La Ragazza Senza Nome

di Steelwolf1998
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Un incontro che può stravolgere i piani ***
Capitolo 3: *** Un segreto svelato parte 1 ***
Capitolo 4: *** Un segreto svelato parte 2 ***
Capitolo 5: *** Una sorpresa inaspettata ***
Capitolo 6: *** L'inizio della battaglia ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


NOTE AUTORE: sapendo che potrà sembrare po corta ma è solo il prologo e prometto che il prossimo capitolo sarà più lungo. Ma adesso vi lascio leggere. 
 
La Ragazza Senza Nome

C'era una volta, in un regno lontano, una casata di nobili origini che, governavano con saggezza e generosità, cercavano di mantenere la pace nel loro paese. Questo paese era noto per la strana popolazione che vi abitava, le persone di rango minore avevano delle piccole ali da uccello brune mentre i nobili avevano delle ali da uccello marrone con delle venature bianche, mentre il re e la famiglia reale avevano delle ali da angelo bianchissime con la punta delle ali dorate.
Un brutto giorno, però, il re si ammalò di una grave malattia, la moglie non sapendo cosa sarebbe successo decise di nominare il consigliere suo sostituto sperando che governasse il regno con saggezza e gentilezza come aveva fatto il re prima di lui. Ma così non fu. Lui voleva governare il regno con il pugno di ferro ed essere rispettato per la sua forza e non per la sua debolezza così istituì delle leggi dure e severe e il regno cadde in disgrazia. La regina non contenta di ciò che il consigliere stava facendo decise che appena la figlia  avrebbe raggiunto la maggior età lui si sarebbe ritirato e avrebbe lasciato il posto alla ragazza. Il consigliere non contento della decisione della regina rece esiliare la principessa e di rinchiudere la regina nella prigione, così che non possa dire nulla sul fatto.
La principessa fu costretta a vagare per giorni in cerca di qualcuno disposto ad aiutarla e dopo svariati giorni di camminata la principessa si imbatte in delle guardie che stavano appostato davanti alle porte della città, così si fece accompagnare al castello e scoprì che il re era un grande amico e stimatore di loro padre. La principessa raccontò cosa era successo e il re gli consentì di stare al castello tutto il tempo che volevano. Però un giorno qualcosa cambiò e la città in cui si trovava venne rasa al suolo e così si ritrovò a vagare di nuovo da sola fino al villaggio vicino, però stavolta non avrebbe detto a nessuno chi lei fosse e avrebbe tentato di cavarsela da sola.
Ma questo accadde sei anni fa....

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Capitolo 2
*** Un incontro che può stravolgere i piani ***


NOTE AUTORE: Okey sono un po in ritardo con la pubblicazione della storia ma cercate dincapirmincon la scuola il lavoro e tutto il resto non è semplice trovare il tempo necessario per scrivere una storia. Comunque alla fine di un eterna agonia ci sono riuscita e ho scritto questo capitolo, che anche se fatto di corsa è uscito piuttosto bene... Ma ora vi lascio leggere. Buona storia
LA RAGAZZA SENZA NOME

