I will never be so far

di PaisleyPark00
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Love always prevails over power ? ***
Capitolo 2: *** Perseguitata dal passato ***
Capitolo 3: *** The ghost of her happiness becomes a man Pt.1 ***
Capitolo 4: *** The ghost of her happiness becomes a man Pt.2 ***
Capitolo 5: *** Coincidence doesn't exist ***
Capitolo 6: *** Another chance to love ***
Capitolo 7: *** Leave me alone pt.1 ***
Capitolo 8: *** Leave me alone pt.2 ***



Capitolo 1
*** Love always prevails over power ? ***


Rientrò nel backstage in quel momento dopo essersi esibita sul palco,  la sua parte era conclusa .
A malapena le sue gambe reggevano il peso del corpo , dell’ emozione di quell’ istante condiviso davanti a migliaia di persone che urlavano , scattavano fotografie e piangevano in preda a crisi isteriche. Scattò immediatamente verso il camerino mentre il cuore batteva a mille : una reazione che mai si sarebbe aspettata in pochi attimi , se non secondi di fronte a lui . Gli sguardi nel backstage erano puntati tutti nella sua direzione con espressione incredula e stupefatta. Nulla di tutto quello è stato programmato e questo non faceva altro che alimentare la stupefazione e soprattutto nessuno dei presenti si sarebbe mai immaginato che un gesto così spontaneo e istintivo si fosse verificato davanti ad un pubblico così vasto .  
Nel camerino poté rilasciare l emozione , scaricare la tensione accumulata in quel breve tragitto. La sua mente ripercorreva gli attimi appena vissuti : ogni fotogramma , ogni sguardo , sorriso o passo si susseguivano nei minimi dettagli. Appoggiò le mani sul viso , come se avesse commesso uno dei suoi più gravi errori ; sapeva a cosa andava incontro , sapeva che la sua carriera sarebbe stata messa in pericolo e in molti l avevano già avvertita di questo .
I sensi di colpa e il rimorso la trascinarono  nel giro di pochi istanti nella disperazione , nel tentativo di porre rimedio al suo sbaglio.
Persa nella riflessione , lasciò sfiorare le sue mani sulle labbra .Quel piccolo gesto cambiò ogni suo pensiero: la sensazione avuta prima la fece sentire di nuovo felice , portava nella sua vita una nuova ventata di calore e amore. Prima di entrare sul palco si rivolsero un occhiata complice , un sorriso rassicurante mentre in scena la voglia di cedere all’impulso del suo cuore affermava un sentimento inespresso , segreto. 
L’istinto l ‘avrebbe guidata ancora una volta verso la strada più giusta per lei , gli avrebbe ripetuto milioni di volte che l emozione provata pochi istanti fa era solo e puro amore al contrario della ragione che la persuadeva in direzione opposta cercando di staccarla dai sentimenti e scappare via da quella condizione assurda. Le due parti combattevano fra loro per avere la meglio creando intorno un polverone che alimentava solamente la tristezza e l’indecisione . Una lacrima sfuggi dal suo controllo racchiudendo tutta l emozione di amare e l’amarezza di non poter cedere al sentimento. Fantasticava , sognava ad occhi aperti quel contatto , cercava di riviverlo pregando con tutta se stessa che non fosse finzione , che di li a poco non si sarebbe dovuta svegliare .

‘’Ma che ti prende eh !?’’
La porta del camerino sbatte violentemente . Sobbalzò dalla sedia riportandola a confrontarsi con la realtà. Si girò con uno scatto ma nemmeno il tempo di accorgersi chi era e il suo braccio fu strattonato costringendola ad alzarsi dalla sedia .
‘’Ti avevo di non farlo ! Sei licenziata non voglio più vederti con lui , hai rovinato la sua immagine ! ‘’
Frank DiLeo . Sputava tutto il suo odio davanti la sua faccia impetrita , incredula a quelle parole . Sarebbe stato lì per ore ad insultarla , a rinfacciargli il suo errore asserendo che lei aveva rovinato tutto per ricerca di fama e gossip. Cercava di divincolarsi da quella morsa che attanagliava il suo braccio .
La sua espressione di disprezzo continuava a gravare su di lei alla quale rispose con tutta l esasperazione e il fiato che aveva :
‘’Non l’ho rovinato io ! Sei te che rovini la sua vita ! ‘’
‘’Il mio compito è proteggerlo e  non farsi ingannare da una come te !’’
‘’Il tuo compito è solo quello di farlo rimanere solo’’
Frank allentò la stretta sul suo braccio all’ascoltare simili accuse che lo vedevano colpevole di essere accecato dall’avidità e dalla cupidigia di denaro . I due stettero in silenzio per qualche istante fissandosi , ripetendosi nella mente le parole che si erano urlati contro in cerca di altro che potesse ferire e scoraggiare l’altro a continuare quel conflitto.
Si passo la mano sulla fronte sospirando, cercando con lo sguardo nel camerino . La situazione era insostenibile per entrambi ma tra era una guerra persa in partenza : Frank avrebbe prevalso in ogni caso , era lui il capo , il manager che gestiva il lavoro di ogni persona assunta compresa lei . Poteva decidere in qualsiasi istante di sbarazzarsene e gli avvertimenti erano stati più che chiari nei suoi confronti .

‘’Non mi importa cosa pensi , in ogni modo le cose fossero andate tu prendi la tua roba e sparisci . Parla pure con la stampa , guadagna pure i tuoi soldi da questa storia , inventane anche di nuove ma da oggi non lo vedrai mai più . ‘’

Un ultimo sguardo altezzoso , consapevole di aver piegato per l ‘ennesima volta chiunque si fosse contrapposto ai suoi piani e ai suoi voleri . Il potere nelle mani di quell’uomo lo aveva reso schiavo , lo faceva credere di possedere chiunque , di poterlo comandare e raggirare con la sola parola ; quel potere prevalse al dolore e all’amore di lei . L’aveva schiacciata , resa una nullità incapace di reagire e fermare quella pazzia.

‘’Adesso cosa farò ? “
 

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Capitolo 2
*** Perseguitata dal passato ***


