I
protagonisti di questo cross-over saranno tratti da vari film, libri, e
cartoni
animati, per questo vi forniremo una breve descrizione, tanto per
introdurli a
chi non li conosce ^^
Johnatan
Kramer
(John),
è tratto Saw – L’enigmista, ed
è appunto L’enigmista, una mente geniale che nel
film cerca di far comprendere alle persone il valore della vita,
sottoponendoli
ad orrende torture che lui usa chiamare Giochi.
Orochimaru,
preso da Naruto,
il cartone giapponese dei ragazzini ninja, tra cui il protagonista
è appunto
Naruto, che si troverà molte volte a combattere contro
Orochimaru: Un ninja
traditore dall’aspetto serpentino.
Joker,
nemico più
conosciuto di Batman apparso nell’ultimo film, Joker
è un criminale che vuole
portare il caos a Gotham City, veste spesso i panni di un pagliaccio e
usa
truccarsi la faccia da tale.
Yeshol,
l’abbiamo preso
dal libro Guerre del mondo Emerso di Licia Troisi, è un
assassino
professionista a capo di una setta che venera un Dio sanguinario.
Lord
Voldemort,
preso dal film
Harry Potter che penso tutti voi conosciate, e credo non ci sia bisogno
di
spiegazioni.
Malefica,
tratta da “La Bella
Addormentata Nel Bosco” è
la classica strega cattiva, bella ma decisamente perfida.
Isma,
presa dal “Le
Follie Dell’Imperatore” quella che tenta di
uccidere il povero Kusko (Si, il
lama), è così brutta che viene definita da tutti la Nonna
brutta di Dracula, o
ragnatela di rughe.
Prologo
La
pioggia ticchettava incessante sulla superficie liscia delle finestre
di uno di
quegli edifici che si poteva benissimo paragonare ad un castello
infestato,
d’altronde anche il panorama non era da meno. La costruzione
mal ridotta si
ergeva sbilanciata su una collinetta, poco distante da un centro
più o meno
abitato, dato che a causa del maltempo le stradine tortuose erano
completamente
deserte. Gli abitanti si erano tutti rintanati nelle proprie case, al
sicuro
dal tempo violento che minacciava di portarsi via tutto. Ignari di
quello che
stava accadendo poco lontano da loro, in quell’edificio mezzo
diroccato in cui
le vecchie travi minacciavano di cedere da un momento
all’altro. Probabilmente
anche voi starete pensando ad una di quelle storie
dell’orrore, che si
raccontano in quelle notti fredde accanto ad un fuocherello, ma non
illudetevi:
quello che stiamo per narrarvi, è molto, molto peggio...
Un
lampo illuminò rumorosamente la stanza in rovina, mostrando
cinque sagome scure
completamente avvolte nei propri mantelli neri.
?
- Insomma, qualcuno
si decide ad accendere una dannata luce o dobbiamo consumarci qui al
buio
ancora per molto ?!
?
– Già, perché
nell’era della corrente elettrica noi siamo gli unici
deficenti con neanche una
candela a portata di mano ?
?
- … Mi pare di
avervelo già detto, la corrente è
saltata
e dato che questo non è un luogo che definirei
esattamente abitatabile, mi pare
anche logico
che non ci sono fonti di luce attive.
Quella
spiegazione tagliente e decisamente irritata da parte di uno degli
individui
fece tacere tutti gli altri. O almeno momentaneamente.
?
– Ma io non vedo un
emerito cazzo. Non ho neanche la minima idea di chi stia parlando!
?
– Già, mi spiegate
come pretendete di concludere qualcosa in questo stato ? (E,
soprattutto. Per
le menti geniali chiamate anche autrici, non vi sembra ora di darci un
taglio e
riconoscerci da criminali di classe quali Siamo ?! Dannazione, non mi
sono
fatto una carriera solo per ritrovarmi con un punto interrogativo al
seguito di
ogni cosa che dico!)
Un
altro breve silenzio di comune assenso aleggiò per qualche
istante nella sala,
prima che qualcuno (non chiedetemi chi) tossicchiò,
rimediando all’errore di
studio.
Joker
– Bene, è già
qualcosa, vedere il mio nome comparire davanti a quello che dico mi
rincuora ,
almeno in parte. Eppure ancora non riesco a distinguere se quella cosa
che mi
ritrovo davanti è una lucidissima palla da basket che
volteggia a mezz’aria o
la testa di qualcuno.
Una
goccia di sudore si materializzò sulla presunta palla da
basket, che in realtà
era la povera testolina pelata di zio Voldy.
Voldy
– Giusto a titolo
informativo, mio caro Pagliaccio,
io
sono il grande, invincibile, spietato, mostruosamente perfido
Tu-sai-chi!
