la mia storia ( 1 parte )

di twilight98
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** PROLOGO ***
Capitolo 2: *** TRASFERIMENTO ***
Capitolo 3: *** FAZBEAR PIZZERIA ***
Capitolo 4: *** GOLDEN BONNIE ***
Capitolo 5: *** UN TERRIBILE INCIDENTE ***
Capitolo 6: *** DOV'E' JEREMY? ***
Capitolo 7: *** 4 ANNI DOPO........... ***
Capitolo 8: *** ADDIO VINCENT; BENVENUTO SPRINGTRAP! ***



Capitolo 1
*** PROLOGO ***


~Questa storia inizia in un giorno, non specificato, di 30 anni fa. La famiglia Fitzgerald si trasferisce in una piccola cittadina distante 20 km da New York. Tale famiglia, era composta da tre persone, tra cui: due bambini, dove il più piccolo, Kenny Fitzgerald, aveva solo 8 anni; mentre il più grande, Jeremy Fitzgerald, di 15 e infine, dal padre, Vincent Fitzgerald. Quest'ultimo ha avuto due matrimoni: il primo da cui è nato Jeremy, si è concluso con la morte della moglie per un tumore al seno; il secondo da cui è nato Kenny, si è concluso per divorzio. A causa di questa differenza, tra i fratelli non scorre bon sangue, ma si potrebbe dire lo stesso tra il rapporto tra padre e figlio maggiore. 

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Capitolo 2
*** TRASFERIMENTO ***


~V: << RAGAZZI SBRIGATEVI, TRA POCO PARTIAMO >>
K: << PAPA' POSSIAMO PORTARE BRICIOLA CON NOI? >>
V: << OVVIO TESORO!, NON POSSIAMO LASCIARLO DA SOLO, GIUSTO? >>
K: << GIUSTO! >>
………………………
V: << Dov'è tuo fratello? >>
K: << su!, ha detto " dì al nostro paparino che io non mi muoverò da qui finché campo" >>
V: << ho capito!.....che codice è? >>
K: << codice esplosione nucleare capitano! >>
V: << Perfetto! >>
Salgo le scale finché non arrivo alla porta della camera di Jeremy, e inizio a bussare.
V: << Jeremy?, dai apri la porta, voglio solo parlare! >>
J: << è aperta! >>
Mio figlio sdraiato sul letto e stava ascoltando della musica di Michael Jackson. Decido di spegnere la radio, dato che è l'unico per ottenere la sua attenzione.
J: << EHI, LA STAVA ASCOLTANDO! >>
V: << dobbiamo parlare! >>
J: << l'abbiamo già fatto stamattina! >>
V: << infatti, ma a quanto pare, tu sei l'unico che non mi ascolta in questa casa! >>
J: << la cosa è analoga anche per te! >>
V: << E LA SMETTI!, QUESTO LAVORO E' LA NOSTRA OPPORTUNITA' PER AVERE UNA VITA MIGLIORE E Lì C'E' ANCHE UN'OTTIMA SCUOLA DOVE POTRAI FARE NUOVE AMICIZIE, CHE SARANNO CERTAMENTE MIGLIORI DI QUEI RAGGAZZI SBANDATI CHE CONTINUI, DOPO TUTTI I MIEI RIMPROVERI, A FREQUENTARE.! >>
J: << NON SONO SBANDATI SONO RAGAZZI IN GAMBA, E SOPRATTUTTO SONO MOLTO Più INTELLIGENTI DI VOI DUE MESSI ASSIEME! >>
V: << SAI UNA COSA!?,  NON MI INTERESSA, IO SONO TUO PADRE E TU DEVI FARE QUELLO CHE TI DICO. QUINDI ORA ALZA QUEL TUO SEDERE DAL LETTO E PREPARATI LA VALIGIA! >>
J: << COME AL SOLITO NON CONTA MAI NIENTE LA MIA OPINIONE IN QUESTA CASA!! >>
Mentre lui diceva questo io avevo chiuso la porta. Perfetto, avevo di nuovo perso la pasienza, nonostante tutte le volte in cui mi ero ripromesso di non farlo. Ma non fa niente, avrò modo di rimediare durante il viaggio.

In macchina………………..

Jeremy e Kenny sono nei sedili posteriori: Kenny era nel sedile di destra che stava giocando con i pupazzetti che gli avevo regalato quando ho accettato il lavoro in quella pizzeria, ho sentito dire che appartengono ad un progetto futuro di animatronics, una specie di robot antropomorfi che erano destinati all'intrattenimento dei bambini. Mentre Jeremy era nel sedile di sinistra che stava giocando a " pacman " ( molto popolare in quegli anni). Alla fine iniziai a parlare.
V: << ragazzi, dovreste vedere la nuova casa: è molto grande e c'è un giardino immenso, per ora è in mutuo ma tra qualche anno sarà nostra! >>
K: << che vuol dire mutuo? >>
J: << vuol dire che siamo cosi poveri da non poterla pagare tutta in una volta! >>
K: << che cosa?, papà è cosi? >>
V: << no tesoro, lascia perdere a tuo fratello!, non ha ancora capito quanto sia importante questo trasferimento per noi! >>
J: << E QUALCUNO NON HA ANCORA CAPITO QUANTO FOSSE IMPORTANTE PER ME LA MIA VITA A BOSTON! >>
V: << IMPORTANTE!?, MA NON FARMI RIDERE L'UNICA COSA MOLTO IMPORTANTE PER TE è QUELLA TUA STUPIDA RADIO CON QUELLE CASSETTE DI MICHAEL JACKSON!! >>
J: << BEH, ALMENO IO RIESCO A DARE IMPORTANZA A QUALCOSA NELLA MIA VITA! >>
V: << VORRESTI DIRE CHE IO NON MI PRENDO CURA DI VOI? >>
J: << NON FARMI DOMANDE ALLA QUALE SAI DARE LA RISPOSTA! >>
K: << ehm, ragazzi posso dire una cosa? >>
V: << SEI SEMPRE IL SOLITO!, IO TENTO DI TIRARE SU IL MORALE E TU TROVI SEMPRE UNA SCUSA PER MANDARE TUTTO ALL'ARIA! >>
J: << GRAZIE!, FACCIO DEL MIO MEGLIO! >>
V: << NON TI AZZARDARE A RISPONDERMI COSI, SAI? >>
J: << IO RISPONDO COME VOGLIO!! >> V: << BASTA!, GIURO CHE APPENA SCENDIAMO TI DO IL RESTO! >>
J: << NON HO PAURA DI TE ! >>
K: << PAPAAAAAAAA'! >>
V: << CHE C'E', KENNY? >>
K: << quanto manca? >>
V: << ancora un miglio e siamo quasi arrivati! >>
K: << EVVIVA!! >>
J: << si…….yuppiiii! >>