“È lei quella maledettissima ladra. Forza scansafatiche muovetevi”
Tutti i giorni la stessa storia. Io che prendo del pane e la corsa che mi spetta subito dopo, sono stanca di questa cosa. Fortunatamente appena sono un un posto buio e isolato posso aprire le ali e nascondermi tra le nuvole e nessuno lo sa. Eccomi sono quasi arrivata al luogo di decollo, o meglio che ho scelto visto che è al buio e nascosto. Giro l'angolo e sbatto contro qualcosa o meglio qulacuno un ragazzo alto capelli color mogano occhi azzurri che ti perfora l'anima ad ogni sguardo. Ci guardiamo per interminabili secondi che sembravano minuti, ma appena sentii le voci delle guardie spostai il ragazzo e andando dietro il muro e volai via. Quando mi trovai abbastanza lontana per non farmi vedere guardai giù e vidi che il ragazzo è le guardie erano scomparse.
POV CHRISTIAN
“Padre?! Padre?! Perché tutte le volte che lo cerco non c'è?”
Vado al piano terra e non c'è, corro a vedere nella sala del trono e non lo trovo, non so più dove cercarlo. Vado a cercare mia madre e, fortunatamente, la trovo nella sua stanza a ricamare.
“ Madre dove posso trovare il re?”
“Buongiorno caro, il re in questo momento sta discutendo con il capo delle guardie sulla faccenda della ladra che compare è scompare. Se li cerchi li trovi in cantina nella stanza nascosta.”
“Grazie madre” mi avvicinai e gli diedi un veloce bacio sulla guancia, per poi correre giù in cantina. Quando entrai nella stanza mio padre mi guardò storto ma appena vide che ero io mi disse di entrare. 
“ascoltatemi noi sappiamo che scompare sempre dietro il muro del vecchio edificio possiamo spostarci tutti li intorno e sarà nostra.” disse il capo delle guardie
“ma non sarebbe meglio farla scappare apposta verso quella direzione cosi che non prenda un altra strada?” provai a dire io e come premio mandarono me al luogo desegnato per la cattura.
Stavo aspettando un rumore o qualsiasi cosa quando una ragazza mi viene addosso non riesco a vederla bene, visto che aveva un lungo mantello nero con il capuccio, vedo solo due occhi azzurri come il cielo d'estate. Sentendo le guardie dietro arrivare capii che lei era la ladra ma non riuscii a fare in tempo a prenderla che era già scomparsa ma vedendo l'ombra di un uccello guardai su verso il cielo è la vidi che volava con ali bianche come la neve appena caduta che brillavano all'sol tocco dai raggi del sole e il cappuccio che era andato all'indietro per colpa del vento mi fece vedere i suoi lunghissimi capelli biondi, mai vista ragazza così. Sembrava un angelo. Quando le guardie arrivarono io feci finta di non aver visto nulla. Con la speranza di riincontrarla me ne tornai a palazzo.
 

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Capitolo 3
*** Un segreto svelato parte 1 ***


nota autore: mi scuso per l'attesa e in mia difesa dico che la scuola mi sta tenendo distante dal computer, ma comunque sono riuscita a scrivere questo capitolo. buona lettura. E scusate se è un po corto.
La Ragazza Senza Nome
Quella sera il freddo non lasciava via di scampo -fortunato chi ha un tetto sopra la testa- penso la principessa. Avvolta nel suo mantello e nelle ali che la tenevano al caldo.
erano giorni che non mangiava e non dormiva e aveva seriamente bisogno di un bel bagno caldo, dun tratto iniziò anche a piovere “grandioso peggio di così non può andare.” Disse poi.
Si alzò in cerca di un piccolo posto dove ripararsi, in mezzo alla strada principale c’era gente che correva e urlava, la testa girava, lo stomaco brontolava, e le si chiudevano gli occhio come delle saracinesche.
Quando qualcosa, ho meglio qualcuno, attirò la sua attenzione. Era il ragazzo con cui si era scontrata il giorno prima, di punto in bianco decise di andarci a parlare. Si avvicinò cauta scrutando i passanti per vedere se ci fossero in giro delle guardie ,ma non ne vide così aumentò il passo. quando gli fù vicino, indecisa sul da farsi, provò a rendere quell’incontro casuale così si scontrò ma non aveva calcolato la sua instabilità e cadde a terra il ragazzo inciampò e gli cadde addosso. Si guardarono negli occhi e lei ci vide sincerità, amore, e generosità. Quel ragazzo aveva un cuore puro.
“scusami, non guardavo dove stavo andando” dissi per scusarmi di quel momento imbarazzante,
“figurati. Piacere io sono Christian” mi disse mentre ci tiravamo si. La sua voce era calda e accogliente, sembrava quasi che il freddo non ci fosse più.
“ciao, io…io sono…” .-e adesso che cosa faccio? Non posso mica svelare la ,mia identità. Non posso neanche scappare altrimenti capirebbe che c’è qualcosa di strano sotto. Che cosa faccio? Che cosa faccio?-
La risposta arrivo’ da lontano “Eccola la ladra è la. Dobbiamo prendrla” per una volta ero contenta di vdere quelle guastafeste.
Cercai di scappare ma la sua mano mi tenne per il polso,
“cosa stai facendo lasciami andare.” Gli dissi molto agitata dalla troppa vicinanza delle guardie.
“chi sei? E perché le guardie ti stanno cercando?” mi fece domande a cui io non potetti rispondere.
Le guardie oramai erano a un palmo di naso così decisi di fare una cosa avventata ma che mi avrebbe salvato la vita, spiccai il volo volare con la pioggia non era consigliato sopratutto con un peso come christian attacato al braccio.
“AAAHHHHH” continuava a  gridare se andavamo avanti cos’ le guardie mi avrebbero torvato.
“vuoi stare zitto?”  vidi una painura poco fuori dal villaggio e andai li per atterrare e mollare un certo peso morto.
Quando toccammo terra si allontanò da me, e mi fece ancora le stesse domande di prima: “chi sei? Perchè le guardie ti cercano? Ma sopratutto cosa sei?”
 

