Tra rose e sogni

di Blue_Passion
(/viewuser.php?uid=856277)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Cap.1 Le Rozen Maiden ***
Capitolo 3: *** Storia dell'angelo oscuro ***
Capitolo 4: *** Storia dell'incanto del violino ***
Capitolo 5: *** Storia dell'annaffiatoio gemello ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


 
Prologo
Pov.Amu
Stavo tranquilla a casa mia, anche se tanto tranquilla non ero, visto mia sorella che urlava, e mio padre che la fotografava, mentre mia madre gridava quanto carina fosse.
Ma non potevano crescere?
Mha, non importa, so solo che mi piace la mia famiglia, e non la cambierei per nulla al mondo.
Giusto, chi sono?
Hinamori Amu, una ragazza di quindici anni, che tre anni fa, andava a caccia di uova-x, e svolgeva il ruolo di Jolly nei guardiani.
Che bei tempi quelli, con i miei chara, e tutti i miei amici.
Se ve lo chiedete, sono tornate da tempo nelle loro uova, come quelli degli altri, ci mancano a tutti, ed io che ho desiderato che sparissero i primi tempi, ora invece, ora, vorrei che fossero qui, a ridere con me, e a litigare tra di loro.
Si, non ho perso i contatti con i miei amici, ma a causa delle differenti scuole, e i vari impegni, non ci vediamo più così spesso.
Sono appena arrivate le vacanze estive, ma non ci vorrà molto prima che ricominci la scuola, ovvero, di nuovo la mia maschera, o ameno, parte della mia maschera, non tutta, si, Ran, Miki, Suu e Dia, mi hanno molto aiutata, anche a capire chi amo, ma al momento, non importa.
Ora, ho i capelli lunghi fino a metà schiena, il petto mi è di sicuro cresciuto, e anche la mia altezza è aumentata.
Rima la vedo spesso, yaya, anche, Nagi, già di meno, ma si tiene in contatto con la bionda, Utau, è molto sui giornali, in TV, un po' ovunque, e mi chiama spesso, suo fratello invece, non lo sento quasi mai, strano, Kairi, nemmeno lui lo sento spesso, ma già più di quel gattaccio, Tadase, quasi nulla, più o meno come kairi, e Kukai, rimane sempre quello che mi allena, ogni volta che ci incontriamo, il che succede spesso, visto che va a scuola dove vado io, mi costringe a fare le solite vecchie corse da maratona.
La vita va avanti, dopotutto, e io, sono feli....
 
 Dring dring. Dring dring
 
Ho, il cellulare.
-Pronto-
-Vai alla vecchia villa vittoriana, li troverai qualcosa di molto interessante cara-
Mi dice, una voce roca, in un sussurro, dall'altro lato del telefono.
-Chi sei? E perchè dovrei andarci?-
-Sai, non vuoi che i tuoi amici muoiano, vero? O la tua famiglia. Vacci, e non capiterà nulla di male alle persone a cui tieni-
E chiude la chiamata.
Okay, meglio andare, ogni volta che ci minacciano, sopratutto me, succede sempre qualcosa di brutto.
Dopo essermi vestita, nel mio solito stile gothic punck, corro giù, arrivo alla porta, appoggio la mano sulla maniglia, ma.....
-Amu, tesoro, dove vai?-
-Da Rima mamma, ha bisogno di un consiglio, su come vestirsi ad una festa-
Dico, inventandomi una scusa al momento.
-Va bene, a dopo cara-
-A dopo-
E corro fuori, diretta alla vecchia villa.
 
Quando ho quasi superato il cancello, aperto, sul portone, noto tutti i miei amici, non manca nessuno.
Ikuto, Kukai, Nagihiko, Rima, Tadase e Yaya, proprio tutti, o quasi.
Quando li raggiungo, si girano sorpresi e spaventati verso di me, e tirano un sospiro di sollievo quando notano che sono solo io.
-Hey, che ci fate qui?-
Chiedo, curiosa.
-Ecco.....abbiamo ricevuto tutti una strana telefonata che ci diceva di venire qui, altrimenti avrebbe ucciso qualcuno che ci sta a cuore-
Dice Tadase.
Io, spalanco gli occhi, e dico:
-Anche a me è arrivata-
-Allora siamo tutti d'accordo, c'è un nuovo nemico-
-Si-
Rispondiamo in coro a Ikuto, che è sicuro di quello che ha detto.
-Bhe, entriamo-
Dico.
-Non si apre, ci abbiamo provato ma....-
 
Ghiiiiiii
 
Il portone, si apre all'improvviso, e una voce nella mia testa, mi dice di entrare.
-Andiamo-
Sussurriamo all'unisono.
Quando entriamo, e arriviamo alla sala principale, ci troviamo davanti una cosa a dir poco strana.
 
 
 

Angolo autori:
Eccoci qui, allora piaciuto il prologo?
Un po' lungo?
Forse, ma chissene.
Spero piaccia, un saluto da Blue e Harry.
Baci.
 