Fine viaggio…………

Arrivammo davanti ad una casa con un immenso giardino, con un bel porticato, la casa aveva il tetto a capanna e aveva due piani. Non appena parcheggiai scesi dalla macchina insieme ai miei figli.
V: << Benvenuti nella nuova casa Fitzgerald, bambini!! >>
K: << SIIIII! >>
E  gridando di gioia Kenny entro nella nostra nuova casa.
V: << si, evviva! >>
Questo ragazzo non lo capisco proprio. Ma non importa, da oggi inizia una nuova vita.

 

PS
Allora ragazzi questa è la mia seconda storia che scrivo su fnaf , quando finite di leggere il capitolo vi prego di recensire , in modo da sapere se vi piace o meno.
Baci da Twilight98!!

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Capitolo 3
*** FAZBEAR PIZZERIA ***


~K: << WOW!, PAPA' QUESTA CASA E' BELLISSIMA! >>
Kenny corse ad abbracciarmi, con il sorriso più raggiante che io abbia mai visto. Una cosa che è sempre riuscita ad alzarmi il morale. Lo prendo in braccio e me lo mangio di baci, ottenendo cosi una bellissima risata.
J: << dov'è la mia stanza? >> ( con tono seccato ).
V: << sopra!, è la stanza di fronte al bagno!! >>
J: << ok! >>
Detto questo non parlai più con Jeremy per tutto il resto della giornata. Non perché non volessi, ma perché avevo promesso al capo di presentarmi a lavoro dopo essere arrivato.
V: << Kenny, io devo andare a lavorare!, se ci sono problemi fatemi uno squillo e non aprite a nessuno! >>
K: << ma tornerai prime delle 8:00? >>
V: << ritornerò verso le 7:30; ah e dai da mangiare al criceto >>
K: << si papà! >>
E detto questo mi recai a lavoro. Quando arrivai, vidi un edificio che dall'esterno non dava buona impressione, ma non appena entrai vidi un bellissima sala con il pavimento con le piastrelle a scacchi, c'era anche un palco dove si esibivano gli animatronics. La sala era piena di gente e soprattutto di bambini dai 3 agli 11 anni. Rimasi davanti alla porta di servizio per un po' finché non arrivo un uomo sui 60 anni che mi diede il benvenuto, era il signor Fazbear.
F: << Benvenuto signor Fitzgerald, la stavo aspettando, prego mi segua nel mio ufficio! >>
V: << Certamente capo! >>
Quando arrivai nel suo ufficio mi invitò a sedere.
F: << allora signor Fitzgerald, io l'ho chiamata per dirgli in cosa consiste il suo lavoro >>
V: << Beh, sono la guardia di sicurezza diurna, dovrei immaginare in cosa consiste! >>
F: << lei non deve immaginare, lei deve sapere. Sa il suo lavoro non consiste solo nel proteggere i bambini, ma anche di fare in modo che i costumi siano perfettamente funzionanti, soprattutto le molle dei loro costumi. Sa…….abbiamo avuto spiacevoli incidenti in questo periodo. >>
V: << Oh, penso di aver compreso quello che vuole dire! >>
F: << perfetto allora!. Adesso le manderò Jonathan! >>
V: << Jonathan? >>
F: << la nostra guardia notturna, conosce benissimo il suo lavoro ed è il mio miglior dipendente! >>
Uscimmo dall'ufficio e ritornammo nella grande sala davanti alla porta di servizio.
F: << ma dove…….ah, eccolo che sta parcheggiando la macchina! >>
J: << EHI TU TOGLI QUELLA MACCHINA DA Lì NON PERMETTI MAI A NESSUNO DI POSTEGGIARE. ED è GIA' LA QUARTA VOLTA CHE TE LO DICO, LA PROSSIMA GIURO CHE TE LA FACCIO ROTTAMARE! >>
F: << Jonathan è molto esuberante qualche volta! >>
V: << Vedo! >>
Non appena finì di prendersela con quel povero disgraziato entrò al ristorante e mi guardò dalla testa ai piedi e poi parlò al capo.
J: << Quindi sarebbe questa la nuova recluta? >>
F: << trattalo bene Jonathan, promette bene e potrebbe diventare una nuova guardia notturna! >>
J: << Va bo, su seguimi che ti mostro il ristorante! >>
Cosi inizio il nostro tour per il ristorante.
J: << allora questa è la sala grande, in quella porta a destra del corridoio c'è il bagno, di fronte ad esso la cucina, lì in fondo al corridoio c'è la sala dove vengono riparati e, in casi irreparabili, smantellati i robot, e infine vicino all'uscita secondaria c'è la camera di sorveglianza, dove lavora il sottoscritto. >>
V: << io dove lavoro? >>
J: << sul palco vicino agli animatronics >>
V: << ok! >>
J: << ritorna qui domani verso le 7:00, va a letto presto, domani sarà una giornata dura! >>
V: << va bene! >>
J: << ah e……..benvenuto nel mio mondo! >>
Disse porgendomi la mano, ovviamente ricambiai anch'io.

