Il Divino Club. di JeyCholties (/viewuser.php?uid=218066)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Fire Starter ***
Capitolo 2: *** Move. ***
Capitolo 1 *** Fire Starter ***
Capitolo
1 : “ Fire Starter ”
Talia
Grace aveva passato una splendida estate, se si escludeva il fatto
che le era caduto addosso un albero, fratturandole un dito.
Ovviamente
la colpa non era sua, ma di quel cretino del suo patrigno che non
l'aveva minimamente avvertita del pericolo.
«
Non
ti avevo vista,
perdonami tesoro! »
continuava a
ripetere, facendo
smorfie dispiaciute che a Talia davano solo sui nervi.
Sua
madre non sapeva da che parte schierarsi, a volte difendeva il marito
altre volte
lo accusava di essere troppo distratto.
L'unico
a trovare il fatto divertente era Jason, il fratello minore di Talia:
ogni volta che i suoi occhi si fermavano sulla fasciatura alla mano
della sorella le sue labbra si piegavano in un sorriso divertito.
«
Mi
raccomando quando esci a
fare la spesa stai attenta agli alberi! »
commentava, trattenendosi dal ridacchiare in
modo troppo acuto.
Talia
attendeva solo di riavere entrambe le mani per picchiarlo.
Mancavano
poche ore all'inizio della scuola, lei avrebbe frequentato il terzo
anno alla Olympians High School, mentre suo fratello avrebbe
cominciato il primo.
Normalmente
Talia non fremeva d'eccitazione all'idea di ritornare in quei
corridoi, ma le mancava la sua migliore amica : Annabeth.
Non
la vedeva dall'inizio delle vacanze, infatti la ragazza era partita
per la Grecia ed era rimasta lì per
ben tre mesi,
aveva riempito Talia
di lunghissime lettere (che sembravano interi libri di storia e
architettura della Grecia) e cartoline che Talia non sapeva
più
dove attaccare.
A
pensarci bene le mancava persino quell'idiota del suo migliore amico,
Percy.
Quella
mattina si era svegliata presto e si era buttata dentro la doccia,
aveva cercato di domare i suoi capelli corti e ribelli (con scarsi
risultati) e aveva indossato la prima maglia che le era capitata
sottomano, ovviamente abbinata ai soliti jeans neri e strappati.
Quando
scese a colazione trovò Jason davanti a una tazza di latte e
cereali,
ma lei
preferì spalmarsi un po' di marmellata su una fetta di pane.
Mangiò
in silenzio guardando il notiziario del mattino, mentre
sua madre si affaccendava fra i fornelli borbottando consigli e
annotazioni.
Quando
giunse l'ora di mettersi in marcia per andare a scuola, Talia
afferrò
lo zaino e salutò la madre, per poi dirigersi fuori seguita
da
Jason.
Fortunatamente
la scuola non era molto lontana dal loro quartiere.
«
A partire da quale anno ci si può iscrivere ai Club?
» domandò
improvvisamente Jason, mentre calciava un sassolino lungo il
marciapiede.
«
Dal terzo » rispose Talia.
Nella
loro scuola esistevano parecchi Club, oltre ai più comuni
come
quelli di Teatro e Musica c'erano anche quelli di Tessitura,
Falegnameria, Tiro con l'Arco e altre bizzarre attività, a
cui
potevi prendere parte solamente dal terzo anno in poi.
«
Peccato! Vorrei
iscrivermi a Fenomeni Atmosferici... Leo
conosce un tipo a
scuola e
ha detto fanno cose pazzesche... » disse
Jason, facendo una smorfia.
«
Non ti preoccupare, i primi due anni sarai troppo impegnato a
detestare la professoressa di Matematica per pensare ai Club... Dico
sul serio...Quella donna potrebbe essere una Furia o un'Arpia
».
Jason
inarcò il sopracciglio e si mordicchiò il labbro,
sovrappensiero.
«
Hai già in mente a quale Club iscriverti? »
domandò il ragazzo.
«
Per tutti è obbligatorio iscriversi ad almeno due club... Io
pensavo
a Tiro con l'arco e a Falegnameria, ma siccome ho la mano mezza rotta
mi sembra difficile poter entrare nella squadra di Tiro con l'arco
».
«
Ah non ti preoccupare, un paio di settimane e lo togli... Piuttosto
ho sentito che i responsabili dei Club sono dei tipi un po'
eccentrici... » commentò Jason.