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Capitolo 4
*** Un segreto svelato parte 2 ***


"Voglio una spiegazione chi sei e cosa sei?" mi chiese con un misto di paura e curiosità negli occhi.

"Se te lo dicessi tutti voi sareste in grave pericolo, non posso rischiare di distruggere in altro paese rivelandoti chi sono." cercai di andarmene ma mi fermo,

"Allora non lo fare. Senti non mi importa sapere chi sei, ciò che conta davvero è cosa sei? Perché hai le ali? Sei un angelo? Oppure un uccello con le sembianze da uomo o per meglio dire donna." mi chiese con molta tenerezza che quasi mi faceva venire voglia di dirgli tutto ma non lo feci sapendo cosa sarebbe accaduto.

"Non sono nulla del genere, tutti quelli del mio popolo hanno le ali alcuni più scure altri più chiare ma le hanno. Una volta il nostro popolo era pacifico ma dopo la morte del re è successo che il consigliere è salito al trono e ha capovolto tutto da pace a guerra, da tranquillità a caos. Tutto è andato a catafasce molti sono scappati, me compresa. E tutti quelli che svelavano la propria identità venivano trovati e.... Condannati per alto tradimento." dissi non rivelando la verità vera e propria, solo la metà. Non è una bugia ma non è neanche tutta la verità.

Andammo avanti a parlare per un po e intanto la notte si faceva sempre più scura sapevo bene cosa rischiavo ma lo feci comunque.

"Senti, vieni da me per un po, poi ti porterò a casa io ma per il momento è meglio andarsi a riparare, la notte è nemica." Gli dissi scrutando l'orizzonte

"A ma allora c'è l'hai una casa?" mi chiese stupito.

"Se vuoi chiamarla casa..." gli dissi con non poco sarcasmo.

Tira giù il mantello che mi copriva le ali e si aprirono gigantesche e luminose,

"Come mai sono così... Così... Brillanti?" mi chiese con non poca curiosità, e mentre ci incamminavamo gli spiegai che le ali erano luminose solo se erano chiare se fossero state scure non avrebbero illuminato nulla.

"Ma come mai tu le hai bianche? Sei qualcuno si importante? Come la principessa ereditaria o qualcosa del genere?" mi chiese e li cadde il mondo. Domanda più inopportuna non poteva farla.

"Non posso dirlo. Altrimenti capiscono dove sono."

"Ma come fanno?"

"Tutti nel nostro regno hanno dei poteri che li distinguono dalla specialità e la classe a cui appartengono, e ci sono alcuni che riescono ad individuare le persone desiderate sole se quelle persone dicono qualcosa su loro stessi." gli rivelai -basta solo che non mi chieda il mio poi va tutto bene.-

"wow. E se posso chiedere qual è il tuo potere?" mi chiese spudoratamente -ma allora fa apposta.-

"Non posso dirti nemmeno questo" -anche perché seno capiresti tutto.-

Arrivammo alla capanna mezza marcia dove vivevo e iniziammo a parlare di altro, gli chiesi come fosse la famiglia reale e se erano pacifici o se usavano il pugno di ferro (per chi non lo sapesse la ragazza non sa che lui è il principe nd me). Quando fu notte fonda lo riaccompagnai a casa, non abitava neanche tanto vicino al castello era un mediano. Mi disse che la sua famiglia non era povera ma neanche ricca era un ragazzo normale. Quando tornai a casa mi misi a letto. Cercai di addormentarmi un pochino ma non ci riuscii, i miei incubi mi perseguitavano e sempre gli stessi.