19:00…………………

V: << ragazzi sono tornato a casa! >>
K: << PAPAAAAA'! >>
Kenny era corso da me piangendo disperato con gli occhi pieni di lacrime e arrabbiati.
V: << Kenny? >>
K: <<  Jeremy ed io abbiamo litigato e lui mi ha rotto tutti i giocattoli >>
V: << JEREMYY!! >>
J: << MI HA PRESO UNA CASSETTA DI MICHAEL JACKSON E ME L'HA NASCOSTA >>
V: << E TU GLI ROMPI I GIOCATTOLI!? >>
J: << è QUELLO CHE SI è MERITATO >>
V: << MA FALLA FINITA!, TU FAI COSI SOLTANTO perché SEI ARRABBIATO CON ME E TI SFOGHI CONTRO UN BAMBINO DI 8 ANNI >>
J: << GUARDA, VUOI SAPERE UNA COSA? NON MI INTERESSA, IO VADO A LETTO >>
V: << prima di cena? >>
J: << non ho fame >>
Io e Kenny dopo cena andammo a letto, gli rimboccai le coperte e quando passai per la camera di Jeremy, notai che era chiusa a chiave.
V: << Jeremy, tesoro?, sei sveglio? >>
Non arrivò alcuna risposta e decisi di andare a letto.

3:00 a.m…………..

K: << papà!!, papà? >>
V: << c-che c'è Kenny? >>
K: << posso dormire con te?, h-ho avuto un incubo!! >>
V: << salta su campione! >>
K: << SEI IL PAPA' MIGLIORE DEL MONDO! >>
V: << Beh, almeno qualcuno lo dice! >>

……………………..

V: << che cosa vuoi per il tuo compleanno? >>
K: << posso festeggiare alla pizzeria insieme a te e a Jeremy? >>
V: << prima devo chiedere al capo! >>
K: << OK…….buona notte papà! >>
V: << buona notte tesoro! >>

 

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Capitolo 4
*** GOLDEN BONNIE ***


~K: << PAPAAAAAA'! >>
Venni svegliato dalle ennesime gride di mio figlio, di domenica.
V: << RAGAZZI PORCA PUTTANA E' DOMENICA! >>
Andai in cucina con lo sguardo più assonnato e incazzato che riuscì a fare. Vidi Kenny e Jeremy che se le stavano dando di santa ragione, o per meglio dire Jeremy aveva preso per il collo a Kenny e si stava preparando a dargli un pugno.
K: << PAPAAAA'! >>
Con uno scatto corro verso Jeremy e gli sferro un pugno, il quale fa cadere a terra Kenny e Jeremy insieme.
V: << ORA SPIEGAMI PERCHE' STAVI PICCHIANDO TUO FRATELLO? >>
J: << IO NON DEVO SPIEGARTI PROPRIO NIENTE >>
K: << HA STACCATO LA TESTA AI MIEI PELUCHE SOLO PER SFOGARSI >>
J: << SMETTILA TU DI COMPORTARTI DA BAMBINO SONO SOLO DEI PELUCHE!! >>
V: << JEREMY LUI HA 8 ANNI MENTRE TU 15, SE QUI C'E' UN BAMBINO QUELLO SEI TU!! >>
J: << VA BENE, ALLORA SCUSAMI SE HO TOCCATO IL TUO AMATO FIGLIOLETTO! >>
E dicendo questo sale in camera, sbattendo la porta. Dopo questa litigata io e lui non parlammo più per tutto il giorno e la giornata passò molto velocemente, io e Kenny con i compiti e Jeremy in camera. Il giorno dopo andai a lavorare, io e Jonathan dovevamo occuparci di Golden Bonnie, soprannominato anche Springtrap per un problema delle molle che a noi toccava risolvere.

…………………

J: << finalmente sei arrivato? >>
V: << si lo so, scusa il ritardo! Ho dovuto accompagnare i ragazzi a scuola! >>
J: << va be non importa!, allora la cosa è più seria di quello pensavamo? >>
V: << in che senso? >>
J: << il problema è che ieri mentre ero nella camera di sorveglianza, ho sentito dei strani rumori provenire da Golden Bonnie……..e come guardia di sicurezza l'ho preso e ho controllato quale fosse il problema e……..>>
V: << E…? >>
Jonathan mi prese per un braccio e mi portò in fondo al corridoio.
J: << e all'interno c'era una persona, orribilmente mutilata! >> ( sussurrando)
V: << COSA? >>
J: << SHHH…..Vincent c'è un motivo se sto sussurrando! >>
V: << Ma chi è stato? >>
J: << la domanda non è chi è stato, ma cosa è stato! >>
V: << non farmi indovinelli, dimmi che cosa è successo! >>
J: << è stata tutta colpa del costume, che essendo cosi vecchio, quel povero disgraziato deve aver fatto un movimento che gli è stato fatale, non so dirti come ma le molle hanno ceduto, riattivando l'endoscheletro del costume e facendolo  unire allo scheletro di quel povero disgraziato. >>
V: << e come è possibile che nessuno si sia accorto di quest'uomo? >>
J: << il suo nome era Erik O'brian, era un borseggiatore e maniaco sessuale scappato dalla prigione. È successo verso le 2:00 del mattino, stava cercando un modo per fuggire dalla polizia e, non so come abbia fatto, ma è entrato nel ristorante e si è nascosto dentro Springtrap, dagli esami che ho fatto, posso dire che è morto 15 minuti dopo il cedimento delle molle e…….
V: << aspetta un attimo, tu hai fatto l'esame?, e dov'era la polizia in tutto questo? >>
J: << ero un medico legale prima di diventare una guardia notturna, la polizia è arrivata 5 minuti dopo. >>
V: << aspetta, ma adesso il ristorante non rischia di chiudere? >>
J: << no, il capo ha un amico alla polizia, e cosi ce la siamo cavata. A patto di cambiare i robot con dei nuovi. Avevamo già delle idee di questo tipo. >>
V: << si lo so , mio figlio ha dei pupazzetti di quei nuovi progetti.>>
J: << Adesso il vero problema è quello di rendere il più utilizzabile possibile Golden Bonnie! >>
V: << aspetta cosa? Ti rendi conto che è troppo pericoloso!? >>
J: << no se si è in gradi di usarlo. Adesso basta con le chiacchere e andiamo! >>
E detto questo entrammo in quella stanza di riparazioni per rendere " più utilizzabile " Bonnie. All'interno di quella camera c'era Golden Bonnie poggiato in una specie di lettino, era completamente sporco di sangue, ma il corpo doveva essere stato rimosso dato che all'interno non c'era più niente.
J: << Allora in poche parole è successo questo: l'uomo è entrato all'interno del costume per nascondersi dalla polizia ha respirato troppo pesantemente, e cosi le molle del costume si sono rotte riattivando l'endoscheletro che molto velocemente si è unito allo scheletro di quel povero disgraziato, attraverso una specie di aghi che non hanno toccato gli organi interni, che è morto 15 minuti dopo per dissanguamento. Ora, noi dobbiamo fare in modo che questo non riaccada. >>
V: << e in che modo, scusa?, il costume è andato! >>
J: << non proprio, possiamo riaggiustare le molle e spiegare ad un nostro collega come usarlo correttamente. >>
V: << è meglio che lo faccia uno di noi due! >>
J: << stavo pensando la stessa cosa! >>
Ci fu un minuto di imbarazzante silenzio, finché quell'idiota non parlò.
J: << per ora pensiamo solo a riparare sto coso! >>

…………………………..