«
Non sai quanto... Ti basterà vedere la sfilata che presenta
i Club
prima dell'inizio della scuola... è assurda! »
Talia scosse la
testa.
«
Davvero? »
«
Oh sì... Afrodite, Apollo e Zeus credo siano i peggiori...
Poi c'è
Ares che è un imbecille patentato... Invece ho molta stima
di Efesto
e Diana... Oh anche Bacco fa sbregare dalle risate, sopratutto quando
gira per la scuola sbronzo »
Nel
frattempo avevano raggiunto la scuola: era un edificio bianco,
grandissimo e ordinatissimo. C'erano finestre in ogni aula e davanti
alla scuola erano stati piantati dei gerani rossi, che spiccavano
come gocce di sangue in tutto quel bianco.
«
Uh, mi sembra di vedere Testa d'Alghe! » esclamò
Talia, quando
raggiunsero il cortile di fronte alla scuola, pieno zeppo di
studenti.
«
E a me sembra di vedere Piper! » le gridò in
risposta Jason,
cominciando a correre verso una ragazza che stava conversando con
Leo.
«
Testa d' Alghe! » urlò Talia, avvicinandosi.
Percy
Jackson si voltò, per poi assumere un espressione
sbalordita.
«
Talia... Che hai
fatto ai capelli?
» esclamò
il ragazzo, fissandola a bocca aperta.
Talia
aveva dei lunghissimi capelli neri, ma li aveva tagliati all'inizio
delle vacanze, dopo la rottura con Luke. Per lei era stato un modo
per ricominciare.
«
Mi avevano
stufato »
mentì
Talia.
«
Stranamente ti stanno molto bene! » commentò
Percy, squadrandola.
«
Hai visto Annabeth? » cambiò discorso Talia.
«
No, ma vedo Luke fissarti talmente intensamente che deve averti fatto
un buco nella maglietta » sussurrò Percy,
indicando qualcuno alle
spalle di Talia.
Talia
si voltò di scatto.
Il
suo bellissimo e stronzissimo ex-ragazzo era lì, accanto
alla sua
auto e la stava guardando.
Talia
finse un sorriso e alzò la mano come per salutarlo, poi il
suo
saluto diventò un gestaccio composto da un dito medio e da
uno dei
peggiori ghigni del repertorio della ragazza.
«
Talia! Cosa diavolo hai fatto ai capelli? » una voce
femminile
risuonò alle loro spalle.
«
ANNABETH! » ruggì Talia, voltandosi e travolgendo
la bionda in un
abbraccio mozzafiato.
«
Rispondi! Come
hai osato
tagliarli? »
la
accusò la bionda, allontanandosi per guardarla meglio.
«
Erano diventati soffocanti... » rispose Talia.
Annabeth
ridacchiò a bassa voce, stringendola di nuovo prima di
girarsi verso
Percy.
«
Come te la passi Testa d' Alghe? » sorrise, per poi
abbracciare
anche lui.
«
Ora che rivedo la tua faccia non molto bene » la prese in
giro,
guardandola con
affetto.
«
Dai avanti, raccontatemi tutto delle vostre vacanze! Siete
dannatamente stitici nelle vostre lettere! » si
lamentò Annabeth,
incamminandosi con loro verso l'entrata della scuola.
«
Mi è caduto addosso un albero » disse Talia,
alzando la mano
fasciata.
«
Ho fatto campeggio con Grover e lui è finito in ospedale
perché non
so come si è mangiato un pezzo di tenda... Lo rimettono la
prossima
settimana » disse Percy, scrollando le spalle.
Annabeth
inarcò le sopracciglia.
«
Beh direi che vi
siete dati da
fare senza di me! »
commentò
perplessa.
Fece
per dire qualcos'altro ma
un
fischio la interruppe.
I
tre ragazzi si voltarono per assistere a uno dei peggiori spettacoli
che la loro scuola offriva loro annualmente.
La
sfilata del Divino Club.
Ad
aprire quel ridicolo corteo fu Zeus, un ragazzone tutto muscoli che
reggeva in una mano un grosso cartello con su scritto 'Il Divino Club
è pronto a farvi sognare anche quest'anno' e con l'altra
mano
cingeva la spalle alla sua fidanzata: Giunone. Quest'ultima
sventolava un cartello più piccolo di quello di Zeus, con su
scritto: ' Il corso di Educazione Sessuale vi proteggerà
tutti ' .
