Amore proibito

di lilydreaming
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1° Capitolo ***
Capitolo 2: *** 2° Capitolo ***
Capitolo 3: *** 3° Capitolo ***
Capitolo 4: *** 4°Capitolo ***
Capitolo 5: *** 5°Capitolo ***
Capitolo 6: *** 6°Capitolo ***
Capitolo 7: *** 7° Capitolo ***
Capitolo 8: *** 8°Capitolo ***
Capitolo 9: *** 9°Capitolo ***



Capitolo 1
*** 1° Capitolo ***


Il giovane Edison Sweet Miller,unico erede della fortuna degli Sweet Miller. Passeggiava per le vie del paese. Salutando i passanti ,in particolare le giovani donzelle  che ridacchiavano alle sue occhiatine maliziose. Il ragazzo era in età da matrimonio, ma l’idea di legarsi a qualcuna “finche morte non vi separi “ non l’ho allettava.

“Edison!” una bambina di circa sette anni lo chiamò.
“Signorina Sarah!Non corra!”  Le disse la sua bambinaia  KT. KT era una ragazza  dalla carnagione scura  di  pressa poca della stessa età di Edison. La sua pelle non era scura come  gli uomini che  Edison aveva visto lavorare  nei campi   durante uno dei suoi viaggi all’estero con so padre, e proprio per questo che in  città si vociferava che la giovane era la figlia segreta di Robert Frobisher Smythe, suo  stesso padrone  che l’aveva accolta in casa  da  giovanissima come bambinaia  di sua figlia Sarah. Edison non aveva mai creduto a queste dicerie, perché  come suo padre gli diceva sempre : Robert è sempre stato un marito e un padre lodevole.
“Mi dispiace signor Edison, Sarah l’ha vista da lontano e le corsa incontro.”La bambinaia gli disse  mentre cercava di prendere fiato per la corsa fatta per raggiungere  la piccola Sarah.
“Non preoccuparti KT.”  Rispose  Eddie. Poi si accovacciò all’altezza di Sarah. “Vedo che hai una nuova bambola.”
“Si.”  Rispose orgogliosa la bambina stringendo la sua bambola.”E’ un regalo di papà, me l’ha portata dalla Francia.”
“oh davvero chèrie? “ Chiese il ragazzo.
“Cosa vuol dire chèrie?” Domandò la bambina confusa.
“Vuol dire  cara in francese.” Replicò Eddie.
 Sarah   si meravigliò  delle conoscenze  linguistiche del ragazzo.“Tu sai davvero  tutto Edison!”
“Ah ah  tu mi devi chiamare Eddie, d’accordo?” Ordinò Eddie a Sarah.
“D’accordo Eddie, ma tu non sposarti!”
“Certo che  no mia chèrie! Io sto aspettando che tu cresca, cosi sposo te!”
 A quelle parole gli occhi della piccola brillarono.” Allora io cercherò di crescere in fretta! Tu aspettami!”
“Per crescere in fretta bisogna mangiare signorina. Ora dobbiamo  ritornare a casa, è quasi ora di pranzo.”Le  disse KT.
Sarah fece il broncio.” Non possiamo restare qui un altro po’? 
“Vostra madre vi aspetta, una brava bambina non fa aspettare la propria madre.”Le rispose KT. “Con permesso  signor Edison.
 
Nel frattempo in casa Sweet Miller
 
Vuole  dell’altro zucchero signor Frobisher Smythe?” Gli domandò  la cameriera.
“No, grazie.” Rispose l’uomo
“E lei signore?” Chiese al suo padrone.
“Due zollette di zucchero  Trudy.”  Disse Eric Sweet.
Trudy versò le zollette richieste nella tazza  di tè. “ Posso fare altro per voi signore?”
“può andare Trudy.”
“Con permesso.” La cameriera si congedò
“Avete saputo la notizia?” Domandò Robert , una volta che Trudy si allontanò .
“Quale notizia?” Domandò  a sua volta Eric, ignaro della notizia che il suo amico poteva dirgli.
“Frederick Mercer  è stato arrestato.”  Proferì  Robert.
 Eric rimase  sbalordito dalla notizia.“oh cielo! E con quale accusa?”
“Per frode  e traffici illegali, almeno cosi ho sentito dire.” Affermò Robert incredulo anche lui.
“Sono del tutto accuse infondate, Frederick è un uomo che rispetta la legge.”
“Lo so  mio amico. E ora è il figlio maggiore  Charles ad occuparsi delle imprese Mercer.”
“E’ una buona cosa no? Charles ha l’età  giusta per dirigere un impresa del calibro di quella dei Mercer.”
“Sarà, ma è ancora inesperto.”
“Lo  siamo stati tutti in gioventù.” Borbottò Eric mentre bevve un sorso di tè
“Sono del tutto d’accordo con te. A proposito di gioventù, avete trovato una fidanzata per vostro figlio?” Domandò Robert
“Certo,  verrà  a  conoscere Edison  in tardo pomeriggio.” Rispose Eric
“Scommetto che la ricerca non sarà stata difficile,  Edison ha molto successo con le giovani.” Sostenne Robert
“Tutto merito della bellezza di sua madre, ha preso da lei.”
“Non ho dubbi, Elizabeth è una donna incantevole.”
“Già, sono  stato molto fortunato a sposarla.”
“Perdonate  la mia curiosità.. chi è la giovane  promessa sposa?”
“ E’ la figlia di un mio carissimo amico, una ragazza davvero deliziosa.”
“Edison accetterà sicuramente. Ho saputo che ha un debole per  le belle donzelle.”
Proprio in quel momento Eddie rincasò.

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Capitolo 2
*** 2° Capitolo ***


Mi ero dimenticata di dirvi che questa fanfiction è stata ispirata da un'altra fanfiction.
Buona lettura 
Sibuna <3
Ad un minimo di tre recensioni posterò il  prossimo capitolo.
Non possego House of Anubis






“Robert!Non mi aspettavo una vostra visita.”Affermò Eddie.
“Sono venuto per parlare di alcuni affari con vostro padre.” Disse Robert
“Non volevo disturbarvi, tolgo  immediatamente il disturbo.” Si scusò il giovane
“Nessun disturbo. Stavo per andarmene. Chiarì Robert .”  Poi si rivolse ad Eric.” Riprenderemo l’incontro domani mattina.”
“Ovviamente, dobbiamo discutere di alcuni affari molto importanti.”Disse Eric
 
