Avere qualcuno accanto

di elemontana
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo primo ***
Capitolo 2: *** Capitolo secondo ***
Capitolo 3: *** Capitolo terzo ***



Capitolo 1
*** Capitolo primo ***


Note dell'autrice: Questa storia è un po' particolare. Non ho ancora deciso se mi piace, ho voluto sperimentare qualcosa di strano e inoltre l'ho conclusa in breve tempo, quindi non la reputo decisamente una delle mie migliori storie.
Volevo scrivere qualcosa su Barbie, personaggio che trovo molto interessante a livello sociologico, ma poi mi sono ricordata dei video spassosissimi di Sam and Mickey (consigliatissimi) da cui ho tratto molta ispirazione per scrivere questa storia.
Quindi condivido con voi le mie idee , ma non mi aspetto che
apprezziate :)



Raquelle era andata a quel concerto solo per accontentare la sua sorellina minore, Elsa.

"Barbie" era una idol americana che si vestiva di lustrini e di fucsia, completamente diversa dai suoi gusti musicali, più sofisticati e goth.

Ma se c'era qualcosa che amava più dei Nightwish era proprio la sua sorellina. Quindi si ritrovò sperduta in una sala enorme ,tappezzata di velluto e strass, gremita di bambine e ragazzine raggianti e in festa in attesa di Barbie.

Verso le 21 di sera finalmente il sipario si alzò, e la diva si erse in tutta la sua bellezza.

Indossava un vestito ovviamente rosa e ovviamente glitterato e iniziò a cantare una delle sue più famose hit.

Elsa si girò verso Raquelle sorridente, aspettandosi di vedere il volto contrariato da parte della sorella maggiore. Ma invece rimase sorpresa, perché la ragazza aveva gli occhi che brillavano, rapiti, che seguivano le mosse di Barbie come se fosse stata una sorta di angelo.

-È bellissima. E che voce.- sussurrò Raquelle. Incredibilmente Barbie la scorse tra la folla e le fece l'occhiolino. O meglio, questo è quello che vide lei.

Ma probabilmente non era solamente una sua impressione. Era facile notare Raquelle, vestita di nero letteralmente dalla testa ai piedi in mezzo a quelle bambine vestite di rosa.

Barbie non era solamente bellissima e brava, ma anche molto gentile. Infatti alla fine dello spettacolo attese in un banco apposta per fare foto e firmare autografi a tutti.

Elsa e Raquelle fecero la fila, per arrivare a lei. Barbie le guardò, scattò il selfie e scrisse la dedica come a tutti i fan prima di loro, lasciando leggermente deluse le due sorelle.

Ma uscendo dal teatro si accorsero di qualcosa. Un numero di telefono, scritto appena sotto la firma di Barbie.


 

-Chiamala ti prego! - urlava Elsa, nel pomeriggio successivo .

Ma Raquelle non voleva crederci, non voleva illudersi, sapeva che probabilmente era stato uno scherzo,che magari era un numero apposta per i fan, che era una stupidaggine in fondo.

Ma Elsa insisteva e per esasperazione provò a chiamare.
-Ti voglio bene, ma come potrebbe rispondere Barbie con tutto quello che ha da fare?- disse componendo il numero.

-Pronto parla Barbie! Chi mi cerca?-

-…-

-Pronto?-

-Sono.. Raquelle?-

Barbie rise. Una risata cristallina che faceva sciogliere il cuore.

-Ne conosco tante di Raquelle, tu quale saresti? Se hai il mio numero personale significa che ci conosciamo bene?-

-Mi hai dato il tuo numero al concerto di ieri.- continuò a sussurrare.

-Oh.-

Raquelle provò a decifrare quell'espressione ma non ci riuscì.
Delusione? Sorpresa? Emozione?

- Certo che mi ricordo di te. Dove sei ora?-

-A casa mia..?-

Barbie rise di nuovo.