Talia
emise un verso disgustato.
Zeus
era il capo del Divino Club, ovvero il Club che racchiudeva tutti i
rappresentanti degli altri Club della scuola. Era un tipo facilmente
irascibile, parlava con tono burbero e la sua relazione con Era non
era delle più felici. Infatti il ragazzo coglieva ogni
occasione per
tradirla appartandosi con altre fanciulle della scuola.
«
Anche quest'anno sono felice di annunciarvi che il Divino Club
gestirà al meglio le vostre attività ricreative!
Fidatevi di zio
Zeus... » il ragazzo si fermò, squadrando la folla
di studenti,
probabilmente in attesa di una risata... che non arrivò.
«
Vai avanti, imbecille » lo riprese a mezza voce Giunone.
«
Sì, insomma... Ora io vi presento i rappresentanti ai quali
vi
dovrete rivolgere per iscrivervi... Ecco a voi Poseidoneeeee!
» si
riprese Zeus, lasciando posto a un ragazzo biondo, che indossava una
maglietta hawaiana e un paio di infradito ai piedi, al collo portava
un fischietto e probabilmente era la persona più abbronzata
della
scuola.
«
Saaalve! Io sono il bagnino della piscina scolastica... Venite a
nuotare con me in tutta sicurezza » recitò,
sventolando un enorme
cartello di lui in costume da bagno che correva lungo il mare. Poi
infilò le mani in una tasca ed estrasse un cellulare dal
quale fece
partire la sigla di Baywatch.
Talia
si coprì gli occhi con una mano, rassegnata.
Annabeth
rise mentre una folla di ragazzine idolatrava Poseidone trascinandolo
via.
«
Quel tizio è un genio » commentò Percy,
ammirato, mentre fissava
Poseidone che si scattava un selfie con le sue fan.
«
No, è un idiota » ridacchiò Annabeth,
scuotendo la testa.
«
E poi ecco a voi Ares! Capitano della squadra di Football »
annunciò
Zeus, presentando un altro individuo palestrato.
Ares
era alto, massiccio e sembrava sempre arrabbiato. Indossava la maglia della
squadra e un paio di calzoni corti.
«
Le mammolette non si presentino alle selezioni... » Ares
sputò per
terra e rivolse a tutti uno sguardo di sfida. La sua vena sul collo
pulsava in modo preoccupante.
«...
Altrimenti io userò i vostri polmoni come fodera per cuscini
»
concluse minaccioso.
Poi
si sciolse in una risata, godendosi le facce sconvolte dell'intera
folla.
«
Sto scherzando... Alle mammolette spezzo solamente le costole
»
aggiunse in tono rilassato.
«
Okaaay, il prossimo è Apollo! » urlò
Zeus.
Dalla
folla urlante emerse un ragazzo con gli occhiali da sole.
Talia
sbuffò rumorosamente e alzò gli occhi al cielo:
non lo sopportava
proprio quel tipo.
Apollo
alzò la mano e la folla si zittì come per magia,
il ragazzo si
sgranchì la gola estraendo un foglietto dalla tasca, e
recitò:
“ Per
tutti quelli che verranno
e
per quelli che se ne andranno
il
vostro Apollo vi augura buon anno!”
«
E gli ci vuole un
foglietto per
ricordarlo »
commentò
aspra Talia, facendo ridere Annabeth e Percy, mentre la folla
applaudiva.
«
Vi aspetto tutti al Club della Poesia per scrivere ispirandovi a me
»
aggiunse con tono altezzoso Apollo.
Talia
ruotò gli occhi e sbuffò.
Poi
fu la volta di Afrodite: la ragazza era cavalcioni sulle spalle di un
ragazzo muscoloso e carino, intorno a lei si esibivano le Cheerleader
della sua squadra gridando: A-F-R-O-D-I-T-E.
«
Solo le più carine e flessibile verranno accettate
» cinguettò
Afrodite.
Era
un po' gallina, ma non c'erano dubbi sul fatto che fosse
incredibilmente bella.
«
Percy! » Annabeth tirò un pizzicotto sul braccio
del ragazzo.
Il
ragazzo si riprese dal suo rincoglionimento, massaggiandosi la spalla.
