Until The End

di Heaven Black
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** After all this time, I'm coming home to you ***
Capitolo 2: *** Welcome to the family ***
Capitolo 3: *** We're from the same story ***
Capitolo 4: *** Let's make a new start ***
Capitolo 5: *** Nightmare ***
Capitolo 6: *** Victim ***
Capitolo 7: *** So far away ***
Capitolo 8: *** Brompton Cocktail ***
Capitolo 9: *** Seize the day ***
Capitolo 10: *** Fiction ***
Capitolo 11: *** Escape from this Afterlife ***
Capitolo 12: *** A little piece of Heaven ***
Capitolo 13: *** Almost Easy ***
Capitolo 14: *** Natural Born Killer ***
Capitolo 15: *** The only thing I ask to you ***
Capitolo 16: *** Until The End ***



Capitolo 1
*** After all this time, I'm coming home to you ***


10 am

Lancio un'ultima occhiata alla valigia nel corridoio, non posso ancora credere a quello che sto facendo.
Dopo quello che era successo tre anni fa...
Il suono del citofono mi distoglie dai miei pensieri, dev'essere il taxista. Indosso il mio giacchettino in pelle e, raccolta la valigia, mi dirigo fuori dall'abitazione.
Salgo sul taxi e date le indicazioni mi abbandono di nuovo ai miei pensieri. Sono tre anni, tre lunghi anni che non rivedo più i miei migliori amici, e dopo la mia partenza perdemmo ogni contatto.
Perchè? ...non lo so, e spero vivamente che non mi abbiano dimenticata.
Dopo una ventina di minuti arrivo all'aereoporto di Londra, in perfetto orario, pago il taxista e mi avvio. Entrata all'aereoporto percorro il corridoio per le partenze, alzo gli occhi contro il tabellone dove sono scritti i luoghi d'atterraggio e i vari aerei prossimi alla partenza.
"Aereo per Huntington Beach, in partenza tra 15 minuti"
La voce di una ragazza mi fa sussultare, mi dirigo verso il punto di imbarco e, una volta a bordo, chiudo gli occhi, sperando di rivedere ben presto i ragazzi che reputo da sempre la mia famiglia.
























***


















Al mio arrivo sono le 20 pm e l'aereo sta già atterrando, incredibile il fatto che sono riuscita a dormire per tutto il viaggio. Guardo fuori dal finestrino notando il sole calare sul mare. Una volta a terra recupero la mia valigia per poi dirigermi all'uscita, mi avvicino ad un taxi libero e vi entro, lascio al ragazzo tutte le indicazioni e poco prima che questo possa partire noto il suo viso...tremendamente famigliare.
"Max?...", sussurro
"Si, lady, il mio nome è Max ma lei come fa a ...", gli si mozzano le parole in gola nel momento in cui mi guarda, "Heaven!!!" urla subito e io scoppio a ridere
"Sei sempre il solito! Ma ora che ci  fai alla guida di un taxi?!", chiedo ancora sorridendo
"Bèh dopo la tua partenza sono cambiate molte cose sai, tu piuttosto come stai?", non rispondo abbassando lo sguardo e lui capisce subito tutto
"Ti porto da lui allora", annuisco alle parole del mio amico e volgo il mio sguardo al paesaggio che scorre rapido fuori dal finestrino.




















***













Dopo qualche minuto, che a me sembra un'eternità, arriviamo davanti alla casa della persona che, da sempre, è la più importante della mia vita.
"Tu vai, io ti aspetto qui in caso qualcosa non vada per il verso giusto", afferma Max
"Sarà in casa?", domando, lui mi sorride complice
"Credo proprio di si, vai piccola", mi incita
Scendo dal taxi, percorro la stradina arrivando davanti alla porta di casa. Suono il campanello e dopo pochi secondi due occhi color nocciola incontrano i miei, spalancandosi.
Mantiene uno sguardo da ebete, ma come biasimarlo. Dopo tutto è lui...
"After all this time, I'm coming home to you" canticchio, ed è l'unica frase che sento sia davvero quella giusta...per ora.


























SPAZIO AUTRICE

Buon salve a tutti!!! Mi presento, io sono Mara, e questa è la mia prima fanficion, ammetto che ci è voluto davvero tanto tempo per autoconvincermi a pubblicarla, spero che vi possa piacere!
Questo è solo il primo capitolo e non mi sembrava il caso di scrivere troppo, diciamo che è una sottospecie di prologo.
Allora abbiamo conosciuto la nostra protagonista, Heaven, altro non è che la mia ombra da qualche mese, e sono quasi sicura che la porterò con me in tutte le FF che scriverò, a meno che questa non sia la prima ed ultima (?)
Che dire, spero che continuerete a leggerla e se vi va mi farebbe molto piacere leggere le vostre recensioni!
Alla prossima!!
 

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Capitolo 2
*** Welcome to the family ***


BRIAN'S POV


Apro la porta di casa e appena vedo la figura di una ragazza mi sorprendo, ma solo per pochi secondi, quando incrocio i suoi occhi perdo un battito.
"After all this time, I'm coming home to you" ha intonato, e ora ne sono sicuro...è lei. Le prendo un polso e la tiro contro di me, abbracciandola, lei avvolge le braccia intorno al mio collo, "Welcome to the family", le sussurro
"Mi sei mancato tantissimo Brian"
"Anche tu Heaven", rispondo stringendola ancora di più, quasi per paura che possa scappare...
Con la coda dell'occhio vedo Max portare vicino a noi la valigia della mia Heaven e mimo subito un 'grazie' mentre lui si limita a farmi l'occhiolino.
Dopo ancora qualche minuto entriamo in casa e io mi occupo di prendere la valigia per poi lasciarla subito dopo la porta, quando mi volto vedo la ragazza intenta ad osservare ogni particolare della casa
"Non è cambiato proprio nulla", dice passando le dita sui mobili, sulle foto e lasciando che ogni cosa prenda di nuovo vita  
"Nemmeno tu sei cambiata...", si volta verso di me, "...non dovevi andartene...non hai idea di quello che abbiamo passato...di quello che io ho passato!"
sbotto vedendola poi abbassare lo sguardo, io continuo ad agitarmi preso dalla rabbia, "Mi hai abbandonato! Mi hai lasciato proprio nel momento in cui tutto il mondo mi è caduto addosso! Te ne sei andata subito dopo la sua morte! Era il mio migliore amico cazzo!"
"Era anche il mio migliore amico Brian! Credi di esser stato il solo a soffrire come un cane !?" sbotta lei con le lacrime agli occhi
Oh no
"Heaven...ti prego non piangere...scusa" dico avvicinandomi a lei e abbracciandola, come ho potuto perdere la testa così...Dio mi sento un'idiota.
Le prendo il viso tra le mani asciugandole le lacrime, quanto mi è mancata, continuo a fissarle le labbra, quelle labbra che fino a pochi anni fa erano solo mie, cerco di reprimere il desiderio di baciarle ancora una volta, ma sembra che il mio cuore agisca per conto suo. Mi avvicino fino a far sfiorare i nostri nasi, la vedo chiudere gli occhi, so che vuole quello che voglio io, le sfioro le labbra con le mie e ...nulla... mi allontano da lei.
"Puoi restare qui quanto vuoi, sai che questa è anche casa tua..." dico alzandomi dal divano e avviandomi in cucina, la sento appena sussurrare un 'grazie'
...ma proprio quando sto per aprire il frigo, "Brian!", mi giro di scatto e prima che me ne renda conto le labbra di Heaven si incatenano alle mie, sento la sua lingua cercare disperatamente la mia, l'accontento, non desiderando altro, la stringo a me e ora come ora posso solo dire che il mio cervello è letteralmente andato a farsi fottere.

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Capitolo 3
*** We're from the same story ***


HEAVEN'S POV
I raggi del sole mi svegliano, apro un'occhio notando che la camera è quasi del tutto illuminata, mi sento un leggero peso sul fianco, abbasso lo sguardo e vedo un braccio completamente tatuato, sorrido debolmente per poi voltarmi. Vedo Brian dormire tranquillamente e non posso essere più felice di così.
Mi alzo lentamente per non svegliarlo e, indossando una maglia di Brian che mi arriva alle cosce, esco dalla camera a piedi scalzi, scendo le scale avviandomi in cucina.
'Spero che non abbia cambiato nessun tipo di disposizione', penso tra me riferendomi alla mobilia della cucina, e per mia fortuna è così, apro i vari mobiletti prendendo delle tazze, una bustina di tè, la polvere del caffè e qualche biscotto. Preparo tutto e in pochi minuti l'aroma del caffè si sparge per tutta la casa.
"Pensavo di averti solo sognata ieri sera...", sussulto sentendo la voce di Brian alle mie spalle, gli sorrido voltandomi, "Non potrei andarmene, sono appena tornata e stavolta per sempre" gli rispondo, lui sorride e si versa il caffè in una tazza mentre io faccio lo stesso con il tè. In tutti questi movimenti il suo sguardo non ha mai abbandonato il mio, e ho appena sentito qualcosa smuoversi all'altezza dello stomaco , presente quelle stupide farfalline allo stomaco che compaiono sempre in momenti non proprio opportuni?...le ho appena sentite. Dio, Bri...che mi stai facendo...
"Ti va di andare dai ragazzi più tardi?...anche oggi avremo le...le...", non finisce la frase posando il suo sguardo sul pavimento che improvvisamente sembra più interessante, "Per...?" lo incito io, lui mi rivolge uno sguardo con un velo di tristezza a coprirgli gli occhi
"...per le audizioni del nuovo batterista..." conclude infine. Si volta verso la finestra lasciando il suo sguardo vagare nel cielo.
Mi avvicino prendendogli una mano e i suoi occhi color nocciola si incatenano ai miei, "Certo, verrò" gli sussurro quasi. Lui sospira per poi sparire, uscendo dalla cucina.
Sospiro, e inizio anche io a fissare il cielo che oggi, stranamente, ha deciso di riportare il colore dei suoi occhi, quegli occhi limpidi come il cielo e profondi come il mare in tempesta...quegli occhi blu cristallino che credevo di aver dimenticato.


***



Dopo una doccia rinfrescante, torno in camera per vestirmi e opto per una canotta dei Misfits, un jeans che arriva al ginocchio e le mie fedelissime All Star nere con delle borchie ai lati e una piccolaa catenina che circonda il tallone, mi trucco velocemente passando la punta dell'eyeliner sopra e sotto la palpebra per poi contornare con un velo di matita nera l'interno delle palpebre. Lancio un'ultima occhiata allo specchio e noto che ho rinunciato a sistemare i capelli, di nuovo.
Una volta pronta raggiungo Brian nel garage, è bellissimo, indossa un jeans strappato, di quelli che ama tanto indossare, la maglia nera con lo scollo a V che lascia intravedere il 'REV' del suo tatuaggio 'FOREVER', i capelli sempre sparati in aria e lo sguardo leggermente spento, mi avvicino a lui che continua a rimanere seduto su una Harley Davidson...
Un momento
Un Harley ?!?
"OH MIO DIO!!! Ma è stupenda!!!" urlo vedendo poi il ragazzo iniziare a ridere come non mai. Quanto mi è mancata la sua risata.
"Felice che ti piaccia la mia piccolina, avanti monta" mi dice e io di certo non me lo faccio ripetere due volte.
Appena mi posiziono dietro Brian lo vedo schiacciare un pulsante per poter aprire il garage e, non appena mette in moto, mi sento un brivido lungo la schiena. Partiamo dirigendoci nel luogo previsto da Brian e nel tragitto andiamo così veloci che mi sembra di volare. Ovviamente il casco non è servito a nessuno dei due, e sentire il vento scompigliarti i capelli è una sensazione unica.
"Ti piace Heaven?" mi urla il mio chitarrista,
"E' una vita che desidero farlo!!!" rispondo felice come una bambina, scoppiamo a ridere e come se nulla fosse lui aumenta la velocità.
Arriviamo allo studio di registrazione, quello studio dove tutti noi abbiamo passato i momenti più belli della nostra vita. All'improvviso una fitta mi colpisce lo stomaco e mi tremano leggermente le gambe, Brian dev'essersene accorto, "Ehy, andrà tutto bene", mi dice cercando la mia mano incoraggiandomi
"Non dimenticarti che arriviamo tutti dalla stessa storia, con noi non devi temere nulla" continua portandomi all'interno della struttura.






SPAZIO AUTRICE
Bene sono tornata con un'altro capitolo! Che dire, finalmente la nostra Heaven sta per rivedere anche il resto della band, ma loro come prenderanno il suo ritorno? Lo scoprirete solo se continuerete a leggere!
Inoltre ringrazio LesA7X per aver recensito il primo capitolo ^^
E nulla, spero che mi lascerete una recensione anche a questo capitolo e fatemi sapere che ne pensate!
Alla prossima!
 

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Capitolo 4
*** Let's make a new start ***


"Pronta?", mi chiede Brian prima di entrare nella struttura, io annuisco e credo di rischiare un collasso da un momento all'altro.
Percorriamo il corridoio superando varie stanze, quando finalmente arriviamo in quella stanza Brian mi fa fermare
"Entro prima io, che ne dici di divertirci un po'?", mi domanda con un sorriso beffardo, io semplicemente lo guardo ancora più confusa, mi stampa un veloce bacio per poi entrare



***



BRIAN'S POV
Entro nella stanza non prima di aver lasciato un bacio alla mia Heaven, e vengo subito accolto dai miei più cari amici
"Gates! Brutto pezzo di merda sei sempre in ritardo!", mi rimprovera Matt, da bravo frontman vuole che ognuno di noi arrivvi almeno 5 minuti prima dell'orario di punta, e io, puntualmente, arrivo sempre 5 minuti dopo.
"Buon giorno anche a te Matt", dico ironico
"Fammi indovinare...ti sei svegliato nel letto di una sconosciuta anche stamani?" ghigna Johnny, "O magari è rimasto traumatizzato nello svegliarsi nel SUO letto, per una buona volta" continua Zacky scoppiando a ridere
"No, nessuna di queste cose, semplicemente ho avuto una piacevole visita ieri sera", in men che non si dica noto i loro sguardi farsi immediatamente più curiosi, "E se volete, dietro questa porta c'è la persona che mi ha fatto visita", dico con un piccolo bagliore negli occhi, tipico di quando ho una grande sorpresa e non vedo l'ora di far scoprire.
"Andiamo Haner svuota il sacco!", mi urla quasi Zacky mentre vedo il nano avvicinarsi alla porta tentando di superarmi, "Prima vi mettete tutti lì, davanti a me, e mi dite 'per favore grande Synyster Gates mostraci questa innata sorpresa' poi magari apro la porta" ghigno
"Stronzo apri subito questa porta!!", mi incita ancora Matt. Ad essere sincero non vedo l'ora di aprire quindi lascio perdere la frase che ho appena detto e mi avvicino di più alla porta, aprendola e rivelando la figura di Heaven.



***



HEAVEN'S POV
Oh mio Dio, ha aperto la porta senza avvertirmi, ora si che mi sento in imbarazzo, vedo Brian allungarmi una mano che decido di afferrare e farmi avanti. Osservo uno ad uno gli sguardi dei ragazzi, Johnny ha la mascella che potrebbe quasi toccare terra, Zacky ha gli occhi sgranati e la bocca leggermente aperta e Matt...ha un'espressione indecifrabile, tra lo sconvolto e la voglia di commettere un omicidio, il che mi spaventa abbastanza.
"Ciao ragazzi...", sussurro abbassando lo sguardo
"Non ci credo...", dice Zacky e subito Christ annuisce alle sue parole
"Così è lei la 'dolce visita' di cui ci parlavi..." la voce agghiacciante di Shadows rompe il silenzio mentre lo vedo avvicinarsi con i pugni serrati e gli occhi non più color smeraldo, bensì grigi, che emanano una sensazione a dir poco cupa. Ora ho davvero paura, ma infondo sono i miei migliori amici, non potrebbero mai farmi del male...o si?...
"Matt...", dice Brian iniziando anche lui a preoccuparsi, tutti qui conosciamo il carettere fin troppo irascibile di Sanders, "...ehy Matt", prova ancora Gates questa volta mettendosi davanti a me quasi volendomi proteggere
"Levati Haner", dice solo Matt continuando a guardarmi, il chitarrista decide di fare come gli è stato detto e ora sono a meno di dieci centimetri dal corpo muscoloso di Shads.
"Matt...", sussurro ancora io con voce sempre più flebile.
In meno di due secondi, un paio di braccia mi avvolgono, abbracciandomi, togliendomi quasi il respiro, "Ciao Heaven" mi dice solamente Matt, lo abbraccio a mia volta tirando un sospiro di sollievo e quando ci allontaniamo vedo finalmente le sue adorabili fossette e i suoi occhioni verdi prendere il sopravvento
"Mi sei mancata, e credo che sia mancata a tutti noi", continua sorridendomi
"Anche voi mi siete mancati moltissimo", e in men che non si dica ci unimmo tutti in un abbraccio, io ero al centro e gli altri tutti intorno a me. Giuro di non essermi mai sentita così bene in tutta la mia vita.


***


Passarono due ore, due ore nel quale aiutai i ragazzi con i provini, facendo avanti e indietro per chiamare i vari ragazzi segnati sull'elenco, e ancora nessuno ci aveva colpito. Avremo sentito su per giu una ventina di ragazzi ma nessuno era degno del posto. E più passavano le ore, più Brian diventava irritabile, ogni minuto di più.
Poteva sentirsi a pelle l'aria cupa che emanava e, addirittura, un paio di ragazzi si rifiutarono di suonare non appena lo videro, uscendo dallo studio terrorizzati. Verso le 15 ci prendemmo una pausa sedendoci tutti sui divanetti disposti nella stanza.
"Maledizione sono uno più incapace dell'altro", sbottò Brian
"Andiamo non essere così cinico, alcuni erano bravini", disse Johnny, beccandosi un'occhiataccia
"Bravini? ...bravini? ...ma chi vogliamo prendere in giro!? E' già tanto che sappiano tenere in mano due bacchette!!!" urlò Brian alzandosi dal divano e iniziando a fare su e giu per la stanza.
"Quante persone mancano ancora?", mi chiese Matt, anche lui stremato dalla situazione
"Mancano due ragazzi, Steven Kate e Arin Ilejay" sospirai, guardando Brian continuare ad agitarsi per poi fermarsi improvvisamente e prendendo tra le mani la collana che gli aveva regalato.
Dopo pochi minuti di silenzio la voce di Haner irruppe, "Finiamo questa cosa..." e tornò alla sua posizione prendendo la sua amata chitarra tra le mani