-Ti ricordo che non sei tra le Raquelle che conosco. Sei una nuova e non so dove tu possa abitare.-

-A Malibú.-

-Sul serio? Non siamo lontane sai? Dove precisamente?-

Descritta l'abitazione Barbie chiuse la telefonata con un'ultima esclamazione.

-Resta dove sei. Dieci minuti e sono li. Ah, per piacere, allontana qualsiasi fan tu abbia in casa.-

Detto ciò il collegamento si interruppe.

-Chicpsaquandpdovepercjenajwbizekkasndisi?????-

Queste furono le testuali parole di Elsa, che aveva sentito solamente i mormorii confusi della sorella e voleva sapere chi avesse risposto al telefono.

-Uno stupido scherzo telefonico .- la liquidó immediatamente Raquelle.

-Volevano fare un'intervista pubblicitaria .-

La delusione si dipinse sul volto della sorella. Si sentii morire un po' dentro, ma Barbie era stata chiara. Niente fan.

Oh già, Barbie. Cosa era successo? Sarebbe davvero venuta li? Perché se così fosse non poteva certo sprecare il suo tempo, doveva darsi una ripulita.


Erano circa le 18.00 del pomeriggio quando finalmente una smart gialla dai vetri oscurati parcheggiò di fronte a casa sua.

Raquelle uscì, con i lunghi capelli neri sciolti, il trucco color fumo sugli occhi scuri e un vestito nero che le fasciava il corpo magro, lungo fino a metà coscia. Aveva delle ballerine argento e una pochette dello stesso colore.

Un uomo dalla smart la invitò ad entrare in macchina. Raquelle non si fece ripetere due volte l'invito ed aprì la portiera. E dentro c'era Barbie, con gli occhiali da sole e una felpa oversize con il cappuccio tirato sulla testa. Voleva urlare, ma con i gesti la diva le intimò di non farlo.

Si sedette di fianco a lei nei sedili posteriori.

Appena la macchina si mise in moto Barbie si tolse gli occhiali da sole, mostrano quegli occhi azzurri che facevano invidia al cielo.

-Ciao Raquelle, sei più bella di quanto immaginassi-

Raquelle non parlava. Si limitava a guardarla a bocca aperta. In effetti la cantante era perfetta. Qualche ciocca lunga e bionda di capelli le sfuggiva dalla morsa del cappuccio, la felpa era aperta lasciando scoperto una porzione del seno, né troppo grosso né troppo piccolo. Le gambe erano scoperte ed erano magre e bianche. E la sua bocca: carnosa, rosso fragola e sempre aperta in un sorriso.

-Raquelle..?- Barbie alzò un sopracciglio ridendo.

-Oh! Barbie.. Sei tu che sei bellissima! Ancora non posso credere di essere qui con te!- rispose l'altra sgranando gli occhi.

- Tu non sei una mia fan vero?- replicò la bionda.

-Non lo ero. Non finché non ti ho vista sul palco.!-

-Ho visto come mi guardavi. Le altre mi stavano adorando. Ma tu, tu mi stavi amando. Come se fossi una rivelazione, qualcosa di nuovo che non ti aspettavi. È una cosa che mi ha eccitato tantissimo.-

-Come hai fatto a vedermi?-

Di nuovo una risata argentina.

-Eri vestita di nero ed eri l'unica con più di vent'anni dentro a un covo di ragazze minorenni fucsia-

-Dove stiamo andando ?- si chiese Raquelle.

-A casa mia ovviamente.-

-Casa tua?? La Dream House?-

-Ma certo! Ti presenterò le mie.. Ehm..sorelle.-

La nera la guardò senza capire per un po'. Poi lasciò perdere il discorso.

Ma qualcosa si era insinuato tra loro. Barbie aveva posato la sua mano vicinissima all'inguine di Raquelle. Quest'ultima la guardò sbalordita, ma la voce di Barbie disse infastidita:- Dobbiamo scendere Raqui!-

 

Raquelle entrò nella famosissima casa di Barbie.

Ed era anche più modesta di quanto pensasse. Certo, aveva due piani, una piscina, una stalla e una palestra, ma Barbie era famosa in tutto il mondo, quindi si aspettava qualcosa di ancora più eccentrico.

