La verità di Rei Asaka.

di AlekHiwatari14
(/viewuser.php?uid=99324)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***



Capitolo 1 - La pioggia di petali di rose.





Stavo andando dalla mia dolce Nanako quando successe. Quel giorno era iniziato in modo splendido. Avevo voglia di cambiare ed essere me stessa, ma tutto avrei immaginato al di fuori di non vedere Nanako quel giorno. Mi sentivo al settimo cielo e siccome stavo facendo tardi perchè mi fermai dal fioraio per prendere i fiori a mia sorella Fukiko, la famosa e popolare Lady Miya, e a Nanako, così decisi di prendere una rampa che era sopra alla stazione. So che erano in pochi che utilizzavano quella scorciatoia, nemmeno io mi fidavo di prenderla, ma l'idea di fare tardi mi irritava, così la presi comunque. A metà strada mi caddero i fiori che avevo preso per Nanako da mano e, nel prenderli, mi sporsi troppo finendo per cadere. Non ricordo bene cosa accadde con precisione, ma probabilmente il treno, che stava passando, mi prese in pieno. Mi trovai a terra perdendo i sensi. Forse ero morta o ero vicina alla mia fine. Alzai lo sguardo sentendo dei passi e vedevo molto sfogato. Davanti a me intravidi avanzare una figura lentamente verso di me. Probabilmente era una donna visto che riconobbi solo le sue scarpe a decoltè fuxia con i calzini bianchi corti con tanto di merletto. In quel mmento cercai soccorso allungando la mano verso quella figura.

Rei:A...iu...ta....mi....

Balbettai con le mie ultime forze per poi perdere completamente conoscenza. Non so cosa accedde con precisione, ma al mio risveglio mi trovai in una camera fredda e buia. Tentai di alzarmi e li mi accorsi dei fiori intorno a me e qualcosa che mi impediva di alzarmi sopra di me. Mi guardai attorno e intuii che ero in una bara. Probabilmente avevano fatto il mio funerale e starei stata presto cremata così dando l'ultimo addio alla mia speranza di vita. In quel momento, andai in panico ed incominciai ad urlare e a dare pugni sopra all'apertura della bara.

Rei:Fatemi uscire! C'è un errore! Non sono morta!!

Con le lacrime agli occhi continuavo a battere e a dare pugni disperatamente finchè le mie urla non furono ascoltate da qualcuno.

?:Non agitarti! Sta tranquilla! Tra un pò sarai fuori.

Rassicurò una voce calda e femminile trasmettendomi uno strano senso di serenità e pace.

Rei:Ok, fa presto.

Poco dopo la bara venne aperta da due uomini vestiti di nero. Sembrava essere entrata in un film di fantascienza con Man in black. Alzai il busto scioccata dall'aspetto dei due e incominciai a guardarmi attorno. Ero in una sala mortuaria probabilmente. Era fredda e grigia, non c'era nulla intorno a me. Solo la bara che era appoggiata a terra. Poi, la mia attenzione fu presa da lei. Era la ragazza che mi aveva salvata. Lo si poteva intuire dalle scarpe che portava che avevo intravisto prima di svenire. Aveva un vestito fuxia stupendo. Era pieno di decori e merletto bianco lungo la gonna corta ed il decoltè che facevano da richiamo con i calzini con un lungo fiocco fuxia legato in vita e aveva le mezze maniche che erano a palloncino bianche.  Ne rimasi colpita, ma lo rimasi ancora di più quando si avvicinò. Aveva lo stesso volto di una bambola. Era bella e pallida. Aveva i capelli lunghi castani e ricci legati da un fiocco fuxia. Non era molto truccata e i suoi occhi blu avevano un qualcosa di ipnotico tanto che ne rimasi incantata senza aprir bocca.

?:Grazie, ragazzi. Potete andare.

Disse allontanando i due che mi avevano aperto la bara. Mi tese la mano e mi aiutò ad alzarmi.

Rei:Chi sei?

Chiesi mentre afferravo quella mano alzandomi ancora incredula. Era una situazione al quanto strana e bizzarra per i miei gusti.

?:Chi sono non ha importanza. L'importante è che tu stia bene.

Rispose sorridendomi dolcemente.

