di maghi si confondeva con il rumore delle gocce sulle finestre.
Lucius Malfoy sbatté le palpebre due o tre volte concentrandosi a focalizzare le tre figure ammantate che si stavano avvicinando al negozio.
"Lucius? Hai preso tutti i libri spero"
La voce grave di Abraxas Malfoy lo fece sobbalzare e stringere forte i libri al petto.
"Certo padre, ho tutto" rispose poi guardando l'uomo in volto, il quale annuì in segno di approvazione.
"Stavo parlando con Cygnus e Druella, le loro figlie stanno arrivando, vedi di comportarti come si deve" lo redarguì poi alzando un sopracciglio.
Il ragazzino fece sì con la testa scuotendo i capelli biondo chiaro che gli arrivavano appena sopra le spalle.
La porta del negozio si aprì facendo tintinnare il campanello appeso appena sopra.
Tre figure femminili si rivelarono togliendosi i mantelli scuri.
La più grande doveva essere del quarto anno, i capelli ricci neri erano lasciati liberi e le facevano sembrare piccolo il viso spigoloso. Aveva un'espressione leggermente infastidita e stringeva la propria bacchetta nella mano destra come se la sua vita fosse appesa a quel rametto di legno. Si presentò come Bellatrix Black.
La seconda ragazzina era praticamente identica alla sorella maggiore solo leggermente più cicciottella e bassa. Teneva i capelli raccolti in un crocchia. 
Con un braccio stringeva al petto un gatto grigio dagli occhi verdi come lo smeraldo, penetranti come lo sguardo curioso della padroncina. Dimostrava all'incirca dodici anni e rispondeva al nome di Andromeda Black.
La più piccola, Narcissa Black, aveva i capelli biondi chiarissimi con una sfumatura più castana alla base.
A differenza delle sorelle maggiori sembrava si sentisse a suo agio in mezzo alla confusione.
Doveva avere un anno in meno di Lucius, almeno così pensava il piccolo Malfoy.
"Bambine! Siete in ritardo! Avevo detto cinque meno dieci...sono già le cinque!" esclamò scocciata Druella arrivando di corsa.
Poi sorrise a Lucius.
"Tu conosci le mie figlie, vero?"
Il biondo si limitò ad annuire.
"Non stare lì impalato Lucius! Fai vedere le tue buone maniere!" lo rimproverò il padre dandogli una spinta sulla schiena.
"Ehm..buonasera signorine...Black...bel tempo non trovate?"
"Ma piove!" protestò la piccola Narcissa indicando una finestra con il dito.
Lucius scrollò le spalle con indifferenza.
Abraxas si accigliò e si affrettò a congedarsi.
"Beh...noi andiamo Cygnus..a presto"
Black fece un segno di saluto con il capo per poi girarsi e dirigersi insieme a tutta la famiglia 
Il signor Malfoy trascinò fuori dal negozio il figlio strattonandolo per il colletto della camicia.
"Allora Lucius?! Non ti ho insegnato qualcosa sul salutare le donne?! Non ti è venuto in mente niente di meglio che bel tempo, non trovate? E poi Santo Merlino! Un po' più di educazione! Scrollare le spalle davanti ai Black! Ti sembra rispettoso?"
Il ragazzo scosse la testa beccandosi uno scappellotto alla testa dal padre. "Ricordati che sei un Malfoy! E adesso andiamo" disse austero il signor Malfoy.
 
Settembre 1965, Hogwarts
 
"SERPEVERDE!" urlò il cappello parlante.
Il giovane Lucius ghignò compiaciuto mentre si sedeva a tavola affianco a Bellatrix e Andromenda.
"Narcissa?" 
"Inizia la scuola l'anno prossimo...sfortunatamente..." rispose Bellatrix facendo una smorfia.
"Non badare a lei" intervenne prontamente Andromeda. "Lei e Narcissa non vanno molto d'accordo".
"Oh zitta Meda..." sbuffò la riccia.
"Sai bene quanto le voglia bene".
La sorella annuì poco convinta.
 
Settembre 1966, Hogwarts
 
"SERPEVERDE!"
"Bella! Anche Cissy è tra le serpi!" esclamò entusiasta Andromeda battendo le mani.
"E ci mancava che non lo fosse" ribatté la più grande con espressione esasperata.
"Chiudi quel becco brutta Gargoyle, che se no ti ci entrano le mosche!" intervenne la piccola Narcissa riavviandosi una ciocca di capelli biondi dietro un orecchio.
"Brutta impertinente! Io ti affatturo!"
"Vedi di controllare la bacchetta cara, prima che non la usi io per cavarti gli occhi!"
"Piccola ingrata! Io che ti ho regalato il tuo primo gufo! Ti butto in un nido di doxy se non stai zitta e mi rispetti!"
"E io dico a tutti che ti piace uno più piccolo! A Bella piace R..."
"Zitta!" 
Bellatrix si alzò e le tirò uno schiaffo.
In risposta Narcissa le diede un calcio nello stinco.
"State calme!" esclamò alla fine Andromeda.
"Siete delle Black per la miseria! Comportatevi dignitosamente come tali!" disse con voce tranquilla continuando a bere l'acqua appena apparsa sulla tavola.
Lucius, più in là seduto affianco a Gordon Goyle, le osservava leggermente divertito.
Narcissa, piccola e minuta, con la grinta di un drago.
Alla sua pari Bellatrix, più acida, ma della stessa pasta.
Infine Andromeda, tranquilla e diplomatica, fissata con le regole del galateo.
"Quella piccola è piuttosto carina...però...Bella ha un corpo niente male!" commentò Gordon all'orecchio di Lucius.
Il biondo annuì senza essere ben cosciente di quello che aveva appena detto l'amico.
 
Settembre 1970, Hogwarts
 
"Prefetto Lucius! Santa Morgana! Prefetto! E tu neanche sai cosa dovrai fare? Come Merlino hanno fatto a nominarti Prefetto!?" esclamava Narcissa battendosi la mano sulla fronte.
Il ragazzo ghignò.
"Cissy...io sono..meglio di tutti gli altri ricordatelo! Meglio anche di Goyle che ti piace tanto!"
La ragazzina si imporporò.
"Maledetta Bella...parla sempre troppo...se solo non si fosse già sposata con Rodolphus l'avrei già strozzata con le mie stesse mani!" sibilò fra i denti.
"Su Cissy..." la consolò Andromeda accarezzandole una mano.
"Pensa positivo...hai sempre Eccellente in tutte le materie!"
Lucius sbuffò.
"Topo di biblioteca!" sbottò.
"SERPEVERDE!" 
I tre ragazzi si girarono per vedere il nuovo arrivato.
Era un ragazzino pallido, con i capelli neri.
"Ciao!" lo salutò Andromeda sorridente.
"Ciao" rispose lui porgendo una mano.
"Severus Piton, piacere" si presentò poi.
"Io sono Narcissa Black, lei è mia sorella Andromeda e lui è Lucius Malfoy...il nostro prefetto" intervenne la bionda facendo capolino al di sopra della spalla di Lucius.
"Sapete? Quest'anno hanno ammesso molti Sanguesporco e Mezzosangue...e qual'è la casa che ne ospita di più?! Grifondoro!" disse con disprezzo il ragazzo biondo.
"Lily Evans?"
Severus si girò di scatto.
"GRIFONDORO!"
Il ragazzino sbuffò vedendo la rossa stringere la mano a tre Gifondoro.
"Meda! Ma quello non è Sirius?!" esclamò stupita Narcissa.
"Oh Merlino! Che mi prenda un Avada! È proprio lui!"
"Che vergogna! Un Black in Grifondoro!" esclamò Lucius.
"Perché?" chiesero in coro le due ragazze.
"Me lo chiedete proprio voi?!"
"Beh...è ovvio che siamo stupite, ma di certo non ci sembra sia una tragedia" disse Andromeda arricciando il naso.
Malfoy scosse la testa.
A differenza della sorella maggiore, entrambe le Black avevano una segreta riluttantanza verso i pregiudizi contro i Grifondoro, i Babbani e i Mezzosangue.
Intanto Severus si era accomodato di fianco a Lucius osservando la Sala.
 
Settembre 1972, Hogwarts Express
 
"Allora Lucius...la potresti smettere di osservarli?" sbuffò Narcissa tamburellando le dita sulla gonna.
"No...come Merlino è possibile!? Sev sta facendo il lecchino con...quella Mezzosangue! Amica di Potter e Lupin poi..."
"E mio cugino...ascolta...smettila di guardarli...sembrerai un impiccione" lo redarguì la ragazza.
Sentirono poi un bussare al vetro dello scompartimento.
"Cissy? Potresti venire?"
Era Gordon.
"Ti vuole sfilare le mutandine Black!" ridacchiò Lucius.
"Ah ah ah! Come se te non l'avessi già fatto con metà dormitorio femminile...Malfoy" ribatté Narcissa scuotendo il capo.
In risposta il biondo sbuffò.
"Allora vado..."
"Vai pure...io non ho niente da ridire...siamo solo amici io e te..."
Nel profondo dello stomaco, la ragazza sperò in qualcosa che la bloccasse.
Invece appena uscita, le labbra di Goyle aderirono alle sue.
Fu la prima volta che Lucius Malfoy sentì uno strano fastidio all'altezza del cuore.
Un fastidio provocato dalle bocche incollate dei compagni.
Un fastidio provocato dalla mano vagante di Gordon.
Un fastidio provocato dallo sguardo malizioso di Hannah Gibson dell'altro scompartimento.
Un fastidio provocato dalle mani intrecciate di Narcissa e Goyle.
Un fastidio provocato dall'espressione trionfante della ragazza quando i loro sguardi di incontrarono in Sala Grande.
Dentro di sé però neanche la Black era a suo agio.
Forse non era quello che veramente desiderava.
Eppure quel bacio di Gordon lo aspettava da anni.
Chissà perché avvertì un fastidio quando vide le lingue di Lucius e la Gibson scontrarsi più volte in Sala Comune.
 
Perché un giorno capirò.
Sì, un giorno capirò cos'era quel fastidio.
 
***
 
Ed ecco il primo capitolo che inquadra tutta la situazione.
Spero vi ispiri.
Un bacione
||Vega Narcissa Malfoy
 
 

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Capitolo 2
*** Friends ***


Ma che bello tornare a rispondere alle recensioni!
-ElenSofy sono molto contenta ti ispiri e spero ti piaccia il secondo capitolo.
-la ladra di libri ohi! Anche tu mi sei mancata molto! Possiamo rimediare però! Spero di non deluderti con questa fic...beh...buona lettura!
-CloveRavenclaw39 certo! Anche questo capitolo avrà come protagonisti Narcissa e Lucius.E ci sarà anche una piccola sospresa!
E ovviamente non ho potuto fare a meno di legare Meda e Cissy, adoro il loro legame *occhi a cuoricino*.
Bentornata fra le mie recensitrici!
 
A chi fa piacere leggere Draco/Hermione: ho finito da un po' una fic che mi ha dato tanta soddisfazione, si chiama "I miei migliori amici". Se vi va di recensire ne sarei molto contenta!
 
Gennaio 1973, Hogwarts 
 
Hannah sospirò al contatto con le dita del ragazzo con la sua pelle.
Un brivido le percorse la schiena quando lui le posò un bacio sul collo.
"Ora puoi andartene" decretò il giovane Malfoy alzandosi dal letto.
"Torna al tuo dormitorio"
La ragazza recuperò i vestiti sparsi per la stanza ormai abituata alla routine. Non aveva mai dormito con il Serpeverde dagli occhi argentati. 
Nessuno aveva mai dormito con il giovane Lucius.
Focoso e passionale, malinconico, misterioso e lunatico.
Erano tante le sfaccettature del biondo Malfoy.
Tante facce, sfumature di lui si presentavano agli occhi dei suoi compagni.
Intanto, mentre la Gibson tornava al dormitorio femminile, nella Sala Comune Narcissa Black respingeva la proposta di Gordon Goyle.
"Su Cissy...lo sai che ti amo..." 
"Anche io...ma...voglio aspettare.."
Con la mano sinistra il ragazzo accarezzò il volto delicato della giovane e la baciò con trasporto.
"Ti prego...fermati" lo supplicò lei quando sentì la gonna della divisa sollevarsi pericolosamente.
"Sono io che ti supplico Narcissa" ribatté Goyle testardo continuando ciò che stava facendo.
La ragazza allora si scostò e lo fissò gelida.
"Sono due settimane che continui ad ossessionarmi...direi che è l'ora di smetterla. Ci rivediamo quando sarai rinsavito...Goyle.." sibilò allontanandosi.
Gordon la riafferrò per un polso.
"Non ti conviene aspettarlo Cissy..a lui piacciono le storie di una notte.."
La Black spalancò gli occhi sospresa.
"Non credere che io sia uno stupido..lo so Narcissa quanto tu soffra quando lo vedi con una nuova amica...riflettici...buonanotte piccola"
Così dicendo sparì nel buio del dormitorio maschile.
Lei sospirò torcendosi le mani.
Poi prese un taccuino dalla tasca della gonna che si era cucita da sola.
Fece apparire una piuma e iniziò a scrivere.
 
8 gennaio 1973
 
Lucius si è portato a letto Hannah Gibson. Di nuovo. Io ho più o meno lasciato Gordon e lui ha capito che soffro quando bacia un'altra. 
A me non piace Lucius. Siamo amici.
Solo amici. E poi...che male c'è se ha una ragazza?
Sono davvero confusa.
 
"Tua madre già amava tuo padre, Draco. Ed era solo il 1973. Sette anni prima della tua nascita. Pensaci. Il loro amore ha reso possibile la tua vita. Non puoi lasciarti andare adesso. Tu devi lottare. Devi svegliarti hai capito?"
La ragazza ripose il taccuino nero sul comodino e sospirò.
Si alzò dal letto affianco a quello del ragazzo biondo e gli accarezzò una mano.
Il battito era regolare, stabile.
Eppure, gli occhi del giovane Malfoy non accennavano ad aprirsi.
Erano già due settimane che era inerme, steso sul letto.
 
