La reincarnazione di stefy_sun01 (/viewuser.php?uid=895183)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** la leggenda ***
Capitolo 2: *** La proposta (parte1) ***
Capitolo 3: *** La proposta (parte2) ***
Capitolo 1 *** la leggenda ***
LA REINCARNAZIONE
La
reincarnazione
Prologo
Un origine del tutto
sconosciuta all’uomo, lui solo sa. Lui è
l’essenza della vita. Lui è la fonte
primaria di tutto l’universo. Lui possiede un potere che non
si potrebbe
immaginare, perché questo ha creato l’infinito, ha
plasmato l’universo,da cui
hanno avuto origine le galassie e le stelle e poi…la vita. Tutti lo chiamavano e lo
veneravano con il
nome di Aza.
Ma poi affaticato
dall’enorme potere, decise di frammentare esso in due parti,
le quali sarebbero
stati destinati a due divinità creati da Aza stesso.
Divinità simili
in
tutto e per tutto
all’uomo: la prima era
una femmina, una splendida donna dai capelli rosso fuoco, dagli occhi
cremisi e
da uno splendido e sfolgorante sorriso capace
di abbagliare anche la più grande delle
forze oscure,il secondo era un maschio, un magnifico e possente uomo
dagli
occhi glaciali e i capelli di un bianco neve. Erano diversi tra loro :
Anastasia era gentile , premurosa, altruista e dolce ,
Fraix era tutto altro, crudele, maligno,spietato
e aggressivo. Aza diede loro il compito di governare il suo regno.
Nel giro di poco tempo
Anastasia a cui era stata destinata la metà del regno di
Aza, governò in modo
giusto portando pace e prosperità nel regno, il quale era
stato soprannominato
Regno di Luce, ma… dall’altra parte il regno di
Fraix era spietato, minacciava
con la persecuzione chi non gli obbediva e faceva vivere il popolo
nella fame assoluta.
Infatti
uno di questi motivi spinse il popolo
a stabilirsi nel Regno di Luce
che così
si espandeva sempre più. Questo provocò
l’ira e l’invidia di Fraix, che
ossessionato dall’avidità di potere e
dall’invidia verso la sorella, attaccò il
Regno di Luce,arrecando numerose vittime.
Anastasia cercò
di far
ragionare suo fratello, spiegandogli che esisteva un modo migliore per
risolvere
la questione,non attraverso la distruzione e il massacro ma con il
dialogo.
Fraix non stette a sentirla e continuò a produrre altre
stragi di vite.
A
quel punto Anastasia capi che l’unico modo
per fermarlo era imprigionarlo per sempre. Raccolse tutti i suoi poteri
donatoli dal padre e con un mossa ferrea colpì suo fratello,
il quale riuscì a
resistere al colpo, ma dopo pochi istanti non si sa come una luce
abbagliante
avvolse la regina che rafforzò il suo potere, contrastando
quello del fratello
e imprigionandolo nel
Vaso di Pandora. Ma
prima di scomparire
disse:”è solo l’inizio di una lunga
battaglia cara sorella, io ritornerò a
prendere ciò che mi spet…” ma non riuscì
a finire la frase che già era stato rinchiuso. Comunque il
prezzo da
rinchiuderlo fu troppo alto per la regina, la quale aveva utilizzato non solo i suoi poteri ma
anche la sua forza
vitale. Dopo lo scontro cadde al
suolo, priva di vita, ma prima di chiudere gli
occhi per un ultima volta disse con
voce roca :”Chiudo gli occhi, gli anni
passano, la reincarnazione avverrà, l’essere dal
cuore nobile e puro lo fermerà.
La fiamma ardente continuerà a battere. L’essere
gelato ritornerà”e detto
questo serrò gli occhi con un dolce sorriso stampato nel viso. Da allora i millenni
passarono e tutti si
ricordavano di quei tempi come una leggenda che veniva racconta con il
nome
della “Reincarnazione ”.
Da allora sono passati 10 000 anni, intanto nel pianeta Wonder, un
mondo rigoglioso,
fertile e armonioso, ogni abitante
vive la propria vita quotidiana in
armonia, specialmente dentro il castello del regno solare dove una
principessa
dagli occhi cremisi e i capelli color fuoco
To
be continued
Ciao a tutti lettori
e
autori,
sono
stefy_sun01.
