Prom Night

di jessthesohodoll
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Skyeward's room ***
Capitolo 2: *** Fitzsimmons's Room ***
Capitolo 3: *** 3- Huntingbird's room ***



Capitolo 1
*** Skyeward's room ***




Sei ufficialmente invitato al Gran Ballo dello SHIELD. 
è richiesto l'abito elegante 



1
Skyeward's room

 

Da Skye : HO TROVATO IL VESTITO PERFETTO!!!

 

Da Jemma : Io sono in assoluta confusione!

Tutti i vestiti che ho sembrano così inappropriati :(

 

Da Bobbi : Ricordatemi ancora perchè sono

vostra amica e perchè devo venire a questo stupito ballo

 

Da Skye : Andiamo Bobbi, lo sappiamo tutti che non vedi l'ora.

 

Grant Ward era l'unico uomo che riusciva a prepararsi in meno di due minuti. Doccia, Barba, vestito. Non era così difficile.

 

Skye, invece, era in bagno ormai da un'ora.

 

Ancora non sapeva come lei e Jemma ci fossero riuscite, ma il Direttore Coulson sarebbe passato alla storia per essere stato il primo a istituire il “Gran ballo dello SHIELD”

 

Gli agenti Skye e Grant Ward sono cordialmente invitati al

 

Gran ballo dello SHIELD

 

Aperto a tutti gli agenti della nostra agenzia, si terrà all'Hub in nata 13-11-16 alle

ore 21,00. è richiesto l'abito elegante. “ recitava il loro invito.

 

 

E ora, Grant era ormai pronto in piedi al centro della stanza, mentre osservava orgoglioso il nodo della sua cravatta viola.

 

“Quanto ti vuole ancora?” chiese a Skye.

“Non mettermi fretta” disse Skye “Una signora ha bisogno di tempo per farsi bella”

“Tu per me sei sempre bella” disse Grant con un lieve sorriso “Anche al mattino appena sveglia”

“La tua dolcezza non mi farà andare più veloce, Grant Douglas, ma lo apprezzo molto” disse Skye.

“Puoi spiegarmi ancora come sei riuscita a convincere Coulson?” chiese Grant.

 

Era tornato come membro attivo del team quasi cinque anni ormai e sin dal giorno in cui Skye gli aveva detto “Sei un bastardo ma non posso smettere di amarti” la vita di Grant era diventata come un sogno dal quale non voleva svegliarsi.

 

Nonostante tutto, quella piccola ragazza riusciva ancora a sorprenderlo.

 

“Oh, è semplice” disse Skye “Mi è bastato sfoderare i miei infallibili occhioni da cucciolo e dire che, avendo abbandonato la scuola prima del diploma, non ho mai partecipato a un vero ballo scolastico. Poi Jemma mi ha dato una mano dicendo che in Inghilterra non fanno queste cose e che, essendo entrata in accademia quando non aveva ancora compiuto 15 anni, non ha mai partecipato a un vero ballo neanche lei.”

 

“Ma in accademia c'era il ballo annuale” disse Grant confuso “Ricordo bene di esserci andato con qualche ragazza”

“E chi sarebbero queste ragazze?” chiese Skye “Sai che ti dico, non mi interessa e non voglio saperlo. Comunque è esattamente quello che gli ha detto A.C e lei ha risposto che non era abbastanza popolare per essere invitata da qualcuno e che quando ha conosciuto Fitz, lui non era decisamente il tipo da ballo scolastico”

“Ho pena per lui” disse Grant con una risata, mettendosi la giacca scura del completo.

 

Sulle prime era scettico all'idea di lasciare che Skye li comprasse un vestito per l'occasione.

 

Indossi sempre i soliti completi scuri terribilmente noiosi, lascia che ti compri qualcosa di diverso” gli aveva detto Skye.

 

Il completo era composto da camicia bianca, cravatta viola, giacca scura e pantaloni grigio chiaro. Non si sarebbe mai immaginato che un accostamento così diverso di colori potesse stargli bene.