“Questa è la cucina. Qui è dove  lavorerai, ma non preoccuparti non starai  sempre  qui dentro.”Disse  Trudy  ridacchiando, mentre  istruiva la nuova cameriera  sulle sue mansioni.
“Ho capito.” Rispose la giovane
“Bene. Puoi iniziare a servire il pranzo.” Le ordinò Trudy
Nella sala da pranzo
“Edison  devo parlarti di una cosa.” Annunciò Eric
“Cosa padre?” Domandò  Eddie.
“Questo  pomeriggio verrà a farci visita la tua fidanzata.” Lo informò  suo padre.
Eddie strabuzzò  gli occhi a quella notizia.” Credo di non aver capito padre, potrebbe ripetere per cortesia?”
“Credo che tu abbia capito perfettamente  figliolo.”Ribatte Eric.
“ Avete deciso con chi devo sposarmi!” Gridò Eddie contrariato.
“Modera i termini Edison! Cosi ho deciso!”Gridò a sua volta Eric.
“Madre vi prego  ditegli che questa è una pessima idea.” Disse Eddie.
“Vedrai che ti piacerà  la tua fidanzata.” Rispose Elizabeth, madre di Eddie.
 Eddie alzò la voce.“Siete d’accordo anche voi con questa farsa?! Incredibile madre..” 
“E’ una ragazza cosi affabile,  istruita. Parlava correttamente cinque lingue. Perché  sei cosi contrariato caro?” Gli domandò  sua madre.
“Potrebbe parlare anche una lingua morta, ma non è questo il punto. Io non voglio sposare   una sconosciuta!” Eddie si alzò da tavola.”Scusate ma ho perso l’appetito.” Cosi dicendo lasciò il tavolo da pranzo.
Elizabeth cercò di tranquillizzare il marito.“Dagli tempo caro, deve solo abituarsi all’idea.”
 Eddie indignato andò in cucina, la storia della perdita di appetito era falsa, ma non gli andava di pranzare con i suoi genitori.
“Cos’è quel muso lungo?”  Gli domandò Trudy. Trudy era una seconda madre per Eddie, visto che l’aveva cresciuto.
“Non  avete saputo? A quanto pare mi sposo!” Rispose Eddie con fingendo di essere entusiasta.
“Oh ma è fantastico! Chi è la fortunata?” Esplose entusiasta  Trudy non capendo  la  vena di sarcasmo del giovane.
“Trudy io non so chi sia. L’ha deciso tutto mio padre, e per favore Trudy  non dite che alle fine  mi ricrederò.”
 Trudy cercò di rincuorarlo.“Mi dispiace , vedrà che la vostra fidanzata  sarà bellissima.”
“Potrebbe  essere anche l’incarnazione della Dea venere, ciò non toglie  che io non la sposerò, ne ora ne mai.” Dichiarò Eddie. Non aveva intenzione di sposare nessuna.
“Oh perché non si trova un’altra fidanzata, qualcuna che piaccia a lei, e che potrebbe piacere anche alla vostra famiglia, magari vostro padre sarà più propenso a farvi sposare  una donna  che piaccia entrambe.” Gli suggerì  Trudy
“Un’altra fidanzata eh? Interessante.” Disse Eddie  con tono malizioso.
 La governante  capì subito le intenzioni  del ragazzo, cosi cercò di avvertilo.“Una fidanzata signorino, no un amante  una concubina o chi so io.”
“Certo una fidanzata.” Replicò il ragazzo.
“Signorino non faccia arrabbiare suo padre, sa che non è un bene per la sua salute.” Lo scongiurò  la  donna.
“Ho mai fatto arrabbiare mio padre?” Domandò Eddie.
 Trudy  cambiò argomento, non volendo rispondere male  al ragazzo.“E’ meglio che ritorni alle mie faccende domestiche. Lei faccia il bravo.”
Un rumore si sentì dalla cucina, la nuova cameriera aveva fatto cadere alcuni   utensili sul pavimento.
 Senza far rumore  Eddie entrò in cucina.  La nuova cameriera era intenta  a sbucciare  delle  patate.
Eddie la vide solo di spalle, ma solo vedendola da quel lato attirò le attenzioni del giovane.
“Accidenti!” Imprecò la giovane quando si taglio con il coltello.
Eddie le si avvicinò da dietro circondandole  la vita con le mani.” Questo è un arnese pericoloso, è meglio che lasci fare a qualcun altro.”
La cameriera si  ritrovo due mani sconosciute intorno alla sua vita e temendo il peggio si voltò di scatto e buttò al mal capitato dell’acqua  trovata in un vaso di fiori appoggiato sul tavolo.
“Patricia!” L’ammonì Trudy. 

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Capitolo 3
*** 3° Capitolo ***


Grazie a chi ha commentato i primi due capitoli, vi adoro <3
Non era del tutto convinta di questa fanfiction, ma i vostri commenti  mi fanno pensare che alla fine è stata una buona idea.




“Patricia cosa hai fatto? Lui è signorino Edison, il figlio del signor Sweet Miller” La rimproverò Trudy
“ Trudy potreste non chiamarmi signorino davanti ad una ragazza.” Chiese Eddie.
“Questo non gli da il consenso di molestarmi!”Sbraitò Patricia.
“Non la stavo molestando.” Cerco di difendersi Eddie.
“Oh  le sue mani sono accidentalmente  cadute intorno alla mia vita.. maiale!” Sbraitò  Patricia.
“Patricia!Chiedi scusa al signorino..” Trudy si corresse quando vide l’occhiataccia che le aveva inviato Eddie.” Al signor Edison.”
“Mi dispiace che lei sia un maiale.”  Sostenne  la ragazza.
 Trudy rimproverò nuovamente la ragazza.“Patricia!”
Eddie rise di giusto.” Va tutto bene Trudy.Non sapevo  che assumessimo cameriere di carattere.”
“Ed io non sapevo che dovevo passare la supervisione dei miei superiori per poter lavorare in questa casa.” Ribatte la nuova assunta.
“Signorina non sia cosi insolente!” Disse Trudy
“Trudy non è un problema,  finalmente qualcuno che possa tenermi  testa.” Affermò Eddie.
“Ma..” Iniziò Trudy.
“Niente ma.” Rispose il giovane.
“ Se la mia presenza non è indispensabile io andrei.” Chiese Patricia.
Eddie le fece cenno di andarsene.
Patricia fece un inchino.” Con permesso.”
“Come avete detto che si chiama?” Domandò  Eddie  interessato.
“Il suo nome  è Patricia. Dovete scusarla, ha un temperamento un po’  troppo vivace.” Lo informò Trudy.
“Patricia? Mi piace..” Disse Eddie con un ghigno.
La  governante incrociò le braccia la petto.” Edison non faccia niente di irresponsabile. “
“Trudy  Trudy..  perché  siete cosi diffidente nei miei confronti?” La canzonò Eddie.
“Non è diffidenza.. è solo che.. non dite che non vi avevo avvertito!” Disse Trudy puntandogli il dito.
“Avvertito di cosa?”Chiese Eddie.
“Di non cercare di sedurre quella povera ragazza, solo per dispetto a vostro padre.” Rispose la donna.
 
 


Patricia passeggiò per i giardini della residenza. Quel presuntuoso figlio di papà  le aveva fatto venire un nervoso. Come si permetteva di metterle le mani addosso solo perché è il  figlio del suo padrone?
Persa nei suoi pensieri non si accorse di qualcuno che la chiamava.
“Salve! Tu devi essere la nuova cameriera.” Le chiese un ragazzino dalla pelle scura .
“Si.” Rispose Patricia.
“Io sono Alfred, ma mi puoi chiamare Alfie. Sono il giardiniere degli Sweet Miller.”  Disse il ragazzo.
“Sono Patricia, cameriera  che è stata appena molestata dal figlio di papà.” Rispose Patricia.
Alfie rimase allibito dalle parole della ragazza.“Parli di Eddie? Non farebbe mai una cosa del genere!”
“Si lui, a quanto pare non sa mettere le mani a posto.”Sostenne Patricia.
“ Conosco Eddie, e non metterebbe mai volontariamente le mani addosso ad una ragazza.” Ribatte convinto l’altro.
“Sembra che tu abbia un grande rispetto per lui.” Affermò Patricia.
“Ed è cosi. Se non fosse stato per Eddie , in questo momento sarei  per strada a mendicare, cosi i miei genitori. E’ stato grazie a lui che i miei genitori lavorano.” Le raccontò Alfie.
 Patricia rimase sbalordita delle parole del ragazzo, che era cosi devoto  al suo  padrone. “Oh..”
 Alfie continuò.“Sono solo un ragazzino, ma mi ha dato un lavoro. Non  guadagnerò  molto, ma è comunque un lavoro onesto.”
“Non l’avrei pensato.. sembra cosi presuntuoso e arrogante.” Disse Patricia.
“Fa tutti questa impressione  quando lo si incontra per la prima volta, ma Eddie è davvero un bravo ragazzo.” Sostenne Alfie.
 
