God Fury

di TBI
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Exoddus ***
Capitolo 2: *** Guild unite!!! ***
Capitolo 3: *** I Dungeoneers ***
Capitolo 4: *** Emperium Warp Trap ***
Capitolo 5: *** Liberi ***



Capitolo 1
*** Exoddus ***


TBI presenta

TBI presenta

GOD FURY

 

 

 

 

 

 

 

 

::::CAPITOLO 1 – EXODDUS::::

 

 

 

La sera era appena calata nel tetro paese di Rune Midgard. Un paese trascinato da vari conflitti, da morte, distruzione…

Spesso anche solitudine…

Il freddo scenario dell’Orc Dungeon faceva rabbrividire chiunque. Non passava secondo senza aver paura di essere attaccati da un orco, o da uno scheletro, o da un pipistrello gigante, un drainliar. Facevano male, sì…

Ma non tutti temevano quel posto. C’era una persona, lì in mezzo ai cadaveri di orchi. Un ragazzo che non doveva avere più di una ventina di anni. L’armatura scintillante rifletteva qua e là macchie di sangue verde che era fuoriuscito da qualche malcapitato mostro. Di fianco alla figura seduta per terra, un uccello gigante, che richiamava alle perdute memorie l’ormai estinto Dodo. Era della razza dei Peco Peco, animali misteriosi, veloci e forti, ma al contempo anche volubili ed aggressivi. Non era comunque un normale Peco Peco, più che altro si poteva ipotizzare fosse un Peco addestrato, adatto alla guerra. Bastava guardare le corazze cromate che gli proteggevano la testa e le spalle. Così come il suo padrone.

Il crociato Galaad, era questo il suo nome, stava immobile a contemplare il curioso colore del piumaggio del Peco. Più che altro, rimuginava sul costo di noleggio dell’animale… 3500 Zeny non erano pochi.

Sguainò la spada per specchiarsi sul filo splendente della lama. Vide i suoi occhi stanchi di combattere sperduto in quel dannato Dungeon… Per cosa, poi?

A Rune Midgard vigeva la legge più antica del mondo. La legge del più forte. Più un guerriero combatteva, più diventava forte ed acquisiva il potere. Combattendo, i poteri, chiamati Skill, si affinavano e si sviluppavano. Doveva diventare forte…

Ma perché diventare forti, poi?

Galaad era il capo di una Gilda. La Gilda. Un gruppo di persone che si aiutavano e combattevano fianco a fianco in quel mondo crudele. Amici. Era, sì, un concetto difficile, l’amicizia, in quel mondo dove bisognava quasi arrivare al cannibalismo per permettere ai più forti di sopravvivere. Era quasi un progetto utopistico. Ma Galaad ci credeva, dannazione. Ogni membro della sua Gilda ci credeva. Erano capaci di buttarsi nelle fiamme per salvare gli amici. Il che, per una Gilda, era un’eresia. Le Gilde ormai puntavano solo ed esclusivamente alla conquista di castelli e territori, solo per soddisfare la sete di sangue e la brama di potere. Ma loro no. La Gilda “God Fury” combatteva non per uccidere, ma per non essere sconfitta. Non per distruggere, ma per proteggere i propri ideali. Non per far piombare il mondo in un regime dittatoriale ed anarchico, ma per cancellare il male e le tenebre dal mondo di Rune Midgard.

E mentre si perdeva in questi profondi pensieri, Galaad notò che il Peco aveva smesso di beccare l’erba, ma aveva cominciato a fissare il cielo. E vedere un Peco che non mangia, datemi retta, è una cosa veramente strana…

Seguì il suo sguardo, incuriosito, e notò un corpo celeste che sfrecciava nel cielo notturno e stellato. Una cometa, per essere precisi. Era un fenomeno abbastanza strano, lì a Rune Midgard. Era l’unica cometa dell’universo, che periodicamente illuminava il cielo con la sua presenza.

“Exoddus… Finalmente è qui…”

Galaad non fu sorpreso più di tanto nel vedere la stella cadente, piuttosto si alzò in piedi.

Exoddus, l’aveva chiamata… La cometa Exoddus.

Tutti i Capo-Gilda sapevano benissimo cosa volesse dire quel segnale… Era l’inizio delle Guerre di Gilda… Le War Of Emperium… L’occasione di dimostrare chi sia il più forte...

Ripose la spada nel fodero. Un sorriso comparve sulla sua faccia. Si mise a ridere, nonostante l’atmosfera tetra della zona.

“Eh eh eh eh… Finalmente si comincia… Chissà come stanno gli altri…”

Nella sua mente tornarono vivide le immagini dei volti dei suoi compagni di avventura.

“Si saranno annoiati senza di me…” diede un colpetto sull’ala del Peco “Forza, bello… Si va a Prontera…”

Un ruggito furioso lo fece girare lentamente. Non era affatto preoccupato, ne sorpreso. Sembrava quasi che se ne fregasse, che ormai si fosse abituato a sentirsi addosso un gruppo numeroso di Orc Zombie decisamente arrabbiati.

“Oh…” fece Galaad sbuffando “Ragazzi, non ho più voglia di giocare con voi…”

Il capo del branco brandì l’ascia ruggendo. Sì, ora era decisamente alterato.

Galaad fece uno strano verso, tra un sospiro ed una risata. Scese da “cavallo” e si posizionò vicino al capo.

Subito venne circondato da una decina di Orc Zombie. Erano tutti almeno alti una volta e mezzo rispetto a Galaad. Ma lui non li temeva, anzi, li fissava spavaldo con un arrogante ghigno sul viso.

“Ok… Solo cinque minuti, però…”

Si mise in posa da combattimento. Sapeva benissimo cosa fare: un po’ di fuochi d’artificio era quello che ci voleva.

“Growl!!!!” il capo dette l’ordine di attacco e tutti e dieci si lanciarono sul crociato al centro della scena.

“Allora facciamo così… Vi insegno una cosa… Un piccolo promemoria per il futuro…”

Posizionò le braccia a croce, mentre dieci ombre gli saltarono addosso.

“Sapete come vengono purificate le anime?”

Il corpo di Galaad sprigionò una luce accecante che inondò tutto il bosco, travolgendo il manipolo di mostri come se niente fossero.

“GRAND CROSS!!!

La croce lucente polverizzò ogni energia e forma di vita nei corpi, ormai cadaveri, degli Orc Zombie.

Galaad aveva un po’ di fiatone. Montò tranquillo sul Peco e volse lo sguardo verso il cielo stellato…

“E’ giunto il momento…” disse solenne, voltato alla luna “Che la Gilda God Fury si riunisca!”

Si mise a cavalcare in direzione nord-ovest, direzione la capitale Prontera. La cometa Exoddus avrebbe riunito lì i guerrieri più forti di Rune Midgard. Anche i suoi compagni di Gilda si sarebbero ritrovati lì, Galaad ne era certo.

 

“Che le War Of Emperium… Abbiano inizio!!!

 

 

 

-Fine Capitolo 1-

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Hola, amigos!!! Per chi non conosce il videogioco, anche se è abbastanza famoso, la fanfiction è basata sul RPG On-Line “Ragnarok”.

Disclaimer:

Io non possiedo Ragnarok Online

Tutte le città, skill, persone, mostri ed eventi non mi appartengono (a parte il personaggio Sharingan, che comparirà dal prossimo chap ^_^)

La cometa Exoddus e l’annuncio delle WOE sono tratte liberamente da Shaman King (vedi la cometa Rago che annuncia lo Shaman Fight), che appartiene a Hiroyuki Takei

 

Ok ho finito. Alla prossima!

