star trek assemble : ep. 60 :La valle delle illusioni di batuffoloki (/viewuser.php?uid=860255)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** loki e McCoy ***
Capitolo 2: *** il tunnel ***
Capitolo 3: *** la voyager ***
Capitolo 4: *** Lisa ***
Capitolo 5: *** il nonno ***
Capitolo 6: *** la decisione di kirk ***
Capitolo 7: *** ologrammi ***
Capitolo 8: *** la verità ***
Capitolo 9: *** addio infanzia! ***
Capitolo 1 *** loki e McCoy ***
“Diario di bordo della Fermi, parla il secondo ufficiale dell’enterprise comandante Loki.Tre giorni fa l’enterprise ha ricevuto un sos dalla colonia federale George Washington su cui sta infuriando un’epidemia di febbre rigelliana. Avevano bisogno di un esperto in malattie aliene perchè desse un ‘ultimo ritocco al vaccino prima di cominciare la distribuzione alla popolazione. Il dottor McCoy era la persona più adatta per questo lavoro.Quindi si è offerto volontario e ovviamente a me è toccato offrirmi “volontario” per accompagnarlo. La nostra permanenza è stata breve ma fruttuosa. Il dottore ha esaminato la composizione del vaccino e l’ha approvata e la produzione è già iniziata su vasta scala. Ora ce ne stiamo tornando alla nostra nave che nel frattempo a continuato la sua missione esplorativa.”
”Accelera Loki!” Lo pungolò il dottore.
Lui si rifiutò di alzare lo sguardo dal libro, in cui si era immerso, per non dover ascoltare le sue chiacchiere, che puntualmente lo stordivano. Voleva bene al dottore ma doveva dare ragione a Spock : quando attaccava a ciarlare diventava insopportabile!
”Sono a tavoletta Doc! Mi dici che fretta hai?”
”Ho lasciato la mia infermeria nella mani di quella lampadina fulminata del Moe , meno male che c’è Cristina a tenerlo d’occhio. Ma non mi fido lo stesso!”
”Ma dai ,ha già dato prova di essere in grado di sostituirti. Addirittura sulla sua nave è stato l’unico medico per sette anni!”
”Lo dice lui! Ma io non ci credo . Insomma ti rendi conto ? Dove andremo a finire? Prima il medico olografico. Poi costruiranno una macchinetta che ci sali sopra e dopo dici secondi ti sputa fuori ,la diagnosi, la cura e già che c’è anche l’oroscopo”
Loki valutò se replicare o no. Non voleva certo incoraggiarlo in una discussione che sarebbe durata finchè non avessero raggiunto l’enterprise.
A toglierlo dal dubbio ci pensò l’allarme del computer della navetta che cominciò a suonare lacerante. Loki per lo spavento fece volare il libro e balzò subito alla consolle.
”Allarme!I sensori hanno identificato un agglomerato di microsingolarità quantiche,autorizzare manovre corretive d’emergenza.”
La voce, priva di inflessione,del computer li informava del pericolo imminente.Loki pigiò il tasto che lasciva al computer il controllo della navetta in modo che potesse correggere automaticamente la rotta. |
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Capitolo 2 *** il tunnel ***
La navetta cambiò bruscamente rotta inclinandosi da un lato. I due occupanti avevano appena fatto in tempo a legarsi ai seggiolini. Poi la sirena riprese prepotentemente a suonare.
”Che altro succede?”Chiese McCoy paralizzato dalla paura.
”Allarme ,motori in avaria!”Rispose il computer.
Loki analizzò i dati sulla consolle che aveva innanzi.”Abbiamo dirottato troppo tardi.Alcune microsingolarità devono aver penetrato gli scudi e lo scafo, mandando in avaria i motori”
”E ora che si fa?”