Una ragazzina dai capelli neri come i suoi e una ciocca viola venne ad aprire alla porta e la squadrò.

-Questa è nuova.-

Barbie roteò gli occhi.

-Si Skipper, ho una nuova amica. Può capitare quando sai fare tutti i lavori del mondo.-

-Comunque mi piace. È diversa dalle tue solite amiche.- e la lasciò entrare.

-Se hai l'approvazione di Skipper, hai l'approvazione di tutte!- rispose Barbie tutta allegra, buttandosi su un divano (rosa) posto in sala.

Raquelle la imitò, sentendosi un po' a disagio.

Altre due ragazzine saltarono fuori da non si sa bene dove e accorsero verso la nuova arrivata.

-Ciao io sono Stacey- disse una ragazza ancora più piccola di Skipper, probabilmente una pre adolescente.

-E io Chelsey !- rispose l'altra , che era invece una bambina .

-In realtà di chiama Shelly ma ha già scelto il suo nome d'arte- rispose Barbie.

-Siete delle sorelle adorabili- disse Raquelle, provocando risate e ringraziamenti.
Erano molto simili a Barbie, come gocce d'acqua, anche se avevano alcuni particolari che le rendevano più simili tra loro piuttosto che alla sorella maggiore.

Le quattro si adoperarono per preparare la cena e Raquelle si sentí non nella casa della VIP più famosa la mondo ma all'interno di una famiglia ospitale.

Infatti chiacchierarono tutta la sera, risero e scherzarono, discussero di diversi argomenti e guardarono anche un film (ovviamente interpretato da Barbie, perché Raquelle non ne aveva mai visto uno) e l'ospite rimase a dormire lì.

-Barbie la tua famiglia è meravigliosa!-

-Lo sei anche tu. Non sapevo avessi la passione per la musica.-

-Strimpello la chitarra e ascolto gruppi goth, questo è tutto-

-Ma ti piace anche la moda e la letteratura! Quale hai detto essere il tuo romanzo preferito?-

-Guerra e pace!-

-Dio, che cosa intellettuale!-

-Ma tu non mi hai detto molto di te, adesso voglio sapere tutto. Sono veri i pettegolezzi che tu e Ken vi siete..- si rese conto in quel momento di essere indelicata, così abbassò lo sguardo e giocherellò con la federa del cuscino. Le due ragazze erano in pigiama ed erano sdraiate su un enorme letto a baldacchino.

Barbie sorrise.

-È vero. Ci siamo lasciati. Ma io posso avere chiunque voglia. E stasera voglio te.-

E avvicinandosi, morse la bocca di Raquelle e iniziò a baciarla.

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Capitolo 2
*** Capitolo secondo ***


