Il Divino Club.

di JeyCholties
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Fire Starter ***
Capitolo 2: *** Move. ***



Capitolo 1
*** Fire Starter ***


Capitolo 1 : “ Fire Starter ”







Talia Grace aveva passato una splendida estate, se si escludeva il fatto che le era caduto addosso un albero, fratturandole un dito.
Ovviamente la colpa non era sua, ma di quel cretino del suo patrigno che non l'aveva minimamente avvertita del pericolo.
« Non ti avevo vista, perdonami tesoro! » continuava a ripetere, facendo smorfie dispiaciute che a Talia davano solo sui nervi.
Sua madre non sapeva da che parte schierarsi, a volte difendeva il marito altre volte lo accusava di essere troppo distratto.
L'unico a trovare il fatto divertente era Jason, il fratello minore di Talia: ogni volta che i suoi occhi si fermavano sulla fasciatura alla mano della sorella le sue labbra si piegavano in un sorriso divertito.
« Mi raccomando quando esci a fare la spesa stai attenta agli alberi! » commentava, trattenendosi dal ridacchiare in modo troppo acuto.
Talia attendeva solo di riavere entrambe le mani per picchiarlo.

Mancavano poche ore all'inizio della scuola, lei avrebbe frequentato il terzo anno alla Olympians High School, mentre suo fratello avrebbe cominciato il primo.
Normalmente Talia non fremeva d'eccitazione all'idea di ritornare in quei corridoi, ma le mancava la sua migliore amica : Annabeth.
Non la vedeva dall'inizio delle vacanze, infatti la ragazza era partita per la Grecia ed era rimasta lì per ben tre mesi, aveva riempito Talia di lunghissime lettere (che sembravano interi libri di storia e architettura della Grecia) e cartoline che Talia non sapeva più dove attaccare.
A pensarci bene le mancava persino quell'idiota del suo migliore amico, Percy.
Quella mattina si era svegliata presto e si era buttata dentro la doccia, aveva cercato di domare i suoi capelli corti e ribelli (con scarsi risultati) e aveva indossato la prima maglia che le era capitata sottomano, ovviamente abbinata ai soliti jeans neri e strappati.
Quando scese a colazione trovò Jason davanti a una tazza di latte e cereali, ma lei preferì spalmarsi un po' di marmellata su una fetta di pane.
Mangiò in silenzio guardando il notiziario del mattino, mentre sua madre si affaccendava fra i fornelli borbottando consigli e annotazioni.
Quando giunse l'ora di mettersi in marcia per andare a scuola, Talia afferrò lo zaino e salutò la madre, per poi dirigersi fuori seguita da Jason.
Fortunatamente la scuola non era molto lontana dal loro quartiere.
« A partire da quale anno ci si può iscrivere ai Club? » domandò improvvisamente Jason, mentre calciava un sassolino lungo il marciapiede.
« Dal terzo » rispose Talia.
Nella loro scuola esistevano parecchi Club, oltre ai più comuni come quelli di Teatro e Musica c'erano anche quelli di Tessitura, Falegnameria, Tiro con l'Arco e altre bizzarre attività, a cui potevi prendere parte solamente dal terzo anno in poi.
« Peccato! Vorrei iscrivermi a Fenomeni Atmosferici... Leo conosce un tipo a scuola e ha detto fanno cose pazzesche... » disse Jason, facendo una smorfia.
« Non ti preoccupare, i primi due anni sarai troppo impegnato a detestare la professoressa di Matematica per pensare ai Club... Dico sul serio...Quella donna potrebbe essere una Furia o un'Arpia ».
Jason inarcò il sopracciglio e si mordicchiò il labbro, sovrappensiero.
« Hai già in mente a quale Club iscriverti? » domandò il ragazzo.
« Per tutti è obbligatorio iscriversi ad almeno due club... Io pensavo a Tiro con l'arco e a Falegnameria, ma siccome ho la mano mezza rotta mi sembra difficile poter entrare nella squadra di Tiro con l'arco ».
« Ah non ti preoccupare, un paio di settimane e lo togli... Piuttosto ho sentito che i responsabili dei Club sono dei tipi un po' eccentrici... » commentò Jason.
« Non sai quanto... Ti basterà vedere la sfilata che presenta i Club prima dell'inizio della scuola... è assurda! » Talia scosse la testa.
« Davvero? »
« Oh sì... Afrodite, Apollo e Zeus credo siano i peggiori... Poi c'è Ares che è un imbecille patentato... Invece ho molta stima di Efesto e Diana... Oh anche Bacco fa sbregare dalle risate, sopratutto quando gira per la scuola sbronzo »
Nel frattempo avevano raggiunto la scuola: era un edificio bianco, grandissimo e ordinatissimo. C'erano finestre in ogni aula e davanti alla scuola erano stati piantati dei gerani rossi, che spiccavano come gocce di sangue in tutto quel bianco.
« Uh, mi sembra di vedere Testa d'Alghe! » esclamò Talia, quando raggiunsero il cortile di fronte alla scuola, pieno zeppo di studenti.
« E a me sembra di vedere Piper! » le gridò in risposta Jason, cominciando a correre verso una ragazza che stava conversando con Leo.