Rei:Si, sto bene. Come posso ringraziarti?
?:Ah....tranquilla. Non c'è bisogno. L'unica cosa che ti chiedo e di ritornare a scuola non prima dell'anno prossimo.
Rei:L'anno prossimo? E perchè mai?

La ragazza continuò a sorridere vedendomi confusa. Cosa voleva da me? Chi era e cosa mi sarebbe aspettato?

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***



Capitolo 2 - La rosa rosso-sangue.




?:Grazie, ragazzi. Potete andare.

Disse la ragazza dopo avermi liberato da quella bara per poi allontanare i due uomini vestiti di nero che mi avevano aperta. Mi tese la mano e mi aiutò ad alzarmi.

Rei:Chi sei?

Chiesi mentre afferravo quella mano alzandomi ancora incredula. Era una situazione al quanto strana e bizzarra per i miei gusti.

?:Chi sono non ha importanza. L'importante è che tu stia bene.

Rispose sorridendomi dolcemente.

Rei:Si, sto bene. Come posso ringraziarti?
?:Ah....tranquilla. Non c'è bisogno. L'unica cosa che ti chiedo e di ritornare a scuola non prima dell'anno prossimo.
Rei:L'anno prossimo? E perchè mai?

La ragazza continuò a sorridere vedendomi confusa. Non riuscivo a capire perchè mai volesse che tornassi l'anno dopo se ero viva e vegeta.

?:Per il semplice fatto che ora sono tutti un pò sconvolti e poi è la procedura del destino.
Rei:Procedura del destino? Ma di che cosa parli?
?:Devono crederti morta fino all'inizio dell'anno prossimo, poi puoi ritornare. Nel frattempo, ti aiuterò a diventare una donna a tutti gli effetti.
Rei:Perchè mai dovrei farlo? Io non voglio!

Esclamai appena seppi i suoi piani. La ragazza sospirò e si voltò verso di me.

?:Va bene. L'unica cosa che chiedo e di pensarci. Insomma. Fukiko sarebbe estasiata dalla nuova Rei, tanto da trattarti come sua sorella invece di un orrenda bestia.

Quelle parole mi fecero ribrezzo nel cuore. Come faceva a sapere di Fukiko e del mio rapporto con lei? Così domandai incredula:

Rei:Cos'hai detto?
?:Pensi che non ti conosca? So tutto di te e so per certo che devo tramutarti in una signora entro l'anno prossimo.
Rei:Preferisco essere me stessa.
?:Essere signore non vuol dire essere qualcun altro. Comunque è una decisione che spetta a te. Se sei d'accordo mi trovi la.

Disse avviandosi verso la porta. In quell'istante pensai a molte cose e così decisi:

Rei:Aspetta!

La ragazza si fermò voltandosi lentamente verso di me.

Rei:D'accordo. Farò come vuoi.
?:Bene. Ti insegnerò tutto quello che devi sapere

Rispose continuando a camminare poi aggiunse:

?:Comunque è Ro.
Rei:Cosa?
Ro:Puoi chiamarmi Ro, o lady rose. 

E con queste parole sparì nella luce della porta davanti a me. Piena di dubbi e incertezze varcai la soglia della porta che aveva attraversato la ragazza e lì notai qualcosa di strano. Era tutto bianco attorno a me e Ro era lì ad aspettarmi.

Ro:Vieni.

Sussurrò tendendomi la mano. L'afferrai e mi ritrovai in un ascensore ritrovandomi davanti all'inspiegabile. Una villa immensa e un giardino pieno di rose rosse. Era tutto stupendo. Sembrava di essere in una reggia, anzi forse era un castello. Quella ragazza doveva essere di qualche ricca famiglia. Non c'erano dubbi. La casa di Fukiko a confronto è una catapecchia piccola e insulsa. Senza esistare, tenendomi per mano, mi condusse in quel castello dal volto spettrale. Lì, sul ciglio delle scale rosse posizionate nel soggiorno dinanzi alla porta d'ingresso, vi era un uomo.

?:My lady. Siete tornata presto.
Ro:I ragazzi sono qua?
?:No, hanno detto che non torneranno prima di un mese. 
Ro:Bene. Edgar? Mi può fare il favore di aiutare la nostra ospite? 
Edgar:Certamente. Venga con me. Le faccio fare il giro della casa.