***


BRIAN'S POV
"Ehy Syn, cerca solo di non spaventare anche gli ultimi due, intesi?", mi domanda Zacky, "Intesi" risposi e sorrisi beffardo, ma il mio sorriso si spense subito, vedendo entrare l'ennesimo ragazzo, lo guardo per un secondo, occhi azzurri, capelli rossi, sicuramente tinti, una maglietta bianca e un paio di jeans militari, mi si avvicina insieme agli altri.
"Ciao...", iniziò, "...io sono Steven e...", "E sei qui per vedere se sei in grado di entrare nella band, lo sappiamo" sputo acido beccandomi subito un'occhiataccia da parte dei ragazzi mentre questo Steven si stava già demoralizzando, "Quello che Syn voleva dire è che siamo pronti a sentirti suonare, Steve, quindi vai pure alla batteria e Gates ti accompagnerà con la chitarra, mi auguro che tu conosca tutte le nostre canzoni", spiegò Matt al ragazzo che nel frattempo si era seduto alla batteria, "Oh non temete! Conosco ogni vostra canzone! Vi stupirò dico davvero" ribatte Steve deciso, al che io mi alzo dallo sgabello avvicinandomi a lui, e sotto gli occhi spalancati dei miei compagni do un'ultimo consiglio al ragazzo, "Il fatto non è conoscere ogni nostra canzone e ogni fottuta cosa riguardi la nostra vita, o sorprendere loro, Steven, ma il fatto è che tu riesca a sorprendere me e fidati se ti dico che nessuno apparte lui ci è mai riuscito, detto questo preparati per Afterlife", lui annuì più terrorizzato che mai e io ripresi il mio posto.
Finita la canzone senza troppi giri di parole saluto il ragazzo e gli faccio capire che non lo prenderemo mai nella band. Pochi secondi dopo Heaven entra nella stanza con l'ultimo ragazzo della giornata
"Gates, lui è Arin" mi dice, guardo il ragazzo, abbastanza alto e snello, avrà si e no vent'anni, capelli riccioluti e occhi scuri, così come i capelli, e un sorriso contagioso, indossa un paio di anfibi, jeans neri strappati al ginocchio destro e una maglia dei Misfits, mi si avvicina porgendomi una mano
"Piacere di conoscerti Brian", ammetto che abbia anche una bella voce, e se ci penso bene è stato l'unico ad avermi chiamato con il mio vero nome.
Ricambio la sua stretta e come le nostre mani si stringono sento come una scossa, "Pronto?" gli chiedo solamente e lo vedo annuire, per poi superarmi e avvicinarsi alla batteria. Sbarro gli occhi notando che porta le bacchette nella tesca dei jeans...non può essere...
"Gates, tutto bene?", Zacky mi distoglie dai miei pensieri, io lo guardo quasi spaesato, "S-si...tutto bene...solo...è strano...", sussurro, "Arin aspetta!" dico al ragazzo fermandolo proprio mentre stava per sedersi, "Vieni con me", tutti mi guardano confusi mentre io in compagnia del ragazzo mi avvicino ad un'altra porta, la apro e come accendo la luce mi si forma un nodo allo stomaco.
La sua vecchia stanza di registrazione, e il suo ultimo set di batteria, l'ultima volta che la suonò era per farmi sentire una piccola parte dell'ultima canzone che aveva scritto, ovviamente nessuno l'aveva più toccata, era troppo preziosa quella batteria.
"Syn ma che stai facendo!?" irruppero i ragazzi, ma io non gli diedi retta, osservando Arin davanti alla batteria, la contemplava come se fosse un diamante, mi avvicino lentamente per poi sussurrargli "Sei il primo che la utilizzerà, nessuno apparte lui l'aveva mai suonata", si girò verso di me e mi guardò con un velo di tristezza negli occhi
"Syn, davvero, non mi pare il caso, insomma, era la sua batteria, io posso tranquillamente suonare l'altra, non ce ne bisogno".
Eccolo
La voce che fece traboccare il vaso
Mi giro verso Arin sorridendo, oh si, stavo sorridendo, "Proprio per questo voglio che tu la suoni, chiunque altro non se lo farebbe fatto ripetere due volte, ma tu, tu non hai osato nemmeno toccarla, forza prendi posto, ho intenzione di fare una prova con te", lui mi guardò sorridendo come un bambino e prendendo posizione.
Mi volto un momento verso i miei amici che avevano delle faccie a dir poco epiche, e feci l'occhiolino facendogli capire che andava tutto alla grande. Non mi sedetti sullo sgabello, volevo stare davanti ad Arin, e quando attaccai con la chitarra lui subito mi guardò basito, ma subito qualche secondo dopo mi venne dietro.
A canzone terminata i ragazzi si avvicinarono a noi, congratulandosi con Arin, mentre lui per primo mi chiese spiegazioni.
"Syn...io non vorrei fare una figura di merda ma...ad essere sincero...non conoscevo quella canzone e se non mi prederete nella band lo posso capire..."
"No Arin, ora ti spiego, quella canzone nessuno a parte noi della band la conosce, non è mai stata pubblicata in quanto la vogliamo mettere nel nuovo album...quella canzone, che tu hai riprodotto alla perfezione seppur non la conosci, inizialmente si chiamava Death, ma il grande Rev ha voluto cambiarla in Fiction ed  è stata l'ultima canzone che riuscì a finire del tutto...tre giorni prima dell'accaduto, sei riuscito a suonare questa canzone senza conoscerla e non so se è un segno o se semplicemente sia tutto merito della tua bravura, ma ora voglio solo dirti...benvenuto in famiglia", dopo il mio discorso Arin si buttò letteralmente tra le mie braccia iniziando a ringraziarmi e subito dopo seguì un'abbraccio alla Sevenfold.
"Let's make a new start!!!" urlò Shads poco prima di sciogliere l'abbraccio e tutti iniziammo ad applaudire ad Arin che divenne completamente rosso.
Si...ora possiamo continuare...per la band, per i fans, per la nostra musica, per noi, e per Jimmy







SPAZIO AUTRICE
HERE I AM!!! Ben ritrovati lettori!!!
Allora che dire, finalmente anche gli altri della band sono venuti alla luce e finalmente trovano un nuovo batterista per poter continuare il loro sogno
ci tengo a specificare che non ho la più pallida idea di come abbiano conosciuto Arin, ergo è tutto frutto della mia mente malata e contorta! 
Detto questo posso solo dire di essermi divertita a scrivere questo capitolo e soprattutto immaginandomi Arin che salta addosso al nostro Gates per ringraziarlo.
Per il resto è tutto, come sapete se il capitolo vi è piaciuto ci tengo davvero tanto ad una costra recensione e se volete sapere come continuerà non vi resta che continuare a leggere!
Alla prossima!!
*scende dal palco e sparisce*

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Capitolo 5
*** Nightmare ***


Quella sera stessa ci ritrovammo tutti al Johnny's, un pub che frequentavamo sin da ragazzini, e come speravo non è cambiato di una virgola.
Arin si è integrato subito con il gruppo, nonostante siano passate poche ore dalla sua entrata nella band, e ne sono davvero felice, è un ragazzo solare e di talento proprio quello che serve ora.
"...e ricordati caro Arin...birra e vino for life!", la voce di Johnny mi riporta al presente, e guardandolo meglio sembra ubriaco
Ehy ma...
No...non è l'unico ad essere partito
Arin gira e rigira più volte gli occhi al cielo, Zacky e Matt cantano qualcosa di non ben definito alle mie orecchie, sembrano quasi due prescelti per i canti 'gospel' e Brian...oh...Brian è ancora sobrio, non ci credo! Solitamente era sempre il primo a dare di matto...incredibile.
Passata la mezzanotte decidiamo di far ritorno a casa e per comodità e sicurezza decidiamo di far dormire tutti a casa di Brian, sistemiamo Johnny e Arin in una stanza per gli ospiti, Matt e Zacky ne occuperanno un'altra. Mi assicuro che ognuno di loro sia cadutto nel mondo dei sogni e finalmente posso andare da Brian per augurargli la buona notte.
Poco prima di entrare in camera sua però decido di fermarmi ad osservarlo cercando di non farmi vedere, indossa soltanto un pantalone della tuta, mi fermo ad osservargli la schiena e le spalle, i muscoli delle braccia che vengono fasciati alla perfezione da tutti quei tatuaggi, tutti quei mostri che io ho sempre trovato affascinanti...
"Intendi osservarmi ancora a lungo?", mi domanda all'improvviso, gli sorrido leggermente
"A dire il vero lo farei ancora...ti osserverei per sempre", si avvicina fino a prendermi per mano e portandomi dentro la camera
"Allora fallo da vicino", mi sussurra ad un orecchio mentre un brivido mi percorre la schiena, si abbassa lasciandomi un bacio a fior di labbra per continuare poi sul collo, io intanto gli passo le mani sugli addominali, percorrendo anche i pettorali e arrivando al tatuaggio che gli copre il petto.
In silenzio ma senza mai toglierci gli occhi di dosso ci sistemiamo a letto, Gates prende il lenzuolo coprendo i nostri corpi e mi abbraccia da dietro, ci addormentiamo entrambi con un sorriso sulle labbra.






BRIAN'S POV
Sto correndo.
Corro fino a perdere il respiro
Corro nonostante sento le ginocchia far male e la milza bruciare come non mai, corro perchè è l'unica cosa che posso fare
"Brian!!".
Mi fermo, qualcuno urla il mio nome, mi giro, guardo ovunque, non vedo nessuno
"Brian ti prego aiutami!"
La stessa voce solo più preoccupata, la classica voce che ti supplica aiuto, cammino per un po' e poi lo vedo.
"Jimmy!!" urlo correndo verso il mio migliore amico
"Brian aiutami!", continua ad urlarmi lui e quando sono abbastanza vicino al mio migliore amico lo abbraccio, come se non ci fosse un domani, ma subito sento qualcosa che non va, Jimmy si è accasciato su di me e insieme siamo finiti in ginocchio per terra.
"Jimmy...James cazzo apri gli occhi!", con fatica apre gli occhi, quegli occhi dal colore indecifrabile, azzurri ma non come quelli che la gente è abituata a vedere, dentro quelle pozze potevi trovarci ogni sfumatura dell'azzurro. Alza debolmente una mano afferrandomi il colletto della maglia
"Brian...devi promettermi che...che qualsiasi cosa accada tu andrai avanti..", la sua voce flebile mi fa sussultare
"Ma che dici? Jimmy starai bene, come sempre, non fare così vedrai che..."
"Promettimelo Brian!"
Ci guardiamo negli occhi, nel mentre che i miei si inumidiscono
"Te lo prometto", soffio appena, lui mi continua a guardare, mi sorride come ha sempre fatto
"Mi mancherai amico mio", le sue ultime parole, lo vedo chiudere gli occhi, questa volta per sempre
"J-James...Rev ti prego apri gli occhi" sussurro iniziando a piangere, "Ti prego non lasciarmi..." vengo scosso da brividi di paura e panico
"James!!!" urlo contro il cielo
...




HEAVEN'S POV
"James!!! James non lasciarmi!", le urla di Brian mi svegliano di soprassalto, mi giro e lo vedo agitarsi nel sonno urlando, lo scuoto chiamandolo più volte, e quando finalmente si sveglia mi guarda terrorizzato, ha gli occhi lucidi mentre le lacrime continuano a bagnarli il viso.
Senza dire nulla lo abbraccio e lui si sfoga come non lo vedevo fare da tempo, si stringe a me come farebbe un bambino spaventato con la propria madre
"Shh...era solo un incubo Bri..."
"Mi manca...lo rivoglio qui...", mi sussurra tra i singhiozzi e a quelle parole non posso far altro che stringerlo ancora di più.






SPAZIO AUTRICE
Aggiornato! Si lo so sto aggiornando tutto alla velocità della luce, ma preferisco farlo ora che non ho troppo da fare con la scuola.
Dunque, Brian rivede in un incubo Jimmy, che gli muore in braccio, come si comporterà Brian dopo questo incubo? Sarà lo stesso? Sinceramente non lo so nemmeno io :3
Lo scopriremo nel prossimo capitolo, che ancora non so quando pubblicare, spero al più presto!
Vi informo che ho scritto questa storia anche su Wattpad, a chi interessa mi può trovare lì con il nome  heaven6661 ( @heaven6661 )
E nulla, continuo a ringraziare LesA7X per recensire ogni singolo capitolo, ci tengo davvero molto a sapere cosa ne pensate e se avete idee riguardo quello che potrebbe succedere alla fine della storia. Se volete potete cercarmi su Facebook come Mara Synyster Gates (no affatto, non sono fissata con quel gran chitarrista, ma vi pare, il nome è uscito sotto un momento di noia x3).
Detto questo, vi saluto *abbraccia tutti* e vi do appuntamento al prossimo capitolo, ormai lo sapete se il capitolo vi è piaciuto lasciate un commento (anche negativo)!
Alla prossima!!!
 

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Capitolo 6
*** Victim ***


La mattina è arrivata troppo presto per quanto mi riguarda, sbadiglio ancora profondamente assonata per poi voltarmi verso Brian, sdraiato accanto a me. Ripenso a questa notte, vederlo in preda a quell'incubo, vedere il suo volto terrorizzato e rigato dalle lacrime, mi ha fatto una tenerezza immensa.
Perchè alla fine è questo il vero Brian Haner Jr., Synyster Gates non è altro che una maschera, una maschera creata per poter nascondere la sua vera natura, per potersi mostrare alla gente come una persona forte, strafottente, e sempre sicura di se...bèh, Brian Haner Jr. è l'esatto opposto.
Lo vedo muoversi sotto le coperte e aprire piano gli occhi, la tristezza che ancora emanano questi è palpabile, ha delle occhiaie profonde che gli circondano gli occhi, e una leggera ricrescita di barba inizia a farsi notare.
"Ehy..." sussurro, lui si fa ancora più vicino a me abbracciandomi dai fianchi e affondando il viso nell'incavo del mio collo
"Mmh...", mugugna in risposta iniziando a mordicchiarmi un parte del collo. Passo una mano tra i suoi capelli corvini
"Moto di dolcezza Gates?", ridacchio
"Sembrerebbe di si, tu non sei da meno però" mi risponde tornando a guardarmi negli occhi
"Tutto bene?", gli domando accarezzandogli una guancia, abbassa gli occhi e si limita a fare cenno di no con la testa, decido di non andare oltre, sapendo perfettamente cosa stava sognando, o meglio chi.
Un rumore ci distoglie dai nostri pensieri. Arriva dalla cucina. Vedo Brian sbarrare gli occhi e schiaffarsi una mano in fronte ricordandosi di avere a casa i ragazzi, che sicuramentea causa del doposbornia, staranno distruggendo la cucina in cerca delle tazze e attrezzature varie per la colazione, Scoppio a ridere per la faccia degna da premio Oscar di Gates, che ben presto si alza per correre giu in cucina.
Io mi alzo con calma, chiudendomi poi nel bagno per poter fare una doccia rigenerante. Il potere dell'acqua è assurdo, riesce davvero a farti scivolare via i pensieri come se fosse nulla.
Dopo 10 minuti abbondanti esco dalla doccia e mi rivesto, scendo in cucina legandomi i capelli, e quando entro nella sala vedo tutti i ragazzi seduti al tavolo, intenti a fare colazione. Passo velocemente lo sguardo su ognuno di loro notando che hanno tutti un'aria sconvolta, mi siedo accanto a Vee che non ha ancora toccato cibo...ok qualcosa non va...Zacky Vengeance non ha mai rinunciato ad un piatto stracolmo di pancake alla Nutella!
"Ragazzi, tutto bene? Mi sembrate strani...?", loro mi guardano con delle facce da funerale e il primo a parlare è Johnny.
"Sai ...è strano...dopo tre anni stiamo per ricominciare...", tutti gli altri annuiscono e all'improvviso capisco a cosa si riferiscono e il motivo di quelle facce.
"Spero di non deludervi ragazzi" dice Arin guardando tutti negli occhi
"Non preoccuparti, ne siamo sicuri" dice Matt incoraggiandolo.
Finiamo di fare colazione e ci dirigiamo allo studio per le prime prove. Sembra di esser tornati indietro nel tempo, mi sembra ancora di vedere Matt che corre gioioso per tutte le stanze dello studio eccitatissimo, Brian e Zacky che quasi si  mettono a piangere vedendo tutte le attrezzature ai loro posti, dopo tanti sacrifici per comprarle, Johnny e Jimmy che si fanno i dispetti ridendo come pazzi e continuando a guardarsi intorno come due bambini al luna park...che ricordi...









***








"Ehy Heaven svegliati...", la voce di Zacky mi fa aprire gli occhi piano piano, mi guardo intorno, devo essermi addormentata qui, sul divanetto della sala prove
"La vecchiaia si fa sentire eh?" shignazza Johnny mentre tutti scoppiamo a ridere e io gli tiro un cuscinetto addosso, vedo volare un foglietto subito dopo, lo raccolgo dal pavimento notando che è una foto... una vecchia foto, ci siamo tutti noi... e c'è James, che ride come un pazzo
"Che hai trovato??" chiede curioso Shadows, mostro la fotografia al gruppo e subito si avvicinano per vederla meglio
"Dio ma eravamo dei nani", afferma Gates, in effetti quella foto risale all'ultimo anno di liceo
"Vi ricordate la sua risata? Ti metteva di buon umore anche se era una giornata nera" dice Vengeance con un filo di voce
"E ricordate quando mi versava in continuazione la birra sulla cresta? Mi faceva imbestialire e poi finivamo a ridere come idioti" mormora Johnny
"E quando abbiamo provato tutti insieme per la prima volta? Che matti" dice Matt sorridendo
"E quando ci portava al parco per rincorrere quelle fottute papere?" ridacchia Brian.
"Io mi ricordo ancora quando si presentò davanti a casa mia, ero rannicchiata sull'uscio della mia camera a piangere dopo una sfuriata con mia madre, mi prese in braccio e mi consolò come solo lui sapeva fare, poi è rimasto con me tutta la notte", dico io con le lacrime agli occhi
"Era l'angelo di tutti..." dice infine Brian colpendo nel segno. In tutto questo Arin non smise un secondo di fissarci e infine disse semplicemente "Vi ammiro ragazzi, dico davvero, avrei tanto voluto conoscerlo di persona, da come lo descrivete sembrava il miscuglio esatto di pazzia e saggezza", annuimmo semplicemente alle parole del ragazzo e poi scoppiammo tutti a piangere come dei bambini ricordando il nostro migliore amico, ricordando tutte le avventure passate insieme, ricordando i momenti che continuano a rimanere nella nostra mente e nei nostri cuori, ricordando un amico, un fratello, che ci venne strappato via. Tutti ci siamo sempre chiesti il perchè, abbiamo fatto qualcosa di sbagliato? Abbiamo vissuto momenti  troppo felici? Non eravamo abbastanza per poterci tenere stretto Rev? ...domande che mai avranno una risposta, perchè alla fine in tutto questo noi siamo solo delle vittime.
Vittime di un crimine, di un torto che ci è stato fatto tre anni fa.
Perchè si sa, nella vita, è destino dover perdere le persone che più amiamo.
Oggi siamo solo questo...
Vittime










SPAZIO AUTRICE
Sono tornataaaaa!!! Ok, ditelo, non mancavo a nessuno ahahah. Ho aggiornato appena ho potuto, ora la scuola inizia a farsi sentire, ogni giorno più di prima...e sono solo alla seconda settimana!
Tornando al capitolo...che ne pensate? Sicuramente vi starete chiedendo perchè faccio sempre piangere i nostri protagonisti...bèh...DURERA' ANCORA PER POCO!!! Lo giuro!! Tra qualche capitolo entreremo nel vivo della storia, è tutto quello che dovete sapere (per ora).
Come sempre se il capitolo vi è piaciuto lasciatemi un piccola recensione, e vi ricordo che per qualsiasi cosa mi potete trovare su Facebook sotto Mara Synyster Gates
...ricordo inoltre che i fatti e i personaggi qui nominati e presenti non mi appartengono e con questa storia non intendo offendere nessuno!
Al prossimo capitolo lettori!
Un bacio!
 

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Capitolo 7
*** So far away ***


Dopo averci consolato tutti, Arin si siede accanto a me, mentre i ragazzi decidono di uscire per fumare, tengo lo sguardo puntato sul pavimento, ho gli occhi rossi a causa delle lacrime e mi sento un macigno sul petto
"Mi spiace vedervi così e non poter fare nulla" ammette il ragazzo rompendo il silenzio
"Non dire così, fai già tanto, siamo noi a doverci scusare per mostrarci sempre così deboli" rispondo tirando su con il naso, lui mi passa una mano sulla schiena
"Non dovete scusarvi, anche se sono passati 3 anni si vede che non avete ancora accettato la storia, avete provato a farvi aiutare?", nego con un cenno del capo, "No...la maggior parte di noi non si è fatta aiutare da nessuno che io sappia, sai...dopo la sua morte sono scappata a Londra, non ho partecipato nemmeno al suo funerale...non lo salutato un'ultima volta e non sono stata accanto ai ragazzi quando avrei dovuto...", mi prendo il viso tra le mani ricacciando le lacrime, credo che noi tutti abbiamo pianto abbastanza davanti a questo ragazzo.
"Un giorno di questi forse, prenderò abbastanza coraggio da presentarmi sulla sua tomba e spiegargli ogni cosa...sperando che lui mi possa sentire"
"Da quanto vi conoscevate? Tutti voi intendo", mi domanda Arin curioso, in effetti lui non sa nulla della nostra storia.
"Bèh è una lunga storia, io e Brian siamo praticamente cresciuti insieme, arrivati al liceo Brian cercava un modo per far notare il suo talento da chitarrista e io cercavo un modo per tenerlo a bada quando i nostri compagni lo punzecchiavano dicendogli che valeva meno di zero, e credimi non c'è cosa che odia di più al mondo. Un pomeriggio usciti da scuola andammo al negozio di musica e mentre giravamo tra gli scaffali Brian vide l'ultimo cd dei Pantera, unica copia, si affretto a prenderlo ma la sua mano toccò il cd proprio nel momento in cui la mano di un'altro ragazzo era appena comparsa, anch'essa per prendere il cd, fu così che Haner conobbe James, diventarono subito amici e quando li raggiunsi lo divenni anche io. Nei giorni successivi Jimmy ci fece conoscere anche gli altri e in poco tempo presero Brian nella band, tra lui e Zacky ci furono dei battibecchi i primi tempi, un giorno finirono anche col picchiarsi nel garage di Matt durante le prove, Vee non era per niente felice di dover diventare il chitarrista ritmico, però dopo quell'azzuffata entrambi capirono che dovevano darsi una calmata, Brian doveva fare meno lo spaccone e Zacky accettò il ruolo da secondo chitarrista quando Gates gli disse che non voleva rubargli il posto e che lo trovava comunque un chitarrista di talento. Io continuai a seguire tutti i ragazzi e divenni la menager del gruppo, gli aiutai ad aprire lo studio e gli aiutai ad avere una buona casa discografica. Ed ecco come ci siamo conosciuti, grazie all'ultimo cd dei Pantera in un negozio di musica" finisco di raccontare ad Arin che ora sorride guardandomi negli occhi.
"Ed ecco che ci ritroviamo tutti qui anni dopo a continuare il nostro sogno, tra alti e bassi, e con un amico in più nella nostra famiglia", la voce di Matt ci fa sussultare, sono stati qui ad ascoltare tutto il racconto e noi non ce ne siamo nemmeno accorti, sorrido di rimando al cantante e mi avvicino a Gates che mi da un bacio sulla fronte
"Che ne dite di presentare l'ultimo arrivato a Rev?" propone poco dopo, tutti accettiamo felici e Arin si alza di colpo dal divanetto correndo verso l'uscita con Zacky e Johnny.