« Testa d' Alghe! » urlò Talia, avvicinandosi.
Percy Jackson si voltò, per poi assumere un espressione sbalordita.
« Talia... Che hai fatto ai capelli? » esclamò il ragazzo, fissandola a bocca aperta.
Talia aveva dei lunghissimi capelli neri, ma li aveva tagliati all'inizio delle vacanze, dopo la rottura con Luke. Per lei era stato un modo per ricominciare.
« Mi avevano stufato » mentì Talia.
« Stranamente ti stanno molto bene! » commentò Percy, squadrandola.
« Hai visto Annabeth? » cambiò discorso Talia.
« No, ma vedo Luke fissarti talmente intensamente che deve averti fatto un buco nella maglietta » sussurrò Percy, indicando qualcuno alle spalle di Talia.
Talia si voltò di scatto.
Il suo bellissimo e stronzissimo ex-ragazzo era lì, accanto alla sua auto e la stava guardando.
Talia finse un sorriso e alzò la mano come per salutarlo, poi il suo saluto diventò un gestaccio composto da un dito medio e da uno dei peggiori ghigni del repertorio della ragazza.
« Talia! Cosa diavolo hai fatto ai capelli? » una voce femminile risuonò alle loro spalle.
« ANNABETH! » ruggì Talia, voltandosi e travolgendo la bionda in un abbraccio mozzafiato.
« Rispondi! Come hai osato tagliarli? » la accusò la bionda, allontanandosi per guardarla meglio.
« Erano diventati soffocanti... » rispose Talia.
Annabeth ridacchiò a bassa voce, stringendola di nuovo prima di girarsi verso Percy.
« Come te la passi Testa d' Alghe? » sorrise, per poi abbracciare anche lui.
« Ora che rivedo la tua faccia non molto bene » la prese in giro, guardandola con affetto.
« Dai avanti, raccontatemi tutto delle vostre vacanze! Siete dannatamente stitici nelle vostre lettere! » si lamentò Annabeth, incamminandosi con loro verso l'entrata della scuola.
« Mi è caduto addosso un albero » disse Talia, alzando la mano fasciata.
« Ho fatto campeggio con Grover e lui è finito in ospedale perché non so come si è mangiato un pezzo di tenda... Lo rimettono la prossima settimana » disse Percy, scrollando le spalle.
Annabeth inarcò le sopracciglia.
« Beh direi che vi siete dati da fare senza di me! » commentò perplessa.
Fece per dire qualcos'altro ma un fischio la interruppe.
I tre ragazzi si voltarono per assistere a uno dei peggiori spettacoli che la loro scuola offriva loro annualmente.
La sfilata del Divino Club.
Ad aprire quel ridicolo corteo fu Zeus, un ragazzone tutto muscoli che reggeva in una mano un grosso cartello con su scritto 'Il Divino Club è pronto a farvi sognare anche quest'anno' e con l'altra mano cingeva la spalle alla sua fidanzata: Giunone. Quest'ultima sventolava un cartello più piccolo di quello di Zeus, con su scritto: ' Il corso di Educazione Sessuale vi proteggerà tutti ' .