Disse ed io annui girando quella casa enorme. Aveva più di 20 stanze sia sopra che sotto. Era enorme. Stranamente, quell'uomo evitò di mostrarmi molte camere. Era tutto in stile barocco-ottocentesco. Arrivai nell'ultima stanza dove vidi che era la stanza di Ro. Era una stanza enorme. Neanche le principesse l'hanno così grande e luminosa. Ero sorpresa. La guardai ed era seduta lì vicino allo specchio che si struccava. Aveva cambiato gli abiti e si era messa una camicia ottocentesca rossa con un pantalone nero strettissimo e dei stivali alti neri. Aveva legato anche diversamente i capelli. Era completamente cambiata ed era incantevole.

Ro:Bene. Iniziamo.

Autoritariamente si alzò conducendomi in una cantina. Lì incominciammo le nostre lezioni di portamento, canto, danza e quant'altro che prima non avrei mai immaginato riuscire a fare. Passarono i mesi, con l'esattezza 6 mesi. Altri 6 e potevo ritornare dalla mia amata Nanako e dalla mia cara sorella Fukiko, ma più il tempo passava e più la situazione diventava strana. Non avevo alcuna camera. L'avevo avuta solo per il primo mese e poi mi aveva rintanato nel nascondiglio alla fine del viale di rose rosse. Odiavo quella stanza buia, ma non osavo fare domande. C'era qualcosa di oscuro intorno a lei. Mi teneva lontano dai fratelli e da coloro che abitavano in quella casa. Ben presto scoprii il motivo. Erano 6 sadici che volevano veder soffrire chiunque fosse del sesso femminile e Ro era l'unica che riusciva a tenerli a bada essendo un pò come loro. Non so come facesse. C'era qualcosa di strano anche in lei. Ogni volta che veniva da me ad insegnarmi qualcosa prendeva sempre delle strane pillole. Pensavo avesse qualche brutta malattia, ma qualche giorno dopo scoprii il suo oscuro segreto.

Rei:Sei un mostro! Va via!!!

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***



Capitolo 3 - Voliamo insieme.

Rei:Sei un mostro! Va via!!!

Urlai con tutta la paura che avevo addosso e buttandole contro ciò che mi capitava per le mani. Ero spaventata e disperata. Non so come, ma mi ritrovai avvolta dalle sue braccia.

Ro:Sta tranquilla. Pensi davvero che io possa farti del male? Io non sono come loro.
Rei:E chi me lo dice? Tu sei un vampiro!!

Sbraitai staccandomi da lei. Ebbene si. Lei era un vampiro assetato di sangue. Era famosa e chiamata la rosa rossa per la sua bellezza. Ero spaventata all'idea che ero stata lì con quell'essere. Avevo le lacrime agli occhi dalla paura. Lei si avvicinò ed usò i suoi poteri su di me teletrasportandomi in una stanza vuota.

Rei:Che vuoi farmi?! Lasciami in pace!!
Ro:Adesso calmati! Sono stanca di essere buona e pacifica con te! 

Gridò alterandosi. Si vedeva che la mia reazione l'aveva fatta innervosire e non poco. Si avvicinò verso di me ed io attesi il peggio, invece fece tutt'altro.

Ro:Sciocca! Ma non l'hai capito? Sono vampira solo perchè necessito di sangue, ma non bevo gli umani come i miei fratelli.

Rivelò lasciandomi perplessa.

Rei:Che?
Ro:Se fossi come loro già avrei bevuto il tuo sangue da tempo. Comunque penso che ora tu possa andare.
Rei:Cosa?
Ro:E' pericoloso stare ancora qui. Prendi questo.

Mi disse tendendomi un flaccone pieno di un liquido strano.

Rei:Cos'è?
Ro:E' lo stesso che ti ho dato quando sei svenuta. Ti ha portato qui e quello ti condurrà via.

Mi informò lasciandomi senza fiato.

Rei:Cosa?
Ro:Quando ti ho trovata eri ferita e vicino alla morte. Questo flaccone ha una pozione al suo interno che da morte apparente e, con la riattivazione di tutti gli organi dopo qualche giorno, tutti i dolori vengono a mancare. In questo caso ti serve contro i miei fratelli. Non beverebbero mai da un cadavere.