Il giorno seguente Goyle non la salutò con il consueto bacio sulle labbra, né tantomeno la prese per mano andando in Sala Grande.
Il ragazzo non si sedette vicino a lei sorridendole, bensì vicino a Tiger.
Narcissa inspirò pesantemente accomodandosi proprio affianco ad Hannah Gibson e Lucius Malfoy, intenti a scambiarsi le solite effusioni.
Notò che mancava Severus a tavola.
Ad un certo punto sentì qualcuno che la tirava per una manica.
Si trovò davanti una divisa di Grifondoro e una cascata di capelli rossi.
Si stupì, nessun Grifondoro aveva mai osato avvicinarsi al tavolo delle serpi.
La ragazzina era Lily Evans, l'amica di Severus.
"Ehm...Severus sta male, siccome oggi è il suo compleanno pensavo di fargli un regalo, ma non c'è...potresti darglielo tu?" domandò Lily porgendogli un pacchetto incartato di verde e argento.
"Ma..ma certo" le sorrise la Serpeverde prendendole il regalo dalle mani.
La ragazzina corse via rifugiandosi tra le braccia di quattro Grifondoro che l'aspettavano con un'espressione vittoriosa alla tavola rosso oro.
"Sei grande!" la lodò Peter Minus battendo le mani.
"Visto? L'avevo detto che ce l'avresti fatta!" le disse Remus Lupin.
"Mia cugina non morde mica" sorrise Sirius.
"Non male Rossa" commentò James Potter con fare indifferente.
"Chiudi la bocca Potter" lo redarguì la Evans scoppiando a ridere.
Narcissa sorrise rivolgendo di nuovo lo sguardo sul piatto.
"Io mi laverei le mani...hai toccato qualcosa appartenuto a una Nata Babbana" commentò Hannah guardando il pacchetto con disgusto.
"Giusto Lucius?"
Il biondo annuì ricambiato dalla Black con un'occhiata fulminatrice.
"Il tuo Goyle? Vi siete lasciati? L'hai fatto scappare Black?" provocò la Gibson.
"Chiudi il becco asina giuliva!" la rimbeccò l'altra.
"Se no?"
A quella domanda Narcissa si alzò.
"Pensa a ficcare la lingua in bocca a Lucius invece di pensare ai fatti miei" disse prima di sparire nel dormitorio.
 
Fu una giornata dura, lunga e sfiancante per Narcissa.
Tutti i Serpeverde la osservavano facendo pettegolezzi su lei e Gordon.
Nel pomeriggio, dopo aver consegnato il regalo a Severus, si rifugiò in biblioteca sperando nella tranquillità, invece venne raggiunta da Lucius Malfoy.
"Che problemi hai con Hannah?" le chiese aggressivo.
"Hannah? La chiami addirittura per nome? Pensavo te le portassi a letto senza neanche conoscerne l'identità" lo derise sarcastica la ragazza senza  distogliere lo sguardo dal libro.
"Tu dimmi che problemi hai con lei! Dovresti essere mia amica. Mi sto godendo ora la mia vita prima che mio padre non deciderà chi dovrò sposare!" esclamò Lucius.
Narcissa alzò gli occhi e osservò il viso teso di Malfoy.
La piega delle labbra, i muscoli del volto contratti, gli spigoli del viso così conosciuto del compagno.
Deglutì.
"Ecco! Allora faccio l'amica. Dovresti smetterla di portarti a letto tutte le ragazze di Serpeverde, ogni sera un'altra. Mi da fastidio sentire l'odore di donna su di te ogni mattina. Mi da fastidio il fatto che non rispetti chi non è d'accordo con questa tua filosofia" esclamò alzandosi di scatto la ragazza.
Con un dito puntato sul petto del giovane lo fece indietreggiare fino allo scaffale pieno di libri.
A quel punto il ragazzo si arrabbiò sul serio e le prese i polsi bloccandola.
"Non è invece che sei gelosa? Vorresti anche tu passare dalle mie lenzuola?!" l'aggredì stringendo con forza i polsi di Narcissa.
Con una mano le alzò appena la gonna accarezzandole una coscia.
"Forse sei arrabbiata con la Gibson perché vorresti questo da me" le soffiò all'orecchio.
La Black stava per cedere quando non vide la luce cattiva che si era accesa nelle iridi argento del compagno e lo spintonò via.
Mise mano alla bacchetta e gliela puntò contro.
"Cosa pensi di fare Black?" chiese sfottente Lucius.
La ragazza ripose il ramo di legno e si risistemò la gonna.
"Stai lontano da me. Non voglio più parlarti. Non avresti dovuto provare a fare questo. A posare le tue mani su di me. A parlare così a me" sibilò al biondo per poi andarsene dalla biblioteca a testa alta, con l'orgoglio di una Black.
 
9 gennaio 1973 
 
Lucius fa parte del passato.
D'ora in poi Lucius è il passato.
 
"Credo che quel giorno tua madre fosse proprio scossa. La ammiro molto per questo suo orgoglio, questa sua forza. È stato un nobilissimo atto il tuo, non è da tutti lanciarsi davanti ad un'altra persona per salvarla da una maledizione. A maggior ragione se questa persona è tuo nemico da sempre"
Con un gesto veloce la riccia si sistemò i capelli con una matita.
"Harry vede del buono in te e lo vedo anche io. Alcuni medici si sono rifiutati di curarti, ma io ne sono felice che tu sia arrivato sino a me. È il primo anno qui al San Mungo per me ed essere il mio primo vero paziente mi rende un pochino meno insicura. In fondo se ti uccidessi forse mi sentirei poco in colpa. Mi hai ferita molto ai tempi di Hogwarts"
La ragazza sorrise.
"Però farò del mio meglio per farti svegliare, non meriti certo di morire. Ora vado, devo accertarmi che Ginny e Luna non abbiano dato fuoco alla mia povera casa. A domani Furetto, così continuiamo a leggere il diario di tua madre"
Così dicendo la riccia si alzò dalla sedia e uscì dalla stanza.
 
14 febbraio 1973
 
Oggi è San Valentino.
Che festa stupida. Celebrare l'amore.
Ma se un uomo ti ama, te lo dimostra ogni giorno dell'anno! Cosa serve questo giorno che più che altro, serve alle persone senza un partner che è solo come un vecchio gufo?
 
"Ma guarda! Tua madre la pensa come la Mezzosangue. L'ho sentita dire la stessa cosa qualche giorno fa! Non ti sembra buffo? La Mezzosangue Zannuta che ti cura e ti mantiene in vita. Io che prendo il caffè la mattina con lei senza bacchetta alla mano che prude. Blaise gioca la sera a poker con Potter, Lenticchia e addirittura Paciock che si è da poco fidanzato con Lunatica Lovegood. La femmina Weasley si scambia pareri in fatto di agricoltura con Theodore. Tutto questo da quando tu, maledetto scarafaggio sei finito in coma qua dentro e tutti noi dobbiamo collaborare. Guarda che mi tocca fare per la Granger che sta male, leggerti il diario di tua madre. Io che odio leggere i fatti altrui. La Granger dice che forse sarà questo a farti svegliare. Io invece penso che sarebbe meglio un bel Whisky Incendiario sotto il naso"
La ragazza scosse la testa sventolandosi con il taccuino nero.
Si sistemò per bene la divisa da medimaga e si rifece lo chignon.
"Pansy? L'orario delle favole è finito! Abbiamo quattro emergenze! Alzati! Abbiamo bisogno di un magichirurgo!" la chiamò urlando Hannah Abbott che già si stava sterilizzando le mani con la bacchetta.
La Parkinson prese la bacchetta e si sterilizzò le mani.
"A dopo Malfoy. Vado. Oggi...è uno splendido pomeriggio per salvare delle vite"
Poi la ragazza corse fuori dalla stanza sorridendo.
Quel giorno aveva la carica giusta.
"Maledetta Granger...avevi ragione. Avevo bisogno di questo"
 
26 marzo 1973
 
Erano le sei di mattino. Ancora presto per alzarsi e fare colazione.
Narcissa sgusciò fuori dal dormitorio femminile con ancora addosso la vestaglia verde argento e i piedi nudi.
Il pavimento freddo di pietra la fece rabbrividire.
I capelli sciolti si mossero dolcemente quando si affacciò ad una finestra che dava sul Lago Nero.
Una mano le accarezzò la schiena leggermente scoperta facendola sobbalzare.
I brividi la percorsero dai piedi fino alla base del collo.
"Non sono lui"
"Gordon..."
Narcissa si girò sbuffando.
"Hai rovinato il mio momento migliore della giornata. Quando non vedo te. La Gibson. Malfoy. E tutti gli altri"
Il ragazzo sorrise.
La abbracciò. Forte. Facendo aderire il corpo della ragazza al proprio.
"È stato bello. Buona fortuna Cissy"
E poi, dette queste parole, il ragazzo sparì nell'ombra. Di nuovo.
Narcissa sospirò e si concentrò di nuovo sul lago.
Il vento fresco di marzo faceva increspare la superficie del Lago Nero.
"Solo un bagno" si disse. "A quest'ora chi può essere già sveglio?"
Corse nel dormitorio e afferrò una sottoveste bianca dal letto, per poi dirigersi in Sala Comune.
All'epoca nel dormitorio dei Serpeverde c'era una porta che apriva un passaggio diretto al Lago.
La ragazza arrivò in fretta sulla riva e sentì l'erba pungerle lievemente i piedi.
Si slacciò la vestaglia verde argento e indossò velocemente l'indumento di lino bianco che teneva in mano.
Forse non era tra i vestiti più adatti, ma aveva assolutamente bisogno di silenzio e pace.
Non dovresti farlo
Torna indietro
Qualcuno potrebbe vederti
Rivestiti e vattene
Alla fine la ragazza si immerse fino alla vita e con le mani a coppa si rinfrescò il viso accaldato.
Faceva piuttosto freddo e l'acqua gelida non era la soluzione migliore.
Eppure la Black sentiva caldo.
Non sapeva che dalla finestra qualcuno la osservava.
Qualcuno che scrutava la sua pelle bianca brillare alla luce del sole appena sorto.
Qualcuno che osservava la vestaglia bagnata aderire alle forme morbide e aggraziate del corpo della giovane.
"Adesso ce ne freghiamo delle regole Black?"
 
26 marzo 1973
 
Ho fatto il bagno nel Lago Nero e per fortuna nessuno mi ha vista. 
Avevo bisogno di silenzio.
Mi sento una stupida a scrivere un diario a sedici anni. Eppure...con chi ne posso parlare?
Lily Evans almeno ha Alice Paciock..e i suoi quattro amichetti tra cui mio cugino. E ora? Mi sento sola. Quando finirò la scuola i miei genitori mi prometteranno a qualche Purosangue sconosciuto. Non voglio. E mi sento sola per questo.
 
"Ho sempre pensato tua madre come un forte gabbiano. Che supera tempeste, pioggia e neve a testa alta. Ed è così, queste pagine fanno trasparire gli unici momenti di debolezza di Narcissa. Ma sono quelli a darci la forza per il futuro, sono quelli a farci più forti. Il tuo non è stato affatto un momento di debolezza dettato dal fatto che sei una brutta persona. È stato un momento di debolezza dettato da brutte persone"
Con queste parole la riccia strinse più forte la mano del ragazzo steso sul letto.
"Granger?"
"Zabini?"
"Puoi andare...sto io...in ufficio ho sistemato tutto per oggi"
La ragazza annuì e uscì dalla stanza lasciando spazio al moro.
"Io e te dobbiamo parlare. O perlomeno...io devo..." disse il ragazzo sedendosi sulla sedia accanto al giovane Malfoy.
 
***
 
Hi everybody!
Eccoci al secondo capitolo!
Spero vi sia piaciuto.
Recensite con consigli, critiche, richieste sulla lunghezza dei capitoli o qualsiasi altra cosa vi passi per la testa. Grazie!
Un bacione
||L'Autrice
 
 

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Capitolo 3
*** Wake me up ***


-CloveRavenclaw39 che brava! La mia recensitrice dalle brillanti deduzioni! Esatto, insieme a Cissy e Lucius introduco una parte del presente, ovvero il periodo in cui vivono Draco e Hermione.
 
"Devi sapere, amico mio, che quando ti sveglierai non troverai lo stesso mondo di prima anche se sono passati solo due settimane e mezzo. Intanto quando ti sei buttato davanti all'Avada Kedavra diretto a Potter Weasley e Paciock si sono buttati letteralmente su Goyle per proteggerti da altre maledizioni.
Te lo saresti mai aspettato da Pel di Carota e Paciock? In secondo piano quando ti abbiamo qua in fin di vita grazie al fatto che tu avevi solo sfiorato l'Avada, nessuno ti voleva curare mentre la Mezzosangue ha preso per il colletto McLaggen che è l'altro medico qui al San Mungo e l'ha schiaffeggiato per poi prendersi il tuo caso in carico.
Devo dire che ti ha sistemato per bene, adesso si attende solo il risveglio del Principino che se la prende comoda.
Terzo punto, Pansy è diventata una specie di amica della Granger. Adesso ha finito gli studi da Medimaga e si è ripresa dalla morte di Daphne. Tutto questo perché la Castora Zannuta Granger ha schiaffeggiato anche lei trovandola in un pub ubriaca.
Quarto punto, Theodore ha iniziato a scambiarsi consigli di giardinaggio con la Rossa Weasley.
Quinto punto, ultimamente gioco spesso a carte con Potter e compagnia.
Sesto punto, ho paura di essermi preso una sbandata per Pansy"
"Come prego?"
Il moro si girò di scatto verso la porta al suono della voce famigliare.
"No...ma non è come pensi...ahi! Aspet...ouch! Attenta con quelle manine! Lasciami almeno spiegar..AHIA! Che male! La Granger ti ha insegnato l'arte dello schiaffeggio Parkinson?! Ohi! Ti dico di smetterla!"
 