Talia emise un verso disgustato.
Zeus era il capo del Divino Club, ovvero il Club che racchiudeva tutti i rappresentanti degli altri Club della scuola. Era un tipo facilmente irascibile, parlava con tono burbero e la sua relazione con Era non era delle più felici. Infatti il ragazzo coglieva ogni occasione per tradirla appartandosi con altre fanciulle della scuola.
« Anche quest'anno sono felice di annunciarvi che il Divino Club gestirà al meglio le vostre attività ricreative! Fidatevi di zio Zeus... » il ragazzo si fermò, squadrando la folla di studenti, probabilmente in attesa di una risata... che non arrivò.
« Vai avanti, imbecille » lo riprese a mezza voce Giunone.
« Sì, insomma... Ora io vi presento i rappresentanti ai quali vi dovrete rivolgere per iscrivervi... Ecco a voi Poseidoneeeee! » si riprese Zeus, lasciando posto a un ragazzo biondo, che indossava una maglietta hawaiana e un paio di infradito ai piedi, al collo portava un fischietto e probabilmente era la persona più abbronzata della scuola.
« Saaalve! Io sono il bagnino della piscina scolastica... Venite a nuotare con me in tutta sicurezza » recitò, sventolando un enorme cartello di lui in costume da bagno che correva lungo il mare. Poi infilò le mani in una tasca ed estrasse un cellulare dal quale fece partire la sigla di Baywatch.
Talia si coprì gli occhi con una mano, rassegnata.
Annabeth rise mentre una folla di ragazzine idolatrava Poseidone trascinandolo via.
« Quel tizio è un genio » commentò Percy, ammirato, mentre fissava Poseidone che si scattava un selfie con le sue fan.
« No, è un idiota » ridacchiò Annabeth, scuotendo la testa.
« E poi ecco a voi Ares! Capitano della squadra di Football » annunciò Zeus, presentando un altro individuo palestrato.
Ares era alto, massiccio e sembrava sempre arrabbiato. Indossava la maglia della squadra e un paio di calzoni corti.
« Le mammolette non si presentino alle selezioni... » Ares sputò per terra e rivolse a tutti uno sguardo di sfida. La sua vena sul collo pulsava in modo preoccupante.
«... Altrimenti io userò i vostri polmoni come fodera per cuscini » concluse minaccioso.
Poi si sciolse in una risata, godendosi le facce sconvolte dell'intera folla.
« Sto scherzando... Alle mammolette spezzo solamente le costole » aggiunse in tono rilassato.
« Okaaay, il prossimo è Apollo! » urlò Zeus.
Dalla folla urlante emerse un ragazzo con gli occhiali da sole.
Talia sbuffò rumorosamente e alzò gli occhi al cielo: non lo sopportava proprio quel tipo.
Apollo alzò la mano e la folla si zittì come per magia, il ragazzo si sgranchì la gola estraendo un foglietto dalla tasca, e recitò:

