Diario Segreto

di ChicaFeliz
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Indimenticabile ***
Capitolo 2: *** Mi sono rovinata con le mie stesse mani ***
Capitolo 3: *** La speranza è l'ultima a morire ***



Capitolo 1
*** Indimenticabile ***


Caro diario, 09/08/2003
                                                                              Sono la persona più felice di questo mondo e anche di altri se esistessero, o forse esistono...
Ah bastaa che sto dicendo, sono talmente confusa e felice che non riesco a mettere in fila due pensieri coerenti ed è possibile che io stessa rileggendo un giorno questo diario non capisca niente, ma cara me stessa del futuro mi dovrai capire. Insomma è stato il giorno più felice, bello, emozionante, dolce....e potrei continuare all'infinito della mia vita, anzi dovrei dire della nostra, perchè sono sicura una gioia così grande si può provare una sola volta nella vita. La mia prima volta,con l'amore della mia vita, "perchè sono sicura che tu starai ancora con Manuel e se no sei proprio una cretina e invece di stare qui a leggere sbrigati a recuperarlo". E' stato tutto così romantico, si è comportato benissimo con me, è stato dolcissimo, mi ha trattata come una principessa e poi mi guardava con quegli occhi così dolci, così pieni d'amore, d'amore per me. Credo, anzi no, sono certa di aver avuto la prima volta più romantica di sempre, insomma la spiaggia, le onde del mare che si infrangono sugli scogli, il tramonto e noi due... distanti da tutto e da tutti, quello era il nostro momento e non importava più niente, più nessuno, c'eravamo solo noi due, io e lui, ed era tutto incredibilmente perfetto, è stato molto meglio di quanto potessi immaginare, molto meglio di qualsiasi cosa abbia letto o mi abbiano raccontato, è stato semplicemente unico, molto di più di un semplice atto fisico, è stato unire le nostre anime, diventare una cosa sola, non mi sono mai sentita così vicino a Manuel, ne è valsa davvero la pena aspettare tanto, perchè quello era il momento giusto, il nostro momento. Sono troppo felice, il cuore continua a battermi fortissimo anche ora, mi sento speciale, diversa, mi sento una donna che è maturata e ha affrontato le sue paure e finalmente si è lasciata andare. Ho donato a Manuel la cosa più preziosa che avevo, il mio cuore, ma non me ne pento sento che lui è quello giusto, sono certa che sia l'uomo della mia vita e il mio amore per lui ora è aumentato. E' stato bellissimo camminare mano nella mano sulla spaiggia sotto la luce della luna verso in nostro hotel. Non mi è mai costato tanto tornare a casa dopo una vacanza, non volevamo più separarci, mi ha proposto di andare a vivere insieme e confesso che ho risposto di si senza pensarci, ora riflettendo mi rendo conto che papà non mi lascerà mai andare a convivere col mio fidanzato a 17 anni, anche se lo vorrei tanto, credo non ci sia niente di più bello di dormire tutte le notti abbracciati, di svegliarmi e vedere lui al mio fianco. Sono davvero innamorata di Manuel, lo amo perdutamente, con tutta me stessa, tanto che a volte quasi mi spaventa, non avrei mai creduto possibile che una persona potesse farmi provare tutto questo, è inspiegabile, non esistono parole per descrivere tutto quello che sento ogni volta che stiamo inisieme. Ma nonostante tutto credo che la convivenza dovrà aspettare, ma non fa niente perchè finchè stiamo insieme, finchè so che lui è al mio fianco le cose non possono che andare bene.
                                 
                                                                                                                                                             Mia, più innamorata che mai
*Ho ambientato la storia nel 2003 perchè come sicuramnete sapete Rebelde Way è finito più o meno in quel periodo e io ho voluto provare ad immaginare come sia andata dopo.

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Capitolo 2
*** Mi sono rovinata con le mie stesse mani ***


Caro dirio,                                                                                                                                                 16/11/2003
Questa volta è finita, l'ho fatta troppo grossa, mio padre mi ammazzerà e quindi lascio qui il mio testamento;
Io sottoscritta Mia Colucci in pieno possesso delle mie facoltà fisiche e mentali (anche se ancora per poco) , decido di lasciare tutti i miei bellissimi vestiti alla mia grande amica Victoria Paz e dono tutti i miei trucchi alla mia più cara amica Felicitas Mitre. Inoltre siccome ho un cuore d'oro cedo la mia preziosa camera a Marizza Pia Andrade in modo che quando non ci sarò più potrà avere due camere tutte per lei. Infine decido di lasciare tutti i miei gioielli a Sonia Rei come ringraziamento per avermi sempre accompagnata nelle situazioni difficili. Questo è tutto, la mia ultima richiesta è che la mia tomba sia sempre ornata di fiori. 
                                                                                                                                                                   Mia Colucci