*Che bisogno c'è di restare ancora qua. Se ci sono io ci sono solo guai. Meglio andarsene. Meglio per tutti. Tutti hanno trovato la pace da quando sono bloccato a questo letto. Meglio andarsene. Spero capiscano che è stato per il loro bene*
 
Bip bip bip. Il congegno magico attaccato al polso del giovane Malfoy iniziò a mandare suoni.
"Oh Merlino" esclamò Pansy correndo al fianco dell'amico.
"Blaise chiama Hermione"
Il moro sembrava entrato in stato di shock, sapeva cosa voleva dire quel bip.
La ragazza iniziò fare il massaggio cardiaco alla babbana come le aveva insegnato Hermione.
"Blaise! Chiama la Granger! Ora!"
Zabini era immobile al centro della stanza.
Pansy prese la bacchetta e fece alcuni incantesimi nel tentativo di rianimare il ragazzo dai capelli biondi.
"Muoviti Zabini! Lui muore se non chiami la Granger! È lei che si occupa del caso di Draco!"
In quel momento piombò nella stanza una ragazza dai capelli castani, sul camice le iniziali ricamate H.J.G.
"Dovevate chiamarmi subito!" esclamò Hermione con lo sguardo allarmato.
"Zabini non si muoveva" disse Pansy ricambiando lo sguardo preoccupato.
La bacchetta di vite venne puntata all'altezza del cuore sul petto di Draco.
Alcuni secondi dopo lo strumento smise di fare bip e Pansy sentì il cuire di Malfoy ricominciare a battere.
"Ancora pochi secondi e lo perdevamo" disse Hermione pallidissima.
"Se mi chiamavate prima intervenivo senza bisogno di questo incantesimo...ecco te lo scrivo qua Pansy...così in caso di estrema necessità puoi usarlo. In pratica simula delle scosse simili a quelle di un marchingegno babbano che serve alla rianimazione. L'ho inventato dopo un anno di studi. Penso sia molto efficace"
"Grazie Granger" sorrise sollevata la Parkinson.
"Ora andiamo. Abbiamo un'emergenza. Degli Auror si sono imbattuti in un drago e hanno avuto la bella idea di accarezzarlo. Peccato che gli hanno messo le mani in un occhio" sospirò Hermione.
"Zabini. Ti prego di chiamarmi la prossima volta" disse poi in direzione del moro.
Le due ragazze corsero via lasciandolo solo.
Blaise si mise a piangere sedendosi su una sedia.
"Non farlo mai più. Mai più."
 
Settembre 1973, Hogwarts
 
Narcissa Black si sedette come ogni anno al tavolo dei Serpeverde, sul lato sinistro per osservare le altre tavolate. Severus si sedette davanti a lei sbuffando.
Allo stesso tempo James tirava un pizzicotto a Lily tra le risa di Remus, Sirius e Peter.
"Evans" commentò Narcissa.
"Come?" chiese inarcando un sopracciglio Piton.
"Evans. Evans è il tuo problema" sentenziò la ragazza scuotendo la testa divertita.
"Non è assolutamente vero. Sta con i suoi amici tanto" rispose Severus scuotendo la testa.
"Ma se sembri depresso? Stai a testa china e sospiri" protestò ridacchiando la ragazza.
"Che ne dici di pensare a te stessa Narcissa? Magari al tuo irraggiungibile Lucius?"
"Chi parla del mio Lucius?" si intromise Hanna Gibson.
"Nessuno" rispose prontamente la Black osservando attentamente la ragazza che si era appena seduta davanti a lei.
Portava la collo una collana dal filo sottile e il ciondolo a forma di serpente verde smeraldo.
Un anello ornava il dito anulare sinistro, era semplice eppure emanava la luce dei gioielli preziosi e importanti.
"Ti sposi Gibson? Qualcuno è deciso a sopportarti per la vita?" chiese sarcastica Narcissa indicando l'anello.
"Oh povera piccola Cissy...come puoi sapere tu? Beh sì...mi sposo con Malfoy. Lo scapolo d'oro è mio"
La Black impallidì.
"Beh? Nessuna congratulazione? È scortese da parte tua Narcissa"
Severus assunse un'espressione leggermente corrucciata.
Aveva imparato a leggere gli animi delle persone dai comportanti cercando invano qualche segnale in Lily.
Sapeva che in quel momento la ragazza affianco a lui avrebbe voluto mettere mano alla bacchetta e l'avrebbe fatto visto che Hanna continuava a infierire sul punto debole della Black.
Il ragazzino fece appena in tempo a bloccare la mano dell'amica più grande che già aveva afferrato il rametto di legno e lo stringeva con forza prima che questi non lanciasse qualche incantesimo non verbale imparato in qualche libro.
"Beh ora vado Black..io e le mie amiche dobbiamo parlare del mio imminente matrimonio che si celebrerà nel manor dei Malfoy. Il signor Abraxas annuncerà il nostro fidanzamento al ballo del diploma. A dopo Black". Così dicendo si alzò e se ne andò con al seguito il solito gruppetto di ragazze truccate e pettinate con ogni cura necessaria.
"Cosa ti salta in mente Narcissa?!" esclamò il ragazzino dai capelli nero corvino non appena la Gibson uscì dalla porta della Sala Grande.
"Ti cacceresti solo in un mare di guai. Impara l'arte di stare calma, la diplomazia, impara ad interpretare i pensieri di chi sta intorno stando in silenzio" le disse.
La ragazza si calmò e rilassò le labbra contratte. Ridacchiò.
"Mi faccio bacchettare da un ragazzino del terzo anno. Bella ha proprio ragione, sono una vecchia gargoyle brava solo sui libri" commentò amara.
Severus stette in silenzio.
"Ma hai ragione. Non posso più giocare. Devo attaccare. In silenzio. Ma devo attaccare. Combatterò sempre per quello in cui credo. Per chi amo. E di certo l'attrazione di Lucius o la stupidità della Gibson non mi fermeranno. Io mi sposerò, avrò dei figli e proteggerò loro a costo della vita. A costo di uccidere."
Severus stette ancora zitto annuendo.
"So che ci sarai Severus. È stupido rivolgersi così ad un ragazzino del terzo anno, ma devo sapere che almeno tu mi appoggerai"
Severus annuì di nuovo.
La ragazza sospirò e si recò nel proprio dormitorio per prepararsi alle lezioni del settimo anno.
 
2 Settembre 1973, Hogwarts 
 
Oggi ho deciso di diventare la nuova regina di Serpeverde. Hanna Gibson e la sua guardia hanno le ore contate.
Finora sono stata una bambina, è il momento di essere donna. Essere LA donna. Essere qualcuno. È il momento di smetterla con l'essere manipolati da altri e rispondere con frecciatine infantili. È ora di manipolare gli altri. È ora di combattere. In silenzio.
 
"Questo è stato sempre il punto forte di tua madre. La forza di andare avanti. Devi avercela anche tu. Stamattina hai avuto un tracollo, pensavamo di perderti. Sei morto per due minuti. Dimmi cosa stavi pensando. Dimmi perché volevi lasciarti andare"
Hermione Granger aveva gli occhi infuocati dalla rabbia. Sapeva che in quelle condizioni molte cose dipendono dal volere della persona stessa e in quel momento era Draco Malfoy la persona che voleva mollare.
 
3 Settembre 1973, Hogwarts
 
Narcissa quella mattina non si raccolse i capelli come ogni giorno. Li lisciò con un colpo di bacchetta e li lasciò sciolti sulle spalle. Rubò i trucchi alla vicina di letto Diana Zabini, la sorella gemella di Brian Zabini. Si truccò lievemente, il giusto da sembrare meno bambina. Al posto delle solite ballerine basse se ne mise un paio con un po' di tacco, verdi smeraldo. Invece delle calzamaglie verdi prese quelle color carne. Accorciò e strinse la divisa sempre lasciata abbondante con un incantesimo. 
Indossò una collana ad impreziosirle il collo e un paio di orecchini con il pendente verde.
Si spruzzò sul collo e sui polsi un profumo alla vaniglia regalatole da Andromeda, ma mai toccato.
Alzò il mento ed entrò in Sala Grande sotto lo sguardo attento delle ragazze di Serpeverde che la studiavano nei minimi dettagli.
I ragazzi del settimo si accorsero subito del cambiamento della Black.
"Black? Hai deciso di imitarci? Credi di diventare come noi?" domandò subito acida Hanna Gibson tra le risatine delle ragazze accanto a lei.
Narcissa si sedette affianco a Severus senza rispondere.
"Allora? Fai la preziosa?" chiese ancora Hanna.
"Paura della concorrenza Gibson?" chiese la ragazza per poi ridacchiare e girarsi a conversare con Piton.
 
31 Ottobre 1973, Hogwarts
 
Per Halloween Narcissa si era preparata un costume da vampiro.
Indossava un tubino nero aderente e scollato. Le arrivava a metà della coscia sulla calzamaglia nera. Le décolleté nere lucide con tacco 10 la slanciavano. Le labbra colorate di rosso fuoco contrastavano con la pelle pallida della ragazza.
Hanna Gibson era invece travestita da infermiera sexy. 
Indossava un costume che non lasciava spazio all'immaginazione.
"Black? Se credi di potermi rubare la scena sprechi solo tempo" disse appena vide Narcissa entrare in Sala Grande.
"Vedremo" rispose tranquilla l'altra prendendo dal tavolo un bicchiere di succo di zucca.
Dopo pochi minuti tutti gli alunni iniziarono a ballare, chi in coppia, chi no.
Narcissa si sedette su una sedia e osservò tutti i presenti.
C'era Brian Zabini che chiacchierava con una Purosangue Corvonero di nome Laurel. Il ragazzo teneva in mano un bicchiere e tamburellava le dita su di esso.
"É nervoso" pensò la Black.
Poi notò che la mandibola impercettibilmente andava su e giù come se il ragazzo si stesse mordendo il palato per calmarsi.
Forse è questo che intendeva Severus. Impara a leggere le persone.
Più in là Hanna Gibson parlava con Walter Tiger, in quel momento Narcissa si accorse che neanche l'infermiera sexy era così intoccabile come faceva sembrare.
Si rigirava l'anello con le dita sull'anulare e continuava a riavviarsi i capelli dietro un orecchio.
La mano di Walter si posò sulla spalla della promessa sposa di Malfoy in modo confidenziale.
"No Walter. Ora non è proprio più il tempo. Sono promessa a Lucius Malfoy. È lo scapolo d'oro. Non posso proprio lasciarmelo scappare"
Narcissa sentì quelle parole dette con durezza dalla Gibson con un tono più alto del dovuto. Nessuno parve accorgersene tranne la Black che stava seduta ad osservare.
Gregory Goyle si tirava le dita della mano sinistra con l'altra in segno di poca confidenza con la situazione.
Tutti avevano un punto debole.
Narcissa l'avrebbe trovato e l'avrebbe fatta pagare a chi l'aveva sottomessa.
 
Nei giorni seguenti la ragazza continuò ad osservare i compagni appuntandosi mentalmente tutti i comportamenti di questi.
 
4 novembre 1974, Hogwarts 
 
Narcissa si diresse in biblioteca ritrovandosi davanti Hanna Gibson e il suo club.
"Gibson...sai anche leggere?" chiese facendo l'indifferente e prendendo un libro da uno degli scaffali.
"Quel trucco da mocciosa non ti da il permesso di parlarmi così Black" disse la ragazza.
"E perché mai? Siamo coetanee e io ho fatto solo una domanda" ribatté l'altra sfogliando il libro appena preso.
Hanna prese la bacchetta decisa a lanciare una fattura.
"Expelliarmus" disse prontamente la Black vedendo volare via la bacchetta dalla mano della proprietaria.
"Dovresti controllare i tuoi gesti. Ogni volta che prendi la bacchetta sfreghi la mano destra sulla divisa. Sapevo che avresti cercato di affatturarmi o cose simili" si giustificò Narcissa.
Così dicendo se ne andò dalla biblioteca contenta dei primi risultati del suo piccolo cambiamento.
A pranzo infatti invece che chiacchierare con gli altri Serpeverde aveva deciso di iniziare a stare in silenzio analizzando ogni gesto dei compagni di casa e non. Era riuscita in pochi giorni a notare le simpatie del tavolo di Tassorosso, le antipatie tra i Corvonero e addirittura sapeva quando qualcosa non andava tra i Grifondoro. Sapeva tutto di tutti. Un minimo gesto e riusciva a prevedere la mossa successiva di una persona.
Dopo l'istruttivo incontro con Hanna Gibson, Narcissa si recò nella Sala Comune Serpeverde e iniziò a scrivere.
 
4 novembre 1974, Hogwarts
 
La mia vendetta è iniziata.
 
"È ora che la tua vendetta inizi. La mia è iniziata tanto tempo fa e si è interrotta il giorno in cui Lucius è entrato tra i fedeli di Voldemort. Devi capire che vendetta non significa quello che pensi tu, ovvero morte a chi ti ha offeso. Devi giocare nell'ombra, devi giocare con i punti deboli del nemico, nel buio, quando non ci si aspetta nulla, quando il nemico è più debole. Non devi vendicarti sull'immediato o gli altri si vendicheranno con te. Devi lavorare di astuzia, con il tempo capirai. Ti prego Draco, svegliati. Devi svegliarti. Al più presto. Grazie a te e il tuo stupido colpo di testa la pace è tornata nel Mondo Magico"
Lacrime calde rotolarono sulle guance pallide di una donna dai capelli grigi con una sfumatura più scura alla base.
Una donna che aveva vinto molte battaglie, ne aveva perso altrettante, ma che ancora riusciva ad alzarsi e combattere per ciò in cui credeva.
 
***
 
Buongiorno! Ecco un altro capitolo!
Spero vi sia piaciuto.
Un bacione
||L'Autrice

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Capitolo 4
*** Before and after ***


 
-CloveRavenclaw39 lo so lo so...Draco è tanto tanto stupido! È che ognuno di noi ha delle debolezze.
Baci Jules! E scusa per il ritardo.
-ElenSofy Lucius...giusto...beh lo saprai presto...credo...
 
 
Cercasi recensitrici scomparse! 
 
"Draco? Mi senti?"
"Severus?"
"Brillante deduzione" rispose sarcastico l'insegnante.
"Ma...sono morto? Tu sei morto...io dovrei...essere morto"
Per la prima volta dopo settimane Draco non vide solo nero, ma vide un giardino. Era seduto sull'erba e dinanzi a lui c'era Piton con un'espressione contrariata sul volto.
"Non sei morto, non lo sei. Anzi sei più vivo che morto. Hai sentito cosa ti diceva tua madre?"
"Sì, ho sentito tutto quello che hanno detto mamma, Blaise, Pansy, addirittura la Granger"
"Allora vedi? Non sei morto, devi solo trovare il modo di uscire da questa situazione"
"E come?" chiese subito il biondo con voce scontrosa.
"Arrangiati" rispose l'uomo scomparendo e facendo ripiombare nel buio il giovane rampollo dei Malfoy.
 