Quelle parole mi lasciarono senza parole. Guardai il flaccone e senza esitare lo bevvi, cadendo in un sonno profondo. Al mio risveglio mi ritrovai nella mia vecchia camera. Guardai l'orologio. Segnava le 8 in punto. Mi alzai ed aprii le tende facendo entrare la luce. Dal riflesso del vetro vidi una figura femminile e mi voltai di scatto riconoscendola.

Rei:Ro!! Che ci fai qui?
Ro:Volevo vedere come stavi.
Rei:Capisco.
Ro:Puoi fare tutto quello che vuoi ora.

Informò lasciandomi incredula.

Rei:Come tutto quello che voglio? Hai detto che doveva passare un'anno. Sono passati sono 6 mesi.
Ro:Quella pozione l'hai bevuta tutta. Bastava qualche goccia per farti addormentare. 
Rei:Cosa?
Ro:E' passato un anno da allora. Un anno e 6 mesi. 
Rei:Impossibile.

Sentendo quelle parole presi il primo giornale che capitai per mano e rivelò che Ro diceva la verità. Mi aveva coperto le spalle fino al mio risveglio, cio che non mi era chiaro era....

Rei:Perchè?
Ro:Che?
Rei:Perchè mi hai coperto? Perchè mi sei stata accanto?
Ro:Sarò anche un vampiro, ma sono pur sempre tua amica e non voglio di certo rovinarti. Approposito. Kaoru si è sposata e aspetta un bambino.
Rei:Che?

Domandai incredula.

Ro:Se non ci credi, che aspetti a chiamarla o ad andare fuori scuola a cercare Nanako e tua sorella? Sai, quelle due erano sempre qui fuori. Nanako ancora non ha smesso di pensarti. Passa ogni sera, ma entrambe pensano che l'abbia presa io questa stanza. Non sanno nulla di te. Che aspetti ad andare?

In quell'istante non seppi che dire e mi lasciai trascinare dalle emozioni. Corsi via verso scuola e lì, davanti all'entrata vidi la mia Nanako. Corsi verso di lei abbracciandola da dietro. Lei mi riconobbe subito e si voltò meravigliata.

Nanako:Saint-Just.
Rei:Nanako, mi spiace per non essere venu...

Non finii neanche di dire che lei si buttò piangendo tra le mie braccia.

Nanako:Saint-Just! Perchè? Perchè hai fatto uno scherzo così crudele? Perchè? 
Rei:E' tutto risolto. Sono qui adesso.

In quel momento mi sentii abbracciata da dietro. Mi voltai ed era Fukiko che piangeva anche lei.

Fukiko:Idiota! Perchè?
Rei:Fukiko. 
Fukiko:Sorella mia. Ti prego! Non mi lasciare più!
Rei:Non ti lascerò mai più.

Promisi abbracciandola immensamente. Ero felice. Avevo ripreso le mie abitudini e qualche giorno dopo finalmente portai Nanako nel posto meraviglioso che gli avevo promesso e lì successe qualcosa che mai avrei immaginato. Davanti a quel tramonto che si colorava di mille colori, la sabbia sulla spiaggia e quel rumore di gabbiani, tra un abbraccio e l'altro, mi ritrovai a dare il mio primo bacio a lei. Lei che aveva sofferto così tanto per me, lei che aveva chiamato e richiamato quel numero della mia stanza, lei che mi cucinava cose buone, lei che mi ero resa conto d'amare alla follia. Le mie labbra sulle sue che ci accompagnavano a stenderci su quella sabbia ed amarci per sempre.

Nanako:Saint-Just.
Rei:Nanako, dolce amore mio.

Sussurrai baciandola nuovamente. Se quella strana creatura non mi avesse salvato, adesso non fossi qui con lei, lei che è la mia vita e che voglio condividere tutto ciò che ho di più prezioso. So di averla chiamata mostro, ma so anche che sa che non lo penso davvero. Da lontano alzo lo sguardo e vedo una figura. E' la cara Ro che si assicura che vada tutto per il meglio. E' stata un angelo nella mia vita. Un angelo un pò speciale che mi ha dato tutto ciò che avevo sempre desiderato. Amore. Amore da Fukiko, che ora mi tratta come la sorella che sono, e quello di Nanako che so di averlo sempre avuto e che per fortuna non si è mai spento e so che mai si spegnerà.

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3247616