”Il computer segnala un pianeta dotato di atmosfera respirabile poco distante da noi.Secondo i miei calcoli riusciremo a raggiungerlo. Poi sulla superficie tenterò di riparare l’avaria, oppure manderemo un Sos, aspettando che l’enterprise ci raggiunga.”Loki lo disse con tono convinto per rassicurare il suo compagno che pareva decisamente scosso dalla situazione.
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“Diario del capitano ,stiamo cartografando una zona ancora poco esplorata .Non possiamo allontanarci troppo perchè il nostro capo medico e il secondo ufficiale sono in missione per un ‘emergenza. Secondo la loro ultima comunicazione sono ripartiti dal pianeta, che aveva chiesto assistenza .Riteniamo quindi che saranno di nuovo tra noi a breve.”
”Signor Spock ho delle letture anomale.”Avvertì Sulu mentre osservava perplesso i dati che arrivavano sulla sua consolle.
Il vulcaniano che era intento a firmare dei rapporti li rifilò all’attendente e si diresse verso la sua postazione.Si chinò sul suo monitor ad controllare cosa aveva attirato l’attenzione di Sulu.
”Interessante! “Commentò dopo una breve riflessione.
”Che cos’è?’ ‘“Chiese Kirk osservandolo da sopra la spalla.
”Una fonte anomala di energia. “Rispose Spock meditabondo.
”Potrebbe essere un tunnel spaziale ?”Chiese Sulu.
”E’ un ipotesi ,ma è davvero microscopico, non possiamo entrarci per esplorarlo. E’ talmente piccolo che non ci passerebbe neppure una navetta. Al massimo potrebbe entrarci una sonda.”
”Mi pare una buona idea. Sulu lancia una sonda esplorativa. “Ordinò Kirk.
Spock annuì in segno di approvazione,poi si rivolse nuovamente al suo monitor aspettando pazientemente che la sonda raggiungesse l’imboccatura del tunnel e cominciasse a trasmettere dati.
”Ci vorrà molto ?”Chiese impaziente.
”Suggerirei di metterci comodi “Rispose il vulcaniano laconico.
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Capitolo 3 *** la voyager ***
“Tutto ok doc?” Chiese Loki aiutando McCoy a sganciarsi le cinture. Il medico si tasto varie parti del corpo, poi annuì.
”Sono ancora tutto intero.”
“Ottimo ,ho già lanciato l’Sos, andiamo a controllare le condizioni dello scafo.”Suggerì afferrando un tricorder e una borsa di attrezzi.
McCoy usci sospettoso annusando l’aria, per niente convinto che fosse respirabile. Erano atterrati in aperta campagna.Tutto quello che riusciva a scorgere erano prati punteggiati da fiori rossi simili a papaveri e un rada macchia di arbusti.
”Ho individuato i fori nello scafo .“Annunciò Loki che lo stava esaminando col tricorder.
La luce emessa dall’apparecchio aveva evidenziato dei forellini nel metallo, parevano minuscoli ma avevano fatto grossi danni.
”Puoi metterci una pezza sopra?”Chiese il dottore che nonostante l’apparente tranquillità, di quel luogo bucolico, avvertiva una stana sensazione di disagio.
”Si lo scafo si ripara facilmente, sono i danni ai motori che mi impegneranno di più.”
”Vuoi dire che dovremo soggiornare qui, se l’enterprise non correrà subito in nostro aiuto ?”
Loki sospirò.“Mi sa di si, rassegnati. Cosa hai paura che esca da quei cespugli ?Delle tigri affamate?”
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“Accidenti!” Esclamò Sulu stizzito.
”Che succede?”Chiese Kirk portandosi alle sue spalle.
”Mi scusi ,“L’ufficiale recuperò subito il suo consueto aplomb.”La sonda si è incagliata, non riuscirà a raggiungere la fine del tunnel spaziale.”
”Tuttavia sta cominciando a trasmettere qualcosa.”Replicò Spock.”Curioso ,non sono solo dati ....c’è anche qualcosa d’alto."