Per tutti quelli che verranno
e per quelli che se ne andranno
il vostro Apollo vi augura buon anno!”

« E gli ci vuole un foglietto per ricordarlo » commentò aspra Talia, facendo ridere Annabeth e Percy, mentre la folla applaudiva.
« Vi aspetto tutti al Club della Poesia per scrivere ispirandovi a me » aggiunse con tono altezzoso Apollo.
Talia ruotò gli occhi e sbuffò.
Poi fu la volta di Afrodite: la ragazza era cavalcioni sulle spalle di un ragazzo muscoloso e carino, intorno a lei si esibivano le Cheerleader della sua squadra gridando: A-F-R-O-D-I-T-E.
« Solo le più carine e flessibile verranno accettate » cinguettò Afrodite.
Era un po' gallina, ma non c'erano dubbi sul fatto che fosse incredibilmente bella.
« Percy! » Annabeth tirò un pizzicotto sul braccio del ragazzo.
Il ragazzo si riprese dal suo rincoglionimento, massaggiandosi la spalla.
« Scusa! »
Talia si voltò verso la folla, cercando suo fratello e incontrò la stessa espressione ebete di Percy.
Poi arrivò Efesto zoppicando e decretò con voce atona: « La Falegnameria è aperta per tutti quelli che sanno sporcarsi le mani ».
Nessuno applaudì ed Efesto si incamminò verso la scuola, per poi essere subito seguito da Leo. I due cominciarono a parlare animatamente.
« Chissà perché Efesto zoppica... » commentò Annabeth.
Poi fu la volta di Diana e Atena che parlarono dei loro Club molto velocemente: la prima era il capo degli Arcieri mentre la seconda deteneva il Club di Tessitura.
Dietro di loro arrivarono Demetra e Dioniso: la prima vestita completamente di giallo e il secondo molto ubriaco.
Demetra e Dioniso erano i rappresentanti alla cura dei Giardini Scolastici, peccato che il secondo innaffiasse le piante con il whiskey e non con l'acqua...
La folla rise quando Dioniso ruttò e ripose nella tasca interna la fiaschetta per poi ritirarla fuori e berne un sorso veloce.
Demetra lo trascinò via sospirando disgustata e alle sue spalle apparve Eolo con un aquilone: il suo Club di Fenomeni Atmosferici era fra i più pazzi della scuola.
Talia guardò Jason fischiare e battere le mani entusiasta.
A chiudere il corteo fu Ade: un ragazzo completamente vestito di nero.
Aveva i capelli pettinati all'indietro, una collana con un teschio e un paio di anfibi luccicavano ai suoi piedi. Le sue braccia erano coperte da tatuaggi – anche Talia aveva dei tatuaggi ma erano piccoli e sparsi un po' ovunque – e cantava nella Band della scuola.
« Se non volete morire questa sera vi conviene venire al concerto di inizio anno!» disse spalancando le braccia e osservando tutti.
Il suo piercing sul naso brillò alla luce del sole.
La folla rumoreggiò e si diresse verso l'ingresso della scuola mentre la campanella suonava.
« Quel tipo … Ade... Mi mette sempre in soggezione... » borbottò Percy.
« Quello sarebbe capace di scuoiarti come una capra... » replicò Annabeth.
« Io trovo che abbia un bel stile » Talia fece spallucce dirigendosi lungo il corridoio verso il suo armadietto dove la aspettava una sorpresa assai sgradita...
Luke, il suo ex-ragazzo, era appoggiato al armadietto accanto a quello di Talia.
La ragazza gli lanciò un'occhiata assassina, ma fece finta di nulla e aprì il suo armadietto ignorando lo sguardo di Luke.
« Sei bellissima anche con i capelli corti » sussurrò il ragazzo, avvicinandosi a lei.
Talia chiuse l'armadietto con uno scatto.
« Ti conviene andartene » borbottò scontrosa.
« Perché? Sei la mia ragazza » la provocò Luke.
Talia sbuffò e rispose: « Io non sono la tua ragazza e ora levati dalle palle ».
Lo scostò e cominciò a camminare verso i suoi amici che la aspettavano a qualche metro di distanza.
« Lo so! So che ti sei tagliata i capelli per me... » le urlò Luke alle spalle.
Quello fu troppo. Talia si voltò come una furia e gli assestò un gancio destro sullo zigomo.
Luke sbatté contro l'armadietto.
Annabeth gridò portandosi le mani alla bocca.
Percy si lanciò verso Talia.
Ares che passava lì accanto lanciò un fischio ammirato, dicendo: « Bellezza, se vuoi hai un posto nella mia squadra... »
Dioniso che si era addormentato qualche metro più in là, si era svegliato giusto in tempo per vedere la scena e ora stava ridendo con le lacrime.
Ma fra tutte quelle persone e fra le altre che esultavano dalla folla Talia ne udì solamente una: « TALIA GRACE... IN PRESIDENZA! SUBITO! »

« Merda... » bofonchiò Talia, passandosi una mano fra i capelli e dirigendosi verso la vicepreside che aveva assistito alla scena.


_ _ _ _ _ _ _

Salve semidei! 

Rieccomi come una folle idea, questa è un AU come avrete ben capito.

Talia, Percy e Annabeth frequentano questa scuola in cui ci sono questi club gestiti da ogni dio. 

Dovete immaginarvi gli dei come degli adolescenti e credetemi  che ne vedremo delle belle! 