Ritornai a casa verso le 11:00, ero stanchissimo e mancavano solo 2 giorni al compleanno di Kenny. Quando varcai la soglia della mia stanza mi lascai cadere sul letto esausto, sto iniziandi ad odiare quei robot. Stava per addormentarmi finché non sentì di nuovo le grida di Kenny.
K: <>
V: << CHE C'E'? >> (tono esausto e seccato)
Salì verso la camera di Kenny e lo trovai sotto al letto con lo sguardo terrorizzato.
V: << Kenny? >>
Non appena mi vide entrare mi abbracciò disperato e con il volto rigato dalle lacrime.
K: << J-Jeremy mi ha spaventato con le teste dei miei peluche! >>
V: << ehi Kenny, guardami! >>
Il mio bambino mi guardò con gli occhi colmi di lacrime. Non sopportavo di vederlo piangere.
V: Tra poco hai quasi 9 anni. Devi smetterla di farti mettere i piedi in testa da tuo fratello, tu sei intelligente e coraggioso e…….
K: << ma lui mi fa paura! >>
V: << lo so tesoro, ma io sono tutto il giorno a lavoro e tu devi imparare a difenderti non con le mani, ma con la lingua. E se lui osa alzarti le mani tu devi dirmelo, poi ci penso io a tuo fratello. >>
K: << ok, papà!, d'ora in poi mi difenderò da solo! >>
La sua voce aveva un tono deciso.

 

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Capitolo 5
*** UN TERRIBILE INCIDENTE ***


~1 GIORNO AL PARTY…………

Mi svegliai verso le 7:00 e stavo accompagnando i mei figli a scuola, io e Jeremy non avevamo parlato più dopo la litigata dell'altro giorno, cosi decisi di buttare giù questo muro che si era creato tra di noi.
V: << allora Jeremy, come è va a scuola? >>
J: << bene >>
Non mi aveva risposto male, mi sembrava già un buon traguardo.
V: << ti sei fatto dei nuovi amici? >>
J: << scusami papà, ma per ora sto giocando a pacman! >>
V: << Beh, per ora pacman potrebbe aspettare: io vorrei parlare un po' con te! >>
J: << Beh, ma si dia il caso che io non ne abbia molta voglia e che in questo momento vorrei giocare a pacman! >>
Come al solito manteneva le distanze ,una cosa che mi fece irritare, ma mantenni la calma e continuai a parlare.
V: << si può sapere perché è cosi difficile tentare di creare una amichevole conversazione con te? >>
J: << e si può sapere perché devi sempre rompere quando il sottoscritto non vuole fare una cosa? >>
V: << PERCHE'……(respiro per calmarmi )….perché io sono tuo padre e tu devi fare quello che ti dico! >>
J: << ah vero, peccato che tu non abbia abbastanza polso con me >>
No questo è troppo.
V: << COME TI PERMETTI PARLARMI COSI >>
J: << MA VA A QUEL PAESE >>
All'improvviso parcheggio la macchina.
V: << BASTA, DEVO ANDARE A LAVORO, OGGI VAI A SCUOLA A PIEDI. E QUESTA E' L'ULTIMA VOLTA CHE TI ACCOMPAGNO A SCUOLA >>
J: << VEDO CHE RAGIONI, ALLORA >>
E detto questo scese dalla macchina e si diresse a scuola. Ma perché deve essere cosi difficile crescere un adolescente, e poi non capisco proprio da chi abbia preso. Sua madre non era cosi insopportabile, ma in un modo o nell'altro loro due erano come acqua e sale. E con la morte di Anna ( la madre di Jeremy ) Jeremy si è chiuso in se stesso, creando una specie di muro invalicabile pure per me. La cosa è andata a peggiorare quando mi sono risposato, e quando è nato Kenny io mi aspettavo che le cose migliorassero, ma tra loro non c'è alcun dialogo. Vorrei solo che si confidasse con me. Ho deciso domani, durante la festa, glielo dirò. Arrivato a lavoro, parcheggio la macchina e vado da Jonathan, devo aiutarlo a mettersi il costume di Spring Bonnie. Alla fine il capo aveva deciso che doveva essere lui ad indossare il costume, dopo tutto lui aveva più esperienza di me in questo lavoro.
J: << buongiorno >>
V: << buongiorno Jonathan! >>
J: << su dai aiutami a mettermi questo coso >>
V: << si ma tu ricordi come devi comportarti, giusto? >>
J: << Allora: non devo ridere, non devo respirare troppo pesantemente, non devo piegarmi e non devo stiracchiarmi! >>
V: << Ok! >>
Mentre poso il mio giubbotto, cade a terra una fotografia con me ei miei figli. Jonathan la raccoglie.
J.<< Sono i tuoi figli? >>
V: << Si! >>
J: << Come si chiamano? >>
V: Kenny è il più piccolo, ha 8 anni; l'altro è Jeremy, ha 15 anni! >>
J: << ah, ti assomiglia molto >>
V: << Chi? >>
J: << Jeremy: avete lo stesso naso, occhi e anche lo stesso sguardo! >>
V; << Sul serio?, non ci avevo mai fatto caso! >>
J: << Strano, è cosi evidente! >>
Finito questo discorso mi restituì la foto. Osservandola bene, notai che in effetti io e Jeremy eravamo abbastanza simili di viso.


ILGIORNO DEL COMPLEANNO…………………..

