Solo una donna

di italiangirl1970
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9 ***
Capitolo 10: *** Capitolo 10 ***
Capitolo 11: *** Capitolo 12 ***
Capitolo 12: *** Capitolo 11 ***
Capitolo 13: *** Capitolo 13 ***
Capitolo 14: *** Capitolo 14 ***
Capitolo 15: *** Capitolo 15 ***
Capitolo 16: *** Capitolo 16 ***
Capitolo 17: *** Capitolo 17 ***
Capitolo 18: *** Capitolo 18 ***
Capitolo 19: *** Capitolo 19 ***
Capitolo 20: *** Capitolo 20 ***
Capitolo 21: *** capitolo 21 ***
Capitolo 22: *** Capitolo 22 ***
Capitolo 23: *** Capitolo23 ***
Capitolo 24: *** Capitolo 24 ***
Capitolo 25: *** Capitolo 25 ***
Capitolo 26: *** Capitolo 26 ***
Capitolo 27: *** Capitolo 27 ***
Capitolo 28: *** Capitolo 28 ***
Capitolo 29: *** Capitolo29 ***
Capitolo 30: *** Capitolo 30 ***
Capitolo 31: *** Capitolo 31 ***
Capitolo 32: *** Capitolo 32 ***
Capitolo 33: *** Capitolo 33 ***
Capitolo 34: *** Capitolo 34 ***
Capitolo 35: *** Capitolo 35 ***
Capitolo 36: *** Capitolo 36 ***
Capitolo 37: *** Capitolo 37 ***
Capitolo 38: *** Capitolo 38 ***
Capitolo 39: *** Capitolo 39 ***
Capitolo 40: *** Capitolo 40 ***
Capitolo 41: *** Capitolo 41 ***
Capitolo 42: *** Capitolo 42 ***
Capitolo 43: *** Capitolo 43 ***
Capitolo 44: *** Capitolo 44 ***
Capitolo 45: *** Capitolo 45 ***
Capitolo 46: *** Capitolo 46 ***
Capitolo 47: *** Capitolo 47 ***
Capitolo 48: *** Capitolo 48 ***
Capitolo 49: *** Capitolo 49 ***
Capitolo 50: *** Capitolo 50 ***
Capitolo 51: *** Capitolo 51 ***
Capitolo 52: *** Capitolo 52 ***
Capitolo 53: *** Capitolo 53 ***
Capitolo 54: *** Capitolo 54 ***
Capitolo 55: *** Capitolo 55 ***
Capitolo 56: *** Capitolo 56 ***
Capitolo 57: *** Capitolo 57 ***
Capitolo 58: *** Capitolo 58 ***
Capitolo 59: *** Capitolo 59 ***
Capitolo 60: *** Capitolo 60 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


Era arrivata in città da pochi minuti e anche se Xavier aveva provato a prepararla,non era veramente pronta per quello che stava vedendo.
Aveva pregato infinite volte Logan di portarla a visitare New York,ma i tanti impegni ( e le numerose battaglie ) l'avevano sempre ostacolata.

E ora?

Ora eccola qui a guardare bestie mostruose e spietati guerrieri, devastare ogni cosa

Avevano veramente un brutto aspetto ...non i guerrieri ( per loro il«brutto aspetto» era un eufemismo ),ma i Vendicatori.
Ormai erano allo stremo e non avrebbero resistito ancora per molto all'assedio se la fortuna non fosse girata dalla loro parte.

Ma questo non doveva distoglierla dalla missione : catturare il capo.
Anzi,il falso capo. Xavier era stato chiaro con lei : catturarlo e proteggerlo dalle sue stesse truppe era di vitale importanza ...Quindi in realtà lei era lì intanto come osservatrice...Se i Vendicatori non fossero stati in grado di rimontare sarebbe intervenuta,altrimenti…

Aveva visto Stark precipitarsi verso il portale con quella che sembrava essere a tutti gli effetti una bomba terrestre. A quanto pareva le alte sfere avevano deciso di risolvere il problema alla radice : radi al suolo la città e ti liberi del problema alieni. Illusi...
sarebbe davvero stato troppo facile.
E le cose semplici non funzionano quasi mai.
Quasi.

Aveva una postazione privilegiata ,lassù, chiusa all'interno di un mulinello d'aria che nessuno nell'infervorare della battaglia avrebbe mai potuto notare. Guardava con interesse e trepidazione lo svolgersi degli eventi...La salita di Stark al portale, i salti spettacolari della Romanoff per giungere alla fonte del potere e appena lì vicino un Loki arrabbiato e frustrato con un Hulk altrettanto infuriato. Forse un pelo di più,considerato come lo aveva poi sbattuto ripetute volte sul lastricato.
Era il momento. Quello in cui sarebbe stato più vulnerabile a loro. Ora era diventato all'improvviso evidente che gli invasori avessero il sentore di perdere ,ed era altrettanto evidente che non avrebbero accettato la cosa di buon grado.
Charles non le aveva dato i dettagli ( del resto chi era lei per mettere in dubbio le sue decisioni? ) ma aveva ben capito che perdere Loki avrebbe significato perdere la guerra.

Saltò rapidamente all'interno della costruzione senza badare alla miriade di vetri infranti e si piazzò sopra di lui.

« Sei ancora vivo? »

Era affossato all'interno del pavimento : se fosse stato un essere umano sarebbe stato letteralmente spappolato. Ma si sa,era un dio...Uno stronzo di un dio a dirla tutta. La guardava con un misto di dolore e stupore , incapace di proferire parola. Solo...un lamento

« Sì,direi che lo sei » Lo studiò un po' per accertarsi di avere tutta la sua attenzione ,poi si inginocchiò fino a raggiungere il suo orecchio « Ascoltami bene,tu non mi piaci e sicuramente,per i tuoi standard io non piaccio a te,ma ho ricevuto l' ingrato compito di proteggerti ».

« Tu?» rise « E da chi dovresti proteggermi ?»

Lo studiò un po'. Pelle pallida,capelli neri,occhi verdissimi. Se non fosse stato lui sarebbe stato uno schianto. Ma tant'è : aveva imparato da un pezzo che molti degli uomini belli o sono gay o sono pazzi. Della prima categoria non poteva dire ,ma poteva senz'altro affermare che Loki facesse parte della seconda.

«Andiamo!Sappiamo entrambi che quello per cui lavori non sarà per niente contento di tutto il casino che hai fatto !Credi che te la farà passare liscia ?»

Sorpresa,e anche una punta di panico gli attraversarono il volto per una frazione di secondo .

« Ma di che diavolo parli?» In un attimo ostentava ancora la sua altezzosa sicurezza.

«A dire il vero so molte cose. Sai...lavoro per qualcuno che è stato in grado di intercettare le tue conversazioni private con l'altro. E ne ha dedotto che per te non andrà a finire molto bene...»

«Che diavolo vuoi?»

Lei gli fece un sorriso smagliante seguito subito dopo da un'espressione grave e decisamente seccata .

« Ripeto : ti detesto con tutta me stessa ,ma non posso lasciarti nelle mani del nemico. Quindi mi hanno mandata a salvarti il culo»

« Una ridicola ragazza midgariana ?» ghignò.

Non si poteva dargli torto .
Il suo stile non rispecchiava il guerriero che in realtà era : aveva un viso gentile incorniciato da biondi capelli ondulati che le arrivavano fino alle scapole. Numerose ciocche avevano la punta tinta di un bel rosso fuoco che sfumava verso l'alto come fiamme e dalla base della nuca si snodava,adagiandosi sul seno, una più lunga treccia rasta intrecciata con fili colorati.E come molte giovani donne della sua età,sfoggiava un vezzoso brillantino al naso .
La snella figura era fasciata da un variopinto miniabito che le arrivava a metà coscia e sotto un paio di pantaloncini corti molto aderenti facevano risaltare le vertiginose gambe. Ai piedi indossava dei calzettoni colorati come l'abito e degli stivali modello anfibio. Più che una combattente sembrava una ballerina di hip hop. Disciplina che tra l'altro conosceva bene,come tutto quello che richiedeva un accurato utilizzo del linguaggio del corpo.

«Beh...l'apparenza inganna,o non lo sai? Tra l'altro non avresti dovuto essere forse tu ,il re? E invece guardati : sei un patetico groviglio di stracci».

Avrebbe voluto strangolarla sul posto ma era innegabile che gli mancasse l'energia necessaria. Così, quando un Chitauri piombò dietro di loro attraverso l'ex vetrata della Stark Tower, un malevolo ghigno gli si disegnò sul volto. Bene, avrebbe pagato per la sua arroganza!

« Uccidila» gli ordinò Loki .

Non accadde nulla .Il Chitauri nemmeno la guardava.

«UCCIDILA!UCCIDILA!» urlò.

La ragazza se ne stava in piedi ben in disparte,con le mani sui fianchi ed uno sguardo di disapprovazione. Ordinargli di ucciderla quando lei era lì per proteggerlo...Non aveva capito proprio niente...Lasciò che la bestia si avvicinasse al principe rendendo note le sue intenzioni : non voleva che a Loki rimanessero dubbi su chi stesse facendo che cosa . Vide il panico,la frustrazione e anche il ...dolore? dipingersi sul volto dell'uomo quando qualcuno entrò nella sua testa: si poteva leggerne la battaglia interiore e lei ne godette terribilmente. Oh! Xavier non ne sarebbe stato contento , ma dopo tutto quello che Loki aveva fatto era il minimo !
Lo guardò contorcersi disperatamente da dentro il suo buco nell'inutile tentativo di allontanarsi dal Chitauri, attese che la bestia lo afferrasse per il bavero e finalmente decise di intervenire,con grande sorpresa del Chitauri e del ferito Loki . Con un semplice gesto della mano creò un vortice che risucchiò e scaraventò la bestia giù dalla torre. Questo ,era stato facile.
Osservò compiaciuta il proprio operato e si diresse ai margini della stanza a cielo aperto per vedere che tutto si era ormai concluso: il portale era chiuso e chissà come tutte le bestie che avevano invaso la città erano a terra improvvisamente morte...Stark avrebbe dovuto spiegare molte cose...e anche lei!
Si rivolse verso il principe per vederlo adagiato sopra la scalinata che portava al bar

«Vedo che la paura ti ha accellerato la guarigione!»

Lui la fissava incerto e curioso. Ma chi diavolo era?Fino ad un attimo prima non aveva percepito in lei nessuna energia,proprio come ora,e poi tutt' a un tratto …

«Prima Stark mi aveva offerto un drink. Adesso lo accetterei volentieri»

« Un drink dici? Non so,forse berrei anch'io qualcosa adesso che ci penso»

« Temo che questo dovrà aspettare»

La ragazza si girò di scatto e si trovò sotto il tiro dei Vendicatori al completo. Alzò le braccia in segno di resa.

«Calma ragazzi!Non ho nessuna intenzione di litigare con voi...»

«Chi cazzo saresti?»Era Clint a parlare con la sua faretra puntata a livello degli occhi della giovane.

«Lasciala stare Legolas, non vedi che è uno schianto?Con quegli occhi da cerbiatta e quella bocca piena può essere solo una fata...Piacere sono il famoso,unico ed inimitabile Tony Stark»

«So chi sei»

« Chi siamo noi lo sappiamo...Chi sei tu invece ci sfugge!» disse la Romanoff con una certa ostilità.

«Io...Mi manda il professor Xavier...Per lui »e indicò Loki che in disparte guardava con interesse la scena.«Mi chiamo Morgane e sono l'ultimo dominatore dell'aria»   

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


Se ne stavano seduti un po' impacciati a studiarsi l'un l'altro.
Dopo il grande casino che era successo a New York avevano deciso di allontanarsi quanto prima dalla città anche e soprattutto per non dover rispondere alla critiche ed alle numerose polemiche che sempre,in questi casi ,si sarebbero scatenate.
Non potevano restare nella Stark Tower, dato che era ...impraticabile e pertanto lo S.H.I.E.L.D. li aveva riforniti di un sicuro,modesto e comodo riparo.
Modesto si fa per dire,dato che aveva tutti i comfort desiderabili; la costruzione immersa in una zona impraticabile e protetta di un Parco Naturale,vantava ben 16 stanze circolari,tutte con una vista mozzafiato verso il fitto della foresta. La zona centrale era la sala comune e lì vi si trovava una attrezzatissima e rifornita cucina ,una zona bar ed un ampio soggiorno con divani color crema ,mensole e tavoli di cristallo. La volta del soffitto era completamente vetrata e lasciava filtrare la luce,con un sistema di oscuramento dei vetri nel caso in cui la luce fosse stata eccessiva. C'era poi un altrettanto ampio seminterrato che nascondeva una palestra,una sala conferenze ,una sala dei divertimenti e,naturalmente,una prigione.
Fu Tony a rompere il ghiaccio.

«Allora Morgane,che ci racconti ?Non so per esempio :quanti anni hai?Sei impegnata?Non parlo per me,io ho Pepper,ma il mio amico qui» e indicò Steve«cerca disperatamente un'anima gemella,qualcuno con cui fare chic too chic,non so se mi spiego.»

«Ma che stai dicendo ?»proruppe Steve« Non lo ascoltare ,la maggior parte del tempo dice sciocchezze»

«Sciocchezze un corno,lo sanno tutti che sono un genio .E poi non lo volete sapere anche voi quanti centimetri fanno le sue gambe ?» Morgane alzò un sopraccilio incredula : era forse questo lo stesso uomo che diceva di essere Ironman? « 84? 85 cm? Quanto lunghe sono?»

«Sì» interruppe Clint«discorso interessante davvero. Magari lo approfondisci più tardi personalmente ,munendoti di un metro. Ora invece lasciamo parlare la ragazza così forse ci conosciamo meglio. Che ne dite?»

Assentirono all'unisono , incluso Thor che aveva un interesse diretto sulle azioni della nuova arrivata.
Così Tony rimase con i suoi dubbi e decise di versare qualcosa di forte nei bicchieri di tutti. Morgane era intimorita.
Temeva di non riuscire a perorare la propria causa e di deludere Xavier...però era lì ed ormai era tardi. Fece un lungo sospiro,allungò le gambe davanti a sé guadagnandosi un ” wow ” da Stark e cominciò.

«Come vi ho detto,io sono l'ultimo dominatore dell'aria»Tutti la guardavano con occhio vacuo : benissimo,era chiaro che non avessero la minima idea di cosa stesse parlando . «Va bene. Io discendo da una delle tribù nelle quali alcuni membri erano in grado di dominare un elemento in particolare : terra,acqua,aria o fuoco. Ognuno aveva una propria specialità per così dire. Fra di loro c'era però quello che voi potreste definire il maestro supremo,quello cioè che era in grado di dominare tutti e quattro gli elementi. Era altrimenti noto come Avatar e proveniva dalle tribù nomadi dei dominatori dell'aria.»

«Ferma ferma ferma...Jarvis qua mi dice che si tratta di una leggenda. L' Avatar ,se mai esistito ,sarebbe stato un tale Aang ,comunque scomparso secoli fa e con lui anche tutta la bella storiella che ci stai raccontando» Stark chiuse lo schermo e la fissò con un sopracciglio alzato,che stava ad indicare un grande scetticismo. Di bene in meglio

«Sono d'accordo con te che la storia risalga a secoli fa, ma non è una leggenda... Io sono una sua discendente...»Fece una pausa e si guardò intorno in cerca delle parole giuste«Le tribù si sono evolute,integrandosi con la società che nei secoli cambiava; i doni si sono estinti, ma i discendenti sono rimasti ...Io...Quando sono nata mio nonno che ha sempre creduto nelle tradizioni, ha cercato e riconosciuto in me un segno , appena visibile ma pulsante con il mio pianto di bambina. Una piccola freccia al centro della mia fronte.»

«Io non vedo niente»disse Banner e gli altri gli fecero eco

«Mica compare solo perchè lo desidero!Compare nell'infuriare della battaglia,quando devo proteggere e difendere. Solo allora si illumina e si intensifica»

«Mi piacerebbe vedere...che ne dite di farla arrabbiare?» propose Stark

«Ho appena detto proteggere e difendere,non arrabbiare...E comunque c'è dell' altro.» esitò « Mio padre è un XMAN» ancora una volta sembrava faticasse a trovare le parole «Lui...no il mio dono naturale unito a quello di un mutante mi ha conferito un potere ancora più grande»

«Non capisco» interruppe Natasha «Ma il fatto di avere un dono non ti rende già un mutante?»

« Tu ce l'hai un'anima Natasha?»

« Sì,credo di sì,certo»

«La mia gente non percepisce il dominio degli elementi come una mutazione,ma semplicemente come una fusione dell'anima con l'universo. Tutti potenzialmente possono avere questo dono,ma pochi sanno meditare e cercare dentro se stessi la pace,la conoscenza,la gioia e la forza necessarie per coltivarlo. Esso è energia,è armonia...Sì una grande armonia con l'universo.» Era estasiata mentre ne parlava. Fece una pausa e trangugiò una grande sorsata del liquido chiaro che aveva nel bicchiere. Quasi soffocò fra gli accessi di tosse.

«Lady Morgane qui non è una gran bevitrice a quanto pare» ridacchiò Thor .

In tutta risposta lei si alzò in piedi iniziando a sventolare un tovagliolo. Troppo caldo,dannazione.

«Quindi quello che sei adesso ci è chiaro. Quello che vuoi rimane ancora un mistero»continuò Thor. Morgane lo fissò un istante prima di andare a versarsi un grosso bicchiere d'acqua. Quando parlò la sua voce era limpida e forte

«Semplicemente ? Voglio Loki...» l'affermazione scatenò un brusio di dissenso «voglio avere la possibilità di aiutarlo a fare la scelta giusta... »

«COOSAA? Al limite possiamo darti Steve qua,per gli stessi motivi di prima» Steve alzò gli occhi al cielo« Ma trappola criminale verrà consegnato a Thor che sa già che farne.»sbraitò Tony

«Ok,non è stato l'approccio migliore,ma vorrei che mi ascoltaste prima di prendere una decisione»

Steve la guardò seriamente,scosse la testa in segno di disapprovazione ma sorprendentemente la sostenne

« So già che è una sciocchezza,ma ascoltare non costa nulla»

«Intanto si dice cazzata » corresse Tony « e ...ok,tanto non abbiamo altro da fare. O questa o storie di lupi» .

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


Era evidente che né Clint né Banner, che più di chiunque altro avevano subito l'influenza di Loki fossero particolarmente entusiasti. Guardavano Morgane in cagnesco,già pronti a contestare ogni sua argomentazione. Thor invece era assorto nei suoi pensieri...Forse l'irrazionale amore per il fratello lo avrebbe portato dalla sua parte.

« Tutti voi conoscete il professor Xavier e le sue doti » Annuirono guardandosi gli uni con gli altri. « La sua telepatia è diventata così potente ed amplificata da farlo imbattere,in una delle sue esplorazioni,al di là dei convenzionali confini terrestri»

«Come è possibile? Voglio dire,va bene essere potente ma...nello spazio ?» chiese stupito Banner

« Lui è un genio,anche in fatto di tecnologia. Penso che sia anche meglio del nostro amico Stark,qui»

« Ne dubito» contestò l'interessato « ma chiamami Tony ,fata»

« Quando al professore sono giunte voci di visitatori da altri mondi ,ha deciso di provare ad orientare la mente in quella direzione.Per studiare ,credo ,per ampliare le proprie conoscenze…Per un lungo periodo di tempo non ha trovato nulla di rilevante ma poi...» guardò Thor« Cosa sai di quello che è accaduto a tuo fratello dopo la caduta dal Bifrost?»

«Non molto» disse agitandosi sulla poltrona« non ha mai voluto parlarne con me... lui mi odia... e odia nostro padre. Non mi direbbe nulla di personale»

« Charles lo ha sentito» rivelò Morgane «Non ti piacerà quello che ho da dire,ma devi sapere» guardò Thor che si era fatto attento «Lui...nella sua caduta è stato catturato da un Titano pazzo … Thanos credo che si chiami...è stato torturato fino alla pazzia...»

Pausa. Tutti guardarono Thor che aveva smesso di respirare . Non lo aveva mai saputo. Non lo aveva mai nemmeno immaginato… « Quando finalmente lo ha ...spezzato ...gli ha affidato il compito di invadere la terra . Gli ha detto che era libero .Che la libertà era l'illusione più grande ...»

« Così trappola criminale ha una scusa ( terribile,ma sempre una scusa ) per aver fatto quello che ha fatto» sentenziò Tony

«E' un pazzo. Si vede.» intervenne Natasha « Anche se è stato portato a questo,avrà quello che si merita»

«Non è lui il problema» continuò Morgane rivolgendosi ad un Thor visibilmente scosso « Il vero problema è il Titano pazzo. Indipendentemente da Loki ,mira al dominio non solo della terra ma di tutti i nove regni.»

La rivelazione meritava di essere presa in considerazione. Tony fece un altro giro di scotch e si sedette fra Clint e Steve, Natasha prese la mano di Bruce e giocò con le sue dita. Morgane si appoggiò al grande frigorifero con le braccia conserte ed un'espressione grave.

«Grazie a Charles sapevamo che gli ordini del Titano erano di portargli indietro Loki se ci fosse stato il ragionevole dubbio che fosse sul punto di perdere. Se non fossi intervenuta, sarebbe stato risucchiato all'interno del portale alla massima velocità . Lo voleva di nuovo...per fargli pagare il fallimento e per evitare che quello che conosceva ci venisse svelato»

«Bene»disse Clint« Tutto è chiaro. Ora gliela faremo pagare noi. Ma prima gli facciamo sondare il cervello da Xavier»

« Temo non sia così semplice. Pazzo o no Loki ha un enorme barriera mentale. Anche quello che Charles ha visto sono in realtà frammenti che uniti danno un'idea della dinamica,ma che non potrebbero mai fornire i dettagli...E poi ...il professore si è notevolmente indebolito e l'utilizzo del suo potere,oltre a non portare a nulla di concreto, rischierebbe di comprometterne la salute »

« Quindi...» provò Steve « sarebbe fondamentale,per noi scalfire la reticenza di Loki e convincerlo a collaborare con le buone...Sì,insomma...» continuò sotto lo sguardo perplesso del gruppo «non credo che scendere al livello del tizio..Thanos...sarebbe una buona idea»

« Pessima ...» commentò Morgane

« Ma davvero ? » proruppe Natasha stizzita « Conosco un paio di metodi che storcerebbero informazioni anche ad un muto »

« Credi che non ne abbia avuto a sufficienza di metodi come quelli ? » Morgane iniziava a scaldarsi. Non era una fan di Loki,ma aborriva certi sistemi...Lei combatteva,difendeva , aiutava,ma mai ,mai avrebbe provato piacere nell'infliggere dolore a qualcuno

« Sentimi bene ragazzina » scattò in piedi la Romanov « Se sei troppo debole di cuore non è un problema mio. Ha distrutto una città lì fuori...e non so ancora quanta gente fra uomini,donne e bambini ci ha rimesso la pelle ...E tu ti preoccupi per un po' di sofferenza ?» strappò di mano il bicchiere a Stark e lo trangugiò tutto d' un fiato « Per me può anche crepare sotto le mie cure » continuò guardandola dritto negli occhi « ...e non farei una piega.»

Morgane abbassò la testa e sospirò « Mi dispiace...Questo non accadrà. » improvvisamente non si sentiva più in soggezione di fronte a quelli che aveva ritenuto degli eroi « Credevo di aver a che fare con persone migliori...Mi sbagliavo...Mi disgusti. Tutti voi mi disgustate » disse, indicandoli con un ampio movimento del braccio ed un sorriso triste « Se la pensate come lei avete perso di vista la vostra missione...Se mai ne avete avuta una...»

« Ehi! Chi ti credi di essere ? » incalzò Nat « Noi siamo quelli che hanno salvato il mondo !»

« A questo punto...userei una frase che forse hai già sentito...assassini al servizio di assasini...» la vedova nera trasalì « Se pensate di avere il diritto di vita o di morte sugli altri non siete migliori di un qualunque killer che ama quello che fa. Se scegliete di torturare Loki non vi appoggerò...» guardò Tony che protestava a denti stretti per la perdita del suo drink « ...anzi, me lo porto via »

A tali parole la squadra al completo saltò in piedi,tranne Thor che parve combattuto

« E come conteresti di fare ? Siamo in » Stark fece un rapido calcolo « 6 contro una...Bella,ma sempre una »

« Fa pure 5 » fece sapereThor « è mio fratello e certo non vi appoggerò » Stark alzò le spalle rassegnato

Che noia pensò Morgane ...ovunque andava c'era sempre chi la sottovalutava , pensandola una povera ragazzina ,capace solo di mettere in mostra le curve...a parte che era una donna...

Aprì le braccia ed il vortice che ne scaturì la avvolse tutta, facendone l'epicentro. Era piccolo,giusto per rendere l'idea,ma non le sarebbe costato nulla allargarlo fino a renderlo di proporzioni gigantesche. Con un colpo di mano fece saltare le finestre , catturò l'acqua dal suo bicchiere gettato in aria dal vortice e la sfruttò per indirizzarla a raccogliere le acque del lago al completo e convogliarle, come un cielo liquido ,sopra le loro teste ...avrebbe fracassato ogni cosa,ma lei ne sarebbe uscita indenne

« Vi basta ? » chiese senza allegria «Oppure posso fare anche questo » e da una mano scaturì il fuoco « e quest'altro » e con un violento battere di piede il pavimento si sollevò spostandosi come un onda e facendo traballare e cadere i suoi occupanti.

« Cazzo...» esclamò Stark « Calma...stavo solo facendo una domanda...Tra l'altro,giusto per continuare a citare frasi già fatte,noi abbiamo Hulk »

Sentendosi tirato in causa,Banner fece un passo avanti . Non ci teneva a trasformarsi e a lottare contro quella ragazza « E' assurdo che ci ritroviamo qui a litigare...Voglio dire,siamo dalla stessa parte ! Sarebbe un inutile spreco di energie...E non voglio farti del male ...» si rivolse a Natasha che si era portata accanto a lui,pronta ad attaccare « Non volermene,ma io sono d'accordo con Morgane. Non è nella mia natura far del male alle persone … nemmeno quando se lo meritano »

« Concordo » si aggregò Steve « Sono un soldato ed un uomo d'onore. Se avete intenzione di emulare l'HYDRA io mi chiamo fuori . Clint?» chiese rivolto all'arciere che stava puntando la faretra alla testa della ragazza

« Io sono con Nat» rispose senza esitazione « Stark ?»

« C'è da chiederlo? Io sono con la fata ,ovviamente» guardò la squadra incredula con aria giocosa « Cosa vi aspettavate ? Mai stato per la violenza gratuita...Tra l'altro Pepe non approverebbe e non se ne parla di deluderla...Che c'è ?» chiese quando la Romanov sbuffò« Ero solo curioso di vedere di che cosa era capace ...Mi piace...Tu mi piaci»

Morgane parve rilassarsi quasi del tutto« Avete rischiato una guerra contro gli X-Men» fece sapere « E non sono ancora sicura che sia stata scongiurata» aggiunse rivolta a Nat

La vedova nera scambiò un cenno appena percettibile con Clint prima di lanciarle uno sguardo severo « Non nascondo che la cosa non mi fa piacere...ma siamo una squadra e la maggioranza vince. ..» Morgane sorrise di sollievo « Ma è una responsabilità tua e se dovesse fare qualcosa contro uno di noi gli faccio saltare le cervella »

« Non ascoltarla » disse Tony « Sembra una dura,ma sotto sotto è una tenerona »

« Vaffanculo Stark»

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


Era scesa nel seminterrato con un vassoio di cibo da portare al prigioniero. Lo SHIELD le aveva fatto avere tutte le sue cose ed ora indossava un paio di jeans a vita bassa piuttosto aderenti ed un top che lasciava scoperta una bella fetta di addome. Al suo ombelico risaltava un brillante a forma di stella .
Era piuttosto orgogliosa del proprio fisico ma era ben lungi dal vantarsene,dato che l' avatar non dovrebbe essere così legato alle cose terrene.
Il cibo che portava in consegna lo aveva preparato personalmente. Era contraria ai cibi pronti ,per principio ,ed inoltre preparare per sé e per gli altri le dava un immenso piacere. Ma forse Loki non avrebbe apprezzato.
Che ne sapeva lei di quello a cui era abituato?
Si trovò davanti ad una porta blindata , digitò il codice sul pannello ed attese la sua apertura.
Fu quasi accecata dall'interno eccessivamente immacolato e dovette attendere per adattare la vista. Lo individuò seduto a terra. Portava una sorta di...museruola? Tony l'aveva progettata per impedirgli di usare la sua lingua d'argento contro di loro,ma non poteva portarla per sempre,specie considerato la decisione intrapresa.

«Ehi!Ci si rivede!»

Loki la osservò con interesse. Non era abituato a gioielli in certe parti del corpo ed in un qualche modo a lui sconosciuto lo trovò stimolante .

«Ti ho portato qualcosa da mangiare...Ben diverso da quello a cui sarai abituato,ma temo che se non vorrai morire di fame dovrai adattarti...Non ci ho aggiunto nessuna sostanza strana,anche se Tony lo avrebbe tanto desiderato» sorrise al pensiero dei capricci dell'uomo e Loki rimase colpito dal fatto che le illuminava il viso.

Come poteva essere così naturale e tranquilla in sua presenza?

Morgane si fermò un attimo per capire meglio come affrontare la situazione : le catene che gli chiudevano i polsi erano fissate alla parete che Tony aveva potenziato per bloccare la magia e le illusioni di Loki . Appoggiò il vassoio su una mensola che fuoriuscì opportunamente dal muro e gli si inginocchiò di fronte.

«Dammi la mano destra» lui alzò un sopracciglio ma fece come richiesto. Lo agguantò appena sotto il gomito e vi chiuse intorno la propria mano . La sua pelle era sorprendentemente fresca...Lo guardò
« Il colore dei tuoi occhi è molto bello» rivelò serenamente,poi con rapidità gli sfilò la catena e gli agganciò un bracciale. Ripetè l'operazione anche per l'altro braccio. «Ora ti rimuovo la ...che cavolo ne so. La museruola? Jarvis,ti dispiace procedere ?»

« Sarà fatto signorina Morgane»

Si sentì uno scatto e Morgane tirò delicatamente la maschera dal viso. Il bastardo stava sorridendo

«Non credere di potermi manipolare tanto facilmente»lo prevenì« I bracciali di cui ti ho appena dotato tengono a bada il tuo potere...Anche perché tuo padre ne ha messo del suo »

«Io non ho un padre» sputò. Ma la voce uscì esile,dopo il silenzio forzato

« Lo so» disse con noncuranza,poi gli diede le spalle e lo invitò a pranzare .

Se ne stava seduto lì,con gli occhi a terra ,indeciso se deriderla per il fatto che non lo temeva o aggredirla per la sfrontatezza con cui gli parlava ...Ma questo non avrebbe portato a nulla. Non ora perlomeno. Alzò lo sguardo verso la donna che con assoluta noncuranza gli voltava le spalle e rimase a bocca aperta dalla visione della sua schiena : un angelo nasceva da sotto i pantaloni e dispiegava le proprie ali verso i fianchi. Era così che si abbellivano le donne midgariane?

«Quindi tu sei l'avatar» sentenziò distogliendo lo sguardo e avvicinandosi un po' anchilosato alla tavola. Ora era apparsa anche una sedia

«Oh finalmente qualcuno un po' erudito» sorrise.«Lo sono,sì. Ne sei sorpreso?»

«Rimani sempre una ridicola ragazza midgariana» pensava di offenderla,ma lei rise apertamente

«Presumo di essere un po' ridicola per i tuoi standard,ma in realtà sono solo una donna con doni particolari...»

Rimasero in silenzio per un lungo tempo,mentre Loki decideva se accettare o meno il cibo offertogli. Era innegabile che avesse molto appetito e finì col cedere...Quello che iniziò come un pasto a denti alti diventò presto una delizia da assaporare con lentezza. Anche il vino era apprezzabile,considerato che era abituato a quello di Asgard...Abituato...era passato troppo tempo dall'ultima volta che lo aveva degustato e a malapena ne serbava il ricordo...

«So cosa hai in mente» esordì dopo aver ingoiato l'ultimo sorso«ma temo che dovrò deluderti...»

La ragazza non sembrò affatto sorpresa. Loki era tutto tranne che stupido,e a dirla tutta non ci voleva un genio per fare 2 + 2...

«Nessuna delusione. Sei fin troppo prevedibile,in effetti ...D'altro canto mi chiedo quale alternativa tu possa avere...O su Asgard per la giusta punizione,oppure al fianco dei Vendicatori per un nemico comune»

«I miei nemici sono su Asgard.» sputò velenoso«Thor è mio nemico :VIVO PER DISTRUGGERE LUI ,ODINO E TUTTI COLORO CHE MI HANNO PRIVATO DI CIO' CHE E'MIO DI DIRITTO !» urlò

Ok ...ora l'aveva spaventata,con quella mascella serrata e gli occhi spiritati

«Saresti stato un buon re?»chiese però pacatamente.

La domanda lo sorprese. Come faceva a restare ancora così padrona di sé?Cosa gliene importava di come sarebbe stato?

«Avrei imposto la pace...»

«Pace imposta eh?...Interessante...ma insensato...Se la imponi con la tirannia che razza di pace è??...No...non rispondermi ,non ho voglia di sentire i tuoi vaneggiamenti»

Gli stava facendo saltare i nervi. Gli aveva fatto la domanda per ridicolizzarlo!Si alzò di scatto per afferrarla alla gola :poteri o no era comunque molto più forte di lei. Non si aspettò quindi di essere repentinamente scaraventato a terra dalla forza del pavimento che si era letteralmente sollevato e spostato.

«Calma fata» era Tony . Ovviamente erano sotto osservazione « Non vorrei dover pagare i danni allo SCHIELD»

«Stai tranquillo Tony. Poi rimetto tutto come prima»

«Tu non potresti fare questo. Questa non è terra» protestò Loki

«Non te l'ho detto?» Puntò verso di lui ora malamente disteso a terra, tenendo i pugni chiusi e gli occhi a fessura «Ho sangue mutante e posso manipolare tutto quello che anche abbia una minima parte di elemento naturale...Io non solo domino...Io SONO l'elemento !»

Così dicendo gli girò le spalle e chiuse la porta dietro di sé.

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Capitolo 5
*** Capitolo 5 ***


Lo lasciarono nella sua prigione a lungo,provando a fargli visita a turno per vedere se qualcuno sarebbe stato in grado di scalfire la sua ritrosia.
Ciò che ottennero fu solo di essere derisi a turno,per i vani tentativi e per gli stupidi progetti che gli avevano prospettato . Tony si divertiva un mondo a stuzzicarlo,ma del resto era nella sua natura far saltare i nervi alle persone. In realtà Loki lo innervosiva,anche se non lo avrebbe mai ammesso con il resto della squadra.
Fu deluso di non vedere Thor: moriva dalla curiosità di sapere quali nuovi desideri di redenzione nutrisse nei suoi confronti...a quanto pareva era rientrato ad Asgard su ordine di Odino.

Un altro che non si presentò fu Banner,per paura di essere manipolato e di causare guai. Paura irrazionale,visto che i suoi poteri erano frenati. Solo che da quella boccaccia uscivano ancora un sacco di cose fastidiose e lui preferiva evitarle.

Clint giocò a spaventarlo prendendolo di mira con al propria faretra. Uno...Due...Tre frecce in sequenza lo sfiorarono andando a conficcarsi nel muro. Loki rimase impassibile sempre con quel ghigno stampato sulla faccia.

In realtà dentro ribolliva. Prese a trafficare febbrilmente con i bracciali che aveva ai polsi nell'inutile e decisamente autolesionistico tentativo di liberarsene. Se ci fosse riuscito gliel' avrebbe fatta pagar cara a tutti quanti. Sfogò la propria frustrazione contro il muro prendendolo a pugni.

«Ehi!» si girò di scatto. Non si era accorto che Morgane era entrata nella stanza. Era proprio caduto in basso...

«Sei venuta ad ammirare il mostro ?» ironizzò

Si avvicinò a lui con noncuranza, nelle mani una scatola non ben identificata. Finora era l'unica a non temerlo affatto.

«Mmmm...fammi indovinare:il mostro saresti tu?»

«Non mi sembra che eccelli in intelletto per essere l'avatar» la derise sempre con quel ghigno

«Simpatico come il mal di pancia!...Veramente io vedo uno stronzo di proporzioni colossali»

L'espressione di Loki si indurì ed il ghigno si fece più ampio. Voleva spaventarla

« Oh!Ma io sono realmente un mostro,non lo sai?»

«A dire il vero sì » lo sorprese. Evidentemente quella boccaccia di Thor aveva spiattellato tutto

« Non vedi come sono spaventata?...Dentro sono tutta un brivido »

lo stava deridendo apertamente.

Lo prese per mano nonostante la sua reticenza e lo sbattè sulla sedia con un colpo di vento. Scoprì che la scatola che portava serviva per medicare le ferite che si era procurato. Tastò una ad una le dita per verificare che non fossero rotte. Loki dovette cedere al suo tocco,ma non fece nulla per nascondere il suo ribrezzo.

«Siccome ti ritieni un animale,ormai che ci sono darei un'occhiata ai denti» Loki rimase perplesso. Non capiva

« Scusa,la qualità di un cavallo si capisce dai denti...»

Continuava a deriderlo! Avrebbe voluto afferrarla per il collo, quando lei lo sorprese pulendogli il viso dagli schizzi di sangue che non sapeva di avere. Una mano appoggiata sotto il mento e l'altra a strofinare con delicatezza sulla guancia e poi sopra lo zigomo sinistro. Notò che aveva gli occhi nocciola

«Ecco fatto mio signore» lo canzonò« Adesso che sei presentabile posso avere l'onore di scortarti in passeggiata?»

Questo non se l'aspettava.

Solo quando fu all' aperto Loki si rese conto di quanto ne avesse avuto bisogno. Non diede la soddisfazione di inspirare a pieni polmoni,ma intimamente fu come se lo avesse fatto. Morgane lo scortò attraverso il bosco ricordandogli di tanto in tanto che il perimetro era sorvegliato e che lei non si sarebbe lasciata sopraffare né manipolare. Aveva portato con sé un cesto con l'intenzione di consumare il pasto all'aperto.

Loki venne a sapere che il resto del gruppo non c'era. A quanto pareva Stark stava lavorando ad un progetto segretissimo insieme a Banner e per quanto riguardava gli altri...chi diavolo se ne importava. Un sacco di chiacchiere inutili per cui aveva smesso di ascoltarla da un bel po'. Raggiunsero la fine della boscaglia dove si apriva un lago.

« Ti va di vedere con chi hai a che fare ?» chiese Morgane mentre si sedeva a terra

Loki si mise più distante. Non avrebbe mai accettato di stare vicino ad un essere inferiore .
Alzò le spalle con fare disinteressato ed attese che succedesse qualcosa. Con un semplice gesto della mano tutta la massa d'acqua del lago si sollevò rimanendo compatta e ricca di vita come se fosse nel suo letto. Morgane giocò a modellarla e a farla correre da un lato all'altro del paesaggio...

« Un bel gioco di prestigio,non c'è che dire» disse Loki con fare sprezzante « Facci saltare anche i pesci e puoi iniziare uno spettacolo»

« Mi piacerebbe...ma preferirei vedere quanto resisteresti senza respirare se decidessi di giocare con te...» gli sorrise e non c'era cattiveria o odio,solo la consapevolezza di essere il più forte.« Il dominio dell'aria e della terra li hai già visti...quello del fuoco lo eviterei visto l'ambiente che ci circonda...»

Morgane iniziò a preparare il loro pasto mentre Loki rimaneva in disparte a rimuginare sulle proprie sconfitte,l'ultima davanti a lui a dimostrazione di non essere più nemmeno in grado di zittire una inutile donna. Da quando era venuta a prenderlo non aveva smesso di blaterare e di rispondere a tono ad ogni sua male-lingua. Strinse la bocca con nervosismo.

«Vieni qui Loki » lo invitò « Giuro che non ho nessuna brutta malattia e che non intendo toccarti a meno che non sia necessario .» Gli sorrise sincera porgendogli un piatto pieno di pietanze

«Ci deve essere un errore » Disse Loki afferrando il piatto « Io non mangio come Thor »

« E si vede,santo cielo!» Loki la guardò interrogativo « Sei troppo magro e dovresti mettere su un po' di ciccia...» poi affrontò il proprio pasto e non disse più nulla.

Donna strana.

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Capitolo 6
*** Capitolo 6 ***


Da quel giorno la prigionia di Loki era ufficialmente finita . Morgane era diventata la sua guardia del corpo da quando si svegliava a quando andava a dormire .
Aveva imparato ad essere un po' meno invadente,riconoscendo i segnali che Loki emanava quando voleva restare da solo. Non le piacevano quei segnali perchè contrariamente a tutti gli altri che vi vedevano arroganza ed odio,Morgane vi leggeva solitudine e sofferenza. Un po' come Thor. Solo che lui era un uomo,anche un pochino stupido . Quando provava a parlargli in quei momenti non capiva che andava a peggiorare la situazione.
Tonto.

Una sera come tante altre iniziò un battibecco fra Tony e Loki che finì con Ironmen che teneva Loki per il collo, mentre Natasha lasciava la stanza annoiata,seguita a ruota da Clint e Bruce.
L'equilibrato Steve cercava di separarli aiutato da Thor .

Morgane aveva assistito a tutta la scena mentre preparava la cena,un'abitudine consolidata,visto che era l'unica a sapersela cavare bene fra i fornelli. Sospirò rassegnata : come al solito Loki bramava l'autodistruzione .

Aspettò che quest'ultimo lasciasse la stanza ed attese la fine della cena per andarlo a cercare .

Aveva scoperto che una delle poche cose,se non l'unica ,che amava fare era leggere e quindi andò a passo sicuro nella stanza polifunzionale dove c'era anche una fornitissima biblioteca. Lo trovò affondato nella poltrona,nervosamente appoggiato con la testa a guardare il soffitto,le dita a tamburellare

« Se continui così finirai col farti uccidere» gli sussurrò piano

«E anche se fosse?Un mostro in meno di cui preoccuparvi. Risolverei in un lampo anche il problema con Thanos»

«Mmmm...non mi sembri il tipo da suicidio...sei troppo...Loki» L'espressione lo fece sorridere interiormente. «Hai fame?» Appoggiò il vassoio sul basso tavolo di fronte la poltrona ed iniziò a preparare« Giuro che se non mangi ti lego e ti imbocco personalmente» Sapeva che dopo un confronto con i vendicatori spesso saltava il pasto,quindi si preparò a fare quanto minacciato.

«No mamma,non serve,mangio da solo!» alzò le mani in segno di resa

«Bravo il mio ragazzo,mangia tutto che diventi grande e forte» e così dicendo gli mostrò i muscoli. Scoppiarono a ridere entrambi .

Morgane non si rese conto di quanto Loki ne rimase colpito.

« A breve ce ne andremo da qui,grazie al cielo. Sono stanca dell'isolamento forzato. Senza offesa Loki,ma ho bisogno di frequentare qualcun altro oltre a te. Ho degli interessi da coltivare e qui...che palle. Non posso fare niente»

«Strano,perchè mi risulta che tu venga spesso in questa stanza quando tutti dormono. Nascondi qualcosa alla tua squadra?» chiese malizioso

«Shhh Loki!» gli fece l'occhiolino» Ti informo che il sorvegliato saresti tu e non io...Un segreto dici? Non proprio,ma è una cosa mia che non amo condividere con la squadra...E' un hobby che mi fa stare bene ,che non c'entra nulla con il salvare il mondo e che mi fa sentire normale» disse mentre gli rubava un acino d'uva dal piatto.« Ma forse il termine normale per te è troppo astratto da capire. Non c'è nulla di normale nella tua vita...Molto interessante ma così stressante» mentre parlava si era sdraiata sul tappeto,i capelli biondi a farle da corona tutt'intorno,con le sfumature rosse come un sole .Era letteralmente ai piedi di Loki« Non hai mai pensato che la tua vita millenaria fosse un gran casino e che sarebbe stato bello qualcosa di più semplice,con una moglie,dei figli...non so a quest'ora saresti bis bis bis bis bis bis nonno...» ora parlava a ruota libera « mamma mia quanto sei vecchio!» sorrise tirandosi in ginocchio ed appoggiando le braccia ai lati della poltrona a scrutare Loki da vicino « Eppure non hai neanche una ruga...Quanti anni potresti avere paragonato a me ?»

«Non ne ho idea...ti rendi conto che ti stai comportando come una ragazzina? Mi risulta che le donne midgariane della tua età dovrebbero dimostrare una maggior maturità . E parlando di figli a quest'ora dovresti averne almeno due».

«Inesatto...al giorno d'oggi le donne sono più emancipate,vogliono conoscere il mondo...Io ho già visitato metà pianeta,ho fatto una decina di lavori più o meno edificanti ,ho affrontato sfide di vario genere...»

«Non è niente rispetto ai mondi che io ho visitato e alle esperienze che ho fatto...Vuoi sapere se ho mai pensato ad avere una vita diversa? Mai...Amo quello che sono,portare lo scompiglio,insinuare il dubbio ...godo nell' alimentare il caos...»

Il sorriso di Morgane fu disarmante. Cosa c'era da sorridere?

«E quante volte hai goduto del sole nascente,o del profumo della neve che cade leggera?Quante volte ti sei sentito bene nell'abbraccio di un amico o di un'amante ?Quante volte ti sei addormentato felice per quello che avevi?»

La realtà era che non ricordava
Guardò Morgane ancora in ginocchio di fronte a lui che giocava con un chicco d'uva
Sul suo viso comparve un ghigno : lui non aveva bisogno di tutto ciò

«Il tuo tempo sta per scadere Loki » disse all'improvviso.« Ora devi scegliere. O collabori o vieni rinchiuso in carcere per l'eternità » la perentorietà della frase lo fece trasalire.

Aveva la bocca lievemente aperta e Morgane vi infilò un chicco d'uva,succhiandosi poi distrattamente il dito con il quale gli aveva toccato le labbra. Trovò il gesto conturbante

«Sono pronto a collaborare»

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Capitolo 7
*** Capitolo 7 ***


La Stark Tower era ormai pronta e non vi era più alcun motivo per cui rimanessero nel rifugio dello SHIELD.
In tutti quei mesi Tony si era prodigato per rimetterla a nuovo specie considerato le strumentazioni che vi conteneva e delle quali aveva assoluto bisogno. Con Bruce aveva lavorato allo scettro di Loki ottenendone un'arma che gli aveva causato non pochi problemi ma che alla fine era andata oltre qualunque aspettativa.
zd Sembrava che ogni componente dei vendicatori avesse una vita propria alla quale fare ritorno con una certa frequenza,fosse solo per ritornare alle proprie radici o per ritrovare un amico. Tutti tranne Morgane che invece era ancorata alla zavorra Loki

« Deo grazia » esultò mentre prendeva l'ascensore che l'avrebbe portata all'attico. Zavorra sempre al seguito ovviamente.

«Buongiorno signorina Morgane. Buongiorno Principe Loki»

«Oh Jarvis che piacere sentirti» tubò Morgane«Sono felice di sapere che stai bene»

Loki storse il naso a tanti convenevoli considerato che erano rivolti ad un'intelligenza artificiale . Si fecero indirizzare alle proprie stanze dove i loro bagagli erano già stati consegnati. Non che Loki avesse qualcosa,in realtà. Solo il proprio abbigliamento. L'assenza di magia lo costringeva a cambiarsi come i comuni mortali e quindi Stark lo aveva munito di un guardaroba tutto suo. Aveva anche cercato di fargli indossare una t-shirt con la scritta«sono un'idiota» che aveva subito provveduto a cestinare.

La collaborazione con i vendicatori era stata necessaria per preservarsi,ma detestava essere caduto così in basso.
Manteneva la sua facciata di sarcasmo ed ironia anche se dentro ribolliva.

Aveva parlato loro dei progetti di Thanos per la conquista della galassia ,della portata dei suoi eserciti e della ricerca delle gemme dell'infinito necessarie per i suoi scopi. A quanto pareva la gemma della mente era attualmente in possesso di un nuovo vendicatore chiamato Visione.

Ovviamente non raccontò del tempo trascorso con il titano pazzo ...aveva ancora una dignità dopotutto.

Fu sorpreso di scoprire che invece di spedirlo ad Asgard per la giusta punizione avessero deciso di tenerlo con loro. Non che lo accettassero di buon grado,ma almeno provavano ad ignorarsi a vicenda... Sembrava che anche lì l'unica persona con la quale dovesse interagire regolarmente fosse Morgane.
Ragazza strana a suo dire. Difficilmente arrabbiata,riusciva a trovare qualcosa di buono in qualunque situazione. Era praticamente impossibile offenderla . O era tremendamente stupida o era una grande stratega...

In prossimità del Natale alla Stark Tower ,che in realtà era stata ribattezzata Avengers Tower, arrivò anche Pepper Potts. In tutta quell'avventura era stata tenuta alla larga da Tony che più di ogni altra cosa desiderava proteggerla . Morgane si stupì del grande amore che le dimostrava dato il suo continuo atteggiamento da play boy. Pensandoci un attimo però realizzò che da quando lo conosceva era stata da lui adulata,ma mai molestata. Oddio,un po' fissato lo era,ma niente che andasse oltre.

Prima che i vendicatori si dividessero per le feste,Pepper aveva organizzato un party . La sala era gremita di gente,in parte appartenenti alle forze dell'ordine,alcuni veterani di guerra,membri dello SHIELD e tutti i vendicatori al completo. In disparte sedeva Loki ,ad assistere più che a partecipare,dato che la maggior parte di loro lo avrebbe impalato sul posto. Si era aggregato per mera curiosità . Beveva distrattamente il suo drink,mentre non poteva evitare di ascoltare le assurdità su Thor,il suo martello e l'essere degni. Sorrise maligno quando scoprì che Visione era in grado di sollevare Mjöllnir. Dopotutto suo fratello non era più l'unico ad essere degno.

Finì in un unico sorso il suo drink e quasi si bloccò a mezz'aria a causa dello spettacolo che Morgane e Visione stavano dando. Le aveva preso le mani fra le sue causando un piccolo tornado circoscritto a loro due,i capelli di lei sollevati dalla forza del vento , gli occhi brillanti ed una freccia appena accennata al centro della fronte.

Nessuno sentì quali informazioni si scambiarono,ma quando la connessione cessò Morgane era senza fiato. Era allarmata e stordita . Corse a sedersi il più lontano possibile dalla folla per evitare di essere subissata di domande. Non avrebbe saputo rispondere. Quello che aveva visto,anzi,intravisto,non era affatto chiaro ma l'aveva colpita nel profondo. C'era un bambino nel suo futuro . Suo? Di qualcun' altro? Trangugiò il primo bicchierino che le venne a portata . Quella sera sarebbe andata a divertirsi o non avrebbe chiuso occhio.

Tornare a New York significava tornare alla vita. Sgusciò via dalla festa brandendo il cellulare come un'arma. Un numero,il tam tam ed il gioco era fatto. Indossava una tuta intera nera con scollo che risaltava il decolté, stivaline nere e borsetta in coordinato. Fuori stava per nevicare ,ma per lei non sarebbe stato un problema.

«Non ti piace la compagnia dei Vendicatori?» Loki la stava ostacolando sulla porta

«Veramente? Persone tanto care ma...non sanno come divertirsi» rispose con leggerezza

«Sono ancora il dio dell'inganno donna e capisco quando qualcuno sta mentendo...»

«Loki sei noioso» indossò il proprio giaccone e salì in ascensore

« Tony a parte, siete troppo formali,e così incartapecoriti...Ma hai visto che ci sono anche dei vecchi??? Ah giusto! Tu sei uno di quelli...Ciao ciao Loki» agitò la mano mentre le porte si chiudevano.

Il bello dei tam tam era che in poco tempo potevano riunirsi tutte le persone che contavano. Era un metodo che lei ed i suoi amici usavano da diverso tempo. Anche se la missione l'aveva allontanata da loro, quando ritornò era come se non si fosse mai allontanata.

Succedeva una volta al mese,qualche volta due. Ballavano. Non ballo libero,coreografie,per dare spettacolo e per divertirsi. Per provare si trovavano a piccoli gruppi settimanalmente. Non aveva mai detto a nessuno dove scappava,ma era certa che tutti si fossero accorti della sua assenza. Soprattutto Loki che l'aveva avuta addosso per mesi in maniera assidua. Stranamente se lo trovava davanti ogni volta che rincasava. Aveva anche il sospetto che cercasse di capire dove era stata annusando gli odori che si portava appresso ...

Santa pazienza peggio dei bambini

Uno degli organizzatori si chiamava Jeremy, un ragazzo allampanato,un po' strambo ma con un grande senso del ritmo. Non lo conosceva molto bene,dato che era entrato in sostituzione di George che aveva abbandonato causa matrimonio e paternità. Si trovarono in un vecchio magazzino abbandonato ,infreddoliti ma pronti a scaldarsi a suon di musica.Tema della serata :danza del ventre, sulla musica di Shakira ,ma un po' elaborato,visto che dovevano entrarci anche i maschietti.

Si rammaricò che Jeremy fosse il suo cavaliere,perchè aveva la brutta abitudine di allungare le mani . Ciononostante riuscì ugualmente a divertirsi ballando fino allo sfinimento.

Ora che erano alla Avengers Tower il controllo di Loki era passato nelle mani di Jarvis che sapeva anche quante volte tirava lo sciacquone,così Morgane si trovava più libera.

Più libera non equivaleva a dire meno utile : era parte degli Avengers ma con in più una vita propria

Non sapeva nemmeno lui perchè avesse iniziato a spiarla.
Dapprincipio fu per noia , poi per curiosità e fastidio . Si portava addosso l'odore di altri uomini e la cosa lo rendeva irrazionalmente nervoso. Le sue fughe non erano passate inosservate nemmeno al resto del gruppo ,ma sembrava che preferissero non farle domande,anche se Tony dopo le prime scappatelle l'aveva munita di un braccialetto localizzatore. Chi lo sapeva in cosa avrebbe potuto imbattersi...

Quella volta rincasò alle 5 del mattino,canticchiando ancora. Era anche un po' alticcia ,ma il semprepresente Jarvis l'aveva ben indirizzata. Nella confusione del rientro e ottenebrata dall'alcol aveva lasciato la giacca al magazzino prendendo al suo posto un velo colorato. Quando Jarvis le fece notare che non era adeguatamente vestita per il tempo che faceva fuori, iniziò a sbellicarsi dalle risate...Ora si spiegava perchè avesse tanto freddo !!!

«Che diavolo combini?» la apostrofò un Loki impettito nonostante l'orario e l'abbigliamento da notte. Sembrava non avesse dormito affatto

« Buongiorno mio signore» provò a fare un inchino ma inciampò malamente contro il muro. Tornò a ridere sguaiatamente

« Non sei un bello spettacolo,lo sapevi?» sempre pronto a criticare il principe

«Avresti dovuto vedermi con questo...» si mise intorno il velo«e con questo bel girovita...Oh guarda,non mi ricordavo di averlo ancora indosso...»tornò a ridere,ma si bloccò sotto lo sguardo di disapprovazione di Loki

«Shhh» fece mettendosi un dito sulla bocca «è solo per te...» ed iniziò a dimenare il bacino ed il ventre in modo fluido e sinuoso ma appena provò a girarsi sul posto perse l'equilibrio cadendogli rovinosamente addosso.

«Temo di essere un po' ubriaca...»

«Ma davvero?...» la prese saldamente alla vita e se la caricò sulle spalle

«Wow Loki cosa ci faccio quassù?» rise « Non ti credevo così forte ! E che buon odore hai !»

La situazione poteva essere esilarante se non andava contro tutti i principi di Loki :se qualcuno lo avesse visto...già immaginava le battutacce di Stark. Scaricò Morgane malamente dalle spalle posizionandola davanti alla propria camera

« Dovresti essere capace di entrare e finirla di disturbare chi vuol dormire » nonostante i tentativi di allontanarla lei continuava a restargli appoggiata con la testa sulla spalla.

«Questo odore è fenomenale...sai di cuoio e pelle e libri ...» inalò avidamente« ...l'odore dei secoli? Avrei detto che avresti dovuto puzzare di muffa...»

«Tu invece puzzi di alcol...Cos'era quello?»

«Cosa?»

«Quello che mi hai mostrato»

«Un segreto...ti è piaciuto?» continuava ad inalarlo ,come a sniffare droga

«Non saprei...non mi hai mostrato molto» si mosse stranamente a disagio. Non era da lui reagire così ad una donna

Morgane si allontanò appena da Loki,i nasi quasi a sfiorarsi.

«Un giorno... lo farò solo per te» c'era stupore e incertezza negli occhi del dio «Jarvis,cancella da quando sono arrivata ad ora ,è un ordine»in un attimo di lucidità Morgane aveva pensato a Tony che godeva della scena «Mi piacerebbe non essere svegliata prima di mezzogiorno...»

«Il signor Stark non approverà ma farò come richiesto signorina»

Sorrise a Loki ed entrò in camera.

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Capitolo 8
*** Capitolo 8 ***


Dato che la notte brava le aveva procurato un buon mal di testa prese la decisione di moderare il consumo di alcol nelle uscite successive. Tanto più che sembrava che Loki godesse a parlarle a voce troppo alta quando la sapeva in quello stato.

Tony ironizzò molto sulla sua incapacità di reggere una sbornia...Maledizione. Fortuna che c'era Pepper che sembrava avere una certa esperienza su come far passare le sbornie altrui.

Sbornia a parte ,la vita alla Avengers Tower era alquanto interessante,ma tuttavia monotona. Allenamenti . Principalmente nel corpo a corpo con Natasha ,disciplina in cui era carente. Il vantaggio dell'essere un dominatore era che le mani ed i piedi servivano ad altri scopi che non a picchiare direttamente. Ma Nat era convinta che una dura disciplina non potesse farle che bene. Tant'è...se avesse potuto scegliere avrebbe preferito fare shopping,ma sembrava che ovunque andasse e qualunque cosa facesse il far compere non rientrasse quasi mai fra i suoi doveri...Maledizione due volte.

Poi aveva preso a stressare Loki perchè la erudisse un po'. Aveva lasciato la X Mansion troppo presto,per inseguire Logan attraverso il mondo. Era riuscita a diplomarsi frequentando a singhiozzo ed era consapevole di non avere una grande cultura. Lavoretti 100 scuola zero. I suoi genitori non erano stati particolarmente felici delle sue scelte...e col senno di poi avevano avuto ragione. Uno a zero per i genitori.

Inutile dire che non trovò facilmente il favore di Loki. Dovette far leva sul suo smisurato ego ottenendo un insegnante meschino che godeva a sottolineare quanto Morgane fosse piccola,insignificante ed ignorante . Ovviamente Bruce avrebbe potuto farle da mentore,risparmiandole un sacco di umiliazioni,ma dare a Loki uno scopo era fondamentale per poterlo avvicinare e manipolare.
Termine di Tony,non suo.
Morgane non manipolava. Era troppo diretta,incapace di nascondere i sentimenti. Troppo pura ,come amava definirla Thor. L'ideale insomma per agganciare Loki.

Un sabato pomeriggio dopo essere stata ulteriormente derisa per la sua semplicità mentale ,per così dire ,si distese a terra esasperata ,gettando all'aria tutti i suoi appunti. Loki godeva a rendere le cose più difficili di quello che erano !

« Come al solito sei stato bravissimo» esordì Morgane «Paziente,preciso,chiaro...di questo passo il mio cervello andrà a ritroso,rifiutandosi di imparare qualunque cosa e dimenticando il poco che sa...per non correre rischi...»

«Ti avevo avvertita che pretendo molto » rispose acido « E comunque credo che il tuo cervello sia proprio refrattario a tutto»

«Se tu avessi ancora la tua magia potresti aprirmi la mente» disse , per niente toccata dalle parole di Lok i«So che era una tua abilità...svuotare le menti farcendole con qualcos'altro»

«Non c'è nessuna magia da fare...la tua mente è già vuota»

Gli mostrò la lingua ,per niente intimorita.«Guarda che sono diventata brava nel corpo a corpo. Se mi insulti ancora potrei picchiarti» gli lanciò un avvertimento malizioso alzandosi di scatto ,le gambe tese e la schiena inarcata per darsi lo slancio. Arrivò ad un passo da lui.« Ma siccome poi dovrei curare le tue ferite e ho un appuntamento,penso che ti lascerò andare» disse puntandogli il dito sul torace.

Le prese la mano in una morsa . Non faceva male ma il gesto la fece sussultare.

« Immagino che solo un bradipo potrebbe uscire con te» disse con disprezzo mentre la strattonava. Un lampo aveva attraversato i suoi occhi.

«Mmm...» Morgane riprese a fatica la propria mano e la massaggiò« Uno solo?A dire il vero molti bradipi escono con la sottoscritta...E non tutto ciò che è lento è disprezzabile » aggiunse ,facendogli l'occhiolino e lasciandolo interdetto.

L'idea di Morgane era quella di cenare ed accomiatarsi senza troppe spiegazioni come era sua abitudine . Grande fu invece la delusione quando al momento di lasciare trovò un intoppo.
Steve era mancato da un po' e al suo rientro non aveva portato buone notizie. C'erano stati dei movimenti strani nei dintorni di Boston,e un noto criminale ci aveva lasciato la pelle. Nulla di rilevante se non fosse stato un informatore dell' HYDRA .

«Uno in meno» brindò Tony alzando il bicchiere

«Purtroppo non c'è nulla per cui brindare» lo corresse Steve meritandosi l'attenzione di Clint e Bruce intenti ad una partita di scacchi

« L'informatore era un infiltrato dello SHIELD»

Questo cambiava tutto...

Tante implicazioni...

Probabili guai in arrivo...

«Beh...io sto uscendo...» si intrufolò Morgane.

«Dove vai?» la aggredì Natasha sotto gli sguardi interessati degli altri. Perfino Loki che era lì solo di passaggio si era fermato

« Nessuno di noi ti ha mai chiesto nulla,ma far parte di questa squadra significa avere dei doveri... Cosa fai? Con chi ti incontri?Sono persone sicure?»

«Sì fata,illuminaci...»

Morgane tirò un grosso sospiro«Quello che faccio lo facevo anche prima di conoscervi e con le stesse persone»

più o meno,visto che al gruppo si aggiungeva sempre qualche nuovo arrivato

«Forse non l'avete notato ma a parte Pepper io qui sono l'unica persona normale...Nessuno sa chi sono e cosa faccio...Potrei passare tranquillamente per la donna delle pulizie o ...per la tata ,se qualcuno di voi avesse dei figli»

«Vuoi dire che in tutti questi anni non sei mai uscita allo scoperto?» si stupì Clint

«Mai una volta. Wolverine usciva allo scoperto,io lavoravo nell'ombra...Come fai ad attribuire un terremoto ad una persona?» li interrogò.

«O un'inondazione o una tromba d'aria » finì per lei Tony «Obiezione,l'incendio sì»

«Ricapitolando»aggiunse Morgane senza dargli bado « Non ho nessun potere,ma in realtà posso difendermi,e non possiedo nulla per cui valga la pena tenermi anche in minima considerazione...A mio avviso Pepper è molto più esposta di me»

«Va bene...»la congedò Tony « ma stai in guardia...Sono tempi bui»

«Lo so ma non ho paura. Comunque se vi fa sentire meglio vado in un posto sicuro con persone sicure» aggiunse Morgane

«Walverine»la bloccò Natasha «Lo conosci veramente?» attese un cenno di assenso

« E' vero quello che si dice?...che è immortale ?»

«Attento Loki» sorrise Morgane attirando l'attenzione del dio appoggiato allo stipite della porta «Questa notizia è per te. Walverine è l'unico vero immortale che io conosca...»

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Capitolo 9
*** Capitolo 9 ***


Dopo il tentativo di invasione extra terrestre l'HYDRA aveva preso a sorvegliare la Stark Tower ,con lo scopo di trovare un anello debole all'interno della catena dei vendicatori . Obbiettivo : lo scettro di Loki che Stark aveva loro indebitamente sottratto e del quale avevano completamente perso le tracce.

Le alte sfere avevano un quadro ben preciso del team e delle persone che attorniavano Stark,conoscendo nel dettaglio ogni abilità ed ogni specificità del singolo. Pepper Potts era l'unica a non aver niente a che fare col gruppo,ma la protezione assidua di cui godeva la rendeva praticamente inattaccabile.

Poi c'era Loki,individuo interessante,dalle grandi potenzialità .

Non riuscirono invece a capire il ruolo di una donna che viveva sotto lo stesso tetto di Stark e che entrava ed usciva dalla torre a proprio piacimento. Presero a pedinarla.

Non aveva scorte.

In due mesi di appostamenti avevano delineato il suo profilo . Il fatto che fosse in costante contatto telefonico con la X-Mansion poteva significare solo una cosa : lavorava per Charles Xavier e quindi con gli Avengers .

Era lei l'anello debole .

La donna oltre a non possedere alcuna dote evidente,era alquanto abitudinaria,cosa che facilitò la sua cattura.
Il ragazzo con cui Morgane si incontrava aveva la brutta abitudine di scommettere alla corse : le rare volte in cui vinceva non compensavano affatto le frequenti perdite ,ragion per cui quando gli venne proposto di veder cancellati i propri debiti in cambio di un favore,accettò senza remore .

Non era mai stato un tipo da scrupoli,specie davanti al dio denaro.

Quel sabato sera si trovarono nel solito magazzino abbandonato. Avevano lavorato ad un tango di gruppo,molto scenografico e sensuale. Erano esaltati ,pronti a dare il meglio di sé. Provarono ripetute volte i primi passi per capire come distribuire gli spazi all'interno del capannone. Provare a piccoli gruppi non era la stessa cosa che provare in una cinquantina di persone:non bisognava urtarsi. In più c'era anche più pubblico del solito.

«Morgane !» la accolseJeremy « Sei uno schianto !»

Indossava decisamente un vestito mozzafiato. Scalpitava,bramosa di cominciare : neanche fosse stata alla scala !

Studiò l'ambiente circostante e la folla che era accorsa al suono del tam tam. Dopo la chiacchiera di quella sera glielo doveva a Tony. Non vide niente di strano,forse qualche persona un po' avanti con l'età,ma non era raro che ci fosse qualche appassionato a seguirli. Alzò le spalle tranquilla e si buttò nella mischia.

Morgane diede il massimo di sé,calandosi perfettamente nel tango e dimenticandosi di ogni cosa intorno a parte la musica ed il proprio corpo...Quando la musica finì esultò letteralmente abbracciando i compagni intorno . Partecipò ad altre tre esibizioni e poi decise che la serata si sarebbe conclusa lì, giusto per tranquillizzare gli Avengers.

« Morgane,aspetta,dove vai?» era Jeremy

« Per oggi lascio,sono molto stanca » mentì

«Allora ti chiamo un taxi» ne bloccò uno proprio fuori dall'edificio e le aprì la portiera « Mi dispiace» aggiunse

Stava per chiedergli cosa intendesse,ma sentì un bruciore intenso attraversarle il collo. Riuscì a malapena a capire di avere un ago conficcato .

Poi fu il buio.

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Capitolo 10
*** Capitolo 10 ***


Dove sono?...Cosa sta succedendo?

Era intorpidita e aveva la gola riarsa. L'ultima cosa che ricordava era Jeremy che si scusava con lei per qualcosa...Provò a toccarsi la testa ma scoprì di non esserne capace. Aprì gli occhi ma non vide nulla. Non qualcosa nell'oscurità, ma proprio il nero assoluto,quello senza forma, cupo e opprimente.

Sto sognando...
Provò ancora a raggiungere la propria testa ma si rese conto di essere bloccata : le braccia e le gambe lontane ,non raggiungibili in nessun modo.
Il cuore cominciò a martellarle nel petto ...Era morta? Stava morendo? Perchè non poteva vedere o sentire nulla ?

Oddio!L'avevano sepolta viva!

Morgane urlò.
____ ◊ ____
 
Erano passate 24 ore e di Morgane avevano perso le tracce. Il bracciale era temporaneamente irraggiungibile

«Allora Jarvis,dacci le ultime coordinate della fata»

Erano tutti riuniti nel laboratorio,intorno alla consolle di lavoro di Stark. Natasha camminava avanti e indietro,mentre Bruce aiutava Tony a potenziare il segnale del satellite. A quanto pareva c'era una spiacevole interferenza che ostacolava i loro sforzi. Steve ,Thor e Clint erano appoggiati nervosamente al bancone mentre Loki sembrava come sempre l'unico a non essere per niente turbato.