25 dicembre 1974, Hogwarts 
 
"Black? Sei rimasta ad Hogwarts? Non sei tornata a casa?"
Narcissa era struccata e con i capelli raccolti. Indossava uno sformato maglione di lana e una gonna lunga pesante. Pensava di essere la sola insieme ad alcuni Tassorosso del secondo anno e gli insegnanti quindi non aveva molto curato il suo aspetto.
Si girò di scatto e fissò una ragazzina davanti al tavolo della biblioteca dove si era recata.
"Sì Evans...sono qui..." disse piano la ragazza bionda.
"Ti sei tolta il trucco. Stavi bene sai?" disse un po' intimorita la rossa.
In fondo stava parlando con una Serpeverde e probabilmente come gli altri verde argento non sopportava le Sanguesporco come lei.
"Grazie Evans"
La Black sorrise.
"Sai ho sbirciato nei fogli di Lumacorno. Hai preso Eccellente all'ultimo compito" confidò a Lily.
"Oh menomale! Pensavo di aver preso Distinto...e James mi avrebbe presa in giro fino alla morte" sentenziò sollevata la giovane Grifondoro.
"Ho sentito che Lucius Malfoy sposa Hanna Gibson. Pensavo tu e Lucius foste..insomma...steste insieme...ops! Oh Merlino! Perdonami! Non volevo!" 
La Evans arrossì di colpo pensando di aver infastidito la Serpeverde, la quale invece scoppiò a ridere scuotendo la testa.
"Oh no..lui preferisce quel tipo di ragazza..se sai cosa intendo" le disse.
"Ora devo andare Black..spero di incontrarti questi giorni visto che non c'è nessuno che conosco...e Buon Natale" disse Lily.
"Buon Natale piccola Grifondoro" ricambiò Narcissa.
"Ah e Black..ti prometto che di questa conversazione non ne saprà niente nessuno" promise la rossa correndo via.
"Grazie Evans...grazie...un giorno ti restituirò il favore..." sussurrò a sé stessa la Black.
 
2 Maggio 1998, Foresta Proibita
 
Il corpo di Harry Potter giaceva al suolo, inerme.
Narcissa provò una stretta al cuore pensando alla dolce Lily. Quella ragazzina del terzo anno che durante le vacanze natalizie l'aveva rallegrata. Quella ragazzina di soli 13 anni a cui aveva confidato tutto, ma sapeva che non avrebbe aperto bocca su quanto rivelato. Ed era stato così. Fino alla notte del 31 Ottobre del 1982, quando Tom Riddle con due veloci Avada Kedavra aveva portato via la vita a James e Lily Potter.
La mano fredda di Voldemort la sospinse verso il corpo del ragazzo.
"Vivo...o...morto?" domandò l'Oscuro Signore con la sua voce sibilante.
Incerta dentro, sicura agli occhi altrui, Narcissa si accucciò sopra il giovane Harry. Sentì il suo flebile battito cardiaco. Pensò velocemente. Doveva dire che era morto o Lui l'avrebbe ucciso.
Finalmente Lily, ti ricambio il favore.
Grazie per averci donato tuo figlio e per aver mantenuto il mio segreto.
Poi le balenò in testa l'immagine di Draco, il suo amatissimo figlio.
"Draco...è vivo? È nel castello?" chiese sussurrando.
La testa di Harry fece un segno di assenso appena visibile.
Il cuore di Narcissa che batteva impazzito si calmò.
"Morto" disse con voce sicura alzandosi e fissando negli occhi Voldemort.
 
"Draco...Draco..."
"Daphne?"
Il biondo si ritrovò di nuovo nel giardino.
"Sono proprio io" sorrise la ragazza accarezzandosi i lunghi capelli biondi.
"Oggi è il giorno della visita ai quasi morti da parte dei morti?" chiese scocciato il ragazzo.
"Educato da parte tua" ribatté fintamente piccata la Greengrass.
"Sto solo cercando di aiutarti...allora...ascoltami bene, so che riesci a sentire cosa dicono quelli là. Blaise, Pansy e la Granger. Ascoltali bene, dovresti trovare il modo per svegliarti".
"Ma Daphne..."
In un attimo Draco era tornato nel buio.
 
1 Giugno 1974, Hogwarts
 
Ore 9 a.m.
 
Narcissa indossava la toga da diplomata. Gli esami del settimo anno l'avevano tenuta occupata fino all'ultimo. Eccellente in tutte le materie.
 
 
"Buongiorno a tutti signori!"
Silente era in piedi nel giardino della scuola davanti a tutte le famiglie dei ragazzi del settimo anno.
"Oggi sono orgoglioso di presentarvi i diplomati del settimo anno!! Un applauso per favore! Gli esami quest'anno sono stati superati con ottimi voti. Prego ora il professore Horace Lumacorno di consegnare i diplomi agli studenti di Serpeverde"
 
Ore 11 a.m.
 
La giovane Black stringeva la pergamena tra le mani sudate.
Era salita sul palco e aveva accennato un sorriso.
Tra le persone che battevano le mani vi erano i suoi genitori che annuivano con la testa in segno di approvazione, Andromeda che sorrideva a 32 denti, Bellatrix con Rodolphus che si limitavano ad applaudire e poi c'era Abraxas Malfoy con Lucius.
Ora sedeva composta mordendosi il labbro inferiore.
"Hanna Gibson?"
La voce di Lumacorno la fece trasalire.
"Grazie professore" lo ringraziò la ragazza stringendogli la mano passando poi a Silente.
"Vorrei annunciare una cosa molto importante" esclamò poi rivolgendosi al pubblico.
"Sono così emozionata..."
"Falsa opportunista" sibilò tra i denti Narcissa.
"Volevo annunciare a tutti voi che in luglio mi sposerò con Lucius Malfoy!"
Scoppiò un fragoroso applauso al quale la Black non partecipò.
 
4 giugno 1974,  Antico Malfoy Manor
 
"...quindi pensavo un rinfresco sotto un chiosco nel giardino, poi ovviamente il vestito deve essere ben..."
Era circa un'ora che Hannah Gibson parlava ininterrottamente tra i sospiri stanchi di Andromeda e Narcissa invitate quel pomeriggio per un tè.
Meda posò una mano su quella della sorella.
"Andiamo Cissy...su...andiamo...io divento paranoica se ascolto altre fesserie da quella lì e tu ti fai solo del male" le sussurrò.
Narcissa annuì e si alzò.
"Noi andiamo signor Malfoy..." disse poi rivolgendosi ad Abraxas.
Meda annuì con il capo.
"Di già signorine Black? Mi dispiace non poter avere la vostra compagnia per altro tempo...salutate i vostri genitori" le salutò cordiale Abraxas.
 
"Sto studiando un sacco di antichi libri sulla Medimagia e alcuni diari di medici babbani che riguardano casi simili al tuo. Forse sono quasi arrivata a capo di questa storia!"
Hermione sorrideva al ragazzo dai capelli biondi ancora steso sul lettino del San Mungo.
"Pansy mi ha portato l'anello mancante ai miei studi. Tutto sta in questo diario. Era di un medimago americano, Jake Sheppard, il quale ha studiato il caso di sua moglie Margaret. Secondo i suoi appunti tutto dipende dalla volontà del paziente stesso, cosa che accade a molti casi babbani, ma nei maghi e nelle streghe è leggermente diverso. In pratica devono trovare una chiave che serve loro per svegliarsi. Questa chiave può essere la presenza di una persona, una parola, un ricordo, insomma, qualsiasi cosa. Ho chiesto a Harry di velocizzare i processi di tuo padre in modo che possa venire qua. Penso potrebbe essere lui la chiave visto che tua madre non lo era...poi proverò con qualcos'altro".
"Hermione...potresti venire dal paziente 24 che mi sta dando problemi visto che sono figlia di Mangiamorte?" 
La voce di Pansy la fece trasalire.
Si girò sorridente e annuì.
"Va bene" acconsentì.
"Ma fatti rispettare la prossima volta" le disse mentre usciva dalla stanza.
Pansy sorrise. La Mezzosangue nonostante tutti gli insulti degli anni scolastici riusciva ad aiutare anche lei. 
Si ricordò quella sera di qualche mese prima, qualche settimana prima che Draco entrasse in coma.
Quella sera in cui sedeva scomposta al bancone di quel bar nella Londra babbana dopo il sesto shot di tequila. Aveva sempre retto abbastanza l'alcol eppure quella sera sembrava diversa.
Erano passati già molti mesi dalla morte di Daphne, sua migliore amica da sempre.
Tutta la famiglia Greengrass era stata uccisa dai Mangiamorte ancora fedeli agli ideali di Voldemort a differenza dei genitori di Astoria e Daphne.
La Guerra si sentiva ancora in ogni angolo del Mondo Magico.
C'erano ancora molti attacchi dei Mangiamorte.
Poi verso le tre di notte due braccia esili l'avevano stretta. Aveva avvertito la sensazione della Smaterializzazione e poi la mattina dopo si era trovata a casa della Granger.
 
Settembre 2000
 
"Parkinson! DEVI continuare gli studi di Medimagia! Non capisci? Daphne ne sarebbe contenta!" 
Era più di un'ora che Hermione cercava di far ragionare Pansy.
"No Granger! Nessuno accetterebbe me, figlia di mangiamorte, come tirocinante al San Mungo...figurati come medimaga..." protestava la ragazza.
"Okay...allora balla con me" disse la riccia accendendo la radio.
"Come Granger?" aveva chiesto spaesata l'ex Serpeverde.
Hermione aveva preso a ballare prendendola per i polsi e trascinandola in saltelli che ricordavano vagamente un'imitazione di un ballo.
Il mese successivo Pansy Parkinson era tirocinante al San Mungo.
 
12 giugno 1974, Antico Malfoy Manor
 
Narcissa percorreva il sentiero terroso per arrivare all'ingresso del Manor quando sentì due voci discutere animamente.
"Questa storia deve finire Gordon! Tra pochissimo ci sarà il matrimonio e se tutto questo viene a galla sono finita!"
La Black si fermò di colpo vedendo Hannah e Gordon sotto il chiosco nel giardino dei Malfoy.
"Lo capisco Hannah...è che io ho voglia di te in ogni momento!"
"Anche io Gordon...solo che sta diventando pericoloso, nessuno deve sapere!"
La giovane Narcissa corse verso il portone del Manor e un elfo le aprì immediatamente. In cuor suo sperò che nessuno dei due l'avesse vista.
"Narcissa! Quale onore!" l'accolse acido e sarcastico Lucius.
"Suvvia Lucius, più garbato con la giovane Black" lo riprese Abraxas apparso in quel momento.
"Mi legga nella mente per favore signor Malfoy" disse istintivamente Narcissa.
 
13 giugno 1974
 
Hannah Gibson mi ha augurato la morte ora che il suo contratto matrimoniale è saltato.
Le auguro una vita felice, magari ad Azkaban.
 
Maggio 2000
 
"È stata tutta colpa mia Cissy"
"No Lucius, non è vero"
"Ma come farò ora? Anche solo a guardarlo in faccia?"
"Ce la farai, io lo so"
"Tu hai sempre saputo tutto, mi devo fidare ormai"
 
***
 
Questo capitolo ha subito molta influenza dall'ossessione spropositata dell'Autrice per Grey's Anatomy. A partire dal nome del medico Jake Sheppard per rendere onore a Derek Sheppard morto nell'undicesima stagione, per poi arrivare al ballare di Hermione e Pansy che ricordano Christina e Meredith. Chi ha mai visto questa serie tv credo l'abbia pensato.
Spero di non avervi annoiato con queste mie fisse.
Un bacio
||Vega Narcissa Malfoy
 
 

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Capitolo 5
*** Ready for the wedding? ***


 
-CloveRavenclaw39 sì, pure Severus ha mandato a quel paese Dracuccio Puccio. Ed eccoti il nuovo capitolo, buona lettura!
 
14 giugno 1974, Black Manor
 
"Allora Narcissa?! Dammi una spiegazione logica a questo tuo gesto! Con Hannah era una vita facile! Non mi importava se mi tradiva o meno, ma almeno mi sarei goduto ottimi anni di buon sesso!" urlava Lucius nel giardino davanti al Black Manor. Narcissa sorrideva serena, impassibile. Sembrava che le parole non le sentisse nemmeno, sembrava le passassero attraverso senza toccarla.
Il giovane Malfoy continuava a sbraitarle contro.
"Adesso mi hanno promesso a tua sorella Andromeda, ma con tutto rispetto...lei non è come mi immagino la mia compagna. Lei è come te. Vuole la fedeltà, l'amore".
"Vattene Lucius" disse improvvisamente la Black.
"Vattene...e quando sarà il momento rispetterai mia sorella Meda. La tratterai come merita. Ma ora vattene".
Gelida, diretta e schietta.
E mentre il cielo diveniva grigio facendo cadere le prime gocce di pioggia Lucius girò i tacchi andandosene.
 
26 giugno 1974, Black Manor
 
"Meda! Sai che odio litigare con te, ma questa volta mi stai ad ascoltare. Se scappi con lui disonorerai la nostra famiglia. Me, Bella, mamma e papà. Se lo fai andremo in rovina. Anzi no, peggio, verrai diseredata, rinnegata dai Black, tutto questo perché non vuoi sposarti con Lucius. Solo perché ti sei invaghita di questo babbano!"
Le lacrime solcavano il viso delle due giovani sorelle.
"Ti prego Cissy. Non urlare. Mamma e papà non devono sapere che tu eri al corrente della mia fuga o se la prenderanno anche con te. Fai finta di nulla. Vai in biblioteca, ti verranno a cercare per chiederti dove sono. Tu dì  loro che non lo sai. Non ti leggeranno nella mente lo so, si fidano della ragazzina studiosa. Ti prometto che ci rivedremo, mia cara sorellina. So che sei forte, ce la farai a vivere la tua vita. Sappi che anche se non sarò accanto a te io mi prenderò sempre cura di te. Da lontano. Ricordati che quando cadrai ci sarò a rialzarti. Sempre".
Così dicendo l'esile figura ammantata si smaterializzò.
La rabbia verso la sorella aumentò nel petto di Narcissa.
Stava mettendo in pericolo l'onore dei Black.
Per la prima volta nella sua vita la giovane Black provò del rancore nei confronti di Andromeda.
 
Tornerai. Lo so che tornerai un giorno. E mi chiederai scusa. Ci chiederai scusa.
 