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Cap.1 Le Rozen Maiden ***


Le Rozen Maiden
Pov.Amu
Tra le macerie e il muschio presente nel salone, potevamo scorgere delle strane
valigie in mogano con delle rifiniture a forma di rosa.
In tutto erano sette, ed erano sparse per tutta la stanza.
Ognuno di noi ne ha presa una, e l'ha appoggiata davanti a se.
-Cosa conterranno?- Chiede Tadase, ad un tratto.
-Non saprei, ma io credo che questi scrigni siano proprio "la cosa interessante" di cui ci ha parlato quel tipo al telefono- Dice Ikuto, rispondendo a Tadase.
Io lo guardai, era cresciuto parecchio ed era diventato ancora più bello di prima.
Lui si volta verso di me e mi domanda:
-Amu, li apriamo?-
Io lo guardo. Lui che mi chiede il permesso? Incredibile.
Comunque dico -Si, apriamoli-
Ognuno di noi così, apre lo scrigno che aveva di fronte. In ognuno di essi c'è una bambola di dimensioni enormi.
Quella di Ikuto è bella e albina. La carnagione e i capelli sono candidi. Dalla sua schiena spuntano un paio di ali nere, come il vestito a frange che porta.
Ai piedi, invece, ha un paio di scarpe col tacco nere, che si aggiungono alle calze, sempre nere.
Quella di Kukai invece, è vestita con una giacca giallo canarino e dei pantaloni arancioni.
I capelli color verde polvere sono acconciati in due codini boccolosi e tra essi è appuntata una coccarda cuoriforme, con un paio di stivaletti marroncini.
Rima e Tadase hanno trovato due bambole gemelle, ma erano differenziate da alcune cosette.
La prima ha i capelli castani lunghissimi e a boccoli, e, sopra di essi, ha una bandana bianca.
Il suo vestito è verde, gonna a campana orlata di pizzo nero, con scarpe uguali a quella di Kukai.
La seconda ha un aspetto molto mascolino.
I capelli sono a caschetto, e porta un cilindro.
Veste con una casacca blu, mantellina del medesimo colore, e le maniche sono bianche.
I pantaloni, sempre blu e alla zuava, con sotto calze bianche, e stivaletti come le due precedenti.
La mia è bionda e i capelli sono acconciati in due lunghi codini, che mi ricordano Utau.
Il suo vestito è quello di una dama vittoriana color rosso cremisi.
Anche lei porta una mantellina, simile a quelle delle altre.
Sul capo porta una specie di cuffietta rossa tenuta ferma da un fiocco con una spilla a forma di rosa, e le scarpe, con uno spesso tacco, sono color cioccolato, e hanno un fiocco sul dietro.
Quella di Yaya, e la più bassa di tutte.
Ha l'aspetto di una bimba di cinque anni, i suoi capelli sono dorati e cotonati.
Veste un abitino rosa con uno spacco sul davanti, e ha un fiocco sui capelli, più un paio di scarpettine rosse che ricordano quelle da ballerina.
Quella di Nagi, è totalmente bianca.
I capelli sono ondulati e candidi, come la pelle e il suo vestito, molto attillato, e corto.
Questo ricorda la forma di un bocciolo di rosa e ha dei riflessi rosa pallido.
Una peculiarità che la differenziava dalle altre, è che al posto dell'occhio destro ha una rosa candida, e ha un paio di stivali fino a metà cosca, bianchi, con lacci a incrocio.
Tutte hanno una chiave a molla per caricarle, e sembra non essere usata da tempo.
Ci guardammo tutti negli occhi e decidiamo.
Ognuno prende delicatamente in braccio la propria bambola e la volta.
Infiliamo la rispettiva chiave a molla nel foro sulle loro schiene e le giriamo. All'inizio non accade nulla, ma, ad un certo punto, le bambole cominciano a muoversi e prendono come vita.
Io le guardo, esterrefatta, e leggermente impaurita.
-Salve a tutti voi. Noi siamo le Rozen Maiden- Dice la bambola in blu.
Tutti quanti le fissiamo scioccati.
-Sappiamo che potreste essere un po' disorientati, ma noi siamo assolutamen...-
-Ah, Souseiseki, basta con questi convenevoli desu!- Strepita la bambola in verde.
-Umani, noi siamo le sette Rozen Maiden, e voi, dovrete diventare i nostri padroni desu. Tu, tipo coi capelli blu, sembri il più sveglio, quindi ti prendo io desu-
-Ehm, ehm, Suiseiseki, non puoi "prendertelo", è lui che deve scegliere te. L'hai dimenticato?- Dice la bambola che avevo caricato io.
-Lo sapete che voi due siete una noia mortale?-
Chiese la bambola alata alle gemelle. Io e Ikuto a quel punto, le diciamo.
- Lo sai, che sei una bambola molto bella?- Questo la fa arrossire parecchio, mi ricorda leggermente me.
-Sentite, potete dirci chi siete?- Chiede gentilmente Nagihiko alla sua bambola.
-Certo. Noi siamo le sette Rozen Maiden. Le bambole viventi.-
-E che cosa dovreste fare esattamente?-
-Noi siamo state costruite dal maestro Rozen. Nostro Padre. Lui ci ha create nel tentativo di dare vita alla fanciulla perfetta. Alice. Ma, purtroppo, ha fallito.
Quindi, ha donato ad ognuna di noi una rosa mistica. Questa gemma ci permette di muoverci, parlare ed utilizzare i nostri poteri-
-Ma che cosa dovete fare?- Chiedo ancora io.
-Noi dobbiamo combatterci nel, così detto "Gioco di Alice". In questo gioco noi Rozen dobbiamo cercare di rubarci a vicenda le rose mistiche kashira- Dice la bambola in giallo.
-E che succede a chi la perde?- Chiede Rima.
-Le bambole sconfitte non potranno più muoversi e parlare. In pratica, diventeranno delle comunissime bambole. E l'ultima che resterà in vita, ovvero colei che raccoglierà tutte le rose mistiche, diventerà la fanciulla perfetta e potrà vivere per sempre con nostro padre. Comunque, io sono Shinku. Quinta bambola della collezione Rozen maiden.- Si presenta quella vestita di rosso.
-Io sono Suigintou. Prima bambola della collezione Rozen maiden- Dice, quella con le ali nere.
-Io sono Kanaria. Seconda e più furba bambola della collezione Rozen maiden kashira- Dice quella vestita di giallo, questa volta.
-Io sono Suiseiseki desu. Terza bambola della collezione Rozen maiden e gemella di Souseiseki desu- Tocca alla bambola coi lunghi capelli castani ora!
-Io sono Souseiseki. Quarta bambola della collezione Rozen maiden e gemella di Suiseiseki- Dice quella con il cilindro.
-Io sono Hina ichigo na no. Sesta bambola della collezione Rozen maiden!- Esclama la bambola bambina.
-E io sono Kirakishou. Settima ed ultima bambola della collezione Rozen maiden-Finiscie la bambola bianca.
Tutte quante, a quel punto, chiedono a me e ai miei amici con chi di loro volevamo legarci.
-Io voglio Suigintou. Quella con il vestito e le ali nere- Dice Ikuto, di punto e in binaco.
Posso notare la sorpresa sul viso della bambola in nero.
-Io scelgo quella con la coccarda tra i capelli- Dice convinto Kukai.
-Io voglio la gemella in verde-  -E io quella in blu-  Dicono Rima e Tadase.
Io decido di scegliere quella in rosso.
-Io voglio assolutamente la bambolina bimba. Mi ricorda molto Pep...- Yaya non termina la frase, che il suo sguardo, come quello di tutti noi si rabbuia al ricordo dei nostri vecchi amici di avventura.
-Io vorrei quella con la rosa sull'occhio- Dice Nagihiko, sforzandosi di nascondere la tristezza per la scomparsa dei nostri chara.
Tutte quante ci mostrarono l'anello che avevano al dito e ci chiedono di baciarlo.
Dopo averlo fatto, delle luci nere, gialle, verdi, blu, rosse, rosa e bianche, cominciano ad invadere la stanza.
Io e gli altri, vediamo che gli stessi anelli che avevano le Rozen, ora erano comparsi sul nostro dito.
Non so perché, ma sento che una nuova avventura sta per cominciare.
 