«Temo ci siano dei problemi con i collegamenti,Signore »

«Avanti Jarvis! Datti da fare !»

«Ho un filmato,Signore,preso da you tube...riprende la signorina Morgane poco prima della scomparsa del segnale»

«Presto,mandalo in onda sul maxi schermo...Signori,si va al cinema» E così dicendo indicò il maxi pannello sceso dal soffitto .
Erano pronti a tutto,ma la sorpresa fu notevole

«Quella è Morgane???»

Non c'era alcun dubbio : era proprio lei.
Indossava un abito verde con scollatura a V ,che aveva un' increspatura sul fianco destro trattenuta da una maglia di strass. L'abito aveva un profondo spacco e le arrivava sotto il ginocchio ; i capelli erano raccolti in uno chignon e ai piedi portava un paio di scarpe da ballo argentate.

«Hai capito la signorina...»

Nessuno commentò mentre il filmato scorreva e nessuno si accorse che Loki si era fatto più vicino e più attento.

Era un tango di gruppo...una vera e propria coreografia,ballata all'unisono da affiatate coppie di ragazzi e ragazze. Le donne avevano un portamento regale ed ogni loro movimento sprigionava sensualità...Carezze rubate,tocchi lascivi ...tutto era concesso in questo ballo

«Parola mia non ho mai visto niente di simile» proruppe uno stupito Steve«Non so perchè ma non riesco a smettere di guardare...»

Era vero, riflettè Loki . Ma la verità era che non riusciva a staccare gli occhi da lei. Era un caso che indossasse il suo colore,ma si trovò fugacemente a pensare che il verde le donasse.
Ne ammirò inconsapevolmente la sensualità,bevve della sua figura ogni volta che un passo di danza ne metteva in mostra le curve...La vide dare la schiena al ragazzo che danzava con lei, ondeggiare il bacino come in un corteggiamento e strusciare i propri fianchi contro di lui... Degluì

«Vorrei essere al posto di quel fortunato...» sospirò Tony guadagnandosi un rimprovero da Steve

Poi il ballo cambiò repentinamente diventando più rapido e scatenato ma ancora molto sensuale. Morgane sapeva come usare il proprio corpo

«Oh fatela finita!» interruppe Natasha« Sbavate davanti uno spettacolo ben fatto e dimenticate che forse Morgane si trova nei guai!...Jarvis manda avanti...fermo lì»

«Spero che tu abbia trovato qualcosa. Jarvis archivia il filmato che più tardi finisco di studiarlo»

« Adesso te lo dico anche io : sei un depravato . Cosa abbiamo Nat?» chiese Clint

«Niente di buono temo. Riconosco quell'uomo : si chiama Bob ed è un agente dell' HYDRA
____ ◊ ____

Non capiva quanto tempo fosse passato. Le sembrò un'eternità. Stava provando a inspirare ed espirare per riprendere la calma , ma non c'era nulla che l'agevolasse in questo...non riusciva a pensare ed ogni minuto che passava si ritrovava ad iperventilare...

Aiuto, aiuto, aiuto

Calmati e rilassati

calmati e rilassati


Un'intrusione improvvisa la fece sussultare.

Charles?Oddio Charles aiuto,aiutami ti prego!

Calmati e rilassati


Provò a fare come richiesto,ma faticava a concentrarsi

Ascoltami bene : non stai morendo.
Ti stanno dando aria, non utile per te per dominarla ma sufficiente per tenerti in vita.
Ti hanno presa senza conoscere chi sei veramente...e questo può essere un vantaggio

Un vantaggio? Per cosa? Per chi?

Tu sei l'avatar e puoi superare tutto questo,devi solo ritornare alle origini

Mi sembra di impazzire!

Concentrati...togli tutti i pensieri negativi dalla tua testa ,isolati,medita ...
non farti sopraffare dalla paura...
non farli vincere

Charles...

Ricordati chi sei ...
sempre


Fu l'ultima cosa che sentì poi fu di nuovo sola.
____ ◊ ____

Stavano volando a tutta velocità verso una sperduta isola del pacifico.
Dopo diversi tentativi erano finalmente riusciti a riagganciare il segnale di Morgane ,anche se comunque era debole ed intermittente. Pensarono ad un malfunzionamento : forse il bracciale era stato danneggiato. Non avevano dubbi sulla tattica : assalire ,combattere,salvare. Tutto alla massima velocità,come era nel loro stile: il nemico non doveva avere il tempo di organizzare una difesa. L'unico problema era che non sapevano ancora dove esattamente tenessero Morgane. E cosa le avessero fatto


nota dell'autore : la scena del tango di gruppo è stata tratta da stup up 3

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Capitolo 11
*** Capitolo 12 ***


Dopo la sua rinascita, Morgane era stata letteralmente viziata da Tony e dalla sua Pepper ,impossibilitata a fare qualunque cosa che la rendesse anche lontanamente autonoma.
Nat era stata molto meno accondiscendente, e l'aveva costretta alla palestra solo 2 settimane dopo essere rientrata alla Avengers Tower.
Gli allenamenti la distruggevano letteralmente ,soprattutto le mancava il respiro e le sue membra non volevano saperne di risponderle in maniera efficiente. Ma era ancora l'avatar e dove non arrivava in fisicità compensava in dominio : Natasha ne usciva fradicia e la pavimentazione dissestata.

Provò anche ariprendere le lezioni con Loki , ma le bastarono pochi minuti per capire che non era in grado di concentrarsi. Così finì semplicemente con lo stare nella stessa stanza con lui, Loki immerso nella lettura di un libro e Morgane ad ascoltare musica con le cuffie .

Avevano raggiunto un silenzioso accordo di convivenza , per cui qualche volta lui commentava una storia particolarmente interessante e lei gli faceva ascoltare un brano che sperava avrebbe potuto piacergli...evento raro,comunque.

Loki dal canto suo si sorprendeva a desiderarne la compagnia ed attendeva con trepidazione il momento in cui lei lo avrebbe raggiunto in biblioteca con una tazza di te o di cioccolata calda.

Un pomeriggio erano come al solito assorti nelle proprie attività,lui seduto comodamente nella grande poltrona con un libro di narrativa posato sulle ginocchia e Morgane a terra,con le gambe incrociate ,le cuffie alle orecchie e le braccia rivolte all'insù come a fare meditazione. Sussultò impercettibilmente quando dalle cuffie uscì un vecchio brano di Shakira...le faceva ricordare quella sera ,quando era rientrata leggermente ubriaca , non poi così male se ne serbava il ricordo nel dettaglio...

Si rese conto che aveva smesso di ballare...aveva lasciato indietro quella fetta della propria vita , troppo concentrata a superare il trauma subito,ma aveva la musica e la danza nel sangue...Dimenticò di non essere sola,fece cadere la maglia a terra,restando in reggiseno di pizzo nero e si fece trascinare dal brano nella traccia,ondeggiando prima da seduta e poi alzandosi sinuosamente e con ritmo,senza perdere un passo. Era dimentica di tutto,felice,mentre muoveva il ventre ed il bacino e completava la danza con armoniosi movimenti delle braccia.

Loki era assorto nella lettura . Alzò gli occhi dal libro leggermente infastidito dal fruscio che aveva iniziato ad importunarlo: che diavolo stava combinando Morgane ? Venne fulminato dallo spettacolo. Si trovò a fissarla ,a non perdere nulla della sua figura,il corpo perfetto esaltato dal ritmo, il seno sodo, il pearcing all'ombelico, l'angelo sulla schiena,il viso estasiato, la bocca rossa piena appena dischiusa,il collo sottile i capelli come onde...sentì un pericoloso movimento nei calzoni...Poi la musica finì e Morgane aprì gli occhi .

I loro sguardi si incrociarono.

«Oddio Loki !» disse Morgane strappandosi le cuffie e portandosi le mani alla bocca « Scusami ! Non avevo intenzione di inscenare un privé!» si stava vergognando a morte,ma perchè? Aveva sempre danzato sotto gli occhi della gente!Ed era anche mezza nuda! Incrociò le braccia nel tentativo di coprirsi.

«Molto bene...hai mantenuto la promessa» disse Loki sogghignando, mentre tornava a guardare le pagine del suo libro, fingendo disinteresse. Non riusciva a concentrarsi,maledizione , avrebbe voluto prenderla lì sul posto,!

Trascorsero due mesi.

Una mattina Morgane si svegliò che fuori era ancora buio. Dopo la sua esperienza le era difficile trovarsi al buio ,specie da sola, e questo la costringeva a lasciare la notturna accesa. Non era quindi un bel dormire,ma sempre meglio che svegliarsi con il panico in gola.
Decise di farsi una doccia e di attendere il sorgere del sole. Oggi sarebbe finalmente riuscita ad evitare le dolci ma asfissianti attenzioni dei quasi coniugi Stark ,preparando da sé la propria colazione. Come prima.
Indossò le proprie cuffie,con l'ultima play list del momento e percorse a piedi nudi il lungo corridoio ,ansiosa di raggiungere la spaziosa cucina. Ripassò mentalmente la ricetta del pan cake ,assaporò i profumi degli ingredienti,giocò con sapienza con la farina e la frusta ed in breve la pastella era pronta. Lasciò riposare l'impasto facendosi trascinare dalla musica nella traccia ...chiuse gli occhi e lasciò che il suo corpo si muovesse sulla scia della musica...

Uscire anche se solo in terrazza ad assaporare un po' di aria fresca lo faceva rinvigorire e lo faceva sentire un po' meno prigioniero. Non lo avevano mai detto apertamente ,ma non potersi muovere senza un baby sitter alle calcagna e non poter usare i propri poteri,lo rendeva a tutti gli effetti un prigioniero.Maledetto Odino,maledetto Thor e maledetti tutti gli Avengers

Aveva capito di non essere più solo quando si accesero le luci della cucina. Spesso bazzicavano da quelle parti in piena notte Stark e la sua compagna ,in cerca di un po' di ristoro dopo un'attività particolarmente intensa ,ma a quelle ore del mattino dormivano della grossa . Non poteva essere la Romanoff ,dato che era più silenziosa di un gatto ; Rogers era allo SHIELD insieme a Banner e Clint era con la sua famiglia da almeno una settimana.
Quindi,non poteva essere che lei .

Guardò verso Morgane che danzava in canotta e pantaloni corti.
Di sicuro non lo aveva visto o non si sarebbe azzardata a ballare di nuovo in modo così sfrenato davanti a lui...e armonioso e sexy...Si costrinse verso l'orizzonte,il vento che gli sferzava i capelli,il sole nascente

«Jarvis, ti risulta che ci sia qualcun' altro, oltre a me,pronto per queste delizie?» chiese Morgane liberando un'orecchio dalla cuffia.

«Il principe Loki è in terrazzo Signorina Donovan»

«Oh! Nientemeno ! Forse avrò il piacere di far colazione con Mr Tenebra!». Aprì le vetrate scorrevoli attirando al sua attenzione « Buongiorno !«sorrise ,senza ricevere risposta . Chiaro.
«Ti conviene entrare prima che il sole ti riduca in cenere« lo schernì.

Scattò bruscamente verso di lei« Non ho chiesto la tua compagnia e sono fin troppo saturo di tutte le vostre sciocchezze midgariane» sputò.

Era diventato raro che la aggredisse ,ma vederla così lo aveva maldisposto

«Oook! Scuusami ! Volevo solo invitarti a fare colazione con me!»

Normalmente non avrebbe accettato . Preferiva mangiare nella propria stanza,ma aveva praticamente trascorso la notte in bianco e non avrebbe resistito fino all'arrivo di Pepper. Ecco, dopo Morgane la signora Potts era l'unica che effettivamente riuscisse a tollerare: sempre gentile,mai invadente,gli portava il cibo in biblioteca nonostante le proteste di Stark...
Si fece strada fino al bancone della cucina ed attese in silenzio che Morgane cucinasse il pan cake.
Non aveva mai assistito alla preparazione del cibo per cui rimase sorpreso di quanta abilità servisse per preparare più cose contemporaneamente senza rovinarle.

«Ecco qua» disse Morgane facendogli scivolare una perfetta ruota di pasta nel piatto«Il signore preferisce sciroppo d'acero o vuole provare la mia composta di frutta,appena preparata ?»

Loki scelse la frutta,disprezzando l'eccessiva dolcezza dello sciroppo .

Divino ,pensò, ma non lo avrebbe mai ammesso ad alta voce. La guardò di sottecchi e non potè fare a meno di notare le occhiaie scure che le cerchiavano gli occhi : a quanto pareva aveva problemi di insonnia. Mentre mangiava distrattamente il proprio pan cake ,i pensieri di Morgane vorticavano.
Da quando era stata rinchiusa dentro quella bara non era più la stessa. Non solo soffriva di insonnia e di attacchi di panico, ma faticava a recuperare le forze e non proprio tutti gli elementi rispondevano al suo dominio...Usava raramente il fuoco , perchè in allenamento si era resa conto che ne rimaneva ustionata... Aveva bisogno di aiuto e qui nessuno avrebbe potuto darglielo.

« Loki » alzò la testa dal piatto,sorpreso « Ti piacerebbe fare un viaggio con me ?»

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Capitolo 12
*** Capitolo 11 ***


Erano ormai 4 giorni che la tenevano in assoluto isolamento,senza suoni,cibo o acqua. L'avevano rinchiusa in uno scafandro di uno strano materiale nero,senza alcuna visuale del mondo esterno e l'avevano immersa in un'enorme vasca d'acqua. Doveva perdere la coscienza di sé, sentirsi persa e terrorizzata,incapace di usare la mente in modo razionale. L'avevano sentita urlare,a lungo e disperatamente;l'aria che le passavano attraverso il boccaglio contribuiva a tenerla in vita,ma a breve l'assenza di cibo e acqua l'avrebbe deteriorata.

«Credo sia il momento di interrogare la prigioniera,o sarà troppo tardi» disse Bob

C'erano almeno 5 camici bianchi in questa postazione. Gli sarebbero serviti per estorcerle le informazioni necessarie : come superare la sicurezza per arrivare a Loki principalmente,cosa bloccasse i suoi poteri e prima di tutto dove fosse il suo scettro. Avevano tutte le intenzioni di arrivare a lui ,di studiarlo e magari potenziarlo,usandolo come armea contro i fastidiosi Vendicatori e contro l'ancora più fastidioso SHIELD.

«Procediamo»

Un camice bianco premette un tasto e parlò
____ ◊ ____

Serenità e armonia. Era entrata in una trance auto imposta appena era riuscita ad elaborare quello che Xavier le aveva suggerito. Lei sapeva come fare,ma era stato inizialmente molto difficile,data la situazione di grande stress. Ora il suo corpo era come in stand by : non aveva bisogno di nulla perché la sua mente lo nutriva.
C'era però qualcosa che aveva preso ad infastidirla...come un rumore continuo che si insinuava fra i pensieri e che non riusciva ad escludere...come un martellamento fastidioso.

«Signore ,sembra che non senta nulla»

«Non sarà mica morta vero?»sbottò Bob. Non aveva nessuna voglia di fare rapporto e di dover incorrere nelle ire dei suoi superiori per un fallimento. Cazzo era un'operazione così semplice,testata numerose volte in fatto di efficacia : non poteva fare cilecca proprio con lei. No,non era morta,lo schermo replicava le sue deboli funzioni vitali. Al limite del collasso sembrava

«Scansati!» disse,spintonando il camice bianco

«Morgane Donovan»

«Morgane Donovan»

«Morgane Donovan»

Lo ripetè come un mantra,più e più volte finchè sentì sospirare. Finalmente.

«Dove si trova lo scettro di Loki?...Dove lo ha nascosto Stark?...Parla».Una volta ,poi un'altra e un'altra ancora. Doveva entrarle nel cervello

Morgane faticò a tornare alla realtà.

La situazione era invariata,ma ora sentiva delle voci

Lo scettro? pensò
Ma sono veramente così sprovveduti da non sapere che non esiste più?

Questa situazione era surreale. Non sapevano di Visione ? Oppure non avevano elementi per collegare lo scettro a lui...

Era perduta...

Qualunque spiegazione avesse dato sarebbe stata inutile

La attendeva solo la morte

Decise allora che da lei avrebbero avuto qualcosa di ben diverso da una confessione. Chiuse gli occhi,raccolse aria nei polmoni ed iniziò a cantare. Aveva scelto Halo di Bayonce...parlava d'amore e di aura...

«Ma che cazzo sta facendo?» ora Bob era incazzato« Canta? Come cazzo fa a cantare in una situazione del genere?»

Cominciò ad urlare le sue domande attraverso il microfono,ma più lui urlava e più la voce di Morgane si faceva alta

Come se non bastasse aveva appena ricevuto comunicazione che Ironman era appena entrato nel loro spazio aereo.

«Sono entrati nella costruzione signore !» gridava nel ricevitore uno dei suoi subalterni. Si sentiva un gran fracasso in sottofondo,esplosioni e fischi di proiettili. Un ottimo modo per sperimentare le nuove armi automatiche di cui si era dotata l'HYDRA.

«Chiudete tutti gli scomparti dei sotterranei, non devono arrivare al nucleo» ordinò

Il nucleo era il loro centro sperimentale :era lì che si trovavano e col cazzo che se ne sarebbero andati senza portarsi via dei risultati! Riprese ad urlare le sue richieste alla prigioniera sempre più pressanti e sempre più isteriche man mano che si rendeva conto che lei era completamente sorda a tutto. La maledisse ad alta voce mentre le parole della canzone continuavano ad uscire dal ricevitore

«Ehi Tony ! Sarebbe meglio che Jarvis si desse una mossa ad individuare Morgane »
Era Nat . Si stava battendo corpo a corpo con un manipolo di soldati ; erano riusciti a ferirla di striscio ad una spalla , ma ce la faceva ancora a muoversi con notevole agilità.

« Jarvis, ?»

« Sì signore. Sto facendo una scansione dell'edificio»

Passarono diversi minuti durante i quali misero a soqquadro buona parte dell'edificio. Clint da solo aveva fatto fuori almeno una ventina di soldati e spesso dovette abbassarsi per schivare lo scudo di Capitan America. Accidenti a lui

« Dovete scendere 2 piani sotto signore ,percorrere le mura portanti verso nord e dirigervi verso lo sbarramento centrale . Sembra che dentro ci sia una vasca con accesso diretto al pacifico signore»

«Tony,fa saltare la pavimentazione ! Ci buttiamo dentro. Bruce datti da fare anche tu però perché comincio a seccarmi. Sono più numerosi delle formiche inveì Occhio di falco

«Allora il piacere di distruggere lo dovete lasciare a me ! Allontanatevi!» disse Bruce un attimo prima di trasformarsi e di crollare con due interi piani di costruzione .Toccò il suolo ed individuò subito dove dirigersi, seguito a ruota dagli altri.

All'interno del nucleo la situazione si fece allarmante. Bob si arrese all'evidenza che avevano perso ed ordinò l'evacuazione.

« Signore» disse uno dei camici bianchi« non c'è posto per tutti i soldati sul sottomarino»

Contrasse un occhio con fare nervoso « Non devi darti pena per loro. Si sacrificano per la causa »

« E la prigioniera Signore?»

« Chiudi il boccaglio … quando non le arriverà più aria avrà finalmente finito di cantare »

Distrussero ogni documentazione in loro possesso,misero fuori uso i PC e per ultimo clamparono con una pinza il boccaglio. Sparirono dentro un piccolo sottomarino tirandosi dietro uno sparuto manipolo di uomini. I capi non ne sarebbero stato per niente contenti .

Morgane si sentì fluttuare come il sottomarino le passò sotto, ma l'assenza completa di qualunque punto di riferimento le fece sembrare di galleggiare nello spazio. Stava anche iniziando ad avere stranamente caldo,una gocciolina di sudore le cadde nell'occhio, facendoglielo bruciare. All'improvviso si rese conto di essere a corto d'aria : anche il più piccolo sforzo di parlare le risultava difficile,figuriamoci cantare.

Il panico che la colpì fu rapidamente sostituito dal torpore e da una grande nebbia mentale...si stava perdendo
____ ◊ ____

Entrarono nella stanza circolare che oramai era abbandonata e si guardarono intorno. Nessuno

«Coordinate Jarvis,presto» ordinò Tony

«I miei sensori rilevano una forma all'interno della vasca ,riconducibile alla signorina Morgane ,signore»

Non fece in tempo a parlare che Hulk piombò in acqua sollevando un'onda gigantesca. Agganciò lo scafandro per una mano e lo scaraventò fuori direttamente sopra Ironman.

«Sempre delicato il ragazzone» ronizzò Stark Adagiò il corpo a terra e lo liberò dalla sua prigionia . Cazzo ,era pallida e fredda.
La studiò con frenesia alla ricerca di segni vitali . Nessuno .
Steve gli si inginocchiò accanto ,bastò uno sguardo per iniziare all'unisono le manovre di rianimazione . Natasha e Banner tornato in sé li raggiunsero rapidamente,seguiti appena dietro da Clint

Quand'è che i ragazzi sono arrivati ?

Erano tutti in cerchio intorno a qualcosa , Stark era accucciato a terra con Steve, Natasha abbracciava febbrilmente Bruce mentre Clint sembrava sussurrasse delle preghiere.

« Cosa sta succedendo ?»

Nessuna risposta

«Perchè diamine avete quelle facce?Avanti guardatemi!Ehi!Sono qui!!»

«Non possono vederti»

«Loki? Che cavolo ci fai tu qui?»

«Temo che Stark non sia così stupido da portarmi proprio nel covo dell'HYDRA...In realtà io non sono qui»

«Oh!La tua famosa magia!Credevo non potessi fare nulla!»

«Odino può aver imprigionato i miei poteri,ma la mia essenza rimane. Non sono limitato come tutti gli altri»

«Ti dispiacerebbe spiegarmi cosa stanno facendo ….e perchè non potrebbero vedermi?»
alzò un sopracciglio scettica

«Credo che tu sia morta» la fissava in modo strano,sembrava che nascondesse un'emozione

«Mi stai giocando qualche brutto tiro,Loki? Non è divertente»

«Nessuno scherzo,puoi guardare da te» e le indicò dove Tony era inginocchiato .

Si avvicinò lentamente ,stringendo forte i pugni,allungò il collo sopra la spalla di Natasha e spiò giù : lì ,a terra,c'era proprio lei con Tony che disperatamente le praticava il massaggio cardiaco... 7 8 9...il numero delle pressioni. Si staccò rapidamente dalla scena...le girava la testa.

Ma poteva ancora realmente dirlo?

«Oh! Wow!...Oh!Wow!

«Mi sembra che tu sia un po' a corto di argomentazioni»
Loki provò a fare del sarcasmo,ma chissà perchè non gli uscì il tono di voce desiderato.

«Scusa,ma non muoio tutti i giorni...sono un po' ...scossa?» Morgane lo fissò per un lungo istante. Non aveva paura di morire,anzi,era stranamente liberatorio in un certo senso : basta con le battaglie,basta con i sacrifici,basta con il dolore per la perdita di persone care.
Poteva andare in pace?Sì.
Poteva sentirsi soddisfatta della vita vissuta fino ad ora?Aveva fatto tutto?...Forse...quasi?.

«Presumo di poter andare verso la luce ora» gli sorrise.

Loki alzò le spalle. Veramente, non sapeva cosa dire

«Ti dispiace se mi tolgo una curiosità prima?»

«Se sono affari miei te la dovrai tenere»

Morgane si chiese se veramente stesse per fare quello che stava pensando, era anche possibile farlo,in questo stato? ma poi ...perchè no?

Gli si avvicinò fino a superare il suo spazio personale. Loki non capiva cosa stesse accadendo, ma si trovò una mano di Morgane sul cuore ed una sul fianco. La guardò confuso negli occhi e scoprì che era incredibilmente vicina,i nasi quasi a sfiorarsi...

«Voglio sapere» sussurrò «come bacia un uomo che ha più di mille anni»

Non gli diede il tempo di ribattere. Schiantò le sue labbra contro quelle di Loki,in un bacio morbido e casto , ma apparve subito chiaro ad entrambi che volevano di più ...Schiuse la bocca e fece entrare la lingua di lui ,si assaporarono con necessità crescente,si divorarono letteralmente in una danza di lingue,mischiando i loro sapori ed i loro sospiri. Sapeva di menta.
Cazzo,ma questo non dovrebbe essere così vivido pensò Morgane dopo aver fatto scivolare la mano dietro il collo di Loki per tirarlo più vicino approfondendo ancora di più,se possibile, il bacio.

Sentì un'improvvisa e letterale fame d'aria che la costrinse a staccarsi di scatto , producendo uno schiocco delle labbra.

«Bentornata fra noi fata» La visione offuscata di Stark le riempiva la visuale
____ ◊ ____

A migliaia di miglia di distanza Loki spalancò gli occhi. Respirava a stento ...aveva ancora il suo sapore in bocca

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Capitolo 13
*** Capitolo 13 ***


Tony non era stato particolarmente felice della decisione presa,ma dovette arrendersi all'evidenza che Morgane aveva le sue buone ragioni. Lo infastidiva anche il fatto che si portasse appresso Loki , ma era stufo di averlo tra i piedi e dove stava andando non avrebbe fatto danni . Almeno non molti,sperava.

Il perchè Loki avesse accettato era tutto un altro affare . L'odio palese per i Vendicatori e per la sua prigionia non gli avevano lasciato dubbi. Uscire da lì significava avere nuove opportunità per liberarsi e,chissà...avrebbe anche potuto trovare qualche alleato...Questa prospettiva lo aiutò a superare l'avversione per Morgane : doveva giocare bene le sue carte.

Il viaggio fu noioso ma si risolse piuttosto in fretta.
Li aveva accompagnati Natasha ,per cui quando giunsero a destinazione ci furono dei saluti brevi e sguardi molto significativi.
Si trovavano quindi di fronte ad una costruzione imponente,circondata dal verde,con un gran via vai di ragazzi,prevalentemente adolescenti...Di bene in meglio. Adesso si trovava in piena compagnia dei mortali.

«Vi stavo aspettando » in piedi sulla porta si ergeva un alto individuo. Portava una canotta bianca con un paio di pantaloni neri ed i capelli erano pettinati in modo eccentrico,all'insù ai due lati ,come se fossero due...corna? Loki stava per deriderlo apertamente quando vide Morgane gettare al vento il bagaglio , sfrecciargli accanto e scaraventarsi come un fulmine addosso a quel tipo. Stava per esserci una lotta... Rimase a bocca aperta invece quando si rese conto che l'uomo l' aveva afferrata in un intimo abbraccio...Strinse inconsciamente i pugni quando vide come le lunghe gambe della donna erano avvinghiate intorno ai suoi fianchi.

«Ehi!!!Che accoglienza!!!» la schernì l'uomo

«Walverine!Walverine!Walverine!» Morgane quasi piangeva

«Tu dovresti essere Loki» disse Logan cercando di porgergli una mano che Loki naturalmente ignorò

«Lasciami indovinare : Wolverine?» rispose in tono aspro

« In realtà Logan ...Su tesoro,lasciami ora ...ho una reputazione da difendere» aggiunse con poca convinzione mentre cercava di scrollarsi di dosso Morgane

Sì,mollalo

«Uhmmm ,ancora un po'...mi sei mancato così tanto...» piagnucolò la donna,tempestandogli il viso di baci

Disgustoso...Loki già lo detestava

Quando Morgane sciolse finalmente l'abbraccio,non potè fare a meno di notare come le loro braccia rimanessero intimamente intrecciate,anche quando Logan si caricò il suo bagaglio in spalla. Lei non gli staccava gli occhi di dosso, lo stava letteralmente adorando.

Entrarono nell'edificio.

Nulla era cambiato da quando se n'era andata. Aveva vissuto lì fino all'età di 16 anni,portata a 8 anni da suo padre, in cerca di protezione ;lì aveva frequentato la scuola,aveva padroneggiato i domini ed imparato a conoscere la propria forza.
Sempre lì aveva conosciuto Logan .
Dapprincipio la considerava solo un'altra presenza nella scuola di Xavier ,ma ben presto scoprì che i suoi tormenti trovavano pace quando lei gli era intorno. Così finirono con il cercarsi a vicenda,e Morgane crebbe in forza e consapevolezza ed in ogni missione lo voleva affiancare.

«Vi accompagno nelle vostre stanze» salirono al secondo piano, svoltarono a destra in fondo al corridoio e si fermarono davanti a due porte adiacenti.«Purtroppo non ho potuto darti di nuovo la tua ...troppi ragazzi...ci sono stati dei cambiamenti..» si scusò Logan «Xavier vi attende per cena : è ad una riunione» sciolse l'abbraccio e l'aiutò a sistemare le proprie cose nella stanza.

Loki era stranamente a corto di parole,troppo confuso da quello a cui aveva assistito. Stava per entrare nella propria stanza quando Logan,che si era congedato da Morgane lo bloccò sulla porta.

«So chi sei e ti conviene stare attento a come ti muovi»

«Davvero ? Devo pensare che la tua sia una ...minaccia ?»

«Prendila come ti pare , francamente non me ne importa.»

Scoppiò a ridere, in maniera selvaggia « Non minacciarmi ! Non hai idea di quello che sono in grado di fare anche senza tutti i miei poteri»

Fu sbattuto contro la parete , tre lame puntate al collo.« Se sei in cerca di guai , qui li hai trovati« ritirò le lame e lo lasciò ansimante

Sorrise . Ci sarebbe stato da divertirsi.

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Capitolo 14
*** Capitolo 14 ***


Morgane si sdraiò sul proprio letto assaporando il rientro a casa.
Ne era rimasta lontana per molto tempo e un po' si sentiva un'estranea...
All'età di 16 anni, aveva preso la decisione di andarsene con Logan ,anche se lui non ne era particolarmente entusiasta : temeva di metterla in pericolo e di non essere in grado di badare a lei. In realtà furono gli anni più belli e più ricchi della sua vita . Anni che la portarono in giro per il mondo ...ad un certo punto per guadagnarsi da vivere accettò un ingaggio come modella .
La nuova vita le piaceva,la faceva sentire normale ...e fu lì che le loro strade si divisero. Semplicemente Logan colse l'occasione … Qualche volta era ritornata a casa per brevi periodi,nella speranza di trovarcelo...ovviamente mai...

Poi un giorno fu contattata dal professor Xavier per il problema alieni ...per cui,eccoci qui.

Si guardò distrattamente intorno . C'era un mazzo di fiori freschi sulla cassettiera e appena sopra una gigantografia...Cazzo! Era la sua foto di quando aveva posato per Play Boy !Divenne rossa come un peperone al pensiero che Logan e Xavier l'avessero vista ...foto d'autore per così dire ,ma lasciava ben poco all'immaginazione... Posava in ginocchio,la schiena perfettamente arcuata,i capelli sciolti a coprirle i seni,un leggero foulard bianco a coprirle le parti più intime...cazzo cazzo cazzo...
Prese la foto e la posò girata sopra la cassettiera ; l'avrebbe fatta sparire.

Loki era affacciato alla finestra : osservava con un lieve cipiglio la massa di mortali che con noncuranza esibiva i propri poteri ,in una assoluta mancanza di rispetto per lui che quei poteri non li padroneggiava più. O almeno non tutti.
Un ragazzo dai capelli rossi ed una marea di lentiggini si divertiva a spiare sotto la gonna di una ragazzina bionda,facendo comparire un occhio per ogni dita della mano...non riusciva ad immaginare che uso se ne sarebbe potuto fare di una tale capacità… Ma c'era anche chi sfoggiava una notevole velocità o il dono dell' invisibilità…

Bussarono alla porta

«Posso entrare ?» Morgane fece capolino sulla porta

«Ho forse altra scelta?» rispose acido

«No,non ce l'hai...Spero che Logan non sia stato eccessivamente brusco» buttò lì.

Chiaramente aveva sentito il piccolo tafferuglio

«Oh noo!...»ghignò«ha solo segnato il territorio come un cagnolino!»

Morgane scoppiò a ridere come la scena le si profilò in mente...» Andiamo a cena,sciocco!!!...»

Ancora non capiva come potesse permetterle di parlargli in quel modo

La sala da pranzo era piuttosto ampia ed elegantemente arredata. Al lungo tavolo era già accomodato il famoso professor Xavier intento in una fitta conversazione con Logan e con altri membri particolari . Fece un cenno del capo ed un largo sorriso : Morgane lo raggiunse abbracciandolo teneramente e dandogli un leggero bacio sulla guancia.

Loki rimase in disparte ,con fare altezzoso a studiare la scena

«E' un piacere conoscerti...posso chiamarti Loki?» iniziò Xavier

«Temo che il piacere sia tutto tuo,professore...In realtà non bramavo di essere qui,non che avessi molta scelta: o morire lentamente di noia fra i vendicatori,oppure trarre divertimento dall'osservazione di questo...circo» rispose rivolgendosi al particolare gruppo che gli stava di fronte.

«Sono sicuro che una cena in Asgard sarebbe per noi altrettanto interessante...è vero che usate ancora le gonne fra gli uomini?» ironizzò Logan

«Oook ragazzi,pessimo inizio cena ...Loki,prendi subito posto a tavola e tagliati la lingua...Logan,ti prego...lascia perdere»

«Troverai ,Loki,che in questa scuola c'è molto più di quello che pensi.» intervenne Xavier «Qui si impara come diventare persone migliori»

«Migliori per chi? Per la società ?La stessa società che vi ripudia e vi relega perchè siete diversi ?Che vi teme e vi considera dei mostri?» sorrise maligno

«Migliori per noi stessi...qui si impara innanzitutto ad accettarsi. Quello che questi ragazzi saranno dopo dipenderà solamente dalle loro scelte...Mostro è chi mostro fa...Mangiamo ora che la cena si raffredda »

Il resto della conversazione fu banale ma tranquillo. Decisero che Morgane avrebbe preso il posto della vecchia signorina Drew andata in pensione. Insegnava danza da quando Morgane ne avesse memoria e già allora l'aveva sempre vista come una vecchia arcigna. Ma anche la danza era disciplina e controllo e la vecchia insegnante aveva sempre saputo ottenere il massimo dai propri studenti.

«So che sei venuta in cerca di aiuto., e lo avrai» puntualizzò Xavier « ma lascia che io approfitti del tuo talento. Sai,non è facile trovare un buon insegnante disposto a praticare proprio in questa scuola»puntualizzò il professore

Morgane era piuttosto perplessa. Era brava a ballare,ma insegnare? Aveva diversi dubbi a riguardo.
Concordarono che avrebbe cominciato con l'inizio della settimana ;nel frattempo avrebbe dato il via alle sedute di terapia con Xavier per risolvere il piccolo problemino fuoco...

Alla fine della cena Loki era terribilmente annoiato. Tutti così affiatati,così uniti...Che enorme delusione... Non che ci tenesse ,e lo mise ben in chiaro,ma fece la conoscenza di Peter,l'uomo ghiaccio,Lucas detto Alfiere,James detto Warpath,Hank detto Bestia,Roberto detto Sunspot,Clarice detta Blink e Kitty detta Shadowcat...la dote di quest'ultima era piuttosto interessante. Avrebbe potuto farsi proiettare indietro nel tempo per impedire all'altro sé di commettere errori...e non trovarsi nel futuro dove era ora...

Il professor Xavier parve cogliere i suoi pensieri « Temo che ogni errore verrebbe immediatamente sostituito da uno più nuovo e magari con conseguenze per te anche peggiori...» disse.

«Ho una grande mente professore...le mie risorse sono infinite...e ho veramente molto tempo a mia disposizione per sfruttarle tutte...»

«Non ne dubito,Loki,ma lo stesso non si può dire della nostra Kitty che come ognuno di noi è soggetta alle leggi del tempo...Inoltre temo che per quante strade tu possa percorrere ,se i fini non cambiano non lo faranno nemmeno i risultati...»

«Oh!La famosa regola del bene che vince sul male...»

«Magari fosse una regola»intervenne Clarice» il nostro lavoro sarebbe molto più semplice...e persone come te finirebbero di esistere»

«Se non fosse per persone come me voi non potreste essere qui a sfoggiare questi vostri superpoteri e a bearvi di voi stessi per i vostri traguardi...Se non fosse per me non sareste altro che dei fenomeni da baraccone pronti ad esibirvi nei circhi per dare un senso alla vostra patetica esistenza...»

Il gancio che partì lo colpì in piena mascella . Fu scaraventato a terra con una forza tale che pensò di aver nuovamente sfondato il pavimento.
In breve Bestia era sopra di lui e se non fosse stato per Morgane che lo scansò con un piccolo tornado lo avrebbe picchiato a sangue.
In disparte Logan se la rideva : qui Loki aveva trovato pane per i suoi denti .

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Capitolo 15
*** Capitolo 15 ***


Dopo l'increscioso episodio della prima giornata ,Loki evitò accuratamente di entrare in ulteriore conflitto con gli XMEN,consapevole del fatto che nelle sue condizioni ci avrebbe solo rimesso. Detestava vivamente tutta l'accozzaglia di ragazzacci che gli girava intorno,ma ancor più detestava confinarsi in camera : ulteriore conferma della sua prigionia.
Così aveva finito col trovare adeguato rifugio nella fornitissima biblioteca della scuola. Anche se frequentata dagli studenti,il silenzio che vi regnava lo teneva al sicuro da approcci inopportuni che spesso gli capitava di dover subire. In realtà molti di questi erano intrapresi da ragazzine che lo trovavano affascinante...come era caduto in basso!

Chiuse soddisfatto la prima edizione di Guerra e Pace e si rese conto che in Biblioteca non era rimasto più nessuno. Si stiracchiò . Avrebbe cenato in camera,come ogni giorno dopo quella sera…

Si incamminò verso i corridoi bui.
In quell'ala dell'edificio si trovavano una decina di laboratori ,la biblioteca, una notevole palestra ed un' altrettanto notevole sala da ballo . Nel passarvi accanto il suo sguardo fu catturato da una figura a terra,al centro della stanza : la posa era talmente aggraziata che lo costrinse a fermarsi per guardare. Quando la musica iniziò si sorprese ad ammirare una danza accattivante ed espressiva...Morgane era veramente una maestra...Il corpo sottile era fasciato da un body nero che la rendeva ancora più magra facendole spiccare il bel seno, le gambe erano avvolte da calze bianche,i capelli raccolti le facevano risaltare il viso...era sempre stata così bella?

«Vieni ad allenarti con me dopo?» Sussultò. Non si era accorto che la musica era finita

«Credevo che a questo ci pensassero i tuoi amici»rispose arcigno

«Certo. Ma un po' di movimento ti gioverebbe...o hai paura di farti del male?»ironizzò

Loki si rabbuiò immediatamente...era stanco di essere sottomesso alla loro volontà e alla loro forza « Ti diverti a farmi sentire un essere inferiore Avatar

Morgane ne rimase colpita «No Loki…ci sono tante cose che vorrei per te,ma non di sicuro farti sentire inferiore...»

« Oh ma davvero? Tutta questo sfoggio di potenza da parte vostra non è forse per farmi capire che sono un verme e che potete schiacciarmi in un qualunque momento?» Ora si era fatto più vicino,le mani strette a pugno.

« Ti sbagli,non ho mai pensato questo di te...beh,forse,all'inizio...Ma Loki,cavolo,sai sempre essere così pungente e maligno ! E poi...nessuno ha dimenticato New York ...»aggiunse piano

« Bene» sorrise folle« E' meglio che vi ricordiate sempre chi sono, perchè prima o poi tornerò ad esserlo di nuovo»

Morgane lo osservò basita . Questo ragazzo non capisce proprio nulla della vita ...Era ancora così aggrappato al voler essere a tutti i costi la persona sbagliata da non rendersi conto che le possibilità di non esserlo erano tutte lì in attesa che lui le cogliesse.
Invece di insultarlo o allontanarsi in malo modo, Morgane lo sorprese con un tocco inaspettato ed intimo. Fece scivolare una mano nella sua,a sciogliere lo stretto pugno ,vi intrecciò le proprie dita,gustò la freschezza della sua pelle e semplicemente se lo trascinò appresso

«Andiamo ora, ad allenarci ,al cibo penseremo dopo...Hai un sacco di rabbia repressa ed è meglio che tu le dia sfogo...»

Camminarono così ,mano nella mano,Morgane troppo decisa per rendersi conto della situazione e Loki troppo shoccato per reagire senza apparire un ragazzino. Quando le mani si sciolsero ebbe come la sensazione che gli fosse venuto a mancare qualcosa.

Si allenarono portandosi reciprocamente allo stremo. Loki era stato un guerriero in un tempo che gli parve fin troppo lontano,ma era stato soprattutto un grande stratega ed un abile mago. Le membra urlavano sotto i continui sforzi,ma il dolore fisico che ne derivava era quantomeno rigenerante . Si sentiva vivo ed euforico come non lo era stato da molto,troppo tempo. Morgane dal canto suo lo stimolò a portare se stesso oltre il limite fino a superare il proprio e a crollare a terra come un sacco di patate.

«Ti prego facciamo basta...ho insegnato tutto il giorno e sono 2 ore che ci diamo battaglia»si alzò sul gomito a guardarlo riprendere fiato«ho fame...da morire...»

« E allora alzati e vattene . Io non ho bisogno di riposare...» mentì

« Bugiardo!»lo canzonò« si vede che non ce la fai a reggerti in piedi»

« Credi?...Se volessi potrei andare avanti per tutta la notte»

« Sei uno sbruffone ! Scommetto che non saresti in grado di sollevarmi e di portarmi in camera ...Sei solo chiacchiere !» lo liquidò Morgane

Dallo sguardo arrabbiato capì di aver fatto centro.

Si precipitò da lei e se la caricò malamente sulle spalle. Morgane finse di esserne sorpresa ,inscenò qualche protesta e alla fine si lasciò trasportare fino alla propria stanza. Quando la scaraventò sopra il proprio letto scoppiò a ridere

« Grazie Loki ! Non avevo proprio voglia di camminare !»

« Ti sei presa gioco di me ...» era ancora arrabbiato

« Un pochino...ma se ti avessi chiesto un passaggio me lo avresti sicuramente negato...» poi aggiunse «A quest'ora tutti avranno finito di cenare : ti piacerebbe unirti a me ? Vado a prendere qualcosa per entrambi ...se ti va»

« Non mi va ,ma ho fame e tu mi devi un favore»

Morgane scese in cucina ad imbastire velocemente la cena : se non si fosse sbrigata c'era il rischio di cadere svenuta sul posto. Aveva atteso Loki nella speranza di convincerlo ad aiutarla a portare il cibo in camera,ma alla fine convenne che avrebbe rischiato di farlo arrabbiare ancora di più.

Quando fece per bussare alla porta di Morgane un biglietto appeso lo invitava ad entrare . La calligrafia tutta ghirigori lo fece sorridere suo malgrado. Voleva iniziare e finire quanto prima questa pantomima per cui si seccò di non trovare già tutto pronto. Vagò infastidito per la stanza...fiori freschi ,lenzuola stucchevolmente colorate,reggiseno dimenticato sul pavimento...si fermò al pensiero di lei che lo toglieva... guardò altrove nel tentativo di distrarsi e si incuriosì per una cornice rivolta a faccia in giù sul comò:la raccolse e ne rimase fulminato... quei capelli biondi,quella bocca...non poteva sbagliarsi era lei,anche se qualche anno più giovane. Le mancava il pearcing all'ombelico e non c'era traccia neppure del tatuaggio sul fondo schiena o almeno così sembrava ,data la posa...Gli si seccò improvvisamente la gola e nello stesso tempo si irritò. Non capiva come questo potesse accadergli, era fastidioso e frustrante. Lui era un principe,era un dio ed una semplice mortale midgariana non doveva e non poteva toccarlo in alcun modo.
Ripose malamente la foto e fece per andarsene.

«Fermo lì» la seccatrice lo aveva bloccato sulla porta «Adesso si cena e non intendo doverti legare alla sedia per farlo.» si era già accorta del suo malumore«Non so cosa ti abbia ulteriormente indisposto,ma non sprecherò la fatica che ho fatto per i tuoi capricci» disse perentoria

Loki fece una smorfia ma scelse di retrocedere : ora che aveva sentito il profumo del cibo il suo stomaco urlava.Si sedettero alla scrivania che Morgane aveva allestito prima di uscire e si divisero in silenzio la cena. Era a metà del proprio piatto di spaghetti quando Loki decise di rompere il silenzio.

«Allora dimmi,Morgane» il suono della sua voce la fece sussultare«da quando per essere un avatar bisogna posare nudi ?»

Quasi soffocò. Fu sconquassata da ripetuti e prolungati accessi di tosse tanto che dovette versarsi due bicchieri d'acqua prima di riuscire a riprendere fiato.

«Accidenti a te Loki! Sempre a mettere il naso dappertutto»lui la guardava maligno

«Chissà quanti hanno già messo il naso su di te !» sputò

Sembrava rabbia ?

«Va bene...ho fatto la modella per un certo periodo. Mi pagavo da vivere.» si irritò

«Racconta» lei gli rivolse uno sguardo interrogativo

«Avanti,non mi sembra che stiamo brillando in conversazione...o hai qualcosa da nascondere ?» la stuzzicò.

Morgane si appoggiò allo schienale e si chiese che implicazioni sarebbero sorte da questa cosa. Non aveva nulla da nascondere, ma l'interesse di Loki era sospetto e c'era un'ostilità che non riusciva a capire. Prese un sorso d'acqua .

« A 16 anni sono andata via con Logan»

Logan...questo nome lo odiava sempre di più. Spezzò con rabbia un pezzo di pane

«Abbiamo girato il mondo insieme alla ricerca di altri Xmen,ma anche di organizzazioni da sgominare...ero una ragazzina allora...»adesso stava ricordando ad occhi aperti«e avevo una grande cotta per lui»

Loki sussultò impercettibilmente

« Ero già brava come ultimo dominatore dell'aria ,ma inesperta...Logan mi aiutava,mi proteggeva ...e io lo facevo sentire bene...»

Alzò gli occhi dal pane che stava torturando...cosa significava?

« Ma Walverine non poteva,può essere legato a nessuno...così quando mi hanno proposto di fare la modella ha iniziato a lasciarmi sempre più indietro...fino a lasciarmi del tutto»

«Il grand'uomo...»

«Sì. Lo è. Tu parli di lui con disprezzo,ma Logan è innanzitutto una persona giusta. Aveva capito che eravamo troppo legati e che mi avrebbe fatto soffrire. Non è stato facile,ma alla fine ho capito anch'io...» c'era nostalgia nella sua voce «Comunque ho lavorato per molto tempo come modella,per guadagnarmi da vivere. Quella foto è stata pubblicata in una famosa rivista americana e che tu ci creda o no è una foto d'autore» Loki alzò un sopracciglio. Evidentemente per lui l'arte era altra cosa

«Oh insomma! Non è una foto volgare! Va bene? E sì, ne ho fatte molte altre...anche se non così poco vestita !»
Loki non era soddisfatto. L'idea che Morgane avesse vissuto con Logan lo mandava su tutte le furie e il fatto che lui reagisse in questo modo alla notizia peggiorava la situazione.

«Comunque anche se godi nel mettermi in difficoltà, grazie della serata. A me è piaciuta e sarei felice di ripeterla...»

Loki la fissò stupito. Per una volta non sapeva cosa dire.

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Capitolo 16
*** Capitolo 16 ***


Morgane aveva concordato con il professor Xavier di fare le sedute con lui tre pomeriggi a settimana. L'obbiettivo era ovviamente quello di sradicarle la paura irrazionale del buio e la conseguente sensazione di claustrofobia ogni volta che si trovava in un ambiente chiuso e senza luce .Aveva almeno ottenuto di dormire con la luce spenta abbastanza serenamente,anche se a volte quando si svegliava nel cuore della notte doveva mettersi a contare mentalmente per evitare di andare nel panico in attesa che gli occhi si adattassero all'oscurità.
Durante una delle sedute era anche riuscita a dominare per un breve attimo un fuocherello senza scottarsi .
Ringraziava sempre mentalmente che Charles le avesse dato la possibilità di distrarsi insegnando danza ,perchè in tutta l'anormalità della sua vita quella era l'unica cosa normale che la facesse stare ancora bene.
Era molto confusa sul proprio ruolo di avatar ed aveva paura di non essere in grado di riappropriarsene al 100%...e quindi temeva di non poter proteggere Loki se ce ne fosse stato bisogno. Essere nel quartier generale degli Xmen se non altro la faceva sentire un po' più tranquilla...o quasi,visto che Loki non godeva di una grande ammirazione nemmeno lì...

Come nella Avengers Tower, Loki era diventato una presenza silenziosa.
Vagava per la scuola,studiava tutti i libri che poteva ,osservava con occhio critico e con un certo disprezzo chi lo circondava.
Forse per noia ( almeno così si diceva lui) aveva anche preso ad assistere sempre più a lungo alle lezioni di Morgane. Non sempre la musica incontrava la sua approvazione,ma la danza,qualunque tipo,lo affascinava.
Quella sera non potè fare a meno di irrigidirsi quando in sala,sulla sua sedia vi trovò Logan.
Si fermò sulla porta; Logan e Morgane parlavano intimamente ,poi lei lo prese per mano facendolo alzare .

«Adesso vi faccio vedere una coreografia.» disse ai propri allievi«Logan mi darà una mano...è piuttosto bravo nel tango,ma arrugginito,per cui scusate eventuali errori.»

Quello che ne seguì fu una danza spettacolare,che mise in risalto la tecnica e l'abilità di Morgane,molto più di quella volta che la ammirò nel video a cimentarsi in un tango di gruppo. Non gli sfuggì nessun movimento e non potè far a meno di notare quanto grande fosse la mano di Walverine quando accarezzava la sua coscia...Morgane si strusciava su di lui come se fosse il suo amante.

Continuò verso la palestra : all'improvviso aveva voglia di spaccare tutto.

Morgane si sorprese di non aver visto Loki quella sera. Avevano acquisito una certa routine,per cui sapeva che sarebbe passato in sala per poi allenarsi con lei. A volte finivano presto,per cui per la cena si dividevano,altre volte condividevano anche il pasto. Fu quindi ancora più sorpresa quando lo trovò già in palestra

«Ehi!»lo salutò»Come mai non sei passato a prendermi?»

«La mia vita non ruota intorno a te»rispose mentre prendeva a pugni un sacco

«D'accordo...» indossò le scarpe da ginnastica buttando in disparte quelle da ballo

«Posso unirmi a te?»

«Fa come credi...guarda però che oggi intendo fare sul serio» ghignò guardandola in modo sinistro.

Morgane alzò le spalle con noncuranza per cui non fu assolutamente pronta quando Loki le si avventò contro.
I loro allenamenti erano sempre stati intensi,ma non miravano a fare del male all'avversario,piuttosto a rafforzarne la resistenza. Ora invece sembrava che Loki avesse tutta l'intenzione di riempirla di pugni. Non era pronta dannazione,non aveva indossato nessuna protezione...accidenti a lui! Schivò ogni attacco che mirava alla sua persona , saltando,sgusciando lateralmente,buttandosi a terra,scivolando all'indietro. Gli attacchi erano talmente rapidi che non le lasciavano lo spazio per reagire...solo quello per fuggire. Avrebbe potuto usare i suoi poteri,ma non sarebbe stato un combattimento alla pari e Loki ne sarebbe uscito frustrato .Perciò quando si trovò con le spalle al muro , non fece altro che chiudere gli occhi in attesa del colpo.

Il colpo non arrivò. Il pugno si fermò a pochi centimetri dal suo naso. Quando aprì gli occhi si trovò di fronte un Loki ansante,con i capelli arruffati,e gli occhi arrabbiati

«Perchè diavolo non hai reagito?»la aggredì

«Non so...non me ne hai dato il tempo...»

«Potevi usare i tuoi poteri! Avrei potuto farti del male!»

«Avresti potuto,ma non lo hai fatto. Perchè preoccuparmene?E comunque avevamo un accordo : niente poteri.»

«Stupida! Non dovresti fidarti di me !»

« Oh Loki ! Non so cosa c'è che non va con te! Sì,sono una stupida e allora? Non capisco perchè ti infastidisca così tanto il fatto che mi fido di te ! Io mi fido delle persone a cui voglio bene,non posso evitarlo,è la mia natura !»

La rivelazione lo folgorò. Cosa significava?

« Ah già ! I sentimenti ! Roba tipica dei mortali! » rispose ironico

« Davvero credi di esserne immune? Di sicuro conosci molto bene tutti i sentimenti negativi !Sai disprezzare odiare detestare invidiare...Bravo!» gli mimò un applauso« La tua lunga vita ti ha dato tante gioie fino ad ora ! La verità è che tu hai paura !»

Ora Loki era incredulo !Lui non aveva paura di nulla !

Gli puntò il dito al petto e continuò la sua romanzina« Tu hai paura di scoprire che avere un amico potrebbe piacerti,hai paura di far vedere che c'è di più in te oltre la facciata di arroganza ! E soprattutto hai paura di essere tradito ancora !!!!»

«Hai detto una marea di sciocchezze ,Morgane» la bocca a fessura« Non c'è niente in me oltre a quello che tutti vedono e non ho bisogno di nessuno per sentirmi bene»

« Dio quante palle che escono dalla tua bocca !!!» urlò esasperata

« Credo che chi racconta palle qui sia solo tu. Non c'è nessun motivo per cui tu dovresti essermi amica salvo la necessità di avermi a tutti i costi dalla tua parte per potermi usare contro i nemici dei midgariani.»

« Cazzo Loki sei esasperante !»

« E tu sei ridicola !Lo sappiamo entrambi perchè sono qui !Tu hai bisogno di tenermi al sicuro per evitare che cada nelle mani sbagliate. Voi tutti avete paura che se dovesse capitare tornerei ancora più forte di prima !»

« Ma davvero! Allora perchè cazzo non sei rinchiuso in una prigione di Asgard??? Sarebbe più facile per tutti non averti intorno !»

« Perchè volete il mio potere e volete che io sia dalla vostra parte. Ma non funzionerà. Non ho niente che mi leghi a voi o a te e preferisco farmi ammazzare piuttosto che cadere così in basso da diventare un Vendicatore !»

Si guardarono a lungo in cagnesco. Loki con gli occhi spiritati e la bocca in una smorfia. Morgane era sconcertata … Lo aveva ancora di fronte,durante la discussione ognuno aveva mantenuto la propria postazione. Senza riflettere allungò una mano e gli accarezzò il viso. Il tocco era dolce e gentile e lo lasciò senza fiato

« Cos...»

«Shh !» lo zittì . Notò che non si era scostato« Non dire mai più una cosa del genere ...Va bene, ho capito che non vuoi saperne di noi . Non nascondo che me ne dispiace... Perchè sei intelligente e arguto ...Potresti essere chiunque...hai fatto la tua scelta e la rispetto...» continuò ad accarezzargli il viso con fare quasi materno .« Vorrei entrare nella tua testaccia e farti cambiare idea» sorrise .

Riuscì a strappare a Loki un mezzo sorriso.

Ma perchè diavolo si crogiolava nel suo tocco ? Suo malgrado si allontanò da Morgane e le girò le spalle

«Immagino che questo cambi tutto . Dovrai comunicarlo ai Vendicatori e farmi tornare ad Asgard»

«Scherzi?» si girò sorpreso a guardarla « Ma non ci penso proprio ! Lo sai che c'è un titano pazzo che non vede l'ora di scuoiarti vivo?»

Rabbrividì. Altrochè se lo ricordava .

« Per tua fortuna io ho una coscienza e non intendo facilitare la presa di Thanos su di te. Nessuno merita di essere torturato...quindi finchè non sapremo come muoverci contro di lui tu resterai con me. Che ti piaccia oppure no»

Il problema era che a Loki piaceva.



Nota dell'autore : la scena del tango fra Logan e Morgane è ispirata a “ti va di ballare ”con Antonio Banderas

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Capitolo 17
*** Capitolo 17 ***


Trascorsero altri 3 mesi senza che accadesse nulla di rilevante. Ogni tanto Morgane si metteva in video collegamento con Natasha per aggiornarla sulla situazione e per avere qualche novità : così scoprì che finalmente Tony e Pepper stavano convolando a giuste nozze e che Banner si era deciso ad accettare l'amore di Nat. Era ora cavoli . Steve continuava a vivere nella nostalgia del passato e Clint aveva avuto il terzo figlio. Questa sì era una bella notizia !
In realtà Nat la informò anche di una notizia allarmante:sembrava che Magneto fosse interessato alla presenza di Loki alla X-Mansion e che si stesse muovendo in tal senso. Brutto affare. Forse avrebbe dovuto dire a Nat di Loki .

Chiuse il collegamento e sospirò. Doveva almeno parlare con il professore : la scuola poteva essere in pericolo...

Quella sera la lezione di ballo durò più del previsto : i ragazzi erano tutti agitati in previsione del ballo di fine anno,proprio come i ragazzi di una qualunque scuola. Così si fermò un po' di più per dar loro dei consigli .

Fuori imperversava un temporale come non se ne vedeva da tempo ed anche durante la lezione le luci avevano fatto le bizze. Si incamminò lungo il corridoio piuttosto velocemente: non ci teneva a restare lì se fosse saltata la corrente. Quasi si scontrò con Loki che usciva dalla palestra

«Scusami » disse « penso che tra poco saremo senza luce e ho fretta di arrivare in camera »

«Lo penso anch'io» rispose con noncuranza « Temo di dover rinunciare all'allenamento »

Si trovarono insieme quando il buio calò improvviso. In un attimo Morgane afferrò Loki al bavero e lo strattonò fino a portarselo vicino . Lui si irrigidì.

« Scusami scusami scusami» lo pregò « Nonostante tutto il lavoro di Charles il buio continua ancora a farmi quest'effetto ...Non mandarmi via,ti prego »

Lo stava stringendo con forza ,la fronte appoggiata nell'incavo della sua spalla.

«Invece di comportarti come una bambina,accendi un fuoco per illuminare l'ambiente » la rimproverò. Avrebbe voluto sembrare più brusco ma non gli riuscì

«Hai ragione...» sospirò,ma non le riuscì di mollare la presa . Invece fece scivolare una mano dietro la schiena ad abbracciarlo , la testa sempre appoggiata sulla spalla. Lo sentì irrigidirsi ulteriormente mentre con l'altra mano provava a generare un fuoco.

Quando la luce del fuoco finalmente venne si rese conto di quanto vicini fossero. Poteva sentire il calore del suo respiro sulla propria bocca.Menta. E il fresco delle sue mani sui fianchi. Quando le aveva messe lì? I suoi occhi la guardavano con una strana luce,credette di leggervi ...passione? Si fissarono per un tempo che le parve infinito.

Poi la luce tornò.

Loki si spostò ad una velocità tale che Morgane rischiò di perdere l'equilibrio

«Lieto di esserti stato d'aiuto» ironizzò«ma la prossima volta non sarò così accondiscendente e potrei pretendere qualcosa in cambio » aveva una luce inquietante negli occhi «Ti conviene darti da fare o il tuo deficit potrebbe metterti in guai seri»

La lasciò interdetta in mezzo al corridoio. Non capiva se il brivido che le sue parole le avevano scatenato fosse di paura o di aspettativa...accelerò il passo per raggiungere l'ufficio del professor Xavier

«Vieni avanti Morgane» come era prevedibile Charles la stava già aspettando.

Condivise con lui le intenzioni di Loki e quanto Nat le aveva riferito. Temeva quello che lui avrebbe potuto imporle.

« Tu sei ancora irrazionalmente fiduciosa...Pensi che Loki potrebbe cambiare idea ed unirsi alla causa. Perchè ?»

«Sinceramente?...Non lo so.» girò per l'ufficio visibilmente nervosa

«Dovresti mandarlo via ,è una bomba ad orologeria e potrebbe scoppiarti in faccia»

«Lo so,ma non ci riesco...» si accasciò sulla sedia di fronte alla scrivania,le gambe allungate sotto.« Mi sembrerebbe di tradirlo,di buttarlo via solo perchè non mi è più di alcuna utilità...»

«E' un criminale Morgane ,non gli importa nulla degli altri ...nemmeno di te » aggiunse guardandola dritto negli occhi

«Non posso far a meno di credere che non sia così. E' un bugiardo patologico ,talmente abituato a mentire da non riuscire a distinguere la verità dalla bugia...In lui c'è un orgoglio smisurato che lo obbliga a seguire un certo comportamento. Così mente,ma lo fa principalmente a se stesso...»

Charles le offrì un bicchierino di cherry,che Morgane accettò volentieri. Lo sorseggiò lentamente mentre rifletteva ad alta voce

« La rabbia che lo accompagna serve solo a mascherare la sua solitudine...Non so ...vorrei che fosse felice»

«Temo che non abbiate la stessa idea di felicità,Morgane» purtroppo Charles in questo aveva ragione.

Il professore posò il proprio bicchiere sul tavolo e rimase a fissarlo,come a raccogliere le idee «Non ho intenzione di importi cosa fare,ma devi essere consapevole che potrebbe finire male. Tu ne hai la custodia e devi difenderlo a costo della vita...Nello stesso tempo non nascondo che sono molto preoccupato per te. Ho promesso ai tuoi genitori che ti avrei tenuta al sicuro...»

«Charles» lo interruppe Morgane « Non sono più una bambina. So a cosa potrei andare incontro e me ne assumo appieno ogni responsabilità »

Così dicendo lo salutò con un bacio e pose fine alla loro conversazione. Adesso doveva affrontare Logan.

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Capitolo 18
*** Capitolo 18 ***


Premessa : Grazie a K. Vipera che mi ha rilevato un errore madornale che ho provveduto a correggere. Come ho potuto confondere Ultron con Visione ?


Morgane attese qualche giorno prima di decidersi a parlare con Logan.
A dirla tutta non ne aveva molta voglia per cui si ingegnò per evitarlo , dallo sgattaiolare dentro la prima porta che trovava aperta , allo scivolare dietro una colonna se solo ne sentiva la voce, al nascondersi dietro i tendaggi trattenendo il respiro fino a quando non se n'era andato...a volte pensava di essere un ninja mancato.

Ma Logan era tutt'altro che stupido,per cui, ninja o no finì con l'attenderla dietro l'angolo.

« Ho come la sensazione che tu mi stia evitando » la sorprese

« Non capisco come ti sia venuta questa idea » replicò Morgane con fare innocente

Sorrise divertito « Oh beh ! Da dove vogliamo cominciare ? Forse dal fatto che sei appena uscita da dietro la tenda ?… o che l'altro giorno mi è sembrato ,anzi ne sono certo, che tu ti fossi infilata in sala caldaie ? Fai manutenzione ?… »

« Oh beh ! Oh beh ! ...» ora Morgane balbettava

« Magari la smetti di belare e mi dici cosa c'è che non va » la sollecitò divertito
Fanculo

Sospirò pesantemente. Aveva sempre avuto difficoltà a parlare a Logan di questioni scottanti perché difficilmente le prendeva bene,avendo un temperamento focoso che lo portava a scattare come una molla…
Cercò di metterla giù nel miglior modo possibile per ridurre al minimo gli effetti collaterali ma mentre parlava notò una progressiva e pericolosa sfumatura di rosso che partiva dalla base del collo e risaliva su ,verso la fronte.
Le labbra erano talmente serrate che intorno alla bocca si venne a disegnare una mascherina bianca .
Morgane pensò di aver persino sentito scricchiolare i denti

« Dove trovo il coglione ? » il tono della voce cupo,quasi un ringhio

« Perchè ? Che gli vuoi fare ???» adesso era nel panico

« Lo rispedisco ad Asgard senza navicella »

Da lì in poi lo rincorse per le sale della scuola ,alla ricerca serrata di Loki ,vedendolo aprire e spiare dentro ogni porta ,ogni stanza,ogni anfratto ed ogni buco.
Alla fine fu trovato nella propria camera seduto sul letto,le gambe allungate, a leggere un libro

« A cosa devo la visita ? » Loki non fece nemmeno cenno di alzare lo sguardo dal libro

Fu afferrato per la camicia e schiacciato pesantemente contro la parete

« Ma che sorpresa !» lo canzonò « Mi chiedevo quando saresti arrivato a mostrarmi tutto il tuo disappunto ! »

« Morgane potrà anche essere accondiscendente con te , ma io ho tutta un'altra idea. Non vuoi allearti con noi ? Bene. Credo che in ogni caso con uno come te ci sarebbe sempre da guardarsi le spalle »

« Se credi di farmi paura ti sbagli di grosso » fu la replica di Loki che in un solo colpo calciò Logan allo stomaco allontanandolo quel tanto che bastava per riprendere in mano la situazione

« Speravo che non sarebbe stato facile ...» ironizzò Walverine lanciandoglisi addosso e scaraventandolo contro la cassettiera.

Iniziò una battaglia serrata sotto lo sguardo di disapprovazione di Morgane.

Loki non era mai stato un guerriero abile nel corpo a corpo,per cui nei lunghi mesi trascorsi senza poteri trovò che allenare i propri muscoli alla resistenza fosse quantomeno doveroso.
Rimaneva tuttavia un sistema barbaro di lottare che non garantiva la vittoria. E lui non era un tipo da sconfitta.
Perciò , potevano anche averlo privato dei suoi poteri,ma la sua naturale inclinazione per i sotterfugi rappresentava ancora una valida fonte di ispirazione.

Così ,quando Logan lo colpì per l'ennesima volta al fianco arrivandogli troppo vicino, si fece scivolare un coltello nelle mani e lo pugnalò colpendolo molto vicino al cuore.

Morgane sussultò.

Quando se l'era procurato ?

Come aveva potuto lasciare che accadesse?


« Questo è stato un errore...» lo avvisò Logan prima di far scattare le lame dalle mani e ricominciare ad aggredirlo con maggior ferocia col chiaro intento di ferirlo.

Dunque era davvero immortale

Presto Loki si ritrovò con le spalle al muro. Iniziò a ridere selvaggiamente

« Quanto ti rode non poter porre termine alla tua vita? Vedere intorno a te morire le persone che ami senza avere la possibilità di raggiungerle ? Quanto ti pesa la solitudine che ti porti appresso,oh immortale ?» il veleno nelle parole

« Non è niente in confronto alla gioia che proverò nello sbudellarti come un maiale » rispose affondando il colpo dritto al suo stomaco.

Solo che non vi arrivò , perchè si andò a conficcare nella parete che si era prolungata e richiusa intorno a Loki a fargli da scudo, le lame a pochi centimetri dal suo addome.

Logan le ritrasse furioso e si girò verso l'uscita

« Non so che cosa hai in mente Morgane. » le ringhiò contro mentre la scansava per andarsene « Ma ti conviene non farmelo trovare qui quando rientrerò dalla mia missione ...»

Stupida stupida stupida

Con un lieve tocco delle mani riportò la parete in linea liberando Loki dalla prigionia .

« Grazie » le disse semplicemente aggiustandosi la camicia spiegazzata

« Dammelo » e gli strappò il coltello intriso del sangue di Logan dalle mani.

Loki sorrise nel voltarle la schiena.

« Non penserai che creda che questa è l'unica arma in tuo possesso ! »

Si girò beffardo « Vuoi perquisire la mia stanza ? Vuoi perquisire me? »

« Ci puoi scommettere » rispose mettendogli una mano sul torace.

Un brivido percorse la schiena di Loki facendolo barcollare. Lo stava veramente perquisendo . In breve gli aveva sottratto altri tre coltelli.

Li rigirò fra le mani, sorprendendosi dell'abilità con cui era riuscito a trasformare dei semplici coltelli da bistecca in armi appuntire ed affilatissime. Sollevò un sopracciglio in chiaro segno di disapprovazione mentre Loki si sedeva con un sorriso sornione sul proprio letto.

Morgane si inginocchiò al centro della stanza e con un saldo tocco del pavimento,fuse il proprio spirito con la materia .
La sua coscienza diventò parte della struttura , percorrendo il pavimento ,risalendo verso le pareti, ed incanalandosi in ogni anfratto,ogni difetto ,ogni sconnessione. Questa era la sua eredità mutante : fondere la propria coscienza con l'elemento fino a conferirgli quasi una coscienza propria. In questo modo poteva seguire il percorso di una gocciolina d'acqua fino a far parte dell'oceano , carezzare la cresta di una montagna quando viaggiava nel vento , far parte della distruzione del fuoco durante un incendio o,come ora ,svelare i segreti nascosti fra quattro mura...

Loki rimase ad osservarla rapito dal processo a cui stava assistendo e da lei .

Il suo sguardo si fissò sulla bocca semichiusa e non riuscì ad impedirsi di immaginarsela in ginocchio davanti a lui arrossata ed ansante per il piacere che gli stava dando.