 

Il vestito di Skye era invece ancora avvolto nel mistero. Grant poteva giurare di aver visto un grosso pacco sul loro letto qualche giorno prima, ma Skye lo aveva nascosto dicendo che voleva fargli una sorpresa.

 

“Come ti sta il vestito?” chiese Skye, la voce parzialmente disturbata dal rumore del fon acceso.

“è perfetto” disse Grant “E devo darti ragione, non penso di aver mai indossato qualcosa di simile”

“Te l'avevo detto” disse Skye.

“E quando posso vedere il tuo di vestito?”

“Ancora cinque minuti cowboy, non avere fretta”

“Ma sei lì dentro da più di un'ora” disse Grant “Arriveremo tardi”

“Eccomi” disse Skye esasperata “Sono qui”

 

Grant rimase senza parole.

 

Skye indossava un semplice vestito color crema con una gonna a ruota che finiva appena sopra le sue ginocchia. La parte davanti del vestito era molto semplice, impreziosita solo dal ciondolo a forma di cuore che le aveva regalato per il loro primo anniversario, mentre sul retro vi era una profonda scollatura coperta da uno strato di pizzo bianco molto sexy.

“Allora? Perchè non dici niente?” chiese nervosa Skye “Non ti piace?”

“Sei da togliere il fiato amore” disse Grant, catturando le sue labbra in un tenero bacio.

 

“Ora il mio rossetto è rovinato” sussurrò Skye contro le sue labbra.

“è ancora perfetto” disse Grant.

“Andiamo” disse Skye prendendolo per mano “Magari saremo re e reginetta del ballo”

 

Grant rise divertito e si trattenne dal dire che non erano al liceo e che quindi non ci sarebbe stato nessun re o reginetta del ballo. Skye sarebbe diventata qualcosa di molto di più quella sera, ma non voleva di certo rovinargli la sorpresa.

 

 

 

 

 

 

 

Agent Soho Doll Corner :

 

Ecco un'altra mini long.

 

Ho già previsto di non andare oltre i cinque capitoli.

 

Nei prossimi capitoli vedremo che cosa succede dai FitzSimmons, dagli Huntingbird e dai Philinda, per poi andare al ballo vero a proprio.

 

Non lo so, mi sembrava un idea carina. (e un ottima scusa per mettere i nostri ragazzi in completo)

 

per quel che riguarda il vestito di Grant mi sono ispirata a una delle foto dell'ultimo servizio fotografico di Brett, mentre per quello di Skye me lo sono completamente inventato.

 

Che sorpresa avrà in mente il nostro Ward?

 

Un bacio

 

-jess

 



 

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Capitolo 2
*** Fitzsimmons's Room ***


2- FitzSimmons's room

 

Da Fitz : Ragazzi che cosa vi metterete? Va bene

jeans e maglietta?

 

Da Ward : mi dispiace rovinarti la festa Fitz, ma è richiesto

l'abito elegante. Comunque io metterò quello, visto che Skye

me ne ha comprato uno nuovo

Da Lance:Anche io! Bobbi dice che

è l'unico modo che ha di vedermi

vestito in maniera decente.

 

Da Mack : Anche io! Andiamo Turbo, non è la fine del mondo

 

Da Tripp : Completo elegante fratello!

Non ci sono scuse.

Da Fitz : sono fottuto

 

 

“Dico solo che è un'idea stupida” disse Leopold Fitz per quella che sembrava essere la milionesima volta, e solo nell'ultima ora.

 

Jemma non pote fare altro che sospirare, sapendo bene la poca voglia che aveva il fidanzato di partecipare a un evento simile. La sua scuola superiore era una di quelle scuole private in cui contavano solo l'ordine e la disciplina che non permetteva nessuna forma di divertimento, tanto meno i balli scolastici. Era cresciuta vedendo le sue vicine di casa eccitarsi, andare in giro a provare acconciature, trucchi e vestiti, mentre lei non ne aveva avuto neanche la possibilità.

 

“Oh Fitz” disse Jemma dal bagno.