 Intano una  carrozza  viaggiava, e al suo interno era in atto un conversazione
“Padre ?”Domandò una giovane donna
“Si figliola?” Le chiese a sua volta il padre delle giovane.
“Non vorrei mancarvi di rispetto, ma questo matrimonio è davvero necessario?”  Domandò la fanciulla.
“E’ per il tuo bene, e per quello della famiglia.” Rispose il padre.
“Non sono contraria al matrimonio, ma avrei preferito scegliere io stessa il mio futuro consorte .”Chiarì la ragazza.
“ Il vostro futuro marito è un buon partito, il meglio del meglio, ed io voglio solo il meglio per voi mia cara.” La informò il padre.
“Io non ne dubiterei mai padre.” Disse la ragazza. 


Per una questione di trama  ho modificato l'età di alcuni personaggi.
Alfie è più piccolo rispetto a Eddie e Patricia. Diciamo che è l'Alfie della prima stagione
Eddie e Patricia hanno più o meno sui 18- 20 anni.
Chi indovina chi è la " sposa" riceverà una batteria di pentole in regalo! Scherzo xD  ma mi piacerebbe se provasse a indovinare.
xoxo  lilydreaming

 

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Capitolo 4
*** 4°Capitolo ***





Eccomi qui con il quarto capitolo. Voglio ringraziare Sweet_kimberly e Flaqui e Negri per aver recensito i capitoli precedenti. Grazie di cuore.
Non posseggo House of Anubis.

lilydreaming 



Patricia era impegnata nelle faccende di casa, Trudy l’aveva messa a lavorare fin da subito. Quando..
“Patricia posso parlarvi?” Domandò  Eddie.
“E’  davvero necessario? Un momento come fate sapere il mio nome?” Rispose Patricia.
“E’ stata Trudy a dirmelo, e comunque sì, è necessario.”Ribatté  il giovane.
 La giovane cameriera diede risposta.“Non è necessario per me, almeno che non vogliate ordinarmi qualcosa.”
“Se la mettete in questo modo..vi ordino di parlare con me.”Le disse Eddie.
“Bene!”Disse Patricia, sapendo di non avere scelta.
“Lo so che sono partito con il piede sbagliato.” Iniziò Eddie.
“Diciamo che è partito con le mani sbagliate.”Proferì Patricia.
Eddie roteò gli occhi.” Voi portate sempre cosi tanto rancore?”
“Mi avete messo le mani addosso! Che cosa volete che facessi?  Sottomettermi a voi? Sarò anche una cameriera, ma non sono stupida!”Inveì la ragazza.
Il ragazzo mise le mani davanti a se in segno di resa.” Calma calma. Vi chiedo scusa,   quello che  vi ho fatto non giustifica le mie azioni,ma.”
“Per niente.” Lo interruppe Patricia.
“Voi  interrompete chiunque? Lasciatemi finire.”Le chiese  stizzito Eddie.
 Patricia sapeva che lui  aveva ragione.“Prego continuate.”
“Stavo dicendo.. ma magari potremmo ricominciare da capo.”  Le porse la mano.” Sono Edison  Sweet Miller, ma puoi chiamarmi Eddie.
Patricia rimase in mobile.” Andiamo.” Le disse Eddie. “E’ solo una stretta di mano.”
La giovane gliela strinse.”  Non pensare che io vi abbia già perdonato.”
“Posso attendere in eterno il vostro perdono.”Dichiarò Eddie.
“Le lusinghe non vi  porteranno da nessuna parte.”Affermò Patricia.
“ Dite?”Le domandò con un sorriso.
“Si. E ora devo tornare al mio lavoro, non vorrei essere licenziata  il mio primo giorno. Con permesso.” Lasciò la stanza, ma fece marcia indietro. “ Se vi azzardate a chiamarmi  Patty non risponderò delle mie azioni , e di certo non vi butterò dell’acqua su  quel vostro volto arrogante.”
Eddie sorrise,  conquistare  quella ragazza sarebbe stata un’impresa ardua, ma non si dava per vinto. In un modo o nell’altro sarebbe stata sua.
 
 
Quello stesso pomeriggio..
“Edison  gli ospiti sono arrivati.”Comunicò Elizabeth.
“Madre  sapete che sono contrario, sarebbe uno spreco di tempo incontrarli.” Le ricordò il figlio.
“Edison!” L o ammonì   suo padre. “E’ da maleducati non salutare gli ospiti, e non iniziare di nuovo con la storia di non volerti sposare, tu lo farai.”
“Vedo che non ho altra scelta.. la incontrerò.” Dichiarò il ragazzo
“Finalmente   ti sei arreso!”Disse suo padre.
“ Padre   ho detto che la incontrerò non che la sposerò.” Affermò  Eddie.
Eric si voltò verso la moglie, e  solo con il linguaggio del corpo le chiese.”Cosa ho sbagliato con lui?”
La moglie rispose scrollando le spalle.”Non  lo so caro, davvero non lo so.”
 
“Trudy chi sono quelle persone?” Domandò curiosa Patricia, quando vide delle persone entrare in casa.
“Sono la futura moglie del signor Edison e suo padre.”Le rispose Trudy mentre lavava dei piatti.
“ Eddie è impegnato?”Chiese scioccata la più giovane.
“Si. Il signor  Eric  gli ha da poco combinato un matrimonio.” La informò  Trudy.
Patricia ridacchio.” C’è ancora  chi si sposa con il matrimonio combinato?ahahah è ridicolo!”
“Patricia! Non c’è nulla da ridere! Un matrimonio è sempre una grande emozione.” L’ammonì  la donna.
“Oh si! Sto ridendo dall’emozione!” Disse  Patricia.
 Trudy mosse la testa in segno di resa. La ragazza era irrecuperabile.“Devi imparare un po’ le buone maniere signorina! Ora vai in soggiorno a servire il tè agli ospiti.”
 
“Stuart amico mio,come è andato il viaggio?”Domandò Eric, quando i suoi ospiti entrarono nella sua dimora.
“ Un po’ tortuoso, ma non male in fin dei conti.”Rispose l’uomo.
“Avete per caso preso una strada secondaria?”Gli chiese Il signor Sweet.
“Purtroppo si. C’è stata una frana che ha bloccato la via principale. Il nostro autista non poteva fare altrimenti. Mi scuso anche del nostro ritardo.” Asserì Stuart
Il signor Sweet lo scusò.“Non dovete scusarvi, di certo non è stata colpa vostra.”
“E’  tutta colpa del brutto tempaccio di questo paese.” Affermò l’altro.
“Chiedo scusa signor Sweet Miller dove è vostro  figlio?” Una fanciulla chiese.
“Edison è ancora nella sua camera a prepararsi, non voleva  di certo sfigurare con voi cara.” Rispose Eric.
 La ragazza imbarazzata  ribatté .“Questo sono vostre parole signore,  fin troppo lusinghiero nei miei confronti.”
“Ve li meritate cara.” Rispose a sua volta Eric.Poi vide suo figlio.”Oh ecco mio figlio. Edison  questa è la vostra  fidanzata ,la signorina Nina Martin.”
“Lieto di conoscervi signorina.”Disse Eddie.
“Il piacere è tutto mio.” Rispose Nina.
Nina era  una splendida fanciulla dai capelli biondi e dai lucenti occhi verdi,  era intelligente, garbata e soprattutto bellissima, ma di certo non aveva il fascino della moretta che aveva  colpito Eddie.No, era lontana anni luce.