***









Il cimitero di Huntington Beach...non ci ero mai entrata, ma è proprio come lo avevo immaginato, seguo i ragazzi mentre ci dirigiamo  dal nostro amico, percorrendo file e file di tombe. Ho sempre preferito i cimiteri agli ospedali, in quelli c'è troppa sofferenza ed è troppa la consapevolezza che difficilmente ne uscirai vivo, nei cimiteri invece non c'è sofferenza, perchè sai che le anime che lo dimorano ora sono in un posto migliore, sempre che questo esista.
"Ciao amico", la voce dei ragazzi mi distoglie dai miei pensieri, abbasso lo sguardo a terra e, per la prima volta dopo tre anni, lo rivedo.
James Owen Sullivan "The Rev", un fratello, un figlio, un migliore amico.
Un brivido mi percorre la schiena e sento una mano stringere la mia, mi volto e vedo Brian che mi guarda, con gli occhi di una persona che vuole farti capire che sa quello che stai provando, stringo la presa sulla sua mano per poi vedere Arin avvicinarsi e passare una mano sulle incisioni della lapide.
Passano si e no una quindicina di minuti, nei quali Arin ha parlato a quella lapide come se davanti a lui ci fosse davvero la persona sepolta qui
"Alla prossima volta amico, ci manchi", sussurra Johnny, i ragazzi si apprestano per andarsene ma io lascio la mano di Brian
"Ti raggiungo a casa dopo...voglio stare un po' da sola con lui...", dico piano
"Va bene, ti aspetto dopo"
Aspetto che i ragazzi se ne vadano e mi siedo a gambe incrociate sulla tomba, sono sola, siamo soli...quanto tempo
"Ehy Jimmy...", mi tremano le mani, "...come si sta lassù?...visto? Sono tornata, ho fatto un'enorme cazzata ad andare via, non ti ho nemmeno salutato come si deve...scusa...ma il motivo è che ho avuto paura...e si sa, questa ti fa fare cose che mai avresti voluto fare...", sospiro, "...al mio ritorno credevo che i ragazzi non mi avrebbero nemmeno riconosciuta...perchè te ne sei andato James? Perchè ci hai lasciato qui da soli? Sapevi che eri importante per noi...sapevi che ti avremmo aiutato...ma tu non ci hai detto nulla...a volte penso che tu eri troppo per questa vita, avevi un'idea tutta tua su come viverla e molte volte la gente ti criticava per questo...ma io no...noi ti volevamo e ti vogliamo bene Jimmy, per quale cazzo di motivo te ne sei dovuto andare? Così senza dire nulla!?, tiro un pugno sull'erba lasciando che una lascima mi righi una guancia, "...sei così lontano...anche se non vogliamo farcene una ragione...lo sai...saremmo in grado di fare qualsiasi cosa pur di riaverti con noi...anche solo per un piccolo saluto...venderei la mia anima al Diavolo pur di rivederti un'ultima volta...perchè tu avevi il cuore troppo grande e Dio è stato uno stronzo egoista per volerti tutto per lui...", mi alzo in piedi e guardo il cielo, "Voglio rivederti un'ultima volta James, manchi troppo a tutti noi...", e detto questo lascio una collanina sulla lapide, quella collanina che mi regalò lui, rappresenta un piccolo pipistrello nero con l'iniziale J incisa sopra, me l'aveva regalata come simbolo di amicizia e io gliene regalai una identica ma con l'iniziale H.
Uscii dal cimitero dirigendomi a casa e poco prima che arrivai vicino a casa un tuono squarciò il cielo.











SPAZIO AUTRICE
Aggiornato!! Due capitoli in un giorno, si fanno progressi, e ora devo correre a studiare quindi sarò breve...
Dunque, abbiamo scoperto come si sono conosciuti i ragazzi, e Heaven ha finalmente rivisto Rev...seppur tramite una lapide, ho centrato il discorso che fa la nostra protagonista al nostro Jimmy anche sotto una luce personale...particolarmente personale.
Finalmente dal prossimo capitolo si entra nel vero della storia, ne vedremo delle belle! Per sapere come andrà a finire non vi resta che continuare a leggere, e come sempre se vi è piaciuto anche questo capitolo lasciatemi una recensione ^^
Un abbraccio!

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Capitolo 8
*** Brompton Cocktail ***


Mi chiudo la porta di casa alle spalle e noto subito il silenzio che regna sovrano. Lascio la borsa sull'appendiabiti e vado in cucina per prendere un bicchiere d'acqua, continuando a farmi domande su domande riguardo la vita e la morte.
Quando torno in sala vedo Brian sdraiato sul divano a pancia in su che dorme come un bambino, mi fermo a guardarlo e sono sempre più convinta che se non ci fosse lui a quest'ora non sarei nemmeno qui...ne abbiamo passate davvero tante insieme, quasi troppe.
Mi avvicino al divano e mi inginocchio di fianco a lui, gli occhi perfettamente chiusi, il respiro regolare, una mano è appoggiata al petto e l'altra lasciata a penzoloni, la bocca leggermente dischiusa e i capelli abbandonati sul cuscino, non resisto alla tentazione di accarezzarglieli, così passo una mano facendo attenzione a non svegliarlo, è così bello quando dorme. Come ha potuto Dio fargli una cosa del genere? Strappargli il suo migliore amico, suo fratello, così...da un momento all'altro...
Il mio sguardo si posa sullo scollo a V della sua maglia, posso notare una parte del tatuaggio e, poco nascosto dalla maglia, noto un graffio che non avevo notato, piano gli scosto quel lembo di maglia per poter guardare meglio e perdo un battito notando che quel graffio è solo una piccola parte di una cicatrice, non deve essere di molto tempo fa in quanto la pelle è ancora arrossata, è all'altezza del cuore e sembra esser stata fatta volontariamente...ma che dico? Brian non si farebbe mai una cosa del genere, o si? ...dovrò chiederglielo per saperlo.
Guardo l'orologio appeso alla parete segnare le 18.30, sarebbe meglio svegliarlo, o rischiamo di far tardi con i ragazzi, poco prima di uscire dalla sala registrazione avevamo deciso di vederci quella stessa sera al Johnny's, prendere delle birre e poi andare a casa di Matt per una serata tra film, amici e risate.
Mi siedo a cavalcioni sul bacino del ragazzo iniziando a fargli dei grattini sul fianco destro
"Bri...", sussurro e gli accarezzo una guancia, "Dai svegliati dormiglione", lo scuoto per un braccio.
Niente da fare, quando Brian dorme entra in un coma profondo, sospiro e mi piego in avanti mordendogli il collo. Ancora nulla, esasperata decido di giocarmi un'ultima carta.
"BRIAN HANER ALLA LAVAGNA!!!" urlo e subito lui si sveglia di soprassalto mettendosi seduto urlando a sua volta per lo spavento, gli scoppio a ridere in faccia
"Ah e così ti diverti eh?" mi fa un sorriso da stregatto e inizia a farmi il solletico facendomi ridere ancora di più
"Brian ti p-prego basta!" annaspo iniziando a piangere dal ridere, lui si ferma e mi fa calmare, una volta che riprendo il respiro mi avvolge tra le sue braccia e mi stringe a se, porto le mani chiuse a pugno sul suo petto e mi lascio stringere inebriandomi con il suo inconfondibile profumo, birra e sigarette.
"A che ora è l'appuntamento con gli altri?" mi chiede
"Alle 20 davanti al Johnny's" rispondo accennando un sorriso sentendo Gates lasciarmi un bacio tra i capelli e passando la mano aperta sulla mia schiena
"Abbiamo ancora un po' di tempo" mormora tornando sdraiato e facendomi distendere su di lui. Appoggio la testa al suo petto e metto la mano all'altezza del cuore, mentre le mani del ragazzo mi stringono senza volermi lasciare. Alzo di poco il viso lasciandogli dei baci e dei morsetti sul collo, lui chiude gli occhi e si lascia coccolare.
Un tuono squarcia il cielo e mi fa sobbalzare, Gates mi stringe ancora di più a se, mi prende il mento tra l'indice e il pollice lasciandomi un bacio che ricambio subito.










BRIAN'S POV

Quanto la adoro quando si spaventa per i tuoni.
Le lascio un bacio a fior di labbra che subito ricambia, decido di approfondirlo sentendo che mi stringe la maglia in un pugno, intrufolo le mani sotto la maglia di Heaven, accarezzando tutta la schiena, si inarca e mi morde il labbro inferiore, sospiro.
Ci guardiamo negli occhi in una muta richiesta e in poco tempo ci ritroviamo ad esplorarci, con sempre più passione e sempre meno vestiti.
Mi ero quasi dimenticato come fosse. Ho sempre fatto sesso con tutte le ragazze che mi portavo a letto, ma con lei è stato diverso fin dal principio, con lei è sempre stato amore, non è mai stata quella passione animalesca e primitiva, non è mai stato uno sfogo.
La bacio un'ultima volta per poi stendermi affianco a lei, prendendo una coperta e coprendo i nostri corpi, ancora scossi da quell'amore che ci ha appena consumati, la stringo a me e lei appoggia la testa sulla mia spalla cercando ancora di regolare il respiro
"Ti amo" le sussurro baciandole la fronte
"Ti amo anch'io" mormora.
Sento le sue dita percorrermi il petto  e arrivando vicino alla cicatrice...la tasta e spero che non faccia domande a riguardo, non voglio farla soffrire, ne parlerò solamente con i ragazzi e spero di poterlo fare stasera stessa...
"Sarebbe meglio vestirci e andare, mh?" mi dice Heaven
"Si hai ragione", confermo alzandomi e rivestendomi dei boxer e dei pantaloni, sento lo sguardo della ragazza su di me così mi volto verso di lei, mi sorride leggermente coprendosi con la coperta, si alza e mi viene in contro, passa lo sguardo su tutto il petto, facendo poi la stessa cosa con una mano, soffermandosi all'altezza del cuore e passandola leggere sulla cicatrice, sussulto a quel contatto incrociando gli occhi con i suoi preoccupati, le sorrido per farle capire che sto bene e continuo a rivestirmi.










***










Arrivati davanti al Johnny's salutiamo i ragazzi ed entriamo, occupiamo il solito tavolo.
"Allora che ordiniamo?" domanda Zacky impaziente
"Sei sempre il solito Zee", lo ammonisce il nano
"Matt, devo parlarti" dico serio al mio cantante, lui annuisce e insieme usciamo dal locale per poter parlare con tranquillità.
"Dimmi amico, che succede?" mi domanda una volta svoltato l'angolo, non dico nulla, semplicemente mi metto davanti a lui e abbasso la scollatura della t-shirt, "Oh merda che cazzo hai fatto?" chiede sbarrando gli occhi e avvicinandosi, abbasso lo sguardo non riuscendo a mantenerlo contro il suo
"Non avrai mica...", annuisco debolmente, "Brian che cazzo ti è preso?! Non ti riconosco più! E' così che vuoi risolvere i problemi?! Ti sei dimenticato di quello che lui pensava riguardo il suicidio? Dio come fai a pensare sempre e solo a te stesso?!", mi sbraita contro Shadows chiudendo le mani in pugni.
"Scusa...", sussurro
"Scusa un cazzo", mi abbraccia. Rimango un secondo interdetto su questa scelta, poi ricambio l'abbraccio con forza, una qualità di questo ragazzo? Ti aiuta di più così che con le parole.
"Avevi promesso che non l'avresti più fatto Syn, che è successo?"
"Non lo so...so solo che non riesco più a vivere senza di lui"
Ci stacchiamo dall'abbraccio, "Pensa a quello che perderesti e al male che faresti Bri...non ne vale la pena", e detto questo torna dentro.
Rimasto solo alzo lo sguardo al cielo, cercando una stella ben precisa, mi passo una mano in viso e sospiro mordendomi il labbro inferiore.










HEAVEN'S POV

Dopo aver preso le ordinazioni di me, Zacky, Christ e Arin accompagno la cameriera al bancone così da poter iniziare a prendere due bicchieri di birra.
Con lo sguardo osservo ogni particolare della parete dietro al bancone, tappezzata di foto, autografi, frasi e dischi in vinile. Una foto dei Sevenfold mi attira, e guardandola riconosco che la fecero al primo live in questo locale
"Scusa John, potresti passarmi quella foto?" chiedo al proprietario del locale
"Certo piccola, eccola", me la porge con gentilezza, ci ha sempre trattato come dei figli.
Osservo questa foto, e sorrido come un ebete, vedendoli così felici, è assurdo e bellissimo
"Sembrerebbe che tu li conosca, mi sbaglio?", la voce di una ragazzo mi fa sussultare, mi volto alla mia destra e vedo un ragazzo, con una felpa nera e il cappuccio tirato sulla testa a coprirgli completamente il volto, e lasciando trasparire appena un foular nero che gli circonda alla perfezione il collo. Alzo un sopracciglio a quell'abbigliamento ma smetto di farci troppo caso
"Si, in effetti li conosco, sono i miei migliori amici", rispondo cercando di guardare il ragazzo in faccia
"Avenged Sevenfold", dice leggendo il nome sulla foto, "Ne ho sentito parlare, che io sappia hanno passato un pessimo periodo", continua
"Si, è vero" confermo e poso lo sguardo sulla figura di Jimmy nella foto, "Abbiamo perso il nostro batterista...", lui si gira di poco verso di me, mantenendo lo sguardo basso.
"Ci tenevate così tanto che ancora a parlarne vi vengono le lacrime agli occhi?" mi domanda, mi limito ad annuire
"Era tutto, un'ottimo amico, una persona della quale ti puoi fidare ciecamente...a volte ci sarebbe bisogno di un...non lo so...qualcosa per la quale poter far restare una persona anche solo per poche ore...come una chance, qualcosa per un...un'ultimo saluto...dato come si deve...non so se mi spiego", dico tenendo gli occhi bassi
"Un Brompton cocktail sarebbe sufficiente?", chiede
Mi volto verso il ragazzo con gli occhi sbarrati, "Conosci quella canzone?", domando curiosa
"Oh ...la conosco molto bene"
"Quindi sei un fan dei ragazzi?"
"Credo...di essere qualcosa in più", lo guardo confusa, piano lui alza lo sguardo, forse fin troppo piano.
"Dopotutto, chi può conoscervi meglio di me" dice infine guardandomi negli occhi.
E poi fu tutto a rallentatore.
Sbarro gli occhi.
Inizio a tremare.
Non ci credo, e penso che ora ho anche le visioni.
Occhi cristallini.
Non può essere.
"Ciao Heaven, ti sono mancato?"
Mi scende una lacrima.
"Jimmy..."
















SPAZIO AUTRICE

E rieccomi con un'altro capitolo nuovo nuovo!!! Mi scuso in anticipo per aggiornare a distanza di anni luce (?) ma la scuola e i vari impegni mi stanno prendendo tutto il tempo!
Tornando al capitolo, che cacchio sta succedendo?!? Lascio da sola questa banda di matti per poco più di una settimana e Heaven e Brian si ritrovano a volermi far diventare zia, Brian fa cazzate per la quale Matt lo cazzia,  Zee ha sempre più fame e Rev si ripresenta...! Troppe cose in poco tempo!!!
Credo che questo sia, forse, il capitolo più lungo che abbia pubblicato, sbaglio? ...boh mi ero presa benissimo!
Dato che è mezzanotte passata direi di chiudere qui con le parole e darvi la buona notte cari lettori.
Ricordatevi che le recensioni, positive e negative, sono sempre ben accette e se volete potete cercarmi su fb con il nome di Mara Synyster Gates (la mia fantasia non ha mai limiti) e mi potete trovare anche su Wattpad come heaven6661 ( @heaven6661 ), non temete non ho mai ucciso nessuno (se non in casi estremi)
Un bacione a tutti voi che mi seguite, al prossimo capitolo!!!
 

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Capitolo 9
*** Seize the day ***


Continuo a tremare sotto lo sguardo del ragazzo.
"No...è uno scherzo...e di pessimo gusto, n-non puoi e-essere tu, t-tu s-sei..." balbetto in preda a mile emozioni
"Vieni con me, è meglio non parlare qui", mi prende la mano e mi lascio trascinare sul retro del locale, non riesco a muovermi o a far qualsiasi altra cosa. Arrivati sul retro si ferma, si volta verso di me e si abbassa il cappuccio, togliendosi anche il foular. Il suo collo è circondato da un tatuaggio particolare, manette
"Ehy...", mi si avvicina scostanomi un ciuffo e portandolo dietro l'orecchio, continuo a guardarlo nel occhi immobile
"Heaven, sono io", mi sussurra ancora, due lacrime mi solcano il viso e il labbro inferiore inizia a tremarmi.
"S-se ...se sei d-davvero tu d-dimmi c-c-come ci siamo conosciuti" continuo a balbettare senza contegno, lui sorride
"In un negozio di dischi, nel pomeriggio dopo scuola, io e Brian ci eravamo buttati sull'ultima copia del cd dei Pantera, indossavi un paio di jeans strappati sulle ginocchia e avevi una canotta dei Misfits, avevi ancora i capelli tinti di blu su alcune ciocche, e il trucco non era quasi presente", risponde sicuro continuando a sorridere.
"REV!!!" urlo scoppiando a piangere e abbracciandolo di slancio, poggio la testa sul suo petto e sento le sue braccia stringermi forte, quasi mozzandomi il respiro. Non m'importa se è solo una visione e la gente passando potrebbe prendermi per pazza vedendomi abbracciare il nulla, ora è qui, lo sto abbracciando e non mi interessa nien'altro
"Shh...è tutto ok piccola", mi sussurra accarezzandomi i capelli.
Dopo qualche secondo mi calmo eci stacchiamo dall'abbraccio lo guardo negli occhi e sorrido, un sorriso vero.
"Ma come è possibile? Che, che cazzo è successo??" domando più curiosa che mai
"E' una lunga storia, e a dire il vero io non dovrei nemmeno essere qui, vi spiegherò tutto, tempo al tempo, ora non posso tattenerti troppo o i ragazzi si preoccuperanno. Arriviamo al dunque, domani quando sarete in sala registrazione, devi convincere i ragazzi a suonare Fiction devi farlo, io mi presenterò al momento giusto, e spero di non traumatizzare nessuno!", scoppia a ridere. Quanto mi è mancata la sua risata!
"Ok va bene, lo farò, ma tu devi giurarmi che ci sarai!"
"Te lo giuro, Heaven. Ci sarò"
Gli sorrido con gli occhi da bambina e lo abbraccio di nuovo ridendo. Sono troppo felice e non riesco a trattenermi.
"Adesso vai, torna dagli altri e mi raccomando, non una parola!!" mi raccomanda Rev
"Va bene! A domani..." mi blocco
"Che succede?"
"No..no nulla, mi sembra strano poterti di nuovo dire 'a domani' ", lui sorride e mi fa l'occhiolino
Torno nel locale raggiungedo i ragazzi, notando che sono tornati anche Matt e Brian, mi siedo affianco a Zacky e Arin che mi chiedono "Che fine avevi fatto?"
"Ero al bagno ficcanaso" ridacchio.
La serata passa tranquilla, e quando finimmo la nostra cena ci dirigemmo verso casa Sanders.





