Ah, per la cronaca, il personaggio Sharingan, che comparirà la prossima volta, sarei io, visto che sono iscritto anche a Ragnarok Online.

 

L’autore (alcolizzato 6 giorni su 7)

TBI

 

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Capitolo 2
*** Guild unite!!! ***


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GOD FURY

 

 

 

 

 

 

 

 

::::CAPITOLO 2 – GUILD UNITE!!!::::

 

 

 

“Aaaaaaaaaaaaaaaaaargh!!!!!”

La cometa Exoddus continuava a solcare i cieli di Rune Midgard. Nel nero della notte si poteva assistere a quello spettacolo raro, mentre a terra…

“Aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaargh!!!!!!!!!”

Poco fuori dalla città di Morroc, la gemma del deserto, un giovane avvolto da un mantello era in fuga, inseguito da un simpatico trio di Desert Wolf, animali dal pelo pregiato, ma, non per questo, tipi facili con cui trattare. Facevano abbastanza male, i morsi di quei dannati cosi. E il giovane malcapitato dai capelli blu notte questo lo sapeva bene.

Si annotò mentalmente di lasciare in pace i cuccioli di Desert Wolf, come promemoria per il futuro.

“Ma insommaaaaa!!! Ho detto che mi dispiace!!!!!”

Ma i tre lupi non sapevano cosa farsene delle scuse. Non sapevano neanche cos’erano.

Beh, potevano anche aver ragione. In fondo gli era appena stato fulminato un cucciolo.

E va bene…”

Il wizard Sharingan si girò su se stesso estraendo la bacchetta magica. Una sfera blu in essa incastonata prese a brillare.

“FROST DIVER!!!

Dal terreno partirono dei cristalli di ghiaccio che avvolsero i lupi bloccandoli in una solida morsa di ghiaccio.

“Uff…”

“Pff… Ah ah ah ah ah ah ah!!!!!!!! Oddio, che comica!!!

Sharingan si girò con aria risentita per vedere un ragazzo con i capelli bianco lucenti ondeggiare al vento mentre stava morendo dalle risate. 

“Non è divertente, Max…”

“Di… Ah ah ah… Dici…?” fece Max, asciugandosi una lacrima “Non ti ho mai visto… Eh eh eh… Correre così… Ih ih ih… O mio Dio… Avevi una… Una faccia, che… Ah ah ah ah ah ah!!!!

“Tsk…” sbuffò Sharingan mentre toglieva la polvere di sabbia dal suo mantello “E’ che quei dannati cani mi hanno fatto perdere quasi tutti gli SP…”

“Che?” Max saltò giù dalla roccia sulla quale era seduto “Vorresti dire che tu, il grande wizard Sharingan, scappava da quei tre Desert Wolf per ricaricare gli SP?”

“Ehm… Sì…”

“Pfff…”

“E piantala!!!” Una voce femminile si fece avanti

Anche lei aveva i capelli bianchi come Max, ma era vestita in modo diverso. Comunque si assomigliavano moltissimo.

“Oh, Dinze…” la salutò il mago “Ci sei anche tu?”

“Logico…” rispose Max al suo posto “La mia sorellina ha paura ad andare in giro da sola, la sera…”

*THUM*

In tutta risposta, l’arco di Dinze si schiantò sulla testa del povero Max, procurandogli un bernoccolo non indifferente.

“Ohi… T_T”

Stavolta fu il turno di Sharingan per ridere.

In effetti, nonostante fossero fratelli, tra Max e Dinze le differenze non erano poche. Max era socievole, divertente, a volte anche incosciente. Dinze era più chiusa, ma molto più riflessiva… A volte, però, aveva degli sbalzi improvvisi, tipo la scena dell’arco in testa a Max (Ah ah ah… NdShari). Inoltre, lei era una hunter, una cacciatrice, mentre lui un assassin.

“Dimmi, Shari…” riprese Dinze “L’hai vista la cometa, o eri troppo impegnato con i tuoi amici?”

“L’ho vista sì… Galaad ci starà aspettando a Prontera…”

Max fece scroccare rumorosamente le nocche: “Aaah… Finalmente una bella rissa vecchio stile… Ero stufo di massacrare orsi e cuccioli di drago…”

“Beh…” continuò Dinze “Allora andiamo a Prontera…”

 

 

Prontera.

La capitale di Rune Midgard.

Il paradiso dei mercanti.

La città dei crociati.

Galaad era nato lì, nelle strade di quella caotica città. Lì crebbe, diventò bambino, ragazzo e poi uomo, e maturò l’idea di diventare un crociato, proprio come gli eroi che vedeva spesso sfilare attraverso occhi da adolescente pieno di sogni. Ora stava seduto su una panca al centro della città, davanti alla fontana.

Un ragazzo vestito di nero e rosso comparve davanti a Galaad con un fascio di luce, mentre il nostro crusader era immerso in mille pensieri.

“Argh!!! O.o Aco!!! Non devi comparirmi così davanti!!!”

“Ops…” rispose Aco, tra il divertito ed il dispiaciuto “Scusa, volevo provare la mia nuova Skill…”

“Oh…” disse Galaad, di colpo interessato “Hai imparato il Warp Portal?”

Aco annuì orgoglioso. Non era da tutti imparare quella Skill, che era una delle più difficili ed importanti, nel mondo dei priest, la classe dei preti.

“Dimmi, Galaad… Ma Shari, Dinze e Max?”

“Mh…” si fece meditabondo “Non saprei… Li ho lasciati nella zona di Morroc…”

“Capisco… E Sob?”

“Boh? Lo sai com’è fatto… Ogni tanto sparisce dalla circolazione…”

Venne interrotto da un Peco che piombò in mezzo ai due. Mentre Galaad ed Aco caddero a terra (anzi, Gal cadde dentro la fontana), una voce proveniente dalla sella dell’animale inveiva.

“Ahr… Stà ferma, maledetta bestiaccia…”

Galaad riemerse dalla fontana completamente fradicio. Alzò la testa e vide un ragazzo vestito di un’armatura scintillante proprio come la sua.

“Ehilà, ragazzi…” li salutò lui calmo

“SOB!!!!” gridò Galaad “MA TI SEMBRA IL CASO DI VOLARCI ADDOSSO CON QUEL… QUEL… POLLO? E CHE DIAVOLO HAI FATTO AI CAPELLI?!?!?!?!?”

Aco si accasciò a terra dal ridere. Mentre Galaad si toglieva dalla testa un pesciolino rosso, Sob si passò una mano tra i capelli verdi, pettinati in una cresta quasi inverosimile.

“Non ti piace, Gal?” rispose lui, ancora più tranquillo, mentre smontava dal Peco “Ho optato per un nuovo look…”

Lasciamo perdere, va…”

Aco si stava ricomponendo, in un modo o nell’altro. Assistere alle sfuriate di Galaad era sempre uno spasso garantito. E se poi il nemico era impassibile come Sob, allora non sarebbero più rimaste lacrime, dopo.

“Allora, Aco… Che facciamo?” chiese Sob “Gli altri?”

“Beh, avranno visto sicuramente Exoddus… Quindi dovrebbero arrivare qui…”

“Un momento!” obiettò sbalordito Sob “Vuoi dire che è passata Exoddus?!?!?”