Scattò ,scosso dai suoi stessi pensieri quando la vide riemergere dalla prova ed andare dritta dritta in quelli che aveva pensato essere dei nascondigli sicuri. Se avesse saputo che Morgane aveva queste capacità non avrebbe fatto tanta fatica per nulla.

Arraffò le armi una ad una senza smettere di fissarlo.
Era arrabbiata . Aveva ferito Logan. Aveva tramato alle sue spalle.

« Come hai anche potuto pensare che avrei accettato la mia situazione senza darmi da fare ?» la interrogò con disprezzo appoggiando i gomiti sulle ginocchia

« Non lo so,davvero » gli concesse visibilmente delusa « Avrei dovuto riconoscere una causa persa fin dall'inizio... E sono così delusa ...» fece una pausa ,la testa raccolta fra le mani « di me stessa... cazzo. Ho visto qualcosa in te...ma mi sbagliavo. Era solo fumo ...» all'improvviso si sentì stanca « Il tuo soggiorno qui sta per terminare. Verrai scortato giorno e notte da Bestia e non potrai lasciare la tua stanza senza che lui lo sappia. »

« Cosa?» obbiettò Loki « Non puoi dire sul serio. Andiamo! Solo per aver conficcato un coltello in Logan! Ma se è impossibile ucciderlo !»

« E da ora in poi» Morgane alzò il volume della voce di un tono , senza darle alcuna inflessione «chiudo qualunque contatto con te e mi rimetto alla volontà degli Avengers »

« NON PUOI!!» gridò con rabbia Loki alzandosi dal letto per afferrarla.

Lo respinse senza batter ciglio, scaraventandolo contro la parete. Il volto atteggiato ad una maschera.

«Ti consiglio di prepararti »

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Capitolo 19
*** Capitolo 19 ***


Come preannunciato, due giorni dopo Walverine lasciò la scuola alla volta di Washington accompagnato da Tempesta e Ciclope per indagare su movimenti sospetti che avevano come epicentro l'organizzazione di Magneto .
Prima di partire si accertò che Morgane parlasse con gli Avengers e fu testimone di una paternale infinita da parte di Stark , sul perchè lui fosse sicuro che sarebbe andata così fin dall'inizio e che lei era veramente troppo pura ,un eufemismo per stupida, per capire come andavano le cose nel mondo, soprattutto quando il mondo girava intorno ad uno psicopatico come Loki.

Parole sante

Si salutarono all'ingresso della scuola,un po' impacciati dopo gli eventi trascorsi,mentre un attento e nervoso Loki li osservava dalla finestra. La decisione di Morgane di disfarsi di lui lo aveva preso alla sprovvista ,facendolo sentire strano. Era come se all'improvviso gli fosse stato sottratto qualcosa, causandogli una sensazione di vuoto che non riusciva a spiegarsi. La realtà era che l'aveva sottovalutata ,non credendola capace di rispedirlo indietro qualunque cosa lui avesse fatto.

Morgane sollevò lo sguardo alla finestra e per un lungo istante i loro occhi si incrociarono. Non potè evitare di farle un inchino beffardo, facendola reagire con disappunto mentre puntava a testa bassa ,verso la scuola.

Da quando Natasha li aveva messi in guardia circa le presunte intenzioni di Magneto l'allerta alla X-Mansion era sempre alta . Temevano principalmente per la sicurezza dei loro studenti ,ancora troppo acerbi per potersi difendere o per essere di qualunque aiuto.

Fortunatamente la scuola stava per chiudere per le vacanze estive ed i ragazzi sarebbero tornati quasi tutti alle loro famiglie di origine ,almeno per un certo periodo.

Morgane raggiunse Bestia appostato fuori la stanza di Loki per accertarsi che fosse tutto apposto e poi si preparò per il ballo che sarebbe iniziato di lì a poco.

Come ogni ballo studentesco che si rispetti gli adulti avrebbero dovuto sorvegliare i ragazzi perchè non avessero comportamenti inappropriati,in questo caso ancora di più visto le naturali inclinazioni degli studenti. Molti di loro erano con una ragazza,altri meno fortunati dovettero accontentarsi di far ballare le insegnanti,perciò Morgane si trovò a bloccare numerose palpatine al sedere, scatenando l'ilarità di Kitty e Clarice.

Dopo l'ennesimo tentativo di attentare al suo buon nome decise di ritirarsi verso il buffet per versarsi da bere e sgranocchiare qualcosa.
Non riusciva a smettere di pensare a Loki e a quanto ingenua fosse stata nel dargli fiducia. Certo,aveva voluto avvicinarlo per portarlo dalla sua parte, ma la verità era che era venuta ad amare la sua compagnia...a cercarla...Stronzo

All'improvviso la musica fu sovrastata da un boato che a tutti fece scattare un campanello d'allarme.

Era il rumore di un'arma innescata,una grande arma e non vi erano dubbi che fosse indirizzata a loro.

Prima che la linea di fuoco arrivasse , la stanza era già stata rafforzata da una barriera invisibile ,ma l'impatto fu ugualmente violento e l'onda d'urto che ne derivò li fece schiantare contro le pareti, gli uni su gli altri.
I primi danni furono notevoli . I ragazzi che si trovavano sul fondo rimasero schiacciati da quelli che piombarono loro addosso ,molti riportando ferite gravi .
Morgane si ritrovò a terra quasi schiacciata dal tavolo del rinfresco che era saltato in aria e ripiombato giù nel giro di un secondo . Lo bloccò appena prima che le fracassasse la testa. Si guardò intorno alla febbrile ricerca dei suoi amici e scattò in aiuto non appena un altra raffica venne sparata contro la scuola. Si librò nell'aria respingendola con la forza di un tornado ,provando a reindirizzarla verso la fonte,ma la barriera protettiva che rivestiva il velivolo la fece rimbalzare mandandola a schiantarsi nell'Oceano

Nella grande confusione che seguì Kitty e Clarice raggrupparono tutti i ragazzi per convogliarli nei bunker sotterranei, nella speranza che avrebbero resistito agli attacchi aerei ,mentre Warpath era uscito all'esterno per valutare la situazione e porvi rimedio.

A dirla tutta l'attacco era quantomeno strano , limitato ad un bombardamento continuo e senza un reale tentativo , da parte dei seguaci di Magneto, di occupare la scuola .
Non sembrava nemmeno che dentro l'aereo ci fosse qualcuno

Loki...fu il pensiero che Xavier mandò a Morgane . Sono qui per lui ...

Urlò allarmata verso Kitty impegnata in una strenua difesa degli alunni e dopo un suo cenno si precipitò fuori scavalcando tutti quanti in mezzo alla polvere e alle macerie

Corse a perdifiato lungo il corridoio al disperato raggiungimento di Loki ,maledicendo di non avere sufficiente spazio per volare .
L'abito le impediva i movimenti e decise di strapparlo in lunghezza , liberandosi anche delle scarpe , troppo alte per poter correre. Attraversò spedita l'ingresso e si precipitò senza fiato verso le camere . Nonostante la chiara situazione di pericolo Bestia non si era mosso dalla sua postazione ma era evidente che l'ansia lo stava erodendo.

« Vai ad aiutare gli altri » gli gridò concitata Morgane «Qui ci penso io » e piombò nella stanza di Loki

« Che diavolo vuoi ? Non si usa nemmeno più bussare ?» la apostrofò

« Cosa stai facendo ?» lo interrogò,sorpresa di trovarlo tranquillo ad addentare un sandwich

«Mangio? Forse ti è sfuggito che tutti sono impegnati in questa stupida festa e che nessuno ha pensato a chi non vi avrebbe partecipato...Al sottoscritto per la precisione» poi la guardò con occhio divertito « L'abito strappato è una moda dei midgariani?»

«Forse a te è sfuggito che siamo sotto attacco »disse avvicinandoglisi

« Veramente mi stavo godendo lo spettacolo mentre assaporavo il mio sandwich » ironizzò «Dalla finestra della mia stanza però si vede poco,stavo per andare in terrazza...con la compagnia di Bestia ,ovviamente »

«No,tu devi venire con me»lo prese per un braccio, ma Loki oppose resistenza

«Preferisco la mia postazione ...mi diverte guardare tutto questo caos » ora vide che era nel panico « Mi stai nascondendo qualcosa ,Morgane?» chiese con un mezzo ghigno

«Non sei al sicuro qui ,dobbiamo andarcene ...»

Non ebbe il tempo di obbiettare che dietro di loro comparve Logan.

La naturale inclinazione di Loki gli fece percepire che c'era qualcosa di strano in lui ma non fu in grado di coglierne l'essenza.

«Logan,sei già rientrato ?» gli chiese Morgane mentre ancora teneva Loki per il braccio

« Praticamente non sono mai partito . Quando ho visto il velivolo di Magneto ho pensato che fosse il caso di seguirlo ...»

«E' meglio che tu vada a dare una mano agli altri, so cavarmela da sola...e poi bisogna tenere al sicuro anche il professore...»Così dicendo gli voltò le spalle e rafforzò la presa su Loki nell'intento di portarselo via in volo

Quando il colpo arrivò , la sorpresa fu maggiore del dolore.
In un primo momento non riuscì a capire cosa fossero quei prolungamenti che uscivano dal suo corpo. Fissò Loki con sgomento quando comprese che Logan le aveva trafitto il fianco con le sue lame ,lo sentì reggerla quando vennero ritratte e lesse nei suoi occhi il turbamento e... l'opportunità?

Aveva perso, lo aveva perso.

Barcollò verso la parete tenendosi il fianco. Di fronte a sé non c'era Logan,ma Mistica...si era fatta sorprendere come una poppante,dannazione.

Sentì ribollire una grande rabbia ed una forza nuova la assalì. L'energia le riempì il corpo e la mente si liberò da ogni dubbio . La travolse come un'onda in piena e la fece scattare in piedi ,incurante del dolore e del sangue che usciva a fiotti.

Loki notò una freccia comparirle in mezzo la fronte,con la punta rivolta verso il naso

Difendere e proteggere

Morgane colpì con forza il pavimento che subito reagì diventando un prolungamento del suo braccio . Si frappose fra Loki e Mistica nel tentativo di investire quest'ultima,ma lei riuscì con un salto, a schivare il colpo.
La morfologia del piano tornò normale prima che potesse crollare tutto.

Raffiche di fuoco furono prodotte in sequenza, ma la vista cominciò ad appannarsi per lo sforzo e le fece mancare la mira. Tutta quella energia la stava consumando ,il suo corpo ferito non era in grado di gestirla e Morgane dovette cedere. Si appoggiò al muro scivolando verso il basso. Una scia di sangue dietro di lei.
Vide Loki inginocchiarlesi davanti .

« Loki... non mi lasciare...» lo pregò piano

La guardò grave ma non fece nulla per rassicurarla « Temo che questa sia la mia natura » il sorriso mesto che produsse era a metà con una smorfia.

La lasciò priva di sensi mentre il fuoco intorno bruciava ogni cosa.

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Capitolo 20
*** Capitolo 20 ***


Loki si trovava nel quartier generale di Magneto, a quanto pareva la nemesi del professor Xavier .
Non aveva ben chiaro dove fosse il luogo in cui l'avevano portato, ma erano circondati da alte montagne e nonostante il periodo quasi estivo sembrava che facesse piuttosto freddo là fuori.
Aveva capito fin da subito che la donna chiamata Mistica era venuta per lui e quindi l'aveva seguita di buon grado . Fu anche intimamente compiaciuto di essere stato capace di percepire che in Logan c'era qualcosa di sbagliato , segno che non tutto di lui era andato perduto.

Chiuse gli occhi e si appoggiò alla poltrona. Non potè evitare l'immagine di Morgane che moriva nel corridoio...ma forse non era morta. Forse l'avevano raggiunta in tempo

...forse.

Battè i pugni, irritato per tutti quei pensieri molesti affondando ancora di più nella poltrona.

Dannazione.

Non ci volle molto perché si trovasse finalmente faccia a faccia con Magneto .Indossava un copricapo ridicolo,ma evitò di deriderlo,dato la sua attuale posizione.
Lo affiancava la sempre presente Mistica

«Sono curioso,professore» iniziò « Che intenzioni ha nei miei confronti?»

« Credo che potremmo trovare un accordo ragionevole» rispose Magneto « che possa soddisfare entrambi,per così dire».

Un accordo poteva essere interessante. Dipendeva naturalmente da cosa ci avrebbe guadagnato.

«Sentiamo» si sporse in avanti sulla poltrona,i gomiti appoggiati alle ginocchia

Parlarono a lungo di molte cose. Principalmente dei progetti di Magneto e del piccolo esercito che aveva costituito,del ribrezzo che nutriva per il gruppo di Xavier e del profondo odio per la razza umana definita normale. Voleva ottenere il dominio assoluto degli X-men,trasformando in mutanti il mondo intero e trovando Loki sulla propria strada gli si apriva una possibilità in più per farlo. In cambio gli avrebbe conferito il titolo di governatore della terra ,o Midgar come lui la chiamava ,e lo avrebbe appoggiato con una schiera di mutanti fidati.

Gli occhi di Loki si accesero alla prospettiva

«Forse le sfugge che sono a corto di potere,per così dire » obbiettò facendogli notare i bracciali che portava ai polsi

«Allora tu non conosci la mia particolare predisposizione per i metalli»rispose Magneto sfiorando con noncuranza i due bracciali. Sotto il suo sguardo Loki vide deformarsi e scattare le maledette manette che lo avevano tenuto prigioniero per tutto quel tempo ed esultò.

Ora sì che si cominciava a ragionare

A dire il vero a Loki non interessavano minimamente i progetti e le motivazioni di Magneto e della sua combriccola, ma l'epilogo che gli si prospettava non era da trascurare . Inoltre desiderava dare libero sfogo alla propria creatività visto il riposo forzato a cui era stato costretto… Insomma,si sarebbe divertito un sacco facendo finalmente ciò che amava. Senza contare che ora aveva l'appoggio di Magneto per tenere alla larga Thanos. Quello che si diceva due piccioni con una fava.

Al termine della loro conversazione , Loki fu finalmente scortato nelle proprie stanze.

Era stanco ed aveva assoluto bisogno di raccogliere i propri pensieri e di scremarli eliminando quelli molesti che riguardavano una certa persona. Durante il tragitto che percorse per raggiungere il proprio alloggio studiò l'ambiente che lo circondava. La villa che li ospitava sembrava essere immensa , riccamente arredata,conteneva sia opere contemporanee che antiche in un connubio ben assortito. Lo studio dove era avvenuto il colloquio si apriva in un vasto salone centrale dal quale partivano due file di scalinate dirette entrambe al piano superiore. Le ampie vetrate del perimetro consentivano una visione a tutto tondo dell'ambiente esterno rivelando guglie e cime innevate.
Al piano superiore erano sistemate le camere .

Lo scortò Mistica. In tutto il tempo in cui aveva goduto della sua compagnia , gli era subito apparso evidente l'assoluto rispetto quasi reverenziale che provava per Magneto... Viceversa,notò il sospetto che si annidava nei suoi occhi ogni volta che aveva a che fare con lui,Loki...chiaramente non si fidava, e forse aveva anche affrontato la missione recupero di malavoglia...

Fu lasciato senza una parola davanti l'ultima porta , in fondo al corridoio.

Evidentemente l'educazione non era il forte di Mistica

La stanza era dotata di un'anticamera, una sala da bagno ed una terrazza sufficientemente ampia da poter essere tranquillamente utilizzata per la colazione. Il clima rigido non sarebbe stato un problema,dato le sue discendenze jotunn.

Con un leggero movimento della mano cambiò il proprio abbigliamento midgariano tornando ad indossare i suoi veri abiti, la sua personalità ,andando poi a sdraiarsi sul letto , le mani appoggiate all'addome , in un chiaro tentativo di rilassarsi.

I pensieri presero a vorticare.

In un breve lasso di tempo si era ritrovato libero, con ancora i propri poteri ed una grande prospettiva di gloria. Sorrise al soffitto. Avrebbe dimostrato ai maledetti Avengers e a quell'idiota di Thor quello di cui era capace e alla fine avrebbe ottenuto il potere. In fin dei conti da questa storia ci aveva solo guadagnato, ritrovandosi con un alleato di gran lunga meno pericoloso di Thanos .

Per quanto disprezzasse gli umani, si trovò ad ammirarne la tecnologia. A quanto pareva quel pazzo di Stark non era l'unico dalla grande mente,visto che Magneto gli aveva parlato di un macchinario in grado di assorbire l'energia vitale degli uomini. Decise che avrebbe dovuto studiarlo meglio , per capirne il funzionamento : sarebbe stato quanto mai sconveniente governare un regno di morti .

Chiuse gli occhi soddisfatto , non senza una qualche precauzione,ovviamente. Diede perciò vita ad un proprio clone lasciandolo di guardia nell'anticamera,mentre lui avrebbe finalmente riposato.

O almeno era quello che sperava...

Aveva il sospetto che la vicinanza di Morgane fosse alla base dei suoi sonni senza sogni e che l'averla persa avrebbe potuto scatenare nuovamente i suoi vecchi incubi...
Ricordava di averla sentita dire che accanto a lei Walverine si sentiva bene...anche lui era un individuo tormentato e forse l'armonia che circondava Morgane influenzava le persone a cui era più legata...

Poteva dire che fosse stata legata a lui? Sciocchezze...era solo il suo prigioniero

Perciò si convinse di non avere nulla da temere e che , Morgane o no, non ci sarebbero stati sogni.

Dovette ricredersi.

Si svegliò nel cuore della notte gridando, il corpo madido di sudore scosso dagli spasmi. Era stato più nitido e terribile di quanto potesse ricordare fossero mai stati i suoi sogni. E poi c'era lei...il corpo squartato , lo sguardo fisso ...
Il dolore che provò nel vederla così lo colse impreparato ...solo ora che era sveglio andava lentamente dissipandosi ,ma quello che non riusciva a spiegarsi era il perché fosse così forte e peggio ancora il perché lo stesse provando...

solo per sua madre avrebbe potuto soffrire tanto...

Si diresse alla terrazza sperando che l'aria fredda gli schiarisse le idee. Il sole stava per nascere rivelando un paesaggio spettacolare , non che in realtà potesse rivaleggiare con Asgard ma era comunque un panorama affascinante.
Inspirò a pieni polmoni assaporando il frizzante effetto dell'aria che entrava nel suo corpo
Sarebbero state notti lunghe e difficili , ma se questo era lo scotto da pagare per avere giorni proficui , lui sarebbe stato pronto.
Aprì e chiuse con forza la mano sentendosi pervadere dalla propria magia.

Nulla poteva fermarlo...

Nessuno...

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Capitolo 21
*** capitolo 21 ***


Dopo l'attacco subito da Mistica, Morgane rimase a lungo in uno stato di semi-incoscienza .
Aveva inalato i fumi del fuoco da lei stessa generato , incendiando tutta l'ala della scuola in cui si trovava con Loki e Mistica ,ed aveva perso talmente tanto sangue che dovettero sottoporla a ben due trasfusioni .
Tre enormi buchi le attraversavano il fianco parte a parte rendendo dolorosa ogni inspirazione.
Nello stato di torpore in cui si trovava percepì vagamente delle voci avvisarla che sarebbe stata spostata,ricordando molto chiaramente come ogni oscillazione che ne seguì l' avesse scossa nel profondo .

Quando finalmente aprì gli occhi riconobbe nell'ambiente che la circondava il laboratorio di Tony Stark.
Con movimenti lenti e studiati portò una mano al fianco scoprendo di non provare più alcun dolore.

Era già guarita ? Com'era possibile?

« Buongiorno » la accolse una donna dai lineamenti orientali « Come ti senti ? »

« A parte il sapore di merda che ho in bocca ?...Stranamente bene direi » rispose Morgane perplessa « Cos'è questa...cosa in cui mi trovo ? » pareva a tutti gli effetti una bara di vetro. Preferì pensare che fosse simile a quella di Biancaneve

« Si tratta di un rigeneratore tessutale ...una mia invenzione…Sono Helen Cho ,genetista » disse porgendole la mano ed aiutandola ad alzarsi

« Vuoi dire che mi ha ricostruito il tessuto danneggiato ? » la vide assentire « Favoloso!» esclamò barcollando verso una sedia . Le girava la testa e si sentiva uno straccio...la consapevolezza dell'accaduto si fece all'improvviso strada dentro di lei , causandole panico e dolore e rabbia.

Cos'era accaduto alla scuola ? Erano tutti vivi ? Il professore stava bene ? La odiava per quello che era accaduto?

Loki


« Stupida stupida stupida » sibilò contro se stessa sotto lo sguardo indagatore della Cho . Prese la testa fra le mani ed iniziò a piangere sommessamente .

« Oh santo cielo tesoro, cosa succede ?» Pepper era arrivata in laboratorio,con una tazza di caffè fumante nelle mani,la mollò letteralmente sul primo ripiano che trovò e corse da lei . « Shhh...andrà tutto bene » le disse , abbracciandola.

Morgane non fu in grado di replicare. Aveva una grande confusione in testa e le pareva che il cuore le si fosse spezzato. Pensava a tutti quelli che ci avevano rimesso a causa sua e non riusciva a non maledirsi. E sopratutto non riusciva ad accettare che molto del dolore che provava era dovuto alla scelta di Loki di lasciarla , peggio ancora,di lasciarla lì …

...a morire .

Non senza difficoltà obbligò Pepper a portarla dal resto della squadra.
Aveva bisogno di risposte e non avrebbe accettato un rifiuto , anche se significava dover subire Stark ed un'altra sua ramanzina.

Era instabile nei movimenti e le vertigini la costrinsero a reggersi a Pepe durante il tragitto. Perlomeno aveva smesso di piangere,con grande sollievo della padrona di casa.


Li trovò tutti ad attenderla nel salone principale, Tony con l'immancabile drink in mano, Nat in piedi con le gambe divaricate e le braccia conserte, Bruce, Clint e Steve distrattamente seduti sul divano . Evidentemente erano stati avvisati del suo arrivo

Grazie Jarvis...

« Salute fata » la accolse Tony « Come ti senti? So che hai avuto il piacere di conoscere la nostra Helen »

« Le mie scuse in anticipo a Steve,ma mi sento una vera merda ...sotto tutti i punti di vista » rispose demoralizzata Morgane « Non sono stata all'altezza del compito assegnatomi ed ho tradito la vostra fiducia »

« Nessuno di noi qui è senza macchia, ragazza» provò a consolarla Nat « E chi più,chi meno ha fatto le proprie cazzate »

« A parte il senza macchia Capitan America , ovviamente » la corresse Tony

« Non ho rispedito Loki ad Asgard quando avrei dovuto...ed ora è libero e probabilmente con tutti i suoi poteri... Sono stata una vera idiota.»

« Forse,ma ci stavamo annoiando » intervenne Clint in modo poco convincente « senza un pazzo da rincorrere »

« Come se ultimamente i pazzi non abbondassero...» fu la naturale riflessione di Bruce

Non c'era molto altro da dire. Anche se avesse continuato in eterno a scusarsi non sarebbe comunque riuscita a rimediare ai danni accorsi e a quelli che sarebbero seguiti di lì a poco . Scoprì di essere stata in ospedale una settimana prima che Tony arrivasse e decidesse di trasportarla al proprio covo .
La scuola era stata quasi completamente distrutta : metà dall'incendio scatenato da Morgane e l'altra metà dal bombardamento subito . Due i morti : una ragazzina di 14 anni ed un ragazzo di 17 entrambi schiacciati dalla calca. Una trentina i feriti più o meno gravi ma nessuno in pericolo di vita.
Venne a sapere che non appena Loki si era allontanato dalla scuola erano cessati anche i bombardamenti

« E Thor ?» si informò « Non oso immaginare la sua reazione quando scoprirà che suo fratello è fuggito »

« Lo sa già » rispose Steve « Ma è un gentiluomo e l'unica sua preoccupazione era che tu fossi fuori pericolo...Credo sia abituato a rincorrerlo per l'universo e che forse...se lo aspettasse »

« Cioè non ha mai avuto fiducia in me?» chiese incredula Morgane . Fantastico!

« In realtà c'erano troppe persone interessate a Loki, fin dall'inizio e molte di queste sono imprevedibili. Era naturale che prima o poi qualcuno avrebbe trovato una falla nella difesa approfittandone » si intromise Tony.

Morgane che fino ad allora era rimasta stoicamente appoggiata a Pepper ,barcollò , sul punto di svenire . Fu presa al volo da Steve che durante la conversazione le si era avvicinato,notando il pallore quasi cadaverico in netto contrasto con le sfumature rosse dei suoi capelli.

« Forse è meglio che la fata vada a riposare ...sarà anche guarita nel fisico,ma è comunque debilitata e temo che lo spirito sia a terra.» sentenziò Tony ,aggiungendo poi « Signori,temo che dovremo accontentarci della cucina di Pepe ancora per un po' » guadagnandosi un pugno da parte della sua signora.

« Aspettate » li bloccò Morgane « Ho bisogno di parlare con Visione … ti prego,Tony,fallo venire qui...»

« Non so cosa hai in mente...ma sarà fatto. Contaci»
____ ◊ ____

I sensi di colpa non smisero mai di tormentarla , ma fece tutto quello che era in suo potere per riparare ai danni alla X Mansion anche se nulla avrebbe potuto riportare in vita i due ragazzi morti.
Decise che il modo migliore per avere nuovamente stima di se stessa era quello di lavorare al meglio come un' Aveger.

Avevano sentito di voci...Avevano seguito indizi...Nulla di buono...

Sembrava che grazie alla famosa lingua d'argento Magneto si fosse procurato dei seguaci, e che non tutti fossero dei mutanti.
Le voci dicevano di promesse e di prospettive di gloria sussurrate...Colpivano i quartieri più poveri scegliendo giovani,ma anche adulti privi di prospettive che li seguivano di loro spontanea volontà.

Ci vollero mesi e un bel po' di soldi di Stark , prima di riuscire a trovare un informatore che avesse le palle di raccontare agli Avengers quello che sapeva. E ciononostante erano ancora molto lontani dalla verità .
Qualunque fossero i piani di Magneto si guardava bene dal lasciare tracce.

Morgane camminava spedita verso la sua destinazione mentre rifletteva sugli ultimi avvenimenti. Il vecchio che la settimana prima si era presentato alla porta della Avengers Tower aveva asserito di aver assistito ad una scena alquanto insolita .
Raccontò di una strana donna, ma al giorno d'oggi chi non è strano? , che faceva salire dei giovani su un grande furgone . L'individuo che era con lei ,un tipo alto dai capelli neri e completamente vestito di verde,li aveva convinti che se accettavano di unirsi a loro avrebbero trovato il loro posto nel mondo.

« La conosco gente come quella» disse ad uno Stark interessato « Le promesse che ti fanno richiedono sempre un sacrificio di molto maggiore ai benefici...» e si tracannò una birra tutta d'un fiato. « Hanno lasciato lì solo quelli troppo sballati da essere utili...poi il tipo in verde ha fatto una cosa strana...e sembrava che quelli che erano rimasti non ricordassero più nulla»

« E tu? Com'è che ti hanno lasciato andare?» indagò Tony

« Credo proprio che non mi abbiano visto...non so se mi spiego»

Si spiegava,sì. Era un barbone e probabilmente era tanto ubriaco da essere mezzo svenuto...ma anche se nel dubbio che si fosse inventato tutto ricevette da Tony la ricompensa pattuita.

Due giorni dopo avevano individuato uno di questi ragazzi e con l'aiuto di Visione avevano forzato la sua mente,portando alla luce il progetto inquietante di Magneto : a quanto pareva cercava adepti ,e... cavie per provare una macchina che trasformava le persone normali in mutanti...Brutto affare.

Durante le sue riflessioni Morgane si ritrovò davanti ad un locale super affollato. Da due mesi a questa parte aveva preso a girare i quartieri più malfamati nella speranza di imbattersi negli scagnozzi di Magneto facendo loro più danni possibili. Il locale non aveva una buona reputazione : il luogo giusto in cui Loki e Mistica avrebbero potuto operare,essendo frequentato da quella categoria di individui che loro ricercavano...Dato il suo abbigliamento si sarebbe confusa fra la gente senza alcuna difficoltà.
Aveva un trucco pesante,i capelli pettinati in quattro elaborate trecce ed indossava un top molto scollato che faceva vedere spudoratamente il reggiseno di pizzo ;i calzoncini a vita bassa coprivano a malapena le natiche,mentre gli stivali neri le arrivavano fino alle cosce,slanciandola ulteriormente. Sapeva che Loki avrebbe potuto riconoscerla,ed era pronta a lanciare l'allarme per far intervenire Stark e la sua squadra in meno di un secondo...

Tutto pianificato

Entrò facendosi strada fra la  calca. Alla sua destra individuò un gruppo di tossici...assai improbabile che venissero neanche tenuti in considerazione da Loki...Loki...Dopo tutto il tempo trascorso riusciva ancora a farla stare male...
Si riscosse dai suoi pensieri quando una forte musica attirò la sua attenzione accendendola di interesse.

Era passato così tanto tempo da quando aveva ballato l'ultima volta...

Avanzò lentamente senza mai smettere di scrutare l'ambiente ,il ritmo già nel corpo...non ci volle molto perchè un ragazzo la adocchiasse invitandola a ballare ,ma...era saggio? Lanciò uno sguardo in tutte le direzioni mentre il ragazzo la trainava letteralmente per le braccia

Inutile dire che oppose davvero poca resistenza...

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Capitolo 22
*** Capitolo 22 ***


Lavorare con Magneto ed i suoi seguaci si rivelò per Loki alquanto stimolante.
Innanzitutto non era mosso dai nauseanti nobili principi che accomunavano la stramaledetta banda degli Avengers e poi aveva un genio aldilà del comune.
Ricco in esperienze,in conoscenze ed in inventiva,sapeva sempre come sfruttare a proprio vantaggio qualunque situazione.

Si concentrò in particolar modo sull'ultima invenzione di Magneto intenzionato ad aiutarlo a correggerne le anomalie, perché aveva come unico e ahimè sconveniente difetto quello di causare la morte entro poche ore della persona che era stata sottoposta al suo raggio…

Bisognava porvi rimedio quanto prima e per farlo avevano bisogno di cavie…

Amava che Magneto non avesse scrupoli ed anche se Mistica non fingeva nessuna simpatia nei confronti di Loki, trovava che fosse implacabile e diretta, qualità tutt'altro che disprezzabili.

L'idea di base era quella di avere degli adepti consenzienti che si sacrificassero volentieri per la causa e per farlo scelsero di operare in quegli ambienti dimenticati dagli uomini e da un qualunque tipo di dio... a parte lui ,ovviamente. Dovevano essere giovani,in salute,disponibili ad un cambiamento radicale e privi di prospettive o di una qualunque forma di ideale.

Oppure bastava che fossero semplicemente disperati

Quando iniziarono la loro opera di persuasione Loki sfoggiò la sua naturale inclinazione per la dialettica,confondendo le giovani prede e portandole a condividere se non ad inneggiare alle sue stesse ideologie. Chiaramente i rischi venivano menzionati solo di striscio,senza darne una reale importanza,marcando invece sui benefici che l'essere un mutante avrebbe comportato.

Non sarebbero mai più stati dei reietti ,ma persone nuove ,più forti e superiori agli altri

Seduto sul proprio terrazzino rifletteva sui pochi progressi fatti fino a quel momento : il macchinario proprio non voleva saperne di funzionare .

Osservò con stanchezza le cime innevate.
Da quando aveva abbandonato Morgane le sue notti erano diventate lunghe e difficili.

In tutti quei mesi trascorsi dalla morte di lei , era stato continuamente tormentato dalle immagini di Thanos che lo torturava alla pazzia ,ma non solo...

Il sogno della notte scorsa era apparentemente iniziato come tanti altri :Thanos lo marchiava con un ferro arroventato in più parti del corpo ...già sapeva che poi avrebbe iniziato a scuoiargli un braccio

invece si presentò lei...

Era completamente vestita di bianco ,i capelli sciolti sulle spalle ,allungava le mani e prendeva ad accarezzarlo...prima il viso,poi le spalle, il torace,l'addome... era così calda e dolce...gli sorrise maliziosa mentre raggiungeva l'inguine...

A quel punto si era svegliato con un dolore sordo al basso ventre .

perché lo tormentava?

Era morta... doveva esserlo. Aveva provato così tante volte a raggiungerla con la mente,sapendo che tutto il tempo che aveva trascorso con lei avrebbe dovuto creare inevitabilmente un legame...ma non c'era niente,niente di niente...

Colpì in frustrazione la montagna con un colpo secco di magia scatenando una piccola valanga prima di decidersi a raggiungere Mistica per una nuova missione... Donna di poche parole ma di grandi iniziative...era una mutaforma così naturale...

« Dove siamo diretti oggi ?» le chiese mentre saliva sul velivolo che li avrebbe portati a destinazione

« Oggi ho intenzione di girare per i sobborghi di Washington...» gli rivelò Mistica mentre avviava il motore .

Avevano preso a cercare le proprie cavie nelle periferie delle città minori, lavorando nell'anonimato in luoghi sconosciuti ai più ...ma il protagonismo di Magneto lo spinse ad avvicinarsi . E Loki non poteva dargli torto.

Che gusto c'era a far danni se nessuno nemmeno immaginava che tu li stessi facendo?

Dopo un primo periodo piuttosto fruttuoso e senza intoppi presero però ad avere dei problemi.
In più di un posto in cui andavano sembrava che fossero attesi ed intorno a loro veniva innalzato un muro di silenzio e di ostilità ,come se qualcuno li avesse preceduti mettendo in cattiva luce il loro operato.

Insomma,avevano subito il lavaggio del cervello da parte di qualcun altro

Come ogni volta, tennero nascosto il velivolo con la tecnologia che Stark credeva di essere l'unico ad avere ,scendendo con un furgone nero che speravano di riempire di volontari .
Mistica prese un aspetto un po' più consono e Loki le si affiancò assumendo un aria sprezzante ed altezzosa. Avrebbe sfoggiato le sue abilità e la sua magia e quelli sarebbero caduti nella sua rete come degli allocchi.

La musica nel locale era assordante e disgustosa. Ancora non riusciva a capire come si potesse apprezzare un tale frastuono.
Puntarono verso il centro della sala notando che come di consueto le persone si scansavano naturalmente al loro passaggio percependo la minaccia che la personalità di Loki emanava.
Come ogni volta Mistica si separò da lui,con l'obiettivo di agire su due fronti,per poi raggruppare i ragazzi in un luogo appartato fuori dal caos. Loki si concentrò sui giovani appena davanti a sé,ma prima di fare una qualunque mossa decise di guardarsi intorno. Erano interessati a qualcosa,che allargava i loro sensi ed aumentava la loro eccitazione a livello quasi bestiale. Disprezzò i loro desideri primordiali e si rivolse a guardare l'oggetto di tanta bramosia.

Il suo cuore perse un battito

Al centro della pista si trovava Morgane , l'angelo quasi completamente esposto da quanto striminzita era la sua minigonna,l'addome piatto avvolto dalla mano del ragazzo che ballava con lei una danza senza ritegno.

Loki cominciò a tremare nella rabbia...l'aveva creduta morta e lei era lì a strusciarsi addosso ad un illustre sconosciuto. Si avvicinò a bordo pista modificando il proprio aspetto e non potè evitare di odiarla quando la vide sussurrare all'orecchio del suo partner …

Come poteva fare una cosa del genere ?

Rimase catturato da come il suo corpo si contorceva nel ballo e sotto il tocco di quel ragazzo,che poi divenne un altro e un altro ancora...Nella foga della danza la vide ruotare ed avvicinarsi a lui che la bloccò al termine della sua giravolta ,portandole le mani ai fianchi.

« Scusa amico» gli urlò Morgane

La gola secca,gli ci volle un po' prima di risponderle « É stato un piacere » ma non riuscì subito a lasciarla andare « Una bella ragazza come te dovrebbe scegliere meglio la propria compagnia» le urlò all'orecchio oltre il frastuono inspirandone avidamente la fragranza

« Non temere...so cavarmela benissimo » e si divincolò dalla sua presa riprendendo a ballare

Già...

La cosa era quantomeno innegabile. Due volte morta e due volte tornata a vivere. Uscì dal locale dimentico della missione ,scoppiando a ridere come un pazzo.
Mistica lo raggiunse di lì a poco molto seccata per l'accaduto.
Aveva visto il maledetto dominatore, deducendo che la sua presenza non fosse dovuta al caso e scegliendo di mollare tutto per far tappa verso una nuova destinazione. Non aveva bisogno di perdere tempo in inutili combattimenti ,specie considerato le amicizie che la ragazza vantava...

« Smettila di ridere come un'idiota» lo redarguì infastidita

« Non posso» continuò ridendo mentre salivano sul mezzo« Avevo creduto fosse morta ed ora me la ritrovo fra i piedi... è una situazione esilarante...lei non sa che io so...Buffo no?»

«Non ci trovo niente di buffo. Anche perché credo sia lei la nostra seccatrice seriale...»

Mistica non si sbagliava.

Morgane girava i locali più malfamati dove era sicura ci sarebbe stata una maggiore concentrazione di giovani ragazzi. Munita della carta di credito di Stark si spostava in continuazione sibilando in frustrazione laddove capiva di essere arrivata troppo tardi , esultando viceversa quando riusciva a giocare in anticipo.

Da quando quella prima volta decise di buttarsi nel ballo,capì che per essere al centro dell'attenzione di un certo tipo di pubblico bisognava farsi notare …

E lei ben sapeva come farlo.

I ragazzi la corteggiavano spudoratamente,permettendole di avvicinarli . Erano tutt'altro che semplici : ruvidi ed aggressivi avevano perso il senso dell'onore e dell'onestà ... ma era un avatar ,e la naturale aurea di benessere che la circondava era in grado di ammorbidire anche gli animi più difficili .
In fin dei conti non aveva a che fare con un dio dai poteri sovrannaturali,ma solo con degli uomini che necessitavano di un infusione di fiducia e di essere indirizzati verso la scelta giusta.

Ovviamente non tutti si rivelavano così aperti;gli animi più corrotti erano quasi impossibile da guidare,ma molti avevano solo bisogno di non sentirsi completamente perduti.

Era a loro che Morgane si rivolgeva, mettendoli in guardia su chi li minacciava

Loki ne rimase folgorato.

Gli Avengers erano riusciti a scoprire il gioco di Magneto ed avevano scelto l'avatar per lavorarsi la folla di idioti …

Sorrise ancora e ancora...era così irrazionalmente felice della scoperta,si sentiva carico come non mai...

Quando con Mistica giunsero ad un nuovo locale lavorò in modo discontinuo e distratto , pur ottenendo comunque ottimi risultati. Il suo pensiero continuava ad andare a Morgane e ne era talmente pieno che invece di salire sul furgone con la mutante decise di allontanarsi per conto proprio.

Fu la prima di una delle tante volte in cui la spiò.

Non riusciva a spiegarsi perché non riuscisse a localizzarla con il pensiero ma la tecnica dell'appostamento si rivelò comunque efficace. Si diceva che lo faceva solo per carpirne le conoscenze ma non riusciva ad ammettere nemmeno con se stesso che voleva solo guardarla.
Dopo ogni missione l'aspettava fuori dal locale,ogni volta con un aspetto differente, seguendola per scoprire dove pernottava.

Quando apprese che lavorava con una cartina assunse le sembianze di un cameriere per studiarla da vicino mentre le serviva una bibita.

Questo gli facilitò di molto le cose…
Innanzitutto aveva la possibilità di precederla e poi poteva frequentare i locali in cui non era ancora stato ,per vederla ballare e magari divertirsi un po'...

Scoprì anche che faceva regolarmente rapporto a Stark e che ogni suo passo era monitorato da Jarvis .

Una sera si fece urtare di proposito mentre Morgane se ne usciva frustrata dal locale in cui Loki e Mistica avevano già fatto la loro incursione

« Perdonami amico» si scusò Morgane « Andavo di fretta e proprio non ti avevo visto »

« Non capita spesso di avere la fortuna di sbattere contro un così bel bocconcino» le rispose lascivo Loki

Morgane alzò un sopracciglio al ragazzo che aveva di fronte . Alto e biondo,occhi azzurri,poteva essere uno schianto,ma il fatto che dimostrasse di sentirsi tale gli fece perdere almeno 100 punti ai suoi occhi.

« Posso offrirti qualcosa da bere,zuccherino?» le chiese il ragazzo« Sai,ho ammirato come balli e tu ed io potremmo fare proprio una bella coppia»aggiunse avvicinandosi pericolosamente

Roba da matti...ma chi si credeva di essere?

« Grazie dell'offerta,davvero,ma non sei il mio tipo» lo liquidò Morgane scansandolo ed accelerando il passo

« E quale sarebbe il tuo tipo...?» era divertente davvero

La risposta fu appena percettibile,ma bastò a lasciarlo senza parole

« Alto,moro ,capelli un po' lunghi e occhi verdi...un bastardo...»

Morgane aveva già girato l'angolo quando Loki si riscosse

Non poteva averlo riconosciuto ...o sì …?

Smise quasi immediatamente di farsi domande alle quali non sapeva rispondere e si incamminò per tornarsene alla base. Improvvisamente il gioco lo aveva stancato .
Mentre camminava sui passi di Morgane un manifesto attirò la sua attenzione : il Senatore Kelly avrebbe allestito una serata di beneficenza per raccogliere fondi per le vedove del corpo di polizia di New York esponendo un raro e famoso diamante blu che sarebbe stato messo all'asta proprio per l'occasione.

Diamante...

La mente di Loki girò a mille. Era noto il potere catalizzatore di molte pietre preziose e certamente questa non poteva essere da meno. Forse il macchinario di Magneto da solo non poteva funzionare,ma se lo potenziava con la sua magia sfruttando anche quella pietra...

Dopotutto non aveva solo perso tempo dietro l'avatar...

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Capitolo 23
*** Capitolo23 ***


Noia Noia Noia

Dover partecipare ad una serata di beneficenza non era propriamente quello che Morgane avrebbe definito divertimento.

Praticamente era stata invitata da Tony ad infilarsi in un grazioso e fasciante abito da sera, era stata catapultata dentro la limousine insieme a lui , Pepper e Steve ed era stata costretta ad indossare il suo sorriso migliore in favore dei presenti.

D'altro canto non erano proprio lì per divertirsi , ma non sarebbe stata una cattiva idea aver potuto unire l'utile al dilettevole .
Era noto ai più che Tony non amasse particolarmente il senatore Kelly per la sua presa di posizione contro i mutanti, ma la beneficenza era tutta un'altra cosa e poi sapeva che da tempo era nel mirino di Magneto e magari ci sarebbero stati dei risvolti... interessanti.

Chissà che faccia avrebbe fatto il senatore se avesse saputo che lei stessa era una mutante...

Avevano deciso di affiancarla a Steve, l'unico a non avere una compagna,mentre Nat e Clint sarebbero arrivati sotto copertura ,di lì a poco .
Bruce,per ovvi motivi, se ne era rimasto alla base a monitorare la situazione con l'aiuto di Jarvis.

Inutile dire che Stark e la sua consorte erano a proprio agio in mezzo a tutta quella bella gente , intenti a parlare amabilmente con tutti ,anche se come al solito Tony non si lasciava sfuggire occasioni per lodarsi e mettersi in mostra.

Esibizionista

« Ti senti a tuo agio Steve ?» buttò là Morgane al suo compagno che da quando erano arrivati non l'aveva lasciata un secondo,tenendole un braccio sul fianco in maniera piuttosto rigida.

« Non molto . Fare la parte del tuo ragazzo mi fa sentire stupido e falso . Ma se questo è l'unico modo per giustificare la tua presenza qui...Tony invece è proprio nel suo habitat » aggiunse indicandole l'amico che stava raccontando una delle sue storielle ad un gruppetto di avventori

« Già...Ti andrebbe di ballare ? Almeno facciamo qualcosa ,mentre ci guardiamo intorno ...o la gente penserà male se non farai ballare la tua donna»

« D'accordo...ma niente di esagerato...come ti ho visto fare in quel filmato » si affrettò a spiegare come vide lo sguardo interrogativo di Morgane

« Non temere. Sarò noiosissima,come tutto qui...»

Quando iniziò un nuovo motivo si unirono alle coppie presenti sulla pista . Si scambiarono un paio di osservazioni mentre giravano intorno e Morgane lo elogiò per la capacità di tenere il passo con lei,fingendo anche di flirtare, nonostante Steve non fosse propriamente collaborativo .
Quando girarono per la terza volta verso la parte più a sud della pista da ballo Morgane non poté far a meno di notare di essere fissata da un ragazzo distinto,sulla trentina,capelli rossicci e qualche spruzzata di efelidi . Steve le spiegò che era il nipote del Senatore Kelly e a tutti gli effetti il padrone di casa e il vero realizzatore della serata di beneficenza.

« Temo che verrà ad importunarmi perché non mi stacca gli occhi di dosso»

« E temo che tu dovrai essere cortese se ciò dovesse accadere»

Ed infatti accadde .

L 'importuno la sorprese quando Steve la lasciò per andare a bere un drink al bar. Lei aveva rifiutato di fargli compagnia preferendo di gran lunga lo champagne servito in sala dai camerieri . Era uscita in terrazza per una boccata d'aria fresca e per sorseggiare il proprio vino in pace ,accertandosi che nessuno la notasse.

« Non credevo che Capitan America avesse una compagna » la fece sussultare una voce maschile

Nascose il proprio disappunto sfoggiando un sorriso smagliante « Non siamo insieme...Ma siamo molto amici »

« Bene...» rispose l'uomo avvicinandosi a lei « Allora ho una qualche speranza...Miss?»

« Donovan...Morgane» si corresse porgendogli la mano che lui baciò

Per l'amor di Dio Steve dove sei ?

« Adam Kelly...molto lieto. » le stava ancora tenendo la mano e Morgane notò che la sua era piuttosto fresca « Le andrebbe di ballare ?»

« Ecco io...»

« Oppure le faccio fare un giro della tenuta...Abbiamo un parco bellissimo qui»

« Non credo che dovrei allontanarmi senza avvisare Steve» replicò Morgane

« Non si preoccupi. Rimediamo subito » e così dicendo chiamò un cameriere lasciandogli un messaggio per il Capitano Rogers

A questo punto non c'era nessuna speranza di poter rifiutare . Prese a braccetto il suo accompagnatore,avviandosi lungo il vialetto del parco e sbuffando interiormente per la sua stramaledetta sfortuna.
Il suo interlocutore non brillava certo in conversazione. Si rivelò anzi,piuttosto silenzioso e ...inquietante.
Aveva negli occhi uno sguardo famelico : se non fosse stata lei,ne avrebbe avuto paura.

Camminarono fino al punto in cui furono circondati solo da una vegetazione rigogliosa e spettacolare, il rumore della festa ovattato dalla lontananza.

« Credo di aver visto così tanti fiori solo al giardino botanico» provò a rompere il ghiaccio Morgane,ma l'individuo non rispose.

La situazione si stava facendo sempre più imbarazzante e strana

Finse interesse per una particolare composizione che aveva di fronte a lei lasciandoselo alle spalle. Doveva ingegnarsi per tornare indietro quanto prima.

Quello che seguì la congelò

« E dunque sei ancora viva» si girò di scatto alla voce a lei ben nota , portando la mano alla ricetrasmittente.

« Se stai cercando questa,temo che non funzioni più come dovrebbe » la informò la voce porgendole la ricetrasmittente che avrebbe dovuto essere al suo orecchio e cambiando nel contempo la propria immagine in una forma ben più conosciuta

« Non sembri particolarmente sorpreso di vedermi » osservò Morgane dopo un primo momento di silenzio.

« A dire il vero no » confessò Loki ad una perplessa Morgane « Vedi...tu ed io ci siamo già incontrati in più di una occasione...solo che non mi hai mai riconosciuto ...così brava a ballare...»

Le tornarono alla mente tutte le occasioni in cui aveva partecipato a qualche ballo,ma le risultò difficile ricordare qualcuno in particolare che avrebbe potuto essere Loki...Chi di loro? Erano tutti delle comparse...

« Non ti arrovellare il cervello...avevo sempre un aspetto differente...» Aveva preso a girarle intorno,mentre Morgane seguiva i suoi passi a debita distanza pronta a difendersi...o ad attaccare « E' stato interessante sai? Vedere come ti senti a tuo agio fra braccia di sconosciuti »

Morgane percepì una nota d'astio in questa dichiarazione

« Sono solo ragazzi accomunati da una passione ...Niente di più e niente di meno...Sono almeno riuscita a rompervi le uova nel paniere?» si informò continuando a muoversi in cerchio guardinga

« Sei stata maledettamente fastidiosa in più di una occasione,lo devo ammettere» ringhiò Loki . Odiava ammettere che ogni volta che la vedeva i sogni su di lei si facevano sempre più vividi...maledizione

Allungò la mano verso Morgane intrecciando le dita su una ciocca di capelli

« NON ...mi toccare » lo redarguì scattando all'indietro con la testa

« Sei arrabbiata con me per quel piccolo ...episodio ?» ironizzò Loki tornando ancora a toccarla

« PICCOLO? Mi hai lasciata a morire e te ne sei andato con quella...donna » era furiosa e cominciava a sentire un certo formicolio alle mani « Stronzo» lo guardò in cagnesco sotto il suo sguardo divertito « E comunque,cosa ci fai qui ?»

« Oh bella...Avevo voglia di distrarmi partecipando ad uno dei famosi eventi mondani di cui vi vantate tanto...Un po' deludente,paragonato alle feste Asgardiane...» le rispose beffardo, mentre riprese a giocherellare con i suoi capelli.

A causa di questa stupida festa Stark l'aveva costretta a tagliare la sua splendida treccia rasta,obbligandola ad una acconciatura formale ed elegante, anche se si era rifiutata di rinunciare alle sue sfumature rosse. I capelli, raccolti in cima alla nuca da un fermaglio ,le ricadevano sulle spalle in morbide onde ,mentre due ciocche laterali le incorniciavano il viso scendendo in una ordinata spirale,quella con cui ora stava giocando Loki

« Sto parlando seriamente» rispose Morgane scostandosi all'indietro.

«Mmmm...diciamo che Magneto ha bisogno di un certo gioiello e che io sono qui per distrarvi »

« Non capisco... » era perplessa...che gioiello andavano cercando?

Osservò Loki che pareva essere stato rapito dai suoi capelli. Ma perché cavolo lo stava facendo ?

«Divertente vero?...»Sembrò riscuotersi improvvisamente afferrandola per i capelli e facendola gridare per il dolore e la sorpresa «La mia magia intendo. Finalmente la smetti di sfoggiare la tua superiorità con me,avatar »

Morgane reagì sferrandogli un pugno che lo centrò in piena mascella e che lo costrinse a mollare la presa su di lei . Altro che avatar, aveva una gran voglia di picchiarlo selvaggiamente.

« Sempre più divertente» sorrise Loki « Non trovi? Noi qui a darci battaglia mentre una decina di mie copie sono al ricevimento a far saltare i nervi ai tuoi amici»

« Oh!» sospirò Morgane massaggiandosi la testa « Ora capisco ! Ti riferisci al diamante blu che il senatore intende mettere all'asta!»

« Ma dai...ci sei arrivata tutto da sola !» la prese in giro « Mi sorprendi ! Ma sì : in questo momento ,mentre tutti sono occupati con me, Mistica sta rubando indisturbata il diamante »

« A Magneto mancano...fondi?»

« Errato...il diamante può essere un potente catalizzatore … unito alla mia magia...»

«...potrebbe migliorare le prestazioni del suo maledetto marchingegno » finì Morgane per Loki .

« Complimenti...in fin dei conti c' è un po' di cervello in quella testolina » le sorrise iniziando nuovamente ad attaccarla,ma lei fu facilmente in grado di scansare il colpo

« Cercare di alimentare dieci cloni non deve essere facile...Sbaglio? Non mi sembra che tu abbia una grande energia da dedicare a me...» l'espressione di Loki si fece cupa « A meno che tu stesso non sia un clone ...» continuò insinuando il dubbio

Il sorriso di Loki fu quantomeno inquietante. Sparì ripetute volte dalla sua visuale per apparirle in punti diversi,impedendole un'offensiva efficace.
Le sembrava sempre di arrivare troppo tardi.
Girò su se stessa nel tentativo di non farsi sorprendere alle spalle,ma la cosa fu più ardua del previsto.

Alla fine si ritrovò con la schiena letteralmente appoggiata all'addome di Loki con le sue braccia ad avvolgerle la vita,la sua bocca all'orecchio

« Cazzo...» sibilò Morgane

« I miei cloni per quanto perfetti in aspetto ,forza e capacità non hanno nulla che mi appartenga...Ascolta...senti qualcosa ,Morgane ?» la interrogò stringendola più vicino con un braccio ed afferrandole il mento con l'altro

Per un breve momento Morgane non seppe cosa rispondere. La situazione era surreale .

Stavano combattendo cavolo,cosa le chiedeva ?

Poi fu assalita dal ricordo e dal suo odore. «...pelle...cuoio...libri...» fu la risposta che le salì alle labbra

Loki trattenne inconsapevolmente il respiro .

Si allontanò quel tanto che bastava per girarla e guardarla negli occhi , bloccandole nel contempo e con un movimento fulmineo le braccia dietro la schiena

« Ripetilo...»le ordinò

Morgane alzò il viso in un chiaro moto di sfida, i piedi ben puntati a terra,pronta a colpire come dominatore

«Ho detto che odori di pelle ,cu...»

In meno di una frazione di secondo Loki le aggredì le labbra con voracità forzandole la bocca, mordendole il labbro, mangiandola viva, peggiorando la stretta sulla sue braccia con il chiaro intento di trattenerla a sé

Morgane ne fu stordita

Avrebbe dovuto opporsi,il suo lato razionale le imponeva di riprendere il controllo della situazione respingendolo,ma c'era una grande fetta di lei che sapeva che questo era quello che aveva sempre desiderato .

Al diavolo

Si sorprese a rispondere al bacio,spingendosi verso di lui .
Senza rendersene conto si trovò con le braccia libere,a vagare dietro al collo di Loki,ad afferrarlo per i capelli per farlo ancora più vicino,mentre una mano di lui era scesa alle natiche , facendo aderire i loro bacini,l'altra ad avvolgerle la schiena.

Morgane spezzò subito il bacio … ma che cazzo stavano facendo ?

« Questo è sbagliato » gli sussurrò sulle labbra,gli occhi annebbiati dalla passione

« Non sono famoso per fare la cosa giusta » rispose con voce roca aggredendole nuovamente la bocca

Presero a spogliarsi l'un l'altra senza mai smettere di baciarsi,con una possessività che Loki non aveva mai sperimentato prima,troppo occupato ad ordire inganni anche fra le lenzuola piuttosto che a goderne .

La spinse con forza sulla schiena e la travolse completamente,stringendola forte mentre Morgane gli avvolgeva le gambe intorno alla vita,il bacino sollevato per essergli ancora più vicina.

Si divorarono l'un l'altra , toccandosi, sospirando ed ansimando ,si esplorarono alla reciproca scoperta spasmodica .
Quando Loki scivolò in Morgane il piacere che ne derivò fu diverso da qualunque cosa avesse mai sperimentato prima. Unico nel suo genere,puro, forte,possessivo.
La cavalcò con un ritmo crescente di passione, acuita dai sospiri di lei che lo graffiava e lo chiamava,lo supplicava,lo baciava e lo mordeva. Quando l'orgasmo li travolse Morgane gridò il suo nome e Loki riversò in lei tutto il suo seme.

Mai avrebbe creduto possibile di arrivare a tanto con una mortale.

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Capitolo 24
*** Capitolo 24 ***


Si guardò allo specchio .

Aveva due occhiaie nere, segno lampante che non aveva dormito.
Si era girata e rigirata nel letto di continuo ; ogni volta che aveva provato a chiudere gli occhi le era sembrato di avere ancora addosso le mani di Loki ...e la sua bocca in posti dove mai avrebbe dovuto essere stata.

Sospirò pesantemente mentre raccoglieva le proprie cose per andare a fare colazione nella super cucina di Stark.
A quell'ora dormivano ancora tutti,specie dopo la serata movimentata appena trascorsa… Seppe che Loki, le sue copie , avevano dato loro del filo da torcere creando una marea di illusioni che aveva portato gli Avengers a darsi battaglia gli uni con gli altri,incapaci di distinguere gli amici dai nemici.

La cosa ridicola, e si fa per dire ,era che l'unico nemico tangibile era Mistica, che due sale più in là metteva fuori gioco le guardie e si impossessava del diamante del senatore Kelly,sparendo poi alla velocità della luce…

Quando Morgane tornò trafelata alla villa ,che tutto era ormai finito, si ritrovò logicamente a subire il terzo grado da parte di Steve .

Fu costretta a dire la verità...anche se parziale.
Raccontò che Loki aveva preso le sembianze di Adam Kelly , e fin qui tutto bene ,e che quando lui le aveva rivelato la sua identità avevano preso a lottare...ovviamente non specificò di che tipo di lotta si fosse trattato...

La loro personale battaglia era finita , con entrambi riversi sul prato,le gambe ancora aggrovigliate,i respiri affannosi per lo ...sforzo.

Quando Morgane prese inesorabilmente coscienza dell'accaduto si portò a sedere con ansia, il braccio di Loki ancora attorno al suo addome,in quello che in una situazione diversa e con persone diverse sarebbe potuto passare per un tenero abbraccio. Lui la sbirciava di sottecchi,sorridendo soddisfatto

Un diversivo imprevisto ma piacevole,non c'é che dire...

« E se dovesse sorprenderci qualcuno ?» proruppe Morgane

Erano nudi come vermi e la cosa sarebbe stata alquanto imbarazzante...Senza dover mettere in conto le spiegazioni che avrebbe dovuto dare agli Avengers

« Questo non è possibile. Vedi mia cara, ho messo in atto un'illusione per cui chi mai dovesse passare di qui vedrebbe solo quello che il paesaggio ha da offrire...Vale a dire fiori e piante» la rassicurò Loki lanciandole uno sguardo malizioso.

« Mi prendi in giro? Quante illusioni sei in grado di sostenere ???» era incredula

« Per la verità ho posto fine alla battaglia con i tuoi amici come ho capito che ero improvvisamente interessato ad altro...» sorrise più largo come la vide arrossire furiosamente « Senza contare che Mistica aveva già ottenuto quello che voleva...e anche io del resto...» e allungò la mano per accarezzarle un seno

Con tale mossa Loki si guadagnò uno schiaffo

« Metti le mani apposto perché questo non accadrà mai più. Ricordatelo »

Mai aveva visto Loki sorridere così

« Non mi pareva che ti dispiacesse mentre mi nutrivo di ogni parte di te...hai un sapore così delizioso ...» le rispose scoppiando a ridere alla reazione di Morgane che saltò in piedi prendendo a vestirsi concitata

« Sei scandaloso,smettila,non voglio sentirti »

Provò a chiudere la zip dell'abito,ma la stoffa era rimasta incastrata. Sbuffò in frustrazione,quando sentì Loki accarezzarle il fianco con una mano,mentre con l'altra le chiudeva la lampo.

Soffiò dentro il suo orecchio «Difficilmente mi stanco delle cose belle...»

Morgane fece appena in tempo a girarsi e a registrare che lui era già perfettamente vestito prima che scomparisse alla sua vista


Si era fatta la doccia non appena era arrivata alla torre eppure non riusciva a liberarsi dal suo odore. Sarebbe stata una bugiarda a dire che quello che era successo non l'aveva fortemente voluto,ma si sentiva una merda atroce ogni volta che guardava in faccia uno dei suoi amici…

Farsela con Loki , perdio... che idiota colossale…

« Hai intenzione di mandare a fuoco la cucina ?» le chiese un allarmato Tony

Morgane sussultò

Uno : quando era arrivato?

Due : come aveva fatto a non notare la cortina di fumo nero che si innalzava dalla padella?

« Cazzo ! Si sono attivati gli estintori !!!» proruppe Tony

E tre : nuova doccia

« Oh Tony perdonami ! Ero così presa dai miei pensieri !… Scusa scusa scusa!» urlò, correndo di qua e di là con un asciugamano nell'inutile tentativo di rimediare al grosso danno

« Spero che le prossime frittelle che farai saranno spettacolari ,me lo devi ,dopo tutto questo casino !...Guardami,sono zuppo ! » prese poi un ombrello facendola uscire con lui al suo riparo. « Vieni,invitiamo tutti al bar ...ma domani colazione da re , d'accordo?»

« Sarà fatto,signore »

« Signore un corno. Da adesso il mio nome in codice sarà pulcino bagnato . Jarvis provvedi tu a mettere tutto in ripristino,ok? »

« Certamente Signore »

« Pulcino bagnato » lo corresse ,guadagnandosi una risatina da parte di Morgane.

Perlomeno era riuscita a dimenticare Loki.

E ci riuscì per un lungo periodo davvero.

All'improvviso, le sue giornate si rivelarono piene.
Per punirla , si fa per dire ,del casino fatto, Tony le aveva assegnato il compito di impartire danza in tre diverse scuole dei sobborghi della città.
Se c'era una cosa che la sua esperienza nel frequentare i locali malfamati le aveva insegnato era che i ragazzi tendevano a stare fuori dai guai se avevano qualcosa che li appassionava.
Ed almeno per quella categoria a cui piaceva ballare lei voleva rendersi utile

Come se non bastasse nel suo tempo libero doveva partecipare attivamente alle diverse missioni che lo SHIELD riteneva più opportuno e qualche volta persino Xavier l'aveva chiamata a sé per affidarle degli incarichi.

Di Loki non aveva più sentito parlare ...e forse questo era un male ,dato che probabilmente significava che Magneto aveva fatto dei progressi …Sembrava infatti che al momento la ricerca di ragazzi da parte loro fosse ad uno stallo…

Morgane era appena rientrata da una missione con Logan contro una postazione dell' HYDRA ,questa volta.
Era tutta impantanata dato che era stata costretta ad usare l'acqua contenuta in un acquitrino,rischiando anche di riempirsi di sanguisughe. Rabbrividì al pensiero mentre si faceva l'ennesima lunga doccia,ridacchiando non appena sentì Tony imprecare per la scia di fango che aveva lasciato dove era passata.
Cioè dappertutto.

« Signorina Morgane » la chiamò Jarvis mentre si asciugava i capelli « All'ingresso c'é un ragazzo che chiede di lei »

« Un ragazzo? E chi diamine sarebbe ? » si protese verso il monitor del bagno programmandolo per vedere la hall .
In piedi sulla porta c'era un giovane biondo, piuttosto attraente che le sembrava di aver già visto da qualche parte...« Ha detto altro?»

« Solo che se anche non è il suo tipo ci terrebbe a conoscerla meglio »

Piuttosto perplessa della cosa ,si infilò un paio di jeans a vita bassa ed una aderente maglietta rossa con maniche ¾ ,pronta a liquidare l'intruso in due parole,anzi tre :

lasciami
in
pace.


« Chi sarebbe il fusto all'ingresso ?» la interrogò curiosa Nat che fasciata di una tuta blu si apprestava a frequentare la palestra della torre

« Intendo scoprirlo »e salì risoluta in ascensore

Quando le porte si aprirono , quasi travolse il giovane che vi si trovava appena fuori

« Ciao » la accolse « E' un piacere rivederti »

Morgane alzò un sopracciglio. Ora che lo guardava meglio riconobbe il tipo sfrontato del vicolo, stesso capello, stesso occhio azzurro, stesso fare arrogante

« Non so come tu abbia fatto a trovarmi,ma ti conviene sloggiare immediatamente prima che Stark ti faccia sloggiare di persona»

Il ragazzo le sorrise avvicinandosi a cospirare sottovoce all'orecchio

« Oppure ti conviene fingere di riconoscermi ed uscire gentilmente con me o potrei far rivivere i nostri bei momenti al parco ai tuoi amici...» Morgane impallidì visibilmente « e magari Stark potrebbe decidere di far sloggiare anche te oltre al sottoscritto...» poi si allontanò guardandola soddisfatto

Morgane aprì e chiuse la bocca un paio di volte prima di riscuotersi dallo shock .

Raccolse tutto il suo autocontrollo rispondendo « Vado a prendere la borsa »

« Molto bene,ti aspetto in strada » le sorrise gioviale

Porca puttana in che casino mi sono messa?

Si precipitò in camera ,afferrò il cellulare e la borsa e si guardò allo specchio.
Improvvisamente le veniva da vomitare …

« Qualcosa non va signorina? »

« No,va tutto bene,Jarvis. Accendo il cerca persone in modo tale che tu possa rintracciarmi in fretta. Dì alla squadra che ho ritrovato un amico e che potrei far tardi » O nella peggiore delle ipotesi non tornare affatto, pensò.

Per sua fortuna in giro non c'era nessuno , non voleva dover inventare bugie…

Scese in strada oltrepassando impettita il suo accompagnatore.

« Guarda che stai andando dalla parte sbagliata» la bloccò quasi subito, aprendole la portiera di un taxi

« Oh,perfetto...adesso usiamo anche mezzi di trasporto convenzionali...» commentò fra sé e sé

Scesero davanti ad un ristorantino alla periferia della città ,dopo un viaggio neanche troppo facile in mezzo al traffico e carente in conversazione a causa della tensione che quasi si poteva tagliare con un coltello.

Dal di fuori il locale appariva semplice,ma pulito.

« Pensavo che ti piacesse frequentare posti sfarzosi ed eleganti,degni del re che tu sei, Loki ...» disse acida Morgane

« Mi conosci davvero poco...» rispose guadagnandosi uno sguardo interrogativo da parte della ragazza « Io amo il buon cibo, la buona musica ...detesto invece le persone...ma questo tu già lo sai...» così dicendo riprese il proprio aspetto,mantenendo però lo stesso abbigliamento : jeans scuri,stivali in pelle , camicia verde .« Prego,dopo di te »

Era davvero un grazioso localino ,frequentato da una clientela ristretta,per lo più coppie , osservò...andiamo bene...un uomo al pianoforte allietava l'ambiente ,mentre una gentile cameriera li accolse al loro ingresso , dimostrando di conoscere Loki.

« Non credevo che ti abbassassi a frequentare nessuno dei posti qui sulla terra...meno che mai un anonimo ristorante» fece stupita Morgane mentre si accomodava al tavolo

« Per la verità ci sono entrato per caso. Non ci avrei dato un soldo bucato,ma suonavano buona musica e così ho scoperto che anche il cibo era ottimo. Anche se la mia vita è un po' movimentata, concedimi l'eufemismo, trovo doveroso ritagliarmi uno spazio solo per me...»

« E come mai hai deciso di condividere tutto questo ?...»

« Come ti ho già detto,difficilmente mi stanco delle cose belle...»

Morgane portò alla bocca un bicchiere di vino, per evitare di rispondergli in malo modo : non amava essere paragonata ad un oggetto,ma sapere che lui la considerava bella la fece sentire un po' meno arrabbiata.

Guardandosi intorno arrossì dall'imbarazzo nell'osservare le effusioni amorose fra le coppie presenti. Essere proprio lì con Loki la fece avvampare di vergogna, scatenando l'ilarità del suo accompagnatore

« Non credere che ti abbia portato qui di proposito...sorseggia il buon vino , gusta del buon cibo e accetta un po' di conversazione con me...ti va?»

« A parte il fatto che non ho altra scelta...» commentò Morgane « mi piacerebbe sapere di cosa vorresti parlare...Direi che sarebbe meglio evitare l'argomento lavoro e tolto quello,cosa ci resta ?»

Loki la guardò per un lungo istante prima di risponderle,tanto che Morgane sperò che arrivasse la cameriera con la loro ordinazione,almeno avrebbe riempito i buchi vuoti

« Intanto mi piacerebbe sapere perché non riesco a trovarti con la mente… » se ne uscì all'improvviso

Morgane deglutì un grosso sorso di vino prima di decidere cosa rispondere,optando per la verità...dopotutto non c'era nulla di male in quello che andava a dirgli

« Di questo devo ringraziare Visione...» lo guardò seria « Tu avevi scelto di seguire Mistica,lasciandomi ...» a morire...dio come le bruciava « ed io ho deciso che chiudere la mia testa alle tue eventuali intrusioni era la scelta migliore...D'altro canto hai ancora i tuoi poteri e proprio non mi va di essere violata nei miei...segreti...Non so se mi capisci» finì con un sorrisetto

« Ti sembrerà strano ma capisco perfettamente» acconsentì Loki

Nel silenzio che seguì Morgane lo scrutò di sottecchi. Era ancora più pallido del solito e così ...magro...

« Mangi a sufficienza ?»

