quando l'odio diventa amore

di ele_storm07
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** l'estate diventa impegnativa ***
Capitolo 2: *** Una giornata in piena tranquillità... o forse no ***
Capitolo 3: *** Primo giorno: partenza e arrivo ***
Capitolo 4: *** secondo giorno: secondi fini? ***
Capitolo 5: *** Terzo giorno: serata con sorpresa ***
Capitolo 6: *** quarto giorno: mattinata da incubo ***
Capitolo 7: *** quarto giorno: un pomeriggio alla ricerca di... amore? ***
Capitolo 8: *** quinto giorno: prova annullata è uguale a giorno di svago ***
Capitolo 9: *** mattina del sesto giorno ***
Capitolo 10: *** conclusione del sesto giorno ***
Capitolo 11: *** Settimo giorno: annuncio importante ***
Capitolo 12: *** una nuova avventura? ***
Capitolo 13: *** Sentimenti scoperti ***



Capitolo 1
*** l'estate diventa impegnativa ***


Era una calda giornata estiva a Magnolia e i maghi delle varie gilde si stavano godendo la brezza marina in spiaggia chi sotto l'ombrellone a leggere una rivista, chi al bar a bere una bibita fresca e chi invece si divertiva a fare castelli o a distruggere quelli degli altri sotto il sole cocente di mezzo giorno.

«Non osare mettere acqua nel mio castello altrimenti di butto giù tutta la montagna stupido fiammifero!»
«Non è una montagna idiota è un vulcano e se non la smetti di urlare lo faccio eruttare sulla tua casetta!»
Natsu e Gajeel continuavano ad urlare così forte che svegliarono una maga del requip stesa a prendere il sole lì accanto, cisa che la fece letteralmente incazzare.
«Brutti idioti mi avete svegliato!! Ora subirete la mia ira e nessuno vi potrà salvare CAPITOO?!?!».

Una Lucy alquanto allarmata per le conseguenze che ciò avrebbe potuti causare cercò di prendere in mano la situazione: «E-Erza...ehm...vieni con me non pensare a quegli scemi...dai ti offro una torta alla panna e fragole..» sentite quelle untime tre parole ("torta", "panna" e "fragole") la rossa smise subito di prestare attenzione ai due maghi, i quali nel frattempo avevano assunto un'espressione alquanto terrorizzata.
Non appena videro Erza e Lucy allontanarsi per dirigersi verso il bar tirarono un gran respiro di sollievo per averla scampata.
L'avvertimento però non bastò perché ripresero subito ad insultarsi attirando subito l'attenzione di tutta la spiaggia. A quel punto una Levy piuttosto imbarazzata per la situazione decise,per farli calmare definitivamente, di allontanarli l'uno dall'altro: «Gajeel vieni con me Mira mi ha chiesto di trovare qualcubo per giocare a pallavolo.»
«E perché proprio io scusa?»
«Mi pare ovvio, Natsu non sa giocare e Gray figurati se si stacca da quel pezzo di ghiaccio galleggiante che ha creato! E poi lo sai è meglio non far incazzare Mira».
«Ok ok va bene arrivo».

Effettivamente Gray aveva creato un pezzo di ghiaccio in mezzo all'acqua perché non riusciva a sopportare il caldo e ci si era meso a dormire sopra. Juvia lo osservava ormai da minuti ma lui non dava alcun segno di volersi svegliare così decise di andare a prendere una bibita fresca dato che nemmeno lei reggeva bene il caldo.
Proprio quando Juvia scomoarve sott'acqua per tornare a riva Gray fu svegliato dal rumore dell'acqua provicato dalla maga «Juvia sei tu?» nessuno risposta.. «Boh l'avrò sognato».
Prima che potesse chiudere gli occhi però qualcosa attirò la sua attenzione, un oggetto rotondo stava volando...no..non stava volando..stava precipitando..si proprio su di lui. Si butto in acqua appena in tempo per schivare la palla che Gajeel aveva appena lanciato, la quale distrusse completamente la tavoletta di ghiaccio di Gray.
«Ma cosa diamine ti è saltato in mente idiota! Volevi forse uccidermi?!»
«Era solo una palla ghiacciolo!»
«Si ma l'hai tirata ad una velocità tale da uccidere un greezly!»
«Ragazzi BASTA!»
Levy non ca la faceva più di questi litigi e si era messa ad urlare a sua volta.   
  
Il resto della giornata continuò più o meno nello stesso modo fino a che Erza non esplose di rabbia al punto che nemmeno una seconda torta alla panna e fragole poteva fermarla e se la prese con i soliti tre imbecilli.
La sera tornarono tutti in gilda e nei rispettivi appartamenti ma il Master aveva convocato tutti alle 22 per un annuncio e molti erano ansiosi di sapere di cosa si trattasse.

Una volta arrivati tutti all'appuntamento all'entrata della gilda il Master fece il tanto atteso annuncio:
«Buonasera a tutti ragazzi, prima di tutto volevo dirvi che quest'anno la nostra gilda ha programmato un viaggio estivo di 10 giorni in un'altra città, ciò prevede ovviamente l'alloggio in un hotel e alcune missioni e gare sportive che si svolgeranno durente il tempo stabilito. Solo un limitato numero di partecipanti è ammesso purtroppo e io e Mirajane abbiamo privveduto a scegliere tra voi i maghi megliori mentre tutti gli altti potranno godersi due settimane di completo relax senza bisogno di intraprendere missioni...diciamo come premio di consolazione!»
«Si esatto» intervenne Mira «Ora vi elenco coloro che potranno partecipare all'iniziativa» annunciò l'albina e cominciò a eggere la lista:   
«Erza Scarlett»     
«Natsu Dragneel», «Sono tutto un fuoco!» esplose Natsu. 
«Gray Fullbuster»
«Lucy Heartphilia» 
«Levy McGarden»
«Gajeel Redfox», «Ghihihi» rise il drago.
«Juvia Loxar»  
«Laxus Dreyar» 
«Ovviamente dato che il Master resterà qui a godersi il totale relax con tutti gli altri io parteciperò con coloro che sono stati scelti, all'iniziativa» disse Mira in tono dolce e aggiunse poi con un tono giusto un po' meno dolce «GUAI A VOI SE OSATE COMPORTARVI MALE!»

Il Master riprese la parola: «Si partirà tra due giorni, giusto il tempo di fare le valigie e prepararvi, voi restate qui tutti gli altri possono anche andare ritirarsi».
Una volta che tutti gli altri se ne furono andati Mira riprese: «Allora ragzzi avete qualche domanda?»
«Le stanze d'albergo sono singole o miste?»
«Gray sei il solito pervertito!» glu disse lucy dantogli uno schiaffo sulla testa.
«Che vuoi era solo per sapere!»
«Rivale in amore come osi schiaffeggiare il mio Gray-sama! »
Lucy per ladisperazione si portò una mano sulla fronte.
«Nessuna delle due cose Gray, le stanze sono a coppie: ragazzi con ragazzi e ragazze con ragazze per di più si due piani diversi così non avremo complicazioni».
«Con che mezzo partiamo?» si intromise un Natsu un po' preoccupato.
«Andremo in aereo Natsu, preparati un sonnifero perché non voglio avere problemi con il pilota se dai di stomaco, non credo ci sia altro da aggiungere ci vediamo domani ragazzi, buonanotte!»


*angolo autrice* Salve a tutti :) pubblicherò il prossimo capitolo il prima possibile e appena ho qualche buona idea, a presto :*

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Capitolo 2
*** Una giornata in piena tranquillità... o forse no ***


~~Il giorno seguente ognuno dei maghi scelti erano rimasti a casa per preparare le proprie valigie in attesa della partenza.
Proprio per questo in gilda c'era un'insolita pace, inoltre molti dei maghi che non sarebbero partiti avevano già scelto una missione e rimanevano in pochi ai tavoli ad annoiarsi a morte.

Natsu come al solito invece di preparare una vera e propria valigia aveva preso un borsone più o meno grande e ci aveva ficcato dentro svariate maglie, pantaloni e gilet, tutti pressocché identici a parte per qualche strappo qua e là.
«Happy sei sicuro di voler riempire quello zainetto con solamente dei pesci?»
«Aye Natsu! Non ho bisogno di altro!» rispose l'exceed blu con un sorriso sincero.
Finito di riempire il borsone Natsu e Happy uscirono di casa diretti ad un appartamento in particolare.
Lucy, appena svaglia aveva fatto una doccia, si era vestita e aveva aperto la fibestra per far arieggiare la sua stanza. Poi si era messa di impegno a trovare una valigia abbastanza grande che contenesse i vestiti necessari che le sarebbero serviti nei giorni seguenti.
«Non credi che siano troppi quei vestiti?».
A Lucy prese letteralmente un infarto, non di aspettava minimamente che quell'idiota di Natsu comparisse sul davanzale della finestra insieme a Happy...o meglio se lo aspettava ma non quel giorno!
«Natsu sei un cretino! Mi hai fatto prendere un infarto!»
Corse alla finestra e la chiuse lasciando Natsu fuori, il quale appoggiò la faccia sul vetro e cominciò a lamentarsi «Dai Lu aprimii, ti posso dare una mano. Si può sapere che hai oggi?» «Staccati subito da lì brutto idiota, mi sporchi tutto il vetro!».
Alla fine una volta finito di riempire la valigia Lucy decise che era il momento di aprire a Natsu così si diresse nella stanza dove lo aveva lasciato chiuso fuori dalla finestra e notò che quell'idiota dai capelli rosa si era addormentato con la faccia appoggiata sul vetro.
Le venne in mente di fargli uno scherzo per vendicarsi di averle sporcato tutto lvetro di saliva.
Aprì la finestra e quello, che ancora dormiva ed era perso nei suoi sogni, cascò a terra come un sacco di patate e si svegliò di botto non appena toccò il suolo: «Eh chi? cosa? Che è successo? Happy dove sei?!».
«AHAHAHAHAH» tuonò fragorosa la risata di Lucy in tutta la stanza «Ti ho fregato scemo! Ahahahah ci sei cascato nel vero senso della parola!»
Natsu la guardò con uno sguardo furbo e malizioso e lei smise subito di ridere non avendo pensato alle conseguenze che il suo scherzo poteva comportare.
Happy, che non aveva dato alcun segno di essere sveglio, era rimasto per terra a sonnecchiare.
Natsu si alzò in piedi spolverandosi i pantaloni e continuando a fissarla con lo stesso sguardo. Tutto ad un tratto le saltò addosso e cascarono sul pavimento entrambi. Lui cominciò a farle il solletico per vendicarsi dello scherzo mentre diceva ridendo «Ah si? Ti diverti? Bene ora ti faccio ridere io!»            
«No basta..sme..smettila Natsuuuuu!» disse lei tra una risata ed un'altra.
Le grida della ragazze svegliarono il piccolo gatto blu che prese a volare sopra di loro. Non appena Natsu ebbe compiuto la sua vendetta si rialzò le fece un cenno di saluto e saltò giù dalla finestra seguito dall'inseparabile amico felino.
Lucy restò immobile e solo dopo qualche interminabile seco di si decise ad alzarsi da terra. Si affacciò alla finestra e vide i due allontanarsi inseguendosi a vicenda.
«È proprio un bambino» aggiunse poi con un sorriso.

Gray non aveva la minima idea di come si facesse una valigia e non sapeva a chi chiedere, Natsu lo avrebbe considerato un idiota e Gajeel non sarebbe stato fi meno..restavano le ragazze: Erza si sarebbe incazzata e gli avrebbe fatto una ramanzina che non finiva più. Lucy sicuramente avrebbe avuto da fare per preparare la sua valigia dato che era fissata con i vestiti e la moda e poi sicuramente Natsu era già al suo appartamento a fare il deficiente. Levy stava sicuramente già litigando con Gajeel e l'unica che restava era Juvia..ma perché proprio lei, già non lo lasciava un attimo, questo era l'unico momento in cui poteva stare solo dato che anche lei aveva bisogno di prepararsi una valigia per il viaggio. Ma lui aveva bisogno di aiuto e nonostante si sentisse un idiota a chiedere una cosa del genere decise che avrebbe comunque chiesto aiuto alla maga dell'acqua, essendo lei l'unica disposta ad aiutarlo.
Juvia nel frattempo stava tentando di chiudere la sua valigia che essendo troppo piccola per contenere i vestiti necessari al viaggio non accennava a cedere sotto il peso della ragazza che ci si era seduta sopra.
All'improvviso qualcuno bussò alla porta e lei si chiede chi fosse a quell'ora del mattino, così andò ad aprire la porta lasciando che la valigia si riaprisse.
Juvia aprì la porta e si ritrovò di fronte il suo amato Gray-sama. Rimase alquanto stupita da quella visita inaspettata e cominciò a chiedere: «G-Gray-sama..ehm..cosa ci fai qui? Juvia non si aspettava che..»
«Sono venuto perché mi servirebbe una mano con la valigia..ecco io..non so fare una valigia e mi chiedevo se tu potessi aiutarmi» disse Gray un po' imbarazzato per aver ammesso di non essere capace.
«S-si Juvia sarebbe felice di aiutare Gray-sama a preparare la sua valigia ma..Juvia non riesce a chiudere la sua, Gray-sama potrebbe prima aiutarla per favore?»
«Ma certo!» annuì Gray.
Juvia lo accolse in casa e gli mostrò la valigia.
«Juvia forse ti servirebbe una valigia più grande».  
«Ma Juvia non ha un'tra valigia..».
« Beh potremmo chiedere a Lucy, lei è strapiena di valigie di ogni genere».
«Gray-sama tu hai sempre delle idee splendide!» e gli lanciò le braccia al collo, dopo però per la troppa emozione svenne, ma Gray la prese appena in tempo prima che cadesse a terra e la pose sul divano.
Mentre la guardava aspettando che si svegliasse, si addormentò lui stesso seduto con la testa di Juvia in grembo.
Gray si svegliò quasi subito e, una volta accortosi di che ora fosse, decise di svegliare la maga dell'acqua (ovviamente prima facendole posare la testa su un cuscino facendo finta di niente). Andarono da Lucy a chiederle una valigia e poi Juvia aiutò Gray a preparare la sua.

Nel frattempo una Levy alquanto incazzata si stava dirigendo a casa di Gajeel. «Gajeel brutto idiota ridammi il mio libro!!» cominciò ad urlare lei bussando. «Hey nanetta», disse lui aprendo la porta, «Non ti permettere di rivolgerti a me così capito? E poi io non ho il tuo libro, non mi accusare senza avere prove!». «Io mi rivolgo a chi mi pare come mi pare CHIARO?!».
La maga entrò in casa del ragazzo senza che lui la potesse fermare, si diresse verso il salotto e aprì la valigia che questo aveva appena chiuso cominciando a tirare fuori magliette e calzini. «Ma si può sapere che hai intenzione di fare??» disse lui con un tono un po' scocciato, prendendola da dietro per la vita e poggiandola sul divano senza ascoltare le inutili proteste di lei. «Voglio il mio libro cretino! So che è lì dentro non pensare di farla franca!». «Ma si può sapere di quale libro stai parlando?» le disse qundo si fu calmata «Mira mi ha detto che ieri lo hai preso tu quando l'ho lasciato sul bancone, quello blu con una grande stella arancione sopra, so che lo hai fatto apposta ammettilo!».
«Aah dici quello, no non l'ho fatto apposta non vedendo il proprietario ho detto a Mira che lo avrei preso io e che se questo si fosse fatto vivo di mandarlo da me...hai proprio capito male». Levy rimase in silenzio e Gajeel andò a prendere il libro che aveva messo in camera sua. quando tornò lei gli disse una specie di "Grazie" con un filo di voce e lui aggiunse «Quando vorrai scusarti sono qui eh...». Ma alla ragazza non piaceva affatto l'ironia del drago così prese il libro e si avviò verso la porta senza dire una parola. Mentre apriva la porta però si sentì un po' in colpa per averlo accusato ingiustamente, così si girò e disse: «M-mi dispiace..ehm..ci vediamo domani» e corse via verso casa.
Erza invece fu l'unica che riuscì a preparare la propria valigia in completa tranquillità godendosi quindi il resto del pomeriggio e sperimentando nuove tecniche.

*angolo autrice* Buongiornoooo oggi un nuovo capitolo  della mia prima storia sinceramente non so come mi vengono certe idee. In ogni caso non so se riuscirò a scrivere il prossimo capitolo questa settimana perché questi sono stati due giorni occasionali e ho avuto tempo, mentre nei prossimi giorni sarò un po' impegnata. Comunque spero vi sia piaciuta e che continuerete a leggere! :3

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Capitolo 3
*** Primo giorno: partenza e arrivo ***


~~La mattina dopo era il grande giorno, quello della partenza. Erano già tutti pronti e con le valigie preparate e attendevano Mira in aeroporto.
Tutto a un tratto sbucò da un corridoio e li raggiunse tutta trafelata.
«Scusate il ritardo ragazzi ma...uff... c'è stato un imprevisto...uff... si unirà a noi anche un'altra persona» disse un po' a tratti per poter riprendere fiato.
«Gerard sarà qui a momenti ragazzi» aggiunse poi.  
A sentire quel nome Erza trasalì, non lo vedeva da tempo ormai e pensava di essercisi abituata ma non appena seppe che sarebbe partito con loro fu invasa da una felicità smisurata.
Si voltò verso Juvia e la prese da parte «Senti Juvia mi faresti un favore?»
«Certo Erza-chan chiedi pure a Juvia»
«Lucy e Levy vorranno stare sicuramente vicine in aereo e quindi saremmo state vicine io e te ma dato che...ecco...io non vedo Gerard da un sacco di tempo, mi chiedevo se..», ma la blu non le lasciò finire la frase «Se Juvia può cedere il posto a lui? Ma certo! E poi Juvia potrà anche avere l'occasione di stare vicina al suo Gray-sama!» le diventarono gli occhi a cuore e cominciò a fantasticare.
«Grazie mille Juvia» la ringraziò Erza sorridendole dolcemente.
Poi andò da Gray e gli intimò di accobtentare Juvia almeno per quella volta sennò lacosa avrebbe avuto conseguenze catastrofiche per lui e per tutti gli altri.  
Dopo aver aspattato Gerard per 5 interminabili minuti questo arrivò e andarono a fare i biglietti.


Una volta saliti in aereo Levy e Lucy si sedettero vicine, Juvia lasciò il posto libero accanto a sé dietro alle due maghe e Erza si sedette al posto dietro a quello della blu. I ragazzi che come al solito arrivavano sempre per ultimi trovarono pochi posti dove sedersi così Gray andò dritto da Juvia per non far scatenare l'ira di Erza, Gerard non volendo sedersi da solo si sedette accanto alla rossa e quei due casinari di Natsu e Gajeel dovettero sedersi vicini ai posti di fronte a Lucy e Levy.


In tutto il viaggio durò 3 lunghe ore, ognuno cercava di rilassarsi come poteva ma Lucy e Levy trovarono difficoltà avendo di fronte quei due casinari che si insultavano ogni due minuti così decisero di fare a cambio di posto: Lucy finì accanto a Natsu e Levy accanto a Gajeel.
Nel frattempo Erza e Gerard parlavano del più e del meno e ogni tanto uno dei due arrossiva.
Juvia invece si era tranquillamente assopita sulla spalla del suo amato che era in evidente imbarazzo ed era diventato visibilmente rosso in viso, cosa di cui si accorse Gajeel mentre passava lì accanto per fare una capatina in bagno.
«Ehi ghiacciolo, sei tutto rosso, non sarà mica per Juvia?» lo provocò.
Gray non se lo aspettava proprio e fu colto di sorpresa «Eehh ma che dici? Come diamine ti è saltato in mente??»
«Ghihihihi» rise il drago allontanandosi.


Una volta arrivati in aeroporto Lucy cercò di svegliare Natsu che le si era addormentato in grembo ma questo non accennava a muoversi, così decise che gli avrebbe tirato una marea di schiaffi finché non si fosse svegliato. Fortunatamente per lui al primo saltò in piedi.

Gray non ebbe bisogno di sforzarsi a svegliare la maga dell'acqua dato che appena le sfiorò un ciuffo questa prese a sbadigliare e si alzò dalla sua spalla incurante lei stessa di dove avesse dormito per tutto il viaggio. Pensava piuttosto al fatto che non avesse potuto guardare il suo amato essendosi addormentata.

Gajeel e Levy erano stati in silenzio per tutto il viaggio e lei stava chiudendo il libro che aveva appena finito di leggere, (quello che aveva preso la mattina prima da Gajeel) mentre lui, essendo stato a guardarla per tutto il viaggio, trovò fifficile staccare gli occhi da quelle splendide ciocche celesti.


Essendo partiti piuttosto tardi a causa di alcuni imprevisti non ebbero il tempo per farsi un giro in città e si diressero subito all'hotel per sistemarsi.

«Allora ragazzi io ho provveduto a dividere le stanze ma dato che sia le ragazze sia i ragazzi sono dispari allora mi sono fatta dare due stanze da tre: la prima stanza, la 101 al primo piano, sarà per me e Erza, la 102, sempre sullo stesso piano sarà per Lucy, Levy e Juvia. Quelle per i ragazzi sono la 201 e la 202 al secondo piano; dato che non si possono mettere Gray, Natsu e Gajeel insieme... direi che mettiamo Gray con Gerard e Gajeel e Natsu con Laxus che li terrà buoni entrambi, tutti d'accordo?»

«Ehm...perché li devo tenere buoni io scusa?» obbiettò Laxus.

«Perché sei il più responsabile» gli rispose Mira con un sorriso che intendeva solo "obbedisci o passi i guai".
«Sai che la reputo come un'offesa vero?» si intromise Gerard.
«Beh accontentatevi, ci vediamo per la cena qui alle otto in punto. NON OSATE FARE TARDI!». Detto questo ognuno si ritirò nella propria camera per sistemarsi.


Alle 20 in punto erano tutti nella hall pronti e preparati per andare a cena così da non far incazzare Mira. Tutti tranne uno...Laxus che era andato a chiedere informazioni per il giorno dopo, cosa che ovviamente non gli permisero di sapere. Cercò quindi di sbrigarsi a tornare prima che Mira se ne accorgesse, ma girando per un imboccare un altro corridoio andò a sbattere cobntro qualcuno ed entrambi finirono a terra. Non aopena riaprì gli occhi dopo la caduta e notò che la ragazza che le era andata addosso e che ora si trovava sdraiata sopra di lui un po' intontita era nientemeno che le bella Mira. Ecco ora era proprio nei guai.
Far arrabbiare il demone era il peggior errore che si potesse connettere. Con sua grande sorpresa però la ragazza lo guardò e gli sorrise «Scusami andavo di fretta non me ne sono accorta». Lei cercò di rialzarsi e il drago del fulmine le diede una mano, una volta in piedi Mira si spolverò il vestito.. si uno splendido vestito viola che si intonava alla pietra che aveva al collo come ciondolo. Laxus rimase qualche attimo di troppo a fissarla, il che scatenò un violento rossore sulle guance di lei, poi decisero di darsi una mossa perché erano in estreno ritardo.


Il resto della serata fu stranamente tranquillo e la sera non ci fu nessun evento in particolare, così ogni mago poté andare a dormire presto in attesa della lunga giornata che li attendeva.
...
Ma che dico, quale tranquillità, a Fairy Tail c'è senpre qualcosa che scatena l'inferno!


Natsu invece di andare nella propria stanza seguì Lucy nella sua, la quale lo chiuse fuori dalla stanza per non essere disturbata. Almeno per 10 giorni voleva dormire in pace e tranquillità senza ritroversi Natsu dentro al letto ogni mattina. Nel frattempo il ragazzo si era addormentato sulla porta mentre aspettava che lei gli aprisse. Dopo pochi minuti però si sentì in colpa, poteva almeno restare con lui per un po' e poi andare a dormire. Così riaprì la porta e il ragazzo cadde a terra davanti ai suoi piedi e si risvegliò di botto strillando il nome di Happy, ma il micio non era potuto partire con loro non potendo prendere l'aereo.
Una volta accortosi di dove si trovasse schizzo nella camera della ragazza e cominciò a saltare sul letto.
«Ehi Natsu fermati che stai facendo?!».
«E dai Luuu fammi divertire un po', su vieni a saltare con meeee».
«Non ci penso nemmeno, brutto idiota come ti salta in mente? Scendi SUBITO da lì!!».
«Ok non ti incazzare! Mammamia che scocciatura».
«Che hai detto? Guarda che chiamo Erza!».
«Ehm..ho..» tentò di inventarsi una scusa, ma l'unica cosa che gli uscì fu: «ho detto che sei bellissima quando ti incazzi Lu!» ecco questo forse non avrebbe dovuto dirlo.
«FUORI!» gli disse lei arrossendo, «Ma..», «HO DETTO FUORI, NATSU DRAGNEEL», il ragazzo restò immobile «ORA!» a quel punto schizzò come un razzo fuori dalla stanza e salì le scale di corsa. Si chiedeva cosa avesse mai detto per farla arrabbiare così, dopotutto lo pensava davvero, decise che si sarebbe scusato il giorno seguente sperando che non sarebbe stata ancora arrabbiata.


Levy aveva pensato bene di fare una scappata in biblioteca per prendere un libro da leggere quella sera prima di addormentarsi, ma la trovò chiusa. Tornò quindi indietro ma incontrò Gajeel che mangiava del ferro appoggiato al muro di un corridoio. 
«Ma non ti sei già mangiato mezzo mondo a cena?».
«E quindi? Solo il ferro mi sazia, e poi a te cisa importa?».
«A me? Ah no niente era solo per dire».
«Per dire che?».
«Per dire e basta».
«Tu non me la racconti giusta».
«No è diverso, io non te la racconto proprio!» e si incamminò verso la sua stanza. Gajeel si staccò dal muro e la seguì.
«Quindi c'è qualcosa che non va..».
«Io non ho mai detto questo».
«Però lo intendevi».
«Ma si può sapere che vuoi? E poi perché mi stai seguendo?».
« Beh sai com'è anche la mia stanza è di là quindi mi pare ovvio che..».
«Io non ho mai detto che sto andando in camera». Fu colto di sorpresa da quest'affermazione e cercò una scusa plausibile.
«Ehm...mi pare ovvio la strada è questa..».
«Come ti pare». Proseguirono in silenzio per un altro corridoio poi lei invece di salire le scale fece per girare a destra, verso il bar.
«Ehi dove vai?» le chiese sorpreso lui.
«Ti ho detto che non ho mai menzionato il fatto che mi stessi dirigendo in camera, buonanotte mangiaferro». Gli rispose lei senza girarsi. 
«Ehm..notte» e salì in camera.
Dopo pochi minuti quando Levy fu certa che fosse entrato in camera salì le scale a sua volta e si diresse verso la propria stanza. Fece appena in tempo a schivare un Natsu in modalità razzo che schizzava fuori dalla stanza dopo aver udito le urla dell'amica.


Nel frattempo Gray era andato al bar dell'hotel per prendere una bibita fresca dato che, come al solito, sentiva molto caldo.
Juvia lo aveva perso di vista e aveva iniziato a cercarlo, stanca alla fine di girare a zonzi si sedette su una panchina nel giardino dell'hotel.
Gray, che intanto si era scolato sette bicchieri di aranciata quasi congelata, continuava a senire caldo e decise di andare a fare una passeggiata chiedendosi per quale strano motivo la blu non lo stesse seguendo ormai da un bel po' "Che le fosse successo qualcosa?" Pensò "Ma no figuriamoci".
Appena uscito dall'entrata principale fu attirato da un colore blu acceso che vide dietro ad un albero...in effetti era strano come potesse vedere quel colore in mezzo al buio della sera, però lo riconobbe quasi subito e si avvicinò.
La ragazza era sdraiata sulla panchina,  era evidentemente stanca nonostante in aereo avesse dormito sulla sua spalla durente tutto il viaggio. Il solo pensiero lo fece arrossire e non seppe nemmeno perché. Si chinò all'altezza del viso della ragazza e la chiamò per farla svegliare, si sarebbe ammalata se fosse rimasta lì, d'altra parte era fresco lì fuori.
«Mmm..» fece la ragazza senza aprire gli occhi.
«Juvia non pupi dormire qui, ti potresti ammalare su alzati andiamo dentro».
«Juvia è molto stanca non ce la fa ad alzarsi» rispose lei sempre con gli occhi chiusi e con voce asonnata.
"E ora che faccio? La lascio qui? Non posso lasciarla qui ad ammalarsi poi non si gode lavacanza se resta a letto per la febbre" pensava intanto il ragazzo.
«Va bene mi costringi a portarti di peso» disse infine, ma lei si era già riaddormentata e non lo sentì.
La prese in braccio e notò che era estremamente leggera. Si incamminò verso l'entrata posteriore dato che la stanza delle ragazze era più facilmente raggiungibile da lì. E poi non voleva incontrare per caso Natsu i Gajeel con la ragazza in braccio, gli avrebbero fatto una testa così con le lori inutili chiacchiere.
Aperta la porta posteriore si diresse verso le scale, non avrebbe preso l'ascensore per un solo piano nonostante stesse portando una ragazza in braccio, non era da lui evitare le sfide e per lui questa era una sfida. Mentre saliva non poté fare a meno di guardare il viso innocente della ragazza, sul quale da un po' si era dipinto un bellissimo sorriso "Chissà cosa sta sognando per avere un sorriso così.. Ma che sto pensando!".
Finita la rampa di scale imboccò il corridoio di destra e arrivò davanti alla stanza delle ragazze...non aveva pensato però a come portare Juvia dentro.
Fu alquanto fortunato però che all'interno ci fossero Lucy e Levy. Così dopo aver bussato la maga dello script aprì la porta e si sorprese nel vedere Juvia in braccio a Gray.
«Ehm..si era addormentata in giardino e non voleva alzarsi quindi ho pensato di portarla qui» cercò di giustificarsi lui. 
Lucy nel frattempo si era affacciata dalla porta del bagno: «E brava Juvia, stai diventando furba vedo» disse a bassa voce sghignazzando, ma Gray la sentì «Come scusa?».
«Ehm..ultimamente Juvia dorme sempre non credi anche tu Levy-chan?».
«Si si infatti, grazie mille Gray per averla portata..vieni poggiala sul letto». Gray entrò la poggiò su uno dei tre letti e tornò verso la porta «Beh allora buonanotte ragazze» disse girandosi e dando un ultimo sguardo a Juvia.
«Notte Gray a domani» gli risposero sorridendo le due.


Gerard aveva chiesto a Erza di fare una passeggiata nel giardino dell'hotel e lei aveva ovviamente accettato con immenso piacere.
«Allora, come va in gilda?».
«Diciamo tutto bene anche se ogni tanto mi tocca calmare quei due idioti di Natsu e Gray».
«Ahahah dai non preoccuparti, per questi giorni mi preoccuperò io di prenderli a calci se osano comportarsi male».
«Sei sicuro che ti ascoltino?».
«Ma si dai, in fondo anche io so farmi temere» le disse facendole l'occhiolino. Erza arrossì visibilmente, ma era buio e Gerard non se ne accorse continuando a camminare accanto a lei.
«È bella la luna oggi» disse rivolgendo lo sguardo alla luna piena di quella sera che iluuminava tutti gli alberi attorno a loro.
«Si è stupenda» confermò lei.
«Perché non ci sediamo?».
«Si è una bella idea» "Pessima idea" constatò dopo essersi seduta.
Se camminava aveva qualcosa da fare mentre così era stressante perché erano entrambi fermi immobili e in silenzio e nessuno dei due osava prendere parola.
«Erza mi sei mancata.», la rossa fu colta di sorpresa e gli rivolse lo sguardo notando che lui la stava guardando negli occhi con uno sguardo sincero. Diceva sul serio. Poi lui riprese parola.
«Ho pensato a te molto spesso e a quando ti avrei rivista, ho contato i giorni..sono esattamente 132 giorni..» ammise.
Lei fu colpita da quella specie di confessione, ma non capiva a cosa lui volesse arrivare, stava parlando da amico o c'era qualcosa di più tra loro? Erza non lo sapeva ma anche lui le era mancato.
«Anche tu mi sei mancato». Lui le sorrise ma poi restarono in silenzio per svariati minuti che sembrarono interminabili.  
«Si è fatto tardi andiamo di accomoagno in stanza», «Si forse è meglio». Gli sorrise. Poi si avviarono entrambi verso l'entrata principale dell'hotel.

Non appena arrivarono davanti alla stanza della ragazza lei si girò per dargli la buonanotte, ma lui la colse di sorpresa e le diede un bacio sulla guancia.
«Allora buonanotte» le disse poi arrossendo.
«B-buonanotte, ci vediamo domani». Entrò e chiuse la porta appoggiandosi contro di essa con la schiena e scivolo piano piano sul pavimento ripensando a quel gesto inatteso.
Dopo un po' che era rimasta lì ferma immobile si decise a cambiarsi e a mettersi sotto le coperte in attesa che arrivasse Mira e parlare un po' con lei di tutta questa storia.
Sarebbe sicuramente stata una vacanza lunga e piena di eventi inaspettati, ma non osava immagibare quali.
Voleva chiedere consiglio a Mira su come comportarsi con Gerard ma lei le aveva detto che sarebbe andata nella "stanza proibita" quindi sapeva che avrebbe fatto tardi. Si addormentò.


Mira nel frattempo era andata a sistemare alcune cose nella "stanza proibita" (perché conteneva tutte le informazioni per i giorni seguenti che solo lei poteva sapere) e aveva accidentalmente lasciato la porta aperta.
Laxus passando di lì se ne accorse e si appoggiò alla porta aspettando che la ragazza si girasse.
Non appena Mira ebbe finito di ordinare le due carte si girò e quasi non si prese un infarto alla vista del ragazzo del fulmine.
«Facciamo le ore piccole?» le chiese lui con un sorrisetto.
«Non puoi entrare qui e lo sapevi, nessuno ti darà informazioni sui prossimi 9 giorni quindi è inutile che cerchi di corrompermi capito?».
«Sai che la mia curiosità non ha limiti, se voglio sapere qualcosa la scopro in qualche modo».
«Bene allora fammi sapere se la tua "mente geniale" ti porta a qualche conclusione mister-sveloognitipodisegreto» gli disse lei con aria di sfida avvicinandoglisi.
«Ah e buona fortuna con le tue indagini, buonanotte». Lo spinse fuori dalla stanza e richiuse la porta, quella ragazza lo faceva letteralmente impazzire.