* Caldo. Troppo caldo. Mi svegliai e vidi fuoco intorno a me, una voce mi stava chiamando ma non capii chi fosse. Mi girai e vidi mia madre in prigione circondata dalle fiamme senza via di scampo e dietro di lei un uomo con ali nere e grandi che rideva e giocava con i fili di alcune marionette che mi venivano addosso con spade e lance tentai di volare ma le mie ali erano immobilizzate. Ero spacciata. Dun tratto un ragazzo si scaglio addosso alle marionette con una spada incantata uccidendole. Venne vicino a me e tagliò le catene che mi tenevano ferma fui libera ma il fuoco avanzava e dovevo decidere se salvare mia madre o il ragazzo *

Mi svegliai che era mattina ero impregnata di sudore sentivo ancora tanto caldo così decisi di andare a farmi un bagno ma siccome non avevo un bagno in casa andai alla cascata che c'era nel bosco li in parte come sempre ci trovai gli animali appena destati dal loro sonno che si abbeveravano e al mio arrivo come sempre si inchinarono, anche se non volevo e loro lo sapevano, io di rimando mi inchinai in segno di rispetto. Mi tolsi gli stacci che avevo addosso e le ali si spalancarono, l'aria frizzante le avvolgeva e le fece brillare di luce nuova, per poi tuffarmi nel laghetto che c'era. Finito il bagno usai i miei poteri e misi apposto i miei vestiti. Andai al villaggio che ormai era mattina inoltrata cercai qualcosa per mangiare ma quel giorno le guardie erano troppe. Non sapevo cosa fare. Ad un tratto qualcuno mi toccò la spalla io feci in salto e urlai, mi girai e vidi che era Christian.

"Mi hai spaventata! Non lo fare più."

"Si scusa. Allora cosa vogliamo fare oggi?" mi disse in imbarazzo

"Dimmelo tu. Io non ho visto ancora niente di questo villaggio mentre tu ci abiti qui da una vita. Mi faresti vedere qualcosa?" gli chiesi curiosa.

"Ma...."

"Ti prego questo villaggio è talmente bello. Poi vorrei conoscere la famiglia reale."

"Se non sbaglio oggi dovrebbero fare la parata." mi disse pensieroso, io non capendo gli chiesi spiegazioni.

"Vedi la parata viene fatta ogni 3 mesi e ci sono il re e la regina sulla carrozza reale che vanno per tutto il paese seguiti dal principe a cavallo e intorno a loro ci sono guardie in ogni dove a protezione della famiglia reale."

"Wow dev'essere bellissima. Finalmente avrò l'opportunità di incontrare il principe."

"Perché?" mi chiese un po stupito,

"Perché ho sentito che è carino poi mi servirebbe il suo aiuto"

"Il suo aiuto per cosa?"

"Niente niente tranquillo" gli dissi cercando si essere il più rassicurante possibile.

"Ma come farai a parlargli? Le guardie ti stanno cercando"

"Vedrò di chiamarlo dall'alto e attirare la loro attenzione, sperando che funzioni."

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Capitolo 5
*** Una sorpresa inaspettata ***


Note autore: salve eccovi un nuovo capitolo della ragazza senza nome. cercherò di aggiornare più spesso e di non lasciare le storie in sospeso per mesi. ora che la scuola non mi da più problemi ho trovato molto più tempo per dedicarmi a cose che mi piacciono.
 