Addio diario grazie per tutto l'aiuto specialmente in questi ultimi due mesi. Già ormai sono passati due mesi da quando l'ho scoperto. Ricordo ancora che le prime due settimane non facevo altro che piangere per fortuna che Manuel mi è stato vicino e mi ha sostenuto, lui dice di essere contento e che formare una famiglia con me è sempre stato il suo sogno ed era anche il mio, certo, ma...non pensavo si sarebbe realizzato così presto. Insomma ho solo 17 anni, sono troppo piccola e ho paura, tanta paura. Cerco di sdrammatizzare ma la verità è che non dormo quasi più e non ho il coraggio di guardare in faccia mio padre ne nessun' altro membro della mia famiglia,non mi sono confidata con nessuno, l'unico a saperlo è Manuel. Passo sempre più poco tempo con la mia famiglia e con le mie amiche e quando nascerà il bambino è molto probabile che non le rivedrò quasi più, sarò troppo impegnata, e poi dove andremo a vivere, perchè sicuramente mio padre non vorrà più saperne di me...di noi. Non ci posso credere dopo l'esperienza di Feli dovevo stare più attenta come è potuto succedere, cioè lo so come, ma non pensavo che per un volta....sono stata una stupida dovevo stare attenta, in quel momento non ho pensato alle conseguenze e ora...ora è inutile piangersi addosso, devo cercare di essere forte per me, per il bambino e per Manuel. E soprattutto devo trovare il coraggio di dirlo a mio padre, per ora la pancia si vede pochissimo me la cavo indossando maglie larghe, ma non potrò nasconderlo ancora a lungo. Come faccio? Cosa gli dico?
Non posso, io mi vedo già la scena; io con le lacrime agli occhi, mio padre che grida e con un coltello da macellaio minaccia Manuel...e poi vedo noi tre soli spaventati,senza un tetto sulla testa. Come faremo? Manuel sta cercando un lavoro, ma non penso che il suo stipendio basti per mantenere una famiglia, i bambini costano, forse non potrò più andare a scuola e con il bambino come farò... e poi... io...

NB: Mi dispiace ma qui la scrittura era diventata illeggibile perchè probabilmente piangendo, Mia ha sfocato l'inchiostro. Riprendiamo qualche rigo sotto.

Devo essere forte, non devo abbattermi, finchè con me c'è Manuel posso superare tutto, quindi ora Mia fa un bel respiro e fatti forza, infondo non sei nè la prima, nè l'ultima ragazza a rimanere incinta a diciassette anni. FORZA.
Devo trovare un modo per parlarne con mio padre...
           
                                                                                                                                                                    Mia Colucci  

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Capitolo 3
*** La speranza è l'ultima a morire ***