 


*Angolo autrice* stavolta l'ho allungata un po' ma credo che saranno lunghi anche i prossimi capitoli perché ho troppe idee tutte messe insieme e voglio dare spazio ad ognuna di esse. Cooomunque, fatemi sapere se vi piace la storia :)
Inoltre ringrazio chi ha già recensito, lo apprezzo molto.
A presto! :3

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Capitolo 4
*** secondo giorno: secondi fini? ***


~~«Cioè mi stai dicendo che tu stavi veramente dormendo???» esplose Lucy.
«Juvia non capisce, si è addormentata sulla panchina e poi si è risvegliata qui..».
«Juvia stai dicendo sul serio? Vuoi dire che non ti sei accorta che Gray ti ha trovata lì fuori, non ti sei accorta che ha provato a svegliarti, non ti sei nemmeno accorta che si stava preoccupando per la tua salute, ma che soprattutto non ti sei accorta che ti ha portata in braccio fino a qui e ti ha poggiata sul letto prima di uscire da quella porta????».
«CHE?!» chiese Juvia e subiti dopo divenne comoletamente rossa in viso e si rimise sotto le coperte imbarazzata ripensando alle parole dell'amica.
Si erano svegliate da pochi minuti e Juvia aveva appena detto di non ricordarsi come fosse arrivata lì.
«Ragazze vi devo dire una cosa..» disse poi Lucy con un tono abbastanza serio.
«Lucy-chan è successo qualcosa?» si preoccupò subito Juvia.
Raccontò alle due amiche ciò che la sera prima le aveva detto Natsu.
«Ma perché diavolo lo hai cacciato?!» urlò Levy.
«Sicuramente non diceva sul serio e a me da fastidio essere presa in giro..»
«Beh fidati che se non lo pensava davvero non lo avrebbe detto» la interruppe la maga dello script.
«Juvia è d'accordo con Levy-chan secondo Juvia Natsu lo pensa veramente e non ha tutti i torti» le disse la blu facendole l'occhiolino. Lucy sorrise confortata dai consigli delle amiche.
Poi dopo essersi preparate si diressero tutte e tre in mensa per la colazione.


Natsu fermò Lucy prima che entrasse con gli altri. «Lucy mi spiace per ieri, sinceramente non capisco perché tu ti sia arrabbiata però non mi piace quando litighiamo..» si scusò lui.
«Non fa niente Natsu, è colpa mia magari ho inteso male, non preoccuparti non sono arrabbiata con te» gli disse lei con un sorriso sincero. Lui ricambiò il sorriso e poi entrarono insieme nella mesa raggiungendo gli altri.


Juvia, mentre tutti gli altri facevano colazione aveva preferito restare in camera non sentendosi bene.
«Ma Juvia dov'è finita?» chiese Gray un po' preoccupato.
«Ha detto che non si sentiva molto bene e che probabilmente avrebbe saltato la colazione...Vai a vedere come sta magari le fa piacere, ah e portale un cornetto la colazione è il pasto più importante non si può saltare» gli rispose Lucy.
Gray decise di seguire il consiglio della compagna e si incamminò verso la stanza della maga dell'acqua.
Appena arrivato bussò piano alla porta.
La ragazza, che era sotto le coperte ancora tutta rossa per aver scoperto che il suo Gray-sama l'aveva portata in braccio fino in camera, sentì bussare e si alzò dal letto dirigendosi verso la porta della stanza.
Aperta laporta si ritrovò davanti il ragazzo e richiuse subito la porta appoggiandocisi con le spalle.
«Ehi Juvia ma che fai? Aprimi forza, che hai oggi?», la ragazza riaprì lentamente la porta.
«S-scusa Gray-sama Juvia non si sente molto bene».
«Ti credo ieri sera ti sei addormentata in giardino, dai su ti ho portato un cornetto devi mangiare qualcosa fammi entrare».
Lei si fece da parte per farlo passare,  era in evidente imbarazzo ed era diventata ancora più rossa di prima.
«Quindi Gray-sama ieri ha portato Juvia in braccio fino in camera?». Lui non si aspettava questa domanda e lì per lì non seppe cosa rispondere.
«Ehm..si ma..tu non stavi dormendo?». Juvia sentendolo ammettere da lui stesso arrossì ancora di più.
«Lucy-chan e Levy-chan li hanno detto a Juvia stamattina» disse lei abbassandi lo sguardo. Gli fece tenerezza.
«Ora mangia che hai bisogno di energie».
«Si, ehm..grazie Gray-sama».


«Lu mi accompagni un secondo al bar?». 
«Che devi prendere?».
«Non si risponde ad una domanda con un'tra domanda non lo sai?».
«Beh ora li hai fatto anche tu ahahah. "Si, che devi prendere?"».
«Una bottiglia di coca cola, io e Gajeel..no niente accompagnami».
«Ragazzi vi ricordo che tra un quarto d'ora ci vediamo nella hall, PUNTUALI!» si intromise Mira.
«Ricevuto!» esclamarono entrambi un po' spaventati.
«Ma si può sapere a cosa ti serve la coca cola?? E poi Gajeel che c'entra?».
«Quante domande, deciditi!» poi rivolgendosi al barista «Una bottiglia da un litro di coca cola per favore».
«Allora?».
«Allora che?».
«Cosa ci fai con la cica cola?».
«Mi spiace non te loposso dire».
«E perché no?».
«Lo scoprirai dopo cosa ci faccio con la coca cola».
«Se lo dici tu».
«Io vado a posarla mi accompagni?».
«Si tanto mi sono già preparata le cose stamattina appena sveglia, andiamo».
«Salirono le scale e Natsu tirò fuori la chiave per aprire la porta, la girò nella toppa e spinse. La stanza era pressocché in ordine, a parte una cosa: c'erano tre valigie una delle quali era completamente vuota con tutti i vestiti sparsi su un letto. Gli altri due letti immacolati.
«Suppongo sia tuo quel letto Natsu».
«Esatto» le rispose lui con un sorriso colpevole. Posò la coca cola nel minifrigo e si diresse verso la porta,ma si accorse che lei non lo stava seguendo.
«Cos'è questa roba?» il suo sguardo era stato attratto da uno zainettocon dentro strani oggetti.
«Ehmm... niente ora andiamo sennò Mira ci fa passare i guai» disse trasinandola via e chiudendo la porta.


Arrivarono nella hall e trovarono tutti gli altri che li aspettavano.
«Se ritardavate un altro minuto passavate i guai» li fulminò Mira con lo sguardo.
«Allora vi spiego come saranno strutturate le prove: abbiamo 5 giorni di prive e tre giorni di libertà, l'ultimo giorno è quello della partenza. I gironi sono disposti in questo modo: prova, svago, prova, prova, svago, prova, svago, prova e partenza. Ogni prova si svolgerà di mattina mentre di pomeriggio saranno annunciati i risultati e ognuno di voi potrà essere libero di fare ciò che vuole...entro i limiti del "comportarsi bene". Nessuno di voi sarà a conoscenza della prova del giorno seguente in modo tale che nessuno possa prepararsi, se qualcuno bara sarà automaticamente espulso e impegnatevi al massimo perché ci sarà una ricompensa per il vincitore».
«La prova di oggi?» la interruppe Laxus.
«La prova di oggi consiste in uno sport, in questo caso il surf, quindi avrete due ore e mezza per allenarvi e poi si comincerà la prova, che avrà luogo alla spiaggia qui accanto, ci vediamo lì buona fortuna» sorrise e si dileguò.
Dopo pochi secondi riapparve da dietro un angolo: «Ah dimenticavo..ognuno di voi potrà sfryttare al meglio i propri poteri» aggiunse facendo l'occhiolino, poi scomparve nuovamente.


Arrivati sulla spiaggia dopo essersi cambiati e messi in costume, ognuno scelse una tavola, erano state messe lì apposta per loro. Le tavole dei ragazzi rispecchiavano la loro magia: quella di Natsu rosso fuoco con una fiamma disegnata sotto, quella di Gray del colore del ghiaccio, quella di Gajeel del colore del ferro, quella di Laxus di colore giallo acceso con un fulmine disegnato sopra. Quelle delle ragazze invece presentavano graziosi disegni di fiori, ogni tavola un fiore diverso: Lucy prese quella con una Gardenia bianca, Juvia quella con una Peonia blu, Levy scelse la tavola con una Viola e Erza la tavola con disegnata su una rosa rosso acceso.

Mira e Gerard, conoscendo il programma dei giorni che sarebbero seguiti, non avrebbero partecipato ad alcuna competizione. Insomma erano gli unici che la vacanza se la godevano davvero.

Dopo alcuni tentativi e allenamenti la gara ebbe inizio. Essendo tutti e tre dragon-slayer, Natsu, Gajeel e Laxus non riuscivano a stare in piedi sulla tavola, presi subito dal mal di mare. Furono infatti squalificati e Gray fu proclamato da subito vincitore essendo l'unico ancora in piedi. Gray però voleva comunque gareggiare perché non gli sembrava giusto, ma Mira glielo vietò e lui non osò obbiettare. Le ragazze gareggiarono separatamente ai ragazzi, sia per le diverse qualità fisiche sia per le diverse prestazioni.

Si diede inizio alla gara e Juvia fu incaricata di creare le onde, essendo lei ovviamente la maga dell'acqua aveva un vantaggio. Lucy però non era da meno, avendo a disposizione l'aiuto di Aquarius.
Le quattro ragazze coniciarono a dare il meglio di loro stesse in qiesta gara e i ragazzi le guardavano a bocca aperta, non riuscendo a capacitarsi di come potessero riuscire ad eccellere in uno sport così difficile quando loro nemmeno sapevano stare in piedi sulla tavola.
Erza tentò di prendere l'onda più grande ma trovò qualche difficoltà fu costretta a cambiare obbiettivo. Nel farlo però sbagliò qualcosa e la sua tavola si impennò facendola finire dritta in acqua.
«Erza squalificata!» urlò Mira scrivendo su un foglio qualche appunto.
Lucy nel frattempo si era dostratta a guardare Erza che si catapultava in acqua e perse l'equilibrio.
A quel punto chiamò subiro Acquarius che stabilizzò la sua tavola prima che la ragazza potesse fare un bel tuffo. Juvia intanto stava sfruttando il suo potere per muovere le acque a suo favore,  creando onde magnifiche. Questo ovviamente le fece guadagnare punti. Levy stava trovando un po' di difficoltà e le venne in mente di usare il suo potere per stabilizzare l'onda che stava cavalcando, così creò un getto d'aria che fece alzare l'onda. Inizialmente quest'idea funzionò, poi però si aggiunse alla sua magia anche il vento, che fece alzare ancora di più l'onda, Levy perse l'equilibrio e cadde in acqua.
«Levy squalificata! Restano in gioco Juvia e Lucy!» annunciò Mira.
Le due ragazze continuarono a competere l'una contro l'altra ma infine Juvia era troppo stremata e si lasciò andare, si sarebbe accontentata del secondo posto.
Lucy uscì vincitrice dalla gare e, essendo arrivata l'ora di pranzo, tutti quanti si diressero all'hotel per mangiare qualcosa.


Finito di pranzare Mira espose i risultati della gara:

Ragazzi:
1°Gray Fullbuster = 10. 
squalificati: Natsu Dragneel = 0, Gajeel Redfox = 0, Laxus Dreyar = 0.  

Ragazze:
1°Lucy Heartphilia = 10. 
2°Juvia Loxar = 7.
3°Levy McGarden = 5.
4°Erza Scarlett = 3.

Dopo aver visto la classifica Mira gli diede appuntamento alle 16 nella hall.
All'ora precisa erano tutti lì ad aspettarla, lei entrò pochi minuti dopo.


«Allora ragazzi, avrete tutti visto la classifica, volevo solo dirvi che alla fine di questi giorni ci sarà una classefica finale e chi avrà più punti sarà proclamato vincitore e avrà un'adeguata ricompensa, i punti saranno i seguenti: il primo 10, il secondo 7, il terzo 5 e il quarto 3; chi sarà squalificato ovviamente riceverà 0 punti. Non demoralizzatevi avete ancora 4 prove davanti chiunque potrà uscire vincitore, vero Gerard?» chiese al ragazzo. 
«Verissimo, ricordatevi che Mira ha SEMPRE ragione» disse imitandola. Tutti scoppiarono a ridere, Mira compresa.
«Quindi, come promesso, adesso avete il pomeriggio libero, fino alle 19:30, l'ora in cui abbiamo l'appuntamento di fronte alla mensa, quindi kon fate tardi o ve ne pentirete amaramente. A dopo.» aggiunse poi con un sorriso.


Mira si diresse nella sua "stanza segreta" per mettere a posto la sua classifica. Una volta sistemata uscì dalla stanza e cercò le chiavi nella tasca. Non le trovò e pensò di averle lasciate nella stanza, anche se non ricordava di averle tolte dalla tasca dopo aver aperto la porta.
«Cerchi qualcosa?» le disse una vice fin troppo familiare. Si voltò, un ragazzo biondo era appoggiato con le spalle al muro oppsto rispetto a dove stava lei e stava facendo girare qualcosa ad un dito. Le SUE chiavi.
«Laxus dammi le chiavi. SUBITO».
«Guarda che muca sono come qugli idioti, non mi fai paura Mirajane» le disse provocandola.
«Ah si? Non ti faccio paura? Vedi quanta paura avrai se non mi dai quelle chiavi».
«Ti avevo detto che quando voglio qualcosa la ottengo no?».
«Io ti ho avvertito Laxus, non fai bene a provocarmi. DAMMI LE CHIAVI».
«Tanto lo sappiamo entrambi che non puoi trasformarti qui, distruggeresti tutto e spaventeresti l'intero hotel...e poi chi ripagherebbe i danni? Io? Tu? Figuriamoci».
«Stai zitto. Se non vuoi ridarmi le chiavi stai almeno zitto» gli disse lei iniziando a dirigersi verso le scale.
«E se non volessi fare nemmeno questo?» le disse lui bloccandole la strada.
«Allora lasciami passare, un bel pugno non mi vieta nessuno di dartelo».
«Non lo faresti» disse lui sorridendo.
«E chi te lo assicura» gli rispose lei puntandogli il dito contro.
«Il fatto che non vuoi farmi del male» si avvicinò a Mira.
«Mmm..interessante come tu sia così sicuro di te» disse provocandolo «peccato che tu non sappia cosa io voglia o meno» aggiunse poi appoggiandogli il pugno con delicatezza sulla guancia, poi gli spostò il braccio, gli tolse le chiavi dalla mano e si diresse verso le scale.
Il ragazzo non si era mosso di un millimetro mentre Mira se ne andava. Si girò solamente quando lei era già scomoarsa al primo piano poi andò in camera a riposarsi ripensando al significato delle parole che gli aveva detto "cosa vuole veramente?" Si chiese più volte, poi si addormentò.


«No Natsu non puoi venire con me, Juvia e Levy, noi andiamo a fare shopping in città e non vogliamo intralci, ci vediamo dopo.» disse Lucy all'amico che voleva a tutti i costi andare con loro.
«Ha ragione Fiammifero lasciale stare per una volta e poi io ho un'idea migliore, ghihihihihi» propose il drago di ferro.
«Aaaahhh ho capito che intendi» disse Matsu con un sorriso d'intesa.
«Rendete partecipe anche me?» si intromise Gray.
«Si vieni ti spieghiamo tutto appena arriviamo in camera» rispose Natsu, poi si incamminarono verso le scale.
«Che avranno mai in mente quei tre?» si domandò Levy.
«Non lo so, lasciamo stare tanto saranno sicuramente cavolate».
«Ma Erza-chan?» chiese Juvia.
«Ha detto che lei e Gerard sarebbero andati a fare una passeggiata» rispose Lucy, «Una passeggiata insieme» aggiunse poi sottolineando l'ultima parola con un sorrisetto, guardando le due ragazze. Le tre scoppiarono a ridere e poi uscirono dall'entrata principale per usvire e andare in città a fare spese.

 

«Ragazzi la coca cola l'ho comprata stamattina, Lucy era con me ma non sa nulla del piano» disse Natsu.
«Allora aspetta, aspetta, aspetta. Uno: di quale piano state parlando? Due: Natsu tu e Lucy secondo me non siete solo amici» gli disse Gray.
«Che intendi scusa?» chiese il rosato.
«Mammamia che idiota che ho davanti!» esclamò Gray sbattendosi una mano sulla fronte per la disperazione.
«Tanto per rispondere alla tua domanda: il nostro "piano" consiste nel fare uno scherzo alle ragazze» si intromise Gajeel.
«Con..con una coca cola?» si stupì il mago del ghiaccio.
«Ma no quella è solo una parte!» rispose Natsu.
«E il resto in cosa consiste?».
«Allora noi avevamo pensato di offrire la coca cola alle ragazze entrando nella loro camera uni di noi prende le chiavi stasera e mentre tutti sono a cena uno di noi a turno prepara il piano per far prendere un colpo a tutte e tre» spiegò Natsu.
«Mmm.. devo dire che qualcosa di intelligente esce dalla tua capiccia dura ogni tanto, io credo che mi occuperò di prendere le chiavi, ho già un'idea» disse Gray.
«Bene perfetto allora prepariamo tutto per dopo» concluse Gajeel.


«Gerard sei sicuro di sapere la strada?» chiese la rossa.
«Sisi tranquilla» rispose lui.
Si erano persi e non riuscivano a ritrovare l'hotel, Gerard era preoccupatissimo di far arrabbiare Mira, ma non lo dava a vedere non volendo far preoccupare Erza.
«Non mi sembri molto sicuro, ti guardi intorno da 10 minuti».
«Tranquilla possiamo sempre chiedere informazioni».
«Allora chiediamole queste informazioni».
«E a chi scusa? Vedi per vaso qualcuno qui? Non mi sembra».
«Ok scusami, cercavo solo di essere ottimista».
«Scusa Erza mi spiace non dovevo arrabbiarmi con te, scusami tanto» le disse girandosi e avvicinandosi a lei.
«Non fa niente tranquillo. Guarda! Lì c'è una locanda, chiediamo informazioni».
«Questo parco è davvero enorme».


Alle 19 Lucy, Juvia e Levy tonarono in camera, pochi minuti dopo i ragazzi che stavano programmandi lo scherzo bussarono alla loro porta, Lucy aprì.
«Che volete?».
«Volevamo offrirvi una coca cola, ci sembra vrutto berla solo noi» rispose Natsu. Lucy ci pensò un attimo su.
«Ok entrate».
Offrirono la bibita alle ragazze, e insieme risero e scherzarono alle battute dei ragazzi. Juvia se ne stava sul suo letto a sorseggiare il suo bicchiere quando Gray le si avvicinò e si sedette sul bordo del letto.
«Come mai tutta sola?». Juvia arrossì violentemente e il ragazzo se ne accorse e gli scappò un sorriso di tenerezza.
«J-Juvia è molto stanca e..voleva riposare un po'».
«Mmm..capisco..quindi...non ti va di divertirti con noi stasera dopo cena?» le disse avvicinandosi pericolosamente a lei.
«A-a Juvia f-farebbe piacere» disse lei.
Era evidentemente imbarazzata per la vicinanza del ragazzo, il quale nel frattempo si stava divertendo a vedere le varie tonalità di rosso che si dipingevano sul dolce viso della ragazza.
Proprio in quel momento Lucy se ne accorse e sorrise dando una piccola gomitata a Levy per farli notare anche a lei, le due ragazze sogghignarono e se ne accorsero anche Gajeel e Natsu.
Gajeel guardò l'ora: 19:20.
«Ehm..Gray? Dobbiamo andare tra 10 minuti dobbiano stare di fronte alla mensa o Mira si arrabbierà di brutto».
«S-si giusto» disse Gray un po' imbarazzato, gli si imporporarono un po' le guance.
I ragazzi uscirono dalla stanza delle ragazze e su diressero verso la loro.
«Allora? Tu e Juvia "secondo me non siete solo amici"» gli disse Ntsu imitandolo.
«Ma sta zitto, era per prendere le chiavi» disse Gray mostrando le chiavi.
«Ah questo era il tuo grande piano?».
«Esatto, hai qualche problema?».
«Beh sembrava proprio che non fosse per le chiavi che stessi flirtando con Juvia» aggiunse Gajeel.                                   
«Flirtando? Ma che dici?» si difese Gray, solo che arrossì un poco e non sembrava molto credibile, cercò di cambiare discorso «Comunque io ho preso le chaivi, quali sono i turni?».
«Io, Gajeel e te per ultimi Gray» rispose Natsu.
«Perfetto allora siamo d'accordo» disse Gajeel aprendo la porta della stanza «Ciao Gray, ci si vede dopo».
«A dopo» rispose lui salutandoli con la mano senza girarsi e dirigendosi verso la sua stanza.


Dopo cena i ragazzi avevano preparato il loro scherzo erano pronti a godersi la reazione delle ragazze.
Lucy entrò in camera e andò al suo letto per sdraiarcisi essendo molto stanca.
Levy fece lo stesso mentre Juvia che si doresse verso la sua valigia per cambiarsi. Mira aveva dato a tutti appuntamento alle 21:00 nella hall perché sarebbero andati in un locale.
Lucy urlò e subito dopo Levy spaventate da qualcosa che trovarono nel letto, Juvia si prese un infarto alle urla delle amiche e urlò anche lei.
Le urla si sentirono fino alle stanze dei ragazzi, fortunatamente per tutti eccetto per le ragazze Mira non era in camera e non sentì nulla. Lucy e Levy avevano trovato sotto le coperte qualcosa di viscido e alzandole avevano scoperto che "qualcuno" aveva messo nei loro letti degli oggetti mollicci.
«Che scherzo da ragazzini!» ovviemnte sapevano tutte e tre chi fossero stati.
«Juvia controlla anche tu se ti hanno messo qualcosa sotto le coperte» disse Levy. Juvia si diresse verso il suo letto ma alzando le coperte non trovò nulla.
«Credo proprio che Gray non se la sia sentita di farti prendere un infarto Juvia» le disse Lucy facendole l'occhiolino «Hai visto cone ti guardava prima di cena?» aggiunse poi.
«Ragazze un momento...come diamine hammo fatto ad entrare?!» si intromise Levy, «Controllate se avete le chiavi».
«Juvia non le ha» non ci volle molto a fare due più due «Gray-sama ha preso in giro Juvia, le ha preso le chiavi, Juvia si sente in colpa le dispiace se ha così permesso a quegli idioti di attuare lo scherzo. Juvia doveva stare più attenta».
«Juvia non è colpa tua, non potevi saperlo, ognuna di noi sarebbe potuta cadere in quel tranello. Tanto gliela faremo pagare, a tutti e tre!» la tranquillizzò Levy.


Entrati nel pub ognuno di loro prese da bere. Juvia si sedette al bancone un po' più distante dagli altri. Gray vedendola da sola le si avvicinò.
«Di nuovo sola?».
«Zitto».
«Ehi si può sapere che ti ho fatto adesso?» le disse sedendosi al posto accanto a lei.
«Gray-sama ha imbrogliato Juvia, ridai le chiavi alla proprietaria» gli rispose lei con un'espressione un po' arrabbiata. Si girò verso di lui e gli   porse la mano come per ricevere qualcosa.
«Io non ce le ho le tue chiavi».
«Bugiardo» gonfiò le guance.
«Scommetti?».
«Io non scommetto con i bugiardi» disse girandosi nuocamente verso il bancone. Gray le mise una mano nella tasca del maglione nero che portava sopra al vestito verde acqua e ne tirò fuori il mazzo di chiavi.
«Magari la prossina volta guarda meglio nelle tasche» le disse sorridendole.
«J-Juvia non le ha mai messe lì!».
«Evidentemente non te lo ricordi».
«Juvia ricorda benissimo!»
«Come ti pare, se non ti piace la mia comoagnia me ne vado» disse alzandosi.
«A-aspetta.. J-Juvia ringrazia Gray-sama per averle ridato le chiavi».
«Non le avevo io..».
«Juvia non è stupida Gray-sama».
«..Lo vedo» le disse sorridendole, poi facendole l'occhiolino se ne andò. Lei divenne rossa peggio dei capelli di Erza.


«NATSU IO TI AMMAZZO!!» esplose Lucy.

«GAJEEL IO FACCIO PEGGIO!!» esplose Levy.                          
«Ma che volete?» chiesero con aria innocente i due contemporaneamente.
«Cosa vogliamo? Ma come diamine vi salta in mente di fare una cosa del genere? Mica siami sceme li sappiami che siete stati voi! Ce la paggerete sappiatelo!» rispose Lucy evidebtemente arrabbiata.

Essendoci Mira non potevano fare altro che arrabbiarsi ed urlargli contro, così verso le 23:30 tornarono in hotel.


Tornate in camera le ragazze trovarono una lettera che era stata passata sotto la porta, era indirizzata a Juvia e il mittente era Lyon:

"Juvia-chan, ho saputo che sei stata scelta insieme ad altri per l'iniziativa della gilda di Fairy Tail, io parto domani per la stessa città dove ti trovi tu e alloggierò nello stesso hotel, spero di riuscire a vederti e a parlare con te. È da tempo che non ci vediamo, a presto."

Juvia divenne tutta rossa quando Lucy lesse la lettera ad alta voce.
«Juvia beata te che hai uno spasimante così dolce e bello!» esclamò la bionda. Juvia non sapeva che dire quindi sorrise e basta.
Poi andarono tutte e tre a dormire e si addormentarono quasi subito.

 

 

*angolo autrice* Buonsalve a tuttii :) Lo so che è terdi, ci ho messo un po' e non avevo ancora le idee chiare su cosa scrivere. Oggi ho voluto dare più spazio ad alcune coppie rispetto ad altre, però i capitoli saranno più o meno tutti così perché se descrivo ogni singolo momento di ogni singolo personaggio mi viene un poema di 100 pagine :3 Grazie per aver letto e spero che continuerete a farlo ;)

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Capitolo 5
*** Terzo giorno: serata con sorpresa ***


~~Mira la sera prima aveva chiaramente detto che, essendo questa una giornata libera avrebbero potuto svegliarsi e fare colazione a qualsiasi ora avessero voluto, così ognuno si svegliò ad un'ora diversa quella mattina.

Juvia, mattiniera come al solito si svegliò molto presto, si mise una maglietta corta e pantaloni a vita alta: Lucy le aveva detto che per quei 10 giorni sarebbe stata la sua "designer" e le aveva scelto tutti i vestiti.
Dopo essersi preparata scese per fare colazione. Appena entrò in mensa incontrò Gajeel che, avendo la sua stessa abitudine da quando facevano parte della Gilda di Phantom Lord, era già seduti ad un tavolo a divorare un cornetto.
«Buongiorno Gajeel-kun».
«Giorno Juvia, cone stai?».
«Juvia sta bene grazie, a te come va?».
«Tutto a posto, senti..».
«Juvia ti ascolta».
«Spiegami una cosa, ma Levy mi odia davvero o lo dice tanto per dire?» chiese il drago.
«Oh assolutamente no, anzi secondo Juvia lo dice solo per provocarti, e ci riesce bene ahahaha» gli rispose facendogli l'occhiolino e addentando il suo cornetto alla marmellata.
«Buongiorno ragazzi» disse un Gerard che sembrava appena usciti da una tomba nella versione "morto-vivente", aveva i capelli un po' arruffati e due enormi occhiaie.
«Gerard-kun che cosa ti è successo?» si preoccupò Juvia.
«Gray stanotte ha avuto uno dei suoi incubi e continuava a parlare nel sonno, poi si è svegliato urlando e per farlo riaddormentare non ho dormito io, credo proprio che oggi mi rimetterò a dormire dopo la colazione» disse Gerard rassicurando Juvia che già pensava che fosse successo chissà che cosa.
«Ghihihihihi mi devo ritenere fortunato a non essere in camera con quel Ghiacciolo allora» rise Gajeel.
«Non ti immagini nemmeno quanto» rispose Gerard.
«Ricordami di ringraziare Mira» riprese lui alzandosi da tavola, avendo finito di mangiare «ci vediamo» disse infine facendo un cenno ad entrambi.
«Anche Juvia va in camera, deve sistemare alcune cose, a dopo Gerard-kun e riposati che ne hai bisogno» disse lei alzandosi a sua volta.
«Lo farò, grazie Juvia» la salutò Gerard prendendo un cornetto al cioccolato dal piatto.
Erza entrò mentre Juvia usviva e si salutarono per poi andare ognuna per la sua strada.
«Oddio ma che hai fatto stamattina??» chiese Erza a Gerard non appena lo vide.
«Buongiorno Erza» le rispose lui sorridendole.
«Si si buongiorno, ora dimmi che ti é successo» insisté lei.
«Niente di che non ho dormito, mi spiace ma stamattina non esco proprio quindi non verrò con voi, penso che mi metterò a letto perché ho bisogno di una dormita» rispose lui tranquillo. Fecero colazione insieme e poi Gerard la accompagnò in camera, trovando Mira appena alzata.
«Giorno Gerard» lo salutò lei sbadigliando e stropicciandosi gli occhi assonnata.
«Ben svegliata Mira» ricambiò il saluto lui, poi salutò Erza e tornò in camera sua.
«Si vede da un chilometro che ti piace» disse Mira con un sorrisetto furbo dopo che la rossa ebbe chiuso la porta.
«C-che?» si stupì Erza.
«Ma dai ammettilo non sono stupida, e poi anche lui è cotto di te si vede benissimo» le fece l'occhiolino l'albina. Erza divenne tutta rossa, poi si decise a raccontare all'amica tutto quanto.
«Aaaaahhh che dolci che sieteeeeee» urlò Mira con occhi sognanti.
«Mira abbassa la voce!» urlò Erza, ma quasi non scoppiava a ridere.


Lucy si svegliò con la luce che entrava dalla finestra, fece uno sbadiglio profondo e si rigirò nel letto. Si sentì strana, cone se le mancasse qualcosa e ineffetti qualcosa mancava, o meglio, qualcuno: Natsu. Finalmente una notte tranquilla semza "brusco risveglio".
«Buongiorno Lu-chan!» le disse Levy uscendo dal bagno.
«Giorno Levy-chan, Juvia?» disse Lucy.
«Non so credo si sia svegliata presto e sia andata a fare colazione» rispose la blu.
Qualcuno aprì la porta e Juvia entrò nella stanza: «Buongiorno Lucy-chan, buongiorno Levy-chan» disse chiudendo la porta.
«Buongiorno Juvia, che abbiamo in programma per oggi?» chiese Lucy.
«Io propongo di andare in piscina, che ne dite?» propose Levy.
«Juvia pensa che sia una splendida idea».
«Si anche io sono d'accordo» sorrise Lucy.

Levy si mise un costume arancione con pantaloncini rossi e una maglietta larga, a maniche corte e un po' scollata. Juvia indossò un costume blu notte sotto ad un paio di pantaloncini jeans e la stessa maglietta di prima. Lucy invece si mise un costume rosa che sfumava in bianco e sopra indossò una canottiera bianca e dei pantaloncini simili a quelli di Juvia. Poi tutte e tre passarono da Erza e Mira per porporre di andare con loro.


«Su dormiglioni svegliatevi! Cavolo ma che avete al posto del cervello?» Laxus cercava di trovare un modo per svegliare quei due imbecilli.
«Ragazzi tornando dalla mensa dopo aver fatto colazione ho semtito che le ragazze sarebbero andate in piscina stanattina» disse sogghignando.
I due ragazzi scattarono in piedi, si misero il costume, una maglietta a caso e scesero a fare colazione. Laxus si preparò a sua volta e poi scese a chiamare Gerard.


«Dai Gray alzati, hai dormito più di me e hai ancora sonno?» disse Gerard cercando di far alzare l'amico. Qualcuno bussò alla porta e lui andò ad aprire rassegnandosi al fatto che Gray sarebbe rimasto lì a poltrire. Aprì la porta.
«Buongiorn..mammamia che aspetto da funerale Gerard» disse Laxus entrando nella stanza.
«Si ehm..non ho dormito, hai un'idea per svegliare Gray per caso?».
«Per tua fortuna ne ho due: la prima è quella di prenderlo a calci finché non si alza, la seconda..».
«No no ok mi alzo per carità!» si difese Gray alzandosi.
«Ok, basta la prima» concluse Laxus.
«Wow hai proprio delle belle idee Laxus! Peccati che a me non ascoltava» disse Gerard.
«Devi imparare a farti temere» rise Laxus.
Intanto Gray si era cambiato e si era messo dei oantaloni e una maglietta.
«Gray credo che dovresti cambiarti» gli riferì Laxus.
«E perché scusa?» chiese lui.
«Andiamo in piscina» rispose il biondo.
«Ah guarda conoscendolo direi che nemmeno gli serve il costume» rise Gerard.
«E chi ti ha detto che vengo pure io scusa?» chiese Gray.
«Il fatto che ci vanno tutte le ragazzw magari» rispose Laxus.
«Ok mi hai convinto» disse infine Gray mettendosi un costume al posto dei pantaloni.
«Ah non contate su di me, ho un estremo bisogno di dormire» disse Gerard.
«Come vuoi, noi andiamo a dopo» disse Laxus uscendo dalla porta seguito da Gray. Poi chiusero la porta e scesero le scale.
«Ah io faccio colazione al volo e ti raggiungo, ci vediamo lì» disse Gray.
«Ok allora a dopo».
Gray in mensa incontrò Gajeel che mangiava un cornetto e Natsu che ne divorava almeno dieci insieme. Dopo aver finito di fare colazione andarono tutti e tre in piscina, dove li stava aspettando Laxus, che intanto si era sdraiato su un lettino e si era addormentato.


Erza e Mira erano sdraiate a pancia in sotto su due lettini e chiacchieravano tranquillamente tra loro, Juvia e Lucy sorseggiavano una bibita blu con del ghiaccio, una cannuccia e un ombrellino immersi dentro e parlavano del più e del mano sotto un ombrellone.

Levy invece era seduta sulla sdraio dell'ombrellone accanto e stava leggendo un libro trovato in biblioteca la mattina stessa. Aveva degli occhiali arancioni e una fascia dello stesso colore che le portava indietro i capelli. A Gajeel venne subito la grande idea di togliere gli occhiali e il libro a Levy, prenderla in braccio e lanciarla dritta in piscina. Lei fece un urlo e si aggrappò a lui prima di essere lanciata, ma lui diede troppa spinta alle bracca e non riuscendo a farla staccare da lui, caddero in acqua entrambi con un sonoro "Splash".