«
Scusa! »
Talia
si voltò verso la folla, cercando suo fratello e
incontrò la stessa
espressione ebete di Percy.
Poi
arrivò Efesto zoppicando e decretò con voce
atona: « La
Falegnameria è aperta per tutti quelli che sanno sporcarsi
le mani
».
Nessuno
applaudì ed Efesto si incamminò verso la scuola,
per poi essere
subito seguito da Leo. I due cominciarono a parlare animatamente.
«
Chissà perché Efesto zoppica... »
commentò Annabeth.
Poi
fu la volta di Diana e Atena che parlarono dei loro Club molto
velocemente: la prima era il capo degli Arcieri mentre la seconda
deteneva il Club di Tessitura.
Dietro
di loro arrivarono Demetra e Dioniso: la prima vestita completamente
di giallo e il secondo molto ubriaco.
Demetra
e Dioniso erano i rappresentanti alla cura dei Giardini Scolastici,
peccato che il secondo innaffiasse le piante con il whiskey e non con
l'acqua...
La
folla rise quando Dioniso ruttò e ripose nella tasca interna
la
fiaschetta per poi ritirarla fuori e berne un sorso veloce.
Demetra
lo trascinò via sospirando disgustata e alle sue spalle
apparve Eolo
con un aquilone: il suo Club di Fenomeni Atmosferici era fra i
più
pazzi della scuola.
Talia
guardò Jason fischiare e battere le mani entusiasta.
A
chiudere il corteo fu Ade: un ragazzo completamente vestito di nero.
Aveva
i capelli pettinati all'indietro, una collana con un teschio e un
paio di anfibi luccicavano ai suoi piedi. Le sue braccia erano
coperte da tatuaggi – anche Talia aveva dei tatuaggi ma erano
piccoli e sparsi un po' ovunque – e cantava nella Band della
scuola.
«
Se non volete
morire questa sera
vi conviene venire al concerto di inizio anno!»
disse spalancando
le braccia e
osservando tutti.
Il
suo piercing sul naso brillò alla luce del sole.
La
folla rumoreggiò e
si diresse
verso l'ingresso della scuola mentre la campanella suonava.
«
Quel tipo … Ade... Mi mette sempre in soggezione...
» borbottò
Percy.
«
Quello sarebbe capace di scuoiarti come una capra... »
replicò
Annabeth.
«
Io trovo che abbia un bel stile » Talia fece spallucce
dirigendosi
lungo il corridoio verso il suo armadietto dove la aspettava una
sorpresa assai sgradita...
Luke,
il suo ex-ragazzo, era appoggiato al armadietto accanto a quello di
Talia.
La
ragazza gli lanciò un'occhiata assassina, ma fece finta di
nulla e
aprì il suo armadietto ignorando lo sguardo di Luke.
«
Sei bellissima
anche con i capelli
corti »
sussurrò
il ragazzo, avvicinandosi a lei.
Talia
chiuse l'armadietto con uno scatto.
«
Ti conviene
andartene »
borbottò
scontrosa.
«
Perché? Sei la mia ragazza » la provocò
Luke.
Talia
sbuffò e rispose: « Io
non sono la tua ragazza e ora levati dalle palle ».
Lo
scostò e cominciò a camminare verso i suoi amici
che la aspettavano
a qualche metro di distanza.
«
Lo so! So che ti
sei tagliata i
capelli per me... »
le
urlò Luke alle spalle.
Quello
fu troppo. Talia si voltò come una furia e gli
assestò un gancio
destro sullo zigomo.
Luke
sbatté contro l'armadietto.
Annabeth
gridò portandosi le mani alla bocca.
Percy
si lanciò verso Talia.
Ares
che passava lì accanto lanciò un fischio
ammirato, dicendo: «
Bellezza, se vuoi
hai un posto
nella mia squadra... »
Dioniso
che si era addormentato qualche metro più in là,
si era svegliato
giusto in tempo per vedere la scena e ora stava ridendo con le
lacrime.
Ma
fra tutte quelle persone e fra le altre che esultavano dalla folla
Talia ne udì solamente una: «
TALIA
GRACE... IN PRESIDENZA! SUBITO! »
«
Merda... »
bofonchiò
Talia, passandosi una
mano fra i capelli e dirigendosi verso la vicepreside che aveva
assistito alla scena.
_ _ _ _ _ _ _
Salve semidei!