Uno sfondo bianco , una sedia nera collocata al centro , riflettori posti in ogni angolazione allestiti per illuminare il soggetto . All’interno del set si udiva solamente il vociare incomprensibile e caotico di persone che gironzolavano da una parte all’altra; chiunque avesse avuto l’occasione di ritrovarsi lì in mezzo non avrebbe mai compreso che il vagare senza meta e sosta faceva parte del dovere di ogni uomo in quella stanza . Una persona in particolare era nascosta dietro i corpi delle persone che la accerchiavano accalcandosi freneticamente  per raggiungerla.
Un uomo incominciò ad urlare direttive facendo prevalere la sua voce su quella degli altri ; da quella piccola folla si intravedeva un ciuffo di capelli neri che veniva sollevato e spruzzato di lacca in modo di dare una forma ancor più definita ai ricci . Man mano che la persona misteriosa si avvicinava al set le persone addossate su di lei si staccavano da essa lasciando finalmente apparire la sua figura : le gambe scolpite , magre e slanciate , il ventre disegnato da addominali appena accennati , il seno strizzato in un reggiseno bianco di pizzo . Sulle spalle un accappatoio di seta si appoggiava con delicatezza seguendo e mettendo in risalto ogni linea del suo corpo sottolineando la perfetta forma fisica . Il suo passo privo di ogni insicurezza la dipingeva come una donna fiera , determinata , disposta ad affrontare chiunque .
Allo scattare di ogni foto , ciascun individuo presente in quel momento ammirava l’esprimersi della femminilità nelle pose , gli occhi seguivano lo spostarsi del suo corpo sulla sedia , le labbra appena socchiuse , lo sguardo sicuro e sensuale puntava sull’obbiettivo come se al posto di esso ci fossero stati gli occhi di ogni persona che avesse visto quelle foto .Il fotografo non accennava a dare alcuna direttiva , il suo unico segno di consenso era il ripetersi incessante del flash che catturava ogni centimetro del suo corpo , tutto ciò ad indicare che l’avanzata esperienza le permetteva di conoscere in anticipo le esigenze del fotografo. Un ricciolo si separò dal resto della capigliatura ricadendo sul suo viso : lei ci giocava passandolo tra le dita , ci si nascondeva dietro celando parzialmente il suo sguardo a dare ancor di più un senso di enigmatico alla sua persona . Gli scatti continuarono a susseguirsi a lungo fino a quando , colui che dirigeva il set , fece un cenno al fotografo , il quale capì immediatamente che il suo lavoro era terminato. L’atmosfera creatasi durante gli scatti si dissolse rapidamente e tutti ripresero le loro mansioni . Lei riprese l’accappatoio indossato precedentemente e fece ritorno nel camerino  sta volta accompagnata da una sola donna. Aprì la porta e un uomo la attendeva appoggiato sul tavolo posto davanti all’ enorme specchio .
‘’Tatiana abbiamo un ingaggio per te . Ti hanno offerto di partecipare al provino del video di Michael Jackson. Dopodomani andrai a Los Angeles per conoscere Joe Pyka , il regista , e il signor Jackson . Qualche domanda ?’’
‘’No , Larry . Verificherò di persona se ne vale la pena o meno . Ti farò sapere appena so qualcosa in più ‘’
‘’Perfetto . Mi hanno informato che un bodyguard del signor Jackson arriverà alle 10:30 sotto casa tua .’’
‘’Ok , grazie mille Larry !’’

La conversazione tra i due si concluse in fretta , egli uscì dal camerino ,lei poteva rivestirsi e tornare finalmente a casa .
‘’Wow , il signor superstar internazionale Michael Jackson ha chiesto di te … può essere un’occasione lo sai?’’
‘’Un’occasione per la carriera intendi?’’
Prese i suoi vestiti dalla borsa mentre la truccatrice la squadrava con un sorrisetto ambiguo , quasi a voler far intendere che tra le parole che aveva pronunciato si celasse un altro messaggio .
‘’Per la carriera ed altro …’’
‘’No Mary , scordatelo. Io vado la per lavoro , non voglio mettermi in mezzo a certi casini . Lo lascio fare alle sue ‘’fan’’ che lo aspettano a casa .’’
‘’Io ne approfitterei sai ? E’ un bell’uomo , ha richiesto di vedere te non altre ‘’fan’’ come le chiami tu . ‘’
‘’ In ogni modo la vedi non mi va di essere considerata da mezzo mondo ‘’la puttana’’ di Michael Jackson. ‘’
‘’Sarà come dici te ma io … io non perderei l’occasione per nessun’altro uomo al mondo’’
‘’Ma non ti basta già quello che hai ?!’’
‘’Si ma non è Michael Jackson’’
Risero entrambe a quell’affermazione mentre lei era quasi pronta. Un’insinuazione di quel tipo avrebbe fatto riflettere chiunque e in effetti Mary rispecchiava tutte le fantasie e i sogni di milioni di fans che lo vedevano come un dio sceso in terra. Dopotutto non gli mancava nulla per essere ammirato anche fisicamente : la sola presenza riusciva a far gridare all’impazzata migliaia di persone e per non parlare del sorriso … da togliere il fiato .
Tatiana non sembrava dare spago a quelle fantasie , rimaneva concentrata sul lavoro , sui suoi obbiettivi principali senza farsi abbindolare dall’ennesima superstar che con la scusa di un provino la convincevano ad uscire con loro .

‘’Tatiana , ma stai ascoltando quello che dico?’’
Quel lungo ricordo che allora aveva poco o nessun significato per lei , in quel momento lo rimpiangeva con tutta se stessa : quanto avrebbe voluto rivivere quell’istante , quell’inizio che l’avrebbe portata successivamente a provare un sentimento che mai avrebbe immaginato che durasse così a lungo . I suoi occhi trasparivano quel dolore , quel rimpianto , quell’odio per il tempo che sfugge e non può essere riavvolto per poter modificare la propria vita in meglio.
‘’Si , scusami avevo la testa da un’altra parte ‘’
‘’Abbiamo finito’’
La strinse da dietro in un abbraccio , un gesto inusuale da parte sua : sempre così freddo , misterioso, di poche parole ma con una voce sensuale e profonda , l’espressione apatica e distaccata da ogni emozione … era quasi impossibile interpretare il suo comportamento e conoscerlo . Quella mattina Tatiana aveva concluso le riprese del nuovo video di Prince ; dal video di ‘’The way you make me feel’’ molti artisti e cantanti si accorsero di lei , della sua bellezza , e vollero che apparisse in uno dei loro video ad interpretare chissà quale personaggio o quale parte.
‘’ Ah sono sicura che sarà un’altro successo …bhè , il mio lavoro si conclude qui . Sono onorata di aver lavorato con te e che me ne abbia dato l’occasione’’
Finse un sorriso compiaciuto , in realtà non sapeva cosa dire e se ne uscì con la solita frase da copione ‘’ne sono onorata e bla bla bla’’ .
In realtà lei non avrebbe nemmeno voluto trovarsi lì ma gli affari sono affari e soprattutto in quel momento in cui la sua carriera stava prendendo la piega giusta per farla diventare ‘’qualcuno’’ , non poteva sottrarsi a nessuna occasione , ognuna era buona per affermarsi e farsi conoscere .
Si divincolò da quell’abbraccio senza nemmeno guardarlo. Lentamente si avviava a prendere le sue cose e andare nel suo posto preferito ; la borsa era nel camerino , entrò riordinando gli oggetti che aveva tolto precedemente. Con la coda dell’occhio scorse una figura riflessa sullo specchio : non era curiosa di capire chi era , rimetteva a posto le sue cose con indifferenza
. Si guardò intorno , cercando di ricordare se avesse dimenticato qualcosa per la stanza , si voltò finalmente per andarsene e rivide davanti a se la figura riflessa nello specchio che era ancora lì  , adesso chiara e riconoscibile : con le mani in tasca , con aria altezzosa , sfoggiava un sorrisetto malizioso .