Natsu non lo vide neanche perché aveva già visto il suo obbiettivo, mentre Gray era scoppiato a ridere.
Il tuffo di Gajeel e Levy svegliò Laxus, il quale accorgendosi che i compagni erano appena arrivati disse
«Bene, inizia il divertimento!». Si alzò e si tuffò in acqua.
Natsu intanto si era avvicinato a Lucy.
«Che bevete?» chiese lui.
Lucy però non se l'aspettava e si prese un infarto rovesciando la bibita addosso a Juvia.
«Oddio Juvia mi dispiace non volevo scusami» poi rivolta a Natsu «Natsu mannaggia a te ma ti pare il modo di chiedere le cose?!» gli urlò contro.
«Non fa niente Lucy-chan, Juvia va a cambiarsi» disse la blu alzandosi.
«Niente da dire Natsu?» lo rimproverò la bionda.
«Ehm..scusa Juvia».

«Non fa niente, scuse accettate» disse lei sorridendo.
«Bravo Natsu» disse lei accarezzandogli la testa come fosse un cucciolo di cane.


Juvia si diresse verso l'entrata.
«Me ne fai assaggiare un sorso?». Juvia si girò nonostante conoscesse alla perfezione quella voce. Restò a guardarlo senza dire una parola.
«Allora?» disse lui.
«Allora..Juvia va a cambiarsi».

Lei si incamminò nuovamente verso l'uscita, ma lui la seguì.
«Quindi non mi fai bere un sorso della tua bibita?». Juvia ci pensò un po' su mentre apriva la porta. Non si apriva. Ci riprovò, ma niente. Gray poggiò la sua mano su quella della ragazza per spostargliela, ma lei la ritrasse subito diventando tutta rossa in viso. Lui aprì la porta e gliela tenne aperta per farla passare. Dopo essere entrati lui le rifece la stessa domanda.
«..No» rispose allora lei.
«Come no?» chiese lui. Juvia si girò sorseggiando e gustando la bibita blu dalla cannuccia con una faccia che diceva "Mm..che buona!" per provocarlo.
«Ehi ma che fai?! Lasciamene un goccio!» protestò lui cercando di fermarla, ma lei scappò su per le scale, prese le chiavi e aprì la porta della sua stanza. Non fece però in tempo a richiuderla perché Gray le fu subito dietro bloccando la porta per entrare.

Lei aveva ancora la cannuccia in bocca e aveva un'espressione innocente, mentre Gray stava ad un metro da lei e la guardava. Aveva la maglietta tutta zuppa, ma i pantaloncini erano asciutti. Finì la bibita con un'ultimo sorso, posó il bicchiere sul tavolo e andò verso l'armadio per prendere una maglietta pulita.
«Ah non pensare di scamparla così adesso!» disse lui prendendola da dietro e sollevandola ta terra. Lei urlò e il ragazzo la posò sul lettp facendole il solletico. Le risate di Juvia riempivano la stanza e anche Gray stava ridendo di gusto, ma poi decise che non era il caso, la blu poi avrebbe ricominciato con i suoi soliti "Gray-sama" e a lui non piaceva molto, nonostante ormai ci fosse abituato.
Smise di farle il solletico e andò verso la porta tornando serio. Juvia rimase immobile, nessuno di loro due stava più ridendo e nella stanza calò il silenzio.
Nessuno dei due osava prendere parola, Juvia perché nin capiva cosa era preso prima al ragazzo e cosa gli era preso adesso, Gray perché non sapeva nemmeno lui cosa volesse fare, se uscire dalla porta o restare lì. Aveva poggiato la mano sulla maniglia, ma non aveva aperto la porta.
Juvia rimase seduta sul letto aspettando che lui facesse qualcosa, nel frattempo era diventata tutta rissa per l'imbarazzo.
Gray non sapeva nemmeno perché l'avesse seguita fino a lì..per il succo? Nah non era per quello, però non se lo spiegava.
Si girò lentamente e incrociò lo sguardo della ragazza, era completamente rossa in viso e la sua mano stringeva un lembo della coperta, segno che era nervosa.
Tutto sommato farla impazzire non gli dispiaceva affatto, anzi lo divertiva. Le reazioni della ragazza alle sue azioni erano sempre buffe o esilaranti. Decise che sarebbe rimasto un altro po'.
«Ehm...Juvia? Vuoi continuare a fissarmi o preferisci cambiarti la maglietta zuppa?» disse Gray provocando la reazione delle guance della blu che divennero dello stesso colore dei capelli di Erza. Lei non rispose ma distolse lo sguardo e schizzò davanti all'armadio, poi, dopo aver afferrato una maglietta a caso celeste, corse in bagno e chiuse la porta.
"Che matta" pensò Gray sorridendo.
Si stavolta voleva proprio farla impazzire per vedere la sua reazione. Si appoggiò allo stipite della porta e aspettò che uscisse.


«E dai Luu entra in piscina con noi, che stai a fare ferma lì?» urlò Natsu immerso nell'acqua.
«Leggo una rivista, non si vede?» rispose lei scocciata.
«Bene se non vuoi venire da sola dovrò obbligarti» rispose lui schizzandole l'acqua addosso.
«Natsuuu smettila non voglio bagnarmi!!» gridò lei.
Il ragazzo uscì dalla piscina, le tolse la rivista e la prese in braccio nonostante le proteste della bionda. Poi si buttò in acqua con Lucy in braccio e una volta tornati in superfice lei tentò di affogarlo ma Natsu ribaltò la situazione: appena fu sott'acqua afferrò le gambe della ragazza e la fece tornare giù, quasi sul fondo.
Si girò verso di lei e nonostante fosse difficile tenere aperti gli occhi dentro l'acqua della piscina, riusciva a vedere il volto della ragazza perfettamente, o meglio, lei era perfetta. Lucy teneva gli occhi chiusi e non lo stava minimamente calcolando, cercava solo di trattenere il respiro.
Natsu si accorse che ormai erano sotto da tanto, poteva bastare. La prese per la vita e la riportò in superficie.
Presero aria e ricominciarono pian piano a respirare in modo normale.
«NATSU MA COME DIAMINE TI SALTA IN MENTE?!» gridò Lucy appena ebbe ripreso fiato.
«Perché non ti sei divertita?» le disse lui ridendo.
«STAI ZITTO!» urlò in risposta la ragazza.
«Mammamia come sei permalosa» le disse avvicinando il suo volto a quello della ragazza con un'espressione offesa. Lei si tirò indietro imbarazzata per la vicinanza del rosato.


«AAAAHHHH» un grido fece girare tutti i presenti. A quanto pare anche Laxus era "entrato in azione" aveva preso Mira e se l'era caricata sulle spalle buttandola poi in acqua e tuffandosi a sua volta.
«Ma che avete tutti oggi?» disse Levy tirandosi fuori dalla piscina.
«Ehi ehi ehi ehi dove vuoi andare tu nanetta?» disse Gajeel prendendola per la vita e riportandola nell'acqua della piscina.
«No no no no no per carità lasciami, LASCIAMIII» disse prima di essere immersa completamente sott'acqua dal ragazzo che non la stava minimamente ascoltando.
«MA VOI SIETE TUTTI MATTI, LAXUS IO TI AMMAZZO E CREDIMI STAVOLTA LO FACCIO DAVVERO!» esplose Mira non appena riemerse.
«Oddio Mirajane che pauuura» ironizzò il biondo. Poi si accorse che Mira faceva sul serio perché cominciò a nuotare verso di lui con una velocità incredibile. Lui non si mosse, anzi aspettò che la ragazza fosse vicina al bordo della piscina e si tuffò, passando sotto di lei. Riemerse dietro la ragazza, che nel frattempo si era fermata e aveva un'espressione più che confusa. La prese alle spalle dalla vita e le tappò la bocca portandola sul fondo della piscina.
Quando furono arrivati sul fondo lui lasciò la presa e lei si girò, guardandolo negli occhi.
Gli occhi della ragazza erano profondi e Laxus non riusciva a distogliere lo sguardo. Mira si avvicinò al ragazzo, lui aveva ancora le braccia intorno alla vita di lei,la ragazza spostò la sua mano sulla guancia del ragazzo. Nessuno dei due osava distogliere lo sguardo. Mira gli sorrise poi gli diede una due piccole pacche sulla guancia dove poco prima teneva poggiata la mano e tornò in superficie sfuggendo dalle forti braccia del ragazzo.
"Cavolo mi sono fatto freagre così facilmente!" fu distolto dai suoi pensieri solamente dal bisogno di aria che lo spinse, pochi secondi dopo, a riemergere dalla piscina.

 

«Ho detto di no, secondo te che vuol dire?» si lamentò Levy.
«Significa che adesso vieni con me» Gajeel leprese la mano e se la trascinò via a forza.
«No te lo puoi anche scordare!» disse lei dimenandosi, ma non servì a nulla. Anzi lui se la caricò sulle spalle e la portò via.
«Lasciami, dove cavolo mi stai portando brutto idiota?» cercò di liberarsi lei.
«Oh lo scoprirai ghihihihi» sogghignò lui. Aprì la porta ed entrò nell'hotel, erano ancora entrambi bagnati ma non se ne curavano. Gajeel salì le scale in fretta e Levy ormai aveva rinunciato a lottare, vedendo che la cosa non serviva a nulla.
La portò all'ultimo piano e aprì la porta che dava sul tetto. La posò a terra e la guardò negli occhi, lei fece li stesso e la cosa andò avanti per alcuni interminabili secondi.
«Allora?» chiese lei.
«Allora che? Non ti piace?» disse in risposta lui.

 

Appena Juvia aprì la porta si ritrovò di fronte Gray. A circa dieci centimetri. Si immobilizzò. Gli occhi profondi di lei sembravano sorpresi e quelli scuri di lui li scrutavano attentamente. Le guance della ragazza divennero se possibile ancora più scure di prima.
«Juvia la maglietta è al contrario».
"Come al contrario? Ma come ha fatto a vedere la maglietta se sta guardando Juvia? ... Sta guardando Juvia? Gray-sama sta fissando Juvia.. negli occhi.. sorride? No non sta sorridendo.. si sta sorridendo.. Juvia non lo sa, Juvia sta impazzendo.. Juvia.." questi sono tutti i pensieri che attraversarono la mente della blu prima che questa svenisse. Fu presa prontamente però dalle forti braccia del ragazzo.
«Juvia? Juvia?! Cavolo questa non ci voleva!» urlò lui posandola sul letto e mettendole le coperte.
«E ora che faccio? Come la sveglio adesso? Cavolo mi sa che ho esagerato! Ora sono proprio in un bel guaio accidenti!». Prese una sedia e si sedette an contrario girato verso la ragazza in attesa che si svegliasse di nuovo. Dopo un po' si addormentò.

Fu svegliato da qualcuno che bussava alla porta, Juvia stava anvora dormendo, ma si rigirò nel letto. "Meno male sta bene" pensò lui alzandosi e andando verso la porta per aprire.
«Buongiorno, dovrei pulire la stanza» disse una ragazza dai capelli viola vestita di bianco. Doveva essere la donna delle pulizie.
«Le dispiacerebbe ripassare più tardi? Una ragazza sta dormendo ed è molto stanca» disse lui in risposta.
«Oh si sì certo non su preoccupi, arrivederci» disse quella allontanandosi.
Gray rientrò nella stamza chiudendo la porta, il suo sguardo fu catturato da qualcosa che vide sul comodino, una lettera. Si avvicinò, era per Juvia. Sapeba che non doveva leggerla magari era una cosa privata, ma la sua curiosità non glu permise di lasciar stare.
Lesse che Lyon sarebbe arrivato in città il giorno seguente. "Maledetto bastardo!" Pensò subito il moro.
Juvia si rigirò du nuovo sotto le coperte e Gray rimise subito la lettera a posto per non essere scoperto. La ragazza si era girata verso di lui e ora stava aprendo gli occhi.
«Gray-sama...» poi appena si rese conto di chi avesse davanti li spalancò all'inprovviso e si mise a sedere sul letto.
«Come mai qui?» chiese poi.
«Juvia stai bene? Non ti ricordi..» iniziò Gray. La ragazza si portò le mani al viso e divenne completamente rossa.
Era buffa, Gray la trovava anche dolce. Juvia si accorse che il ragazzo la le stava sorridendo, si era appena ricordata di ciò che era successo prima che perse conoscenza e non voleva svenire di nuovo.
«Beh io vado, è quasi ora di pranzo quindi direi che ci vediamo in mensa» disse lui alzandosi, ma senza distogliere lo sguardo da lei. Poi si abbassò con il busto fino ad arrivarle a pochi centimetri dal viso.
«A dopo Juvia» le disse con un sorrisetto.
Juvia indietreggiò con il busto non appena il ragazzo si avvicinò e cercò con tutta se stessa di non perdere di nuovo i sensi. Il ragazzo si diresse poi verso la porta e la aprì, le fece un gesto con la mano e uscì richiudendosi la porta alle spalle.
Juvia rimase immobile per qualche interminabile secondo, poi affondò la testa nel cuscino, le guance rosse e il volto scandalizzato, si continuava a chiedere cosa avesse in mente il suo Gray-sama.


«Ciao Gray» disse Lucy con un tono ed un'espressione che dicevano "cosa ci facevi nella NOSTRA stanza?".
«Ehm..ciao Lucy..» disse lui facendo il vago e fece per andarsene ma lei lo fermò e gli pose la domanda che le frullava nella mente.
«Ehi dove credi di andare? Cosa ci facevi nella nostra stanza? E dove sta Juvia?».
«Troppe domande non me le ricordo tutte quante, posso rispondere all'ultima. Juvia è nella vostra stanza. A dopo» disse lui indicando la stanza dietro di lui e cercando di andarsene. Lucy gli si mise davanti e lo bloccò.
«Ah ah mi spiace signorino ma ora mi dici cosa le hai fatto».
«Posso anche non pranzare se è per questo».
«Ti avverto che se le hai fatto qualcosa finisci male, molto male» lo minacciò lei.
«Ok capo, ora fammi passare» lei si spostò e lo lasciò andare, poi entrò nella stanza. Chiusa la porta si girò e vide Juvia con un'espressione scandalizzata e con la testa appoggiata sul cuscino.
«Oh mio Dio li sapevo che aveva fatto qualcosa di brutto quell'idiota! Juvia che ti ha fatto??».
«Gray-sama..è.. è..strano..» disse solamente Juvia.
«Strano? In che senso?» chiese la bionda.
Juvia le raccontò tutto ciò che era successo mentre gli altri erano in piscina e Lucy rimase molto stupita, proprio non se lo asoettava. Poi arrivò amche Levy che, dopo essere stata posata sul tetto, non si sa per quale motivo, se l'era presa con Gajeel e se ne era andata lasciandolo lì come un fesso.
Dopo andarono tutte e tre a pranzare.
Dopo pranzo le ragazze andarono a fare shopping, compresa Mira che di solito restava a sistemare le sue carte.


I ragazzi invece andarono in una sala per giocare a biliardo e Laxus e Gerard si aggiudicarono la vittoria.
La sera, dopo cena, andarono tutti ad un ballo che ammetteva solo coppie. E ovviamente chi scelse le coppie? Chi se non la bella Mira? Ovviamente le coppie furono: Natsu-Lucy, Gray-Juvia, Gajeel-Levy, Gerard-Erza e dato che non c'era nessun altro lei fu "costretta" ad essere accompagnata da Laxus.
«Scusatemi ma siamo noi che siamo in anticipo o le ragazze che sono in ritardo» chiese Gray camminando avanti e indietro per la stanza senza darsi tregua.
«Oddio quanto sei ansioso Gray, abbiamo capito che non vedi l'ora di vedere Juvia in un vestito da sera, ma calmati lo sai come sono le ragazze, si fanno desiderare» gli disse Gajeel.
«Come come come? Vogliamo parlare di come ti ha lasciato oggi Levy sul tetto?» rispose Gray a tono.
«E tu come lo sai?» chiese Gajeel.
«Oh beh ho incontrato Levy che scendeva le scale e..» iniziò lui ma fu interrotto da Gerard.
«Ora basta ragazzi, aspettiamo con pazienza e finitela di litigare».
Le ragazze scesero una alla volta, sembrava di essere in un film, con tante belle principesse e i loro principi che rimanevano estasiati alla vista delle ragazze.
Per prima scese Mira con un vestito rosa confetto chiaro senza spalline che le arrivava alle caviglie.
Dietro a lei, Erza con un vestito rosso semplice, la gonna le scendeva con bellissime onde fino alle caviglie.
Dietro ad Erza, Lucy aveva un vestito color panna con un fiocco sulla schiena e delle spalline a forma di cuore.
Levy subito dopo di lei indossava un vestito color arancione chiaro con una scollatura a V e una facia intorno alla vita.
Juvia indossava un vestito senza spalline simile a quello di Mira solo che il suo era celeste chiaro e aveva un orlo di pizzo dove la gonna terminava, al livello delle caviglie e aveva i capelli legato da un nastro azzurro.

I ragazzi rimasero letteralmente a bocca aperta nel vedere le ragazze entrare nella hall con quegli splendidi vestiti.
Loro avevano indossato tutti la giacca e la cravatta ma ognuno aveva una cravatta diversa, donata nientemeno che da Mira, del colore del vestito della ragazza che accompagnavano.

 

La sala dove si teneva il ballo era enorme e vi era già un sacco di gente, tavoli imbanditi di piccole pietanze e stuzzichini e un grande spazio al centro per ballare.
Una leggera musica di sottofondo allietava gli invitati e tutti attendevano con ansia l'apertura delle danze.
Dopo circa mezz'ora che erano lì a guardarsi intorno la musica si alzò di volume segno che le danze erano aperte.
Ognuno prese la propria compagna e tutti iniziarono a ballare..tutti..tranne Gray che si era perso Juvia in mezzo alla folla e non la trovava più. Da lontano vide una testa blu che si guardava intorno sperduta, non fu però abbastanza veloce perché contemporaneamente a lui arrivò qualcun altro.
«Buonasera Juvia-chan, che piacere incontrarti qui» disse un ragazzo dai capelli bianchi.
«L-Lyon-sama, non dovevi arrivare domattina?» disse lei.
«Oh quindi hai ricevuto la mia lettera. Ho preso il primi aereo dato che ero in tempo, così ho deciso di venire prima» le sorrise lui.
«Ehm ehm Lyon cosa ci fai qui?» chiese Gray senza nemmeno salutarlo.
«Gray! Come stai?» chiese l'albino.
«Rispondimi» gli intimò Gray.
«Quanto sei scorbutico oggi fratellino, sono qui per Juvia-chan mi sembra ovvio» rispose Lyon.
«Non è stato chiesto a te di accompagnarla a questo ballo, Juvia andiamocene» disse Gray prendendola per un braccio e voltandosi. Juvia non lo fermò, d'altra parte lei voleva stare da sola con Gray anche se "da sola" era una parola grossa in quel posto. Gray la portò su per le scale e poi fuori in balcone.
La lasciò e si appoggiò con i gomiti sulla ringhiera del balcone, guardando il paesaggio.
«Cosa vuol dire che è venuto per te?» chiese dopo poco. Le onde del mare si infrangevano contro gli scogli e l'odore di acqua salmastra arrivava fino a loro. Gray non poté che cobstatare quanto quell'odore li rendesse più sereno. Juvia era rimasta in silenzio.
«Juvia?» le chiese lui voltandosi. Era rimasta ferma dove l'aveva lasciata e aveva lo sguardo rivolto verso il basso.
«Perché Gray-sama lo vuole sapere?» chiese la blu sollevando lo sguardo. Errore madornale, lo sguardo del ragazzo la metteva ancora più in imbarazzo e lui la stava guardando con un'espressione interrogativa, abbassò nuovamente lo sguardo. Non lo sapeva nemmeno lui perché le avesse posto quella domanda, era una di quelle cose che si dicono senza pensare, che vengono spontanee.
L'unica cosa di cui però era certo era il fatto che volesse incrociare di nuovo quegli occhi. Si avvicinò a lei e le alzò il viso con due dita per far sì che lei lo guardasse negli occhi. Quegli icchi blu profondo erano come il mare per chi non sa nuotare, guardarli significava essere consapevoli di non riuscire a tornare indietro.
«Perché..non lo so, ero curioso..non posso saperlo?» disse lui sempre guardandola negli occhi. Lei distolse lo sguardo, guardando il mare, lui abbassò il braccio.
«Juvia non lo sa» disse lei piano.
«Beh ora vogliamo andare a ballare? Non pensiamoci, pensiamo piuttosto a dare del filo da torcere agli altri» propose Gray. Li sguardo di Juvia era un po' assente.
«Juvia non viene...non si sente molto bene..» disse lei con un filo di voce.
«Vieni ti riporto in hotel, andiamo».
Le appoggiò una mano sulla vita e fece passare il braccio di lei sulla sua schiena, così da poterla sorreggere. Tornarono in hotel.


«Vi abbiamo dato filo da torcere io Lucy, stanne certo!» urlò Natsu.
«Ah si? Pff io e Levy avremmo vinto se ci fosse stata una gara!» gli gridò contro Gajeel in risposta.
«Ragazzi finitela! Staranno dormendo tutti!» disse Lucy a più bassa voce pissibile dando ai due una sberla.
«Lucy è vero che noi siamo stati più bravi? Siamo una coppia stupenda, nessuno ci batte» disse Natsu saltellando su per la scale con Gajeel dietro che gli urlava il contrario. Lucy era diventata tutta rossa e Levy si era messa a ridere.

«Beh allora buonanotte Levy» sussurrò Lucy dopo che si furono messe in pigiama. Non volevano svegliare Juvia.
«Notte Lu-chan!» rispose la ragazza.


«Buonanotte Gerard» disse Erza aprendo la porta, ma lui le prese il polso.
«Aspetta, devo..devo dirti una cosa» le disse con un po' di imbarazzo.
«D-dimmi pure» rispose lei altrettanto imbarazzata.
«Ecco..stasera mi sono divertito molto e..beh..non te lo so spiegare bene ma..» non riusciva a trovare le parole per dirle quello che aveva in testa da ormai troppo tempo. Non fu necessario. Erza gli tappó la bocca con un dito, sorridendo.
«Non c'è bisogno, lo so già» gli disse.
Poi gli diede un leggero bacio sulle labbra e chiuse la porta. Gerard era rimasto lì per almeno cinque minuti buoni. "Lo sapeva già... come faceva a saperlo? Sono un idiota.." pensava. Mira arrivò pochi secondo dopo.
«Ehi Gerard! Hai avuto il bacetto della buonanotte dalla rossa?» gli fece l'occhiolino lei.
«Ma come...?» iniziò lui.
«Ti si legge in faccia, a domani» disse lei richiudendo la porta e rivolgendogli un ultimo sorriso.

 

 

*angolo autrice* Saaaaalve, lo so che ci ho messo tanto per pubblicarla, ma ho avuto un po' di problemi con il tempo libero, non avendone molto.
Cooomunque come ho già detto (o almeno penso di averlo detto) la mia coppia preferita è la Gruvia quindi darò più spazio a loro; in ogni caso non mancheranno mai tutti gli adorabili momenti delle altre coppie (soprattutto la Nalu) :3
Arrivederci e grazie per aver letto :)

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Capitolo 6
*** quarto giorno: mattinata da incubo ***


~~«Buongiorno ragazzi, oggi i programmi sono un po' cambiati e la prova verrà svolta nel pomeriggio mentre invece avrete tutta la mattinata libera» disse Mira allargando un sorriso.
«E allora perché diamine ci hai fatto alzare così presto?» brontolò Laxus.
«Beh almeno avrete più tempo libero» rispose lei con un sorriso innocente, dopodiché girò sui tacchi e scomparve.
«Ah dimenticavo..» disse riapparendo.
«Tu dimentichi sempre qualcosa» sussurrò Laxus tra sé.
«Come scusa?» chiese lei.
«Niente...dicevi?» si difese il ragazzo.
«Ah si.. oggi è venuto a trovarci Lyon Bastia di Lamia Scale, dovrebbe entrare da quella porta a momenti» disse Mira indicando l'ingresso principale.
Proprio un attimo dopo la porta si aprì e apparve Lyon sulla soglia. Indossava una semplice maglietta bianca, che si intonava con i suoi capelli, e dei pantaloni blu scuro.
Appena entrato salutò tutte le ragazze baciando la mano e i ragazzi con un gesto della mano ed un sorriso. Nel frattempo Mira si era dileguata nuovamente.
«Juvia-chan questo abito azzurro ti dona moltissimo» disse lui sorridendo alla blu.
«G-grazie Lyon-sama» ringraziò lei imbarazzata.
«Vero? Meno male che le ho consigliato di portarlo, è veramente incantevole...non trovi anche tu Natsu? Sono brava in fatto di moda?» disse Lucy che già non vedeva l'ora di far provare alle sue amiche i nuovi cestiti che aveva comprato.
«No Lucy, tu non sei brava..sei la migliore» rispose lui facendole l'occhiolino e alzando la mano per farsi dare il cinque. Lei gli sorrise e si diedero il cinque ridendo.
Levy si allontanò e si diresse in biblioteva per leggere qualcosa, erano andate a fare shopping l'uktima volta che avevano avuto del tempo libero.
Stavolta voleva rilassarsi con un buon libro.
«Gray si saluta comunque» disse ad un tratto Lyon.
«Prima dimmi cosa sei venuto a fare» rispose il ragazzo.
«Lo sai benissimo e lasciamo perdere l'argomento per favore» ribatté l'albino. Gray sbuffò e si diresse verso la porta d'ingresso.
«Juvia-chan hai già dei programmi per stamattina?» chiese gentilmente Lyon.
«Ah dimenticavo..» disse Gray tornando indietro «Lei viene con me». Mise un braccio sotto a quello di Juvia e uscì dall'edificio. Lyon rimase immobile per qualche secondo, poi decise di andare dietro ai due ragazzi e si dileguò.
«Bene siamo rimasti solo noi quattro a quant.. ehi ma dove sono Gajeel e Laxus, erano qui fino ad un momento fa..» disse Lucy. Si era però accorta che Gerard ed Erza si erano allontanati insieme.
«Gajeel è andato a fare una capatina in biblioteca, pensa che non mi sia accorto che è andato lì solo per seguire Levy» le fece l'occhiolino Natsu «Laxus invece è andato a cercare Mira per convincerla a dargli informazioni ahahah illuso».
«Ehmm.. quindi che vogliamo fare?» chiese Lucy.
«Beh potremmo sempre andare a fare una passeggiata» propose Natsu.
«Una passeggiata? Da quando hai bisogno di tranquillità Natsu? Comunque l'idea mi puace, andiamo» disse lei. Nella stanza non era rimasto nessuno.

 

«Si può sapere perché mi hai seguito fino a qui» disse Levy senza staccare gli occhi dalla pagina e a voce non troppo alta per non disturbare in biblioteca.
«Seguita?» rispose Gajeel avvicinandosi «Io non ti ho affatto seguita» si difese il ragazzo.
«Si certo e allora perché saresti qui?» rispose lei alzando solamente gli occhi.
«Non posso leggere?» disse lui.
«A te non piace leggere» ribatté lei.
«E chi te lo dice?» cercò di difendersi Gajeel.
«Guarda che non sono stupida, mi ricordo benissimo di quella volta che mi hai tolto il libro perché dicevi che leggere è da stupidi» lo accusò Levy.
«Le idee cambiano, in ogni caso come fai a ricordartelo? Era tantissimo tempo fa» cercò di ribaltare la situazione.
«Ho una buona memoria» rispose lei riabbassando lo sguardo sul libro.
«Si e io mi chiamo Natsu» ironizzò il ragazzo.
Stavano entrambi sussurrando ma disturbavano comunque la quiete pubblica.
«Scusate se vi interrompo ma se volete litigare dovresta cortesemente accomodarvi fuori giovanotti» disse un'anziana signora che doveva essere sicuramente la bibliotecaria.
«Ci scusi» dissero in coro i ragazzi.

Per tutto il resto della mattinata Gajeel invece di leggere il libro che aveva di frobte faceva commenti sarcastici sulla posa in cui leggeva la ragazza di fronte a lui. Lei non riuscendo a contenersi gli esplose in faccia e furono entrambi sbattuti fuori dalla stanza.
«Bravo perfetto mi hai rovinato la giornata, complimenti» strillò lei salendo le scale.
«Oh ma dai, lì ci si annoiava a morte, ti ho fatto un favore invece!» disse lui.
«Ma piantala!» urlò lei sbattendo la porta della sua stanza e lasciando il ragazzo chiuso fuori.


«Secondo me il parco è di là comunque».
«Zitto Lyon non ho bisogno di te per orientarmi in questa città!» disse Gray.
«Come te la prendi facilmente Gray! Cercavo di essere utile» si difese Lyon.
«L'unico modo in cui puoi essermi utile è sparendo dalla mia vista, quindi se vuoi darmi una mano va pure a dare da mangiare alle ochette del parco» disse Gray un po' alterato.
«Oh lì c'è una gelateria, volete un gelato? Offro io» propose Lyon.
«No!» rispose freddo Gray.
«A Juvia piacerebbe un gelato» disse lei sperando di convincere Gray a prenderne uno a sua volta.
«Gray sei sicuro che tu non intendi venire con noi?» chiese Lyon.
«Certo che no! Io vengo eccome, io non lascio Juvia da sola con te!» disse lui girandosi e frenando di colpo. Per poco non gli andarono addosso gli altri due ragazzi. «Però il gelato non lo voglio» aggiunse poi il mago.
«Perfetto allora solo due, almeno risparmio».
Juvia e Lyon presero il gelato e si sedettero con Gray su una panchina del parco lì accanto.
Juvia era seduta in mezzo ai due ragazzi e si gustava il gelato alla crema che le aveva offerto Lyon. L'albino più che mangiare il gelato guardava Juvia mentre mangiava il suo. Era uno spettacolo dolcissimo, lei che cercava di non far gocciolare il gelato per non sporcare il vestito.
Gray era seduto alla sinistra di Juvia e aveva le mani dietro la testa. Aveva un'aria piuttosto annoiata e sembrava dovesse addormentarsi da un momento all'altro.
«Gray che ne dici se dopo al mare?» propose Lyon.
«Lyon-sama tra poco verrà a piovere» intervenne Juvia.
«Ma se il cielo è limpido come l'acqua» disse Gray alzando le braccia e risvegliandosi improvvisamente dai suoi pensieri.
«Gray, abbi un po' di fede, Juvia è una maga dell'acqua se non lo sa lei quando piove chi allora?» disse Lyon sorridendo.
Come su comando cominciarono ad arrivare degli enormi nuovoloni grigi e il parco fu invaso da tuoni assordanti.
«Grazie Lyon-sama» disse Juvia con un sorriso sincero rivolgendosi al ragazzo albino.
«Ok perfetto andiamo, non abbiamo nemmeno l'ombrello» disse Gray all'improvviso prendendo Juvia per un braccio e trascinandola via dalla panchina. Lyon restò lì senza muoversi, guardò allontanarsi i due ragazzi.
«Certo potevi avvisarci un po' prima» disse Gray quando furono ormai lontani da Lyon. Alzò una mano per sentire se già pioveva, non sentì gocce, ma continuò a trascinare Juvia per un braccio. A lei di certo non dispiaceva, ma ancora non capiva cosa non andasse nel ragazzo accanto a lei.
«Ma Lyon-sama?» disse Juvia tentando di fermare un secondo Gray «Lo abbiamo lasciato lì?».
«Lascialo stare quello» disse Gray fermandosi e voltandosi verso di lei. La guardò negli occhi, così intensamente che per poco lei non svenne. Poi iniziò a piovere, le gocce d'acqua bagnarono i vestiti, i capelli dei due ragazzi. Restarono immobili qualche secondo, poi Gray le prese il braccio e la portò sotto la tenda di un negozio lì accanto.
Juvia non riusciva ad aprire bocca, aveva ancora fissati in mente gli occhi del ragazzo che la fissavano.
«Juvia..» chiamò lui.
«S-si..?» disse lei imbarazzata.          
«Dobbiamo andare» disse lui.
«...e dove?» chiese Juvia.
«Non lo so..vieni» le prese la mano e la portò di nuovo nel parco per tornare all'hotel.
Nel parco nel frattempo erano spariti tutti e non restava nemmeno una presona.
«G-Gray-sama dove stiamo andando?» chiese la ragazza confusa.
«In hotel» rispose lui continuando a camminare spedito.
«Ma non bisognava svoltare al sentiero a destra?».
«No mi sembrava fosse di qua..» disse lui che all'improvviso aveva un dubbio.
«T-ti sembrava? Gray-sama ci siamo persi?» chiese lei all'improvviso presa dal panico.
«N-non lo so Juvia..non preoccuparti ritroviamo la strada» cercò di rassicurarla guardandola negli occhi.
Lei sembrava sempre più spaventata e gli occhi blu cominciarono a diventarle lucidi. Lui non sopportava di vederla così e gli venne istintivo abbracciarla per farla stare tranquilla. Nel frattempo le pioggia continuava a venire giù e bagnava i due ragazzi ormai soli e abbracciati nel parco.


«Natsu guarda che sta venendo a piovere, non li vedi i nuvoloni?» disse preoccupata Lucy guardando fuori dalla finestra della sua stanza.
«Ma cosa ci importa, stiamo qui allora» disse lui annoiato buttandosi sul letto.
«E cosa facciamo?» chiese lei.
«Beh possiamo dormire» rispose Natsu che già si stava addormentando. Pochi minuti dopo crollò definitivamente sul letto di Lucy.
«Chissà magari stanotte non ha dormito» disse lei guardandolo e sorridendo. Poi uscì dalla stanza per prendere una bottiglia di succo al bar.

Una volta rientrata Natsu stava ancora dormendo, solo che si era spostato di lato e aveva lasciato una parte del letto libera. Lei aprì il succo che aveva comprato e se ne versò un po' nel bicchiere. Mentre beveva si sedette accanto a Natsu cercando di svegliarlo.
Tutto ciò che ottenne però fu solo un lamento dal ragazzo che si girò dalla parte opposta continuando a dormire.
«Sei proprio terribile» disse lei posando il bicchiere sul comodino. Le venne sonno così si sdraiò anche lei e si addormentò accanto al ragazzo.

Natsu aprì gli occhi, la pioggia fuori dalla finestra continuava a venire giù incessantemente. Stava abbracciando qualcosa...o qualcuno. Si accorse che Lucy stava accanto a lui, stava dormendo..e lui la stava abbracciando. Cercò di sciogliere l'abbraccio senza svegliare la ragazza, ma appena si mosse lei sistemò la resta dulla spalla del rosato. A qual punto gli era impossibile bon svegliarla muovendosi. Alzò il braccio che le cingeva la vita e accarezzò la guancia della ragazza. Lei si rilassò così Natsu poté togliere la spalla e sostituirla con il cuscino.
Si alzò e si diresse verso la porta. Prima di uscire si girò a guardare la ragazza. I capelli biondi si spargevano sul cuscino e aveva un bellissimo sorriso sulle labbra. "Forse sta facendo un bel sogno" pensò il ragazzo aprendo la porta. La richiuse alle sue spalle e andò in camera.