Rieccomi come una folle idea, questa
è un AU come avrete ben capito.
Talia, Percy e Annabeth frequentano questa
scuola in cui ci sono questi club gestiti da ogni dio.
Dovete immaginarvi gli dei come degli
adolescenti e credetemi che ne vedremo delle belle!
Lasciatemi una recensione o un commentuccio in
modo da farmi sapere se l'idea vi piace.
( vi avverto che se la storia non
susciterà tanto interesse la abbandonerò per
dedicarmi ad altri progetti).
Non ho potuto inserire tutti gli dei greci per problemi di trame ecc,
ma i principali ci sono. Per alcuni userò il nome greco, invece per altri quello romano.
Un bacione da JC. <3
Per i prestavolto:
Annabeth e Percy sono sempre gli stessi.
(Alexandra e Logan)
TALIA GRACE è Ruby Rose.
POSEIDONE è Sam Clafin.
APOLLO è Alex Pettyfer.
ARES è Channing Tatum.
ADE è Andy Biersack.
Se avete suggerimenti per gli altri lasciatemi
un commento!
|
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Capitolo 2 *** Move. ***
Capitolo 2 : “ Move ”
« Signorina Grace, è entrata a scuola da 5 minuti
e ha già scatenato una rissa in corridoio! » la
sgridò la vicepreside.
Talia alzò gli occhi al soffitto, non era una
novità ritrovarsi nell'ufficio della vicepreside.
Durante i primi due anni alla Olympians High School aveva saltato un
sacco di lezioni e spesso era stata sorpresa a fumare sul tetto della
scuola.
Per non parlare di quella volta che involontariamente aveva
spinto il professore di storia giù per le scale…
Okay, forse quello non era stato così involontario.
« Io non la chiamerei rissa… Ho solamente tirato
un pugno a Luke » si difese Talia, incrociando le braccia.
« “Ho solo tirato un pugno a Luke”??????!
Ma ti rendi conto di cosa stai dicendo, Talia?! » si
infiammò la vicepreside.
Talia sbuffò e osservò con occhio critico i ricci
rossi della vicepreside ondeggiare furiosamente. Assomigliava a uno di
quei pagliacci con la parrucca.
Quel pensiero la fece sorridere internamente, ma tentò di
ricomporsi e di recitare la sua parte, nonostante sapesse bene che non
rischiava né la sospensione né l'espulsione:
aveva ottimi voti e la sua famiglia donava annualmente un tributo
finanziario alla scuola, che quest'ultima non poteva permettersi di
perdere.
« Mi dispiace, okay? » borbottò, poco
convinta.
« Ohh questo lo vedremo quando convocherò il
preside! Intanto dovrà chiedere scusa al signor Castellan, e
glielo chiederà come si deve! E si fidi che glielo
chiederò… Nel frattempo io penserò
alla punizione più consona da assegnarle…
» la rimproverò la vicepreside.
Talia inarcò un sopracciglio.
« Come desidera… Non si ripeterà
più » la assecondò, leggermente seccata.
« Bene, ora vada in classe… La
convocherò più tardi » la
congedò la vicepreside con tono sbrigativo, aprendo delle
cartelle piene di fogli sulla sua scrivania.
Talia uscì sbuffando e si diresse verso l'aula di Scienze,
dove - sull'orario provvisorio – era segnata la prima ora.
Bussò educatamente e si scusò con il professor
Duncan, uno dei suoi preferiti.
Il professore non ci fece caso e continuò ad appuntare sulla
lavagna gli argomenti che avrebbero svolto quell'anno.
Aveva i capelli grigi e lunghi, indossava una camicia che mostrata la
sua prominente pancia e dei pantaloni vecchi come la scuola…
(Molto vecchi).
Eppure aveva un'aria simpatica, nonostante spesso ruttasse in classe e
mangiasse cose disgustose come Fagioli e Cipolla a pranzo.
Talia prese posto vicino a Percy e Annabeth che la guardavano con gli
occhi fuori dalle orbite.
« Ma che ti è preso in corridoio? »
sibilò Annabeth, allungandosi verso di lei.
« Sei stata grande… Quel bastardo se lo meritava
» la spalleggiò Percy.
« Luke mi ha provocato e ha avuto quello che si meritava
» borbottò Talia, estraendo un quaderno dalla
cartella.