Ho 14 anni, sono una ragazza timida e
introversa. Sono delle tante fan per la coppia FinexShade. E di sicuro
uno dei
tanti temi che tratterò
sarà in primo
piano il genere sentimentale, romantico e poi mistero, avventura e
suspense. Sono
nuova e vi prego siate
clementi con la mia prima storia! Comunque accetto anche le critiche e consigli! Non
vedo loro di
conoscervi tutti ! Ci vediamo al prossimo capitolo che aggiorner
|
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Capitolo 2 *** La proposta (parte1) ***
2.
Una proposta inaspettata
Era un giorno caldo d'estate nel pianeta Wonder. Il sole splendeva in
alto nel
cielo blu e gli uccellini cinguettavano un canto melodioso. Era una
mattina
molto speciale per il Regno Solare, specialmente per
due
principesse in questione, che dormivano beatamente nel letto fin quando
un
fascio di luce proveniente dalla finestra non colpì la
faccia della principessa
dai capelli blu e gli occhi color acqua marina. Questa si
alzò dal letto
spaesata e assonnata e con la" testa tra le
nuvole"inciampò nelle sue stesse ballerine azzurre che la
sera prima aveva
buttato nel pavimento. Quando cadde nel pavimento caldo e
sbatté la
testa, nella sua mente si
affollò per un
momento un pensiero”compleanno”. Ella non capiva
come mai le era venuta in
mente la parola”compleanno”. Allora con la grazia
di un elefante, prese il
calendario attaccato alla parete della stanza da
letto e lesse la parola “compleanno”
nel
giorno 7 luglio. Fu presa dalla allegria e dalla felicità
che iniziò a
piroettare per tutta la stanza dalla gioia. Terminata la festa si
scaraventò
subito nella cabina armadio, gettando a terra migliaglia di vestiti che
secondo
lei non erano adatti a un evento così importante. Ma c’era anche
un altro motivo … poiché a
quell’evento avrebbe partecipato il suo Bright,
l’amore della sua vita , a cui
ad ogni sorriso o gesto Rein si scioglieva. Ormai erano una coppia in
tutto e
per tutto. Il loro amore era diventato unico da quando Bright si era
tolta
dalla testa Fine, che considerava adesso un’amica. Mentre
pensava al suo
“Brighttuccio”,
alcune parole come “ torta
al cioccolata con bignè alla crema
mmh…”o “ i miei preziosi pozzi blu
…” la
distolsero dai suoi pensieri. Chi non altri può essere Fine,
la solita dormigliona,
golosa e la dolce principessa! Ella dormiva serenamente
nel suo letto rosa a baldacchino sognando i
dolci e allo stesso tempo il suo Shade. Ma questi furono presto
interrotti
dalla sua gemella Rein che si avvicinò al suo orecchio e le
disse lentamente: “
il cuoco di corte ha preparato un torta al cioccolato e panna a 4
piani”. A
quelle parole parole la principessa Fine si alzò di scatto e
alla velocità
della luce uscì dalla stanza, per poi dirigersi verso la
sala da pranzo. Nella
sua mente c’era un unico pensiero “ torta al
cioccolato e panna”. Dentro la
stanza lascio una Rein sbalordita con in mano un cronometro, Fine aveva
realizzato un nuovo record ovviamente come era solito fare quando si
svegliava
per correre dalla sua amata torta. Ma stavolta la torta era una bugia
per far
svegliare Fine, perché come tutti sappiamo neanche 100
trombe o 60 litri di
acqua gelata la possono svegliare solo 3 parole magiche
“torta,
panna,cioccolato”.
Nel
frattempo Fine era arrivata alla sala da pranzo e si accorse che non
c’era nessuno, nemmeno il suo dolce. Cominciò a
cercare il dolce in tutto il
salone, sotte le sedie, sotto la tavola, dentro i mobilie persino
dentro i
vasi. Ma niente! Nessuna traccia del dolce. Ora nella mente di Fine
frullavano
varie domande”Dov’è la torta? Rein mi
aveva detto che c’era una torta
tutta
per me? Ma qui non c’è niente? Non è
che … No, non puo essere, Rein mi ha detto
una bugia!” . Gli occhi di Fine si riempirono di rabbia e
odio nei confronti
della sorella. Nessuno poteva scherzare
sulle torte perché se no avrebbe assaggiato
l’ira funesta di Fine. A
grandi passi di gigante si diresse verso la camera della gemella.