Ma…” disse Galaad “Non l’hai vista?”

Sob scosse la testa in orizzontale in segno di diniego.

“Ma allora, perché diavolo sei qui?” chiese curioso Aco

“Vi dirò… Se sono tornato a Prontera… E’ perché cercavo un pettine da qualche mercante…”

*SBONK*

Galaad svenne sul colpo, e giaceva a terra con la bava alla bocca e gli occhi a spirale. (Qualcosa tipo @#@ NdTbi)

Aco si precipitò su di lui per prestargli le cure. Nella Gilda, era lui che faceva il medico.

“Anf… Anf…” Galaad si riprese “E tu…” indicò Sob con il dito tremante “…Dopo ti ammazzo…”

“Oh, Gal…” sorrise Sob, sornione “Anche io ti voglio bene…”

Un fascio di luce illuminò una porzione di strada davanti a Galaad, Aco e Sob. La storia si ripete…

Dal fascio di luce piombarono fuori Sharingan, Max e Dinze. E per la sorpresa, Aco e i 2 crociati volarono nella fontana, inzuppandosi fino al midollo.

“Finalmente Prontera…” commentò Sharingan

“Hai visto, wizard di poca fede? La mia idea ha funzionato!!!” ribattè Max

“Ehi!” notò Dinze “Ma voi tre che ci fate lì dentro?”

Galaad-Aco-Sob: “IDIOTI!!!

Quando i tre poveracci furono tirati fuori dall’acqua, Aco chiese, curioso…

Ma come avete fatto? Quello era un Warp Portal… L’ho riconosciuto… Come avete fatto? Nessuno di voi tre è un priest!”

“Beh…” fece Max, con aria colpevole

“Abbiamo chiesto ad un priest di farci un Warp per Prontera…” spiegò Sharingan

Ma lui voleva 2 Kappa per il Warp…”

“Aspetta, Dinze…” Galaad si passò una mano sugli occhi, disperato “Max… Non mi dire che è successo come l’altra volta…”

“Beh…”

Aco e Sob si appoggiarono ad un muro, non riuscendo a trattenere le risate, mentre Galaad partiva con la sfuriata numero due…

“MA BRUTTO IDIOTA!!! MA PERCHE’ PRIMA CHIEDI FAVORI ALLA GENTE E POI LI PESTI A SANGUE PERCHE’ TI CHIEDONO DEI SOLDI?!?!?!?!?!?!?!?!?!?!?!?!?!?”

Anche Sharingan e Dinze partirono a ridere, mentre Aco e Sob ormai stavano ululando dalle risate sfrenate.

E la cosa più comica era che anche Max stava ridendo.

“Vabbè… Tanto qui è una battaglia persa…” constatò Galaad, abbattuto “Gilda God Fury!!!

I cinque ragazzi si misero in fila a posto, davanti al loro capo.

“Allora uomini…”

“Ehm…” obiettò Dinze

“Uff… Uomini e signora… Allora, è il momento di partire per una nuova War Of Emperium…”

Dove andiamo?” chiese Aco

“A Valkirye Realm… Penso che lì vada bene…” calcolò Galaad “Payon è distante, e mi hanno detto che nelle pianure di Lutie sia ricomparso Garm…”

“Vada per Valkirye Realm, allora…” sentenziò Sob

“Allora, ragazzi…” Galaad si voltò verso nord, in direzione Valkirye Realm “Andiamo… Le WOE ci aspettano!!!

 

 

Cinque minuti dopo…

“Ah, Sob?” Sharingan ruppe il silenzio

“Mh?”

Che hai fatto ai capelli?”

 

 

 

 

-Fine Capitolo 2-

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Sìììììììììììììììììììì…… Sono pazzo……… Allora, due parole di spiegazione.

-         Gli SP, o Special Points, sono dei punti che permettono ai personaggi di attivare le Skill;

-         I Warp sono dei portali di luce che trasportano da un luogo all’altro;

-         Contrariamente dal comportamento di Max, i priest possono chiedere soldi in cambio di Warp;

-         Sempre riguardo ai soldi, un Kappa vale 1000 Zeny;

-         Garm è uno dei Boss Monsters, ma di lui parleremo più avanti;

-         Penso che abbiate capito che la sigla WOE sia l’acronimo di War Of Emperium.

Dal prossimo chap capirete perché le Guild Wars si chiamino War Of Emperium.

Ci si vede, amici.

L’autore (denunciato per spionaggio alla Nasa)

TBI

 

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Capitolo 3
*** I Dungeoneers ***


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GOD FURY

 

 

 

 

 

 

 

 

::::CAPITOLO 3 – I DUNGEONEERS::::

 

 

 

Tre ore dopo l’inizio del viaggio da Prontera a Valkirye Realm, Sharingan cominciava ad accusare stanchezza. Non perché era debole o poco resistente. E’ che non ne aveva assolutamente voglia.

“Ma… Gal…” ansimò lui “Perché dobbiamo… Camminare… Insomma, Aco ci può… Teletrasportare…”

“No…” fece Galaad, anche lui leggermente affaticato “Dobbiamo allenarci ancora prima di raggiungere i castelli…”

“Ah, a proposito…” esordì Dinze “Mi spieghi questa cosa dei castelli? Sai, per me è la prima volta…”

“Eh…” la punzecchiò il fratello “La prima volta fa sempre male…”

*THUM*

Galaad rimase scandalizzato dalla potenza che Dinze mise nel colpo. E fu un vero miracolo se l’arco non si spezzò in due parti.

“Deficiente…” commentò aspra lei

“Gh… Gh… T_T” Max era lungo per terra, mentre un altro bernoccolo stava crescendo su quello della volta precedente. Sob stava lacrimando dal ridere. Sharingan approfittò del momento per sedersi su una roccia. Galaad rimase di stucco, mentre Aco gli andò vicino e gli prestò le cure necessarie.

“Beh, neanche io…” disse Sharingan, riportando Galaad alla realtà “Ho mai partecipato a una WOE…”

“Ok…” disse Galaad “Facciamo una pausa di cinque minuti… Mentre Max si riprende, spiego a te e a Dinze come funzionano le War Of Emperium…”

“Vai…”

“Allora” Galaad cominciò la spiegazione “Le War Of Emperium sono fondamentalmente delle competizioni tra le Gilde, per decidere quale sia la più forte… E per decidere appunto quale sia la più forte, si usa il sistema dei castelli, capito?”

“…”

“…”

“…”

“Eh?”

“Allora, nei castelli c’è una sala, chiamata Golden Stage, dove c’è un cristallo gigante, chiamato Emperium. Il compito di chi attacca è distruggerlo, il compito di chi difende è proteggerlo. Se noi riusciamo a distruggere l’Emperium di un castello, abbiamo sia vinto il castello, sia abbiamo battuto la Gilda in difesa…”

“Ho capito, ma così…” osservò Dinze “La battaglia finisce solo quando tutti i componenti di una Gilda muoiono, no?”