23/11/2003
Caro diario,
E' già passata una settimana dall'ultima volta che ho messo su carta tutte le mie preoccupazioni e dubbi. Le cose sono andate un pò meglio di quanto immaginassi. Papà all'inizio era arrabbiatissimo, non la smetteva di urlare e minacciare Manuel di morte. Mi ha detto delle cose terribili ma quella che mi è rimasta più impressa è stata l'ultima frase, il suo tono era così freddo e distante quando ha pronunciato quelle quattro parole che mi hanno perforato l'anima -Mi hai deluso profondamente- forse è stato il suo sguardo a ferirmi di più, era così triste e cupo come se mi volesse dire "dove ho sbagliato, credevo di averti cresciuta bene, non sono più orgoglioso che tu sia mi figlia". Ok forse sarà stata solo una mia impressione me da quando ho memoria mio padre non mi ha MAI guardata in quel modo, nemmeno quando ho disegnato la mia casa dei sogni sul suo importantissimo contratto, o quando ho rotto il suo preziosissimo vaso antico. Si, mi puniva e mi sgridava ma dopo un pò passava tutto e lui tornava ad essere il mio papino adorato. Questa volta è stato diverso, non mi ha rivolto parola per una settimana, ma da un lato lo capisco probabilmente anche io al suo posto avrei reagito allo stesso modo, o almeno credo. Ora le cose vanno un pò meglio, ha ricominciato a parlarmi anche se è ancora freddo, credo gli serva più tempo. Peccato che non sia lo stesso per Manuel, ogni volta che viene a prendermi gli lancia certe occhiatacce, almeno non vuole più ucciderlo o forse lo vuole ancora ma perlomeno non glielo grida più in faccia. Forse con Manuel ha bisogno di molto più tempo. Spero che le cose si sistemino. Fortunatamente Manuel mi da sempre forza, è sempre pronto ad ascoltarmi e consolarmi. Però devo dire che ci sono state altre cose positive in questa situazione, sapevo già che Sonia mi avrebbe difeso a spada tratta, quello che non immaginavo è che lo facesse anche Marizza. Dopo la litigata, conseguenza della bella notizia appresa, papà ci ha cacciati tutti fuori dal suo studio. Io non vedevo l'ora di andar via mi sentivo mancare, non ce la facevo davvero più a reggere quell'atmosfera. Così ho ringraziato il cielo e sono corsa fuori seguita a ruota da Manuel e da una Sonia molto, ma molto incazzata che tentava di tranquillizzarmi. Credo che se in quel momento avessi visto la scena al di fuori sarei scoppiata a ridere era una situazione tragicomica. C'era Sonia che borbottava parole come "stupido di un Culocci" "invece di starle vicino" "povera Mia" e tra un borbottio e l'altro mi sorrideva dicendomi di stare tranquilla e che tutto sarebbe andato bene, Manuel al mio fianco che si era mangiucchiato tutte le unghie delle mani, temevo che in assenza di un' altro anti stress avrebbe iniziato a divorare le mie, ma anche lui non smetteva di ripetermi di stare calma , che era solo un momento e che non mi avrebbe mai lasciata sola. Strano a dire ma in tutto quel caos l'unica davvero calma ero io, e so che sembra assurdo esserlo dopo una litigata del genere, ma passato il brutto momento mi sono sentita libera, certo ero ancora molto scossa ma mi ero tolta un peso. Ora la notte riesco a dormire, sono più serena mi sento molto meglio ad aver confessato tutto. Insomma in tutto quel trambusto non mi ero proprio accorta che Marizza fosse rimasta dentro, me ne sono resa conto solo quando ho sentito la sua voce provenire dallo studio di papà, non urlava ma era molto alterata e gli ha detto queste esatte parole "Franco capisco che questa per te non sia la notizia più bella del mondo, ma tu sei suo padre ed è tuo dovere stare vicino a tua figlia sopratutto nei momenti duri. Perchè non so se ti sei reso conto che qui la parte peggiore l'ha avuta Mia, è lei che si ritroverà mamma a soli diciassette anni, è lei che dovrà affrontare gli sguardi e i commenti della gente quando la vedranno col pancione, ed è sempre lei che dovrà rinunciare alla sua adolescenza. E so già cosa stai per dirmi, l'ha voluto lei poteva stare più attenta, ed è vero qui nessuno sta mettendo in dubbio che Mia abbia commesso un errore, ma pensa che ci sono cose di gran lunga peggiori, ci sono ragazze che alla sua età devono lottare contro malattie orribili e nel peggiore dei casi nemmeno se la cavano e i genitori sono costretti a guardare senza poter far niente per aiutare i propri figli. Tu invece hai l possibilità di facilitarle un pò le cose, lei ha bisogno del tuo sostegno. Franco è un bambino, non un mostro e un bambino è sempre una cosa bella. Su ora cambia faccia che non è morto nessuno, diventerai nonno, vedrai che quando nascerà gli vorrai subito bene, e poi avrai qualcun altro con cui essere super protettivo, un pò troppo per i miei gusti, ma sono sicura che sarai un nonno fantastico." Giuro che ricordo ogni singola parola che ha detto e per evitare di dimenticarle in seguito ho deciso di trascriverle quì, non dimenticherò mai quello che ha fatto per me. Mio padre è rimasto senza parole, e a quel punto sono stata certa che la mia sorellina aveva fatto breccia. Lui si è preso il suo tempo per riflettere, un pò troppo per me, ma ora sta cercando a poco a poco di recuperare il rapporto con me. Come ho già detto gli serve tempo, devo solo essere paziente e tutto tornerà come prima. Quando Marizza è uscita dallo studio avevo gli occhi lucidi per l'emozione avrei voluto abbracciarla fortissimo, ma mi sono trattenuta la conosco fin troppo bene ha bisogno di mantenere la sua facciata da dura, infatti appena uscita ha chiesto in modo molto brusco che cosa ci facessimo ancora lì, e se avessimo ascoltato qualcosa, ho preferito mentire e dirle che agiati com'eravamo non c'eravamo nemmeno accorti che lei fosse ancora dentro, il che in parte è vero. Sono sicura che abbia apprezzato, infatti con la sua solita gentilezza mi ha intimato di smetterla con i miei soliti piagnistei, di sparire da li e ha anche aggiunto che per il momento sarebbe stato meglio lasciare in pace mio padre e che quando fosse stato pronto sarebbe venuto lui da me. Nonostante tutto non mi sento soddisfatta, vorrei trovare un modo per ringraziarla, senza che se ne accorga, potrei andare da lei e abbracciarla all'improvviso senza una ragione apparente, ma se lo facessi so che mi prenderebbe per pazza, ho anche pensato di regalarle qualche gioiello, o i mie vestiti nuovi tanto a me non staranno più, o anche il mio profumo preferito, ma so che se facessi una di queste cose molto probabilmente mi darebbe un pugno in faccia e mi darebbe della stupida oca. E quindi sono a punto da capo...forse potrei portarle la sua colazione preferita a letto, lei adora fare colazione a letto, e se si insospettisce le dico che le donne incinte amano preparare colazioni per i loro familiari o qualche altra stupidaggine del genere. Uffa perchè doveva capitarmi una sorellastra così orgogliosa. Vabbè qualcosa mi inventerò, ora vado a prepararmi che tra un pò Manuel passa a prendermi per portarmi al cinema e a cena.
Mia, speranzosa in un futuro migliore.

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