Io ei ragazzi ci svegliammo verso le 8:00 e ci preparammo per andare al ristorante. Quando andai nella camera di Kenny per svegliarlo, notai che aveva delle brutte occhiaie, ma decisi di non chiedere: oggi era un giorno speciale e volevo risolvere i conflitti che c'erano tra me e Jeremy. Dopo aver fatto colazione, io ei ragazzi ci vestimmo e entrammo in macchina per andare al ristorante per festeggiare il nono compleanno del mio bambino. Quando arrivammo Kenny fu completamente assalito dai suoi vecchi e nuovi amici; mentre Jeremy andò a salutare i suoi nuovi amici che si trovavano al ristorante. Feci per andare da Jeremy, ma venni chiamato da Jonathan che voleva un aiuto con Springtrap.
J: << Vincent avrei bisogno di un aiuto! >>
Mi girai verso Jeremy per un attimo, ma alla fine andai ad aiutare Jonathan; dopotutto che cosa poteva andare storto in soli 15 minuti.
V: << arrivo! >>
J: << allora, quanti hai detto che compie il bambino? >>
V: << nove! >>
J: << lo sai: Kenny ha la stessa età di mio figlio! >>
V: << non mi avevi detto di avere figli! >>
J: << il suo nome è Jacob, però io ed Annabeth siamo in attesa dell'altro! >>
V: << come avete intenzione di chiamarlo? >>
J: << se è femmina la chiameremo Felicita o Sheril; se maschio David o Daniel! >> V: << sono contento per voi! >>
Ad interrompere questa nostra conversazione furono le grida di Victoria, un'amica di Kenny. Io e Jonathan corremmo verso la sala grande, cosa che a Jonathan avrei sconsigliato di fare con addosso il costume di Sprig Bonnie, ma la scena che mi presentò davanti agli occhi mi lascio senza fiato. Kenny aveva il cranio completamente ricoperto di sangue ed era dentro la bocca di Golden Freddy. Io corsi subito verso il mio bambino e pregavo Dio che il mio bambino fosse vivo.
V: << KENNYY!! >>
Tentai di aprire la bocca di quel dannato robot, ma era troppo forte.
V: << QUALCUNO MI AIUTI, VI PREGO AIUTATEMI!! >>
Jonathan e qualche altra persona mi aiutarono ad aprire la bocca di G.Freddy. Quando presi il mio bambino tra le braccia notai subito era svenuto e che la sua testa era in parte aperta.
V: << KENNY?, KENNY APRI GLI OCCHI, KENNYY! >>
In quel momento era come se il tempo si fosse fermato, vedevo Jonathan che stava chiamando l'ambulanza, vedevo Victoria e gli altri amici di Kenny che stavano piangendo, infine vidi Jeremy con in testa la maschera di Foxy, in quel momento capì tutto.
V: << ti conviene che tuo fratello viva! >>
Lui mi guardò con sguardo terrorizzato.
V: << MI HAI SENTITO?, TI CONVIENE CHE TUO FRATELLO VIVA! >>

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Capitolo 6
*** DOV'E' JEREMY? ***