“No… C’è una potente magia nei castelli, che fa sì che ogni volta che un guerriero muore, in realtà ritorna fuori dal castello…”

“Meglio, così non ci sono vittime inutili…” commentò Dinze

“Mh… Una potente magia…” pensò il wizard “Mi piacerebbe studiarla…”

“Ne dubito… E’ una potente magia arcana…”

“Ma scusami, Galaad… Ma se quelli che muoiono in realtà resuscitano subito, allora è una guerra infinita… E’ ovvio che quelli che attaccano prima o poi vincono…”

“L’Emperium ha un potere magico…” le spiegò Galaad “Se non viene distrutto entro due ore dall’inizio della WOE, allora scompare da solo e con lui anche la WOE ha termine. Se i difensori riescono a mantenere l’Emperium intatto per due ore, allora hanno vinto…”

“Ho capito…” asserì Sharingan “Beh, non è difficile, no? Basta fare a pezzi tutti quelli in un colpo, e…”

E cosa? Guarda che la corazza dell’Emperium è resistentissima. E poi la Gilda difensore non starà di certo a guardare…”

Vide Max rialzarsi.

“Ok ragazzi, andiamo…”

 

 

Valkirye Realm e i suoi castelli circondavano la Gilda God Fury come una muraglia impenetrabile. Centinaia di valorosi guerrieri, tutti riuniti lì. Galaad si girò attorno, cercando una vecchia conoscenza. Ma tra tutti quei volti era difficile trovarla…

“Ah… Valkirye Realm… Quanto tempo…” Max si guardò attorno vivendo nei ricordi del passato

Ma ve la ricordate” disse nostalgico Sob “L’ultima volta?”

“Sì… Siamo durati cinque minuti…” ghignò Aco

“Gal?”

Sharingan si girò verso Galaad, e lo vide guardarsi intorno.

“Gal, chi stai cercando?”

“Eh?”

Una Dinze molto nervosa mise mano alla faretra al suo fianco, per sentirsi più sicura. Le Gilde di quei tempi erano sempre più pericolose da incontrare. Erano, sì, in sei. Ed erano tutti uniti. Ma poco importava, se c’erano cinque Gilde intere che li circondavano.

“Oh, Marine!!!

Galaad si avvicinò ad una ragazza che indossava un’enigmatica maschera. Marine Lightbringer era una delle più famose priest di Rune Midgard, nonché il Capo Gilda dei Dungeoneers. Una delle Gilde che usciva spesso vittoriosa dalle War Of Emperium.

“Ciao Gal… Ne è passato di tempo…” lo salutò lei “La tua Gilda come va?”

“Benone! Eccoli, sono tutti lì…”

Si girò, ma impallidì subito nel vedere Max e Sob attaccati a due boccali di birra e Sharingan e Aco discutere (molto animatamente) sulla differenza tra Sage e Wizard. L’unica presentabile era Dinze.

“Beh…” Galaad rimase imbarazzato “Beh… Lei è Dinze, la nostra Hunter…”

“Ciao, Dinze…”

“Salve… Marine, giusto?”

“Sì… Non mi conoscete?”

“Ecco…” ammise Galaad “Non ho mai parlato con loro di voi e della vostra Gilda…”

A breve, tutti i membri della God Fury si riunirono. Dopo le presentazioni…

“Ehm… Senti, Marine…”

“Mh?”

Ma i tuoi uomini dove sono?”

“Ah, giusto…” Marine intrecciò le mani in una strana posizione magica “Scusate un attimo…”

Non poterono capire bene cosa stesse accadendo, visto che la maschera non trapelava emozioni. Ma un lampo di luce si abbattè davanti ai loro occhi.

Quando la vista ritornò, dietro a Marine c’erano cinque ragazzi. Due di loro avevano due lunghi archi neri ed intagliati in modo sinistro, ma allo stesso tempo affascinante. Uno degli arcieri aveva lunghi capelli color oro, l’altro castani. Uno era molto alto e muscoloso, ed aveva una corazza molto famigliare a Galaad e Sob. Uno era avvolto in un mantello e brandiva una spada in mano. L’ultimo del gruppo se ne stava seduto per terra, con gli occhi coperti da un Sakkat, un paravento di paglia di tradizione orientale.

“Salve, ragazzi!” li salutò Galaad

“Ma che mi venga un colpo… Galaad!!!

L’arciere biondo gli corse incontro e gli tirò un pugno sulla spalla per saluto. Galaad ricambiò salutandolo con il nome di Zeo. Uno ad uno, tutti i Dungeoneers andarono ad abbracciare Galaad, sotto lo sguardo curioso dei “nostri” ragazzi.

“Ehm… Gal?”

Sharingan gli andò vicino e gli mise una mano sulla spalla.

“Sì, Shari?”

Se ce li presenti…^^”

“Ah…” fece il crusader “Ehm… Sicuro… Allora, quello lì, il crusader gigante, si chiama Lothar. E’ stato come un maestro per me… Poi chi abbiamo? Ah, sì… L’assassino si chiama Tsubo…”

Gli occhi di Max scintillarono. Quello Tsubo emanava aria di superiorità, un’aria da rivale.

“Poi c’è Patri, il knight…”

“Aspetta un momento…” intervenne Sharingan “Che differenza c’è tra crusader e knight?”

Patri fece un ghigno da sotto il cappuccio del mantello.

“Più o meno la stessa tra un wizard ed un sage…”

Sharingan e Aco si guardarono di sottecchi e si fulminarono a vista.

“I due con l’arco…” continuò Galaad “Sono Zeo…” il biondo li salutò con un cenno della mano “…E Urden…”

Dinze strinse a sé l’arco. Quegli hunter dovevano essere veramente potenti.

“Ed infine… Abbiamo Marine Lightbringer, il priest… Nonché il capo della Gilda dei Dungeoneers, la Gilda dove sono cresciuto!”

Rimasero tutti a bocca aperta. Nessuno parlò. La notizia che Galaad fosse cresciuto in mezzo a dei mostri come quelli era impressionante. Toccò ad Aco rompere il ghiaccio.

“Saresti tu, quindi, il capo…” disse Aco

“Già… Dai tuoi vestiti, si direbbe tu sia un priest…”

“Mh… Quell’incantesimo che hai fatto prima… Se non fosse impossibile direi che si trattasse di un Warp Portal a distanza…”

Nonostante avesse il viso coperto, Aco potè capire che stava ridendo.

Che hai da ridere?” chiese, leggermente irritato. Aveva sempre odiato quelli che gli ridevano in faccia.

“No, niente… E’ che è proprio un Warp a distanza… Bravo, sei un ottimo osservatore, Aco…”

Aco prese a rimuginare… Lui aveva faticato sette camicie per imparare il livello base del Warp Portal… E lei era arrivata a crearne uno a distanza… Doveva essere di una potenza a dir poco spaventosa, quella Marine…

E…” notò Sharingan “Voi non avete Wizard?”

“Uh uh uh…” rise Urden “No… I wizard sono inutili nei Dungeoneers… Le mie freccie incantate, dono del più grande blacksmith di Alberta, sono più potenti di qualunque magia…”

Sharingan era impressionato… Frecce magiche? Erano davvero più forti di qualunque sua magia?

Più in là, Sob e Patri si stavano squadrando… Sob cercava di capire chi si celasse dietro a quel mantello… Patri si mise a ridere…

“Eh eh eh… Ehi, crusader… Bella pettinatura…” Sob si fece livido di rabbia

“Beh, Galaad…” disse infine Marine “E’ ora di andare… Ci rivedremo alle WOE, vero?”

“Certo… Ah, Lothar…”

Che c’è?”

Galaad si fece serio: “Ora sono anche io un crusader… Ti dimostrerò che sono più in gamba di te…”

Lothar sorrise e rispose: “Auguri…”

I Dungeoneers sparirono nella luce di un Warp. Tutti i ragazzi della God Fury rimasero in silenzio… Ognuno aveva trovato sul suo cammino un forte avversario...