”E’ un messaggio criptato. “Intervenne Uhura.”E’ strano , sembra quasi un codice federale, ma non lo conosco.Forse è nuovo, ma ripeto, mi sembra strano perchè ho appena finito il corso di aggiornamento dovrei conoscerli tutti.”
Uhura era una ragazza testarda.Più la sfida sembrava ardua più era stimolata a vincerla. Si mise subito al lavoro per decifrare il codice sconosciuto.
”Fatemi capire.La trasmissione viene dall’altra parte del tunnel ?Come può essere?”Chiese Kirk interdetto.
”La miglior ipotesi è che una nave, all’altra imboccatura del tunnel,ovunque essa si trovi , abbia anch’essa inviato una sonda. In pratica che abbiano avuto la nostra stessa idea.”Gli spiegò Spock.
”Ci sono. “Esclamò Uhura soddisfatta.
”Sullo schermo. “Ordinò Kirk .
Sul visore principale del ponte apparve il volto di una donna di mezz’età con una crocchia di capelli sul capo .Non era bella , ma era decisamente grintosa.
”Sono il capitano katherin Janeway della nave federale Voyager , se qualcuno riceve questo messaggio, dall’altra parte del tunnel, si metta in contatto con noi .Siamo dispersi e abbiamo bisogno d’aiuto.”
La dichiarazione della donna fece calare il silenzio sul ponte.Tutti sapevano cosa fosse la voyager....perchè glielo aveva detto uno dei membri del loro equipaggio......
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Capitolo 4 *** Lisa ***
Mentre Loki era intento a riparare lo scafo McCoy aveva deciso di addentrarsi nella macchia per dare un ‘occhiata nei dintorni. Il ragazzo aveva dato segni di insofferenza nei suoi confronti ,e il medico aveva capito che era meglio non stressarlo ulteriormente. Meglio evitare che fallisse nella riparazione e lo scafo cominciasse a perdere atmosfera nello spazio. Stizzito il medico spostava i fastidiosi rametti che gli frustavano il volto , quando un rumore attirò la sua attenzione. Gli parve di scorgere qualcosa che si nascondeva dietro i cespugli. La tigre affamata? Va a finire che c’era sul serio e lui sarebbe finito nel suo stomaco sotto forma di spuntino.
”Ok , bella esci fuori, la pistola è programmata per stordire, ma credimi, se ci sarò costretto, sparerò per uccidere.“Gridò spianando il phaser.
Il cespuglio si agitò. McCoy sentì il ditò tremargli sul grilletto.Poi qualcosa emerse lentamente. Con sua grande sorpresa era una bambina. Una biondina dell’età apparente di otto anni, che indossava un fresco abitino bianco e lo guardava più incuriosita che spaventata. McCoy si affrettò a riporre la pistola ,anche se in un angolino della sua mente permaneva il pensiero che la graziosa bimba fosse in realtà un feroce mutaforma e che avrebbe potuto trasformarsi in una tigre e sbranarlo, da un momento altro.
”Da dove vieni ?” Chiese la bimba .
”Io sono McCoy, io e il mio amico Loki siamo caduti dal cielo....ehm non dalle nuvole ...eravamo in una navetta....Sai cosa è una navetta vero?” McCoy ora era preoccupato.Non sapeva a che tipo di cultura appartenesse la bimba. Dall’aspetto pareva umana e in quel caso poteva far parte di una colonia umana sul pianeta .E non sarebbe stata contaminata dalla loro presenza involontaria. Ma il buon dottore aveva imparato che l’aspetto, il più delle volte ingannava. Non voleva tirare fuori il tricorder per fare un ‘analisi più approfondita della bambina per non spaventarla ulteriormente.
”Io sono Lisa,abito al villaggio con il nonno.”Spiegò lei che e sembrava così sorpresa all’idea che ci fosse gente che se ne andava in giro per lo spazio su navette grosse poco più di un guscio di noce.