Questa volta
non le la avrebbe fatta passare liscia!!
Arrivata
nella stanza non vide nessuno. Si diresse verso la cabina del
guardaroba e cio
che vide era una
montagna di vestiti in mezzo alla stanza. Tra i vestiti intravide delle ciocche
celesti. Una testa sbucò fuori dalla montagna
di vestiti, era Rein che
accortosi della sorella, le saltò addosso dalla
felicità gridandoli :”
Buon Compleanno
Sorellina, finalmente ti
sei svegliata!”
Fine,
ancora stordita dalla forte caduta con la sorella e dal forte
urlò,
rimase sbalordita dalle parole della sorella. Non riusciva a capire il
significato di quelle parole, loro avrebbero compiuto 18 anni la
settimana
successiva. Dolcemente scostò la sorella
da essa e disse:
“Rein, hai
battuto per caso la testa? Guarda, che oggi non è il nostro
compleanno è la
p-r-o-s-s-i-m-a s-e-t-t-i-m-a-n-a!!” scandendo le ultime
parole. Rein rimase sorpresa dalle
parole della sua dolce
gemella. Com’era possibile che non si ricordasse il loro
compleanno? Era uno
scherzo? Raccolse tutta calma che le era rimasta e con voce abbastanza
pacata
ripeté:”BUON COMPLEANNO SORELLINA” La
rossa non continuava a capire, Rein ancora una volta si sbagliava
secondo
lei. Nella stanza
calò un impenetrabile
silenzio che fu rotto da Fine:”
Rein,
ora basta te lo ripeto ancora oggi non è il nostro
compleanno ! Secondo me ti
si è fuso il cervello , pensando troppo a Bright”
concluse scherzando
Fine che stava iniziando a
ridacchiare.
Le
ultime parole non furono
ben accette da Rein, che ricambiò l’insulto
dichiarando” Io avrò anche nei miei
pensieri sempre Bright, ma non parliamo di te che quando Shade inizia a
parlarti tu inizi a balbettare e
proferire parole del tutto incomprensibili!”
Le due gemelle iniziarono così a
litigare,inviandosi insulti a
vicenda.
La discussione fu interrotta dall’arrivo della
balia, la quale sfondò la
porta. Fine e Rein si
fermarono subito e
guardarono terrorizzate Camelot. Camelot era furibonda e con tono di
rimproverò sgridò le povere
principesse:” Insomma! E’il modo di comportarsi per
due principesse di rango
reale. Pensavo che foste maturate e ,invece vi trovo qui a bisticciare
per
delle sciocchezze”
Fine
non proferì una parole perché quando Camelot
iniziava ad arrabbiarsi
era il diavolo in persona. Rein invece ribadì
che non si trattavano di sciocchezze, ma del fatto che la cui presente
Fine non
si ricordasse del loro compleanno! Camelot squadrò Fine da
capo a piedi e le
chiese con gentilezza:”Fine davvero non sai che oggi
è il tuo compleanno”
Fine
non
credeva ai suoi ochhi non per il modo in cui aveva fatto la domanda, ma
per il
fatto che tutti oggi dicevano che era il loro compleanno! Forse era lei
che
stava sbagliando, e forse avevano ragione gli altri. Dopo Fine
sgranò gli
occhi. Ora capiva oggi era il suo compleanno e quello di sua sorella,
non la
settimana dopo. Fine non riusciva a capacitarsi di un errore
così grosso.
Subito porse le sue scuse a Rein, le prese le mani e le disse con
dolcezza:”
Buon compleanno anche a te, dolce sorellina” . Rein
accettò le sue scuse e le
due sorelle si abbracciarono in abbraccio appassionale.
Camelot
interruppe
il tenero
momento che si era creato tra le due sorelle con un colpo di tosse e
proferì:”
Ora che tutto si è sistema, dirigetevi verso la sala da
pranzo,i vostri
genitori vogliono porvi i loro auguri. Poi, ritornate in stanza, voglio
che
questa sera siate impeccabili. Forza andate!”
Le
principesse non se lo fecero ripetere due volte e si diressero verso la
sala da pranzo, dove le aspettavano i loro genitori.
