Vivere per il mare

di michy15lol
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** immaginazione o realtà? ***
Capitolo 2: *** una lieta notizia inaspettata ***
Capitolo 3: *** il ragazzo delle mele ***



Capitolo 1
*** immaginazione o realtà? ***


capitolo 1


Eccolo. Lo sparo.                                                                                                                                                                                                                                          

John aveva dato il segnale. Era arrivata l’ora di assaltare il vascello...ero pronta e l’adrenalina scorreva nel mio corpo, uscii dalla cabina sguainando la mia pesante spada d’argento e corsi al suo fianco in tempo per vederlo accasciarsi a terra con il sangue rosso e dall’odore metallico che scorreva sulle assi di legno...
 

Mi chiamo Mary Isabelle Wilson e mio padre è il Colonnello Darryl Henry Wilson, circa due mesi fa ci trasferimmo dall’ Inghilterra per venire a vivere in Spagna. Certo qui il clima è più caldo e c’è il mare ma è difficile adattarsi e mi manca la vita in una città come era Londra ma che ci possiamo fare in fonda mio padre non poteva rifiutare questo nuovo prestigioso lavoro e poi mia madre non se la sentiva di restare a Londra con me e le mie sorelle lontana dal marito e credo anche dalle sue ricchezze. Mia madre Camille è una donna che ha sempre fatto grandi sacrifici per la famiglia quando era molto giovane e incontrò mio padre lui andò incontro a tutta la sua famiglia per poterla sposare poiché provenivano da classi sociali differenti. Comunque a casa la compagnia non mi manca dato che ho due sorelle maggiori Elaine e Juliet, Elaine è la più grande ma solo di pochi minuti rispetto a Juliet sono fisicamente identiche, stessi occhi azzurri stessi capelli biondo scuro e stessa corporatura magra anche se devo dire che sono un po’ basse, ma hanno due caratteri veramente opposti diciamo che sono la dimostrazione vivente del fatto che se sei bella la vita è più facile. Come sono io? Bhe non una bellezza mozzafiato ho lunghi capelli castano scuro che profumano di vaniglia e occhi verdi scuro nocciola all’ interno, si può dire che almeno sono alta.                                                                                    

In questa cittadina non c’è molto da fare passo per lo più le mie giornate a leggere e a dipingere sulla spiaggia come oggi; adoro la brezza mattutina che soffia da ovest e il sentire la sabbia fredda sotto i piedi, qui poco a poco l’inverno a ceduto il passo alla primavera e delle piccole foglioline stanno spuntando sui rami e dei piccoli fiorellini azzurri adornano il prato del giardino della Signora Pawell ecco cosa raffigurerà il mio dipinto di oggi!                                                                                                                                

Credo di essermi appisolata perché quando apro gli occhi è pomeriggio e i teneri raggi del sole mi riscaldano il viso, Nina la governante è venuta a cercarmi per andare a cena da Sindaco. Controvoglia raccolgo le mie cose e mi avvio verso casa quando però lanciando un ultima occhiata all’orizzonte mi sembra scorgere qualcosa...un veliero? No sembra più un vascello ma poi scompare e penso che forse sia stata la mia fervida immaginazione a dipingere all’orizzonte un vascello pirata.
 

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Capitolo 2
*** una lieta notizia inaspettata ***


Capitolo 2
La casa del Sindaco è molto grande e luminosa ed è a solo una via dalla nostra, per fortuna, perché credo che con questo corsetto e le scarpe alte non riuscirei a fare un altro metro prima di cadere a terra svenuta. Appena arriviamo sua moglie ci accoglie a braccia aperte; prima di entrare la mamma mi sistema dietro l’orecchio il boccolo che mi è caduto dall’acconciatura.
   -Benvenuti!!!- dice con voce squillante.
   -grazie dell’invito, avete una casa veramente bellissima- le risponde mia madre.
   - Entrate! Entrate! non vedo l’ora che sia il momento dell’annuncio- bisbiglia all’orecchio di mia madre la signora lasciandomi con la curiosità di quale annuncio stia parlando.
Appena la porta d’ingresso si chiude ci avviamo verso il salotto passando per il corridoio illuminato dalle grandi finestre e ci accomodiamo alla lunga tavola in mogano che ha quelle morbidissime sedie rivestite con fodera rossa.
Piano piano prendiamo tutti posto io i miei genitori e le mie sorelle insieme al sindaco la moglie e i due figli; uno di loro ha ricevuto la stessa promozione di mio padre per questo si sono trasferiti anche loro da Londra  insieme a noi.
Per tutta la sera non faccio altro che pensare a quello che avevo visto quel pomeriggio a quella bandiera nera sventolare all’orizzonte ma non do molto peso a questo, sono troppo concentrata a guardare di sfuggita il ragazzo dall’altra parte del tavolo Brian ho sempre avuto una cotta per lui sin da ragazzina e per un periodo anche lui ricambiava ma poi crescendo si è decisamente montato la testa ma non so i miei sentimenti per lui a volte tornano in superficie per caso. È uno di quei ragazzi veramente belli con i cappelli castano scurissimo gli occhi nocciola con delle chiazze arancioni e diciamo anche abbastanza muscoloso.                                                                                                                                                                                                                                                                     Mangiamo deliziosi pesci e frutti di mare sorseggiando vino rosso quando a metà della cena il padrone di casa batte con il coltello sul bicchiere e tutti si girano a guardarlo mentre si alza goffamente in piedi e si mette ritto per un annuncio:                                                                             
   - Alziamo tutti i calici per brindare a questo imminente lieto evento, in accordo tra le nostre due famiglie annuncio il futuro matrimonio tra mio figlio Brien David Morris e la bella Mary Isabelle Wilson e ora      brindiamo- sono confusa...la testa mi gira e il panico incomincia a salire, ma sta parlando di me? No è impossibile come hanno potuto farmi questo sposarmi con un uomo che non amo! No aspettate lui mi piace invece e una gioia repressa mi sale e a tal punto che un sorriso mi si stampa in viso tanto che quando riaffioro nella realtà mi rendo conto che lui mi sta osservando così fingendo indifferenza giro leggermente la testa di lato per vedere la sua espressione, ma non riesco a decifrarla, se devo indovinare direi che è un misto tra sorpresa felicità e frustrazione probabilmente dovuta al fatto che non aveva nessuna voglia di impegnarsi e di rinunciate alle mille ragazze che gli vengono dietro. Sono sicura se ci sposiamo mi metterà le corna.
Dopo cena tutti si congratulano e mi faccio un appunto mentale di chiedere spiegazioni ai miei genitori sul perché io non sapevo niente di questo matrimonio; sto a debita distanza da lui almeno fino a ora di tornare a casa quando, come dicono le buone maniere, cono costretta a salutarlo
   -Ciao- gli dico, che cosa stupida non poteva venirmi in mente altro!
   - Ciao dolcezza- sussurra lui...così giro i tacchi e me ne vado; il tragitto fino a casa è confuso e quando mi butto a letto la testa mi gira e i pensieri continuano a vorticare fino a che non mi addormento.