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Capitolo 3
*** The ghost of her happiness becomes a man Pt.1 ***


Tatiana non potè che ricambiare , sorpresa di averlo lì .
‘’Non mi hai dato nemmeno il tempo di chiederti se volevi accompagnarmi alla serata di beneficenza di domani ‘’
‘’Bhè , non so cosa risponderti…’’
Prince la mise in difficoltà con quella richiesta . Era già stata in una situazione come quella e non ne uscì indenne ; le ferite erano aperte , si ritrovava ad essere combattuta nel andare con lui oppure rifiutare . D’altra parte si chiese cosa potesse andare  storto , era stato lui stesso a chiederglielo e non cedere ad eventuali ‘’confidenze’’ spettava a lei .
‘’Rispondimi di si’’
Il suo sguardo non smetteva di fissarla , di persuaderla . La guardava divertito , compiaciuto della difficoltà nella scelta e sapeva che avrebbe ceduto .
‘’Allora accetto ‘’
‘’Bene , ci sentiamo domani ‘’
Gli si avvicinò lentamente , le fu così vicino da posare delicatamente le sue labbra sulla guancia e senza che lei se ne accorgesse tirò qualcosa fuori dalla tasca e lo mise in quella di lei . Senza dire nulla la guardò un ultima volta e si voltò andandosene .
Tatiana rimase impietrita a quel gesto , si sentì la prossima a cadere tra le sue braccia ammaliata dal suo carisma , dal suo comportamento misterioso che faceva impazzire qualsiasi donna . Decise di lasciarsi alle spalle quel momento , non pensarci .
Una volta davanti la porta di casa si ripeteva come ogni giorno la solita ricerca delle chiavi che la costringevano come sempre a svuotare tasche e borsa per trovarle. Si mise in ginocchio frugando innervosita nella borsa , lì non c’erano. Toccò le tasche e le sembrò di sentirle . Strano ma quella volta impiegò meno tempo del solito , le prese dalla tasca sinistra ed insieme cadde un foglietto .
Immaginava che fosse uno dei numerosissimi scontrini che si dimenticava di buttare ma una volta datagli un’occhiata , in quel biglietto c’era scritta una serie di numeri e sotto :
‘’Questo è il mio numero , chiamami. -Prince ‘’
Si chiese come potesse essere mai finito quel biglietto nella sua tasca e non le piacque affatto ricevere troppe attenzioni e confidenze da parte sua ; inoltre era evidente che il suo interesse non fosse mirato a qualcosa di semplice come un’amicizia o un’affare di lavoro e questi piccoli gesti ne erano la prova.
Continuò per la seconda volta a non farci caso , a passarci sopra e pensare ad altro …ma quell ‘’altro’’ la feriva , pensare e ripensare su quei ricordi la facevano sembrare una masochista che traeva piacere nel rimanere bloccata nel rimpianto , in attimi ormai volati ma che non poteva farne a meno . Quei ricordi erano diventati molto presto la sua quotidianità , il pensiero fisso di ogni notte che accompagnavano il suo sonno e il suo risveglio.
Richiuse la porta dietro le sue spalle lasciandosi uscire un lungo sospiro di sollevazione mista a rassegnazione , buttò la borsa sul divano e si trascinò a letto . Finalmente era a casa , stesa sul letto mettendo un momento di tregua alla vita .

* ‘’Lei è perfetta ! La voglio subito nel video’’
Da lontano poteva sentire la sua voce per la prima volta . Delicata e dolce pronunciava quella frase indicandola . Da dolce e soave qual’era la sua voce , si trasformò in potente e sensuale cantando promesse e frasi d’amore mentre lei camminava indifferente per la strada . Disse che avrebbe fatto di tutto per tenerla al suo fianco , avrebbe lavorato notte e giorno , le disse che la sua solitudine era scomparsa con lei al suo fianco . Gli ripeteva quanto fosse attratto da lei , dal suo corpo , dall’ andatura mentre camminava cercando di ignorarlo . Alla fine non potè continuare a passargli inosservato , la mise davanti ad un bivio e lei , finalmente , cedette all’amore stringendolo a se in un abbraccio , sentendo il suo profumo per la prima volta , sentendo la pressione del suo corpo contro il suo oscurati dal buio mentre un forte vento li attraversava. *


‘’Oddio basta ! ‘’
Si coprì il volto con le mani cercando di interrompere quell’agonia da quei momenti vissuti in serenità , prese una sigaretta dal comodino e la accese. Non poteva continuare a ricordare …. i ricordi inghiottiscono le persone specialmente se essi sono stati felici . Era il momento di guardare oltre , proseguire con la sua vita ; dopotutto da una ragazza così giovane era impensabile vederla rinunciare a costruire un futuro migliore per dei ricordi . Forse i ricordi non erano abbastanza , forse nemmeno contano : il sentimento , l’amore era quello che corrodeva la mente e i progetti che pensava di poter realizzare.
Si mise seduta al centro del letto sfilando dalla tasca il biglietto .
‘’Chiamami’’
‘’Cosa devo fare con lui ? E’ palese che mi vuole come suo ennesimo trofeo . Esteticamente mi attrae molto ma la cosa non credo che vada oltre . Perché non provare? Sono giovane , voglio goderne i vantaggi e stare al gioco …potrò essere anche una delle sue innumerevoli conquiste ma non è il solo che può trarne beneficio ‘’

Uscì allo scoperto il suo lato senza scrupoli , occultato dentro la sua anima per troppo tempo , quel lato che , prima dell’incontro con Michael , si era ribellato e possedeva la sua mente . Sapeva di essere una donna giovane e bella che poteva permettersi qualsiasi uomo e con Prince era come sfondare una porta aperta. Preferiva sottomettersi al quel lato di sé piuttosto che continuare a soffrire ed a rimpiangere il tempo passato . Quel lato le permetteva di non affezionarsi , fare ciò che le passava per la mente senza essere troppo razionale e ‘’giudiziosa’’.
Essere giudicata e additata come una ‘’mangia star’’ non era di certo la prima volta che lo leggeva stampato su innumerevoli tabloid di tutto il mondo e non le importava più di tanto confrontarsi con i giornalisti ed elencare quale fatto sia stato vero oppure no ; le bastava confrontarsi con se stessa , essere prima di tutti lei a sapere la veridicità dei fatti accaduti . Nemmeno il polverone avuto con Michael la infastidiva , ma odiava ammettere a se stessa che le cose sono andate diversamente rispetto alle altre superstar incontrate.
Si alzò dal letto decisa , era passata in pochi attimi da un aria affranta e addolorata ad un’altra in atteggiamento di sfida , con lo sguardo aggrottato .
Nella cabina-armadio si estendevano una quantità infinita di vestiti appesi , c’era l’imbarazzo della scelta ma Tatiana aveva già in mente ogni cosa , ogni dettaglio sul da farsi e ne puntò uno in lontananza . Lo prese facendo scivolare il tessuto sotto le sue dita accompagnando quel gesto con un sorrisetto presuntuoso quasi volesse sfidare Prince nella sua immaginazione a resistergli con quel vestito sul suo corpo.
 
L’indomani passò dall’immaginare quel vestito su di se , ad indossarlo con ulteriori dettagli : gli occhi contornati da una linea di nero intenso rendevano il suo sguardo ancor più magnetico e i tacchi alti in pelle lucida le permettevano di assumere alla sua andatura una camminata sexy , provocante . L’enorme spacco del vestito scoprendo le sue gambe snelle e scolpite lasciando che fossero mostrate alla sua vista : Prince le era accanto nella limousine senza proferire parola .
Tatiana si mostrò indifferente , lo ignorava completamente quando invece poteva scorgere con la coda dell’occhio lo sguardo di lui studiarle ogni centimetro del suo corpo . Era una provocazione reciproca in cui erano assenti tocchi , sguardi e parole : comunicavano attraverso il linguaggio dei loro corpi scambiandosi telepaticamente il desiderio , l’impulso di cedere alla lussuria solamente per soddisfare il desiderio di possedere il corpo dell’altro.
Tatiana si meravigliava di come l’avesse sottovalutata . Aveva messo in scena tutta quella farsa della cena di beneficenza solamente per portarsela a letto a cena conclusa ? Chi credeva di aver davanti , l’ennesima prostituta ? Rideva di lui , della sua ‘’ingenuità maschile’’ , lui si illudeva di usarla presto mentre lei , nell’illusione, si lasciava dominare.
Quella sera era perfetta per passarla a provocarlo , a giocare con il suo desiderio come gatto col topo .