 
Angolo autori, che sono in una stanza piena di oggetti, e cose varie:
Blue: Che dire, ringraziate Harry, che al contrario di me, non ritarda nel scrivere i capitoli, sembra un computer XD
Harry: Li ho letti, sono molto belli, te lo assicuro.
Blue: Grazie mille, ma anche i tuoi non sono da meno, ma ora basta, se continui ad imbottirmi di complimenti, arrossisco, e divento come Amu XD
Harry: Meglio, se trovi un fusto come Ikuto, lo vorrai essere a tutti i costi.
Blue: XD, sempre il solito spiritoso. Hahaha, ma che senso aveva la frase?
Harry: Solo che, se trovi uno come Ikuto, vale la pena diventare come Amu.
Blue: Hahaha, ora l'ho capita, ma poi tu dici di non avere una mente leggermente maliziosa, scusa, ogni persona che pensa ad Ikuto, è un po' pervertito.
Harry: Non puoi negare che è molto bello. Ma lo dobbiamo fare molto, mooolto malizioso, molto seducente, molto disprezzo per Tadase e molto, moltissimo innamorato e pronto ad andare a letto con Amu.
Blue: Tu, tu brutto pervertito, come osi? Hai spoilerato una sorpresa! Vieni qui, che ti sistemo io. *Blue che rincorre harry per tutta la stanza, con una Katana in mano*
Harry: E allora io sguaino la mia scimitarra e comincio a fare un film di cappa e spada. E vinco io. Ahahaha. *Ride malvagio*
 Ma ti ricordo che non ho spoilerato. Tu la conosci già la trama. Le scene spinte le scrivi tu in prima persona Non puoi dire che ho spoilerato. Tu sai già tutto. E poi Ikuto è sempre così nelle nostre storie. O lo hai dimenticato?
Blue: LO SOOOOOOOOO:
MA NON STAVI SPOILERANDO A ME SCEMOTTO, COSI' L'HAI DETTO A TUTTI I LETTORI!!!!!
Okay, mi calmo, non importa, tanto credo se lo aspettassero, in più, no, non vinci tu, perchè io sono più cattiva, e riesco a uccidere con nulla. Muhahaha
Harry: Si. Ma una catana non può competere con una scimitarra. E poi io sono venti centimetri più alto di te e il triplo più grosso
Blue: Cattivo, è vero *broncio*
Visto che ho perso la "battaglia", allora, salutiamo tutti:
Blue/Harry: Grazie a tutti quelli che ci seguono, e anche a coloro, che recensiscono, veramente, grazie.
Alla prossima.
 