Intanto
nel castello del
Regno della
Luna, precisamente
in uno studio , un
giovane ragazzo dai capelli e occhi color colbato stava controllando
dei
documenti riguardo i finanziamenti per la costruzione di una parco
naturale
nelle rovine di Morfi. E’ sì e proprio lui Shade.
In quel giorno Shade non
aveva proprio la minima voglia di occuparsi degli affari del regno,
continuava
a pensare alla sua piccola! Alla sua principessa, la dolce e golosa
Fine! La
voleva abbracciare, sentire il profumo di fragola dei suoi capelli e
soprattutto toccare quelle labbra, che lo facevano andare fuori di
senno. Ad
interromperlo dai suoi pensieri fu un tornado rosa che entrò
dalla porta e
diresse dal suo fratellone . Era Milky, dopo la sconfitta di Roman era
cresciuta moltissimo. Ora aveva sette anni aveva i capelli ricci e
sempre rosa
e due occhioni blu colbato. Ma nonostante questo aveva mantenuto la sua
ingordigia. Ad ogni ballo faceva le gare di torte con la principessa
Fine, che
lei riteneva una
sorella, la sua
migliore amica. Milky si fermò di fronte a Shade e questo le
accarezzò
dolcemente la guancia.
-Certo
che non cambierai mai. Eh, Milky! Quante volte ti ho detto di
bussare prima di entrare- le proferì Shade che non
distoglieva lo sguardo dalla
sorella.
-
tu non me l’ho hai mai detto, non dire bugie fratellone-
disse milky con
la faccia da “angioletto”
Shade non riusciva ma resistere a quello sguardo e
così lasciò sviare il
discorso. Intanto dalla tasca della giacca tirò fuori un
cofanetto blu e Milky
lo notò, la quale intuì subito di cosa si
trattava e a quale speciale persona
era destinato.
Ma
per sapere se suo fratello era intenzionato a farlo in quel giorno gli
domandò:” Allora oggi le farai la
fatidica domanda eh fratellone”
-Sì,
le la farò- rispose in tone
deciso.
To be continued
Angolo
Autrice: Ok lettori. Ho
impiegato un sacco di tempo a scrivere
questo capitolo , spero che vi piacca!
-
Shade
le la farai? Davvero?
-
Non
sono affari tuoi !
-
Si
che sono affari miei! Allora le la farai??
-
Di
sicuto non lo vengo dire a te, befana
-
Ma…ma..
!
-
Ma
niente ciao!
-
Vieni
qui! Tu non mi scappi
-
La
volete smettere, Shade ti ha fatto male con quella
frustra?
-
Stai
tranquilla mio bocciolo di rosa!
-
Bocciolo
di rosa! Shade non ti credevo così
sdolcinato!!
-
Sta
zitta befana, con te farò i conti più tardi- e si
dilegua
-
Blah!
:P
Ci
vediamo
spero domenica, se shade mi farà sopravvivere. Ciaoooo!
|
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Capitolo 3 *** La proposta (parte2) ***
3.
Una proposta inaspettata (parte2)
Intanto nella castello del Regno Solare,
due principesse,
Fine e Rein,
si stavano dirigendo a grandi passi verso la sala da pranzo. Non
volevano fare
tardi per la colazione, altrimenti chi avrebbe sentito
l’altra balia Lulu. In
questi anni era diventata rigida e severa ed esigeva il meglio per le
due principesse.
Questo perché a stare attaccati troppo a Camelot si finisce
per diventare come
lei. Quando si infuriava, nessuno poteva fermarla nemmeno Camelot che
in quegli
anni era divenuta più calma e pacata
a
causa della vecchiaia. La sua rigidità era causa di spavento
anche del re
Tolouse e della Regina Elsa, che talvolta consideravano
l’idea di far cambiare balia alle loro
figlie. Comunque grazie alla sua perseveranza e alla sua fermezza,
riuscì a far
cambiare il nomignolo di Fine e Rein di “le principesse meno
principesche di
Wonder” in “ le principesse più belle e
aggraziate di Wonder”. In bellezza e in
grazia nessuno le poteva competere nemmeno la principessa del Regno dei
Gioielli Altezza, che fin da bambina le riteneva degli impiastri e
combinaguai,
ma con gli anni si era ricreduta e diventandone loro
amica. Pure essa era cresciuta in fascino
e in grazia, ma nonostante questo la vanità era rimasta.