 

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Capitolo 5
*** 5°Capitolo ***


Mi scuso di questo piccolo ritardo.
Ho scritto di fretta, e probabilmente sarà piena di errori... chiedo scusa per questo.
Il capitolo non è uno dei miei preferiti.Spero che almeno a voi piaccia.
E infine voglio ringraziare chi legge e commenta la mia ff. Vi adoro <3
Non posseggo House of Anubis


“Forse è meglio se lasciamo che i nostri figli si conoscano meglio.” Disse Stuart.
 Eric fu d’accordo.“Un ottima idea! Prego accomodiamoci nel mio ufficio.”
Quando i due giovani rimasero soli..
“Allora.” Iniziò Eddie in lieve imbarazzo.
“Non ho intenzione di sposarvi.” Dichiarò Nina.
Eddie tirò un sospirò  di sollievo.” Nemmeno io.”
“Sono felice che la pensiate allo stesso modo. Vedete c’è un’altra persona nel mio cuore.” Lo informò Nina.
“E perché non l’avete detto a vostro padre?”Domandò Eddie.
Nina si strinse nelle spalle.” Non volevo  dargli un dispiacere, sembra cosi  preso da questa nostra unione.”
“Volete passare il resto della vostra vita infelice, solo perché non volete dare un dispiacere a vostro padre?” Chiese Il ragazzo.
“Suppongo sia cosi.” Rispose Nina.
 “Il più grande dispiacere che potete dare a vostro padre è di farvi vedere infelice per il resto dei vostri giorni.” Le disse Eddie.
“ Quello che dite ha perfettamente senso..non l’aveva mai pensata in questo modo.” Sostenne Nina.
“Cosi..volete parlarmi di questa persona cara? Se non sono inopportuno.”  Domandò il ragazzo incuriosito.
Nina imbarazzata rispose.“ E’ carino, molto gentile, e quando è nervoso tende a balbettare, ma è questo che lo rende adorabile.”
“Lo amate?” La interrogò il giovane.
“Si.” Disse Nina.
“Beh ho puntato anch’io il mio occhio su qualcuna.” Affermò Eddie.
“Parlatemi di lei.” Chiese Nina spinta da una improvvisa curiosità.
“l’ho incontrata da poco,e non so niente di lei, ma..” iniziò Eddie.
Nina  lo interrupe.“Lei vi piace.”
“Già, anche se l’ho incontrata solo oggi.” Affermò il ragazzo.
“E non sapete se  quello che provate è amore o una semplice attrazione.”  Finì Nina per lui.
“Avete  capito perfettamente il problema.”Proferì Eddie.
“Parlatemi di lei, cosa vi ha attratto di lei.” Gli chiese Nina.
“Beh..”Iniziò Eddie, ma fu interrotto dall’arrivo di Patricia.
“Tè signori?” Domandò la cameriera.
“Sì,grazie.” Rispose Nina.
“Signor Edison?” Chiese Patricia.
“Credevo che fossimo d’accordo che  voi mi chiamaste  Eddie.”Affermò Eddie cercando si stuzzicarla.
“Vede signor Edison ho pensato che fosse stato inopportuno chiamarvi con il vostro diminutivo davanti alla vostra fidanzata.” Ribatté Patricia.
“E perché mai dovrebbe esserlo?”Domandò Eddie.
“A una donna non piace quando un’altra donna è in confidenza con il proprio fidanzato.” Gli rispose Patricia.
“Vi assicuro che la mia fidanzata non è gelosa se è questo che state insinuando.” La informò Eddie. “O per caso lo siete voi?” Aggiunse.
“Gelosa?  La vostra vita sentimentale non mi riguarda affatto.”Sostenne Patricia.
Eddie cercò nuovamente di punzecchiarla.“ E se invece vi riguardasse?”
 Patricia non volendogli  rispondere male   rispose.“Devo andare, Trudy mi sta chiamando.”
“Se la mia vista è buona  voi stavate flirtando con la vostra cameriera.”Affermò Nina che aveva osservato il piccolo siparietto tra i due sorseggiando il suo tè.
“Trovo divertente prenderla un po’ in giro.” Disse  Eddie.
“E’ lei la ragazza di cui parlavate?”Gli chiese Nina.
“Cosa ve lo fa pensare?”Domandò a sua volta il ragazzo.
Nina gli rispose .“Il modo in cui la guardavate, come un lupo osserva un agnellino, ma attento che con una ragazza del genere l’agnellino potreste diventare voi.”
“Direi più come il gatto con il topo.” Disse Eddie.
“Il gatto gioca con il topo, il vostro squadro su di lei era più come un leone che aspetta che la gazzella esca dal sua tana per poterla attaccare. Affermò Nina.
 Eddie  aggrottò la fronte.“Avete capito tutto da una semplice occhiata?”
“Sono una buona osservatrice.” Gli rispose  la ragazza.
“Direi anche troppa!” Esclamò Eddie.
Nina interrogò Eddie.“Allora cosa avete intenzione di fare con quella giovane?”
“Pensavo che vi fosse chiaro.” Rispose Eddie.
“Vorrei avere una vostra conferma. “ Ribatté Nina.
“Non so nemmeno io cosa voglio.”Dichiarò Eddie confuso.
“Beh sperando che quello che provate per quella ragazza non sia futile..”Cominciò Nina.
“Voi cosa?" Chiese Eddie non capendo dove volesse arrivare Nina.
“vi darò una mano a conquistarla.” Affermò Nina.
Eddie ne fu sbalordito.“Aiutarmi? Perché dovreste farlo?”
“Perché mi  è piaciuto il modo  in cui la guardavate.”Rispose semplicemente Nina.
 
Una volta che i Martin lasciarono la dimora Sweet Miller..
 
“Allora figliolo come andato l’incontro?”Chiese Eric a suo figlio.
“Diciamo che tra me e la signorina Nina si è creato un certo legame.”Asserì il giovane.
Durante il viaggio di ritorno a casa Nina  si  ricordò che aveva  già visto quella cameriera. La ragazza pensò e ripensò a dove poteva averla vista, proprio non riusciva a ricordare, ma era sicura che quella non era la prima volta che la vedeva. 


Piccolo quiz!
Perché Nina si ricorda di aver già visto Patricia?
Inviatemi le vostre teorie.
xoxo lilydreaming 
#OneMoreAnubisMystery mi raccomando twittatelo!





 

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Capitolo 6
*** 6°Capitolo ***


Sono in ritardissimo lo so! Non sapete cosa mi è successo! Ho avuto  un piccolo blocco, superato  questo blocco la mia tastiera ha deciso  di scioperare, e ho  dovuto  cambiarla, ma dopo  una settimana mi è arrivata quella nuova, in più  sono stata male. Insomma una serie  di piccoli contratempi che non mi hanno fatto scrivere -_-'  chiedo  scusa per gli eventuali  errori. 

