In the beginning

di Sikki Nixx
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1.1 Tommy ***
Capitolo 2: *** 1.2 Nikki ***
Capitolo 3: *** 1.3 il bambino in Tommy Lee ***
Capitolo 4: *** 1.4 Nikki (o Sikki?) ***
Capitolo 5: *** 1.5 L'incontro-scontro ***
Capitolo 6: *** 1.6 complicazioni...interne ***
Capitolo 7: *** 1.7 ***



Capitolo 1
*** 1.1 Tommy ***


Tommy se ne stava seduto sul divano di casa sua aspettando con impazienza che la sua vita cambiasse. Da un po’ di tempo aveva iniziato a concretizzare la sua passione per la batteria che aveva fin da piccolo; era diventato anche abbastanza bravo.. certo non ai livelli di John Bonham dei Led Zeppelin, ma per quello ci sarebbe sempre stato tempo.
Aveva ormai 18 anni e finora non aveva ancora concluso nulla: aveva lasciato la scuola da tempo e con lei anche la possibilità (remota già di per sé) di un lavoro. Tutto questo solamente per inseguire quello che gli altri definivano un “sogno adolescenziale” ma che lui, che ormai era legittimamente un uomo e non più un ragazzino, non capiva perché si ostinassero a chiamarlo così. Jim Morrison non era forse diventato famoso come cantante pur essendo poeta di natura? Aveva solo trovato la persona giusta al momento giusto con cui formare i Doors e questo sarebbe successo anche a Tommy un giorno… o almeno così credeva lui: era inutile cercarla, quella persona sarebbe arrivata dal nulla, in un giorno che di particolare non ha proprio niente e lui se ne sarebbe accorto solo molto tempo dopo averla incontrata.
Questo era il suo pensiero.
Questo era Tommy Lee

 
 
Nota dell’autrice: Heila popolo di crueheadss *cri cri cri* .. è la mia prima fan fiction e non voglio anticiparvi nulla su come sarà *hihihi * *faccina pervyyy* .. Voglio solo ringraziare con tutto il cuore la gente che leggerà questa storia e si fiderà a seguirla. Eventuali commenti (positivi e soprattutto negativi) sono BENISSIMO ACCETTI) alla prossima! J - Julia Sixx-Lee
P.S.: questa è la seconda (terza?) volta che pubblico questa storia per problemi con efp... comunque l'ho riguardata, corretta e spero che ora sia tutto come deve essere. Anyway, grazie di nuovo a tutti quelli che leggeranno e recensiranno! E un grazie speciale a Angie_Mars_Halen per i consigli! ;)

 

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Capitolo 2
*** 1.2 Nikki ***


Frank Ferrana era un ventiduenne che la maggior parte della gente definiva “semplicemente bizzarro” e “uno da cui era meglio stare alla larga”.. insomma, un poco di buono.
Questo era ciò che pensavano loro, ma lui se n’era sempre fregato di ciò che chiunque dicesse del tuo carattere, del suo aspetto e dei suoi capelli. Si era sempre considerato Qualcuno e non era il genere di persona che passa le giornate a piangersi addosso: ne aveva subite talmente tante che una vita non sarebbe bastata per farlo, quindi aveva lasciato perdere.
Nativo di San Josè, viveva a Los Angeles da 5 anni ormai e già si considerava il padrone di tutto e di tutti. Aveva anche cambiato il suo nome in “Nikki Sixx”; non aveva nulla di particolare a dir la verità, ma gli era venuta l’idea come si hanno le ispirazioni nelle canzoni (o così credeva…), e il desiderio di esorcizzare la presenza del padre dalla sua vita superava qualsiasi cosa.
Era un musicista da ormai 3 anni e ora che il cantante della sua ultima band lo aveva malamente -“ a calci in culo”- buttato fuori, si trovava in una situazione non delle più rosee – “nella merda più totale”-. Suonava il basso da quando, per la prima volta, aveva visto i Sex Pistols alla TV e, da allora non dava retta a nessuno –“mandava a fanculo”- chiunque cercasse di distruggere il suo sogno: creare la band rock perfetta.  Non era un’impresa facile, e soprattutto molto ambiziosa; ma era esattamente come lui: Nikki Sixx era la persona più ambiziosa che avesse mai calcato le strade della città degli Angeli (o così amava definirsi); insomma, era uo dal carattere non facile lui, odiato da tutti e che, a sua volta, odiava tutti. La sua società veniva descritta in 3 parole: testarda, bruciata e sognante. In compenso lui era un ragazzo (o forse “uomo”?Era da troppo tempo che nessuno lo definiva tale..) testardo, bruciato dalle sue ossessioni e con un sogno: formare la band rock perfetta.
Certo, non era un’impresa facile, ma inoltre questo era lui.
Questo era Nikki Sixx