Mira si stava dirigendo verso la propria stanza, quella mattina aveva intenzione di andare in spiaggia, il sole era alto nel cielo e il mare calmo. Preso tutto l'occorrente uscì dalla stanza e si ritrovò faccia a faccia con Laxus.
«Che c'è ora mi segui pure in camera?».
«Dove stai andando?» chiese lui.
«Non sono affari tuoi, non ti dirò nulla in ogni caso quindi se non hai altro da aggiungere puoi anche andartene» disse lei cercando di passare. Lui le bloccò la strada.
«Bene vengo con te».
«Come ti pare, tanto non otterrai nulla».
«Oh questo li dici tu» sogghignò lui.
Laxus si mise in fretta il costume e raggiunse Mira in spiaggia. Dopo qualche ora il cielo cominciò ad annuvolarsi così entrambi decisero di tornare.
«Cavolo oggi era una bellissima giornata! C'è sempre qualcosa che la rovina!» si lamentò Mira.
«E se fosse Juvia?» suppose Laxus.
«Vorrebbe dire che Gray la fa stare male» rispose l'albina sucura di sé «In tal caso dopo se la vedrà con me!».
«Dai andiamo che qui ci bagnamo» disse il ragazzo cominciando ad incamminarsi verso l'hotel.
«Si hai ragione arrivo» lo raggiunse Mira.
Dopo dieci minuti cominciò a venire giù il diluvio e a loro mancavano anvora almeno due minuti a piedi.
«Tieni» disse lui porgendole la sua giacca.
«Oh..grazie! Ma come mai l'hai portata?» disse lei infilandosela.
«Beh non si sa mai, sono sempre prevenuto» le fece l'occhiolino. Lei gli sorrise e continuarono a camminare.
Pochi minuti dopo arrivarono in hotel e ognuno si diresse nella propria stanza e fece una doccia.


«Erza ti andrebbe un gelato?» propose Gerard. Quella mattina erano andati in piscina perché nonostante il bel tempo, nessuno dei due aveva voglia di mare.
«Magari dopo, prima facciamo un bagno dai» rispose lei dirigendosi sul bordo della piscina.
«Va bene» disse lui. Non resistette alla tentazione e la spinse in acqua facendole fare un bel tuffo. Come previsto lei si arrabbiò e lo tirò in acqua la un piede.
«Gerard ma come ti salta in mente?!».
«E dai è divertente!» rise il ragazzo. Lei fu contagiata dalla sua risata e cominciarono a schizzarsi e a farsi scherzi.
«Aspetta sta venendo a piovere?» disse lui ad un tratto guardando il cielo che cominciava a farsi grigio.
«Cavolo proprio ora!» esclamò lei.
Uscirono dall'acqua e si asciugarono, proprio un attimo prima che iniziò a piovere.
«Quindi direi che ormai il gelato è inutile» disse Gerard sorridendole.
«Si infatti» ricambiò il sorriso la rossa.
«Andiamo a cambiarci» propose lui.
Poi si diressero verso l'entrata.

Arrivati nella hall si aprì l'entrata principale dell'hotel ed entrò Lyon tutto bagnato dalla testa ai piedi.
«Ehi Lyon» lo salutò Gerard «Ma tu non eri con Gray e Juvia?» chiese poi.
«Non sono tornati qui?» domandò Lyon preoccupato «Ci siamo separati al parco prima che iniziasse a piovere, pensavo che con questo tempo sarebbero tornati qui» aggiunse poi.
«Quel parco è noto per essere uno dei più grandi al mondo, conoscendo il senso d'orientamento di Gray credo che avranno difficoltà a tornare!» esclamò Erza che divenne preoccupatissima.
«Cosa sta succedendo ragazzi?» intervenne Mira entrando nella stanza.
«Gray e Juvia si sono persi nel parco!» disse subito Erza all'improvviso presa dal panico.
«COSA???» esclamò l'albina.
«No no aspettate, non sappiamo ancora se si sono persi, magari tra poco saranno qui dobbiamo solo aspettare, se per una certa ora non saranno tornati li andremo a cercare ok?» disse Gerard cercando di tranquillizzare un po' tutti i presenti.
«Va bene, io nel frattempo avverto gli altri. Voi preparatevi nel caso dovessimo uscire per cercarli, ci vediamo qui tra mezz'ora» disse Mira, poi corse via.
Ognuno tornò nella propria stanza e si cambiò.
Lucy si svegliò di colpo al suono di una porta che sbatteva. Era Levy che chiudeva fuori Gajeel.
«Ehi che è successo?» domandò subito all'amica.
«Quel deficiente non mi lascia mai in pace! Nemmeno posso leggere un libro in biblioteca, mi viene a rompere pure là!» disse la blu con un'espressione arrabbiata.
«Dai tranquilla, ora puoi riposarti...anzi mi è venuta un'idea, perché non andiamo a fare una passeggiata per le vie della città?» propose la bionda.
«Ma Lucy sta piovendo..» disse abbattuta Levy.
Lucy guardò la finestra e constatò che l'amica aveva ragione.
«Allora riposiamoci un po'» disse la ragazza sperando che Levy acconsentisse. Si sentiva davvero molto stanca e aveva voglia di dormire.
«Va bene Lu-chan» le sorrise la blu sedendosi sul letto accanto al suo.
Chiacchierarono per un tempo infinito, sopra il rumore della pioggia fuori dalla finestra. Poi qualcuno bussò alla porta.
«Ragazze probabilmente Gray e Juvia si sono persi nel parco. Ci vediamo tra mezz'ora nella hall, forse bisogma andare a cercarli» disse Miranon appena Lucy aprì la pirta. Dopodiché si diresse a passo veloce al piano di sopra per chiamare i ragazzi.


Natsu prima di rientrare in camera era passato per il bar a prendere qualcosa da mangiare e lì aveva incontrato Gajeel che aveva avuto la stessa idea. Chiacchierarono per un po' e poi decisero di salire in camera.
«Come mai quell'aria così felice?» chiese Laxus non appena Natsu entrò in camera.
«Mah niente, mi sono fatto una bella dormita» rispose lui stiracchiandosi.
«E dove? nel letto della bionda?» sogghignò Laxus.
«Si, esatto» confermò il rosato diventando un po' rosso.
«Che schifo di tempo» commentò Gajeel guardando fuori dalla finestra.
Qualcuno bussò alla porta e Gajeel aprì.
«Ragazzi tra mezz'ora nella hall» disse Mira.
«Ma la prova non è alle tre del pomeriggio?» chiese Laxus.
«Non so se la faremo la prova oggi, Gray e Juvia forse non riusciranno a tornare, credo che dovremo andare a cercarli» disse lei per poi correre in camera sua.


«Ragazzi per oggi questo é il vostro pranzo, fatevelo bastare» disse Mirajane distribuendo panini a tutti «Mangiate in fretta e poi ci vediamo all'entrata principale del parco tra venti Minuti» concluse.

Venti minuti più tardi erano tutti all'entrata del parco.

«Perfetto allora andremo a coppie per non perderci: Natsu e Lucy voi andrete verso Est, Gajeel e Levy voi cercarete a Ovest, Gerard e Erza andate a Nord, io e Laxus al centro. Lyon torna alla nostra gilda per avvertire il Master» disse Mira.
«E se li troviamo come facciamo ad avvertire gli altri?» chiese Gerard.
«Ah giusto mi stavo dimenticando, tenete questi, sono una specie di localizzatori, premendo questo pulsante il vostro pallino diventerà rosso segno che li avete trovati. Ci sentiamo più tardi».
Poi ognuno si diresse nella direzione stabilita e cominciarono la ricerca.

 

 

*angolo autrice* Salve a tuttiii!! So che ci ho messo un po' a pubblicare questo capitolo, ma la mia immaginazione ultimamente ha lasciato un po' a desiderare.
Ho voluto lasciare tutti i lettori sulle spine nell'attesa del prossimo capitolo stavolta, giusto per incuriosirvi un pochino ;)
Spero vi piaccia e che continuerete a leggere, a prestooo :3
Ele :)

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Capitolo 7
*** quarto giorno: un pomeriggio alla ricerca di... amore? ***


~~«Juvia non preoccuparti troveremo una soluzione» cercò di rassicurarla Gray. La stava ancora abbracciando e lei era scoppiata in lacrime. Se prima non era stata lei a causare il temporale, ora però la pioggia era diventata incessante a causa del pianto della ragazza.
«Gray-sama..» disse lei tra un singhiozzo ed un altro.
«Si?» rispose lui.
«C-come faremo a.. a t-tornare?» domandò lei alzando il viso. Lui la guardò negli occhi «Non lo so Juvia, un modo lo troveremo» disse sincero.
«Juvia stai tremando..» constatò poi il ragazzo. La ragazza non rispose, allora Gray si tolse la giacca e gliela mise sulle spalle.
«No Gray-sama, a Juvia non serve la tua giacca, sentirai freddo» si preoccupò la blu.
«Ma dai, sono un mago del ghiaccio, come posso sentire freddo?» disse lui sorridendole.
In realtà sentiva freddo eccome, ma poi abbracciando Juvia ogni traccia di freddo svanì, così non se ne dovette preoccupare.
Iniziarono a camminare verso un punto a caso, prima o poi quel parco sarebbe dovuto finire no? O almeno era quelli che speravano.
«Ehi...Juvia, guardami» disse Gray prendendo il viso della ragazza tra le mani «Ti prometto che usciremo da qui e che torneremo all'hotel prima di stasera».
«Gray-sama.. Juvia crede alla tua parola, non c'è bisogno di promett..» iniziò lei.
«Io però te lo prometto» concluse dandole un bacio sulla fronte e stringendola a sé. Serviva più che altro ad avere più fiducia in se stesso, lei di fiducia in lui ne aveva forse anche troppa.


«Cavolo va sempre peggio, questi alberi non proteggono nemmeno un po' dalla pioggia!» esclamò Natsu.
«Chissà dove saranno adesso quei due, fa un freddo glaciale spero stiano bene!» disse Lucy preoccupata.
«Vieni» disse Natsu mettendole un braccio intorno alla vita «Almeno avrai meno freddo».
«Grazie Natsu» ringraziò lei sorridendo al ragazzo accanto a lei. Il ragazzo ricambiò il sorriso.
Cercarono per un tempo infinito, fortunatamente avevano lasciato uno di quegli oggetti di Mira all'entrata del parco, così sarebbero potuti tornare più facilmente al punto di partenza.
«E se fossero tornati in hote?» chiese Lucy.
«Mira ha detto che ha lasciato alla receptionist un oggetto per poter comunicare così se tornano ci avvisa con questo» rispose Natsu sollevando l'oggetto con la mano libera.
«Da quando ascolti quello che dice Mira?» rise la ragazza.
«Quando i miei amici sono in pericolo presto attenzione a tutto e a tutti» le sorrise lui. Lei non poté fare altro che sorridere a sua volta.


«Gajeel..» chiamò Levy un po' impaurita.
«Che c'è gamberetto?» le ruspose lui continuando a camminare senza guardarla.
«Ma se ci perdiamo anche noi?» ipotizzò la ragazza preoccupata.
«No non ci perderemo fidati» disse lui con noncuranza.
«E perché dovrei fidarmi di te?».
«Fidati e basta».
«E se io ti dicessi di no?».
«Vuoi fare la strada da sola o ti decidi a stare zitta? Devo rintracciare l'odore di Gray e Juvia per poterli trovare..ho bisogno di concentrazione» le disse girandosi di colpo. Lei gli andò a sbattere contro non accorgendosi che il ragazzo si era fermato.
Indietreggiò di qualche passo ma lui avanzava ogni volta che lei cercava di allontanarlo.
«Allora?» le chiese lui.
«Allora... cosa?» ribatté lei indietreggiando di un altro passo.
«Allora vuoi andare da sola o mi segui?»disse il ragazzo avvicinandosi ancora. Levy cercò di indietreggiare ancora, ma dietro di lei trovò un albero che le impedì di allontanare Gajeel.
Lui le si avvicinò ancora con aria minacciosa.
La sovrastava di molto e lei non poteva muoversi né allontanarlo. Lui la guardò negli occhi, così intensamente che nemmeno lei riusciva a distogliere lo sguardo. Poi il ragazzo spostò lo sguardo dagli occhi, alle guance, alle labbra. Si soffermò sulle labbra carnose della ragazza per qualche istante e lei divenne rossa per l'imbarazzo. Poi Gajeel distolse lo sguardo, si girò e riprese a camminare.
«Vieni o no?» le gridò vedendo che non lo stava seguendo.
«S-si..» rispose lei riprendendosi e raggiungendolo.


«LAXUS BASTA!!» esclamò Mira arrabbiata più che mai.
«Ahahahah sei proprio buffa quando ti arrabbi e gonfi le guance in quel modo!» rise lui prendendola in giro. Poi le prese una guancia con le dita dandole un piccolo pizzicotto «E sei diventata tutta rossa» rise ancora.
«AAAAAHHHHH HAI ROTTOOO!!!».
«Dai non ti arrabbiare sto scherzando» le sorrise il ragazzo.
«NON PUOI SCHERZARE IN UNA SITUAZIONE DEL GENERE IDIOTA!» urlò lei. Poi prese una radice con il piede e inciampò. Le braccia pronte del ragazzo però l'afferrarono in tempo, solo che il piede destro di Laxus prese proprio un punto fangoso e il ragazzo cadde insieme a Mira in mezzo alla terra fangosa bagnata dalla pioggia.
«LAXUS MA CHE FAIII!!!».
«Cercavo di non farti cadere scema! E chiudi quella bocca stai urlando da quando ci siamo divisi in gruppi!».
«Vedo come mi hai salvata bene dalla caduta! Ora siamo caduti entrambi! Complimenti mister muscolo!».
«Ma cosa devo fare per farti stare zitta?».
«Zitta? ZITTA?! Ma come ti permetti, prima mi fai cadere nel fango e poi mi dici di stare zitta?».
«Ah adesso ti avrei fatto cadere io?».
«Si esatto perc..» cercò di dire, ma fu interrotta da Laxus, che le aveva tappato la bocca con...un bacio? La stava baciando? Mira aveva gli occhi sgranati e non credeva a quello che stava succedendo. Erano ancora sdraiati per terra, lui le aveva bloccato i polsi con le mani e ora la stava... baciando? Per farla stare zitta? O perché l'amava? Mira non poteva sopportare questo dubbio atroce, ma on aveva la forza di respingerlo, le labbra del ragazzo erano così morbide e calde e... un attimo dopo lui si staccò e la guardò negli occhi.
«Ora stai zitta?» le sorrise.
«Perché lo hai fatto?» chiese Mira.
«Perché non stavi zitta e perché.. mi andava» rispose lui alzandosi e aiutandola a rimettersi in piedi.
«Non puoi fare sempre quello che ti pare, per questo dovevi chiedermi il permesso io non...» lui la interruppe posandole due dita sulle labbra.
«Primo: io non chiedo il permesso a nessuno. Secondo: stai zitta o ne vuoi un altro?» la mise in guardia sorridendo maliziosamente e tolse le dita dalla bocca della ragazza. Lei non poteva sopportare che lui la trattasse in quel modo, decise di giocare al suo stesso gioco.
«Beh..» iniziò con tono dolce «Tutto sommato non era niente male quel.. bacio» finì guardandolo dritto negli occhi. Laxus non si aspettava una risposta del genere e fu preso un po' alla sprovvista. Le sorrise e avvicinò la bocca all'orecchio della ragazza.
«Mi fa piacere Mirajane» le sussurrò piano. Poi si girò e riprese a camminare come se non fosse accaduto nulla. Mira lo seguì con la stessa aria noncurante e ripresero a cercare i due compagni dispersi.


«E-Erza, volevo chiederti una cosa».
«Dimmi Gerard».
«Ecco..riguardo all'altra sera, quando mi hai.. quando mi hai baciato» disse lui cercando di non sembrare imbarazzato.
Erza si irrigidì.
«C-cosa volevi c-chiedermi?» chiese lei diventando rossa.
«Aspetta» la fermò prendendole il braccio «Fermiamoci un attimo, vorrei parlare con te da solo per un momento... senza che ci semta nessuno insomma..».
«Si» riuscì a dire la ragazza.
«Come facevi a sapere cosa avevo intenzione di dirti quella sera?» chiese il ragazzo dai capelli blu.
«Ecco...non lo sapevo» rispose lei abbassando lo sguardo.
«Ehi.. guarda che tu mi piaci molto Erza, io.. avevo paura ad esprimerti i miei sentimenti per te, ma tu mi hai facilitato molto le cose facendomi capire che ricambiavi perché.. avevo paura che non provassi nulla per me..».
Lei lo interruppe con un bacio, un bacio vero, che entrambi desideravano da tempo. Il ragazzo ricambiò quel bacio e le cinse la vita con le braccia, stringendola di più a sé. Lei appoggiò le mani sulle spalle del ragazzo e i due continuarono a baciarsi. Poi dopo qualche minuto si separarono.
«Non dirlo neanche per scherzo» sussurrò lei sorridendo, gli lasciò un ultimo bacio a stampo sulle labbra e poi ripresero entrambi a camminare per le vie del parco.
«Guarda il pallino di Natsu e Lucy è diventato rosso, li hanno trovati!» disse Erza dopo un po' porgendo a Gerard il congegno.
«Bene allora possiamo tornare adesso, speriamo stiano tutti bene» disse lui.


Una ventina di minuti più tardi erano tutti riuniti all'entrata del parco e aspettavano solo che i quattro tornassero.
«Eccoli sono lì» disse Levy.
«C'è qualcosa che non va» sussurrò Mira tra sé.
Infatti c'erano solo due figure che si avvicinavano. Una volta giunti più vicini Mira si accorse che Natsu portava Lucy in spalla e Gray teneva Juvia in braccio.
«Deve essere successo qualcosa! Ragazzi andate ad aiutarli, presto!» esclamò l'albina preoccupata.


Juvia si era presa la febbre, mentre Lucy aveva fatto una brutta caduta e si era storta una caviglia.       
Una volta raggiunto l'hotel le due ragazze vennero portate in camera e venne chiamato un medico, mentre la priva del pomeriggio venne annullata. Mira probabilmente avrebbe annullato anche la prova del giorno dopo mentre sperava che entro un paio di giorni le ragazze si sarebbero riprese per poter partecipare alle prove seguenti.


Il pomeriggio nessuno di loro sapeva cosa fare, pioceva a dirotto e non accennava a smettere, quindi non si poteva uscire. Gajeel si era fatto convincere da Levy a fare una partita a scacchi, mentre Natsu e Laxus si allenavano nella palestra dell'hotel e facevano qualche tiro a basket. Gerard invece aveva deciso di vedere un film e Erza aveva insistito per andare con lui.
Gray invece si sentiva terribilmente in colpa per lo stato di Juvia così aveva deciso di andare a vedere come stava.


Lucy sentì bussare alla porta e si alzò con cautela per andare ad aprire.
«Ciao Gray, sei venuto a vedere come sta Juvia?» chiese lei gentilmente.
«Si, tu come stai? E non dovresti alzarti dal letto nemmeno tu comunque» disse lui.
«Io sto bene, chi ti avrebbe aperto la porta sennò? Juvia dorme, comunque la febbre le è scesa un po'» gli rispose lei tornando verso il letto.
Lui richiuse la porta e si aiutò Lucy a rimettersi sdraiata, poi si sedette accanto a Juvia. Aveva il volto rosso per la temperatura alta ed era caldissima.
Dormiva però beatamente e sembrava che non potesse essere svegliata da nulla, nemmeno da un cannone.
«È bella quando dorme vero?» lo stuzzicò Lucy sperando di ottenere una risposta affermativa. Il ragazzo in effetti stava pensando proprio in quel momento a quanto fosse bella la blu mentre dormiva e duvenne tutto rosso. Era come se Lucy gli avesse letto nella mente.
«È inutile che mi dici di no, le tue guance ti tradiscono» gli disse Lucy con un sorrisetto.
«Si d'accordo, è bella mentre dorme» rispose allora Gray cercando di nascondere l'imbarazzo.
«Visto? Io ho sempre ragione» gli fece l'occhiolino la bionda.
«Comunque Natsu ha detto che sarebbe passato tra poco per vedere come stai» cercò di cambiare discorso Gray.
«E come mai non è venuto con te?» chiese la ragazza incuriosita.
«Stava finendo una sfida con Laxus, ma avevano quasi concluso, sarà qui a momenti...ah e la apro io la porta stavolta, non azzardarti a muoverti di lì... anche perché Natsu mi uccide se sa che ti sei mossa dal letto e io non te l'ho impedito» disse il ragazzo.
«Ahahahah siete incredibili voi due!» rise la ragazza.
Pochi attimi dopo Natsu arrivò e Gray lo fece entrare.
«Gray non mi pare giusto» iniziò il rosato.
«Cosa?» chiese Gray.
«Che tu sei stato senza di me in una stanza con due ragazze» concluse Natsu.
«Ma piantala idiota! Cosa pensi che abbia fatto?» si difese Gray.
«Non lo so, dimmelo tu» alzò le spalle Natsu.
«Ragazzi piantatela, mi fate venire il mal di testa.. e poi rischiate di svegliare Juvia» disse Lucy appoggiando la schiena su un cuscino.
«Per quello non preoccuparti Lucy-chan, Juvia è già sveglia da un po'» disse la maga dell'acqua mettendosi a sedere sul letto e aprendo gli occhi.
«Juvia come stai?» le si avvicinò Gray.
«Sveglia da abbastanza tempo da aver sentito le parole di Gray poco fa?» le sorrise l'amica facendole l'occhiolino. Gray si irrigidì di colpo. Poi la ragazza gli rivolse uno sguardo confuso e lui si rilassò.
«Quali parole Gray-sama?».
«N-niente...come stai? Te lo avevo detto che ti avrei riportata qui prima di stasera» le sorrise Gray.
«Juvia ha caldo, ma sta meglio. Juvia aveva fiducia Gray-sama, grazie mille» ricambiò il sorriso lei.
«Misuriamo la temperatura?» propose Natsu.
«Va bene prendo il termometro» disse Lucy.
«NO! Tu non ti muovi da lì!» esclamò Natsu «Lo prendo io il termometro, dimmi dove sta».
«Nella borsetta che sta nel bagno sullo scaffale a destra» disse Lucy. Natsu lo prese e lo porse a Juvia.
«Grazie Natsu-kun» gli sorrise la blu. Gray non poté che constatare quanto fosse bello il sorriso della ragazza di fronte a lui.
«Gray sappiamo bene che adori Juvia quando sorride ma non incantarti così a guardarla, potresti seriamente diventare una statua» disse Natsu provocandolo. Juvia divenne rossa e Gray rivolse all'amico uno sguardo assassino.
«Vogliamo parlare del sorriso idiota che ti compare in faccia quando Lucy ti chiama?» contrattaccò Gray provocando l'arrossamento delle guance della bionda.
«Vuoi la guerra?».
«Perché no?».
«RAGAZZIIIII!!» urlò Lucy per farli tacere entrambi «Ho mal di testa!».
«Scusaci!» esclamarono in coro i due.
«Fateci un favore» propose Lucy.
«Tutto ciò che vuoi» sorrise Natsu. Gray gli rivolse uno sguardo che diceva "Avevo ragione".
«Andate a comprare una bella bottiglia di succo che la mia è finita, così beviamo qualcosa di fresco e nutriente, d'accordo?».
«Si!» dissero. Poi uscirono dalla porta e si diressero verso il bar.
«Sono una cosa terribile quei due!» escalmò Lucy sdraiandosi sul letto.
«Juvia crede che a Lucy-chan piaccia Natsu» rise la ragazza.
«Juviaaa!!» disse la bionda che però non riuscì a non ridere a sua volta.
«E anche che Natsu ricambi» le fece l'occhiolino la blu.
«Ahahahah ma piantala!» rise Lucy.
Gray e Natsu tornarono con una grande bottiglia di succo di pesca e in poci tempo bevvero tutto il contenuto.


«Ho vintoooooo!!!» esclamò Levy piena di entusiasmo «Hai perso, hai persoo!» voleva proprio farglielo pesare.
«Cavolo ma come ho fatto a perdere!» disse Gajeel.
«Semplice, non sai giocare» gli fece la linguaccia lei, per poi corrse via su per le scale. Lui la inseguì e arrivarono fino alla terrazza, la prese e la riportò giù per le scale fino alla stanza della ragazza.
«Avrai pure vinto a scacchi ma io sono più veloce e più forte di te, non mi puoi scappare» le sussurrò in un orecchio.
Poi la lasciò lì di spalle alla porta e salì le scale. Si girò solamente per farle l'occhiolino, poi scomparve al piano superiore. La ragazza entrò nella stanza e le tre amiche iniziarono a chiacchierare.


La sera arrivò in fretta, ma nessuno aveva voglia di uscire con la pioggia che ancora bagnava le strade della città.

Laxus non riusciva a prendere sonno, pensava e ripensava al perché avesse baciato Mira quella mattina, non se lo spiegava, ma sapeva che avrebbe voluto baciarla ancora. Mentre si tormentava con queste domande sentì qualcuno bussare alla porta, Gajeel e Natsu dormivano profondamente, così si alzò e andò ad aprire.
Poco prima di aprire si ricordò di non avere la maglietta, aveva caldo quella sera e si era infilato nel letto a petto nudo.
«Ti ho riportato la giacca, grazie mille per avermela prestata» disse Mira con un sorriso non appena lui aprì la porta. Lei gli porse la giacca e lui la prese.
«Grazie» le sorrise.
«Grazie a te!» disse lei salutandolo con un gesto e dirigendosi verso la sua stanza.
«Aspetta..» la fermò lui prendendole il polso. Lei si girò con un'espressione interrogativa.
«Ehm.. mi dispiace per oggi.. lo so che non dovevo, ho esagerato.. spero che tu non te la sia presa» le lasciò il polso e la guardò negli occhi, poco dopo abbassò lo sguardo.
«Tranquillo, non c'è problema» disse lei sorridendo e riportando lo sguardo del ragazzo su di lei. La ragazza gli appoggiò una mano su una guancia e gli diede un bacio sull'altra, poi fece scivolare la mano dalla guancia del ragazzo all'incavo del collo. Infine, per provocarlo, si morse il labbro inferiore sollevando lo sguardo per guardare il ragazzo negli occhi, voleva proprio farlo impazzire stavolta... sarebbe stata la sua piccola vendetta.
«Buonanotte» gli sussurrò per poi allontanarsi per guardarlo un attimo negli occhi e sorridere.
«N-notte Mira» disse lui ricambiando il sorriso. Lei scese le scale e lui richiuse la porta. Dopo qualche minuto entrambi si addormentarono e nell'hotel calò il silenzio.

 

 


*angolo autrice* Buonasera gente!! Questo capitolo mi è venuto di getto, l'ho scritto subito per non dimenticarmi le idee che frullavano in testa, l'ho riguardato più volte e mi sembra decente (finalmente ne ho il tempo yeeee!), in ogni caso fatemi sapere se vi piace :3
Ringrazio tutti coloro che leggono la mia storia e che la seguono, apprezzo molto che mi sopportiate :)

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Capitolo 8
*** quinto giorno: prova annullata è uguale a giorno di svago ***


~~Lucy si svegliò con la luce del sole che entrava dalla finestra, non ostacolata dalle tende, rimaste aperte. Provò ad alzarsi dal letto, il dolore alla caviglia era diminuito ma le faceva ancora un po' male se la sforzava.
«Buongiorno Lu-chan» a salutò Levy aprendo la finestra per far entrare un po' di aria fresca. Aveva finalmente smesso di piovere ed era riapparso il sole.
Quella mattina infatti il cielo era limpido, senza nemmeno una nuvola in cielo.
«Giorno Levy-chan, da quanto sei sveglia?» cgiese Lucy sorridendo.
«Da un po', ho fatto colazione circa un'ora fa con Gajeel, non capisco perché ci dobbiamo svegliare sempre alla stessa ora..» rispose la blu.
«Con Gajeel?».
«Si ha detto che si sveglia sempre presto, abbiamo chiacchierato un po'».
«Chiacchierato o litigato?» rise Lucy riuscendo a mettersi in piedi.
«Diciamo entrambe le cose» rise Levy.
«Voi siete proprio fatti l'uno per l'altra» le fece l'occhiolino la bionda.
«Ma che dici Lu!» si difese Levy.
«Hai misurato la temperatura a Juvia stamattina?» disse Lucy cambiando argomento.
«Si prima di uscire, ha 38 finalmente le è scesa un po', ieri aveva quasi 40» rispose la ragazza minuta.
«Meno male, speriamo si rimetta presto, ricordiamoci di non lasciarla uscire da sola con Gray la prossima volta» scherzò Lucy dirigendosi verso il bagno.
Qualcuno bussò alla porta e Levy andò ad aprire.
«Come sta Juvia?» chiese un ragazzo moro.
«Meglio, le è calata un po' la febbre» rispose Levy.
«Le ho portato la colazione, Natsu sta salendo, ha preso la colazione per Lucy» disse lui.
«Voi siete così dolci e premurosi, magari quello scorbutico di Gajeel fosse così» si lamentò la ragazza «Vieni entra».
«Aspettaaaaaaaaa!!!» urlò una voce dal corridoio, ma Levy stava già richiudendo la porta e qualcuno ci andò a sbattere contro.
Poi la ragazza riaprì la porta e si ritrovò Natsu sdraiato per terra con la faccia contro la porta e le braccia sollevate per salvare la colazione di Lucy dalla caduta.
«Cosa è successo?» chiese Lucy uscendo dal bagno.
«Natsu ma che fai lì per terra??» lo rimproverò la bionda.
«Ti ha portato la colazione» rise Gray guardando l'amico disteso per terra.
Natsu si rimise in piedi e si spolverò i pantaloni.
«Tieni Lu!» le porse la colazione uscita illesa dalla botta. Lei prese il vassoio.
«Grazie Natsu» ringraziò lei.
I ragazzi entrarono e si sedettero tutti e due sul letto di Lucy.
«E io dove dovrei sedermi??» urlò lei.
«Beh puoi sempre sederti in braccio a me» propose Natsu con un sorriso.
«NON CI PENSO NEMMENO!» disse Lucy.
«Lucy-chan..» disse una fievole voce alle spalle della ragazza.
«Oddio Juvia ti ho svegliata scusami, scusamiiiii» cercò di scusarsi lei avvicinandosi all'amica e poggiandole una mano sulla fronte.
«No, non fa niente Lucy-chan, Juvia sta meglio va bene» sorrise lei.
Gray si alzò e si mise accanto a Lucy.
«Buongiorno Juvia» le sorrise «Ti ho portato la colazione».
«G-grazie Gray-sama» disse lei ricambiando il sorriso. Poi si mise a sedere e Gray si sedette accanto a lei, lasciando a Lucy il posto vicino a Natsu.
Levy era scesa in biblioteca per stare in pace, stavolta Gajeel non l'avrebbe disturbata
«Natsu devo camminare un po', se non ci provo non mi passerà mai il dolore» disse Lucy dopo che Natsu le aveva impedito di alzarsi ancora dal letto.
«Va bene..andiamo a fare una passeggiata?» propose il rosato.
«Ok ci sto, andiamo».
«Ci vediamo dopo Gray, Juvia riposati» salutò Natsu.
«Gray trattala bene mi raccomando» gli disse Lucy uscendo dalla porta. Poi i due si chiusero la porta alle spalle e Gray e Juvia rimasero soli nella stanza.


«Secondo te abbiamo fatto bene a lasciarli soli?» chiese Lucy preoccupata.
«Ma si cosa vuoi che succeda, d'altra parte Gray si sente anche in colpa, quindi non le farà del male tranquilla» rispose Natsu sicuro di sé.
«Spero tu abbia ragione».
«Io ho sempre ragione, ricordatelo Lu!» le fece l'occhiolino. Lei rise, una risata sincera, chiara e soave.
Natsu non poté fare a meno di ridere a sua volta, la risata della ragazza era così contagiosa.
«Vieni». Le prese un braccio e la portò davanti ad una piccola porticina nel sottoscala.
«Natsu dove porta questa porticina? E come fai ad avere le chiavi?» chiese lei.
«Oh ora lo scopri» rispose Natsu trascinandola all'interno. La stanza era buia e non si vedeva nulla, poi il ragazzo prese qualcosa, lo girò e Lucy fu accecata da una luce fortissima. Si corpì gli occhi e Natsu la portò attraverso un'altra porticina che dava su un piccolo boschetto.
«Ma dove siamo?» chiese lei confusa.
«Ora chiudi gli occhi».
«Ma..».
Lui le chiuse gli occhi con le mani e iniziarono a camminare, dopo un breve percorso lui tolse le mani dagli occhi di lei.
Quando Lucy aprì gli occhi si ritrovò davanti uno spettacolo naturale.
Davanti a lei si estendeva un piccolo laghetto circondato da alberi e i pesci nuotavano in branco e saltavano fuori dall'acqua tutti in una volta.
C'era un albero che era piegato, sporgeva sopra la superficie dell'acqua. E lì la portò Natsu, fin sopra ai rami, per poter ammirare lo spettacolo da più vicino.
«È bellissimo» sussurrò lei ammorando il paesaggio che la circondava.
Erano seduti su un ramo sospeso sul laghetto.
«Già..l'ho scoperto stamattina, mi sono svegliato prestissimo e quindi mi sono fatto un giro».
«Ti sei svegliato prestissimo? Tu? Ahahaha è difficile da credere sai?» rise lei.
«Beh diciamo che mi ha svegliato Laxus, è tormentato da qualcosa ultimamente e la notte non fa dormire né me né Gajeel».
«Tormentato?».
«Si, si agita»
La ragazza si chiese a che gioco stesse giocando Mira e poi sorrise pensando a quanto fosse fortunata l'albina, così bella e spensierata.
«A che pensi Lu?» chiese Natsu dandole una piccola gomitata per risvegliarla. Lei però si sbilanciò e perse l'equilibrio cadendo dal ramo.
Natsu l'afferrò prima che toccasse l'acqua, ma il ramo era piuttosto sottile e venne piegato dal peso dei due ragazzi, che caddero in acqua con un sonoro "splash!".
«Natsu! Ma come ti viene in mente?».
«E dai Lu! Mica l'ho fatto apposta!».
«Lo spero per te!».
«Come te la prendi facilmente» la stuzzicò lui sollevandola dall'acqua per poi ribbuttarla nel laghetto.
«LA SMETTI?!» urlò lei non appena riemerse.
«Mmm... NO!» disse lui avvicinandosi alla ragazza.
«Oh si invece».
«Decisamente no» disse lui con un sorriso malizioso.
«Cosa hai intenzione di fare?» disse preoccupata cercando di allontanarlo. Ma lui fu più veloce e la spunse sotto.
Una volta riemersa Lucy si mise a nuotare e Natsu la inseguì fino a che lei si trovò di fronte ad una roccia che non la faceva passare.
«Ora sei in trappola vedo» disse Natsu avvicinandosi alla ragazza. Poi poggiò le braccia sulla roccia e le si avvicinò ancora di più. Lei non poteva muoversi, certo Natsu così vicino le faceva un certo effetto, ma cominciava a temere cosa avrebbe fatto dopo il ragazzo. Non voleva scoprirlo.
"Ma dai sta solo scherzando!» disse la sua vocetta interiore, "Zitta tu!" la ricacciò indietro lei.
Natsu nel frattempo la stava guardando, cioè la stava fissando. I suoi occhi scuri non si staccavano da quelli nocciola di lei ed era rimasto immobile, ogni traccia di sorriso era scomparsa.
Sembrava serio ormai... sembrava... appunto, perché un secondo dopo scoppiò a ridere.
«Cos'hai da ridere adesso?» si lamentò la ragazza.
«La tua faccia era troppo buffa! Ahahahah sembrava che avessi davanti un mostro che voleva mangiarti! Ahahaha» rise lui.
Lei non poteva sopportare che la trattasse in quel modo. Senza che nemmeno se ne accorgesse gli diede uno schiaffo sulla guancia sinistra.
«Ehi Lu, stavo solo scherzando non c'é bisogno di arrabbiarsi». Ormai aveva smesso di ridere ed era tornato serio.
«Lasciami in pace!» lei si immerse per liberarsi dalla "morsa" del ragazzo e tornò a riva. Poi cercò di tornare
indietro, ma si accorse che non conosceva la strada.