« A cosa devo questo interessamento?» la interrogò scettico

« Argomento di conversazione : cibo e...sonno. Sembri malato ...incubi...?» indagò

Sembrò punto sul vivo « Cosa ne sai? »

« So tutto Loki,per cui ti prego,finiamola qui con le balle e le invenzioni,ok?»

« Qualcuno...» ammise « niente che non possa gestire»

« Sì,come no...scemo chi ci crede...»

L'obiezione di Loki fu interrotta dalla cameriera che servì loro la cena. Avevano optato per una grossa fetta di carne con salsa e verdure grigliate e mentre Morgane divorò la propria porzione notò che la bistecca di Loki era praticamente intatta...e meno male che il cibo doveva essere di suo gradimento...

« Probabilmente non mi crederai ma ...ho sperato che tu fossi viva...sai...ti ho cercata...» La dichiarazione la lasciò senza parole « ...non lo so ancora il perché,ma c'é qualcosa in te che mi incuriosisce...poi ,dopo il nostro ultimo incontro...» a quel punto Morgane si affogò nel vino «...mi sono chiesto cosa mi avesse portato ad arrivare a tanto con te...»

« Guarda... non c'é niente di curioso in me...E' stato un errore madornale dettato dalla chimica,ok? Io sono solo una donna e tu sei...un uomo. Punto»

« Io non sono un uomo» la corresse Loki« Sono un dio. Non ho mai giaciuto con nessuno che non fosse al mio livello»

« Cazzo che complimento...tu sì che sai come adulare una donna»

« Tu non sei una dea,non sei immortale,non hai la mia stessa inclinazione all'inganno...non hai niente che possa interessarmi,eppure entri fastidiosamente nei miei pensieri...»

« Allora ti consiglio una seduta di ipnosi per cancellarmi dalla tua mente. Mettiti davanti allo specchio e fattela!» proruppe seccata Morgane « Cameriera,scusi,mi può portare il dolce? Ho bisogno di tirar su la mia autostima...»

La conversazione era arrivata ad un punto morto mentre Morgane gustava la sua mousse al cioccolato.

Niente era meglio del cioccolato per tirarti su di morale

Loki non pensava che il loro incontro alla villa avrebbe avuto quell'epilogo,ma dopo un'attenta analisi ne aveva dedotto che tutto quello che gli dava benessere era da agognare,anche se si trattava di prendere le proprie soddisfazioni carnali con una mortale...e con ogni probabilità l'intensità delle sensazioni provate era stata tale solo perché erano passati secoli dall'ultima volta che aveva giaciuto con una femmina.

Sperava che l'aver dato vita ai sogni su Morgane avrebbe cambiato le cose in meglio: aveva bisogno di lei per recuperare energia ,aveva bisogno di dormire e...sì di mangiare meglio...di più...

« Bene...» disse Mogane interrompendo le sue riflessioni « Adesso vorrei capire da te cosa ti aspetti che io faccia»

« Voglio frequentarti per un po'» la sorprese

« Spero tu stia scherzando ! E' assolutamente fuori questione» rispose lanciando il tovagliolo sul tavolo

« Il punto non è se sia fuori questione o meno ,ma se lo debbano sapere i tuoi amici...» rispose allusivo facendola sussultare

Morgane rimase a lungo in silenzio mentre Loki ne fissava le emozioni. L'aveva in pugno,era ovvio,bastava vedere come si mordeva il labbro inferiore.
Sorrise soddisfatto.

« E sia. Ma non credere che sarò accondiscendente o remissiva ...»

« Sarà più interessante...» ammiccò mentre lei se ne usciva dal locale stizzita

« Chiamo un taxi. Me ne vado »

« D'accordo,ma non sarai tu a decidere quando lasciare,le prossime volte...»

« A proposito» disse Morgane rovistando nella borsetta« Non azzardarti mai più a venire da Stark. La prossima volta chiama a questo numero» e gli porse un bigliettino« E' il mio cellulare»

Loki lo rigirò fra le mani prima di infilarselo in tasca.

Questo era un inizio

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Capitolo 25
*** Capitolo 25 ***


Da quella sera trascorse quasi un mese , tanto che Morgane credette che Loki avesse cambiato idea.
O almeno lo aveva fortemente sperato, pregando la sua buona stella che avesse qualcosa di meglio da fare e che quel qualcosa non fosse far del male agli altri.

Ma evidentemente la sua buona stella aveva deciso di andare in ferie

Accese la radio per scaricare i nervi dopo una dura lezione .

Insegnare a ragazzi che vivevano una realtà difficile, a volte si rivelava piuttosto arduo e spesso doveva attingere a tutto il suo autocontrollo per non esplodere.
Anche se si dicevano interessati alla danza i ragazzi sapevano essere provocatori e arroganti e... maleducati , poco inclini alle regole e con le mani terribilmente lunghe

cazzo

Chiuse gli occhi facendosi trasportare dalla musica ,per cui reagì con stizza quando il cellulare prese a suonare

Numero sconosciuto

« Ce ne hai messo a rispondere ! » la aggredì la voce dall'altra parte

« Oh guarda un po' ! Sai usare il cellulare,oppure ti sei fatto fare il numero dalla tua amica Mistica ? » rispose indispettita

« Ti aspetto fra un'ora a Times Square » rispose ,con un tono che non ammetteva repliche

« Spero tu stia scherzando… Sono ancora a scuola e... »

«...e ti voglio elegante . Pretendo che tu sia all'altezza,della situazione e...di me »

La possibilità di replicare sfumò nel momento in cui si rese conto che dall'altra parte non c'era più nessuno. Guardò l'ora facendo un rapido calcolo del tempo che avrebbe impiegato a raggiungere la torre,farsi una doccia,pettinarsi e vestirsi come voleva il re...o cretinre...nome da lei coniato e che stava per re cretino
Comunque capì subito che se voleva arrivare a casa velocemente avrebbe dovuto sfruttare le proprie doti .

Casa...Non era sua,riflettè, eppure sentiva di farne così parte da poterla chiamare tale.

Se c'era una cosa che da Stark abbondava erano i vestiti .
Classificati per genere dallo sportivo ,al casual ,dall'informale all'elegante, trovavi sicuramente quello che faceva per te.

Loki non voleva sfigurare ? Ma per chi la prendeva ? E poi, come si permetteva quel pomposo,borioso,capriccioso...essere ?

Un'ora era trascorsa e ancora non l'aveva vista scendere da nessun taxi . Erano passate di lì donne grasse e brutte a braccetto di anonimi individui, modelle svampite con attempati gentiluomini, single indaffarate...ma di Morgane neanche una traccia.

Cominciava ad averne abbastanza

Stava per andarsene senza far caso all'ennesimo taxi che accostò al marciapiede

« Te ne vai proprio ora ?» gli chiese Morgane mentre scendeva dal mezzo

Loki non fece nulla per nascondere il disappunto per la lunga attesa , inoltre le aveva chiesto espressamente di rendersi presentabile e lei invece indossava un lungo soprabito nero . Le pose comunque il braccio senza quasi degnarla di uno sguardo : non aveva tempo di litigare con lei,ma non appena lo spettacolo a teatro si fosse concluso,le avrebbe fatto rimpiangere di avergli disobbedito

Morgane alzò le spalle apparentemente indifferente alla reazione del cretinre , scegliendo di seguirlo accondiscendente ,immaginando che dato il luogo dell'appuntamento sarebbero finiti con l'andare a teatro . E non si sbagliò.

« Miss Donovan che sorpresa vederla di nuovo qui !» la accolse al loro ingresso Pierre, il direttore .
Abitava a New York da una vita eppure non aveva perso il suo accento francese

La coprì di complimenti , senza risparmiare occhiate sospettose al suo accompagnatore, dimostrandosi al contempo deluso per l'assenza di Stark ,dato che la sua presenza , buona o cattiva che fosse , era comunque motivo di pubblicità .

Morgane sorrise fra sé e sé al ricordo di come una volta si fosse addormentato in platea,russando al punto tale da disturbare l'intera rappresentazione...Pepe era sprofondata dalla vergogna ed il giorno dopo gli aveva fatto una predica colossale

Dato le conoscenze che Morgane vantava ,il direttore fu ben felice di accompagnare personalmente la coppia alla loro prenotazione,anche se ricevere i biglietti dalle mani di Loki gli procurò inspiegabilmente un brivido lungo la schiena.

Furono lasciati soli nella piccionaia.
C'era il pienone a teatro,ma i due posti accanto a loro erano vuoti.

« Non hai paura di essere riconosciuto ?» gli chiese Morgane mentre si sistemava sulla poltrona. Aveva voluto tenere il soprabito ,lamentando di non sentirsi troppo bene...

Bugiarda

« Allora dimmi : cosa dovrebbe temere un anonimo ragazzo biondo di nome Luke?» la sorprese lui

« Davvero ?» lo guardò da vicino ,ma proprio Luke lei non lo vedeva « Bel nome...facile da ricordare,anche » concluse tornando a girarsi verso il palco ed estraendo il cellulare dalla borsetta.

Le piaceva venire a teatro,ma non avrebbe dato a Loki la soddisfazione di vederla interessata.

Così quando le luci si spensero,raccolse le gambe sotto di sé sulla poltrona e cominciò a giocare con il telefonino,fingendo di non guardare. Alzò gli occhi un paio di volte e quando c'era una musica coinvolgente i suoi piedi non volevano saperne di starsene fermi,ma nel complesso fu abbastanza brava a dimostrarsi distaccata

Loki la osservò per tutto il primo atto.

Quella lucetta gli stava dando sui nervi, ed il chewingum che aveva preso a masticare lo faceva girare pazzo. Strinse le mani sulla poltrona facendola scricchiolare pericolosamente. Quando finalmente la luce tornò le strappò il telefono dalle mani facendolo volare giù dal loggione

« Sei impazzito? » scattò in piedi Morgane cercando di vedere dove fosse caduto e se qualcuno di sotto si fosse fatto male a causa sua

« Smettila di comportarti come una ragazzina dispettosa » la redarguì « Il tuo stupido aggeggio ricomparirà quando lo riterrò più opportuno»

Si sedette stizzita sull'orlo della sedia . Avrebbe voluto obbiettare che sarebbe stato sospetto se non avesse risposto ad una chiamata di Jarvis... o degli altri, ma concluse che sicuramente Loki aveva pensato anche a questo...

Ora passarsi il tempo lì dentro sarebbe stato più difficoltoso

« Sputala » le ordinò Loki quando la vide fare un pallone con la gomma

Morgane sbuffò in frustrazione ,ma fece come richiesto,accartocciando il chewingum in una cartina pescata dalla borsetta.

Alla fine,quando il secondo atto iniziò provò a chiudere gli occhi per fingersi addormentata , ma si ritrovò continuamente a riaprirli suo malgrado sotto l'evolversi della rappresentazione.

Maledizione avrebbe dovuto pensare a dei tappi per le orecchie...

Uscirono da teatro che Morgane era su di giri .

Parlava a raffica , commentando gli attori,i ballerini ,le scenografie ,chiedendo il suo parere a Loki che nel frattempo le aveva chiamato un taxi .

« Oh Loki, io non ho nessuna intenzione di andare a casa ora » lo informò mentre lo prendeva per mano « Sono troppo elettrizzata ed ho voglia di passeggiare »

« Non credo sia una buona idea… Non posso reggere un altro minuto in tua compagnia senza rischiare di farti del male » la informò acido

Morgane gli sorrise senza lasciargli la mano « Sono stata rompipalle eh? Ma giuro che ora mi faccio perdonare » rispose guadagnandosi uno sguardo scettico da Loki

Veramente c'era stato un momento in cui l'avrebbe volentieri scaraventa giù dal loggione insieme al telefonino...beh,in realtà il cellulare non lo aveva gettato, lo aveva solo fatto opportunamente sparire...poi le cose erano cambiate e all'improvviso Morgane si era dimostrata attenta alla trama .

Lui stesso doveva ammettere che non era stata male,diverso dagli attori che brillavano ad Asgard, ma non disprezzabile

A tratti distoglieva l'attenzione per osservare Morgane al suo fianco...Certo,non era chiaro cosa indossasse sotto quel cappottone, ma era evidente che nonostante il poco tempo a sua disposizione per prepararsi, avesse curato l'acconciatura e i ...dettagli .Nella scarsa apertura del soprabito era visibile una collana con pendente rotondo al cui centro c'era un cuore,forse era d'argento...roba di poco conto ma raffinata. Uguali i pendenti che portava alle orecchie e la forcina al lato della testa ,mentre i capelli erano raccolti in uno chignon e tenuti insieme da un grande spillo in argento...

« Bene,allora lascio alla signora la scelta della prossima tappa » disse facendo una riverenza e offrendole il braccio

« Nessuna tappa in particolare Loki,solo...camminiamo un po', ok? E magari mangiamo un... hot-dog!» esclamò alla vista di una bancarella

Morgane corse subito a farsi fare un panino,nonostante le proteste di Loki.
Era affamata e non aveva nessuna intenzione di morire di fame a causa sua : quando alla fine arrivò ad addentarlo era in visibilio.

« Raccontami di Asgard» chiese fra un morso e l'altro, facendolo fermare per la sorpresa

« Credevo sapessi tutto dalla bocca del magnifico Thor...» rispose inacidito

« In realtà no. Voglio dire: Thor sa vantarsi molto bene...di quanto è grande e forte e potente...di quanti muscoli ha...e il martello lo alzo solo io,io sono degno...una marea di sciocchezze»

« Sciocchezze ?...Thor sa che pensi questo di lui?» chiese incredulo

« Oh no,non fraintendermi...non penso che sia sciocco,ma non credo che saper usare un martello ti faccia apparire più adatto a governare di altri...Penso che il martello sia solo il suo potere,come per Stark è la sua armatura,per Steve lo scudo e per Bruce Hulk...ma non è il martello a renderlo la persona che è... Il governo di un regno o di un impero non può fondarsi su un martello,ma sulla persona...la sua mente, i suoi valori,ma anche le sue abilità strategiche...» lo guardò pensierosa « mi sono spiegata bene?»

« Sì certo,in poche parole hai smontato la tradizione millenaria di Asgard ,secondo la quale chi governa è colui che porta il martello...»

« E ne sono convinta... Se fossero i puri di cuore a poterlo sollevare ,allora dovrebbe riuscirci anche quel patatone di Steve...»

« Patatone ?...»

« Sì...è come dire che è un tenerone,un cucciolo,mosso solo dai principi più nobili e onesti. Diciamocela tutta : il martello è solo di Thor, ma un individuo eccezionale come Visione ha fatto lo strappo alla regola...E di te che mi dici? Perché non saresti degno ?»

« Davvero non lo sai?» lo prendeva in giro?« Non sono mai stato degno» aggiunse avvelenato « Odino mi ha illuso facendomi credere che avevo le stesse possibilità di Thor per esserlo...ma non era così...»

Morgane lo percepì irrigidirsi , mentre parlava c'era una incrinazione nella voce che le toccò il cuore...Non aveva dimenticato chi fosse Loki,ma sapeva che non era stato così ,prima. Thor ne parlava sempre con amore e nostalgia...

Dove era ora quella persona?

« Non puoi essere arrabbiato per questo»

«Tu che ne sai che cosa mi fa arrabbiare ?» alzò la voce scostandosi irato

Ora lo aveva di fronte , arrabbiato,le mani chiuse a pugno, un leggero alone verde che lo avvolgeva

« Smettila Loki o ti farai notare » lo ammonì « Vieni,andiamo a vedere cosa succede laggiù e magari ti rilassi un attimo»

« Non sei più nella posizione di darmi ordini» le ricordò

« Non è un ordine,sarebbe una richiesta e mi piacerebbe che la serata non finisse in malo modo» rispose Morgane « Comunque fa pure come credi, la serata può finire qui se vuoi,ma io andrò laggiù »e così dicendo andò verso la fonte del divertimento

Loki rimase a guardarla allontanarsi.
Dopo un attimo di indecisione la seguì

...lui avrebbe deciso quando porre fine alla serata

Trovarla in mezzo a quel caos non gli fu semplice a causa del viavai di perditempo che gli ostacolavano il passaggio e della musica assordante che gli impediva di farsi sentire. Alla fine si fece notare portandole una mano alla spalla e facendola girare . Stava osservando ballare un gruppo ben assortito di ragazzi e ragazze per cui non appena lo vide si tolse il cappotto e glielo lanciò letteralmente addosso gridandogli un veloce Faccio presto

In un primo momento avrebbe voluto buttarglielo per terra in segno di protesta : Morgane dimenticava troppo spesso con chi aveva a che fare …
Poi il suo sguardo si posò sulla sua figura che gli dava le spalle e rimase senza fiato : l'abito che indossava era davvero all'altezza della situazione. Aderente ,le si aggrappava al corpo come una seconda pelle,mentre il bordo in argento andava a tuffarsi nulla vertiginosa scollatura della schiena...l'angelo non era visibile,ma era più che sufficiente così...Inghiottì mentre la vide muoversi sinuosa nella danza e quando i loro sguardi si incrociarono gli sembrò che lei danzasse solo per lui.

« Allora,il vestito è alla tua altezza?» gli chiese Morgane quando lo raggiunse ansante

« Appena accettabile» mentì guadagnandosi una linguaccia

Ripercorsero la via a ritroso in silenzio.
Morgane pensò ,che nonostante tutto il tempo che avevano trascorso insieme erano state rare le volte in cui si erano parlati realmente...piuttosto avevano avuto un rapporto quasi di lavoro .
Si accorse che un taxi aveva accostato

«...? Quando lo hai chiamato ?» si stupì

« Non lo sai che non ne ho bisogno?» rispose malizioso mentre le apriva la portiera

Rimasero un istante a fissarsi prima che Morgane lo salutasse brevemente e decidesse di salire .Quando il taxi partì si sentì un misto di sollievo,ma anche di delusione...

Poi squillò il cellulare ...

da quando era tornato in borsetta?

Se lo portò all'orecchio in attesa

« ... voglio rivederti...»

« Anch'io ...» rispose ,prima che il cervello arrivasse alla bocca




N.B. Consigli,segnalazioni,suggerimenti sono sempre ben accetti. Grazie

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Capitolo 26
*** Capitolo 26 ***


Ogni volta che la sua mente non era occupata in una qualche missione o nell'insegnamento , ricadeva in una lotta interiore al cui centro si trovava Loki. Si chiedeva se stesse facendo la cosa giusta e la risposta che ne usciva era sempre : no

Avevano avuto altri tre appuntamenti dopo quello del teatro,ma lei preferiva non chiamarli così. Non si può avere un appuntamento con Loki, preferiva definirlo incontro di reciproca conoscenza . Tra l'altro anche se nella completa confusione mentale aveva delineato un certo obbiettivo personale che consisteva nel dare a Loki quello che cercava, prima che decidesse che non ne valeva la pena e svuotasse il sacco con gli Avengers.

Cosa cercasse Loki era un mistero

Non parlavano delle loro attività reciproche e sapeva che non poteva leggerle la mente. Si incontravano nei posti più disparati ,ora a sfogliare libri in immense biblioteche, ora a percorrere corridoi di musei , come se fossero due semplici ragazzi che avevano qualcosa in comune.
Morgane si rese conto che nella sua lunga prigionia , nella torre prima e alla X Mansion poi, Loki si era sempre trattenuto,volendo mantenere una facciata di distacco e freddezza . Lei stessa ,nonostante la loro vicinanza non era riuscita a farlo sentire libero di svelare cosa celasse la sua mente...anzi,il suo cuore.

Passavano insieme intere giornate nelle quali lo vide appassionarsi all'arte,alla storia e a quella che definiva vera musica . I paragoni con Asgard gli divennero naturali e così capitava che le descrivesse il suono di un particolare strumento musicale,magari riproducendolo con la sua magia o che le parlasse di come fossero arredate le sale dei palazzi rispetto alle case della gente della città.

Morgane restava ad ascoltarlo affascinata ,mentre osservava come il suo volto sempre così serio a tratti esprimesse gioia, ma anche...malinconia . E poi non poteva fare a meno di notare la stanchezza che sempre lo accompagnava ...e quanto poco mangiasse.

Era preoccupata per lui?...sul serio?

Quando si vedevano doveva ripetersi chi aveva di fronte,ma finiva con il dimenticarlo come se davvero quello che le stava davanti fosse Luke e non Loki

« Esci ancora con quel tale ? » la riscosse dai suoi pensieri Pepe ,mentre insieme preparavano la cena.

Era diventato raro che fossero tutti alla torre, dopo che la nuova base dello SHIELD era diventata quasi una seconda casa per la squadra.
Ed era difficile che Morgane si unisse agli Avengers perché Tony voleva che,fra le altre cose,desse anche un occhio a Pepe...casomai ci fossero dei problemi,per citare le sue parole

« Sì...no...forse...» rispose indecisa « Diciamo che è un tipo interessante ma non so dove va a parare la cosa...»

« Non deve andare a parare per forza da qualche parte. Fatti trascinare dal momento,vedi se quello che succede ti aggrada ...magari divertiti un po'» e qui Pepe le fece l'occhiolino « Poi se ti stanchi,tanti saluti e via»

Magari potesse essere così facile!

« Dove ti porta domani?» chiese mentre finiva di preparare la tavola

« No,lo porto io...Fin'ora abbiamo fatto uscite molto culturali...»

« Tipo saccente eh?...»

« Tu non sai quanto...Comunque andiamo alla fiera rinascimentale di Providence. Ancora non lo sa » rimase a fissare Pepe un istante ,scuotendo la testa « detesta la confusione e le persone che la fanno...Speriamo bene! Per quello ho dubbi sull'uscita...»

« Oh! In bocca al lupo allora!» le augurò Pepe facendo un brindisi

A consolidare la sensazione di essere con un Luke piuttosto che con un Loki era il fatto che questi non usasse quasi mai la magia. Se dovevano spostarsi chiamavano un taxi o salivano sulla metro. Niente teletrasporto. Il che era strano per uno che diceva di disprezzare la tecnologia terrestre, o midgariana come era solito chiamarla.

Questa volta Loki le aveva dato appuntamento direttamente alla stazione di Providence.

Era appena stato a Boston per conto di Magneto a contrattare per un oggettino di particolare interesse con un esponente dell' HYDRA,un convertitore molecolare. Si era guardato bene da rivelare la propria identità assicurandosi l'oggetto in questione senza dover ricorrere alla forza.

La macchina di Magneto,nonostante la sua magia e l'uso del diamante non era completa e forse quel componente avrebbe potuto fare la differenza.
A dire il vero la cosa cominciava ad annoiarlo un po'...Tutta questa tecnologia era una seccatura : o non funzionava correttamente e rischiava di distruggere ogni cosa,oppure funzionava correttamente distruggendo ogni cosa.
I midgariani erano abilissimi a fare fesserie...e Magneto non era da meno : se non fosse stato per lui avrebbe applicato ugualmente la sua invenzione nonostante l'evidente malfunzionamento

« Ciao Luke, è da molto che aspetti?» Morgane gli corse incontro,non appena lo vide alla fermata del treno. Aveva preso a chiamarlo Luke per reggere la sua copertura

« Non molto. Cos'hai lì ?» le chiese riferendosi al cesto che si portava appresso

« Il nostro pranzo. Ho pensato che poteva essere carino mangiare qualcosa all'aria aperta»

Ottenere dei risultati con Morgane non si era rivelato così immediato come aveva sperato. Nonostante insistesse nel vederla, i benefici tanto agognati tardavano ad arrivare, costringendolo a notti fatte da incubi,a difficoltà nel cibarsi in maniera appropriata e al conseguente indebolimento della propria fibra.

Era stanco...

Aveva creduto che tutta la sua magia lo avrebbe tutelato,rafforzato ed aiutato nel mantenere un saldo controllo delle proprie emozioni,ma invece lo aveva tradito come chiunque altro , rendendolo succube dell'insonnia e delle sue conseguenze...come un qualunque dannato mortale

« Dunque,dove si va ? Sei stata un po' criptica quando te l'ho chiesto» le domandò con distacco

« Ehm...» Iniziò a farla lunga raccontando degli usi e dei costumi dell'epoca rinascimentale,fino alla rievocazione dei giorni nostri « E noi andiamo lì»

« Non sono d'accordo» obbiettò Loki

« Andiamo!!! Ho tutto pronto ! Facciamo un giro fra le bancarelle,beviamo qualcosa e poi ci appartiamo lungo il fiume per un picnic in attesa dei fuochi d'artificio... Non dovrai interagire con nessuno...faccio tutto io . Promesso » concluse alzando la mano destra.

Lui non era tipo da bancarelle e nemmeno da picnic. L'ultimo picnic fatto era proprio con Morgane dopo l'inizio della sua prigionia e prima di allora forse era ancora un ragazzino...

Ma ormai erano lì, ed era troppo stanco per continuare ad obbiettare per una cosa così banale.

Si incamminarono verso la fiera alla periferia della città,in una zona immersa nel verde , sulle sponde del fiume,dopo aver preso il cesto dalle mani di Morgane .

« Ci hai messo dentro sassi?» volle sapere quando lo soppesò

Morgane alzò le spalle « Se sapessi che li mangi potrei mettere dentro anche quelli»

Scelsero un luogo appartato dove lasciarlo,abbastanza distante dalla confusione della fiera ma sufficientemente vicino per godere dello spettacolo serale,dopo averlo protetto da eventuali ladri ,con un incantesimo.

Loki avrebbe voluto rimanere lì,tale era il fastidio che quella situazione gli stava dando. I costumi non erano come quelli di Asgard,ma l'assenza di elementi moderni lo fece tornare a ritroso nel tempo quando con Thor girava per le strade della città.
E anche allora si sentiva fuori luogo,diverso ,incapace di divertirsi come i suoi amici o di invitare una ragazza a ballare...
Poi era cresciuto e almeno le donne non erano più state un problema per lui. Bastava sfoggiare il proprio titolo di principe e cadevano ai suoi piedi. Certo,non aveva lo stesso fascino di Thor,ma in compenso aveva imparato ad usare bene le parole per lusingare e sedurre...

Tuttavia il senso di inadeguatezza non lo aveva mai abbandonato...non amava combattere,nè buttarsi nelle mischia qualunque essa fosse.
Preferiva di gran lunga l'abilità dettata dalla strategia e dalla diplomazia alla forza bruta ed in battaglia era solito ingannare l'avversario con le sua arti magiche,piuttosto che affrontarlo in maniera diretta.
E questo lo aveva messo nel mirino dei suoi amici che vedevano in quel tipo di battaglia una sorta di vigliaccheria...lo disprezzavano

...lo tolleravano solo perché era fratello del perfetto Thor

Il suo disagio era così evidente da far sentire Morgane in colpa.
Ma non fu comunque un deterrente per impedirle di andare avanti con il suo programma.

Si divertì a provare i costumi , giocò ad ogni gioco proposto nelle bancarelle, acquistò ogni genere di prodotto tipico...il tutto sotto lo sguardo seccato di Loki .

Le cose non stavano andando come avrebbe voluto

Ancora più quando si rese conto che erano seguiti.

In un primo momento non aveva dato peso ad una figura maschile che sembrava prendere sempre la loro strada... Poi però finivano per trovarselo di continuo tra i piedi ed avrebbe giurato di aver visto altri due loschi individui riflessi nello specchio della bancarella ,a fissarli in modo insistente.

Con un gesto repentino smise di fingere di rovistare fra le cianfrusaglie,girandosi verso Loki in un abbraccio affettuoso. Gli aveva gettato le braccia al collo,per parlargli all'orecchio.

« Li hai visti anche tu?» gli sussurrò sorridente all'orecchio

« Da un bel pezzo...HYDRA presumo» le rispose abbracciandole la schiena « sono appena stato da loro come Luke perché mi serviva una cosa...»

« Sei una ragazzaccio...» disse Morgane sempre sorridendo come un'allocca

« Credo abbiano ripensato al nostro accordo e che non siano molto contenti...»

« E io credo che quello coi capelli rossi mi abbia riconosciuta...era presente alla mia ultima missione con Logan e non l'ho trattato troppo bene...però è riuscito a sfuggirmi...»

« Hai smesso di lavorare nell' anonimato?» le chiese mentre le avvolgeva il braccio intorno alla vita iniziando a muoversi

« Da un pezzo...che si fa?»

« Nulla,semplicemente andiamo a fare il nostro picnic perché sono stanco di camminare»

« ma...»

« Non ci seguiranno...perché non sapranno chi seguire» la zittì Loki

Si voltò curiosa verso i loro inseguitori per rendersi conto che il piazzale brulicava di Morgane e Luke mescolati alla gente comune ; guardò Loki per notarlo più alto e con la barba e si chiese che aspetto avesse assunto lei

« Hai i capelli rossi e sei piena di lentiggini» come a rispondere alla sua domanda inespressa

Dovevano dare nell'occhio il meno possibile,per cui scelsero di camminare molto lentamente soffermandosi ogni tanto ad una bancarella ed intensificando l'abbraccio come se fossero una coppietta in amore. Loki aveva messo una mano sulla spalla di Morgane e lei dopo avergli passato un braccio intorno alla schiena infilò la propria mano nella tasca posteriore dei suoi jeans...era una strana sensazione sentire il sedere di Loki muoversi ad ogni passo,ma preferì ignorarlo o non avrebbe retto la recita.

Loki rimase sorpreso che una cosa al limite del volgare lo intrigasse tanto

« Credi che ti abbiano riconosciuto?...» chiese Morgane

« Difficile dirlo...Ma ad un'attenta analisi potrebbe essere possibile. In fin dei conti l'abilità di imbrogliare così spudoratamente non credo ce l'abbiano in molti...»

« Li hai fregati?» volle sapere

« Oh sì » ghignò « in cambio del..gingillo di mio interesse ho dato loro lo scettro tanto agognato,con ancora la gemma della mente incastonata...»

« Che farabutto...» lo prese in giro mentre si inoltravano lungo il sentiero,immaginando la loro delusione quando l'illusione dello scettro si era dissolta

Lungo il fiume trovarono altre coppie intente ad allestire un picnic,ma la lontananza della loro postazione li teneva senz'altro al sicuro da eventuali scocciatori.
Per tenersi al riparo da occhi indiscreti scelsero di sistemarsi sotto le fronde degli alberi,anche perché era una giornata decisamente soleggiata e avrebbero rischiato una scottatura.

Morgane notò come all'improvviso Loki apparisse più stanco e lo attribuì allo sforzo che stava facendo per disorientare l' HYDRA...inoltre c'era qualcosa che non andava...

« E' meglio se fai cadere l'illusione e vieni a distenderti. Sei un cadavere» gli disse

La guardò sorpreso. Non avrebbe mai immaginato che la sua magia gli diventasse così difficoltosa e meno che mai che la cosa fosse anche evidente .
Ma non aveva nessuna intenzione di apparire come un debole e si ostinò nella sua posizione,in piedi con la mano appoggiata al tronco di un albero.

« Ho detto » ribadì con più forza e pestando il piede « Distenditi » il terreno lentamente ma inesorabilmente si mosse, tanto da farlo sbilanciare ,facendolo cadere in ginocchio « Ora »

Un altro colpo secco e Loki si trovò disteso,la schiena contro il tronco.

Morgane lo sovrastò soddisfatta,portando le mani ai fianchi,le gambe divaricate in una posa per niente femminile. Sapeva che aveva oltrepassato il limite, ma sembrava che l'eccessiva sicurezza di Loki lo avesse portato ad abbassare la guardia...

Stava per parlargli quando con un gesto repentino le scattò al collo serrandole la mano intorno

« Non tollero un tale comportamento nei miei confronti» sputò stringendo la presa « Non provare mai più a farmi passare per un debole»

Morgane boccheggiò nell'assenza di aria...ma non reagì.
Rimase ad attendere mentre la testa le si appannava e le lacrime le uscivano ai lati degli occhi

Poi Loki la lasciò ,guardandola annaspare per prendere aria...

« Se hai finito di punirmi » gli disse fra gli accessi di tosse « ti faccio notare che siamo stati seguiti»

Si girò rapidamente verso dove erano venuti,percependo il suono inconfondibile di gente che corre...Era sconcertato : era caduto così in basso da non rendersene conto?

« Ora...» continuò Morgane « se mi permetti...credo che abbiano un rilevatore di fonti magiche e che qualunque cosa tu faccia prima o poi saranno in grado di localizzarti ...credo più prima, che poi ,dalla vicinanza delle voci »

« Avranno pane per i loro denti» sorrise Loki facendo per alzarsi

« Con il dovuto rispetto» cretinre , Morgan aveva ripreso a respirare regolarmente ora e lo bloccò a terra con una mano sul torace « mettersi a lottare ora significherebbe allertare sia l'HYDRA che i Vendicatori . E io non voglio»

« Quello che vuoi tu è irrilevante» la scostò

« Invece non lo è. » replicò spingendolo nuovamente giù e salendogli a cavalcioni,le mani ai lati delle spalle « che tu voglia ammetterlo o meno non sei in grado di sostenere una battaglia e se c'è una cosa che so per certo è che non ci si batte da soli contro l'HYDRA ...»

« Togliti» la rabbia dipinta sul volto, un'aura verde intorno a lui

« Ti prego...fidati di me » gli sussurrò,i passi sempre più vicini« Smettila di produrre magia e lasciami fare...e se non funziona allora interverrai»

Loki la derise : era risaputo che lui non si fidava di nessuno, ma dopo un attimo di esitazione scelse di azzerare la propria aura magica.

Morgane produsse un piccolo tornado in direzione dei suoni ,rovesciò ahimè il cesto del pranzo ,giusto perché la sceneggiata fosse più credibile,e con due colpi secchi ai lati delle spalle di Loki fece sprofondare il terreno dove erano distesi accertandosi di rinchiuderlo sopra le loro teste e che il tappeto erboso fosse all'esterno.

Nulla doveva apparire fuori posto

Ora si trovavano sotterrati,in una posizione decisamente sconveniente e al buio più totale.

« Ingegnoso...» commentò sottovoce Loki« ma quanto potremo durare qui,se la scorta d'aria è limitata?»

Morgane girò gli occhi al cielo...lei era il dominatore dell'aria !

« L'aria non è un problema. Se hai ben presente le mie doti,saprai che posso estrarla dal terreno in quantità » gli rispose sistemandosi meglio sopra di lui

Il movimento lo fece sussultare,facendogli portare le mani ai fianchi di Morgane

« Ti suggerisco di non farlo più o potrei non rispondere delle mie azioni» la avvertì.

La ragazza sperò che il rossore che si sentì crescere non fosse fosforescente

« Scusa,ma non sono molto comoda...posso abbassarmi un po'? Mi fa male la schiena»

« Fa pure ma cerca di non irritarmi»

Sempre gentile...

Scese quasi a coricarsi sopra di lui,la testa appoggiata sulla sua spalla, i capelli sparsi scompostamente sul suo torace.

Loki chiuse gli occhi,assaporandone la fragranza...era sempre stata così invitante ?

« Potevi consegnarmi a loro...» le disse all'improvviso « Avresti risolto i tuoi problemi e saresti tornata libera...da me »

« Oh Loki...ma lo sai cosa fa l'HYDRA alle persone ? » rispose Morgane accorata « Non avrei mai potuto...io...se penso a quello che potresti patire,che chiunque patisce a causa loro...mi fa male il cuore...»

« Sempre questi sentimenti...così scomodi...» replicò

Fu l'ultima cosa che si dissero prima di sprofondare nel silenzio.

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Capitolo 27
*** Capitolo 27 ***


Morgane sperava che l'aver dato vita ad un piccolo tornado avesse sortito l'effetto di fuorviarli , inducendoli a pensare che se ne fossero fuggiti in volo.
Sempre che non avessero un qualche tipo di velivolo nelle vicinanze che potesse smentirla. Comunque si era accertata che il tornado mantenesse la propria consistenza per molti chilometri da lì.

Dalla posizione in cui si trovava allungò il braccio fino a toccare il soffitto del terreno sopra di loro, iniziando a percorrere con la mente lo strato di terra che li sovrastava raggiungendo l'esterno. Lo ispezionò minuziosamente per un ampio perimetro e solo quando fu certa che fuori non ci fosse nessuno, diede l'impulso alla zolla di terra di muoversi per riportarli alla luce .

Dopo il loro ultimo scambio di opinioni, Loki non aveva dato segno di essere interessato a quello che Morgane aveva da dire,anzi le aveva chiesto senza mezzi termini di chiudere quella sua dannata boccaccia.
Se fosse stata in un altro luogo la cosa non sarebbe finita lì,ma data la situazione fu costretta a mordersi la lingua limitandosi ad insultarlo mentalmente.
Mentre inventava tutta una nuova serie di ingiurie da affibiargli, si rese improvvisamente conto che il respiro di Loki era diventato più pesante e regolare ,segno inequivocabile che si era addormentato

Lo guardò alla luce calante del sole .
Il solito cipiglio che lo contraddistingueva aveva lasciato il posto ad un'espressione serena e stranamente rilassata rendendolo ancora più bello di quanto già non fosse. Se solo potesse essere diverso...

Si alzò senza fare rumore, iniziando a raccogliere le cose sparse del loro cesto del picnic ,pregando che si fosse salvato qualcosa.
Erano rimasti lì sotto più di quanto avesse immaginato,stava morendo di fame e a breve sarebbe iniziato lo spettacolo dei fuochi d'artificio.
Esultò sottovoce quando riuscì a recuperare la maggior parte delle cibarie. Poi prese la coperta che aveva ripiegato nel cesto e la adagiò sopra il corpo del dio : era terribilmente freddo...

La sentì trafficare con qualcosa...madre? No,non era.. lui non ce l'aveva più una madre...

Poi la mano gli cadde fra l'erba portandolo alla realtà ,e spingendolo a sedersi con un gesto repentino...Si era addormentato. Aveva dormito come non faceva da mesi e lo aveva fatto fra le braccia dell'avatar ...senza nemmeno rendersene conto la sua mente era scivolata via cullata dal suo profumo .

« Ehi !» lo destò Morgane « sono stata io a svegliarti?» volle sapere

« Non stavo dormendo» si difese mentre accartocciava malamente la coperta

« Come vuoi...ti sei riposato almeno? Hai l'aria un po' rilassata...sembra...Sai,alla luce del sole che tramonta anche tu, che sei così pallido, hai tanti bei colori...»

Gli porse una bottiglia d'acqua mentre prese ad allestire la loro cena...Eh sì,ormai il pranzo era passato da un pezzo...Recuperò la coperta accartocciata e vi adagiò sopra il contenitore della pasta fredda,quello dell'insalata di pollo e quello del dolce. Purtroppo i piatti erano volati via ed era riuscita a recuperare solo una misera forchetta

«Se non ti dispiace ora vorrei mangiare...ma ho solo una posata. TI fa schifo se ce la dividiamo?» gli chiese un po' a disagio

« Puoi tenertela...non ho molto appetito» rispose laconico

«Eh no» obbiettò Morgane «Lo sai come dice il detto ? L'appetito vien mangiando. Per cui fa uno sforzo e mangia qualcosina »

Loki era combattuto...Non aveva fame ,ma se si fosse sforzato magari sarebbe riuscito a mandar giù qualche boccone...e forse l'avatar stava iniziando a rendersi utile dopotutto... Si sedette sulla coperta non potendo evitare di esternare il suo disappunto per lo sguardo vittorioso di Morgane

Mangiarono in silenzio,passandosi a turno la forchetta : sarebbe stato ridicolo attirare di nuovo l'HYDRA per una posata.

« Magneto è un pazzo a mandarti da solo nelle fauci dell'HYDRA» riflettè ad alta voce Morgane mentre deglutiva l'ultimo boccone di insalata di pollo

« Che vuoi dire?» aveva già capito dove andava a parare il discorso e non gli piaceva

« Sei teso come una corda di violino Loki...sei espost...»

« Non osare farmi passare per un debole » la interruppe alzando la voce e facendole volare la posata nel fiume con un gesto secco della mano.

Morgane ne seguì il movimento vedendola precipitare sul fondo...ma perché doveva essere sempre così sulla difensiva? Allungò la mano fino a toccargli il viso in un gesto che aveva già avuto nei suoi confronti e che non smetteva mai di colpirlo…

dolce come la madre

« Non dico che sei un debole...solo che sembri senza energia...scusa se ti ho offeso» non voleva scusarsi,ma era l'unico modo per porre fine ad una scomoda conversazione. Andò quindi a recuperare l'agognata forchetta lasciando Loki a sbollire la rabbia. Era stufa di dover litigare per affermare le evidenze...

« Magneto non ha dubbi sulle mie capacità » la sorprese di ritorno dal fiume « so mascherarmi molto bene,casomai non lo avessi notato»

Lo sguardo di Morgane si ammorbidì : era raro avere una confessione da quel testone,ancor di più se doveva ammettere una debolezza . Si sedette accanto a lui senza fare commenti ,alzando lo sguardo al cielo al rumore del primo fuoco d'artificio

« Guarda...ci sono cose del genere da dove vieni tu ?» volle sapere indicandogli le luci scintillanti che illuminavano la notte rispecchiandosi nelle acque del fiume

Loki rimase pensieroso un istante mentre fissava lo spettacolo che era iniziato

« No...c'è qualcosa di molto meglio,però...» raccontò « In occasione del compleanno della regina Frigga , il cielo si colora dei colori dell'arcobaleno e brilla di oro e d' argento ...e dove l'arcobaleno tocca il suolo dà vita ai più bei fiori che una mortale come te potrebbe mai vedere...»

Mentre parlava la sua voce era un sussurro e anche se era buio Morgane credette di intravedere un luccichio nei suoi occhi.

Sapeva cosa lo aveva provocato

Thor le aveva raccontato dell'amore profondo che Loki nutriva per sua madre ,la regina ,e di come lei lo adorasse nonostante l'avesse fatta soffrire con una marea di cazzate… In quel momento la tenerezza che sentì per lui fu tale da spingerla ad allungarsi a porgergli un bacio sulla guancia.

Solo che mancò il tiro

Mentre ripescava quei ricordi dalla sua testa si rese conto di quanto patetico fosse. Si era emozionato come un bambino ,proprio lui che aborriva i sentimenti...Si girò verso l'avatar per assicurarsi che non avesse notato il luccichio nei suoi occhi , e in quel momento le loro labbra si toccarono

Fu un attimo.

Come Morgane si accorse dell'errore si ritrasse...ma non si allontanò. Aveva le orecchie che pulsavano ed un leggero rossore le era salito alle guance . Non aveva voluto baciarlo lì,ma era successo ed ora non sapeva come risolvere la questione.

E poi...voleva risolverla?

Le risuonavano in testa le parole di Pepe che la invitava a cogliere l'occasione...E non riusciva proprio a staccare gli occhi dalle sue labbra...così invitanti... fresche... sottili... malefiche…

Dal canto suo Loki non faceva niente...cioè niente di niente : non la insultava,non la derideva,non si allontanava...era forse in attesa?...In attesa…

Non fu possibile capire chi prese l'iniziativa : semplicemente il bacio ricominciò .

Non fu vorace o aggressivo,ma profondo ,lungo e sensuale,con le loro lingue che danzavano una danza propria producendo deliziosi rumori di schiocchi e dando vita ad erotici lamenti.

Non era mai stato un baciatore, preferendo di gran lunga arrivare al dunque senza troppi preamboli, ma quando Morgane dimostrò di non voler fuggire,scoprì di desiderare che continuasse e semplicemente sostenne il suo sguardo senza fare nulla per allontanarla.

Si staccarono brevemente per respirare, riprendendo quasi subito a baciarsi con maggiore entusiasmo. Lentamente Morgane si posizionò fra le gambe di Loki,facendo scorrere le mani sul suo collo a tastarne la freschezza .

Mentre si inarcava fino al punto di far aderire i seni al suo torace Loki la portò a cavalcioni costringendola ,con le mani sulle natiche, ad aderire alla propria durezza.
Morgane non indietreggiò, ma prese a dondolarsi languidamente,piacevolmente colpita dall'intimo contatto

Cazzo...Pepe ha ragione...io voglio questo...

Spinse indietro la testa esponendogli il collo ,mentre con una mano tastava la coperta sotto di sé,raggiungendo il dolce...non fosse mai detto che venisse sprecato dopo tutta la fatica che le era costato.

« Apri la bocca » gli ordinò all'orecchio

Normalmente non si sarebbe fatto dare ordini da una donna,meno che mai da una mortale,ma la situazione si era fatta curiosa ed intrigante.
Aprì quindi la bocca accogliendo una modesta quantità di dessert direttamente dalle dita di Morgane che si accertò di disegnargli una scia di cioccolato dal naso ,alla guancia , al collo ,per poi tuffarsi su di lui ad assaporalo direttamente dalla sua pelle .
Ripercorrendo la strada del cioccolato gli leccò il naso in punta di lingua causandogli un leggero brivido. Sorrise per la sua involontaria reazione proseguendo ad inumidirgli la guancia fino all'orecchio. Quando raggiunse il collo il brivido che gli scatenò fu tale che la spinse ad addentarlo in un morso leggero e lussurioso.
Si staccò da Loki e lo guardò afferrarle la mano impiastricciata e portarsi una ad una le dita in bocca a risucchiare avidamente ogni possibile traccia di cioccolato
Continuarono così fino a quando del dolce non rimase più nulla

Nessuna leccornia di Asgard poteva rivaleggiare con questo

Mentre la spogliava lentamente della maglietta, Loki si chiese come avesse potuto aspettare così tanto a prendersi il suo piacere con l'avatar.
Aveva immaginato questo ripetute volte dopo il loro primo incontro , ed ogni volta era stato costretto a prendersi in mano per alleviare il dolore sordo che aveva all'inguine. Eppure in sua presenza si era sempre trattenuto mantenendo una facciata di distacco perché anche dimostrare desiderio era un segno di debolezza…

E ora lei si stava concedendo di sua spontanea volontà ed era calda e passionale e desiderosa dei suoi tocchi.

Contemplò avidamente i seni così spudoratamente sodi, mentre con le mani ne tastava la morbidezza scivolando sopra il sottile tessuto del reggiseno e provocando in Morgane un sospiro di piacere … Guardò in modo quasi ipnotico il proprio pollice girare intorno il capezzolo ,così evidente sotto la stoffa ,chiedendosi come una cosa tanto bella potesse essere intrappolata in un indumento tanto costrittivo…

« Loki...» gemette «...ti prego...»

« Mmmm...» rispose succhiando nell' avvallamento dei suoi seni « Per cosa mi stai pregando?» volle sapere «...vuoi... che smetta?...» come una presa in giro,mentre con una mano liberava il seno spingendo Morgane ad inarcarsi ulteriormente per favorirne l'accesso alla bocca ...

era ovvio che non voleva che smettesse...

Come a ribadire il concetto , gli insinuò maliziosamente due dita all'interno della cintura dei pantaloni,arrivando ad accarezzare la cima della sua durezza e scatenandogli un basso e profondo gemito . Lavorò lentamente osservando come ogni movimento gli provocasse un piccolo spasmo di piacere portandolo a mordicchiarle i seni con maggior impeto.

Ma voleva di più...

Mentre continuava ad accarezzarlo, con l'altra mano fece scivolare giù la zip liberandolo dalla sua costrizione. Era caldo e pulsante

Quando lo strinse con decisione, Loki alzò la testa dai suoi seni piantandole gli occhi addosso. Gli sorrise maliziosa mentre lentamente prese a muovere la mano in un movimento ritmico ...tanto caro agli uomini...anche se vantavano di essere degli dei... Poi scese a portarselo alla bocca costringendo Loki ad un colpo di reni per facilitarne l'accesso. Era grande ,piacevole, quasi dolce...non dovrei fare queste cose con lui...

Questa donna lo stava facendo impazzire...

Se aveva pensato che la prima volta era stata sublime ,doveva ammettere che non era nulla in confronto alle sensazioni che gli si stavano scatenando ora...
Avevano avuto un incontro intenso ma fugace,dettato dalla fretta di toccarsi e di prendersi, senza poter godere del tempo a loro disposizione.
Tutto questo era diverso...lento ,quasi agonizzante...La sua bocca intorno a lui si muoveva con esperienza...a quanti altri uomini lo aveva fatto?...in un impeto di rabbia le spinse in giù la testa,quasi a soffocarla ,aspettandosi di sentirla protestare, ma Morgane non cedette,semplicemente si apprestò ad accoglierne di più, facendogli trasformare la rabbia in estasi.
Quando decise di avergli dato abbastanza,prese a mordicchiargli l'addome e risalendo con una scia di baci e morsi arrivò nuovamente a baciarlo,facendogli assaporare i suoi stessi umori.

Senza rendersene conto Morgane si ritrovò sulla schiena,sovrastata dal corpo di Loki che con un gesto fluido l'aveva fatta rotolare a terra sfilandole nel contempo i pantaloni. Pensò sfuggevolmente di guardare dove li avrebbe gettati,ma la sua mente si appannò non appena sentì le sue mani accarezzarle l'interno coscia fino a raggiungere il centro pulsante del suo desiderio. Si lasciò sfuggire un gemito quando con una lentezza quasi esasperante Loki le scostò le mutandine e fece scivolare la lingua sul monte di venere fino a soffermarsi fra le sue pieghe.

Cazzo era così dannatamente bravo...

Inarcò di riflesso la schiena sotto i suoi sconci baci afferrandogli le mani che aveva ai fianchi per ancorarsele ai seni. Lo voleva così tanto da stare male...

Se avesse potuto scegliere un modo per passare l'eternità Loki avrebbe senz'altro scelto questo...il suo profumo era inebriante ed il suo sapore al di là di qualunque donna asgardiana fosse mai passata per il suo letto. I suoi seni così prosperosi si adattavano alla perfezione alle sue grandi mani , le sue gambe lunghe sembravano fatte per aggrapparsi a lui ed il suo sedere sodo era così...così... Loki succhiò ancora più avidamente scatenandole un gemito tanto profondo da apparire al limite della sofferenza. Sollevò la testa per ammirare il proprio operato. Era ansante e scarmigliata e gli teneva saldamente le mani ai seni come se pensasse che gli potesse fuggire...Sorrise mentre si posizionava con la punta della sua durezza fra le sue pieghe ...arrivati a questo punto si poteva solo andare avanti...Con una rapida spinta fu dentro,facendole scappare un grido.

Era così calda e stretta...

Si ritrasse completamente per spingersi dentro subito dopo con un altro colpo di reni. Un nuovo grido uscì da Morgane

Era così grande...

« Ti prego...» sospirò

« Che cosa?...» chiese abbassandosi verso di lei e portandole le braccia sopra la testa. Gli piaceva sentirla pregare

«... non smettere...» completò mordendogli il labbro inferiore

Questo gli bastò per dare il via ad un movimento ritmico che lo fece impazzire,mentre sotto di lui Morgane si contorceva dal piacere,rispondendo alle sue spinte con entusiasmo .
Le lasciò le mani per sollevarle le gambe e portarsele sulle spalle. Voleva entrare più in profondità,voleva arrivare a fondersi con lei...Nel movimento Morgane gli afferrò le braccia piantandogli le unghie ogni volta che una spinta si faceva più intensa.
Aveva la testa ottenebrata ,le orecchie le fischiavano e aveva come la sensazione di essere sul punto di perdere conoscenza...ma si poteva svenire per un sesso troppo intenso?...Quando il ritmo di Loki accelerò al punto tale da portarla sul bordo, pensò veramente che non ce l'avrebbe fatta a restare vigile,scossa com'era dagli spasmi e dalle vertigini , poi il ritmo rallentò e percepì oltre gli acufeni ,il rantolo di Loki che svuotava completamente se stesso in lei.

Il più grande orgasmo che avesse mai provato

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Capitolo 28
*** Capitolo 28 ***


La prima ballerina aveva una deliziosa e sbarazzina coda di cavallo,molto alta in nuca,annodata con un giro dei suoi stessi capelli.
Il seno prosperoso sembrava stesse per scoppiare nell'aderente top e indossava una striminzita minigonna con due spacchetti laterali a risaltare le lunghe gambe fasciate da un paio di stivali che le arrivavano fin sopra il ginocchio.
Per tutto lo spettacolo le aveva lanciato occhiate eloquenti e quando la vide sedersi al bar per ordinare da bere esponendo sfrontatamente il tatuaggio che aveva sul fondo schiena decise di abbordarla,inviandole i suoi scagnozzi.
Non si muoveva mai da solo soprattutto da quando portava con sé un importante carico che , se barattato con le persone giuste ,gli avrebbe permesso di vivere il resto della sua attuale miserabile vita da nababbo.
Sorrise al pensiero che a breve avrebbe potuto godere non solo di questa ma di altre donne belle come questa,che sarebbero strisciate ai suoi piedi pur di ottenere i suoi favori…
Accavallò le gambe sorseggiando la sua vodka ghiacciata ,mentre i suoi uomini accompagnavano la ragazza al suo tavolo. Si alzò in piedi come avrebbe dovuto fare un qualunque gentiluomo, invitandola a sedersi sul divanetto accanto a lui

« E' un piacere assistere a spettacoli così ben fatti » esordì ,riferendosi all'esibizione a cui aveva appena assistito. Dello spettacolo non gliene fregava un cazzo,altra cosa era il suo corpo che si muoveva seducente

La ragazza gli rivolse un sorriso raggiante e si allungò in avanti sul divanetto mettendo maggiormente in mostra la curvatura dei suoi seni.
L'uomo strabuzzò gli occhi a quella vista ,pregustando il momento in cui sarebbe affondato in quelle valli

« É sempre un piacere ricevere degli apprezzamenti» cantilenò la ballerina« ...Signor?...»

« Anatoliy ...Dmitrijev » rispose compiaciuto l'uomo afferrandole il mento per scrutarla più da vicino. Forse si sbagliava. Donne altrettanto belle era difficile trovarle...Bocca piena, occhi nocciola,un vezzoso piercing al naso...per non parlare di quello all'ombelico con il quale avrebbe voluto giocare con la lingua...fece uno schiocco con la bocca a quel pensiero,sentendo i suoi calzoni diventare sempre più stretti. Prese a giocare distrattamente con la collana che si portava al collo immaginando tutte le cose perverse che avrebbe fatto fare a quella puttanella...Lei lo fissava con un misto di curiosità e reverenza e questo era una gran bella cosa in una donna…

« Mi piacerebbe molto stare in tua compagnia ...non so se mi spiego » le disse accarezzandole lascivo il collo e scendendo lungo la spalla ,per sfiorarle con il pollice il seno. La ragazza rabbrividì al suo tocco facendolo sorridere ancora più largo

« Capisco perfettamente ...» gli rispose lanciandogli uno sguardo da cerbiatta « Di là c'è un posticino offerto gentilmente dal proprietario del locale...se vogliamo appartarci in tutta comodità... »

« Non chiedo di meglio » e si alzò scortandola verso la stanza a lui ben nota. I suoi uomini al seguito

Se pensava che quello che le aveva provocato fosse un brivido di piacere si sbagliava di grosso. Ci era mancato un filo che gli affibbiasse un manrovescio ,quando aveva sentito il pollice di quel depravato toccarle il seno...Invece si era trattenuta,sfoggiando un'espressione così innocente da portarlo a credere che per lui avrebbe fatto qualunque cosa...Le veniva da ridere. Solo una persona poteva vantare questo e non era certamente in questa stanza,o in questo locale...Loki non frequentava posti del genere...grazie a Dio...Chissà cosa avrebbe pensato nel vederla in questo ruolo e con un uomo ad elemosinare le sue grazie…
Riflettè che Loki non elemosinava...casomai era lei a farlo...Sospirò al pensiero di come fosse difficile ottenere da lui una carezza o una parola gentile. Retiffico:impossibile

« C'è qualcosa che non va?» volle sapere Anatoliy.
L'aveva sentita sospirare e credette erroneamente che fosse per causa sua

« Assolutamente nulla »lo rassicurò mentre entravano nel privée e la porta si chiudeva alle loro spalle. I suoi uomini rimasero fuori a fare la guardia

Morgane lavorava al Club Hill come prima ballerina da ormai tre settimane,facendo il pienone ad ogni spettacolo . Quello stronzo di Tony aveva avuto la brillante idea di mandarla lì come esca sfruttando le sue doti artistiche e facendola sgobbare come una dannata...Sì perché non gli bastava quello che già faceva,bisognava per forza aggiungere anche questo…
L'uomo che aveva di fronte era una vera e propria merda.
A parte il fatto che era brutto come la morte ma si credeva un adone, era un noto e sfuggente contrabbandiere di oggetti rari ,la cui provenienza era spesso dubbia e pericolosa. Era un tipo senza scrupoli che non ci pensava due volte a far saltare le cervella a chi deteneva gli oggetti di suo interesse, a sbarazzarsi di testimoni scomodi e a tradire fastidiosi soci. Se avesse potuto avrebbe fatto un patto con il diavolo in persona.

Adesso era entrato in possesso di qualcosa di molto pericoloso… e con ogni probabilità non ne era neanche lontanamente consapevole.
Le forze nei mondi si stavano muovendo ad una velocità allarmante e la ricerca delle gemme dell'infinito aveva coinvolto esseri di ogni specie,razza e provenienza,mossi da egoistici e spregevoli interessi personali,proprio come il russo che le stava di fronte... Tony aveva scoperto che Anatoliy Dmitrijev frequentava il Club Hill regolarmente e che era protetto dalla mafia russa che gli garantiva una scorta in cambio di una cospicua percentuale sulle vendite. Amava le donne,soprattutto quelle alte e bionde,dal seno prosperoso ed ecco il perchè Stark aveva scelto Morgane al posto di Natasha. Sapeva inoltre che l'oggetto del loro interesse era una chiavetta USB a forma di mano chiusa a pugno, che usava indossare come originale ciondolo della collana che portava al collo.
O almeno speravano che fosse quello...

«Allora,che cosa stiamo aspettando?» Anatoliy la riscosse dai suoi pensieri sfilandosi velocemente la cravatta « Ho tutte le intenzioni di legarti le mani dietro la schiena prima di farti inginocchiare davanti a me ...» aggiunse viscido .

Morgane represse i conati di vomito,avvicinandosi suadente a lui. Era un po' più basso di lei e questo la fece ridacchiare ad alta voce

«Ti sfido a farlo»

«Sarà divertente ,vedrai... » ed estrasse dalle tasche un taser.

Per sua sfortuna Morgane era ampiamente a conoscenza di come si divertisse a stordire e poi sodomizzare le proprie vittime, per cui,per quanto avesse creduto di essere stato repentino nel prendere il taser e portarglielo al collo,non lo fu quanto Morgane che in un gesto deciso lo scaraventò contro la parete ,togliendogli il respiro.
Lo raggiunse poi con calma strappandogli la collana in un colpo secco e regalandogli uno sguardo di pieno disprezzo,mentre ancora Anatoliy non si rendeva conto di cosa fosse accaduto.

«Venite pure ragazzi,è tutto vostro» urlò poi al corridoio.

Come da piano le due guardie russe erano state fatte sparire e lo SHIELD entrò a prelevare l'uomo e la collana.

« Questa va a Stark» ricordò loro, prima di lasciare la chiavetta nelle mani dell'agente

«Non dubiti signorina Donovan»

Quando rimase sola Morgane diede le spalle alla porta appoggiandosi stancamente alla consolle in fondo alla stanza sulla quale era posizionato un avveniristico stereo , ringraziando il cielo che fosse tutto finito. Tre settimane di appostamenti per due minuti di intervento. Aveva lavorato come una pazza per così poco? Non c'era stata neanche una misera lotta...D'altro canto quando c'erano di mezzo i russi più le cose erano pulite e meglio era ...per evitare incidenti diplomatici,per così dire.

« Illuminami : da quando adescare uomini è una dote richiesta dagli Avengers?»

Si girò di scatto alla voce di Loki che si trovava comodamente seduto sul divanetto di fronte a lei. L'oscurità della stanza lo teneva parzialmente in ombra ,ma erano ben visibili le lunghe gambe fasciate da un paio di pantaloni di pelle nera .

Da quanto tempo era lì? si chiese mentre cominciò a sentire un leggero tremore alle gambe.
Realizzò solo ora che lo aveva aspettato.
Anche troppo

Si era resa conto di non poter far a meno di pensare a lui,di fantasticare in continuazione su loro due e di desiderare che ogni volta lui la portasse sul bordo...Niente di tutto ciò si era più avverato. Al contrario ,da quando avevano vissuto quel momento così intimo fra di loro ,Loki era diventato ancora più scostante,spesso duro nei suoi confronti e molto meno propenso a condividere qualcosa con lei..forse era stata troppo intraprendente...

« Guarda che ti sbagli. Non ho adescato proprio nessuno,casomai è accaduto il contrario» rispose coprendosi con il trench che aveva tatticamente lasciato appeso nel privée . Si sentiva esposta e aveva paura di quello che avrebbe potuto pensare di lei

Nella penombra Loki produsse un sorriso sghembo .
Erano sere che la guardava ballare in quel postaccio,dopo che sgattaiolava via dai loro appuntamenti prima che fosse lui stesso a licenziarla. Non era uno stupido ed i sotterfugi che aveva inventato per lasciarlo erano al limite del patetico. Tuttavia si chiedeva cosa l'avesse spinta a correre il rischio di fargli saltare i nervi ed era curioso di veder dove andasse e cosa facesse.
Quando l'aveva vista entrare in quel locale di quart' ordine ne rimase disgustato al punto tale da non volersi soffermare un solo istante...non fosse stato per il fatto che moriva dalla curiosità, se ne sarebbe senz'altro andato . Scelse invece di appartarsi in un tavolino piuttosto in ombra ,di farsi portare qualcosa di decente da bere e di rimanere in attesa.
Tutto si aspettava tranne di vederla salire sul palco,di vederla dare vita ad un ballo dai contenuti inequivocabili,di vederla mostrare ad ogni uomo in sala il suo corpo e di vederla sorridere affabile come normalmente faceva verso di lui...

Questo gli aveva mandato il sangue alla testa.

La odiava. Odiava il modo gentile con cui gli parlava,la schiettezza delle sue parole,la gentilezza dei suoi gesti. Ancora di più odiava il suo corpo,il fatto che ne fosse dipendente come l'acqua per un assetato , che la sognasse ogni notte e che avesse bisogno di lei per recuperare le proprie forze.

E sopra ogni cosa odiava che altri uomini posassero i loro occhi su di lei.

Aveva sorseggiato il proprio drink con rabbia ,guardandosi intorno. Questo mercato del sesso lo disgustava e l'idea di condividere qualcosa di suo con quegli animali gli aveva dato il voltastomaco...
Tuttavia non era nella natura di Morgane adeguarsi a certe attività senza un nobile scopo. Si guardò intorno con più attenzione e notò quello che ai più sarebbe sfuggito : un pubblico troppo rigido ed attento mischiato alla folla di anonimi mortali. SHIELD...o Stark...o entrambi. Quindi ancora una volta si trattava di lavoro.
Così era diventato un cliente abituale del Club Hill,aveva avuto il proprio tavolino riservato,le cameriere sapevano già cosa servigli e aveva scrutato con occhio critico l'ambiente che lo circondava...fino a quella sera in cui le cose avevano finalmente preso una svolta. Così Morgane l'avrebbe finita di perdere tempo qui e sarebbe stata al suo sevizio in maniera più appropriata..

« Sono curioso» aggiunse dopo un breve silenzio « Vorrei sapere cosa si fa in queste stanze...»

« Nulla di interessante» tagliò corto Morgane,rimanendo in piedi con il sedere appoggiato alla consolle « Si tengono solo degli spettacoli privati per chi può permetterseli»

« Fammi vedere» le ordinò

Morgane alzò un sopracciglio« Puoi permettertelo?» lo provocò

Loki si protese in avanti sul divanetto,le gambe divaricate , i gomiti appoggiati alle ginocchia,un lampo negli occhi verdi « Il mio pagamento è ancora una volta il mio silenzio...» le ricordò maligno

Morgane sospirò...Non capiva cosa Loki cercasse da lei. Compagnia? No...avrebbe potuto crederlo prima di Providence,ma ora... se parlava troppo non ci pensava due volte a zittirla...Affetto? Ma vogliamo scherzare? Sesso? Ma se non la degnava più di uno sguardo... Cercò un cd adatto alla situazione e lo inserì nel lettore. Non aveva voglia di recitare questa pantomima ma se era questo che cercava lo avrebbe accontentato.

Si chiese fugacemente se ad Asgard conoscessero lo streep teas

Cominciò a ballare suadente al ritmo della musica, ancheggiando a pochi passi da lui. Sfilò con un gesto fluido il trench facendolo scivolare a terra.
Mentre apriva giocosamente il top rivelando un intimo bianchissimo ,evitò accuratamente di guardare verso Loki. Era annoiata della cosa ,non lo faceva con nessun secondo fine e oggi non gli avrebbe dato la soddisfazione di vederla elemosinare per un suo tocco. Sfilò con un colpo d'anca anche il gonnellino rimanendo in sola biancheria intima a muoversi contro l'asta della lap dance. Gli girò volutamente la schiena sculettando provocante e regalandogli la visione di un sedere fasciato da uno slip brasiliana .Terminò l'esibizione gattonando provocatoria verso la sua poltrona.
Quando la musica cessò si alzò velocemente tornando a rivestirsi. ..il breve sguardo che aveva catturato da lui le fece tremare le mani.

« Spero che lo spettacolo ti sia piaciuto» ebbe il coraggio di dire con voce tremante mentre cercava di infilarsi il trench.« Ora se non ti dispiace vorrei andarmene...»

L'ultima parola le uscì come un soffio. Si ritrovò schiacciata al muro,con la schiena appoggiata all'addome di Loki,i polsi stretti in una morsa ai lati della testa.

« E' questo che fai qui avatar?» le ringhiò all'orecchio« Non mi piace essere snobbato per una cosa così volgare e detesto i sotterfugi quando arrivano dagli altri» le strinse maggiormente i polsi facendola lamentare «Però potrei lasciar correre se mi dici cosa hai preso dall'uomo che era con te»

«Non so di cosa stai parlando»

«Risposta sbagliata» la redarguì spingendola ulteriormente contro la parete

« Loki...aspetta...così non respiro...» esalò Morgane,la cassa toracica schiacciata dal suo peso

« Dimmi quello che voglio sapere»

« Da...morta...se continui ...così...»

Con una spinta laterale Loki la lasciò andare ,facendola cadere a terra sulle ginocchia.
Morgane aveva male ai polsi e le costole le dolevano. Se avesse schiacciato ancora un po' gliele avrebbe sicuramente incrinate.

« ADESSO BASTA!» gli urlò furiosa «SI PUÓ SAPERE CHE CAZZO VUOI DA ME?»

Scattò verso di lui,le mani serrate a pugno. Respirare le provocava una fastidiosa fitta e adesso aveva improvvisamente voglia di piangere. No,non lo avrebbe fatto ,non davanti a lui…

« TI ODIO ! SEI UNO STRONZO INCAPACE DI METTERE ORDINE NELLA TUA VITA E ADESSO STAI INCASINANDO ANCHE LA MIA ! » più parlava e più furiosa diventava « NON SONO UNA BAMBOLA DA USARE A PIACIMENTO PER POI MALTRATTARE QUANDO LE COSE NON VANNO COME VORRESTI TU ! NON TI DIRÒ QUELLO CHE VUOI PERCHÈ NON RIENTRA NEI NOSTRI
ACCORDI !» chiuse nervosamente il trench che nella morsa di Loki si era aperto. Sotto era in sola biancheria intima : non era riuscita ad indossare null'altro alla fine « E ADESSO ME NE VADO PERCHÉ NON NE POSSO PIÚ DI UOMINI CHE MI PALPANO,DI QUESTO POSTACCIO E DI TE ! VAFFANCULO LOKI »

Loki era rimasto impassibile ad ascoltare il suo sfogo. Non l'aveva mai vista perdere il controllo.
Non avrebbe voluto farle male ,ma era stato assalito da una collera cieca nell'immaginare Morgane spogliarsi per un uomo.... Dalla velocità con cui imbucò la porta ebbe la fugace sensazione che sarebbe corsa da Stark a raccontargli ogni cosa ,buttando all'aria tutti i suoi progetti. Morgane era una donna strana ed il fatto che non le potesse leggere la mente la rendeva anche imprevedibile. E sì...poteva essere proprio così stupida da arrivare a fare una cosa del genere.

Decise quindi di seguirla valutando la necessità di ridimensionare il proprio atteggiamento con lei...almeno fino a quando non avesse capito come imbrigliarne l' aura per utilizzarla a proprio vantaggio...Una cosa che invece era stato in grado di fare fu quella di imprimerle un marchio che gli avrebbe permesso senza sforzo di localizzarla. In fin dei conti i legami mentali non erano l'unico modo per avere il controllo di una persona...