« Tu sei fuori di testa! Che punizione ti sei beccata?
» domandò Annabeth.
« Ancora non so… Ma la soddisfazione di aver
spaccato il naso a Luke mi renderà qualsiasi compito facile
» disse Talia, cominciando a scribacchiare un paio di appunti.
Annabeth scosse la testa rassegnata.
« E quindi concluderemo chimica nel primo quadrimestre,
mentre nel secondo ci dedicheremo a biologia… »
concluse il professor Duncan, poggiando il gessetto.
« Ora siccome siete al terzo anno è mio dovere
farvi compilare il modulo per la partecipazione ai Club »
riprese il professore, mentre tutti si agitavano sulle sedie.
Cominciò a distribuire un foglietto in cui erano elencati i
vari Club, vicino a ogni nome c'era un quadratino.
« Nel quadratino scriverete un numero da 1 a 10…
Il numero 1 è per il Club in cui desiderate entrare di
più, il numero 10 è per quello in cui non
vorreste mai mettere piede… Scegliete con attenzione,
perché passerete i pomeriggi con quegli svitati dei
responsabili » ridacchiò il prof.
Talia abbassò lo sguardo sul suo foglietto e
cominciò a scarabocchiare qualche numero.
Iscrizione di Talia
Grace__ .
Piscina, gestita da Poseidone → 4
Tiro con l'arco, gestito da Diana → 1
Falegnameria, gestita da Efesto → 2
Football, gestito da Ares → 7
Scrittura Poetica, gestita da Apollo → 10
Cheerleading, gestito da Afrodite → 9
Botanica, gestito da Dioniso e Demetra → 3
Fenomeni atmosferici, gestito da Eolo → 5
Tessitura, gestito da Atena → 6
Architettura, gestito da Atena → 8
Educazione Sessuale → OBBLIGATORIO.
Talia sbuffò seccata leggendo l'ultima riga, non aveva per
niente voglia di sorbirsi le prediche di Giunone su quanto importante
fosse proteggersi.
Tuttavia si dichiarò soddisfatta delle sue scelte: Tiro con
l'arco e Falegnameria erano al primo posto, come terzo aveva messo
Botanica perché le piaceva la materia e poi con Dioniso si
sarebbe sicuramente fatta qualche risata, mentre al quarto posto aveva
messo Piscina con Poseidone: non le dispiaceva nuotare.
Mentre non avrebbe mai voluto finire in Scrittura Poetica o a fare la
Cheerleader, piuttosto si sarebbe sparata ad un piede.
« Vi ricordo che è obbligatorio frequentare due
Club con un massimo di quattro; le vostre preferenze verranno segnalate
e smistate il meglio possibile, fra qualche giorno troverete la lista
dei Club nei quali siete stati iscritti… A quel punto
sceglierete i Club da frequentare… Ripeto per quelli che
forse non hanno ancora capito: NON è POSSIBILE FREQUENTARE
TUTTI I CLUB, MA SOLO UN MASSIMO DI QUATTRO. In base alle vostre
preferenze verrete smistati qua e là e in base ai Club nei
quali siete stati accettati deciderete se frequentarne solo due, o tre,
o quattro… Tutto chiaro? » spiegò il
professor Duncan, con infinita pazienza.
Tutti annuirono e riconsegnarono il foglietto.
« Voi cosa avete scelto? » domandò
Percy, mentre suonava la campanella e tutti si alzavano.
Annabeth infilò il suo quaderno nello zaino e rispose:
« Le mie prime quattro scelte sono state Tessitura,
Architettura, Falegnameria e Fenomeni Atmosferici ».
Percy accanto a lei disse: « Io invece come prima scelta ho
messo Piscina, mi pare ovvio… Le altre tre sono Football,
Botanica e Fenomeni Atmosferici, tu invece? ».
Talia fece una smorfia: « Ho tentato la sorte e mi sono
iscritta a Tiro con l'arco anche con la mano fuori uso (Stupido
albero!), in ogni caso toglierò la fasciatura fra qualche
settimana quindi sono a posto… »
« No, se continui a pestare la gente! » la
interruppe Annabeth con un mezzo sorriso.
« Giusto! Non ti sei spaccata la mano quando hai dato il
pugno in faccia a Luke? » domandò curioso Percy,
guardando le mani di Talia.
Talia alzò la mano non fasciata con orgoglio, aveva solo le
nocche leggermente rosse e doloranti.