Gray era seduto accanto a Juvia e si rigirava un ciuffo blu tra le dita. Lei era distesa sul letto, scottava e si era riaddormentata.
Dopo alcuni minuti Gray si alzò e andò in bagno, lasciando Juvia sdraiata sul letto.
La ragazza aprì lentamente gli occhi e si mise a sedere sul letto. Poi qualcuno bussò alla porta e lei si alzò per andare ad aprire.
«Ciao Juvia, come stai? Non c'è nessuno in camera con te? Pensavo che Gray ti stesse facendo compagnia» disse un ragazzo albino entrando nella stanza.
«Ciao Lyon-sama, sei tornato! Juvia sta meglio, ma non se la sente di uscire» disse, poi abbassando lo sguardo aggiunse «Riguardo a Gray-sama... prima che Juvia si addormentasse era con lei, poi Juvia non lo ha più visto».
«Non preoccuparti, ti tengo compagnia io» disse lui aiutandola a sedersi sul letto.
«Grazie Lyon-sama» disse lei accennando un sorriso.
«Senti Juvia, per quando sarai guarita completamente, Mira ha organizzato una serata in un locale in cui si fanno delle specie di gare di coppia...volevo chiederti se ti andava di venirci con me» disse timidamente il ragazzo.
«Lyon-sama..Juvia..» iniziò lei.
«Non se ne parla proprio» disse qualcuno uscendo dal bagno «Lei viene con me».
«Gray-sama ci stava spiando?» disse Juvia diventando improvvisamente tutta rossa.
«No ero solo andato in bagno mentre dormivi e poi ti sei svegliata e non mi hai trovato» disse Gray.
«Non mi sembra decida tu quelli che vuole lei no?» disse Lyon avvicinandosi all'amico.
«Beh stai certo che non ti permetterò di uscire con lei» attaccò l'altro.
«Ah si? E come intendi fare?».
«Ci andrò io con Juvia, l'importante è che non ci vada tu!».
«Beh deve decidere lei con chi andare».
«Perfetto, tanto tu non hai speranze!».
«Staremo a vedere».
«Juvia, con chi vuoi andare a quella serata?».
«Juvia..non ci va e basta».
«CHE???» esclamarono entrambi sorpresi.
«Juvia è stanca quindi se dovete litigare potete uscire» disse la ragazza sdraiandosi sul letto e tirandosi le coperte fino al naso. Non sapeva nemmeno lei dove avesse trovato il coraggio di cacciarli, soprattutto di cacciare il suo "Gray-sama".
«Ma..» iniziò Gray.
«No» disse Lyon «Me ne vado io» concluse poi dirigendosi verso la porta.
«Ci vediamo dopo» disse a Juvia con uno sguardo sincero «Ciao Gray» aggiunse poi. Si chiuse la porta alle spalle e i due rimasero di nuovo soli.
«Come ti senti?» le chiese in tono dolce, così dolce che lei dovette sforzarsi per non sciogliersi in una pozzanghera.
«M-meglio..» disse poi.
«Quanto meglio» le chiese avvicinandosi al letto e inginocchiandosi accanto alla ragazza. Le poggiò una mano sulla fronte.
«Juvia sei caldissima, ti sta risalendo la temperatura..va chiamato il dottore» disse alzandosi.
«No..va bene così, Juvia ha solo bisogno di dormire» gli disse prendendolo per una manica.
«Va bene, ma poi se non ti passa ti fai visitare ok?» le chiese con un sorriso.
«Juvia promette» disse lei allargando un sorriso «Però Gray-sama deve promettere qualcosa a Juvia» aggiunse poi tonando seria.
«Tutto quello che vuoi» rispose lui. Dopotutto glielo doveva, era colpa sua se si erano persi nel parco e lei si era presa la febbre.
«Resterai con Juvia finché non si addormenta?» chiese lei. I suoi occhi blu lo guardavano con uno sguardo implorante.
Come si poteva dire di no ad un faccino così dolce.
«Va bene, prometto che resterò» disse lui. Poi lei gli fece spazio per farlo sedere sul letto, ma lui si sdraiò direttamente sopra alle coperte e l'abbracciò. Ovviamente Juvia si addormentò subito, stretta tra le braccia del suo amato.
Pochi minuti dopo però si addormentò anche Gray.


Levy finalmente poteva stare in pace in biblioteca, certa che Gajeel non l'avrebbe seguita stavolta. Aveva preso un libro che cercava da tempo e aveva cominciato a leggere, dopo un po' però si era stufata di stare sempre nello stesso posto e decise di andare in camera.
Giunta davanti alla porta però aveva sentito le voci di Gray e Lyon che litigavano e aceva deciso che forse sarebbe stato meglio andare nella stanza di Mira e Erza, che l'avevano accolta con piacere.
Poi Erza era uscita con Gerard per andare in città e Mira era rimasta a leggere una rivista.
Qualcuno aveva bussato alla porta e Mira era andata ad aprire.
«No.. veramente sono con Levy ora.. semmai oggi pomeriggio.. a dopo» disse Mira al ragazzo che aveva bussato.   
«Chi era Mira-chan?» chiese incuriosita la blu.
«Laxus.. mi ha chiesto di accompagnarlo in città a comprare una cosa».
«E perché gli hai detto di no? D'altra parte noi stiamo facendo due cose diverse no?» si insospettì lei.
«Beh...è complicato..» disse Mira diventando un po' rossa.
«Tranquilla io ho tutto il giorno» le fece l'occhiolino l'altra.
Alla fine Mira si lasciò convincere a raccontare all'amica ogni dettaglio del giorno precedente.
«DAVVEROOOO???» si emozionò Levy.
«Si, ma abbassa la voce» disse Mira.
«Mira comunque sei proprio mitica!».
«Perché non lo fai anche tu?».
«Cosa?».
«Guarda che si vede che ti piace Gajeel».
Levy divenne rossissima in viso.
«Mira non è da me.. insomma non ci riuscirei mai».
«Non è difficile far credere a un ragazzo quello che vuoi, ti insegno io» le fece l'occhiolino l'albina.
«Va bene» acconsentì Levy.


«Gajeel! Mi apri?» disse Natsu bussando alla porta.
«Ma tu le chiavi non te le porti mai?» disse l'altro aprendo la porta «E poi perché sei bagnato dalla testa ai piedi?».
«Troppe domande, lasciami passare».
Natsu si fece una doccia e si cambiò.
«Non hai risposto alle domande precedenti ma dimmi una cosa...» disse Gajeel.
«Cosa vuoi?».
«Non eri con la bionda?».
«LUCY!» urlò Natsu aprendo la porta e correndo via.
«Io quello non lo capisco!» disse Gajeel chiudendo la porta e buttandosi sul letto.


«Maledetto Natsu! Mi ha lasciata qui bagnata dalla testa ai piedi! E non mi ricordo nemmeno la strada» disse Lucy infuriata.
"Primo: non ti ha lasciata lui da sola qui, sei tu che sei scappata. Secondo: la strada non la sai proprio, non è questione di memoria" la corresse la sua voce interiore.
«Ma stai zitta una volta per tutte!» urlò lei.
Per altro aveva ancora il dolore alla caviglia, riusciva a camminare bene, però ogni dieci passi circa zoppicava e le faceva male.
Finalmente era riuscita a ritrovare il laghetto dove avevano nuotato lei e Natsu e decise di aspettare lì, prima o poi si sarebbe accorto che era rimasta lì.


«LUUU?!?!» chiamò Natsu sperando in una risposta da parte della ragazza.
Niente, nessuna risposta.
Continuò a cercare per alcuni minuti lì intorno, dopo circa una ventina di minuti decise di andare a vedere se magari era tornata al laghetto.
Finalmente la trovò, seduta sul prato accanto al laghetto, con la schiena appoggiata all'albro sporgente.
«LU!» la chiamò con un sorriso. Lei, vedendo quel sorriso, ci mise un attimo a domenticare che era arrabbiata con lui e gli corse incontro abbracciandolo.
«Stavo cominciando a pensare che non saresti più tornato» disse lei sciogliendo l'abbraccio.
«Non dire cavolate, io tornerò sempre» le sorrise lui guardandola negli occhi.
Lei non si seppe trattenere e gli scoccò un bacio sulla guancia destra riabbracciandolo. Lui rimase un attimo stupito ma poi la strinse ricambiando l'abbraccio.
«Lu mi stai bagnando tutto di nuovo ahahaha» rise lui.
«Ahahah scusa!» disse lei allontanandosi.
«Andiamo dai» disse il ragazzo guidandola verso l'hotel.
I due ritornarono ognuno alle proprie stanze, lei per farsi una doccia, lui per cambiarsi di nuovi i vestiti.


«Erza dimmi che abbiamo finito» disse Gerard dietro alla montagna di pacchi e pacchetti conprati dalla ragazza.
«Si questo è l'ultimo» rispose lei aggiungendo un piccolo pacchetto alla "torre".
«Meno male, ora torniamo in hotel?».
«Si Gerard» disse lei in tono dolce con un sorriso.
«Quanto è bella, come posso dirle di no quando mi chiede di portarle le buste?» sussurrò fra sé.
«Cosa?».
«Niente».
«Secondo te come stanno le ragazze?» cambiò argomento lei.
«Meglio di ieri sicuramente».
«Questo mi pare ovvio».
«E allora perché me lo hai chiesto?».
«Intendevo dire: in quanto tempo pensi che guariranno?».
«Lucy penso che starà bene anche per domani...quanto a Juvia, credo che ci vorrà qualche giorno, forse due» disse Gerard. Stavano camminando per le vie della città e continuavano a chiacchierare del più e del meno.

Poi arrivarono davanti all'hotel e Gerard accompagnò Erza in camera sua per posare tutti i pacchi.
«Erza! Quante cose hai comprato? Farai sudare il nostro povero Gerard così» l'accolse Mira aprendo la porta.
«Oh no non c'è problema» disse Gerard poggiando tutto sul letto accanto a Levy.
Poi salutò tutte e uscì dalla porta.
«Quindi ora state definitivamente insieme?» chiese Mira.
«Si» rispose Erza «Dovresti essere più dolce anche tu con Laxus».
«Naah per ora mi voglio divertire con lui, è esilarante certe volte» rise Mira.
«Se lo dici tu» disse Erza.
«Si e Levy per una volta seguirà il mio consiglio» disse Mira orgogliosa.
«Ah con Gajeel fa più che bene» disse Erza facendo l'occhiolino a Levy.
«Speriamo ahaha» rise la blu.
«In ogni caso, io vi ho comprato un regalo!» annunciò la rossa «Ma ve lo darò solamente alla fine di questo
viaggio, il giorno del ritorno» disse sorridendo.
«No Erza! Non tenerci sulle spineee!» si lamentò Levy.
«Infatti, sei perfida quando vuoi!» disse Mira.
«Ahahah lo so grazie!» rise la rossa.


Lucy girò la chiave nella toppa ed entrò nella sua stanza. Poi si accorse che Juvia dormiva e tentò di non fare rumore.. aspetta.. Juvia dormiva.. ma non era solo Juvia. Sia avvicinò al letto della ragazza e vide che Gray si era addormentato accanto a lei e la stava abbracciando.
Sorrise maliziosa e si andò in bagno.
Prese tutto ciò che le serviva per fare una doccia e decise di andare nella stanza di Mira ed Erza per non disturbare i due che dormivano.


«Chi è?» chiese Erza sentendo bussare.
«Lucy» rispose la bionda che attendeva fuori ancora bagnata dopo la nuotata nel laghetto.
«Come mai tutte qui oggi?» chiese poi Lucy entrando e vedendo anche Levy.
«Ho sentito Gray e Lyon che litigavano in camera nostra e ho pensato che non fosse il caso di entrare.
«Lyon?» chiese Lucy «Non c'era ora... deve essere andato nella sua stanza».
«Tu come mai sei qui?» chiese Mira.
La bionda sorrise maliziosa.
«Gray e Juvia stanno dormendo... abbracciati».
«COOOSAAA?!» esclamò Erza.
«Erza tranquilla, la sta trattando bene».
«Sei sicura??».
«Sicurissima».
Le quattro amiche risero dopo che Lucy ebbe fatto una doccia iniziarono a chiacchierare e spettegolare un po'.


Gray aprì lentamente gli occhi, la luce entrava dalla finestra, doveva essere ora di pomeriggio...aveva saltato il pranzo? Non importava, tanto non aveva fame.
Poi si accorse che non era in camera sua.
Aveva di fronte qualcuno...o meglio, stava abbracciando qualcuno. Una ragazza dai capelli blu, non ci mise molto a capire chi fosse, conosceva troppo bene quei ciuffi color oceano.
Lei dormiva e lui continuava ad osservarla, era bellissima da addormentata..e Lucy glielo aveva fatto ammettere ad alta voce. Meno male che Juvia non aveva sentito.
Poi lei si mosse e disse qualcosa di simile a "Gray..", stava sognando lui? E non aveva aggiunto il "-sama" dopo il suo nome? Sorrise, l'idea che lei lo stesse sognando gli piaceva.
Poi la ragazza aprì gli occhi, lentamente a causa dei raggi di sole che entravano dalla finestra. Lui la stava ancora abbracciando, ormai era tardi per fingersi addormentato.
«B-buongiorno Gray-sa...» lui le tappò la bocca prima che potesse finire.
«Solo Gray..» le sussurrò «Comunque non è più giorno ormai» aggiunse poi sorridendole. Poi tolse la mano dalla bocca della ragazza e le accarezzò la guancia, così morbida e.. stava diventando rossa? "Che dolce" pensò Gray. Poi ricacciò indietro il pensiero, cosa stava facendo? I suoi occhi incrociarono quelli di Juvia.
Non importava cosa stesse facendo, quegli occhi non gli permettevano di distogliere lo sguardo. Erano di un blu intenso.
«C-che ore sono?» chiese timidamente Juvia arrossendo ancora di più e abbassando lo sguardo per l'imbarazzo.
Gray si alzò di scatto mettendosi a sedere sul letto.
Se avesse guardato Juvia negli occhi un secondo di più avrebbe finito per baciarla.. baciarla? Perché avrebbe dovuto? Quei pensieri correvano mellamente di Gray così velocemente che nemmeno lui sapeva cosa gli stava passando nella testa. Si girò per cercare l'orologio e per nascondere l'imbarazzo.
«Sono le... le cinque e mezza» disse poi trovandolo sul comodino.
«A che ora si è addormentata Juvia?».
«Credofossero le 12:45.. era quasi ora di pranzo, hai fame?» disse lui alzandosi dal letto.
«No Juvia sta bene».
«A proposito misuriamo la febbre».
Prese un termometro e constatò che la febbre era scesa.
Qualche minuto più tardi arrivarono le altre ragazze e Gray uscì, verso l'ora di cena tornò per portare a Juvia il pasto.
Poi lei si addormentò, mentre Levy e Lucy continuarono a parlare a bassa voce per nom svegliarla.
Non appena rientrò in camera Gerard lo guardò con uno sguardo malizioso.
«Allora?».
«Allora cosa?».
«Tu e Juvia..» gli diede una piccola gomitata il blu.
«Io e Juvia cosa?».
«Beh ho saputo che avete dormito insieme» sprrise Gerard.
«S-si ma non l'ho fatto apposta, mi ha chiesto di resatare con lei finché non si sarebbe addormentata, ma poi sono crollato pure io...avevo sonno tutto qui» si difese il moro.
«Ah si si io non sto insinuando nulla».
«Si si certo, buonanotte Gerard» disse Gray buttandosi sul letto.
«Buonanotte Gray...a proposito, cerca di perdere questo vizio di spogliarti, non fa sempre piacere sai?» rise Gerard sdraiandosi sul suo letto.
«Ma di cosa stai...? Il mio pigiama cavolo! Dove l'ho lasciato stavolta?!» Gray si rimise il pigiama e andò a dormire.

 

 


*angolo autrice* Seeeera a tuttiii :))
Sono tornata con un nuovo capitolo e lo so che nel finale vado sempre un po' di fretta, ma sono fatta così, poi alla fine se viene troppo lungo diventa noioso ;)
In ogni caso credo che fino a martedì non potrò pubblicare, però nel frattempo scriverò :3
Fatemi sapere cosa ne pensate, ringrazio tutti quelli che seguono la mia storia :)
Ele :3

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Capitolo 9
*** mattina del sesto giorno ***


~~Juvia si alzò presto quella mattina e andò a fare colazione, si sentiva molto meglio rispetto al giorno precedente e non le andava di restare a letto tutto il giorno.
Alla mensa incontrò Lyon, anche lui si era svegliato presto.
«Buongiorno Lyon-sama» salutò la blu.
«Oh buongiorno Juvia-chan, come stai stamattina?» rispose lui sorpreso di vederla alzata così presto.
«Juvia si sente molto meglio grazie» sorrise lei e bevve un sorso di cioccolata calda dalla tazza di fronte a lei.
«Meno male, avrei voluto chiederti se ti andava di fare una passeggiata stamattina» iniziò Lyon.
«A Juvia va benissimo» rispose subito lei.
«Ne sono contento Juvia-chan... però non ho ancora avuto modo di parlare a Mirajane di quello che mi ha detto il Master quindi credo che dovremmo rimandare a oggi pomeriggio va bene?» concluse lui.
«Si certo, ormai Juvia sta bene» disse lei.
«Perfetto allora siamo d'accordo» le sorrise lui imbarazzato.
«Buongiorno» disse una voce alle spalle di Juvia «Come sta oggi la nostra maga dell'acqua?».
«Bene grazie Gajeel-kun» rispose lei con un sorriso.
«Ne sono felice» disse sorridendo a sua volta e sedendosi accanto a lei.
«Tra poco arriva Laxus, stanotte Natsu non ci ha fatto chiudere occhio» si lamentò Gajeel.
«Come mai?» chiese Juvia incuriosita.
«Si è rigirato in continuazione nel letto e ha parlato nel sonno tutta la notte» spiegò lui.
«E che diceva?» si interessò Lyon.
«"Lu...Lucy...nooooo..." e altre cavolate simili» disse Laxus comparendo dietro a Lyon e sedendosi di fronte a Gajeel.
«Buongiorno comunque» aggiunse poi il biondo.
«Buongiorno» risposero tutti e tre in coro.
«Ragazzi io vado che devo parlare con Mira, ci si vede dopo» disse Lyon alzandosi da tavola.
«A dopo» risposero gli altri. Poi fece l'occhiolino a Juvia prima di scomparire dalla porta d'ingresso della mensa.
Dopo qualche minuto scesero anche Lucy e Levy che si erano preoccupate non vedendo Juvia in camera.
Fecero colazione insieme agli altri e poi Juvia salì in stanza.
Gray scese in mensa subito dopo.
«Gray abbiamo buone notizie per te» disse Lucy sorridendo.
«Sentiamo» disse lui incuriosito.
«Non dovrai più fare da cameriere e portare colazione, pranzo e cena a Juvia, sta benissimo ed è salita un attimo fa in camera dopo aver fatto colazione» annunciò Levy. "CHE? Cosa significa sta bene? Poi se peggiora?" pensò lui preoccupato, ma non lo diede a vedere.
«Bene vado a vedere come sta» disse poi facendo l'indifferente.
Si girò e si diresse verso le scale.
Gajeel e Laxus lo raggiunsero,.d'altra parte loro ormai avevano finito di fare colazione. Ma poi Gajeel ci ripensò e tornò indietro con un'espressione maliziosa.
«Allora che fai oggi?» chiese Laxus mentre salivano le scale.
«Non lo so ancora, perché?» rispose Gray.
«Beh Lyon stamattina prima di uscire dalla mensa ha fatto l'occhiolino a Juvia, credo siano d'accordo su qualcosa. Se non vuoi fartela portare via ti conviene darti una mossa» rispose il ragazzo accanto a lui.
«Che? E a me cosa dovrebbe importare se quei due hanno qualcosa in programma?».
«Andiamo Gray, si capisce benissimo che t'importa».
Gray era arrivato al primo piano e si fermava lì. Laxus continuò a salire per andare in camera sua.
«Beh allora ci vediamo» lo salutò poi.
Gray ripensò alle parole dell'amico, in effetti a lui dava fastidio che Lyon si mettesse sempre in mezzo, ma non capiva anvora cosa intendesse con "ti conviene darti una mossa".


«Lucy io invece ho una notizia per te» sogghignò Gajeel.
«Dimmi» disse lei.
«Credo proprio che a Natsu manchi qualcosa da abbracciare la notte...o più che altro.. qualcuno ghihihihi» rose lui.
«In che senso?» chiese lei confusa.
«Beh ti ha chiamata tutta la notte e non ha fatto dormire nessuno in camera» sorrise lui malizioso. Lucy divenne rossa in viso, aveva capito cosa intendeva il ragazzo. Non so spiegava però come facesse lui a sapere che Natsu aveva l'abitudine di ritrovarsi a dormire nel suo letto.
«Beh io adesso vado ghihihihi ci vediamo dopo» disse voltandosi.
«Gamberetto ti aspetto in biblioteca mi raccomando» continuò poi senza voltarsi.
«Beh stai certo che non verrò» rispose lei diventando rossa per la rabbia. Ma chi si credeva quello? Non sarebbe andata in biblioteca soli perché lui aveva detto che l'aspettava lì. E poi aveva già preso il libro che avrebbe letto quel giorno, non c'era motivo di tornare in biblioteca per essere cacciata da quella vecchietta solo perché quell'energumeno di Gajeel faceva casino.
Si alzò e si diresse in camera, poi si ricordò che aveva lasciato il libro in camera di Mira ed Erza e quindi andò da loro.
In camera c'era solo Mira, infatti Erza si era alzata presto e aveva chiamato Gerard per andare a fare una sana colazione in città.
«Ciao Levy» sorrise Mira.
«Ciao Mira-chan, cercavo il mio libro, ieri l'ho lasciato qui» rispose l'altra ricambiando il sorriso.
«Oh..è venuto due secondi fa Gajeel a prenderlo..pensavo che te lo avrebbe dato lui» disse l'albina.
«Brutto idiota, io gliela faccio pagare» si infuriò Levy.
«Ah ah ah, ricordati cosa ti ho detto ieri eh» le fece l'occhiolino Mira.
«Ok Mira ci provo» sorrise la blu «a dopo» aggiunse poi andando via.


Gray bussò piano alla porta della stanza di Juvia e attese che la ragazza aprisse.
Dopo qualche secondo la blu aprì la porta e fu sorpresa di ritrovarsi Gray davanti.
Il ragazzo non aveva fatto colazione, ma non aveva molta fame, quindi non gli importava.
«Buongiorno Juvia, come stai?» disse un po' imbarazzato.
«Juvia sta bene, grazie Gray-sama» sorrise lei. Quel sorriso era davvero contagioso, infatti fece sorridere anche il ragazzo. Poi ripensò a ciò che gli aveva detto Laxus.
«Hai programmi per stamattina?» cgiese allora.
«N-no, Juvia stamattina è libera».
«Bene» sorrise lui «Che ne dici se andiamo un po' in giro in città?» propose.
«G-Gray-sana sta i-invitando Juvia? Un a-appuntamento?» balbettò la ragazza incapace di credere a ciò che stava succedendo.
Era proprio buffa quando faceva così, quel giorno magari si poteva concedere un po' di divertimento no?
«Se vuoi chiamarlo così..» le rispose sorridendo maliziosamente.
«O-ok, Juvia si prepara... aspetta qui Gray-sama» disse lei chiudendo la porta. Gray rimase fuori, quella ragazza era proprio strana, però lo divertiva.


Lucy, vedendo che Natsu non era ancora venuto a fare colazione, si insospettì e decise di andare a vedere cosa stesse combinando.
Bussò alla porta e Laxus le aprì facendola entrare.
«Vieni, stavo giusto uscendo. Io e Gajeel non siamo riusciti a svegliarlo, magari tu sai come fare» disse per poi uscire in corridoio e chiudere la porta.
Natsu continuava a ripetere cose senza senso nel sonno e ogni tanto diceva qualche "Lu" o "Lucy".
Lei si intenerì a vederlo così addormentato, la stava sognando...ma da quante ore ormai? Tutta la notte.
All'improvviso le tornò in mente il metodo che usava lei per farlo alzare dal suo letto la mattina.
La soluzione era sempre stata il "Lucy-kik", lo sarebbe stato anche adesso.
Gli sferrò uno dei suoi più potenti kik e lo fece cadere dal letto. Natsu sbatté la testa e si svegliò di colpo massaggiandosi il bernoccolo.
«Lu, ma come ti viene in mente! E poi non ti faceva male la caviglia?».
«Faceva, ora non mi fa più male».
«Buongiorno comunque eh» disse tentando di fare l'offeso. Era ancora seduto per terra e gli girava un po' la testa per la botta.
«Beh se con le buone maniere non ti alzi, tocca ricorrere alle cattive» gli fece l'occhiolino lei. Poi si inginocchiò accanto a lui e gli scompigliò i capelli rosa.
«Dai mettiamoci un po' di ghiaccio» disse poi facendolo alzare.
Lucy scese al piano terra per chiedere del ghiaccio al bar e ritornò da Natsu per farglielo mettere sul bernoccolo.
«Meglio?» gli chiese poi.
«Meglio. Però mi hai fatto male» rispose con tono offeso girandosi dall'altra parte.
«Come mai hai dormito fino ad ora?».
«Ho... ho fatto un brutto sogno, diciamo che dovevo salvare una "principessa", ma non sono riuscito a salvarla... solo che... sembrava tutto così reale... finché il tuo calcio non mi è arrivato in faccia, quello si che era reale..».
Poi si guardarono e scoppiatono a ridere entrambi e andarono avanti per svariati minuti.
Poi Lucy tornò seria ripensando alla parola "principessa", che stava sognando lei ormai era ovvio... ma la "principessa" che doveva salvare nel suo sogno era lei? Oppure lei era solo l'amica che lo aiutava nell'intento? Guardò istintivamente verso la finestra, i raggi del sole illuminavano tutta la stanza e il cielo era di un celeste chiarissimo, non c'era nemmeno una nuvola.
«Ehi Lu! Che hai?» le chiese Natsu preoccupato.
«No, niente» disse lei sorridendogli.
Lui sorrise a sua volta.
«Com'era la principessa?» chiese poi lei incuriosendosi.
«Ehm..». Fu preso alla sprovvista, non si aspettava quella domanda. «Era.. bionda e davvero molto bella, aveva un vestito rosa acceso e..».
«Come si chiamava?» lo interruppe lei. Una parte di lei sperava che la principessa del sogno di Natsu fosse lei stessa, ma non sapeva nemmeno perché.
«Ehm.. non lo so» disse lui cercando di essere convincente. In realtà lo sapeva benissimo, la principessa del suo sogno era Lucy, ma non poteva dirglielo.. o almeno.. sentiva di non doverlo dire, non a lei. Magari poi ne avrebbe parlato con Gerard, lui sapeva dare buoni consigli e Natsu aveva davvero bisogno di un consiglio.
Lucy sembrò un po' delusa dalla risposta del ragazzo, ma si riprese subito.
«Allora, che si fa?» chiese poi.


Levy bussò alla porta di Gajeel e aprirono Natsu e Lucy, dicendo che Gajeel non c'era. Giusto. La aspettava in biblioteca.
Entrata in biblioteca lo trovò che cercava qualcosa in uno scaffale. Si avvicinò al ragazzo.
«Gajeel.. il libro» sussurrò lei per non disturbare.
«Ah, dici questo?» disse lui mostrandole il libro nella mano destra.
«Esatto, dammelo» disse Levy allungando il braccio. Ma lui era di gran lunga più alto della minuta ragazza e portò il libro in alto per non farglielo prendere. Lei si sporse ancora di più per cercare di arrivare al libro, ma le mancavano ancora molti centimetri.
Poi si accorse che sporgendosi si era avvicinata tantissimo al ragazzo e che lui la stava guardando negli occhi, i loro visi erano vicini.
A quel punto le venne un'idea. Un'idea grandiosa. Decise di provare a mettere in pratica quello che le aveva detto Mira.
Lo guardò negli occhi con un sorrisetto. Poi accarezzò la guancia con l'altra mano e fece scivolare l'indice fino al mento del ragazzo, alzandolo un poco.
Gajeel era diventato tutto rosso e aveva completamente dimenticato il libro abbassando un po' il braccio che lo teneva in alto.
Lei me approfittò subito, raggiunse il libro, lo afferrò e se lo mise dietro la schiena. Non si mosse però dalla sua posizione.
«Impara ad essere più furbo» gli disse poi facendogli l'occhiolino. Dopodiché fece qualche passo indietro e sparì dietro agli scaffali della biblioteca.
Gajeel era rimasto immobile. "Ma cosa sarà mai preso a quella ragazza?" si chiese riprendendosi.
Uscì dalla biblioteca e andò nel giardino per fare una passeggiata ripensando a quello che era successo. Lo stava provocando? Bene, lui l'avrebbe accontentata. Avrebbe reagito.


Gerard ed Erza passeggiavano tranquillamente per le vie della città.
Stavolta la ragazza aveva promesso che non avrebbe comprato nulla. Avevano fatto colazione in un bar che faceva dei cornetti davvero buonissimi, forse i più buoni che avessero mai mangiato.
Arrivarono in un parchetto, non c'erano molte persone, per la maggior parte c'erano scoiattoli, sul prato o sugli alberi, che si aggiravano curiosi per il parco.
«Alla fine Mira ha deciso se domani ci sarà o meno la prova?» chiese lei.
«Non ne ho idea, doveva ancora parlare con Lyon... mi farà sapere» rispose lui.
I due si fermarono a metà di un ponte su un laghetto all'interno del parco.
Erza si appoggiò con le braccia sul bordo del ponte e Gerard si fermò accanto a lei.
«Erza..».
«Si?».
«Ti sei mai chiesta come mai a Mira è venuto in mente di organizzare queste prove?».
«Sinceramente no... tu lo sai?».
«È molto astuta quella ragazza».
«Quindi lo sai! Dai dimmi dimmi!».
«Nah non posso» sorrise lui.
«Gerard ti butto in acqua se non me lo dici!».
«Non lo faresti».
«Non provocarmi, sai che lo farei».
«Vediamo» la provocò lui.
Lei lo prese per le spalle e lo spinse contro la ringhiera del ponte. Poi gli so avvicinò prendendogli il viso tra le mani.
«Vuoi finire bagnato dalla testa ai piedi?» gli sussurrò.
«Beh non sarebbe male come idea» disse lui prima di annullare la distanza fra loro e baciarla. Poi Erza lo spinse giù dalla ringhiera, ma lui le cinse la vita con le braccia e la tirò giù con sé.
Quando riemersero ridevano entrambi, poi lui la circondò con le braccia.
«Non sai prendermi alla sprovvista Scarlett» le sussurrò nell'orecchio.
«Questo lo dici tu caro mio» gli disse lei.
Dopodiché lo tirò a sé e lo baciò.
Dopo un po' si decisero ad uscire dall'acqua e a tornare in hotel per asciugarsi e cambiarsi.