Si svegliò la mattina a causa di un profumo di caffè.
Barbie era già in piedi, vestita e truccata che le accarezzava i capelli.
-Raquelle..?-
Questa aprì gli occhi e sorrise in maniera ebete alla bionda.
-Buongiorno- disse con la voce impastata dal sonno.
-Ti ho preparato la colazione- rispose Barbie.
Ancora Raquelle non si spiegava perché quella VIP internazionale fosse interessata a lei. Si ricordò la notte prima con un sorriso malizioso mentre entrava in cucina e vedeva tutte le sorelle al tavolo che mangiavano.
Quando rimasero sole le due continuarono a parlare.
-Alla fine ieri non mi hai detto niente di te.- disse la mora.
-Oggi ti va di uscire con me?-
-Se mi andrebbe? Direi decisamente di si!-
La bionda si avvicinò e la baciò a lungo e lentamente.
-Preparati ora, ci aspetta una giornata super!-
-Devo tornare dalla mia famiglia però stasera..-
Barbie sgranò gli occhi.
-Ma siamo noi ora la tua famiglia-
Questa cosa fece rabbrividire Raquelle ma solo finché Barbie non scoppiò a ridere con la sua risata argentea e le fece capire che stava scherzando.
-Ti presto dei vestiti, vorrei che tu aggiungessi un po' di colore alla tua vita.-
La mora fece un sorriso spento.
-Questo è il mio stile, non mi va di cambiarlo.-
-Non farmi arrabbiare, con te non esco se non ti metti qualcosa di decente- disse incrociando le braccia sul petto.
Arrendendosi ai capricci delle diva, andò a scegliersi un vestito. Rosa. Con i lustrini.
Si sentiva terribilmente in imbarazzo e non le donava nemmeno. Ma Barbie era contenta così, quindi decise di non mettersi a discutere.
Salirono sull'auto (inutile che specifichi il colore) e corsero verso la spiaggia.
Ovviamente mentre andavano una miriade di persone si avvicinavano a lei e all'autista e Raquelle si sentiva imbarazzata ma nel contempo orgogliosa di essere la prediletta della star almeno per un giorno.
Finché questa non la baciò in pubblico, provocando gridolini, flash dei giornalisti e risate.
"Dio. Che imbarazzo"  pensò Raquelle,"adesso di cosa parleranno i giornali? Cosa dirà Elsa se scoprirà che sono uscita con Barbie e l'ho addirittura BACIATA?". Sperò di tutto cuore che non la riconoscessero, o che Elsa non iniziasse proprio in quei giorni a  leggere i giornali di gossip. 
Scesero quando raggiunsero la spiaggia, che era ovviamente tutta di Barbie, e si stesero sulla sabbia a chiacchierare.
Barbie volle approfondire alcuni aspetti della personalità di Raquelle, le chiese della sua famiglia, che studi facesse e perché le piacesse leggere, cosa che lei invece disprezzava.
La ragazza dai capelli neri raccontò senza problemi e senza sentirsi giudicata, ma poi chiese di nuovo a Barbie qualcosa invece di suo personale. Ma come sempre divagò.
-Lo vuoi un Mojito?-
-Mha, non sono solita a bere alcool-.
Barbie rise ancora.
-Se vuoi essere amica ti ci dovrai abituare.-
E così andarono verso il bar della spiaggia e ordinarono due drink. E poi altri due. E ancora.
Finché Raquelle non vide Barbie ubriaca.
Rideva e piangeva a intermittenza. La nuova amica non aveva idea di cosa fare, in quanto a lei girava solo un po' la testa ma era lucida e lo spettacolo che le stava dinnanzi era terrificante.
A volte la VIP partiva in singhiozzi e diceva che le mancava Ken o che le sue amiche del cuore l'avevano abbandonata, poi rideva e baciava Raquelle o la prendeva in giro, poi tornava a disperarsi.
Il cameriere portava i drink, fece un triste sorriso a Raquelle e successivamente le confidò che quella scena avveniva ogni sera, però era da tanto che non portava qualcuno come pubblico, come quella volta.
-Barbie, invece di piangere parlami di te. Pensa a quante cose belle hai, le tue sorelle per esempio.-
-Io non ho sorelle.-
-Ma se ne hai tre? Dai prova a ricordare!-
La solita risata.
-Stai dicendo che non l'hai capito?-
-Capito cosa?-
Risata isterica.
-Sono le mie figlie.-
Silenzio.
-E sono di nuovo incinta.-

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Capitolo 3
*** Capitolo terzo ***