Sarebbe ora che ti facessi un po’ di cultura andando in
qualche cinema, ormai
producono Harry Potter anche in quelli più scadenti.
Dopo
quell’eloquente spiegazione, non tantomeno irritata della
precedente, il nostro
Joker alzò entrambi i sopraccigli assumendo
un’aria più che perplessa.
Joker
– Ho due domandine.
Primo, se tu sei il così detto grande, invincibile,
spietato, mostruosamente
perfido Io-non-so-chi, mi chiedo perché mai ti ritrovi in
una stanza
completamente buia come un povero sfigato, a parlare con
Neanche-tu-sai-chi di
non-si-sa-cosa. Secondo, si, ho sentito parlare di quel film, e colgo
l’occasione di chiederti come mai, se tu sei questo grande
chissà-cosa, il
titolo è “Harry Potter” e non
“Noi-sappiamo-che-tu-sei-una-testa-pelata”.
Inoltre, non per nulla, ma tutto ciò mi sta facendo venire
fame, sapete, quella
marca di biscotti, com’era? Ah,
“Noi-sappiamo-che-ci-verrà-il-mal-di-pancia”.
Il
buio di cui tanto si lamentava l’individuo a forma di
pagliaccio, ben presto
venne semi spazzato via da un fuoco molto poco rassicurante che ora
avvolgeva
Voldy, scoprendo che la sua testa era veramente pelata. (Tutti si
stanno ancora
chiedendo come Joker l’abbia notata
nell’oscurità di prima.)
Joker
– Uh, luce! Sai
patatone, sto iniziando a ricredermi, potremmo usarti come torcia
non-esattamente-tascabile.
Voldy
–
MA IO TI…!!!
La
presunta minaccia di morte venne troncata sulle labbra del pelatone
quando l’urto
violento di un pugno colpì l’enorme tavolo, che si
spezzò momentaneamente
in due. Dopo il rumore sordo procurato da
quell’incidente, nessuno osò fiatare, stavolta per
davvero. Tutti volsero lo
sguardo verso quella che doveva essere la fonte di tutto
ciò, scoprendo una
figura incappucciata esattamente a capotavola. I presenti, ancora un
attimo in
preda allo sgomento generale, ne approfittarono per cercare di capire
chi fosse
quell’inquietante sagoma che ora, in piedi davanti tutti, veniva resa ancora
più minacciosa da
un fulmine caduto esattamente in quello che si usava chiamare
“momento giusto
nel posto giusto”.
John
– Signori, vi pare
questo il comportamento che si addice a menti superiori quali noi
siamo, come
ha voluto ricordarci l’illustre sig. Joker ? Grazie a Yeshol,
è stato già
spiegato che al momento non disponiamo di un’effettiva fonte
di luce – La
torcia umana là, non conta. – Vi prego di
mantenere la calma, dato che siamo
qui per discutere di un argomento di estrema importanza.
Lo
sguardo dell’uomo che aveva appena parlato passò
in rassegna ai lati del tavolo
come a valutare i presenti. In quel poco di luce dato dai raggi lunari,
ora era
possibile vedere il volto di John, un uomo sulla cinquantina
dall’aspetto
austero e autoritario. Gli occhi di un azzurro limpido non lasciavano
trasparire nessuna emozione, mostrando agli altri solo un velo freddo e
distaccato. I capelli candidi segnati dall’età
avanzata gli ricadevano
scomposti sulla fronte, senza però rovinare
l’immagine di quella persona seria
ed estremamente professionale. Ora che l’atmosfera si era
più indurita, tutti
erano concentrati su di lui, aspettando di sapere perché
effettivamente erano
stati convocati in quel posto sperduto nel mondo.
John
– Prima di
illustrarvi la situazione, vi informo che mancano ancora due elementi,
e vi
sarei grato se voleste aspettare con la massima calma e autocontrollo
di cui
sono sicuro ognuno di voi dispone personalmente.
Appena
il tempo di questo invito che la quiete che si era creata con tanta
fatica
venne spezzata dal tonfo della porta aperta di botto. Un altro lampo
improvviso
fece stagliare la sagoma di quello che assomigliava ad un ramo secco in
putrefazione a sembianze umane sulla soglia della porta. Tutti i
presenti
rimasero letteralmente pietrificati al loro posto, e il silenzio che si
era
creato venne rotto soltanto da una muta esclamazione
d’orrore. Quando poi si
rivelò per quello che era, una vecchia rinsecchita
chiamatasi anche ragnatela
di rughe, alcuni erano lì lì dal perdere i sensi.