 
Baci da Blue and Harry.

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Storia dell'angelo oscuro ***


Storia dell'angelo oscuro
 
Ikuto POV
Dopo il racconto delle bambole, ognuno di noi se ne torna a casa propria con la sua Rozen maiden.
Io, naturalmente, vado con il mio caro confettino.
Non capisco il perché, ma ho la sensazione che tra Suigintou e Shinku, la bambola di Amu, non scorra buon sangue.
Infatti le due si sono irrigidite entrambe quando hanno scoperto che io ed Amu viviamo, all'insaputa dei suoi genitori, insieme nella sua stanza.
Quando arriviamo, ci mettiamo, se così si può definire un'accozzaglia di urli, a parlare.
-Si può sapere perché proprio VOI dovevate vivere assieme?!-
-Perché si. Se non volete convivere allora dovevate scegliervi un altro medium-
Dice alle due la mia Amu. Si mia. Perché odio così tanto quando fa gli occhi dolci a Tadase, e farò di tutto per averla.
La notte Amu e Shiku dormono profondamente, e io come al solito ne approfitto per infilarmi in quel letto così accogliente.
-Che cosa fai?-
 Mi chiede Suigintou.
-Mi metto a letto-
-Nel letto della medium di Shinku?-
-Già. Senti, mi sembra che tra te e lei non scorra buon sangue. È vero?-
-Assolutamente. Lei mi ha inflitto un torto orribile e io la odio per questo. L'unico motivo per cui non l'ho ancora attaccata è che tu sembri tenere molto alla sua medium-
Sento le mie guance imporporarsi e iniziare a scottare. Un momento, io? Ikuto Tsukiyomi che arrossisco!? So che questa è la sacrosanta verità, ma cerco lo stesso di sviare il discorso.
-Cosa intendi con torto?-
Suigintou mi guarda e mi prende la mano. Fa aderire le mie dita sulla stoffa del suo vestito all'altezza del tronco. Con mia somma sorpresa sento sotto i polpastrelli solo stoffa. La guardo, scioccato.
-Lo hai capito? Io sono diversa dalle mie sorelle. Loro sono complete e bellissime. Io, invece, sono incompleta. Nostro Padre abbandonò il mio progetto mentre mi stava ultimando. Quindi a me non è concesso essere una bella bambola. Ma comunque diventerò lo stesso Alice. Molte mie sorelle ritengono il gioco qualcosa di inutile e crudele. Ma io ne ho bisogno. Io amo nostro Padre molto di più di tutte le altre, anche se sono incompleta, io non voglio vincere solo per incontrare nostro Padre. Ad Alice è concesso esprimere qualsiasi desiderio. E qualunque esso sia, lo vedrà realizzato-
-E tu cosa vorresti chiedere?- Le chiedo io.
-Essere finalmente apprezzata e che nessuno mi chiami più spazzatura-
-Spazzatura?-
-Si. Vedi, io, prima, non avevo una rosa mystica. Mi muovevo solo grazie alla mia forza di volontà e all'amore che nutrivo e nutro ancora per nostro Padre. Io l'ho visto. Io l'ho visto costruire Kanaria, Suiseiseki, Souseiseki, Shinku, Hina ichigo e Kirakishou.
Lo guardavo mentre levigava con attenzione i loro componenti. Lo guardavo cucire con delicatezza i loro abiti. Lo guardavo mentre sceglieva i loro capelli, i loro occhi, le pettinava, donava loro degli aspetti particolari. Non che io non avessi avuto tutto questo, ma, quando lo vidi donare ad ognuna delle mie sorelle la propria rosa mystica, capì che anche io volevo farmi amare così. A quel tempo non sapevo che, in quanto incompleta, io non possedevo alcuna rosa mystica.
Sapevo solo che dovevo trovare nostro Padre.
L'ho cercato con dedizione e pazienza per almeno vent'anni, setacciando tutto il mondo da parte a parte.
Anche se non avevo una meta precisa, sapevo che dovevo trovarlo, dovevo capire perché mi avesse abbandonata, dovevo capire se gli avevo fatto qualcosa di male senza accorgermene.
La mia ricerca andava avanti, senza mai fermarmi e senza il minimo risultato, finché un giorno non finì per errore all'interno di una casa. Lì trovai un'altra bambola. Shinku.
Mi parlò con dolcezza e mi aiutò. All'inizio era diffidente, ma anche strana. Io non sapevo camminare a quel tempo, lei infatti guardava spesso il mio bacino inesistente. Con il tempo si affezionò a me, e, insieme alla sua medium di allora, mi aiutavano a camminare, Shinku mi faceva dormire nel suo scrigno e prendere il The con lei.
Io ero felice, ma ancora non sapevo cosa mi attendeva-
-Aspetta un attimo. Quindi, tu odi Shiku dopo tutto quello che ha fatto!?-
-Si. Ma non per questi fatti. Una notte sentì Shinku parlare alla sua medium di un certo Gioco di Alice.
A quel tempo lei e Souseiseki erano nemiche e si affrontavano spesso, anche se contro la volontà di quella piagnona di Suiseiseki.
L'ultima notte di felicità per me, la vidi aprire un portale in uno specchio ed entrarci. Io, preoccupata per lei, la seguì e mi ritrovai in una bellissima ed enorme casa vittoriana. Era il mondo di Souseiseki. Il luogo che riflette il suo cuore. Lì vidi Shinku e una bambola dai capelli a caschetto e gli occhi bicromi combattere.
Chiesi loro di fermarsi e Souseiseki mi guardò, chiedendo alla mia quinta sorella chi fossi. Lei rispose che ero una sua cara amica. Ma io precisai di essere la prima Rozen maiden.
Non l'avessi mai fatto. Souseiseki brandì la sua arma, un paio di gigantesche cesoie da giardiniere, e si scagliò verso di me. Mi colpì all'altezza del bacino. Il mio vestito si lacerò e le mie gambe, così come la mia parte superiore, caddero a terra. La mia quarta sorella chiese spiegazioni a Shinku, e lei disse che io non ero una vera Rozen maiden, che non possedevo alcuna rosa mystica.
Questo, per me, fu peggio della morte, ma anche a questo ci sono andata molto vicino. Sotto di me si aprì un portale che cominciò a risucchiarmi.
Chiesi disperatamente aiuto a Shinku.
La implorai, ma lei rimase immobile. Io precipitai in un abisso e caddi sul fondo. Quando mi trovai lì, però, vidi mio Padre.
Lui aveva tra le mani una rosa mystica, la mia rosa mystica.
Quando me la donò, tutto sparì e mi ritrovai in una città in rovina e completamente buia.
Capì che si trattava del mio mondo. Ad un certo punto vidi un bagliore rosso e Shinku mi comparve davanti. Io la salutai e le mostrai la mia rosa mystica, felice, ma lei mi fissò e si disse che era impossibile che fossi ancora viva. Che non ero una Rozen maiden perché incompleta.
Io allora compresi che mi aveva sempre ritenuta inferiore e le urlai in faccia tutto il mio disprezzo. Dopodiché utilizzai le mie ali per colpirla.
Lei a quel tempo, appuntata al suo fiocco, aveva una spilla con il dipinto di nostro Padre, e io gliela presi.
Per fargliela pagare la strinsi così forte da mandarla in frantumi, lei si infuriò così tanto che mi urlò contro, mi disse che ero spazzatura, allora cominciai a combatterla, ma il giudice del Gioco di Alice, il demone Laplace, ci fece risprofondare nel nostro sonno incantato.
Da allora io odio Shinku con tutte le mie forze-
Ascolto quel racconto. Mi sento molto male per lei, ma so che lei non avrebbe mai accettato la mia compassione.
-Sai, io sono certo che tu abbia avuto un'esistenza difficile, ma credo tu sia degna di essere Alice esattamente come Shinku e le altre.
Io tengo molto ad Amu, la amo dal profondo, anche se so che lei non mi ricambia. Sono sicuro, però, che tu riuscirai ad incontrare tuo Padre, ed io ti aiuterò a farlo.
Sono certo che anche Amu lo farebbe se la sua bambola venisse battuta-
Lei mi guarda e torna nel suo scrigno, ma giurerei di aver visto un tenue sorriso sulle sue labbra.
Non ci bado e mi sdraio nel letto stringendo a me la mia Amu, giurando che, se Suigintou venisse sconfitta, io la aiuterei in ogni modo per far diventare Alice la sua bambola, e che la strapperò a Tadase.
Con questi pensieri mi addormento, pronto a tutto.
 