«Juvia! Allora? È da secoli che sei lì dentro, su aprimi!» disse Gray bussando alla porta. Ormai erano circa venti minuti che aspettava.
Juvia aprì la porta mentre lui aveva ancora il braccio alzato nell'intento di bussare nuovamente.
La ragazza aveva messo un vestito azzurro cielo, la cui gonna le arrivava alle ginocchia. Aveva appuntato un piccolo fiocco bianco ai capelli per tenerli meglio in modo che non le dessero fastidio.
Gray era rimasto incantato e la stava guardando da qualche secondo con aria stupita.
«Gray-sama...?» chiamò la ragazza arrossendo un po'.
«Ti sta.. d'incanto..» disse lui sollevando lo sguardo per incontrare il suo. Non era riuscito a fermare quelle parole
Lei era arrossita violentemente e lui qiasi si pentì di averle dette, ma d'altra parte lo pensava davvero no?
«G-grazie Gray-sama» ringraziò lei abbassando lo sguardo.
Lui le mise un dito sotto al mento per alzarle il viso e incrociare di nuovo il suo sguardo.
«Andiamo» le disse poi sorridendole e cominciando ad incamminarsi, facendole segno di seguirlo.
Lei lo raggiunse e passarono la mattinata a camminare lungo mare sulla spiaggia. L'acqua del mare, arrivando a riva, bagnava i piedi ai due ragazzi, i quelli ai erano tolti le scarpe e le portavano in mano.
Poi Gray si sedette in un punto lontano abbastanza dal'acqua da non poter essere bagnato e invitò la ragazza a fare lo stesso. Lei si sedette timidamente accanto a lui, arrossendo un poco.
«Hai mai pensato a cosa avresti fatto se non fossi mai entrata a Fairy Tail?».
«Non esiste quella possibilità Gray-sama... se Juvia è entrata a Fairy Tail significa che era destino e che il contrario non sarebbe stato possibile» disse lei girandosi a guardarlo.
«Già, probabilmente hai ragione» disse lui stendendosi sulla sabbia con le braccia dietro alla tasta. Si mise a guardare il cielo, non vi era nemmeno una nuvola e aveva lo stesso colore del vestito e dei capelli di Juvia.
Era stupendo.
«Stasera voglio tornare qui.. a te piace osservare le stelle?» chiese poi.
«Juvia da piccola osservava sempre le stelle, Juvia adora le stelle» sorrise lei guardando il cielo.
«Bene.. allora posso contare sul fatto che verrai con me?».
«C-con Gray-sama? S-stasera?» cercò di dire lei diventando improvvisamente rossa.
«Si, esatto» disse lui mettendosi di nuovo a sedere.
«Che ne dici di fare un bagno?» le propose poi alzandosi e porgendole la mano per aiutarla a fare lo stesso.
«Ma Gray-sama, Juvia non ha il costume..» disse lei.
«Juvia, sei una maga dell'acqua non ti serve il costume se il tuo corpo si trasforma in acqua» le fece l'occhiolino.
Nemmeno Gray aveva il costume, ma lui avrebbe potuto fare il bagno in pantaloncini, sperando che il suo vizio di perdere i vestiti non si presentasse ora.  
Juvia era salita su uno scoglio abbastanza alto, mentre Gray si stava togliendo la maglietta. Poi si accorse di dove fosse Juvia. Quello scoglio era troppo alto, e poi il mare non era calmissimo e leonde avrebbero potuto sbatterla contro le rocce. Ma come aveva fatto ad arrivare laggiù? La ragazza guardava verso il basso.
«Juvia! Torna indietro, da lì è pericoloso!» cercò di gridare lui. Ma a quanto pare lei non lo sentì e si buttò giù nell'acqua.
Gray sbiancò. Non poteva crederci. Si era buttata. Cominciò a correre e arrivò sul punto dove un attimo prima lei si era buttata, non la vedeva più. Decise di buttarsi.
Appena entrò nell'acqua fredda aprì gli occhi per cercare la ragazza. Nom la vedeva, cercò di nuotare in profondità, gli occhi gli bruciavano per il sale dell'acqua marina, ma continuò a cercare.
Un'onda si stava avvicinando e sapeva che lo avrebbe sbattuto contro gli scogli, non aveva quasi più aria nei polmoni. Non poteva credere che le fosse sfuggita di mano la situazione così da un momento all'altro.
Poi una mano gli prese il polso e lo trascinò lontano dalle roccie.
Juvia lo stava riportando in superficie.
Non appena riprese fiato si accorse che la ragazza era di fronte a lui.
«Juvia! Ma cosa ti salta in mente?!» le disse sollevato prendendole il volto tra le mani.
«Gray-sama Juvia è una maga dell'acqua, non può essere in pericolo in acqua» gli sorrise lei arrossendo. Le guance del ragazzo si arrossarono un po' per l'imbarazzo. Si era preoccupato inutilmente, si sentiva un po' idiota.
«Grazie di avermi riportato in superficie» disse lui allontanandosi di nuovo dalla ragazza.
Juvia sorrise e si immerse nell'acqua.
«Ehi aspetta dove vai? Mi lasci qui da solo?» si lamentò lui per poi immergersi per seguirla.
Sott'acqua aprì gli occhi e vide Juvia di fronte a lui che gli sorrideva per poi girarsi e cominciare a nuotare.
Era veloce nel suo elemento. La seguì ma non riusciva a tenere la sua velocità. In acqua Juvia era talmente bella da sembrare una sirena, a parte per il fatto che non aveva la coda.
Gray ad un tratto la perse di vista e riemerse per la mancanza d'aria.
Lei riemerse dietro di lui e lo spinse sott'acqua prendendolo di sorpresa.
«Ehi!» disse lui ritornando su e guardandola negli occhi. Poi le si avvicinò e la prese per la vita. Lei divenne rossa come in capelli di Erza.
«Sai che sono abbastanza vendicativo vero?» le sussurrò nell'orecchio con un sorriso malizioso. Poi la spinse giù, ma lei trasformò l'intero corpo in acqua e Gray si accorse di stringere solo acqua.
«E Gray-sama dimentica ancora che Juvia è fatta di acqua..» le sussurrò le comparendo dietro di lui.
Poi entrambi scoppiarono a ridere.
«Dai andiamo, è quasi ora di pranzo» disse lui tornando serio e uscendo dall'acqua, seguito dalla ragazza


«Ti va di andare a fare un giro dopo pranzo?» propose Natsu alla compagna.
«Certo! Dove?» rispose lei.
«Mah non so, in città magari» disse lui.
«Si, va bene» sorrise Lucy.
Poi entrambi uscirono dalla stanza.
«E per adesso invece che facciamo? Mancano ancora un'ora e mezza all'ora di pranzo» aggiunse poi.
«Mmm...» fece lui poggiandosi l'indice sul mento e guardando verso l'alto con aria pensierosa.
«Che ne dici se... seguiamo Gray e Juvia?» sussurrò con un sorriso malizioso Natsu.
«Natsu! Ma ti pare che ci mettiamo a seguirli?!» disse lei guardandolo negli occhi, aveva un'espressione che diceva "E dai! Sarà divertente!".
«Va bene» si lasciò convincere lei.


«Per adesso non diciamo nulla ok?» disse Mira dopo che Lyon ebbe riferito le parole del Master.
«Ok Mira, forse hai ragione, li faremmo preoccupare inutilmente. Io in ogni caso dovrò andare a dare una mano» rispose lui.
«Fairy Tail saprà gestire la situazione anche senza di loro, grazie mille Lyon. E buona fortuna» disse Mira salutandolo.
«Grazie, spero di non averne bisogno» rispose lui allontanandosi.
Avrebbe voluto salutare Juvia prima di ripartire, ma poi avrebbe dovuto dare spiegazioni e Mira aveva chiaramente detto che bisognava tacere su questo. L'avrebbe comunque rivista in qualche modo.
Per adesso doveva pensare a dare una mano a Fairy Tail.

 

 


*angolo autrice* Salveeee!!! :)
Innanzitutto mi scuso se ho tardato a pubblicare, ma il mio computer ha fatto qualche capriccio ultimamente e non funzionava molto bene :(
Colpo di scena finale! È successo qualcosa a Fairy Tail e Lyon è in "missione speciale" per conto di Mira, ha il compito di dare una mano a risolvere la tragica situazione di cui i nostri amici sono all'oscuro... almeno per ora.
Spero di avervi incuriosito! ;)
A presto :3
Ele.

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Capitolo 10
*** conclusione del sesto giorno ***


«Secondo me invece dovresti dirglielo». «Tu cosa ci fai qui?!» disse Mira sorpresa «E chi ti ha dato il permesso di sentire la conversazione?». «Io sento quello che mi pare, in ogni caso secondo me sarebbe utile il loro aiuto» disse Laxus. «Beh nessuno ha chiesto il tuo parere, qui le decisioni le prendo io, se il Master mi dirà che serve il loro aiuto provvederò ad informarli. Per adesso lascia le cose come stanno. Nessuno lo deve sapere» cercò di convincerlo Mira. «Bene come vuoi, ma in cambio devi fare una cosa per me» sorrise malizioso lui. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ «Ahahaha è stato troppo scemo!» rise Natsu piegandosi in due e tenendosi la pancia. «Ma che stai dicendo! È stato dolce! Tu non puoi capirlo, evidentemente sei solo un'idiota!» disse Lucy. «E dai Lu, ma ti pare normale che non si ricorda che Juvia è fatta di acqua!». «Beh evidentemente era troppo preoccupato per lei per ricordarselo! È stato coraggioso a buttarsi per salvarla». «Salvarla? Sarebbe morto lui piuttosto ahahaha». «Basta smettila di ridere, se non capisci che è stato cpraggioso da parte sua buttarsi per cercare di salvare la ragazza che si ama, allora vup dire che non sei mai stato innamorato!». «No aspetta, aspetta. Primo: Gray ama Juvia?». «Beh mi sembra ormai evidente e...». «Secondo: quindi tu sei innamorata?» la interruppe avvicinandosi. «Non... non ho detto questo» disse lei facendo un passo indietro. Ma ogni passo indietro che faceva lei, lui avanzava. «Beh se mi hai detto che io non capisco perché secondo te non sarei innamorato, vuol dire che tu lo capisci». Lucy aveva alle spalle la scogliera e non poteva indietreggiare oltre. Ora aveva occasione di rigirare le cose. «Quindi vuol dire che ho capito male?» lo stuzzicò lei. «...Che?». «Anche tu sei innamorato quindi». «Ma cosa vai dicendo» disse lui girandosi da un'altra parte. «Ah-ah quindi è così! Bene sono contenta per te, ti saluto» disse lei scostandolo e passando oltre. Natsu era innamorato di qualcuno, non sapeva di chi, ma non era lei probabilmente. La cosa le dava un po' fastidio, nom sapeva perché, ma aveva sperato per un momento che Natsu fosse innamorato di lei.  Forse lei era innamorata di Natsu? Probabilmente si sennò non avrebbe detto quelle cose. Ma ora non doveva pensarci più, doveva toglierselo dalla testa una volta per tutte. Lucy continuava a camminare, era sulla strada per tornare all'hotel, quando una mano le afferrò il polso. Si girò di scatto. Era Natsu. «Lucy... devo sapere solo una cosa prima che tu te ne vada» disse lui abbassando lo sguardo. Le lasciò il polso. «Tu sei innamorata?». Lei non sapeva che rispondere, forae avrebbe dovuto dire di no, non era innamorata di nessuno. Ma non ebbe la forza di mentire. «S-si..». Dopodiché Natsu prese un'altra strada e scomparve alla sua vista. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Dopo pranzo Levy decise di andare a fare compere e Lucy l'accompagnò, avrebbero passato un pomeriggio insieme e comprato qualche souvenir da riportare a Fairy Tail. Erza e Gerard andarono in spiaggia per rilassarsi, la giornata era soleggiata e il mare calmo. Mira sarebbe tornata a Fairy Tail, ma avrebbe fatto in tempo ad essere di nuovo lì quella sera. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Gajeel, Laxus e Natsu giocarono a biliardo l'uno contro l'altro, avevano tutto il pomeriggio per divertirsi. Gray non sopportava l'idea che Lyon uscisse con Juvia quel pomeriggio e aveva deciso di seguirli. Ognuno aveva quindi trovato qualcosa da fare e come passare il tempo. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Juvia aspettava Lyon nella hall, seduta su una morbida poltrona. Non appena vide il ragazzo si alzò e lo salutò con un sprriso, indossava un vestito diverao da quello della mattina poiché lo aveva bagnato. Aveva un vestito blu scuro con un fiocco sulla schiena. «Ciao Juvia-chan» la salutò lui. «Ciao Lyon-sama». «Perdonami ma non posso venire oggi, devo aiutare... ehm... Mira a fare una cosa...» cercò di inventarsi una scusa plausibile. Non voleva dirle che sarebbe ripartito per tornare a Magnolia. «Va bene Lyon-sama» disse lei. «Magari facciamo un'altra volta ok?» propose lui speranzoso, nonostante sapesse che probabilmente non ci sarebbe stata un'altra volta. «Perfetto» sorrise lei timidamemte. «Ok allora a presto» disse poi il ragazzo andando via. «A presto Lyon-sama» lo salutò lei rimettendosi a sedere. E ora che faceva? Levy e Lucy erano già uscite da una ventina di minuti, raggiungerle sarebbe sgato impossibile. Non aveva nulla da fare per tutto il pomeriggio. Decise di tornare in camera, una volta lì avrebbe stabilito cosa fare quel pomeriggio. Sulla sua porta era però appoggiato un ragazzo, un ragazzo dai capelli corvini che la guardava mentre si avvicinava. «Gray-sama... cosa ci fai qui?» chiese lei timidamente. «Beh passavo di qua.. ho bussato ma non c'era nessuno, così ho pensato di aspettare» disse lui mentendo. In realtà aveva seguito la conversazione con Lyon e aveva deciso di aspettarla lì per proporre una cosa. «Dato che siamo gli unici che non hanno nulla da fare, che ne dici se mi dai una mano a fare una certa cosa?». «Va bene...ehm...cosa?». «È un segreto, tu seguimi» disse lui iniziando ad avviarsi oer il corridoio. Poi vedendo che lei non lo stava seguendò si girò. «Allora? Mi aiuti o no?». «S-si» disse lei raggiungendolo. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ «Amico stavolta ti sei proprio cacciato in un bel pasticcio, fattelo dire» disse Laxus dopo aver sentito la storia di Natsu. «Perché?» chiese lui confuso. «Ma ti pare che vai a chiederle se è innamorata? A questo punto mettevi un bel cartello con su scritto "Ti amo sposami!"» si intromise Gajeel. «Ma io non sono innamorato di lei». «Dovresti proprio schiarirti le idee amico, si vede lontano un miglio che ti piace!». «Ma piantala!». «Io sono d'accordo con Gajeel, ha ragione, tu sei innamorato di lei, accetta la cosa e vedi di conquistarla» disse Laxus. «Ma lei è già innamorata di un altro» disse Natsu. «E tu conquistala lo stesso, biaogna lottare per ciò o per chi si ama ricordatelo» aggiunse Laxus con tono poetico. «Va bene, ci proverò». «No! Non ci devi provare, lo devi fare e basta!» lo ammonì Gajeel. «Tu pensa a conquistare Levy che non ti si fila» rispose Natsu a tono facendolo diventare tutto rosso. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ «Davvero Lu?! Oddio che bello! È una cosa fantastica!» disse Levy piena di gioia. «Levy sarà pure una bella cosa, ma lui è già innamorato». «E secondo te di chi se non della bella Lucy Heartphilia» disse Levy ridendo. «Ahahah piantala dai» eise Lucy insieme all'amica. «Dimmi un po' invece, tu e Gajeel..?» aggiunse poi dando una piccola gomitata a Levy. «Io e quello? Ahaha no grazie». «Cara Levy, non mi puoi fregare sai? Lo vedo che ti piace!». «Va bene Lu, con te non si può mai nascondere nulla! Mira mi ha insegnato qualche trucchetto». E così le due amiche iniziarono a parlare dei ragazzi di cui erano innamorate e continuarono a camminare per le strade della città fermandosi di tanto in tanto in un negozio o a guardare le vetrine. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ «Shh fai attenzione, non ci devono sentire» sussurrò Gray mettendosi l'indice sulla bocca pwr far segno a Juvia di fare silenzio. Erano arrivati davanti alla porta proibita in cui stava sempre Mira. Stranamemte queata porta era socchiusa, dentro vi erano due persone che confabulavano: «Ne abbiamo già parlato, per adesso è meglio lasciare la situazione cone sta, non facciamoli preoccupare inutilmente. Fairy Tail sa gestire una situazione simile, lo ha già fatto in precedenza» disse una voce femminile. «Non senza i membri migliori però Mirajane» disse l'altra voce, stavolta maschile. «Lyon, per favore, dammi retta, la tua gilda e Fairy Tail possono bastare a fermare tutto. Vai a chiamare rinforzi, io devo raggiungere il Master della nostra gilda». «Va bene, ma se la situazione peggiora non ci penso due volte ad informarli». Poco prima che Lyon uscisse dalla stanza lei ci ripensò. «Lyon..». «Si?». «Informa solamente Gerard ed Erza, il loro aiuto può essere fondamentale». Lyon aprì la porta del tutto e Gray e Juvia che erano rimasti ad ascoltare la conversazione caddero ai piedi del ragazzo. «Gray, Juvia! Avete sentito tutto!» urlò Mira incavolata. «Nono scusaci non volevamo, stavamo passando di qui e..» iniziò Gray. «Bene non fa niente, vorrà dire che sarò costretta ad uccidervi» disse Mira tranquillamente. «Cheeeee???» urlarono Gray e Lyon. «No Juvia non permetterà che venga fatto del male a Gray-sama!» si intromise la blu. «AHAHAHAHA CI SIETE CASCATIIIIII!!» rise Mira piegandosi in due. I ragazzi rimasero immobili per qualche istante. «Mira che problema c'è a Fairy Tail?» chiese Gray rompendo il silenzio. «Mi spiace sono informazioni riservate e se vi azzardate ad aprire bocca con qualcuno vi stacco la testa» disse Mira con uno sguarfo assassino. Gli altri tre la guardarono piegando la testa da un lato. «Stavolta non sto scherzando!» urlò poi. I tre scapparono via correndo e urlando dalla paura. Mira uscì dalla stanza e ruchiuse la porta a chiave. Stava ancora girando la chiave nella toppa quando qualcuno alle sue spalle la fece sussultare. Sentiva il respiro del ragazzo sul collo. «Non vuoi sapere cosa voglio farti fare?» le sussurrò Laxus nell'orecchio. Lei si girò e lo guardò negli occhi. Grosso errise, adesso si ritrovava stretta tra la porta ed il ragazzo, con il viso a pochi centimetri dal suo. «Sinceramente... non ci tengo, grazie» rispose sostenendo il suo sguardo. «Beh, sai cosa succede no?» sorrise malizioso lui. «Non puoi ricattarmi Laxus» disse lei con uno sguarfo serio. «Oh si che posso, posso eccome» disse lui avvicinandosi. «Cosa vuoi fare?» disse lei fermandolo mettendogli le mani sul petto. «Secondo te?» chiese lui. «Non provarci nemmeno» gli intimò lei. «Non ci provo.. lo faccio e basta» disse lui prima di baciarla. Mira voleva respingerlo, ma qualcosa dentro di lei le impediva di farlo. Le labbra del ragazzo erano così morbide e quel bacio la elettrizzava a tal punto che lo ricambiò con la stessa passione con cui la stava baciando il ragazzo. Gli circondò il collo con le braccia e lui l'attirò a sé. Qualche secondo dopo però lei lo allontanò all'improvviso spingendo con ley mani sul petto del ragazzo. Lui la guardò stupito. Lei spostò una ciocca ribelle dietro all'oreccio. Poi Mira lo guardò negli occhi, lo superò e sparì su per le scale. «Io quella ragazza non la capirò mai..». Appoggiò la testa contro il muro e diede un pugno alla porta. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ «Juvia?!» gridò Gray cercandola per il giardino dell'hotel. Non la trovava più, da quando erano usciti da quella stanza era sparita. Ma perché la cercava? In fondo cosa gli importava? Non lo sapeva, ma sapeva che doveva trovarla, che voleva trovarla.  Le aveva chiesto se sarebbe venuta la sera sulla spiaggia con lui, non sapeva nemmeno il motivo per cui l'aveva fatto. Era stata la prima cosa che in quel momento gli era venuta in mente. «Cavolo Juvia ma dove ti sei cacciata?» disse lui sedendosi sotto un albero. «Gray-sama cercava Juvia?» disse lei spuntando da dietro lo stesso albero. «Si! Finalmente ti ho trovata!». Lei si sedette di fronte a lui. «Come mai Gray-sama cercava Juvia?» chiese lei guardandolo negli occhi. Gray si irrigidì, doveva aspettarselo. «Ehm..» cercò di dire Gray, non sapeva proprio che dire, era stato colto di sorpresa, alla domanda "perché" non sapeva mai rispondere. E Juvia chiedeva spesso il perché delle cose.. forse era per questo che quamdo stava con lei era sempre nervoso. Lei lo stava ancora guardando aspettando una risposta. «Dovevo dirti una cosa..». La scusa peggiore, cosa doveva dirle? Si sarebbe inventato qualcosa ma... cosa? «C-cosa?» chiese lei diventando all'improvviso rossa. Chissà cisa le frullava in testa, aveva sempre strani pensieri quella ragazza. «Gray! Ti stavo cercando, ho bisogno di un consiglio» disse Natsu arrivando all'improvviso da chissà dove. Per una volta Gray fu estremamente felice di vederlo. «Ok.. Juvia ci vediamo stasera alla spiaggia va bene?» disse Gray. «S-si..» rispose lei ancora rossa ma un po' delusa per non aver avuto una risposta. I due ragazzi si allontanarono e Natsu gli chiese consiglio riguardo a Lucy. «Natsu ma cosa vuoi che ne sappia io? Secondo me tu devi solo farti avanti, Lucy non ti aspetta in eterno. Se non ti dai una mossa la puoi perdere. Non so dirti altro, fine della storia. Ora ti saluto che ho da fare» disse Gray per poi allontanarsi. «Gray aspetta» lo fermò Natsu «Grazie, sai sempre dare buoni consigli, anche se non te ne accorgi». «Ne sono felice, ciao». «E tu quando ti dai una mossa?». «Eh?». «Juvia non aspetta in eterno». Furono le ultime parole che Natsu disse prima di lasciare Gray stupito e immobile in mezzo al giardino a ripensare a quelle parole. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ «Però non posso essere diretto, voglio dire.. e se lei non lapensa così? Cavolo che posso fare? Per ora cerchiamo solo di vedere che succede... Gray ha detto che non aspetta in eterno, allora cosa faccio? Levy! Mi serve Levy!» disse Natsu guardandosi allo specchio e tempestandosi di dubbi e domande. Uscì dalla sua stanza, ma poi si ricordò che Levy e Lucy erano uscite per fare compere, pazienza avrebbe aspettato. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ «Cosa?!» esclamarono Erza e Gerard contemporaneamente. Mira aveva deciso di rinunciare ad andare dal Master, non poteva lasciare quegli idioti a combinare casini! «Allora domattina partiremo, ci vediamo direttamente lì, buon viaggio Lyon!» disse Gerard un po' preoccupato per la situazione. «Grazie, anche a voi, ci si vede presto!» rispose l'albino allontanandosi, aveva l'aereo tra poche ore e doveva sbrigarsi. Erza e Gerard corsero subito a fare le proprie valigie per ripartire. Mira convocò tutti gli altri nella hall prima di cena. «Ragazzi Erza e Gerard sono stati chiamati dal Master e devono tornare a Fairy Tail, senza Erza le prove non vanno avanti, quindi direi che vi godete queati ultimi giorni e annulliamo tutto quanto» disse Mira inventando una scusa e fulminando con lo sguardo Gray e Juvia. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ «Levy posso parlarti un attimo?» chiese Natsu alla blu dopo cena. «No mi spiace Natsu, Levy stasera ha un imoegno con me» si intromise Lucy portandosela via. «Bicchierino?» propose Gajeel dopo che le ragazze si furono allontanate. «Decisamente» acconsentì Natsu. Poi entrambi si diressero verso il bar. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Juvia nel frattempo si stava dirigendo in camera, seguendo le due amiche. «Non dimentichi qualcosa?» le chiese Gray.  «C-cosa?» chiese lei confusa. «Beh, la spiaggia ti dice nulla?». Juvia che dimentica un "appuntamento" con Gray era proprio grave, che aveva per la testa in quel momento? «Se non vuoi venire non fa niente, posso sempre..». «Juvia vuole venire» lo interruppe lei. Gray sorrise, poi insieme si diressero verso la spiaggia. Il cielo era privo di nuvole e c'era la luna piena, Juvia adorava la luna piena, la attirava come l'aveva attirata il sole la prima volta che l'aveva visto. E questo solo grazie a Gray. Solo grazie a lui poteva vedere sole e luna. Due spettacoli naturali di giorno e di notte. Ma le stelle la emozionavano anvora di più, non sapeva cosa c'era di meraviglioso nell'osservare per ore e ore quei luminosi puntini bianchi in mezzo al cielo scuro della notte, però non riusciva mai a smettere di farlo. Gray era concentrato a guardare lei più che le stelle, anche a lui era sempre piaciuto ammirare quell'insieme di sfere celesti brillanti nel cielo, ma in quel momento c'era qualcosa, o meglio qualcuno, accanto a lui di ancora più bello delle stelle nell'universo. C'era la ragazza dai capelli color mare, la ragazza che lui stesso aveva invitato lì quella sera senza nemmeno sapere il perché. L'unica cosa che sapeva con certezza era che non se ne era pentito. «Cosa doveva dire Gray-sama a Juvia?» chiese lei voltandosi e ricordandosi di quel pomeriggio. «Ehm.. non lo so deve essermi passato di mente..» cercò di giustificarsi lui, poi si volse a guardare le stelle. «Una stella cadente!» disse Juvia indicando il cielo. Anche Gray l'aveva vista. «Esprimi un desiderio» le sorrise. Juvia chiuse gli occhi per esprimere il suo più grande desiderio. Quale poteva mai essere? Un bacio del suo adorato Gray-sama ovviamente. Le sembrava però così assurdo che Gray la potesse baciare, in fondo aveva sempre cercato di tenerla lontana. Un attimo dopo però sentì qualcosa di freddo sulle labbra. Qualcosa di estremamente morbido e gelato, che insieme era piacevole ed emozionante. Quando il piacevole contatto cessò, la ragazza riaprì gli occhi, ma lì con lei non c'era nessuno. Attorno alla ragazza c'erano solo sabbia e mare, stelle e luna. Gray era sparito e insieme a lui il suo bacio. Era stato reale? Il bacio? Gray e lei sulla spiaggia? O si era immaginata tutto? Le era sembrato tutto così verosimile, non sapeva più nemmeno cosa fosse realtà e cosa immaginazione. Eppure quel bacio freddo e sfuggente andava oltre l'immaginazione, oltre i suoi sogni. Restò lì per un po' a chiedersi se fosse stato tutto frutto della sua mente da sognatrice, poi decise di tornare all'hotel per andare a dormire. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Mira rientrò in camera e si sedette sul letto, quella sera avrebbe dormito da sola. Ripensò più volte a quel pomeriggio, a ciò che era successo, ma ancora non si spiegava come mai glielo avesse lasciato fare. Poi qualcuno bussò, era Juvia che si era dimenticata le chiavi della stanza. Lucy e Levy già dormivano e non voleva svegliarle. Almeno avrebbe avuto compagnia e una buona amica con cui parlare. Passarono il resto della serata a raccontarsi tutto degli ultimi giorni, poi si addormentarono una vicino all'altra nel pieno della notte. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ «Tranquillo tutti noi abbiamo problemi oggi» disse Gajeel rivolto a Natsu non appena questo entrò nella stanza. Aveva una faccia da cane bastonato e un'aria piuttosto stanca. «Ragazzi oggi pigiama-party, ho chiamato anche Gray e ha detto che sta arrivando» annunciò Laxus entrando dopo di lui. «Grande! Almeno ci divertiamo un po', queste ragazze ci danno alla testa» esultò Gajeel. «Io sono distrutto» si lamentò Natsu buttandosi sul letto. «Ma come, non vuoi sentir parlare di ragazze stasera?» lo stuzzicò Laxus. Natsu scattò subito in piedi. Qualcuno bussò. «Eccomi» disse Gray entrando dopo che il biondo ebbe aperto la porta. «Di cosa si parla oggi?» chiese poi sedendosi su un letto. «Ragazze» disse Gajeel sorridendo maliziosamente. «Bene allora posso dormire» disse Gray buttandosi sul letto. «Ma Gray noi vogliamo sapere che avete fatto tu e Juvia in spiaggia stasera tutti soli soletti» lo stuzzicò Natsu. Gray si irrigidì e si ise a sedere. «N-niente..». «Siete andati lì per non fare nulla?» ironizzò Gajeel. «No beh abbiamo guardato le stelle, punto». «Punto? Sicuro? Non sei convincente sai?» chiese Laxus con un sorriso. «Oggi c'erano le stelle cadenti Gray, è 10 agosto» disse Gajeel. «Veramente ora come ora è 11, è passata la mezzanotte» lo corresse Natsu. «Tu zitto, poi parliamo con te» disse Laxus «Quindi?» aggiunse poi rivolto a Gray. «Quindi si ci stavano le stelle cadenti». «Non intendevo questo, ma per sapere le cose dobbiamo tirartele fuori con le pinze? Siamo amici no? Parla e basta» disse Laxus. «Non vedo per quale motivo divreate saperle» disse Gray. Gli altri tre lo guardavano in attesa che parlasse. «E va bene l'ho baciata ok? Ora fatemi dormire» confessò risdraiandosi sul letto. «Ah te lo scordi ahahah vogliamo tutta la storia su su» rise Gajeel. «Poi tocca a voi però» sorrise malizioso Gray. «D'accordo promesso» disse Laxus. Dopo che Gray ebbe finito di raccontare tutti si rivolsero a Natsu. «Quindi alla fine ci hai parlato con la bionda?» gli chiese Gajeel. «No come facevo? Si sono chiuse in camera lei e Levy!» disse Matsu sconsolato. «Tu piuttosto, che hai fatto in biblioteca con Levy stamattina?» chiese Natsu a Gajeel. «Io la odio quella nanetta, non la sopporto proprio!». «Quando si dice che l'odio diventa amore» sorrise Laxus. «Che poeta che abbiamo» ironizzò Gray ridendo. Gajeel pur contro voglia raccontò ciò che era successo, d'altra parte avevano promesso. «Laxus, tocca a te, dicci un po' cosa hai combinato va» sorrise Gray. «Ho baciato Mira dopo che tu e la bella blu ve ne siete andati». «Uuuuhh e c'è stata?» chiese incuriosito Natsu. «Non proprio, all'inizio si, poi ha cambiato idea ed è corsa via». «È pazza di te allora» osservò Gajeel. «Lo so» disse Laxus sorridendo maliziosamente. «Voi due ancora niente eh? Datevi una mossa!» disse Gray a Gajeel e Natsu. «Senti tu, secondo me Juvia pemsa che sia stato tutt frutto della sua sfrenata immaginazione quindi vedi di non farci la predica!» lo canzonò Gajeel. Gray decise di tornare in camera sua per andare a dormire ma Laxus gli ricordò che era un pigiama-party, così i quattro restarono a dormire sul pavimento con coperte e cuscini tolti dai letti e si svegliarono la mattina seguente un po' intontiti. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ *angolo autrice* Salve a tuttiii, mi scuso per l'enorme ritardo ma il mio computer ha smesso di funzionare e ho dovuto trovare una soluzione alternativa. In ogni caso, stavolta mi sono dilungata un po' sulla parte finale. Spero vi piaccia il nuovo capitolo e che abbiate taaaanta pazienza perché ho un po' di problemini. Vedrò di pubblicare il prossimo il prima possibile. Ringrazio chi segue la mia storia e chi recensisce :3 Alla prossimaa :)) Ele.

