Gold

di Triz
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Questione di intimità ***
Capitolo 2: *** Pace ***
Capitolo 3: *** Hunger Games ***
Capitolo 4: *** Anniversario ***



Capitolo 1
*** Questione di intimità ***


Prompt: Prima o poi cacceranno Vì da casa loro perchè arriva sempre nel momento meno opportuno.

Che sia etero o omosessuale, giovane o vecchia, ogni coppia ha bisogno di momenti di intimità.
Un concetto semplice, che anche i neuroni di uno come Ash potevano comprendere senza implodere, ma che evidentemente non faceva parte del bagaglio culturale di Violet.
Sembrava che lo facesse apposta o che, peggio ancora, un'entità diabolica avesse fatto un patto con lei per informarla di data, ora e luogo per la sua entrata in scena: bastava che Stuart iniziasse a mettere su l'acqua del tè o che riuscisse a convincere quel vecchio caprone di Freddie a mettere il naso fuori di casa per una passeggiata, e Violet appariva in tutto il suo dubbio splendore per metterli al corrente dei suoi ultimi problemi - come se a loro importassero! - o per coinvolgerli in qualche sua oscura iniziativa - come se la cosa li interessasse!
Ah, ma ora che erano finalmente sposati, avrebbero messo subito le cose in chiaro una volta per tutte!
«Vedi, Vì, io e Freddie vorremmo passare una serata tranquilla tra noi» aveva detto Stuart cercando di essere accomodante - in fondo, Violet era pur sempre loro amica.
«D'accordo, cari» annuì lei, ma non si schiodò dalla poltrona.
«Da soli, Vì» aggiunse da parte sua Freddie.
«Va bene» ma non ci era ancora arrivata.
Fu allora che l'entità diabolica alleata con Violet intervenne, stavolta in soccorso dei due sposi: lo squillo del cellulare, infatti, attirò la donna fuori dal loro salotto e, una volta soli, Freddie e Stuart poterono finalmente tirare un sospiro di sollievo.
«Non starmi così addosso, potrei morire soffocato» disse Freddie con il suo solito tono altero non appena Stuart si spostò di un centimetro verso la sua direzione.
«Oh, chiudi il becco» lo rimproverò Stuart.
Rimasero ancora in silenzio finché Freddie non appoggiò "per caso" una mano sulla coscia di Stuart - «È stato un incidente, credevo che fosse il divano» -, poi i due si guardarono a lungo negli occhi e...
«Bene, è tutto risolto!» esclamò Violet tornando dalla cucina e rompendo quell'atmosfera romantica che si era creata: «Allora, cari, dove eravamo...».
«FUORI!».

 
(355 parole)

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Capitolo 2
*** Pace ***


Prompt: La cosa che più odiano dell'altro è in realtà quella senza cui non riuscirebbero a vivere.

Pace, finalmente!
Freddie riuscì finalmente a svegliarsi la mattina senza il fastidioso vociare stridulo di Stuart, andato alle nozze d'oro di un cugino che non sapeva di avere fino alla settimana prima. Scese le scale sentendosi importante come la regina di Inghilterra e trovò vicino al telefono la lunga lista di raccomandazioni lasciata da suo marito - controllare se Balthazar non fosse morto durante la notte, le indicazioni per il pranzo e la cena e via discorrendo - che si concludeva con Un bacio, Stuart.
Rabbrividendo al pensiero di un bacio umidiccio di Stuart sulla guancia, Freddie posò il biglietto dove lo aveva trovato e da lì in poi cominciò ad annoiarsi.
Lesse qualcosa di inutile, passeggiò per il quartiere, chiamò il proprio agente almeno tre volte per sapere se c'erano ruoli disponibili, ascoltò impassibile l'ultima vicissitudine sentimentale di Violet e dovette assistere con disgusto all'ennesimo fallimentare tentativo di flirt della donna con il povero Ash.
Lo strazio andò avanti per tutto il giorno con inesorabile lentezza, poi a sera tarda Stuart, il suo cappotto e la sua valigia furono in casa con tre giorni di anticipo.
«Tu qui?».
«Già, Lester e Joanne hanno deciso di divorziare e hanno mandato a monte tutto quanto» sospirò Stuart togliendosi il cappotto: «Perché, non ti sono mancato?».
«Pff, figurati. Non mi sono nemmeno accorto della tua assenza».
Ma entrambi sapevano che non era così.

(231 parole)

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Capitolo 3
*** Hunger Games ***


Prompt: HungerGames!AU: Freddy e Stuart sono abitanti di Capitol City e commentano gli Hunger Games che stanno trasmettendo in tv.