***

















'Sembra di fare surf altro che skate...se solo smettesse di piovere'
'Non può piovere per sempre'
'Erik...'
Un brivido lungo la schiena, ogni volta, siamo a casa di Matt e siamo tutti spiaggiati in salotto, io e Brian su un divano, Matt sulla poltrona e Johnny, Arin e Zacky sul divano più grande. Siamo tutti ben interessati al film, 'Il Corvo', l'unico, inimitabile, il miglior film che abbia mai visto in assoluto e sebbene noi tutti lo conosciamo a memoria non possiamo fare a meno di rivederlo, in una serata adatta come questa.
Fuori si sente ancora la pioggia scendere insistentemente, accompagnata ogni tanto da qualche tuono. La mia mente sta ancora cercando di elaborare quello che è successo poche ore fa al pub...che me lo sia solo immaginato? Infondo i morti non possono tornare ...o si? ...c'è davvero questa possibilità?...non lo so...ma quegli occhi erano troppo veri, troppo pieni di vita per essermeli immaginati.
Appoggio la testa su una spalla di Brian e lui mi stringe a se con un braccio, rimane attento al film, e io mi sto davvero chiedendo se questo film sia basato su una storia vera. Chissà...magari è successo davvero, magari un corvo ha davvero riportato anima e corpo del nostro Rev qui, per sistemare le cose.
Chi mi dice che non possa essere così?
In ogni caso dovrò aspettare che sia lui stesso a darmi delle spiegazioni, adesso spero solo che domani si ripresenti davvero; come aveva giurato.
Dopo un'oretta il film finisce e io mi sento una stupida a piangere ogni volta per la fine, mi alzo per spegnere la tv e vengo raggiunta da Zacky che mi lascia un affettuoso bacio sulla guancia, io lo abbraccio ricambiando il gesto
"Bèh a questo punto fermatevi qui stanotte, fuori diluvia ed è mezzanotte ormai" propone Shadows guardando fuori dalla finestra e poi l'orologio
"Concordo col nostro frontman, di prendermi un accidenti non ne ho proprio voglia!" conferma Christ, e a questa affermazione ognuno di noi si dirige nelle proprie camere per gli ospiti.
Abbiamo passato talmente tante notti qui che ormai conosciamo a memoria le nostre case come se fossero un'unica grande villa, a pensarci bene quando eravamo ragazzini ci avevamo anche pensato, a prenderci una sola mega villa per poter vivere tutti insieme, ma avevamo rinunciato, più per la nostra privacy che per altro.
Raggiungo insieme a Brian la nostra camera e senza pensarci due volte salto sul letto posizionandomi al centro, rannicchiandomi in posizione fetale, Gates si toglie la maglia e i pantaloni per poi raggiungermi gattonando sul materasso.
"Come fai a dormire con solo i boxer addosso? Fa un freddo cane!" esclamo
"Ehy, parli con uno che ha dormito in boxer anche in Alaska" ridacchia, ricordandomi quella mini vacanza con i ragazzi, passata tra cani da slitta e tanta, tanta neve
"Già hai ragione, me lo dovrei ricordare la prossima volta" mormoro accarezzandogli una guancia
"Si, dovresti" mi fa un mezzo sorriso e mi lascia un bacio sulle labbra. Quando ci stacchiamo ci guardiamo negli occhi, i suoi occhi nocciola brillano, illuminati dalla fioca luce che entra dalla finestra, si sdraia affianco a me e subito mi accoglie tra le sue braccia, mi lascio stringere facendogli delle specie di fusa.
"Sai, in questi anni ho capito una cosa", mi dice rompendo il silenzio, "La vita ti da la possibilità di conoscere persone meravigliose, sta a te cogliere l'attimo e aproffittarne fino alla fine"
E detto questo appoggia il viso nell'incavo del mio collo e crolla in un sonno profondo, mi volto piano verso di lui per non svegliarlo
"Il meglio deve ancora arrivare Bri, vedrai" sussurro per poi addormentarmi anche io.

























SPAZIO AUTRICE

Sono tornata!!!! Aggiorno sempre una volta ogni morte di papa ma non posso farci nulla, giuro
Allora, il capitolo mi ha fatto dannare! Non sapevo cosa scrivere e ci ho messo i secoli per pubblicarlo, grazie anche alla tastiera del pc che non mi prendeva le lettere!!! Shit
Ho poco tempo, quindi sarò breve, finalmente si inizia a capire qualcosina, ma una domanda sorge spontanea, Rev è davvero tornato? Lo scoprirete nel prossimo capitolo (spero)!
 Detto questo vi do un consiglio se volete leggere i capitoli più rapidamente (in quanto li pubblico più velocemente) scaricatevi Wattpad, mi troverete come heaven6661 ( @heaven6661 ), lì aggiorno più velocemente perchè mi viene più comodo, in quanto non devo aspettare i decenni ad accendere il pc! Ma non preoccupatevi, continuerò ad aggiornare anche qui!
Se mi volete contattare mi trovate su facebook sotto Mara Synyster Gates non esitate a chiedermi l'amicizia se volete!
Fatemi sapere con una recensione cosa ne  pensate del capitolo, vi ricordo che AMO leggere le vostre recensioni!
A presto!!!
 

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Capitolo 10
*** Fiction ***


BRIAN'S POV

Le prime luci del mattino mi fanno svegliare, sbadiglio e mi volto verso il comodino per guardare l'ora, le 9.30, pensavo che mi sarei svegliato molto più tardi ad essere sincero. Mi rigiro e vedo Heaven dormire come una bambina, le mani chiuse a pugno tenute strette al petto, i capelli corvini completamente sparpagliati sul cuscino, la bocca dischiusa, gli occhi chiusi e un'espressione tranquilla.
Sorrido leggermente a questa vista, è davvero la cosa più bella che mi sia mai capitata. Decido di lasciarla dormire e mi avvio al bagno, ogni camera ha il suo bagno privato, per potermi fare una doccia calda.
Scendo dal letto e nell'avviarmi verso il bagno passo davanti alla finestra. Piove ancora, sembra non voglia proprio smettere, mai qui ad Huntington Beach si è vista una pioggia così insistente...in pieno periodo estivo poi!
Entro nel bagno e aziono subito il getto d'acqua in modo che si possa riscaldare anche l'ambiente stesso, guardo la mia figura allo specchio e poso lo sguardo sul taglio che mi ricopre una parte di petto...









*flash back*


Entro in casa dopo aver salutato i ragazzi, Heaven è voluta rimanere al cimitero da sola, posso capirla perfettamente, voleva restare un po' da sola con il suo migliore amico. Lascio la giacca sull'appendiabiti e salgo al piano superiore.
Arrivo davanti alla porta della camera insonorizzata, quella che usiamo io e i ragazzi per provare, vi entro e mi richiudo la porta alle spalle.
Mi guardo intorno notando tutti gli strumenti, i poster, le frasi che scrivemmo con un pennarello indelebile sul muro e una parete completamente ricoperta di foto. Mi avvicino allo stereo notando che è acceso, e al suo interno c'è un cd, non mi preoccupo di estrarlo, schiaccio semplicemente il pulsante 'play', immediatamente un pianoforte prende voce, seguito poco dopo da una batteria.
Perdo un battito.
Quando è stata l'ultima volta che l'ascoltai?
L'ultima demo che ci lasciò...


'Now I think I understand, how this world can overcome a man.
Like a friend we saw it through, in the end I give my life for you'


Ed è vero...
Fisso un punto indefinito della parete ricoperta di scritte. Ne leggo alcune, e mi scappa un sorriso, quante cose avevamo fatto insieme?
Mi sembra quasi impossibile che sia successo tutto questo...
Sì...non l'ho ancora accettato, è stupido vero? Di solito dopo 3 anni le persone ci si abituano...io non lo farò mai, e poi non mi ha nemmeno salutato come si deve, nè me nè i ragazzi, non mi ha detto che avrei ricevuto questo schiaffo dalla vita.
Ho bisogno di sapere


'I hope it's worth it, here on the hightway, yeah.
I know you'll find your own way
When I'm not with you'


Gli occhi si fanno lucidi


'So tell everybody, the ones who walk beside me, yeah
I know you'll find your own way
When I'm not with you tonight'


Una lacrima mi solca il viso.
E poi ancora una.
E ancora.
Ancora.
Urlo.
Mi sfogo urlando al mondo il mio dolore. Chi avrebbe mai pensato che io, Synyster Gates, sarei caduto così senza trovare la forza di rialzarmi...
Piango fin quando non mi sento più le lacrime in corpo...
Non sento più nulla...
Esco dalla camera e mi dirigo in camera mia. Quando vi entro mi avvicino alla cornice posata sul comodino vicino al letto. Ritrae me e Jimmy in un backstage. Senza pensare la prendo in mano e la getto a terra, mandando il vetro in frantumi, prendo un pezzo di vetro ed entro in bagno.
Mi metto davanti allo specchio e mi strappo la maglietta di dosso, osservo il tatuaggio dedicato al mio batterista e piano appoggio la punta del vetro all'altezza del cuore.
Ma io ce l'ho ancora un cuore ?
Faccio pressione sulla pelle, lasciando che una gocciolina di sangue fuoriesca.
Deglutisco a vuoto.
Non sento nulla
Voglio sentirmi vivo maledizione!
Con rabbia traccio un graffio profondo sul mio petto, senza danneggiare il tatuaggio
"CHE CAZZO STAI FACENDO BRUTTO IDIOTA!!"
Una voce mi fa tornare alla realtà. Chi cazzo ha parlato?
Non me ne preoccupo, vedendo il sangue scendere a fiotti dalla mia ferita
Che cazzo ho fatto !?
Respiro quasi a fatica dallo spavento ma cerco di calmarmi subito. Prendo della carta e tampono subito la ferita...



*fine flash back*




Rabbrividisco al ricordo di quello che cercai di fare ieri. Non so perchè lo fatto...forse volevo solo rivedere il mio migliore amico.
Mi distolgo dai miei pensieri ed entro nella doccia dopo essermi tolto i boxer, il getto d'acqua calda mi rilassa subito, tiro indietro la testa e socchiudo gli occhi beandomi di tutto questo, non penso a nulla, mi ci abbandono completamente.
Dopo venti minuti buoni esco dalla doccia, mi tampono i capelli e mi lego l'asciugamano in vita e torno in camera
"Mmh, potrei abituarmici ad una vista così tutte le mattine", guardo Heaven ghignare continuando a stare sdraiata sul letto
"Si tesoro tutto quello che vuoi" dico con voce il più femminile possibile facendo l'occhiolino, lei scoppia a ridere.
"Sei proprio un puttaniere Gates!" afferma continuando a ridere
"Si, ma questo puttaniere...", mi indico, "..tu lo ami da impazzire, ammettilo che vorresti che ti faccia uno spogliarello in esclusiva" dico malizioso ghignando
"Oh, pensavo che queste cose le facessi solo con Vee"
Spalanco gli occhi sbiancando.
Un attimo di silenzio e lei scoppia a ridere più di prima
"Cristo Brian scherzavo!! Dovresti vedere la tua faccia!!!", continua a ridere e io mi tiro una mano in fronte.
Mi giro per prendere dei boxer puliti dal cassetto (si, ognuno di noi ha qualcosa di proprio in questa casa, per le emergenze), Heaven continua a ridere senza riuscire a fermarsi, mi tolgo l'asciugamano e glielo lancio addosso, prendendola in piena faccia, lei si blocca, con calma mi metto i boxer, i pantaloni e la maglia, continuando a guardarla con soddisfazione.
"Non. Hai. Osato. Farlo. Davvero?", sillaba parola per parola, io annuisco
"Mi ha davvero lanciato questo, questo  asciugamano in faccia!?"
Scoppio a ridere per la sua faccia sconvolta mentre la vedo scendere dal letto e avvicinarsi a me con prepotenza
"Ma io ti uccido!" urla ricominciando a ridere anche lei e a picchiarmi col medesimo asciugamano, ridiamo come pazzi fin quando non la prendo in braccio caricandomela su una spalla e uscendo dalla stanza.
"Buongiorno piccioncini! Avete finito di ridere??" ci accoglie Johnny in cucina
"Ahah dillo a lei!", dico mentre sento Heaven tirarmi pugni sulla schiena intimandomi di metterla giu, la accontento, poggiandola sulla sedia e lasciandole un bacio a stampo prima di versarmi il caffè in una tazza.
"Oggi andiamo in studio?", chiede Arin sorseggiando del tè
"Si, andiamo tra poco, dobbiamo iniziare ad incidere", afferma Matt sorridendo
"Avrei una richiesta ragazzi..." dice Heaven sicura, tutti la guardiamo aspettando che continui, "Vorrei ascoltare Fiction, se per voi non è un problema".
Io, Zacky, Matt e Johnny ci guardiamo negli occhi per un attimo e poi annuiamo felici
"Si, anche noi vogliamo provarla!" dice Zacky tutto felice























***














Una mezz'ora dopo siamo tutti in studio con tanto di strumenti già accordati, aspettiamo qualche secondo in modo che Matt possa riscaldare la voce, intanto Heaven si siede sul divano insieme a Zacky
"Io direi di iniziare prima con gli strumenti a provarla e poi aggiungiamo la voce di quel pazzoide", propone Heaven
"Si, direi che è la cosa migliore da fare" affermo, imbracciando la mia chitarra
"Ehy pazzoide a chi!?", irrompe Shadows facendo il finto offeso, "Comunque si, volevo proporvelo anche io!" dice subito dopo sorridendo.
"Ok allora, Gates, entra nella stanzetta" mi ordina Christ.
Mi dirigo senza troppe cerimonie nella piccola stanza, sedendomi sullo sgabello, vedo gli altri dall'altra parte del vetro prendere posto, e vedo Matt schiacciare un pulsante per poi parlare, "Ok Gates, quando vuoi", alzo il pollice dandogli il via e lui mi fa partire la base della canzone.
Al mio turno inizio a suonare.
Sono completamente preso dal suonare, che non mi accorgo di star canticchiando la canzone.
Al momento dell'assolo perdo un battito, ma non mi fermo.
Mi si stringe la gola, ma continuo a suonare
"So tell everybody, the ones who walk beside me, yeah, I know you'll find your own way, when I'm not with you tonight"
Sono preso così bene che mi sembra di sentire la sua voce che la canta, anche se so alla perfezione che me lo sono solo immaginato.
La canzone finisce.
Alzo lo sguardo verso i miei amici dall'altra parte del vetro.
Mi blocco un secondo.
Matt sta tremando, sembra paralizzato, Zacky ha le lacrime agli occhi ma cerca di trattenerle, Johnny piange senza singhiozzare tenendo le mani davanti alla bocca e gli occhi sbarrati, Arin ha un'espressione indescrivibile, e la mia Heaven si morde il labbro inferiore lasciando solo due lacrime solcarle il viso.
Possibile che sia stato in grado di farli stare così? Davvero?
Continuo a guardarli e mi accorgo che però, loro non stanno guardando me.
Stanno guardando dietro di me.
Poso la chitarra senza voltarmi, mi alzo guardando dritta negli occhi Heaven, che è l'unica che ora sorride felice e mi intima di voltarmi.
Lo faccio.
Piano, molto piano
Sento qualcuno sghignazzare dietro di me
Ma non ero solo qui dentro?
Mi volto completamente e mi pietrifico sul posto.
Davanti a me, un ragazzo, altissimo, alcune ciocche di capelli neri gli ricadono sul viso, continua a ridacchiare come un bambino.
Gli occhi cristallini si illuminano di gioia mentre io credo che potrei morire da un momento all'altro.
Inizio a tremare.
"Ciao Brian", mi dice
Gli occhi mi si riempiono di lacrime.
Allungo titubante un braccio, andando a toccare la maglia del ragazzo con la mano
"Non sono una finzione Brian", mi dice sorridendo
Stringo la mano sulla stoffa della maglia respirando a fondo
Mi scende una lacrima vedendo che posso toccarlo, non come nei miei sogni o nelle mie visioni dove non ci riesco mai
"J-Jimmy..." sussurro, quasi avessi paura che possa sparire
Lui sorride ancora di più.
"Vieni qui stupido!" dice abbracciandomi
Lo abbraccio anche io subito, lo stringo a me come non facevo da anni e inizio a piangere come un bambino sulla sua spalla. Lui mi stringe ancora iniziando anche lui a piangere
"C-cazzo non c-ci c-credo..." singhiozzo senza staccarmi da lui
"Ssh, s-sono qui, s-sono i-io Bri!" mi risponde James tra le lacrime.
Ci lasciamo cadere sul pavimento senza lasciarci.
Continuiamo a stringerci e piangere come due mocciosi.
Ora lo sento.
Sento di nuovo il mio cuore battere.

























SPAZIO AUTRICE
Tadaaaaaaannnnnn!!!! Ed ecco un'altro capitolo fresco fresco! Stranamente sono riuscita ad aggiornare prima del previsto
cosa che non capiterà per i prossimi secoli!
Allora...JIMMY E' TORNATO! So che molti di voi potrebbero pensare "Ma cosa si è fumata questa quando ha pensato di scrivere questa storia??", bèh vi informo che ero perfettamente sobria quando lo fatto, e nonostante tutto spero di darvi un messaggio ben specifico alla fine della ff.
Ho puntato su questo argomento perchè sono più che sicura che le persone che amiamo non ci lasciano mai realmente e, come in questa ff, Jimmy è riuscito a tornare..su come abbia fatto lo scoprirete nel prossimo capitolo!
Mi sono divertita a scrivere di Brian e Heaven mentre si prendono quasi a calci, ho riso un casino mentre scrivevo e mi sentivo una stupida a farlo!
Vi lascio e come al solito vi chiedo di recensire questo capitolo e farmi pensare cosa ne pensate, come sempre se volete contattarmi mi trovate su facebook come Mara Synyster Gates e se preferite portare la ff sempre con voi potete trovarla su Wattpad dove mi trovate come heaven6661 ( @heaven6661 )
Ci tengo a ricordare che i personaggi qui citati, apparte Heaven, non mi appartengono, pertanto non intendo offenderli in alcun modo e tutta questa storia è frutto della mia fantasia!
Alla prossima, un abbraccio!!!

 

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Capitolo 11
*** Escape from this Afterlife ***


BRIAN'S POV

Siamo ancora qui, abbracciati e a contatto col pavimento, sto cercando di regolare il respiro mentre sento una mano di Jimmy accarezzarmi i capelli.
E' sempre stato l'unico a sapere che è una delle poche cose che mi rilassano. Ci stacchiamo e finalmente lo posso guardare negli occhi. Non c'è bisogno di chiedere, è lui, non è una finzione, non è uno scherzo, quelli sono davvero i suoi occhi; cristallini come il ghiaccio, blu come il mare e azzurri come il cielo.
Non sono mai riuscito a definirli con un solo colore, perchè in quelle due pozze ci sono tutte le sfumature dell'azzurro.
Mi asciugo le lacrime e scuoto piano la testa per poi sentire la porta della stanzetta spalancarsi e vedere Matt che salta addosso a Jimmy, abbracciandolo e iniziando a piangere, come tutti gli altri. Era tanto che non vedevo Matt piangere così, è sempre stato quello più composto, in tutto, ma quando l'emozione è troppa non ci si può fare nulla.
Dopo pochi minuti si staccano e Rev ripete la stessa cosa sia con Zacky che con Johnny, mentre con la coda dell'occhio vedo Arin rimanere in disparte.
Due braccia mi circondano il collo da dietro, mi volto di poco e vedo Heaven sorridere felice, le sorrido anche io prendendole una mano e stringendola nella mia.
"C-come cazzo è possibile...?", chiede Zacky ancora scosso
"Sei davvero tu...o siamo diventati tutti pazzi?", chiede ancora Shadows
James ci guarda uno per uno finchè non si decide a parlare
"Non siete impazziti, sono davvero io. Sapete, è una storia abbastanza lunga e, cazzo, piena di cose strane. Che ne dite di cambiare luogo? Il pavimento dello studio è scomodo!"
Tutti ridiamo alla sua affermazione, dandogli ragione, ci alziamo e mentre usciamo dalla stanza Jimmy si ferma davanti ad Arin
"E' un piacere conoscerti ragazzo!", gli dice dandogli una pacca sulla spalla, Arin non risponde, sarà intontito come noi, se non di più.
























***














Arriviamo a casa mia, per tutto il tragitto non abbiamo quasi spiccicato parola. Entriamo nel salotto e Jimmy prende posto insieme a Heaven su un divano, io e Matt ci sediamo sull'altro e Johnny si mette sulla poltrona, Arin e Vee optano per il tappeto.
"Bèh...racconta tutto", mormoro, così piano che ho quasi creduto di averlo solo pensato.
Tutti guardiamo il nostro amico che sorridendo inizia a raccontarci ogni cosa.
"Allora, intanto dovete sapere che non esiste un vero e proprio Dio nell'aldilà, esiste una figura, come un Angelo che mantiene le cose in ordine sia lassù che quaggiù. Quando sono arrivato è stata la prima figura che mi si presentò, mi ricordo perfettamente che ero totalmente rincoglionito, non riuscivo a capire dove mi trovavo e cosa mi fosse successo...", fece una pausa e mi guardò fisso negli occhi, "...quando mi spiegò cos'era successo l'unica cosa che risposi fu 'Non posso restare qui, non volevo andarmene' ...", un'altra pausa ma stavolta tornò a guardare tutti, "...non c'era più nulla da fare, mi disse che ero morto e,  come tale, dovevo rimanere lassù, che lo volessi o no. Passai giorni seduto su una nuvola, la più lontana da quell'enorme radura, e vi osservavo, vi ho osservato tutti, e non c'è stato giorno nel quale non piansi per quello che è successo. C'ero il giorno del mio funerale, vi sono stato vicino come meglio potevo, e voi due..", disse indicando me e Matt, "...voi due in qualche modo mi avete percepito..."









*flash back*

Toccava a me, dovevo andare lì, davanti a tutti, a lasciare il mio discorso, ma come potrei farlo se non riesco nemmeno a respirare?
Una mano si poggia sulla mia spalla, mi volto e vedo Matt, gli occhi rossi quanto i miei
"N-non sei o-oblligato a-a farlo...", mi dice con voce tremante
"Non posso Matt...mi sento morire ogni volta che guardo quella fottuta bara..." ammetto iniziando a piangere, lui mi abbraccia liberando le lacrime.
All'improvviso un brivido mi colpisce e mi scuote, mi allontano da Matt e vedo che ha la stessa espressione confusa che ho io, ci voltiamo verso la bara.
E per un secondo, giuro mi è sembrato di vederlo lì, seduto sulla cassa di legno a guardarci.