Imbucò tranquillamente la via affollata facendosi guidare dal suo segnale magico, mentre ne inviava un altro che le facesse squillare il telefono.
Quando la chiamata andò a vuoto accelerò il passo

Dire che fosse furiosa era un eufemismo. Morgane ribolliva dalla rabbia ,letteralmente. La trasudava. Poche volte era stata ridotta ad un tale stato e sapeva che se non vi avesse posto un freno avrebbe potuto scatenare un inferno intorno a sé.

Grazie papà anche per questa scomoda eredità.

Camminava sostenuta senza guardarsi intorno e con il grande desiderio di arrivare in fretta in albergo. Come ogni sera da tre settimane a questa parte avrebbe dormito nella camera d'hotel pagata da Tony. Quando il telefono squillò facendola sussultare, lo raccolse dalla tasca del trench degnandolo solo di una piccola occhiata prima di gettarlo per strada. Non sapeva cosa sarebbe accaduto,ma ora come ora Loki poteva andare a farsi fottere.

Entrò nella hall del Victoria lisciandosi il trench e salutando con un sorriso il concierge che le allungò le chiavi della camera otto ricoprendola di complimenti. Il solo nome di Stark bastava a trasformare un pomposo arrogante in un leccapiedi di prima categoria.

Si affrettò alla propria suite assicurandosi prima che nessuno l'avrebbe disturbata fino a tarda mattina.
Era tempo per lei di sbollire la rabbia in modo drastico,entrando in meditazione forzata .

La suite era poca cosa rispetto ai canoni di Tony, ma comunque aveva un bel salottino ,un frigobar fornito di ogni necessità, una camera con letto a baldacchino ,tanti cuscini,uno scendiletto pregiato e appena più in là un bagno enorme, con al centro una vasca circolare alla quale si accedeva salendo tre gradini.

« Cazzo...questa è una piscina ,non una vasca» commentò mentre la riempiva di acqua calda. Le tremavano le mani,in parte per l'agitazione ma per la maggiore era a causa della rabbia che la rodeva. La sentiva lavorare dentro di sé come un tarlo,urlando per uscir fuori

Penitenza Morgane,penitenza si disse.

Era da molto tempo che non faceva una meditazione forzata ed aveva un po' paura. Quando la vasca fu piena fin quasi sull'orlo Morgane si assicurò che dal rubinetto continuasse ad uscire un costante rigagnolo ,si liberò del trench e si immerse nell'acqua ,godendo del calore e della meravigliosa sensazione di leggerezza che le regalava. Adesso veniva la parte più difficile... Immerse completamente la testa trattenendo il respiro,focalizzò un punto sul soffitto e lì rimase fissata fino a quando non ce la fece più e fu costretta a riemergere

Male
Ancora una volta


Ripetè l'operazione associando all'apnea un tentativo di training autogeno.

Fallimento. Ancora una volta

Al terzo tentativo fallito riemerse urlando,aggrappata al bordo della vasca

Cosa le aveva insegnato Charles ?
Svuota la mente dalla paura e rivestila dell'elemento che ti circonda.
Controlla il tuo respiro
Regola il tuo battito
Libera la rabbia dal tuo animo e rinasci dalla tua morte


Ripetè queste frasi nella propria testa più e più volte,scendendo a farsi ricoprire dall'acqua, focalizzò la mente sul proprio battito cardiaco , ne controllò la frequenza e rallentò il respiro. Sentì la famigliare e spiacevole sensazione dell'acqua che le invadeva i polmoni e si fece cullare dal rumore che le ovattava le orecchie. L'immagine davanti a sé divenne sfuocata ,un bianco candido riempì i suoi occhi
Lo sguardo fisso ,la bocca semichiusa

Poteva a tutti gli effetti dirsi morta



Grazie a chi segue questa storia strampalata . Ci terrei a sentire la sua opinione ! :)

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Capitolo 29
*** Capitolo29 ***


Se Morgane credeva che gettare il cellulare bastasse a liberarsi di lui non aveva capito proprio niente. Dovette ammettere però che aveva percorso a piedi un tragitto considerevole prima di raggiungere quello che chiaramente era il suo alloggio per la notte. Forse aveva pensato di seminarlo o forse semplicemente aveva bisogno di scaricare se stessa.
Sorrise ripensando a come era riuscito a farla infuriare,anche se non capiva quale fosse stato il fattore scatenante. Per il passato le aveva fatto tiri ben peggiori,non ultimo abbandonarla alla X Mansion mezzo morta,eppure non aveva mai perso il controllo. Ancora una volta doveva complimentarsi con se stesso per essere riuscito a tirar fuori il peggio da una persona mite ed accomodante come era Morgane.
Loki raccolse dal marciapiede il cellulare, che si era incastrato fra le griglie di un tombino , evidentemente lo aveva gettato con forza ,ed entrò nella hall dell'albergo,facendoselo scivolare in tasca. Non aveva bisogno di attirare l'attenzione di nessuno stupido mortale per cui si rese invisibile mentre continuava a seguire la scia del proprio marchio. Non gli era ancora chiaro come avrebbe fatto a calmare Morgane,ma se non aveva ancora confessato nulla a Stark, qualcosa si sarebbe sicuramente inventato. Del resto la bugia era una sua specialità.

Raggiunse a passo sicuro la stanza otto e semplicemente scivolò dentro.
Si trovò in una camera ampia,arredata con gusto. Il salottino beige era in stile déco con una serie di cuscini bordeaux a ravvivare l'ambiente, in tinta con i lunghi tendaggi. Accarezzò con noncuranza il mobilio, soffermandosi a contemplare un vaso di cristallo finemente lavorato che conteneva dei fiori freschi, accompagnati da un biglietto : a Morgane ,perchè non si lamenta mai. Tony
Scostò i paraventi chiusi del letto a baldacchino, pensando di sorprenderla addormentata, ma il letto era intatto. Alzò le spalle incurante camminando verso il bagno : non aveva fretta,ormai era solo una questione di tempo. Sentì scorrere l'acqua e l'idea di vederla nuda lo solleticò nel profondo...del resto,se doveva cambiare atteggiamento con Morgane,perché non iniziare da questo?
Quando si trovò a camminare in un leggero strato d'acqua si chiese che cavolo stesse combinando . La porta del bagno era aperta ed ora che vi aveva fatto caso,c'era una pozza che si allargava fin sulla soglia. L'unico rumore udibile era quello prodotto dal rubinetto aperto.
Gettò dentro un'occhiata e certo non si aspettò quello che vide.
Al centro del bagno si trovava una vasca rotonda ,completamente piena d'acqua, sul fondo vi era Morgane,immobile ,la bocca semichiusa ,gli occhi vitrei che fissavano il nulla ,i capelli che le ondeggiavano intorno mossi dallo scorrere dell'acqua il braccio sinistro che ricadeva inerte dal bordo della vasca .

In due falcate le fu addosso

Un avatar difettoso non si era mai visto.
A sua discolpa bisognava però dire che erano passati secoli dall'ultimo avatar e che probabilmente i tempi moderni e le mutazioni genetiche avevano contribuito a renderla un po' meno stabile. Sapeva come mantenere il controllo,ma in situazioni di grande stress emotivo era possibile che il suo equilibrio interiore si spezzasse,rendendola potenzialmente dannosa.
Si rese conto di questo difettuccio quando suo padre l'abbandonò alla X Mansion. O almeno lei aveva creduto di essere stata abbandonata… Cosa si poteva pretendere da una bambina di soli otto anni che si era vista strappare dalla madre e che aveva visto suo padre andarsene come se lei fosse un'appestata? Il dolore che aveva provato quando pensò che non sarebbe tornato a prenderla e che non avrebbe più rivisto la sua mamma la devastò nel profondo. Era arrabbiata con il mondo intero e la furia che liberò generò un tornado di acqua e fuoco e terra che distrusse l'ala ovest della scuola, prima che Xavier le imbrigliasse la mente con la telepatia . Se avesse continuato, il fuoco che generava l'avrebbe arsa viva dall'interno
Quando si svegliò era fra le braccia rassicuranti di Logan...l'aveva conosciuto nel modo peggiore e per molti anni a venire non l'aveva più lasciato. Dio quanto l'aveva amato.

Momenti così bui erano stati per fortuna molto rari e comunque crescendo maturò la consapevolezza di sé e del proprio autocontrollo.
E fu nella giovinezza che si sperimentò e scoprì il proprio potere .
Per padroneggiare il dominio assoluto dell'aria si gettava nel vuoto da grandi altezze o cavalcava il vento infilandosi nel cuore dei tornado ;non ci pensava due volte nell'incoscienza della giovane età a generare un incendio per spegnerlo subito dopo usando il dominio dell'acqua, pur sapendo che quello del fuoco era per lei il più difficile da tenere.

E scendeva nelle acque gelide dei laghi rivestita solo da una bolla d'aria .

Era un avatar ma anche una ragazza in crescita . Ed era una scavezzacollo.

Xavier aveva l'ingrato compito di insegnarle la meditazione e c'era poco da fare,lei non ne era affatto portata.

Accadde che in una delle uscite con i suoi amici stupidi ( si ricordava molto bene di Eric Jackson e di Susan Harrys perché erano fidanzatini e si divertivano a gareggiare lanciando sassi nel lago ) decisero di giocare a colpire con un sasso Morgane che vi camminava sul fondo.
Più vicino le arrivava il sasso e più punti si facevano.
Inutile dire che il sasso arrivò troppo vicino,colpendo Morgane allo zigomo .Perse la concentrazione facendo dissolvere la bolla d'aria e fu presa dal panico.
In quel preciso istante, quando sentì l'acqua entrarle nei polmoni e la paura della morte la soverchiò, assunse il pieno controllo del proprio corpo, riducendo il respiro ed il battito cardiaco prossimi allo zero .
Mossa azzardata,considerato che aveva il dominio dell'acqua e che avrebbe potuto benissimo usarlo per scansare le acque,ma a quell'epoca non aveva ancora imparato a pensare prima di agire.
La tirarono su dal lago credendola morta.
Xavier fu l'unico a rendersi conto che la sua testa era perfettamente attiva e che era entrata in una elevata forma di meditazione .
Nello stato di trance in cui si trovava aveva visto cose…
I suoi genitori ,l'amore incondizionato che nutrivano per lei ed il difficile percorso che avevano intrapreso nel decidere di lasciarla alla X Mansion…
Xavier ed il vuoto che gli aveva causato la perdita dell'amicizia di Magneto…
Logan,i suoi tormenti,il suo dolore nel non potersi legare a nessuno,gli esperimenti che aveva subito…

Ritornò alla vita urlando,scossa nel profondo da quello a cui aveva assistito, più consapevole delle persone che la circondavano , più matura e molto più in pace con se stessa...forse anche un po' meno scavezzacollo

Meditare continuò comunque a non risultarle né facile, né immediato anzi, era un vero disastro,anche se col tempo l'esperienza e la pratica portarono alla luce tutto quello che di se stessa avrebbe dovuto sapere . Scoprì che dall'acqua che entrava nei polmoni era in grado di ricavare l'ossigeno per la sopravvivenza.
Scoprì che doversi concentrare per sopravvivere, distoglieva l'attenzione dalla furia che la devastava dall'interno,permettendole di acquisirne il controllo.

Loki adagiò Morgane sul letto preoccupandosi di asciugarla con la propria energia. Era ridicolo, ma gli sembrò doveroso farlo. La sistemò compostamente assicurandosi che i capelli fossero in ordine intorno a lei, le passò una mano fra le ridicole ciocche rosse portandosele al naso...voleva memorizzarne l' odore... non gli riuscì in nessun modo di farle chiudere quegli stupidi occhi nocciola ...vuoti...e vitrei...Era ancora dannatamente bella , anche ora che la vita aveva lasciato il suo corpo.
Non poteva credere che avesse fatto una stupidaggine del genere. Se l'avesse avuta davanti avrebbe voluto scuoterla duramente per capire cosa le fosse passato per
la testa … Era il giusto epilogo...tutto quello che toccava lui finiva così...c'era forse da stupirsene ? Un mostro...era solo un mostro…
Sì passò le mani fra i capelli afferrandosi la nuca. Si accasciò su una sedia accanto al corpo di Morgane ,incapace di andarsene, o di chiamare quel rompiscatole di Stark. Farlo avrebbe significato non vederla più,per sempre e lui aveva bisogno di ancora un po' di tempo con lei prima di....
Stupida donna avventata...mostro…mostro...era solo un mostro...era questo che gli impediva di piangere. I mostri non avevano sentimenti...sapevano solo odiare e cercare vendetta...

Galleggiava nel nulla .

Persino in quel luogo i suoi pensieri la portavano a Loki. Quel posto però non lo conosceva...Asgard? Sì doveva trattarsi di Asgard.
Fu lì che Morgane iniziò il suo viaggio , in un posto dove il tempo e lo spazio erano fusi,dove non esistevano confini e dove infine avrebbe lasciato la propria furia. Vide la vita di Loki prima che diventasse la persona che era ,percepì come si sentisse inadeguato,come cercasse senza riuscirci l'approvazione di suo padre, visse di persona i suoi turbamenti di fronte al giudizio dei così detti amici ...Provò un'innata antipatia per la guerriera che si faceva chiamare Sif e disapprovò la tracotanza e la boria di Thor.
Trasalì alla scoperta della vera natura di Loki e ne condivise il dolore e la disperazione quando pensò di essere solo un bottino di guerra...Un mostro, lui era quel mostro che gli raccontavano da bambino per farlo addormentare ,mai realmente amato...Se solo Odino lo avesse abbracciato e rassicurato...Che vecchio arrogante e presuntuoso!
Al contrario amò Frigga ,così come l'amava Loki ...Mentre assisteva ad una discussione fra loro due, pensò che lei l'avesse vista e che le avesse rivolto un sorriso...La ragione le disse che era impossibile...o no?...
Poi iniziò il buio,i tradimenti,l'odio verso Thor e Odino,l'episodio in New Mexico...e la caduta...nell'oscurità...Thanos,le sue torture...
Quello a cui Morgane assistette fu più di quanto fosse in grado di sostenere

...gridò e gridò e gridò...

Inarcò la schiena ed un getto d'acqua le uscì dai polmoni ,insieme ad un grido acuto e doloroso e lungo,che le fece artigliare le lenzuola strappandole dal letto. Ricadde inerme,raggomitolata su se stessa ,con le lacrime che le uscivano copiose ed i singhiozzi che le sconquassavano il corpo.
Non si accorse di Loki che era scattato in piedi fissandola shoccato,la sedia rovesciata dietro di lui. Poche cose lo avevano sorpreso nella sua lunga vita e veder rivivere Morgane fu una di quelle...

« Sei una donna piena di risorse» esordì quando finalmente si riscosse dallo sbigottimento

« Loki...» gemette alzandosi lentamente in ginocchio sul bordo del letto. Le lacrime non volevano saperne di smettere di scendere « Loki» ripetè allungando le mani per afferrarlo al bavero della giacca di pelle. Non si chiese cosa ci facesse lì ,contava solo che ci fosse. Lo strattonò portandoselo vicino ,appoggiando la fronte sul suo torace.

« Loki...Loki...Loki...» continuò ,strofinando la fronte sulla giacca ad asciugarsi inutilmente le lacrime

Ancora una volta era riuscita a farlo restare senza parole. Se ne stava lì come uno stupido senza saper cosa fare delle proprie braccia,ad ascoltarla singhiozzare disperata

« Mi sembrava di aver capito che mi odiassi» se ne uscì

«Dico tante cose quando sono arrabbiata...e molte non sono vere» gli rispose tirando su col naso

« Mi stai inzuppando la giacca»

«Scusa,ma ho avuto una brutta esperienza ...» alzò il viso verso di lui,gli occhi gonfi di pianto. Non gli avrebbe raccontato quello che aveva vissuto,non gli avrebbe permesso di credere che provasse pietà per lui. « Come sono arrivata qui?»

« Temo di essere stato io...non credevo ti stessi mettendo alla prova...o qualunque cosa tu abbia fatto...»

« Hai fatto un gesto carino per me ?» gli sorrise incredula

« Non fraintendere...» si difese »« Ho degli scopi con te e tutto quello che faccio lo faccio solo per me stesso »

« Non importa...sei stato carino lo stesso » gli aveva portato le braccia ad avvolgergli la schiena ,la fronte a toccargli la mandibola. Ora sapeva cosa provava quando gli incubi prendevano il sopravvento.

Loki si sentiva dannatamente a disagio. Non ricordava che mai in vita sua una donna che non fosse sua madre l'avesse abbracciato con un tale trasporto. Qualunque fosse stata l'esperienza di Morgane doveva essere stata drammatica se l'aveva ridotta a cercare conforto fra le sue braccia. Provò ad allontanarla da sé ,ma quello che ottenne fu solo una reazione opposta che lo fece sbilanciare e cadere rovinosamente su letto.
Si puntellò con i gomiti per non gravarle addosso con il suo peso...questa situazione era ridicola,un tale comportamento attento non gli apparteneva

« Maledizione donna,lasciami » sbottò

Morgane scosse energicamente la testa affondando nel suo torace. Non gli avrebbe permesso di andarsene,non questa sera che aveva scoperto tutto quello che celava il suo cuore. Ma come dirgli che lo voleva accanto a sé senza farlo passare per un debole? Eppure...se volesse veramente allontanarmi non avrebbe alcuna difficoltà

« Dormi con me » un sussurro detto a filo di torace

Loki si congelò. Dormire con lei ? E perché diavolo avrebbe dovuto fare una cosa del genere? Nessuna donna aveva condiviso il suo letto tranne che per soddisfare le sue necessità e non voleva di sicuro iniziare ora...Tuttavia…

« Ti prego ...» un altro sussurro. Il calore del suo respiro che gli attraversava la camicia

Tuttavia si era riproposto di cambiare atteggiamento con Morgane ...Dopo quello a cui aveva assistito era ancora più convinto che la sua imprevedibilità fosse pericolosa...Doveva tenerla buona e se dormire con lei poteva servire...senza contare il possibile beneficio che ne avrebbe tratto…Ma il solo fatto di condividere lo stesso letto lo turbava nel profondo.
Loki la scostò lateralmente per farla sgusciare da sotto di lui,sentì le sue mani scivolargli addosso mentre le riportava sul bavero della giacca spingendogliela lungo le spalle.

« Se la togli sarai più comodo » si scusò.

Aveva finalmente smesso di piangere ed ora appariva sfinita. Lo aiutò a togliersi la giacca facendola cadere dal letto,poi con i piedi nudi lavorò per scalzargli gli stivali che precipitarono a terra con un tonfo .Lo sentì irrigidirsi mentre con il piede gli accarezzava la caviglia,insinuando la gamba fra le sue ,era ovvio che Loki non fosse avvezzo a tanta tenerezza ed il suo silenzio rispecchiava il suo disagio.
Morgane rimase così , immobile,le mani ora ancorate alla sua camicia ,il naso nell'incavo del suo collo. Aveva un buon odore

« Grazie Loki » gli disse mentre gli dava la schiena assicurandosi di trascinarsi dietro il suo braccio a cingerla.Era fresco...ed ora sapeva il perché.

Thor le aveva raccontato che Loki si credeva un mostro,ma non ne aveva capito il reale motivo…Un gigante di ghiaccio...lo trovava bellissimo...Il freddo non sarebbe stato un problema per lei che poteva regolare la propria temperatura. Avrebbero dormito benissimo,entrambi...Non avrebbe permesso mai più che rivivesse quegli orrori.

Loki era stordito, avrebbe voluto spezzare il momento con una delle sue ironiche frasi,ma aveva la testa vuota. Riusciva solo a pensare al corpo di Morgane premuto contro di lui e al suo piede nudo che aveva cercato un posto dove infilarsi fra il letto e la sua gamba . All'improvviso la stanchezza della giornata trascorsa gli cadde addosso come un macigno. Fece appena in tempo a registrare in un angolo della propria mente che Morgane aveva intrecciato la mano con la sua ,prima di cadere in un sonno profondo.

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Capitolo 30
*** Capitolo 30 ***


Quattordici ore ed ancora non accennava a svegliarsi. Mandò via la cameriera un paio di volte prima di elargirle una lauta mancia pregandola di non tornare più. Fece un bagno veloce infilandosi un paio di brasiliana azzurre ed una tunica corta che le arrivava appena sotto le natiche,usufruì del servizio in camera per placare il proprio appetito e poi tornò a distendersi accanto a Loki.
Non si era ancora stancata di guardarlo.
Si era svegliata un paio d' ore prima con la strana sensazione che ci fosse qualcosa fuori posto,poi quando vide il braccio che la avvolgeva ricordò con chi fosse e cosa l'avesse portata lì. Le loro mani erano ancora leggermente intrecciate e poteva sentire il respiro di Loki sul collo. Si girò lentamente verso di lui : era spettinato ,la bocca socchiusa ,il viso rilassato . Fece scivolare la mano fra i bottini della camicia, aprendoli uno alla volta,accarezzando con le dita la pelle che vi trovò subito sotto. Era liscia,ma si potevano intuire delle zone irregolari più tese...cicatrici...Come aveva potuto non notarle prima ? Gli sfiorò l'addome scolpito,risalendo verso i pettorali. Con un movimento lento gli sfilò la camicia dai pantaloni e corse con le mani verso la schiena...trattenendo il respiro quando capì che era devastata...Ripensò ai loro incontri...La prima volta era troppo occupata a capire quello che le stava accadendo e la seconda era buio e lui l'aveva avuta senza realmente spogliarsi. Avrebbe voluto strappargli gli indumenti di dosso,ma si era limitata a spingergli in su la maglietta, baciandogli l'addome. E poi Loki l'aveva presa ,senza nemmeno togliersi completamente i pantaloni.
Ripensandoci , era stato tremendamente eccitante...

Aveva di fronte un dio spezzato,la cui vita era stata una menzogna .
Odino lo aveva illuso di essere uguale a Thor, prospettandogli un futuro da re ,pur sapendo che mai gli avrebbe dato il trono.
Loki era cresciuto incapace di soddisfare un genitore che forse intimamente lo disprezzava. E poi...come aveva potuto Odino essere così abbietto da infarcire la testa di un bambino di storie cruente sui giganti di ghiaccio sapendo che lo stesso Loki era uno di loro?
Aveva perso la propria identità...e odiava il suo patrimonio perché Odino gli aveva insegnato a farlo. Che vecchio ipocrita!
Mentre tornava ad accarezzargli l'addome Morgane realizzò che la guerra di Loki non sarebbe mai finita se non avesse imparato ad accettarsi

Era distesa accanto a lui con una mano a reggersi la testa e l'altra che vagava libera ad esplorarlo. Lo sentì sospirare mentre raggiungeva ancora una volta i pettorali soffermandosi sul battito del suo cuore. Avvicinò la bocca lasciandogli un umido bacio e strappandogli un altro sospiro. Continuò la propria esplorazione in punta di lingua, raggiungendo il collo e succhiandolo con estrema dolcezza. Il gemito che gli strappò la spinse ad andare avanti, favorita anche dal cambio di posizione di Loki che sotto i suoi tocchi si era portato supino.
Morgane si tirò in ginocchio sopra di lui, ammirandone il corpo. Ora la camicia era completamente aperta ed era possibile vedere il lento abbassarsi e sollevarsi del torace ad ogni respiro. Tornò ad appoggiare entrambe la mani sul suo addome ,accarezzandolo languidamente,scese verso la fibbia dei pantaloni e con movimenti lenti e studiati la slacciò,rivelando l'assenza di biancheria intima.
Ridacchiò.
Avrebbe dovuto immaginare che questi dei non ne conoscessero l'utilità... Aprì completamente i pantaloni e li fece scorrere lungo i fianchi,percependo un cambiamento in Loki che le fece intuire che era sveglio. Quando alzò lo sguardo trovò i suoi occhi verdi a fissarla,in un misto di sonno,curiosità e lussuria.
Senza distogliere lo sguardo da lui continuò la lenta discesa dei pantaloni , dai fianchi alle cosce alle gambe, sfilando insieme anche i calzini... erano verdi,proprio come la camicia...Cazzo,doveva amare parecchio questo colore ...il colore dell'invidia...ma anche della speranza…
Si chiese se fosse a conoscenza del suo duplice significato.
Ora Loki era completamente nudo,tranne per la camicia che ancora gli era rimasta aggrappata alle spalle. Morgane si portò ai suoi piedi,accarezzandogli una caviglia: erano ancora evidenti i segni delle cinghie acuminate che l'avevano tenuto incatenato, tanti piccoli puntini bianchi,alcuni più grossi di altri...Scese a baciargliela,con una dolcezza ed un trasporto tale da strappargli un gemito

Per la prima volta in vita sua si sentiva alla mercé di una donna.
Aveva percepito nel dormiveglia i baci e le carezze che Morgane gli stava elargendo,ma in un primo momento faticò a collocarsi nel tempo e nello spazio. Ci fu un breve istante in cui credette di essere tornato ad Asgard, prima che tutto nella sua vita cambiasse irrimediabilmente .
Si rese subito conto che era impossibile.
Non si era mai svegliato con una donna al proprio fianco e di sicuro nessuna lo avrebbe trattato così. C'era una grande sensualità nei gesti di Morgane,ma soprattutto una grande tenerezza a cui lui non era avvezzo. Le sue donne erano irruente e lascive,prendevano quello che volevano e se ne andavano lasciandolo svuotato in tutti i sensi. Emise un nuovo gemito quando la sentì leccare e baciare la gamba risalendo verso l'inguine, fremendo in trepidazione per quello che sarebbe venuto. Non le staccò gli occhi di dosso osservando come i movimenti che faceva sopra di lui le facessero allungare la schiena simile ad un gatto, e mettessero in bella mostra il sedere sodo inguantato da quello striminzito e sensuale indumento azzurro.
Loki aveva un'erezione pazzesca che urlava per il suo rilascio ed ogni gesto che Morgane faceva peggiorava la sua situazione. Sospirò pesantemente quando la lingua gliela lambì e ringhiò quando si sentì avvolgere completamente dalla sua bocca. Lavorò languidamente ,con malizia e lascivia,portandolo quasi sul bordo. Si staccò con un rumore di risucchio,spostando la propria attenzione all'ombelico e appoggiò le mani su quelle di Loki ancorate alle lenzuola , risalendo verso le sue braccia.

« Sto facendo bene?» gli chiese timidamente,aiutandolo a sfilarsi la camicia

«Credo di potermi accontentare » rispose con voce più roca del dovuto,infilando le mani sotto la tunica di Morgane per scoprire con soddisfazione la carne nuda .

Le afferrò i seni,impastandoli con lentezza prima di toglierle di dosso l'indumento e di ammirarne la perfezione. Si issò sui gomiti portandosi un capezzolo alla bocca e facendola gemere basso

«Spostati » le ordinò in un soffio, leccandola verso il collo e facendola rabbrividire

Morgane obbedì lanciandogli uno sguardo scuro di desiderio,gattonando sensualmente accanto a lui.
La tenne così,spingendola con il viso verso il letto ad esporgli il sedere. Le si posizionò dietro godendo della visuale della sua intimità, le scostò lascivamente le mutandine e la succhiò avidamente, facendo scivolare la lingua fra le sue pieghe e facendola gridare dal piacere. Morgane aveva il cuore che batteva a mille ed il respiro accelerato. Se non si fosse fermato sarebbe venuta nella sua bocca. Il pensiero la eccitò ancora di più facendola maggiormente protendere verso di lui. Loki la assaporò famelico ,gustando ogni singola goccia di umidità che usciva da lei ,poi con due dita le sfilò le mutandine e la spinse contro la testiera del letto,facendola aggrappare . La avvolse con il proprio corpo bloccandole entrambi i polsi con le mani e la penetrò da dietro con una spinta lenta ma decisa. La cavalcò in profondità ,elargendole piccoli morsi sulla spalla. Ogni colpo era accompagnato dal rumore dell'attrito dei loro corpi e dai loro gemiti sfrenati. Si rotolò sulla schiena portandosela dietro,il corpo di Morgane disteso sul suo,i seni in mostra . Non l'aveva lasciata andare nemmeno un istante ,continuando a spingere dentro di lei una volta che aveva preso il controllo della nuova posizione ,le mani a vagare sul suo corpo perfetto.
Cambiarono posizione ripetute volte,incapaci di staccarsi l'uno dall'altra,alla ricerca infinita del piacere ,ogni volta portandosi sul bordo per interrompersi e ricominciare daccapo. Quando infine la spossatezza li costrinse a smettere ,mentre Loki martellava duro e veloce ,svuotandosi completamente dentro di lei, Morgane gridò travolta da scosse di pura beatitudine .
Si accasciarono sfiniti l'uno sull'altra,respirando affannosamente.

« Com'è stato?» volle sapere Morgane fra gli ansimi

« In verità...l'ho trovato piuttosto appagante» le rispose Loki ,la testa ricaduta sul cuscino,le sue labbra a sfiorarle la spalla,in un sorriso beato...Se Thor l'avesse visto ora lo avrebbe preso in giro a vita...e lui aveva ancora una lunga vita davanti

« Solo? » era un po' delusa

« Credo sia necessaria molta pratica per soddisfare appieno i miei appetiti» la schernì

Girò il viso verso il suo ,piuttosto piccata . Le sembrava di meritare un eccellente. Si trovò a fior di labbra con lui,il profumo di menta nel suo respiro le solleticava il naso...Sì...aveva proprio un buon odore...

« Mi ricordo di te » gli sussurrò sulla bocca «Tu eri lì...e ti ho baciato »

Loki rimase spiazzato . Era passato molto tempo da allora e certo non avrebbe mai immaginato che Morgane fosse in grado di ricordare…

« ...quando l'HYDRA mi ha catturata…ero morta e tu...»

Non finì la frase : semplicemente si protese verso di lui e lo baciò. Lo coprì con le proprie labbra con dolcezza , facendogli schiudere la bocca ,approfondendo il bacio .Loki si trovò a rispondere di rimando. Non c'era erotismo o passione in quel bacio, fu una cosa strana che lo riscaldò intimamente,inducendolo a tirarla a sé e a continuare quel contatto per molto più tempo di quanto avesse creduto possibile, mischiando i loro sapori con un ardore mai provato,stringendola ,con una tenerezza che non gli apparteneva...



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Capitolo 31
*** Capitolo 31 ***


« Cos'è quell'aria sognante?»

Pepe riscosse Morgane dai suoi pensieri.
Non si era resa conto di aver perso il contatto con la realtà e di essere rimasta imbambolata davanti alla finestra come un'idiota. Le mancava solo la bocca aperta ed il rivolo di saliva che le scendeva dal mento ed il quadro sarebbe stato completo

«Nessuna aria sognante» rispose affrettandosi a ricomporsi

« Oh guarda !Credo di saperla lunga sugli sguardi sognanti, per cui non provare a darla a bere a me !» ribattè Pepe facendo il giro del divano e andando a sedersi sulla poltrona di fronte a lei

Dato che la Torre era diventata un vero viavai di persone,ma soprattutto di guerrieri e di individui strani provenienti da chissà dove, si erano trasferite ,per il quieto vivere di Pepper,in un attico a pochi isolati dalla torre . In questo modo le sembrava di avere una parvenza di vita privata, non continuamente invasa da ingerenze esterne e riusciva a mandare avanti l'azienda senza interferenze,avendo ricondotto una gran parte dell' attività all'interno della sicurezza della propria casa( comunque sempre controllata da Jarvis )

La costante vicinanza delle due donne le aveva portate a sviluppare un'amicizia ed una confidenza molto forti,nonostante Morgane mantenesse per sé alcuni dei suoi segreti più scottanti...

«Allora,racconta: coma va con Luke?» chiese Pepe.

Aveva seguito da vicino i turbamenti e le evoluzioni della sua storia con quello strano ragazzo che si ostinava a non presentarle, e moriva dalla curiosità. L'aveva visto solo di sfuggita ,da dietro i finestrini della propria auto e l'idea che si era fatta fu che era un tipo riservato,all'apparenza altezzoso e che emanasse un certo senso di inquietudine. A parte questo era molto affascinante.

Morgane soppesò le parole prima di parlare,non sapendo lei stessa come rispondere. Quello che si era venuto a creare fra lei e Loki non era ancora chiaro,ma non poteva negare che le procurasse una grande felicità. Era cambiato. Sapeva sorriderle, non rifiutava di intrecciare la mano con lei quando passeggiavano e la prima cosa che faceva quando si incontravano era baciarla. Non una cosa tanto per fare. Un bacio vero,profondo e lungo,da togliere il fiato.

« Direi che va molto bene...» azzardò alla fine stiracchiandosi . Era rientrata tardi da una missione la notte prima ed ora ne stava pagando le conseguenze.

« Racconta. Non puoi lasciarmi sulle spine così» la incitò porgendole una tazza di te

« Ecco...Non so...E' strano. E' divertente,spiritoso e attento. E' anche diventato molto più gentile ed accomodante ...E il sesso poi...»

« Sììì???»

« Esplosivo » esplosivo era poco per definire la scintilla che scattava fra di loro : partiva all'improvviso,senza un reale fattore scatenante. Semplicemente si passava dal passeggiare per la via al ritrovarsi senza preavviso con le spalle al muro in un viottolo buio a gemere senza ritegno. Ogni loro uscita finiva fra le lenzuola...o sotto la doccia...o sopra il tavolo…« A proposito. Grazie per avermi prestato l'appartamento. Sarebbe stato molto triste consumare la passione in una camera d'albergo»

« Non dirlo neanche per scherzo,tesoro . Sei una della famiglia Stark ormai e mi sembra giusto che con tutto quello che fai per me tu abbia un po' di privacy»

Nella sua pazzia era arrivata a chiedere aiuto a Pepe. Non poteva pensare di continuare la propria relazione con Loki in una camera d'albergo ,che oltretutto avrebbe pagato Tony, ed era fuori questione consumare nei boschi,nei prati o nei fienili,specie perché a New York non era così facile trovarli. A parte il fatto che erano talmente presi da loro stessi che non facevano caso il più delle volte a dove si trovavano...ma diamine,un po' di ritegno!
Morgane si sentiva terribilmente in colpa per aver coinvolto l'amica, ma non aveva trovato un'altra soluzione. Si disse che poteva fingere di essere realmente con Luke e che usufruire di una delle tante proprietà di Stark non gli avrebbe arrecato alcun danno.

Solo che era tutto sbagliato

E forse...si stava facendo del male da sola

« Credo di amarlo » esordì dando vita ai suoi pensieri, mentre osservava rapita la propria tazza

« Ma è meraviglioso Morgane !» la abbracciò Pepe

Davvero?

« Tu dici?...Non è un po' troppo presto? » chiese sorseggiando il liquido ambrato. Era un'ottima miscela alla menta...le ricordava lui

No. Non era troppo presto.

Da quando si erano conosciuti ne era passata di acqua sotto i ponti e che le piacesse ammetterlo oppure no lei era interessata a Loki già da prima. Forse era quella sua aria
malinconica ;forse era la sensazione di solitudine che sempre lo accompagnava ; forse era quella sua ostentazione di falsa superiorità e sicurezza che in realtà celava un animo pieno di dubbi e frustrazioni...e delusioni. Fatto sta che lei ne era stata attratta,come le api con il miele : voleva capirlo,alleviare le sue pene,essere la sua salvezza…
E poi aveva apprezzato il suo aspetto più nascosto : la capacità di sorridere, di dimostrare tenerezza ,l'amore per Frigga e la passione per la conoscenza...e per le arti magiche. Oltre a fare molta attività sotto le lenzuola, passavano ore a parlare. E si stupì di quante cose fosse in grado di fare con la magia e con le pozioni...Tutte cose così difficili da capire ,ma era affascinante vederlo appassionarsi...i libri letti,le formule memorizzate,gli esperimenti riusciti e quelli catastrofici.
E poi la guardava...con uno sguardo che sperava fosse molto simile ad uno sguardo d'amore, che le sembrava la trapassasse...E lì non capiva più niente. Voleva solo perdersi in lui ,mandare a fanculo il mondo e rinchiudersi per tutta la vita nella loro stanza.

Tutta la vita?Andiamo Morgane, al massimo potrebbe funzionare per altri 10 anni ancora,poi il tuo corpo inizierà a sfaldarsi …

« Non c'è un tempo per innamorarsi Morgane. Succede e basta. » la riscosse Pepe «A volte ci vuole un po' per capirlo. Pensa a Tony : sai quante ragazze sono passate nel suo letto prima che si rendesse conto che l'unica che voleva ero io? Altre volte c'è una scintilla che si innesca e non c'è niente da fare : bisogna darle retta »

« Non può funzionare » obbiettò

« Cosa? Ma perché? Non capisco. Sei felice. Lui ti fa felice. Si vede...Cosa c'è che non va?»

« Credimi...siamo troppo diversi. Per ora ci unisce il sesso,ma quando quello comincerà a stancarlo ...non ci sarà più niente a legarci...»

« Oh finiscila! Mi hai appena fatto un discorso su tutto quello che ti piace di Luke e di come lui sembra essere attento a te ed ora sei così cinica da dirmi che vi tiene insieme solo il sesso? Che cazzata!» adesso il tono della voce si era alzato di un po' e Pepe passeggiava avanti e indietro perorando la propria causa « La verità è che hai paura di impegnarti e ti stai inventando un sacco di scuse »

Se solo Pepe avesse saputo la verità...Non poteva funzionare : perché era Loki e non Luke,perché erano di fatto nemici,perché era quasi immortale e lei era solo una donna midgariana... Alla realizzazione le si appannò la vista, portandola sull'orlo del pianto…Si affrettò a ricacciare indietro le lacrime dando ragione all'amica, l'unico modo per troncare la conversazione senza dover dare ulteriori spiegazioni...
Il discorso le portò alla chiavetta USB sottratta ad Anatoliy Dmitrijev…
Oh sì! Il file che vi era contenuto era una bomba : la localizzazione precisa di una gemma dell'infinito.
Rune antiche erano state rinvenute durante uno scavo archeologico in Egitto. Diverse da qualunque geroglifico, rivestivano completamente la camera mortuaria di un Faraone e sembravano convergere verso il centro della stanza,ai piedi del sarcofago . Avevano immediatamente attirato l'attenzione del russo ,famoso per i suoi sciacallaggi,che aveva preso a scavare alla ricerca di qualcosa di nascosto e certamente più prezioso del sarcofago stesso. I suoi sforzi furono premiati con il ritrovamento di un teschio di cristallo. Era incastrato nella roccia ed era impossibile da prelevare a causa di un campo magnetico che rendeva vano ogni tentativo di scalzarlo dal suolo.
Aveva provato di tutto,anche a rischio di far saltare in aria la camera mortuaria ,ma niente...il teschio era sempre lì. Quello che lo rendeva più speciale di altri ( e già il fatto che fosse un teschio di cristallo lo rendeva inestimabile ) era che al suo interno era ben visibile una pietra viola assolutamente ineguagliabile per lucentezza e sfaccettature. Dmitrijev capì di essere di fronte a qualcosa di scottante e che era la pietra stessa ad emanare il forte potere . Decise quindi di seppellire il ritrovamento,di documentarlo e di trovare il miglior offerente.
Gli era andata male...Il miglior offerente era diventato Tony e non aveva certo intenzione di pagarlo…

« Secondo te quanto ci vorrà per mettere le mani sulla gemma?» chiese Morgane all'amica,in un ulteriore tentativo di non riportare la conversazione alla sua vita privata

« Non ne ho idea. Adesso Tony ha altro a cui pensare »

« Qualcosa che io non so?» ora era diventata curiosa

« Il tuo amico Logan lo ha contatto per farsi aiutare a catturare Magneto e ...»

« E?...» a malapena Morgane riuscì a controllare l'ansia nella sua voce.

« Ha bisogno di rendere Loki inoffensivo e da solo non potrebbe proprio farcela . Credo sia la volta buona che venga catturato e rispedito ad Asgard»

La notizia la mise in agitazione. Era ovvio che la cosa non potesse andare avanti per sempre e che il cerchio presto o tardi si sarebbe chiuso...ma per lei che aveva realizzato di essere innamorata era veramente troppo presto...
Cominciò a giocherellare nervosamente con una ciocca dei propri capelli, arricciandola intorno alle dita. Non c'era soluzione . O tradiva i propri amici o tradiva Loki…

Oppure…

Oppure quella sera avrebbe potuto giocare tutte le sue carte e lasciare a lui la decisione finale...


« Beh Pepe,spero mi scuserai se non mi fermo per cena,ma ho un appuntamento galante.» esordì stiracchiandosi ancora una volta « Ho già preparato tutto,per cui non ti devi preoccupare di cucinare nulla»

« Tu mi vizi » le sorrise complice « Divertiti »

Da quando si era trasferita, le uscite con Morgane erano divenute molto più semplici,tanto che a volte Loki si era anche presentato sulla porta di casa.
E strano a dirsi ma la ignara signora Stark non aveva neanche mai insistito per conoscerlo,forse in rispetto della privacy dell'amica..
La vicinanza con Morgane era stata per lui un vero toccasana
Dopo tanto tempo aveva piena padronanza di sé ,della propria vita e dei propri poteri. E non solo...La riacquistata lucidità gli aveva permesso di carpire i segreti dell' aura di Morgane e di imbrigliarne i benefici in un amuleto ... un incantesimo di protezione gli garantiva un effetto nel tempo pressoché illimitato.
Quindi,di fatto,avrebbe potuto rinunciare quando voleva alla compagnia della ragazza… Però non era ancora venuto quel tempo...più avanti,forse,ma ora...ora non poteva ancora rinunciare a lei,alle sue risate...alla sua frizzantezza...al suo corpo…
La stava aspettando dentro le mura di quella che era diventata la loro casa ...una cosa strana per Loki , ma dovette ammettere che la routine che si era creata fra di loro era quantomeno appagante : i ristoranti erano stati superati da cene intime in cui la ammirava cucinare per lui e le uscite erano state rimpiazzate da ore fra le lenzuola. Sorrise al pensiero che Morgane fosse stata così sfacciata da ottenere un posto tutto loro dove incontrarsi...

La vide entrare dalla porta carica dei sacchetti della spesa ed invece di andarle incontro per aiutarla sparì per ricomparirle alle spalle in un chiaro intento di spaventarla. Era divertente come reagiva alle sue provocazioni : il più delle volte la spesa volava in aria precipitando in diversi punti della cucina, poi lo insultava e alla fine facevano l'amore sul pavimento...lo considerava il suo antipasto...e questa sera lo desiderava più del solito…
Le puntò due dita ai fianchi,fece una leggera pressione accompagnata ad un BUH e come da copione la spesa fu lanciata in ogni direzione Finirono sul tappeto senza nemmeno darle il tempo di iniziare un'offensiva, finché i loro corpi aggrovigliati si trovarono uniti ed ansanti in un pasticcio sudato...lei lo faceva sentire così bene…

« Il mio signore avrebbe intenzione di farmi preparare la cena oppure devo ordinare qualcosa al cinese?» chiese Morgane accarezzandogli la schiena. Era raro che accadesse ma Loki era adagiato sopra di lei ,la testa a riposare sul suo seno.

« Credo che ti lascerò andare per ora ,detesto molti cibi midgariani ed il cinese è uno di quelli...»

« Perché pensi che te lo abbia proposto ? » lo canzonò Morgane sgusciando da sotto di lui e strappandogli un sorriso.

Amava cucinare e più di tutto amava farlo per lui . Lavorava con precisione godendo appieno della sua silenziosa compagnia . Dal canto suo Loki la osservava sorseggiando un bicchiere di vino e scansionandola da cima a fondo a memorizzarne ogni movimento. Quello era il suo passatempo preferito,non certo guardare quella stupida scatola con immagini in movimento che piaceva tanto ai midgariani.
Ogni tanto gli sfuggiva qualche bacio...ma non ci dava peso ,rifiutandosi di definirsi un sentimentale...semplicemente la voleva,così come desiderava una qualunque cosa bella. Anche se doveva ammettere che in lei c'era un nonsoche che gli rendeva difficile togliersela dalla mente e che superava di gran lunga il mero capriccio…

La cena si rivelò migliore del previsto. Era stata eccezionale per gusto e...contenuti. Seduta a cavalcioni di Loki, Morgane lo aveva nutrito personalmente, intingendo le mani nel piatto e portandogliele alla bocca, alternando un boccone a lui ed uno per sé , concludendo ogni assaggio con un erotico bacio o con un leggero morso alle labbra. La cingeva con forza per farla aderire perfettamente alla propria durezza,non lasciandole dubbi sul fatto che la situazione lo avesse oltremodo eccitato. Morgane lo faceva veramente impazzire…

« Non devi giocare con me in questo modo» la redarguì cupamente

« Ho fatto qualcosa di sbagliato? ...» gli sussurrò all'orecchio spostandosi leggermente e strappandogli un basso ringhio

« Un giorno potresti trovarti a pregarmi di smettere »

«Non vorresti invece ,sentirmi pregarti di continuare…?» gli rispose con tono innocente,mordicchiandogli l'orecchio

Quando si ritirò appena per guardarlo negli occhi ,il desiderio che vi lesse le fece fare le capriole nella pancia. Lo baciò con passione,ripescando il sapore del cibo che ancora gli profumava il respiro ,si mordicchiarono a vicenda infilando le mani nelle reciproche vesti. Non si sa come ma in breve la durezza di Loki era libera e Morgane si trovò a cavalcarlo lì dove erano, seduti sulla sedia, correndo il rischio di rovesciarsi all'indietro.
Ogni affondo era un sospiro, ogni colpo le strappava un gemito...Lo voleva ,ancora e ancora e...oddio...come poteva perderlo ? Si piegò in avanti andando a riposare la testa nell'incavo della spalla di Loki,mentre lui spingeva dentro di lei e la guidava per mantenere il giusto ritmo che li avrebbe portati sull'orlo entrambi. Le mani strette sui fianchi,quasi a crearle dei lividi.
Nell'apice della passione Morgane lasciò sfuggire due parole. Dette sottovoce .
Quasi un soffio

Forse nemmeno udibili

Ti amo

In un primo momento Loki credette di non aver capito bene...Morgane non poteva avere detto una cosa del genere a lui...Si era forse dimenticata con chi aveva a che fare? Poi la realizzazione lo colpì come un macigno ,facendolo fremere in indignazione e rabbia.
Rabbia sopratutto.
Si staccò da lei senza degnarla di uno sguardo,facendola scendere dal proprio grembo,sistemando il proprio abbigliamento e prendendo le dovute distanze. Con passo studiatamente lento si portò davanti la penisola della cucina ,cominciando a tamburellare nervosamente con le mani.

« Oh!Non credere che non sappia le tue intenzioni!» esordì girandosi a guardandola con fare canzonatorio.

« Le mie...intenzioni?» Morgane era confusa , le pareva che il cuore le uscisse dal petto. Gli aveva appena confessato di amarlo e lui reagiva così?

« Non fare l'innocente con me Morgane...Non funzionerà » il viso ora era atteggiato ad un sorriso che di amorevole aveva ben poco « Pensi veramente che mi beva la parte della ragazza innamorata? »

« Che cosa?» era esterrefatta

« Credi che tutto il tempo che abbiamo passato insieme abbia creato un legame? Credi di potermi accalappiare ,che io possa cadere ai tuoi piedi come un qualunque mortale ?»

« Accalappiare ? Ti ricordo che sei stato tu a volermi frequentare ,NON IO » le veniva da vomitare

« E a te non è sembrato vero...Sedurmi era un nuovo modo per cercare di portarmi dalla parte degli Avengers...Non è così? Probabilmente Stark era d'accordo con te ... »

« ...Non è così...»

« Sei solo una donna e donne come te ne posso avere finché voglio » le si avvicinò con due falcate afferrandola per i capelli perché lo guardasse bene in viso «Non sei altro che la puttanella degli Avengers!»

« Loki...» aveva le lacrime agli occhi

« Tu non sei niente per me ,Morgane » la lasciò malamente facendola rovinare a terra sulle ginocchia « Volevo i benefici della tua aura...e grazie a te li ho ottenuti… Ora non mi servi più »

Con un gesto indossò la sua armatura e sparì,lasciando una Morgane incredula sul pavimento.

Non riusciva ancora a capacitarsi di come le cose fossero precipitate così in fretta. Le veniva da vomitare … avrebbe dovuto immaginare che sarebbe finita in quel modo,ma da stupida aveva sperato fino all'ultimo che lui ricambiasse i suoi sentimenti... Venne scossa da un violento conato di vomito .
Poi un altro.
Alla fine tutta la cena era riversa sul pavimento

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Capitolo 32
*** Capitolo 32 ***


Allora : chiedo venia. Questo capitolo lo dovevo fare per necessità,ma non mi è piaciuto e non mi piace tutt'ora. Sono una vera schifezza con le scene di battaglia...Ma era inevitabile per cui : andiamo in scena! Fate pur sentire le vostre lamentele!!!




Era ora di porre fine a questa storia.

Loki osservava con soddisfazione il panorama che si estendeva intorno a Liberty Island, trovando estremamente ironico che proprio da lì sarebbe partito il raggio che avrebbe trasformato tutti in mutanti,dando vita al suo regno di schiavitù.
Camminava come un predatore sulla corona della Statua della Libertà , ammirando quello che presto sarebbe diventato un suo possedimento.
Ovviamente era solo l'inizio.
Poi ci sarebbe stata l'intera nazione e la trasformazione si sarebbe allargata a macchia d'olio fino a coinvolgere tutto il pianeta.
Si era già assicurato una buona fila di seguaci che avrebbe mantenuto l'ordine facendo rispettare le sue regole. Certo.. ci sarebbero state delle resistenze,ma avrebbero solo reso il tutto più interessante...
Progettava anche di scaraventarsi sulla Torre di Stark con una nutrita schiera di accoliti: avrebbe eliminato ogni Vendicatore che si fosse messo sulla sua strada e avrebbe sottomesso la patetica avatar, facendola diventare la propria schiava personale , ricordandole in ogni istante della sua miserabile vita chi fosse il padrone .

Doveva ammettere che era stata abile ad ingannarlo . Si era nascosta dietro quella facciata di gentilezza ed innocenza che persino lui si era adagiato nei suoi tocchi,quasi mettendo in secondo piano i suoi veri obiettivi.

Aveva rischiato di dimenticare i torti subiti …

Però ora era tornato,e Morgane si era aggiunta alla lunga lista di persone da odiare e contro cui vendicarsi.
Strinse con forza il medaglione che portava al collo. Era tentato di liberarsene,ma che gli piacesse o meno ,perderlo significava ricadere nel baratro e nella debolezza...e finché Thanos non fosse stato più un problema,aveva bisogno di ogni energia possibile per contrastarlo.

Tutto sommato doveva ringraziare l'avatar.
Se non fosse stata così ingenua da pensare che lui avrebbe abboccato, non si sarebbe buttato a capofitto sul progetto di Magneto lavorando giorno e notte . Forse ci avrebbe messo molto più tempo a completarlo,distratto com'era da lei…

Ti amo

Come aveva potuto? Colpirlo così ...vigliaccamente...lui...amato? Lo aveva preso per uno sprovveduto?...

Loki sentì nuovamente ribollire la rabbia e con una forza folle colpì l'interno della testa della statua creando una voragine che raggiunse la base su cui poggiava .
Non era la prima volta che a ripensare alle parole di Morgane si sentiva sopraffatto dalla furia,desiderando distruggere qualcosa...ma c'era molto di più che si muoveva dentro di lui...Sul fondo poteva sentire il retrogusto amaro della delusione e dell' infelicità...

« Allora Loki » lo affiancò Magneto « Che ne dici di attivare la nostra creazione?»

« Non vedo l'ora»

« Non così in fretta» intervenne una voce da sotto di loro

Guardando attraverso la voragine da lui stesso creata Loki vide Logan avanzare minaccioso, accompagnato da Tempesta e Ciclope

« Guarda un po' chi ci degna della sua presenza : Wolverine,l'immortale. Sei venuto a vedere il mio trionfo sul genere umano?» lo provocò Loki

« Sono venuto a rispedirti da dove provieni»

« Davvero? E come credi di fare? Ti rendi conto di essere in una struttura completamente di metallo?»

A quelle parole con un semplice gesto Magneto calamitò i tre X -Men alle pareti interne della statua usando grosse strisce di metallo per ancorarli meglio e levitando poi nell'apertura per trovarsi faccia a faccia con loro

« Smetti questa assurdità» esordì Logan con la schiena al muro « Non può portare a nulla di buono»

« Quelle persone laggiù controllano il nostro destino e il destino di ogni altro mutante...» gli rispose arrabbiato Magneto « Beh... presto il nostro destino sarà il loro»

Si assicurò poi che fossero ben immobilizzati e per ultimo rimosse la maschera protettiva a Ciclope, impedendogli così di canalizzare il proprio potere.

« Ti consiglio ti tenere gli occhi chiusi se non vuoi friggere Tempesta»

« Lo sai che non funzionerà» continuò Logan « Il Senatore Kelly è morto»

« Ne sei proprio sicuro?» intervenne Loki

Il Senatore Kelly in quel momento stava facendo una conferenza sotto gli occhi della Nazione. E sì : era morto,avendo meritato di sperimentare per primo il macchinario non ancora perfezionato di Magneto,ma la splendida Mistica lo stava interpretando magnificamente,quindi...il Senatore Kelly era vivo agli occhi di tutti...

Logan lanciò uno sguardo pieno di odio al dio che stava sopra le loro teste.
Se quella volta Morgane gli avesse permesso di trapassargli il cuore tutto questo non sarebbe mai accaduto...ma tant'è. Inutile piangere sul latte versato. In fin dei conti non tutto era perduto e se Stark si fosse degnato di muovere le chiappe avrebbero posto rimedio a questa incresciosa situazione…

Arrivare fin lì era stato più complicato del previsto …

Era stato depistato un paio di volte a causa della sua continua ricerca delle proprie origini,ma alla fine tutti gli indizi raccolti lo avevano portato a Liberty Island... e a Loki. Per quanto fosse sicuro di sé e delle proprie capacità, era ben consapevole che gli X-Men da soli contro di lui non ce l'avrebbero fatta ,decise quindi di contattare personalmente Stark e di allearsi con gli Avengers per il bene comune… E poi...gli Avengers da soli erano già dei vandali,figuriamoci cosa avrebbero combinato nei panni di mutanti…

Soddisfatto di aver reso Logan e gli altri, inoffensivi , Magneto tornò al fianco di Loki,per attivare la macchina.Si trattava un anello metallico del diametro di circa tre metri, ai cui lati due poli opposti generavano una fonte di energia che veniva incanalata nell'anello.
Quando la carica fosse stata al culmine l'energia sarebbe fluita estendendosi alla città circostante come una pestilenza...

« E' il tuo turno ora» disse,rivolgendosi a Loki che si posizionò al centro dell'anello e appoggiò le mani sui due poli facendovi confluire la propria energia. Il diamante sulla cima dell'anello quadruplicava e perfezionava gli effetti di tanta forza. Si sentiva potente ...e a breve avrebbe goduto dei frutti della sua fatica...

Logan non poteva aspettare oltre.
Fece un lungo sospiro accompagnato da un grugnito,consapevole del dolore che presto avrebbe provato e,con un colpo secco trapassò sé stesso fino a recidere la fascia metallica che da dietro lo teneva ancorato alla struttura della statua.
Il rumore che fece nel cadere a terra e l'inevitabile grido di dolore attirarono l'attenzione di Loki che con enorme disapprovazione lasciò a Magneto il compito di portare a termine la procedura di attivazione,scendendo all'interno della statua

« MI stai proprio seccando» disse livido,prendendolo a calci.

Una,due,tre volte

« Pessima mossa» reagì alla fine Logan afferrandolo ad una gamba e scaraventandolo contro la parete.

« Adesso me la paghi» sbottò Loki

« Io? Ti sbagli Loki. Tu la pagherai a me»

Con uno scatto da velocista Logan gli fu addosso, sfoderò gli artigli e semplicemente glieli affondò nella carne,meravigliandosi di quanto fosse stato facile colpirlo...troppo facile... girò su se stesso ,non appena l'immagine davanti a sé sfocò, rivelandosi un'illusione e scansando una pugnalata al fianco per mera fortuna.

« Hai già provato una volta ad uccidermi ,Loki...Sai che non è possibile»

« Beh! Questo lascialo decidere a me...» rispose affondando un altro colpo e mancandolo di un soffio « E poi,è sempre un piacere vederti soffrire...»

« Aspetta di sentire quello che ho in serbo per te »

Logan iniziò ad aggredirlo con una serie di colpi a raffica,nella vana speranza di colpire quello vero. Ad ogni colpo mancato Loki lo derideva, scaraventandogli addosso ondate di energia che oltre a sfibrarlo lo rendevano più vulnerabile ai suoi pugnali.
Molti andarono a segno,conficcandosi nella tenera carne dell'addome e delle gambe.

« Sai...Mi è venuta una bella idea...» disse ,facendosi beffe di lui aggrappato ,sanguinante, alla parete « Che ne dici,se ti faccio arrostire dal tuo amico Ciclope?...Chissà quanto tempo ci impiegheresti per rigenerarti...» si avvicinò minaccioso al X-Men ancora imprigionato « Mi basta solo dargli una piccola spinta e qui dentro poi ci sarà puzza di carne bruciata»

« STA LONTANO DA ME ! » gridò Ciclope,mentre Tempesta cercava affannosamente di liberarsi

Proprio mentre Loki si apprestava a cantar vittoria una forza sovrumana uscita dal nulla lo travolse facendolo precipitare nella voragine all'interno della statua .
Nella caduta riconobbe il bestione verde che lo agguantò per una gamba scaraventandolo a tutta forza sul fondo.

Sembrava che godesse a schiacciarlo...

Finalmente erano arrivati.
Per Tony Stark Non era stato affatto facile convincere il bestione a seguirlo e tanto meno caricarselo sulle spalle.
Oddio...In realtà avrebbe voluto solo afferrarlo per le braccia,ma l'omone aveva deciso che preferiva cavalcarlo come un pony...Gli sembrava quasi di sentire la schiena a pezzi,nonostante lo strato di metallo a ricoprirlo.
A dire il vero il piano era che Bruce liberasse la bestia solo a destinazione,ma chissà come mai,una battuta tira l'altra,una frecciatina poco gentile,una considerazione sullo strano rapporto con Nat e puff...eccolo lì nella sua piena magnificenza verde .

« Ti conviene arrenderti, Magneto ! Non hai speranze» gridò Tony

« Tu credi? Loki ha caricato perfettamente la mia macchina e , casomai non l'avessi notato tu sei completamente di metallo...Potrei sradicarti il petto. Non solo l' armatura...»

« Touché» maledizione

Da dentro la statua Logan fremeva .Aveva liberato i suoi amici,restituendo la maschera a Ciclope, ma il resto della situazione rimaneva pressoché invariato

«Riesci a colpire la macchina?» chiese all'improvviso all'amico

« Gira troppo in fretta,c'è il rischio che la mia energia rimbalzi colpendo bersagli a caso »

« Dannazione...Tempesta, puoi provare a farmi volare fino a lì ?»

« Tieniti forte, ci provo ma non so se riesco a darti stabilità»

Tempesta raccolse la propria energia incanalandola verso Logan per sollevarlo e spingerlo verso l'alto. Lo fece sbattere ripetute volte contro le pareti prima di riuscire a farlo uscire e a farlo planare di fronte alla macchina. Non appena trovò l'equilibrio,sfoderò le proprie lame con l'intento di fracassare i due poli, ma non fece i conti con Magneto,uno dei pochi a poter vantare la capacità di dargli del filo da torcere .

L'uomo si chiese cosa sarebbe successo se avesse indirizzato il proprio potere contro Logan.
Nella migliore delle ipotesi probabilmente gli avrebbe sradicato l'adamantio dal corpo...nella più blanda ,si sarebbe accontentato di piegargli quelle dannate lame , rendendole inservibili,almeno fino a quando l'energia mutante non avesse finalmente raggiunto New York

«Non avrai realmente pensato che fosse così semplice fregarmi !» lo derise Magneto,mentre attuava il suo piano

Fu l'ultima frase che pronunciò prima che un raggio scagliato da Ciclope lo colpisse alle mani protese bloccando la sua presa contro Logan e mandando di fatto all'aria mesi di duro lavoro .

In un attimo Stark atterrò in cima alla statua.
____ ◊ ____

Era stata una vigliacca.

Fuori dal finestrino il paesaggio si susseguiva a gran velocità rendendo tutto confuso e sfuocato ; aveva la fronte appoggiata al vetro, nell'inutile tentativo di rinfrescarsi, lo sguardo fisso,verso il nulla,la testa incandescente.
Stava male.
Dopo quella sera le cose le erano sfuggite di mano,la sua vita si era capovolta e le sue certezze erano andate in frantumi. Lei non poteva essere l'avatar. Non ne aveva i requisiti. Aveva mentito a tutti,si era legata ad un farabutto sociopatico e squilibrato e nonostante tutto lo amava ancora più di prima.
Come se non bastasse il suo corpo le si era rivoltato contro. : non riusciva a tenere giù nulla e passava dai brividi al caldo nel giro di pochi minuti…
Distolse lo sguardo dalle immagini che si rincorrevano all'esterno,per evitare di dare il via ad un ulteriore conato di vomito , anche se non aveva più nulla da rimettere...
Chiuse gli occhi appoggiando la testa al sedile del treno.
Aveva perso ogni cosa
E adesso stava andando a nascondersi dal mondo
Non che credesse veramente che se Tony avesse voluto non sarebbe stato in grado di trovarla,ma sperava che la lasciasse in pace. Non aveva voglia di incontrare lo sguardo di nessuno. Non aveva avuto nemmeno il coraggio di parlare a Pepe.
Le aveva scritto una lettera.
Lunghissima...Oh! Non aveva tralasciato nessun dettaglio...a parte quelli sessuali,ovviamente. Le aveva raccontato ogni cosa in quattro lunghe travagliate pagine.
Il suo mondo era diventato Loki
Ne era uscita distrutta...carica di vergogna...stanca ed afflitta…
Lei non era più nulla.
____ ◊ ____

Ironia della sorte. Alla fine era ancora nella stessa posizione dell'inizio.
Anzi.
Anche peggio.

Non c'era via di scampo dalla punizione di Odino. Non c'era un'alternativa alla sua prigionia. Non c'era nessuno a tentare di redimerlo.
Non c'era Morgane...
In mezzo a quella baraonda non si era fatta vedere. Si sarebbe aspettato di trovarla a fianco di Stark...no,di Logan a deriderlo per il suo ennesimo fallimento e invece non aveva nemmeno partecipato alla missione di cattura...
Loki lanciò uno sguardo indagatore in direzione della Romanov che si era girata a parlottare con Barton ...
Gongolavano come degli idioti...

Lo stridio di una frenata attirò la sua attenzione,anche se in maniera del tutto marginale,considerato che nulla per lui aveva più importanza.
Tutto finiva lì

« Aspettate !» Pepper Potts camminava verso di loro con un' andatura piuttosto sostenuta,le mani chiuse a pugno ed una rigidità che non le apparteneva.

« Pepe tesoro,cosa succede?» la accolse Tony andandole incontro con le braccia aperte per racchiuderla in un abbraccio

« Togliti di mezzo,non sono qui per te» gli rispose dura ,scansandolo abilmente « Jarvis,ora»

Protese il braccio destro al cielo ,mentre il gruppo stupito stava a guardare come se la vedesse per la prima volta. Nat e Clint si lanciarono sguardi interrogativi,mentre Steve guardò al cielo in direzione del braccio di Pepe,non credendo ai propri occhi

« Pepe amore,cosa succede? »insistette Tony andandole dietro.Notò che non smise di camminare,avvicinandosi pericolosamente a Loki e Thor che assistevano alla scena,fra curiosità e stupore. Persino per loro era insolito vedere la signora Stark così alterata.

Un suono famigliare mise Tony in allarme.
Rimase a bocca aperta quando dopo il suono riconobbe un pezzo della propria armatura che con estrema precisione andò ad avvolgersi intorno all'esile braccio della sua signora.

« Che cazz...»

L'esclamazione gli morì in gola non appena la sempre gentile,accomodante e timida Pepe mollò un gancio a Loki facendolo volare due metri più in là .

Silenzio assoluto

Loki rimase riverso a terra dolorante , incapace di emettere un qualunque suono a causa di quella maledetta museruola. Si sarebbe aspettato di prenderle da tutti,ma certo non dalla remissiva signora Potts.

« Lady Pepper ! A cosa dobbiamo una tale azione impulsiva ?» chiese uno sconvolto Thor « Credo di parlare a nome di tutti nel dire che un tale comportamento non ti appartiene!» aggiunse aiutando il fratello ad alzarsi.

Loki aveva portato entrambe le mani al viso nell'inutile tentativo di massaggiarsi la guancia. Il manrovescio era stato tanto forte da fargli sembrare di avere le ossa del viso in frantumi.

« Tu...Tu...» era furiosa e agitata « SEI UN MALEDETTO BASTARDO ! »

« Ricordami amore di non farti mai arrabbiare» intervenne Tony cingendola da dietro e aiutandola a sganciare il braccio di metallo« Capisco che ne abbia fatte da vendere,ma credo che ne abbia prese a sufficienza...Anche se» si affrettò ad aggiungere incontrando lo sguardo di fuoco della moglie « ...se ti vuoi sfogare meglio lui che io...»

Se Loki avesse potuto le avrebbe fatto un sorrisetto dei suoi,ma il dolore che provava era immenso. Sapeva perché era così arrabbiata e trovava ridicola quella solidarietà femminile, specie perché era basata su falsi presupposti .

« Spero che tu marcisca all'inferno» gli disse prima di girare i tacchi lasciando tutti a bocca aperta

« OOOKKK!!! Dove eravamo rimasti? Ah sì : tanti saluti a tutti quanti e speriamo di rivederci in un mondo migliore e meno incasinato. Ora : se permettete rincorro la mia mogliettina per paura che mi distrugga la casa...Di battaglie ne ho viste a sufficienza e preferirei farne a meno per un po'»

«Concordo con te Stark» rispose Thor afferrando saldamente Loki per la collottola

Mentre il bifrost si apriva risucchiando i due fratelli,il gruppo non potè evitare di girarsi verso Pepe che con rabbia prendeva a calci la ruota dell'auto.
Fu chiaro a tutti che Pepper Potts era mossa da sentimenti che andavano oltre la battaglia appena intercorsa




Dimenticavo :per dovere di cronaca informo che ho tentato di ricostruire adattandolo alla storia,la scena della lotta fra Magneto e Logan,riportando pari pari almeno 2 conversazioni

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Capitolo 33
*** Capitolo 33 ***


« Parlo con la signora Potts?»

« Sono io. Con chi ho il piacere...?»

« Mi chiamo Olivia Lessard...la chiamo per quell'annuncio»

« La interrompo subito. La avverto: non tollererò perdite di tempo. Ne ho subite fin troppe. E se lei ha queste intenzioni la invito subito a riagganciare.» Pepper Potts girò la poltrona , appoggiando i gomiti alla scrivania « Immagino che conosca mio marito...Tony Stark. Se prova a prendermi in giro le farà causa portandole via tutto quello che ha»

Dall'altra parte del telefono ci fu una pausa , tanto che Pepe pensò che l'interlocutrice avrebbe desistito

« Nessuna perdita di tempo» disse Oliva dopo un attimo di esitazione« Il colore dei capelli non corrisponde ma per il resto...è piuttosto alta e ha l'angelo tatuato sul fondo schiena»

« Non basta. Mi dica qualcosa che potrebbe convincermi»

« Oh...Lei è gioia...e serenità...Sa dare conforto con la sola vicinanza. E' quasi impossibile farla arrabbiare e...sa cucinare benissimo»

Alla notizia Pepe si raddrizzò sulla poltrona. Questa informazione non l'avevano data.

« Però...» continuò la donna « Da quando l'ho conosciuta è cambiata...A volte fa paura...»

« Cosa intende?» era incredula. Se si fosse trattato realmente di Morgane la cosa risultava inverosimile

« Preferirei parlarne a quattr' occhi... »

Pepe trascrisse con attenzione l'indirizzo della donna ,riagganciando la comunicazione subito dopo.
Canada.
Erano già stati lì,ma si era rivelata una falsa pista.
A quanto pareva non avevano cercato nel posto giusto...una fattoria ...no...una comunità per donne vittime di maltrattamenti...
Riprese in mano il telefono e chiamò Tony. Aveva fretta di partire

Salirono sul jet privato non appena Stark riuscì a liberarsi . Era stressato dal Ministro della difesa da un lato e dallo SHIELD dall'altro: tutti volevano risposte che lui non era in grado di dare. Non ancora almeno. E con ogni probabilità anche se le avesse avute avrebbe evitato di darle ad entrambi. Non si sarebbe fatto dare ordini da nessuno. Non li aveva mai tollerati e non avrebbe iniziato sicuramente ora.