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Capitolo 3
*** il ragazzo delle mele ***


Capitolo 3
È ormai passata più di una settimana dall’annuncio del matrimonio e i preparativi mi stanno sfinendo, non immaginavo esistessero così tanti tipi di torte; stamattina ho la mattinata libera così sono andata fino giù in paese a fare un po’ di compere dalla vecchietta che vende frutta e verdura.                                                                        
Ha un che di rilassante passeggiare sui ciottoli scostanti della stradina illuminata dal sole mattutino e poi...Ahi!!!!!! mi giro di scatto perché credo di aver sbattuto contro qualcosa quando in realtà mi rendo conto che un ragazzo mi è venuto addosso, almeno credo sia un ragazzo, ha il viso coperto da una specie di mantello.                                                                                                                           -Mi scusi signorina...- dice e fa un piccolo gesto di scuse con la mano inclinando il capo. Non faccio in tempo a rispondergli che se né già andato, ma mentre mi giro riesco a intravedere sul suo viso  un sorriso compiaciuto e beffardo.                                                                                                                                                                              
Mi volto così per tornare verso casa quando mi accorgo che dal cestino della frutta mancano delle mele....deve essere stato quel ragazzo! Maledetto ladruncolo...

Con questi preparativi le giornata passano in fretta e ho molto poco tempo per me, oggi con la mamma siamo andate a scegliere il vestito per la cerimonia in grande stile che faremo nel giardino di casa nostra, adesso ho indosso un bel vestito color avorio con la gonna ampia e le maniche strette che terminano a sbuffo è una vera meraviglia pieno di luce e con pizzo ovunque quando sentiamo una botta no anzi un tonfo e il rumore di mille vetri andati in frantumi così incuriosite usciamo dal negozio e vediamo la gente riversa in strada che guarda impaurita e incuriosita verso il mare dove le flotte della marina hanno ordinato di fare il fuoco e i cannoni tuonano contro dei vascelli uno grande con enormi vele nere e le altre molto più piccole rispondono al fuoco. Pirati! Grida qualcuno e nel frastuono che segue mia madre mi prende per il braccio e mi trascina verso casa con ancora il vestito addosso, le ore seguenti sono veramente lunghe.                                                                                         Aspettiamo a casa che nostro padre torni angosciate dal fatto che lui si trovasse in prima linea su quelle navi della marina e le mie sorelle a casa della nostra insegnante privata giù al molo.

Quando finalmente vediamo la carrozza avvicinarci a casa tiriamo un sospiro di sollievo ma solo per cadere nel panico un minuto dopo quando mio padre scende sanguinante da un braccio, la mamma si precipita a prendere delle bende e dell’acqua calda.                                                                                                                                  
-Cosa ti è successo? Abbiamo sentito i cannoni - gli chiede appena entra e lo aiuta a sedersi e togliersi la giacca per curare la ferita – e dove sono le nostre figlie?!- continua.                                          
-I pirati...si sono insinuati dall’interno, tempo fa avevamo fatto un avvistamento di una barca pirata ma pensavamo fosse solo un episodio isolato invece.... sono ovunque decine di navi attraversano lo stretto è come se avessero scelto la nostra città come punto di raccolta.-  ha una attimo di esitazione poi dice – il molo è stato preso senza che noi ce ne rendessimo conto mi sono subito precipitato a casa della signora Rupert ma era vuota... le ho cercate dappertutto e alla fine ho trovato Juliet e la signora Rupert nascoste nella bottega del fornaio con lui e la sua famiglia... i pirati avevano saccheggiato tutto ed Elaine è stata rapita.-  ancora prima che mio padre finisca di raccontare mia madre scoppia a piangere consapevole quanto noi delle sue parole, ad un tratto comincio a ripensare a quello che ha appena detto e un immagine mi passa davanti agli occhi, un volto, il ragazzo giù vicino al molo e le mele che mi ha rubato. Tutto quello che riesco a pensare è che non posso perdere mia sorella devo salvarla.  
 

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