*fine flash back*










"Ecco cos'era quel brivido!", esclama Matt portandosi una mano sul cuore
"Quei brividi che ti vengono quando una persona ti sta osservando...", finisco io
"Si, vi stavo osservando, e in cuor mio speravo che uno di voi mi potesse vedere...
Con il passare dei giorni mi rassegnai al mio destino, e decisi di girare per il Paradiso e vedere com'è. Non immaginatevelo completamente bianco, perchè non è affatto così, anzi, sembra una vera e propria vita parallela, scoprì che li mi attendeva una casa, la stessa casa che lasciai qui ad Huntington Neach, diciamo che quel luogo può assomigliare ad una grande città, con la differenza che è mille volte più silenziosa e noiosa. Tanto noiosa che un giorno preghai in ginocchio l'Angelo perchè mi desse la possibilità di suonare la batteria. Lui accettò, ma quando la suonai mi accorsi che avevo fatto iniziare un uragano ad Huntington Beach!", rise per un po', "Quindi, quando vedete una tempesta perfetta abbattersi su di voi, niente di preoccupante, è colpa mia!", scoppiamo a ridere anche noi.
"Ecco perchè spesso i temporali duravano un'eternità!" urla Christ indicandolo
"Vi chiedo scusa! Ma sapete come sono fatto! Pensate che ho scoperto un laghetto con le papere lassù! Ma mi hanno proibito di inseguirle, disturbavo la quiete...ma ditemi voi!"
A questa frase non potemmo far altro che ridere ancora di più mentre Rev ci guardava con un aria da serial killer.
"Arrivando al nocciolo della storia....la verità è che non volevo più stare lassù, con le mani in mano, mentre i miei migliori amici si distruggevano, si Haner c'è lo praticamente con te e ricordami che dopo dovrò ucciderti!
Andai in biblioteca, niente battute, e trovai un libro interessante che spiegava come tornare in vita, ci misi due anni a imparare come fare, e non fu nemmeno semplice non farsi notare da nessuno. Tre giorni fa decisi di mettere in atto il mio piano, suonai per l'ultima volta la batteria, ecco spiegato l'acquazzone di tre giorni fa, e una volta pronto mi recai in quella famosa nuvola isolata dalle altre, mi girai dando la schiena al vuoto, e mi lasciai cadere. Fu una caduta lunga, non so esattamente quanto ci ho messo, ed è stata dolorosa, è stato come morire un'altra volta. Quando toccai terra rimasi immobile per ore, per fortuna ero in un parco abbandonato da anni...ed eccomi qui"
Finì il suo discorso allargando le braccia e sorridendo.
"Quindi, ora rimmarrai qui per sempre?", non potevo non domandarmelo, vidi gli occhi dei miei amici brillare alla mia domanda mentre quelli di Jimmy si fecero malinconici
"No Bri, non rimarrò per sempre, sono solo di passaggio, ma presto si accorgeranno che manco lassù e dovrò tornare"
"Capisco...", abbasso lo sguardo per un secondo, "...sei scappato dall'Afterlife per noi", dico sorridendo come un ebete
"Si coglione, ma badate che non l'avrei fatto per nessun altro!"
Iniziammo a ridere come dei ragazzini, ci alzammo dai divani e ci unimmo ad un abbraccio alla Sevenfold, comprendendo anche Arin, perchè si, fa parte della famiglia ora.
"Oddio che stupido! Non vi ho mostrato la parte migliore!!!" disse Jimmy schiaffandosi una mano in fronte e allontanandosi, "Tenetevi forte perchè questa è davvero il massimo!!!"
Noi tutti ci piazzammo davanti a lui in attesa, chiuse gli occhi e un bagliore gli colpì la schiena.
Sbarrai gli occhi.
Come tutti del resto.
Non avevo mai visto nulla di più bello in vita mia.
Ali.
Un paio d'ali meravigliose spuntavano dalla sua schiena e si allargavano maestose e potenti.
Non erano ali piumate come quelle che disegnano di solito negli angeli, erano le ali del suo Deathbat personale.
Matt si guardò la mano tatuata per sicurezza e dopo affermò, "Sì, sono loro!"
Erano nere sia sulle punte che nel contorno, mentre al centro avevano delle sfumature come quelle dei suoi occhi.
"Mi dissero che le ali rispecchiano l'anima di noi stessi, credo che su questo ci abbiano azzeccato!", afferma Heaven entusiasta avvicinandosi per toccarle
"Si, su questo hanno azzeccato davvero", le rispose Rev porgendo in avanti un'ala per farlgliela toccare.
La ragazza avvicinò una mano, "Sono calde!"
"Sì, e dovresti vedere come sono potenti!", ghignò lui
"Me lo farai fare un giro?"
Jimmy sorrise con gli occhi che gli brillavano, quasi non aspettasse altra richiesta per tutto il tempo.































SPAZIO AUTRICE 

Aggiornataaaaa!!! La soddisfazione di poterlo dire!
Allora, prima che mi prendiate completamente per pazza psicopatica, perchè Jimmy ha le ali? Per il semplice motivo che mi sembrava una cosa carina fargliele avere, è un Angelo o no?!
Come potete ben vedere inoltre è il secondo capitolo di fila visto dal punto di vista di Brian, mi sono dimenticata di Heaven? Certo che no! La nostra ragazza tornerà dal prossimo capitolo e finalmente tutto il gruppo tornerà a sorridere! Visto che è dall'inizio della ff che hanno solo disastri (come se ora di punto in bianco finiscono)
Detto questo vi chiedo di lasciare una recensione e ringrazio tutti quelli che stanno leggendo la storia!
Al prossimo capitolo!!!


 

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Capitolo 12
*** A little piece of Heaven ***


Sono letteralmente incantata da queste ali, a dir poco meravigliose.
Non riesco a staccargli gli occhi di dosso, forse la parte più bella nel diventare un angelo è proprio questa.
"Allora, ti va di andare?", mi domanda Jimmy continuando a sorridere
"Si!", rispondo più euforica che mai.
Tutti ci dirigiamo nel giardino sul retro di casa e una volta arrivati Rev si posiziona dietro di me, circondandomi i fianchi e il busto con le braccia
"Ehy ehy, piano con quelle mani lunge Jimmy", borbotta Brian diventando peggio di un doberman al quale si ruba l'osso
"Tranquillo Gates, è solo per precauzione, non vorrai mica che la tua ragazza cada da mille e mille metri d'altezza!" ribatte subito Jimmy
"Mh, fate attenzione"
"Dai Bri, sono con Jimmy, che potrebbe mai accadere?", lui mi guarda sorridendo e tranquillizzandosi.
"Allora, pronta?"
"Andiamo"
James flette le ali e subito dopo ci ritroviamo già a tre metri da terra. Stringo le mani sulle braccia di Jimmy smettendo per un secondo di respirare, i ragazzi ridono e incitano James ad andare sempre più in alto.
"Ti tengo stai tranquilla", mormora Rev stringendomi di più a se per darmi sicurezza
Ci alziamo ancora.
Ancora e ancora.
Non so nemmeno a quanti metri d'altezza siamo, ma è la sensazione più bella del mondo, Jimmy inizia a volare e ci ritroviamo con le gambe distese orizzontalmente.
"Puoi incrociare le gambe con le mie se ti senti più comoda"
"Tranquillo, ce la faccio"
"Allora goditi il panorama"
E detto questo ci dirigiamo verso il mare, è quasi il tramonto e l'acqua prende delle sfumature meravigliose, il vento ci avvolge gentilmente mentre voliamo sulle nuvole.
Volare, è una sensazione unica, ti senti libera da qualsiasi cosa, non pensi a nulla.
"Vuoi provare una cosa?", mi chiede Jimmy rompendo il silenzio
"Che cos....AAAH!!!"
Non finisco la frase che James mi lascia, urlo a squarcia gola, intimorita dal ritrovarmi da sola che cado in picchiata.
"JAMES!!!!!", continuo ad urlare vedendo poi il ragazzo raggiungermi, lasciandosi cadere anche lui stesso, mi prende una mano
"Sta tranquilla! E' come fare paracadutismo!"
Mi tranquillizzo per un po' vedendo il mio amico raggiungermi e starmi vicino, ma continuo a tremare mentre i miei capelli svolazzano impazziti.
Mi giro a pancia in su, allargando le braccia e tenendo le gambe leggermente rannicchiate, socchiudo gli occhi.
E mi lascio cadere.
E' come se il tempo si fosse fermato, e solo ora mi rendo conto di quanto fossimo in alto, in tutto questo Jimmy non si è allontanato da me, anzi, ora mi guarda con un misto di felicità e serenità, vedendo che non urlo più ma lascio il mio corpo cadere.
Ad un pelo dall'acqua Rev mi riprende tra le sue braccia
"Piaciuto?", ghigna
"Si dai, è stata una bella sensazione, ma non rifarlo mai più! Non così all'improvviso almeno"
"Ahah ok, scusa"
Dopo ancora qualche minuto di volo raggiungiamo una scogliera. A guardarla mi sembra molto famigliare, e solo quando ci atterriamo mi rendo conto di dove siamo.
"Oddio non ci credo..."
"Visto? Che sorpresa eh", sorride
"Dio Jimmy, quanto tempo che non ci venivamo più"
Ed in effetti è così, questa scogliera la scovammo quando avevamo ancora i nostri diciannove anni, non abbiamo mai detto a nessuno di questo posto, nemmeno ai ragazzi, eppure non ce ne facciamo una colpa, questo posto è nostro e di nessun altro.
E' una scogliera lontana da qualsiasi città o cittadina, incontaminata dai rumori del centro e della fretta delle persone. Sembra quasi che il tempo qui si fermi, per darci la possibilità di goderci il momento fino alla fine.
Mi avvicino al bordo della scogliera tenendomi le mani in grembo e lasciandomi invadere la mente dai ricordi, e  questo posto ne custodisce tanti...
"Ricordi quante cose sono successe qui...", mormoro a Rev mentre si avvicina a me
"Oh si, tutti, dal primo all'ultimo" risponde guardando l'orizzonte
"...non è cambiato nulla...", un velo di lacrime mi copre gli occhi
"Ehy...", Jimmy fa passare un braccio intorno alle mie spalle
"Sto bene, davvero", rispondo sedendomi con le gambe incrociate sulle rocce, poco dopo anche Rev si siede con me
"Ricordi quando venivamo qui e parlavamo di tutto"
Lui sorride, "Si mi ricordo, ore e ore a parlare di tutto, è qui che ci siamo raccontati le nostre vite ed è qui che...", si blocca guardandomi negli occhi, capisco perfettamente cosa vuole dire e di conseguenza un brivido mi percorre la spina dorsale, "...è qui che ci siamo baciati", finisce la frase facendomi arrossire leggermente.
"Già, assurdo vero?", oh andiamo Heaven è davvero l'unica cosa che sai dire!?
"Non lo trovato assurdo, anzi. Mi ricordo alla perfezione com'è andata. Eravamo venuti qui dopo scuola, ridendo e parlando ti ho confidato che con te mi sentivo e mi sento tutt'ora bene, e nulla, è successo", finisce continuando a guardarmi negli occhi
"Anche io lo ricordo bene Jimmy, ti dissi che eri il mio angelo, ci sei sempre stato per me, in qualsiasi momento, ho sempre potuto contare su di te. Non nego che sei la persona migliore che abbia mai conosciuto"
"Brian lo sa?", mi chiede
"Che abbiamo avuto una storia? No, non glielo mai detto", ammetto abbassando lo sguardo.
Ed è così, io e James abbiamo avuto una storia, durata poco, ma c'è stata. Ci siamo trovati nel momento del bisogno, e nonostante tutto io lo trovavo un ragazzo molto particolare.
"Forse glielo dovresti dire, dopotutto è successo anni fa", mi suggerisce in modo dolce, appoggio la testa sulla sua spalla
"Ci penserò"
Sono sincera, ho sempre voluto tenerglielo nascosto perchè non volevo che Brian provasse rancore verso il suo migliore amico, ma forse Rev ha ragione, dovrei davvero dirglielo.
"Allora, cosa hai fatto quando...quando me ne sono andato?"
"Ho...ho fatto la cosa più sbagliata da fare Jimmy, me ne sono andata anche io..."
Lui mi guarda con comprensione mentre torno seduta a guardare il sole che sta quasi calando del tutto sul mare.
"...non riuscivo a farmi una ragione..e ricordo che non è stato facile nemmeno con i ragazzi...Matt era quello che continuava a spronarli perchè si tirassero su, ma alla fine anche lui si sentiva morire dentro, Zacky si era chiuso in casa sua, tanto che lo stesso Matt ha dovuto buttare giu la porta di casa per andare a vedere come stava, Johnny sorrideva di giorno, quando era con noi, per farci credere che stava bene ma la sera appena era solo piangeva, in silenzio come se avesse paura di farsi sentire e ...", mi blocco.
"Heaven ti prego, dimmelo, ho bisogno di sapere. So che vi avevo detto di avervi osservati...ma io ho bisogno di sentirmelo dire" mi supplica Jimmy, lo guardo negli occhi e decido di accontentarlo.
"Brian è quello che è stato peggio di tutti, quando ti ha visto sul divano, immobile e...e senza vita, non voleva crederci...mi ricordo che..."










*flash back*



Siamo tutti qui, fuori da casa Sullivan in attesa che James ci apra la porta di casa, sono minuti interi che suoniamo al suo campanello ma sembra che del Rec non ci sia traccia.
"Magari dorme, sapete che se lui dorme non sentirebbe nemmeno una bomba!", dice Johnny continuando a bussare
"Si forse il nano ha ragione, eppure non è possibile che non senta proprio nulla", alle parole di Matt ci guardiamo un po' sospetti
"Ieri sera si sarà ubriacato e..."
"No Johnny, ieri sera era da me", lo corregge subito Zacky.
Vedo Brian appoggiarsi una mano sul petto, all'altezza del cuore e smettere di respirare.
"Bri, tutto ok? Sei diventato pallido", alla mia frase tutti i ragazzi si voltano verso di lui
"Apriamo questa fottuta porta"
"Brian non possiamo mica buttargliela giu! Quello ci ammazza se.."
   "APRITE QUESTA CAZZO DI PORTA!", sbotta facendo zittire Zacky.
Più allarmati che mai Matt e Brian iniziano a dare spallate contro la porta, fin quando con un'ultima riescono ad aprire la porta. Vedo Brian fiondarsi in casa, correndo, lo seguiamo a ruota. E in questo momento preferirei essere cieca.
Jimmy è sdraiato sul divano, in posizione supina, ha uno sguardo misto tra il sereno e il preoccupato.
"Dai cazzone svegliati!", urla Zacky
"Sono ore che ti suoniamo alla porta! E' questo il modo di trattare i tuoi amici?"
Nessuna risposta, Jimmy continua a dormire, Brian gli si avvicina e gli scuote un braccio, ancora nulla.
"Jimmy", nulla, "J-James...cazzo svegliati...", inizia a tremare
"Ragazzi...", richiamo l'attenzione dei ragazzi su di me, mostrandogli una bottiglia di birra vuota e una confezione di antidepressivi.
I miei amici sbiancano, iniziando a tremare mentre Brian prova ancora a scuoterlo per svegliarlo, imprecandogli contro.
"Jimmy brutto figlio di puttana svegliati! Non è un bello scherzo se è questo che avevi in mente! Cazzo svegliati!!"
"Brian! Brian basta! Smettila!", Matt gli si avvicina prendendolo per le spalle e allontanandolo dal corpo immobile di Rev
"No! Cazzo Matt lasciami!"
"Smettila! Sta fermo Brian!"
Matt prova a tenerlo fermo ma Brian continua ad agitarsi nel tentativo di raggiungere ancora Jimmy, fin quando Matt non lo fa voltare verso di lui, gli prende le spalle e l'unica cosa che riesce a dire è "Se ne andato Brian".
Bum.
Un colpo al cuore per tutti.
"N-no...non...lui...Matt di prego", balbetta Brian che il momento dopo si lascia stringere da Matt in un abbraccio non ricambiato.
Mi volto vedendo Zacky e Johnny piangere come non mai, mentre io non posso far altro che lasciarmi cadere sul pavimento e piangere a dirotto, non può essersene andato davvero.
Alzo lo sguardo e vedo Brian cadere in ginocchio continuando a piangere come non lo avevo mai visto fare, provo ad avvicinarmi a lui mentre Shadows si avvicina ai ragazzi.
Senza dire nulla i nostri sguardi si incrociano e in meno di un secondo ci abbracciamo, appoggia la testa sul mio petto mentre io gli circondo il corpo con le braccia cercando di proteggerlo da questa realtà, è scosso dai singhiozzi e continua a stringermi a lui, sento quasi le ossa spezzarmisi dalla potenza del suo abbraccio.
"Ti prego uccidimi", sbarro gli occhi, non può averlo detto davvero
"Bri m-ma che d-dici?"
"Mi hanno già portato via l'anima, Heaven, n-non pos-posso vivere senza d-di lui..."
Nego con la testa e lo stringo di più a me.
"N-non posso perdere anche te"
"Non sarò più io, Heaven...anche io sono appena morto"








*fine flash back*












"..e da quel momento è davvero cambiato James, non lo riconoscevamo nemmeno più, tornava a casa sempre ubriaco, disintegrò la sua chitarra, non voleva più suonare, diceva che ti rivoleva con lui. Ha tentato il suicidio più volte James, solo per tornare da te...e poi quando ha saputo che i medici hanno dato i risultati della tua morte, dicendo che è stata causata da un overdose, ha dato di matto, i ragazzi non sapevano più come trattenerlo. Pagò i dottori per farti ancora degli esami e così fecero, e meno male, dopo vari esami ci dissero che soffrivi di cardiomegalia...è stata quella malattia ad ucciderti. Avevi il cuore troppo grande Jimmy...
Quando lo saputo non riuscii a mantenere tutta quella tensione...così scappai.."
Finisco il mio monologo e vedo gli occhi del mio Jimmy inumidirsi, d'istinto lo abbraccio subito, lui mi stringe forte a se e sento un calore meraviglioso all'altezza del petto.
"Io non volevo andarmene Heaven, voi eravate la mia famiglia, e le cose andavano a gonfie vele tra i suoi alti e bassi, non so perchè quella sera è successo uqello che è successo, forse non dovevo prendere quelle pastiglie, forse dovevo andarmene a dormire e basta...oppure sarei morto comunque, magari era il prezzo da pagare per essere stati troppo felici per troppo tempo. Heaven", mi prendo per le spalle guardandomi, "Sono tornato per mettere le cose apposto, perchè fin'ora non sono mai stato in pace con me stesso, e so che devo fare qualcosa che non ho fatto"
Gli sorrido complice, accarezzandogli una guancia, "Non preoccuparti, ora sei qui e noi siamo più felici che mai di riaverti" ammetto continuando a sorridere.
"Si, hai ragione"
Diamo un'ultimo sguardo al sole che ormai non è altro che una linea sottile al pelo dell'acqua.
"Questo è davvero il nostro piccolo pezzo di Paradiso", mi sussurra
"Si, lo è e lo sarà sempre. Ti voglio bene Jimmy, e voglio che mi prometti una cosa"
"Tutto quello che vuoi piccola"
"Quando dovrai andare, ci saluterai come si deve"
Lui mi guarda negli occhi prima di rispondere
"Te lo prometto"
Mi lascia un bacio sulla guancia e insieme ci rialziamo per poter tornare dai nostri amici.


































SPAZIO AUTRICE

ED ECCO UN CAPITOLO NUOVOOOO!!!
Allora intanto ci tengo a dirvi che riguardo su come i ragazzi trovano James privo di vita ho inventato, noon ho idea di come lo abbiano ritrovato. Che James prima di quella sera sia stato con Zacky Vee invece è vero, in quanto Zacky stesso dice che Jimmy aveva lasciato la sua giacca preferita da lui e invece di andarla a riprendere gli disse di tenerla.
C'è stato un tuffo nel passato nuovamente, e si scopre che Heaven e Jimmy hanno avuto una storia, si sa, delle volte tra migliori amici succede. Heaven glielo dirà a Brian? Non ne ho idea!!
Detto questo se il capitolo vi è piaciuto lasciate una recensione (sapete che amo leggerle) e se la FF vi piace mettetela tra le vostre preferite!
Vi saluto e vi aspetto nel prossimo capitolo!!!
Un bacio a tutti!