30 giugno 1974, Malfoy Manor
 
"Signorina Black, sono molto onorato di accoglierla come promessa sposa di mio figlio. Spero che come terza candidata non ci deluda come sua sorella"
"No signor Abraxas. Non la deluderò. Io no" disse fredda Narcissa.
Negli ultimi giorni la ragazza era diventata molto distaccata con tutti. Silenziosa. I coniugi Black erano invece orgogliosi, la loro figliola era diventata adulta.
Lucius sedeva composta a fianco della ragazza. 
Nervoso contraeva la mandibola assottigliando appena gli occhi azzurri.
Dal canto suo Narcissa lo osservava di sottecchi.
Cercava di leggerlo. Eppure il giovane Malfoy era molto più difficile degli altri. Era come la nebbia. Celava agli occhi tutto quello che vi era dietro.
Passionale tra le lenzuole. Riservato agli occhi. Inattaccabile in apparenza. Vulnerabile alle parole. Tante sfumature. Tante sfumature di Malfoy.
Così tante. Forse anche cinquanta.
Narcissa non riusciva a vederle tutte in quel momento, ma in cuor suo sapeva che ce l'avrebbe fatta.
 
Maggio 2001, Wizengamot 
 
L'Auror Potter era accanto a Lucius Malfoy nella sede del Wizengamot.
Kingsley subentrato come Ministro sedeva al centro della Corte.
L'uomo dai lunghi capelli biondi curati si incamminò verso il centro della sala accompagnato da Harry.
"Un anno fa Potter...mi sono accorto di quanto ho sbagliato con mio figlio" iniziò a sussurrare.
"Lucius...non mi sembra il caso...sta per iniziare il processo" protestò il ragazzo preso alla sprovvista.
"No invece..mi importa che tu lo sappia se tutti questi tuoi sforzi per me vadano vani. Un anno fa non sapevo come avrei fatto a guardarlo ancora in faccia dopo tutto quello che gli ho fatto passare. Ora so cosa  vorrei dirgli. Vorrei dirgli quanto fiero sia di lui. Diglielo se non potrò farlo io".
Potter annuì sorridendo.
"L'imputato Lucius Malfoy è chiamato a deporre".
 
Maggio 2001, San Mungo
 
"Pansy...potresti passarmi quella cartellina per favore?" chiese Hermione indicandone una con su scritto 24.
"Tieni" disse la ragazza porgendogliela.
"Buongiorno ragazze! Come state?" domandò gioiosa Hannah Abbott appena entrata nella sala.
"Come due medimaghe dopo un turno di notte...tu invece sembri riposata...e fresca come una rosa...vedi di divertirti con Cormac oggi, ma non troppo. A quanto pare vi siete già impegnati parecchio ieri notte..." rispose sarcastica Pansy sbadigliando.
L'ex tassorosso rise e indossò il camice.
"Andatevi a dare una rinfrescata...magari dormite un po'...ci si rivede alle tre oggi pomeriggio" disse loro.
Le due ragazze annuirono togliendosi la divisa da medimago.
"Sono le sette...andiamo a prenderci un caffè al bar qui vicino e poi si va a dormire dopo?" propose stanca Hermione sbadigliando.
"Okay" concordò la collega.
"Ti va di venire da me dopo? Ginny è in addestramento con la sua squadra Auror in Ungheria fino alla prossima settimana, mentre Luna è da Neville per un po'"
La Parkinson annuì sorridendo appena.
 
{Stanza 5}
 
Nel buio Draco Malfoy stava pensando. 
"Devo svegliarmi. Devo solo svegliarmi. Tutto questo deve finire. Già devo molto alla Granger, ci manca che aggiunga altro alla mia lista di debiti verso gli altri. Probabilmente me lo sbatterà in faccia appena mi sveglierò. Poi stanno succedendo un sacco di cose strane lì fuori. Blaise che si mette con Pansy in primis. Poi la Granger che mi salva la pelle per la seconda volta. Per non parlare di Potty e Lenticchia che fanno combutta con i miei amici. No no no! Mi devo svegliare!"
 
3 luglio 1974, Malfoy Manor
 
"Allora, signorina Black. Come pensa di voler la cerimonia? Manteniamo le idee della signorina Gibson?"
L'organizzatrice dell'evento voleva precisi ordini dalla futura signora Malfoy che in quel momento avrebbe solo voluto scomparire.
"Vorrei meno invitati, il mio matrimonio sarà tra pochi ristretti. I miei parenti, quelli dei Malfoy, alcuni amici stretti. Niente giornalisti nel Mio Giorno. Non voglio essere sulle bocche di tutti l'indomani".
Mentre la ragazza dettava le proprie leggi la donna appuntava tutto su un taccuino, anche se in fondo Narcissa sapeva che pur senza la prima pagina sarebbe stata sulla bocca di molti.
La raggiunse la madre che iniziò a accarezzarle i capelli.
"Stai crescendo così in fretta...e hai solo 17 anni..."
"Ne compio 18 tra poche settimane madre" protestò Narcissa.
"Resterai sempre la mia bambina Cissy" disse la donna baciandole la fronte.
"Già. La piccola dolce Cissy, quella che va bene a scuola e fa felici mamma e papà. Quella che compiace tutti. Quella che deve occuparsi della sua famiglia ora che le sue sorelle non sono con lei. Una perché scappata con un babbano, l'altra in giro per il mondo al seguito di Tom Riddle. Chi è poi Tom Riddle? Chi è questo mago che vuole prendere il potere e io comando di tutto. Chi è quest'uomo che tanto odia i Mezzosangue. Chi è questo Lord Voldemort che vuole i Purosangue come unici eredi della magia" pensava Narcissa.
Ultimamente si parlava spesso di questo mago. 
La sua famiglia e tutte le antiche famiglie Purosangue lo appoggiavano.
Sentiva che sotto c'era qualcosa che non andava.
Però sapeva che doveva proteggere la propria famiglia, il proprio matrimonio, sè stessa.
 
4 luglio 1974, Malfoy Manor
 
Sotto il gazebo, Narcissa osservava il paesaggio della tenuta dei Malfoy.
Fin da piccola aveva iniziato a frequentare il Manor, ma mai aveva esplorato i giardini, il maneggio, i roseti intorno ad esso.
Appoggiò i gomiti sulla ringhiera bianca e posò il mento sulle mani a pugno chiuso.
"A quanto pare quindi...sarai tu...la mia consorte..."
La voce di Lucius alle spalle la fece trasalire.
Il solito ghigno increspava le labbra del ragazzo.
"Io in fondo non ce l'ho con te" affermò il giovane Malfoy.
"Sfumature di Malfoy. Ogni giorno una nuova" pensava la ragazza.
"Sei sempre così lunatico Lucius?" chiese sollevando un sopracciglio.
"Sei sempre così acida Narcissa?" la rimbeccò lui ridacchiando.
"Non so chi me lo fa fare di sposarti! Potrei scappare anche io" sospirò Narcissa roteando gli occhi.
"Devi solo ammettere che in fondo questa soluzione ti va più che a genio" disse Lucius andandosene.
"E ammettere che anche tu sei caduto nel mio fascino" concluse senza guardarla.
"Odioso" esclamò lei stringendo i pugni e assottigliando gli occhi.
 
Giugno 2001, Grimmauld Place
 
Erano ormai alcuni giorni che Pansy alloggiava a Grimmauld Place.
Luna era tornata due giorni prima e continuava a ripetere quello che era accaduto da Neville.
Ogni cosa a suo modo, con un certo senso di assurdo.
Ginny era tornata lo stesso giorno e si faceva vedere solo all'ora dei pasti mentre nelle altre ore dormiva per recuperare le ore perse durante gli allenamenti Auror.
In compenso Harry e Ron erano tornati da una missione in Australia, aumentando la confusione nella casa. 
Quella mattina erano sole, Hermione e Pansy, sedute sul tavolo della cucina con una tazza di caffè in mano. Sul volto comparivano chiaramente le occhiaie.
"Non ce la posso fare Pansy..."
"Lo so Herm...abbiamo avuto due...e dico...DUE...straordinari ieri e stanotte...Ginny è chissà dove ad ubriacarsi con Potterino...Luna sarà in qualche serra di Paciock tenendolo sveglio con le sue invenzioni notturne...e Weasel sarà da qualche parte a giocare a carte con Bla e Theo..."
Le due ragazze sbadigliarono per l'ennesima volta.
"Meno male..sono le due di notte...e ogni giorno arriva quel povero gufo per portare le missive tue e del tuo moroso sbattendo regolarmente contro la mia vetrina" disse la riccia posando la tazza sul lavandino.
"Siamo innamorati...e ci amiamo..abbiamo bisogno uno dell'altra" sentenziò Pansy.
"Tra mezz'ora abbiamo il turno...giuro che domani uccido la Abbott che ci fa fare questi straordinari!" esclamò poi alzandosi.
"Io vado da Draco" disse Hermione.
"Immaginavo...in fondo ti sei affezionata" sorrise la Parkinson.
"Nel pomeriggio viene Lucius...non so come comportarmi" disse l'altra.
"Sii Hermione Granger"
L'ex Grifondoro sorrise all'amica.
"Andiamo?"
"Andiamo...maledetta Hannah..."
 
5 luglio 1974, Malfoy Manor
 
In una stanza dell'ala padronale del Manor, Narcissa stava provando il vestito per la cerimonia.
Era bianco come da tradizione, aveva le maniche lunghe ricamate, il corpetto stretto con lo scollo a cuore. Dalla vita la stoffa le fasciava le gambe e aveva uno spacco laterale dal ginocchio in giù. Lo strascico era chilometrico e secondo la ragazza era decisamente eccessivo eppure sia Malfoy Senior che i suoi genitori erano state irremovibili su quel tema.
"Signorina Black...come le sembra?" chiese la sarta mangiandosi qualche lettera siccome teneva stretti fra i denti alcuni spilli.
"Perfetto Crudelia. Assolutamente perfetto" disse atona Narcissa.
Non le veniva da piangere pensando a quello che doveva essere il giorno più importante della sua vita. Cioè...sì le veniva da piangere...ma perché pensava a quanto infelice potesse essere il suo futuro.
C'era poi una piccola parte di lei che continuava a lottare, a sperare.
La regina di Serpeverde non sarebbe caduta, avrebbe continuato a camminare lungo la sua strada senza inciampare.
 
Intanto, alcune stanze più in là, un ragazzo dai capelli biondi chiarissimi continuava a camminare su e giù per la stanza.
Non era assolutamente contento di quel matrimonio.
Narcissa era sua amica...o perlomeno lo era stata fino all'anno prima...ma la conosceva.
Lui vedeva quei matrimoni come imposizioni del padre che lui accettava per soddisfare i suoi desideri sotto le lenzuola.
Narcissa non sarebbe mai e poi mai scesa a patti con lui su quel campo.
Inoltre durante la consegna dei diplomi aveva visto un fuoco dentro di lei. Una serpe dagli occhi fiammeggianti pronta a rendere tutti i mali fattole.
Un po' lo intimoriva in effetti. Era strano pensarlo, eppure non gli piaceva per niente quella situazione. Un Malfoy non può essere sottomesso da una donna e Lucius aveva la netta sensazione che sarebbe accaduto appena congiunto con la giovane Black.
 
"Ricordo i giorni che precedevano il mio matrimonio con Cissy...come se fossero accaduti poco tempo fa..allora ero una persona orribile, non che ora io sia meglio, ma già allora avevo fatto molti errori. Li ho fatti con Narcissa, con me stesso...con te figliolo..."
Lucius Malfoy era seduto accanto a Draco mentre Hermione era in un angolo che si mordeva un labbro trattenendo le lacrime di commozione che erano provocate dal discorso profondo dell'uomo.
"Ho sbagliato tanto con te Draco. Tu adesso sei diventato il nuovo eroe del mondo magico sai? Almeno per noi..almeno per alcuni membri del Ministero...devi solo svegliarti. Devi svegliarti per vivere questo nuovo mondo dove i pregiudizi non devono essere altro che barriere abbattute. Non credo sia io la chiave di cui la signorina Granger mi ha parlato. Non lo penso affatto. Credo anche di sapere quale sia, ma se è come dico io, davvero non so come aiutare. È tutto tuo il compito"
Così dicendo il signor Malfoy si alzò e salutando la riccia se ne andò.
 
***
 
Immenso ritardo, lo so.
Spero vi sia piaciuto comunque.
Un bacio
||L'Autrice
 
 

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Capitolo 6
*** The wedding ***


-KAISERserpeverde oh my Merlin! Non ci credo! Ancora non ti sei stufato di me?? Ovviamente mi fa più che piacere rivederti, non mi dispiace per niente avere un recensore di genere maschile, anzi, le tue recensioni mi mettono sempre di buonumore! Allora, il nostro comune nuovo idolo è Lucy Malfoy! 
Sono contenta ti piaccia questa fic e spero ti gusti questo nuovo capitolo!
-CloveRavenclaw39 ciao Jules! Allora...so che sono lenta..anzi lentissima con i capitoli, infatti sto cercando di darmi una mossa e Draco sveglio..beh...devi dirglielo anche tu! È un testone! Deve solo capire come uscirne! Una semplice maledettissima chiave. Se vuoi puoi iniziare a pensare quale può essere. Un bacione anche a te!
-ladyathena allora, inizio dal ringraziarti per aver recensito la mia fic, fa sempre piacere vedere qualche nuova faccia amica ;) quando ho visto la tua recensione lunga lunga mi sono messa a leggerla subito. Hai fatto una recensione dei capitoli molto bella, hai capito appieno quello che volevo trasmettere con le parole.
Per quanto riguarda Cissy lo vedrai proprio in questo capitolo.
-queensan ehilà! Anche tu nuova qui? Sono contenta come sempre dei vostri pareri positivi sullo stile, ovviamente anche io sono impaziente di vedere Lucy e Cissy tra le lenzuole dopo il matrimonio, ma ho paura che troverai quello che cerchi nel prossimo capitolo! 
 