Tatiana posò la sua mano sulla sua gamba in un tocco delicato , ritraendola poco dopo . Prince accennò ad un sorriso guardandola intensamente negli occhi allungando anch’egli la sua mano sulla gamba scoperta di lei percorrendola fino a raggiungere il fianco in un tocco deciso immaginando presto di stringerle entrambi i fianchi mentre premeva violentemente il suo corpo contro quello di lei .
La macchina accostò ed galantemente Prince si apprestò ad aprirle la portiera dell’auto. Era tutto così fastoso , lusso sfrenato ed esibizionismo tra le varie celebrità che sorseggiavano champagne sorridenti sotto gli scatti dei fotografi.
Tatiana non si sentì completamente un pesce fuor d’acqua ma quell’atmosfera e quei visi conosciuti in tutto il mondo le apparivano ipocriti , tutti presenti meno che per beneficenza. Con ciò non asseriva al fatto che nel fare beneficenza si dovesse andare con dei stracci addosso predicando la bibbia ma almeno il pudore di spostare il riflettore su una causa giusta era il minimo che si potesse fare . Sembrava come se un ricco padrone seicentesco , prima di introdursi in chiesa adornato da abiti pregiati e gioielli , desse qualche spiccio ai poveri all’ingresso che chiedevano disperatamente le elemosina. Quella sera lei non si trovava a quella cena come finta benefattrice ma semplicemente , in parole povere , per portarsi a letto quell’uomo.
Tatiana e Prince si mescolavano tra le persone porgendo saluti e sorrisi ricevendo o dando complimenti . Di tanto in tanto si scorgevano tra la folla per scambiarsi uno sguardo , giusto per vedere cosa stesse facendo l’altro . Finito il tempo delle adulazioni Tatiana si mosse agile a cercarlo finche non lo scorse seduto su uno dei divani bianchi posti in un immenso giardino circondato da teli di morbida stoffa che ondeggiavano lentamente seguendo la brezza . Era un atmosfera incantevole e accogliente , sembrava quasi di essere presente ad un ricevimento . Si sedette vicino a lui accennando ad un sorriso, lui era stranamente teso e infastidito mentre osservava un punto vuoto .
‘’Tutto bene ?’’
‘’Diciamo che vorrei essere da tutt’altra parte’’
Sbuffò portando alle labbra il suo drink .
‘’Dove vorresti essere?’’
Lei gli prese una ciliegia dal bicchiere mentre cercava di provocarlo col suo sguardo e le sue movenze . Lui non rispose alla domanda , se ne stava lì squadrandola mentre posava sulle labbra la ciliegia per poi morderla lentamente . Sorrise per nulla imbarazzato, anzi era sfacciato e quel gesto non fece altro che accrescere il suo desiderio .
Se lo stava cucinando a fuoco lento , era certa di averlo ai suoi piedi e non ci sarebbe voluto molto per capirlo. Quando tutti gli ospiti terminarono la cena salirono sul palco posto davanti alla schiera di tavoli dei presentatori che annunciavano le cifre che alcuni cantanti , attori o musicisti avevano devolto .
‘’Anche questa sera , un personaggio speciale tra di noi ha donato l’ennesimo contributo affinché migliaia di bambini in tutto il mondo vivano nella speranza di un domani , di essere adottati e di vivere un futuro felice ricordando la loro infanzia con amore e nostalgia . In particolare sto parlando di un uomo dedito ogni giorno al benessere di questi bambini anche attraverso la sua musica : Michael Jackson’’

Le persone si alzarono lentamente una per una dalla sedia accogliendolo con un caloroso applauso , come se dei fan assistessero all’entrata del loro idolo compiaciuti di un gesto così altruista e generoso.
Non potè credere a ciò che stava sentendo .
Quel nome si ripetè nella sua mente come un assordante eco e ciò che la sorprendeva ancor di più è che per tutta la serata non l’aveva visto mentre si mescolava tra le persone. I suoi occhi si spalancarono , non riuscì nemmeno ad applaudire insieme agli altri , era presa da un momento di paralisi totale. Era così abituata a sforzarsi di usare l’immaginazione per trovarselo accanto a lei che la stringeva tra le sue braccia e adesso che lo rivedeva lì davanti ai suoi occhi , salire le scalette con il suo splendido sorriso , le sembrava uno scherzo della mente. 

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Capitolo 4
*** The ghost of her happiness becomes a man Pt.2 ***


Quanto avrebbe desiderato aver avuto un’allucinazione o che fosse stato un errore della realtà !
Si rimise a sedere insieme a tutti gli altri non spostando nemmeno per un istante il suo sguardo su di lui : sorrideva aggiustandosi nervosamente la cravatta per l’imbarazzo mentre cercava di pronunciare il suo discorso.
‘’Grazie a tutti dal profondo del mio cuore .Ci tenevo a spendere poche parole al riguardo : oggi siamo qui per aiutare , per confortare migliaia di persone che la fuori soffrono la fame , soccombono innocenti alle guerre , vivono senza una famiglia in orfanotrofi , sono prigionieri in ospedali .
Oggi possiamo dar loro una speranza e invito tutti a fare questo piccolo gesto . Io , a modo mio , dono questo contributo al ‘’Michael Jackson Burn Center ‘’ dove ebbi un esperienza ravvicinata dopo l’incidente nello spot pubblicitario della Pepsi. Concludo ringraziando ancora una volta tutti voi e che Dio vi benedica’’

Quel discorso , seppur sbrigativo e ridotto all’essenziale, riscosse un successo plateale seguito da fischi e urla che lo acclamavano mentre riscendeva le scale per tornare al suo tavolo . Erano tutti così entusiasti e si guardavano tra di loro sorridendo in segno di approvazione …tutti tranne lei .
La sua voce non l avrebbe scordata mai , l ‘avrebbe voluta sentire per ore senza interruzione . Si sentiva piccola anzi, minuscola. Desiderava con tutto il cuore scomparire e rifugiarsi sotto il tavolo piuttosto che farsi vedere lì ma più di tutti , desiderava che il tempo e la lontananza affievolissero il sentimento fino a ridurlo a ‘’un bel ricordo’’ . Quell’apparizione inaspettata raffigurava sempre di più il destino che, ai suoi occhi,  infieriva su di lei .  