Spero  vi piaccia!
<3 <3  







Nei giorni seguenti Eddie mise in atto uno dei consigli di Nina ovvero regalare dei fiori a Patricia.
“Hey Alfie vieni qui!” Eddie gli fece cenno di venire.
“Cosa c’è Eddie?” Domandò Alfie.
“Portami un mazzo dei fiori più belli che ci sono in giardino.” Gli ordinò Eddie.
“E’ un regalo per la vostra fidanzata?” Gli chiese Alfie.
“Diciamo di si. Mi raccomando che siano fiori belli.”Dichiarò Eddie.
“Non si preoccupi! Ha scelto la persona giusta.” Sostenne il più giovane.
Alfie andò immediatamente alla ricerca dei fiori più belli del giardino di casa  e contemporaneamente Patricia  scese le scale della dimora..
“Perché corri Alfie?”Gli chiese Patricia incuriosita.
“oh ciao Patricia!” Le  rispose Alfie.”Oh beh  Eddie mi ha chiesto di portargli i fiori più belli del giardino.”
“Perché?”Domandò la ragazza.
“Vuole regalargli  alla sua fidanzata, credo.” Alfie si strinse nelle spalle.” Non lo so.” Aggiunse alla fine.
“Che spilorcio, non vuole nemmeno spendere un centesimo per la sua fidanzata!”
“ I fiori di questo giardino sono i più  belli della città! E non lo dico perché li ho piantati io.”Dichiarò orgoglioso  il ragazzo.
“Sarà, ma è sempre uno spilorcio.” Ribatte la ragazza.
Mentre i due continuarono a chiacchierare un uomo si avvicinò alla tenuta , e guardando dall’alto in basso i due salì i gradini della dimora.
“Chi era quell’uomo?”Patricia chiese.
“Era Victor Rodenmaar  Senior è uno dei soci del signor Eric.” Le rispose Alfie
“Ha qualcosa di spaventoso..” Affermò Patricia.
Alfie  “Lo è! Mi guarda sempre dall’alto verso il basso come se fossi feccia.”
“Un tipo come lui guarderebbe l’intero mondo in quel mondo.” Asserì la giovane.
“ Ha pure un figlio, un bambino..”Disse  Alfie.
Patricia rimase sconvolta dalle parole di Alfie.“Ha un figlio?Povero bambino!”
“ Già!E povera anche sua moglie  misteriosamente scomparsa, si dice in giro che l’abbia uccisa lui perché avrebbe scoperto qualche sua attività illegale.”Proferì Alfie.
“Oh mio Dio! Sai mi sembra di conoscerlo.”Dichiarò Patricia.
“L’avrei visto nei tuoi incubi probabilmente.”Le disse Alfie.
“Non ho idea..” Rispose la ragazza.
 
In  seguito, dopo che  quell’uomo lasciò  la residenza, Eddie  insospettito decise di parlare con suo padre.
 
“Padre che ci faceva Victor senior qui.”Domandò  Eddie senza troppi giri di parole.
“E’ venuto per discutere di alcuni affari, nulla d’importante.” Rispose Eric, sistemando alcune scartoffie sulla sua scrivania.
“Non mi piace quell’uomo, lo sanno tutti che è coinvolto in qualche losco affare.”Riferì  Eddie.
Suo padre lo rimproverò.“Edison non accusare nessuno se non hai prove!”
“Non ho bisogno di prove, andiamo padre ha assassinato propria moglie!”Replicò il ragazzo.
“La signor Rodenmaar, riposi in pace  è  venuta mancare a causa di un attacco  di cuore, non per  omicidio.”Ribatté  Eric.
“Si attacco di cuore certo, ma se era in ottima salute!”Obiettò Eddie.
“Edison!” Suo padre lo sgridò nuovamente
Eddie ignorò il rimprovero, e disse a suo padre.“Padre è cosi! Lo sapete anche  voi!”
“Sono solo voci infondate, non dovresti crederci.”Lo  informò suo padre.
“Invece dovreste crederci padre. State attento a quell’uomo.”Ribatté  Eddie.
 
Una volta  calato il sole  Eddie  si recò  in cucina per  porgere a Patricia un bellissimo  mazzo  di fiori,  fiori  che la ragazza non accettò con molto garbo.
“e questi cosa sarebbero?”Domandò  Patricia
“Sono fiori, non si vede?”Le disse Eddie.
“So che cosa sono, non sono diventata cieca.”Replicò  Patricia.
“Se sapete cosa sono, allora perché me lo chiedete?”Le chiese Eddie.
“Era  una domanda   retorica.”Affermò  Patricia.
“Oh”Rispose semplicemente Eddie.
“Cosa c’è?Vi  sembra incredibile   che una cameriera  conosca il significato della parola retorica? “ Inveì  Patricia contro di lui.
Eddie  mise le mani  davanti in segno di resa.“No, non  siete di certo stupida. Ad ogni modo  questi fiori sono per voi.”
Patricia era confusa. Perché questo gesto improvviso?“Per me?”
“Si”Rispose Eddie.
“Perché?”Domandò Patricia, ancora non le era chiaro il motivo
“Cos’è questo?Il gioco dei perché?”Domandò Eddie.
“Vorrei una   risposta,no altre    domande.”Controbatté  la giovane.
“Questi   sono  ringraziamento per tutto il  lavoro svolto finora.”Dichiarò  Eddie.
“Lavoro  qui solo da  una settimana.”Le ricordò  Patricia.
“Lo so,ma   volevo farvi sapere  che state svolgendo un  ottimo lavoro.”Affermò  Eddie.
La ragazza ebbe dei dubbi su questo improvviso gesto di gratitudine.“Riservate  questo trattamento  a tutti coloro che lavoro  per la vostra  famiglia?”
“Solo a quelle carine.” Le disse Eddie amicando.
“ Oh, beh a quanto   pare il mio lavoro non deve avere molto valore per voi.” Sostenne Patricia.
Eddie non capì.“Perdono?”
“Questi sono gli stessi fiori che ho visto Alfie raccogliere questo pomeriggio.” Lo informò Patricia.
“Già, glielo ho chiesto io di farlo.” Rispose Eddie.
“Quindi avete fatto fare il vostro lavoro a qualcun altro.”Ribatté  Patricia.
“Non è compito mio  occuparmi del giardino.” Affermò Eddie.
“Potevate acquistarli da un fioraio.”Obiettò Patricia.
Eddie la contraddisse.“Perché  acquistare  dei fiori  quando ne ho un  giardino pieno?”
“Oh quindi quello che faccio per voi non ha nessun valore?!”Rispose inviperita la ragazza.
“Non ho mai detto questo!” Gridò Eddie, la ragazza lo faceva uscire dai gangheri.
“Mi avete  dato i fiori dicendo che erano un ringraziamento  per il mio lavoro.”Disse Patricia.
Eddie annuì.
“Beh questi fiori non hanno valore!”Urlò Patricia.
“Perché non li ho comprati in un negozio?”Le chiese Eddie non capendo cosa volesse  dire.
“No, perché non c’è niente di vostro!”Rispose la ragazza.