Lasciatemi una recensione o un commentuccio in modo da farmi sapere se l'idea vi piace. 

( vi avverto che se la storia non susciterà tanto interesse la abbandonerò per dedicarmi ad altri progetti). Non ho potuto inserire tutti gli dei greci per problemi di trame ecc, ma i principali ci sono. Per alcuni userò il nome greco, invece per altri quello romano.

Un bacione da JC. <3 

Per i prestavolto:

Annabeth e Percy sono sempre gli stessi. (Alexandra e Logan)

TALIA GRACE è Ruby Rose.

POSEIDONE è Sam Clafin.

APOLLO è Alex Pettyfer. 

ARES è Channing Tatum. 

ADE è Andy Biersack. 

Se avete suggerimenti per gli altri lasciatemi un commento!







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Capitolo 2
*** Move. ***


Capitolo 2 : “ Move 




« Signorina Grace, è entrata a scuola da 5 minuti e ha già scatenato una rissa in corridoio! » la sgridò la vicepreside.
Talia alzò gli occhi al soffitto, non era una novità ritrovarsi nell'ufficio della vicepreside.
Durante i primi due anni alla Olympians High School aveva saltato un sacco di lezioni e spesso era stata sorpresa a fumare sul tetto della scuola.
Per non parlare di quella volta che involontariamente aveva spinto il professore di storia giù per le scale… Okay, forse quello non era stato così involontario.
« Io non la chiamerei rissa… Ho solamente tirato un pugno a Luke » si difese Talia, incrociando le braccia.
« “Ho solo tirato un pugno a Luke”??????! Ma ti rendi conto di cosa stai dicendo, Talia?! » si infiammò la vicepreside.
Talia sbuffò e osservò con occhio critico i ricci rossi della vicepreside ondeggiare furiosamente. Assomigliava a uno di quei pagliacci con la parrucca.
Quel pensiero la fece sorridere internamente, ma tentò di ricomporsi e di recitare la sua parte, nonostante sapesse bene che non rischiava né la sospensione né l'espulsione: aveva ottimi voti e la sua famiglia donava annualmente un tributo finanziario alla scuola, che quest'ultima non poteva permettersi di perdere.
« Mi dispiace, okay? » borbottò, poco convinta.
« Ohh questo lo vedremo quando convocherò il preside! Intanto dovrà chiedere scusa al signor Castellan, e glielo chiederà come si deve! E si fidi che glielo chiederò… Nel frattempo io penserò alla punizione più consona da assegnarle… » la rimproverò la vicepreside.
Talia inarcò un sopracciglio.
« Come desidera… Non si ripeterà più » la assecondò, leggermente seccata.
« Bene, ora vada in classe… La convocherò più tardi » la congedò la vicepreside con tono sbrigativo, aprendo delle cartelle piene di fogli sulla sua scrivania.
Talia uscì sbuffando e si diresse verso l'aula di Scienze, dove - sull'orario provvisorio – era segnata la prima ora.
Bussò educatamente e si scusò con il professor Duncan, uno dei suoi preferiti.
Il professore non ci fece caso e continuò ad appuntare sulla lavagna gli argomenti che avrebbero svolto quell'anno.
Aveva i capelli grigi e lunghi, indossava una camicia che mostrata la sua prominente pancia e dei pantaloni vecchi come la scuola… (Molto vecchi).
Eppure aveva un'aria simpatica, nonostante spesso ruttasse in classe e mangiasse cose disgustose come Fagioli e Cipolla a pranzo.
Talia prese posto vicino a Percy e Annabeth che la guardavano con gli occhi fuori dalle orbite.
« Ma che ti è preso in corridoio? » sibilò Annabeth, allungandosi verso di lei.
« Sei stata grande… Quel bastardo se lo meritava » la spalleggiò Percy.
« Luke mi ha provocato e ha avuto quello che si meritava » borbottò Talia, estraendo un quaderno dalla cartella.
« Tu sei fuori di testa! Che punizione ti sei beccata? » domandò Annabeth.
« Ancora non so… Ma la soddisfazione di aver spaccato il naso a Luke mi renderà qualsiasi compito facile » disse Talia, cominciando a scribacchiare un paio di appunti.
Annabeth scosse la testa rassegnata.
« E quindi concluderemo chimica nel primo quadrimestre, mentre nel secondo ci dedicheremo a biologia… » concluse il professor Duncan, poggiando il gessetto.
« Ora siccome siete al terzo anno è mio dovere farvi compilare il modulo per la partecipazione ai Club » riprese il professore, mentre tutti si agitavano sulle sedie.
Cominciò a distribuire un foglietto in cui erano elencati i vari Club, vicino a ogni nome c'era un quadratino.
« Nel quadratino scriverete un numero da 1 a 10… Il numero 1 è per il Club in cui desiderate entrare di più, il numero 10 è per quello in cui non vorreste mai mettere piede… Scegliete con attenzione, perché passerete i pomeriggi con quegli svitati dei responsabili » ridacchiò il prof.
Talia abbassò lo sguardo sul suo foglietto e cominciò a scarabocchiare qualche numero.