 
Angolo autori:
Blue: Mmmmmm....allora?
Harry: Capitolo ottimo. Modestamente l'ho fatto io con te. ;-)
Blue: Si, ma è una faticaccia correggerlo carino, sopratutto perché metti troppi punti!
Harry: Ma le storie a quattro mani sono così, non ti ricordi ?
Blue: Si, vero, gume. Comunque colpa mia se il capitolo è in ritardo, scusate! Scusami anche te Onii-tan! Gume!
Harry: Niente. Hai solo ritardato di cinque o sei mesi. Niente di grave. ;-p
Blue: Lo so, gume. Senti, ora posto, quindi, diciamolo insieme, dai, "Alla prossima", insieme ho detto!
Harry: Come facciamo a dirlo insieme se siamo in due posti completamente diversi? *si batte la mano sulla faccia*
Blue: Così:
Blue/Harry: Alla prossima, ciao!

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Storia dell'incanto del violino ***


Storia dell'incanto del violino
 
Kukai POV
Io e i miei amici ce ne torniamo ognuno a casa propria.
Una volta arrivato Kanaria mi guarda per poi chiedermi una cosa che mi sembra ovvia.
-Kukai, posso girare un po' per casa kashira?-
-Certo Kana-
Dico io tranquillo, ma la mia tranquillità svanisce in un lampo. In casa ci sono i miei genitori.
Cerco di fermare Kana, ma lei è già uscita dalla mia stanza.
La rincorro per tutte le scale, ma fa comparire un parasole giallo e prende a svolazzare per la casa.
-Aspetta Kana. Se i miei genitori ti vedono non so cosa potremmo dire o fare-
-Ok kashira-.
Torniamo entrambi nella mia stanza e guardo Kana.
-Senti Kana, tu cosa intendi fare nel Gioco di Alice?-
-Semplice. Spierò tutte le mie sorelle e scoprirò le loro abitudini e i loro punti deboli Kashira. Poi, le prenderò alla sprovvista con un massiccio attacco a sorpresa e poi...e poi...-
-Dì la verità, Kana. Tu non vuoi sul serio prendere le rose mystiche di Suigintou, Suiseiseki, Souseiseki, Shinku, Hina ichigo e Kirakishou, vero?-
Lei sospira rassegnata e mi fissa.
-Hai ragione kashira. Io non voglio perderle kashira. Il problema è che non voglio neanche separarmi dal mio medium kashira. Tu sei simpatico, allegro, gentile e pronto a rassicurarmi kashira. Mi è già successo di perdere una medium per colpa del gioco kashira-
-Davvero?-
-Si. Si chiamava Monroe. Era americana. Quando mi svegliai in casa sua, lei mi sorrise e mi abbracciò. Lei non aveva mai avuto figli, e, per questo, si prendeva cura di me con molta dolcezza e amore. Io intanto, da parte mia, rendevo le sue giornate divertenti e allegre. La facevo divertire. Suonavo il violino per lei e la aiutavo a cucinare i dolci che vendeva in un negozio vicino a casa nostra. Monroe era dolcissima, le volevo bene come se fosse davvero mia madre kashira. Ma dopo qualche tempo la mia medium cominciò a soffrire di una forte tosse kashira. Lì per lì non ci facemmo molto caso. Ma dopo un po' andò da un medico e scoprì che stava morendo kashira. Non mi disse niente per non farmi preoccupare, ma molto presto i suoi sintomi si aggravarono kashira. Oltre alla tosse, aveva anche perso l'appetito ed era molto dimagrita e poi soffriva di frequenti febbri kashira. Io tentai in ogni modo di aiutarla. Attinsi a tutto il potere della mia rosa mystica, anche se contro il suo volere, per aiutarla kashira. Per un po' di tempo sembrò funzionare kashira. Ero molto felice per questo kashira, e anche lei lo sembrava kashira. Ma purtroppo non era così. Anche se si sforzava di apparire allegra come era sempre stata kashira, si vedeva che non era più quella di una volta, le sue condizioni si erano aggravate ancora di più kashira. Io me ne accorsi e provai ancora ad utilizzare la mia rosa mystica. Ci provai per molti giorni. Non mi fermavo mai, non prendevo neppure una stilla della sua energia, anzi, le donavo la mia kashira. Non mi interessava che avrei potuto perdere la mia rosa mystica, avrei preferito mille volte che questo succedesse piuttosto di vedere la mia adorata Monroe cadere tra le braccia della morte kashira-
Kana, sei così dolce. Ma, cosa è accaduto dopo?-
-Grazie ai poteri della mia rosa mystica, Monroe aveva cominciato a rinforzarsi kashira. Ma, ad un certo punto, si scatenò un terribile terremoto. Io fui costretta ad abbandonare Monroe per bloccarlo. Riuscì a fermarlo, ma dovetti  utilizzare l'energia della mia medium perché le avevo donato quasi tutto il mio potere kashira. Purtroppo lei era troppo debole per resistere kashira. Quando ritornai nella nostra casa la trovai nel suo letto, in fin di vita kashira.
 
Inizio flashback. Kanaria POV
 
Entrai nella camera di Monroe, preoccupata all'inverosimile, ma cercai comunque di non far preoccupare la mia medium.
-Ho una bellissima notizia da darti kashira. Ho bloccato il terremoto kashira. Sono riuscita a salvare la città kashira-
Dissi allegra avvicinandomi al suo letto. Ma mi attendeva una brutta sorpresa. Quando arrivai davanti al letto la trovai pallidissima e fredda.
Kanaria-
-Monroe. Non stai ancora bene kashira?-
-La mia vita sta per volgere al termine-
-Cosa kashira?-
-Carissima Kanaria, sei stata molto premurosa con me. Ti ringrazio tanto-
L'anziana donna mi diede la mano e io glie la strinsi.
-Ti prego, rimani con me kashira. Farò tutto quello che vorrai kashira. Non abbandonarmi kashira-
-Sei una bambolina affettuosa. Vorrei con tutto il cuore restare con te, ma temo non sia possibile. Veglierò per sempre su di te, Kanaria- Disse la mia medium prima di spirare.
-Monroeeeee. Monroe, ti prego kashira-
Urlai. Tentai di risvegliarla con il potere della mia rosa mystica, ma fu tutto inutile.
-Monroe, ti prego riprenditi kashira. Ti prego kashira! Non lasciarmi-
Vidi che il mio tentativo era inutile e smise di provarci.
-Nooo! Monroe. Ti prego. Monroe! Torna da me kashira-
 
Fine flashback Kukai POV
 
Vedo la mia bambola scoppiare in lacrime e l'abbraccio cominciando a piangere con lei.
-Mi dispiace moltissimo Kana. Ti prometto che questa volta non succederà niente di male. Non permetterò che accada nulla né a te, né ai miei amici, né a me stesso. Mi impegnerò per evitarlo con tutte le mie forze-
Le dico io. Lei sorrise e si calma.
Io, per farle passare la malinconia, mi lancio in una sfrenata gara di barzellette con lei. Io sono un ottimo comico. Ma lei è di tutt'altro livello. Mi fa ridere così tanto che temo di morire soffocato.
Dopo un po' ci addormentiamo insieme e con il sorriso sulle labbra, convinti che nessuno ci separerà mai.
 