Commentate in tanti! Commentate anche due volte!
lilydreaming 

 

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Capitolo 7
*** 7° Capitolo ***





Allora come ha ben notato Clove_San  molti credono di conoscere  altri.. beh non è una semplice coincidenza! In questo capitolo ho inserito molti indizi per farvi capire il perché ;)
baci lilydreaming <3


“Niente di mio? Ma se ho preso i fiori  dal mio giardino, più mio di questo!”Contestò Eddie, quella ragazza era strana vero.
“Uno non l’avete presi voi ma Alfie, due se non riuscite  a capire cosa voglio dire,allora siete più stupido di quanto sembrate.”Obiettò la ragazza.
“Sarei anche  stupido adesso? Scusate se non capisco cosa vi passa per quella  vostra strana mente!”Ribatté Eddie.
“Mi  state  dando della malata di mente? Davvero educato  da parte vostra!” Inveì Patricia contro Eddie.
“Quando mai  avrei  detto che siete una malata di mente? Non stravolgete  le mie parole!”Rispose Eddie alzando il tono di voce.
“ Allora  cosa sarei?”Chiese Patricia incrociando le braccia al petto.
“Siete  difficile  da capire,ecco!” Disse  Eddie.
“Oh  sono  anche strana adesso?” Domandò Patricia.
Eddie roteò gli occhi, era più  facile far finire una guerra che parlare  con questa ragazza.“Cosa? Lasciate perdere..”
“Bene!”Infuriata  Patricia lasciò la stanza.
“Donne..” Sussurrò Eddie.
 

Quello stesso pomeriggio nella residenza Martin..
“Padre posso parlarvi?”Chiese la più giovane della famiglia Martin.
“Certo cara, di cosa volete parlarmi?” Domandò a sua volta suo padre.
“Stavo passeggiando  questa mattina..e mi sono imbattuta in una vecchia casa abbandonata bruciata..era abbastanza spaventosa.” Raccontò Nina.
“Ti starai di sicuro riferendo alla vecchia casa dei Williamson. Povera famiglia..” Proferì suo padre.
“Perché povera? Cosa è successo?”Domandò Nina
“Tutta la famiglia è morta in un incendio molti anni fa.”Disse suo padre.
“ Ma è terribile!” Affermò Nina sconvolta.  “La conoscevate?”
“Si con mio molto piacere, anche tu la conosciuta mia cara.” Dichiarò l’uomo adulto.
“Io?”Chiese Nina.
“Si, giocavi spesso con le figlie di Arthur Williamson, erano due gemelle se non erro.”Affermò il padre.
 Nina corrucciò il viso cercando di ricordare  quando e dove avesse mai giocato con delle gemelle.“Io non ricordo di aver mai giocato con delle gemelle.”
“E’ stato molto tempo fa  eri solo una bambina all’epoca.” Asserì il padre.
“Quanto tempo fa è accaduto?”Domandò Nina.
“Avevi all’incirca  cinque o sei anni, ti piaceva cosi tanto giocare con quelle due bambine.” Le riferì suo padre.
“Vorrei potermi ricordare, ma Il trauma della loro  tragica scomparsa mi avrà segnato da bambina, cosi la mia mente avrà rimosso questo brutto ricordo.” Disse Nina.
“Non è del tutto sbagliato bambina mia, dopotutto eri solo una bambina, non puoi ricordare tutto della tua infanzia.”Ripose suo padre.
 
“Volevate qualcosa di mio ecco.” Disse Eddie mostrando a Patricia un grosso mazzo di peonie bianche avvolti in una carta color bianco sporco il tutto fermati con un nastro di raso blu notte.
“Come faccio a sapere che non li avete raccolti nel vostro giardino?”Domandò Patricia guardando il mazzo come se fosse una cosa  orribile e disgustosa.
“Prima di tutto non ci sono peonie nel giardino di casa, se avete dei dubbi chiedete pure ad Alfie, lui conosce ogni erbaccia del giardino. “ Affermò Eddie.
“Cosa dovrei farmene di questi fiori?” Chiese Patricia.
“Semplicemente ammirarle, andiamo  tutto il mazzo mi è costato una fortuna, e non intendo solo economicamente, il minimo che potete fare è accettarli.” Disse Eddie.
“Non posso.”Rispose la ragazza.
“Come non potete? Accettate senza fare storie!” Inveì Eddie.
“Non posso accettarle perché non posso veramente!” Ribatté  Patricia.
“E la ragione posso saperla?” Domandò Eddie.
“Sono allergica!” Affermò Patricia.
“Cosa?Non mi avete mai detto che eravate allergica a questo tipo di fiori!”Gridò Eddie incredulo.
“Non me l’avete mica chiesto, ora se non vi dispiace tenete questi fiori lontano da me.”Cosi dicendo  Patricia fece un passo indietro, si voltò, e si diresse in cucina per continuare con le sue mansioni.
“Allergica.. certo come no!” Bisbigliò Eddie.

 

In cucina..

“Patricia puoi pensare alla cena?” le chiese Trudy
“Devo proprio?”Domandò a sua volta la ragazza.
“Su devi solo mescolare  quello che c’è in pentola  per non farlo attaccare ai bordi, niente di difficile.”Disse Trudy sorridendo.
“Ok..” La ragazza iniziò a mescolare , ma all’improvviso la fiamma si espanse facendo sobbalzare  all’indietro Patricia dalla paura, la quale rimase pietrificata guardando la fiamma sotto shock.
Trudy vedendo che la ragazza era paralizzata riempi un secchio d’acqua e lo gettò sulla fiamma.” Patricia stai bene?”
“S..si.” Disse la ragazza ripresasi  dallo shock.
“Eri sotto shock cara.”Dichiarò Trudy
“Mi sono solo un po’ spaventata tutto qui.” Affermò Patricia, ma sapeva che Trudy  aveva ragione..non riusciva a muoversi dalla paura.
 
Quella  stessa notte Patricia ebbe un incubo. Era intrappolata tra le fiamme senza via di fuga, due corpi inermi giacevano sul pavimento, le fiamme circondavano una casa, un enorme casa.



Commentate <3 ;)
ps: ho postato un'altra ff "Inaspetato"  Mi farebbe piacere se commentasse a anche quella *_*


 

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Capitolo 8
*** 8°Capitolo ***


Torno dopo secoli ad aggiornare questa fanfiction. Chiedo davvero scusa!Vi ho fatto aspettare cosi tanto.
Spero che questo capitolo vi piaccia <3
lilydreaming 



8°Capitolo

Dopo quel incubo  Patricia non riuscì a chiudere occhio, appena cercava di chiudere gli occhi le fiamme le si palesavano  davanti, il loro calore l’avvolgeva, e lei non riusciva più a respirare.
Dicevano che i sogni sono il frutto di desideri e ricordi custoditi nell’inconscio, peccato che Patricia non aveva molti ricordi, specialmente della sua infanzia. Quel periodo per lei è un periodo nero, buio, inesistente, come se non fosse mai esistito. L’unica cosa certa era sua sorella, anche se come lei non ricordava molto e quello che ricordava era più frutto dell’immaginazione di una bambina. Era sempre stato cosi, sua sorella ricordava di castelli e palazzi enormi, lei ricordava di  persone che  discutevano, case e in fiamme , insomma non proprio rose e fiori.
“Trudy come mai  sola in cucina oggi?”Le chiese Eddie, guardandosi intorno.
“Ho dato un giorno di riposo a Patricia, povera ragazza era cosi scossa ieri.”Rispose la governante, mentre
Spolverava.
Eddie ne rimase .“Scossa? Cos’è successo?”
“C’è stato un piccolo incidente in cucina la poverina ne è rimasta cosi sconvolta che non ha chiuso occhio
stanotte.” L’informò Trudy.
“Come fate a saperlo?”Domandò Eddie.
“Perché stamattina è venuta qui, l’ho mandata a casa a riposare,vi dispiace?”Rispose la donna.
Eddie alzò le spalle.“Certo che no, beh mi dispiacerà non averla in giro per casa.”
Trudy prese un lungo sospiro.“Signorino cosa avete intenzione di fare?”
“Nulla Trudy, mi dispiace  di non aver una giovane compagnia in questa enorme e solitaria dimora.”Cercò di difendere il ragazzo.
“Non sarò più un fiore sbocciato ma sono ancora giovane signorino.”Disse Trudy, puntandogli il dito contro.
Eddie le sorrise.“Non ho dubbi cara Trudy.”
 