Iscrizione di Talia Grace__ .

Piscina, gestita da Poseidone → 4

Tiro con l'arco, gestito da Diana → 1

Falegnameria, gestita da Efesto → 2

Football, gestito da Ares → 7

Scrittura Poetica, gestita da Apollo → 10

Cheerleading, gestito da Afrodite → 9

Botanica, gestito da Dioniso e Demetra → 3

Fenomeni atmosferici, gestito da Eolo → 5

Tessitura, gestito da Atena → 6

Architettura, gestito da Atena → 8

Educazione Sessuale → OBBLIGATORIO.

Talia sbuffò seccata leggendo l'ultima riga, non aveva per niente voglia di sorbirsi le prediche di Giunone su quanto importante fosse proteggersi.
Tuttavia si dichiarò soddisfatta delle sue scelte: Tiro con l'arco e Falegnameria erano al primo posto, come terzo aveva messo Botanica perché le piaceva la materia e poi con Dioniso si sarebbe sicuramente fatta qualche risata, mentre al quarto posto aveva messo Piscina con Poseidone: non le dispiaceva nuotare.
Mentre non avrebbe mai voluto finire in Scrittura Poetica o a fare la Cheerleader, piuttosto si sarebbe sparata ad un piede.
« Vi ricordo che è obbligatorio frequentare due Club con un massimo di quattro; le vostre preferenze verranno segnalate e smistate il meglio possibile, fra qualche giorno troverete la lista dei Club nei quali siete stati iscritti… A quel punto sceglierete i Club da frequentare… Ripeto per quelli che forse non hanno ancora capito: NON è POSSIBILE FREQUENTARE TUTTI I CLUB, MA SOLO UN MASSIMO DI QUATTRO. In base alle vostre preferenze verrete smistati qua e là e in base ai Club nei quali siete stati accettati deciderete se frequentarne solo due, o tre, o quattro… Tutto chiaro? » spiegò il professor Duncan, con infinita pazienza.
Tutti annuirono e riconsegnarono il foglietto.
« Voi cosa avete scelto? » domandò Percy, mentre suonava la campanella e tutti si alzavano.
Annabeth infilò il suo quaderno nello zaino e rispose: « Le mie prime quattro scelte sono state Tessitura, Architettura, Falegnameria e Fenomeni Atmosferici ».
Percy accanto a lei disse: « Io invece come prima scelta ho messo Piscina, mi pare ovvio… Le altre tre sono Football, Botanica e Fenomeni Atmosferici, tu invece? ».
Talia fece una smorfia: « Ho tentato la sorte e mi sono iscritta a Tiro con l'arco anche con la mano fuori uso (Stupido albero!), in ogni caso toglierò la fasciatura fra qualche settimana quindi sono a posto… »
« No, se continui a pestare la gente! » la interruppe Annabeth con un mezzo sorriso.
« Giusto! Non ti sei spaccata la mano quando hai dato il pugno in faccia a Luke? » domandò curioso Percy, guardando le mani di Talia.
Talia alzò la mano non fasciata con orgoglio, aveva solo le nocche leggermente rosse e doloranti.
« Scommetto che ti dispiace che non ci sia un Club di Boxing, uh? » commentò divertito Percy.
Talia gli fece la linguaccia e continuò: « Poi ho scelto Falegnameria, Botanica e Piscina ».
« Grande! Batti cinque… Anzi no, meglio evitare » ridacchiò Percy, mentre imboccavano il corridoio verso la loro prossima ora: Letteratura.
« Ma d'altronde cos'altro potevi scegliere? Scrittura Poetica? » fece notare Annabeth.
Talia e Annabeth si guardarono e poi scoppiarono a ridere.
« Piuttosto che frequentare quel Club con Apollo andrei a letto con il professor Duncan, subito dopo pranzo! » decretò Talia, per poi scoppiare in una sonora risata seguita dagli altri due.
Ancora non sapeva cosa l'aspettava.