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Capitolo 11
*** Settimo giorno: annuncio importante ***


Laxus si svegliò in una posizione scomodissima. Era sopra a qualcosa e poggiava la testa su un cuscino. Quel qualcosa era Natsu, che a sua volta abbracciava un braccio di Gajeel, sulla pancia del quale poggiava la testa Gray, che dormiva tranquillamente. Si alzò in piedi e si guardò in torno, la sera prima avevano fatto un casino. Avevano bevuto un po' ma non si erano ubriacati, avevano mamgiato e sparso patatine per tutta la stanza e c'erano cuscini e coperte lanciati da tutte le parti. Avrebbero pulito le donne della pulizia. «Su svegliatevi ragazzi è ora della colazione» disse poi prendendo una maglietta nera e infilandosela. «Mmm..» si lamentò Natsu. «Non vorrete mica far arrabbiare la terribile Mira» li mise in guardia lui. «No, no, no, no, no!» dissero gli altri tre in coro alzandosi in piedi e vestendosi di corsa. «Bene, ci vediamo nella mensa, io prima devo fare una cosa» disse uscendo dalla stanza con un sorriso stampato in faccia. «Ho deciso, oggi parlo con Lucy!» annunciò Natsu cercando una maglietta. «Bravo, finalmente ti decidi» commentò Gajeel. «Tu zitto che ancora non hai concluso nulla» si difese Natsu. «Ragazzi me ne vado anche io, ho da fare» disse Gray aprendo la porta. «Gray i vestiti» gli ricordò Matsu ormai abituato al vizio dell'amico. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ «Buongiorno Mira-san!» disse Juvia quando l'albina aprì gli occhi. «Giorno Juvia!» salutò lei con un sorriso. «Juvia va a fare colazione, ci vediamo dopo» disse poi uscendo dalla stanza. La blu si ritrovò di fronte Gray, che era andato lì per parlare con Mira e non si aspettava minimamente di vedere la ragazza dagli occhi color oceano. Lei inciampò e finì tra le braccia del ragazzo, che la prese prontamente e la tenne stretta per non farla cadere. Gray la guardò negli occhi, ma poi il suo sguardo si spostò alle labbra della ragazza. Quelle labbra che la sera prima aveva baciato, un bacio appena accennato, ma si ricordava perfettamente quel sapore dolce mischiato all'acqua salata e quel calore che gli aveva trasmesso in tutto il corpo. Era certo che l'avrebbe rifatto mille altre volte, ma ora non poteva. La rimise dritta in piedi e tolse lebraccia dalla vita della ragazza, per un momento si sentì vuoto, come se gli mancasse qualcosa. «Juvia..buongiorno... ehm... Mira è in camera?» le chiese. Juvia all'inizio non rispose, rimase un po' intontita. Ormai quando c'era Gray non si ricordava più nemmeno come si chiamava, pensava e ripensava alla sera precedente. «..No, cioé si ma non..non può aprire, cioé si è appena svegliata ma... insomma non so se sia già pronta ma... io potrei...» iniziò Juvia, ma non le venivano le parole. Gray la fermò posandole un dito sulle labbra. Erano calde e morbide al tatto, gli venne voglia di baciarla e si avvicinò a lei. Poi si rese conto di ciò che stava facendo e si girò a guardare il corridoio. «Vai a fare colazione, io aspetto che esca» le sorrise. «V-va bene Gray-sama» disse lei per poi iniziare a percorrere il corridoio. Gray la guardava, non riusciva a staccare lo sguardo dai suoi lunghi capelli color cielo. Poi Mira aprì la porta e lo fece sussultare. «Oh, ciao Gray! Serve qualcosa?» gli sorrise Mira. «Ehm...si buongiorno Mira, vorrei chiederti qualche consiglio» ammise Gray. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Natsu bussò alla porta della stanza di Lucy. Aveva deciso di fare colazione più tardi, per adesso si doveva preoccupare di chiedere qualche consiglio a Levy. Lucy aprì la porta ritrovandosi di frobte il ragazzo dai capelli rosa. «Si?» gli sorrise. «Ciao Lu! C'è Levy?» chiese sorridendole. «L-Levy? Si.. la chiamo» disse sorpresa, poi accostò la porta e chiamò l'amica. «Ah ciao Natsu! Dimmi pure» isse lei aprendo la porta. «Ciao! Senti mi servirebbe qualche consiglio da parte tua, però vorrei parlarne in privato» disse lui vedendo Lucy dall'altra parte della stanza. Non appena sentì l'ultima parola pronunciata dal ragazzo, la bionda si irrigidì. «O-ok va bene, magari dopo la colazione?». «Adesso non puoi?». «Ah va bene, arrivo». ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ «Cosa ti ha chiesto?» chiese Lucy all'amica più curiosa che mai. «Mah niente, dei consigli su un regalo che deve fare ad un suo amico a Magnolia, nulla di che» rispose Levy. «E come mai ha chiesto a te?». «Non ne ho idea, andiamo a fare colazione?» propose poi cambiando argomento. «Va bene». Lucy prese la borsa e le ragazze uscirono dalla stanza. «Comunque questa storia non mi convince, c'è qualcosa che non mi torna... voi due mi nascondete qualcosa» disse poi pensierosa la bionda. «C-cosa? Noi.. due? E cosa dovremmo nasconderti Lu-chan?» disse Levy arrossendo. L'aveva quasi sgamata, doveva trovare una scusa plausibile o Natsu l'avrebbe fatta fuori. «Ha... ha chiesto a me perché sa che so dare buoni consigli in fatto di regali e perché di solito i miei regali sono molto apprezzati» inventò la blu. «Mmm.. tu non me la racconti giusta» si insospettì Lucy. «Ehi Lu! Cosa facciamo oggi?» disse Natsu comparendo da chissà dove. Le ragazze stavano entrando in mensa e avevano appena chiuso la porta. «E chi ha detto che dobbiamo fare qualcosa insieme?» disse lei. Natsu e Levy si diedero una breve occhiata d'intesa. «Io» sorrise Natsu. Lucy rimase colpita dalla risposta del ragazzo, si aspettava un "Non so immaginavo che... blablabla", lui invece era stato sicuro e risoluto. «O-ok.. non lo so decidi tu». «Perfetto allora tra mezz'ora nella hall» le fece l'occhiolino il rosato. «D'accordo...ma che ha oggi?» dosse poi rivolgendosi all'amica. «Mah, sarà il tempo che lo mette di buon umore» rise lei. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Per Gray era abbastanza imbarazzante chiedere ad una ragazza come comportarsi, ma Mira era l'unuca che sapeva sempre cosa dire al momento giusto perciò aveva dovuto farlo. Avrebbe seguito ogni minimo dettaglio di ciò che lei gli aveva detto... o almeno così pensava. Quella sera avrebbe dovuto portarla a cena fuori..ma come chiederglielo? Di sicuro si sarebbe sciolta ai suoi piedi sussurrando "a-app-untamen-too" e sarebbe svenuta. Non poteva farlo. Non sopportava di vedere gli occhi di Juvia chiudersi, anche se da addormentata era comunque bellissima. In ogni caso preferiva perdersi nelle profondità di quei due oceani blu. Ma non poteva assolutamemte portarla a cena fuori. Avrebbe seguito i consigli di Mira si tutto il resto, ma per quella sera doveva fare di testa sua. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ «Ehi gamberetto, che ne duci se oggi ti insegno a pescare?» propose Gajeel non appena le due ragazze si sedettero a tavola per la colazione. «Mmm... va bene» disse Levy dopo averci pensato un po' su. «Perfetto, tanto è ancora presto, alle 8 al mare ok?» disse lui alzandosi. «A dopo» lo salutò lei. «Fecondo me pefcare è un'attifità inufile» commentò Natsu con la bocca piena. «Natsu per favore risparmiaci lo spettacolo, parla quando hai finito» lo ammonì Lucy. «Fcufa» disse lui scusandosi. «Noi invece dove andiamo stamattina?» chiese Lucy. «Io pensavo di andare al parco divertimenti che sta qui in città, che ne dici?» disse lui una volta finito il boccone. «Perfetto, magari chiediamo anche a Gray e Juvia se vogliono venire con noi!» acconsentì lei. «Va bene» concluse Natsu. «Ma quindi da ora non ci sarà più nessuna prova?» chiese ppi Levy cambiando discorso. «A quanto dice Mira no» rispose Gray sedendosi al tavolo. «Ma Juvia non è passata a fare colazione?» aggiunse poi guardandosi intorno. «No.. è successo qualcosa?» si preoccupò Lucy. «No... cioé non penso» rispose lui rialzandosi. «Vado a vedere se si sente bene» disse poi dirigendosi verso l'uscita. «Ah Gray, se Juvia sta bene che ne dite di venire con me e Natsu al parco divermimenti verso le 10?» propose Lucy. «Penso sia una bella idea, a dopo» rispose lui. «Perfetto! Ci sarà da divertirsi!» esultò Lucy. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ «No Juvia sta bene, non aveva fame tutto qui» disse Juvia rispondendo alla domanda di Gray. Il ragazzo era andato a cercarla e non trovandola in camera aveva ispezionato ogni stanza finché non la trovò nella lavanderia a mettere a lavare i panni sporchi. «Sicura? In ogni caso la colazione la devi fare, sennò rischi di svenire» le raccomandò lui. «Ma Juvia non ha fame» si lamentò lei prendendo in mano il grande cesto con i vestiti. Pesava troppo e lei perse l'equilibrio, ma le braccia pronte di Gray afferrarono il cesto dall'altra parte e riportarono la ragazza in equilibrio. «G-grazie Gray-sama» disse lei diventando rossa e nascondendosi dietro la montagna di vestiti. Poi pisarono il cesto accanto alla lavatrice. «Lucy e Natsu vanno al parco divertimenti verso le 10, hanno chiesto se vogliamo andare con loro, ti va?» le disse lui rialzandosi e guardandola negli occhi. «N-noi due?» balbettò Juvia rialzandosi a sua volta. «Ehm.. si» disse lui abbassando lo sguardo e sorridendo. Il volto di Juvia diventò ancora più rosso di prima. «Allora? Vieni?» le sorrise guardandola nuovamente. «S-si, Juvia viene!» confermò lei sorridendo cercando di non svenire dall'emozione. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ «Non credo che riuscirai mai a prenderne uno così» sogghignò Gajeel guardando divertito Levy alle prese con la canna da pesca. Erano su un ponte e l'acqua del mare era piatta come una tavola. «E allora spiegami come devo fare, se volevi insegnarmi a pescare non mi avresti lasciato qui sul ponte con una canna in mano senza darmi nemmeno una spiegazione!» si infuriò lei. «Va bene» sorrise lui. Le si avvicinò e le prese i polsi da dietro, la schiena della ragazza era appoggiata contro il suo petto. Il mento di Gajeel sfiorava l'orecchio di Levy. «Guarda..» le disse facendole vedere i movimenti per lanviare la lenza. Lei era diventata tutta rpssa per l'imbarazzo e non osava proferire parola. Insieme scagliarono lontano la lenza e Gajeel le spiegò cosa avrebbe dovuto fare dopo e come avrebbe dovuto tirare su il pesce una volta che questo avrebbe abboccato. Levy seguì le sue spiegazioni passo passo e cercò di ricordare tutto quanto. Non riusciva però a togliersi dalla testa la sensazione del calore del ragazzo sulla sua schiena. Gajeel la osservò mentre cercava di mettere in pratica le sue lezioni di pesca. Finalmente dopo qualche oretta un pesce abboccò e, con un piccolo aiuto da parte del ragazzo, Levy riuscì a tirarlo su. «Complimenti! La prossima volta ne prenderai uno più grande dai» si complimentò con lei Gajeel. Era soddisfatto di aver dimostrato di essere un bravo maestro. «Soli grazie a te» sorrise lei. Poi ributtarono il povero pesciolino malcapitato in mare e decisero di farsi un bagno. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ «Ma secondo te alla fine vengono o no?» chiese Natsu ormai impaziente. Aveva già adocchiato le montagne russe e non vedeva l'ora di farci un giro. «Stai calmo Natsu, altri 10 minuti e poi andiamo» disse Lucy. «Uffa, sono lenti quei due!» esclamò lui ormai fuori di sé. «Eccoli laggiù, stanno arrivando» disse lei riaccendendo in Natsu l'allegria. Poi tutti e tre decisero di dare retta a Natsu e salire sulle montagne russe. «Ma siamo sucuri di non rivomitare tutta la colazione?» disse Gray pteoccupato. «Nah figurati!» esclamò Natsu. «Tu specialmente dovresti essere preoccupato, non reggi i viaggi in mezzi e a colazione ti sei mangiato mezza mensa, ci mancava che ti mangiassi anche i tavoli!» lo canzonò Lucy. «Infatti Lucy ha ragione, non voglio che arrivi nulla dal tuo stomaco alla mia faccia, meglio se non lo fate questo giro» commentò Gray. «Va bene, Natsu vieni con me!» gli disse Lucy. «Ma.. ma io volevo andare sulle..» iniziò a lamemtarsi lui. «Mi spiace non è possibile» gli rispose lei prendendolo per il polso e trascinandoselo via con sé. «Bene siamo rimasti noi due, lo vuoi fare il giro?» chiese Gray a Juvia. «Ehm.. veramente Juvia non é molto sicura, ha un po' paura delle montagne russe..» disse lei arrossendo un poco. «Tranquilla, ci sono io con te. E poi così possiamo riuscire a farti passare lapaura no?» la rassicurò facendole l'occhiolino. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ «No Natsu non vogliooooo!!» si lamentò Lucy. «E invece si, non mi hai fatto andare sulle montagne russe e ora mi accontenti!» disse lui. Si stavano dirigendo verso le macchinine a scontro e Natsu voleva costringere Lucy a stare in coppia con lui. «Ma dai è um gioco da ragazzini! Non possiamo farlo!». Alla fine però la ragazza si fece convincere e, anzi, si divertì anche. Poi i due decisero di pranzare insieme a Grayve Juvia con dei panini. Il loro programma poi sarebbe stato: fare un giro nella casa degli orrori e tornare in hotel per le quattro del pomeriggio. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ «Alla fine hai imparato a pescare no? Hai anche preso un bel pesce, non è andata tanto male!» disse Gajeel. «Già, devo ammettere che sei bravo a spiegare certe cose» sorrise lei. Si stsvano dirigendo verso l'hotel per andare a pranzo. «La prossima volta potrei insegnarti a prenderli con la fiocina» propose lui. «No mi basta questo, grazie. Non voglio rischiare di uccidere altri pesci» disse lei. «Ma dai sono solo pesci! E poi potremmo fare un bel fuoco e mangiarli ghihihihi» rise lui prendendola in giro. «Sono comunque esseri viventi!» replicò lei. «E cosa pensi di mangiare all'hotel? Pesce fatto di alghe? Anche quello era un essere vivente» disse lui. «Almeno non resto con il pensiero di aver ucciso io ció che sto mangiando!» disse lei diventando rossa di rabbia. «Tu hai seri problemi sai?» le disse lui sbarrandole la strada e avvicinandosi pericolosamente. «Tu invece sei tutto matto!» replicò la ragazza sostenendo il suo sguardo. «Matto eh?» le sussurrò lui ormai troppo vicino al volto della ragazza. «Si pazzo da legare!» rispose lei. «No, pazzo si, ma non da legare... direi piuttorto pazzo di te!» le disse sorridendo maliziosamente. «C-cos...?» iniziò lei. Ma non terminò la domanda, infatti il ragazzo la stava già baciando e l'aveva tirata a sé posandole le mani sulle guance. Lei non aveva la forza di respingerlo, dopotutto ricambiava quel forte sentimento. Gli mise le braccia al collo e ricambiò quel bacio che da giornu ormai stava aspettando. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ «Mira.. devo parlarti» disse Laxus trovando la porta della "stanza proibita" aperta e la ragazza al suo interno. «Beh io non voglio parlare con te invece» rispose lei incurante cercando di uscire dalla stanza. Lui la blocco con un braccio cingendole la vita. «Dico seriamente» le sussurrò all'orecchio. «Anche io! Non ho intenzione di sentire cos'hai da dire e ti pregherei di lasciarmi in pace» si sciolse dalla presa del ragazzo e uscì dalla stanza. Lui la prese per il polso. «Mira ti prego!» chiese lui. «Ho detto di no, fine della storia». Poi si liberò dalla presa e cominciò a percorrere il corridoio. Laxus non poteva dargliela vinta, aveva davvero bisogno di dirle vosa sentiva, di esprimerle i suoi sentimenti per lei. «Mirajane io mi sono innamorato di te, se non ricambi posso capirlo, non devi per forza. Ma ti chiedo almeno di darmi una possibilità per dirti cosa realmente provo così da poter liberare questo peso che sento nel cuore ogmi volta che perdo un'occasione per dirti ciò che provo per te. Io ti amo Mirajane Strauss». Lo disse tutto d'un fiato, non voleva rischiare di fermarsi, non avrebbe saputo continuare. La ragazza si voltò e lo guardò negli occhi. Aveva davvero detto quelle parole? Erano uscite veramente da quelle morbide labbra che l'avevano baciata il giorno precedente? Non riusciva a credere a quello che aveva appena sentito. «Ripetilo..» disse solamente lei avvicinandosi al ragazzo. «Ti amo..» disse lui, ormai erano vicinissimi, ognuno poteva sentire il respiro dell'altro. «Un'ultima volta..». «Ti amo..». «Anch'io ti amo Laxus Dreyar» gli sussurrò lei. Poi lo baciò e gli circondò il collo con le braccia, lui le prese il volto tra le mani e ricambiò quel bacio che per anni aveva sognato. Lui era sempre stato innamorato di lei, ma non aveva mai avuto il coraggio per dirle quelle parole. Solo allora si rese conto di quanto tempo prima avrebbe potuto farlo, ma il risultato sarebbe stato lo stesso? Non importava. Ciò che importava davvero erano loro due in quel momento, quell'attesissimo bacio e le ultime parole da lei sussurrate prima di baciarlo. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ «Natsu, io non sono tranquilla, questa casa mi fa paura» disse Lucy guardandola dall'esterno. «Lu ci sono io che ti proteggo, e poi cosa potrà mai esserci dentro?» la rassucurò lui. «Noi a destra e voi a sinistra?» chiese Gray indivando le due entrate. «Perfettp, andiamo Lu!» confermò Natsu prendendo la conpagna per il polso e portandosela dietro. «No non ci voglio entraree!» si lamentava lei. Percorsero vari corridoi bui e sale inquietanti, ma non avevano ancora trovato nulla di spaventoso. Lucy però continuava ad essere proccupata, nonostante sapesse che Natsu l'avrebbe protetta da qualsiasi cosa. Si erano fermati in una stanza circolare in cui entrava pochissima luce da una piccola finestra in alto. «Visto? Nessuno di perocoloso» disse Natsu ridendo. «Non sei divertente» lo rimproverò lei. «Pazienza» disse lui avvicinandosi alla ragazza. Lei fece un passo indietro ma era bloccata da un mobile antico che le impediva di allontanarsi. Perché Natsu si stava avvicinando? Che intenzioni aveva? Non le restava che scoprirlo. Il ragazzo era ormai a pochi centimetri da lei e la guardava negli occhi, poi spostò lo sguardo alle guance arrossate della ragazza e infine sulle sue morbide labbra. L'avrebbe baciata stavolta, non poteva aspettare più ormai, o l'avrebbe persa. Poi qualcosa si mosse dietro a Lucy e le afferrò il braccio, lei gridò e Natsu la prese per la vita per non lasciarla a quell'essere, o qualunque cosa fosse. Poi caricò il pugno di fuoco e colpì il nemico, mandando in cenere quel coso. Il fuoco però prese ad ardere e dopo poco quell'intera stanza era circondata dalle fiamme. Certo a Natsu non avrebbero fatto del male, ma la sua preoccupazione era Lucy. Doveva portarla fuori il più presto possibile. Raccolse tutte le sue energie e si fece strada tra le fiamme con Lucy in braccio per portare la ragazza, che nel frattempo tossiva a più non posso, in salvo. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ «Andiamo Juvia sarà divertente, non fare così» cercò di tranquillizzarla Gray. «No Gray-sama, Juvia ha molta paura di questo luogo». La ragazza era appesa al braccio di Gray e non aveva la minima intenzione di lasciarlo. Non che a Gray dispiacesse, solo che avrebbe preferito di gran lunga tenerla per mano. Un'ombra scura apparve da dietro ad un angolo, terrorizzando la ragazza che emise un piccolo grido e si nascose dietro a Gray stringendo amcora di più il suo braccio. Gray diede un piccolo pugno all'oggetto comparso da chissà dove. «Guarda era solo un vampiro finto» rise lui. «Juvia ha paura lo stesso, non é divertente Gray-sama» lo rimproverò lei, mentre il ragazzo continuava a ridere. «Cosa fa così tanto ridere?» chiese poi cercabdo di assumere un tono arrabbiato. Lui tornò serio, si girò verso la ragazza e le sorrise. «Il tuo visino impaurito.. è troppo dolce quando di terrorizzi» le disse lui posandole una mano sulla guancia. Le guance della ragazza si colorarono di un color porpora piuttosto intenso. Poi si rese conto di ciò che il ragazzo avesse detto e si girò dall'altra parte in modo che la mano del ragazzo si separasse dalla sua guancia. «Gray-sama non dovrebbe ridere delle paure di Juvia» disse mettendo il broncio e incrociando le braccia. «Beh non è mica colpa mia se sei così irresistibilmente carina quando hai paura» sorrise lui. «C-cosa?» disse Juvia tornando a guardare il ragazzo negli occhi. Non sapeva se aveva sentito bene o meno, voleva una conferma perché aveva paura che fosse stata la sua fervida immaginazione a parlare e non Gray. Il ragazzo si perse per un momento nelle profondità di quegli occhi blu. «Ho detto che...». Un forte grido interruppe Gray, che alzò di scatto la testa. «Q-questa è Lucy-chan?!» chiese impautita Juvia. «Credo proprio di si» disse Gray preoccupato. Va bene che era una casa degli orrori, ma non faceva così paura. «Andiamo» disse poi prendendo la mano di Juvia e correndo in direzione del grido. Un attimo dopo ci fu un boato e una forte luce proveniente da un'ala della casa. La gente correva fuori impaurita. Doveva essere successo qualcosa di grave. «Juvia esci da qui, io vado a cercare Lucy e Natsu, potrebbero essere nei guai» disse Gray prendendo la ragazza per le spalle. «No Gray-sama, Juvia verrà con te. Non può lasciare i suoi compagni in pericolo» disse lei. Gray si stupì di come l'umore della ragazza passava da terroruzzato a estremamente coraggioso quando i suoi compagni erano in pericolo. «E poi per le fiamme serve l'acqua» aggiunse lei. «Fiamme?» chiese Gray voltandosi. In effetti c'erano lingue di fuoco che privenivano da quella stanza, dovevano sbrigarsi e portare in salvo i compagni. Sfondarono la porta, che ormai cadeva a pezzi, e si misero a chiamare i compagni. «Gray! Juvia!» li trovò Natsu. I quattro ragazzi riuscirono ad uscire da quella casa ormai infuocata e Natsu portò subito Lucy in infermeria. Juvia una volta fuori cercò di spegnere buona parte delle fiamme finché non arrivarono i pompieri. Una volta che Lucy si fu ripresa tornarono tutti e quattro in hotel. «Cosa aveva detto Gray-sama prima dell'incendio?» chiese Juvia che non aveva dimenticato quelle parole. «Ehm...niente di importante Juvia» disse lui arrossendo un po'. Juvia cominciava a pensare che la sua immaginazione le stesse davvero giocando brutti scherzi. «Grazie Natsu» disse Lucy che ancora non si reggeva bene in piedi. Il ragazzo la stava portando sulle spalle e di lì a pico sarebbero arrivati a destinazione. «Non so cosa fosse, ma sicuro non era finto quel ciso che mi ha preso il braccio» aggiunse poi. «Farei di tutto per te quando sei in pericolo» sorrise lui. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Quando i ragazzi aprirono le porte della hall trovarono Mira, Laxus, Gajeel e Levy seduti in cerchio. Mira si alzò non appena li vide e iniziò a parlare: «Ragazzi abbiamo avuto una convocazione a Fairy Tail, mi spiace aver aspettato per dirvelo, ma serve il vostro aiuto in gilda. Sono spariti alcuni membri a Fairy Tail, gli altri hanno fatto di tutto per trovarli e hanno svopetro dive li tengono, ma è stato impossibile arrivarvi fino ad ora. Penso vogliano arrivare a te, Lucy». ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ *angolo autrice* Buonsalve a tuttii! Colpo di scena finale, ho deciso di dare una svolta a questa storia, mi toccherà scrivere più capitoli e spero vi farà piacere leggerli :3 Avviso che d'ora in poi potrò pubblicare solamente nel weekend (non so se sabato o domenica, dipende). Ringrazio tutti quelli che seguono la storia e che recensiscono :) A prestoooo! Ele.

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Capitolo 12
*** una nuova avventura? ***


I quattro ragazzi entrati dalla porta principale sbiancarono non appena sentirono quelle parole. «C-cosa..? Me? E p-perché..?» balbettò Lucy confusa. «Credo vogliano arrivare ad una delle tue chiavi per spezzarla e richiamare così il re degli spiriti stellari, il potere è il loro obbiettivo» disse Mira in tono grave. «Non possiamo permettergli una cosa fel genere! Perché non ce lo hai detto prima?!» sbottò Natsu. «Credeva che Fairy Tail potesse gestire la situazione» si intromise Gray. Come al solito parlava troppo. «TU LO SAPEVI?!» urlò Natsu puntando il dito contro Gray. «E anche se fosse? Non sapevo tutta la storia e mi era stato chiesto espressamente e sotto minaccia di tenere la bocca chiusa!» rispose lui difendendosi. «Pensavo ti fidassi di noi!» disse Natsu arrabbiato «Sapete tutti benissimo che non permetterei a nessuno di far del male a qualcuno di voi, specialmente a Lucy! Potevate anche avvisarmi prima di tutto questo! A quanto pare Fairy Tail senza di noi non sa gestire certe situazioni!» aggiunse poi rivolto a tutti. Detto ciò si diresse verso le scale e andò in camera a fare la valigia per il ritorno. «Natsu dove vai?» chiese Lucy iniziando a seguirlo. «Lascialo stare ha bisogno di stare da solo» disse Mira prendendola per il polso. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ «Natsu-kun?» chiamò Juvia piano. Il ragazzo si girò. Era ancora davanti alla porta della sua stanza e non aveva aperto la porta, aveva appoggiato la fronte sul muro e aveva cominciato a pensare. «Oh.. ciao Juvia» rispose lui con un tono stanco. «Non devi arrabbiarti se Juvia e Gray-sama non hanno detto nulla. Non... non sapevamo cosa riguardasse, solo che c'era un problema ma.. da come lo aveva riferito Mira non sembrava tanto grave.. insomma se avessimo saputo che fosse stato qualcosa del genere ve lo avremmo detto subito, non avremmo esitato un attimo a...» cercò di giustificare lei. «Juvia...tranquilla non sono arrabbiato con te e Gray, ero infuriato e lui era quello più vicino perciò il primo con cui me la sono presa. Ho..ho sbagliato lo so» la interruppe lui abbassando lo sguardo. «Juvia sa che farai di tutto per Lucy-chan, Juvia riconosce l'amore» lo rassicurò lei con un sorriso. «Grazie Juvia» sorrise lui. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ «Chi hanno preso?» chiese Gray preoccupato. «Wendy, Charla, Happy e Phanter Lily. Non so come mai gli Exceed, ma credo vogliano sfruttare anche la magia di Wendy» disse Mira. «Allora non c'è tempo da perdere dobbiamo partire al più presto» disse Lucy. «Concordo» disse Levy, che fino ad ira non aveva aperto bocca. «Scusate un secondo...» iniziò Gray «Dov'è Juvia?» si allarmò. «Ah tranquillo è andata a perlare con Natsu per tranquillizzarlo. «CHE?» esclamò il mago del ghiaccio. Non seppe nemmeno il perché ma se li figurò abbracciati insieme che si baciavano. Divenne tutto rosso. Ok... forse questo era uno degli effetti che comportava il passare troppo tempi con Juvia. Doveva calmarsi. Come mai aveva reagito così? Da dove arrivavano quelle immagini comparse nella sua testa da chissà dove? Gelosia? No non poteca essere, perché avrebbe dovuto essere geloso? D'altra parte sapeva che Natsu era innamorato di Lucy e Juvia era cotta di lui. «Gray..?» lo chiamò Lucy sventolandogli davanti una mano. «..Eh?» disse lui risvegliandosi dai suoi pensieri. «Sei diventato tutto rosso, non è che c'è qualcosa tra te e Juvia e sei geloso?» disse Levy cercando di non ridere. Nonostante la situazione fosse abbastanza grave i membri di Fairy Tail trovavano sempre un lato ironico in tutto. «Ma come ti viene in mente? Geloso? Io?» disse Gray cercando di buttarla sul ridere. Ma l'unica cosa che ottenne fu un colore più intendo sulle proprie guance. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Gray corse su per le scale per cercare Juvia, ma proprio in quel momento la ragazza stava scendendo e i due si scontrarono. Juvia riuscì a restare in piedi, ma Gray perse l'equilibrio e cascò all'indietro. La mano di Juvia prese quella del ragazzo per non farlo cadere, ma non aveva abbastanza forza per tirarlo su e cadde giù insieme a lui. Gray atterrò di schiena e Juvia si ritrovò sopra di lui un po' dolorante. «Gray-sama stai bene?» disse Juvia preoccupata alzando la testa e guardando il ragazzo negli occhi. Lui sorrise. «Se una ragazza impacciata non mi fosse venuta addosso facendomi precipitare giù dalle scale e non fosse caduta poi sopra di me starei decisamente meglio» le disse ridendo. «Oh.. a Juvia dispiace..» disse lei rossa in viso avbassando lo sguardo. «Sto scherzando... non potrei stare meglio di così» disse lui cominciando a ridere. Le inizialmente era confusa ma poi sorrise cobtagaiata dalla sua risata. Le mani di Gray erano appoggiate sui fianchi della ragazza quando all'improvviso lui smise di ridere e la guardò negli occhi con sguardo serio. Lei arrossì ancora di più e abbassò lo sguardo. Le sue mani poggiavano ai due lati della testa del ragazzo e ormai stavano per cedere sotto il peso del suo corpo. «Gray-sama...ecco...Juvia non... non è esattamente nella posixione più conoda del mondo e..» iniziò lei. Il ragazzo la interruppe quasi subito. «Se vuoi facciamo a cambio di posto» le sprrise maliziosamente lui. «Juvia non.. intendeva proprio questo» disse lei abbassando lo sguardo e arrossendo ancora di più. Gray spostò le mani dai fianchi alle spalle della ragazza e solo in quel momento lei si accorse imbarazzata di dove si trovavano prima. Poi spingendosi con le braccia scivolò da sotto la ragazza e si mise a sedere di fronte a lei. Juvia rossa in viso si mise in ginocchio, ma abbassò lo sguardo. Non voleva che notasse quanto lei fosse imbarazzata dalla situazione. Lui le mise un dito sotto il mento e la costrinse a guardarlo dritto negli occhi. «Dovremmo andare a fare le valigie non credi?» disse poi perso in quei due oceani blu. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Lucy aveva deciso di prendere l'ascensore ed era diretta da Natsu, voleva parlargli e rassicurarlo sul fatto che lei non avrebbe avuto bisogno di protezione. Sapeva che lui non l'avrebbe ascoltata (e da un lato ci sperava) ma avrebbe comunque tentato. «Natsu, sono Lucy» aveva detto dopo che lui aveva chiesto chi avesse bussato alla porta. Dopodiché Natsu aveva aperto e fatto entrare la ragazza nella stanza. «Scusa il disordine Lu, ho tirato fuori tutto dall'armadio per etterlo in valigia ma... avrei bisogno di una mano» disse lui con un sorriso innocente. La ragazza guardò la valigia. Era aperta e metà dei vestiti nella stanza era appallottolata e butata lì dentro a mo' di spazzatura. Era proprio un incapace in queste cose! «Ok ti aiuto, però poi tu aiuta me!». «Ehm..ci posso provare..». «Bravo, questo è lo spirito giusto!» disse lei battendogli il cinque. Lucy gli spiegò come andavano piegati i vestiti e come andavano riposti in valigia, poi scesero nella camera della ragazza dove incontrarono Gray e Juvia alle prese con la valigia della blu, che come al solito non accennava a chiudersi. Dopo circa un'ora i quattro erano pronti per ripartire, incontrarono gli altri nella hall e si diressero in aereoporto. Il viaggio fu abbadtanza vreve per tutti dato che la maggior parte di loro si addormentò, specialmente Natsu, perché se fosse stato sveglio avrebbe dato di stomaco per tutto il tragitto. L'unica che rimase sveglia e preoccupata fu Mira, che ancora si sentiva terribilmente in colpa per non aver detto nulla. Giunti a Magnolia non persero tempo e lasciarono le valigie nelle proprie case senza nemmeno svuotarle. Andarono dal Master per farsi spiegare bene cosa fosse successo durante la loro assenza. Wendy era andata in missione da sola accompagnata solamente dai tre excees che non si erano fidati a lasciarla indifesa, però erano stati catturati tutti e quattro da un unico nemico. Si faceva chiamare "Hawk", era dotato di una vista a dir poco fantastica, infatti poteva guardare attraverso i muri. Ma soprattutto era dotato di ali, ali meccanuche costruite da lui stesso. Grazie a quelle prendeva le sue vittime e le rinchiudeva in cima ad una torre. La posizione esatta di questa torre era però sconosciuta a tutti e nessuno fino ad ora era riuscita a trovarla. Era noto che questa torre si trovasse in cima al monte più alto di Magnolia, ma in molti erano andati lì per controllare senza trovarne alcuna traccia. Nonostante le poche informazioni però, Natsu, Gray, Erza e Lucy decisero di andare a cercare Wendy. A loro si unirono ovviamente Juvia e Gajeel, lei perché non voleva lasciare andare Gray e lui perché non voleva mai perdersi una battaglia. Quando i sei ragazzi raggiunsero la cima del monte, lo trovarono vuoto, senza nemmeno un albero. Tutto ciò che li circondava conprendeva rocce e terra. «E ora che facciamo?» chiese Natsu allarmato. «Secondo me deve esserci un'entrata o una leva che aziona qualcosa qui da qualche parte» disse Erza pensando ad alta voce. Gajeel cominciò a smuovere qualche masso pesante e Gray gli diede una mano, mentre Natsu cercava nei luoghi più nascosti. Lucy e Juvia erano salite su una roccia più grande per controllare cosa ci fosse sopra e se nascondeva qualcosa. Proprio come pensavano dietro alla roccia c'era un ingranaggio, piuttosto nascosto alla vista, che probabilmente azionava qualcosa. «Erza vieni abbiamo trovato qualcosa!» esclamò Lucy chiamando l'amica. Erza le raggiunse ed esaminò l'ingranaggio. Era un oggetto tondeggiante con una piccola leva attaccata sopra, era coperto di ruggine, ma la terra intorno era smossa, ciò significava che nonostante fosse lì da anni qualcuno doveva averlo azionato di recente. «Ok, provo ad azionarlo. Allontanatevi, non so cosa potrebbe succedere» disse Erza. Poi usò tutta la for,a che aveva per muovere la leva, in suo aiuto arrivarono i tre ragazzi e finalmente dopo tanti sforzi riuscirono a muovere la leva. Un tumore sordo si levò da sotto i loro piedi e la roccia vibrò. Si levò un grido alle loro spalle e i quattro si girarono di scatto. Erano state le due ragazze a gridare, la terra sotto i loro piedi era sparita e ora penzolavano nel vuoto. Lucy si reggeva piuttosto saldamente a Juvia, la quale però stava per mollare la presa sul terreno. Erza corse subito nella loro direzione nella speranza di aiutarle, seguita dai tre ragazzi. «Lucy! Juvia!» gridò poi richiamando l'attenzione delle due. «Erza-chan.. Juvia non.. non ce la fa..» furono le ultime parole di Juvia prima di precipitare nel vuoto insieme a Lucy. I quattro non erano riusciti a raggiungerle in tempo per aiutarle e il punto in cui Juvia e Lucy erano precipitate si era richiuso. «LUCY!» «JUVIA!» esclamarono Gray e Natsu contemporaneamente. «Guardate!» disse Gajeel. La terra aveva ricominciato a tremare e da un punto più alto rispetto a dove si trovavano si stava alzando qualcosa. Una... casa? No stava diventando più alta di una casa, sempre più alta. «È la torre!» esclamò Erza. «Forza andiamo non state lì impalati, volete salvare o no Wendy, Lucy e Juvia?» aggiunse poi vedendo che nessuno si muoveva. «Ah a proposito, Gajeel vai a chiamare rinforzi, penso che ci serviranno» disse poi girandosi verso l'amico. «Ma io...» si lamentò lui. «VAI!». «O-ok..». ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ «J-Juvia stai bene?» chiese Lucy all'amica. Ancora si tenevano per mano. Dopo la caduta erano finite in un lungo tunnel scivoloso che le aveva portate in una stanza completamente ricoperta di soffice gomma. Sembrava una di quelle stanze per pazzi. «S-si Lucy-chan, Juvia sta bene, tu come stai?» rispose la blu. «Niente di rotto per fortuna» sorrise l'amica. Non si vedeva molto bene in quella stanza, infatti l'unica luce proveniva da una piccola finestra in vetro di forma quadrata situata sulla parete di fronte alla porta. Non c'erano rumori intorno a loro, ma le due ragazze stavano attente e parlavano a bassa voce. Ad un tratto la porta si aprì e la stanza fu attraversata da un forte fascio di luce intensa. «Buongiorno ragazze. Luce e Juvia giusto?» disse una voce maschile appartenente pribabilmente alla figura che entrò subito dopo dalla porta. «Mi chiamo Lucy veramente» protestò la ragazza. «Chiedo perdono, ho qualche piccolo problema con la memoria alcune volte» si giustificò il ragazzo davanti a loro. Non riuscivano a vederlo bene perché era contro luce. «Come sai i nostri nomi?» chiese Lucy un po' sorpresa. «Oh è una lunga storia, non starò qui ad annoiarvi raccontandovela. Vi aspetta una grande giornata sapete, ho fatto preparare tutto per voi e potrete rilassarvi fino all'arrivo dei vostri amichetti» concluse il ragazzo, poi si avvicinò alle ragazze e le aiutò a mettersi in piedi. Solo allora poterono vedere finalmente il volto dello sconosciuto. Era un ragazzo dai capelli castani un po' arruffati, aveva degli occhi celeste chiaro talmente luminosi da non riuscire a distogliere lo sguardo, ma ciò che attirava di più l'attenzione era una cicatrice sul collo che doveva essere stata procurata da una spada. Portava dei pantaloni meri ed una maglietta bianca, sopra alla quale indossava un gilet nero. Era davvero un ragazzo bellissimo. «Tu sei.. Hawk?» chiese Juvia incuriosita. «Esattamente» rispose lui con un sorriso. «Cosa vuoi da noi?» chiese Lucy. «Oh state tranquille non vi farò del male. Potete fidarvi di me» cercò di rassicurarle lui. «E chi lo assicura?» si difese Juvia. Lui allungò le braccia e prese le mani delle ragazze portandole vicino a sé. «Lo vedrete» sussurrò nell'orecchio a entrambe. Poi le portò fuori da quella stanza e le fece entrare in una più grande. Quando aprì la porta le due ragazze rimasero di stucco nel vedere quella meraviglia. Era una stanza enorme, con tre letti, un bagno incluso e numerosi mobili yno diverso dall'altro. Ma ciò che le colpì di più oltre alla grandezza di quella stanza fu la vetrata che occupava una pareta intera. «Vi lascio nella vostra stanza così potete riposarvi, tra poco si unirà a voi la piccola Wendy» fece l'occhiolino alle due ragazze e sparì dietro alla porta. Le ragazze erano confuse. Aveva detto "la VOSTRA stanza" e poi che Wendy si sarebbe unita a loro. Era tutto così strano. Pensavano che sarebbero state prigioniere di uno strano individuo e invece ora si ritrovavano in una specie di paradiso insieme ad uno strano ragazzo, per giunta bellissimo, che le trattava come dee. «Lucy! Juvia! Come state?» disse una ragazza entrando dalla stanza. «Wendy!» esclamarono entrambe correndo ad abbracciarla. La ragazza raccontò alle amiche che quello strano tipo l'aveva accolta come una principessa e che sarebbero rimaste con lui finché gli altri non fossero andati a prenderle. Il motivo di tutto questo però non lo sapeva nemmeno lei, infatti Hawk era sempre stato piuttosto vago al riguardo. «Beh per adesso l'importante è che ti abbiamo ritrovata. Ma Happy, Charla e Lily?» disse Lucy. «A dire il vero non lo so, io sono stata portata qui mentre loro mi stanno cercando, spero solo che non incontrino pericoli» rispose Wendy preoccupata. «Tranquilla, Natsu e Gray li troveranno» la rassicurò Juvia con un sorriso. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ «Erza sei sicura che questa è l'entrata?» chiese Natsu pensieroso mentre si grattava la testa nel tentativo di tirare fuori una buona idea. «Certo ce no, la mia era un'ipotesi» rispose lei alterata. «E ora che facciamo?» chiese Gray spazientito. Ormai erano passati minuti da quando Juvia e Lucy erano precipitate nel vuoto e i tre si stavano preoccupando. «Non lo so, troveremo una soluzione» disse Erza facendo un passo indietro. Per sbaglio premette un pulsante con il piede e si azionò un muro, che spostandosi lasciò aperto un varco. Sopra c'era scritto "Solo i ragazzi possono entrare". «Ma che cavolata è mai questa?!» disse Erza. Poi prese ed entrò. L'entrata però era protetta da una runa e perciò la ragazza venne respinta e ributtata fuori. «Oh ma andiamo!» esclamò poi «Gray, Natsu vi lascio in mano la situazione, so che potete farcela e confido in voi. Io cercherò un'altra entrata» aggiunse poi dopo altri due tentativi. Detto ciò se ne andò per cercare un altro modo per accedere alla torre. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ «Destra o sinistra?» chiese Natsu all'amico. «Io dico sinistra» rispose Gray. Si trovavano di fronte ad un bivio e non sapevano che strada scegliere. «Perfetto allora andiamo a destra» scelse Natsu. «Ma allora che me lo hai chiesto a fare?». «Perché dato che hai il senso dell'orientamento di una gallina dovevam scegliere l'opposto di quello che avresti scelto» disse Natsu orgoglioso delle sue deduzioni. «Chi ha il senso di orientamento di una gallina scusa?» chiese Gray infuriandosi. «Ragazzi non litigate oppure non ritroverete le due fanciulle disperse» disse una voce maschile. Apparteneva allo stesso ragazzo che aveva accolto le due ragazze, ma loro non potevano saperlo. «Chi sei? E cosa hai fatto alle ragazze?» chiesero i due maghi. «Oh mi spiace non potervi rispondere, posso solo dirvi che dovrete arrivare in cima a questa torre per poterle trovare» annunciò il ragazzo. Parlava attraverso un microfono e da una sala speciale osservava tutte le mosse dei due ragazzi. «Maledetto bbastardo io giuro che appena arrivo lassù te la faccio pagare» disse Natsu cominciando a correre. «Ehi Natsu aspetta non sappiamo se ci sono trappole o...». Gray non finì la frase che Natsu era già appeso per un piede al soffitto. «Come non detto..» concluse poi il mago del ghiaccio tirandolo giù. «Gray! Natsu!» esclamò una vice fin troppo familiare. «Lyon?! Cosa ci fai qui?» disse Gray da un lato sorpreso e dall'altro alterato. «Sherry è stata catturata e sono venuto per cercare di riportarla in gilda sana e salva. Voi avete saputo di... un attimo Juvia non è sempre con te?» chiese l'albino. «Lascia perdere Juvia, non la devi nemmeno nominare». Non sapeva come mai avesse reagito così, ma gli dava piutosto fastidio il fatto che Lyon pensasse sempre a Juvia. «Hai permesso che prendessero Juvia?!» esclamò Lyon prendendo Gray per il colletto. «Ehi se avessi potuto evitarlo non credi che lo avrei fatto?» protestò Gray. «Ragazzi basta, possibile che non sappiate stare calmi?!» tuonò la voce del ragazzo «Datevi da fare su!». «Brutto bastardo fatti vedere!» urlò Natsu infuriato. «Ci vediamo su amici.. se ci arrivate» li provocò il ragazzo. «Certo che ci arriviamo!» eslcamò Natsu. «Forza andiamo, o non arriveremo mai» disse Gray prendendo Natsu per un braccio e trascinandosel dietro «Vieni amche tu o non vuoi darci una mano?» aggiunse poi rivolto a Lyon. «Arrivo, non c'è bisogno di chiedere» rispose l'albino. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ *angolo autrice* Salveeee! Eccomi qui con un nuovo capitolo, la situazione è completamente cambiata e i nostri amici so ritrovano a dover affrontare un nuovo nemico. Ma c'è qualcosa che non va stavolta? Spero siate curioso e aspettiate con pazienza il prossimo capitolo :3 A presto! Ele.