Tornando alle
principesse, Fine era
divenuta più
attraente e più
aggraziata. I suoi
capelli rosso fuoco le ricadevano sul fondoschiena e i suoi occhi
cremisi erano
più lucenti. Era molto richiesta dai principi, dei quali lei
rifiutava tutti.
Tranne uno, un giovane che tutti noi conosciamo
bene,
Shade. Era ancora una golosona, ma nonostante questo aveva mantenuto
ancora il
splendente sorriso, un suo prezioso
tesoro. In ugual
modo anche Rein era
divenuta più bella e forse anche più aggraziata
di Fine. I suoi capelli di un
celeste che pareva il colore del cielo cascavano a metà
schiena. Molti
principi li facevano la coda, ma a lei
nel suo cuore c’era il suo
“Brighituccio”, la sua luce e il suo angelo
custode.
Il suo hobby preferito era ancora lo shopping!
Nel
frattempo Fine
e Rein erano arrivate alla porta della sala da pranzo, la aprirono e
trovarono
i loro genitori seduti a capotavola sul tavolo, pieno di pietanze dalle
brioche
con marmellata e panna ai muffin caldi con gocce di cioccolato appena
sfornati.
Fine ovviamente le aveva notate e iniziò a mangiare con la
voracità di un lupo,
sembrava che non avesse mangiato da giorni. All’improvviso si
fermò e posò lo
sguardo dai muffin alla sorella. Nel suo sguardo si poteva leggere
paura,
disperazione e terrore. I suoi occhi erano fissi in altro. Come mai ?
Semplice,
quando lo sguardo di Fine si mosse verso l’alto, il suo viso
cambiò colorito.
Ora sapeva perché la sorella
era
terrorizzata, lì proprio vicino lei, una figura
indiavolata che pareva il diavolo era in piedi sul tavolo
che fissava
Fine con sguardo
omicida. La principessa
non riusciva a muoversi da quanto era spaventata, non capiva cosa ci
facesse
Lulu sopra al tavolo e soprattutto perché era incavolata.
Nel stanza cadde un
silenzio di tomba, che fu sostituito da un forte urlo di rimprovero.
“
Principessa Fine,
è questo il modo di comportarsi! Non porgere i propri saluti
ai sovrani prima
di iniziare la colazione e soprattutto contenersi come si deve nel
mangiare?!”
urlò Lulu .
Fine non sapeva come rispondere a quel rimprovero, tenne
solamente gli
occhi bassi fissi verso terra e
le mani
immobili sul tavolo. Era in preda alla paura e alla vergogna.
“Signorina Fine allora cosa mi
risponde?!” ripete la gattina Lulu ancora
con tono arrabbiato.
Fine era ancora in preda alla paura e si poteva leggere
facilmente dal
suo sguardo. Ad alleviare la tensione fu il re Tolouse che stanco dei
continui
rimproveri mattinieri della balia che proferì:
” Balia Lulu, la
ringrazio per la sua educazione nei confronti delle nostre figlie COMBINA GUAI, ma non
le sembra
che ti stia un po’ esagerando, infondo ormai ci siamo
abituati alla golosità di
Fine e credo che se anche lei la rimproverasse in eterno, lei non
cambierebbe e
poi oggi è un giorno speciale per le nostre figlie e non mi
piace che lo
inizino con i primi rimproveri mattinieri, non è vero Fine e
Rein?”
Le
principesse annuirono all’unisono e nella loro mente,
specialmente in quella di
Fine, acclamarono il padre per averle salvate da quella tragica
situazione.
La balia Lulu rimase sbalordita dalle parole del Re, e
dopo essere scesa
dal tavolo ed essersi ricomposta, con un inchino si volse verso il re Toluose disse
con tono pacato:”Re
Tolouse le sue parole sono sagge e credo anche che voi abbiate ragione:
rimproverare le principesse in questo giorno speciale, lo renderebbe
meno
speciale di quanto sia. E’ un giorno di gloria
poiché esse hanno raggiunto
l’età adulta e da adesso in poi dovranno badare a
se stesse da sole. Ma credo
anche che le mie principesse combina guai non cambieranno
mai!” e terminò
questa frase con un sorriso nostalgico. Quante volte le aveva
rimproverate e
quante volte le aveva consigliate.