 
Nota dell’autrice: UMMIODIO *-* okay spero che questo capitolo piaccia a tutti (qualcuno? ) aqhaha ok mi dileguo #nikkiforpresident <3 J- Julia Lee Sixx :) 

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Capitolo 3
*** 1.3 il bambino in Tommy Lee ***


Erano passati ormai 2 giorni e l’orario fissato per “l’appuntamento fatale” (come lo chiamava lui) era ormai vicino. Dog l’aveva chiamato 2 giorni prima (per l’appunto) per dirgli che aveva trovato un ragazzo che faceva al caso suo.
Si chiamava Frank e suonava il basso; non sapeva nient’altro di lui, né di dove fosse né quanti anni avesse… nulla di nulla, ma – meglio così- pensava Tommy; avrebbero avuto più argomenti di cui trattare.
Dog aveva avvertito che il ragazzo sarebbe stato lì per le 5 di pomeriggio ( orario in cui Tommy si svegliava ma dettagli..), ma di non aspettarsi nulla di che, inoltre era solo uno come tanti.
Sarà, ma il batterista non riusciva a stare calmo: era sempre stato molto nervoso e quando era felice l’entusiasmo si percepiva dai suoi occhioni marroni che luccicavano. Era sempre stato più simile a un bambino gioioso che ad un adulto responsabile.
Erano già le 5 e mezzae del presunto bassista neanche l’ombra.
-Avrà sbagliato strada…- pensò Tommy – inoltre sono tutte uguali qui..-Le 6
Le 7
Le 8
E di Frank nessun segno di vita. Tommy non sapeva più che scusa inventarsi per convincersi (o per giustificarlo) di quelle di ritardo e l’entusiasmo nei suoi occhi si era trasformato ben presto in una grande delusione.
-Un altro menefreghista…- disse fra sé e sé; e siccome aveva ormai perso le speranza, decise di recuperare le ore di sonno perse subito dopo aver finito l’ultimo sorso di Jack Daniel’s rimasto al suo destino per troppo tempo su quel tavolo.


Nota dell'autrice: okay, dal prossimo capitolo inizierò a mettere le 2 "mini Tommy e mini Nikki" insieme... perchè si... è meglio..
alla prossimaaaaaaa

 

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Capitolo 4
*** 1.4 Nikki (o Sikki?) ***