Galaad…

Quel Lothar era un osso duro, si vedeva ad occhio… Ora aveva lanciato la sfida, sicuro di riuscire a batterlo. Ci sarebbe riuscito? Doveva. Era una questione d’onore…

Sharingan…

Urden lo aveva colpito profondamente con quella storia delle freccie incantate… Doveva scoprire se erano davvero più forti delle sue magie… No, non si sarebbe lasciato scavalcare…

Max…

Nonostante l’assassin chiamato Tsubo non avesse proferito parola, aveva compreso la forza di chi aveva davanti. Era davvero in gamba, ma lui non gli sarebbe stato da meno…

Dinze…

Quell’hunter… Quell’arco… Dannatamente forti, entrambi… Era sicuramente un osso duro, quello Zeo… Le sue frecce le erano fedeli, e non l’avrebbero tradita nemmeno stavolta…

Sob…

Patri gli aveva rivolto parole di scherno… Ma c’era qualcosa in più… Lo aveva già visto da qualche parte… In qualche posto… O in qualche ricordo? Doveva saperlo, ma per saperlo… Doveva batterlo…

Aco…

Un Warp Portal a distanza era quasi un mito, una chimera, una tecnica impossibile… Allora come era potuto succedere? L’aveva visto con i suoi occhi… Marine… Un giorno l’avrebbe superata…

 

 

Galaad si avvicinò ad Aco e gli mise una mano sulla spalla…

“Dai tuoi occhi, direi che vuoi confrontarti con Marine, vero?”

“Certo… Ci puoi scommettere…”

Galaad si allontanò… Dicendo solo…

Dà retta a me, Aco… Non potevi sceglierti rivale più difficile…”

 

 

 

-Fine Capitolo 3-

 

 

 

 

 

 

 

Ah… Come sono soddisfatto quando scrivo dei chap che mi piacciono… Questo mi è piaciuto davvero… Ma ora, un po’ di ordine… Qui c’è uno schema che vi spiegherà bene le classi:

 

 

 

>>

Hunter

 

>>

Archer

+

 

 

|

 

>>

Bard

 

|

 

>>

Assassin

 

>>

Thief

+

 

 

|

 

>>

Rogue

 

|

 

>>

Crusader

 

>>

Swordman

+

 

 

|

 

>>

Knight

Novice

+

 

 

 

 

|

 

>>

Blacksmith

 

>>

Merchant

+

 

 

|

 

>>

Alchemist

 

|

 

>>

Wizard

 

>>

Mage

+

 

 

|

 

>>

Sage

 

|

 

>>

Priest

 

>>

Acolyte

+

 

 

 

 

>>

Monk

 

I colori dovrebbero far capire come funziona, ma per sicurezza:

 

>>

Priest

Acolyte

+

 

 

>>

Monk

 

Vuol dire che un Acolyte può diventare sia Priest che Monk.

 

Una nota che dovrei fare è che il Blacksmith è il Fabbro, il Monk è il Monaco (e non Mongolo), ed il Rogue… Beh, non ne ho idea…

I Dungeoneers e tutti i personaggi appartengono ai rispettivi proprietari.

 

L’autore (si sono perse le speranze di stabilità mentale)

TBI

 

 

 

 

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Capitolo 4
*** Emperium Warp Trap ***


TBI presenta

GOD FURY

 

 

 

 

 

 

 

 

::::CAPITOLO 4 – EMPERIUM WARP TRAP::::

 

 

 

“Forza, ragazzi… Che vi prende?”

Dopo l’incontro con i Dungeoneers, tutta la Gilda God Fury era rimasta in silenzio. La potenza di quei ragazzi li aveva spiazzati, se non addirittura intimoriti.

Galaad era l’unico a non essere in quello stato. Non era impressionato come gli altri. Aveva conservato il suo sangue freddo. Doveva molto a quella Gilda. E ormai li conosceva tutti, per cui non era spaesato come i suoi ragazzi.

Ma loro… Che ne era del fervente animo dei God Fury? Spento?

No… Non era possibile…

Però…

“Suvvia… Dai, le WOE stanno iniziando… Dobbiamo muoverci…”

Nessuna risposta, come prima…

“Insomma! Sharingan!”

Niente…

“Sob! Dinze!”

Silenzio…

“Aco! Max!”

Ancora niente…

“Galaad…” Sharingan sembrò risvegliarsi

“Sì?”

“Tu… Li hai visti?”

“Eh? Cosa vuoi dire?” Galaad aveva gli occhi spalancati

“Sì, insomma… Sono dei mostri!!!” intervenne Dinze “Se tutti sono così… Cosa ne sarà di noi?”

“Avanti, Dinze… Te l’ho spiegato prima…” la rassicurò Galaad “Nessuno può morire nelle WOE…”

“Non è questo…” disse Aco “Ormai siamo demotivati… Demoralizzati…”

“Mi sono sentito una nullità di fronte a quei ragazzi…” disse Max, accompagnato da un mormorio di assenso

Galaad, come tutti gli altri, si era girato verso Sob. Non era nel suo stile, stare in silenzio per tutto questo tempo.

“Sob, tu non dici niente?”

“…”

“Sob…”

“…”

“Sob?”

“…”

“SOB!!!”

In quel momento, gli passò di fianco un monk che gli tirò una spallata vigorosa. Sob rimase ovviamente immobile, ci voleva ben altro per buttarlo a terra. Ma forse era un segno del destino… Quel colpo ridestò l’animo di Sob…

Scrollò vigorosamente la testa, saltò in piedi e mise le mani sulle spalle di Sharingan.

“Sì… Li ho visti…”

“Eh…?”

“Tu hai chiesto se li abbiamo visti, ed io ti rispondo di sì… Li ho visti bene…”

Sharingan abbassò lo sguardo.

E tu?”

“Certo che li ho visti, no?” Sharingan non capiva dove Sob volesse andare a parare

“Bene… Hai visto loro… E hai visto noi?”

“Noi?”

“Siamo forti anche noi, Shari… Anche noi… E tempo qualche giorno, settimana, mese, anno… E anche noi diventeremo forti come loro…”

“Sob…”

“Ma per farlo… Dobbiamo fare queste dannate War Of Emperium!!!!! E’ chiaro?”

Sharingan capì che Sob aveva ragione. Quel discorso aveva svegliato sia la mente del wizard, sia quelle di Aco, Dinze e Max. Galaad gli si avvicinò.

“E’ chiaro!” gridò Sharingan

“Coraggio!” Galaad riprese la leadership del gruppo “Andiamo a conquistare qualche castello!”

 

 

Swanhild. Un castello immenso, ben strutturato. Sotto il controllo di una delle Gilde più famose, i Novae Inflammo.  Si trovava a Nord-Ovest dal centro di Valkirye Realm. Una posizione chiusa ed accentrata allo stesso tempo. Avere quel castello voleva dire occupare una posizione molto importante. Era molto ambito.

Ma nessuno osava avvicinarsi.

I Novae Inflammo erano noti non solo per la forza e lo scarso numero. Ma soprattutto per la loro ineguagliabile intelligenza. La Gilda era composta da un Wizard, un Sage, un Priest ed un Monk. Non contavano sul numero, ma sul valore di ognuno di essi. Inoltre, quattro avversari, ognuno di loro capace di fare magie, non erano molto, diciamo, accomodanti. Dovevano stare attenti.