Angolo autori:
Blue: *si prostra davanti a tutti i lettori e ad Harry* Scusatemi, scusami onii-tan! La scuola mi ha impegnata come una dannata! Io non ci credo, manco fossimo all'inferno dove le anime devono patire punizioni eterne, è inaccettabile darci da studiare così tanto!
Questo capitolo -come quello precedente e i prossimi- l'ha scritto Harry, io l'ho corretto e migliorato, spero vi piaccia. *spunta Harry da dietro Blue con una faccia assassina* Non uccidermi!
Harry: Stai scherzando spero. Qualche altro mese e i nostri lettori ci avrebbero spennati vivi oppure ci avrebbero rinchiusi nelle camere di tortura!
Blue: Bhe, ecco.....no? Se mi uccidi io non posso più continuare nessuna storia e finire questa, pensaci bene *ti fa la linguaccia e la fa anche ai lettori*
Harry: E chi ti dice che non abbia una sostituta? *Sorriso maligno*
Blue: Nooooo! Crudele!
E le altre mie storie? Nessuno ha la passward del mio account ed è vietato riprodurle identiche.
Ira basta litigare, fammi finire un altro mio cap! (in verità è xke mio fratello vuole il PC e se in 10 minuti non finisco non posto un cavolo)
Harry: Ok. Ma scherzavo.
Blue:Dai, salutiamo:
Blue/Harry: Ciao a tutti, alla prossima (se Blue si sbriga! XD)
 

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Storia dell'annaffiatoio gemello ***


