-CloveRavenclaw39 sì, pure Severus ha mandato a quel paese Dracuccio Puccio. Ed eccoti il nuovo capitolo, buona lettura!
14 giugno 1974, Black Manor
"Allora Narcissa?! Dammi una spiegazione logica a questo tuo gesto! Con Hannah era una vita facile! Non mi importava se mi tradiva o meno, ma almeno mi sarei goduto ottimi anni di buon sesso!" urlava Lucius nel giardino davanti al Black Manor. Narcissa sorrideva serena, impassibile. Sembrava che le parole non le sentisse nemmeno, sembrava le passassero attraverso senza toccarla.
Il giovane Malfoy continuava a sbraitarle contro.
"Adesso mi hanno promesso a tua sorella Andromeda, ma con tutto rispetto...lei non è come mi immagino la mia compagna. Lei è come te. Vuole la fedeltà, l'amore".
"Vattene Lucius" disse improvvisamente la Black.
"Vattene...e quando sarà il momento rispetterai mia sorella Meda. La tratterai come merita. Ma ora vattene".
Gelida, diretta e schietta.
E mentre il cielo diveniva grigio facendo cadere le prime gocce di pioggia Lucius girò i tacchi andandosene.
26 giugno 1974, Black Manor
"Meda! Sai che odio litigare con te, ma questa volta mi stai ad ascoltare. Se scappi con lui disonorerai la nostra famiglia. Me, Bella, mamma e papà. Se lo fai andremo in rovina. Anzi no, peggio, verrai diseredata, rinnegata dai Black, tutto questo perché non vuoi sposarti con Lucius. Solo perché ti sei invaghita di questo babbano!"
Le lacrime solcavano il viso delle due giovani sorelle.
"Ti prego Cissy. Non urlare. Mamma e papà non devono sapere che tu eri al corrente della mia fuga o se la prenderanno anche con te. Fai finta di nulla. Vai in biblioteca, ti verranno a cercare per chiederti dove sono. Tu dì loro che non lo sai. Non ti leggeranno nella mente lo so, si fidano della ragazzina studiosa. Ti prometto che ci rivedremo, mia cara sorellina. So che sei forte, ce la farai a vivere la tua vita. Sappi che anche se non sarò accanto a te io mi prenderò sempre cura di te. Da lontano. Ricordati che quando cadrai ci sarò a rialzarti. Sempre".
Così dicendo l'esile figura ammantata si smaterializzò.
La rabbia verso la sorella aumentò nel petto di Narcissa.
Stava mettendo in pericolo l'onore dei Black.
Per la prima volta nella sua vita la giovane Black provò del rancore nei confronti di Andromeda.
Tornerai. Lo so che tornerai un giorno. E mi chiederai scusa. Ci chiederai scusa.
30 giugno 1974, Malfoy Manor
"Signorina Black, sono molto onorato di accoglierla come promessa sposa di mio figlio. Spero che come terza candidata non ci deluda come sua sorella"
"No signor Abraxas. Non la deluderò. Io no" disse fredda Narcissa.
Negli ultimi giorni la ragazza era diventata molto distaccata con tutti. Silenziosa. I coniugi Black erano invece orgogliosi, la loro figliola era diventata adulta.
Lucius sedeva composta a fianco della ragazza.
Nervoso contraeva la mandibola assottigliando appena gli occhi azzurri.
Dal canto suo Narcissa lo osservava di sottecchi.
Cercava di leggerlo. Eppure il giovane Malfoy era molto più difficile degli altri. Era come la nebbia. Celava agli occhi tutto quello che vi era dietro.
Passionale tra le lenzuole. Riservato agli occhi. Inattaccabile in apparenza. Vulnerabile alle parole. Tante sfumature. Tante sfumature di Malfoy.
Così tante. Forse anche cinquanta.
Narcissa non riusciva a vederle tutte in quel momento, ma in cuor suo sapeva che ce l'avrebbe fatta.
Maggio 2001, Wizengamot
L'Auror Potter era accanto a Lucius Malfoy nella sede del Wizengamot.
Kingsley subentrato come Ministro sedeva al centro della Corte.
L'uomo dai lunghi capelli biondi curati si incamminò verso il centro della sala accompagnato da Harry.
"Un anno fa Potter...mi sono accorto di quanto ho sbagliato con mio figlio" iniziò a sussurrare.
"Lucius...non mi sembra il caso...sta per iniziare il processo" protestò il ragazzo preso alla sprovvista.
"No invece..mi importa che tu lo sappia se tutti questi tuoi sforzi per me vadano vani. Un anno fa non sapevo come avrei fatto a guardarlo ancora in faccia dopo tutto quello che gli ho fatto passare. Ora so cosa vorrei dirgli. Vorrei dirgli quanto fiero sia di lui. Diglielo se non potrò farlo io".
Potter annuì sorridendo.
"L'imputato Lucius Malfoy è chiamato a deporre".
Maggio 2001, San Mungo
"Pansy...potresti passarmi quella cartellina per favore?" chiese Hermione indicandone una con su scritto 24.
"Tieni" disse la ragazza porgendogliela.