‘’Da dove se sbucato tu !? Proprio adesso che stavo cercando di riprendere la mia vita riappari così , senza nemmeno sapere che anch’io sono presente e sono qui a guardare il tuo sorriso , a desiderare uno dei tuoi abbracci che prima amavi tanto darmi mentre ero distratta . Oh Michael , se il rischio non fosse perdere la faccia in tutto il mondo , mi sarei precipitata di corsa sul palco e ti avrei stretto a me accarezzandoti la testa ,sussurrandoti all’orecchio ciò che provo da molto , troppo tempo ormai…’’
‘’Tatiana tutto bene ?’’
Prince leggeva l’emozione stampata sul suo viso , era come se davanti a lei fosse passato un fantasma che sperava di non incontrare mai più.
‘’ Ehm …si , si tutto a meraviglia’’
Cercò di riacquistare il controllo e pensare velocemente ad un piano per scappare da quella situazione assurda . Le presentazioni finirono e serata si apprestava a continuare con lo stesso spirito di partenza : la musica di sottofondo univa le coppie in un lento mentre Tatiana si guardava intorno con lo stesso atteggiamento di una ricercata , sperando di non trovarselo davanti improvvisamente.
Senza dire nulla Prince la prese per mano portandola sulla pista da ballo . Cominciarono a ballare stretti in un abbraccio ma ciò non la rassicurò , affondò il viso sulla spalla di lui nascondendosi alla vista degl’altri. Immaginava di vedere in lui una permanente ancora di salvezza , una momentanea sensazione di sicurezza ma niente di tutto quello era presente. Arrivò al punto di essere disposta a tutto purché la serata fosse finita al più presto.
‘’Prince , non vorrei chiederti troppo ma sono stanca di stare qui ... ce ne andiamo?’’
‘’Speravo lo dicessi !’’
Si scambiarono un occhiata e a passo veloce si diressero verso l’uscita, dove l’autista li aspettava a serata conclusa ; le persone li fissavano con sguardo perplesso chiedendosi il perché di cosi tanta fretta e in effetti , potevano dare meno nell’occhio con un atteggiamento meno ‘’sbrigativo’’ ma per Tatiana sostenere quella situazione si rivelava più complicato di quanto pensasse e scappare si rivelava l’idea migliore.
Prince salì velocemente nella vettura accompagnato da Tatiana , la quale prima di salire rivolse un ultimo sguardo in direzione dell’entrata ,consapevole del fatto che seppur se ne stava andando per scappare , parte del suo cuore rimase lì a godere degl’attimi in cui poteva ammirare uno dei più bei sorrisi che ebbe mai incontrato .
Se ne stava lì impalato come una statua di sale davanti alla sua macchina , si era accorto di Tatiana pochi istanti prima di lei . Entrambi riuscirono a far incontrare i loro sguardi ancora una volta dopo tutto quel tempo . Nei loro occhi non si leggeva odio o rancore ma solo il rimorso di non essere l’uno al fianco dell’altra , ma soprattutto di non essersi mai espressi il sentimento che li legava.
In scene simili , gli attimi si prolungano in ore : è come se il tempo fino a quell’istante  si fosse contrapposto crudelmente a loro e vedendoli li , di nuovo uno davanti all’altro , intenerito da quella scena , concedesse loro il tempo di godersi quell’istante.
In quegli sguardi si decifrava un dialogo che intrattenevano senza l’uso delle parole .
*Perdonami Tatiana …perdonami*
*Mi manchi da morire Michael , torna a riprendermi , dimmi che posso stare con te*
In quell’ultimo attimo sfuggì dal suo controllo una lacrima , la quale mentre percorreva inesorabile i suoi lineamenti , rafforzando ancor di più ciò che in quel momento gli riferì con gli occhi .
Tatiana interruppe quel brevissimo lasso di tempo: salì sulla macchina e si allontanò con Prince.

‘’Tornerò , te lo prometto’’

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Capitolo 5
*** Coincidence doesn't exist ***


Fiumi di alcool scorrevano nella lussuosa limousine che si muoveva lenta per le strade illuminate di Los Angeles mentre Tatiana vuotava interi bicchieri di champagne in un disperato bisogno di risollevarsi il morale e passare la serata incosciente , senza dover ricordare , il giorno seguente, cosa fosse accaduto quella sera. Prince la seguì a ruota , con la sola differenza che si limitò a non esagerare nel bere e la vista di lei disinibita , gli dava un senso di ‘’vantaggio’’ su di lei  .
Risero scioccamente e senza alcun motivo per tutto il tragitto mentre lei riempiva un bicchiere dopo l’altro fino all’entrata dell’albergo nel quale alloggiava Prince. Quest’ultimo la aiutò a reggersi in piedi e a raggiungere la stanza dove , una volta arrivati , Tatiana continuava a strizzare gli occhi tenendosi la testa tra le mani , tentando di riacquistare la lucidità . Barcollando arrivò senza capire nulla , in camera da letto : si sedette sul bordo del letto lamentandosi e farfugliando parole senza alcun senso .
‘’Hey , tutto bene ?’’
Premurosamente Prince si pose in ginocchio davanti a lei cercando i suoi occhi nascosti tra i capelli , temendo che stesse per sentirsi male.
Non rispose a quella domanda , si limitò ad alzare la testa fino ad incontrare il suo sguardo preoccupato , si avvicinò lentamente verso di lui e lo baciò : un gesto puramente guidato dalla confusione e dall’alcool. A quel bacio Prince non oppose resistenza , si alzò da terra e , continuando a baciarla , si adagiò su di lei facendola distendere sul letto .
I baci si fecero più intensi e una minima parte di Tatiana , seppur annebbiata dal disorientamento , sapeva cosa stesse per accadere .
Inutile dire come sia continuata la serata fino ad arrivare al mattino . Il risveglio non fu di certo uno dei più piacevoli :  una forte emicrania la assalì allo schiudersi degli occhi e a quella sensazione si segnò sul suo volto una smorfia di dolore mentre cercava di focalizzare l ‘ambiente in cui si trovava. Tutto lì intorno le era completamente estraneo e non immaginava minimamente di come sia arrivata sino a lì ma , d’altra parte, presumeva cosa fosse accaduto . Cercò di riportare la mente alla sera precedente ma la sua memoria si fermava a quell’incontro con Michael prima di salire in macchina e da lì solo pochi frammenti confusi .
Si guardò meglio intorno e notò che Prince non era nel letto accanto a lei . Avrebbe dovuto dispiacersi ma Tatiana era disillusa e non si aspettava più di tanto da lui .
Si alzò a fatica , raccolse i vestiti sparsi per la camera e si rivestì , non si guardò nemmeno allo specchio ed uscì dalla camera sentendo in lontananza una voce .
Si mosse a passo felpato per vedere chi fosse evitando spiacevoli incontri e brutte figure ma si rassicurò subito vedendo che Prince che stava parlando al telefono .
Improvvisamente la assalì l’imbarazzo di presentarsi senza sapere che dirgli dopo quella serata ‘’movimentata’’.Lui si accorse immediatamente della sua presenza liquidando rapidamente la persona con cui stava parlando .
‘’Buongiorno’’
Uscì timido dalla sua bocca cercando di carpire qualcosa dalla sua espressione. Fortunatamente Prince accennò ad un sorriso alzandosi dal divano dov’era seduto.
‘’Buongiorno anche a te . Stai bene ?’’
‘’Bhe , potrei stare meglio …non avrei dovuto esagerare ieri sera ,scusami’’
‘’Non scusarti , voglio solo che ti riprenda presto ‘’

*Da quando si preoccupa per me ? E’ solo una messa in scena per portarmi a letto di nuovo …conosco troppo bene i tipi come lui : un momento sono di buon umore e ti vogliono con sé e dopo qualche secondo potrebbero anche lasciarti per strada o cacciarti dalla camera . ‘’

Per spezzare l’imbarazzo Tatiana non volle trattenersi oltre …non avrebbe fatto la minima differenza la sua presenza con lui , oltretutto era impegnato a gestire i suoi affari e stargli intorno significava stare sul divano fissando il muro aspettando chissà quale attenzione da parte sua.
‘’Bene …allora io torno a casa a riposarmi . Ci sentiamo ‘’
‘’Come desideri . Ti chiamo in questi giorni’’

*Frase storica questa*  pensò tra se e se .
Senza aggiungere altro uscì dalla stanza chiudendo la porta dietro di sé e non poteva essere altro se non una sollevazione finire quella farsa accompagnata dalla vergogna per se stessa . Finalmente si avviò velocemente per il corridoio raggiungendo l’ascensore. Più i minuti passavano nell’aspettare che arrivasse , più l’emicrania aumentava . Alla fine arrivò e una piccola folla si apprestava ad uscire : incredibile quante persone c’erano in quel minuscolo ascensore !
Erano tutti omoni in giacca e cravatta , con tutta probabilità dei bodyguard. Uno per uno come soldati uscivano dall’ascensore svuotandolo lentamente fino a lasciare che uscisse l’ultimo della folla .
 