-Barbie..perché ?-
Lacrime.
Lacrime.
Lacrime.
-Barbie, di chi sono?-
-Ken-
Altre lacrime.
-Perché non ammetti che sono tue figlie?-
Barbie la squadrò da capo ai piedi.
-Perché io sono Barbie. Sono perfetta. La gente mi invidia, vuole essere come me o vuole essere con me. Pensi che la gente mi vorrebbe se sapesse che ho delle figlie?-
-Io ti vorrei.- sussurrò la mora.
Barbie la guardò, ma poi distolse lo sguardo.
-Vai via Raquelle. Ti sto solo facendo del male.-
La ragazza non rispose e non si mosse.
-Raquelle guardati: stai bevendo alcool vestita di rosa ed è appena l'ora di pranzo. Ti ho posseduta in mezzo secondo senza chiederti il permesso. Sto facendo di te quello che ho fatto con ogni mia amica.-
In effetti Raquelle iniziò a capire. Non era che un giocattolo, una bambola nuova per la diva. Si rese conto del perché l'aveva guardata allo spettacolo: perché era diversa, perché le mancava Ken, perché le sue amiche l'avevano abbandonata in quanto aveva troppa influenza su di loro. Si rese anche conto che era etero. Si sentì in qualche modo ferita, tradita. Barbie era stata sincera, però, doveva ammetterlo. 
-Barbie. Io ti voglio aiutare-
Ancora la risata. 
-Ci hanno provato tutti. Da Ken alle mie molteplici amiche. Non c'è niente che tu possa fare, io non voglio cambiare. Sono Barbie, Barbie non cambia. Barbie si aggiorna, Barbie segue la moda e la crea. Ma non cambia mai. Non voglio l'aiuto di nessuno. Tantomeno del tuo. Mi hai già stufato. Vai via. Vattene.-
-Andrò a dire al mondo il tuo segreto.-
-E io pubblicherò le foto del nostro bacio. La gente non pubblica cose su Barbie senza il consenso di Barbie, e so che tu non vuoi che queste finiscano da qualsiasi parte.-
La mora arrossí. Ma non si arrese.
-Sarò accanto a te finché vorrai.-
-Stacci, ma sappi che non ti amo. Ti sto usando, lo vuoi capire?-
-Lo so, ma nessuno si merita la vita che hai tu.-

Tornarono a casa in silenzio. Era notte. Cosa avessero fatto per tutto quel tempo nemmeno Raquelle lo sapeva. Avevano parlato. Barbie le aveva raccontato la vera storia della sua vita: genitori divorziati, suo padre stava con una ragazzina. Affogava i dolori nell'alcool e a volte nelle droghe.
 Barbie e Ken si amavano, ma conducevano questo stile di vita sregolato che li portava a non pensare alle conseguenze delle azioni. Non volevano impegnarsi in qualcosa di grosso, ma non volevano nemmeno abortire, perchè alla fine la responsabilitá era loro e non se la sentivano di uccidere, così spacciavano le loro figlie per sue sorelle. 
Nessuno faceva domande a Barbie. 
Le ragazze sapevano benissimo la loro storia ma volevano proteggere la fama della madre. E ora Barbie era di nuovo incinta e la Dream House sembrava ospitare la famiglia del mulino bianco ma in realtà non era così. Ken l'aveva lasciata appena saputo che lei aspettava ancora, distruggendo maggiormente la psiche della diva.
Aggiungendo la responsabilità di essere una diva internazionale, famosa in tutto il mondo e di esempio per ragazzine e bambine si raggiungeva una situazione terribile.
Raquelle voleva salvarla. Voleva aiutare quella sua nuova amica, che aveva tentato di manipolarla, ma solamente perché incapace di relazioni sane. Non era cattiva. Era sola.