"Buongiorno ragazze! Come state?" domandò gioiosa Hannah Abbott appena entrata nella sala.
"Come due medimaghe dopo un turno di notte...tu invece sembri riposata...e fresca come una rosa...vedi di divertirti con Cormac oggi, ma non troppo. A quanto pare vi siete già impegnati parecchio ieri notte..." rispose sarcastica Pansy sbadigliando.
L'ex tassorosso rise e indossò il camice.
"Andatevi a dare una rinfrescata...magari dormite un po'...ci si rivede alle tre oggi pomeriggio" disse loro.
Le due ragazze annuirono togliendosi la divisa da medimago.
"Sono le sette...andiamo a prenderci un caffè al bar qui vicino e poi si va a dormire dopo?" propose stanca Hermione sbadigliando.
"Okay" concordò la collega.
"Ti va di venire da me dopo? Ginny è in addestramento con la sua squadra Auror in Ungheria fino alla prossima settimana, mentre Luna è da Neville per un po'"
La Parkinson annuì sorridendo appena.
{Stanza 5}
Nel buio Draco Malfoy stava pensando.
"Devo svegliarmi. Devo solo svegliarmi. Tutto questo deve finire. Già devo molto alla Granger, ci manca che aggiunga altro alla mia lista di debiti verso gli altri. Probabilmente me lo sbatterà in faccia appena mi sveglierò. Poi stanno succedendo un sacco di cose strane lì fuori. Blaise che si mette con Pansy in primis. Poi la Granger che mi salva la pelle per la seconda volta. Per non parlare di Potty e Lenticchia che fanno combutta con i miei amici. No no no! Mi devo svegliare!"
3 luglio 1974, Malfoy Manor
"Allora, signorina Black. Come pensa di voler la cerimonia? Manteniamo le idee della signorina Gibson?"
L'organizzatrice dell'evento voleva precisi ordini dalla futura signora Malfoy che in quel momento avrebbe solo voluto scomparire.
"Vorrei meno invitati, il mio matrimonio sarà tra pochi ristretti. I miei parenti, quelli dei Malfoy, alcuni amici stretti. Niente giornalisti nel Mio Giorno. Non voglio essere sulle bocche di tutti l'indomani".
Mentre la ragazza dettava le proprie leggi la donna appuntava tutto su un taccuino, anche se in fondo Narcissa sapeva che pur senza la prima pagina sarebbe stata sulla bocca di molti.
La raggiunse la madre che iniziò a accarezzarle i capelli.
"Stai crescendo così in fretta...e hai solo 17 anni..."
"Ne compio 18 tra poche settimane madre" protestò Narcissa.
"Resterai sempre la mia bambina Cissy" disse la donna baciandole la fronte.
"Già. La piccola dolce Cissy, quella che va bene a scuola e fa felici mamma e papà. Quella che compiace tutti. Quella che deve occuparsi della sua famiglia ora che le sue sorelle non sono con lei. Una perché scappata con un babbano, l'altra in giro per il mondo al seguito di Tom Riddle. Chi è poi Tom Riddle? Chi è questo mago che vuole prendere il potere e io comando di tutto. Chi è quest'uomo che tanto odia i Mezzosangue. Chi è questo Lord Voldemort che vuole i Purosangue come unici eredi della magia" pensava Narcissa.
Ultimamente si parlava spesso di questo mago.
La sua famiglia e tutte le antiche famiglie Purosangue lo appoggiavano.
Sentiva che sotto c'era qualcosa che non andava.
Però sapeva che doveva proteggere la propria famiglia, il proprio matrimonio, sè stessa.
4 luglio 1974, Malfoy Manor
Sotto il gazebo, Narcissa osservava il paesaggio della tenuta dei Malfoy.
Fin da piccola aveva iniziato a frequentare il Manor, ma mai aveva esplorato i giardini, il maneggio, i roseti intorno ad esso.
Appoggiò i gomiti sulla ringhiera bianca e posò il mento sulle mani a pugno chiuso.
"A quanto pare quindi...sarai tu...la mia consorte..."
La voce di Lucius alle spalle la fece trasalire.
Il solito ghigno increspava le labbra del ragazzo.
"Io in fondo non ce l'ho con te" affermò il giovane Malfoy.
"Sfumature di Malfoy. Ogni giorno una nuova" pensava la ragazza.
"Sei sempre così lunatico Lucius?" chiese sollevando un sopracciglio.
"Sei sempre così acida Narcissa?" la rimbeccò lui ridacchiando.
"Non so chi me lo fa fare di sposarti! Potrei scappare anche io" sospirò Narcissa roteando gli occhi.
"Devi solo ammettere che in fondo questa soluzione ti va più che a genio" disse Lucius andandosene.
"E ammettere che anche tu sei caduto nel mio fascino" concluse senza guardarla.
"Odioso" esclamò lei stringendo i pugni e assottigliando gli occhi.
Giugno 2001, Grimmauld Place
Erano ormai alcuni giorni che Pansy alloggiava a Grimmauld Place.
Luna era tornata due giorni prima e continuava a ripetere quello che era accaduto da Neville.