Mara 
 

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Capitolo 13
*** Almost Easy ***


Al nostro ritorno a casa scoprimmo con gran sorpresa che i ragazzi erano ancora nel giardino, con l'unica differenza che quando li avevamo lasciati erano tutti svegli. Io e Jimmy atterriamo leggeri e silenziosi, le ali del mio amico smuovono leggermente i fili d'erba nel loro ultimo battito, per poi scomparire. Ci fermiamo a guardare la scena di questi quattro ragazzoni che dormono come dei bambini.
Johnny è addormentato a pancia in giu e ogni tanto scalcia, Matt è sdraiato in posizione supina, con una mano appoggiata al petto e l'altra distesa sull'erba, ma la parte migliore di tutti sono Zacky e Brian, che dormono rannicchiati in posizione fetale, un braccio di Zacky è completamente intorno al corpo di Brian mentre, le mani di quest'ultimo, sono appoggiate una sul petto e una sul fianco di Zacky. Io e Rev ci scambiamo uno sguardo per poi sghignazzare, facendo il più piano possibile faccio una foto ricordo ai due. Questa è davvero memorabile!!
Poco dopo aver fatto la fatidica foto decidiamo di svegliare Matt e Johnny, che alla vista dei due chitarristi scoppiano a ridere come impazziti, subito dopo ci uniamo anche io e Rev alle risate.
"Mmmh Heaven perchè ridi...", mormora Brian nel sonno stringendo ancora di più Zacky.
"Mmmh...", mugula invece Vee quasi soffocato dalle braccia di Gates.
"Ehy belli addormentati, svegliatevi!"
"Matt non rompere i coglioni..", dice Brian sbadigliando, mantenendo gli occhi chiusi, fin quando non capisce che qualcosa non torna
"Heaven...ma sei andata in palestra...", continua a mormorare stavolta facendo passare una mano sul profilo del corpo di Zacky. Quando finalmente si decide ad aprire gli occhi la scena è decisamente epica!
"Oh Gesù, Giuseppe e la Madonna! ZACKY LEVATI!!!" urla un Brian diventato estremamente rosso in viso, facendo svegliare Zacky ancora stretto a lui, come se Haner fosse il suo orsacchiotto, oh almeno...fin quando anche lui non si sveglia del tutto...
"B-Brian...che cazzo....che...MA TU SEI UN MANIACO PERVERTITO!"
"MA SE SEI TU CHE MI SPUPAZZAVI COME UN FOTTUTO PUPAZZO!!!"
Zacky lo guarda un secondo per poi ristringerlo tra le sue braccia, "Mhh, Brian sei morbido, dai dillo che ti piace"
"Vaffanculo Vee, levati!! E voi che cacchio ridete?!"
Noi continuiamo a ridere impazziti, Johnny si è addirittura sdraiato a terra per le risate mentre Matt e Jimmy si reggono a vicenda per non fare la sua stessa fine. E' incredibile come siano cresciuti eppure si comportino ancora come dei ragazzini, rido ancora vedendo finalmente i miei chitarristi alzarsi e guardarci con sguardo omicida.
"Dai, non eravate poi tanto male", dico facendogli vedere la foto, loro sbiancano ancora di più
"Cancellala", mi ordina quasi Gates
"Ehm...no!"
"Heaven. Cancella. Quella. Foto" continua avvicinandosi pericolosamente a me.
"Matt!", urlo al ragazzo lanciandogli il telefono, immediatamente io, Johnny, Matt e Jimmy iniziamo a lanciarci il telefono con la foto mentre Zacky e Brian fanno di tutto pur di riprenderla.
"Ok ok! Time out! Tenetevi la foto ma non azzardatevi a farla vedere!", si arrende Zacky, dopo l'ennesimo tentativo di recuperare il telefono.
"Ragazzi ma dov'è Arin?", domando ai ragazzi notando solo ora l'assenza del giovane
"Ci ha deetto che voleva lasciarci del tempo da soli con Jimmy, e quando sarà il momento tornerà, noi abbiamo provato a farlo restare, ma ha preferito così", mi risponde Johnny
"Capisco, allora, programmi per la serata?"
"Mmh, pizza, birra e tanta musica?"
"Concordo con Zacky!"
"Si ci sto!", risponde felice Matt
"Allora io ordino le pizze!", si propone Jimmy.
Tutti entriamo in casa Haner per poi accendere lo stereo nella sala e immediatamente le note di "Saturday night" dei Misfits inondano le nostre menti.
E in un attimo mi sembra di tornare indietro nel tempo.
"Mi concede questo ballo?", Brian mi porge una mano e fa un mezzo inchino
"Potrei non accettare?", sorridiamo per poi iniziare a ballare sotto le note di questa meravigliosa canzone. I ragazzi non sono da meno, ballano e si scatenano come se non ci fosse un domani, e non potrei esserne più felice.
Qualche minuto dopo siamo tutti seduti sui divani a mangiare le nostre pizze e le risate non mancano
"Vee, mastica per Dio!"
"Matt, ma è fuona la fizza!"
"Ah sei incorreggibile"
 Ridacchiamo alla vista di Zacky che si strafoga come al solito, mentre il mio sguardo viene catturato dagli occhi di Brian
"Che c'è?", gli domando sorridendo leggermente
"Nulla, mi andava di guardare la mia ragazza, e poi..."
"E poi...?"
"E poi hai della salsa, qui", con un fazzolettino mi pulisce l'angolo della bocca e rapido come una saetta mi lascia un bacio, i Sevenfold intonano un "aww" generale e io sono appena diventata rossa.
"Mi farete venire il diabete voi due", sghignazza Johnny
"L'amore è l'amore Johnny", dice Matt con fare distratto.
Brian mi abbraccia, facendomi appoggiare la testa sul suo petto e circondandomi con le sue braccia tautate, sentendomi particolarmente osservata alza lo sguardo e noto che James non ci leva gli occhi di dosso. Sorride in modo dolce alla vista di me e Brian che continuiamo ad abbracciarci, e quando i suoi occhi incontrano i miei si apre in un sorriso sincerp e spontaneo al quale non posso far altro che sorridergli anche io.




































***




















Due ore e sette birre dopo siamo ancora tutti qui in salotto a parlare del più e del meno, fin quando Brian non si alza dicendo di voler andare a fumare, seguito a ruota da Zacky.
Io mi avvicino a Rev.
"Jimmy, che ne dici se parliamo a Brian di...di quello che è successo tra di noi? Non voglio farlo da sola...", mormoro in modo che mi possa sentire solo lui
"Certo piccola, andiamo"
E detto questo ci avviamo anche noi verso il giardino, una volta usciti vediamo i due chitarristi parlare tranquillamente tra di loro, Zacky è il primo a finire di fumare...coincidenze?
"Brian, dobbiamo parlarti", annuncia Rev vedendomi in crisi, Gates diventa immediatamente più curioso, mentre Vee sparisce in casa senza farselo ripetere.
"Vi ascolto"
Io e Jimmy ci lanciamo uno sguardo e poi decido di parlare
"Ecco...noi...", no cazzo non devo tremare
Brian mi guarda cercando di incitarmi ad andare avanti
"Noi...eravamo", anche Rev si ritrova improvvisamente in difficoltà, dannazione e ora che gli diciamo? Sto già pensando a cambiare discorso quando...
"Voi due stavate insieme, lo so, tornate a respirare non vi voglio morti per soffocamento!", esclama Brian
"T-tu ...come lo sai?"
"Oh andiamo Jimmy, ti conosco...vi conosco, credevate davvero di avermelo tenuto nascosto?"
"Perchè non mi hai mai detto che lo sapevi?" chiedo a Brian, sentendomi in parte più tranquilla
"Non ce n'era motivo e se non volevate dirmelo non mi sarebbe importato. Anche io ho avuto altre storie Heaven, non vedo come la vostra dovrebbe preoccuparmi", sorride, "Siamo cresciuti insieme, e mi fido di voi, più di me stesso"
"E io che avevo paura che mi avresti spaccato la faccia!", afferma Jimmy abbracciando di slancio Brian, facendolo cadere a terra.
"Ah cazzo Jimmy, il braccio!"
I due iniziano a picchiarsi e a rotolarsi per terra, una volta ha la meglio il batterista e un'altra Brian, ma alla fine si stanno dimostrando solo tanto affetto. Rido per un po' alla scena, vedendo poi Jimmy sdraiarsi completamente su Brian, schiacciandolo.
"RAGAZZI CORRETE!!!" urla Rev, e immediatamente Matt, Zacky e Johnny corrono in giardino, vedendo la scena capiscono tutto e si lanciano anche loro su Gates, urlando di trionfo.
"R-ragazzi...non re-respiro..!" sussurra Brian cercando di togliersi i ragazzi di dosso.
"Dai bambini levatevi"
"Come ci hai chiamato  ragazzina?"
"Bambini, Johnny...oh scusa...tu sei un nano hai ragione" sghignazzo
"Questo non dovevi dirlo", mormora maligno Johnny, tutti e tre si alzano dal corpo di Brian iniziando a rincorrermi.
Scappo per tutto il cortile, ridendo come una pazza insieme agli altri, poco dopo però due braccia mi bloccano, alzo lo sguardo e vedo Matt tenermi le braccia dietro la schiena
"Presa!"
"No! No mollami!!" urlo continuando a ridere
Subito dopo Zacky e Johnny iniziano a farmi il solletico mentre Brian e Jimmy guardano la scena con divertimento
"Ra-ragazzi b-basta!", riesco appena a dire ridendo ancora.
Quando si sentono soddisfatti del lavoro finalmente mi lasciano, respiro con affanno cercando di regolare il respiro continuando a guardare gli altri ridere e stuzzicarsi.
"Vi voglio bene figli di puttana!" urla Jimmy al cielo
"Come back to me, it's almost easy!" intona Brian riferito a Jimmy, che subito si gira verso di lui e gli risponde
"Come back again, it's almost easy!"
Ridono e subito dopo si abbracciano felici, sapendo che questo tempo gli è stato concesso per uno scopo preciso, viversi il momento fino alla fine, facendo tesoro di tutto quello che succede e succederà.






























SPAZIO AUTRICE

We're so coming back, coming back!!!
Altro capitolo! Mi scuso se aggiorno sempre all'ultimo ma la scuola mi sta davvero prendendo troppo, per chi mi segue su Wattpad avrà sicuramente visto che lì aggiorno più velocemente, semplice, avendo l'app sempre con me mi è più facile!
Allora che ne pensate del capitolo?? Mi sono divertita un mondo con Zacky e Brian, ridevo come una stupida immaginandomi la scena in cui dormono.
Lasciate una recensione e ci leggiamo al prossimo capitolo!!!
 

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Capitolo 14
*** Natural Born Killer ***


BRIAN'S POV

"Devi lasciarmi andare Brian"
"No, no non posso farlo"
"Si che puoi, devi farlo"
"Come faccio a vivere senza di te? Spiegamelo Jimmy...come faccio"
"Lo capirai da solo...addio Brian"
"No! Ti prego James, non lasciarmi qui da solo! James!!"




Mi sveglio di soprassalto mettendomi seduto sul letto, ho gli occhi sbarrati e il respiro affannato, tasto il letto per controllare che non sia ancora un sogno, mi passo una mano sul volto, "Dio...", sussurro, più  a me stesso che a qualcun'altro
"Brian.."
Mi giro di scatto spaventandomi, per poi vedere la mia Heaven passarmi una mano sulla schiena
"Tutto ok?"
"Si...si sto bene..."
"Vieni qui"
Mi stringe a se, come una madre farebbe col proprio figlio, le stringo il busto a me cercando ancora di regolare il respiro, ma non ci riesco e solo ora mi accorgo che sono scosso da brividi
"Era solo un'incubo Bri, è passato", mormora cullandomi
"Lo so...ma era troppo reale..."
"Dovresti farti aiutare da qualcuno"
"Sai che trovo stupidi gli psicologi.."
"Si, ma dovresti", prova ancora lei
"No, piuttosto rimango con i miei demoni" sbotto acido, staccandomi malamente dalla ragazza
"Ehy, che ti prende?"
"Nulla Heaven, sto bene", dico risdraiandomi sul letto e dando la schiena alla mia ragazza, subito dopo un braccio mi avvolge il torace e sento Heaven poggiare la testa sulla mia schiena, "Bri...ti prego parlami...sai che odio quando fai così".
"Non mi abituerò mai a tutto questo piccola, non posso vivere così...è come se morissi ogni volta. A volte penso che sarebbe stato meglio se fossi morto io al suo posto..."
"Smettila"
Non rispondo alla ragazza aspettando che sia lei a calmarmi come sempre.
"Se Jimmy ti sentisse parlare così ti ucciderebbe, non sentirti in colpa per una cosa che non hai fatto, è successo, nessuno se lo aspettava. E poi spiegami come potrei vivere io senza di te", mi lascia un bacio sulle spalle, gesto che ho sempre trovato fantastico, "...devi reagire Bri, ora che è qui, devi trovare la forza di promettergli che ce la farai. Glielo devi".
Mi volto verso di lei, le circondo il bacino con un braccio e la guardo negli occhi.
"Heaven io..."
"Shh..non pensarci, torniamo a dormire adesso"
Le lascio un bacio a stampo e la stringo di più a me, lasciandola libera di poggiare la testa sul mio petto
"Calmati Bri, sembra ti debba scoppiare il cuore"
"Ho paura Heaven. Io, Synyster Gates, muoio di paura per i miei stessi incubi, è ridicolo"
"Non è ridicolo, sei umano Bri, ricordatelo"
Le sollevo il mento e con impeto lascio che le mie labbra si uniscano alle sue, risponde subito al bacio e lasciandomi trasportare mi sollevo sui gomiti sovrastando il suo corpo, quel corpo che lei tanto odia per quei pochi chili in più. Abbandono quelle labbra dolci per scendere sul collo, dove lascio morsi e baci un po' ovunque, in fretta lei mi toglie la maglia mentre subito dopo la aiuto a fare lo stesso con il resto dei nostri vestiti. Ancora non riesco a capire come questa ragazza, la ragazza che amo da quasi dieci anni, sia in grado di farmi abbandonare ogni paura, da quando se ne andata non ho avuto alcun rapporto con nessun'altra ragazza, ho voluto tenere fede a quello che le promisi. Ora che è di nuovo qui, tra le mie braccia, non posso far altro che dimostrarle quello che davvero provo per lei. La guardo, è bellissima, gli occhi socchiusi luccicanti di passione, la bocca semiaperta che lascia sfuggire dei gemiti, non resisto dal baciarla ancora e a morderle il labbro inferiore mentre ci uniamo, sento le sue unghie entrare in contatto con la mia schiena, lasciandomi dei graffi, d'istinto mi inarco leggermente e soffoco un gemito sulle sue labbra mentre mi circonda i fianchi con le gambe, agevolandomi i movimenti.
Alla fine mi lascio cadere sul materasso affianco alla mia piccola, che subito mi abbraccia, le lascio un bacio sulla fronte e con il lenzuolo copro i nostri corpi, ci addormentiamo nella speranza di passare il resto della notte più tranquilli.























***



















Apro piano gli occhi ritrovandomi la ragazza ancora tra le braccia, non ci siamo separati per tutta la notte. Mi chiedo davvero che fine avrei fatto se non avessi avuto lei...
La sveglia segna le 8.30, la lascio dormire e dopo averle lasciato un bacio sulla fronte mi dirigo in bagno per una doccia. Entrato in bagno posso notare che le occhiaie sotto i miei occhi non sono sparite del tutto, ma in compenso la cicatrice sul mio petto è sempre meno visibile.
Mi faccio una doccia veloce per poi scendere in cucina, mi preparo un caffè, che al momento è l'unica cosa che ho intenzione di ingerire.
"Giorno"
Sobbalzo girandomi di scatto
"Jimmy, già sveglio?"
"A dire il vero non ho dormito, non ne ho più di tanto bisogno ormai"
"Oh, giusto"
"Mi sono divertito a modo mio", fa un sorrisetto maligno
"Non avrai mica..."
Mi guarda malizioso ammiccando e un ghigno gli si dipinge in faccia
"James!", gli urlo quasi contro, lui scoppia a ridere come un pazzo
"Oh andiamo Gates! Non crederai davvero che vi abbia spiato! Ho di meglio da fare che vedere te e Heaven sotto le lenzuola!"
Continua a ridere mentre io tiro un sospiro di sollievo
"Stronzo", mi verso il caffè in una tazza, "Vuoi? O puoi fare a meno anche di questo?"
"No no, quello lo accetto più che volentieri!", mi risponde avvicinandosi come un fulmine alla caffettiera.
"Ti va di andare in un posto oggi?", mi domanda
"Stai cercando di convincermi a venire con te per poi stuprarmi e uccidermi?", ridacchio
"No idiota, volevo parlarti più che altro. E poi se proprio vuoi, avrai l'onore di venir accoltellato cinquanta fottute volte dal sottoscritto"
"Credo che vivrò bene lo stesso, ma grazie"
Ridiamo. E' bello vedere che dopotutto siamo sempre noi, che non siamo cambiati di una virgola nemmeno dopo tutto questo tempo.
Dopo aver bevuto il caffè vado a vestirmi, per poi scendere in giardino, dove trovo Rev con le ali piegate dietro la schiena
"Sai, devo dire che ti stanno bene però"
"Sono utili, diciamo che la prima volta che le ho spiegate ho sofferto come un cane, ma ne è vaalsa la pena!"
"Mh, mi fa strano vederti così"
"Lo so, anche a me. Avanti vieni qui"
Mentre dice le ultime parole si posiziona dietro di me.
"Ehy ehy! Non provarci! Non possiamo prendere la macchina come le persone normali?!"
"No, non possiamo, punto primo perchè se qualcuno dovesse vedermi oltre voi andremmo nei casini più assurdi, secondo punto, noi non siamo mai stati normali Brian!"
Sbuffo per un po' fin quando Rev non mi convince, "Ti avverto, se sento qualcosa di strano ti uccido!"
"Agli ordini Gates!"
E detto questo mi prende dalle spalle per poi sollevarsi in volo, verso una meta che solo lui sa.


























***















Dopo minuti interi finalmente atterriamo, siamo in un parco, abbastanza isolato dalla città e sembra non ci sia nessuno.
"Ammettilo, non è stato male!"
"Oh affatto, apparte che tu continuavi a palparmi!"
"Gates, Gates, dillo che vuoi che lo rifaccia" ammicca Rev iniziando a venirmi incontro.
"Azzardati!" gli do un pugno sulla spalla ed entrambi iniziamo a ridere come stupidi, poco dopo le ali spariscono e iniziamo a camminare per il parco, arriviamo a un laghetto proprio al centro del parco e subito un ricordo mi colpisce come un pugnale in pieno petto...








*flash back*

"Oh cazzo ragazzi! Guardate quella papera! E' enorme!! Jesus Christ come here fuckin' stallion duck!"
Scoppiamo a ridere vedendo il nostro batterista iniziare a rincorrere quelle povere papere. Che gli avranno mai fatto di male?
"Dai smettila stupido!", gli urla Matt ridendo quasi fino alle lacrime
"Ma dico le avete viste? Non hanno paura di nulla!"
"Forse di te dovrebbero averla Rev!"
Quest'ultimo si aggiunge alle nostre risate e insieme continuiamo a ridere come dei bambini...

*fine flash back*








"Dici che ci saranno ancora?", mi domanda Jimmy distogliendomi dai miei pensieri
"Che cosa?", domando vago
"Oh andiamo Bri, le papere!"
"Mi stai dicendo che mi hai portato qui solo per questo?!" rido e lo spintono
"Diciamo anche per quello!"
"Sei assurdo"
E detto questo mi lascio cadere a sull'erba, porto le mani dietro la testa e lo sguardo fisso sul cielo, sorrido leggermente
"Ecco cosa mi è sempre piaciuto fare...apparte suonare la mia chitarra e bere"
"Guardare il cielo?"
"Si, lo sempre trovata una cosa bellissima. Mi da la sensazione di sentirmi libero, un po' come andare sull'altalena, quando ti sembra di toccare il cielo con un dito"
"Non ti facevo così sentimentale Gates", dice Jimmy sedendosi affianco a me
"Sono cambiate molte cose Rev..."
"Ti va di parlarne?"
Lo guardo negli occhi e mi siedo a gambe incorciate, sospiro.
"Cosa vuoi sapere Jimmy?"
Mi fa un mezzo sorriso, "Voglio sapere cos'è successo al Brian Haner Jr. che conoscevo", ammette continuando a guardarmi negli occhi, dopo poco distolgo lo sguardo non riuscendo a sopportarlo.
"E' morto James...è morto tre anni fa...", sospiro, "...non volevo finire così, non è nel mio stile buttarmi giù così. Ma quando...quando ti ho visto lì...su quel divano...quel 28 dicembre...Jimmy non puoi capire come mi sono sentito...sono davvero morto, mi sono sentito il mondo crollarmi addosso, ho visto tutte le notre promesse e i nostri sogni spezzarsi e svanire in meno di un minuto", punto il mio sguardo nei suoi occhi cristallini, velati da un leggero strato di tristezza, "Quella sera stessa Jimmy...sono cambiato..."