“Siamo troppo vecchi per i balli scolastici” disse Fitz “Sembreremo stupidi. E non voglio vedere quanto Ward, Mack, Tripp o Lance saranno meravigliosi nei loro completi, mentre io sono a dir poco ridicolo”

 

Era così sin dai tempi dell'Accademia. Quando Jemma aveva finalmente l'opportunità di partecipare a un ballo, aveva incontrato un persona come Fitz, completamente allergica ad ogni tipo di evento mondano.

 

“Mi dispiace Jemma, ma devo dare da mangiare al robot” era di sicuro la sua scusa preferita.

 

Avevano subito una forte battuta d'arresto qualche anno prima. Erano rimasti separati per fin troppo tempo, e quando Jemma era tornata le cose non erano di certo migliorate. Leo lo incolpava di averlo lasciato solo nel momento del bisogno e Jemma credeva seriamente di aver fatto la cosa giusta.

 

Credeva di averlo perso per sempre.

 

Ma ci pensò Mack a sistemare le cose.

“Affrontate i vostri dannati problemi” gli aveva detto “E non costringetemi a rinchiudervi in uno stanzino”.

 

Aveva ragione. Le cose erano migliorate da allora, e Jemma aveva capito che Leo era molto più che un semplice amico.

 

Ma ora , Fitz era nella più totale crisi.

 

Per tutti gli anni di Accademia aveva cercato in tutti i modi di convincerlo, con scarsi risultati.

 

Il motivo era molto semplice.

 

Non faceva altro che dirgli che con i vestiti eleganti era a dir poco ridicolo, che sembrava un cameriere e che niente con quel taglio poteva stargli bene, in più non riusciva più ad allacciarsi una dannata cravatta dopo l'incidente del Mad Pod. Quando era ancora in Scozia poi, ogni singola ragazza che cercava di invitare lo rifiutava, lasciandolo sempre da solo.

 

A nulla era valso il tentativo di fargli capire che lei non era come le altre.

 

“Dimmi perchè non posso venire con i miei soliti jeans” chiese frustrato Fitz, cercando ancora di fare il nodo alla cravatta.

“Perchè è richiesto l'abito elegante” rispose paziente Jemma.

“Io odio questi dannati balli scolastici”

“Primo, non è un ballo scolastico, ma una serata di gala” disse Jemma “E secondo, quale diamine è il problema?”

“Mi sento sempre sotto osservazione, come una stupida bambola di pezza. Farò di sicuro qualcosa di sbagliato a rovinerò la serata a tutti.”

“Oh Leo” disse Jemma “Non accadrà nulla di tutto questo. Sei un uomo dolce e affascinante, non hai niente da invidiare ai nostri amici”

“Se lo dici tu” disse Leo.

“Come ti sta il vestito?”chiese Jemma.

“Ridicolo come sempre” disse Fitz “In più non riesco a fare il nodo alla cravatta”

“Se mi dai ancora cinque minuti, ti aiuto io”

“Io non voglio venire Jemma”

“E vuoi mandarmi da sola?” chiese Jemma arrabbiata “Puoi smettere di comportarti come un bambino? Andrà tutto bene. Sogno da sempre di partecipare a un evento simile, mettermi un vestito elegante e ballare un lento con il mio cavaliere. Puoi fare questo sforzo per me?”

“Se me lo chiedi così” disse Fitz sorridendo “Penso di poter fare questo sforzo. Ma perchè ci stai mettendo così tanto?”

 

Jemma uscì dal bagno, e Leo pensò che ne era valsa la pena aspettare ogni singolo minuto. Simmons indossava un semplice vestito nero con le maniche lunghe di pizzo, lungo appena al di sotto delle ginocchia.

 

I suoi corti capelli castani le incorniciavano perfettamente il volto, tirati indietro da un cerchietto dorato.

 

“Hey Leo” disse Jemma, con un sorriso timido “Va tutto bene?”

 

Leo era rimasto senza parole.

 

“Si, tutto bene” disse Leo, senza fiato.

“Fammi vedere” disse Jemma avvicinandosi a lui “Ecco fatto”

“Sei-Sei bellissima” disse Leo.