« Sta tranquilla amore,adesso andiamo a riprendercela»

« E se non fosse lei nemmeno questa volta? E se non volesse venire?»

« Allora le darò una botta in testa e la caricherò avvolta in un sacco»

« Sii serio per favore»

« Lo sono. Farò qualunque cosa per riportarla a casa»

« Oh Tony!...Avrà pensato di essere odiata da tutti noi...da me! Come avrà vissuto con i sensi di colpa ?»

« Io sono pieno di sensi di colpa ma vivo benissimo»

« Smettila» Pepe gli sferrò un pugno al braccio

« Sono sicuro che sta benissimo. Non credo che abbia scelto una comunità per caso. Forse è stato un modo per espiare le proprie colpe rendendosi utile...Non credi?»

« Sì...forse...Speriamo...»

« Ora rilassati. Non ti fa bene tutta questa agitazione e ci vorrà ancora qualche ora prima di arrivare.» Tony le accarezzò il ventre con amore. « cara la mia mammina...»

« Shhh!!!Sono solo di poche settimane. Lo sai che non porta bene ! »

« Allora ci riproveremo! Ma per ora lasciami crogiolare nella sensazione di diventare papà...Secondo te sono maturo?»

« L'età ce l'hai...è la testa che ti manca» rispose Pepe adagiandosi allo schienale per riposare

« Ehi,un momento...mi stai dando del vecchio?»

« Zitto Tony. Sto tentando di riposare»

« Ma...» Dopo l'occhiataccia che Pepe gli lanciò,Tony chiuse la bocca,per niente contento di essere considerato un vecchietto.
Andiamo! Lui era Iron man !

Sbuffò appoggiandosi allo schienale per far compagnia alla moglie e allungò la mano ad accarezzarle il ventre ancora piatto,strappandole un sorriso.

Raggiunsero il Canada senza nemmeno accorgersene,sopraffatti dalla stanchezza che li aveva avvolti dopo ore di lavoro,di riunioni,di incontri e di colloqui. E poi si era aggiunto anche questo viaggio inaspettato .
Salirono in auto ancora intontiti dal sonno ,facendosi guidare a destinazione dall'autista che avevano preso a noleggio.
Arrivarono ad un ranch nelle campagne del Quebec.

A colpo d'occhio Tony stimò che fosse circondato da circa 10.000 ettari di terreno, calpestato da una piccola mandria di mucche . Vicino alle stalle, a pochi passi dall'abitazione, intravidero un nutrito recinto di pecore , polli, oche, maiali e tutto quello che in una fattoria che si rispetti avrebbe dovuto esserci.
Era un posto ben curato , fatto per gente dedita al lavoro ma a ben guardare si poteva notare l'amore nei dettagli. L'insegna all'ingresso del ranch diceva proprio : “ in questa casa regna amore ” .
E si poteva quasi sentirlo. Dal profumo dei panni stesi, dalle ghirlande di fiori che abbellivano la grande tavola all'esterno, dagli stivali da lavoro riposti in fila sopra una scarpiera improvvisata...o dalle grida felici dei bambini che chiassavano sul retro. E poi c'era un profumo di cibo che ti faceva attorcigliare le budella .
Pepe guardò all'ingresso,preoccupata di quello che vi avrebbero trovato. Strinse la mano di Tony,si riassettò l'elegante tailleur e bussò alla porta.

La donna che si presentò poteva essere sulla sessantina. Piuttosto rubiconda ,faticava a camminare a causa di un'evidente artrosi delle ginocchia che la costringeva ad una marcata zoppia. Portava un ampio vestito,di quelli che che non marcano le curve...e per fortuna pensò Tony mentre le dava la mano. Però il sorriso non era niente male. Sincero,di quelli che illuminano il viso. Prima di farli entrare si guardò intorno,come a controllare che non fossero stati visti,consigliando di far portare l'auto sul retro,lontana da occhi indiscreti.

La fattoria si apriva in un ampio ingresso che metteva in bella mostra degli appendiabiti a forma di corna di bue. Erano stracolmi di giacche ,riposte sempre con cura ma in bilico,dato l'eccesso di indumenti rispetto al numero degli appendini. Sotto erano ammassate un numero indefinito di scarpe, miste per colore,varietà e dimensione. Tony fece un rapido calcolo decidendo che la casa ospitasse almeno una decina di bambini...senza contare quelli che giocavano fuori.

« Quindi è lei che ci ha chiamati.» iniziò Pepe, accomodandosi su uno sgualcito divano del salotto. Ce n'erano almeno tre,uno peggio dell'altro.« Olivia. Giusto?»

« Sì. Mi chiamo Olivia. E questa è la mia comunità» rispose la donna indicando con le mani l'ambiente circostante

Tony passeggiava interessato guardandosi intorno. La struttura era ben tenuta ma vecchia ed era evidente che necessitasse di una grande manutenzione. Era assai difficile che avessero grandi fondi per tirare avanti e ancora più improbabile che un manipolo di donne disturbate fosse in grado di attendere a tutti i lavori di manutenzione.

« Mi dica, Olivia,come fa a tirare avanti?» le chiese con noncuranza

« I beni di prima necessità li ricaviamo dalla terra e dall'allevamento del bestiame. Molti prodotti li vendiamo in città ,così possiamo comperarci sapone o altro che non possiamo fare da noi...E se riusciamo a mettere via qualcosa lo usiamo per le emergenze...come pagare piccoli interventi al ranch o farmaci se qualcuna di noi sta male...»

« Capisco...»

« Io...Non vorrei sembrare scortese,mi creda» si intromise Pepe « Ma vorremmo sapere della nostra amica...Morgane»

« Sì...Ha ragione» si scusò Olivia « Qui si fa chiamare Dana»

« Dana?» Tony e Pepe si scambiarono uno sguardo d'intesa. Forse era proprio Dana e non Morgane, nemmeno questa volta

« Si è presentata alla mia porta più o meno sette mesi fa. Le mie ragazze l'avevano trovata in paese che girovagava sotto la pioggia. Zuppa ed infreddolita,era rimasta seduta sulla panchina del parco incurante della pioggia che sferzava . Aveva con sé solo un misero borsone ...zuppo anche quello,come tutto ciò che conteneva»Olivia si alzò invitandoli a seguirla nell'ampia cucina che dava sulla sala da pranzo , al cui centro padroneggiava un tavolo in legno massiccio lungo almeno 12 metri. « Ci credereste? Così grande e non basta ancora...» scosse la testa mentre faceva sedere i suoi ospiti sul bancone della cucina porgendo loro due tazze di fumante caffè nero. « Sapete vero che accolgo donne vittime di maltrattamenti? Beh...Dana,Morgane,era una di queste... O almeno io l'ho sempre creduto,visto che lei non me ne ha mai voluto parlare...Era distrutta ed avvilita...l'ho accolta come una delle mie ragazze ed è diventata per me un'altra figlia...No...Di più...E' diventata il mio braccio destro. » Guardò i suoi ospiti pensierosa« Ha un dono quella ragazza...»

« Se è per questo più di uno » volle aggiungere Tony,meritandosi un'occhiataccia da Pepe

« Lei è dolce,armoniosa,paziente e gentile...» continuò Olivia come se non avesse sentito l'interruzione« La sola presenza basta a placare gli animi,una sua carezza ti fa sentire bene...Persino in paese quando c'è lei riusciamo a vendere di più...»

« Ci credo...è una sventola!»

« Tony!» lo sgridò Pepe mollandogli una sberla dietro la testa

« Oh !!!Sono d'accordo con lei che non passa certo inosservata...Ma lei è molto più di un bel corpo. Lei è una guida...Però...le avevo anticipato ,signora Stark... è cambiata...»

« Sì. Solo che non mi è chiaro cosa intende»

« Credo che abbia a che fare con la sua gravidanza...»

« Incinta? Morgane aspetta un figlio?» chiese Pepe. Tony era a bocca aperta e non riusciva a connettere. Quel bastardo l'aveva ingravidata! Ma forse era Dana. Speriamo che sia Dana!

« Non lo sapevate?»

« No...Noi...Ci ha lasciati che era forse di poche settimane...Oddio!» Pepe tremava visibilmente e Tony aveva preso a camminare avanti e indietro con le mani fra i capelli

« Ho bisogno di un whisky. Doppio. Ce l'ha?»

« Zitto Tony. La prego,vada avanti»

« Non prendetemi per pazza...»si fermò un attimo intimorita di quello che stava per dire «...ogni tanto fatica a controllarsi. Ha degli scatti di emozioni...so che gli ormoni della gravidanza fanno brutti scherzi e che alcune cose sono normali...ma ...le vengono gli occhi rossi. La pupilla intendo. Non è più nocciola,ma rosso fuoco...» fece una pausa versando un doppio wisky per sé e per Stark ,saltando Pepe che lo rifiutò.

Mentre se ne stavano in silenzio a bere,ognuno nei propri pensieri,un furgone entrò nel viale. Erano le donne di ritorno dal paese con le provviste. Ridevano sguaiatamente,forse per qualche battuta divertente che si erano scambiate.
In mezzo a quelle voci ne poterono distinguere una ben conosciuta. I due coniugi si scambiarono uno sguardo d'ansia,dirigendosi verso il salone,in attesa di incontrare la persona a cui quella voce apparteneva.

Dana entrò dalla porta ridendo,accompagnata da altre due donne e da tre bambini fra i 7 ed i 10 anni. Tranne lei,tutti erano carichi delle borse della spesa. Ammutolì non appena si trovò di fronte alla coppia

« Cristo Santo Morgane ! » sbottò Stark « Ti sei mangiata un pallone aerostatico ?»

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Capitolo 34
*** Capitolo 34 ***


Morgane aveva viaggiato per giorni,riposando a tratti nelle sale d'aspetto delle stazioni,in attesa sempre di un nuovo treno. Aveva evitato accuratamente di essere inquadrata da eventuali videocamere di sorveglianza ,camminando a testa bassa e camuffando il proprio aspetto.
Si era tagliata i capelli.
A dire la verità se li era propri castrati,usando una forbice acquistata in un grande magazzino, tranciando ogni ciocca come fosse un pezzo sbagliato di sé...Poi li aveva tinti di nero,aveva tolto il brillantino dal naso e aveva coperto il proprio corpo con indumenti che la rendevano una massa pressoché informe.
Prima di andarsene aveva chiamato sua madre,dicendole che sarebbe partita per l' Europa per un po' e che quindi non si sarebbero sentite per un lungo periodo.
Poi aveva chiuso ogni contatto con Xavier , isolandosi così dal mondo che conosceva.

Era indubbio che tutto questo non fosse bastato.

Se ne stavano seduti in salotto, scrutandosi in silenzio,mentre tutte le donne della comunità erano accorse per spiare dalla porta sul retro il noto miliardario che si era presentato per reclamare la loro amica.

« Morgane» iniziò Pepe « torna a casa con noi»

« Non posso» rispose a testa bassa « ...ho mentito a tutti voi...sono stata con un criminale...porto suo figlio...e lo amo ... »

« Ma non hai mai fatto nulla per metterci in pericolo...Certo,avresti potuto aiutarci a catturarlo evitando guai a tutti...»

« Tony! Così non sei di aiuto!»

« Che c'è? É la verità ! Non si può fingere che il suo comportamento non abbia causato problemi!» alle sue parole Morgane sprofondò dalla vergogna,stringendo le mani fino a conficcarsi le unghie nei palmi « Ma lo abbiamo catturato e adesso non è più un nostro affare.»

« ...sono la vergogna degli Avengers...»

« E io sono la vergogna dell'umanità. Fabbricavo armi. Le vendevo al miglior offerente. Ho ucciso indirettamente un sacco di innocenti. Il mio patrimonio ha le basi sul loro sangue...» fece una pausa allungando la mano a Pepe « Ma ora cerco di redimermi facendo del bene a tutti...»

« Con un po' di esibizionismo e tanta sbruffoneria» aggiunse Pepper stringendogli la mano« Tony ha ragione. Non puoi fermarti qui. Devi andare avanti,dimostrare che lui si sbagliava, devi crescere questo bimbo con saggezza , nel rispetto della vita,dell'amore,della forza e dell'onestà...Devi farlo con noi al tuo fianco...Sai bene cosa intendo»

« Già Morgane » continuò Tony sottovoce per non farsi sentire dalle donne appostate qualche metro più in là « come pensi di poter giustificare i poteri che sicuramente porterà con sé? Guarda,se prima di sapere che eri incinta eravamo determinati a portarti via,adesso lo siamo ancora di più...A quello che hai fatto non puoi rimediare,ma se il destino ha voluto così forse c'è un motivo...»

« Stark che parla di destino?» rise ironica Morgane « Forse il destino vuol solo farsi beffe di me! »

« Hai detto di amarlo ancora...Non è che ti ha ipnotizzata o roba simile?»

« Credimi,non era possibile...per via dell'incantesimo che mi ha fatto Visione»

« Allora sei messa male » rispose Tony sgranando gli occhi « O forse il tuo amore per lui potrebbe andare a buon fine...un giorno»

« Sì,come no...quando sarò vecchia e stanca e lui sembrerà ancora un ragazzo sui 30 anni...Non dire fesserie...»

Rimasero in silenzio per un po', ognuno sulla propria posizione,incapaci di trovare un punto d'accordo

« Ho bisogno di te Morgane » disse infine Pepe « Mi manchi...Dopo Tony sei la persona che amo di più. Quando te ne sei andata hai lasciato un vuoto nella mia vita e...sì sei stata sciocca a cadere per Loki...ma ...cazzo...era uno schianto !»

L'esclamazione fece scattare in piedi Tony e scoppiare a ridere Morgane

« Sì...lo era » ammise sghignazzando.

Pepe accorse ad abbracciarla non appena intuì che i singhiozzi di gioia si stavano trasformando in un pianto senza ritegno. Mentre la consolava ,alzò il braccio ad indicare a Tony di lasciare la stanza, sperando che questo bastasse a fargli capire che doveva chiudere la questione.
Strano a dirsi ma lo capì al volo. Provvedette a raccogliere le poche cose di Morgane accertandosi che Olivia mantenesse uno stretto riserbo sulle anomalie rilevate nella ragazza ; le diede una spinta in tal senso con una generosa elargizione in denaro. Non che Tony volesse comperarla...diciamo piuttosto che era un ringraziamento per aver pensato ad accudirla così bene.
Fu anche costretto a baciare tutte le donne del ranch e a rilasciare un autografo ai ragazzini...il peso della gloria a volte era duro da portare,ma se serviva a rendere felici le persone lui era ben lieto di accollarselo...

« C'è qualcosa che ti turba,Morgane?» azzardò Pepe mentre sorvolavano il Canada per il viaggio di ritorno. Tony era in cabina con il pilota a scambiare quattro chiacchiere fra uomini

« A parte dover affrontare il resto della squadra?» ironizzò guardando dal finestrino. Erano belle le nuvole...bianche e soffici come panna montata...ma perché doveva trasformare tutto in cibo?

« Nessuno ti giudica...Forse Steve un po'. Ma lui non conta. Sai,è un uomo di altri tempi,convinto ancora che al matrimonio si debba arrivare illibati» rise mettendo la mano davanti la bocca « credo che non abbia mai scopato in vita sua...»

La dichiarazione diede il via ad una lunga serie di risate,tanto da lasciarle senza fiato

« Signora Potts! Ma che volgare che sei diventata!»

« Ad andare con lo zoppo...» rispose furbetta « Scherzi a parte...C'è altro?»

All'improvviso Morgane si sentì in ansia...Sì. C'era altro...molto altro per la verità. Ed era iniziato tutto nell'ultimo mese e mezzo

« Ho paura...» iniziò, torcendosi nervosamente le mani e attirando l'attenzione di Pepe « il bimbo mi fa star male … ho spesso tanto freddo...dall'interno intendo e se non riesco a moderare la sensazione alzando la mia temperatura corporea trasformo l'acqua in ghiaccio...e...»

« E...?»

« Gli occhi...» aggiunse titubante « gli occhi mi diventano rosso fuoco»

« Interessante...anche l'alano col pelo nero ha gli occhi rossi. Un po' inquietante ,ma ci si fa l'abitudine...» si intromise Tony di ritorno dalla cabina di pilotaggio « Ma lo sai che se adesso ti libri nell'aria potrebbero scambiarti per un piccolo dirigibile?»

« Sì Tony...Ho capito che sono grassa»

« No. Non grassa. Tanta. »

« Ah! E' così che la pensi ?» si irritò Pepe« E' questo che devo aspettarmi quando tra qualche mese sarò così?»

« Tu...Cosa?» Morgane era fuori di sé dalla gioia « Vorrei tanto saltare e abbracciarti. Ma ho qualche difficoltà a tirarmi in piedi!... »

« E poi non mi si vuole mai dar ragione! Comunque...» continuò Tony « hai qualche teoria... su gli occhi rossi e il resto, intendo»

« Temo che entrambi siano un'eredità di Loki...L' altra parte di Loki,intendo...ma ti spiegherò» preferiva liquidare la questione per ora. Una cosa alla volta « Quello che è strano è che io non dovrei acquisire nulla di suo , voglio dire : mio figlio eredita,io faccio da tramite...o no?»

« Forse. O forse non è così scontato. Sei un avatar,sei una mutante, il seme di Loki era pieno di magia repressa» le donne lo guardarono confuse « Oh andiamo! Dovevano essere secoli che non si dava da fare con una donna , per fornicare con te ogni santo giorno che vi siete incontrati...Forse il suo seme era carico come una bomba,pronto a scoppiare in profondità dentro di te rilasciando tanti piccoli serpentelli impregnati di magia...»

« STOP TONY» lo bloccò Pepper alzando una mano « Risparmiaci la scena. Abbiamo capito»

« Beh! Insomma,il succo del discorso è che secondo me il tuo corpo ha subito dei cambiamenti radicali...Voglio dire : si vede che sei incinta,ma credo ci sia qualcos'altro. Hai mai fatto visite per vedere come stava il piccolo ?»

« No...avevo troppa paura che trovassero delle anomalie che mi avrebbero messo nei guai. Non volevo che io e mio figlio divenissimo delle cavie...»

« Allora meno male che siamo arrivati prima del parto. A te penserà la nostra Hellen...A proposito...se ti mettessi una corda alla caviglia,potrei usarti come un palloncino?»

« Smettila! » gli urlò Morgane lanciandogli la bottiglia d'acqua che trovò sul tavolino accanto al sedile « Da quando sono fuggita non ho mai usato i miei poteri...E di certo non mi libro nell'aria in queste condizioni ! STUPIDO !!!»

Pepe si prese il viso fra le mani : suo marito era una vera vergogna

Prima di raggiungere New York allertarono la dottoressa Cho e Bruce,in modo tale da non perdere altro tempo e fare i dovuti accertamenti sulla gravidanza di Morgane. Bisognava capire se lei e il bambino stessero bene e se le anomalie insorte nell'avatar rappresentassero un qualche problema. La fortuna volle che lo studio della Cho fosse in un'ala distaccata della Torre e che Clint ,Steve e Nat fossero quasi sempre in pianta stabile nella nuova sezione di allenamento creata da Stark,cioè il più lontano possibile da lì .
Non che sperasse veramente che non si sarebbero più incrociati,ma doveva raccogliere le idee prima di affrontarli tutti quanti

« Ciao Morgane» le disse Bruce accogliendoli all'ingresso dello studio « Tony. Pepe» si poteva sentire l'imbarazzo nell'aria « Così ti hanno ritrovata,finalmente»

« Già...»

« Non trovi che abbia un taglio di capelli decisamente sbarazzino e che stia per scoppiare ?» si intromise Tony « Ma la tinta scura proprio non mi piace. Ti consiglio di tornare al tuo colore naturale quanto prima ...» osservò con espressione solenne entrambi per vedere per quanto tempo sarebbero riusciti a gestire l'imbarazzo senza che lui dicesse qualcos'altro. Sospirò quando si rese conto che si poteva tagliare con il coltello « OOOK...E' meglio che il dottore si metta a fare quello di cui è capace...perché è chiaro che senza di me qui la conversazione lascia molto a desiderare...»

Senza farselo ripetere Bruce fece distendere Morgane sul lettino mentre la dottoressa Cho li raggiungeva alla studio infilandosi il camice. Contrariamente a Banner fu molto meno rigida nei saluti,anzi la abbracciò e si informò della sua vita lontana da New York,senza fare commenti spiacevoli e senza giudicarla. Erano a metà dell'ecografia quando una scintilla verde che parve partire dal feto fece saltare in aria l'ecografo

« Ops...» disse la Cho mentre contemplava la sonda fumante « Sarà meglio se ti scannerizzo come se dovessi tirare su un documento sul pc...»

« Inquietante...è sicuro ?»

« Nulla di cui temere Morgane» si intromise Bruce« solo che questo metodo ci permetterà di vedere tutto di te,non solo il bambino...a proposito. Vuoi sapere il sesso?»

Morgane guardò verso Pepe che fino ad allora era rimasta in disparte ad ascoltare. Lo voleva sapere? Certo. Pepper le lanciò uno sguardo di incoraggiamento mentre assentiva lentamente

« Femmina...certezza quasi assoluta»

Chiuse gli occhi sopraffatta dall'emozione. Una femmina...sarebbe stata bionda? O mora come Loki? E gli occhi? Verdi o nocciola? Magari nessuno dei due...forse avrebbe ereditato gli occhi scuri del nonno...

« Hai già in mente un nome ?» chiese la Cho

« Sì...» sospirò pesantemente trattenendo a stento le lacrime « Destiny...Il suo nome sarà Destiny...Qualcosa non va?» aggiunse subito allarmata dall'espressione crucciata di Bruce, la mano di Pepe improvvisamente fra le sue

« Non so...Servono analisi del sangue. Sembra che le cellule del tuo corpo evolvano ad una velocità sorprendente e che nessuna di queste muoia...»

« Fammi capire dottore » Tony era rimasto sorprendentemente in silenzio fino a quel momento « Ci stai dicendo che nessuna delle sue cellule si deteriora pur evolvendosi e modificandosi?»

« Così sembra...ma sarò certo solo con l'esame del DNA»

« Volete spiegare anche a me?» chiese Morgane con apprensione

Tony rimase un attimo in meditazione prima di trovare le parole più appropriate per quello che aveva per la testa, ma alla fine il risultato che ottenne fu comunque sconvolgente
«Morgane cara » esordì « penso che tu stia diventando immortale »

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Capitolo 35
*** Capitolo 35 ***


Morgane tentò di accomodarsi meglio sul letto prima di mettersi a leggere un libro.
Al diavolo quelli che affermavano che la gravidanza era una cosa meravigliosa !
Certamente l'aspetto emozionale non era da trascurare,ma cosa volevamo dire di tutti i disturbi correlati? Sbalzi di umore ,gambe gonfie e difficoltà a respirare da seduta,figuriamoci da sdraiata. Per non parlare del reflusso gastrico che allietava ogni sua notte ...un vero inferno ….al quale si aggiungevano tutte le cose strane che la bambina le faceva fare.
O almeno lei voleva che pensassero fosse la piccola a farle...ecco,questa era la parte più divertente...
Non era insolito ormai che Tony finisse ogni doccia con un urlo straziante dopo che la temperatura dell'acqua scendeva repentinamente gelandolo fin dentro le ossa , o che il cibo gli sparisse dal piatto per comparire su quello già sufficientemente fornito di Morgane

« Questa bambina sarà una birbante » se ne uscì quel giorno dopo essersi trovato a gambe all'aria a causa di un sottile strato di ghiaccio che ricopriva il pavimento del corridoio « Ma se pensa di dare del filo da torcere al sottoscritto si sbaglia di grosso. Appena arriva al mondo gliele faccio pagare con gli interessi»

« Ti redi conto ,vero » chiese Pepe per nulla colpita dalla faccenda « che stai parlando di una bambina?»

« Bambina un corno. E' la figlia di Loki. Sembra che già sappia a chi fare i dispetti...» si alzò in piedi massaggiandosi il sedere « Perchè non se la prende un po' anche con te?»

« L'unico logorroico qua dentro sei tu ,amore » gli fece notare Pepe accarezzandogli il fondo schiena « Forse è infastidita da tutte le cavolate che spari...O forse le piaci già e vuole farti sapere che hai attirato la sua attenzione … »

« Preferirei essere ignorato… A proposito, oggi non ho visto Morgane »

« E' chiusa in camera...ancora ...»

Dopo la rivelazione dei cambiamenti del suo corpo, Morgane era sprofondata nella confusione emotiva.
Essere immortale aveva un sacco di implicazioni che non le piacevano , la più importante delle quali era la perdita delle persone care.
La morte in sé era ,in una vita normale ,un cambiamento duro ma fisiologico da affrontare,ma la morte all'infinito di tutte le persone amate e conosciute nel tempo senza possibilità di fermarsi era inimmaginabile…
Pensò a Logan.
Forse avrebbe potuto condividere questo con lui,rendendo la vita di entrambi molto meno pesante da affrontare...ma la realtà era che non voleva...Avrebbe di gran lunga preferito isolarsi dal resto del mondo,magari in un'isola deserta a crescere da sola la propria Destiny...Era stanca di chiacchiere, persone, giudizi, morte ,immortalità , poteri soprannaturali.
Voleva solo essere Morgane mamma ,che allevava Destiny figlia .
Punto e basta.

Chissà se fra le altre cose Tony era anche proprietario di un'isola?

E poi non poteva evitare di pensare a Loki : in una vita normale sarebbe naturalmente giunta alla morte molto prima che lui scontasse la sua pena, non facendogli mai scoprire di avere una figlia...ma ora? Vivere quasi per sempre nascondendosi da lui era praticamente impossibile...senza contare il fatto che lui la odiava.
Non era stupida.
Durante il suo soggiorno in Canada aveva riflettuto a lungo sul perché della reazione di Loki ed era giunta alla conclusione che lui semplicemente rifiutasse l'idea che qualcuno potesse amarlo. E quindi aveva reagito come se lei lo stesse manipolando, sfruttando, prendendo in giro…
Sospirò mentre ripensava a quelle cose ,sentendo la bambina agitarsi nella pancia. Non era un caso che ogni volta che era turbata i movimenti della piccola si accentuassero ...e non solo.
Quando gli ormoni della gravidanza facevano le bizze un alone verde la avvolgeva facendole provare una sensazione di potere molto forte,i sensi maggiormente all'erta, il suo istinto di avatar acuito e rafforzato. Era difficile,in quei casi ,trattenersi dal fare qualche dispettuccio,soprattutto a carico del povero Tony.
Ridacchiò pensando che Destiny l'avrebbe adorato...ed era meglio che fosse così dal momento che lui e Pepe avevano tutte le intenzione di diventarne i padrini ed i tutori legali nel caso in cui le fosse accaduto qualcosa...Lo stesso avrebbe fatto lei per il loro piccolo e presto avrebbero formato una famiglia allargata a tutti gli effetti.
Sussultò quando venne colpita da un calcio degno di un lottatore ninja

« Morgane cara ,posso entrare ?» era Pepe a bussare alla porta. Non attese di avere una risposta,ma lentamente si infilò nella stanza puntando direttamente al letto « Come ti senti oggi ?»

« Appesantita?» rispose con tono divertito mentre riponeva sulla coperta il libro non ancora iniziato

« Lo sai cosa intendo...Se vuoi parlarne...»

« Ancora?…Dimentichi forse che mia madre se ne è appena andata dopo avermi riempita di chiacchiere sui numerosi vantaggi della mia nuova condizione? »

« No ,affatto...»

E come avrebbe potuto? Aveva conosciuto la brillante ed iperattiva Audry qualche settimana dopo il ritorno di Morgane dal Canada e ne era rimasta affascinata.
Era fisicamente splendida nonostante non fosse più in giovanissima età ed emanava una positività ed una gioia di vivere senza pari. Questo non le aveva impedito di criticare apertamente il nuovo taglio di capelli della figlia ( a suo dire troppo moderno a per niente adatto ad una signora )e di farle una ramanzina sull'inopportunità di essere una ragazza madre e per giunta di un alieno ! ,ma nello stesso tempo era stata chiara che la nascitura sarebbe stata accettata e molto amata da entrambi i nonni.
Inoltre l'idea che Morgane e la piccola fossero immortali l'aveva mandata in visibilio : adorava Logan e questa era finalmente la scusa buona per spingere Morgane a sedurlo.

Riley ,il padre, era invece stato molto meno invadente e molto più pratico.
Si era subito ritirato con Tony per discutere sul futuro di figlia e nipote e su quello che avrebbe comportato rimanere alla Torre . Alla fine erano giunti ad un accordo che non aveva tenuto per niente conto dei desideri o delle aspirazioni di Morgane ,concordando che per poter restare con Stark avrebbe dovuto abbandonare il suo ruolo di Avenger dedicandosi per intero ad allevare,istruire ed educare Destiny. Certo,rimaneva il fatto che era un'avatar ,ma questo avrebbe dovuto essere usato solo ed esclusivamente per tenersi al sicuro. E per proteggere,ovviamente anche Pepe e la sua prole.
I due uomini avevano suggellato l'accordo brindando fino a tarda sera ,manco a dirlo,mentre la signora Donovan già pianificava il matrimonio della figlia con Wolverine.

La visita dei suoi genitori, che tra l'altro era durata la bellezza di due settimane, l'aveva sfibrata ,mettendola in uno stato d'animo di grande agitazione,con conseguenze disastrose in termini di potere,energie e dispettucci vari…l'ultimo dei quali fu per l'appunto, ricoprire il corridoio di un leggero spruzzo di acqua per trasformarlo in ghiaccio non appena aveva sentito Tony uscire dall'ascensore. Non era stato facile poi rialzarsi dalla posizione accucciata che aveva dovuto prendere per toccare il pavimento, anzi...a dire il vero aveva dovuto rotolare un paio di volte per raggiungere il fondo del letto al quale si era aggrappata per darsi la spinta per tirarsi su...

« Forse Tony non è stato corretto a prendere decisioni per te » iniziò Pepe mentre prese a massaggiarle i piedi « ma secondo me non sono tutte sbagliate...»

« Lo so...» rispose con un sospiro mentre si appoggiava allo schienale « ma è fastidioso comunque… Voglio dire : ehi,sono qui,sono un'adulta,vogliamo parlarne?»

« Quindi tu ed io potremmo ritirarci a Malibù e saresti d'accordo?» azzardò

« Addirittura a Malibù? E come pensi di fare con la Società? E con Tony ? Non vi vedreste praticamente mai !...Non so Pepe ...è così lontano dalla vita...» ma molto simile ad un' isola deserta

« Forse...ma è meno pericoloso lì che qui...Lo sai che Jarvis è anche a Malibù...e poi mi sembra che New York non sia più sicura...specie da quando Tony ha portato il teschio e la relativa gemma dell'infinito nel cuore della Torre. Mi sento insicura ...E'...»

«... Inquietante? » finì per lei, strappandole un assenso « Sì...l'ho notato anche io...»

Rimasero pensierose per un po' mentre Pepe finiva di massaggiarle anche l'altro piede. Prendersi cura di Morgane era diventato naturale e certamente lei avrebbe ricambiato il favore quando fosse toccato a Pepper essere dolorante e gonfia come un pallone .

« Comunque non sarà un problema per Tony raggiungermi, visto tutti i mezzi di cui dispone e la Società andrà avanti lo stesso, anche senza la mia presenza fisica. Ho già i miei piani in mente » continuò « E poi non pensi che l'aria dell'Oceano ci possa fare solo che bene ?»

Morgane chiuse gli occhi per un istante e si immaginò distesa sulla sabbia insieme a Pepe mentre i loro figli giocavano a fare castelli di sabbia...inevitabilmente le venne da sorridere ...Sì,poteva essere una bella vita davvero e poi se sua madre avesse deciso di venirla a trovare perlomeno la villa sarebbe stata talmente grande da potersi nascondere quando non ce l'avesse più fatta a reggere le sue chiacchiere...

« Allora siamo d'accordo? » si accertò Pepe prima di lasciarla « Sei sicura di non voler venire a cena con me e Tony?»

« A reggere la candela? Ma non se ne parla proprio ! » rispose Morgane sistemandosi meglio il cuscino dietro la schiena « Andate. Io starò benissimo .»

« Bene...» era già sulla porta quando pensò di dover aggiungere qualcos'altro « Ah già...smettila di tormentare Tony...so che può essere fastidioso,ma pensa che Destiny ce l'abbia con lui ancora prima di venire al mondo»

« Non so di cosa tu stia parlando» disse con finta aria innocente strappandole un sorriso

Pepe la lasciò con uno sguardo di intesa che stava a significare Morgane lui lo puoi fregare ma non ce la farai con me ,per cui era indubbio che avrebbe dovuto rivalutare la necessità di sfogare i suoi squilibri ormonali su Tony... Dannazione,adesso non poteva nemmeno più divertirsi...

Attese di essere certa che in casa non ci fosse nessuno prima di decidersi ad uscire dalla camera.
Non che nessuno fosse esatto,dal momento che Jarvis era sempre all'erta,ma perlomeno non era continuamente necessario interagire anche con lui...Sentì un nuovo calcio devastarle il ventre e fu costretta a fermarsi a metà strada per la cucina. Inspirò ed espirò un paio di volte prima di riprendere a camminare : aveva tutte le intenzioni di prepararsi la cena e di passare la serata davanti alla TV a piangersi addosso e di sicuro qualche calcio non le avrebbe messo i bastoni fra le ruote.
Aprì il frigorifero alla ricerca degli ingredienti giusti ,sperando che Pepe avesse continuato a fare la spesa secondo le sue istruzioni . Brava ragazza davvero,ma non molto accurata nell'importanza del cibo. Forse troppo abituata a pasti take away e a ristoranti...ma appena la bimba fosse nata avrebbe ricominciato a darsi da fare dietro ai fornelli.
Si allungò a prendere la padella sullo scaffale appena sopra la sua spalla quando una nuova fitta la fece piegare in due sul bancone della cucina

« Cazzo...questo non mi dava l'idea di essere un calcio» esclamò cercando di portarsi verso il soggiorno. Tutti gli ingredienti sparsi sul bancone « Ho paura che vi tocchi restar lì per un po' ...non so se riuscirò ad usarvi subito...ma che cavolo...adesso parlo con il cibo...»

« Devo chiamare il signor Stark ,signorina Donovan?» chiese Jarvis

« No...no ...tutto bene ...adesso mi sistemo e vedrai che passa...e poi non è ancora ora...»

Come a contraddire l'affermazione appena fatta un'improvvisa sensazione di bagnato le fece rivalutare la situazione. Guardò ai suoi piedi per quanto la pancia glielo permettesse e si ritrovò a camminare in una piccola pozza d'acqua...cazzo le si erano rotte le acque...ma mancava ancora un mese ! Oddio non era pronta !

«  Non sono pronta ! Maledizione , maledizione ...Oddio Jarvis chiama Tony» piagnucolò a denti stretti

Morgane non riuscì a sentire la risposta perché un frastuono la soverchiò ed una specie di terremoto la fece barcollare rischiando di farla cadere a terra. Si tenne a malapena in piedi aggrappandosi allo schienale della poltrona e quando lo scossone finì si rese conto che sull'ampia terrazza stava camminando qualcuno

« Thor?»

« Ciao sorella Morgane » la raggiunse Thor con un sorriso luminoso

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Capitolo 36
*** Capitolo 36 ***


Quella mattina Frigga era venuta in udienza da Odino per sottoporgli il caso di una partoriente particolare che necessitava del suo aiuto. Stava per liquidare la cosa con disinteresse quando lei gli riferì che la donna proveniva da Midgar.

«Allora non se ne parla proprio» era nota l'avversione di Odino per chi non fosse Asgardiano « Ti proibisco di accoglierla »

«Temo di doverti disobbedire caro» rispose accorata Frigga

«Come osi!» tuonò.

«Oso» Frigga alzò la voce di un tono « perché sta per nascere tua nipote »

Odino ne rimase sconcertato «Ho solo figli idioti. Un pazzo furioso che devasta i nove regni ed un figlio idiota che mette incinta una midgariana»

Frigga avrebbe voluto dirgli che in realtà era la stessa persona ad aver fatto entrambe le cose,ma temette che Morgane venisse respinta

«Allora se ho il tuo consenso vado a dire ad Heimdall di aprire il Bifrost per accoglierla insieme a Thor»

«Non capisco ancora perché tu venga a chiedere la mia approvazione quando è evidente che hai già tutto pianificato»

Frigga gli lanciò un furbo sorriso e si congedò. Doveva fare in fretta perché aveva sentito che la piccola si stava muovendo.
Corse da Heimdall ansiosa di accogliere la coppia.

Thor si era fatto annunciare al solito da un grande tuono e quando era apparso sul ponte dell'arcobaleno ,la ragazza alta e bionda che teneva stretta a sé lanciò al guardiano, perennemente di vedetta, un'occhiataccia che non lasciava margine di interpretazione : hai finito di spiare la mia vita privata asgardiano? ,ottenendo di rimando un sorrisetto sornione ed un educato inchino.
Avrebbe voluto iniziare una conversazione accorata e dettagliata sui principi della privacy,ma il dolore lancinante che la attraversava era l'unica cosa su cui era in grado di concentrarsi. Mentre si contorceva aggrappata a Thor , notò una donna correre verso di loro

Non appena Frigga li raggiunse,si precipitò ad abbracciare il figlio e a sorpresa si inginocchiò davanti a Morgane accarezzandole l'addome prominente e facendola sentire subito meglio.

« La figlia del mio ragazzo...» piagnucolò commossa

«La prego signora,non pianga o ricomincerò a farlo anch'io...» la supplicò Morgane

«Sì madre,ti supplico,ho rischiato di annegare nelle sue lacrime prima di arrivare qui »

« Hai rischiato ben altro che annegare nelle mie lacrime » gli ricordò Morgane mentre Frigga si asciugava le guance e la prendeva per mano.

Era la prima volta che si vedevano realmente,ma la regina percepì al solo tocco l'aura che circondava la ragazza..un genere di energia straordinariamente positiva...

« Ora capisco perché Loki ha perso la testa per te...» le disse abbracciandola

« Non vorrei contraddirla signora,ma non immagino Loki capace di perdere la testa per qualcuno...» e di sicuro non per me

« Oh cara...Lui ha solo tanta confusione ed è saturo di desiderio di vendetta e potere ,per accorgersi di ciò di cui ha realmente bisogno ...»

« Se lo dice lei...» rispose dubbiosa Morgane. Forse era così,ma era stato chiaro che per lui, lei era niente

«Venite,ora. Dobbiamo annunciarti ad Odino»

Nel breve tragitto che percorsero , Morgane riconobbe le costruzioni delle sue visioni...quando aveva scoperto tutto di Loki...Osservò rapita il panorama d'oro che si apriva davanti a lei chiedendosi come sarebbe stato vivere lì... Sospirò in preoccupazione per l'incontro con Odino che sapeva essere una persona intransigente ,anche se sperava che la presenza di Frigga e di Thor rendesse le cose un po' meno complicate

Non aveva accettato di buon grado di essere portata ad Asgard,anzi,si era opposta con tutte le sue forze.

Thor si era presentato tutto giulivo a casa sua ( perché la Torre era casa sua ) dicendo che “ madre lo aveva mandato a prelevarla ”. A quanto pareva il loro guardiano guardone non le aveva staccato gli occhi di dosso, interessato alla sua interazione con Loki . Poi , quando Loki aveva riacquistato i suoi poteri ,la sua capacità di nascondersi al guardiano che tutto vede e tutto ascolta gli aveva impedito di seguire l'evoluzione della loro storia...e per fortuna o avrebbe visto ed ascoltato cose oscene...Però l'aveva ritrovata incinta,aveva percepito la natura della nascitura ed era andato a spifferare tutto a Thor che ne aveva parlato subito con la madre.
Privacy zero in questo mondo.
Se Tony e Pepe non si fossero precipitati a casa ,Thor non avrebbe esitato a rapirla senza rendere conto a nessuno

« Madre dice che devi partorire ad Asgard » le disse dopo averla stretta in un abbraccio soffocante

« Grazie,ma qui ho tutto quello che mi serve » rispose Morgane piegandosi in due dai dolori « Tra poco arriva Tony ,a breve anche la Cho e partorirò qui,nella sicurezza della Torre»

« Non c'è nulla nella vostra tecnologia che possa aiutarti a partorire una bimba jotunn» le rispose accorato Thor« Madre sa come fare,conosce incantesimi e pozioni che ti può dare per alleviare il dolore»

« Grazie no. Nessun cazzo di asgardiano metterà le mani sulla mia bambina. So come la pensate sulle altre razze...inferiori ...o mostruose...come la mia Destiny...Nessuno la toccherà»

Thor rimase colpito dalle sue parole. Non era quello che si aspettava di sentire da lei. Lui aveva sempre considerato Loki come suo fratello anche dopo aver scoperto le sue vere origini. Non lo aveva disprezzato per questo,non aveva smesso di amarlo e non aveva mai considerato i midgariani una razza inferiore. Lui amava la terra.

« Madre è preoccupata per la tua salute,sorella » provò di nuovo « Nulla ti accadrà di male finché ci saremo io e lei al tuo fianco,lo giuro»

« E che mi dici di tuo padre? Il grande Odino bacchettone ed intransigente? Cosa succede se la bambina finisce nelle sue , di mani?» ora Morgane tremava visibilmente. Aveva tanto freddo e paura. Una dannata paura. Cominciò a piangere senza freni

« Vedi ? Il dolore ti soverchia! Devi venire con me o morirai »

«COL CAZZO» urlò facendolo sobbalzare per la sorpresa « IO NON VADO DA NESSUNA PARTE! QUESTA BAMBINA E' MIA! MIA! HAI CAPITO? NESSUN CAZZO DI DIO O SEMIDIO LE PUO' METTERE LE MANI ADDOSSO NON ME LA PORTERETE VIA!!!JAARVIIS!!!» gridò in preda al dolore e alla disperazione,rilasciando nel contempo un tornado che mandò all'aria la stanza fracassando tutte le vetrate. I suoi occhi erano diventati improvvisamente rossi ed era riuscita con un rapido gesto della mano ad aprire l'acqua della cucina,manipolandola e lanciandola contro Thor sotto forma di coltelli ghiacciati

« Ti prego sorella,tu hai frainteso le mie intenzioni...» insistette Thor per nulla intimorito mentre respingeva con facilità ogni colpo

« E quali sarebbero le tue intenzioni ?» chiese Tony piombando nel soggiorno come un fulmine .Il resoconto di Jarvis ,che includeva le doglie di Morgane e l'arrivo di Thor , lo aveva allarmato « Si gela qua dentro...Ma che cazzo è successo alle mie finestre? » aggiunse ,mentre Pepe correva accanto a Morgane nel tentativo di calmarla .

« Cercate di capirmi » iniziò Thor « Non sono qui per farle del male ma se devo combattere per portarla via lo farò » ed accompagnò le sue parole con una rapida rotazione di Mjolnir

« Non aspettavo altro » rispose Tony attivando Jarvis per avere la sua armatura «Tanto avevo intenzione di ristrutturare »

« ADESSO BASTA ! » urlò Pepe mettendosi fra i due « Vi faccio notare che Morgane sta per partorire e che non aspetterà certo di vedere chi di voi due vincerà,per dare alla luce sua figlia !»

Rimasero imbronciati a guardarsi in cagnesco,mentre Pepper cercava di cavare da Thor le sue intenzioni,fra la disapprovazione di Tony e le lacrime e le grida di Morgane. Pepper non sapeva se poteva fidarsi della gente di Asgard,ma ottenne da Tony che potevano fidarsi di Thor.
Fra una respirazione e l'altra riuscì a far accettare a Morgane il fatto che forse Thor non avesse tutti i torti,specie se si considerava che negli ultimi cinque minuti una strana luce verde aveva iniziato ad uscire da lei e stava facendo saltare tutte le luci del soggiorno . In breve, la Torre sarebbe rimasta al buio ed aveva seri dubbi che il generatore autonomo avrebbe posto rimedio al black out a lungo , prima di dare anche lui forfait.
E questa non era una cosa promettente se si voleva farla partorire alla Torre o in un qualunque altro posto sulla faccia della terra...

Così con grande riluttanza di tutti si era fatta trascinare via da Thor, non prima che Tony gli facesse sapere che se lei non fosse tornata indietro CON la bambina,avrebbe dichiarato guerra ad Asgard


Quando Frigga e Thor entrarono nella grande sala del trono ,lasciarono Morgane deliberatamente dietro, nascosta da loro . Anche se era alta, la massa di Thor le impediva di vedere il vecchio che sedeva sullo scranno

«Padre,sono tornato da Midgar per chiedere la tua benedizione per la donna che porto con me e che sta per dare alla luce una figlia di Asgard»

«Thor,tua madre mi ha parlato della ragazza. Sai bene che non approvo questa unione di razze...»

«Purtroppo la cosa non è stata pianificata ma la bimba è stata fortemente voluta ed ora lei è qui per avere l'aiuto della madre»

«Sei stato avventato Thor» disse paternalmente Odino,«ma accetterò Jane qui solo fino al momento del parto,poi dovrà andarsene»

Thor guardò sorpreso sua madre,che si scusò stringendosi nelle spalle

«Temo ci sia un malinteso »azzardò Thor. Odino era perplesso « Non si tratta di Jane » che tra l'altro non era più la sua compagna da mesi ormai... fece avanzare una ragazza alta,con corti capelli biondi sparati all'insù,una bocca piena ed un pancione enorme . Era visibilmente sofferente

«Chiedo la parola mio signore» aveva fatto un inchino approssimativo mentre Odino si alzava dallo scranno e le faceva un cenno incerto con la mano «Penso che la regina sia stata povera di dettagli e che quindi lei abbia frainteso la situazione.» Frigga la stava ora sostenendo « Le assicuro comunque che resterò qui solo per il parto...questa bimba è particolare e mi sta facendo soffrire molto. Temo per la sua vita...e la mia. Ma quando tutto sarà finito, di me non sentirà più parlare» disse accorata

«Mi è sembrato di capire che Thor non è il padre...Chi dunque...? » la interrogò

«...Loki...»sussurrò a testa bassa « Loki è il padre »

Quello che ne uscì fu un vero disastro. Odino era fuori di sé dalla furia .Se non avesse ricoperto quel ruolo avrebbe inveito contro il gruppetto che stava ai suoi piedi,inclusa quella pazza di sua moglie. Come avevano potuto arrivare lì con la figlia bastarda di Loki?Come avevano osato ?
Morgane aveva immaginato che avrebbe avuto una brutta reazione,ma non certamente di una tale portata. Mentre L' Allfather sfogava la propria ira ,teneva gli occhi fissi a terra chiedendosi se Loki fosse il frutto del comportamento intransigente di quest'uomo o viceversa. Si sentiva stanca ,aveva freddo e la bambina dentro di lei non smetteva di procurarle dolore. All'apice della furia di Odino all'improvviso crollò a terra e tutto si fece nero.

Sentiva delle voci,ma non riusciva a capire di chi fossero...una litania ,ripetuta più volte ,in una lingua che le era sconosciuta. Se ne sentiva avvolta e ne aveva soggezione ma non poteva far altro che farsi trascinare dentro quella cantilena inquietante.

Al di là del torpore sapeva di essere congelata e di non essere in grado di gestire la propria temperatura corporea . Sentiva il respiro freddo grattarle i polmoni e c'era un dolore sordo che dal ventre si irradiava alle gambe,giù fino alle ginocchia ma era talmente persa che era come se quel dolore non le appartenesse. Si sentì urlare e spingere,ma non capiva se lo stesse facendo veramente o se fosse frutto della sua fantasia. Una nebbia verde le ottenebrava la mente e in un primo momento sembrava opporsi alla litania ma poi iniziò a fondersi con essa trasformandosi in luce.

Poi tutto finì e un pianto potente le fece liberare il respiro che aveva trattenuto e finalmente si lasciò andare afflosciandosi nel materasso.

Quando si risvegliò era in un letto a baldacchino con verdi lenzuola dai ricami dorati. Girò la testa verso un' ampia finestra a volta ,oltre la quale si estendeva una vista spettacolare su un cielo azzurro;abbassò lo sguardo ad un suono simile ad un miagolio e quello che vide la fece commuovere : in una piccola culla dorata,avvolta in un lenzuolino leggero c'era la sua bambina...era blu e la sua pelle era ricoperta da disegni concentrici

«E' splendida»

Sussultò al suono della voce di Frigga. La dea si trovava seduta ai margini della sua visuale . Thor al suo fianco in assoluta adorazione della bambina

«Dove mi trovo?» chiese ,guardandosi intorno e facendo leva sui gomiti per allungarsi a prendere sua figlia. Al suo tocco la carnagione prese un colore naturale mentre la pelle rimase fresca...come Loki . Era esageratamente grande per essere appena nata, paffuta,con qualche rado capello chiaro sulla testolina tonda. Forse si era nutrita un po' troppo durante la gravidanza...

« Sei in una delle stanze reali ...ma piuttosto lontana da quella mia e di mio marito»

«...Come sta la mia Destiny?» rispose eludendo l'informazione di Frigga. Non aveva voglia di pensare al vecchio caprone...

« E' forte. Molto più di quanto non fosse Loki alla sua età...» c'era un sorriso nostalgico sul suo volto « Sai già che è speciale,vero? »

« Speciale come Loki,intende ?» chiese Morgane sulla difensiva « Crede che mi importi qualcosa se ha sangue jotunn nelle vene? Se diventa blu,se genera il ghiaccio o se ha ereditato solo la metà della magia di Loki? Io non sono di Asgard. Non me ne frega un fico secco delle vostre stupide leggi di superiorità sugli altri popoli e del vostro disprezzo per chi non è della vostra stessa razza...» ottenne da Frigga uno sguardo sorpreso « Non imbottirò la testa di mia figlia di storie selvagge sui giganti di ghiaccio. E non le racconterò balle. Lei saprà sempre di chi è figlia»

« Sorella ,intendi rivelarle il nome del padre?» chiese Thor distogliendo per un istante lo sguardo dal fagottino

« No...» si acquietò Morgane distendendosi sul letto « Non potrei mai...Loki disprezza le sue origini...non voglio che guardando la mia Destiny veda un mostro...Ma perché continui a chiamarmi sorella? »

Thor la guardò confuso. Evidentemente per lui la cosa era piuttosto ovvia

« Tu sei la donna di mio fratello e la madre di sua figlia e questo ti rende parte della famiglia e quindi mia sorella»

Morgane rimase sconcertata. Ma che razza di ragionamento contorto era ? Intanto lei non era la donna di Loki,ed in ogni caso se anche lo fosse stata ( e non lo era ) poteva essere considerata la cognata di Thor,non certo sua sorella...o questo la rendeva anche sorella di Loki...Decise di lasciar perdere la questione per non ferire i sentimenti dell'uomo, limitandosi a fargli un sorriso che sperò essere il più naturale possibile. Mentre guardava Destiny notò che accanto a lei era riposto un piccolo ciondolo rosso,di forma ovale con bordatura verde scuro,tipo merletti.

« Quello serve per tenere i suoi poteri a bada...» le fece sapere Frigga mentre Morgane se lo rigirava fra le mani «basta tenerlo nella stanza in cui è o farglielo indossare...Ora è piccola e non li sa gestire» continuò di fronte al suo sguardo preoccupato « e rischia di fare del male a se stessa e alle altre persone. Se tu sapessi usare la magia...»

« Come lei?»

« Sì,come me...potresti facilmente aiutarla...ma così...Quando crescerà le verrà più semplice gestirla,anche senza un insegnamento. Diciamo che è una cosa innata»

« Credevo che Loki avesse imparato da lei tutto quello che sa»

« No...non tutto. La magia è parte di lui ,io gli ho solo insegnato a gestirla al massimo . Molte cose le ha studiate e perfezionate da solo...Invece la sua forma jotunn dovrebbe manifestarsi per i primi tempi e poi scomparire quasi del tutto col tempo...non avendo nulla che la spinga ad usarla»

« E' successo qualcosa di grave durante il parto? Ho fatto del male a qualcuno?» chiese Morgane dopo aver preso atto di tutte quelle novità

« A parte inveire pesantemente contro Loki per essersi preso il suo divertimento lasciando solo a te tanto dolore?» si intromise Thor facendola arrossire « No...avevi gli occhi terribilmente rossi e provavi in tutti i modi ad agguantare qualcuno che te la tirasse fuori di lì il prima possibile » rise apertamente sotto lo sguardo shoccato di Morgane « Poi la piccola ha fatto qualche scherzetto,ma madre l'ha subito indirizzata verso la strada giusta»

« Tu eri là???»

« Ero nella stessa stanza ma giuro che non ho visto niente di sconveniente !» si affrettò a farle sapere agitando le mani

« Figlia mia...»li interruppe Frigga « devi riposare ora,ti attendono giornate lunghe e faticose con una bimba così piccola da accudire»

« Aspetti! » tornò a sollevarsi sui gomiti mentre la regina e Thor erano ormai sulla soglia « Lei si ricorda di me? ...oppure ho solo immaginato...»

« A dire il vero...mi è parso di vedere due occhi nocciola...» rifletté sotto lo sguardo confuso del figlio. Era una questione fra loro due e non necessitava di una spiegazione

« Ancora una cosa » aggiunse Morgane esitante ,mentre stavano ormai per uscire «Come sta ?»

« Mi domandavo quando me l'avresti chiesto...» rispose Frigga tornando sui suoi passi e andando a sedersi sul bordo del letto . Thor rimase sulla porta ad ascoltare « Potrei dire bene...E' annoiato,tutto solo in quella prigione isolata dal mondo...da qualunque mondo...e stanco...» sospirò scuotendo la testa « Ha dei libri che letteralmente divora. Qualche volta gli faccio visita,anche se non dovrei da divieto di Odino...»

« Aveva un amuleto...» disse esitante

« Lo so...mi dispiace...mio marito ha ritenuto che la prigionia fosse troppo poco per i crimini da lui commessi»

« Quale padre fa questo ad un figlio ?» sputò Morgane sapendo le conseguenze che quel gesto aveva comportato

« Cara...mio marito può sembrare ingiusto,ma non può dimostrare indulgenza agli occhi del suo popolo,nemmeno per un figlio» disse morbida la regina

« E lei?...»

« Io sono una madre...per me sarà sempre il mio dolce ragazzo...»

Morgane parve riflettere sulle sue parole. Poteva fidarsi di lei? Era indubbio che provasse un grande amore per Loki nonostante tutto e che soffrisse per lui... Si guardò intorno alla ricerca di qualcosa,illuminandosi quando la trovò

« Potresti passarmi la borsa per favore? Lì. Su quella sedia» chiese a Thor indicando una sedia finemente intagliata ,ad una scrivania altrettanto elaborata e carica di penne d'oca e calamaio.
Ma guarda...tanta magia ovunque e non sanno cos'è una penna biro...
Quando la borsa fu nelle sue mani vi rovistò dentro finché agguantò un oggetto che agli occhi della regina apparve alquanto singolare. « Potrebbe trovare il modo di fargli avere questa?»

Frigga rimase a bocca aperta guardando ora Morgane e ora la strana cosa che si girava fra le mani

« Tu lo ami !» esclamò fra stupore e gioia. Dietro di lei Thor sorrideva raggiante.

« Sempre » sussurrò abbassando lo sguardo e tornando a girarsi verso Destiny per portarsela al seno.
 
____ ◊ ____

La noia era la sua compagna onnipresente.
La noia e gli incubi.

Nessuno da insultare
Nessuno da deridere
Nessuno con cui conversare.


E poi c'era la stanchezza ...che gli toglieva le energie e l'appetito,che lo accompagnava dal primo risveglio fino alla sera tardi...risveglio...parola grossa dato che aveva praticamente smesso di dormire,limitandosi a brevi sonnellini.
Si sedette al limitare della prigione di vetro,le gambe allungate,l'ennesimo libro in mano. Quello gli era appena stato fatto pervenire. Dalla madre sicuramente, come la maggior parte delle cose che c'erano nella sua piccola stanza...persino una palla con cui dilettarsi per fare un po' di movimento…
Era più grande degli altri,piuttosto pesante ed il titolo dava l'idea che fosse tedioso a dismisura " storia del ricamo dalle origini ad oggi "...Ricamo? Sua madre doveva avere perso qualche rotella .
Se lo rigirò fra le mani soppesandolo,notando uno strano rigonfiamento al centro. Aprì fino alla pagina che sembrava nascondere qualcosa, rimanendo sconcertato da quello che vi trovò

La stupida treccia stramba di Morgane , lunga, corposa, bionda, ricca di fili colorati...

Senza pensarci se la portò al naso, alla ricerca del suo odore, rilasciando un singhiozzo involontario quando riconobbe il profumo che per mesi gli aveva inebriato i sensi.
Fu un breve istante di debolezza

« PORTATELA VIA ! » urlò alzandosi in piedi e lanciandola contro il vetro della prigione « MI HAI SENTITO? RIPRENDITELA ! NON LA VOGLIO! NON NE HO BISOGNO !»

Ovviamente non rispose nessuno
Rimase ansante con le braccia appoggiate al vetro,la testa china a guardare il biondo intrico di capelli.

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Capitolo 37
*** Capitolo 37 ***


Erano in cinque .
Strani tizi che non sembravano avere nulla in comune gli uni con gli altri.
Il ragazzo,quello apparentemente più normale, diceva di chiamarsi Star-Lord e di essere a capo dello strano gruppetto. Poi c'era Groot che sembrava che l'unica cosa che sapesse dire fosse il suo nome ( io sono Groot per l'appunto ) ; Drax il distruttore,che chiaramente ignorava l'utilità di una camicia ; Gamora una donna dalla carnagione alquanto insolita , apparentemente la compagna del ragazzo e infine un logorroico e strambo procione che si faceva chiamare Rocket Raccoon.

Tony Stark se ne stava in piedi di fronte a loro, piuttosto incuriosito di sapere come diavolo avessero fatto ad arrivare a lui senza farsi prima abbattere dalla contraerea statunitense o farsi intercettare dallo SHIELD.
Se portavano guai avrebbero trovato pane per i loro denti .


« Mi piace molto la tua casa » stava dicendo il ragazzo« Sembra contenere tante cose interessanti »

« E certamente costose ...» si intromise il procione « Ce l' hai una cassaforte ?» si informò. Ormai che erano lì potevano andarsene anche con qualche ricordino...

« Temo che qui io non abbia nessuna cassaforte » rispose Tony alzando un sopracciglio. Aveva a che fare con dei ladri spaziali ? « Ma non credo che vi convenga provare a derubarmi...Sono piuttosto geloso delle mie proprietà »

« Non fare caso al mio amico » disse la donna facendosi avanti « Non siamo qui per derubarti ma per parlare »

« Pensa per te ,Gamora...a me e a Groot un po' di luccichio piace, ogni tanto...»

« Io sono Groot »

« Sì...L'avevo capito . Tu sei albero,lei è la strega dell' Ovest , lui è poppe al vento e il ragazzo apparentemente umano è una Star galattica. E quello che adesso si prenderà un calcio metallico sul culo peloso , se non mette giù le mie cose ,è un procione parlante...Forse trasformato così dalla strega dell' Ovest ...» sentenziò Tony « E di che vorreste parlare ?»

« Della gemma dell'infinito. » gli rispose Star-Lord guadagnandosi tutta la sua attenzione, l'adrenalina immediatamente in circolo « Sappiamo che è qui »

« E cosa vi fa pensare che io voglia parlarne con voi?Non ho idea di chi siate e certamente non intendo mettermi allo scoperto con potenziali terroristi...E giusto perché sia chiaro : non è in vendita...»

« In vendita? Ti sembra che io sia un tipo che compera ?» chiese sconvolto Rocket mentre si infilava una penna apparentemente d' oro ,nel taschino della giacca.

« Comunque..» continuò Tony recuperando con uno strattone la penna in questione « Vi conviene iniziare a spiegarmi prima che vi faccia fuori tutti quanti»

Rimase esterrefatto nel notare che l'interesse per la conversazione era improvvisamente scemato e che l'insolito gruppo non lo stava nemmeno ascoltando , attirato com'era dall'ambiente circostante . A parte la donna che manteneva un atteggiamento decoroso e rigido , tutti gli altri si erano persi a girovagare per la stanza ,tastando con curiosità oggetti e superfici.

« Mi scuso con te signor Stark » disse Gamora «... i miei amici ed io siamo abituati a viaggiare nello spazio ...Abbiamo visitato molti mondi,ma è la prima volta che siamo sulla terra ... Ti assicuro che non siamo dei terroristi o non ci saremmo fatti annunciare per entrare in casa tua. Non trovi?»

« Uhmm...Il ragionamento fila . Te lo concedo...» poi indicò il ragazzo che era attirato dalla zona bar « Lui mi sembra terrestre...O è di Asgard?»

« Mia madre era una terrestre...Padre sconosciuto...Conosci Asgard?» rispose lui mentre con un cenno gli chiedeva se poteva versarsi da bere

« Diciamo che conosco Thor » e Loki purtroppo

« Thor? » si illuminò « Piacerebbe anche a me conoscerlo...fin'ora ne ho solo sentito parlare»

Vennero interrotti dal ridacchiare sguaiato di Rocket che si era disteso sul divano a guardare il maxi schermo : trasmettevano una commedia e lui si sbellicava dalle risate. Groot era seduto al suo fianco ,ma dall'espressione non sembrava stesse capendo le dinamiche. Ogni tanto gli spuntava qualche rametto nuovo

« Ehi! Attento al mio divano ! Vedi di non germogliarci sopra !»

« Io sono Groot»

« Oh cavolo...» sbuffò Tony esasperato « Dov ' è poppe al vento ?»

« Drax? É fuori sulla terrazza...gli piace affilare coltelli guardando il panorama.»

« Ehi amico! Vedi di non fartelo cadere di sotto !» gli urlò Tony « Non vorrei che uccidesse qualcuno...» era chiaro che il gruppetto non fosse un problema . E comunque lui avrebbe saputo difendersi.« Venite con me voi due » aggiunse rivolto ai ragazzi

Li condusse verso gli ascensori, attivando il codice necessario che li avrebbe portati nel cuore della Torre. Da quando il teschio e la gemma erano arrivati , aveva modificato innumerevoli volte le modalità di accesso al piano . Quella attuale era senz'altro la migliore.
Solo Jarvis ne era a conoscenza .
E Jarvis era inespugnabile.


« Dove ci stai portando ?» volle sapere Gamora. Non era intimorita,ma preferiva essere pronta per ogni evenienza. Magari voleva separarli per catturarli individualmente

« Volete parlare della gemma? Io faccio di più : vi ci porto » rispose Tony catturando, uno sguardo sorpreso fra lei e Star-Lord « Qual è il tuo vero nome ,Star? »

«Peter Jason Quill . Ma il nome d'arte fa più effetto » rispose guadagnandosi una risatina da Stark.

Raggiunsero un caveaux ,e quando Tony lo aprì si trovarono di fronte ad un ammasso di roccia .

« Non capisco : cosa ci stai facendo vedere?» chiese Peter

« Aspetta... Jarvis : scansionamento»

Sotto l'azione di un raggio arancione il blocco di terreno parve scomparire , lasciando in vista solo il teschio di cristallo. Non era riuscito ad estrarlo nemmeno lui con tutta la sua tecnologia e alla fine aveva optato per portarsi un ampia fetta di terreno che lo conteneva. Dapprincipio si pensava bastasse scavare,ma scoprirono che il teschio sembrava fuso nella roccia. Nessuna tecnologia terrestre e non ( nemmeno Thor e Hulk ) l'aveva scalzato.

« Scusa...ci deve essere un errore. Noi sapevamo che la gemma era già in uso ... »

Tony li guardò disorientato,quando la realizzazione lo colpì « Visione! Ma certo ! Allora scusate ,ma non avevo capito che cercaste l'altra gemma. É il perfetto portatore della Gemma della Mente ,individuo autonomo e dotato di grande intelletto...ovviamente...che sciocco...gemma della mente ...»

« Da quanto tempo hai questa gemma ? » volle sapere Gamora sconcertata

« Sei anni » rispose Tony con un'alzata di spalle « poco più ,poco meno...»

Rimasero a bocca aperta per la scoperta che avevano appena fatto.
Loro erano alla ricerca delle gemme ,con lo scopo di sottrarle a Thanos. Una era già in loro possesso e due erano qui sulla terra. Addirittura due... Sapevano che c'era un portatore ed erano venuti a cercarlo perché si unisse a loro nella ricerca...

« E come mai non sei riuscito ad estrarla?»

« Purtroppo non si può. A quanto pare questa gemma è stata imprigionata nel teschio con un incantesimo ...Solo il suo portatore la può liberare »

« Ed è la gemma stessa che lo sceglie ...» completò Gamora. Del gruppo era lei a saperne di più sulle gemme dell'infinito,a causa della parentela che la legava a Thanos. Ma questo era meglio che Stark non lo sapesse o rischiava di travisare l'intera faccenda.

Tornarono sui loro passi discutendo animatamente sulle possibilità che un potere del genere avrebbe dato al suo possessore .Era viola... la gemma dello spazio...Il dono dell'ubiquità...
Quando scesero dall'ascensore non furono pertanto pronti alla baraonda che li accolse

« Toglimi le mani di dosso » urlava Rocket « Non sono un peluche !»

« Sei bellissimo ! Ti ha fatto zio Tony ?» chiese la bambina stringendolo in un abbraccio soffocante. Era ancora sdraiato sul divano e la piccola peste gli si era fiondata addosso appena lo aveva visto

« Destiny. Lascialo per favore. Non credo che lo abbia fatto lo zio . Potrebbe avere le pulci o chissà quale altra malattia »

« Ehi sventola ! Pulci a chi ?» si arrabbiò Rocket « E perché sia chiaro,ho tutte le vaccinazioni in regola !»

« Ciao Morgane. Vedo che hai conosciuto i miei ospiti » la accolse Tony andandole incontro « Lascia quella bestiola e vieni qui a baciare lo zio » disse rivolto alla bambina

Dopo un attimo di esitazione la piccola lasciò la presa ,con grande sollievo di Rocket e saltò in braccio a Tony, guadagnandosi una tenera stretta.
Lei era la sua piccola, intima gioia.

So chi sei


Gamora congelò sul posto. Il respiro bloccato in gola . Lanciò uno sguardo shoccato ed indagatore alla bimba che si trastullava in braccio a Stark . Sembrava che non avesse fatto caso a lei fino a quando i loro occhi si incrociarono

« Ma che bel nome hai piccola...» si fece avanti Peter, interrompendo la loro interazione « E sei pure bella come tua madre...»

Ma tu senti che cascamorto ! Gamora lo prese per un orecchio ,esternando tutta la sua gelosia e facendo scoppiare a ridere la strana creatura.
Era davvero bella. Occhi nocciola ,lunghi capelli castano chiaro , pelle pallida . Non quel genere che si può associare al malaticcio : delicata,lattea,come quella di una...dea. Osservò la donna che presumibilmente era la madre, non notando in lei nulla di ultraterreno. Era indubbio che fosse una terrestre . Forse si sbagliava. Sapeva che c'era una razza di mutanti sulla terra ,con capacità insolite :probabilmente la piccola era una di loro.

« Forse dovresti lasciargli l'orecchio» disse Morgane,interrompendo i suoi pensieri « Tieni amore,è ora della merenda .» e porse un frutto alla bambina « Però non impiastricciare lo zio … Va lì, vicino a Groot...e non dar da mangiare al procione. » aggiunse guadagnandosi uno sguardo a freccia da Rocket

« E non sporcarmi il divano. L'ultima volta ho dovuto usare l'idropulitrice»

« Il solito esagerato !»

« Co...cosa? Esagerato? Non sto scherzando Morgane! Se guardi bene puoi trovare ancora tracce di crema di cacao dentro le trame più fitte del tessuto !»

Mentre la donna e Stark discutevano animatamente fra loro , Gamora seguì con lo sguardo i movimenti della piccola . Non riusciva a darle un'età precisa : sembrava piccola , poco più di tre anni,ma la parlata fluida ed il movimento stabile non rispecchiavano certamente quell'età . Poco prima che si sedesse sul divano , la bimba le rivolse un sorriso che le fece accapponare la pelle.