Galaad varcò per primo la soglia, seguito a ruota da Max, Aco, Sharingan, Dinze e Sob.

“Allora, questo è il piano…” disse Galaad ai suoi, mentre erano tutti fermi davanti al Warp d’ingresso “Va primo Max. Usa il Cloaking in avanscoperta, ed avvertici subito, ok?”

“D’accordo…” estrasse subito un talismano blu, identico a quello degli altri, che dava loro il potere di comunicare telepaticamente

“Poi entriamo io e Sob…” guardò l’amico crusader “Siamo i più resistenti, e mentre Max farà fuori i wizard e gli hunter, noi due faremo un po’ di casino… Spariamo Grand Cross a più non posso, ok?”

“Certo!”

“Per terzi entrano Shari e Dinze. Dinze, tu mira ai wizard… Se ci congelano, è un bel guaio. Le tue frecce comunque dovrebbero essere più veloci di loro…”

“Sì!”

“Shari, tu devi congelare e fulminare, congelare e fulminare… Io e Sob possiamo provare ad accerchiarli in un punto… Tu spara più Thunder Storm che puoi, ok?”

“Va bene…”

“Ultimo, Aco... Aco, tieni d’occhio tutti, specialmente io, Sob e Shari… I Grand Cross ci stancheranno presto, per cui ci dovrai curare… Per Shari, usa i Magnificat… Il Thunder Storm gli consumerà velocemente gli SP…”

“Conta su di me…”

“Quando saremo riusciti a sfondare le difese, Aco e Shari correranno nella Golden Stage e si occuperanno dell’Emperium. Shari, usa il Jupitel Thunder, dopo un po’ dovrebbe cedere… Gli SP te li curerà Aco, al solito modo… Siamo d’accordo?”

“D’accordo!!!” esclamarono a tempo.

 

 

Per Max fu una vera sorpresa constatare che non c’era nessuno nelle vicinanze. Di solito, la prima sala era gremita di wizard e hunter. Strano.

“Ehi, ragazzi! Non c’è nessuno!” disse telepaticamente “Venite!”

“Stai scherzando?” chiese Galaad attraversando il Warp

In effetti c’era un silenzio spettrale, rotto qua e là da qualche spiffero di vento.

“Shari? Scansione totale…”

“Ok… SIGHTRASHER!!!

Due fiamme presero a ruotare attorno a Sharingan, mentre lui teneva gli occhi chiusi per concentrarsi meglio.

“Allora?” chiese Dinze

“L’unica presenza che percepisco… E’ Max che è nascosto in Cloaking…”

Max uscì dal Cloaking.

“Non c’è nessuno, qui…”

Galaad cominciò a riflettere attentamente. Se non erano lì, allora erano tutti nella Golden Stage.

“Andiamo un po’ più avanti, ok?” propose Galaad cautamente

Ma non trovarono nessuno. I corridoi erano assolutamente deserti. Arrivarono velocemente alle scale che conducevano alla Golden Stage. Le torce non riflettevano più di sei ombre. Qualcosa non quadrava. Sicuramente erano tutti alla Golden Stage, alla difesa dell’Emperium.

“Max?”

“Vado… CLOAKING!!!

Ma ancora una volta…

“Vabbè, però… Un po’ più di considerazione…” lo sentirono protestare

“Di nuovo?”

“Ma neanche nella Golden Stage?”

Aco era pensieroso. No… Un conto era trovare nessuno all’entrata, già è dura trovare il corridoio deserto… Ma che non ci sia un’anima davanti all’Emperium…

“Non è possibile, ragazzi!” urlò Dinze, in preda alla tensione “Dev’essere una trappola!!!

Oppure…” pensò Sob “Potrebbero essere andati a conquistare un altro castello…”

“Bene…” ordinò Galaad “Cambio di programma… Io e Max andiamo sull’Emperium, ok?”

E noi?”

“Tu, Dinze, Sob ed Aco… Copriteci le spalle, ok?”

“Ok…”

“Allora, Max… Uno… Due… E…”

 

 

Quando Sharingan aprì gli occhi, vide una maschera davanti a sé...

“Argh!”

“Oh…” fece Marine Lightbringer, scostandosi “Ti sei svegliato…”

“E tu che ci fai qui…” si rimise seduto, con la testa che gli girava

Davanti a sé, vedeva una sala in penombra. Galaad e gli altri non c’erano… C’era solo Marine con lui in quella stanza.

Ma che posto è questo?” le chiese

“Beh, a prima vista, questa è un’ala del castello di Swanhild… Ma…”

Marine si alzò e tirò un sasso contro la parete. Il sasso rimbalzò prima del previsto. Questo voleva dire solo una cosa…

“C’è una cupola di forza…” capì il wizard

“Già… Ho già provato a sfondarla… Ma…”

“Provo io…”

Sharingan chiamò a sé tutta la sua energia… Una sfera blu elettrica si formò nel palmo della sua mano.

“JUPITEL THUNDER!!!

La sfera d’energia volò verso un punto qualunque della cupola, ma Sharingan si rese subito conto di quanto poco fosse stata efficace quella mossa.

La cupola assorbì la sfera.

“Dannazione…”

“Ascolta, Sharingan…” gli disse Marine “Ho notato una cosa… Il terreno non è protetto dalla cupola…”

Sharingan alzò lo sguardo: “Davvero?”

“Già… Però ho provato tutto… Anche la mia magia più potente non è servita a molto…”

“Marine… Come mai siamo qui? E dove sono Galaad e gli altri?”

“I Novae Inflammo non sono stupidi. Hanno messo una trappola sull’Emperium…”

“Una trappola?”

“Appena l’Emperium viene colpito, tutto il pavimento della Golden Stage è diventato un Warp Portal…”

“Accidenti… E gli altri? I miei compagni?”

“Chi lo sa? Probabilmente anche loro sono finiti in una stanza come questa…”

“Mh…”

Dopo qualche secondo di silenzio…

“Sharingan?”

“Sì?”

“Il tuo Jupitel Thunder… A che livello è?”

“Mh… Quattro… Perché?”

Perché posso insegnarti la mia tecnica più potente…”

Cosa? Che tecnica…?”

E’ una magia, l’evoluzione del Thunder Storm… E’ una mia invenzione…”

“Oh… Pensavo che i Priest non potessero apprendere magie…”

Marine gli mostrò il guanto destro. Vi era incastonata una pietra gialla.

“Questa… Si chiama Yellow Gemstone… Le Gemstone, quando vengono usate dai Wizard, aumentano di uno il livello di tutte le Skill… Usate da altri, come da un Priest come me, danno loro il potere di apprendere una magia di un solo tipo… La Gemston gialla mi dà il potere di apprendere una magia di tipo elettrico…”

E allora?”

“Tieni…” gliene porse una “Incastrala nella bacchetta…”

Lui eseguì: “Fatto… E adesso?”

“Ora il livello del Jupitel Thunder è diventato cinque… Sufficiente per imparare la mia tecnica…”

“Ma perché lo fai?” le chiese lui, sospetto “Perché mi insegni una mossa che un giorno potrei usare contro di voi?”

“Intanto, vediamo di uscire di qui… E poi, non riuscireste mai a batterci…”

Sharingan aggrottò la fronte.

“Dài, cominciamo le lezioni… Dobbiamo fare in fretta…”

Perché?”