La Ragazza Senza Nome


La mattina trascorse tranquilla con i paesani che abbelivano con arazzi e ghirlande di fiori le case. Verso le 3 di pomeriggio si iniziarono a sentire le trombe che avvisavano dell'arrivo delle loro maestà. E nel mentre che la carrozza reale si avvicinava io mi preparai per fare la mia entrata in scena, invece di nascondermi preferii farmi vedere, così comprai un vestito e lo indossai.  I capelli biondi lasciati sciolti al vento con un piccolo fiore sopra l'orecchio, il vestito era azzurro con nastrini verdi alla vita e sul decolte. E mi misi in mezzo alla folla.

La carrozza arrivò e la mia messa in scena iniziò.

Per prima cosa bisognava far sembrare che, io una povera damigella in paricolo fosse caduta spinta dalla folla a quel punto la carrozza con i reali si fermò e li scattò la parte 2 del mio piano. Far scendere il principe. La cosa fu al quanto semplice, visto che appena la carrozza si fermò lui corse subito a vedere cosa fosse sucesso.

"Signorina ha bisogno si è fatta male?"

"No, tutto apposto. Credo" nel dirlo lui mi porse la mani per aiutarmi a rialzarmi, quello che non mi aspettavo era di vedere christian al posto del principe.

"Che ci fai qui? E dov'è il principe?" gli chiesi tirandomi in piedi

"Beh, vedi è complicato da spiegare..." cercò di dirmi ma la regina lo interruppe

"Tutto bene tesoro?"

"Si mamma tranquilla" gli rispose e questo mi spiazzò

"Come ho fatto a non capirlo" sussirrai capendo cos'era realmente accaduto

"No aspetta non.." non lo lasciai finire che me ne andai ma mi fu impossibile le guardie riconoscendomi mi avevano accerchiata. Si poteva benissimo dire che ero in trappola.

“FERMII!!" gridò christian "Lasciatela andare"

"Ma... Lei è una ladra come potete lasciarla andare?" disse il capo delle guardie

"Lei non ha mai rubato è stato il signore a pensarlo. La prima volta che l'avete vista era al mercato giusto?"

"Si" risposere le guatdie in coro

"Lei aveva preso una mela e la data a una bambina povera che era senza cibo da chissà quanto e quando il mercante se ne accorto ha pensato che la stesse rubando ma in verità gli stava dando i soldi." gli spiegò lui

-ok queste sta a significare che mi ascolta ma comunque non lo perdono per quello che mi ha fatto mi ha mentito- pensai al quanto adirata.

Quando le guardie si allontanarono lui si avvicinò ma non gli ho lasciato aprir bocca. Mi voltai e me ne andai dove avevo lasciato i miei vestiti soliti per poi volare via.

POV Christian

Era arrabbiata, si vedeva.

Quando si girò e se ne andò cercai di seguirla ma non mi fu possobile mio padre mi fermò.

"Dove credi di andare?"

"Padre non potete capire io devo andare da lei altrimenti non so che succederà"

"Perché cosa può succedere?"

"Troppo lunga da spiegare. Datemi un cavallo" ordiani a una guardia e con mio sommo piacere mi diedero il primo cavallo che si trovarono davanti.

"Ma se sta andando a piedi riuscirai a raggiungerla perche il cavallo?"

"Fidati non riuscirò a raggiungerla nemmeno così" detto questo feci correre il cavallo verso la "casa" sua.

Dovevo assolutamente spiegarle ciò che era accaduto altrimenti l'avrebbe persa per sempre.

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Capitolo 6
*** L'inizio della battaglia ***


NOTE AUTORE: ok ho appena capito che per questa storia i capitoli non sono lunghi ma almeno sono sono noiosi (spero). Non è il miglior capitolo che ho scritto ma comunque ci ho messo di più in confronto agli alti 5. Ma ora basta con le cavolate vi lascio leggere. La vostra cara amica The Queen Of The Fantasy.