Aveva già visto quell'espressione malandrina

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Capitolo 38
*** Capitolo 38 ***


Per tutta la durata della cena non le aveva staccato gli occhi di dosso,guadagnandosi un'occhiata indagatrice da Peter, al quale non era sfuggito lo strano interesse che Gamora dimostrava per la bambina.
Rabbrividì impercettibilmente pensando a quanto suo padre avrebbe goduto nell'avere fra le mani la figlia di Loki , il traditore . Perché non c'era alcun dubbio che lei fosse sangue del suo sangue...Poteva non avere lo stesso colore dei capelli ,o degli occhi, ma l'intensità dello sguardo...oh sì! Quello era lo stampo di Loki...il modo in cui atteggiava la bocca ,quel sorrisetto malizioso,non ancora corrotto dal male,le movenze quasi feline...un micetto in questo caso...E poi leggeva la mente...la sentiva intrufolarsi in maniera delicata,forse spinta dalla curiosità...L'aveva lasciata fare, in un primo momento ,desiderosa di farle vedere le meraviglie del suo peregrinare nello spazio ,ma quando andò a toccare un nervo scoperto si rese conto dei pericoli che questo avrebbe comportato e decise di chiudersi a lei , nonostante l'evidente disappunto della bambina.

« Chiedo scusa » disse Pepper rivolgendosi a Rocket « Sei sicuro che al tuo amico non serva nulla? » ed indicò Groot ancora seduto sul divano.

« Certo bellezza...Quando necessita, penso io a concimarlo un po'...Non so se mi spiego » rispose Rocket facendole l'occhiolino e strappandole una smorfia di puro disgusto « Diamine,ma avete tutte la puzza sotto al naso, da queste parti? » e allungò la mano sulla coscia di Morgane ricavando di rimando uno spintone che lo fece cadere dalla sedia. « Dannazione ! Tanto bella e tanto brava a cucinare, eppure così insensibile !»

« Così impari a toccare le donne di questa casa » gli rispose Tony portando in tavola un vasto assortimento di liquori...la sua specialità…

C'era stato un periodo in cui si era letteralmente annegato in essi ,incapace di accettare la realtà che lui e Pepe non avrebbero mai potuto aver una famiglia propria.
Era stato molto meno dignitoso di lei ad affrontare il dolore ,come al solito...E solo quando l'aveva vista distrutta anche da quello che era diventato ,aveva deciso di smettere.
Non smettere realmente,ma almeno non si era più ubriacato...
Versò da bere a tutti, registrando un apprezzamento del cibo da parte di Drax sotto forma di rutto sonoro . Il tipo non era di grandi parole e cavolo...se stava zitto era pure meglio...però immaginava che in una battaglia fosse quello che ti copre le spalle.

« I Guardiani della Galassia ,eh? » continuò Tony iniziando a riempire i bicchieri « Bel nome. Mi piace...Cosa contate di fare una volta che avrete raggruppato tutte le gemme ? »

« A dire il vero » rispose Peter « non ne ho la più pallida idea. Sarà la Nova Corps a decidere che farne...Noi siamo solo i cercatori...» e poi ,almeno due gemme erano già in mano a Thanos e quelle sarebbe stato un problema acquisirle... forse...con l'aiuto di Visione...

« I cercatori. Giusto. Brindiamo per il vostro successo » e alzò il bicchiere

« Oddio Tony ,non cominciare » lo sgridò Pepe, mentre si portava il cucchiaio del dolce alla bocca .

« Tranquilla. Solo qualche sorso, per festeggiare i nuovi amici »

L'affermazione scatenò l'ilarità del gruppo che fra fischia e grida iniziò un brindisi piuttosto rumoroso ,sotto lo sguardo di disapprovazione delle tre donne .
Si alzarono da tavola solo per spostare la loro conversazione nel salotto,affondando comodamente nel divano e nell'ampia poltrona che vi si trovava di fronte.

Dopo che Morgane era partita per Asgard , Tony aveva dovuto rifare tutto il piano, scegliendo di cambiare ormai anche l'arredamento .
E perché no? Aveva i soldi ,diamine,cosa c'era di meglio per far girare l' economia ? Ma se avesse saputo che avere una bambina per casa comportava tanti pasticci,avrebbe scelto colori più scuri e tessuti meno delicati.
Tant'è.
Quando si fosse stancato avrebbe regalato tutto quanto, rifacendo l'arredamento daccapo.

Mentre Rocket raccontava una delle sue avventure , Tony si incantò a guardare Destiny intrecciare le dita con i ramoscelli che Groot faceva crescere per lei,con foglioline nuove e fiori…

Si ricordava come fosse ieri, quando una Morgane sfinita ,ma raggiante ,era ripiombata sulla sua terrazza al fianco di Thor, con quel buffo fagottino in mano...Buffo sì. Urlava come una pazza ed era tutta blu. Represse un sorriso ripensando alle parole che gli vennero fuori di getto e che fecero imbestialire Morgane

“ Credevo avessi copulato con Loki, non con grande puffo ”

E fino a quando non smise di diventare blu, si era divertito a chiamare Destiny puffetta. Aveva ancora la foto di quando l'aveva vestita con un cappellino ed un paio di pantaloncini bianchi ,scatenando l'ira anche della sua gentile consorte…

Le sue tre donne
La sua famiglia…


Era stata dura vedere Pepe struggersi davanti a Morgane che allattava al seno… ma Morgane era stata fantastica : l'aveva coinvolta talmente tanto nelle scelte e nella vita della piccola, da rendere Pepe a tutti gli effetti una seconda mamma...

« Vieni Destiny » disse Pepper, interrompendo i suoi pensieri « É ora di andare a nanna »

« Viene anche Groot? »

« Io sono Groot »

« Credo abbia detto che non può » rispose Pepe « É troppo grande per il tuo letto » aggiunse ,sotto lo sguardo dubbioso della bambina.

Destiny sembrò valutare la risposta. Scese sospirando dal divano e dopo aver dato il bacio della buonanotte a Tony e a Groot ( Rocket dovette supplicarla per
averlo ) si fiondò fra le braccia della madre facendosi poi portare a letto da Pepe.

« Non sei gelosa ? » chiese Gamora a Morgane . Erano uscite in terrazza a guardare le stelle. Tanto tempo nello spazio e già le mancavano

« E perché dovrei? L'amore che riceve da Pepe e Tony non viene sottratto a me...Lei è sempre mia … e il nostro legame è sopra ogni cosa...»

Gamora rimase in silenzio, a riflettere, osservando l'alta donna bionda ,dal taglio di capelli singolare sorseggiare rilassata il liquore ambrato e denso.
Voleva parlarle...doveva… Chiuse gli occhi e fece un lungo respiro .
Domanda a bruciapelo...

« Lo sa Loki di avere una figlia? » vide Morgane impallidire e vacillare ; si stava tenendo alla balaustra come se temesse di cadere « Ti...senti bene? » azzardò

« No ...affatto...» si sentiva svenire,la mente che girava a mille. Come faceva a sapere? Che intenzioni aveva? Come faceva a conoscere Loki ? Non riuscì a formulare nessuna di queste domande,incapace di articolare qualunque parola. Persino la gola le si era prosciugata e l'unica cosa che sentiva era il battito del suo cuore nelle orecchie , sorda anche agli schiamazzi che gli uomini stavano facendo in sala

« L'ho conosciuto...tanto tempo fa...» iniziò Gamora intuendo cosa stesse passando per la testa di Morgane « Prima che Thanos lo piegasse al suo volere...» fece una pausa,mentre Morgane sedeva malamente su un lettino prendisole « Prima che lo spezzasse portandolo alla follia...quando ancora credeva che avere una lingua d'argento bastasse ad imbrogliare il titano pazzo...»

« Come...come puoi sapere queste cose ? » chiese in un filo di voce

« Ero lì...» allontanò lo sguardo da lei, incapace di sostenerlo « Sono una figlia di Thanos...»

« Cosa ? ...»

« Mi ha adottata » si affrettò a spiegare « e ti assicuro : non è stato facile » torceva le mani nervosamente mentre raccontava « Ho visto cose terribili...fin da bambina ...e...ho fatto... cose terribili...perché in realtà gli appartenevo...Mi ha resa una macchina da combattimento...un mostro,quasi quanto lui..Ad un certo punto,ho trovato il coraggio di ribellarmi ...ho conosciuto Peter...e tutto è cambiato »

« E Loki ?...»

Gamora allora raccontò di come Thanos avesse raccolto Loki dopo la sua caduta dal bifrost, di come provò a convincerlo ad unirsi a lui sfruttando la fragilità emotiva che stava attraversando in quel momento,di come avesse avvelenato la sua mente ,facendo leva sulla sua già scarsa autostima e facendolo sentire una nullità,un essere immondo , manipolato da Odino e Thor per i loro giochi di potere;raccontò di come modificò i suoi ricordi spingendolo a credere che fosse stato Thor a farlo cadere dal ponte.
Le disse che quando Thanos si scontrò con l'orgoglio e la spavalderia di Loki che rifiutava di sottomettersi a chiunque ,lo piegò con la tortura ,arrivandogli non solo nelle ossa ma anche nell'anima...lo voleva per sé, la sua potente arma personale,apparentemente libero ma in realtà soggiogato...

Morgane ascoltava sconvolta...
Aveva provato a non pensare più a lui e per un certo periodo ci era anche riuscita.
Poi Destiny era cresciuta e tutto glielo ricordava … Anche se le caratteristiche fisiche erano molto più simili a quelle della sua famiglia ( i capelli castano chiaro erano di nonno Donovan ) era innegabile che ci fosse Loki in lei...

Non aveva saputo più nulla di lui. Persino Thor ,che veniva a trovarla di tanto in tanto ,non era in grado di darle notizie,dopo che Odino aveva stretto al massimo la sorveglianza attorno alla sua cella. Mentre Gamora parlava, l'immagine di quello che aveva descritto le si era impressa nella mente risvegliando vecchi ricordi e sopiti dolori.

« Tua figlia è il suo ritratto...» Morgane fece un impercettibile cenno del capo,le lacrime a rischio di cadere « Ha altri poteri?...oltre a leggere la mente,intendo» Morgane la guardò sorpresa «...si è divertita ad intrufolarsi nella mia...»

« Molti altri...sì...» era frastornata :poteva fidarsi di lei? « Cosa vuoi da noi ? Sei veramente qui per la gemma ?...hai altre intenzioni? » all'improvviso non era più disposta ad ascoltare « Se provi ad avvicinarti a lei sei una donna morta.»

« Parole dure ,dette da un avatar...»

« Ma parole sante dette da una madre...E poi... non sono più un avatar» disse più a se stessa che a Gamora « Con il parto sembra che io abbia perso ogni mio potere... Ma sono certa che Tony non avrà alcun problema a fare le mie veci...» Si distese sul lettino guardando la donna davanti a sè in segno di sfida. Era così vicina alla balaustra che , poteri o no, avrebbe fatto presto a lanciarla di sotto...a costo di finire insieme lei stessa, fracassata al suolo .

Una leggera brezza scompigliava gli scuri capelli di Gamora,nascondendo a Morgane l'espressione sul suo viso.

« Ascoltami bene » le disse infine « Thanos ha sicuramente trovato il modo di raggiungere Loki...e se Destiny va troppo oltre...se la vede...come me non avrà dubbi di chi è figlia » si avvicinò a Morgane camminando lentamente,andò ad appoggiare le braccia sul lettino ai lati delle sue ginocchia « ...e la vorrà per sé » concluse strappandole un sussulto. « Capisci ora ? »

Morgane respirava a fatica colta da una forte ansia . Il petto si sollevava e si abbassava velocemente ...la sua bambina in pericolo? Non bastava già tutto quello che c'era sulla terra ? Doveva aggiungersi anche una minaccia aliena?
Era indubbio che il fatto che fosse una bimba particolare l'avrebbe messa al centro dell'interesse di molti ...SHIELD...HYDRA…ma perlomeno sapeva con chi aveva a che fare… ma Thanos? ...

« Sì » fu Tony a rispondere per lei . Per tutto il tempo della loro conversazione se n'era stato in disparte ,ad ascoltare nell'ombra ,colpito dall'improvvisa tensione che aveva colto, dopo aver lanciato un'occhiata distratta alle due donne in terrazza. « Ho quindi tutte le intenzioni di rinchiuderla in un convento di clausura per
l'eternità »

« Sii serio ! » riuscì a dire Morgane

« E che soluzioni proporresti,tu? Cristo Santo,Morgane ! Dovevi perdere la testa proprio per Loki?Riesce a darci problemi anche quando è in prigione !» esclamò esasperato « Almeno avessi ancora i tuoi doni...potresti proteggerla,ma così...»

« Come è possibile che tu non sia più un avatar?» chiese curiosa Gamora

« E' successo e basta. Sembra che io abbia espulso anche quelli quando ho partorito Destiny...non me ne sono resa conto subito...In gravidanza avevo acquisito alcune delle sue capacità ...poi lei se le è riprese... con gli interessi , evidentemente. »

« Vuoi dire che adesso è lei l'avatar?»

« Per l'amor di Dio,no! Ci mancherebbe che avesse anche quelli ! Però me li ha risucchiati. Spariti. Puff » e a dire il vero non le importava affatto. Era felice della normalità acquisita,di non essere più un X-Men ,di non dover partecipare a nessuna missione con gli Avengers , di poter fare un lavoro normale e di essere la mamma di una splendida creatura...

Gamora era interdetta. Certo non era esperta di umani e di mutanti,ma una cosa del genere le pareva quantomeno insolita...Si domandò se invece non fosse tutto sopito dentro di lei,in attesa di tornare a galla ,magari con qualcosa di nuovo...chissà cosa comportava tenere dentro di sé un esserino che aveva i poteri di un dio...


Destiny saltò sul letto a piè pari , indossò una vecchia t-shirt di sua madre a mo' di camicia da notte e si infilò sotto le coperte,in attesa che Pepe gliele rimboccasse.
Le piaceva essere portata a dormire da lei,ma quando lo faceva Tony era il divertimento massimo...adorava Tony
Sapeva che non erano i suoi veri zii...e a dire il vero sapeva molte più cose di quello che avrebbero mai potuto immaginare. Persino sua madre non era a conoscenza della reale portata dei suoi poteri

« Zia Pepe ?»

« Sì tesoro ?» le chiese Pepper in un sussurro.

« Mi succede una cosa strana ogni volta che veniamo a dormire qui alla Torre...» disse piano,gli occhi chiusi per il sonno

« Racconta ...» Pepe si sedette accanto a lei, la sola luce notturna ad illuminare la stanza

« Sogno due buchi brillanti...sai come gli animali che brillano che hai in vetrinetta ?»

« Gli Swarovski ?» Tony gliene regalava uno dopo ogni viaggio

« Sì...brillano così ...ma c'è una » sbadigliò « una luce viola in mezzo...è la luce...mi dice di portarle la mamma...» Pepe rimase a bocca aperta « Gliela
devo portare ?»

« Non credi che sia solo un sogno ? » provò a minimizzare la donna

« No... non credo che lo sia...non so come spiegarti... » si girò nel letto « viene a trovarmi tutte le notti...e mi dice sempre la stessa cosa...e poi ho visto dove si trova »

« Davvero ?»

« C'è tanta terra...e sassi... » sorrise maliziosamente allo sguardo shoccato di Pepper,nascondendosi frettolosamente sotto le lenzuola... Non era vero che l'aveva sognato ogni volta e nemmeno che la pietra le aveva parlato...però era più semplice far credere a tutti che fosse così...
Da quando ne aveva memoria aveva sentito come un richiamo...era più che altro una sensazione...che si acuiva quando sua madre era fisicamente presente nella Torre.E lei sapeva bene cos'era a procurargliela,anche perché l'aveva visto a dispetto di zio Tony e di Jarvis
E allora che male poteva fare una piccola bugia?

E poi era curiosa di vedere cose sarebbe successo

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Capitolo 39
*** Capitolo 39 ***


E rieccomi qui con un nuovo capitolo. Portate pazienza  : vi assicuro che Loki sta per tornare.
Mi piacerebbe sentire la vostra opinione!



Aveva quasi sette anni.


Si pettinò con cura i lunghi capelli ,raccogliendoli in una bella coda di cavallo,si rimirò allo specchio a destra e a sinistra,raccolse lo zainetto e si apprestò a raggiungere sua madre in atrio.
Era rimasta un po' delusa che le rivelazioni fatte a zia Pepe non avessero sortito l'effetto desiderato e moriva dalla curiosità di sapere se le stessero nascondendo qualcosa

Niente
O almeno così pareva...


L'ironia della sorte voleva che fosse vicina alle persone più importanti della terra e che non le potesse sondare a suo piacimento. E la peggiore di tutte era proprio sua madre...mai riuscita a leggerla,nemmeno prima che Xavier scoprisse la sua dote più nascosta spingendo la mamma a far schermare la mente di tutte le persone che giravano intorno a lei

Guastafeste...Xavier e anche sua madre

Gamora ed i suoi amici se n'erano andati già da due settimane.
Erano stati una piacevole novità ,specie perché loro non erano immuni al suo tocco...
Tuttavia...
Aveva trovato la mente di Rocket piuttosto semplice,orientata soprattutto alle cose pratiche che poteva toccare con mano o...rubare,più che altro ; aveva scoperto che Drax non era solo difficile da capire a causa della sua difficoltà ad esprimersi ,ma che i suoi pensieri erano un ammasso altrettanto contorto... e pertanto inutili ; Groot ragionava ( se così si poteva dire ) come una qualunque altra pianta( ma non ne era sicura,dato che non le era mai capitato di avere a che fare con un albero senziente ) ; infine c'era Peter , dalla cui mente si era dovuta subito ritrarre a causa dei pensieri che vi aveva letto mentre guardava sua madre .

Disgustoso

Per fortuna Gamora si era rivelata tutt'altra cosa,anche se per poco,purtroppo....
Aveva visto un mondo,in lei che nemmeno i documentari sullo spazio avrebbero mai potuto descriverle... L'immensità,i pianeti,le costellazioni,altre galassie e popoli... semplicemente fantastico...

Invece di prendere l'ascensore corse a perdifiato giù per le scale. Avrebbe potuto teletrasportarsi,ma le piaceva la sensazione di euforia che le lasciava una bella corsa ,e poi doveva esercitarsi ad apparire il più normale possibile.

Una vera assurdità

Lei era tutto, tranne che normale, e ne andava fiera. Era orgogliosa di essere la figlia di un gigante di ghiaccio e di aver ereditato da lui i suoi poteri. Certamente non erano a livello di quelli del padre
( almeno da quanto le raccontava mamma ) ma contava di farli accrescere fino a superarlo

...quando lui fosse tornato ,sarebbe stato orgoglioso di quello che lei era diventata


Per ora si accontentava di essere apprezzata dalle persone che le stavano a cuore : mamma,innanzitutto,Pepe e Tony poi, e per ultimo ma non meno importante,Logan .
Se frequentava volentieri la X-Mansion era solo grazie a lui ,seconda presenza maschile costante nella sua vita. O forse avrebbe dovuto dire prima,considerato che Tony era più che altro un bambino un po' cresciuto,con il quale era più facile giocare che parlare .
Wolverine era gentile, disposto ad ascoltare senza giudicare,affatto logorroico ( a volte Tony faceva venire il mal di testa ) ; e poi era riservato e prendeva con serietà ogni cosa che lei gli raccontava. Insomma ,sapeva tenere la bocca chiusa e non faceva diventare tutto una questione di stato.
Se non fosse stato che un padre lei ce l'aveva ,avrebbe certamente scelto lui per quel ruolo.
Se ce ne fosse stato bisogno.
Ma non ce n'era.


E poi la cosa sarebbe stata imbarazzante, dato che da grande l'avrebbe sposato...

Morgane attendeva Destiny con impazienza : se non si fosse affrettata avrebbe iniziato l'ultimo trimestre in ritardo,guadagnandosi già una nota di demerito.
Storse il naso alla prospettiva ...ne aveva già anche troppe!

Lasciare Destiny a vivere alla X-Mansion durante il periodo scolastico era stata una decisione impopolare in casa Stark ,ma necessaria.
Si era resa conto che era leggermente manipolativa . In realtà più o meno come tutti i bambini della sua età,solo che lei aggiungeva quel pizzico di malizia e strategia che erano la caratteristica di Loki. Aveva bisogno di farle capire che non poteva abusare dei suoi poteri per entrare nella testa delle persone a suo piacimento , voleva che imparasse che c'erano dei paletti che non poteva e non doveva superare...o rischiava di fare del male agli altri...o a se stessa... Morgane sperava che Xavier non fallisse in questo compito ,perchè se ormai era innegabile che Destiny trasudasse magia da tutti i pori, era altrettanto innegabile che la padronanza della tecnica non andava di pari passo con la consapevolezza delle implicazioni etiche...

E che aspettarsi? Era ancora una bambina !

Peccato che il medaglione di Frigga non fosse più in grado di limitarla,o glielo avrebbe incollato addosso...
Ma perchè doveva essere sempre tutto così complicato?


Sospirò al pensiero della rivelazione che Destiny aveva fatto a Pepe : le puzzava un po' di imbroglio…
Innanzitutto era una novità che avesse sogni premonitori . Poteva anche aver acquisito una nuova capacità,ma ne dubitava fortemente : stando a quanto le aveva spiegato Frigga, a quest'età i suoi poteri erano ormai tutti fioriti e anche se credeva di fare la furbetta nascondendole qualcosa, lei la conosceva come le proprie tasche .
L 'unica cosa che aveva in più rispetto a Loki era la criocinesi.
Poi sapeva che desiderava con tutta se stessa che lei tornasse ad essere un dominatore ed una Avengers e forse questo era il motivo per cui la voleva avvicinare alla gemma dello spazio ...
si illudeva che lei potesse fare qualcosa di inaspettato...

Eppure Morgane non si spiegava come avesse fatto a descrivere il luogo in cui si trovava la gemma … Lei stessa non l'aveva mai visto e sapeva che Jarvis la teneva al sicuro da chiunque,figuriamoci da una bambina ! Forse ne aveva sentito parlare da Tony ...però quando le avevano chiesto una descrizione del caveaux era stata eccessivamente dettagliata e la cosa meritava di essere presa in considerazione…

« Ci sei amore ?» le chiese quando la vide saltare gli ultimi due gradini « Hai preso tutto ?»

« Sì. Ma avevo solo poche cose » la sua valigia era rimasta a scuola « Pensi che Logan mi porterà al luna- park nel fine settimana?»

« Credo di sì...A meno che non succeda qualche imprevisto...Solo che ti devi impegnare a scuola ,se vuoi meritartelo. » ed ottenne una smorfia come risposta « E soprattutto devi applicarti nelle sedute con Xavier »

« Una noia...»

« Forse...Te lo concedo » si fermò bruscamente ,inginocchiandosi per parlarle faccia a faccia « E' importante. » le disse « Il potere è bello,ma devi usarlo in maniera corretta,non per i tuoi scopi...Può essere pericoloso e poi...» esitò « Non voglio che tu ti faccia sopraffare da esso...come tuo padre che ha dimenticato cos'è realmente importante e si è...perso...»

Destiny parve riflettere un attimo prima di rispondere « D'accordo » sospirò « Ma è noioso lo stesso » e poi che gusto c'era ad avere tanti poteri se non poteva usarli a suo piacimento?

Quando Morgane lasciò Destiny a scuola cercò con lo sguardo Logan fra la folla di studenti.
Aveva assoluta necessità di vederlo, per sapere che sua figlia sarebbe stata al sicuro...Non che gli altri,incluso Xavier,non contassero nulla,ma Logan era diverso.

La prima volta che l'aveva vista con Destiny fra le braccia ,aveva fatto cadere il muro di ostilità che aveva eretto contro di lei dopo aver saputo della sua storia con Loki. Le era venuto incontro un po' impacciato ,senza mai staccarle gli occhi di dosso,aveva accarezzato teneramente la testa della piccola che le dormiva in grembo e le aveva garantito che per lei,per loro,ci sarebbe sempre stato...L'aveva fatta piangere ...
Ad un certo punto sembrava a tutti che fossero uniti da un sentimento profondo. Si erano frequentati, si erano anche scambiati qualche bacio più o meno appassionato...quando era più giovane avrebbe fatto carte false per averli… ma quando era stato il momento di arrivare al dunque la scintilla non scattò.
Loki era sempre in mezzo
Rimasero amici. Molto amici. E Destiny ne trasse tutti i benefici.

Quando Morgane vide Wolverine accogliere la bambina e prenderla affettuosamente per mano tirò un sospiro di sollievo ,gli lanciò un saluto con la mano e lasciò la scuola a cuore più leggero.

Tornò alla Torre che era quasi buio ,distrutta e desiderosa di andarsene a casa , dopo una lunga giornata di lavoro.
Finalmente faceva ,in via definitiva ,quello per cui era nata : insegnava danza in una scuola sua ( anche se Tony l'aveva finanziata ) senza più il pensiero di dover mollare tutto per una missione.
Aveva anche mantenuto l'impegno di insegnare gratuitamente ai ragazzi meno fortunati,ma quello lo faceva solo due volte a settimana. Per il resto del tempo era occupata alla propria scuola,fra corsi e saggi di vario genere...certo,non aveva grandi pretese,ma se fra le sue allieve ci fosse stata una Carla Fracci ,lei l'avrebbe riconosciuta.

Ora, una bella doccia,una cena riscaldata ,pigiama e un buon libro erano i programmi della serata. A casa però. Non alla Torre.

Aveva smesso di chiamarla casa dopo che Tony aveva acquistato una mega villa a Staten Island .
Inutile dire che per un lungo periodo furono al centro dei pettegolezzi di New York : cosa ci faceva Tony Stark con una donna che non era Pepper Potts? Era un triangolo amoroso ? Oppure Morgane Donovan aveva affittato il proprio utero per garantire un erede a Stark ? E la signora Potts era realmente d'accordo ?

Idioti.


Per fortuna, alla lunga i media si stancarono di porre domande che non avrebbero mai avuto una risposta ,e orientarono i propri interessi verso un altro sfortunato malcapitato.

Ore che la Torre non era più una vera casa , era comunque una cruciale zona di passaggio, dove si poteva soggiornare e dove era sempre possibile tenersi aggiornati sugli eventi più particolari del momento.

La visita dei Guardiani della Galassia era stata la cosa più singolare che fosse più capitata dopo che Loki aveva tentato di mettere a soqquadro il pianeta con Magneto.

Per un certo periodo c'erano state voci che parlavano di invasori provenienti dallo spazio,e ad un certo punto pareva proprio che l'attacco da altre forze aliene ( o le stesse ? ) fosse imminente...poi così come erano venute, le voci se ne erano anche andate .

Eppure la consapevolezza di non essere soli nell'universo alimentava una sensazione di irrequietezza che raramente abbandonava chi aveva avuto a che fare con l'esercito del Titano pazzo …e di sicuro non aveva abbandonato Tony Stark ,che aveva visto di persona quali e quante mostruosità erano in agguato .
Questo lo aveva spinto ad una ricerca continua di segni che potessero aiutarlo a non farsi cogliere di sorpresa.
L'avere Visione ,gli Avengers e gli X-Men come alleati era una marcia in più , ma certamente non sarebbe bastata a contrastare la follia di Thanos…
Non gli fu d'aiuto sapere che era già in possesso di due gemme e non gli piacque aver dovuto rinunciare a Visione ,nonostante lo scopo fosse dei migliori.

In mezzo a tutto questo e a causa delle fantasie contorte di una bambina ,si trovava ora Morgane.
Tony non si voleva togliere dalla mente che tutti, tranne lei, avevano fatto tentativi per disincastrare la gemma dello spazio dalla sua prigione . E siccome non c'era stato verso di fargli intendere che lei era solo una donna ,per lo più senza alcun potere ,dovette cedere alla richiesta di Tony di tornare alla Torre, una volta che Destiny fosse andata a scuola , e di scendere nel caveaux.

Come era prevedibile la stava aspettando con impazienza

« Smettila Tony » gli disse Morgane « Sei talmente agitato che se avessi la coda scodinzoleresti in giro e faresti la pipì sul pavimento »

« La coda ce l'ho. Chiedi a Pepe »

« Idiota »

« Dici che se provo a farla sul tappeto mi darebbe qualche sculacciata? » Morgane alzò gli occhi al soffitto « La cosa mi eccita già »

« Idiota idiota idiota» continuò Morgane tappandosi le orecchie mentre scendevano verso il caveaux « Lo sai che non ho un uomo da più di sei anni? Preferirei non immaginare certe
scene !»

« E che male c'è ?»

« Nulla,per carità! Solo che a me il genere masochista non piace ,ma sono talmente tesa che qualunque immagine che coinvolga un uomo ed una donna mi turba !»

« Morgane ,tesoro ...» Disse Tony girandosi verso di lei in ascensore per guardarla negli occhi « quante volte ti ho proposto una cosa a tre?»

« Cretino » gli rispose uscendo dall'ascensore. Ormai erano arrivati al piano

« Lo faccio per te, Morgane » continuò Stark con il suo solito atteggiamento da buffone « Ovviamente ci godrei qualcosina anche io...ma sarebbe solo marginale »

« Certo,come no. Marginale ! » si fermarono davanti al caveaux « Chiudi la bocca e apri ! Maniaco ! » e gli sferrò un pugno sul braccio ,ridacchiando

« Sono un incompreso ...nemmeno Pepe vuole saperne...Jarvis : scanner »

Morgane osservò con interesse l'ammasso di terra e roccia che gradualmente andava scomparendo , chiedendosi come fosse possibile che nessuno fosse stato in grado di intaccarlo. Si potevano ancora intravedere i segni lasciati da chi aveva tentato di scavare in quel cumulo di terra...o che aveva tentato di smuoverlo...il martello di Thor...lo stampo del pugno di Hulk...qualche buco di ...trivella?...demolitore?...strisce di laser anche...

Ed eccolo lì.
Il famoso teschio di cristallo …


Non era così inquietante come se lo era immaginato,anche se durante la gravidanza la sua sola presenza nella Torre le aveva creato una certa irrazionale inquietudine…
Tutt'altro
Era affascinante, quasi ipnotico .
Non si poteva non ammirarne la forgia ,la perfezione della lavorazione ,la lucentezza che lo faceva apparire quasi un enorme diamante...e probabilmente valeva molto di più ! Eppure il teschio non era nulla rispetto al magnetismo che sprigionava la pietra che vi si trovava al centro.
Quando lo ebbe rimirato a sufficienza,Jarvis bloccò la scannerizzazione ed il cumulo di terra tornò ad essere visibile.

« Cosa ti aspetti che faccia? » chiese ad un certo punto a Tony che la stava fissando in aspettativa

« E che ne so ? Vuoi fare una danza propiziatoria ? Facciamo un rito pagano che includa un po' di sano sesso? Sai quello dei film dove c'è una ragazza ,generalmente legata ( quella saresti
tu )...e poi si usano parole strane...Quante parole strane conosci? ...Potrei farti gridare ...»

« Hai finito ? »

« Sì. No. Voglio dire : sei un avatar. No ,lo eri. Tocca la terra,concentrati .Fa qualcosa! Qualsiasi cosa !»

Senza un attimo di impegno Morgane allungò la mano per tastare il terreno che aveva di fronte. Non fece il minimo sforzo di apparire concentrata ,perché semplicemente non le importava e non ci credeva nemmeno un po'. Smosse leggermente la terra,giusto per dare il contentino a Tony e quando non accadde nulla si girò a guardarlo trionfante

« Hai visto che avevo ragione io ?» lo derise mostrandogli la lingua

« Oh cazzo !...»

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Capitolo 40
*** Capitolo 40 ***


« Ciao fratello »

Di tutte le allucinazioni che aveva , quella era senza alcun dubbio la più fastidiosa .

Odiava quando gli appariva Odino, con il suo atteggiamento sprezzante, che gli ricordava in continuazione che l'unica cosa che gli spettasse di diritto era la morte; ma ancora di più odiava lo stupido fratello perfetto, che non perdeva occasione per sfoggiare la sua superiorità ,in battaglia,in famiglia,nell'amore...poi si ricordò che Jane, l'insulsa, l'aveva piantato e non potè evitare di sentirsene compiaciuto ...almeno lì aveva fallito

Loki guardò allampanato davanti a sé,indeciso se ignorare l'apparizione o se coprirla d'insulti.

Era sfibrante parlare con Thor nella realtà,ma nelle allucinazioni era anche peggio perchè non riusciva a finire un discorso che lui se n'era già andato.
Portò le mani alle tempie,come per scongiurare un imminente mal di testa e senza degnarlo di uno sguardo lo liquidò

« Sparisci » disse, agitando la mano « Sciò ,via. Mandami Frigga . Vorrei leggere un po' con lei »

Frigga veniva spesso a trovarlo.
Leggeva per lui,commentavano i libri ,lo consolava...


« Lo sai che madre non viene più »

« Bugiardo »

« Sei il dio degli inganni. Dimmelo tu se mento »

Lo fissò per un istante ,più che altro infastidito dal fatto che anche la sua allucinazione provasse un piacere sadico nel fargli notare che aveva torto .

Lo sapeva ,che anche Frigga lo aveva abbandonato...ma qualche volta lei veniva lo stesso…

sapeva che era lei…
doveva esserlo...


Si mise a camminare nervosamente avanti e indietro nella cella ,come se fosse un animale in gabbia. Lo spazio non era particolarmente angusto,ma rispecchiava comunque le caratteristiche di una prigione. Le vetrate permettevano di vedere davanti a sé un ambiente spoglio e buio ,privo di qualunque punto di riferimento,il cui unico scopo era quello di acuire la sensazione di solitudine e di isolamento di chi vi era imprigionato. Al centro dello stanzino vi era una branda dall'aspetto non particolarmente comodo ,uno scaffale con riposte le poche cose di Loki,libri,per lo più, e dietro una scansia si trovava un bagno essenziale...

Thor faticò a riconoscere il Loki impettito,preciso e raffinato che conosceva .
Era trasandato,i capelli lunghi,la barba incolta...non l'aveva mai visto con la barba. Non sapeva nemmeno che gliene crescesse una.
Era scalzo ,le unghie delle mani e dei piedi nere di sporcizia ...ma almeno erano tagliate... gli abiti strappati in più punti,come se si fosse divertito a lacerarli con un coltello… Ma la parte peggiore era il suo sguardo...occhi cerchiati di nero ora spenti e vuoti e ora improvvisamente lucidi , spiritati e saettanti, apparentemente incapaci di soffermarsi su qualcosa... o su qualcuno

« Fratello » insistette Thor « Sono qui per liberarti da questa prigione »

« Questa è una novità » rispose Loki divertito « La mia immaginazione si sta evolvendo...» Si avvicinò alla parete di vetro ,carezzandola con l'indice « Già mi immagino come riderai quando nel portarmi via andrò a cozzare contro questa parete...E poi mi dirai che ti dispiace tanto…e ricomincerai con la tua solita predica...Te lo sei meritato Loki...ti voglio bene fratello,ma DEVI SCONTARE LA TUA PENA !» le ultime parole uscirono fuori come un grido

« LOKI !» urlò Thor « GUARDAMI ! NON SONO UN ' ALLUCINAZIONE !»

« Oh!!!» rise sguaiatamente « E come faccio a saperlo ? Anche le altre volte mi hai detto che eri reale ! » diventò serio,lo sguardo tornato vuoto «...e quando mi sono accorto che era una bugia...» non finì la frase,ma si accasciò inerme sulla branda sfatta, infilando la mano nella tasca della giacca...

Thor esalò un lungo sospiro.

Tutto questo gli stava facendo male e per la prima volta stava mettendo in dubbio i metodi correttivi del padre...Qual era lo scopo di portare Loki alla pazzia? Come avrebbe potuto redimersi , in quelle condizioni ? Come avrebbe potuto rimediare al male commesso ?

Rimase immobile ad osservare il fratello, apparentemente dimentico di lui , raccogliere dalla propria tasca una corda colorata e strofinarsela sulla guancia ,dondolarsi con gli occhi chiusi, canticchiando una vecchia melodia…la riconobbe come la ninna nanna che Frigga cantava loro da bambini e si sentì morire...

« Perchè non riesco a vedere te?» lo sentì sussurrare

Thor si chiese se stesse parlando con lui e si avvicinò alla cella per farsi notare meglio .
Il movimento riscosse Loki

« Sei ancora qui...»

« Fratello...» iniziò con la massima pazienza « ho tutte le intenzioni di aprire la tua cella e di farti uscire»

« E perchè mai dovresti farlo ?» gli chiese ,senza vera curiosità . La situazione stava diventando ridicola e terribilmente noiosa...voleva solo starsene in pace...a pensare a lei…

Non veniva mai.

Sapeva che era per causa sua,e anche se si era scusato in tutti i modi che conosceva

le aveva mandato dei fiori

lei si era sempre rifiutata di perdonarlo. Alla lunga si era dimenticato il suo volto

quasi dimenticato ...

la sua treccia colorata era l'unica cosa che ancora lo teneva marginalmente ancorato alla realtà,che ancora non lo lasciava impazzire del tutto...Era stato stupido a rifiutare il suo dono,dapprincipio ...ma quando i giorni si susseguirono,confondendosi gli uni con gli altri , la sola presenza di quel torciglione biondo e colorato ,gli era apparsa come uno spiraglio di sole nel buio della sua vita...L'aveva raccolto da terra ,dove l'aveva lasciato nel tentativo di dimenticarsene ,e se l'era fatto scivolare in tasca , timoroso che qualcuno potesse averlo spiato , portandoglielo via...gli tremavano le mani...e la vista gli si era annebbiata...avere lei fra le sue dita lo faceva sentire meno solo e meno dimenticato...

E quando accarezzava quella treccia ,proprio come ora,poteva quasi vedere un sorriso raggiante ed un paio di occhi nocciola ammiccargli allegramente...

Non si accorse nemmeno che Thor gli si era parato di fronte.
Scosse la testa tristemente mentre guardava Loki dondolarsi sulla branda con sguardo assente ...non avrebbe atteso la sua collaborazione per portarlo via ed era urgente che lo facesse quanto prima...Non era lì su concessione di Odino e per quanto Loki lo ritenesse un ingenuo ,perfino lui aveva capito che perorare la propria causa con il padre, sarebbe stato perfettamente inutile.
Così gli aveva disobbedito , sfruttando il séior della madre... Padre era troppo duro,accecato dal disprezzo più o meno giustificato per Loki...ma questo...questo era troppo.

Alzò con decisione il martello e colpì.

Si caricò il fratello in spalla sorprendendosi di quanto leggero fosse : poteva percepirne le ossa spigolose sotto il lacero strato di tessuto della tunica ,sentire come premevano sulla sua clavicola mentre il corpo inerme sobbalzava ad ogni suo passo. Si fece scivolare addosso il suo ampio mantello,accertandosi che Loki ne fosse completamente avvolto ed uscì dal labirinto delle prigioni .
Frigga aveva impregnato il manto di magia, permettendo così a Thor di entrare ed uscire dalle prigioni inosservato . Tuttavia non era propriamente un fuscello e gli fu comunque difficile camminare a passo spedito senza fare rumore ; uno o due volte le guardie di ronda si fermarono tendendo l'orecchio,convinte di aver sentito qualcosa.

Raggiunse Heimdall alle prime luci del mattino,con il respiro pesante per la tensione.

« Il mio principe » lo accolse senza staccare gli occhi dalla sua postazione « Qui il tuo viaggio si ferma »

« Heimdall» iniziò Thor,facendo cadere a terra il mantello « Se hai osservato gli ultimi eventi,sai che su Midgar hanno bisogno di Loki »

« So quali eventi sono accorsi...Tuttavia non credo che farlo evadere sia stata una buona idea,mio principe »

« Allora saprai che IO ho contribuito alla sua liberazione » Frigga camminava velocemente verso i tre uomini,le vesti dietro di sé, come una vela « Vuoi denunciare la tua regina ?»

« Maestà » si inginocchiò Heimdall « Non intendo denunciare nessuno...ma cosa accadrà quando Odino lo scoprirà ?»

« Penserò io all' Alfhater » rispose risoluta Frigga « E ora dimmi : credi veramente che fingere che quello che succede fuori Asgard non ci riguardi? Credi veramente che quando i regni verranno a cadere noi non ne saremo in alcun modo colpiti ?»

« Che cosa hai visto,la mia regina?»

« Morte e distruzione ...per tutti noi...» si avvicinò a Loki, ancora sulla spalla di Thor . Lo accarezzò lentamente,fino a poggiargli una mano sulla guancia ,gli scostò i capelli dalla fronte e gli porse un caldo bacio « Il mio ragazzo...» indugiò sulla sua figura , dolorosamente consapevole dei cambiamenti del suo corpo « Se Loki farà la cosa giusta,avremo una possibilità....ma se resta qui il nostro destino è segnato »

Heimdall rimase in ginocchio, un' espressione pensierosa sul suo volto.
Conosceva le capacità divinatorie di Frigga e non intendeva sottovalutarle ,anche se includevano la liberazione di un criminale sull'orlo della pazzia.
Odino non gli aveva precluso le prigioni e purtroppo aveva assistito di persona al lento e graduale sgretolamento della personalità di Loki...non riusciva ad immaginare come avrebbe potuto rendersi utile in un tale stato, ma non sarebbe stato lui ad opporsi ad una richiesta della sua regina

« Credo che mi assenterò per un breve attimo» disse infine « Non penso che qualcuno proverà ad andarsene in mia assenza » e dopo un inchino alla regina ed uno sguardo eloquente a Thor, lasciò la sua postazione

« Così è il momento...» sospirò Frigga

« Madre...» provò Thor « Sei sicura ?»

« Abbi fiducia in me...Ma soprattutto abbine in lui...almeno questa volta...ne ha bisogno...»

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Capitolo 41
*** Capitolo 41 ***


Rieccomi ragazze. Spero il capitolo vi piaccia ! Se avete voglia fatemi sapere cosa ne pensate.Mi farebbe piacere !





« Ricordami perché è qui »

Ci era voluto un po' perché Tony Stark fosse in grado di formulare la domanda. Aveva provato più e più volte ad aprire la bocca ma non ne era uscito fuori nulla , tranne un leggero schiocco di labbra,come un pesce che boccheggia alla ricerca di ossigeno. E non era da lui essere senza parole...

« Ehm...» iniziò Thor « Abbiamo bisogno di Loki per gestire la gemma dello spazio...Tanto tempo fa lui ne è stato in possesso e certamente ha conoscenze superiori a chiunque altro qui...»

« Sul serio?» Tony era piuttosto scettico a riguardo « Quando lo ha fatto, il suo cervello non era sicuramente in pappa come ora...Cristo Santo Thor ! Ma non vedi che non sa nemmeno di essere di nuovo alla Torre? » disse esasperato Tony guardando i monitor

« Sì ma...»

« E' talmente andato fuori di testa che è convinto che tutto questo non sia reale ! Non so come siano le celle ad Asgard,ma se assomigliano anche lontanamente ad una delle mie stanze,significa o che avete molto buon gusto o che devo rivalutare il mio stile !»

« No! Nessuna somiglianza ! Solo che...è rimasto isolato troppo a lungo... fino ad ora ha usato la sua magia per crearsi un'alternativa alla solitudine...non sa più distinguere cosa è reale da cosa non lo è ...»

« Vuoi dire che crede di aver modificato l'aspetto della propria cella ?»

« Pensa di averlo fatto involontariamente...attualmente non ha un controllo completo della sua magia...o di se stesso...»

« E perché cazzo dovrebbe mettere me o chiunque degli Avengers nelle sue illusioni? Cosa gli dice la testa? »

« Che lo vuoi tormentare?...» azzardò Thor « Anche se...credo sia combattuto fra il pensarti reale e il sapere che non lo puoi essere...lui ti considera un'allucinazione ...è tremendamente confuso...»

« Confuso ? Sai cos'ha in testa ? Scimmie urlatrici ...» si bloccò come colto da un'ispirazione « Ehi Jarvis»

« Sì signore?»

« A partire da questa notte ,appena il principe oscuro si addormenta ,inizia a sussurrargli all'orecchio : scimmie urlatrici! Scimmie urlatrici! »

« Crede sia una buona idea signore ?»

« Affatto. Ma sarei curioso di vedere se è capace di creare un branco di quelle creature : potrebbe essere interessante ...Che c'è ?» chiese angelico a Thor che lo guardava torvo « Perché non unire l'utile al dilettevole?»

Thor scosse la testa. Se Tony non l'avesse smessa,era a rischio di fare a pugni.

« Ehi Loki» parlò attraverso il microfono « Sto per ordinare una pizza, ne vuoi? »

Loki rimase impassibile,apparentemente indisturbato dalla voce in sottofondo
Erano tre dannati giorni che Stark non lo lasciava in pace.
O forse erano quattro?
Aveva perso nuovamente il conto dopo che si era svegliato con un tremendo mal di testa...neanche se Thor lo avesse colpito con Mjolnir avrebbe avuto un tale dolore. E insieme alla cefalea era iniziato un tormento nuovo nel suo genere : aveva preso a vedere Stark . Di tutte le dannate persone che c'erano nell'universo gli era toccato lui ! Arrogante,presuntuoso,irriverente! Lui!

Si prese la testa fra le mani raggomitolandosi in posizione fetale. C'era stato un breve attimo in cui aveva realmente creduto alle parole di Stark che cercava di convincerlo di essere su Midgar...poi l'altro aveva preso il sopravvento ed era forte ed intimidatorio e lui non aveva potuto ignorarlo...così semplicemente aveva smesso di ascoltare Stark...

guarda come ti sei ridotto...una larva...un involucro vuoto...non un dio ma un essere debole ed insignificante...hai fallito...sei un fallito...lurido sporco bastardo che si è ribellato al suo padrone...sapevi che non c'era luogo nell'universo dove io non ti avrei trovato ...il tuo padrone...il tuo signore...la tua rovina...

Spalancò gli occhi con crescente orrore ,un dolore al petto come se il cuore gli venisse strappato via . Aveva paura .Moriva dalla paura. La dannazione eterna era una realtà alla quale non avrebbe potuto sfuggire;la lunga vita di cui si era sempre vantato era la sua più grande condanna ,bloccato ad un per sempre fatto di torture e guarigioni e torture.


Tony Stark era stufo di tutta quella dannata faccenda. Se avesse potuto avrebbe mandato a puttane ogni cosa,ma la realtà era che questo casino l'aveva voluto lui...non che l'avesse proprio voluto,ma era la conseguenza dei suoi desideri...Portava ancora gli occhiali da sole nonostante l'ora del tramonto fosse passata da un pezzo : aveva gli occhi sensibili e doloranti e porca vacca pieni di pomate e colliri .
Erano brutti e cisposi e arrossati e gonfi...una merda

« Questi occhi mi faranno impazzire » esalò nervoso « E anche il ragazzo delle pizze se non si sbriga...sto morendo di fame »

« La pazienza non è il tuo forte Tony ,lo sai vero? Come sta Lady Morgane ?»

« Un fiore. Io sto male e tu chiedi di lei? »

« Hai capito cosa intendo. E smettila di compatirti ! Non hai niente di grave » lo sgridò Thor « L'ho vista guardare Loki senza dire una parola. L'ho trovato strano da parte sua...»

« Volevi vederla piangere? Corrergli incontro ad abbracciarlo ? Tanti baci, non me ne frega un cazzo se sei un matto psicopatico e hai quasi asservito un paese due volte ? Ti amo e visseropersemprefeliciecontenti?»

« Niente di tutto ciò...» sospirò « Pensavo fosse più sensibile alle sue sofferenze,cercasse di aiutarlo in qualche modo...E invece niente,se ne è andata e non è più tornata »

« E ha fatto bene,cazzo »

Tony sbatté nervosamente il pugno sulla consolle .Non poteva dimenticare come Morgane aveva reagito alla notizia dei loro piani ...si era accesa nella rabbia e nella frustrazione,nella paura di rivedere un emerito coglione che le aveva portato via la dignità , l'aveva usata come un oggetto,l'aveva definita la puttanella degli Avengers e l'aveva lasciata gravida e piena di sensi di colpa .
Era stata impassibile ad osservare il monitor.
Non una piega della bocca o un'alzata di sopracciglia o uno sgranare di occhi aveva rivelato il suo stato d'animo.
Una tomba,ferma ,immobile,silenziosa,inespressiva. Aveva chiesto di restare da sola e quando più tardi Tony aveva studiato i filmati, trovò che per tutto il tempo il suo atteggiamento non era cambiato. Era rimasta così due ore. Poi si era alzata e come se niente fosse se ne era andata a fare la spesa.

« Signore,sono arrivate le pizze »
____ ◊ ____


A dispetto di tutto e di tutti Morgane se ne stava seduta in uno degli studi di Tony.
Si era accomodata sopra la scrivania ,le gambe incrociate ,un bicchiere del miglior vino di Tony in una mano e nell'altra il telecomando dei monitor.
Solo Jarvis era a conoscenza della sua presenza nella Torre … e Pepe,naturalmente. Grazie a Dio l'intelligenza artificiale era molto più comprensiva e discreta di Tony e non aveva posto obiezioni alla sua richiesta di mantenere il silenzio...tutt'altro : le aveva suggerito quale stanza frequentare senza correre il rischio di essere colta in fallo e aveva rimesso in funzione vecchie apparecchiature in disuso .

Ingollò il vino in un unico sorso,senza nemmeno gustarne l'aroma ,tanto era il desiderio di bere e di annebbiare la propria mente. La prima vera bevuta l'aveva fatta il giorno in cui Thor aveva scaricato Loki ( ed era il caso di dirlo dal momento che lo teneva come un sacco di patate) nella stanza della Torre attrezzata a cella. Non era riuscita a proferir parola e a dire il vero aveva avuto il dubbio di aver perso la capacità di respirare correttamente davanti alla vista di quel...uomo? Dio? Semidio?che altro? Stronzo? Sì...stronzo...da quando l'aveva lasciata non aveva mai smesso di pensare a lui...l'aveva ferita ,umiliata,maltrattata,sfruttata ...si era sentita inadeguata e stupida per aver anche solo pensato di poter essere qualcosa per lui...poi era stata arrabbiata per essersi sentita stupida e avergli permesso di umiliarla ,infine aveva accettato quello che era successo ed era andata avanti ,facendo del proprio meglio per dimenticarlo...
Quando tutto sembrava andare a gonfie vele quell'egoista egocentrico di Tony aveva dovuto rovinare tutto … lei era veramente il portatore della gemma e,che lo volesse o no,quel giorno,nel caveax , la pietra aveva scelto lei liberandosi dalla propria prigione e facendo del suo corpo la sua nuova urna. Il bagliore viola che ne scaturì aveva procurato a Tony una congiuntivite tale che lo costringeva ancora ora a portare gli occhiali da sole giorno e notte e a dormire con la borsa del ghiaccio sugli occhi...

Ben gli sta...

Poi era successa una cosa nuova .
Destiny l'aveva chiamata in preda al panico chiedendole cosa fosse successo.

« Mamma » le disse « Mamma cosa c'è ? Ho sentito una cosa strana ...come un peso sul cuore e ho pensato a te...Sei preoccupata mamma …?»

Morgane ne fu sorpresa . Il cellulare in mano ,ancora davanti al caveax ...strano...avrebbe creduto che non ci fosse segnale là sotto...Tony che ululava in ginocchio accanto a lei

« Cos'ha Tony ?» la sentì chiedere

« Nulla amore...Non è successo nulla . Tony si è solo schiacciato un dito con il martello.»


La lasciò parzialmente convinta che tutto fosse apposto e che non le fosse accaduto nulla di male. Ed era così. Ma qualcosa era accaduto e sua figlia l'aveva sentito...Questo era inquietante...

Contro ogni previsione Morgane non aveva acquisito alcun potere.
La gemma sembrava essere assopita dentro il suo corpo,tanto che Tony aveva insinuato che forse l'aveva espulsa andando in bagno e che non se n'era accorta...Il solito idiota che riusciva a dire stronzate anche nei momenti meno opportuni...
La situazione meritava di essere studiata ,ma nessuno era in grado di farlo. Se ci fosse stato Visione certamente ne sarebbero venuti a capo...ma Bruce e Tony da soli continuavano a sbattere la testa contro un muro di gomma. La gemma c'era ,la potevano vedere dentro il corpo di Morgane quando Jarvis la scannerizzava...solo che non faceva nulla. Niente di niente.

Così chiesero l'aiuto diThor ...

e da lì una serie di conseguenze a catena che l'avevano portata alla disperazione. All'inizio era solo arrabbiata perché si stava sgretolando il mondo di certezze che aveva costruito intorno a sé,poi si era arrabbiata con Tony, e lo era ancora adesso ,perchè era per causa sua che tutto andava a rotoli e alla fine si trovò arrabbiata con se stessa per farsi influenzare così da un emerito coglione...
Ringraziò il cielo di non essere più un avatar o avrebbe preso fuoco dalla rabbia che aveva dentro. Perché la rabbia peggiore le era scaturita nel vedere lo stato di Loki.
Si trovò a imprecare contro Odino che nella sua totale magnificenza e grandezza aveva metodi correttivi degni del medioevo ,insultandolo apertamente davanti a Pepe che ascoltava in silenzio i suoi sfoghi.

« Ma ti rendi conto che lo ha rinchiuso in una cella illuminata giorno e notte ,persa nel nulla più assoluto ? Non visite,non condivisione,non qualcuno solo
da guardare ?» sbottò contro Pepe ,la sera stessa che Loki era arrivato alla Torre. Camminava nervosamente per la cucina afferrando stoviglie a caso per poi riporle quando si accorgeva che non sapeva che farne

« Credevo che il tempo ad Asgard scorresse in maniera differente da qui. Sono passati sette anni anche lì ? »

« No...non ho idea di quanto tempo sia trascorso ma so per certo che se la mente di Loki non fosse stata avvelenata dagli incubi avrebbe affrontato la prigionia in maniera differente...quello stronzo gli ha tolto anche il medaglione con la mia aura»

« Ma Loki si meritava una punizione ...» insinuò Pepe

Morgane si bloccò dal riporre un piatto vuoto in frigorifero

« Punire sì. Torturare no. E per me quella era una tortura»

Pepe annuì in approvazione . Lei era notoriamente una persona mite ed era più propensa a metodi correttivi che servissero per redimere le persone ,piuttosto che a crudeltà fini a se stesse

« Credo di essere d'accordo con te,Morgane. Ma non dirlo a Tony» si affrettò ad aggiungere « Cosa conti di fare ?»

« Oh cazzo...Non lo so!» si sedette frustrata senza sapere cosa fare del vassoio di frutta che aveva preso fra le mani.

« Sono arrabbiata. Anche con Loki. E stranamente NON per i motivi che avrei immaginato...»

« Spegati...» la esortò l'amica prendendole di mano il vassoio e porgendole un bicchiere di vino. Il primo di quella sera ,che avrebbe portato entrambe ad una sbornia memorabile

« Lo vorrei prendere a schiaffi perché...» esitò « perché tutto questo è causa sua !»

« Che scoperta!» ironizzò Pepe facendole girare gli occhi all'insù

« Lui poteva avere me! Me cazzo! Guardami,sono da buttare? CAZZO! E invece il signore cretino ha preferito perseguire il potere! Stronzo coglione bastardo ! Ha fatto tutte le scelte sbagliate e avrebbe potuto evitarlo! E ora soffre come un cane ! E sono arrabbiata per questo! Perché si è portato addosso tutta questa sofferenza ! »

« Ti rifaccio la domanda : cosa conti di fare ?»

E Morgane in realtà non lo sapeva. Così si annegarono nell'alcool ,finendo con l'addormentarsi sul divano,i bicchieri e ben 3 bottiglie di vino sparsi sul tappeto.

Tony le stava deridendo ancora adesso

Alla fine decise che l'unica cosa sensata da fare era osservare.
Da sola e senza ingerenze o interruzioni.
Doveva capire fino a che punto Loki fosse compromesso e se c'era un modo per ottenere il suo aiuto senza ferirsi.
Non gli avrebbe permesso di destabilizzarla ulteriormente...aveva una figlia ora ...e lei era la sua unica ragione di vita...non sarebbe ricaduta negli stessi errori…

Morgane era lì ogni sera subito dopo cena,quando sapeva che alla Torre non ci sarebbe stato quasi più nessuno, Jarvis a parte ...la sua rassicurante presenza la faceva sentire un po' meno sola e nello stesso tempo libera di esprimersi e di chiedere un' opinione. C'era qualcosa di singolare in quella creazione di Stark che le faceva credere di avere a che fare con un'entità sensibile quasi quanto una persona… più di Tony senza ombra di dubbio.
Ovviamente non poteva mancare la sorveglianza armata dello SHIELD .
Anche se Thor credeva di essere stato discreto, a loro non era sfuggito che due persone avevano attraversato il bifrost…
Almeno i vendicatori non c'erano ...si ricordò che si era ripromessa di chiamare Nat per sapere come se la passava... Non l'aveva più sentita dopo che era andata a convivere con Bruce e chiedere notizie a lui era imbarazzante...troppo rigido e riservato e lei non era invadente come Tony

Mentre guardava i monitor cercando di non farsi coinvolgere troppo dalla scena ,Loki si portò a sedere .
Trattenne inconsciamente il respiro …
Ogni volta. Come se fosse la prima volta che lo vedeva , in parte per paura che lui potesse sentirla ( un'assurdità ! ) e in parte nell'aspettativa di vedere quello che sarebbe accaduto dopo…
Se c'era una cosa che aveva capito era che non dormiva mai , o quasi... La tensione delle membra ,la rigidità della schiena,i piccoli movimenti involontari delle mani ...il respiro quasi nervoso...un occhio attento non poteva non rilevare tutti quei segnali,eppure sia Thor che Tony sembravano ignari o deputarli all'attuale infermità mentale ...si spera temporanea...

Sbattè la testa contro la parete dietro di lui.

Una volta

TUMP

Due volte

TUMP

Dalla terza aumentò il ritmo

Morgane lasciò andare il bicchiere e si sporse verso i monitor. Era la prima volta che lo vedeva compiere atti di autolesionismo e la cosa la turbò . Si sentiva addolorata e impotente,mentre guardava aprirsi una crepa nel muro dietro di lui ,aspettandosi da un momento all'altro il fluire del sangue .
Non accadde.
Dopo quelli che pensò fossero almeno cinquanta colpi Loki cessò .
Respirava a fatica...

come lei …

Fu l'inizio di qualcosa che Morgane non sapeva definire...Non accadeva spesso,ma abbastanza di frequente da lasciare il segno , tracce su un corpo già troppo tirato ed emaciato, che tuttavia scomparivano piuttosto in fretta data la natura di Loki...Ma più di tutto era evidente il disagio che serpeggiava in ogni fibra del suo essere e ...smarrimento...e ansia...e panico ?…

Da quella sera Morgane tornò alla Torre con angoscia rinnovata , anche se Pepper l'aveva invitata a non andarci più da sola ( aveva declinato l'offerta di farsi accompagnare ) e a parlarne con Tony...o Thor. Scosse la testa ...Loro ,su Loki ,non avevano alcuna presa ed ogni volta che provavano a parlargli lui si richiudeva ancora di più nelle proprie convinzioni e dietro un muro di arroganza e disprezzo. Si chiese cosa avrebbe fatto se fosse stata lei a bussare alla sua porta...In senso figurato,sia chiaro. Non c'era una porta dove bussare,bastava chiedere a Jarvis di aprire ...allontanando prima la guardia armata.

Continuò così le sue osservazioni.
Voleva capire…
Intanto era evidente che non mangiasse a sufficienza. A parte lo stretto necessario per sopravvivere , il vassoio veniva ritirato quasi intatto…Così Morgane decise di curare il menu ,almeno quello della cena , cucinando personalmente il cibo che gli sarebbe stato servito. Se la sua vita non fosse stata già così piena, probabilmente si sarebbe dedicata interamente alla cucina,ma poi avrebbe dovuto spiegare a Tony come mai portava i pasti ad un detenuto ( pericoloso ) lasciandolo invece continuare a mangiare cibo da asporto.

Mentre lavorava con passione dietro ai fornelli, si sentiva euforica . Erano passati quasi sette anni dall'ultima volta che aveva cucinato per lui e si sentiva come una scolaretta che doveva superare un esame…Persino Pepe la studiava con curiosità ,ed un pizzico di disapprovazione,mentre stendeva con cura la pasta sulla spianatoia ,ma era troppo sensibile per dirglielo apertamente.

Ci volle poco per capire di essere stata bocciata .

Era appollaiata sulla solita scrivania ,davanti ai soliti monitor,in compagnia del solito Jarvis a guardare con grande delusione un meccanico Loki portarsi il cibo alla bocca, senza un minimo di riconoscimento dei sapori, e dopo due bocconi lasciare tutto là…
Anche Morgane si era portata la cena al lavoro ,immaginando infantilmente di essere a cena con lui…stupida ragazza sentimentale...e quando Loki , oltre a non alimentarsi più , vomitò , Morgane ,avvilita, finì con lo svuotare il proprio vassoio nel cestino.

Le era passata la fame e ogni entusiasmo

Quando,alla fine, i troppi impegni impedirono a Morgane di sgattaiolare alla Torre ad un orario non sospetto,si sentì sollevata .
Avrebbe passato la serata a casa,in buona compagnia , sorseggiando buon vino e parlando di argomenti futili. E se c'era Tony gli argomenti futili erano all'ordine del giorno ,a meno che ovviamente non volesse discutere di Loki

« Allora » iniziò con suo disappunto « ho visto che sei stata alla Torre piuttosto spesso in questi giorni...Vuoi dirmi qualcosa?»

Erano seduti a tavola davanti ad un succulento piatto di spaghetti e polpette e Pepe bloccò la forchetta a mezz'aria lanciando un'occhiata ora a Morgane e ora a Tony.

« Vado alla Torre a studiare Loki » rispose semplicemente Morgane,tralasciando tutto ciò di cui quella affermazione era condita.

« E...?»

« Niente» alzò le spalle con noncuranza. Non era pronta a parlare della sua analisi della situazione « Dato che lui è qui a causa tua, ma per me,credo sia un mio diritto guardare cosa fa tutto il giorno chiuso in quella cella»

« E hai bisogno di studiare così a lungo e per così tanto tempo?» Morgane alzò un sopracciglio con fare interrogativo « Anche se non so come tu abbia fatto a convincere Jarvis a stare dalla tua parte, ho visto dalle telecamere di sorveglianza ,della banca di fronte al palazzo ,che sei entrata alla Torre tutte le sere e te ne sei andata a tarda ora. » ingollò una generosa porzione di spaghetti risucchiando rumorosamente « Lo SHIELD ha sotto controllo l'intero isolato . Non potevi sfuggirmi »

Morgane si appoggiò pesantemente alla sedia gettando il tovagliolo sopra il tavolo

« Vorrei capire le tue intenzioni,tesoro...E soprattutto perchè gli prepari i pasti»

« Non mangia...E non tutti i pasti , solo una cena e è andata da schifo »

« Ha vomitato eh? Ma non sapevo avessi cucinato tu. Forse è diventato più esigente e non sa apprezzare» Tony si dedicò al vino senza staccare gli occhi dal viso di Morgane. « E comunque intendo riparare Jarvis. Non può disobbedirmi . Voglio assicurarmi che non tornerai da sola »

« Tu non hai alcun diritto di dirmi cosa fare !» scattò nervosa alzandosi rumorosamente dalla sedia

« Oh ! Io credo di sì ! La Torre è mia ,Loki è mio ospite , Jarvis è mio. Decido io chi entra e chi esce dalle mie proprietà»

« Ah Sì !!! Dimenticavo che qui tutto ti appartiene ! Vero signor Stark ? Anche la mia vita! Ti sei divertito abbastanza a giocare con la gemma dello spazio? Come stanno i tuoi occhi,padrone ?» Morgane se ne stava dritta davanti a lui agitando le braccia in aria

« Questo è ingiusto » non era questo il tipo di conversazione che voleva fare con lei « Non avevo intenzione di giocare con la tua vita, Morgane. Solo che è successo e che ti piaccia o no sarebbe accaduto comunque,prima o poi ...E i miei occhi fanno schifo,grazie» concluse tornando a dedicarsi al suo piatto

Morgane sapeva che aveva ragione ,ma era un dato di fatto che tutto era accaduto per causa sua e lei non riusciva a superarlo...E poi non aveva il diritto di dirle cosa fare con Loki.

« Non puoi dirmi di non guardare Loki»

« Non da sola »

« E con chi? Con te o Thor? Non so chi dei due sia più idiota !»

Tony rimase a bocca aperta ,il boccone parzialmente masticato « Mi ha dato dell'idiota Pepe ! Thor ,forse,NON io ! »

« OH ! Sta zitto e ascolta cosa ha da dirti !» lo zittì a sorpresa Pepper

« Ti sei mai chiesto cosa succede nella testa di Loki ?» iniziò Morgane

Provò a rispondere scimmie urlatrici ma Pepe gli diede un calcio negli stinchi ,facendolo sobbalzare dal dolore

« Hai mai notato che non riesce a dormire ? Hai visto quanto è dimagrito ? »

« Dove vuoi arrivare ?» chiese massaggiandosi la gamba. Cazzo Pepe portava le scarpe a punta !« Francamente il suo stato di salute per me è irrilevante. Ha avuto le sue possibilità,ha fatto le sue scelte e ora ne paga le conseguenze »

« Come credi che possa esserci di un qualunque aiuto, se muore d'inedia ? O se non troviamo il modo di parlare realmente con lui ? E come possiamo farlo se non sappiamo cosa gli frulla per la testa ?»

« E quindi...? Mi stai suggerendo una TAC? O un elettro encefalo ? Propongo una gastroscopia ...»

« Non essere ridicolo ! Stai solo dicendo stronzate e non voglio più ascoltarti » fece per andarsene ma Tony la afferrò per un braccio

« Non so cosa succede nella testa di quel pazzo e mi spaventa scoprirlo ,ok? E soprattutto mi spaventa che sia tu a farlo ,magari da sola e con l'insana idea di essere capace di gestirlo. Tu lì non andrai più . Argomento chiuso»

Morgane lanciò una breve occhiata sopra la spalla di Tony in direzione di Pepe e poi con un leggero strattone si liberò senza dargli una risposta.

« Così hai solo accelerato il suo avvicinamento a Loki,amore . » disse Pepe quando se ne fu andata ,accarezzandogli il braccio. Era tornato a sedersi appoggiandosi stancamente allo schienale

« Lo so cazzo ! Ma non so che fare ! Non lo voglio vicino a lei e il punto è che se Loki si schiarisce le idee ,non lo voglio vicino a lei nemmeno dopo ! Cazzo ! Cazzo! Cazzo! »

« Non potrai evitarlo...solo...abbi fiducia in Morgane...» si portò la sua mano alla bocca e la baciò.

« Hanno fatto una figlia»

« Lo so »

« La mia bambina ...»

« Lo so ...»

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Capitolo 42
*** Capitolo 42 ***


« Hai sentito tutto ,Jarvis?»

« Sì signorina Morgane »

« E cosa mi proponi per eludere la sorveglianza di Tony?»

La proposta di Jarvis fu molto semplice e se ci avesse pensato lei stessa prima, si sarebbe risparmiata un sacco di fastidi inutili .
Ma poi riflettè che in realtà voleva essere alla Torre per stare fisicamente vicina a Loki … Suo malgrado si rese conto di avere già iniziato a ferirsi. Si chiese cosa sarebbe accaduto dopo...

Stupida donna

« Confido come sempre nella tua discrezione e...Jarvis?»

« Sì signorina Morgane ?»

« Ti sarei grata se trovassi un modo di difendere i miei interessi prima che Tony metta le mani su di te »

« Spero che non le dispiaccia,ma mi sono già permesso di mettere al sicuro la mia memoria relativa le nostre conversazioni »

Se le dispiaceva ? Era fantastico !

« Lo sai Jarvis che ti adoro,vero?» gli disse, mentre imboccava la strada per il proprio appartamento.
Quando l'intelligenza artificiale assentì , le parve quasi di sentire una nota di euforia nel tono della voce. Bravo il mio ragazzo

La grande villa a Staten Island era strutturata in modo tale da ospitare ,oltre all'appartamento principale ,anche altri due mini appartamenti e una dependance che rispecchiava in tutto e per tutto la villa, solo che in miniatura.
Lì vivevano Morgane e Destiny.
Anche se Tony avrebbe voluto una grande famiglia, dovette cedere all' esigenza , condivisa con Pepe ,di avere i propri spazi ,specie in previsione di frequentazioni maschili.
Che però non c'erano mai state ,anche se una volta con Logan si era ritrovata pericolosamente sul letto in preda ad un bacio appassionato...