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Capitolo 6
*** Another chance to love ***


Il rientro a casa non fu di certo una piacevole passeggiata : prendere un taxy , aspettare che quest’ultimo si liberi dagli ingorghi e l’emicrania che martellava incessantemente la sua testa si rivelavano una tortura senza fine.
*Non ho mai desiderato così tanto ritornare a casa ! Che serata…non saprei nemmeno come reputarla e soprattutto come reputare me stessa. Credevo di aver abbandonato per sempre quel lato di me. Rivedere gli occhi di Michael è stato come una doccia fredda . Perche dopo tutto quello che è successo nessuno dei due ha avuto il coraggio di affrontare le difficoltà e parlarne ?! Nemmeno una chiamata , una parola di sfuggita…
La verità è che dobbiamo dare la colpa solamente a noi stessi ; affermo di amarlo ma tutto quello che faccio è torturarmi e ridurmi in questo stato . Tutto questo per cosa ? Per vendetta ? Per riscattarmi ? O è semplicemente paura e voglia di sviare ai problemi. Lui è una superstar ! Che mi aspetto che venga a prendermi come una ‘’Pretty Woman’’ dei poveri ?! Mi ha ferita…ha lasciato che un uomo insulso e assetato di soldi come Frank Di Leo mi cacciasse a pedate dal backstage e mi considerasse una puttana *
Persa tra i pensieri , alla fine , il taxy accostò vicino il vialetto e fu un sollievo vedere in lontananza il portone di casa fare capolino dal cancello. Scese dando i soldi al tassista e si avviò verso il suo appartamento : questa volta il ‘’rituale delle chiavi ‘’ si rifiutò di ripeterlo sperando che la sua coinquilina Samantha , che Tatiana conosceva sin dai tempi della scuola di danza e che adesso lavorava insieme a lei come modella , fosse stata a casa e che gli avrebbe aperto la porta.
Suonò al campanello svariate volte e quando crebbe di perdere la speranza  la porta si aprì di scatto .
‘’Tate ! Scusami ma … ero un attimo impegnata ‘’
‘’Non ti preoccupare . Non vedo l’ora di andare a letto …è stata una nottataccia’’
Samantha accolse Tatiana in casa con aria preoccupata sperando che di lì a poco non si  scatenasse una bufera.
Posò la pochette sul comodino e senza far caso a nulla si diresse in cucina a prendere un bicchiere d’acqua e accompagnarlo ad un paio di aspirine che avrebbero alleviato il mal di testa . Alzò lo sguardo in direzione del salotto e inaspettatamente si accorse che c’era qualcuno .
Il tizio si girò immediatamente alzandosi di impeto dal divano rivelandosi a lei .
La sensazione percepita la sera precedente nel vedere Michael negli occhi si ripetè ancora una volta … era lì , davanti a lei , a casa sua .
‘’Michael’’
Uscì il suo nome dalle labbra in tono sommesso . Il suo cuore riprese a palpitare e a provocargli un’improvviso tremolio in ogni parte del suo corpo .
Lui se ne stava lì , a fissarla ancora una volta senza parole , senza espressione sperando che fosse lei a fare il primo passo.
Quel breve e pesante silenzio fu interrotto dalla voce di Samantha imbarazzata dalla situazione .
‘’Io esco , penso dobbiate parlare .’’
Diede un leggero tocco sulla spalla di Tatiana nel tentativo di rassicurarla e uscì lasciando dietro di sé il silenzio più totale .
Sentiva il desiderio di lasciar uscire le lacrime , di esprimere tutta l’emozione di quell’istante nel vederlo davanti a lei desideroso di incontrarla di nuovo. Era bastato solamente uno sguardo da quella sera per farli ricongiungere  , ma se quell’incontro casuale non fosse mai avvenuto sarebbe successo lo stesso ?
Mille domande tempestarono la mente di Tatiana in quell’istante e il misto di dubbi ed emicrania provocarono una fitta dolorosa alle tempie, alla quale Tatiana lasciò uscire un leggero gemito infastidito.
‘’Ti senti bene ?’’
Con empatia e preoccupazione Michael fece un accenno ad avvicinarsi a lei in caso avesse voluto una mano .
‘’Si , tutto bene tranquillo ‘’
Schivò quella domanda raggiungendo rapidamente il secondo divano davanti a quello in cui era seduto prima Michael.
Buttò in bocca un paio di aspirine e bevve velocemente l’acqua senza avere nemmeno il coraggio di guardarlo .
‘’Come mai sei qui?’’
Disse con tono distaccato e freddo fissando un punto a caso nella stanza.
‘’Volevo vederti’’
‘’Adesso vuoi vedermi?’’
Quelle parole uscirono fuori piene di risentimento , di dolore per quel tempo passato pensando a lui .
‘’Perdonami Tatiana….’’
‘’Perdonami ? Devo perdonarti anche quando non hai mosso un dito davanti alla decisione di licenziarmi e agli insulti che ho subito dal tuo manager !?Per non parlare della tua totale assenza quando ne avevo bisogno ! ’’
Si alzò in piedi furibonda , urlando il dispiacere accumulato e mai espresso , rinfacciandogli di averla (forse) usata abbindolandola con il suo sorriso falso .
Desiderava con tutto il cuore che non accadesse davanti a lui ma una lacrima uscì fuori il suo controllo . Inutilmente si affrettò ad asciugarla cercando di tenere sul volto la maschera di finta felicità che aveva indossato fino a quel momento. Michael la guardava con occhi dispiaciuti , si sentiva l’artefice del suo dolore e rammarico . Si sedette accanto a lei temendo una reazione di rifiuto , Tatiana a quel gesto si chiuse a riccio , chiedendosi altre mille volte il perché di quell’indifferenza.
‘’Io avevo bisogno di te ‘’
Sussurrò ancora una volta guardandolo , con tono esasperato e supplichevole.
Michael allungò la mano sul suo viso accarezzando lentamente con il pollice la guancia solcata dalla lacrima , sentendone ancora la scia umida bagnargli il polpastrello.
‘’Io sono qui per te ‘’
Dopo un lungo silenzio quella frase poteva rassicurarla solo per un breve istante , ma la paura di perderlo di nuovo o che lui commettesse ancora lo stesso sbaglio la desisteva nel credergli .
‘’Chi mi dice che non farai lo stesso errore ? Lo hai fatto una volta , puoi farlo ancora.’’
‘’Non accadrà di nuovo , te lo prometto . Sono imperdonabile e ti sto facendo soffrire inutilmente ma quella situazione non è stata affatto facile nemmeno per me . Io volevo che anche te fossi al mio fianco ma  mia madre , Frank ed altre persone mi convincevano a tutti i costi che quella scelta era quella giusta . Ieri ho visto finalmente i tuoi occhi , il tuo viso , le tue labbra…  non potevo vedere sfuggire  tutto quello un’altra volta . Non potevo rinunciare alla mia felicità per sottostare ancora una volta alle scelte di altri. Tatiana ascoltami quando ti chiedo di fidarti di me ‘’
‘’Chiedi troppo Michael e lo sai ‘’
‘’Lo so , ma dai una possibilità a te stessa di ricrederti . Datti la possibilità di rivivere tutti quei bellissimi momenti che abbiamo passato insieme e di viverne altri migliori. ‘’
Le teneva la mano stringendola , rafforzando ancor di più le parole che stava pronunciando : la promessa di ripartire da ciò che era stato ingiustamente interrotto , ritrovare la felicità perduta , concedersi un’opportunità all’amore.
La lotta tra le due parti di se stessa mettevano Tatiana in un vortice di incertezza , di paura ma anche di speranza che quello che stava sentendo erano promesse sincere e che avrebbe dovuto fidarsi , darsi un’altra chance , come desiderava lui.
‘’Non posso dimenticare quello che è accaduto ma nemmeno posso cancellare i momenti felici che ho vissuto stando accanto a te …ma non ci riesco ‘’
Era incredula davanti a tutto ciò che stava accadendo . Fino a poche ore fa si era concessa ad un uomo che non conosceva ,  non amava e tutto per disperazione e rassegnazione davanti ai fatti . Adesso l’uomo che occupava i suoi pensieri e il suo cuore era accanto a lei tenendogli la mano , promettendogli che avrebbero recuperato il tempo perso e lo avrebbero colmato insieme di gioia.
Michael a quelle parole non si oppose , i suoi occhi erano disegnati dalla tristezza , da una speranza infranta. Si alzò dal divano e lentamente si avviò verso la porta. 