Era tutto il giorno che il ragazzo stava male. I mostri nella sua testa continuavano a tormentarlo e il bastardo di Sikki aveva ormai preso il controllo della sua mente e non c’era modo di ucciderlo. DI NUOVO.
Aveva cominciato alle 10 di mattina ( raro che si svegliasse a quell’ora assurda) e 12 ore dopo non aveva ancora smesso; o meglio, non era RIUSCITO a smettere.
4 mesi che continuava quell’ossessione cattiva, quella guerra senza vincitori né vinti, quell’amore distruttore tra lui e l’eroina… 4 mesi di vita ( se così si poteva chiamare) disprezzante, umiliante, schifosa.
4 mesi di sangue, cucchiai, siringhe e polvere e liquido rossiccio … 4 mesi di terrore, orrore e disastri… 4 mesi di Sikki..quel parassita che viveva sottopelle nutrendosi del suo sangue e, ovviamente, di eroina.
Tramite lui.
Era la droga: quella maledetta odiata e amata alla follia dell’eroina che scorreva nelle sue vene e che, dose dopo dose, si faceva sempre più spazio tra il suo sangue. DI NUOVO. Il suo sangue danneggiato che chiedeva pietà.
Ma Sikki non poteva permettersi di essere compatitevole nei suoi confronti e ,soprattutto, di quelli di Nikki.
E ogni giorno era sempre peggio; quando finiva si guardava allo specchio e osservava la sua faccia e il suo colorito giallognolo e si chiedeva quanto ne meritasse veramente di rispetto, e soprattutto si meritasse di vivere. Così, sempre più convinto, si preparava un’altra dose da iniettarsi nelle sue lacerate vene.
Era Sikki che lo convinceva a fare tutto questo: il suo alter-ego, il suo opposto, l’essere che aveva fatto un patto con l’eroina per distruggere il corpo in cui abitava per gioco… (o per invidia?)
Nikki non ne poteva più di lui. Decise che era il momento di farla finita ( nel modo giusto) e rimettere le cose al proprio posto, come erano sempre state: con Nikki al comando della sua vita e non Sikki.
Alle 11 in punto prese questa decisione e, dopo uno sforzo sovraumano, riusc’ a cacciare via quell’odioso coso e i suoi pensieri malvagi. Alla fine si riprese.
E solo allora si ricordò dell’appuntamento con un certo Thomas - o come cazzo si chiamava?- delle 5 del pomeriggio per la band.
Guardò l’orologio; le 11.
“Merda” sbuffò.
Decise comunque che avrebbe tentato ad andare a casa del tipo e incontrarlo. Non era nel suo modo di fare, lasciar aspettare gli altri, ma a quanto pare, lo era in quello di Sikki.
Così prese il foglio stropicciato su cui era segnato l’indirizzo, indossò il suo chiodo e uscì.
Si mise al volante (nonostante le condizioni in cui si trovava) ripetendosi “Non posso perderlo così, cazzo”. Così dicendo si avviò verso la IV street Carnaby Weils dove avrebbe incontrato la persona giusta con il suo stesso interesse… magari non al momento giusto, ma questo poco importava al momento.
L’importante era trovarla.
E l’avrebbe trovata.
O così sperava con tutto il suo cuore.


Nota dell'autrice: sì, lo so che avevo promesso di fare i 2 capitoli insieme, ma questo era troppo importante e farlo insieme all'altro di Tommy non avrebbe ricevuto l'attenzione che merita, invece.
Ora vado che ho da studiare,,, *voglio Nikki uffiiiiiiii* vabbie... addieuu ^-^ - Julia Sixx Lee :)

 

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Capitolo 5
*** 1.5 L'incontro-scontro ***


Era ormai mezzanotte passata a casa Lee Bass e Tommy stava ancora cercando di prendere sonno. Continuava ad agitarsi per la giornata appena trascorsa; non riusciva a credere di aver perso un’occasione del genere. E per di più non era stata nemmeno colpa sua, ma di quel Frank.
“ Che palle” sbuffò il batterista che, dopo aver concluso che il sonno non sarebbe arrivato, si alzò a prendere una bottiglia di vodka lasciata al suo destino per troppo tempo ormai. Tirò giù un grande sorso fino a dimezzarne il contenuto e quado fece per riportarsela alle labbra, sentì qualcuno bussare ( quella casa faceva talmente schifo da non avere nemmeno un campanello).
Sopreso e scocciato si alzò da divano e, appoggiando la bottiglia mezza vuota sul tavolo sgangherato, andò ad aprire.
Doveva piovere a dirotto fuori, date le condizioni di quello che si trovò davanti : una zazzera di capelli neri appiccicaticci alta 1.90 che però facevano intravedere 2 occhi verdi davvero piccoli… troppo piccoli per la verità. Tommy intuì già qualcosa..
“ Thomas Lee?” si sentì chiedere con una voce davvero frastornata (dal sonno o da chissà cos’altro…)
“Sì sono io..Ehm.. in cosa posso aiutarti” rispose il ragazzo. Quel tipo (che a giudicare dall’aspetto, doveva avere pressappoco la sua età) sapeva già il suo nome ancora prima che l’altro gli avesse detto il suo.. Com’era possibile? Tommy decise di farlo entrare ugualmente.
“ Sono Nikki” disse, porgendogli la mano debole con dei segni neri e dei forellini sospetti: la conferma della sua teoria da quando era arrivato.
Tommy continuava a non capire chi fosse e quel nome, per giunta, non gli diceva nulla. Diede la colpa alla vodka di 10 minuti prima e avrebbe chiesto più informazioni, ad ogni modo.
“Nikki?... Ehm scusa ma non conosco nessuno che si chiama così…” rispose un po’ impacciato.
“Uh…oh… il …bassista…sì…io ehm…sono il bassista..e ti prego dimmi che tu suoni la batteria o avrò fatto tutta questa fottuta strada per niente” disse tutto d’un fiato per poi accasciarsi sul divano.
 