”Tu e il tuo amico vi siete fatti male ? Il nonno vi può aiutare”Gli assicurò.
”Grazie tesoro , sei gentile ,stiamo bene , aspettiamo che qualcuno ci venga a prendere. Però se a tuo nonno non dispiace ,potremo fare un salto a trovarvi.” Lisa annuì sembrava molto eccitata dalla novità. Probabilmente capitava molto di rado che degli estranei arrivassero al villaggio. |
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Capitolo 5 *** il nonno ***
“La voyager?”
Kirk aveva fatto venire il Moe sul ponte per mostrargli il messaggio che avevano ricevuto. Il medico olografico aveva guardato il suo ex capitano con commozione. Kirk era sicuro che fosse sul punto di produrre addirittura delle lacrime olografiche.
”Dobbiamo contattarli.”
”Non credo proprio.” Obbiettò Spock .”Questo tunnel che abbiamo scoperto conduce non solo in un altro quadrante, ma addirittura 100 anni nel futuro .Potremo gravemente alterare il corso del tempo. Senza contare che la tua presenza a bordo sarebbe troppo difficile da spiegare.”
”Quindi non intendete rispondere ? Volete abbandonarli al loro destino senza neppure far sapere loro che riusciranno a tornare a casa?” Ribattè l’ologramma indignato.”Ci sono stati momenti duri a bordo, momenti in cui abbiamo pensato di mollare tutto e restare lì. Credo che la certezza di un ritorno a casa allevierebbe la loro ...la nostra pena!”
Kirk fissò il Moe perplesso : era una decisione difficile da prendere. Certo rispondere alla voyager sarebbe stato un gesto di compassione ma non voleva con una simile azione alterare il futuro.
”Vado in sala tattica ,ho bisogno di rifletterci sopra.”Dichiarò allontanandosi.
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“Un villaggio? Prima di aprire le porte dello shutlle ho scandagliato i dintorni per vedere se ci fossero forme di vita. Sia per evitare pericoli per noi, sia per evitare una contaminazione culturale. I sensori non hanno registrato nulla.” Loki esprimeva le sue perplessità sottovoce per non farsi sentire dalla bambina che li stava conducendo al suo villaggio.
”Quindi ?”Il dottore era a sua volta sconcertato dai sospetti del suo amico.
”Per ingannare i sensori della nostra navetta occorrono dei disturbatori di frequenza costruiti apposta. Ma non capisco perchè un semplice villaggio di coloni dovrebbe voler occultarsi al resto del mondo. Che avranno da nascondere?”
”Tu hai la capacità di avvertire se gli altri mentono. Ti sembra che la bambina menta?”Chiese McCoy.
Loki scosse il capo ,non percepiva nessun pericolo da lei.
”Eccoci !”Esclamò la bambina indicando il villaggio.
Erano semplici casette bianche dai tetti piatti , ma comunque molto curate.Le strade erano adornate da fiori colorati e c’era gente che passeggiava placidamente , chiaccherando sotto il sole . Non sembravano molto indaffarati e neppure troppo sorpresi dai nuovi venuti. Solo un vecchio vedendoli ,in lontananza, si precipitò verso di loro con fare allarmato.
”Lisa chi sono questi stranieri?”Chiese.
”Tranquillo nonno! Sono amici e sono in difficoltà. Lui è mio nonno Jason.Loro sono Loki e McCoy”Annunciò la bimba con un ‘inchino.
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Capitolo 6 *** la decisione di kirk ***
Il vecchio li fissava con aria ostile,forse non era del tutto convinto che fossero innocui.
”Abbiamo avuto un incidente con lo shuttle non sapevamo che il pianeta fosse abitato. Ma i danni sono gravi e forse non riusciremo a ripartire.”Spiegò Loki.