~15 minuti dopo arrivò l'ambulanza, io e Jeremy salimmo nel camion e tra noi non schioccò neanche una parola, e se aveva intenzione di vivere gli conveniva non proferirne nemmeno una. Il mio sguardo era rivolto solo a Kenny, nonostante erano passati circa 15 minuti dall'accaduto, io non riuscivo ancora a capacitarmi che ciò fosse accaduto al mio bambino, alla gioia dei miei occhi. I miei si riempirono di lacrime e non potei trattenermi dal piangere.
V: << non preoccuparti tesoro, papà è qui con te! >>
Dissi questa frase con la voce rotta dal pianto. Avevo paura per mio figlio, avevo paura della vita che avrei dovuto condurre senza rivedere il suo dolce sorriso e avevo paura di quello che avrei potuto fare a Jeremy se Kenny fosse morto. Molto lentamente con lo sguardo ricco di rabbia e di tristezza gli rivolsi lo sguardo. Non aveva nemmeno il coraggio di guardarmi quel………… se non fosse stato per quel lettino che ci separava e separava in due parti il camion, l'avrei preso per il collo e l'avrei strozzato con le mie stesse mani. Qualche minuto dopo arrivammo all'ospedale ed io e Jeremy seguimmo il quella specie di carrello per tutto il corridoio dell'ospedale, finché non arrivò al reparto di neurologia e chiusero la porta dicendo che dovevamo stare fuori. Dopo un po' arrivo anche Jonathan.
J: << allora che sta succedendo la dentro? >> ( respiro affannoso per la corsa )
V: << non lo sappiamo, so solo che è da 4 ore che stanno facendo l'intervento >>
J: << oh cielo! >>
V: << ma perché c'hai messo cosi tanto ad arrivare? >>
J: <<  guarda tu non sai quello che ho dovuto fare per farmi sostituire e………
Non riuscì a finire il suo discorso, che arrivo il dottore con uno sguardo rammaricato. Non sapevo cosa significasse e non ero sicuro di volerlo sapere, ma formulai comunque la domanda.
V: << a-allora? >>
Il dottore mi fece segno di seguirlo, io lo feci, finché non arrivammo in una stanza e lui mi fece accomodare, solo quando si sedette anche lui, iniziò a parlare.
D: << signor Fitzgerald, mi dispiace inanzitutto non averle detto a quale intervento era sottoposto suo figlio. Ma glielo spiegherò subito: suo figlio quando è stato morso ha ricevuto delle lesioni molte gravi che ci hanno costretto ad esportargli tutto il lobo frontale e…. >>
V: << no a-aspetti che- che cosa significa che gli avete esportato il lobo frontale? C-che cos'è il lobo frontale? >>
Dalla paura non riuscivo a non fare una frase senza balbettare. Comunque il dottore mi diede la risposta.
D: << Il lobo frontale è una parte del cervello che presenta connessioni con numerose aree celebrali, in modo che possa ricevere informazioni sia dall'ambiente esterno e sia dall'ambiente interno dell'organismo >>
V: << aspetta sta dicendo che mio figlio crescerà come un ritardato mentale è-è q-questo che sta cercando di dirmi!? >>
D: << no signore, il vero problema è un altro >>
V: << e qual è? >>
D: << quando suo figlio è stato morso ha ricevuto un trauma cranico che la portato in coma e c'è il 99% delle possibilità che suo non si risvegli >>
No non poteva essere vero, mio figlio era in coma e c'era il rischio che non si potesse svegliare, ma era ancora troppo presto per decidere, no?
V: << ma dottore è ancora troppo presto per dirlo, no?, cioè l'intervento è appena terminato! >>
D: << mi dispiace, non voglio annullare le sue speranze, ma in questi tipi di coma quasi nessuno si risveglia. Quindi per il bene suo e per il suo altro figlio le consiglio di staccare la spina, le possibilità sono troppo minime. >>
Il mondo era come se si fosse fermato. No, non poteva essere vero. Non poteva essere successo al mio bambino. Quando uscì dalla stanza mi girai lentamente verso il dottore e lo ringraziai. Tornai da Jeremy e Jonathan, non c'era bisogno che gli dicessi, a quanto pare la mia espressione diceva più di mille parole. Verso le 8:00 di sera i medici staccarono la spina ed io, Jeremy e anche Jonathan stemmo fino alle 10:00 tutti insieme a casa mia. Nessuno proferì parola per tutta la serata, eravamo seduti intorno al tavolo della cucina. Il mio sguardo era perso nel vuoto. Finché colmo di ira si posò si Jeremy.
V: << SARAI ORGOGLIOSO! >>
Non mi arrivò alcuna risposta e per la prima volta nella mia vita mi adirai veramente per questo. Adesso aveva paura ad affrontarmi eh!, aveva di affrontare quel grande stronzo di suo padre.
V: << HAI GRADITO IL TUO PICCOLO SCHERZO? >>
Anche questa volta nessuna risposta, ansi fa andarsene in camera sua. Crede veramente che io glielo permetta?. Con tutta la forza che ho mi alzo e gli sferro un pugno in pieno, che gli fa sanguinare il naso, poi lo prendo per le braccia inizio a strattonarlo.
JH: << VINCENT!! >>
V: << TI RENDI CONTO DI QUELLO CHE HAI FATTO? >>
J: << LASCIAMII >>
Stava piangendo, ma a me importava soltanto dargli una lezione. Cosi gli sferro un altro pugno che lo fa cadere a terra e cogliendo l'occasione inizio a sferrargli calci sullo stomaco.
JH: << VINCENT, SMETTILA FINIRAI PER ROMPERGLI LE COSTOLE! >>
V: << TI RENDI CONTO CHE HAI APPENA UCCISO TUO FRATELLO? >>
J: << JONATHANNN, AIUTOOO! >> ( piangendo e gridando )
Ad un certo punto arriva Jonathan che mi tira indietro e permette a Jeremy di rialzarsi, io tento in tutti i modi di liberami.
V: << TI UCCIDO, MI HAI SENTITO?, BRUTTO FIGLIO DI PUTTANA, TI UCCIDO! >>
JH: << JEREMY VA IN CAMERA TUA ,CI PENSO A TUO PADRE! >>
E cosi terrorizzato se ne corre in camera, io però non riesco a smettere di urlare.
JH: << VINCET, ORA BASTA, HA IMPARATO LA LEZIONE! >>
Dopo qualche secondo mi calmo e inizio a piangere disperato. Perfetto, stavo arrivando ad uccidere mio figlio. Alla fine, verso le 10:30, mezz'ora dopo che Jonathan se n'era andato, salgo le scale per andare a parlare con Jeremy.
Quando apro la porta della sua stanza , mi dirigo verso il suo letto e scosto le coperte. Ma invece di Jeremy, nel letto ci sono dei cuscini. Spaventato, inizio a cercare Jeremy per tutta la stanza, ad un certo punto, vedo la finestra della stanza aperta e all'esterno ci sono delle lenzuola annodate tra loro. Corro subito in giardino e inizio a cercare Jeremy con lo sguardo, ma di lui nessuna traccia e cosi inizio a gridare il suo nome, sotto un cielo che minacciava pioggia.
V: << JEREMYY!, JEREMY DOVE SEI? >>

 

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Capitolo 7
*** 4 ANNI DOPO........... ***