Barbie si rifugiò nella sua stanza e chiamò Ken, sotto consiglio della mora.
-Ken. Dobbiamo parlare. Richiami appena possibile-
-Ken ti prego, alza il telefono.-
-Ken ho bisogno di te ti prego!-
-Ho intenzione di rivelare al mondo che tu sei padre.-
Non era vero, ma questa frase convinse il ragazzo ad alzare il telefono. Aveva il fiatone.
-Barbie, cosa c'è? Sei impazzita?-
-Ken!! Ken. Vieni qui da me. Dobbiamo parlare.-
Seguì un momento di silenzio e dei sussurri femminili..
-Arrivo.- chiuse il telefono.
Ken era con qualcun'altra. Nessuna delle due lo disse esplicitamente ma entrambe avevano capito. Il volto di Barbie, solitamente sorridente e felice, era a pezzi.
Dopo qualche tempo sentirono una macchina parcheggiare.
Uscirono e finalmente Raquelle vide Ken.
Era davvero bello, alto, biondo, muscoloso ma non troppo, con una lieve abbronzatura che risaltava gli occhi blu. Era l'uomo perfetto per Barbie.
Scese dall'auto e si accese una sigaretta. Ne offrì una a Barbie che l'accettò senza indugio.
-Si può sapere che ti salta in mente? E questa chi è? Un'altra psicologa?-
-Veramente sono una sua amica.-
-Si, lo immagino. Prima odiavi Barbie poi lei ti ha convinto a fare tutto quello che voleva vero?-
Raquelle non parlò e presto Ken si rivolse di nuovo a Barbie.
-Allora?-
-Voglio disintossicarmi.-
Ken scoppiò a ridere.
-Quante volte ce lo siamo detti?-
-…e poi non l'abbiamo mai fatto. Ma io per una volta voglio cambiare. La ragazza che vedi di fianco è stata l'unica ad accettarmi, nonostante quello che le ho fatto e la mia vita incasinata. Voglio darci una chance.-
Ken non parlò e fissò le due amiche per un po'.
-Ok. Cosa vuoi da me?-
-Che inizi questo percorso con me.-
Il ragazzo sgranò gli occhi e alzò un sopracciglio.
-Spiegati meglio.-
Barbie era agitata. Si scostò i capelli da una parte, fece un respiro profondo e riprese a parlare.
-Beviamo tutti i giorni, a volte ci droghiamo. Non volevamo figli ma ora li abbiamo,e sono la cosa più bella che esista per me. Non ho più voglia di fingere. Voglio avere una famiglia sana, anche se è tardi. Educare le ragazze e questo bambino che deve nascere. Voglio stare con te per sempre. Rinunciare alla mia vita da diva, se necessario. Ma voglio uscire dall'inferno e incominciare un paradiso con te.-
Si aspettava che Ken disprezzasse l'idea. Si aspettava che se ne sarebbe andato liquidando la sua ex ragazza.
Ma non si aspettava quello che in realtà avvenne. Lui si avvicinò a lei e la baciò. Le prese le mani, poi si staccò dolcemente da lei in lacrime per poterla abbracciare e dire che era quello che aveva sempre voluto e per chiederle scusa di tutti gli errori che aveva commesso.
Lui voleva una vita così. Ma lei no. Barbie era sempre stata testarda, amava la sua fama più della sua vita e non era mai stata in grado di cambiare semplicemente perché non capiva. Non capiva cosa volesse dire avere qualcuno accanto. Ken l'aveva sempre appoggiata ma spesso le aveva proposto uno stile di vita che però lei non voleva. Quando poi lui se ne era andato, Barbie aveva capito. Aveva capito cosa volesse dire amare ed essere amata e senza più Ken questo le mancava tantissimo. Aveva cercato in altri la propria felicità, ma l'amore vince tutto. Ken si era arreso mentre lei aveva imparato che lo amava, e ora i pezzi erano al loro posto. Perché Barbie si era mostrata com'era: fragile. Come ogni persona sulla faccia della terra. E Ken le aveva chiesto scusa per tutto.
Raquelle vide quella scena e sorrise, e se ne andò per non disturbare. Tornò a casa.

Barbie non la cercò mai più. Pochi giorno dopo quell'avventura sui giornali di gossip uscì la scandalosa notizia: le sorelle di Barbie non erano realmente sorelle ma figlie, e finalmente Barbie e Ken avevano deciso di portare avanti la loro famiglia.
Barbie perse la fama della donna perfetta, ma acquisì notorietà grazie allo scandalo, che poi non aveva fatto altro che portare alla creazione di una vera famiglia del Mulino Bianco.
Raquelle disse alla sua famiglia che aveva passato due giornate da una sua amica. Elsa aveva smesso di amare Barbie per una lunga serie di motivi.
La ragazza che aveva cambiato la vita di Barbie era stata apparentemente dimenticata dalla coppia e questo fece soffrire un po' Raquelle. Ma Barbie la aveva avvisata, quella sera sulla spiaggia: nonostante tutto lei non sarebbe mai cambiata totalmente.

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