“Oh, grazie Leo” disse Jemma arrossendo “Vogliamo andare?”

 

E prendendola per mano, Leo pensò che per una volta poteva anche fare questo sforzo.

 

Lo avrebbe fatto per Jemma.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Agent Soho doll corner:

 

BUON COMPLEANNO A ME!!! sono 23!

 

a quanto pare non ho ancora perso il vizio di invecchiare, ma ci sto lavorando.

 

Tolta questa nota di servizio, mi è stato fatto notare che in realtà in inghilterra ci sono i balli scolastici! Scusate la distrazione, non avevo controllato

 

 

un po' di Fitzsimmons fluffosi.

 

Un bacio

 

 

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Capitolo 3
*** 3- Huntingbird's room ***


3- Huntinbird's room
 
Da Lance : Bobbi sta per uccidermi
 
Da  Ward : che hai fatto?
Da Lance:Perché deve sempre essere colpa mia?
 
Da Mack : Perché è sempre colpa tua
Da Tripp :  ti conviene scappare, fratello
Da Fitz : si, concordo
Da Lance : Vi odio
 
“Quando esco da questo bagno voglio vederti già vestito, non scherzo” .
Sarebbe facile se Lance riuscisse a trovare il suo fottuto farfallino. Era raro che Lance Hunter lasciasse che qualcuno lo vedesse vestito come un perfetto damerino. Diamine, non sapeva nemmeno se poteva considerarsi una vero agente, ed era comunque stato invitato.
Era ancora impresso nella memoria di Skye quando Bobbi lo chiuse fuori dalla porta della loro camera,così come mamma Hunter lo aveva fatto e lei aveva avuto la sfortuna di aprire la porta. Grant, da bravo vicino di camera, aveva dovuto prestarli un paio della sue mutande e lo avevano fatto dormire sul piccolo divano della loro camera. E quella era solo una delle tante cose imbarazzanti che gli erano capitate da quando faceva parte di quel team.
Ma una cosa positiva era accaduta : Era tornato con Bobbi. Un veloce matrimonio a Las Vegas dopo una missione e Bobbi era tornata ad essere la signora Hunter.
E poi, stava dannatamente bene con il pancione. Quasi tutti non lo sapevano, ma Lance Hunter era un inguaribile romantico e già si immaginava che faccino potesse avere la loro bambina.
Dio, sperava davvero prendesse tutto da Bobbi. Una bambina con i suoi lineamenti sarebbe stata agghiacciante.
“Tua figlia mi sta facendo diventare matta” disse Bobbi, da dentro il bagno.
“Vuoi che usi il mio fascino per calmare la piccola Izzie come faccio sempre?” chiese Lance.
“Bel tentativo, Hunter. Non vedrai il mio vestito finchè non sarò pronta” disse Bobbi, in parte coperta dal rumore dell’asciugacapelli.
“Oh” disse Lance, fingendosi offeso “Questo mi ferisce nel mio orgoglio di futuro padre. E poi perché siete tutte così misteriose?”
“Che intendi?”
“Ward mi ha detto che anche Skye gli nasconde il vestito, nonostante abbia visto una scatola molto sospetta qualche giorno fa. Fitz mi ha detto che Simmons ha aspettato fino all’ultimo minuto per comprare il suo e pare che May tenga il suo dietro un paio di porte di qui solo lei sa il codice. Che c’è sotto?”
“Patto segreto con le ragazze” disse semplicemente Bobbi.
“Commenterete le nostre stupide facce nella vostra tipica serata tra ragazze?”
“Oh tesoro” disse Bobbi “Mi conosci così bene”
Finalmente, Lance riuscì a trovare il suo farfallino sotto i manganelli di Bobbi. Pericolo scampato.
Se lo legò con precisione, sperando di sembrare un agente segreto, quando molto probabilmente sarebbe assomigliato a un cameriere.
“Oh ti metti in tiro come tutti gli uomini, o niento sesso per una settimana.” Era stato l’ultimatum di Bobbi.
Bene, almeno non avrebbe dormito sul divano della sala comune, o su quello in camera di Skye e Ward, quella notte. (Era accaduto più spesso di quanto Lance volesse ammettere)
