two sides of the same story

di fearlvess
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Bones. ***
Capitolo 2: *** Booth. ***



Capitolo 1
*** Bones. ***


 
Sono passati quasi 9 giorni dalla morte del mio partner, l'Agente Speciale Seeley Booth.
Da quel giorno non ho quasi più lasciato il Jeffersonian.
Non ne sento il bisogno, senza Booth non ho niente da fare se non lavorare, e non ho nessuna voglia di uscire con qualcuno che non sia lui.
Non posso rimpiazzarlo: ormai Booth è diventato parte di me, e senza di lui sono una persona solo a metà, ovviamente non in senso letterale.
So che, razionalmente parlando, dovrei lasciarlo andare, in modo che, come lui avrebbe detto, "possa riposare in pace insieme al Signore" e cose così, ma so benissimo che dopo la morte non c'è assolutamente niente, se non una bara e anni di decomposizione.
Angela mi lancia sguardi preoccupati, e tenta di farmi parlare di lui, anche se non credo che serva a qualcosa: ormai è morto e non ci si può più fare niente.
Una sera, Sweets, viene a trovarmi al Jeffersonian.
Non ho mai creduto nella psicologia e neanche Booth ci credeva, e io come lui, non ho mai preso sul serio Sweets: Booth lo chiamava "pulcino".
Continua a tornare, nei miei pensieri, nei ricordi, persino nei gesti di tutti i giorni.
Comunque Sweets mi raggiunge nel mio ufficio e si siede accanto a me, sul piccolo divano.
"Brennan, penso che ti farebbe bene parlare con me. In quanto psicologo penso che potrei aiutarti a elaborare il lutto per la morte dell'Agente Booth, so quanto eravate uniti" continuava a guardarmi fisso negli occhi, e quell'ultima frase mi fa scattare: "Tu non sai un bel niente di me e Booth, sei qui da pochi mesi e già pretendi di conoscerci? Tu non sai niente di ciò che abbiamo affrontato insieme e di ciò che abbiamo superato e ciò che lui mi ha insegnato... Non sai niente! Non venire qui a dirmi che vuoi aiutarmi perché non sai niente di noi due! E mai ci conoscerai quanto basta per venire qui a dirmi che vuoi aiutarmi a superare il lutto, perché il lutto per una persona così importante nella vita non puoi superarlo! E ora vattene dal mio laboratorio!" Dopo questo urlo liberatorio, mi sento vuota esattamente come il giorno dopo la sua morte.
Comincio a piangere, piangere come ho fatto solo poche volte nella mia vita, e non mi interessa se c'è "pulcino" a guardare ogni mia mossa, non mi interessa niente, perché lui è morto e io ho tutto il diritto di piangere.
Mi accorgo solo dopo cinque minuti buoni che Sweets si è avvicinato e mi conforta con una mano sulla spalla.
Quando le lacrime sono finite e riesco a pensare razionalmente, mi accorgo che Sweets se ne è andato, e ora a ricordo, dicendo che ha "una cosa importantissima da fare" e io rimango sola, come sono sempre da quando Booth è morto.
Ricomincio a piangere, un pianto più devastante e sconsolato, perché sono sola e lui non c'è più e aveva giurato che non mi avrebbe mai lasciato indietro e invece è morto! 
Così comincio urlare a pieni polmoni: "Mi avevi promesso che non mi avresti mai lasciato indietro, invece lo hai fatto! Sei morto e mi hai lasciato qui sola a subirne le conseguenze! Me lo avevi promesso Booth!"
Subito sento delle braccia familiari che mi stringono e sciolgo appena l'abbraccio per accertare chi sia, anche se non ho bisogno di guardare: È Booth.
Continua ad abbracciarmi e a sussurrarmi all'orecchio: "Scusami Bones, ti prometto che non ti lascerò mai più indietro, te lo prometto Bones".
"Ma... ma tu sei morto, come fai ad essere qui? Io non capisco!" lo guardavo incredula, gli occhi ancora bagnati dalle lacrime.
"Ora non importa Bones, siamo qui e siamo una squadra, non ti lascerò più indietro".
In quel momento, dopo 9 giorni, mi sento completa.
 
 
heiii :)
Allora ultimamente sono fissata con Bones, che avevi sempre guardato ma mai sul serio.
Lo ho ripreso e che dire... mi sono innamorata di Brennan e Booth.
Ho deciso di descrivere lo stesso episodio sotto due punti di vista diversi.
Ovviamente l'inizio rispetta l'episodio originale, poi è tutta mia fantasia.
Per ora questa è la parte di Bones, il prossimo capitolo sarà la parte di Booth.
Spero vi piaccia :)   -ire🌸