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Capitolo 7
*** Leave me alone pt.1 ***


Senza proferire parola Michael si avviò verso la porta . Lei ,impretrita lo osservava e la sua mente , controllata ormai dal rammarico , gli disse :
“ finora ha visto solo le tue spalle Michael . Neanche tu hai il coraggio di amarmi ”
Al proferire di quelle parole , egli si voltò lanciando uno sguardo che era un misto di sofferenza e disprezzo .
“Stai negando la possibilità di trasformare mesi di amore represso , in un amore che potrebbe essere vissuto”
Con quest ultime parole diede il colpo di grazia , lasciando che un macigno crollasse a gravare sul suo cuore. Parole più taglienti e accusatorie non le aveva mai sentite pronunciare dalla sua bocca .Forse era esattamente quella la realtà è lui non aveva fatto altro che colpirla sulla ferita ancora aperta .Oppure , egli non si rendeva conto di quanto fosse accaduto e cercava in qualche modo di rimproverarla , senza però avere la coscienza pulita.
Mise una mano in tasca e, con la testa bassa,senza indugio usci dalla porta senza nemmeno chiuderla dietro di sé.Tate era caduta in uno stato catatonico: non sapeva contestare a quelle parole .dentro di se , il suo orgoglio si materializzò , scrutò con sorriso sornione la sua espressione devastata . Aveva trionfato ancora una volta . Il suo orgoglio, egoista e possessivo , riuscì ancora una volta a metterla al guinzaglio come un cagnolino il quale , osservava dal basso il suo padrone impartirgli ordini. Rimase così : seduta sul divano e sguardo perso , per secondi , minuti , attimi interminabili . Samantha si apprestava a tornare a casa . Scrutò da lontano la porta spalancata che le destò immediatamente angoscia e preoccupazione per Tatiana . Sì avvicinò sempre più con passo felpato, quasi temesse di vedere cosa fosse successo. Arrivata lentamente all entrata ,in un attimo si accorse di lei ,affranta sul divano.Mossa da un estrema empatia non poté che avvicinarsi a lei cominciando ad accarezzarle la schiena in attesa di una sua risposta o reazione.
“Tate…cosa è successo? Sfogati con me” cominciò sussurrandole .
La incoraggiò dolcemente a parlare, come una madre avrebbe fatto con una figlia dopo una delusione. esaminava i suoi occhi , cercando perfino in essi una risposta. Tatiana si voltò leggermente incontrando lo sguardo di Samantha , la quale non smetteva di osservarla attentamente.
“Lui era venuto….” riuscì a sibilare qualche parola
“per dirti cosa…” la incoraggio Samantha, mentre cercava di carpire qualche informazione.
“era venuto per riavermi accanto a lui”
“e allora perché ti ritrovo in questo stato!? dovresti esserne felice ! ”
“non ce l'ho fatta” sì strinse a lei , lasciando finalmente che le lacrime sgorgassero dai suoi occhi ad esprimere la sua tristezza. Samantha la accolse tra la sue braccia accarezzandole i capelli con dolcezza ; sentiva il suo dolore , le sue lacrime inumidirgli il braccio , i suoi singhiozzi silenziosi .

Michael , spintonato dai suoi bodyguard che attutivano i colpi dei fan che volevano avvicinarsi avidamente al loro idolo, camminava a passo svelto verso l albergo.Il cappello calato sugl occhi e gli occhiali da sole scuri impedivano ai suoi profondi occhi scuri di essere squadrati , di intuire attraverso essi , il suo dolore . Aveva alimentato la sua speranza per mesi , aveva atteso così tanto per rivederla. Aveva esposto i suoi sentimenti, sperava di far breccia in quel muro issato dal tempo ,dal rancore , dalle persone. Riuscì a fatica a raggiungere la sua suite. La camera giaceva nel silenzio assordante; nessuno ad aspettarlo. Ormai era rassegnato da anni a quello scenario deserto.
“mi ritrovo ancora una volta qui …solo. il ricordo dei suoi occhi affranti e dopo …il suo rifiuto. perché non mi ama? Perché rifiuta il mio amore? Ho forse aspettato fin troppo per dirglielo e il suo amore per me si è semplicemente dissolto? Ho bisogno di lei , della sua presenza intorno a me , del suo sorriso. Forse è ora che la lasci andare , che mi culli solamente dei ricordi, delle giornate passate a Neverland mentre passeggiavamo. Non mi resta che la mia musica :unica compagna di sempre. Sento solo la pressione della critica , delle persone che vogliono approfittarsi di me noncuranti dei miei sentimenti. ”
È forse giusto soffrire cosi per amore ? Da una parte Tatiana : offesa , ferita dalla sua indifferenza quando fu lei ad aprirsi, a voler dimostrare il suo amore davanti agl occhi del mondo . Dall’ altra Michael : rifiutato , affranto quanto Tatiana dopo aver cercato di riavvicinarsi a lei . Forse il suo tentativo non era sufficiente a convincere il cuore di Tatiana a cedere e a perdonarlo. Se solo Michael fosse intervenuto prima , quando Frank , il suo manager, licenziò ed umiliò Tatiana quella sera …forse le cose sarebbero andate in modo diverso e la distanza non avrebbe generato tanto astio e rimorso in lei. Ormai entrambi dovevano pensare al presente e il presente gli offriva solo un amore negato. Tatiana, il giorno seguente, percorreva un lungo viale alberato: le foglie secche e ingrigite sul suolo , si accartocciavano ad ogni suo passo . Quel paesaggio autunnale così suggestivo però non sembrava smuovere nessuna emozione in lei. Sembrava quasi che la natura intorno a lei avesse preso forma e colori del suo stato d animo. Avanzava verso una panchina totalmente coperta di foglie : ne scostò alcune e si sedette. In lontananza il vociare allegro di un gruppo di bambini , i quali circondavano un carretto di dolciumi. Da esso proveniva una musica simile a quella di un carillon; sorrise immediatamente a quella dolce musica che le fece riemergere il flash di un ricordo . Lei e Michael,dopo le prove del concerto , si allontanavano dal gruppo .
Michael sottovoce le disse “hey , ho proprio voglia di dolci. Ti va di venire con me ? ”
La guardava con gli occhi di un bambino in cerca della sua approvazione.
“Michael ma come facciamo…non credo che passeresti inosservato, non credi? ” Rispose
“Dai non fare la guastafeste! Con un travestimento nessuno mi riconoscerà ! ” .
Inutile dirlo , entrambi nel giro di due ore si ritrovarono vicino ad un carretto di dolci uguale. Mentre mangiavano i loro dolcetti , Tatiana non poteva far a meno di scoppiare in una risata ogni volta che lo guardava.