Storia dell'annaffiatoio gemello
 
Rima POV
 
Dopo aver parlato con tutte e sette le bambole, ognuno di noi è tornato a casa propria. Io, con quell'esaurita della mia rozen, sono entrata in casa, ma c'erano i miei genitori. Come al solito litigavano senza esclusione di colpi, quindi sono passata con Suiseiseki in braccio senza essere minimamente degnata d'interesse. Quando sono entrata in camera mia, sono letteralmente piombata sul letto.
-Maledizione! Non potrebbero finirla di litigare per due minuti!? Ma perché Kusukusu è sparita!? Era l'unica che riusciva a farmi sorridere. Ora invece sono da sola in questa situazione, per usare un eufemismo, orrenda-
-Ma perché litigano così desu? –
-Io sono stata rapita qualche anno fa e loro hanno cominciato ad accusarsi a vicenda, ora io vivo così, ma ormai ci sono abituata-
-Io spero di non litigare mai così con Souseiseki desu-
-Ti capisco. Io vorrei solo che la piantassero-
-Già. Anche io vorrei che Souseiseki la smettesse di impegnarsi tanto nel gioco di Alice desu-
-Spiegati meglio-
-Beh, quando Shinku incontrò Suigintou anche io e lei eravamo sveglie desu. Ma lei era ossessionata dall'idea di sconfiggere Shinku desu. Lei è sempre stata la più ansiosa di partecipare al gioco desu. Ma non per cattiveria, per senso del dovere desu. Comunque, ogni volta che ne aveva la possibilità si incontrava con Shinku per combattere desu. Ma io mi intromisi più volte, fermandole desu. Finché lei non mi lasciò indietro desu. Io tornai a casa nostra desu, ma lì scoprì che il nostro padrone di quel periodo aveva ordinato a Souseiseki di battere Shinku desu. Lui voleva che la mia gemella diventasse Alice desu. Anche se aveva sancito un contratto anche con me desu, lui sapeva che io consideravo, e considero tutt'ora, il gioco di Alice un combattimento inutile desu. Per questo lo chiese a Souseiseki desu. Io le chiesi subito spiegazioni, ma lei si rifiutò di darmele desu. Quindi origliai le loro discussioni desu. Scoprì che il nostro padrone voleva vendicarsi desu, di suo fratello desu. Anche loro erano gemelli, ma non si amavano affatto desu. Anzi, quel padrone voleva utilizzare il potere di Souseiseki, mischiato al mio e a quello della rosa mystica di Shinku, per tormentare il gemello fino a spingerlo al suicidio desu. Io tentai di dissuadere mia sorella da quell'idea folle, ma non ci riuscì desu. Lei, come per me, ci tiene alla mia felicità desu. Allora decisi di non lasciarla mai sola desu, pur di impedirle di macchiarsi di un crimine orribile desu. Litigammo spesso per questo motivo desu, ma non sapevamo che quello era solo l'inizio desu. I due fratelli si incontravano spesso desu. E l'argomento era sempre lo stesso desu. Il gemello di quella sottospecie di padrone voleva che lui gli cedesse me desu. Lui rifiutò e lo accusò più volte di aver distrutto la sua vita desu. Io e Souseiseki non capimmo cosa stava succedendo, ma io decisi di andare a parlare con il gemello del nostro padrone desu. Lui mi chiese di diventare la sua bambola desu. Rifiutai, ma chiesi comunque spiegazioni su quello che si erano detti desu. Lui mi disse che i loro genitori erano morti in un incidente in carrozza quando loro erano molto più giovani desu, e che suo fratello lo accusava ormai da anni di esserne l'artefice desu. Io e Souseiseki, che aveva chiesto delle delucidazioni al nostro padrone, ci raccontammo quello che ci avevano detto i due desu. Lei mi disse dell'incidente, ma mi raccontò che il padrone aveva visto suo fratello vicino alle ruote della carrozza poco prima del fatto desu. Non potendo essere sicura di quale delle due versioni dovessi fidarmi, decisi di cercare ancora nel passato del mio padrone desu. Intanto, Shinku e Suigintou vivevano insieme e diventavano amiche a pochi passi da noi desu. Ed io ero contenta per loro, anche se Suigintou non la conoscevo desu. Souseiseki continuò ad obbedire al padrone, ma io mi ripromisi di fare chiarezza e di