« Scommetto che ti dispiace che non ci sia un Club di Boxing,
uh? » commentò divertito Percy.
Talia gli fece la linguaccia e continuò: « Poi ho
scelto Falegnameria, Botanica e Piscina ».
« Grande! Batti cinque… Anzi no, meglio evitare
» ridacchiò Percy, mentre imboccavano il corridoio
verso la loro prossima ora: Letteratura.
« Ma d'altronde cos'altro potevi scegliere? Scrittura
Poetica? » fece notare Annabeth.
Talia e Annabeth si guardarono e poi scoppiarono a ridere.
« Piuttosto che frequentare quel Club con Apollo andrei a
letto con il professor Duncan, subito dopo pranzo! »
decretò Talia, per poi scoppiare in una sonora risata
seguita dagli altri due.
Ancora non sapeva cosa l'aspettava.
***
« Ehm… Duncan?! » la vicepreside
bussò cortesemente sulla porta dell'aula di Scienze e la
socchiuse appena.
« Oh, Barbara! Vieni, vieni pure dentro » gli
rispose Duncan, venendole incontro.
« Sono venuta qui per ritirare i moduli d'iscrizione ai Club
» disse la donna.
« Oh certo, te li avrei portati subito » Duncan le
porse la pila di foglietti.
« Grazie » la vicepreside si congedò e
tornò verso il suo ufficio.
A metà strada però venne colpita da un pensiero,
frugò fra i foglietti fino a trovare quello di Talia.
Un ghigno soddisfatto si dipinse sulle labbra della vicepreside.
E così Talia non avrebbe mai voluto entrare nel
Club di Scrittura Poetica… Mh?
Quale miglior punizione del farle frequentare il Club da lei
più odiato?
***
Ore 20:30
« Alzate quei microfoni altrimenti scendo giù e vi
scuoio vivi! » ringhiò Ade contro i due
incapaci che in
teoria avrebbero
dovuto sistemare l'acustica,
ma che in pratica stavano facendo solo un gran macello.
« Perché non porti le tue chiappe tatuate qui
sotto e poi vediamo chi è che scuoia chi?! »
gridò Ares in risposta.
« Non ti conviene farmi incazzare, ammasso di steroidi! Ti
spedisco all'inferno in men
che non si dica! » ribatté Ade, minaccioso.
« Calmati Ade! Non puoi essere sempre così
scontroso » cinguettò Afrodite, in parte ad Ares.
« Zitta bellezza, sto cercando di rendere questo concerto indimenticabile…
La musica dovrà sentirsi anche nell'aldilà »
replicò Ade, riprendendo il basso elettrico in mano.
« Uff come la fai lunga! » si lamentò
Afrodite, alzando un po' di più un microfono.
« Poseidone! Abbiamo finito con quei cavi? » Ade si
voltò verso le quinte del palco.
« Non ancora, il belloccio qui sta incasinando tutto
» disse una voce soffocata dal panello bianco che faceva da
sfondo al palco.
« ...Apollo! Perché non te ne torni a scrivere
poesie e mi lasci lavorare? » disse poi Poseidone con voce
stridula a una terza persona.
« Per tua informazione me ne intendo più io di te
di tecnologia, quindi dovresti lasciarmi fare! »
replicò Apollo, altezzoso.
« Apollo se non te ne vai subito da lì dietro
vengo lì e TI TAGLIO LA GOLA! » strillò
isterico Ade.
« Va bene, va bene… Arrangiatevi senza di
me… » Apollo emerse da dietro il pannello bianco
con le mani alzate.
« Chiudi la bocca e vai a stamparmi una copia della canzone
d'inizio che non sono sicuro di una strofa »
borbottò Ade, cercando di togliersi Apollo dai piedi.
« Ai tuoi ordini » esclamò Apollo, per
poi scendere dal palco.
« AAAAAH! DIONISO… REGGI QUESTA CAVOLO DI SCALA!
» gridò Demetra, mentre tentava di rimanere in
equilibrio per appendere un cartellone.
« Oh, scusa Demi! Mi ero addormentato »
borbottò assonato Dioniso.
« SCUSA UN CORNO! A momenti ci lasciavo le penne…!
» strillò Demetra, mentre si affrettava ad
appendere l'estremo del cartellone.
Dioniso ridacchiò.