***

« Ehm… Duncan?! » la vicepreside bussò cortesemente sulla porta dell'aula di Scienze e la socchiuse appena.
« Oh, Barbara! Vieni, vieni pure dentro » gli rispose Duncan, venendole incontro.
« Sono venuta qui per ritirare i moduli d'iscrizione ai Club » disse la donna.
« Oh certo, te li avrei portati subito » Duncan le porse la pila di foglietti.
« Grazie » la vicepreside si congedò e tornò verso il suo ufficio.
A metà strada però venne colpita da un pensiero, frugò fra i foglietti fino a trovare quello di Talia.
Un ghigno soddisfatto si dipinse sulle labbra della vicepreside.
E così Talia non avrebbe mai voluto entrare nel Club di Scrittura Poetica… Mh?
Quale miglior punizione del farle frequentare il Club da lei più odiato?

***
Ore 20:30

« Alzate quei microfoni altrimenti scendo giù e vi scuoio vivi! » ringhiò Ade contro i due incapaci che in teoria avrebbero dovuto sistemare l'acustica, ma che in pratica stavano facendo solo un gran macello.
« Perché non porti le tue chiappe tatuate qui sotto e poi vediamo chi è che scuoia chi?! » gridò Ares in risposta.
« Non ti conviene farmi incazzare, ammasso di steroidi! Ti spedisco all'inferno in men che non si dica! » ribatté Ade, minaccioso.
« Calmati Ade! Non puoi essere sempre così scontroso » cinguettò Afrodite, in parte ad Ares.
« Zitta bellezza, sto cercando di rendere questo concerto indimenticabile… La musica dovrà sentirsi anche nell'aldilà » replicò Ade, riprendendo il basso elettrico in mano.
« Uff come la fai lunga! » si lamentò Afrodite, alzando un po' di più un microfono.
« Poseidone! Abbiamo finito con quei cavi? » Ade si voltò verso le quinte del palco.
« Non ancora, il belloccio qui sta incasinando tutto » disse una voce soffocata dal panello bianco che faceva da sfondo al palco.
« ...Apollo! Perché non te ne torni a scrivere poesie e mi lasci lavorare? » disse poi Poseidone con voce stridula a una terza persona.
« Per tua informazione me ne intendo più io di te di tecnologia, quindi dovresti lasciarmi fare! » replicò Apollo, altezzoso.
« Apollo se non te ne vai subito da lì dietro vengo lì e TI TAGLIO LA GOLA! » strillò isterico Ade.
« Va bene, va bene… Arrangiatevi senza di me… » Apollo emerse da dietro il pannello bianco con le mani alzate.
« Chiudi la bocca e vai a stamparmi una copia della canzone d'inizio che non sono sicuro di una strofa » borbottò Ade, cercando di togliersi Apollo dai piedi.
« Ai tuoi ordini » esclamò Apollo, per poi scendere dal palco.
« AAAAAH! DIONISO… REGGI QUESTA CAVOLO DI SCALA! » gridò Demetra, mentre tentava di rimanere in equilibrio per appendere un cartellone.
« Oh, scusa Demi! Mi ero addormentato » borbottò assonato Dioniso.
« SCUSA UN CORNO! A momenti ci lasciavo le penne…! » strillò Demetra, mentre si affrettava ad appendere l'estremo del cartellone.
Dioniso ridacchiò.
« NON RIDERE E AZZARDATI SOLAMENTE A CHIUDERE NUOVAMENTE OCCHIO! ».
Ade si passò una mano fra i capelli neri, con tutta l'intenzione di strapparseli.
« Efesto, potresti almeno finirla con questo baccano? » esclamò voltandosi verso il ragazzo che stava sistemando un asse sul palco.
Il ragazzo alzò la testa e smise di martellare.