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Capitolo 13
*** Sentimenti scoperti ***


Natsu, Gray e Lyon si trovarono di fronte ad una porta, avevano percorso un lungo corridoio cavernoso illuminato solo da alcune lanterne. Era una strana porta, aveva un disegno che ricordava quello di un paio di ali, erano dorate e in rilievo. Intorno ad esse vi erano disegnati tanti cerchi, alcuni concentrici, altri che si andavano ad intrecciare fra loro. «Credete che dovremmo aprirla?» chiese Natsu. «Vedi un altra alternativa?» lo canzonò Gray. «Si ma come l'apriamo?» chiese Lyon. In effetti quella porta non aveva maniglie. «Gray..» sussurrò una dolce voce dietro di loro. Una ragazza con i capelli color cielo era in piedi alle loro spalle, aveva un espressione dolce e degli occhi profondi che osservavano i tre maghi con curiosità mista a sorpresa. «Juvia-chan! Meno male che stai bene!» gridò Lyon correndole incontro. «Fermo!» lo bloccò Gray con un braccio. «Gray che ti prende?» chiese Natsu incredulo. «Juvia non mi ha mai chiamato per nome senza aggiungere un fastidioso "-sama" dopo, è sicuramente una trappola e scommetto quello che vi pare che non è la vera Juvia» disse Gray. «Natsu attacala» concluse poi girandosi verso la porta. «Che?!» chiesero Lyon e Natsu all'unisono. «Fallo tu» disse poi Natsu. «No..non posso» disse Gray. «E perché?» chiese curioso il rosato. «Ha ragione, nemmeno io farei del male alla mia Juvia-chan, che sia quella reale o un impostore non oserei mai» confessò Lyon. «Ehi! Io non ho detto questo! E poi non è tua!» si lamentò Gray arrossendo un po'. «Davvero bravi ragazzi, mi complimento con voi. Ma...» disse la voce di un ragazzo seguita da un battito di mani. Quella voce era conosciuta, infatti era il ragazzo che li osservava che ora i stava rivolgendo a loro. Una figura maschile uscì dall'ombra dietro alla ragazza dai capelli blu e schioccò le dita. Subito dopo gli occhi della ragazza divennero da blu a rosso fuoco, era pronta a combattere. «Mi spiace per voi ma la dovrete affrontare per poter passare da quella porta» concluse il ragazzo sparendo nel nulla come polvere. Natsu preparò il suo pugno di fuoc, pronto ad attaccare. «Aspetta Natsu!» cercò du fermarlo Gray «Chi ci assicura che quello non sia il reale corpo di Juvia anziché un ologramma? Quel maledetto potrebbe benissimo aver preso il controllo della sua mente e averla usata per attaccarci!». «Nom credo proprio, anche se così fosse quel tipo non saprebbe come usare il potere di Juvia e per giunta non credo che userà la magia» disse Lyon calmando i due amici. «Bene allora non ci resta altro che combattere!» urlò Natsu liberandosi del braccio di Gray che fino a poco fa lo teneva fermo. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Juvia e Lucy bel frattempo avevano seguito Wendy nella sala da pranzo per cenare. La cena era ottima, ma il ragazzo non cenò con loro. Più tardi scoprirpno che il cuoco era lui e che in quell'immemsa villa era solo e non aveva nessuno con cui parlare. «Juvia secondo te è per questo che ci ha portate qui?» chiese Lucy una volta sole. Wendy era andata a prendere una coperta in più sostenendo di avere freddo la notte. «Juvia crede di si Lucy-chan» rispose la blu un po' preoccupata. Non sapevano se sarebbero mai uscite da lì, il ragazzo aveva detto che se Gray e Natsu le avessero raggiunte sarebbero state libere. Ma la domanda era: come avrebbero fatto a trovarle? Entrambe però confidavano nei due ragazzi. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Nel frattempo... «Natsu attento!» urlò Gray cercando di avvertire l'amico. Un attacco di Juvia lo aveva preso su un fianco e lui era caduto a terra. Gray era andato in suo soccorso e aveva evitato un altro di quegli attacchi, mentre Lyon cercava di proteggerli entrambi facendo da scudo. Solo Natsu in quel momento aveva il coraggio di attaccarla, non perché non fosse importante per lui, anzi avrebbe fatto qualunque cosa pur di proteggere i suoi compagni, ma qualcosa gli diceva che quella non era la vera Juvia e che solo sconfiggendola avrebbero trovato la vera Juvia e Lucy. Gray dal canto suo non se la sentiva di attaccare la ragazza e si poteva dire la stessa cosa di Lyon, perciò Natsu se la doveva cavare da solo contando solo sugli scudi che gli fornivano i dueaghi del ghiaccio. «Natsu!» urlò una vocetta familiare. O piuttosto miagolò. Da dietro un angolo spuntarono Happy, Charla e Lily. «Happy!» disse Natsu pieno di gioia, ma senza staccare gli occhi dall'avversario. L'exceed blu prese Natsu per la schiena e lo portò in alto. Da lì era più facile schivare i colpi, ma soprattutto attaccare. In ogni caso la magia di Natsu non bastava per contrastare i poteri di quella ragazza, che non utilizzava la magia di Juvia, bensì quella del suo avversario. Servivano infatti due magie combinate per sconfiggerla. «Gray! Lyon! Ho bisogno del vostro aiuto, la dovete congelare!» disse Natsu richiamando l'attenzione dei due amici. «Cosa?!» chiesero i due maghi a terra. «La mia magia non basta, congelatela ho detto!». I due ragazzi raccolsero tutte le loro forze e la loro buona volontà e congelarono la ragazza, dopodiche Natsu, sganciatosi da Happy, preparò il suo pugno di fuoco e su lanciò sulla maga, che esplose al primo impatto. Non era rimasto nulla di quell'incontro se non un grande cerchio nero a terra, dove la ragazza era sparita. La porta dietro di loro vibrò improvvisamente e si socchiuse. Natsu abbracciò Happy, tutto contento di rivedere il proprio compagno di avventure. Poi i tre ragazzi e i tre exceed varcarono la porta e si trovarono in un'enorme stanza con le pareti bianche e il pavimento costruito con mattonelle liscie e fredde di un triste color grigio. «Ma dove cavolo siamo?» chiese Gray stupito. Dall'altra parte della stanza c'erano tre porte e ognuna aveva un disegno inciso sopra. La prima un fuoco acceso, la seconda un fiocco di neve e la terza un albero innevato. Le tre porte erano protette da una runa che stabiliva che solo un umano alla volta poteva entrare in quelle porte. I tre ragazzi scelsero la propria porta e gli exceed decisero di accomoagnarli dividendosi a loro volta: Happy con Natsu, Charla con Gray e Lily con Lyon. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Qualcuno bussò alla porta delle due ragazze. Era Wendy, che era venuta per condurle in un'altra stanza. Lucy e Juvia seguirono l'amica, che si fermò di fronte ad una porta celeste con un fiocco di neve bianco al posto della maniglia. «Juvia questa è la tua stanza» annunciò la più piccola fra le tre. Juvia ammirò quel fiocco di neve, era ciò che si formava quando lei e Gray univano i loro poteri per creare un potente attacco. Si chiese se fosse solo un caso che quella fosse proprio la sua stanza o se era stata messa lì apposta, ma poi aprì la porta e si dimenticò di questo dubbio: la stanza era immersa nel celeste, le pareti celesti, ogni tipo di soprammobile era celeste e i mobili bianchi coke le nuvole. Persino lo specchio aveva una cornice celeste. Ma ciò che la sorprese di più era il soffitto, costellato di fiocchi di neve bianchi come il latte. Il letto era rivestito da coperte celesti e anche i cuscini erano celesti. Però era un letto matrimoniale... perché? Per un momento le balenò in mentw l'idea di lei e Gray che doivano nello stesso letto. Arrossì violentemente portandosi le mani alle guance, poi imbarazzata cercò di far finta di nulla allargando un sorriso. «Ti lasciamo alla tua stanza, a dopo!» la salutò Wendy per poi sparire con Lucy chiudendosi la porta alle spalle. Juvia si sentiva stanca, andò verso il letto e notò una cosa che prima non aveva notato. Accanto alla finestra c'era un manichino sul quale era stato posto un bellissimo vestito azzurro. Non sapeva se fosse stato messo lì per lei ma voleva provarlo. Non aveva le spalline e le ricadeva delicatamente accentuando le sue curve. La gonna era larga e lunga, sembrava un vestito da ballo. Inoltre sul comodino era stato posto un fermacapelli con un fiocco di neve, decise di provare anche quello. Poi si guardò allo specchio, le donava molto. La ragazza si sentiva stanchissima e dopo essersi seduta sul letto, cadde addormentata su quei soffici cuscini. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ «Questa invece è la tua stanza Lucy!» disse Wendy con un sorriso. La porta della stanza di Lucy era arancione e al posto della maniglia vi era uma fiammella accesa, che le fece tornare in mente il ragazzo dai capelli rosa. Arrossì, ma subitò si riscosse e aprì la porta. Dopo aver salutato l'amica chiuse la porta e si mise ad osservare ogni piccolo dettaglio della sua nuova stanza. Il letto fu la prima cosa che notò, aveva delle coperte rosso fuoco e i cuscini arancioni, inoltre accanto ad esso vi era un vestito bellissimo e sul comodino un fermaglio con la stessa fiammellache stava sulla maniglia. Decise che dopo lo avrebbe provato. Dalla parte opposta vi erano alcunimobili in legno e uno specchio con una cornice rossa. I spprammobili erano di colori che variavano dal giallo all'arancione al rosso e la colpì uno in particolare: un piccolo oggetto di ceramica rosso che raffigurava un drago. Le ricordò che Natsu parlava sempre di Igneel e decise che se avesse potuto prenderlo glielo avrebbe regalato. Poi provò il vestito e si guardò allo specchio, le stava davvero bene e la gonna risaltava la sua vita stretta e il suo seno. Poi si assopì con addosso ancora il vestito sul morbido e comodo materasso del letto di quella splendida stanza. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ «Natsu! Aiutami!». «Lucy! Dove sei?!». Il ragazzo, entrato nella porta, aveva cominciato a sentire la voce della maga, ma attorno a lui vi era solo oscurità e perciò non riusviva a vedere nulla, sotto i suoi piedi sentiva qualcosa di morbido, come sabbia. «Happy non riesco nemmeno a sentire il suo odore, c'è qualcosa che lo copre, un odore più forte!». «Accendi la luce Natsu!» gli suggerì Happy. «E come scusa? Non vedo interruttori qui!». «NATSU!» continuava la voce della ragazza. «Non lo so, sei un dragon slayer o sbaglio? Hai il fuoco no? Accenditi!». «Happy devo dire che certe volte sai essere un genio» commentò Natsu. Un grido attraversò la stanza, sempre ammesso che si trovassero in una stanza. Data l'oscurità non sapevano nemmeno cosa ci fosse ad un centimetro dal loro naso. «Allora?». «Allora che?». «Accenditi!». «Ah...giusto». Natsu raccolse tutte le sue forze e si ricoprì di fiamme. Ilpotere del ragazzo illuminò tutto intorno a loro. Si trovavano in un... deserto? Tutto attorno a loro si estendeva un'immensa distesa di sabbia, stranamemtenon c'era la luna e nemmeno le stelle. Sopra le loro teste infatti c'era solo un cielo completamente blu. Le dune erano l'unica cosa che costituiva il paesaggio, non vi erano palme né alcun tipo di albero, era un posto davvero strano. «Natsuuu!!» urlò ancora Lucy. «Lucy arrivo!» ribatté lui. Ma non sapeva da quale parte provenisse il suono della voce della ragazza. «Natsu guarda!» disse Happy indicando un punto in mezzo al deserto. Una piccola luce aveva preso piede in mezzo all'oscurità. I due compagni si alzarono in volo e Natsu si spense per non dare nell'occhio. Non appena furono sopra al punto da cui proveniva la luce videro un uomo. Era alto, con spalle larghe e braccia e gambe muscolose, era vicino ad una grande pentola e stava tagliando delle verdurine. Saliva un profumino allettante e Natsu fu quasi tentato di chiedergli un assaggio, ma poi si accorse di chi c'era dietro all'uomo. Luce era legata mani e piedi ad una sedia e continuava a girarsi e lamentarsi nella speranza di riuscire a liberarsi. «Lu!» cercò di chiamarla a bassa voce Nastu. «Natsu! Finalnente, questo tipo mi tiene prigioniera, salvami!» urlò lei felice di vederlo. «Ma sei matta così ci sen...». Troppo tardi, li aveva già sentiti. L'uomo si era girato e in mano aveva un coltello molto affilato, che ora stava puntando contro Natsu e Happy, in volo sopra di loro. «Chi siete? E cosa volete da me? La ragazza è mia ormai e nessuno la deve toccare!» disse l'uomo con voce tonante, aveva un accento russo. «Prono Happy?» sussurrò Natsu all'amico. «Aye!» rispose lui. L'exceed si lanciò in picchiata insieme a Natsu contro il nemico e non appena furono abbastanza vicini il ragazzo evitò il coltello e mirò dritto alla faccia dell'uomo con uno dei suoi pugni di fuoco. Fu steso in un attimo. «Non credevo sarebbe stato così facile» commentò Natsu. Liberò la ragazza dalle corde che la tenevano legata, ma non appena stava per abbracciarla la luce si spense improvvisamente e tutto tornò nell'oscurità. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Il ragazzo si ritrovò nella completa oscurità, era immerso in qualcosa di gelido fino alle ginocchia, ma non sentiva freddo. «Charla sai dove siamo?» chiese all'exceed. «Non lo so Gray, non vedo nulla!» «Aspetta aspetta, sento qualcosa..» disse all'improvviso il ragazzo interrompendola. «...amii!» fu poco più che un sussurro, ma il mago riconobbe subito colei che lo aveva pronunciato. «Juvia!» chiamò lui subito dopo. «Lasciamii!» replicò la voce della ragazza. «Gray è qui da qualche parte, non è lontana!» lo informò Charla. «A questo ci ero arrivato anche io grazie! Non puoi seguire il suo odore?». «È quello che sto facendo ma non sento nulla!». «Perché non parla più? JUVIA!». «Deve essere svenuta!» ribattè Charla. Una fioca luce apparve non pontano da loro, illuminando appena il paesaggio circostante. Gray era immerso nella neve, si trovavano in mezzo ad un bosco innevato e non si vedeva il cielo. «Eccola!» disse Gray indicando un puntino blu in mezzo agli alberi. Juvia era seduta sulla neve e poggiava la schiena su un albero e sembrava svenuta. «Juvia! Juvia svegliati!» disse Gray avvicinandosi alla ragazza. Non aveva nessuna ferita, ma la sua espressione lasciava trasparire ciò che aveva passato. «Non toccarla!» urlò Charla, ma era troppo tardi. Gray le aveva preso il viso tra le mani e la ragazza aveva cominciato a mutare, a crescere e piano piano prese la forma di una creatura mostruosa. «Gray devi combatterlo, solo così tornerà normale» disse Charla. «Come fai a saperlo?». «È l'unica cosa possibile». «Ma come posso essere certo di non fare del male anche a lei?!». «Semplicemente non puoi». Gray era preoccupato, doveva attaccare la creatura, ma sperava di non far del male alla ragazza. Iniziò a lanciare attacchi, non letali, per cercare di atterrare il nemico. Charla cercò di dargli una mano, ma vedendo che lo intralciava soltanto, si fece da parte. Vedendo che non funzionava, Gray tentò di privare con qualcosa di più potente, cercando di non colpire punti vitali. «Gray devi ucciderlo!» urlò Charla. «E se morisse anche Juvia?». «Quella non era Juvia!». «Non ne siamo certi!». «Si invece! Lei non muta forma idiota!». Dopo aver sentito quelle parole, Gray sferrò un ultimo potente attacco al cuore della creatura. La lancia di ghiaccio che gli scagliò contro le trafisse il cuore e questa svanì in una nuvola di polvere. Dall'alto di quella nuvola qualcosa precipitava, era Juvia. Il ragazzo si lanciò per riuscire a prendere la ragazza, che atterrò tra le forti braccia di Gray. Un attimo dopo, la fioca luce che aveva illuminato il paesaggio circostante scomparve e insieme a lei la ragazza tra le braccia del mago. Dopodiché tutto fu riavvolto nell'oscurità. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Natsu si sentiva precipitare, non c'era nulla sotto di lui a parte il vuoto e una piccola luce che andava man mano ad ingrandirsi. Si, stava effettivamente precipitando, ma non sapeva per quanto ancora né da quanto tempo lo stesse facendo. L'ultima cosa che aveva visto chiaramente era il volto di Lucy che sorrideva, contenta per averla liberata. Pensava e ripensava a quell'espressionw felice e spensierata, non era lei. Sarebbe stata diversa, quella ragazza non era Lucy, sperava solo che prima o poi avrebbe trovato quella vera. La luce sotto di lui era ormai vicinissima, infatti in pochi secondi il ragazzo si ritrovò avvolto da quella luce, tanto che dovette chiudere gli occhi. Non appena li riaprì si accorse di dove si trovava. Era arricato chissà come in una stanza quadrata piuttosto stretta, illuminata da una finestra tonda. Il suo compagno di viaggi era sparito e non sapeva nemmeno come. Sapeva però che se la sarebbe cavata in qualche modo. Vi era solamente una porta, decorata con delle fiammelle, al posto della maniglia vi era stata posta una piccola fiammella rossa e gialla. Il ragazzo girò quella fiammella e aprì la porta. La piccola stanza fu pervasa da un'immensa luce, il ragazzo fu costretto a coprirsi gli occhi. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Gray poggiava i piedi su qualcosa di duro ma estremamente scivoloso che lo stava lentamente tracinando verso un puntino luminoso. Charla era svanita nel nulla e si era ritrovato lì solo all'imprivviso e con lei Juvia e tutto ciò che li aveva cirvondati fino ad un momento prima. Ma vome poteva essere successo? Lui la stava tenendo nelle braccia, fino a pochi secondi prima reggeva la ragazza in tutto ik suo peso, e un attimo dopo era svanita, le sue braccia non sostenevano più alcun peso. Era veramente lei, la sua Juvia? Questo dubbio lo tormentava ormai da un po' e sperava di poter trovare una risposta in quella luce che pian piano si avvicinava... o era lui che ci si stava avvicinando? La terra sotto di lui era ripida e questo faceva in modo che la sua velocità accelerasse sempre di più. Sembrava fosse in una buia galleria e non ci mose molto a raggiungere quella luce, la quale però era troppo forte e lo accecava. Gray, coprendosi gli occhi fu pervaso da quell'immensa luce splendente. Si ritrovò chissà come in una piccola stanza quadrata con slo una finestra tonda e una strana porta celeste sulla quale erano disegnati numerosi fiocchi du neve. La maniglia era stata spstituita con un fiocco di neve azzurro, lo stesso che compariva sulla porta dalla quale era entrato l'ultima volta. Deciso a scoprire finalmente qualcosa prese la maniglia e la girò, aprendo la porta. Una forte luce illuminò completamente la stanzetta, tanto che Gray dovette coprirsi gli occhi ed avanzare, per poi richiudersi la porta alle spalle. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ La stanza dove si trovava era molto grande e illuminata da un'enorme finestra che sostituiva completamente una parete, da lì entrava la luce del sole mattutinobe si poteva ammirare uno splendido paesaggio costituito da monti e laghi, boschi e ruscelli. La stanza era arredata con numerosi mobili antichi, in mezzo alla stanza vi era un letto a baldacchino giallo e rosso. I cusvini sembravano così soffici e comodi. Il ragazzo intravedeva qualcosa adagiato sul letto dalla posizione in cui si trovava, ma non riusciva a distinguere cosa fosse. Si avvicinò di più, spintobdalla curiosità e per un momento dimenticò per quale motivo fosse lì. Non appena vide però colei che dormiva così beatamente su quel morbido materasso, gli tornò alla mente ciò che doveva fare e ciò che avrebbe fatto. Natsu si avvicinò al bordo del letto e si chiese come avrebbe potuto svegliare la ragazza bionda distesa di fronte a lui. Poi notò un fpglietto di carta tra le mani della maga e von cautela lo prese e lesse le parole che vi erano scritte. "Solo ciò che entrambi avete sempre desiderato". Queste erano leparole che il bisglietto recitava, ma cosa avevano desiderato entrambi? La riuscita delle missioni? La salvezza dei compagni? No doveva riflettere meglio, lui cosa desiderava? Poterla salvare sempre? Si ma non valeva lo stesso per lei, lei non poteva salvarsi da sola... allora cosa? Non riusciva a trovare una risposta. Si soffermò ad osservare il volto della ragazza mentre questi pensieri gli attraversavano la mente. I suoi bellissimi occhi color nocciola erano ora chiusi, le sue morbide guance presentavano un colorito rosato che la rendevano ancora più bella e dolce se possibile. La bocca della ragazza era piegata in un piccolo ma sincero sorriso, era così rossa e carnosa che gli veniva quasi voglia di... "baciala.." gli disse una vocina interiore, quindi era questo che entrambi volevano? Un bacio? Lo avrebbe scoperto. Il ragazzo si chinò su di lei e molto lentamente, quasi avesse paura di farle del male, si avvicinò al volto della ragazza. Le accarezzò una guancia con la mano e, chiudendo gli occhi, poggiò delicatamente la sua bocca su quella di lei. Quella leggera pressione gli pervase il cuore di una sensazione nuova, mai provata, inaspettata. Le guance del ragazzo si colorirono di rosso e quando lui si staccò aprì gli occhi. La ragazza però ancora dormiva e sembrava non essersi accorta di nulla. Quindi non era quello che entrambi volevano? Per tutta risposta la ragazza si mosse e lentamente aprì gli occhi, ritrovandosi davanti gli occhi del ragazzo che aveva sempre amato. Perché la stava guardando? «N-Natsu.. cosa ci fai qui?» chiese lei mettendosi a sedere. Natsu sbatté le palpebre, quasi non ci credeva, si era svegliata veramente. Quindi significava che lei ik bacio lo voleva... solo che non sapeva che lui l'aveva appena baciata. «Natsu? Ci sei?» lo richiamò lei. «S-si certo.. ehm... dobbiamo andare via». «Andare dove?». «A casa Lu». Lui l'aiutò a ettersi in piedi, poi insieme a lei uscì dalla stanza. I due si ritrovarono in un corridoio e poco dopo un'altra porta si aprì. Wendy li raggiunse e li salutò. «Wendy! Allora stai bene! Cosa è successo?» disse Natsu non appena la vide. «Oh poi saprai Natsu, per ora usciamo e basta» lo rassicurò la piccola maga. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ La stanza dove si trovava era molto grande e illuminata da un'enorme finestra che sostituiva completamente una parete, da lì entrava la luce del sole mattutino e si poteva ammirare uno splendido paesaggio costituito da un immenso mare blu. La stanza era arredata con numerosi mobili antichi, in mezzo alla stanza vi era un letto a baldacchino celeste e bianco. I cuscini sembravano così soffici e comodi. Il ragazzo intravedeva qualcosa adagiato sul letto dalla posizione in cui si trovava, ma non riusciva a distinguere cosa fosse. Si avvicinò di più, spintobdalla curiosità e per un momento dimenticò per quale motivo fosse lì. Non appena vide però colei che dormiva così beatamente su quel morbido materasso, gli tornò alla mente ciò che doveva fare e ciò che avrebbe fatto. Gray si avvicinò alla ragazza e non poté che constatare quanto fosse bella mentre dormiva. I lunghi capelli blu le ricadevano sulle spalle e si spargevano sul cuscino dove poggiava la testa, le incornuciavano il viso. I suoi grandi occhi blu erano ora chiusi e la sua bocca carnosa era stranamente piegata in un piccolo sorriso innocente, era così invitante, ma non poteva, non in quel momento. Il suo sguardo percorse ogni centimetro della ragazza, dalle chiare braccia alle lunghe dita che.. stringevano qualcosa? Un foglietto di carta. Lo lesse subito. "Qualcosa che entrambi volete da sempre" recitava il biglietto. Lui sapeva benissimo du cosa si trattasse, sapeva benissimo cosa lei volesse da sempre, ma era veramente certo di volere lo stesso? Il suo sguardo tornò sul volto della maga e si soffermò in particolare su quelle morbide labbra rosa. Si erano invitanti, e un attimo prima gli era passata per laa testa l'idea di baciarla, ma se poi avesse sbagliato? Se lei lo avrebbe rifiutato capendo che non era li quello giusto? Lui sapeva e sentiva che lei meritava di meglio, per questo l'aveva sempre respinta. In quel momento però era l'unico che la poteva risvegliare da quel sonno e prese così la decisione. Si avvicinò alla ragazza e le accarezzò una guancia con due dita. La guardò attentamente e si chinò su di lei. Chiuse gli occhi e premette le sue labbra subquelle della ragazza. Fu solo un leggero contatto, ma bastò a fargli capire quanto davvero volesse quel bacio. Lo pervase una sensazione nuova, mai provata prima, uno strano calore gli avvolse il cuore, tanto che non voleva più staccarsi da lei. Però doveva farlo. Non appena cessò quel leggero contatto lui si soffermò a guardarla, in attesa che lei aprisse gli occhi. Ma lei non lo fece. Il ragazzo stava cominciando a preoccuparsi, l'aveva baciata, non era questo che lei aveva sempre voluto? Un'altro pensiero gli attraversò la mente, lei aveva sempre voluto sentirsi ricambiata. Un bacio non prometteva nulla, tre parole le promettevano tutto. Fece fatica a realizzare ciò che avrebbe dovuto sussurrarle, lui provava i suoi stessi sentimenti, certo, ma non era pronto per esprimerli così apertamente, nonostante avesse sempre desiderato farlo. Comunque sapeva di doverlo fare. Si avvicinò all'orecchio della ragazza e le sussurrò piano quelle tre semplici perole così difficili da pronunciare. «Ti amo Juvia..». La ragazza aprì lentamente gli occhi e si voltò verso il ragazzo accanto a lei. Aveva un bellissimo sorriso e quei due profindi occhi blu fecero girare la testa al mago del ghiaccio. «Gray-sama, cosa ci fai qui?» disse cambiando espressione e divenendo sorpresa. «Come cosa ci faccio qui?». Quindi lei non si ricordava nulla né del bacio né di quelle parole sussurrate, e pensare che ci aveva messo tanto... non sarebbe riuscito a pronunciarle una seconda volta. «Dobbiamo andare via Juvia, vieni con me» disse poi riprendendosi. Ci avrebbe pensato dopo. La feca alzare dal letto e uscirono dalla porta insieme. Incontrarono Wendy, Natsu e Lucy e poi Lyon e Sherry. Poi tornarono tutti in gilda per festeggiare la riuscita della missione. Ciò che però non quadrava a nessuno era la completa scomparsa di Hawk, il ragazzo che aveva tenuto prigioniere le maghe, non avevano dovuto affrontarlo, né farlo prigioniero era comoketamente svanito nel nulla. In realtà tutto ciò non quadrava ai quattro maghi coinvolti: Natsu, Gray, Lucy e Juvia. Gli altri infatti nascondevano un segreto che avrebbero rivelato di lì a breve. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ *angolo autrice* Saaaalve mi scuso per l'enooorme ritardo, ma sono partita e non ho potuto pubblicare. Dunque, i nostri amici sono riusviti nella missione e hanno compreso i loro veri sentimenti... o quasi? In ogmi caso vi aspetta un'ultimo stressante capitolo che devo ancora scrivere ahaha sopportatemi ancora per poco, ci siamo quasii! Non finisce qui! A presto gentee! Ele.

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