13 luglio 1974, Malfoy Manor
 
Erano le 11 del mattino quando Narcissa Black divenne una Malfoy, quando Lucius Malfoy disse "Sì" alla giovane Black.
Erano le 10.30 quando le dita della ragazza aveva stretto il braccio del padre.
Erano le 10 quando aveva indossato i vertiginosi tacchi che la alzavano di dieci centimetri.
Erano le 9.30 quando tre sarte erano entrate nella sua camera per farle indossare l'abito.
Erano le 9 quando un'elfa le aveva portato la colazione a letto.
Erano le 8.45 quando l'elfa Polly l'aveva svegliata dolcemente lasciando ancora le tende chiuse per far sì che la ragazza si beasse degli ultimi minuti di relax nella penombra.
Quella notte aveva dormito nell'ala padronale del Malfoy Manor.
Nel petto il cuore martellava forte come se volesse scappare così come avrebbe fatto volentieri Narcissa.
"Non demordere Cissy" si ripeteva come una cantilena mentre con passi decisi si avvicinava all'altare allestito sotto il chiosco.
Vide Lucius Malfoy.
La pelle pallida si confondeva con la camicia bianca di seta, ma faceva a pugni con la giacca nera.
La rosa rossa nel taschino si sarebbe potuta definire romantica se non fosse stato lui a portarla.
Sul viso aveva dipinta un'espressione seria tendente al sorridente/ghignante.
Intorno agli invitati vi erano molti fotografi e giornalisti della Gazzetta che cercavano di spremere lo scoop fino all'ultima goccia.
Sarebbe stata sulla bocca di tutti.
È questo quello che vuoi no?
Si chiedeva tante cose Narcissa mentre vedeva che soli pochi passi la dividevano dallo sposo.
Gli occhi grigio/azzurri del ragazzo la attraversarono.
Determinato e deciso.
Altre sfumature.
 
San Mungo, maggio 2001
 
Nel buio della mente Draco pensava. I passi della Granger non lo aiutavano per niente. La ragazza continuava a camminare avanti e indietro per la stanza. Era nervosa.
"Mi farà impazzire" pensò il ragazzo.
"Merlino! Hermione! È il tuo giorno LIBERO! Dovevi uscire, bere, fare nuove conoscenze. Non hai più avuto una relazione dopo il patetico bacetto senza conseguenze con Rosso Malpelo! Ti avevo obbligato a mettere i tacchi non per star qui a fare avanti e indietro facendo venire una crisi di nervi al paziente del piano di sotto!"
Pansy Parkinson stava dicendo esattamente quello che avrebbe voluto dire Draco se avesse potuto.
La ragazza con il camice continuava a gesticolare contro la riccia, che, dal canto suo, si sedette accavallando le gambe e iniziò a dondolare un piede. 
"Meglio?" chiese.
"Sei...sei...oh al Diavolo" sbuffò esasperata l'ex Serpeverde che poi se ne andò sbuffando e maledicendo Morgana.
 
"Sì lo voglio"
Così dicendo, Narcissa, fece partire gli applausi e i flash accecanti. Fece in tempo a vedere gli invitati alzarsi per applaudire gli sposi quando Lucius la baciò con forza imprigionandola definitivamente tra le spire della serpe.
 
Studio Zabini
 
"Harry? Non dovremmo essere al Quartiere?" chiese Theodore bevendo un altro shot di Firewhisky.
"Ma se non ti reggi in piedi!" ribatté Ronald scuotendo la testa più ubriaco dell'amico.
"Potter mi passeresti la Vodkacherry? Grazie"
"Ecco Blaise...spero solo non lo venga a sapere Ginny..lei non beve molto alcol"
"E quindi? Pansy...lei si ubriacherebbe con me"
 
Grimmauld Place, due ore più tardi
 
"Io li ammazzo! Hanno saltato gli allenamenti! Saranno da Zabini a ubriacarsi!" 
Ginny era entrata come una furia nella cucina.
Luna era intenta a leggere alcuni fogli sull'Erbologia scritti dal fidanzato.
Kreacher invece saltellava qua e là intorno a Neville che stava bevendo una tisana preparata dall'elfo.
"Al signore piace? Kreacher ne sarebbe felice? Allora signore?"
"È buonissima Kreach. Però ti ho già detto di non chiamarmi signore"
"Ma certo signore..volevo dire...Neville"
La giovane Weasley invece stava ringhiando.
"Kreacher...passami la bottiglia di Limetequila"
"Ma signorina...lei non beve alcol.."
"Ho detto..passami quella dannata bottiglia!" esclamò furiosa la ragazza.
Neville fissava preoccupato l'ex compagna di casa.
"Ginevra...vuoi un po' di tis..."
"Zitto tu!" lo bloccò lei fulminandolo con lo sguardo.
Luna intanto rideva.
"Penso che Gin...tu sia stata attaccata da qualche Gingerino dispettoso" sentenziò poi seria.
La rossa si infiammò ulteriormente e andò via a passi pesanti.
"Io li ammazzo...era importante l'allenamento...è il loro lavoro...io li ammazzo" sibilava.
Paciock alzò le spalle sospirando.
"Lei è così" disse.
"È la sua aura" precisò la bionda.
 
San Mungo
 
Un'ora più tardi all'entrata in scena di Pansy, Hermione era ancora seduta accanto al letto di Draco.
"Mamma? Mi racconti una favola?"
Hermione sentì la richiesta della piccola Milly che alloggiava nella stanza affianco e le si illuminarono gli occhi.
"Favola...ma certo! Draco! Tu HAI trovato la chiave...siamo noi che non capivamo! Ora capisco come diavolo ha fatto Sheppard!" esclamò.
"Vado a chiamare Pan".
E corse via.
 
"Merlino Mione! Certo che no! Sono FIDANZATA! E poi Draco non è per niente male anzi...ammettilo che anche tu ci hai fatto un pensierino almeno una volta! Poi se funziona...la soluzione l'hai trovata tu! Avanti! Alza i tacchi, torna di sopra e fai quello che devi!"
 
Hermione tornò da sola nella stanza del biondo sbuffando come un treno. 
"Allora bell'addormentato...pronto a rivedere questo mondo? Ma dico...come mi è venuto in mente...oh Morgana...e TU...se mi senti...quando ti sveglierai cerca di non montarti la testa..è una questione prettamente professionale! Inoltre non è farina del mio sacco...dai la colpa a Sheppard e alle fiabe babbane!"
Avvicinò il viso a quello del ragazzo e lo baciò dolcemente.
 
Gli invitati erano ormai in giro per il giardino dei Malfoy. Alcuni mangiavano servendosi dal buffet, alcuni parlavano di politica, altri conversavano riguardo a Tom Riddle.
Lucius stava invece discutendo con alcuni amici del padre su.
Narcissa era seduta su una sedia accanto al buffet con un sorriso statico dipinto sul viso.
Sembrava una bambola di porcellana.
Sentì il rumore di vetro in frantumi e si girò verso il sentiero ciottolato dove giacevano alcuni bicchieri in pezzi.
Vicino ad essi c'era un elfo domestico dall'espressione affranta.
Abraxas roteò gli occhi visibilmente alterato.
"Dobby! Pulisci e torna qui!" ordinò all'indirizzo della creatura la quale sparì per poi ripresentarsi al cospetto dell'uomo.
"Narcissa...questo è il mio personale regalo per te...si chiama Dobby ed è molto maldestro...ma vi sarà utile" disse poi alla ragazza che tirò più in su gli angoli della bocca.
"Dobby è onorato di conoscere la nuova padroncina. Dobby molto felice!"
La giovane signora Malfoy annuì sorridendo scoprendo appena i denti bianchi.
 
Agosto 1992
 
"Padrona! Harry Potter è in grave pericolo! La camera dei segreti è stata aperta! Padroncino Draco è purosangue. Padroncino Draco è al sicuro. Harry Potter in pericolo!"
Dobby aveva aspettato l'assenza di Draco e Lucius per poter riferire la notizia appresa dagli elfi delle cucine di Hogwarts a Narcissa.
La signora Malfoy impallidì.
"Vai dai Dursley Dobby...e avvisa il figlio di Lily...usa ogni tuo trucco per impedirgli di tornare a Hogwarts...sarà un bene per tutti...nel caso fallissi...non ti punirò...è abbastanza intelligente quanto testardo..e ha la signorina Granger con sè..."
L'elfo con uno schiocco di dita sparì lasciando sola la donna.
"Merlino Evans! Tuo figlio è una calamita per i guai..come suo padre" disse tra sè Narcissa.
"È decisamente di famiglia!"
 
Malfoy Manor, 2001
 
"Io credo che il tuo breve soggiorno ad Azkaban ti abbia dato alla testa, Lucius"
"Perché mai Cissy?"
"Perché stai aiutando il giovane Zabini a legalizzare il vecchio progetto contro la schiavitù degli elfi domestici creato ai tempi della scuola dalla signorina Granger"
"Glielo devo Cissy"
"Ti ha dato decisamente alla testa" disse la donna scuotendo il capo.
Poi sospirando bevve un altro sorso di tè.
"Alle tante sfumature devo aggiungere rimbambito" pensò.
Poco dopo sentì un lieve bussare al portone.
Lucius tamburellando le dita sul tavolo la invitò ad andare ad aprire.
La donna alzò gli occhi al cielo e si incamminò verso la porta.
"Non ti consumi camminando Lucius" sentenziò verso il marito.
Arrivata davanti all'entrata del Manor poggiò la mano sulla maniglia e guardò chi fosse il visitatore.
Un urlo sorpreso riempì la casa.
 
Wizengamot 
 
"Ecco signore...quello che desiderava"
Così dicendo il vecchio elfo se ne andò.
Il ragazzo aprì la scatola ricoperta di velluto nero sulla scrivania dell'ufficio.
"Quanto tempo..."
Poi le lacrime gli rigarono le guance pallide andando ad inzuppare alcuni fogli posati sotto la scatola.
 
***
 
Sono cattiva. Questa volta vi lascio tanti interrogativi. È un capitolo più corto del solito, ma spero vi sia piaciuto lo stesso. Finora ho cercato di essere fedele agli avvenimenti e alla cronologia originali ideati dalla Rowling. Non so se riuscirò a mantenere tutto anche nei prossimi capitoli. 
Un bacione
||L'Autrice

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Capitolo 7
*** Coming back ***


Indovinate chi è in super ritardo?
Eh già...ormai non vi chiedo di scusarmi perché non ha più senso.
Solo...grazie per la vostra pazienza..lo capisco se mi lanciate un Avada...
 
-KAISERserpeverde grazie per la fiducia..eh sì questa non è la prima volta che leggi le mie storie...e so che ormai mi conosci...mi raccomando avvisami se scado nel prevedibile!
-katie riddle sono molto felice che tu "adori" la mia storia...sì come potrai vedere è una mia caratteristica dare un altro aspetto ai personaggi...mi sono sempre chiesta perché Lucius doveva essere il perfido Malfoy senza spiegazioni...e Pansy mi sta simpatica..penso grazie ad alcune ff che ho letto (alcune delle centinaia)...sono contenta di averti trasmesso il mio amore verso di loro!
-ladyathena eheheh! Tu sarai la super recensitrice! Merlino! Scrivi meglio tu le recensioni che io la ff! Ti va di dare un'occhiata alla mia scorsa storia "I miei migliori amici"? Ci terrei ad una tua opinione!
-CloveRavenclaw39 sono sadica, lo so! Comunque per quanto riguarda l'attesa...faccio quello che posso!
 
Studio Zabini 
 
"Voi! Come avete osato saltare l'allenamento!? E TU?! Come hai potuto Avvocato Zabini lasciare che la situazione degenerasse?!"
I quattro ragazzi erano stati disarmati da una furia dalla vistosa capigliatura rossa e ora la guardavano impauriti.
La ragazza puntò la sua bacchetta al collo del fidanzato.
Assottigliò gli occhi riducendoli a due fessure.
L'iride azzurro cielo mandava fulmini in direzione del Bambino Sopravissuto (probabilmente ancora per poco).
"Cosa dici a tua discolpa Potter?" sibilò la giovane Weasley.
"Io...beh...io..."
"Oh misericordia! Non riesci neanche ad affrontare la piccola e dolce Ginny? L'indifesa e vulnerabile Ginevra? L'ultima di casa Weasley?" lo canzonò con voce stridula lei facendo finta di piangere.
"Tira fuori le palle Harry! Merlino! Ti ci vorrebbe una bella sessione di insulti da parte di Pansy per farti svegliare...eppure l'alcol dovrebbe aiutare a risvegliare i sensi! Tu...tu ti riduci ad...un'ameba!!" esclamò poi.
Alla prima frase Blaise aveva ghignato.
Al nominare di Pansy aveva annuito per poi scuotere la testa per il resto del ragionamento.
"Zabini...tieni...prendi quest'ampolla...bevi è antisbornia".
Poco dopo una lepre luminosa irruppe nella stanza.
"Draco è sveglio. Alzate il vostro reale posteriore e correte al San Mungo!" 
La voce di Pansy fece sussultare tutti.
 
San Mungo
 
"Ma che...?"
Due occhi azzurri/grigi stavano esaminando la stanza.
Vicino a lui una ragazza rideva e allo stesso tempo piangeva tenendosi una mano premuta sulla bocca per cercare di soffocare i singhiozzi.
"Pansy?"
L'ex Serpeverde dopo aver mandato il Patronus aveva iniziato a piangere.
"Stu..pido...i...diota.." balbettò lei abbracciandolo.
Il ragazzo ricambiò l'abbraccio.
"Sono sveglio" sussurrò.
"Sei sveglio" confermò Pansy annuendo.
Sciolsero l'abbraccio e Draco poté vedere una figura sulla porta.
Il viso pallido con il trucco sbavato e il rossetto sbiadito.
"Granger" disse assumendo il tipico atteggiamento austero e acido.
"Oh Malfoy" disse lei correndo verso di lui.
"Mi mancava il tuo odioso tono severo...le tue prese in giro..." 
Lo abbracciò non ricambiata, ma non sembrò turbata dal fatto.
"Mezzosangue..staccati"
Lei obbedì e le lacrime ricominciarono a rigarle le guance.
"Merlino Malfoy! Ci sono riuscita! I miei studi erano esatti! A cominciare dalle cure per tenerti in vita...agli incantesimi per evitare gli arresti cardiaci...Malfoy! Sei sveglio!" esclamò la ragazza in preda all'emozione.
Il biondo la guardò male.
"Proprio ti è difficile vero Draco? Dire grazie intendo"
I tre ragazzi guardarono verso la porta.
Blaise e Theodore erano sulla porta seguiti da Ginny, Harry e Ron.
"Perché?" chiese alzando un sopracciglio il giovane Malfoy.
"Facciamo che ti riposi...eh?" sentenziò ridacchiando Theo.
Il biondo scosse la testa.
"Sempre il solito" sospirò Blaise sedendosi accanto all'amico.
 