allontanare sia me che lei da quell'uomo desu. Continuai a cercare, finché non trovai, in un vecchio volume, la data dell'incidente desu. Andando avanti scoprì, in un vecchio album di foto del padrone, che lui amava particolarmente i suoi genitori desu. Ma per il fratello non era così desu. Alla fine, anche se non so bene come, trovai la prova che cercavo desu. Ma non confermò che il mio padrone era un essere spregevole desu. La sua unica colpa era quella di avere un fratello orribile desu. Infatti, la prova era un testamento desu. Solo che in quest'ultimo il nome del gemello del padrone non compariva affatto desu, e questo fece scattare un campanello nella mia testa desu. Il padrone non era a conoscenza del documento desu. Quindi lui era stato raggirato dal gemello per avere una parte del patrimonio della loro famiglia desu. Corsi a dirlo a Souseiseki, ma non la trovai desu. Vidi solo il padrone sul letto desu. Ma era molto più pallido di prima desu. Capì che gli stavamo sottraendo troppa energia desu. Quindi stava andando in contro ad una morte certa desu. Poco dopo Souseiseki tornò desu. Capì che si era battuta con Shinku, ma non le chiesi nulla. Le spiegai la situazione del nostro padrone e la convinsi a lasciare nel suo letto, visto che spesso dormivamo con lui, due nostri simulacri desu. Dopo che l'avemmo fatto, sciogliemmo il contratto con lui e ci riaddormentammo desu-
Ho ascoltato tutta la sua storia. Ne sono rimasta decisamente scioccata. Anche se so che la gente sarebbe disposta a fare di tutto per il denaro, non posso credere che qualcuno arrivasse perfino ad uccidere la propria famiglia.
-Ma ora come sono i rapporti tra voi due gemelle? –
-Come desu? Oh! No, no. Andiamo assolutamente d'accordo desu. Non ci sono attriti o roba del genere tra di noi desu. Siamo profondamente diverse, ma ci vogliamo molto bene desu-
-Sai? Ora ho qualcuno con cui parlare e sfogarmi. Non sei poi così male, per essere una bambola isterica-
-Neanche tu sei tremenda come pensavo desu. Non sei quella tarda senza cervello che mi ero immaginata desu-
-Ok. Almeno quando ci sarai tu, non mi annoierò…un secondo, tarda senza cervello?! Come ti permetti?
-Hai la faccia da viziata! Ma ci puoi scommettere desu! –
Incredibile, ma vero, lei è quasi identica a Kusukusu. Molto allegra, pronta a scherzare e adora fare scherzi. A furia di chiacchierare è arrivata la notte.
-È ora di dormire-
-Di desu-
E così ci addormentiamo, insieme. Serene.
 
 
Angolo autori:
Blue: Mhn…continuo a trovare questi capitoli corti, mi spiace. Perché le storie delle Rozen non possono essere più lunghe?! Comunque…scusa per il ritardo nii!
Harry: Perché non si può essere molto logorroico. E poi, compensano la brevità dei capitoli con la lunghezza delle attese per averli. Non trovi? 😈
Blue: Sei cattivo! Uff però...la prossima volta cerco di aggiornare prima!
Harry: Lo so che la prossima volta aggiornerai prima. Soprattutto perché questa storia sta piacendo a molti. Ma non arrabbiarti nee. Io stavo scherzando.
Blue: Beh si...ovvio che piace a molti, si incentra su due anime/manga fatti dalle stesse mangaka e molto belli, solo che...io sono pigra e quindi aggiorno con lentezza! MA COME FATE AD ASPETTARE COSI' TANTO?! NON VI STANCATE MAI?! Siete degli angeli! Sopratutto tu nii!
Harry: Lo so. Mi mancano solo le ali. 😋
Blue: XD Tu sei incredibile! Seriamente! Una delle persone più buone e pazienti che conosca!
C'è da dire però che sei un angelo punk, no? Ahahah!
Harry: Beh...grazie. Ma perché proprio punk? 😂
Blue: Beh perché non è il tuo stile?
Harry: Sì giusto.
Blue: Non credi sia ora di finire l'angolo? Io devo aggiornare! Dai saluta con me!
Harry/Blue: Ok. Saluti da Harry e Blue(!)
Blue: Un po’ più di vivacità!
Harry: Ok. Vi salutiamo fino al prossimo capitolo, se Blue riuscirà a muoversi. Così va meglio?
Blue: Si va meglio! Ora saluto io e chiudo, ciao gente!!!

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3258419