*flash back*



28 dicembre 2009
Una data che vorrei cancellare.
Siamo ancora tutti qui, a casa del nostro migliore amico, del mio migliore amico.
Abbiamo chiamato un'ambulanza, consapevoli che in ogni caso i medici possono fare molto poco.
I ragazzi sono in cucina, a sostenersi a vicenda, io no.
Io sono qui Jimmy, affianco a te, mi senti? Mi vedi?...
Continuo a guardare il tuo corpo immobile, e prego, prego un qualsiasi Dio che tutto questo sia solo uno scherzo. Io, Synyster Gates per la prima volta in vita mia, sto pregando. Prego che tu da un momento all'altro ti svegli per poi esclamare "Ehy brutti idioti sono ancora vivo, era solo uno scherzo!"...ma lo farai?
Dopo qualche minuto, i medici irrompono in casa, uno di questi mi si avvicina intimandomi di spostarmi, non mi muovo, non parlo, non penso e a fatica respiro.
Sento due braccia sollevarmi di peso dal pavimento e allontanarmi, allontanarmi da te.
"Andiamo di la Brian", la voce tremante di Matt, mi volto e lo guardo con uno sguardo vuoto e perso, mi sento svuotato di ogni cosa, non riesco nemmeno a capire bene cosa sta succedendo. Mi volto giusto per vedere i medici portarti via, per poi venir trasportato in cucina.
Zacky è affacciato alla finestra, guarda il cielo grigio e piange in silenzio, so che vorrebbe urlare...ma non lo fa.
Johnny, singhiozza come un bambino, con la schiena al muro e una mano a coprirgli il viso.
Heaven, la mia piccola Heaven...è seduta su una sedia, da le spalle a Vee, piange ed è scossa da brividi, ogni tanto mormora 'non è possibile'.
"Siediti", mi dice Matt, e io come un robot lo faccio, mi siedo su una sedia davanti alla ragazza.
Matt, l'unico di noi che ancora non ha versato una lacrima. Ma so perfettamente che stasera appena sarà da solo piangerà fino allo stremo. Non ce la faccio a stare qui. Una sensazione mi attanaglia lo stomaco. Mi alzo di scatto, provocandomi un giramento di testa che mi obbliga a posizionare le mani sul tavolo.
"Ehy fermo, ce la fai?", il mio frontman si avvicina a me, preoccupato di questa reazione. Lo allontano malamente, riprova ad avvicinarsi, ma lo respingo nuovamente spintonandolo.
Mi guarda comprensivo, e si riavvicina, sta per abbracciarmi, lo spingo dalle spalle, è costretto a fare un passo indietro per non cadere. Continuo, continuo a spintonarlo, mentre sento le lacrime agli occhi
"Brian fermati!"
Non la smetto. Gli tiro un pugno sul torace. Tutti si fermano a guardarmi, senza smettere di piangere.
Shadows prova a prendermi un polso, ma continuo a tirargli pugni. Sul torace, sullo stomaco, sulla spalla. Fin quando non reagisce. Mi da uno schiaffo sulla guancia sinistra, "Basta Bri", è l'unica cosa che mi dice.
Ci guardiamo negli occhi e io mi sento sempre più debole, una lacrima...due...tre...e mi ritrovo aggrappato Matt, a piangere. Mi tremano le gambe e credo di poter cadere da un momento all'altro, cosa che non succede grazie a Matt che mi sorregge.
"D-dimmi che è un'incubo...", singhiozzo sulla sua spalla
"Shh", mormora appena stringendomi ancora più forte.
Altre due braccia si aggiungono a noi, alzo appena lo sguardo per vedere Heaven unirsi all'abbraccio, seguita da Zacky e Johnny. Ci abbracciamo consapevoli della realtà e dandoci forza a vicenda.
Non reggo.
Mi allontano correndo al bagno, appena in tempo per poter rigettare l'anima nel cesso, stringo i pugni sul pavimento cercando un modo per sorreggermi.

Quella sera abbiamo deciso di dormire tutti insieme a casa mia. Aspetto che i ragazzi si siano addormentati, anche se so che nessuno di noi chiuderà occhio stanotte. Scendo in cucina e apro il mobiletto dove tengo gli alcolici, prendo una bottiglia di Jack Daniel's, aprendola e bevendone un gran sorso. Mi brucia la gola, continuo  a bere e in poco tempo finisco la bottiglia. Mi appoggio al tavolo della cucina colto da un giramento di testa, mi passo una mano in fronte e mi dirigo nella camera adiacente alla mia, dove tengo una chitarra e un'amplificatore, non mi preoccupo dell'ora mentre collego i cavi e inizio a suonare.
Suono, ma è un suono cattivo, triste, arrabbiato. Suono così in malo modo che poco dopo i polpastrelli mi si graffiano lasciando del sangue scivolare sulle corde, gemo un po' per il male.
I ragazzi compaiono sulla porta e vedo Zacky avvicinarsi cercando di togliermi la chitarra dalle mani, non mi lascio toccare dal mio amico, afferro la chitarra dal manico e la spacco sull'amplificatore, Zacky cerca di fermarmi ma continuo a battere la chitarra ovunque fino a disintegrarla.
"Brian cristo fermati!"
"Non toccarmi, NON TOCCARMI ZACKY!", urlo contro Vee
Urlo contro il cielo il mio dolore, urlo fino a sentirmi le corde vocali farmi male, di nuovo la sensazione allo stomaco mi attanaglia obbligandomi a inginocchiarmi a terra. Alzo lo sguardo e vedo Matt stringere Heaven, che inizia a piangere spaventata dalla mia reazione.
Respiro a fonto e mi lascio cadere completamente a terra, Vee mi si avvicina e prova a toccarmi una spalla
"Ti ho detto di non toccarmi cazzo!", urlo rannicchiandomi in posizione fetale.
Ho paura di avere qualsiasi contatto.
Ho paura di me stesso.
Ho paura della realtà.
Synyster Gates mi ha abbandonato.
Brian Haner è morto.





*fine flash back*






"...da quella sera non ho fatto altro che bere, tornavo sempre ubriaco...e non mi interessava, Matt si è comportato da padre nei miei confronti, spesso era costretto a portarmi di peso in bagno per potermi far fare una doccia, Heaven non sapeva più che fare, di notte mi svegliavo urlando il tuo nome, piangendo, lei c'è sempre stata, poi una notte tornai a casa totalmente ubriaco, non mi ricordavo nemmeno come mi chiamavo, è stata la notte peggiore della mia vita, Jimmy, ho rischiato di violentare la mia ragazza. Mi sono fermato in tempo, ma l'avevo quasi fatto. La preghai di perdonarmi, e le dissi che se non voleva più vedermi l'avrei capito...rimase con me lo stesso, dicendomi che però non l'avrei dovuto rifare....Non ho mantenuto la parola...peggiorai ancora di più, fin quando non scappò. Da lì i ragazzi cercarono di starmi ancora più vicino, facevano a turno e ogni sera uno di loro si fermava da me, per assicurarsi che non facessi cazzate. Rischiai più volte un collasso, tentai di uccidermi più volte, non volevo più continuare. Sono nato per uccidere. Era l'unica cosa che pensavo ogni giorno.
Una sera Johnny non sapeva più come trattarmi, chiamò Matt e Zacky per avere aiuto, quando arrivarono Matt era incazzato nero, e sai che un Matt Sanders incazzato è pericoloso. Ruppe la porta del bagno, dove mi ero chiuso e stavo tentando ancora una volta di farla finita quando mi prese dal colletto della maglia e mi trascinò fino in camera mia, ricordo che mi disse 'Vuoi farla finita? Bene, sarò io stesso ad ammazzarti se continui così!'. Credo che l'ultima volta che presi così tante botte era stato al liceo...Zacky e Johnny non riuscivano a togliermelo di dosso e io non reagivo.
Dopo quella notte le cose migliorarono un po'. Poi tornò Heaven. E...e sei tornato tu".
Finisco il racconto spostando lo sguardo sul mio migliore amico, Rev non mi guarda, guarda un punto indefinito davanti a se, si prende del tempo per poi rispondermi.
"Io non volevo andarmene Bri, tanto meno volevi che tu passassi tutto questo, sei il mio migliore amico, sai che ho sempre odiato il suicidio e quando ti vedevo in quello stato, non hai idea di come avrei voluto venire a prenderti a calci in culo, fortuna ci ha pensato Matt. Non ho mai voluto che tu soffrissi così per me, infondo speravo che ti sarebbe passata, ma è andata avanti per due anni. Due anni, in cui ammetto, ho avuto paura che tu facessi qualche cazzata di cui ti saresti pentito. Mi ricordo la sera che Heaven scappò, sei corso in sala registrazione, ti sei seduto dietro la batteria e hai preso le mie bacchette tra le mani dicendo 'Stalle vicino', lo fatto Brian, non lo mai lasciata sola. Sono tornato per un motivo ben preciso..."
Mi guarda sereno
"Che vuoi dire?", chiedo
"Devi lasciarmi andare Brian"
Un colpo al cuore. All'improvviso mi ricordo dell'incubo avuto questa notte, e il terrore che Jimmy possa scomparire di punto in bianco prendeil sopravvento.
"Jimmy, non ce la faccio, non posso", tremo
"Si che puoi farcela, fallo per me Bri, è già difficile di per se, non rendere le cose ancora più complicate"
"La verità è che ho paura di dimenticarti James"
"Non potrai mai farlo, i ricordi che abbiamo sono forti, resisteranno nel tempo così come la nostra amicizia. Non lasciarti sopraffare dalla paura, vivi Brian, vivi come hai sempre fatto quando c'ero anche io. Non voglio tornare lassù con la consapevolezza che tu continuerai a distruggerti, non voglio vederti piangere per me ogni giorno e darti colpe che non hai. Nessuno di noi, nemmeno io, potevamo sapere che sarebbe successo, è accaduto e basta. Avevamo tanti progetti e voi dovete portarli a termine. Siamo gli Avenged Sevenfold e come tali, ci prenderemo la nostra rivincita dalla vita per sette volte tanto, non abbatterti Brian, io ci sono. E ci sarò sempre".
Sorride mentre io lo guardo negli occhi, e vedo solo tanta felicità nel dire queste parole. Mi sento risollevato, avevo bigogno di sentirmi dire queste cose, e ora che lo ha fatto non voglio deluderlo.
"Ti prometto che tornerò a vivere Rev, ma tu devi promettermi una cosa"
"Ok, vi siete messi d'accordo sul farmi promettere ogni cosa?!"
Scoppiamo a ridere e subito dopo continuo.
"Prima di andartene, suoneremo un'ultima volta insieme"
Vedo gli occhi di Jimmy illuminarsi
"Certo che ci sto! Cazzo si!"
Scoppiamo a ridere abbracciandoci.
Ora ho capito. Ho capito di aver fatto solo cazzate per due anni.
Desiderando la morte, quando invece il mio migliore amico desiderava la vita. Voglio dimostrargli che ho capito.
Ricomincierò a vivere, proprio da ora, da questo abbraccio, rivoglio la mia vita, e la voglio riconquistare come solo Synyster Gates è in grado di fare.












SPAZIO AUTRICE


Sarò breve perchè credo che questo capitolo sia già lungo di er se....allora, sì, Jimmy condannava il suicidio, non ho idea di come lo abbiano trovato i ragazzi e finalmente Gates ha capito che non ne vale la pena vivere nella paura e nella voglia di morire.
Il flash back di Brian è particolarmente personale, in quanto mentre scrivevo mi sono sentita come trasportata nel passato, a cinque anni fa, quando la vita decise di togliermi la persona più importante della mia esistenza. Dedico questo capitolo a mio papà, sperando di non deluderlo.
Se vi è piaciuto il capitolo lasciate una recensione! E (ve lo dico) mancano due capitoli alla fine!! Panico!!
VIVETEVI LA VITA, NONOSTANTE POSSA ESSERE DURA E DIFFICILE, NE ABBIAMO SOLO UNA, VIVETELA OGNI GIORNO COME SE FOSSE L'ULTIMO!
Un bacio, Mara

 

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Capitolo 15
*** The only thing I ask to you ***


Torniamo a casa che sono solo le 10.30 e di norma in questa casa nessuno si sveglia prima delle 11.30.
Jimmy e io saliamo nella mia camera e, chiudendoci la porta alle spalle, notiamo la figura di Heaven ancora dormiente, il corpo perfettamente coperto dal lenzuolo, i capelli scompigliati sul cuscino, dorme tranquilla. Jimmy le si avvicina sedendosi sul bordo del letto, le toglie una ciocca di capelli dal viso, lo lascio fare, non riesco ad esserne geloso.
Dopo del tempo in cui Rev contempla la ragazza mormora appena "E' sempre stata se stessa amche nel mondo dei sogni", mi avvicino a loro, rimanendo in piedi davanti a Jimmy.
"Sai Brian, tra me e lei c'è sempre stato un rapporto particolare, tutti ci hanno sempre detto che sembravamo fratello e sorella...forse avevano ragione. Dal primo momento che lo guardata negli occhi ho sentito un brivido lungo la schiena, e ho capito che non ci saremmo mai lasciati...o almeno, non mentalmente", mi guarda, "Non fraintendermi, intendo solo dire che quello che provo per questa ragazza, bèh, credo vada anche oltre all'amore che proverebbe una coppia. Non so spiegartelo, ma sento di aver dato tutto a questa mocciosa, tanto quanto lei ha dato a me. E' vero, siamo stati insieme per un mese, ma il nostro non era uno stare insieme effettivo, stavamo insieme per sentirci ancora più vicini. Lo amata come un padre farebbe con la propria figlia. Lo amata come un fratello ama la sua sorellina. Lo amata come amo la mia batteria. Lo amata forse anche più di quanto non la possa amare tu, Brian, e non voglio offenderti dicendoti questo, è solo che non so davvero come spiegartelo. L'unica cosa che ti chiedo, è di starle accanto quando io non ci sarò, quando sarò troppo lontano, Brian, sono felice che voi stiate insieme e non potevo chiedere di meglio. Ma ti prego, non farla più soffrire, non se lo merita. lei ti ha sempre amato, e sento che lo farà fino alla fine."
Faccio passare lo sguardo da Jimmy alla figura della ragazza e viceversa. Sorrido.
"Ci penserò io a lei Jimmy. Non la lascerò mai sola e non preoccuparti, non ti porterò rancore per quello che c'è tra di voi. Il vostro è un bellissimo rapporto.", ammetto.
"Vi lascio da soli, ci vediamo do.."
"Resta", lo fermo, "Vado io, sta con lei"
"Sei sicuro?"
"E' il minimo che possa fare Rev, godetevi questa giornata insieme, vi aspetto di sotto"
"Va bene"
Mi volto e sto per uscire dalla stanza quando Jimmy richiama la mia attenzione. "Brian...grazie". E' solo un sussurro, ma lo sento come se lo avesse urlato.
Esco dalla camera, chiudendomi la porta alle spalle, so di aver fatto la cosa giusta, se lo meritano entrambi del tempo insieme. Arrivo in cucina, prendo il mio pacchetto di Marlboro ed esco in giardino.























HEAVEN'S POV

Mi rigiro nel letto allungando un braccio verso il lato di Brian, ma lo trovo vuoto. Spalanco gli occhi incontrandone un paio cristallini
"Jimmy! Che ci fai qui??", domando imbarazzata stringendo il lenzuolo contro il mio corpo
"Tranquilla non ho fatto nulla, è stato Brian a farmi restare"
"B-Brian? Che c'entra ora Brian?"
"Siamo usciti stamattina presto, quando siamo tornati dormivi ancora e mi ha detto di rimanere qui, tranquilla è al piano di sotto"
Mi tranquillizzo a queste parole tornando sdraiata e facendo un po' di spazio a Jimmy nel letto, si toglie giusto le scarpe e si sdraia affianco a me, tenendosi sopra al lenzuolo.
"Dove siete andati?", domando curiosa
"Ti ricordi il parco dove andavamo sempre? Quello con le papere?"
"Non mi dirai che ti sei messo a rincorrerle!"
"Bèh, avrei voluto", scoppio a ridere nel vedere la faccia di Jimmy assumere un'espressione rassegnata
"Sei sempre il solito"
Mi avvicina a lui abbracciandomi e mi lascia un bacio sulla fronte, lo abbraccio anche io felice che nulla sia cambiato tra di noi.
"Tutto ok, nanetta?" 
"Quanto tempo che non mi chiamavi così", ci guardiamo sorridendoci complici, "Comunque si, sto bene. E ora, chiudi gli occhi e sprofonda con la faccia nel cuscino"
"Cosa? Perchè?", mi chiede sbarrando gli occhi
"Perchè mi devo vestire stupido"
Mi guarda e ride mentre io mi alzo portandomi dietro il lenzuolo, Jimmy si alza subito dopo iniziando a tirare un lembo del lenzuolo nella speranza di farmelo cadere di mano
"Oh andiamo, quante volte ci siamo cambiati nella stessa stanza?"
"Si ma eravamo piccoli!", continuo stringendomi al lenzuolo
"Se per piccoli intendi adolescenti di diciannove anni allora va bene!", continua  a ridere
"Dai Jimmy, lasciami stare", faccio la finta offesa sporgendo il labbro
"Uff, e va bene ma non fare la faccia da cane bastonato!"
Ridacchio vedendo Jimmy sorridermi
"Sembriamo ancora due adolescenti", penso ad alta voce
"Già. Un abbraccio al Rev?", propone allargando le braccia, non me lo faccio ripetere e mi avvicino lasciandomi abbracciare da questo gigante che reputo un fratello.
"Bene, ora buttati sul letto e chiudi gli occhi che devo vestirmi!"
"Va bene!"
Si butta sul letto a pancia in giu e si mette un cuscino sopra la testa, è buffo visto così ma trattengo le risate. Indosso rapidamente i vestiti e poi lo chiamo, si alza dal letto e mi raggiunge al centro della stanza.
"Ho fame", piagnucolo salendogli sulle spalle, mi porta a spalle fino in cucina dove troviamo Brian e Matt già intenti a mangiare qualcosa.
"Ehy buongiorno!", sorride Shadows
"Giorno a voi", rispondo sorridente scendendo dalla groppa di Rev, mi avvicino alla cucina prendendo una tazza e versandomi dentro del tè già caldo, "Mhh, qui qualcuno mi conosce fin troppo bene"
"Si piccola, non ringraziarmi", dice Gates schioccandomi un bacio sulla guancia.
Dopo qualche minuto anche Zacky e Johnny ci raggiungono in cucina e dopo aver bevuto del caffè andarono a fumarsi una sigaretta
"Ragazzi, Jimmy ha una promessa da scontare", Brian ruppe il silenzio
"E di cosa si tratta?" domandai curiosa
"bèh, volevo suonare un'ultima volta con la mia band, se per voi va bene", mormorò Jimmy trattenendo la felicità.
"Oh cazzo si!!", urlarono quasi i ragazzi felici come non mai.
























***














"Allora ci siamo?"
"Si Matt"
"Let's rock motherfuckers!"



     "I'll try", she said as he walked away.
Try not to lose you.
Two vibrant hearts could change




Le note di Unholy Confessions inondano la stanza, sono seduta su un divanetto, guardare i ragazzi suonare è uno spettacolo che ho sempre amato. Loro sono quel tipo di band che, ogni volta che li guardi, pensi a quanto siano giusti. A quanto siano perfetti, si sono trovati e di questo non possono esserci dubbi, sono perfettamente in armonia, sembra quasi che siano nati per stare insieme.



   "I wish I could be the one,
the one who won't care at all.
But being the one on the stand,
I know the way to go, no one's
guiding me.
When time soaked with blood
turns it's back,
I know it's hard to fall.
Confided in me was your heart
I know it's hurting you, but it's killing me"




La canzone termina e i ragazzi urlano felici, sembra di essere tornati indietro nel tempo, alle loro prime prove da band annunciata. Dopo varie canzoni e vari minuti passati si fermano, Zacky e Matt prendono posto sul divano assieme a me, Johnny si prende una birra e si siede sull'amplificatore, Jimmy si alza dalla sua postazione e Brian recupera la sua chitarra classica.
"Dio che bella sensazione"
"Puoi dirlo forte nanetto, è stato fantastico!"
"Ehy Brian, che combini?"
"Oh, nulla Zee, solo una sorpresa"
Tutti guardiamo il chitarrista incuriositi, quando poi inizia a suonare una canzone che io conosco fin troppo bene, Matt si alza dal divanetto facendomi un mezzo sorriso, si posiziona dietro al microfono.
"Balli con me?", mi domanda Jimmy avvicinandosi a me e porgendomi una mano
"Molto volentieri gigante", affermo prendendo la sua mano, mi guida al centro della stanza, porto le mani intorno al suo collo mentre le sue braccia mi stringono il busto, iniziamo a ballare un lento sotto le note di Halleluja di Cohen.




   *CONSIGLIO DI CONTINUARE A LEGGERE LA FF CON DI SOTTOFONDO LA MEDESIMA CANZONE, HALLELUJA DI LEONARD COHEN*


"Now I've heard was a secret chord
that David played, and it
pleased the Lord
But you don't really care music, do you?"