Lei
non era state presente nella
loro
infanzia ma le aveva viste crescere durante la loro adolescenza e
diventare
donne . Sapeva che l’educazione imposta da lei a loro era
rigida, ma lo faceva
per il loro bene e per il fatto che crescessero senza vizi, ma con la
consapevolezza che la cosa più semplice al mondo
è anche la più preziosa e
questo era il suo scop e c’era riuscita benissimo. A quel
discorso il re e la
regina si commossero e anche Fine e Rein che l’abbracciarono
facendola cadere
sul pavimento. L’avvolsero in un abbraccio forte pieno di
amore e di affetto.
Le principesse le volevano un sacco di bene nonostante qualche volta
impersonasse il diavolo in persona. Presto si lasciarono a malavoglia da
quell’abbraccio e la balia
prese loro le mani delicatamente:” Buon Compleanno combina
guai”disse la balia
con tono dolce. In seguito anche i sovrani
fecero gli auguri alle loro figlie abbracciandole
anch’essi in una
abbraccio ricco di amore e affetto paterno e materno. Dopo di che
iniziarono a
far colazione. Intanto una figura minuta e fragile dai capelli bianchi
come il
sale stava spiando la scena dalla serratura della porta con tenerezza e
sul suo
viso comparve un dolce sorriso.
Terminata
la
colazione le principesse si diressero verso le propria stanza, dove li
le
attendevano alcune cameriere che le avrebbero preparata verso al grande
festa
da ballo di stasera. Appena entrarono le cameriere divisero le due
sorelle, le
quali capirono che sarebbe stata una giornata lunga. Per quasi 3 ore le
principesse
hanno dovuto provare una decina di vestiti. A Fine stava per scoppiare
la testa
da tutte quelle negazioni da parte di Camelot e della balia. Lulu. A
lei
sarebbe andato bene anche il primo vestito. Camelot e Lulu ripetevano
continuamente frasi del tipo” è troppo
scollato”,”no,no troppo corto”,
“non ha
il fiocco dietro la schiena”, “troppo semplice per
la principessa”. Insomma le
decisioni le prendevano tutte le loro, e la povera Fine non poteva
obbiettare,
senno chi le avrebbe sentite. Invece a Rein sembrava un sogno, provare
tutti
quei vestiti e tutte quelle scarpette. Compiuti
pedicure e la manicure le due sorelle poterono finalmente
riposarsi. Per
tutta la mattinata non si erano potute incontrare e non avevano ancora
ripreso fiato. Si
buttarono a capofitto
nel proprio letto. Con tutto quello che avevano fatto
non avevano più energie, le avevano consumate
tutte definitivamente nel provare e togliersi i vestiti. Sembrava che
quello
fosse esercizio fisico. Rein, accortosi del silenzio di
tomba che invadeva
la stanza ; iniziò a parlare.
“E’ stato davvero bello provare tutti
quei vestiti anzi era un sogno! A
te come è sembrato sorellina?” terminò
la frase Rein con gli occhi a
cuoricino.
“ Beh se vuoi
sapere la mia di opinione, è stato un incubo. Un incubo che
non voglio più
vivere” dichiarò con la testa sotto il cuscino per
tapparsi le orecchie perché
tra poco sua sorella avrebbe sparato complimenti e sciocchezze sul suo
Bright.
Ultimamente stava inventando anche strani
aggettvi attribuiti a Bright come “
superparadisiaco” o “
ipermegaultrasuperbellissimo”. La sua premunizione infatti si
avverò infatti Rein iniziò a
parlare di Bright sostenendo di quanto il loro amore
fosse unico e di quanto lui fosse un dio o un
angelo. Mentre diceva ciò sbavava anche.
Fine la guardò disgustata.
Però
era davvero felice per sorella, almeno lei poteva incontrare Bright
quando
voleva, invece per lei non era così.
Certo era fidanzata con uno dei principi più
affascinanti e gentili di
tutta Wonder. E di questo ne era felicissima, ma Shade il suo Shade
possedeva
ben altre qualità che andavano oltre a quelle di un principe
qualunque.