Patricia avevo un giorno libero, e  non le piaceva per niente. Lavorare non le andava tanto a genio, ma
almeno la distraeva dai terribili incubi che aveva.
“Sorellina perché sei qui?”Lei domandò  una ragazza identica a lei.
“Perché ci vivo, te ne siete dimenticata?”Rispose Patricia.
Piper, sua sorella sorrise.“Intendevo che ci fai ancora qui. Non dovreste essere alla villa? Oh non dirmi che
ti hanno licenziata! Patricia abbiamo bisogno di quei soldi!” Affermò in preda al panico.
“No, non mi hanno licenziata, beh per ora.. e rilassati Piper, sai che non ti fa bene stressarti.”Disse la rossa.
Piper fin da bambina era stata sempre cagionevole di salute, per questo Patricia era sempre stata molto
apprensiva nei suoi confronti.
“è del tuo carattere che mi preoccupo, cerca di non combinare guai, e la mia salute  non ne risentirà.”
Patricia sbuffò.”Io di guai non ne combino.
La sorella sorrise lievemente.”Certo , come dici tu.”
 
Nel frattempo Eddie si annoiava senza  Patricia intorno .Amava stuzzicarla , farlo era diventato il suo
passatempo preferito. Annoiato quindi, decise di recarsi in centro per aggiornarsi sulle ultime novità.
"Eddie ho saputo che vostro padre vi ha incastrato."Lo prese in giro un ragazzo alto e magro.
"Vedo che la  notizia è giunta  anche a voi Jerome."Rispose Eddie. 
Jerome era uno dei migliori amici di Eddie,per così dire. Jerome prendeva in giro tutti e si informava su tutti.
"Quale notizia  non mi è mai giunta?" Gli ricordo l'amico.
Eddie  ridacchiò. "Stavo quasi dimenticando quanto siete informati sui pettegolezzi della  città.
Siete una  donna    mancata, su certi versi"
"È Buona  cosa informarsi su ciò che ci circonda." Gli riferì Jerome.
 "A me sembra che voi vogliate informarvi, solo per ficcanasare negli affari degli altri." Ribatte Eddie.
"Devo pur guadagnarci qualcosa." Disse l'amico.
" Non vi smentite mai, sareste capace anche di evitare la pena capitale con il vostro modo di fare."
Sostenne Eddie.
"Buon per me allora." Disse Jerome.
"Allora quali pettegolezzi girano oggi?" Chiese  Eddie.
"A parte il fatto che vi siete impegnato, nulla di cosi eclatante."Rispose l'altro ragazzo." A parte una cosa."
Aggiunse
"Quale?" Domandò Eddie curioso.
"La vostra fidanzata deve essere una racchia, per aver quel muso lungo."Lo prese in giro Jerome.
" Al contrario, è carina,  molto carina. " Affermò Eddie.
"Dov'è il problema allora? "Chiese Jerome.
"Non voglio sposare qualcuna che non amo." Rispose sincero Eddie.
" Siamo sentimentali vedo" Disse Jerome.
" Nessuno vorrebbe sposare chi non ama, è un dato di fatto, " Asserì Eddie.
"Se ha un bel conto in banca,  io il pensierino lo farei. " Dichiarò Jerome.
"il denaro non è tutto Affermò Eddie.
"Parlate voi che siete ereditiere di una grande patrimonio, è un controsenso. "Gli fece notare l'altro ragazzo
"Forse . Anche la mia cosiddetta fidanzata,  non ha intenzione di sposarmi." Affermò Eddie.
"Che avete intenzione di fare?" Gli chiese Jerome.
Eddie alzò le spalle. "Non lo so,  magari fuggirò in un luogo esotico. "
" Vi consiglio di fuggire in compagnia, di una  bella  ragazza  sia chiaro. " Suggerì Jerome.
"Non era mia intenzione partire da  solo,e so già chi porterò con me." Dichiarò Eddie, mentre si voltò a guardare una moretta  di sua conoscenza. 






Il mistero si infittisce..
Commentate in tanti ;)

 

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Capitolo 9
*** 9°Capitolo ***



Dopo secoli ritorno con questa fanfiction.
Spero tanto che questo capitolo vi piaccia, ci ho messo tutta me stessa <3
Mi fareste un enorme piacere se commentaste 
xoxo lilydreaming 



9°Capitolo




Eddie si incamminò spedito verso la giovane, una volta arrivato a due passi da lei, appoggiò la mano sulla spalla di lei.
La ragazza si voltò, e con tono dolce disse.”Sì?”
Eddie rimase di stucco, non era Patricia, ma però le somigliava.”Patricia?Chiese titubante.
La ragazza gli sorrise.”Oh mi avete scambiata per mia sorella, io sono Piper.”
Il giovane la fissò, la somiglianza con Patricia era impressionante. Poi accortosi del suo comportamento poco educato, si presentò.”Edison Sweet Miller, vostra sorella lavora per la mia famiglia.”
“Molto lieta.” Rispose Piper educata.”Mia sorella mi ha parlato di voi.”Dichiarò Piper.
“Ah si?E cosa vi ha detto?”Domandò Eddie incuriosito.
“Niente di poco lusinghiero.”Gli disse la ragazza mortificata, come se avesse parlato lei male del ragazzo che aveva da poco conosciuto.
Eddie rise.”Ahh, la cosa non mi sconvolge.”
“Vedo che conoscete bene mia sorella.”Notò Piper.
“Sto pian piano imparando a conoscerla.” Dichiarò Eddie
“Chiedo scusa per il comportamento insolente di mia sorella.” Disse Piper.
“Non dovete scusarvi.”Affermò il biondo.
“Patricia non ha fatto nulla di spiacevole?”Domandò Piper sbigottita.
 Eddie alzò le spalle.“Mi piace la sua indole, è diversa da chiunque io abbia mai conosciuto.”
Piper lo guardò.”A voi piace mia sorella.”
Il ragazzo però fece finta di niente.“Non sto di cosa stiate parlando.”
“Ho visto la delusione nei vostri occhi quando mi sono voltata.”Asserì Piper.
“Ero solo sorpreso di vedere una persona diversa da vostra sorella.” Affermò Eddie.
“La mia supposizione è corretta.” Disse Piper sorridendo.
Eddie ridacchiò. “Mettere in imbarazzo gli altri deve essere una cosa di famiglia.”
“In imbarazzo? Vuol dire che avevo ragione.” Sostenne Piper.
“Ad ogni modo,dov'è Patricia?”  Sospirò Eddie.
“È in casa in questo momento.” Gli comunicò la ragazza.  “Almeno che non sia uscita,  sapete mia sorella non sta mai troppo tempo nello stesso luogo.” Aggiunse.
Eddie rise. “Ne so qualcosa. Sono preoccupato per lei, questa mattina non si è presentata alla villa.” Dichiarò.
“Se per voi non è nessuno disturbo,  vi accompagnerò da lei.” Affermò la giovane.
“Ne sarei molto lieto.”Rispose Eddie.
 