”Non è un problema,il nonno è bravo nelle riparazioni.”Gli assicurò Lisa.
”Sono un ‘ingegnere.Mi chiamo Jason Burnett.”Si presentò finalmente il vecchio allungando loro la mano forse rassicurato dalla simpatia istintiva che la nipotina provava nei confronti dei due nuovi arrivati .
”Sarò felice di venire a dare un ‘occhiata al vostro shuttle”.
”Ma non ora nonno,il sole sta tramontando ,possono fermarsi a mangiare e a dormire da noi. Cè spazio.”
Il vecchio rivolse un’occhiata di rimprovero alla nipote.
”Non vogliamo disturbare ci arrangeremo.”Si affrettò ad assicurargli McCoy che aveva colto il suo disagio.
”Oh non disturbate !”Lisa lanciò al nonno un ‘occhiata di sfida e il vecchio si addolcì.
”Va bene venite prima che cali il sole.”Fece loro cenno di seguirli in casa.
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Dopo un bel pò di tempo, che il Moe aveva passato sul ponte di comando, camminando avanti indietro e infastidendo gli altri ufficiali, Kirk si affacciò alla porta della sala tattica.
”Vieni dottore .“ Lo chiamò facendogli cenno di entrare, poi gli indicò la sedia davanti alla sua scrivania, anche se l’ologramma certamente non ne aveva bisogno.
”Ho preso una decisione e vorrei che tu capissi perchè ho deciso di non rispondere.”
Il Moe lo fissò ,ora non era più offeso, solo triste.
”Io credo che il vostro viaggio nel quadrante delta sia stata la risultanza di tutte le esperienze che avete vissuto. In modo particolare le difficoltà. Prima fra tutte il desiderio di tornare. Se ora io rivelo loro che torneranno con certezza a casa, sei sicuro che ci metteranno quella tenacia e quella volontà che hanno dimostrato nel cercare la via di casa?”
Il Moe parve fermarsi a riflettere.”Non l’avevo considerata ,la questione da questo punto di vista” Ammise dopo qualche secondo di esitazione.”Forse ha ragione capitano, quello che ha reso unico il nostro viaggio è stata proprio la capacità dell’equipaggio di convertire la disperazione in volontà incrollabile. Le difficoltà ci hanno reso più forti, ci hanno permesso di superare situazione incredibili.”
”Quindi riesci a capire la mia decisione?”
Il Moe annuì “E apprezzo che lei abbia voluto spiegarmi la sua decisione.Non sempre il capitano Janeway era così comprensiva.”
Kirk gli sorrise, a volte era così semplice far felici gli altri
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Capitolo 7 *** ologrammi ***
Era calata la notte e con essa il silenzio. Burnett aveva chiuso le imposte e raccomandato loro di non uscire. Avevano cenato. Cibo semplice, proveniente da un replicatore. Lisa aveva chiesto loro di raccontarle qualche avventura vissuta durante i loro viaggi. Si era molto divertita ad ascoltarli,manifestando il desiderio di arruolarsi quando fosse cresciuta. Le domande sulla colonia che Loki aveva posto erano rimaste inevase.Dopo cena lui e Mcoy si erano ritirati nella stanza degli ospiti che era stata generosamente offerta loro dal vecchio.
”C’è qualcosa che non va.“ McCoy quasi si aspettava di sentire quelle parole uscire dalla bocca di Loki. Perchè il ragazzo era chiaramente paranoico .Si , aveva avuto una infanzia triste , era stato un bimbo abusato.Ma insomma, ormai ,avrebbe dovuto aver superato il trauma e avrebbe dovuto mostrarsi un pò più fiducioso nei confronti del prossimo.Invece, niente ,era sempre li a sospettare di chissà quale complotto.
”Ok sentiamo ,cosa c’è di strano?”Chiese il dottore rassegnato.
“La gente del villaggio, io non la percepisco .“Gli confesso lui .
”Cioè?”