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Capitolo 8
*** Leave me alone pt.2 ***


Il travestimento scelto da Michael lasciava a desiderare : un cappello blu che conteneva una massa di capelli informi grigi , un paio di baffi e delle sopracciglia folte ed ispide. Tutto cio a nascondere la sua identità ai passanti ma causava l incontenibile risata di Tatiana che le camminava accanto.
“Sei crudele sai? Per questa tua mancanza di rispetto ad un uomo piu anziano di te , niente orsetti gommosi” 
Michael con queste parole le strappò di mano il sacchetto e cominciò a mangiarne quanti piu poteva.
Lei rise ancor di piu avventandosi su di lui nel vano tentativo di riprendersi i suoi dolci. I passanti , udendo quelle urla divertite , li squadravano pensierosi. Tatiana notò che stavano attirando la curiosità degl altri e sussurrò a Michael 
“Mike stiamo attirando troppi sguardi , meglio se andiamo ” 
“è per caso una tua trappola per riprenderti il sacchetto? sono contento che ci guardino , dal momento che tu stai rapinando un povero vecchio ” 
“Allora voglio essere arrestata , cosi voglio proprio vedere che faccia faranno quando scopriranno che hanno davanti Michael Jackson ” 
“Ok mi arrendo !” 
In un gesto istintivo Tatiana lo prese sottobraccio , accoccolandosi sulla sua spalla .Michael si fece avanti stringendola ancora piu a sè . Si fermarono un istante sulla strada : Tatiana volse lo sguardo sui suoi occhi 
“Puoi indossare qualsiasi travestimento ma i tuoi occhi … li riconoscerei in un istante , anche in mezzo ad una folla” .
Accennò ad un sorriso scostandosi un riccio e riportandolo indietro. Lui si fu colto immediatamente dall'imbarazzo a quella frase.Osservò il suo sguardo sognante , i suoi occhi profondi che in quel momento erano diventati una finestra sul cuore. Le piaceva , le piaceva dal primo momento e da allora si limitava a covare i suoi sentimenti senza mai esprimerli . 
*Come posso starmene ancora qui senza che le dimostri i miei sentimenti.Adoro quest aria sognante quando è accanto a me , vorrei che l avesse solo per merito mio . Sento il suo calore , il vento che oltre a scostargli i suoi lunghi ricci neri , porta con se il suo profumo. Tate fa qualcosa *
Aspettava che lei facesse un passo in avanti per sciogliersi e fino ad allora inscenava nella sua mente romantici momenti accanto a lei.

Ormai ricordi di mesi passati e uno dei tanti in mezzo momenti felici insieme a lui . 
“Perche sono qui a corredermi con i ricordi !? La vita non puo essere fatta di questi …ho bisogno di costruirmene di nuovi …ma l unica persona con cui avrei voluto costruire insieme dei nuovi ricordi mi è sfuggita dalla mani …di nuovo. Si puo essere cosi testardi !?” 
Alle ultime parole , espresse la sua frustrazione sbattendo la mano sul legno della panchina . Si alzò cercando di ingannare la mente ….ma la mente non puo essere ingannata . Essa , volente o nolente , ti riporta sempre sul punto di partenza , sul punto critico al quale cerchi inesorabilmente di sfuggire . Cominciò a camminare con passo spedito , come se quel pensiero si fosse tramutato in una persona che la inseguiva ovunque andasse , un ombra. Si bloccò improvvisamente nel viale : aveva il fiato corto per quanta era l angoscia di essere inseguita. 
“non può finire cosi ”

Michael quel pomeriggio non si trovava attorniato da alberi , foglie e la frescura autunnale : era rinchiuso in uno studio . Si apprestava a girare le scene per comporre il video della canzone “Leave me alone” . Per quella serie di riprese egli doveva apparire su di un astronave , circondato dai suoi fedeli amici : muscle e bubble . Sulla testa aveva appoggiato degl occhiali da aviatore e in braccio , aspettando che le scene riprendessero , Bubble si avvinghiava al collo di Michael .
“Brutta giornata per riprendere a lavorare eh bubble ? ” 
Si rivolse a lui cercando il suo conforto ma egli non faceva nessun cenno : se ne stava in silenzio a guardarlo negl occhi . 
Quasi potè percepire in Bubble , un silenzioso consenso . 
“Michael riprendiamo tra pochi minuti , comincia a salire sulla navicella insieme a bubble” .
Michael fece un cenno col capo e montò sul posto di guida della navicella mentre Bubble sedeva sulla “prua”. Tutto sembrava pronto per le riprese: le luci furono aggiustate e puntate su di lui e i cameramen erano pronti a prendere il via dal regista. Contro ogni aspettativa , lo scimpanze cominciò ad agitarsi, a urlare verso una direzione indefinita. Saltava sul posto dimenandosi e indicando col braccio sinistro ; Michael lo osservava sorpreso e preoccupato . Ognuno in quella stanza si chiedeva intimorito cosa avesse scatenato in lui tanta agitazione. 
“Bubble che ti prende? Cosa succede?!” 
Cercò di tranquillizzarlo ma fuori di sé, si calò dalla navicella e partì a raffica verso le quinte. Bubble correva attraverso i cavi e le varie apparecchiature ignorando completamente chiunque incontrasse . D'altronde nessuno si sarebbe mai messo in mezzo per bloccarlo.Michael lo inseguiva in preda all agitazione, non avrebbe mai immaginato una tale reazione da lui e oltretutto temeva che potesse ferire qualcuno. All improvviso si udì una voce maschile dal basso
“State tutti tranquilli , l hanno preso!” 
Michael tirò un sospiro di sollievo alla notizia che il suo amico era stato calmato ; attese qualche istante aspettando colui che lo aveva ripreso, cercando di scorgerne la figura nella penombra.Era terribilmente curioso di scoprire la fantomatica figura protagonista di quel “drammatico” frangente. Dalla semioscurita spuntò Bubble aggrappato al suo corpo …era lei .Gli occhi di Michael cambiarono espressione , era incredulo davanti a quell apparizione .In quel breve istante si guardarono : Tatiana cercava di scorgere un segno , qualcosa che le faceva capire che lui fosse contento di vederla.
*Michael…sono qui per te.Perche mi guardi incredulo, come se un fantasma fosse apparso di fronte a te ? Spero di avere un seconda possibilità ma aiutami Michael. Non posso farcela senza di te , l ho ammesso a me stessa finalmente.* Prese tutto il coraggio che aveva e si avvicinò verso di lui per porgergli Bubble 
“Mi dispiace per l inconveniente …non avrei mai immaginato che lui si ricordasse ancora di me ”
Nel gesto di passargli lo scimpanzé sfiorò appena la sua mano su quella di Michael che ritrasse immediatamente. Abbassò lo sguardo verso il pavimento imabrazzata… forse irrompere durante le riprese era stata un adecisone azzardata e chissa come avrebbe reagito lui ….sopratutto dopo il loro ultimo incontro. 
“Non …non mi aspettavo di vederti ancora” 
“Volevo parlarti se…” 
Non fece nemmeno in tempo a terminare la frase che Michael con un cenno richiamò l attenzione del regista su di se
“Per oggi va bene cosi …bubble è troppo agitato per continuare” 
“Ok , Mike . Dopodomani riprendiamo.''

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