~Erano passati ormai 4 anni da quel giorno. Io e Jonathan abbiamo cercato Jeremy per tutto il vicinato, e dopo 48 ore dalla sua scomparsa, andai dalla polizia per denunciare la scomparsa. Cinque giorni dopo la polizia trovò un lembo della sua felpa sporco di sangue rappreso. Ricordo che rimasi a guardare quel pezzo di cotone sporco di sangue inorridito. Ero stato ad averlo fatto sanguinare?, stava bene o era in fin di vita?. Ebbi una risposta a queste domande, un giorno estivo di quattro anni fa. Trovando quel lembo, in mezzo alle campagne, la polizia iniziò a setacciare quel luogo da cima a fondo. Dopo due settimane, la polizia trovò in un capanno, disperso in mezzo alle campagne, una coperta impregnata di sangue rappreso, era il sangue di Jeremy; ma di Jeremy non c'era alcuna traccia. Secondo la polizia, un potenziale assassino deve aver trovato e ucciso Jeremy, l'ha nascosto in un capanno e dopo un certo periodo l'ha seppellito da qualche parte. Dopo è ritornato nel capanno e ha tentato di cancellare le prove bruciando il capanno, infatti il capanno durante la notte era stato bruciato da un misterioso individuo che non è mai stato identificato. Ora sono a casa mia, dove nonostante siano passati 4 anni, continuo a piangere la scomparsa dei miei bambini. Continuo a lavorare al Fazbear insieme a Jonathan, l'unico che mi è rimasto accanto dopo la scomparsa dei mei figli. So che sono passati ormai quattro anni, ma io sento che qualcosa è cambiato in me: cado molto spesso in depressione, mi arrabbio per un non nulla, e mi sento come se, da un momento all'altro a causa della mia rabbia ,potessi fare del male a qualcuno a cui voglio bene. Non è giusto, i miei bambini non meritavano di morire, perché la vita non se l'è presa con me; dopo tutto è tutta colpa mia, dovevo stare molto più attento a Jeremy e a Kenny, e invece io ho pensato solo e soltanto a me stesso. Piano piano mi alzo dalla poltrona, poso la bottiglia di birra sul tavolo e mi dirigo in bagno. Stanco e ubriaco mi appoggio al lavandino e mi guardo allo specchio: vedo un uomo con capelli neri, con occhi verdi e con una barba da cinque di pomeriggio e con molte più rughe sul viso, manco avessi 50 anni. Arrabbiato più che mai, chiudo la mano a pugno e rompo lo specchio. Posso sentire i cocci di vetro che si infilzano nella mia carne, ma non mi importa, l'unica cosa che mi importa è avere vendetta. Voglio vendetta su tutti gli altri genitori, voglio che provino esattamente quello che ho provato quando ho perso i miei bambini.
Senza pensarci due volte: prendo il mio cappotto viola e esco per andare a lavorare. Non appena arrivo, vedo Jonathan sul palco con il costume di Golden Freddy che sta intrattenendo i bambini. Io cogliendo l'occasione vado a mettermi il costume di Golden Bonnie e dopo mi dirigo in cucina per prendere un coltello molto grosso. Quando lo trovo, chiamo i bambini e gli dico che è ora di dividere la torta, dopotutto è una festa di compleanno. I bambini felici iniziano a seguirmi per avere una fetta di torta, ma non sanno quello che gli spetta. Li porto in una stanza da dove non può sentirci nessuno e chiudo la porta a chiave.
B1: << Bonnie perché ci hai portato qui? >>
V: << Scusatemi piccoli, non è una questione personale >>
Detto questo mi tolgo con molta cautela il costume di Spring Bonnie.
B2: << e tu chi sei? >>
B3: << mamma e papà non vogliono che parlo con gli sconosciuti >>
V: << i tuoi genitori hanno ragione >>
Tiro fuori dal mio giubbotto il coltello che ho preso in cucina e con sguardo neutro e senza pietà mi dirigo piano piano verso i bambini.
B5: << CHE COSA VUOI FARE?....AIUTO >>
Il quarto bambino tenta di scappare e di arrivare verso la porta. Con grande velocità lo fermo e lo colpisco al cuore uccidendolo all'istante. Gli altri iniziano a gridare e a piangere. Velocemente li uccido uno dopo l'altro, finché non ne rimane solo uno: è un bambino biondo e dagli occhi azzurri, sta piangendo disperato. So che sto sbagliando ma ormai è troppo tardi per tornare indietro.
B: << p-p-per favore h-ho paura, n-non voglio morire >> ( piangendo )
V: << mi dispiace tesoro, nemmeno io avrei mai immaginato di arrivare a questo punto >>
Impugno bene il coltello e gli taglio la gola. Dopo prendo i nuovi costumi di animatronics e uno dopo l'altro metto i bambini dentro ai costumi. Quando ho finito mi tolgo il giubbotto sporco di sangue e lo infilo nel mio zaino insieme al coltello e dopo corro fuori dal ristorante per ritornare a casa. Non so perché, ma nonostante sia andato tutto liscio, non mi sento tranquillo.

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Capitolo 8
*** ADDIO VINCENT; BENVENUTO SPRINGTRAP! ***


~Sono nel ristorante nell'ufficio della guardia notturna, sono le 24:00 e nel ristorante non c'è nessuno, nemmeno gli animatronic. L'unica cosa che riesco a sentire è il respiro affannoso e il sudore e le lacrime che colano lungo le mie guance. All'improvviso sento uno voce, è la voce di un bambino.
B1: << sono io >>
La sua è come un sussurro, tipo quello dei serpenti.
B2: << noi non dimentichiamo Vincent >>
V: << LASCIATEMI IN PACE…….ANDATE VIA! >>
Inizio a piangere disperato: ho paura, quel tipo di paura che ti crea un nodo allo stomaco e che ti fa diventare la voce un sussurro non udibile a nessuno.
B3: << devi pagare per quello che hai fatto >>
V: << NO, NON VOGLIO…..P-P-PERFAVORE N-NO >>
In quel momento davanti a me apparirono i bambini che avevo ucciso quattro notti fa. Avevano l'aspetto di quando li avevo uccisi e piangevano sangue.
B5: << tu verrai con noi Vincent >>
V: << n-no >>
La mia voce era diventata ormai un sussurro.
B4: << Dì addio alla vita Vincent >>
Tutti e cinque si avvicinarono a me.
V: << NO S-T-STATE LONTANI……..STATE LONTANI HO DETTO! >>
Ma continuarono ad avanzare finché tra noi non ci fu un centimetro di istanza.
B5: << è ora di pagare Vincent >>
V: << NO…..NOOOOO! >>
…………….