-Fermi tutti…. Ma non si chiamava Frank???-


Appena il ragazzo gli aveva aperto la porta era sobbalzato; non aveva fatto una bella impressione, evidentemente.. Poco male, non la faceva a nessuno ultimamente.
Cercò di rimediare.
“ Sono Nikki” fu la prima cosa che gli venne in mente di dire lì per lì. Il tipo se ne stava impalato a fissarlo come se fosse stato un alieno….. Cosa aveva detto di sbagliato o stupido ora??!

-Bene, facciamo parlare lui che è meglio- pensò il bassista.“Nikki?... Ehm scusa ma non conosco nessuno che si chiama Nikki…”. Fantastico. Non conosceva nessuno che si chiamava Nikki! E adesso? Che cazzo di nome gli aveva dato quel coglione di Dog?!
-Sta a vedere che se gli dico “Frank” gli si accende la lampadina… MA NO, CAZZO IO NON MI CHIAMO FRANK. – ecco l’odio paterno uscire ancora una volta..Bene, attuiamo il piano B.
“ Sono il bassista.” Doveva aver detto anche altro dopo, ma sinceramente non se lo ricordata. Gli girava la testa.
Gli girava tanto la testa.
Vedeva tutto a pallini gialli e viola ( Un momento.. pallini gialli e viola???? Merda, doveva aver esagerato quel giorno…).
Si vede che non aveva un bell’aspetto con quei capelli attaccati alla faccia e la pelle dei vestiti ormai fradicia e incollata al suo corpo. L’altro però non sembrava essere messo tanto meglio e questo, in qualche modo, lo fece sentire a casa.. forse anche per questo non esitò a trovare il divano a tentoni e cascarci sopra di getto.
Dopodichè buio.
-



Nota dell'autrice: ed ecco il momento cruciale! il BIG BANG DEI MOTLEY CRUE! Ma questo è solo l'inizio... aspettatevi moooooooolto di peggio mmuaahahha .. spero che qualcuno lo legga sighsigh :'( - Julia Sixx Lee
 

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Capitolo 6
*** 1.6 complicazioni...interne ***


Tommy non sapeva cosa fare. Era letteralmente in stato di panico. Il bassista era morto sul suo divano. Collassato.
Sudava freddo e mentre pensava a tutte le catastrofi divine che avrebbe dovuto subire a causa di quel malaugurato decesso pensò che, forse, non era morto… magari – sarà solo svenuto- ragionò ( se è possibile che Thomas Lee Bass RAGIONI )
“ Ok Ok Ok Tommy non farla tragica come tuo solito…uhm…cosa si fa in questi casi??!...ehm… fammi pensareeee..ee.. ! CI SONO! TRANQUILLO RAGAZZO-ANCORA-PER-POCO-SI-SPERA-SCONOSCIUTO, ti salverò io con il mio metodo super infallibile!”