« Se non la riparo qualcuno rischierà di rompersi l'osso del collo inciampandoci sopra » replicò burbero.
« Va bene, ma fai meno casino » borbottò stizzito Ade.
« Ehi Ade! Vanno bene queste luci? » gridò Eolo, da uno stanzino in fondo alla sala.
Le luci si spensero per poi cominciare a lampeggiare con una strana composizione di colori.
« AAAAAH NON VEDO NIENTE! » gridò Demetra, che in quel momento stava scendendo dalla scala.
« NON CADERMI ADDOSSO SORELLA! » urlò terrorizzato Dioniso.
« Ma che sta succedendo qui? » domandò Zeus, che in quel momento era entrato con Giunone.
« EOLO, ACCENDI SUBITO QUELLE CAZZO DI LUCI » urlò Ade, in preda all'isteria più profonda.
« AIUTOOOOOOOO! »
Si udì un tremendo baccano e quando la luce venne riaccesa tutti guardarono con orrore la scena che gli si presentò davanti.
La scala si era rotta, Dioniso era steso per terra ( non si capiva se fosse addormentato o svenuto), Demetra giaceva fra gli scatoloni pieni di accessori e trucchi: intera, ma visibilmente ferita.
« NOOOO, I MIEI TRUCCHI! » gridò Ade, scendendo dal palco e correndo verso gli scatoloni.
« Una frase che pensavo avrei sentito dire solo ad Afrodite » ridacchiò Ares.
« Ade! Ma queste canzoni sono piene di errori grammaticali! Vuoi che te li corregga? Qualcuno ha una penna? » Apollo entrò da una porta, con una pila di fogli in mano.
Quella fu la goccia che fece traboccare il vaso.
Ade sbarrò gli occhi, assatanato e ululò: « FUORI TUTTI FUORI… ME LA CAVO DA SOLO A SISTEMARE LE COSE… HO DETTO FUORI! »
Zeus e Giunone si scambiarono un'occhiata perplessa e poi uscirono dalla porta d'emergenza, lì accanto.
Apollo fece dietrofront e tornò sui propri passi, offeso.
Demetra emerse dagli scatoloni e si rialzò con fatica, rianimò Dioniso tirandogli un calcio sulle costole e lo trascinò verso l'uscita.
Poseidone uscì da dietro le quinte, confuso.
« Efesto, basta! LEVATI DI TORNO » gridò Ade, mentre tentava di salvare un flacone di colore nero che si era bucato nella caduta di Demetra.
« Ma… non ho finito! » si lamentò il ragazzo.
« F U O R I DALLA MIA VISTA! » urlò Ade.
« Amico, attento… ti rovini la voce per stasera… » lo ammonì Poseidone che se ne stava andando seguito da Efesto.
« EOLO, SO CHE SEI ANCORA LI DENTRO… ESCI FUORI! » sbraitò Ade.
Il ragazzotto uscì e poi scappò verso la porta d'uscita, temendo che Ade si sfogasse su di lui.
Nel momento in cui rimase solo nella grande Sala, Ade tirò un sospiro sollevato, e corse in uno sgabuzzino per cercare un pezzo di scotch con cui tappare il taglio sul flacone.
Quando uscì dallo sgabuzzino incontrò gli altri tre componenti della band (che lui aveva nominato Zombie 1, Zombie 2 e Zombie 3).
« Ehi amico, siamo appena arrivati! » esclamò Zombie 1.
« Dove sono quei tuoi amici che dovevano aiutarci a sistemare tutto? » chiese Zombie 2.
« Cosa è successo al mio adorato flacone di pittura nera? » strillò Zombie 3.



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Perdonate eventuali errori, l'ho scritto tutto di fretta... 
Se avete qualche idea (anche la più strana) lasciatemi un commentino sotto e io vedrò se posso integrarla nella storia :3 

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