L’esclamazione “Chi ha fatto
entrare il demonio?!” venne subito seguita da un sospiro
più o meno di sollievo
quando una seconda figura si accosto alla prima, rifacendo prendere gli
occhi
dei presenti dall’appena subita molestia.
Malefica
ed Isma
– E’ ORA DI DARE
INIZIO ALLA FESTA!!
Dopo
un secondo di ancora più gelo, qualcuno si riprese
replicando d’istinto, forse
essendosi fatto trasportare dall’esclamazione allegra delle
due – Totalmente
inappropriata, tra l’altro –
Yeshol
–
Ok, tu si, lei no.
Malefica
–
Certo! Isma – Cosa?!
John
–
SILENZIO!!!
L’urlo
improvviso fece trasalire tutti, che tornarono a guardare spiazzati
quello che
prima pareva un uomo di ghiaccio, impossibilitato a perdere il
controllo. Come
per discolparsi nel notare quegli sguardi allibiti, Johnny
tossicchiò con fare
vago prima di riprendere a parlare, con la fermezza di prima.
John
– Volevo dire, che
le qui presenti fanciulle hanno completamente sbagliato destinazione.
Questa
non è una festa a luci rosse (E si vede, l’unica
luce che ho visto fin ora era
una torcia pelata, e non è il massimo ve
l’assicuro. Nd Joker.) Bensì una
riunione di alto livello tra i più grandi criminali della
storia. Siete pregate
di..
Ma qualcosa fece morire le parole sulle labbra dell’uomo,
come un pensiero
improvviso, un’intuizione geniale. Le fissò ancora
per un istante prima di
inclinare appena all’indietro il capo, quasi le stesse
scrutando da cima a
fondo.
John
– Anche se, ora che
ci penso, la cosa potrebbe interessare anche a voi. E, no, non ve lo
sto
chiedendo. Sedetevi, prego.
Quel
tono fermo troncò ogni protesta sul nascere, lasciando le
due donne avvicinarsi
al tavolo stranamente riparato da scotch e nastro adesivo. (Che pronto
intervento, eh ?)
John
– Dunque. Vi ho
convocato qui, per discutere di una cosa importante, come avrete
già capito.
Probabilmente vi sarete accorti che qui riuniti ci sono i massimi
esponenti del
mondo del crimine, e non a caso. Ognuno di voi è stato
esaminato personalmente
da me, prima di venire scelto per quello che io e il mio assistente
abbiamo
chiamato “Progetto per Rivalsa”
Prima
di continuare indicò con un cenno del capo l’uomo
che si era alzato e portato
al suo fianco. Aveva una corporatura ben modellata nonostante anche lui
dovesse
avere la sua età, i capelli ricci neri pece gli contornavano
il volto dalla
pelle lattea, su cui spiccavano due gelidi occhi azzurri.
Yeshol
– La situazione è
questa: sono ormai secoli che veniamo presi ingiustamente
a calci da questi
cosiddetti Supereroi,
l’essenza del “Bene” , ecc ecc. e
sappiamo tutti che in realtà vincono solo per
condizioni fortuite che gli autori creano apposta per loro! Ma adesso
è il
momento di dire BASTA e ribellarci. L’unico modo per farlo,
è creare autori
futuri che non si battano per far trionfare sempre il bene. Dobbiamo
far aprire
gli occhi a questi giovani, ragazzini che devono capire che la vita non
è una
favola, che il bene è effimero e la differenza tra quello
che definiscono
Normalità e Pazzia è solo una linea sottile.
Malefica
e Isma, come d’altronde tutti i presenti in quella stanza
logora, se prima si
erano trovate spaesate e non comprendevano il motivo di quella
riunione, ora
guardavano con attenzione prima Yeshol, poi Johnny, valutando la
situazione con
occhi diversi e soprattutto con una malefica serietà.
Orochimaru
–
E cosa avete
esattamente intenzione di fare per riuscire in questo scopo ?
I
due a capotavola si scambiarono uno sguardo complice, di chi ne sapeva
una più
del diavolo, poi John si chinò sul tavolo davanti a se
sostenendosi con le
braccia, con un sorriso sadico sulle labbra, come se stesse per
proferire una
cosa del tutto malvagia e contorta.
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N.B.
Spero
che il prologo vi sia piaciuto, come avrete intuito è una
cosa basata sulla
demenzialità anche se alla fine un fondo di
verità ce l’ha anche la trama. Per
chi non l’avesse capito Isma e Malefica sono state sostituite
agli altri due
criminali che non si sono presentati xD Inoltre qui si spera anche che
aspetterete il primo capitolo, in cui la storia inizierà il
suo svolgimento :P
Cyaaa!
E recensite, eh! u.u/
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