”Percepisco solo il nonno e la bambina, gli altri mi appaiono come fantasmi....ologrammi , esatto ...come il nostro medico olografico. Non ricevo nulla da lui a livello emotivo, come non ricevo nulla da queste persone.”
Ora McCoy si era fatto più attento.”Quindi che vuoi fare ?”Chiese.
”Perchè Burnett non vuole che usciamo? Io invece voglio uscire e scoprirlo.”
”Possibile che con te non si possa mai stare tranquilli?”Si lamentò il dottore mentre Loki scavalcava il davanzale e si avventurava fuori.
Con un sospiro decise di seguirlo. Il villaggio era deserto. Loki strisciò verso una delle altre case .Erano tutte buie e parevano disabitate. Anche se era calata la notte, era davvero strano che da nessuna dimora provenisse una luce o un suono. Loki si spinse fino al confine del villaggio e tirò fuori il tricorder. A segnare l’ingresso al villaggio erano state poste delle statue ,raffiguranti divinità greche, in una sostanza plastica che simulava il marmo. Loki osservò il massiccio basamento delle statue ed ebbe un intuizione. Forse non era solo decorativo.Tirò fuori il tricorder e lo fece scorrere sui basamenti .
”C’è una fonte di energia all’interno .”Spiegò.
Tastò il basamento di finto marmo e dopo svariati tentativi si aprì uno sportello .Poi si mise a studiare il computer all’interno .
”Sai cosa sono queste statue ?”
McCoy alzò le spalle.La domanda era retorica , come poteva saperlo era un medico mica un ingegnere.
”Proiettori olografici” |
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Capitolo 8 *** la verità ***
“Capitano ricevo un segnale di Sos. “Annunciò Uhura.
Kirk sospirò afflitto.”Un ‘altro?”
”E’ la Fermi,è precipitata su un pianeta, ci mandano le coordinate. Non sanno se saranno in grado di rimettersi in volo.”Spiegò Uhura.
”Come stanno Bones e Loki ?” Chiese il capitano preoccupato.
”Dicono che stanno bene, ma la navetta è danneggiata.”
”Facciamo rotta verso quelle coordinate , massima velocità.”Ordinò a Sulu.
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Loki si voltò di scatto avvertendo una presenza alle sue spalle. Dietro di loro c’era Burnett e li fissava con aria più addolorata che arrabbiata. I due federali si sentirono in colpa, ma ormai Loki doveva avere una spiegazione, sua curiosità era troppo forte.
”Immaginavo che avrebbe indovinato, lei mi è sembrato troppo scaltro per cadere nell’inganno.”
”Lei e la piccola siete le uniche persone reali in questo villaggio, questo mi è chiaro. Ma perchè?”
Il vecchio ebbe un ‘esitazione, come se stesse rievocando pensieri troppo dolorosi per lui.
”Eravamo venuti qui 18 anni fa .Io ,mio figlio ,la sua fidanzata e un gruppo di altre persone per fondare una colonia pacifica in cui crescere figli e nipoti in armonia tra loro e con la natura. Dieci anni dopo è nata la mia nipotina. Il più grande regalo che potesse farmi la vita. Ma la vita da e la vita toglie. Un anno dopo un visitatore ha portato sul nostro pianeta il virus della meningite argeliana.Non avevamo alcuna difesa.Non c’è stato scampo.Siamo rimasti vivi in due: io e Lisa.Non so se è stato un dono , o un crudele scherzo del destino!”
Il dottor McCoy spalancò la bocca per la sorpresa .”Perchè non ha chiesto aiuto ?Qualcuno sarebbe venuto a prendervi.”
”Nonostante quello che era successo ,per me questo posto era ancora il migliore dove far vivere Lisa. Prima di cominciare questa avventura io ero un ingegnere informatico e lavoravo agli ologrammi.”