Innanzitutto lui era altruista, studioso , premuroso, educato e con un
grande
spirito avventuroso e amava anche la sua modestia. Ciò che
l’attirava di più
erano i suoi occhi blu colbato magnetici, erano dei preziosi rubini che
lei
considerava un raro e unico tesoro. Ogni volta che li fissava si
perdeva in
quei pozzi blu e talvolta iniziava balbettare. Ma da quando qualche mese fa era
diventato re del Regno
della Luna, era molto più impegnato di prima e quindi non si
poteva muovere dal
Regno. Ora aveva
più responsabilità e
più doveri a cui doveva attenersi. Di questo Fine ne era
consapevole e lo
accettava, anche se le faceva male non vederlo quasi mai. Gli unici
momenti in
cui lei poteva stare insieme a lui erano le feste da ballo e
l’ultima risaliva
a quattro settimane fa. Rein
si fermò a
parlare e noto che la sorella non la stava ascoltando e si accorse del
volto
triste di sua sorella. I suoi occhi si stavano riempiendo di lacrime
che
ricadevano sulle sue guance rosee e cascavano sul cuscino che si stava
inzuppando.. Si accasciò alla sorella,
l’abbracciò forte iniziando a scusarsi
per essere stata così egoista nei suoi confronti. Fine si
scrollò dall’abbraccio
e annunciò: “ Non è vero Rein tu non
sei affatto egoista, tu puoi parlarmi di
tutto quello che vuoi e che fai con Bright. Io ti ascolto
volentieri!”
terminando la frase con un finto sorriso che la sorella aveva fin
troppo bene
capito. Per lei Fine era un libro aperto.
“Allora
perché stavi piangendo, è per Shade per caso?
Perché se è così domani non
vedrà
la luce del sole” dichiarò Rein con fare solenne.
Fine a quella frase si
impaurì perché quando Rein si mette in testa una
cosa nessuna la può
fermare!
“Ma
che
dici Rein! Non è per Shade, anzi stavo piangendo per il
fatto che avevo la
schiena a pezzi!!Con tutti quei
vestiti mi è venuto un forte mal di
schiena”sostenne Fine con un finto sorriso
che Rein riuscì a capire facilmente. Per Rein Fine era un
libro aperto.
“Tu non me la stai raccontando giusta, si vede
lontano un miglio che
stai mentendo . E’ per Shade,no?”
affermò Rein fissando intensamente la sorella
negli occhi. La rossa non
disse niente, continuava a guardare la sorella pensando a come potesse
essere
così intuitiva. Lei non doveva piangere davanti a sua
sorella. Doveva essere
forte. Non si doveva mostrare debole.
Fine ribadì tutto e disse” Ora basta
Rein. Non è vero che è per Shade.
E’ per il mal di schiena e vedrai che entro oggi stasera mi
riprenderò!”.
Dicendo questo si alzò dal letto con una grande energia e si
diresse verso il
bagno per farsi una doccia rilassante.
Intanto Rein fissava il punto in cui
Fine era scomparsa e comunicò nella sua testa queste parole
“ So che soffrì per
Shade e non permetterò che ti faccia ancora soffrire!!
Parola di Rein” e uscì
dalla stanza.
La
sera era
arrivata. La sala da ballo era molto addobbata e nei tavoli vi era ogni
pietanza del Regno Solare. Nobili, sovrani e principi arrivarono da
ogni regno
per partecipare alla grande festa e per ammirare le principesse
più aggraziate
e più belle di Wonder. In particolare per due giovani
ragazzi, un giovane dai
capelli color grano e gli occhi rossi
e l’altro dai capelli e occhi color blu colbato.
Chi altro non sono se
non il principe Bright e il re Shade. Le coppie
più apprezzate e contemplate
dall’intera Wonder. Si sapeva che il loro amore era unico e
raro. Ormai tutti
gli invitati erano arrivati, ma mancavano solo due ospiti speciali!
Grandi applausi si sparsero fra gli invitati quando il
valletto annunciò
in modo solenne:”La principessa Fine e la principessa
Rein” . Il portone si
spalancò e con grazia ed eleganza entrarono due dee, non
sembravano le
principesse di qualche anno fa. La principessa Fine
indossava un abito che toccava terra, era di
un brillante bianco con sfumature rosso, con spalline bianche, ai
fianchi aveva
una nastro rosso che
teneva legato
dietro e aveva delle scarpette con un po di tacco color rosso. Quella
sera aveva deciso
di tenere i capelli sciolti e
sopra la nuca portava il diadema con il
simbolo della famiglia reale e del Regno Solare . Al contrario della
sorella,
Rein indossava un abito lungo celeste che pareva il colore del cielo,
non
portava le spalline, e al petto vi era fiocco blu scuro. Portava delle
ballerine blu con sfumature azzurrine. I capelli erano legati in una coda alta e sulla sua
testa era posata il
diadema simile a quella della gemella, differente solo per il colore.