Intanto Nina uscì di casa in gran segreto,per poter incontrare il suo amato. Il suo amato era un semplice ragazzo, che non aveva  grandi ricchezze, la  sua famiglia non era ricca e potente,  al contrario,  era dei comuni mercanti, ma a Nina questo non le importava, le importava solo poteri specchiere in quei occhi blu sognanti.
Così giunta in una radura abbandonata, si fermò, si sedette su una roccia pendente, e attese il suo amato.
Dopo diversi minuti un  ragazzo dai capelli scuri e gli occhi chiari si presentò. 
Nina si alzò e abbracciò stretta il ragazzo. “Sono così felice di vederti Fabian!” Esclamò entusiasta la giovane.
Il ragazzo  la strinse a se.  “Lo sono anche io. Allora di cosa volevate parlarmi?”Le chiese Fabian.
“Oh Fabian!Mio padre vuole che mi sposi con il figlio della famiglia Sweet Miller.”Gli annunciò mestamente
 Nina.
“Non può farlo!”Gridò Fabian. 
Nina gli prese le mani. “Tranquillo, Eddie non ha intenzione di sposarmi.”
Fabian corrucciò il viso confuso. “Eddie?Chi è Eddie?” Chiese.
“È il mio cosiddetto fidanzato.” Rispose Nina.
“Oh.” Realizzò Fabian imbronciando il viso.
“Non fare quella faccia, quel broncio non ti si addice.” Sostenne Nina.
“Anche le risse, i saccheggi, e gli omicidi, non si addicono alla mia persona, ma c’è sempre una prima volta.” Dichiarò il giovane.
Nina lo guardò  titubante.“Devi dirmi qualcosa di cui non sono a conoscenza?”
Fabian le sorrise.“Nulla di cui tu debba preoccuparti,la mia era solo battuta.”
“Mi piace questo tuo sarcasmo inaspettato, come mai oggi sei in vena di battute?” Gli chiese Nina incrociando le braccia intorno al suo collo.
“Diciamo che ogni tanto scherzare un po’ non guasta.”Sostenne Fabian
Nina rifletté  sulle parole del ragazzo. Non preoccuparsi troppo della vita, prendere la vita con più positività, e scherzare  quando si presenta l’occasione giusta. Non era male come filosofia di vita.“Capisco. Mi piace, forse dovrei iniziare anche io a prendere la vita con una vena di sarcasmo.”
“Attenta, potrei denunciarti per furto di idea.” La prese in girò Fabian.
“Beh devi prima prendermi prima!” Nina Iniziò a correre.
“Così non vale Nina!” Gridò il ragazzo rincorrendola.
 
 
“Siamo arrivati, chiedo scusa per il disordine, oggi non aspettavamo visite.”Si scusò Piper
Eddie accettò le sue scuse.“Non fa nulla, la colpa mia, sono piombato in casa vostra senza invito.”
“Non si preoccupi, lei può venirci a far visita quando vuole.”Gli disse sorridendo la ragazza.
“Piper con chi stai parlando?” Domandò Patricia mentre entrò nella camera.”Che ci fai tu qui?” Disse vedendo Eddie.
“Patricia!”L’ammonì la sorella.”Sì più educata, abbiamo un ospite, ed è per giunta il tuo signore.”
“Che lui sia un signore ho i miei forti dubbi.”Sostenne Patricia.
Eddie  rise sotto i baffi.” Non vi smentite mai vero?”
“Questo lo dovreste sapere ormai.”Ribatté Patricia abbozzando un ghigno.
“Mi stupite ogni volta, che volete farci, non imparo mai.” Rispose il ragazzo.
“Vi lascio soli, devo svolgere le faccende che mia sorella sicuramente non ha svolto. Con permesso.”Disse Piper lasciando la camera.
“Grazie per la fiducia sorellina.”Le fece eco Patricia.
Eddie si guardò intorno. La casa era in disordine, la polvere ricopriva il pavimento, e il lavandino era cosparso da una pila di piatti “Avete svolto le vostre mansioni mattutine?”
Patricia incrociò le braccia. Lavorava giorno e notte alla villa, quei quattro piatti avrebbero aspettato.“Qui non siete il mio capo.”
“Ammettete che io sono il vostro capo allora.”Proferì Eddie.
“ Non montatevi la testa, non siete voi che mi pagate” Sostenne Patricia mentre si avvicinò al lavandino,con l’intenzione di lavare i piatti. Tutto pur di non parlare con il ragazzo.
“Touchè, allora come mai qui?”Le chiese il giovane.
“Questa è casa mia, che ci fate voi qui piuttosto?”Ribatté Patricia.
“Ero preoccupato per voi.”Le disse sincero Eddie.
Patricia rimase sbalordita dalle sue parole. Perché si preoccupava tanto per lei? Era solo una sua cameriera.“Per me? Che c’è non avevate nessuno che vi stirava le camicie oggi?” Lo stuzzicò. Maledetto sarcasmo, spuntava sempre nei momenti meno opportuni.
“Ho Trudy per quello, e comunque signorina sono allergica ai fiori, non è per questo che sono venuto.” Disse Eddie vedendo i fiori che le aveva regalato in un vaso.
Patricia mentì, non voleva ammettere che aveva avuto piacere nel ricevere quel meraviglioso mazzo di fiori, nessuno le aveva fatto un regalo del genere.“Quelli li ha presi Piper, non sono i fiori che mi avete regalato.”
“Oh ma davvero? E pure sembrano  gli stessi identici fiori.”La canzonò Eddie.Non poteva essere una semplice coincidenza, quelli erano proprio i fiori che le aveva regalato.
“Ok sono quelli che mi avete regalato!Contento?”Inveì Patricia, facendo schizzare l’acqua dal lavandino, tanto forte che aveva riposto il piatto nel lavandino
“Sapevo che mentivate.”Affermò Eddie.
“Volete fustigarmi adesso?” Gli chiese Patricia con una nota di ironia.
Eddie ridacchiò. Patricia lo metteva sempre di buon umore, ma allo stesso tempo lo confondeva. Era come un enigma,un enigma che avrebbe risolto a tutti i costi, anche se gli sarebbe costato molto.“Non sono il tipo che usa la violenza.”Le riferì.
“Che cosa volete da me allora?” Gli domandò Patricia esasperata.
“Voglio sapere perché mi avete mentito,  e sapere come stai, Trudy mi ha parlato dell’incidente in cucina.”Le rispose il biondo.
“Trudy non doveva dirvelo, è stato solo un piccolo incidente.”Replicò Patricia. Era molto provata, l’incidente l’aveva scossa, e poi quell’incubo, gli incubi che la tormentavano, la turbavano molto.
Eddie notò il suo malessere.“Piccolo o no vi ha scosso molto.”
“Ho alcuni problemi con le fiamme, non c’è bisogno di farne un dramma!”Lo aggredì verbalmente la rossa.
Eddie non lo sapeva,ma aveva toccato un tasto dolente. Così le offrì la sua spalla per sfogarsi.“Vi va di parlarne?
Patricia però lo rifiutò.“Perché dovrei? E  soprattutto perché con voi?”Per quale ragione era cosi interessato al suo benessere? Lavorava solo per la sua famiglia, nulla di più.
“Perché siamo amici.”Le disse Eddie.
“Amici? Noi non siamo amici!Io lavoro solo per la vostra famiglia, e  adesso se non vi dispiace, vi pregherei di lasciare questa casa.”Gridò Patricia. Non aveva la più pallida idea del perché lo aveva trattato cosi.
“Bene, se è questo che volete.”Enunciò ferito Eddie, mentre si dirigeva verso la porta.

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