13 luglio 1974, Nuovo Malfoy Manor
 
Dopo il banchetto vi era stato il taglio della torta, seguito da applausi e complimenti. Verso le cinque di pomeriggio finalmente Lucius e Narcissa si erano smaterializzati nel Nuovo Malfoy Manor.
La ragazza non sapeva dove andare a sbattere la testa.
Lucius l'aveva stretta a sé durante la Smaterializzazione.
Si trovavano nel Salone Grande. Vi era una tavola enorme al centro.
"Dobbiamo consumare il matrimonio" sentenziò Lucius.
Narcissa sussultò.
Di certo non si era immaginata la sua prima volta così.
La proposta detta in modo così rude.
Come se fosse stata una mansione da svolgere come un compito. Come se fosse una medicina amara da mandare giù.
La nuova signora Malfoy annuì.
I due ragazzi salirono le scale e si trovarono nell'ala padronale.
Il giovane aprì la porta della camera da letto in mezzo alla quale troneggiava un letto a baldacchino.
Narcissa si guardò intorno.
I mobili di legno antico.
Le tende verdi.
I ricami argento a richiamare i colori Serpeverde.
Una scrivania di legno scuro.
"Ti piace vedo..."
La voce di Lucius alle sue spalle la fece sobbalzare.
Il fiato del ragazzo sul suo collo le solleticava la pelle.
La mano del giovane tirò via lo spillone che teneva raccolti i capelli lunghi di Narcissa.
Le dita fredde di Lucius disegnarono la linea del collo e delle spalle della giovane consorte.
La zip dietro il corpetto venne abbassata lasciando vedere la schiena bianca.
Narcissa teneva la bocca serrata e gli occhi chiusi.
"Sei vergine vero Cissy?" la provocò lui.
"Vai al diavolo Malfoy"
"Ora sei anche tu una Malfoy cara"
Le baciò una spalla scoperta.
Piano piano tutto il vestito venne levato.
La ragazza aveva calciato i tacchi da un po' per il fastidio.
Era rimasta in intimo. 
Si girò e fissò negli occhi Lucius.
Era timorosa e si vedeva, ma la luce combattiva negli occhi non l'aveva abbandonata.
 
Giurerei di aver visto un lampo di terrore negli occhi Lucius.
Allora? Lo vedo come cerchi di sedurmi. Ti togli la giacca con esasperante lentezza. La camicia. Il tuo petto marmoreo fa capitolare chiunque ragazza. Non me. Ti togli i pantaloni neri della cerimonia. Ti avvicini a me. Stasera sarà così. Mi donerò a te. Ma non pensare di avermi conquistata. Combatterai con me a lungo. Fino a quando non ti innamorerai di me. Se è possibile scalfire quella corazza che hai intorno al tuo cuore.
 
Tremi impercettibilmente Cissy mentre mi avvicino a te.
Eppure mi guardi come se fosse una sfida.
Mi impossesso delle tue labbra e tu mi metti le braccia al collo.
Chissà...che un giorno abbandonerai queste insulse idee dell'amore..
Hai un bel corpo Narcissa.
Ti irrigidisci quando sgancio il tuo reggiseno.
Ti faccio indietreggiare sul letto.
Le mutandine di pizzo bianco l'ha scelto Crudelia. Ti stanno bene. Te le tolgo. E tu sbatti le palpebre facendo la disinvolta.
 
Continua pure il tuo show di espressioni ghignanti Lucius. Ora ti togli i boxer. Dovrei rimanere impressionata per caso? 
 
Oggi non ho molta voglia di giocare Cissy. Con te poi non ce n'è bisogno. Dobbiamo consumare il matrimonio come dettato nelle leggi sul matrimonio Purosangue.
Ti faccio mia. I tuoi sospiri coperti dai miei baci sono una specie di rivincita. Almeno per me.
 
Ghigna pure. Da domani la tua vita sarà impossibile, mio caro marito.
 
San Mungo, Maggio 2001
 
"Tu ricordi tutto di quello che dicevamo mentre eri in coma?"
Draco annuì e Blaise tirò un sospiro di sollievo.
"Vuoi andare al Manor? Narcissa e Lucius saranno molto felici" commentò Theo.
"Non mi avete ancora ringraziato per aver salvato il Mondo Magico al posto di Potter!" esclamò il biondo.
"Oh Merlino" disse Pansy sbuffando.
 
Malfoy Manor
 
"Andromeda?! Tonks?" esclamò Lucius arrivando alle spalle della moglie.
"Salve Lucius" rispose l'uomo sorridendo.
Narcissa piangeva.
Il quadretto che si era trovata sulla porta non era certo quello che si aspettava.
Andromeda abbracciò la sorella.
Dopo tutto quel tempo..
Quante cose si dovevano raccontare..
Un bambino dai capelli azzurri teneva per mano Andromeda e il marito.
"Tia Cissy! Tio Lucius!" disse contento.
"Lui è Teddy. Teddy Lupin. Figlio di Remus e Ninphadora" lo presentò Tonks con tono orgoglioso.
"E i genitori?" chiese Narcissa staccandosi dalla sorella.
"Sono morti" disse Meda con un filo di tristezza.
"Oh mi dispiace così tanto Meda...io..noi...eravamo dalla parte sbagliata...noi..."
"Non ti devi scusare Cissy. Hai fatto del tuo meglio per marginare i danni. Hai protetto la tua famiglia. "
"Entrate in casa per un tè? Teddy ti piacciono i biscotti?"
Narcissa sorrise di nuovo.
 
Wizengamot
 
I capelli rossi facevano a pugni con la pelle pallida e gli occhi cerchiati di George Weasley.
Gli occhi brillavano per le lacrime.
Tra le mani teneva un petardo rosso con una W incisa sopra. Era stato il primo dei Tiri Vispi Weasley.
Dalla fine della Guerra il ragazzo si era ritirato da tutti. Si era isolato da tutti, non parlava più neanche con i suoi famigliari. Era stato preso al Wizengamot come amministratore e ora lavorava come un matto per mantenersi.
"George Weasley. Quanto tempo..."
Il giovane sussultò. Non aspettava nessuno.
Una ragazza con i capelli neri e la pelle abbronzata lo fissava a braccia conserte. Indossava un vestito color panna con una giacca della stessa sfumatura con i bottoni neri. I tacchi neri di vernice.
"Ti sei ridotto maluccio. Sei pelle ossa. Hai delle occhiaie da far paura. Non sorridi né ridi più. Dovevo tornare per dirtelo in faccia. Allora? Ti va di parlare?"
L'espressione di sconcerto si dipinse sul viso del Weasley.
Come osava Angelina Johnson dirgli quelle cose. In quel modo poi.
 
***
 
Capitolo corto. Lo so. Di passaggio. Peró non volevo farvi aspettare oltre.
Un bacio
||L'Autrice

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Capitolo 8
*** Everthing is going to change ***


Ahahahah...eh sì il ritardo è di casa, ma l'ispirazione scarseggiava.
Spero nel solito vostro perdono...
(Daiiii tirate giù quei fucili!!)
 
-CloveRavenclaw39 esatto! Vai Angelina!!
-ladyathena le tue recensioni mi piacciono tantissimo...sono chilometriche e sono molto belle!
-fandommylove ecco a te il continuo!
-KAISERserpeverde mooolto di passaggio. Eh già ed eccomi qua!
-petalodoro il mio DEREK è...boh...mi manca!!! *piange*
 
Wizengamot, maggio 2001
 
"E non guardarmi come se fossi un alieno...sai...un tempo ero la tua ragazza..." gli sorrise maliziosa Angelina.
Si avvicinò al ragazzo e si fermò a pochi centimetri da lui.
Gli arrivava al mento, eppure riusciva a fissarlo negli occhi.
"Hai abbandonato il negozio, il quidditch e pure la tua famiglia. Quando ci siamo lasciati prima della guerra ci eravamo promessi che ci saremmo riuniti di nuovo se fossimo sopravvissuti. Tu non mi hai più voluto vedere. Pensavo avessi bisogno di un po' di tempo per stare da solo. E qui ho sbagliato. Forse dovevo restare con te proprio allora. Mi dispiace molto George"
Gli occhi le iniziarono a bruciare e le si riempirono di lacrime.
"Vattene Angelina. Non ho bisogno di te"
La ragazza sorrise.
"Tu dici? Davvero credi di resistere ancora così? Io no"
"Ho detto di andartene"
"Okay Weasley. Hai vinto la prima battaglia. Ma ricordati che la guerra la vinco io. La pluffa la manderò nel bersaglio. Stanne certo. È una minaccia Weasley"
Così dicendo se ne andò e George tirò un sospiro angosciato, ma come di sollievo.
 
14 luglio 1974, Nuovo Malfoy Manor
 
Narcissa si svegliò stiracchiandosi nel letto matrimoniale.
Accanto a lei Lucius ancora dormiva con la fronte corrucciata.
Sarebbe potuta essere un'immagine romantica, invece era solo l'alba di un incubo.
La ragazza si vestì con un vestito verde smeraldo che le arrivava appena sotto il ginocchio.
Stretto in vita le fasciava il petto e le metteva in risalto il seno.
La scollatura a cuore era più audace di quelle indossate prima.
Ghignò allo specchio.
Avrebbe vinto quella strana guerra.
Indossò dei tacchi vertiginosi e si guardò allo specchio.
Si raccolse i capelli in uno chignon disordinato e si truccò lievemente.
Uscì dalla stanza silenziosamente e scese al piano di sotto.
Lucius si svegliò pochi minuti dopo e maledì Merlino.
Quella ragazza l'avrebbe fatto impazzire.
Indossò una vestaglia verde smeraldo e corse giù per le scale.
Ispezionò il salotto ancora nella penombra, la sala da pranzo e la biblioteca. Eppure non la trovò.
Era come scomparsa.
"Maledetto Merlino" disse fra i denti passando davanti alla porta delle cucine.
"Oh Malfoy! Cosa ti avrà mai fatto Merlino?" chiese Narcissa sbucando con la testa dalle cucine.
Alcune ciocche di capelli biondi le ricadevano sul viso e aveva le mani imbrattate di farina.
"Morgana! Black! Sei sparita dal letto!" esclamò acido Lucius.
"Oh caro, ormai sono una Malfoy. Come te" disse lei marcando le ultime due parole.
"Signorina Malfoy! Cosa ci fa lei qui? Padroncina stava cucinando???" urlacchiò Dobby arrivando di corsa.
Poi si fermò ad osservare i due coniugi con occhi spaventati più che altro rivolti a Lucius.
"Dobby è dispiaciuto. Molto dispiaciuto" piagnucolò l'elfo.
"Non ti preoccupare Dobby. Ho cercato di preparare la colazione per il padroncino Malfoy, ma ho fallito. Ora la cucina è tutta tua" e così dicendo Narcissa si scostò dalla porta invitandolo ad entrare.
Dobby corse dentro le cucine con uno strilletto.
"Narcissa, è un elfo! Trattalo da elfo!"
"Ovvero? Come una bestia feroce? Lo so che tuo padre l'ha sempre minacciato, ma io non credo che sia la via giusta" ringhiò la ragazza.
Poi sorrise come se non fosse successo nulla.
Si recò in salotto seguita dal marito che in quel momento avrebbe voluto lanciarle un incantesimo immobilizzante.
Accese un grammofono magico che fece risuonare per tutto il Manor le note di un Valzer viennese.
"Narcissa, sono in vestaglia, non vorrai ballare proprio ora!" sentenziò il ragazzo arricciando il naso.
"Se è per questo sei anche scalzo" gli fece notare lei.
Sbuffando il biondo la prese in vita e iniziò a volteggiare insieme alla ragazza per il salotto.
Piano piano un ghigno si fece largo sul suo viso pallido.
 
Narcissa, Narcissa. In fondo, anche tu cadi nel mio fascino.
 
Illuditi, stupido idiota. Tra le sfumature potrei aggiungerne tante altre. Sognatore. Prima di conquistarmi dovrà faticare!
 
Così pensavano i due neo sposati, senza accorgersi che lentamente qualcosa si stava muovendo.
 
San Mungo, maggio 2001
 
"No non mi ricordo come mi avete svegliato" commentò acido Draco.
Pansy sbuffò. 
"Inutile essere" sibilò stringendo i pugni.
"Stai diventando come la Granger. Acida" le rispose lui.
"Smettila di insultare Herm!" sbottò lei fulminandolo con lo sguardo.
"Lo sai che ci metto poco a stenderti con un pugno" aggiunse.
"Esattamente come la Granger. Ha avuto una cattiva influenza su di te Pansy!" 
La ragazza si infiammò.
"Senti bel principino. L'essere stato in coma per mesi non ti da il diritto di insultare le persone a caso quando non le conosci neanche. La conosci Hermione? Dimmi. La conosci? La conosci davvero? Sai che mi ha salvato dalla strada? Sai che mi ha fatto entrare in questo ospedale come tirocinante nonostante fossi figlia di mangiamorte? Sai che mi ha ospitato a casa sua? Lo sai? Tu non la conosci Draco"
Il ragazzo ammutolì.
"E poi? È stata lei a trovare ogni cura per te..."
"Senti Pansy lo so! Lo so! So che nonostante nessuno volesse curarmi lei ha preso il mio caso, nonostante i miei insulti. Mi ha tenuto in vita. Lo so. Ma é già abbastanza difficile ammettere questo. Figurati ringraziarla!"
Pansy lo guardò.
"Hai ragione"
Draco ghignò di soddisfazione.
"In parte"
Il sorriso sul viso del ragazzo scomparve all'istante.
"Lo capisco che per la tua mente ottusa sembra difficile ammettere che una mezzosangue ti abbia salvato. È difficile ammettere che in fondo anche una Grifondoro può essere simpatica. Poi ammettilo. La trovi attraente"
Una smorfia di disgusto apparve sulle labbra del biondo.
"Pansy! Ti ha dato di volta il cervello? Ti hanno messo sotto Imperio?!"
Lei scosse la testa sospirando.
"Prima o poi capirai Draco. Forse ora dovresti solo tornare a casa e chiarirti con i tuoi" 
Lui annuì. Si alzò dal letto dove si era seduto.
"Ehi Pan? Appena riesci a cacciare il Furetto Platinato potresti venirmi a dare una mano con il paziente 26?"
La testa di Hermione spuntò sulla porta.
Il sorriso smagliante che andava da orecchio a orecchio.
"Simpatica e attraente dicevi?" sibilò Draco a Pansy che rise.
"Certo Herm. Arrivo subito"
 
Hogwarts
 
Minerva McGranitt stava passeggiando per il suo ufficio quando una lontra argentata le apparve davanti agli occhi.
"Professoressa, Draco Malfoy si è svegliato"
La voce di Hermione Granger riempì la stanza.
Il viso rugoso della donna si stese in un dolce sorriso.
"Sono cresciuti" pensò.
Aveva sentito da un'amica che lavorava al San Mungo che la signorina Granger aveva fatto ammettere come tirocinante Pansy Parkinson e pareva fossero diventate inseparabili. Sapeva che era stata Hermione a prendere in carico il caso di Draco Malfoy. Per salvarlo. Potter e Weasley erano in squadra insieme a Theodore Nott. Blaise Zabini era diventato un avvocato e aiutava sempre Hermione con le cause dell'ospedale.
"Come cambia il mondo" pensò ancora.
 