“Quando passeranno le due ore della War Of Emperium, io e te, così come gli altri, rimarremo chiusi qui dentro…”

Cosa?”

Muoviamoci… Preparati ad imparare la tecnica suprema dell’elemento tuono… Il Lord Of Vermillion…”

 

 

-Fine Capitolo 4-

 

 

 

 

 

 

Finito pure questo… Nei prossimi capitoli, verrà accentuata la rivalità tra i God Fury ed i Dungeoneers. Ci sarà sicuramente da divertirsi…

Per coloro che sono interessati alle Skill, ai luoghi e a tutto il resto, qui c’è il sito ufficiale di Ragnarok Online.

www.euro-ro.net

Ci vediamo alla prossima!

A proposito… Come ha fatto l’Inter a rimontare 3 gol in 6 minuti contro la Sampdoria? Roba da Holly&Benji!!!

 

L’autore (incredulo davanti al culo dell’Inter)

TBI

 

 

 

 

 

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Capitolo 5
*** Liberi ***


TBI presenta

GOD FURY

 

 

 

 

 

 

 

 

::::CAPITOLO 5 – LIBERI::::

 

 

 

 

Tutto sommato era piuttosto divertente, come situazione. O meglio, questo era quello che avrebbe potuto asserire Max: una bella sfida. Lo scenario, in fin dei conti non era certo dei migliori. God Fury e Dungeoneers erano rimasti intrappolati a coppie casuali in sei diverse ale del maniero di Swanhild. E tutti si stavano dando da fare per uscire da lì. Sapevano benissimo che, finite le due ore, sarebbero rimasti intrappolati nel castello per sempre. Eppure…

 

 

“Insomma, che diavolo hai da guardare?”

Il tono di voce di Sob era alquanto irritato. Da quando si era risvegliato, lui e Patri non si erano ancora rivolti la parola. Sob fissava imperterrito la lama della sua spada, mentre Patri fissava il suo rivale, quasi divertito. Dall’apertura del cappuccio si vedevano solamente l’occhio destro e qualche ciocca disordinata di capelli. Sob naturalmente si era accorto, con i suoi riflessi da guerriero, dello sguardo posto su di lui. Inizialmente aveva tentato in tutti i modi di non pensarci, ma poi l’istinto prese il sopravvento. In fondo aveva sempre detestato chi lo fissava con aria di scherno.

“Niente…” il timbro vocale di Patri era al contrario tranquillo. Dal tremore delle spalle, Sob riuscì a dedurre che stava reprimendo una risata.

“Stammi un po’ a sentire… Non so chi tu sia, non so perché mi infastidisci così tanto solo guardandoti e tantomeno so cosa mi impedisca di farti una faccia così di ceffoni…” tuonò il crusader, scattando in piedi

Patri non battè ciglio.

“Ma penso che sia giunto il momento di dirtelo… Muovi il culo e vedi di aiutarmi ad uscire di qui!”

“Stai calmo, piccolo crusader…” si alzò anche Patri “Ci penserà Marine a tirarci fuori di qui…”

“Eh?”

“La sua magia è veramente eccezionale… Ovviamente perché noi siamo i migliori… Anzi, mi chiedo come abbia fatto Galaad a prendere con sé un manipolo di deficienti come voi… Senza offesa, ovviamente, ma se Galaad fosse rimasto con noi… Sarebbe arrivato ai vertici del successo…”

Fu un lampo di luce accecante ad impedire a Sob di saltargli addosso e distruggerlo…

 

 

“Anf… E’ inutile…”

Galaad era esausto. Nonostante l’insistenza e la forza dei colpi, il campo energetico si era dimostrato un avversario troppo ostico. Di fianco a lui, Tsubo cadde in ginocchio. Erano in due, dannazione, ma non riuscivano nemmeno in due a spezzare la barriera…

Cosa facciamo, ora… Sono già passati 90 minuti da quando siamo entrati qui…”

“Ci rimane solo mezz’ora…”

Gal si sedette al fianco dell’assassin.

“La situazione è molto complicata…” constatò Tsubo “Abbiamo finito gli SP, e non abbiamo oggetti curativi con noi… Se aspettiamo di ricaricare normalmente, ci vorrà troppo tempo…”

“La barriera non ha riportato nemmeno la minima scalfitura…” Gal tirò un pugno a terra, guidato dalla frustrazione.

Anche se riuscissimo a ricaricare in due minuti, la situazione sarebbe uguale… Abbiamo già provato ad attaccare in due tempi e in contemporanea, ma è stato tutto inutile…”

Tsubo si studiò i katar lucenti…

“Dobbiamo sperare in Marine…”

“Eh… In effetti, tra le nostre gilde, è quella che ha dalla sua il potenziale distruttivo maggiore… Mi duole ammetterlo, ma nemmeno il nostro Sharingan non è all’altezza… E dubito fortemente che il suo Jupitel Thunder possa buttare giù la barriera…”

“Mh… Credo che la Skill di Marine possa farcela…”

“Dici?” Galaad si fece pensieroso nello studiare la barriera “Mmm… Non saprei dirti… Non nego affatto che il Vermillion sia di una potenza inaudita, certo… Ma non so quanto possa essere efficace…”

“C’è da sperare…” riprese Tsubo “Che sia finita insieme al vostro wizard…”

“Beh… Può darsi che in due ci riescano…”

E poi… Videro solo un lampo abbagliante…

 

 

L’arco nero intagliato era diventato oggetto dell’attenzione di Urden. Il suo fedele arco… Lo adorava come un figlio…

“Fino a quando rimarrai a fissare il tuo arco?”

Urden ruotò lentamente la testa verso la ragazza.

“Lo hai visto con i tuoi occhi, no?” disse piano Urden “Le mie frecce magiche non sono servite a niente… Questa è magia di altissimo livello…”

Qua e là si potevano notare delle frecce di vario colore incastrate nella barriera invisibile, il che creava un assurdo gioco ottico. Le code delle frecce uscivano dal nulla.

Dinze, d’altro canto, era troppo terrorizzata dall’idea di rimanere rinchiusa lì per notare la bizzarria della situazione.

“Non riesco a capire come tu riesca a stare così calmo…”

Cos’altro potrei fare? Sentiamo…”

La ragazza si strinse nelle spalle. Non doveva mostrare il fianco. Si sforzava di mantenere la calma il più possibile.

Ce l’avrebbero fatta… Galaad, Sharingan, suo fratello, Aco, Sob… Qualcuno di loro avrebbe sicuramente trovato una soluzione…

Continuava a ripetersi mentalmente questa nenia come per esorcizzare lungi da sé gli spettri della paura. E un’altra voce, più lontana, ribatteva…

Come puoi esserne così convinta?

Urden si alzò con calma per recuperare le frecce. Erano molto preziose per lui, l’ultimo dono di suo padre. Una volta riposte nella faretra, lisciò accuratamente il suo fedele compagno.

“E piantala con quell’arco!” trasalì Dinze, beccandosi un’occhiata sbieca da parte dell’hunter

“S…Scusami…”

“Non importa…” Urden si avvicinò e le si sedette a fianco

“Rilassati, piccola… Adesso usciremo di qui…”

Normalmente, gli avrebbe sfasciato la mandibola suscitando l’ilarità di suo fratello. C’era solo una persona al mondo a cui aveva permesso di chiamarla così… “La piccola Dinze” anziché “Dinze la Hunter”… E non era certo quell’Urden!