I suoi capelli erano stati tirati indietro con la brillantina e Lance già rimpiangeva i suoi capelli così sapientemente scompigliati. Le scarpe di pelle erano tremendamente strette ma tutto sommato il risultato non era male.
Indossava il completo più classico che l’anonimo centro commerciale dell’ohio dove si erano fermati per fare acquisti potesse offrire, ma se la sua signora lo voleva vestito così avrebbe fatto uno sforzo.
Il vestito di Bobbi, come quello delle altre ragazze, era ancora avvolto nel mistero. Lance poteva giurare di aver visto un indistinto ammasso di tulle nero sporgere dalla custodia attaccata in bagno, poco prima che Bobbi lo cacciasse via.
“Ho sentito che sarà presente anche il capitano Rogers” disse assorto Lance. Non era di certo stata Skye a dirlo. Dopo tutto aveva passato solo una settimana a dire “Incontrerò Captain America” come un disco rotto (Tale pseudo padre adottivo, tale figlioccia).
“Anche Stark e Pepper.” Disse Bobbi “E Clint e Natasha”
Interessante. Clint Burton, uno dei più letali agenti dello shield ed ex marito di Bobbi, sarebbe stato presente.
Dopo tutto, Lance aveva parecchio in comune con lui. Entrambe avevano avuto la “sfortuna” di sposare Barbara Morse almeno una volta nella vita, anzi Lance l’aveva anche risposata e messa incinta, e molto probabilmente tutto nella stessa notte.
Ma ora Burton non aveva occhi che per la Romanoff. E di sicuro Lance non poteva biasimarlo.
“Ti sto sentendo pensare da qui, Lancelott” disse Bobbi, apparendo sulla soglia.
Ed era come vedere un dannato angelo biondo. Anche incinta di sei mesi, Bobbi continuava a meravigliarlo. L’ammasso indistinto di tulle  metteva bene in risalto le sue forme morbide, rimanendo dannatamente sexy grazie a una vertiginosa scollatura e a un paio di sexy spalline dorate. In più, i lunghi boccoli erano stati acconciati in una maniera che non stava di certo aiutando il povero Lance.
“Hai intenzione di rimanere a bocca aperta ancora per molto?” chiese Bobbi, alzando i capelli per fargli chiudere la lampo.
“Sei bellissima” disse Lance, baciandole la spalla nuda.
“L’ho capito dalla tua stupida espressione,Hunter”
“No, davvero. Sei da mozzare il fiato” disse Lance “Ti metterei incinta,se non l’avessi già fatto”
“Evidentemente questo è il massimo che posso chiedere come complimento” disse Bobbi, baciandolo sulle labbra, un po’ per farlo smettere di parlare, e un po’ perché era dannatamente adorabile quando balbettava.
Arrivato alla festa, il povero capitano Rogers venne tempestato di domande da una eccitatissima Skye, Ward stava trovando tremendamente piacevole la compagnia del sergente Barnes, il dottor Banner stava amabilmente conversando con due emozionatissimi Fitzsimmons e Stark stava facendo ballare Pepper, assicurandosi che tutti gli stessero guardando. Anche Thor era presente mentre May sembrava essersi trasformata in un adolescente in sua presenza (cosa che annoiò molto Coulson). Bobbi notò anche Natasha e Clint, nel bel mezzo della pista da ballo.
La Romanoff indossava un conturbante vestito rosso, ma a parte quello stava cercando di sostenere un incredibilmente ubriaco Clint, e per questo non la invidiava di certo.
“Rilassati” le sussurrò Lance “Sei la più bella di tutte”
E Bobbi incominciò seriamente a crederci.
 
 
 
Agent Soho Doll corner :
non so se si è notato che ultimamente sono fissata con gli Huntingbird.
Comunque, io vi saluto. Questa è la mia ultima fic prima delle vacanze! Ci si vede a settembre.
Un bacio
jess
 

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