Appena
ebbero finito di scendere le scale, tutti i loro amici si radunarono
attorno
soffocandole con tutti gli auguri.
“Auguri
Fine e Rein” affermarono all’unisono le 11
principesse di Tana-Tana.
“Vi ringraziamo”
risposero all’unisono le due principesse.
“Buon compleanno Fine e Rein”
“Grazie Lione e Sophie!!” dissero in
coro Fine e Rein
“Siete
entrate con molta grazia ed eleganza, quasi non vi
riconoscevo!”esclamò Tio
mentre faceva il baciamano alle due principesse che iniziarono ad
arrossire.
“Certo con molta
grazia, ma potevate fare di meglio” s’intromise Altezza con aria da
orgogliosa
“Grazie
Altezza i tuoi consigli sono sempre preziosi”disse Rein con
una nota di
sarcasmo.
“
Auguri Reine
Fine e state tranquille la nostra Altezza scherza come
sempre!” esclamò Auler
dando una piccola pacca sulla schiena ad
Altezza che lo gelò con un semplice sguardo.
“Buon
compleanno Rein e Fine”
proferì una voce
maschile che proveniva da una figura che si stava
avvicinando verso le due principesse. A
quella voce Rein sobbalzò, quella voce non poteva che
provenire da un’unica
persona “Br…i…ght” disse Rein
con voce roca. Bright era davanti a lei che la
fissava con una dolce sorriso e le fece il baciamano. Rein
arrossì molto e
Bright se ne accorse e le sorrise. A cui Rein non riuscì a
resistere e si
sciolse. Fine intanto se la rideva sotto i denti per la reazione di
Rein al
sorriso di Bright. Erano una bella coppia pensava Fine mentre
sgattaiolava
fuori dal gruppetto di amici per cercare qualcosa di speciale: i dolci.
Mentre
si dirigevano verso il tavolo dei dolci, alcuni principi la notarono imbambolati, ma furono ben
presto tolti di
mezzo da una sguardo minaccioso di un certo colbato. Nel frattempo una
bambina
dai capelli rosa urlò il nome della principessa fine, le si
buttò addosso
abbracciandola con
tanto affetto e
facendola cadere a terra. Fine,stordita dalla caduta, non sapeva che
cosa
stesse succedendo. Chi aveva urlato il suo nome? Chi l’aveva
abbracciata in
quel modo?
Tutte domande a cui poteva
facilmente rispondere: Milky. La rossa abbracciò Milky in un
tenero abbraccio,
e dopo che si sciolsero dall’abbraccio e si ricomposero,Fine
domando a Milky: “Come
stai, eh piccola?”.
Milky
sbuffò ,perché tutti la chiamavano piccola? Lei
non era piccola,
era grande aveva sette anni.
”Io
sto bene, ma non chiamatemi tutti piccola, io sono grande”
affermò in tono
solenne.
Fine a
quell’affermazione, si mise a ridere. Milky non era proprio
cambiata ,era rimasta quella bambina ingenua, dolce e orgogliosa.
“Io
non direi che tu sia ancora grande, anzi se ti credi così
grande come me lo
spieghi il casino che hai combinato tu stessa in cucina qualche
settimana fa?”
chiese una voce che proveniva da dietro Fine. Fine
a quella voce ebbe un sussulto Quella
voce, la poteva riconoscere tra mille, si girò e
abbracciò la figura dietro
di lei. Quella voce era di
…”SHADE”urlò rossa
mentre lo abbracciava in un abbraccio forte pieno di affetto, di amore
e di
nostalgia. Shade le sorrise e l’abbracciò anche
lui a sua volta. Quanto gli era
mancata la sua principessa!!quanto gli era mancata le sue coccole, la
sua
fragranza di fragole e le sue sottili e belle labbra!
Angolo Autrice : Ci
vediamo Venerdì con la terza parte e succedere anche
qualcosa di inaspettato. alla fine shade mi ha fatto qualche livido per
chi non lo sapesse per questo ho aggiornato un po tardi perdonatemi!
Ciao
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