Mi risveglio improvvisamente, con il sudore che mi cola dalla fronte e con gli occhi spalancati. Ho fatto di nuovo un altro incubo, è il quarto in questa settimana.  Penso che siano legati al fatto che oggi passo al turno notte, mentre Jeremy a quello di giorno .Non ce la faccio all'idea di dover star stare da solo la notte a controllare i robot dove ho messo quei poveri bambini.. Il senso di colpa mi sta lacerando ed ho pensato più volte di andare alla polizia a costituirmi. Ma sono troppo legato alla mia vita, e mi costituirei se in America non ci fosse la pena di morte per reato di omicidio. Con sguardo assonnato mi alzo dal letto, faccio colazione e decido di stare tutto il giorno a casa, non sono in vena di uscire. Verso le 21:00 vado a lavorare; quando arrivo vedo Jonathan che mi da la buona fortuna e dopo se ne sale in macchina, per tornare a casa dopo un'intera giornata di lavoro. Tutto fila liscio finché non si fanno le 12:00. Mentre guardo annoiato tutte le telecamere, vedo Bonnie, Chica e Freddy che si girano verso di me e d'improvviso scompaiono dalla cam1. Ovviamente, rimango pietrificato dalla paura per quella scena.
V: << c-cosa? >>
V: << dove cazzo siete andati? >>
Inizio a perlustrare tutte le telecamere, ma non sono in nessune di queste. All'improvviso, sento un rumore dalla porta di destra e vedo Bonnie che tenta di entrare di entrare.
V: << OH,CRISTO! >>
Senza perdere tempo chiudo la porta della stanza
B: << non puoi scappare Vincent >>
La sua voce è simile a quella dei bambini del mio sogno. Continuo a tenerli lontani fino alle 5:00. Non ce la faccio mi sento morire e quei bambini mi appaiono ogni cinque minuti dicendomi che " è la tua ora Vincent" o "noi non dimentichiamo"; sto impazzendo, voglio che questo incubo finisca. Ma anche se sopravvivo, domani sera sarò di nuovo qui e tutto ricomincerà da capo. Quindi devo affrontare ora il problema. Senza pensarci due volte prendo la scure che sta appesa davanti alla porta di sinistra per emergenza, questa mi sembra un'emergenza.
V: << tenervi lontano non è il mio lavoro brutti stronzi! >>
Con molta cautela mi dirigo verso Freddy, sembra non essersi accorto di me, meglio mi renderà tutto più facile. Con colpo alla schiena lo faccio cadere a terra e approfittando della situazione comincio a colpirlo ripetutamente alla testa, mandandolo tilt, stessa cosa per gli altri. Quando finisco guardo quei rottami con uno sguardo trionfante.
V: << ahahh, adesso provate a farmi del male stronzetti ahah!, adesso chi è che deve morire!? Ahahah >>
Faccio per ritornare alla camera di sorveglianza anche se per poco, dato che erano già le 5:30. Ma, stranamente, sento una strana presenza alle mie spalle. Lentamente giro la testa verso quella strana presenza, e con enorme ribrezzo scopre che sono le anime dei bambini, ed hanno lo stesso aspetto di quando li ho uccisi.
B1: << ciao Vincent >>
V: << n-no >>
Tutti i bambini: << è ora di morire >>
V: << STATE LONTANI, NON OSATE TOCCARMI >>
Ma è inutile, esattamente come nel sogno si stanno avvicinando. Incomincio a correre senza una meta, finché non arrivo ad una stanza. È una stanza grigia e completamente spoglia e infondo c'è abbandonato Springbonnie B:<< Vincent >>
Mi giro di scatto verso quella voce e vedo nuovamente i bambini che tentano di avvicinarsi. Spaventato cerco una via di uscita ma la stanza non ha porte e finestre da dove posso fuggire. Mi viene in mente un'idea: forse se entro dentro Springbonnie i bambini si spaventeranno del costume che ho indossato quando li ho uccisi. Velocemente mi infilo nel costume. Ma i bambini non se ne vanno ma continuano a guardarmi.
V: AHAHAHAHA, ADESSO AVETE PAURA DI ME, EH? AAHAHAHAH >>
Subito dopo mi rendo conto di aver fatto un madornale errore: avevo riso troppo forte, infatti si ruppero subito le molle del costume, riattivando cosi l'endoscheletro. Trasformando quel momento il più doloroso di tutta la mia vita. E la cosa peggiore era che ero completamente cosciente di quello che mi stava succedendo. Jonathan, quando morì quel borseggiatore, mi spiegò tutto quello che era successo a quel povero disgraziato. Degli aghi si stavano infilzando nella mia carne senza toccare gli organi interni; il torace dell'endoscheletro si stavo unendo al mio, spezzandomi cosi le costole e penso che mi abbiano perforato un polmone.
V: << ODDIO, AIUTATEMIII-AHHHHHH! >>
Le mie gambe erano completamente polverizzate dalla pressione che faceva l'endoscheletro impedendomi di stare in piedi. L'agonia durò per 15 minuti che a me sembrarono un'eternità. Alzai lo sguardo verso i miei assassini, ma se ne erano già andati, lasciandomi solo nella mia agonia. Le mie palpebre si stavano facendo pesanti, la vista si stava annebbiando, poi fu il buio. Mi ritrovai in una specie di limbo oscuro, non so per quanto rimasi lì, ma ad un certo punto intravidi nell'oscurità una figura familiare, era Kenny.
V: << K-Kenny? >>
Avevo le lacrime agli occhi, mio figlio era lì e dopo tutti questi anni potevo rivederlo. Lui corse verso di me e mi abbracciò.
K: << mi sei mancato cosi tanto papà >>
V: << anche a me, ma adesso staremo insieme per sempre. >>
Il suo sguardo si fece scuro e iniziò a piangere disperato e ad abbracciarmi più forte. Non capivo cosa stava succedendo.
V: << Kenny, che c'è? >>
K: << mi dispiace papà, ma non puoi venire con me. Non ancora almeno! >>
V: << CHE COSA?, MA PERCHE' KENNY? >>
K: << questo lo devi capire tu >>
V: << MA COSA DEVO COMPRENDERE?. IO SONO PENTITO PER QUELLO CHE HO FATTO >>
K: << non so perché papà, so solo che per non puoi venire con me…..mi dispiace >>
Non appena finì quella frase sparì dalla mia vista lasciandomi da solo in quella specie di limbo. Non molto tempo dopo mi risvegliai di nuovo in quella stanza. Piano piano, uscì da quella stanza e continuai a camminare per tutto il corridoio, ma il ristorante era completamente diverso da come lo ricordavo, era più scuro e tenebroso, come se fosse un tunnel degli orrori. In fondo trovai uno specchio, quando mi specchiai non vidi il mio corpo: ansi il mio corpo era all'interno di Springbonnie ed era in condizioni pietose. Con ira rompo lo specchio e inizio a gridare come un malato mentale.
V: << HO SBAGLIATO,OK?. HO CAPITO IL MIO ERRORE, NON C'E' BISOGNO DI QUESTO!. NEMMENO IL PIU' GRANDE CRIMINALE DEL MONDO MERITA UNA FINE COSI >>
Ma fu tutto inutile, c'ero solo io in quel luogo. Da quel momento Vincent Fitzgerald era morto e dalle sue ceneri era nato Springtrap.
        

         TO BE
         CONTINUED

         
Ps: Ebbene ragazzi, questa è la fine di la mia storia( 1°parte ). Spero che la storia vi sia piaciuta, e vi prego di recensire in modo da sapere se devo scrivere anche la seconda parte.
 Baci dalla vostra Twilight98!!!

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