Anche se dovette ammettere a se stessa di essergli stata grata per le parole calde e rincuoranti.

“Ah sì? E come?” si limitò a dire

Urden sorrise impercettibilmente e aprì bocca per dire qualcosa, ma non riuscì a terminare la frase…

 

 

“Grazie, Aco…”

Per l’ennesima volta, Lothar aveva finito i suoi SP. E per l’ennesima volta, Aco li aveva rigenerati alla perfezione.

“Di niente… Tanto non posso fare altro…”

Aco non disse niente… Ma rigenerando i suoi SP si era reso conto di una cosa.

Quel crusader aveva persino più SP di lui, addirittura più di Sharingan, e di solito i wizard raggiungevano dei livelli impressionanti. Inoltre, la sua capacità di recupero era straordinaria. Era finora che sparava Grand Cross, l’arma più potente dei crusader, eppure non faticava a riprendersi in breve tempo. Galaad crollava dopo il quarto colpo consecutivo, mentre Lothar lo aveva usato circa una quindicina di volte.

“Ascolta, secondo te di cosa è fatta questa barriera?”

Aco si diresse piano verso la parete invisibile. Ne tastò la superficie con la mano.

“Beh… A prima vista direi un campo elettrostatico, ma non ne sono del tutto certo…”

“Boh? Io non ci mastico affatto con queste cose…”

Si avvicinò di nuovo alla barriera e cominciò a colpirla con uguale vigore. Aco si sedette sul freddo pavimento. Rimuginò a lungo per non essere diventato un Monk come gli aveva consigliato Galaad, anni prima. Certo, aveva promesso a se stesso sin da piccolo che sarebbe diventato il miglior priest che la storia avesse mai ricordato. E divenne un priest in gamba, non c’era dubbio. Ma quando lui, Galaad, Max e Sob, i primi della gilda God Fury, presero parte alla loro prima WoE, Aco cominciò a dubitare fortemente della sua scelta. Nonostante lui fosse “la quinta colonna” della gilda, con le sue Skill di cura e rigenerazione energie e SP, si sentiva come un fardello. Gli altri combattevano in prima fila, e lui stava indietro a curarli. Importante, certo… Ma lui avrebbe voluto prendere più parte ai combattimenti… Non finì nemmeno di pensare, quando venne accecato da un bagliore incredibilmente intenso…

 

 

Zeo ci stava quasi rinunciando. Non aveva incontrato mai avversario più difficile. Era convinto che avrebbe dovuto dire questa frase nei riguardi della barriera… Ma dovette riservarla alla testa di Max. Da quando erano rinvenuti lì, Zeo aveva sfornato piani su piani per abbattere la barriera… Schemi di attacco, tempi di azione… Tutto accuratamente calcolato…

Ma scusa, Zeo…” lo interruppe Max per l’ennesima volta “Il tuo acutissimo ragionamento fila liscio come l’olio… Ma perché non ci diamo dentro con la cara, vecchia, forza bruta?”

Zeo si passò sconsolato la mano sulla faccia.

“Max… Te lo ripeto per l’ultima volta… E’ inutile andare allo sbaraglio, attaccare senza un piano preciso e senza alcun metodo. Ci vuole calma, riflessione e tempismo…”

“Allora…” ribattè Max “La calma non ce l’abbiamo, perché il tempo passa velocemente… E due ore non sono tante… Per quanto riguarda la riflessione, tu rifletti un po’ quanto ti pare! Prenditi uno specchio e rifletti quanto vuoi, ma io non ci sto a elucubrare su tattiche, piani e cazzate varie! Mi sono sempre fidato del mio istinto, nelle battaglie, nell’addestramento, nella vita… E lo farò anche adesso!”

Zeo sbuffò di fronte alla cocciutaggine di Max, e alzò spallucce come per dire “fa un po’ quello che vuoi” e l’assassin non se lo fece ripetere due volte. Incoccò tranquillamente la freccia nell’arco e prese la mira.

“Attacchiamo contemporaneamente lo stesso punto, ok?”

“Oh!” esclamò Max “E ci voleva tanto?”

Max sguainò i katar impaziente di farli, come spesso soleva dire, “cantare”.

Al mio tre…” fu l’ultima cosa che sentì, prima di essere inghiottito dalla luce…

 

 

Tutti e dieci si risvegliarono nella Golden Stage di Swanhild. Confusi e agitati per l’accaduto, fecero saettare la testa a destra e a manca per capire cosa stesse succedendo. Si resero conto della loro posizione quando notarono frammenti dorati qua e là sul pavimento.

“Ehilà, ragazzi!” Sharingan andò dai suoi per rimetterli in piedi

“Sha… Shari… Ma che diavolo…”

“Io e Marine abbiamo rotto la barriera…”

“Cosa?” Gal sgranò gli occhi “E come avete fatto?”

Sharingan si girò e vide Marine con un indice premuto sulle labbra, o meglio, sulla parte della maschera corrispondente alle labbra.

“Eh… Segreto professionale…” disse il wizard con un affabile sorriso

“Poi me la spieghi… E l’Emperium?” chiese Gal

“L’abbiamo rotto noi…” disse Marine “E’ in gamba, il vostro wizard…”

“Mh…” considerò Urden “Quindi il castello è di entrambe le gilde…”

“Già!”

“Scusate…” fece Max “Ma come siamo usciti da lì?”

“Appena siamo usciti…” spiegò Sharingan “Abbiamo sistemato velocemente i Novae Inflammo… Una volta eliminati loro, la trappola si è annullata automaticamente e ha funzionato al contrario…”

“Capisco…” disse Aco

Sharingan frugò un po’ in tasca e si avvicinò al priest della sua gilda.

“Prendi…” disse Shari, senza farsi notare

“Cos’è?” chiese Aco curiosamente, mentre riceveva una pietra rossa

“L’ho presa al Monk dei Novae prima di eliminarlo… E’ una Red Gemstone…”

Aco non ebbe il tempo di ribattere, perché un lampo rigenerò perfettamente l’Emperium, sotto lo sguardo attonito di tutti i presenti.

Ma che…?” fece Sharingan “Eppure lo avevamo distrutto…”

Marine si mise, inspiegabilmente, a ridere.

“Evidentemente, non è nel regolamento…”

Cosa?”

“Un castello, una gilda… Credo che la WoE durerà finchè non ci sarà una sola gilda qui dentro…”

“Quindi…” chiese Gal con una luce negli occhi “Vuoi dire che combatteremo tra di noi, vero?”

 

 

Gli scontri epici tra God Fury e Dungeoneers stavano per cominciare. Solo una delle due avrebbe primeggiato. Ma chi manterrà il possesso del castello? Galaad contro Lothar… Sharingan contro Urden… Dinze contro Zeo… Sob contro Patri… Aco contro Marine… Max contro Tsubo… Quello che successe dopo, gli scontri, le vittorie e le sconfitte furono riportati nelle Cronache di Swanhild…

 

 

 

 

 

 

-FINE-

 

 

 

 

 

 

 

 

A quasi due mesi dalla prima pubblicazione, la prima parte della saga di God Fury arriva al capitolo conclusivo. Non so quante parti verranno fuori, ma come minimo ho intenzione di scriverne altre due. E poi… Quel che sarà, sarà… Alla prossima, spero presto, con God Fury: Swanhild Chronicles!

 

L’autore (scomunicato)

TBI

 

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