La Tana
 
"Ve lo riporterò. È una promessa" sentenziò Angelina.
Davanti a lei Arthur e Molly annuirono.
Percy e Penelope Light si strinsero così come Bill e Fleur.
 
****
 
Stessa politica di sempre.
Capitolo corto, ma per non lasciare troppo tempo.
Un bacio
||L'autrice
 

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Capitolo 9
*** When love begins, no one feels it ***


Come ormai sapete i miei aggiornamenti arrivano di rado soprattutto a causa dei miei impegni. Purtroppo sto avendo un grandissimo calo di ispirazione per questa storia *sad story*, quindi per non stare troppo fuori dal mondo di EFP che amo ho deciso di iniziare un'altra fic che sto già scrivendo.
Quando leggerete questo piccolo capitolo avrò già pubblicato il primo capitolo sul mio account.
Sì lo so, avrò ben DUE fic in sospeso, ma vi prometto che aggiornerò almeno questa il prima possibile.
Intanto vi va di recensire la mia nuova storia? Mi sono ispirata al film "Tre all'improvviso" che ha dato il none alla mia fic.
Se vi va dateci un'occhiata mi farebbe davvero piacere.
 
-ladyathena eh già Luc e Cissy stanno iniziando a sintonizzarsi sulla stessa frequenza, ma purtroppo per noi ci saranno ancora molte interferenze. Dracuccio Puccio invece dovrebbe proprio darsi una svegliata se non vuole rimanere fuori dal gruppo.
-KAISERserpeverde ormai tu sarai abituato a questi miei blocchi vero? 
 
Questo sarà proprio un mini capitolo e spero che vi soddisfi il lungo primo capitolo che ho scritto per l'altra fic.
Questo capitolo prenderà in considerazione solo Lucius e Narcissa.
Intanto...spero che le vostre vacanze natalizie stiano andando bene!!
 
20 luglio 1974, Malfoy Manor
 
Narcissa Black in Malfoy era seduta nel giardino con un bicchiere di Cherrywhisky in mano. Erano le otto e il sole stava tramontando. 
Quel giorno era stata da sola visto che Lucius era andato ad occuparsi di alcune questioni al Ministero.
Bevve un sorso dal bicchiere sperando vivamente che in quel modo parte della sua angoscia sparisse.
In quei giorni sempre più spesso si sentiva parlare di Voldemort o Tom Riddle come molti dicevano.
La questione non le piaceva per niente. Piano piano molti maghi e streghe con ideali simili a quelli di Lucius ovvero quelli di Riddle si stavano unendo a lui.
Una missione suicida la definiva Narcissa.
Era preoccupata. Era facile che Lucius entrasse nella cerchia di Voldemort date le sue idee.
Quando sentì il suono di una Smaterializzazione sospirò.
Vide la sagoma del marito e non notò nulla di strano.
"Meno male" mormorò.
 
30 agosto 1974, Malfoy Manor
 
Ormai Lucius lavorava al Wizengamot.
La mattina si alzava presto.
Faceva colazione da solo mentre la figura silenziosa di Narcissa lo osservava dalla penombra del salotto. Poi si smaterializzava.
Ormai Narcissa si era affezionata a quella routine. Sempre uguale e precisa. Si stava piano piano innamorando del carattere astioso e presuntuoso del marito. Non dialogavano molto. Anzi per la maggior parte del tempo o si punzecchiavano discutendo o non si parlavano.
Eppure, in silenzio, il cuore della Black si stava concedendo al ragazzo pieno di ego quale era Lucius.
Così anche Lucius, ogni tanto si fermava ad osservare la ragazza.
I suoi modi delicati e raffinati.
Più di una volta si era nascosto prima di andare al lavoro per osservarla fare colazione.
Il modo delizioso in cui arricciava appena le labbra e il naso portando la tazza di tè alla bocca.
Il modo meticoloso con cui spezzava i biscotti prima di mangiarli.
Eppure c'era sempre una parte di lui che gli diceva che voleva di meglio.
 
Quel giorno Narcissa era in biblioteca e stava leggendo un romanzo quando entrò Lucius.
"Lucius" disse a mo' di saluto.
"Narcissa" disse lui.
"A cosa devo la tua presenza?"
"Pensavo...che forse è meglio parlare subito..." iniziò il ragazzo prendendo a camminare in tondo per la stanza.
"Noi non ci siamo sposati per amore e non siamo affatto compatibili. Anzi,  ci parliamo a malapena. Forse..è il caso di considerarci liberi almeno fra di noi" continuò.
"Temo di non capire Lucius" disse Narcissa.
"Intendo dire...se non ci facciamo beccare dai giornalisti potremmo iniziare a frequentare altre persone...persone che davvero ci interessano"
La ragazza alzò un sopracciglio e la bacchetta che aveva in mano iniziò a emanare scintille.
"Tu non pensi alla vergogna che dovremmo sopportare se ti vedessero?"
"Non succederà Narcissa"
"Non capisci. Io sto provando a darti una possibilità. In fondo il nostro destino è questo. Dovremmo solo provare. Conoscerci. Non credi? Costruire una vera famiglia..."
Il viso del ragazzo si contorse.
"Stai davvero cercando in me un compagno fedele che ti ami?" chiese.
Impercettibilmente Narcissa annuì.
"Io non ti amo Narcissa. Non ti amerò mai. Io conosco solo il rapporto fisico. L'amore è inutile. Futile. Tu sei solo una ragazzina che sogna. Sogna l'impossibile...."
La bacchetta della ragazza iniziò a scaturire scintille rosse.
"Forse sei tu...lo stupido, Lucius"
Non perse la calma.
"Tu non capisci che i tempi stanno diventando difficili"
Mantenne un autocontrollo invidiabile.
"Se non siamo uniti ora non lo saremo mai"
Lo sguardo era gelido.
"E se non si è uniti"
La postura rigida, ma elegante.
"Si muore"
Così dicendo se ne andò.
Lucius sperò che la ragazza tornasse per insultarlo, per lanciargli degli incantesimi e fatture.
Non avvenne.
Quel gelo era troppo potente.
Più di qualsiasi incantesimo.
E allora, il ragazzo crollò.
Cadde a terra e alcune lacrime gli solcarono il viso.
"Se avesse ragione lei...?"
Si domandò, ma il pensiero fu troppo breve da rimanergli impresso nella mente. Anzi, forse passò troppo veloce nella mente del giovane che neanche se ne accorse di averlo pensato.
 
***
 
È davvero breve. Mi dispiace moltissimo. Spero che mi perdonerete leggendo il prologo dell'altra fic che vi giuro aggiornerò costantemente.
Bacioni
||L'Autrice

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Capitolo 10
*** Yesterday and tomorrow ***


Non potete capire quanto sia bello tornare a scrivere e a rispondere alle vostre recensioni :)
Ho aspettato un po' per vedere com'era la risposta al mio avviso.
Allora, per dare continuità agli aggiornamenti proverò a pubblicare un capitolo ogni due giovedì.
Va bene?

__LilyEvans98__ addirittura una droga? Sono molto contenta ti piaccia!
AlexanderGideonLightwood sono contenta ti piaccia :)
Rispondo anche alle recensioni lasciate nei capitoli precedenti, sperando che i precedenti lettori siano ancora qui fra noi.
Lyneea tante, tantissime, troppe sfumature, ma alla fine sono Malfoy ;) e sì, finalmente l'ispirazione è tornata
KAISERserpeverde non capisco come tu possa essere ancora qui a sopportarmi, mi fa piacere rivederti! :)
ladyathena le tue recensioni chilometriche! Sì, il nostro Lucius se la prende comoda e non capisce proprio cos'ha sotto il naso. Narcissa invece ha davvero troppa pazienza!

Mi scuso se in questi primi capitoli qualcosa non torni dai capitoli precedenti, magari sarà un pochino sconnesso, ma ricominciare una storia con lo stesso ritmo e stile dopo più di un anno è davvero difficile!! 
Appena finita questa continuerò "La pianista e l'avvocato", nel caso anticipassi l'aggiornamento vi avviserò.

Buona lettura! 
(Sono emozionata e un po' impaurita, siate clementi)

"Non credo che continuare a seguirmi sia una grande idea, Johnson"
La ragazza sobbalzò.
Stava seguendo George nella Londra babbana, tra la folla, stando ben attenta a non farsi vedere.
Voleva solo assicurarsi che non si fosse lasciato andare nell'alcol, nel gioco d'azzardo e cose simili.
Voleva che tornasse a casa.
Voleva che tornasse da lei.
L'aveva seguito senza farsi notare.
Eppure senza neanche voltarsi George se n'era accorto.
"Ma come..."
Il ragazzo si voltò e si avvicinò alla ex compagna di casa.
"Riconoscerei i tuoi passi fra mille...come i suoi..."
Un velo di tristezza calò sui suoi occhi.
Anche la ragazza si sentì cogliere da un'improvvisa sensazione di vuoto.
Anche a lei mancava Fred.
Gli posò una mano sulla spalla e gli sorrise.
"Perché non torni a casa? Ci manchi..."
A quelle parole George si staccò di scatto e corse via, lasciando Angelina mortificata.
Non fece in tempo a riprendersi che una voce la sorprese alle spalle.

San Mungo

"Incredibile, davvero incredibile"
Hermione scuoteva la testa, rassegnata, seduta su una sedia negli spogliatoi dell'ospedale, mentre Pansy camminava avanti e indietro borbottando.
"Pan, consumerai il pavimento così..."
"Incredibile"
"Pansy..."
"Davvero incredibile"
A quel punto entrò negli spogliatoi Hannah e guardandole assunse un'espressione confusa.
"Cosa c'è di tanto incredibile? Cormac ha imparato a fare le iniezioni manualmente senza usare la bacchetta?"
Pansy si girò sbuffando.
"Senza offesa tesoro, ma il tuo ragazzo imparerà a fare le iniezioni manualmente solo quando i lemuri impareranno a ballare, praticamente un'utopia...no Hermione non provare ad aprir bocca per dirmi che ieri hai letto un articolo sui lemuri ballerini del Madagascar perché se no stasera cucini tu"
Hannah rise di gusto vedendo l'espressione palesemente offesa sul volto della Granger.
"Ora mi potete dire cosa c'è di tanto incredibile?"
La ragazza interpellata era Hermione, visto che l'altra stava sbraitando qualcosa di molto confuso allo specchio, ma quest'ultima la precedette.
"Devi sapere che Draco non vuole tornare a casa dei suoi, quindi si è stabilito da Blaise, proprio in questo periodo che stiamo discutendo spesso, così non potremo più fare sesso riparatore da lui e ci terremo il muso per giorni. Incredibile."
La Abbott sospirò divertita.
"Non potete usare Grimmauld Place, da Hermione?"
"No! Luna ha avuto la bella idea di tenere un corso pomeridiano per bambini visionari! In più Ginny ha deciso di provare lo yoga e ora sta cercando di farlo fare a tutti così sperimenta tutte le pose nel salotto del secondo piano, quindi no, non possiamo usare Grimmauld Place"
Pansy fece una faccia esasperata, mentre Hermione si alzava dalla panchina dove era seduta e si dirigeva verso la porta.
"Avanti, brontolona, andiamo a renderci utili"
Pansy sospirò.
"E poi mi dispiace perché i suoi genitori lo vorrebbero vedere".
Hermione colse una sfumatura triste nel tono dell'amica.
"Avanti Pansy, troveremo un modo".
L'ex serpeverde fece un ghigno.
"Non devo essere compatita, andiamo, è tardi, sono le tre di pomeriggio"
 

2 settembre 1974 

Erano le tre di pomeriggio, Narcissa era sola in casa e Lucius era fuori come al solito.
Il manor era così grande che ogni volta che passava per i corridoi vuoti avrebbe voluto gridare per sentire l'eco.
Era seduta su un divano nel salotto, sorseggiando tè quando un gufo picchiettò alla finestra.
Narcissa gli aprì e questo le porse in mano una lettera con i bordi verdi.
La ragazza lo ringraziò con un biscotto e richiuse la finestra.
Studiò la lettera per un po' e l'unica cosa che dedusse fu che quella era carta da lettera di Hogwarts. Con quei bordi verdi  era impossibile non riconoscere la carta messa a disposizione nella Sala Comune di Serpeverde.
Ma la vera sorpresa fu il contenuto della lettera, non essendo infatti scritta da uno studente della scuola, bensì da qualcuno che già l'aveva frequentata.
Con gli occhi lesse tutto ciò che vi era scritto, poi gli occhi le caddero dentro la busta.
C'era una fotografia magica.

Malfoy Manor

C'era una fotografia magica poggiata sul divano.
Lì c'era Draco sulla sua prima scopa, con un boccino d'oro giocattolo in mano.
Narcissa la stava osservando quando bussarono alla porta.
Controllò la pendola nel salotto.
Le nove di sera.
Lucius era a letto, stanco e provato per l'incontro avuto.
Aprì appena la porta e scorse un profilo di donna.
Aprì un po' di più la porta e vide dei riccioli castani.
Capì e sorridendo aprì completamente l'uscio del Manor.
"Buonasera Hermione"
"Buonasera Narcissa, disturbo?"
La donna scosse il capo e la invitò ad entrare.
La prima cosa che Hermione notò quando entrò nel salotto fu l'ordine.

La prima cosa che Lucius notò quando entrò nel salotto fu il disordine.
Era letteralmente tutto a soqquadro.
"Narcissa?" chiamò.
Si avvicinò al divano e riconobbe la carta da lettera.
Prese il foglio in mano e gli cadde per terra la fotografia che notò la sua attenzione.
Cosa che ancor prima di vedere la foto lo allarmò fu vedere la firma alla fine della lettera.
Hannah Gibson.

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Un capitolo brevissimo, ma mi ci vuole davvero tempo a riprendere tutto dall'inizio e ricordarmi tutto il filo della storia.
Prossima settimana proveremo a far di meglio!
Baci,
abbiate pazienza.
||L'Autrice

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