Sentì un potente, schifosissimo odore di alchol sulla sua faccia; non gli era mai sembrato così brutto. Magari ora in poi avrebbe smesso di bere… o magari no.
Fatto sta che voleva solamente uccidere a coltellate chiunque avesse buttato del whisky ( o quel diavolo che era) addosso.
Aprì gli occhi per vedere chi fosse il condannato a morte che aveva avuto quella brillante idea per poi accorgersi che quel tipo era inginocchiato con una bottiglia di Jack Daniel’s in mano e nell’altra teneva un rosario che, a quanto sembrava, stava recitando. – non è possibile. Ancora i postumi.- pensò Nik.
Tutto quello spettacolo penoso, quel teatro dell’orrore, non era reale… era tutto un sogno…sì…sono un bruttissimo e stupido sogno. Oh Sikki…
In quel preciso momento il ragazzo si voltò e gridò come un matto :
“ TI SEI SVEGLIATOOOOOOOOOOOOOOO!!!” SI!! GRAZIE SANTO JACK DANIEL’S GRAZIE!!”. .. Nikki continuava a non capire.. e gli girava ancora la testa.
Fece per richiudere gli occhi ma l’altro si piombò su di lui e, brandendo la bottiglia (con entrambe le mani questa volta) gleila lancò in testa; inutile dire che si ruppe e i capelli del bassista si riempirono di whisky. Di nuovo.
“AAAAH! MA CHE CAZZO….???! STAI BENE?!? SONO IO QUELLO CHE SI E’ DROGATO OGGI MA VEDO CHE QUALCUN ALTRO L’HA FATTO!!” urlò in preda a una crisi isterica.
Il deficiente lo fissava stralunato come se non capisse la gravità della cosa. – Incredibile!- pensò Nikki: in effetti, gli aveva quasi causato un trauma cranico, ma lui non se ne rendeva conto.

CHE RAZZA DI BATTERISTA DEGENERE AVEVA INCONTRATO?!



angolo dell'autrice: mi scuso fortemente con tutti voi per il ritardo, ma non ho avuto modo negli ultimi giorni di scrivere :( COLPA DELLA SCUOLAAAAA ehehm... anyway, ora spero di pubblicare almeno una volta a settimana.. SCAPPOOOOOO E GRAZIE  A TUTTI QUELLI CHE LEGGERANNO! :*** - Julia Sixx Lee

 

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Capitolo 7
*** 1.7 ***


Sì, forse non era stata una delle sue migliori idee, ma continuava a credere che non fosse successo nulla di così tragico; in fondo lo aveva risvegliato (in un modo un po’ insolito, ma tant’è) e si aspettava che lo trattasse come un eroe.
Il fatto è che non aveva a portata di mano dell’acqua e così aveva optato per il Jack. Non aveva minimamente pensato che la cosa potesse essere così catastrofica come l’altro la stava facendo sembrare…
“Magari non beve… sì sicuramente” aveva pensato Tommy.
“Che strano però: si droga e non beve…umm” ; altro pensiero stupido.
Dopo 10 minuti di silenzio imbarazzante si fece coraggio e cominciò:

- Eh…ehm… sì, sono Tommy, il batterista…- già, forse non era stata una grande idea, ma non sapeva proprio che altro dire.
- Stai bene?- questo era decisamente meglio; vai così Tommy, vai così!Aveva fatto centro (o così credeva…) ^-^
 
- Stai bene?- si sentì chiedere.Okay, due sono le cose:
  • O è scemo
  • O si è drogato prima
  • Sì..- rispose debolmente con ancora una mano sulla testa e l’altra sul torace = avrebbe voluto solo strangolarlo…
Aveva quasi tentato di andare in coma per colpa sua ma Sì, STAVA BENE. BENISSIMO. E SOPRATTUTTO. NON. ERA . INCAZZATO. A. MORTE. CON. LUI. NO.
 PERCHE MAI?!?!?

- Hai del ghiaccio…per caso?- pensò bene di chiedere (molto spaventato per la reazione che avrebbe avuto quell’altro)Ti prego fa che abbia capito… ti prego fa che abbia… ti prego…ti…

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