”Comincio a capire ,ma continuo a trovarlo assurdo. “Replicò McCoy allibito.
”Ha costruito un intero villaggio di ologrammi per sua nipote?E lei non sa che non sono reali?”Ne deusse Loki .
”No ,l’illusione è perfetta. Lisa vive in un mondo perfetto di gente, gentile e onesta che è programmata per prendersi cura di lei.”
”Eh pensa che sia giusto ? Potrà vivere in eterno in un ‘illusione, senza affrontare il mondo esterno?”McCoy ora era veramente preoccupato.
Capiva che non potevano togliere la bambina al nonno ma era ovvio che ci fosse un problema e non poteva essere ignorato.
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Capitolo 9 *** addio infanzia! ***
Gli occhi del vecchio si riempirono di lacrime. “Ora è tutto finito, forse era destino che doveste precipitar su questo pianeta e scoprire la verità.”
”Perchè, che cosa è cambiato?”Chiese Loki perplesso.
”Sono malato .Tra poco non potrò più pendermi cura di Lisa e lei non può certo vivere qui da sola. Dovrò rassegnarmi a perderla. A lasciare che affronti il mondo esterno.”
Ora il vecchio ,vedendo che la sua valle di illusioni si stava sgretolando, non riuscì a trattenere le lacrime che scesero copiose.Loki era addolorato per entrambi. Il nonno che per amore della bambina aveva costruito il mondo perfetto in cui farla vivere ,e la bimba che stava per uscire bruscamente e prematuramente da un ‘infanzia da sogno.
”E’ una bambina forte ,ce la farà.″Tentò di rassicurarlo.
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L’enterpise era accorsa al loro Sos. Aveva preso a bordo sia i suoi due uomini dispersi che i due soli abitanti del pianeta. Il capitano aveva dovuto convenire che, date le condizioni del nonno, la bambina non poteva essere lasciata sul pianeta in attesa di soccorsi. Quindi si sarebbero occupati loro di condurli presso la prima colonia umana dove avrebbero ricevuto assistenza. Il dottor McCoy aveva immediatamente visitato l’uomo per sincerarsi delle sue effettive condizioni di salute.Dopotutto lui non era un medico e la sua convinzione di essere in fin di vita poteva essere errata.
“Burnett aveva ragione.“ Era uscito dalla saletta delle visite con aria mesta.
Loki l’aveva aspettato tenendo compagnia a Lisa che osservava l’ambiente circostante affascinata. Gli andò incontro perchè non voleva che la bambina sentisse.
”E’ agli sgoccioli non gli resta troppo tempo.Lisa rimarrà da sola. Gielo spieghi tu?”Chiese il dottore gettando un ‘occhiata alla bambina che li fissava incuriosita.
Loki annuì. Ormai aveva instaurato un rapporto con lei: era la persona più adatta. La prese sottobraccio e la condusse nel corridoio.
”Andiamo al bar di prora a prenderci un gelato.”
”Devi dirmi qualcosa di brutto?”Chiese la bambina seguendolo.
”Cosa te lo fa pensare?” Ribattè Loki sorpreso dalla sua perspicacia.
”Il gelato ,il nonno me lo da solo per consolarmi.”
Loki annuì, aveva già cominciato col piede sbagliato , tanto valeva essere diretti.
”Il nonno non sta bene.”Lisa annuì “L’avevo capito,lo vedevo sempre più stanco. “Ammise tristemente.”Ma non dispiacerti , la maggior parte delle creature ha una vita breve. L’importante è come la si è vissuta.”
Quelle parole sembravano strane alle orecchie di Loki mentre le pronunciava.La sua vita era stata molto lunga e non certo esemplare.Ma era certo di essersi abbondantemente riscattato..
”Io la spenderò esplorando lo spazio come te.Il nonno ne sarà contento. “Gli assicurò Lisa .
Loki le sorrise .”Allora , gelato .....col triplo cioccolato!”
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