« NON RIDERE E AZZARDATI SOLAMENTE A CHIUDERE NUOVAMENTE
OCCHIO! ».
Ade si passò una mano fra i capelli neri, con tutta
l'intenzione di strapparseli.
« Efesto, potresti almeno finirla con questo baccano?
» esclamò voltandosi verso il ragazzo che stava
sistemando un asse sul palco.
Il ragazzo alzò la testa e smise di martellare.
« Se non la riparo qualcuno rischierà di rompersi
l'osso del collo inciampandoci sopra » replicò
burbero.
« Va bene, ma fai meno casino » borbottò
stizzito Ade.
« Ehi Ade! Vanno bene queste luci? »
gridò Eolo, da uno stanzino in fondo alla sala.
Le luci si spensero per poi cominciare a lampeggiare con una strana
composizione di colori.
« AAAAAH NON VEDO NIENTE! » gridò
Demetra, che in quel momento stava scendendo dalla scala.
« NON CADERMI ADDOSSO SORELLA! » urlò
terrorizzato Dioniso.
« Ma che sta succedendo qui? » domandò
Zeus, che in quel momento era entrato con Giunone.
« EOLO, ACCENDI SUBITO QUELLE CAZZO DI LUCI »
urlò Ade, in preda all'isteria più profonda.
« AIUTOOOOOOOO! »
Si udì un tremendo baccano e quando la luce venne riaccesa
tutti guardarono con orrore la scena che gli si presentò
davanti.
La scala si era rotta, Dioniso era steso per terra ( non si capiva se
fosse addormentato o svenuto), Demetra giaceva fra gli scatoloni pieni
di accessori e trucchi: intera, ma visibilmente ferita.
« NOOOO, I MIEI TRUCCHI! » gridò Ade,
scendendo dal palco e correndo verso gli scatoloni.
« Una frase che pensavo avrei sentito dire solo ad Afrodite
» ridacchiò Ares.
« Ade! Ma queste canzoni sono piene di errori grammaticali!
Vuoi che te li corregga? Qualcuno ha una penna? » Apollo
entrò da una porta, con una pila di fogli in mano.
Quella fu la goccia che fece traboccare il vaso.
Ade sbarrò gli occhi, assatanato e ululò:
« FUORI TUTTI FUORI… ME LA CAVO DA SOLO A
SISTEMARE LE COSE… HO DETTO FUORI! »
Zeus e Giunone si scambiarono un'occhiata perplessa e poi uscirono
dalla porta d'emergenza, lì accanto.
Apollo fece dietrofront e tornò sui propri passi, offeso.
Demetra emerse dagli scatoloni e si rialzò con fatica,
rianimò Dioniso tirandogli un calcio sulle costole e lo
trascinò verso l'uscita.
Poseidone uscì da dietro le quinte, confuso.
« Efesto, basta! LEVATI DI TORNO » gridò
Ade, mentre tentava di salvare un flacone di colore nero che si era
bucato nella caduta di Demetra.
« Ma… non ho finito! » si
lamentò il ragazzo.
« F U O R I DALLA MIA VISTA! » urlò Ade.
« Amico, attento… ti rovini la voce per
stasera… » lo ammonì Poseidone che se
ne stava andando seguito da Efesto.
« EOLO, SO CHE SEI ANCORA LI DENTRO… ESCI FUORI!
» sbraitò Ade.
Il ragazzotto uscì e poi scappò verso la porta
d'uscita, temendo che Ade si sfogasse su di lui.
Nel momento in cui rimase solo nella grande Sala, Ade tirò
un sospiro sollevato, e corse in uno sgabuzzino per cercare un pezzo di
scotch con cui tappare il taglio sul flacone.
Quando uscì dallo sgabuzzino incontrò gli altri
tre componenti della band (che lui aveva nominato Zombie 1, Zombie 2 e
Zombie 3).
« Ehi amico, siamo appena arrivati! »
esclamò Zombie 1.
« Dove sono quei tuoi amici che dovevano aiutarci a sistemare
tutto? » chiese Zombie 2.
« Cosa è successo al mio adorato flacone di
pittura nera? » strillò Zombie 3.
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Perdonate eventuali errori, l'ho scritto tutto di fretta...
Se avete qualche idea (anche la più strana) lasciatemi un
commentino sotto e io vedrò se posso integrarla nella storia
:3
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