La Ragazza Senza Nome
 
Stavo volando sopra la città in cerca di un posto deve Christian non poteva trovarmi ma non lo trovai. Tutti i posti più nascosti gli e li avevo fatti vedere mentre ci nascondevamo dalle varie guardie in giro.
Poi mi ricordai che c’era un posto che lui non aveva mai visto, la cascata.
Andai lì il più velocemente possibile ma prima sarei dovuta passare per “casa” a lasciare i vestiti belli e quello che ci trovai mi sconvolse.
Lui era già li. Che mi aspettava sulla soglia della porta, vestito da straccione.
-ci ho messo davvero così tanto ad arrivare da dargli il tempo di cambiarsi? Che strano- pensai mentre man mano scendevo di quota.
(Mia cara se man mano che voli ti fermi a pensare a dove nasconderti e ti vengono in mente vecchi ricordi è ovvio che perdi tempo. Nd me)
Quando toccai terra lui alzò lo sguardo e non era il solito sguardo da scuse ma era diverso quasi preoccupato.
“Ascoltami…” tentò di parlare ma non gli e lo permisi lo fermai prima con un gesto della mano.
“Se hai paura per il TUO popolo non preoccuparti non avendo capito nulla nessuno non mi troveranno per ora. Ma non voglio rischiare quindi me ne vado.” Quasi gli urlai le ultime parole.
Entrai in casa e quello che vi trovai non mi piacque.
Sul muro c’era un messaggio scritto con del sangue e diceva: 
“Ti sei nascosta per 7 anni ora ti abbiamo trovato. Uccideremo tutti coloro che ti proteggono per tutto questo tempo e poi ti riporteremo a casa”.
Le gambe mi tremavano e mi lascia quasi andare ma Christian mi tenne stretta.
“Devo trovare una soluzione” dissi quasi senza voce.
“Cosa posso fare?” mi chiese Christian preoccupato,
“Fai evacuare tutto il paese e non giratevi a guardare indietro “
“Ma? Come faccio?”
“Ti aiuterò io. Andiamo.”
Ci dirigemmo al castello e parlammo con il re gli spiegammo la situazione e lui decise di far scapare il popolo e di lasciare le guardie a combattere.
“Mi scusi se la interrompo maestà ma è meglio se nessuno rimane. Conosco quella gente e non risparmia nessuno e non voglio altre vittime dietro di me” gli dissi ripensando al re amico di mio padre.
“Ascoltami io non lascio indietro nessuno. Neanche se di diversa specie” mi disse molto comprensivo, e in quell’istante notai che c’era molta bontà nel suo cuore.
“Allora le servirà il mio aiuto per una strategia vincente. Ma la cosa più importante è che li teniate impegnati fino a mezzanotte”
“Perché proprio fino ad allora?”
“Perché arriverò alla maggior età e allora avrò forza sufficiente per batterlo!” detto questo iniziammo i preparativi per la battaglia che ci sarebbe stata da lì a poco.
“Ma era per questo che volevi andartene? Perché compi gli anni?”
“In parte sì, e in parte no.” Cercai di andarmene ma Christian mi fermò.
“Se vuoi che ti aiuti devi dirmi tutto.” Mentre pronunciava quelle parole aveva uno sguardo di fuoco e mi teneva per il polso, in quel momento ho visto un guerriero pronto a battersi per ciò in cui credeva.
“E questo il punto io non voglio che tu ti batta per me. E troppo pericoloso per uno come te. Poi non voglio perderti” gli dissi con malincuore.
 
POV Christian
 
“E questo il punto io non voglio che tu ti batta per me. E troppo pericoloso per uno come te. Poi non voglio perderti” mi disse.
Tolse il polso dalla mia stretta. - Non vuole perdermi? No così non mi va-.
La recuperai e stretta a me gli dissi “non mi perderai mai” e poi la baciai. Un bacio intenso pieno di amore e magia.
 
POV Autore
 
Quel bacio non solo disse che i due si amavano ma diede qualcosa in più a tutti e due.
A lei diede la sicurezza di cui aveva bisogno mentre a lui diede i poteri necessari per proteggere lei.
Quando si staccarono l’uno dall’altra Christian venne avvolto da una strana luce e si sentì crescere dento un potere che non avrebbe mai immaginato.
E come tocco di classe un paio di ali grandi e bianche, luminose, imponenti.
La principessa si stupì di cosa fosse successo ma capì che lui era destinato a qualcosa di più grande come lei del resto.

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