Ogni cosa a suo modo, con un certo senso di assurdo.
Ginny era tornata lo stesso giorno e si faceva vedere solo all'ora dei pasti mentre nelle altre ore dormiva per recuperare le ore perse durante gli allenamenti Auror.
In compenso Harry e Ron erano tornati da una missione in Australia, aumentando la confusione nella casa.
Quella mattina erano sole, Hermione e Pansy, sedute sul tavolo della cucina con una tazza di caffè in mano. Sul volto comparivano chiaramente le occhiaie.
"Non ce la posso fare Pansy..."
"Lo so Herm...abbiamo avuto due...e dico...DUE...straordinari ieri e stanotte...Ginny è chissà dove ad ubriacarsi con Potterino...Luna sarà in qualche serra di Paciock tenendolo sveglio con le sue invenzioni notturne...e Weasel sarà da qualche parte a giocare a carte con Bla e Theo..."
Le due ragazze sbadigliarono per l'ennesima volta.
"Meno male..sono le due di notte...e ogni giorno arriva quel povero gufo per portare le missive tue e del tuo moroso sbattendo regolarmente contro la mia vetrina" disse la riccia posando la tazza sul lavandino.
"Siamo innamorati...e ci amiamo..abbiamo bisogno uno dell'altra" sentenziò Pansy.
"Tra mezz'ora abbiamo il turno...giuro che domani uccido la Abbott che ci fa fare questi straordinari!" esclamò poi alzandosi.
"Io vado da Draco" disse Hermione.
"Immaginavo...in fondo ti sei affezionata" sorrise la Parkinson.
"Nel pomeriggio viene Lucius...non so come comportarmi" disse l'altra.
"Sii Hermione Granger"
L'ex Grifondoro sorrise all'amica.
"Andiamo?"
"Andiamo...maledetta Hannah..."
5 luglio 1974, Malfoy Manor
In una stanza dell'ala padronale del Manor, Narcissa stava provando il vestito per la cerimonia.
Era bianco come da tradizione, aveva le maniche lunghe ricamate, il corpetto stretto con lo scollo a cuore. Dalla vita la stoffa le fasciava le gambe e aveva uno spacco laterale dal ginocchio in giù. Lo strascico era chilometrico e secondo la ragazza era decisamente eccessivo eppure sia Malfoy Senior che i suoi genitori erano state irremovibili su quel tema.
"Signorina Black...come le sembra?" chiese la sarta mangiandosi qualche lettera siccome teneva stretti fra i denti alcuni spilli.
"Perfetto Crudelia. Assolutamente perfetto" disse atona Narcissa.
Non le veniva da piangere pensando a quello che doveva essere il giorno più importante della sua vita. Cioè...sì le veniva da piangere...ma perché pensava a quanto infelice potesse essere il suo futuro.
C'era poi una piccola parte di lei che continuava a lottare, a sperare.
La regina di Serpeverde non sarebbe caduta, avrebbe continuato a camminare lungo la sua strada senza inciampare.
Intanto, alcune stanze più in là, un ragazzo dai capelli biondi chiarissimi continuava a camminare su e giù per la stanza.
Non era assolutamente contento di quel matrimonio.
Narcissa era sua amica...o perlomeno lo era stata fino all'anno prima...ma la conosceva.
Lui vedeva quei matrimoni come imposizioni del padre che lui accettava per soddisfare i suoi desideri sotto le lenzuola.
Narcissa non sarebbe mai e poi mai scesa a patti con lui su quel campo.
Inoltre durante la consegna dei diplomi aveva visto un fuoco dentro di lei. Una serpe dagli occhi fiammeggianti pronta a rendere tutti i mali fattole.
Un po' lo intimoriva in effetti. Era strano pensarlo, eppure non gli piaceva per niente quella situazione. Un Malfoy non può essere sottomesso da una donna e Lucius aveva la netta sensazione che sarebbe accaduto appena congiunto con la giovane Black.
"Ricordo i giorni che precedevano il mio matrimonio con Cissy...come se fossero accaduti poco tempo fa..allora ero una persona orribile, non che ora io sia meglio, ma già allora avevo fatto molti errori. Li ho fatti con Narcissa, con me stesso...con te figliolo..."
Lucius Malfoy era seduto accanto a Draco mentre Hermione era in un angolo che si mordeva un labbro trattenendo le lacrime di commozione che erano provocate dal discorso profondo dell'uomo.
"Ho sbagliato tanto con te Draco. Tu adesso sei diventato il nuovo eroe del mondo magico sai? Almeno per noi..almeno per alcuni membri del Ministero...devi solo svegliarti. Devi svegliarti per vivere questo nuovo mondo dove i pregiudizi non devono essere altro che barriere abbattute. Non credo sia io la chiave di cui la signorina Granger mi ha parlato. Non lo penso affatto. Credo anche di sapere quale sia, ma se è come dico io, davvero non so come aiutare. È tutto tuo il compito"
Così dicendo il signor Malfoy si alzò e salutando la riccia se ne andò.
***
Immenso ritardo, lo so.
Spero vi sia piaciuto comunque.
Un bacio
||L'Autrice
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