La voce di Matt inonda la stanza, accompagnata dalla chitarra di Brian.
"L'ultima volta che mi invitai a ballare questa canzone eravamo alla festa di Natale, al liceo", mormoro
"Si, ammetto che ero imbarazzatissimo"
"Wow, non l'avrei mai detto"
"Nemmeno io"



"It goes like this
The fourth, the fifth
The minor fall, the major lift
The baffled king composing
Halleluja"




"Jimmy..."
"Mh?"
"Perchè ho come l'impressione che te ne stia per andare?"
"Non preoccuparti, non ora"
Appoggio la testa al suo petto e lui porta una mano ad accarezzarmi i capelli.
"Ho paura", ammetto con occhi lucidi
"Non averne, ci sono io qui"
"Ma non resterai"
Mi stringe di più a se.
"Non resterò e non ritornerò più, non posso più farlo. Sarò tra le stelle che non muoiono, piccola, te lo prometto"
Ci fermiamo dal nostro volteggiare mentre i ragazzi ci guardano e Matt e Brian continuano a suonare. Abbraccio di slancio Jimmy e affondo il viso nell'incavo del suo collo
"Ti voglio bene Jimmy"
"Ti voglio bene anche io piccola"


  "I did my best, it wasn't much
I couldn't feel, so I tried to touch
I've told the truth, I didn't come
to fool you
And even though
It all went wrong
I'll stand before the Lord of
Song
With nothing on my tongue but
Halleluja"



La canzone termina e io lascio una lacrima scivolare al mio controllo
"Come faremo senza di te?"
"Shh..ci sarò sempre"
Jimmy mi tiene stretta finchè non vede che mi sono calmata e subito dopo mi guarda sorridendo radioso e mi lascia un bacio sulla fronte
"Andrà tutto bene"
E dopo avermi detto questo torniamo a parlare con i ragazzi che per tutto il tempo non hanno fatto altro che nascondere le lacrime
"Ehy gente la tragedia è finita!", dice Rev
"Voglio un abbraccio!", piagnucola Brian correndomi incontro
"Aww non piangere piccolo, dai andiamo a prendere un gelato", ghigno vedendo Brian nascondere il viso vicino al mio collo e i ragazzi scoppiare a ridere
"Fanculo stronzi, lo sapete che sono sensibile", borbotta Brian.
"Proporrei di andare al Johnny's, ma visto che il gigante lì non può farsi vedere..."
"Che hai in mente Vengeance?"
"...a dire il vero speravo che qualcuno di voi proponesse qualcosa..."
Guardiamo Zacky sbalorditi e l'attimo dopo scoppiamo a ridere come dei pazzi. Alla fine abbiamo mangiato qualcosa di veloce...esatto, Johnny e Zacky sono passati al McDonald's e hanno portato i viveri a casa, dato che erano già le 23.30 quando sono tornati abbiamo deciso di andare a dormire subito dopo mangiato.
"Ehy, ti va di dormire con me stasera?", mi domanda Jimmy mentre stavo buttando le ultime cose dal tavolo, mi volto verso Gates cercando uno sguardo di approvazione.
"Tutta tua Jimmy, ma se sento rumori strani ti stacco i gioielli di famiglia e te li faccio ingoiare", James sbianca.
"Sempre delicato Brian", ridacchio Matt
"Oh, non preoccuparti Shads, l'ultima volta mi ha minacciato di ficcarmi le bacchette della batteria nel culo"
"No, no, quella era la tua minaccia preferita per quando facevamo rumore mentre dormivi, raccontala giusta Rev!", si difende Brian, Jimmy gli fa un gesto con la mano come a dire 'dettagli' e poi ci fiondiamo tutti nelle reciproche camere.
Io e Jimmy ci sdraiamo e subito mi stringo a lui che mi abbraccia a sua volta.
"Mi mancherai tantissimo Rev"
"Anche tu mocciosa, ma non preoccuparti"
Ridacchio per un po', vedendo poi il mio amico guardarmi sorpreso, "Nulls, pensavo a questa situazione, è strano"
"Ne abbiamo mai passata una normale?", ridacchia.
"No, hai ragione"
Mentre continuiamo a ridacchiare sentiamo la porta della camera aprirsi di poco, ci solleviamo sui gomiti, accendiamo la luce e la scena è esilarante, i ragazzi sono tutti sulla porta, Matt con una faccia rossa come non l'avevo mai visto, Brian con una faccia da cucciolo, Johnny sbadiglia come un bambino e Zacky che si dondola sui talloni.
"Noi...vorremmo...ehm", prova Matt
"Che volete? Siete grandi e vaccinati, andate a dormire", li rimprovero trattenendomi da scoppiargli a ridere in faccia, Brian entra nella camera, quasi correndo e si nasconde sotto il lenzuolo abbracciandomi come se fossi un peluche.
"Non voglio dormire da solo", mormora con una voce da bambino di tre anni, subito dopo anche gli altri si fiondano sul letto
"Ringraziamo James che ha la mania dei letti enormi e Brian che non lo ha mai buttato!"
"Che c'è nanetto? Io voglio stare comodo mentre dormo!"
In effetti il letto di James è paragonabile a due matrimoniali messi insieme.
"Ho capito, stasera i bambini dormono nel lettone", ride Jimmy
"Ehy bambini a chi??", dicono i ragazzi in coro.
Scoppiamo a ridere per poi metterci a dormire tutti come ghiri.









SPAZIO AUTRICE

Allora!! Vado di corsa perche voglio scrivere anche l'ultimo capitolo, avete capito bene, amici questo è il penultimo capitolo e se va tutto nella norma tra qualche minuto vi pubblicherò anche l'ultimo, spero di non farvi piangere troppo! Voi prendete lo stesso dei fazzoletti...(io ho pianto mentre lo scrivevo)
Al prossimo capitolo lettori e mi raccomando recensite!!!

 

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Capitolo 16
*** Until The End ***


Il mattino arriva fin troppo presto per i miei gusti e stranamente quando mi sveglio non vedo Matt, Zacky e Johnny, possibile che proprio loro siano già svegli?
Smetto di pensarci quando mi rendo conto di essere in mezzo a Brian e Jimmy, mi sembra di tornare piccola, quando dormivamo insieme durante i weekend e io mi ritrovavo sempre in mezzo a questi due ragazzoni. Insieme ne abbiamo passate davvero tante.
Decido di alzarmi dal letto, facendo il più piano possibile per non svegliare i ragazzi, esco dalla camera e subito una sensazione mi attanaglia il cuore, poso una mano sul petto cercando di non pensarci troppo e scendo in salotto dove trovo i tre ragazzi parlare animamente.
"Oh finalmente!", mi accoglie Zacky
"Ciao bambini, quei due dormono ancora", mormoro ancora mezza addormentata
"Ehy nanetta, guarda qui", Matt mi porge il suo telefono
"Oddio", sussurro guardando la foto che mi viene posta sotto gli occhi. Ritrae me, Brian e Jimmy, tutti e tre perfettamente addormentati e abbracciati insieme.
"L'abbiamo fatta questa mattina", ammette Johnny
"Ecco perchè non vi ho visti quando mi sono svegliata"
"Si, vi abbiamo visti così dolci e indifesi e abbiamo deciso di immortalare il momento", continua Matt.
"Grazie ragazzi", rispondo abbracciandoli tutti e tre.
"Ehy e noi cosa siamo?", la voce di Jimmy alle nostre spalle ci fa voltare, è in piedi sulle scale con Brian di fianco e ci guardano con aria imbronciata.
"Guardate qui!", esclamo felice come una bambina mostrando la foto ai due.
"Sembriamo quasi teneri", dice Brian
"Noi siamo teneri brutto stupido"
"Appunto Rev"
Scoppiamo a ridere e poi facciamo colazione.
Per tutto il tempo non facciamo altro che scherzare e ridere, vorrei tanto che questo momento non finisca mai. Dopo la colazione ci spostiamo in giardino ed entriamo in piscina.
"Oh ma allora i nani da giardino sanno nuotare!", esclama Jimmy riferito a Johnny
"Ma io ti affogo!", urla Christ iniziando a nuotare verso Rev che prontamente esca dalla piscina e inizia a correre per tutto il giardino, ridiamo come matti a questa scena, quei due sono davvero come gatto e topo.
"Sapete, mi ci sto abituando a tutto questo", inizia Zacky
"Intendi, ad essere di nuovo tutti insieme?", chiede Matt
"Diciamo di si", risponde Zacky guardandoci tutti uno per uno.
Mentre io sento nuovamente una fitta al cuore.


























***





















Verso l'ora di pranzo abbiamo deciso di cucinare qualcosa, per meglio dire ho obbligato i ragazzi a mangiare qualcosa che non si tratti di pizza o cose varie. Essendo negati in cucina ho preparato tutto io, mentre loro si sono limitati a preparare la tavola per poi arenarsi sul divano a giocare a Call Of Duty.
"Beccati questo Vengeance!"
"Ma cristo Matt! Hai truccato il gioco!? Non è possibile che vinci sempre tu!"
"No Vee, sei tu che sei inutile"
"Fottiti Haner"
"Ragazzi!!! E' pronto!", urlo dalla cucina e immediatamente i ragazzi posano i joystick per poi sedersi a tavola.
"Se fosse così facile anche svegliarvi il mattino sarebbe tutta un'altra cosa", ammetto iniziando a mettere la pasta nei piatti.
"Non credo che vorrai preparare le lasagne ogni giorno!", ghigna Johnny
"Io ne sarei felice", ammette Zacky
"Si, così ti ritrovi il doppio di quello che già sei"
"Uffa mi prendete sempre in giro"
"Ti vogliamo bene Zee", gli dico schioccandogli un bacio sulla guancia.
Il pranzo passa tranquillo e subito dopo buttiamo i piatti in lavastoviglie e torniamo in salotto, continuando a parlare del più e del meno.
Mentre i ragazzi ridono però, non posso fare a meno di notare il comportamento di Jimmy, fa passare il suo sguardo su ognuno dei ragazzi, ma è uno sguardo spento e malinconico, che non si addice per niente alla sua persona.
"Jimmy, tutto bene?", gli domando senza attirare troppo l'attenzione, si volta e mi guarda con il medesimo sguardo
"Ti voglio bene, piccola", questa è la sua risposta, lo guardo confusa mentre lui si alza dal divano , attirando l'attenzione di tutti.
"Bene ragazzi, è stato bello rivedervi, ma ora, devo proprio andare"
Il gelo cala nella sala, tutti immediatamente smettiamo di sorridere e guardiamo Rev con terrore.
"Che stai dicendo?", domanda subito Brian
"Io devo andare ragazzi"
"No, Jimmy, non ora", sussurra quasi Johnny
Ci alziamo dai divani iniziando a tremare.
"Ho terminato il tempo Johnny"
Ci guarda tutti, uno per uno.
"Sapete, non credevo che sarebbe stato così difficile ma, bèh, sono una personadi classe e le cose le faccio per bene, non mi chiamo The Rev a caso...quindi...volevo solo dirvi delle ultime cosette", prende un respiro, "Johnny, Johnny Christ, sappi che sei il mio nano preferito, è vero, ti prendevo e ti prenderò sempre per il culo, ma sappi che ti ho sempre trovato una persona formidabile, non cambiare mai", non appena finisce di dirlo si avvicina a Johnny abbracciandolo.
"Zacky, mi ricordo ancora la prima volta che ci incontrammo, ricordo quando stavi per prendermi a mazzate sui denti quando ti presentai Brian e ti dissi che sarebbe stato il chitarrista solista. Ti ho sempre trovato un'ottimo chitarrista Zee, non ho mai dubitato di te, nemmeno quando gli altri stronzi lo facevano, hai talento, e non hai bisogno di sentirtelo dire da me", e detto questo abbracciò anche Zacky, che era sull'orlo delle lacrime.
"Matt, sei tu il primo che ho conosciuto tra questa banda di matti, e non posso far altro che ringraziare quel giorno. Credo che quella volta il destino l'abbia giocata davvero buona. Sei una grande persona Sanders, lo sempre pensato e saputo, ti chiedo solo di controllare questi pazzi, soprattutto uno"
"Non preoccuparti Jimmy, li tengo d'occhio io", e anche loro si strinsero in un abbraccio.
Jimmy mi si para davanti e io sono a pochissimo dall'iniziare a piangere.
"Piccola, che dire, tra di noi c'è stato tutto. Sei la mia mocciosa preferita, non ti dimenticherò mai, anche perchè non sono un tipo di persona che dimentica. Sei una persona forte, e voglio che continuerai ad esserlo, per te stessa, per i ragazzi, per la band, sei o no la nostra manager? Sappi che ti vorrò sempre bene e se hai bisogno di me, ti basterà guardare il cielo, sono sicuro che mi riconoscerai", abbraccio di slancio Rev, iniziando a piangere
"Ti voglio bene Jimmy, te ne vorrò sempre e ti prometto che ti penserò sempre!", singhiozzo sulla sua spalla
"Ne sono sicuro. Oh, dimenticavo una cosa", si separa da me prendendo una collanina dalla tasca dei suoi jeans e legandomela al collo, "Questa è tua, è giusto che la tieni tu, così come io ho tenuto la mia", e dicendo questo prende una collanina tra le mani, mostrandomela, è un piccolo pipistrello nero con incisa la letttera H, "Non lo mai tolta, non farlo nemmeno tu"
"Va bene Jimmy", sussurro abbracciandolo di nuovo.
"Brian"
Ci voltiamo tutti verso Gates, ha gli occhi lucidi e si morde nervosamente il labbro inferiore
"E così...questo è il nostro ultimo addio, eh?", mormora con voce tremante.
"Lo vedrei più come un'arrivederci. Brian, sei in assoluto il mio migliore amico, ti voglio bene e voglio che continui a portare avanti il nostro sogno, hai vicino a te delle persone meravigliose che ti conoscono da una vita. Non buttare tutto all'aria", Brian annuisce nervosamente.
"Mi manchi" dice tremando
"Mi manchi anche tu", risponde Rev, e in meno di due secondi si ritrovano abbracciati, si tengono stretti come non hanno mai fatto, Brian non vuole lasciarlo andare e Jimmy non vuole andarsene ma sa di doverlo fare. Si staccano e continuano a guardarsi negli occhi, Brian inizia a respirare sempre più velocemente, so che è sul punto di piangere.
"They say it's hard to stay the same, when some fail, while other men seem to gain, but friends, I'll be with you here until the end", intona Jimmy con un filo di voce, e da lì iniziamo a piangere uno più dell'altro.
Ci abbracciamo, ci stringiamo in un abbraccio di gruppo, che sa di triste ma che noi sappiamo ha appena celato la nostra amicizia, perchè sappiamo perfettamente che la nostra è una di quelle amicizie che dureranno in eterno. Non a caso i ragazzi crearono Until The End, alla fine quella canzone simboleggia davvero la loro amicizia.
"Su basta piangerre! Voglio lasciarvi tutti felici cazzo!!", urla Rev
"Ma se stai piangendo più di noi idiota!!!", urla Brian
"Sta zitto Gates! Sta zitto!"
Dopo un po' ci calmammo tranne Briane Jimmy che continuavano a piangere, quando sembrava avessero smesso bastava che si scambiassero uno sguardo per ricominciare a singhiozzare.
Dopo una buona mezz'ora si calmarono anche loro.
"Bene allora, ciao ragazzi. E' stato bello rivedervi tutti. Salutatemi Arin e ditegli che è un ragazzo in gamba"
"Ciao Jimmy, ci mancherai", dico
"Insegna agli angeli come si vola", dice Brian accennando un sorriso
"E ogni tanto, dacci dei segnali per farti vedere"
"Ok ragazzi, ve lo prometto. E vi dirò una cosa. Non vi libererete di me tanto facilmente!"
E detto questo il suo corpo iniziò a svanire, piano piano, di una lentezza disarmante.
"Ciao ragazzi!", urlò per un'ultima volta
"Jimmy!", urlò Brian, "Aspetta!"
"Arrivederci Brian", è l'ultima cosa che Rev dice, per poi sparire.
Brian si ferma con la mano a mezz'aria, nuove lacrime gli scendono dagli occhi
"Ti voglio bene Jimmy", dice tra le lacrime, lo abbraccio subito dopo.
E così, il nostro Rev è di nuovo andato, ma siamo tutti felici di averlo rivisto un'ultima volta.



























1 ANNO DOPO

BRIAN'S POV

Continuo a fare su e giu per il corridoio mentre i miei migliori amici sono seduti su delle sedie da aspetto davanti a me.
"Gates, ti prego smettila di fare su e giu mi sta venendo il mal di testa!", mi dice Zacky esasperato
"Calmati vedrai che andrà tutto bene", continua Matt
"Si ma se va male?? Che faccio se non va bene?", inizio a preoccuparmi
"Ehy fermo, andrà tutto bene, Heaven è forte!", mi incoraggia Johnny mentre Arin gli da man forte.
"Sono più di due ore che è lì dentro! Malediazione sarei dovuto entrare anche io!"
"Per poi svenire? No grazie, a quel punto ti abbandonavamo sul pavimento!", sghignazza Zacky, subito dopo un dottore esce dalla camera e si avvicina a noi, i ragazzi balzano in piedi
"Meno male che ero l'unico in ansia!", sbotto guardandoli, "Dottore? Allora??", dico subito dopo impaziente
"Lei è Brian Haner?", mi chiede l'uomo
"Si, si sono io", tremo
"E' andato tutto bene, può entrare, i suoi amici la potranno raggiungere dopo"
Mi volto verso i miei amici
"Vai Gates", mi incita Matt.
Senza farmelo ripetere mi avvicino alla porta, la apro piano, entro per metà. Vedo la mia Heaven sdraiata sul cuscino, il respiro affannato, entro e mi fiondo affianco a lei, che apre subito gli occhi.
"Ciao", mormoro
"Ciao", sorride
Le lascio un bacio poco prima che un'infermiera entri in camera.
"Eccolo qui tesoro", dice e porge a Heaven un neonato avvolto in una copertina blu, Heaven lo prende in braccio e inizia a sorridere radiosa, l'infermiera se ne va e rimaniamo soli.
"Ti somiglia", dice la mia piccola facendo passare lo sguardo dal bambino a me
"E' bellissimo amore", dico sedendomi affianco a lei, non smettiamo di sorriderci nemmeno per un secondo.
Delle voci si fanno più vicine e subito dopo i ragazzi entrano nella stanza.
"Allora, questo nuovo piccolo Sevenfold??", dice Matt con un sorriso a 32 denti
"Parla piano bestia! Spaventerai il bambino!", risponde Johnny
Tutti si avvicinano per guardare il bambino, ancora tra le braccia di Heaven.
"Cristo Brian, è la tua copia! Guarda ha anche i capelli neri!", afferma Zacky
"Speriamo abbia il carattere della madre"
"Fottiti Matt!", ribatto
"Ehy, vuoi tenerlo in braccio?", mi domanda all'improvviso Heaven, la guardo felicissimo e annuisco. Prendo in braccio quella piccola creatura, che tra le mie braccia sembra ancora più piccolo, i miei amici si avvicinano ancora di più, mentre io passo un dito sulla guancia del bambino che prontamente  mi stringe in una manina.
Apre piano gli occhi, e quando li apre del tutto, il respiro ci si mozza a tutti.
Occhi azzurri. Azzurri cristallini.
"E'...è normale che i neonati abbiano degli occhi così particolari fin da subito?", balbetta Matt
"No, no non lo è", mormoro perso in quegli occhi, "There's something in your eyes, a part of me that I recognise", canticchio sorridendo
"Avete già un nome pronto?" domanda Arin emozionato.
Io e Heaven ci guardiamo per un secondo, "James", lo diciamo insieme continuando a sorridere.
"Benvenuto in famiglia piccolo James!", afferma Matt seguito dalle risate di tutti, anche da un piccolo sorriso da parte del bambino.

E in quel momento, in alto nel cielo, Jimmy stava guardando i suoi amici di una vita accogliere quella nuova creatura.
"Ve lo avevo detto che non vi sareste liberati di me", disse fra se il batterista, indietreggiando dal bordo della sua nuvola e andando a sedersi dietro la sua batteria, iniziò a suonare Until The End, che al momento sembrava la canzone più adatta.
E i Sevenfold, ancora in quella camera d'ospedale, si affacciarono alla finestra guardando il cielo, che aveva appena iniziato a tuonare. E Brian non potè fare a meno che sorridere, l'ennesimo sorriso sincero e spontaneo della giornata, ma che al suo interno racchiudeva un pizzico di nostalgia
"Ciao Jimmy".








FINE







NOTE AUTRICE

Salve a tutti! Se siete arrivati fino a qui, bèh, non posso far altro che ringraziarvi!
Ringrazio davvero ognuno di voi per aver letto questa fanfiction, la prima che io abbia mai scritto. Un ringraziamento va anche ai Sevenfold che mi accompagnano con la loro musica in ogni momento della giornata. E un ringraziamento particolare va al mio idolo, Jimmy The Rev Sullivan, senza di lui, senza la sua voce, senza la sua bravura nel suonare la batteria, nella sua risata che ho avuto modo di sentirla, purtroppo, solo tramite video su Youtube, avrei rinunciato a molte cose già da tempo, quindi Grazie Jimmy, Grazie ovunque tu sia, per avermi dato modo di continuare.
Tornando alla storia ci tengo a precisare che i fatti narrati sono totalmente inventati (apparte alcune frasi che i veri Sevenfold hanno davvero detto). I personaggi non mi appartengono, eccezione fatta per Heaven, che mi perseguita da ormai un anno. I titoli dei capitoli e alcune frasi citate sono tutte canzoni dei ragazzi, parole che io per prima adoro.
Ringrazio  inoltro, la mia migliore amica, che ho assillato con la storia su questa FF fino all'esaurimento, ti voglio bene Weasley!.
Se siete interessati vi ricordo che potete trovarmi su facebook come Mara Synyster Gates e su Wattpad come heaven6661.
Un bacio e un abbraccio a tutti voi! E ancora grazie di cuore!
-Mara


 

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