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Capitolo 2
*** Booth. ***


 
Sono passati quasi 9 giorni da quando mi hanno sparato.
Da quando l'FBI ha deciso di usare quel colpo di pallottola come scusa per fingere la mia morte.
E so che dopo questo il mondo sarà migliore, almeno un po': grazie a questa finzione riusciremo a prendere un altro criminale.
L'unica cosa che mi manca è la mia collega: la Dottoressa Temperance Brennan.
L'ultima volta che l'ho vista lei era china su di me, a fare pressione sulla ferita causata da quella pallottola e mi diceva di rimanere con lei e che sarebbe andato tutto bene, e se lo diceva lei io ci credevo.
La cosa che mi rincuora è che lei lo sa, che io sono vivo: non credo che riuscirebbe a sopportare un'altra persona cara a lei che se ne va e la lascia indietro.
Anche perché gliel'ho promesso: non l'avrei mai lasciata indietro.
L'unica persona con cui posso parlare è Sweets: l'FBI ha girato la lista di chi avvisare in questi casi a lui, e quindi sa tutto.
Viene a trovarmi, soprattutto per raccontarmi che cosa succede alla mia squadra, e alla mia partner.
Una sera Sweets si presenta alla mia porta, sconvolto: "Booth, ho fatto un casino!" 
Lo faccio entrare e dopo che si è ripreso dalla corsa che presumo abbia fatto, comincia a parlare: "Io... Beh io non ho detto a Brennan che non eri morto davvero. Volevo solo fare un esperimento, vedere come reagiva...
 Ero sicuro che l'avrebbe superato un poco tempo e invece non fa altro che rimanere chiusa al Jeffersonian...
Sono appena andato da lei e mi ha urlato contro e poi ha cominciato a piangere e io non riuscivo a farla smettere... così sono venuto qui.
Ho fatto un casino, ma era solo un esperimento innocente Booth, non volevo fare niente di male...".
Già a metà discorso ero corso in camera a vestirmi e in pochi secondi avevo preso le chiavi della macchina.
Mi avvicino a Sweets: "Ti rendi conto di cosa diavolo hai fatto? Tu non sai niente di lei, come ti permetti di fare queste cose! Ha visto così tante persone che amava lasciarla indietro, pensavi davvero che si sarebbe ripresa? non sai nulla di lei, di noi, niente! Dimmi solo dov'è e poi esci di casa mia!".
"Pulcino" è davvero spaventato e per poco non mi spavento da solo: sono davvero fuori di me.
"È al Jeffersonian!"
Non mi fermo neanche a guardare se se ne va, due secondi e sono in macchina.
Viaggiando verso il Jeffersonian, mi chiedo come sia potuto accadere: come ci eravamo ritrovati così dipendenti l'uno dall'altra?
Non sono mai arrivato qui così velocemente, salgo le scale per andare da lei, dalla mia Bones.
E la trovo lì nel suo ufficio, come sempre.
Non ci penso due volte e corro ad abbracciarla, non mi ero reso conto di quanto mi fosse mancata nei 9 giorni precedenti finché non l'ho stretta a me.
"Scusami Bones, ti prometto che non ti lascerò mai più indietro, te lo prometto Bones", sono le prime parole che mi vengono in mente, e le più sincere che io abbia mai detto.
Lei alza lo sguardo per accertarsi che sia davvero io, ma dai suo occhi vedo che già lo aveva capito.
È confusa, la mia Bones e nei suoi occhi pieni di lacrime mi accorgo di quanto abbia sofferto.
"Ma... ma tu sei morto, come fai ad essere qui? Io non capisco!" continua a chiedermelo, ma io non le rispondo: la cosa più importante non è come, ma è lei, qui tra le mie braccia.
"Ora non importa Bones, siamo qui e siamo una squadra, non ti lascerò più indietro".
In quel momento, dopo 9 giorni senza di lei, mi accorgo di amarla.
 
hei :)
come promesso ecco qui lo stesso episodio, ma dal punto di vista del nostro caro Agente Booth.
Spero vi sia piaciuto leggere questi due "capitoli" tanto quanto a me è piaciuto scriverli!
Alla prossima!   -ire🌸
 

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