«Avrei dovuto esserci io al posto di quella mezza calzetta!».
Niente da fare, Freddie non avrebbe mai perso l'abitudine di dire quella maledetta frase ogni volta che il viso eccessivamente sorridente di Claudius Templesmith appariva sullo schermo: ormai Stuart sapeva a memoria cosa era accaduto il giorno del provino per trovare il presentatore degli Hunger Games e, francamente, anche lui avrebbe scelto Claudius per condurre quei maledetti giochi.
«Se non avessi tirato una mela in faccia al Capo Stratega, quel giorno...».
«Che cosa vuoi capire, tu! E poi quell'idiota se lo meritava!».
Stuart tornò a concentrarsi sullo schermo, decidendo di rinunciare a discutere con Freddie: in un atto di misericordia, l'inquadratura su Templesmith scomparve e al suo posto apparve la Cornucopia, all'interno della quale aveva passato la notte Ash Weston, il tributo diciassettenne del Distretto 6.
«Forse finirà oggi» commentò Stuart.
«Cosa, la carriera di Templesmith? Lo spero anche io».
«No, idiota, l'Edizione dei Giochi» Freddie sospirò, poi aggiunse: «Ormai sono rimasti solo Ash del 6 e Jack del 2. A proposito di Ash, non credi che sia un bel tipo?».
«Sì, ma dubito che possa farcela con quello del 2. Voglio dire, quello lì è un armadio a due ante, mentre Ash...».
«Ssh, eccolo!».
Jack del Distretto 2 correva, infatti, verso la Cornucopia, armato solo del suo coltello: non appena Ash mise il naso fuori dalla Cornucopia, Jack lo inchiodò a terra e alzò il coltello su di lui.
«Oh santo cielo!» esclamò Freddie coprendosi il viso con le mani e guardando attraverso le dita. Al suo fianco, Freddie scosse la testa sconsolato.
«Se non vuoi vedere qualcuno che viene sbudellato, Stuart, allora vai a farmi un tè».
«Oh Freddie, chiudi il bec...».
Un urlo disumano interruppe Stuart e costrinse la coppia a tornare allo schermo: Ash si era risollevato e, dopo un breve corpo a corpo, ora era lui a inchiodare Jack a terra con il coltello tra le mani. Abbassò l'arma più volte e uno schizzo di sangue coprì la telecamera, lasciando Stuart inorridito.
Dopo un colpo di cannone, l'inquadratura riprese la scena da un'altra angolazione: Ash si stava rialzando e, con il fiatone, gettò il coltello vicino al corpo di Jack.
«E il vincitore dei Settantatreesimi Hunger Games è Ash Weston, del Distretto 6!» annunciò tutto felice Claudius Templesmith, ma non c'era la stessa aria di festa in casa di Freddie e Stuart.
«Freddie...» mormorò Stuart lentamente.
«Sì, Stuart, l'ho visto anche io» disse Freddie cingendo la vita del marito con un braccio, mentre dallo schermo spariva il viso in lacrime del neo vincitore.

 
(428 parole)

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Capitolo 4
*** Anniversario ***


Prompt: Un altro anno insieme non è cosa da poco.

«Complimenti, Stuart, lasciare che Ash organizzasse una festa a sorpresa per il nostro anniversario è stata un'ottima idea!».
«Taci!».
Queste parole piene di affetto e romanticismo vennero fuori dopo l'incendio che per un soffio non aveva ucciso Balthazar e distrutto la loro cucina, affidata alle mani non molto esperte di Ash: quello che doveva essere il loro primo anniversario di nozze, quindi, era finito con Freddie e Stuart di pessimo umore nel letto matrimoniale.
«Non so cosa mi abbia fatto più ribrezzo stasera, la tua presenza o quella roba informe che Ash ha spacciato per dessert».
«Io so cosa ha fatto più ribrezzo a me, Freddie, ed è stata quella maledetta cravatta che hai indossato stasera».
«E che tu hai goduto nel triturarla nel frullatore, vero?».
«Oh, non sai quanto».
I due tacquero a lungo, con le braccia incrociate nell'attesa di ricominciare con il secondo round della discussione: «Comunque...».
«Non sembra vero che siamo sposati da un anno, Freddie».
«Considerando che ti sopporto da mezzo secolo».
«Infatti».
«Già».
Freddie tossicchiò e Stuart voltò appena la testa verso di lui: «Buon anniversario, mio vecchio caprone» borbottò.
«Altrettanto, spina nel fianco che non sei altro».

 
(193 parole)

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