La discussione con Tony le aveva fatto passare l'appetito , ma al termine del fruttuoso dialogo con Jarvis ,si riscoprì affamata. Saccheggiò il frigorifero di formaggi e vino e si sistemò nel salone,aprendo il suo portatile e collegandolo allo schermo TV .
Il salone era costituito da due stanze di discrete dimensioni,delle quali l 'una era su piano rialzato ,e ospitava la cucina , ed era collegata all'altra da tre gradini a semicerchio che scendevano nel soggiorno vero e proprio. Da qui si accedeva direttamente al giardino e alla piscina e le ampie vetrate permettevano una vista spettacolare di una buona porzione della tenuta.

Davanti a quel panorama Morgane si sentì un'ingrata...povero Tony...aveva fatto molto per lei e Destiny ,e anche se aveva provato a ripagarlo in tutti i modi di cui era capace, la verità era che se non fosse stato per lui, lei sarebbe ancora in Canada o in qualche laboratorio segreto, e magari senza la sua bambina...

Rabbrividì al pensiero ...

avrebbe dovuto superare il risentimento e far pace quanto prima...

Si sedette a terra davanti la TV e attese.

L'idea di Jarvis era molto semplice e si poteva riassumere nel famoso detto “ se Maometto non va alla montagna,la montagna va a Maometto ”, e quindi aspettò pazientemente che i monitor della Torre venissero connessi al suo PC.

Si sentì quasi emozionata all'idea di stare da sola con Loki all'interno delle mura della propria casa, come se ,in qualche modo ,stesse costruendo un legame che andava ben oltre la mera osservazione.
Ed era così.
Non solo Morgane finì col dedicare tutto il suo tempo libero alla visualizzazione delle registrazioni,sotto l'occhio critico di Stark, ma quando finalmente chiudeva la porta della propria dimora, si riscopriva incapace di staccare gli occhi di dosso a Loki o di spegnere la connessione.
Quello che avrebbe dovuto essere un appostamento di un paio d'ore si trasformò ben presto in un tour de force , che la spinse a passare le notti sul divano , dormendo quando Loki dormiva e sobbalzando nel sonno quando lui la svegliava in preda agli incubi.

Lui era la prima persona che vedeva al mattino e l'ultima prima di cadere addormentata.

Per non destare sospetti , fece in modo di non rallentare il passo.
Si alzava sempre alla stessa ora,non arrivava in ritardo al lavoro,dedicava il giusto tempo alle telefonate con Destiny ( c'era un ragazzino a scuola che le piaceva ed era tutta emozionata...ma non doveva sposare Logan ? ) e con sua madre ( grazie al cielo solo una volta alla settimana ! ) e fece la pace con Tony preparandogli il suo piatto preferito da portare alla Torre .

L'unica ad essere a conoscenza della sua attività notturna era Pepe.
Dopo averle mentito per mesi sulla sua relazione con Loki ,aveva giurato che con lei non ci sarebbero più stati segreti . Pensò che forse la metteva in una situazione imbarazzante, ma finché Tony non le avesse posto domande dirette,lei non faceva nulla di male a tacere...non era la stessa cosa che mentire,giusto?

« Da quando è arrivato,lo hai mai visto dormire e basta ?» chiese Pepe una sera che si era fermata a cena,approfittando dell'ennesima assenza di Tony.
Stava davanti allo schermo TV mentre Morgane era intenta a caricare la lavastoviglie

« A volte...Alcune notti ,molto rare, dorme tranquillamente...Ho notato in genere dopo che si è...» esitò

« Ferito? » finì per lei l'amica

« Già...maggiori sono le ferite e più lungo sembra il tempo di riposo...riposo vero,intendo...Per la maggior parte del tempo è sveglio,confabulante,iperattivo»

« Oppure passivo come ora...» commentò Pepe guardando la TV« Sta sempre in posizione fetale ?»

« Quando riposa, sì ... » rispose Morgane, portandosi nel soggiorno

« Sta riposando?...A me non sembra...Fa troppi movimenti strani...Guarda la mano...» disse indicando lo schermo « Quella...la destra...è da un po' che la apre e la chiude...»

« Merda...Questo non ti piacerà ...» esclamò sedendosi accanto a lei « Sta per succedere qualcosa...»

Rimasero in attesa

All'improvviso Loki iniziò a gridare , facendole sobbalzare entrambe e facendole urlare a loro volta.
Non si aspettavano una reazione del genere e non era chiaro cosa l'avesse scatenata. Si tennero abbracciate strette mentre con orrore crescente guardavano Loki scosso da spasmi sempre più violenti e,dopo un tempo che parve infinito,rotolare sul fianco e sputare sangue

« Hai visto anche tu ?» riuscì a sussurrare Morgane

« Sì...»Pepe le strinse forte le braccia « Da dove veniva tutto quel sangue?»

« Non lo so...»

« E' malato? Ti risulta malato?»

« No...Non lo è . So per certo che non lo può essere. Ad Asgard non esistono le malattie»

« E' stato avvelenato?»

Morgane scosse la testa. Assai improbabile che sulla faccia della terra ci fosse un veleno in grado di intaccare la forte fibra aliena...No...anche se...non sulla terra...ma come ? Il cuore le batteva all'impazzata. Sapeva che c'era qualcosa che le sfuggiva,qualcosa di importante,qualcosa di cui era venuta a conoscenza...

« Morgane,stai bene ?»

Gli occhi serrati,la mascella stretta.
Si era presa la testa fra le mani e si dondolava avanti e indietro sul divano
Doveva ricordare. Quanti nemici si era creato Loki ?
Sulla terra e su Asgard c'era più di una persona che avrebbe voluto vendicarsi di lui...Ma Asgard gli aveva già dato la sua parte di punizione rinchiudendolo a vita e gettando via la chiave...
E chi lo sapeva sulla terra aveva tutti gli interessi di recuperarlo...non di ucciderlo o torturarlo...E allora...chi?


Quando la risposta le arrivò alle labbra si sentì mancare

«Gamora...» sussurrò alla fine riaprendo gli occhi

«Non capisco...» Pepe la guardò in confusione

« Gamora ha detto che prima o poi Thanos avrebbe trovato il modo di raggiungere Loki...» Pepe la guardò sconvolta « E se fosse lui...e non Loki a provocare le ferite?...E se lo stesse torturando ?»

« Wow...Morgane! Mi stai dicendo che un essere di un altra galassia sta seviziando Loki a distanza ? Questo è impossibile !» obbiettò l'amica

«...Forse...»eppure più ci pensava e meno impossibile le appariva «Ho una teoria...Ascolta » scattò in piedi iniziando a girare in tondo con frenesia. Doveva raccogliere le idee e spiegarsi nel modo più chiaro possibile. Tirò su col naso « Loki aveva un accordo con Thanos : assoggettare la terra , o Midgar come la chiamano loro. Se non ce l'avesse fatta,come è accaduto,avrebbe subito le sue ire ...»

« E fin qua ci siamo...»

« Quando era con me...» continuò non mascherando un velo di imbarazzo« voleva catturare la mia aura per poter riuscire a dormire senza essere tormentato dagli incubi... quelli in cui Thanos lo torturava...Era fondamentale per lui recuperare le energie e schermare la propria mente...doveva impedirgli di raggiungerlo...»

« Quindi...?»

« Credo sia talmente indebolito che le barriere sono scese del tutto...»

« Sì ma ...tutto accade nella sua testa!»

« E se non fosse così? E se ci fosse una proiezione del corpo e dello spirito di Loki oltre quelle quattro mura ? Al cospetto del tiranno?In un'altra dimensione ? Vedi...» continuò Morgane davanti alle perplessità di Pepe « Quando stava assoggettando la terra ,Loki era in contatto con l'altro...In una specie di trance era in grado di catapultarsi lì pur essendo ancora fisicamente qui...E quello che succedeva dall' altra parte si ripercuoteva su di lui...»

« E tu credi...?»

« Io credo che Loki non abbia più il controllo di nulla e che sia facile per Thanos raggiungerlo in qualunque momento e trasportarlo al suo cospetto... E quello che noi abbiamo attribuito alla pazzia di Loki...» guardò Pepe grave « Lo voglio incontrare »

« Cosa ? » obbiettò Pepper alzandosi in piedi « Ora ? Non ti sembra di essere precipitosa ? »

« Ho aspettato anche troppo. E' tempo di agire» rispose Morgane infilandosi un paio di scarpe da tennis. Era decisa ad andare fino in fondo e non avrebbe sentito ragioni « Sei con me o contro di me?»

Pepe sospirò. Ovvio che era con lei...
Calzò le scarpe che aveva lasciato ai piedi del divano e la raggiunse in atrio. Non potè evitare di scuotere la testa quando la vide ravvivarsi i capelli allo specchio...santa ragazza...era ancora pazzamente innamorata, e la cosa non andava per niente bene...

Durante la strada per la Torre, Morgane si chiese come mai non ci avesse pensato prima...forse era troppo concentrata sulle proprie emozioni piuttosto che sull'analisi della situazione...e aveva colto gli aspetti più banali,come la mancanza di appetito...E poi, ad essere sincera ,chi avrebbe potuto immaginare che quel essere mostruoso potesse arrivare fino a lì e con quelle modalità? Sembrava più probabile un'altra invasione aliena piuttosto che una fantascientifica interferenza mentale...

Semaforo rosso...fanculo...

Mentre tamburellava nervosamente sulla portiera interna dell'auto si sentì sollevata dal fatto che fosse Pepe a guidare... o una multa sarebbe stata cosa certa.

Ecco la Torre

Non appena la macchina accostò ,si catapultò fuori, rincorsa dalle grida dell'amica ancora intenta a parcheggiare;raggiunse gli ascensori e lì si bloccò indecisa sulla mossa da intraprendere...Andare da Tony e litigare...oppure andare direttamente da Loki e mettere fuori combattimento la guardia armata?
Scartò subito la seconda opzione ,considerando che non aveva più i suoi poteri e che era fuori allenamento per un corpo a corpo...guardò distrattamente l'ora cercando di ricostruire mentalmente la routine nella sorveglianza di Loki...tra poco Thor gli avrebbe fatto visita...caro ragazzo,ma non troppo sveglio...poteva far leva sul suo affetto fraterno...

Sì...scelta giusta...

Ora . L'unico problema rimanente era che Jarvis non avvisasse Tony del suo arrivo...

ti prego Jarvis...sta zitto...

« Jarvis?» azzardò

« Sì signorina Morgane ?»

« Ricordi ancora che ti adoro?»

« Sì signorina Morgane »rispose ,dopo un attimo di esitazione

« Allora potresti non far sapere a Tony che sono qui ?»

« Temo di no,ma...» aggiunse « credo non ci sia nulla di male se ritardo ad informarlo»

Morgane esalò un respiro trattenuto« Grazie Jarvis. Sei un amico »

Salì in ascensore un attimo prima che arrivasse Pepper e la tirò dentro per un soffio durante la chiusura delle porte,sentendosi improvvisamente nervosa, mentre le spiegava le sue intenzioni .

cosa gli avrebbe detto ? Come avrebbe reagito ?l'avrebbe riconosciuta?l'avrebbe allontanata con disprezzo?

« Ho bisogno di vestiti puliti » le disse,ostentando una sicurezza ed una calma che in realtà non aveva « Per Loki,intendo. Qui ,alla Torre ,dovrebbe esserci ancora qualcosa della sua roba» ricordava che alla X Mansion aveva portato solo una parte del fornito guardaroba che gli aveva procurato Tony

« Chiederò a Jarvis » rispose Pepe stringendole la mano. Voleva stare con lei,ma sapeva che per rendersi utile doveva ascoltare le sue istruzioni

« E poi il necessario per la barba. Hai visto come è ridotto ? »

« So che Thor ha provato a fargliela,ma... c' è stata una lotta...»

« Thor è un ingenuo...Loki lo detesta e lui non ha ancora imparato a mantenere le distanze»

« Mi risulta che detesti anche te...»

« Lo so ...» disse appoggiando la testa all'ascensore e chiudendo gli occhi« ma spero non quanto lui...»

« Sta attenta » la supplicò ,mentre lasciava l'ascensore

Morgane raggiunse il suo piano, che Thor non era ancora arrivato e fu presa dal panico alla prospettiva che proprio quella sera non sarebbe venuto. Cosa avrebbe fatto in quel caso? Parlare con Tony era fuori discussione ,non avrebbe capito,non l'avrebbe ascoltata e avrebbe sottovalutato le sue idee...solo per il desiderio di vederla lontana da lui...

« Sorella !» la fece trasalire Thor ,mentre era assorta nei suoi pensieri « Cosa ti porta qui ?» era sbucato dal corridoio e stava portando il vassoio della cena

« Loki ! » rispose Morgane senza esitazione,iniziando a spiegargli in maniera concitata quello che aveva intuito e sperando di essere il più convincente possibile.
Thor la ascoltò con incredulità e dolore crescenti

« Lo sapevo !» disse infine « Ti preoccupi ancora per lui»

« Non è questo il punto! » si difese Morgane « Rivuoi il vecchio Loki o no?»

A questa domanda Thor la guardò perplesso. Non era sicuro che fosse una buona idea e tutta quella storia era difficile da credere e più di tutto da digerire. Inoltre il fatto che Tony non ne fosse informato era un punto a sfavore di Morgane.
Non poteva semplicemente venire lì e presentarsi a Loki : era pericoloso e lui lo aveva sperimentato in più di una occasione...come quando si era quasi ritrovato con le lamette da barba conficcate nel collo … Tuttavia... fino a quel momento i loro patetici tentativi di penetrare la sua pazzia non erano valsi a nulla...e Loki,che ne fosse consapevole o meno, era legato a questa donna...

Thor stava esitando

« Allora ...Senti cosa farò » incalzò Morgane « Adesso vado là dentro e mi faccio riconoscere...Quello che sarà dopo dipenderà da come reagirà. Per ogni evenienza Pepe sta arrivando con dei vestiti puliti...»

« Non ce la farai...»

« UN PO' DI FIDUCIA DIAMINE !» suo malgrado le venne da alzare la voce

« Non è perché sei tu...La sua mente non c'è, nella migliore delle ipotesi ti ignora,nella peggiore... ti aggredisce...»

« Lo farei anche io al suo posto se fossi continuamente tartassata da Tony...»obbiettò esasperata « Credi che non sappia la marea di cazzate che ha sparato e tutti i modi che ha usato per irritarlo? »

« Ma io no...eppure...»

« Eppure non ti tollerava neppure prima ! Tu sei il suo rivale...in tutto...» Thor scosse la testa avvilito « Ti prego...Se qualcosa dovesse andare storto tu sarai qui e anche quel giovanotto armato» disse indicando la guarda dello SHIELD che li ascoltava interessato « Sapete essere letali se vi mettete...»

« D' accordo »assentì infine Thor,anche se controvoglia « Ma ti voglio fuori se solo hai il sentore che qualcosa non sta andando per il verso giusto»

« Grazie ! Grazie! » Morgane si sentì sollevata « Ancora una cosa...Impedisci a Tony di interferire...Sai cosa intendo »
____ ◊ ____

Un lungo respiro tremante e fu nella stanza

Il cuore le martellava nel petto mentre si avvicinava alla figura rannicchiata sul letto sfatto.
Tutto il tempo trascorso a guardarlo dai monitor non era servito a prepararla a questo... era impressionante e si sentiva mancare ad ogni passo che faceva verso di lui...
Era più magro di quello che le era apparso, e disordinato...
Le voltava la schiena ed i capelli neri erano un groviglio incrostato di sporcizia...quello che vedeva all'apice della testa era sicuramente sangue rappreso.

Quindi ... alla fine non era uscito a fiotti,ma era uscito

C'era sangue anche accanto al letto...quello che aveva appena sputato...e tremava,forse dal freddo o dal dolore...o entrambi...

« Loki » sussurrò, trattenendo il respiro

Steso sul letto,Loki cercava di superare quello che aveva appena passato...gli pareva ancora di sentire il fuoco bruciare le carni dall'interno,risalire l'addome ed aprire voragini nei polmoni...padre avrebbe goduto di questo...forse stava già godendo mentre assisteva alle sue sofferenze...
Aveva sputato sangue dopo ,e aveva seriamente creduto che questa volta non ce l'avrebbe fatta. Invece, l'altro era abile a portarlo al limite senza mai superarlo, a tirare la corda senza mai spezzarla ,a spingerlo nell'abisso per poi portarlo indietro...

Loki

Quella voce...

Tremava dallo sforzo,l'adrenalina in corsa nelle vene

Posso avvicinarmi a te ?

Era uno scherzo? Si prendevano gioco di lui? Con gli occhi spalancati fissava il muro rotto davanti a sé ,respirando pesantemente,fra un brivido ed un altro

Sto per toccarti

Sussultò nella sorpresa quando una calda mano gli raggiunse la spalla,disegnando lenti cerchi giù per il braccio,per poi scivolare a depositarsi sul suo torace , a seguirne la rapida salita e discesa.

Mi sto sedendo accanto a te

Sentì la caduta del materasso dietro la propria schiena. Non voleva voltarsi . Se fosse rimasto così avrebbe fermato il tempo nell'illusione che lei fosse vera...ma se si fosse girato ...non avrebbe trovato nulla ...ne era certo...

La mano risalì verso il collo,accarezzando con delicatezza studiata la gola e la barba incolta che gli copriva il mento ed il viso.Chiuse gli occhi crogiolandosi nella sensazione di seta della sua pelle ,seguendo lentamente e con riluttanza il movimento che gli veniva imposto per girare la testa.

Apri gli occhi e guardami

Non voleva aprirli e scosse la testa. Era assurdo che si facesse influenzare così dalla sua mente,ma non sapeva più cosa fare e come muoversi e reagire...aveva dolore e nebbia e ancora tanto dolore e confusione... Singhiozzò,rilasciando una lacrima . Non era un debole,ma era stanco e sfibrato e faticava a controllare le proprie emozioni.

Mi dispiace

Un leggero bacio gli sfiorò la fronte. Le labbra erano calde e morbide.

voleva vederle

...ma la sola idea che tutto sfumasse come l'unica persona che avesse mai amato...come Frigga ...


eppure l'aveva attesa a lungo e meritava di avere almeno una visione fugace.

Aprì gli occhi

C'era una donna davanti a lui.
Aveva gli occhi nocciola e le labbra piene .
Era... Morgane , ma...diversa.
Gli sorrideva con lo stesso sorriso che conosceva ed era dolce mentre gli accarezzava la guancia ispida con il pollice...ma la sua folta chioma non c'era più,al suo posto c'era una zazzera di corti capelli biondi sparati all'insù ,che andava contro qualunque legge di gravità...Bevve ,incredulo, della sua figura, analizzando ogni centimetro di lei che era in grado di vedere da quella posizione...A lato della spalla destra scorse un tatuaggio nuovo,una scritta in carattere gotico ...Destiny...

Il respiro gli morì in gola

« Tu sei reale...!»

« Sì!...»

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Capitolo 43
*** Capitolo 43 ***


E allora eccoci qua. I commenti sono sempre MOLTO graditi





Tutto era molto confuso...

Attraverso le palpebre pesanti intravide due figure sfuocate fare a pugni ai margini della sua cella...Urlavano qualcosa ma Loki non fu in grado di dare un senso ai suoni che uscivano dalle loro bocche, troppo concentrato sulla donna che aveva di fronte a sè... Morgane non aveva mai smesso di parlargli,anche se non capì la metà delle cose che gli disse, mentre con fare lento e gentile lo aveva spogliato delle sue vesti, drappeggiato con un lenzuolo e portato zoppicante al bagno,sorreggendolo col proprio corpo.

Andò alla deriva, immerso nell'acqua della vasca,catturato dal movimento delle mani di Morgane sulla sua pelle ,dolorosamente consapevole della propria vulnerabilità ma sorpreso di sentirsi,per la prima volta dopo tanto tempo,in pace.
Chiuse gli occhi cullato dal suo tocco e si lasciò lavare come un bimbo,troppo stanco anche solo per curarsi della nudità o per provare pudore o fastidio per un gesto così intimo.
Un residuo di fuoco gli risalì l' esofago, facendolo tossire e scatenandogli una nuova ondata di dolore nei polmoni e nelle ossa , scivolò all'indietro con la testa nell'acqua,e fu catturato da due mani forti che gli tennero il viso fuori.
Registrò a malapena che non potesse trattarsi di Morgane.

Molte domande gli affollavano la mente,prima fra tutte come avesse fatto ad arrivare ad Asgard...e se avesse ricevuto i suoi fiori...e perché non gli avesse mai risposto... E poi... l'avrebbe trovata ancora lì , dopo?

Nella sua mente si figurò di sollevarsi e di girarsi verso di lei,ma il suo corpo era pesante e rigido,come se qualcuno vi avesse depositato sopra un pezzo di montagna, o una montagna intera...
Poi i pensieri cominciarono a confondersi gli uni con gli altri, a diventare difficili da seguire,inglobati da un oblio che lentamente lo stava attanagliando ...

e lui anelava a quell'oblio 

« Credo sia svenuto » disse Thor con le braccia immerse fino ai gomiti

« Meglio così» gli rispose Morgane finendo di sciacquare la testa di Loki col soffione della doccia « Sarà più semplice fargli la barba...» era stranamente distaccata mentre si prendeva cura del dio, troppo intenta a non farsi sopraffare dalle emozioni che si nascondevano appena sotto la superficie « Provvedi tu,vero?»

« Sì...non dovrei avere problemi questa volta. E' molto... rilassato,non credo si sveglierà»

« Non durerà. Lo sai vero?»

« Se è come hai ipotizzato non vedo soluzioni...Loki è perso ...» l'espressione di Thor era di pura rassegnazione e tristezza,mentre guardava Morgane stendere un telo bagno a terra «Lo devo mettere lì?»

« Sì...Non starà comodo,ma dobbiamo asciugarlo prima di metterlo a letto...e potresti rasarlo . Poi lo vestiamo...Pepe dovrebbe aver portato qualcosa...»

« A proposito...» si affacciò Tony sulla porta del bagno « grazie per avermi fatto litigare con mia moglie...e con mister muscolo,lì » disse ,imbronciato, incrociando le braccia.

Morgane sospirò scuotendo la testa. Avrebbe potuto iniziare una nuova guerra contro di lui,ma non voleva. L'obbiettivo era stato raggiunto e da quel momento in poi ciò che contava era andare avanti con i maggiori appoggi possibili...incluso quello di Tony. Così si asciugò alla spiccia le mani e corse ad abbracciarlo facendogli buttar fuori uno sbuffo d'aria nell'impatto

« Scusa Tony...» gli sussurrò appoggiata alla sua spalla «non c'era altro modo...non mi avresti ascoltata...»

« Mi conosci bene...» le rispose, restituendole l'abbraccio e scivolando lentamente verso il sedere « e sai sempre come farti perdonare...»

« Non come vorresti tu...» ridacchiò Morgane afferrandogli la mano e riposizionandogliela sulla schiena

« Però...» proruppe dopo un po' Tony ,cullandola nell'abbraccio « ora capisco il tuo interesse per lo psicopatico...guarda che trivella che ha !»

« Cosa ?...» chiese ,allontanandosi confusa

« Trivella...asta...grande biscia...» continuò additando a Loki nudo disteso a terra

« Oh mio Dio Tony ! Chiudi quella bocca !» esclamò sdegnata , picchiandolo sul torace . Lo allontanò a calci e si girò verso Thor ,affatto sorpresa di trovarlo rosso come un peperone… Era maldestramente intento a radere Loki ormai avvolto nell'asciugamano, incapace di mascherare l'imbarazzo che gli aveva trasfigurato il volto.

Morgane si sentì sprofondare dalla vergogna,mentre insieme finivano di infilargli gli abiti : un paio di leggeri pantaloni neri ed una t-shirt verde scuro...i tipici colori di Loki .

Raggiunsero Stark nella sala dei monitor una mezz'ora più tardi , ancora piuttosto silenziosi,incapaci di superare il disagio che era sceso fra di loro.
Ridicolo come due persone adulte, di cui una millenaria , permettessero ad una cosa così banale di metterli in difficoltà.

« Che succede? » volle sapere Pepe di fronte allo strano comportamento dei due. Attendeva di tornare a casa con l' amica... e il marito se l'avesse smessa di tenerle il muso...o di lavorare,ed era impaziente di avere aggiornamenti da Morgane.

I due si guardarono , insicuri di come rispondere

« Oh! Non hanno niente !» fece sapere Tony « Ho solo fatto un commento sulle dimensioni di Loki...» Pepe lo guardò interrogativa « Sì,insomma,il suo attrezzo...capiscimi ,no?»

Sua moglie si coprì la bocca « Tony !!!»

« Che c'è? Ho detto qualcosa che non va?»

« Chiudiamo l'argomento,ti prego » lo interruppe Morgane, agitando le mani « e dimmi piuttosto che si fa ora »

« In che senso ?» chiese il miliardario ,già sulla difensiva

« Non fare il finto tonto...se pensi che sia venuta qui solo a lavarlo e a vestirlo ti sbagli di grosso. Non lo voglio isolato,non lo voglio rinchiuso,non lo voglio vulnerabile»

« E sentiamo , lo vorresti a casa tua,fra le tue braccia ,libero di tornare a distruggere il mondo? »

« Ti svelo un segreto : non sono stata io a cercarlo. Ricordi? E che ti piaccia o no ,se vuoi che sia di un qualche aiuto deve tornare ad essere padrone di se stesso...E no. Non lo voglio fra le mie braccia... » parlò nervosamente ,ma sostenne il suo sguardo « Più teniamo Loki isolato e più si allontana da noi...Abbiamo bisogno di farlo tornare al mondo reale...dobbiamo impedire che Thanos continui a raggiungerlo...CAZZO TONY SMETTILA DI FARE IL BAMBINO !» urlò guardandolo roteare gli occhi al cielo

« Tante belle parole ma i fatti mancano. Come avresti intenzione di domarlo? Con le lusinghe? Con la seduzione ? Intendi allargare ancora le gambe per lui ?...»

Lo schiaffo che gli arrivò gli fece girare la testa e perdere l'equilibrio ,tanto che andò a sbattere contro la parete e fu costretto a tenersi con la mano per non cadere a terra

« Stronzo» era arrabbiata, no di più, si sentiva tradita e umiliata « Come ti permetti ?Non sono tua figlia,non sono tua sorella,non sono nemmeno tua moglie. In realtà non sono proprio niente per te ! Cosa ti dà il diritto di giudicare le mie scelte? Come osi rinfacciarmi i miei errori?...Sì Tony. Ho sbagliato. Ho creduto di poter scavare nella merda della vita di Loki e di portarlo in superficie ,finalmente libero di respirare! »

« Morgane...»

« Ho creduto di bastargli ! Ho creduto di poter lenire il suo dolore, di poter cambiare il suo disprezzo in accettazione ! »

« Morgane...»

«Tu non hai idea ...Tu non sai quello che ha subito !» portò le mani alle tempie serrando nel contempo gli occhi« Io ho visto...con questi occhi e non potrò MAI cancellare dalla mia mente … Lo so » lo anticipò « non è una scusante,ma un'attenuante ? »

« Morgane...»

« Dove saresti tu,senza Pepe? Cosa saresti senza gli amici e le persone che ti sostengono e che ti amano?...Lui ha affrontato tutto da solo ! » fece una pausa ,nel vano tentativo di ricacciare indietro le lacrime...Tony la considerava alla stregua di una puttana ! «Non rinnego di aver amato Loki e so che le cose per causa mia sarebbero potute andare diversamente,ma sai una cosa ? Lo ringrazio ogni giorno per il dono che mi ha dato ! » guardò fugacemente Pepe e Thor che assistevano impotenti al battibecco ed imbucò l'uscita a testa bassa

« Mio Dio Tony non penserai mica di lasciarla andare così !» proruppe Pepe sconvolta « Non osare farlo o giuro che in casa non metti più piede!»

« Cosa? Non puoi parlare sul serio ! Sono tuo marito !» esclamò massaggiandosi la mascella...Cazzo gli pareva dislocata da quanto pulsava !

« Sì ! E quella è la mia amica e sua figlia è la nostra bambina !» gli ricordò disperata Pepe « Tony...tu hai ragione a temere Loki...»

« E vorrei ben vedere !» aprì e chiuse la bocca per testarne la funzionalità

« Ma sei stato meschino e gretto a dire quelle cose ! »

« Forse...un pochino » ammise a sguardo basso

« Hai dimenticato quanto ha sofferto ? Quanto ha pagato ogni scelta fatta ? »

« Sono stato uno stronzo...lo ammetto...ma ho paura che la storia si ripeta. E ora non c'è solo lei...Cosa succede se Destiny...» bloccò la frase a metà scuotendo la testa« No...non ci voglio pensare...»

« Io credo che Morgane abbia ragione » a quanto pareva neppure Thor voleva sostenerlo « Loki non può restare dov'è...Pensaci . Basterebbe portarlo in una casa,dove possa muoversi liberamente,dove i confini della prigione siano più ampi,dove possa respirare l'aria ,sentire il vento... »

Tony lo guardò perplesso,storcendo il naso « Sì,magari gli paghiamo un viaggio all inclusive in un'isola dei Caraibi ...» il sarcasmo nel tono della voce

« Perché non nella fortezza sorvegliata dello SHIELD ? » rispose Thor ignorando la provocazione « Quella nella foresta...Ricordi? E' sorvegliata per un ampio perimetro...E poi mia madre può farci un bracciale per bloccargli la magia,almeno fino a quando non capiamo le sue intenzioni...» Tony scosse la testa incredulo...la storia si stava veramente ripetendo « E dimmi : qual era lo scopo di portare Loki qui ,se alla fine non vuoi che interagisca con Morgane ? Non capisco Stark...davvero. Quali sarebbero state le tue intenzioni nella tua mente geniale ?»

« Per la verità non credevo fosse così incasinato. Ho pensato che desse un occhio a Morgane ,facesse la diagnosi e le prescrivesse la cura ... Ma che dire di te? Non sapevi in che stato versava ?» Thor abbassò gli occhi colpevole «...Che famiglia di merda !» sentenziò « Non riesco ad immaginare di lasciare un fratello ad impazzire...o un figlio...anche se adottato...» chiuse gli occhi ,massaggiandosi la curva del naso «Comincio a credere che Loki non sia l'unico ad avere problemi di relazione...Forse Morgane non ha tutti i torti...dopotutto...» sentenziò sconfitto

« Finalmente !» sbottò Pepe « Adesso va da lei e scusati... SUBITO !» il tono della moglie non ammetteva repliche.

Tony fece un grande sospiro « Ho comunque detto forse » ma se ne uscì dalla stanza,sui passi della ragazza « non è che io abbia dimenticato tutti i guai che quell'essere ci ha portato...»

Sì.. era stato un idiota...ma la posta in gioco era troppo alta.
Da un lato la sicurezza dell'universo e dall'altro la sicurezza della sua bambina...
Anche se gli seccava ammetterlo,sapeva pure lui che se l'universo fosse crollato non ci sarebbe stato posto dove mettere al sicuro la sua Destiny...e quindi ...Loki forse era il male minore, per ora...ma era necessario lavorare bene...tenerli all'oscuro l'una dell'altro,non farli interagire...
Appena raggiunse la stanza adibita a prigione capì di essere arrivato un filino troppo tardi; i monitor fuori dalla porta riprendevano una scena che gli fece accapponare la pelle,e ci volle tutta la sua forza di volontà per impedirsi di fare irruzione e di prelevare Morgane per la collottola.
Respirò a fondo e si costrinse ad attendere fuori,non prima di aver chiesto a Jarvis di inviare al suo auricolare tutta la conversazione che si teneva all'interno.

La ragazza era una pazza
 
____ ◊ ____


E ora? Si era chiesta, dopo essere fuggita da Tony …
Nel turbinio delle sue emozioni due cose sapeva con certezza : che era irrimediabilmente coinvolta e che non avrebbe abbandonato Loki

Forse non sopportava l'idea che la così detta famiglia di Loki non avesse fatto nulla per impedirgli di allontanarsi , che lo avesse costretto ad una prigionia che mai,mai, lo avrebbe portato alla redenzione,che lo avesse trascurato fino a fargli toccare l'orlo della pazzia… Persino Thor...Non sapeva? Fingeva di non sapere? Se lei non fosse diventata la portatrice della gemma ,lo avrebbe abbandonato al suo destino ? E che dire di Frigga?Aveva creduto che per Loki avrebbe fatto qualunque cosa ,ma non aveva esitato a voltargli le spalle in nome della giustizia di Odino…
Giustizia un cazzo…
Vecchio indifferente sadico bastardo ...

O forse , semplicemente, sperava di avere una seconda possibilità...
Scosse la testa alla prospettiva,ben consapevole che era fuori questione...Loki l'aveva respinta , e che fosse per orgoglio o per disprezzo ,per se stesso o per lei , il risultato non cambiava...
Questa volta si sarebbe dimostrata forte e distaccata .
E poi la situazione era completamente diversa...era cresciuta ,era maturata e non gli avrebbe più permesso di manovrarla ...questa volta era lei ad avere le redini in mano...
Sarebbe stato un compito
Niente altro che un compito.
Con accordi e regole


« Sei... diversa...» non era una domanda,piuttosto l'affermazione di qualcosa di ovvio

« Sì...ho tagliato i c...»

« NON ... farlo...» tagliò corto Loki.

Si issò faticosamente sui gomiti ,per guardarla meglio. Trovarla lì al suo risveglio era stata una ...sorpresa.

Si era rigirato nel letto ancora alla deriva ,il profumo della federa pulita che gli solleticava il naso ,le lenzuola aggrovigliate intorno ad una gamba...Avrebbe dovuto dormire,ma il turbinio delle emozioni che gli si agitavano dentro lo rendevano inquieto...
Fu quantomeno ostico riemergere dall' intrico contorto dei suoi pensieri,dissipare la nebbia che lo avvolgeva , liberare i ricordi veri da quelli distorti …Solo , non gli era ben chiaro quali fossero quelli veri e quali quelli distorti...gli pareva di aver parlato con quella donna...quella che sembrava Morgane...aveva inventato ogni cosa ? Eppure...no...niente gliel' avrebbe fatta immaginare così differente ...e non solo nell'aspetto ...

Non avrebbe potuto confondere il suo sorriso con quello di un' altra , gli occhi nocciola erano come li ricordava ...era lei,eppure non era ... Le labbra grassocce gli avevano scatenato una fitta di nostalgia …carezze e sapori perduti...
Si era portato rigidamente sul fianco,nel tentativo di sgranchirsi le membra indolenzite...dura,molto dura questa volta ,ed aveva provato ad aprire le palpebre , provocandosi una fastidiosa irritazione alle cornee , sabbia che grattava durante il movimento. Eppure si era ostinato, perché al di là della visione ancora sfuocata distingueva qualcosa

lei

Si concesse un lungo silenzio prima di rivolgerle la parola ,notando come Morgane fosse seduta rigida,in una posa quasi altezzosa, mentre lo sguardo si posava ora su di lui ed ora sulle proprie mani in grembo...
Provò una spiacevole sensazione , qualcosa che gli era accaduto troppe volte di sentire, per poterla semplicemente ignorare. Ripensò a come si erano lasciati, a come l'aveva lasciata , e provò a dirsi che forse,forse,l'atteggiamento apparentemente distaccato della ragazza era giustificato.
Ma lo spiacevole presentimento non lo abbandonava...aveva un sesto senso per queste cose e difficilmente si sbagliava...
Sei... diversa.. le aveva detto e lei aveva provato a sminuire la sua affermazione


« Non provare a mentire con me Morgane » ricominciò « Non sono i capelli , e tu lo sai...»

« … » come poteva aver capito qualcosa ,da un solo sguardo? « Forse...» ammise « ma ora questo non è importante»

« No?...Non lo so. Non ne sono così sicuro » era ancora appoggiato sui gomiti , lo sguardo a rastrellare il suo corpo « Cosa ti ha portato fino a qui ?» chiese,decidendo di accantonare almeno per il momento,la questione. Una nuova domanda si era improvvisamente fatta strada nel cervello , insinuandogli il tarlo del dubbio e fagocitando in un colpo solo tutte le altre che aveva tenuto in serbo per lei…perché ora ?

« Questo non è corretto ,Loki » puntualizzò « Perché sei tu ad essere venuto da me e...» continuò di fronte al suo sguardo scettico « Nemmeno questo è importante,adesso»

« Davvero ? » si accasciò pesantemente sul letto,crollando su se stesso « Come mai invece ho la sensazione che sia il fulcro della questione ?» gli girava la testa e fu costretto a chiudere gli occhi per stabilizzarsi

« Sai dove ti trovi ?» volle sapere Morgane ,dopo un attimo di esitazione ,le mani a lisciarsi le pieghe ( assenti ) dei jeans .Inutile girare intorno al punto

Loki sorrise,il viso rivolto al soffitto « Non è questa ,la mia cella? »

« Tecnicamente » inclinò la testa di lato, studiando la sua espressione « Solo che sei ospite di Stark»

Il dio rimase impassibile « Avevo creduto di aver toccato nuove vette di pazzia » commentò dopo un po', gli occhi sempre chiusi,il sorriso trasformato amaro

« Come ti ... senti ?» azzardò Morgane spostandosi sulla sedia « Cosa posso fare per aiutarti ? » la voce ferma,priva di emozione.

«Aiutarmi ? Se è vero che sono ospite di Stark la mia situazione non è fondamentalmente cambiata. Sono un prigioniero : che tipo di aiuto vorresti darmi ?» chiese ironico

« Beh...» esitò,mentre cercava le parole « Per ora, temo che dovrai restare qui ,ma... » aggiunse « desidero impedire quello che ti sta capitando. Dimmi cosa fare ed io lo farò »

Il sorriso di Loki si congelò « Non c'è nulla che tu possa fare » si girò sul fianco dandole la schiena,come a voler liquidare la questione

« Perché?» Morgane era incredula. Preferiva continuare così ,piuttosto che ammettere di avere bisogno di aiuto ?

« Perché ?» Loki le girò la domanda,lasciandola per un lungo attimo senza parole,tanto che pensò che non avrebbe ottenuto risposta

« Il perché è difficile da spiegare » gli disse infine « E non è questo il momento. Troppe cose ci sono da dire e nella maggior parte di queste tu devi fare una scelta...»

« Io?» rise « Quello che faccio è sempre sbagliato ! Dovresti saperlo !»

« Forse...Però sai cogliere le opportunità ,se queste sono nel tuo interesse. » Morgane sospirò « la tua punizione è giusta...il metodo è sbagliato...e quello che ti sta capitando è aberrante...»

« Sei qui a mutare la mia punizione ?» chiese scettico

«Può darsi...ma ti voglio completamente lucido prima di farti la mia proposta. Consapevole delle tue azioni e delle loro conseguenze...libero di decidere...»

« Tu mi ritieni un debole...»

« Ora? Sì!» rispose senza esitazione «Non sai dove ti trovi,non sai chi hai di fronte,non sai prenderti cura di te e sei talmente devastato che non sai reggerti in piedi !» a quelle parole Loki scattò come una furia verso di lei ,facendola sobbalzare e causando la caduta all'indietro della sedia « Come credi di essere arrivato in quel letto ? Chi credi ti abbia lavato e vestito ?» insistette Morgane ormai in piedi.

Incredulità si dipinse sul viso di Loki : non ricordava nulla.

« Bene...allora perché non approfittarne ? Perché non cogliere il momento di maggior fragilità » chiese ,vomitando la parola « per avere tutta la mia devozione incondizionata ?»

« Una devozione fasulla ,vorrai dire...Ti rimangeresti la parola non appena tornassi ad essere te stesso...No. Non esiste. Ti voglio lucido. Devi essere tu a parlare,non la tua follia...»

« Cosa sai di cosa mi succede ?» volle sapere, irritato. Come osava ?

Morgane lo fissò dura « Ho visto...tanto tempo fa...so cosa. E so anche chi. » gli girò le spalle per non fargli vedere le emozioni che le attraversarono gli occhi. Non c'era spazio per loro. Non ci sarebbe più stato. Fece qualche passo verso la porta prima di girarsi e di appoggiarvisi contro con la schiena.

Loki tornò a crollare sul letto,respirando pesantemente. Cominciava a faticare a seguire i discorsi e poi aveva un sacco di dubbi. Forse dopotutto si stava inventando ogni cosa e Morgane in realtà non esisteva...ad ogni parola che pronunciava riconosceva sempre meno la donna che lo aveva così colpito...

E poi doveva dormire,doveva prepararsi per la prossima volta...

« Vattene » le disse infine « sono stanco »

« Va bene. » gli rispose aprendo la porta.« Ma tornerò »

Stava già scivolando nel sonno quando Morgane chiuse la porta dietro di sé.
Un ultimo pensiero gli sfrecciò nella mente ,prima di chiudere il mondo fuori

Non era venuta per lui.

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Capitolo 44
*** Capitolo 44 ***


Pochi i colpi di scena,ma questi passaggi sono necessari per il procedere della storia. Spero non siate deluse.
Sono avida di feedback !
Fatevi sentire !





« Come mai porti quella sciarpa ?» Destiny era appollaiata sulla sedia del bar e si divertiva a girare come una trottola, mentre aspettava che le venisse servito il suo frappè. Il miglior gusto menta della città

« Credo di aver preso una corrente d'aria...Ho un leggero torcicollo»

Bloccò di colpo la sedia guardando sua madre con sospetto.
Era la scusa più sciocca che potesse accampare : lo sapevano anche i sassi che un dominatore dell'aria non potesse soffrire di quel tipo di problemi.
Fece un sorriso sghembo in risposta,compiacendosi del fatto che nessuno si fosse mai reso conto che lei annusava le bugie ad un miglio di distanza.

« Allora spero che passi in fretta » fece tutta mielosa « non vorrei che stessi male proprio il giorno del mio compleanno. Ti ricordi ,vero , che hai promesso di organizzare un pigiama party ?»

« Caz...volo !»

« Mamma !!!»

« Scusa tesoro ! Ho avuto un sacco di problemi ultimamente e non mi sono resa conto di come il tempo sia volato in fretta !!!» Morgane appoggiò i gomiti sul tavolo portando entrambe le mani alle tempie« Giuro che adesso vi pongo subito rimedio ...»

« Mmmm» commentò Destiny all'arrivo dell'ordinazione « Non importa...ci ha già pensato zia Pepe...»

« Come sarebbe a dire?...»

« Senza offesa,ma non sei mai stata molto brava con queste cose...e non vorrei che mi ricapitasse di avere la festa nel giorno sbagliato ...»

« E' successo una volta sola !»

« Sì ,ma quella volta se non ci fosse stata la zia a rimediare, sarei stata lo zimbello di tutta la scuola !!! » tirò su con la cannuccia un lungo sorso di frappè « Cosa sta succedendo alla Torre che non volete che venga lì ?» chiese con noncuranza

« Per la verità non sta succedendo nulla...Solo che Tony sta lavorando ad un progetto più impegnativo del solito e non ha bisogno di distrazioni»

« Nemmeno il fine settimana? » chiese la bambina dispiaciuta « Ho qualche giorno a casa e non lo posso vedere?»

« Mai detto una cosa del genere...Verrà alla villa,ma tu non puoi andare da lui»

Destiny rimase imbronciata a riflettere,lo sguardo un po' corrucciato mentre soffiava nel bicchiere per fare le bolle. Non era una novità che Tony lavorasse ad una sua invenzione eppure non era capitata una sola volta che avesse messo il veto di entrare alla Torre,non fosse solo che per dargli un saluto.
Anzi...a ben pensarci le aveva sempre chiesto di passare da lui quando rientrava da scuola...come prima cosa da fare...

Cos'era cambiato?


« Quindi quest'anno la festa non si farà alla Torre?»

« Temo di no...»

« Questa è una vera seccatura perché le mie amiche non vedevano l'ora di andare a giocare lì...Lo sai che adorano tutto quello che ha a che fare con gli Avengers!»

« Non lo metto in dubbio...Ma dovrai ricordare alle tue amiche che quasi nessuno di loro ci vive più ,che è rimasta un punto di passaggio , che è il posto di lavoro di Tony Stark e che quindi...»

« Ecco mamma ! Lo hai detto : un punto di passaggio. Lo sai quante persone interessanti passano da quelle parti ? Qualcuno ha lasciato anche dei ricordi e loro muoiono dalla voglia di vederli!!!»

«...e che quindi...»riprese Morgane imperterrita « la festa si farà alla villa perché Tony non può essere disturbato»

« Ma Groot mi ha mandato un ramoscello pronto a germogliare ! E si muove tutto da solo e non lo posso spostare dalla culla termica che gli ha fatto lo zio e...»

« E niente...Si accontenteranno di vedere le foto o un filmato...Punto e basta » tagliò corto Morgane

Destiny sospirò,regalandole alla fine un sorriso di pura accondiscendenza. Sentiva dei campanelli d'allarme nel cervello che le dicevano che la storia era molto diversa da come gliela stava raccontando sua madre...
E se c'era una cosa che le riusciva bene era proprio quella di svelare i misteri.
La guardò di sottecchi mentre rovistava nella borsa alla ricerca di monetine per pagare il conto .Agli occhi di chiunque altro avrebbe potuto apparire la stessa di sempre ,ma non ai suoi... C'era una piacevole vibrazione che si propagava dal suo corpo quando si toccavano ,come una forza in trappola che tentava di uscire.
Concentrandosi un po' riusciva persino a darle la forma di una brillante sfera viola.

Gli adulti...credono sempre di sapere tutto…

 
____ ◊ ____


Morgane scosse energicamente la testa mentre entrava alla Torre,dopo aver lasciato Destiny in ufficio da Pepe

Ancora una volta aveva mentito alla sua bambina

Certo,era per il suo bene,solo che non rendeva meno fastidioso l'averlo fatto…
Era consapevole che la scusa per tenerla lontana non avrebbe retto per molto , ma i lavori di adeguamento alla prigionia di Loki si sarebbero conclusi a breve, e tutto sarebbe tornato alla normalità.

Più o meno

Le cose con lui erano ad uno stallo…

Ogni volta che le pareva di aver finalmente penetrato la corazza fatta di allucinazioni e falsi ricordi ,all'improvviso scattava qualcosa nella sua testa che lo allontanava da lei...e lo spingeva a reagire violentemente ,senza preavviso

a prenderla per il collo e a stringere fin quasi a farle perdere i sensi…

per poi rilasciarla con un'espressione di puro sgomento sul volto


Si chiese se il responsabile di quelle azioni fosse veramente lui o il mostro che giocava con la sua mente…

riusciva a vederla attraverso i suoi occhi ? La temeva ? Certo non per quello che era,quanto piuttosto per la possibilità che lo privasse del suo passatempo preferito

Strofinò il livido che le ornava il collo come una macabra collana...la possibilità che Thanos fosse in grado di oltrepassare anche quel confine la fece rabbrividire

Alla fine avevano deciso di dedicare a Loki un intero piano,allargando le restrizioni della prigione ad un appartamento vero e proprio.
Un grande appartamento ,completo di terrazza.
L'idea era di dargli maggior libertà di movimento ma anche di non isolarlo , in modo tale che potesse almeno condividere i pasti o il tempo libero in compagnia di chiunque fosse presente nell'edificio...che ne fosse felice oppure no…Di conseguenza , la sala da pranzo del suo appartamento sarebbe diventata la nuova sala comune alla quale tutti avrebbero avuto accesso ,ma dalla quale Loki non avrebbe trovato modo di uscire...appena avessero capito come

« Ciao Jarvis » salutò mentre entrava in ascensore « Ci sono novità ?»

« Buongiorno signorina Morgane » si sentì rispondere « Il principe Thor è appena giunto alla Torre, accompagnato dalla regina ,sua madre»

« Oh caspita !» questa sì che era una notizia

Si precipitò verso l'attico, chiedendosi cosa avrebbe detto a Frigga dopo tutto il tempo che era trascorso dall'ultima volta che si erano viste, salvo allarmarsi subito dopo, al pensiero che la regina stesse avendo a che fare con Tony senza il salutare e diplomatico filtro di Pepe. Lo sapeva essere un signore quando voleva,ma se l'argomento di conversazione era un certo dio,pareva essere in grado di tirare fuori solo il peggio di sé.

Invece rimase piacevolmente sorpresa,per non dire spiazzata,quando trovò il piccolo gruppetto tranquillamente seduto a sorseggiare quello che dava l'idea di essere un té...un té? Non sapeva nemmeno che Tony fosse capace di prepararne uno!!!

« ln mia difesa » iniziò il miliardario vedendola osservare le tazze a bocca aperta « ti informo che l'artefice dell'insulsa bevanda è Thor...La mia è whisky mascherato da tè» disse sollevando la tazza per un brindisi

« Ciao sorella » la accolse Thor

« Ciao Thor...Sei tornato.... E non da solo,vedo» Morgane rimase piuttosto distante,con fare un po' circospetto « Buongiorno maestà»

« Tesoro...Lo sai che puoi chiamarmi Frigga » le rispose la donna andandole incontro per un abbraccio « E' bello rivederti cara» la strinse « Come stai? Come sta la mia
nipotina ?» poche parole che bastarono ad irrigidire Morgane . Non si erano più viste dopo il parto e le uniche “ conversazioni ” che avevano avuto erano state tramite Thor e solo per monitorare i progressi dei poteri di Destiny . Non aveva percepito altra forma di interessamento da parte della donna ,come se volesse cancellare anche quella parte di Loki .

« Bene,grazie» rispose infine,in un tono quasi ostile « Come mai è qui?» si allontanò portandosi maggiormente vicino a Tony. Le dava l'idea che i suoi modi irriverenti e a tratti indisponenti lo rendessero molto più vero di chi si nascondeva dietro parole studiate e modi gentili...

Frigga le sorrise con quell'espressione eterea che solo lei riusciva ad avere ,e Morgane non riuscì ad evitare di provare rancore . Se ne era rimasta fra le nuvole dorate di Asgard per un tempo terrestre di sette anni , e in tutto quel periodo non si era interessata né di quel disgraziato di suo figlio ,né della nipote, ed ora se ne stava qui come se si fossero incontrate solo qualche ora prima...

« So cosa ti turba Morgane » le disse come a leggerle i pensieri « Ma ti assicuro che non è passato giorno senza che il mio cuore fosse rivolto a Loki e alla piccola Destiny»

« Il...cuore ?» chiese con sarcasmo « Quello fa veramente poco se non è unito alle azioni »

« Cara... »

« Non provi a parlarmi di amore materno,fraterno o di giustizia...Sarete immortali e tanto evoluti ma in materia di relazioni non avete niente da insegnare. Per non parlare di giustizia ...siete dei barbari,fermi ai metodi del medioevo...» sputò avvelenata «Se sa di cosa sto parlando»

« Sorella » intervenne Thor facendo un passo avanti « modera i termini . Porta rispetto all' Allmather»

« Sei in casa di Tony Stark biondone» ricordò Tony« e dire quello che si pensa è segno di libertà non di mancanza di rispetto. Qui si seguono le mie regole,non certo le vostre. »

« E' giusto» ammise Frigga ,prima che Thor potesse ribattere « E hai ragione...Ma purtroppo oltre che una madre,sono anche una regina... con obblighi e doveri...» sospirò sconfitta «Ho fatto quanto era in mio potere per aiutare il mio ragazzo...ma più il tempo passava e più sfuggiva da me...» lo sguardo a terra,le mani che si torcevano nervosamente « e più cercavo di raggiungerlo e maggiori erano le restrizioni che Odino poneva alla sua prigionia...» tornò a sedersi ,emotivamente sfinita

« Non volevamo abbandonare Loki al suo destino ,sorella » continuò Thor per lei « Cerca di capire ...se lo avessimo liberato subito ,senza dargli uno scopo o una nuova possibilità sarebbe ricaduto nei suoi errori...Noi... non avevamo capito cosa gli stava accadendo...Poi è iniziata tutta la storia delle gemme,la presenza sempre più incombente di Thanos su tutti i 9 regni e...tu. Madre ha avuto visioni...»

« Che genere di visioni ? » chiese Tony interessato « credevo che Loki fosse qui perché conosce i segreti della gemma »

« In parte...» ammise Thor colpevole « Madre sa che se Loki alla fine sceglierà di aiutare potrebbe sollevare le sorti di noi tutti contro Thanos»

« Fantastico » ironizzò Morgane « Quindi lo avete liberato perché vi serviva ! Se non fosse servito a nessuno scopo sarebbe stato lasciato lì ad impazzire !»

« Approvo.» fece sapere Tony « Anche se in realtà ero d'accordo alla sua evasione da Asgard ,per alcuni dei motivi appena detti da mister muscolo,certo non mi aspettavo che arrivasse ridotto come un folle...» si portò il bicchiere alla bocca « Non sono un fan di Loki,signora,ma qui da noi se un genitore adotta metodi estremi per raddrizzare il proprio figlio c'è il rischio che venga rinchiuso egli stesso dietro le sbarre» prese un lungo sorso « magari a provare un po' della sua stessa medicina...»

« Mi dispiace...» mormorò Frigga ,addolorata « Avrei voluto fare tanto per il mio ragazzo ! Credete che non abbia supplicato mio marito di alleggerire la sua pena ? Gli ho chiesto di cambiarla, di renderla più simile ad una redenzione,di dargli la possibilità di capire i propri errori...» singhiozzò,prendendosi il viso fra le mani « Andavo a trovare Loki di nascosto...ma il mio tempo in sua compagnia era così poco...così poco...» si asciugò le lacrime cercando di riprendere la sua compostezza « Quando Odino mi ha sorpresa a parlare con lui è andato su tutte le furie...ha aumentato l'isolamento intorno a Loki e mi ha impedito di raggiungerlo con il mio séior...Non l' ho più visto...fino a quel giorno...» sospirò grave « Neppure io mi aspettavo di trovarlo...»

Nella pausa che seguì il silenzio fu assordante.

Morgane non sapeva più cosa dire. Era ancora arrabbiata ,forse un po' meno con Frigga e molto di più con Odino...e ancora prima di parlare con la regina il suo odio per lui era stellare...Tuttavia...

« E cosa mi dice di Destiny ?» chiese con un leggero fastidio nella voce « Non ha mai voluto vederla ,non mi ha mai chiesto nulla che non riguardasse i suoi poteri...»

« Oh tesoro ! Ma io so tutto di lei ! Anche se i contatti con Midgar sono proibiti ,ho un modo tutto personale per ottenere le mie informazioni. Lei è maliziosa e allegra, qualche volta un po' petulante ,se non ottiene subito quello che vuole...Assomiglia in tutto a te,ma si muove e parla come il mio Loki...ed ha una bella voce...»

Morgane arrossì. Non aveva pensato che Frigga la guardasse usando la magia « Ha preso da mia madre...Anche se mi sarebbe piaciuto che amasse il ballo tanto quanto faccio io...» sorrise
« Mi scuso se sono stata un po' aggressiva...»

« Non c'è nulla per cui scusarsi ,figlia mia ...ti capisco,sai ? Ho fatto un sacco di errori,ma oggi sono qui perché intendo porvi rimedio...Guarda» Frigga tolse da una tasca del proprio mantello un fazzoletto ripiegato « Ho portato questo...potrebbe essere utile adesso» ed aprì l'involto,facendo scivolare fuori l'oggetto

« Il medaglione di Loki ?» esclamò Morgane « Credevo lo custodisse Odino !» rimase a bocca aperta a fissarlo « Come ha fatto ad averlo ?» chiese rigirandoselo fra le mani

« Mio marito crede di essere intoccabile e quindi raramente è attento a quello che lo circonda. Ne ho realizzato uno identico,permeandolo di un'energia molto simile alla tua...dubito che sappia coglierne la differenza. » sorrise «Sono molto brava in queste cose»

« Quindi questo sarebbe il famoso gingillo ?» volle sapere Tony prendendolo curioso dalle mani di Morgane

« Sì Stark. Madre vuole renderlo a Loki. Potrebbe essere d'aiuto per la sua guarigione»

« Capisco...» non ci notava nulla di strano o di particolarmente magico « Certo ,se ha fatto tutta questa strada solo per una collana deve essere davvero importante...»

« Lo è !» confermarono all'unisono ,guadagnandosi uno sguardo allibito dal miliardario

« D'accordo allora...Immagino che voglia consegnarlo di persona a trappola criminale ...» disse rivolgendosi alla regina « Venga. Le faccio strada »
 
____ ◊ ____


Loki passeggiava nervosamente per la stanza ripetendosi che ora si trovava a Midgar e che era prigioniero di Stark ( prigioniero,non ospite come insistevano a fargli credere ) . Aveva notato che era molto più semplice seguire la logica di questi pensieri in pieno giorno quando il viavai di persone era sufficiente a riempire le sue giornate. E poi c'era il sole che filtrava dalla finestra, molto diverso dalle luci artefatte sotto le quali era stato a lungo costretto ...giorno e notte

Eppure c'era ancora un'ampia fetta di sé che faticava ad accettare che il panorama che si stendeva sotto di lui ,affacciandosi all'ampia finestra ,non fosse frutto della sua immaginazione…
Appoggiò la pallida mano al vetro .
Sarebbe potuto fuggire in un qualunque momento...se solo avesse saputo dove andare... ma la sua magia era instabile,difficile da gestire con la sua mente ottenebrata,ed il rischio di peggiorare la situazione non era trascurabile…

Senza contare che Thanos avrebbe ripreso a stuzzicarlo a breve.

Era trascorso un po' dall'ultima volta . Non che lo avesse effettivamente lasciato in pace, tutt'altro ,ma era stato meno invasivo,più interessato a studiare la nuova situazione che si era creata intorno a Loki

E non gli era piaciuta.

Quando veniva da lui, la rabbia che trasudava era quasi palpabile , superiore persino al piacere sadico che provava nell' elargirgli dolore ...talmente forte da spingerlo a ferire chiunque si mettesse sulla sua strada...come Morgane

Appoggiò la fronte al vetro con stanchezza e quasi non si accorse della persona che era entrata nella camera. Sorrise pensando a come silenziosa fosse diventata la ragazza quando si aggirava nelle sue stanze...Chiuse gli occhi assaporando l'intimità di quella presenza , cercando di cogliere il delicato suono dei suoi piedi nudi sul pavimento di legno...

« Figlio »

Sussultò ,girandosi di scatto

Una parola semplice
Un odore famigliare
una voce melodiosa


Furono sufficienti a farlo crollare.
Più di quanto avrebbe potuto fare Thanos con le sue torture

« Madre »

Non si accorse di essere caduto in ginocchio e nemmeno di aver allungato le braccia per afferrarla...eppure si ritrovò a singhiozzare fra le sue braccia, stretto a lei, ansioso di non lasciarla andare , a respirare il suo odore fra le lacrime, con la testa affondata nel suo ventre e le mani di lei ad accarezzargli i capelli,la sua bocca a baciargli dolcemente la sommità del capo.

Se non avesse visto con i propri occhi ,Tony Stark non ci avrebbe creduto. E a dire la verità neppure mentre guardava ,era proprio sicuro di quello che stava vedendo: il semplice fatto che Loki fosse in ginocchio ( in ginocchio !)gli fece pensare di aver esagerato con la bevanda ambrata.

« Se quella non fosse sua madre ,gli scatterei una foto» commentò lanciando un'occhiata a Morgane,per accorgersi che poco più in là Thor si copriva il volto commosso

« Spegni» rispose lei laconica,distogliendo lo sguardo dai monitor « Ora»

Stranamente non fece obiezioni

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Capitolo 45
*** Capitolo 45 ***


E rieccoci.
I feedbak sono sempre apprezzati


7 anni.

Morgane chiuse la porta d'ingresso lasciandosi alle spalle Pepe ,nella stanza degli ospiti, e distese nel salotto una masnada di bambine ancora addormentate ed infagottate nei loro variopinti sacchi a pelo ( gentilmente offerti dalla Stark Company )

Avevano affollato la sua casa fin dalle prime ore del mattino precedente ,ed era stato un incubo...specie se si considerava che nessuna di loro era una normale bambina americana

Tutte con un dono...più o meno inquietante ...e pericoloso,data la giovane età e la delicatezza degli equilibri

Ciononostante era sopravvissuta,senza particolari incidenti , riuscendo persino a superare una nottata fatta di continui chiacchiericci e risatine e viavai al bagno ,che l'avevano costretta ad alzarsi ripetute volte per spegnere le luci che le piccole pesti dimenticavano accese

Pepper aveva fatto le cose in grande, ospitando le amichette di Destiny appena dopo la prima colazione ( alla faccia del pigiama party! ), e fra giochi in piscina, intrattenimenti , pranzo,merenda e cena erano arrivate al punto da non reggersi più in piedi dalla stanchezza. Alcune di loro avevano quasi chiuso gli occhi a tavola ,rischiando di cadere con la faccia nel piatto.

Non Destiny

Morgane non finiva di stupirsi per la grande resistenza della figlia ,che pareva non essere mai stanca ,sempre attiva , partecipe e sveglia...troppo.
Aveva sempre pensato che avesse una marcia in più,rispetto alle bambine della sua età ,ma si era resa conto che era ben oltre una marcia e non poteva essere solo per il fatto che il suo vero compleanno era stato 6 mesi prima ( una precauzione necessaria per allontanare eventuali dubbi sulla paternità ,un brindisi di nascosto con Tony e Pepe ) .I ragionamenti ,le sottigliezze,le risposte argute... molte delle altre bambine non le sapevano cogliere.... E colmo dei colmi,il suo corpo era così minuto da farla apparire più giovane di almeno 2 anni. Forse 3.

Strano,se si consideravano i nonni paterni...

« Cosa ti è successo ?» chiese Loki vedendola arrivare tutta trafelata. E terribilmente spettinata

« Uhmmm...» brontolò Morgane « Non ho dormito granché bene » trangugiò un gran sorso di caffè dalla tazza che si era portata appresso « Che mi dici di te ,invece ? Come te la passi ?»

« Mi sembra una domanda superflua» ironizzò Loki con una lieve smorfia « considerato il costante controllo di Jarvis e Stark »

Morgane alzò le spalle« Forse...ma mi piacerebbe sentirlo da te. »

Con il trascorrere delle settimane, i loro incontri erano diventati un'abitudine consolidata. Spesso da soli,a volte in compagnia…
Non volevano che Loki rimanesse ancora vittima dei suoi stessi pensieri e quindi cercavano sempre di dargli una distrazione,qualcosa da fare,qualcuno con cui parlare… Non che fosse di molte parole...sembrava averle perse tutte dopo aver visto Frigga...sua madre... Stark era stato stranamente accomodante in quell'occasione e poi aveva saputo da Jarvis che ogni registrazione del loro incontro era stata accuratamente rimossa. Gli portavano libri da leggere e relazioni da consultare ,per avere poi la sua opinione. Non che credesse veramente che la sua opinione contasse qualcosa,ma anche lì,ciò che contava era tenerlo mentalmente occupato.
Sua madre era rimasta il tempo necessario per dargli le sue immancabili perle di saggezza e lui, che era così stanco, se ne era nutrito , insieme al calore del suo abbraccio e delle sue carezze…In un altro tempo l'avrebbe allontanata,per poi pentirsene subito dopo… Frigga lo aveva anche ammonito di non fare sciocchezze,questa volta,e per essere certa che lui l'ascoltasse, gli aveva stampato sui polsi un tatuaggio con due serpenti intrecciati… il suo potere nuovamente imbrigliato...Avrebbe potuto usarlo solo per difesa e solo se avesse ricevuto l'ordine chiaro di farlo...

Thor

scontato

Morgane

accettabile

Stark

sua madre si stava divertendo un sacco


« Va...meglio » le concesse infine,strappando un sorriso a Morgane . Mentre passeggiava annoiato per la stanza, la guardò di sottecchi lisciarsi il casino che aveva in testa . Annoiato...da quanto tempo non gli capitava di esserlo?.

« Lieta di sentirtelo dire...L'altro...» Loki alzò un sopracciglio infastidito « lo senti ancora ?»

Rimase assorto a lungo, scrutando l'orizzonte oltre la finestra,prima di decidersi a risponderle « A volte » confessò « ma la sua presenza è più come una zanzara fastidiosa...Ne senti il rumore ...e basta » Non gli piaceva parlare di certe cose , gli ricordavano delle sue debolezze e dei suoi fallimenti...della sua totale incapacità di essere padrone della propria vita...
Era stato un bottino di guerra, un burattino nelle mani di un folle,un reietto nelle mani di Odino ed ora era un prigioniero privo di patria e di prospettive nelle mani di inferiori midgariani…
Peggio ancora,nelle mani boriose di Stark .
Accarezzò il ciondolo che portava al collo,rammaricandosi di dover dipendere da qualcosa, o da qualcuno ,per poter riacquistare le forze .
Avere di nuovo l'energia di Morgane fu come avere una barriera,un blocco ai tentativi di Thanos di portarlo a lui.
Non che il processo fosse stato immediato e senza effetti collaterali. Se madre non avesse imposto un incantesimo per fissargli il ciondolo al collo, Thanos glielo avrebbe fatto strappare e distruggere...Invece si era dovuto accontentare di fargli strappare la carne dal collo ...tanto che Stark e Thor furono costretti ad incatenarlo per impedirgli di farsi del male...
E così l'uomo di ferro non perdeva occasione per rammentargli il debito che aveva con lui...

Come se gli avesse mai chiesto qualcosa...

Anche se a malincuore,doveva però ammettere che il suo stato d'animo aveva fatto un notevole salto di qualità ed anche se non gli erano ancora stati resi noti i termini del contratto ( perché di un contratto certamente si trattava ) si sentiva fastidiosamente grato per la sua nuova condizione .
Comunque tutto aveva un prezzo ,e lui sapeva che a breve avrebbe dovuto pagarlo

« Non credi sia venuta l'ora di dirmi cosa ci faccio qui e cosa volete da me ?» se ne uscì quindi, alla fine

Morgane degluitì un grosso sorso di caffè.
Si era preparata un discorso da fargli,ripetuto più e più volte nel corso delle ultime settimane ,eppure adesso che era arrivata al dunque non gli pareva più un granché. Non voleva che si sentisse usato,ma a conti fatti lo era

« Io...Noi...abbiamo bisogno del tuo aiuto»

« Un'altra volta?» chiese girando su se stesso per guardarla diritto negli occhi « Non avete capito che sono pessimo a collaborare ?»

« Questo è vero » ammise Morgane « Ma credo che tu ci debba un favore,almeno»

« Non trattarmi da idiota,donna ! Il favore l'avete fatto a voi stessi perché volete qualcosa da me ...diversamente non mi avreste di sicuro cercato...»

« D'accordo ...Hai ragione » Loki lo sapeva,l'aveva sempre saputo che non era venuta per lui,ma l'affondo che sentì nello stomaco non gli fece meno male.« Solo...vediamola così : un patto. Non importa come questo incontro è iniziato,importa dove lo vogliamo portare »

« Dimmi. Sono curioso di capire dove sta andando a parare il tuo discorso »

« Ho una cosa » lo guardò scrutarla accigliato « che non so usare...Tu dovresti aiutarmi a capire cosa c'è che non va.»

« In cambio di...?»

« Della tua libertà. Dallo SHIELD in primo luogo e da Thor in secondo. Anche se Odino » evitò volutamente di chiamarlo “suo padre ”« dovesse scoprire le nostre trame,qui non ha giurisdizione e Thor non intende in alcun modo darti la caccia»

« Mmmm» passeggiava in cerchio, con le braccia dietro la schiena « E non temi che io userò i miei poteri contro di voi,alla fine? »

« Certo , ma per allora saremo pronti. Quello che conta è ciò che farai fino a quel momento...E poi, potresti trarne un ulteriore vantaggio» Loki alzò un sopracciglio curioso « Potresti sbarazzarti per sempre di Thanos»

« Definisci per sempre »

« Distrutto...morto...sparito...può bastare come definizione ?»

« Sono tutt'orecchi » rispose con un ampio sorriso,sedendosi sulla poltrona di fronte a Morgane.

La ragazza ebbe solo un attimo di esitazione prima di iniziare a raccontare della ricerca delle gemme in gara con Thanos, di Starlord e Gamora , della partenza di Visione , della nuova collocazione della gemma sottratta ai russi e del fatto che fosse apparentemente dormiente...Mentre parlava sperava di apparire serena e sicura di sé,ma l'agitazione che le si muoveva dentro era quasi palpabile.

Fin dove sarebbe stata costretta a spingersi ?

«Che cosa è cambiato?» le chiese Loki alla fine « E non provare a mentirmi ,perchè so che c'è qualcosa che stai trattenendo per te» era rimasto sorpreso che di tutte le persone dell'universo la gemma avesse scelto proprio l'avatar come suo nuovo portatore. Ne era stato il legittimo proprietario tanti secoli prima e certo,il fatto che la gemma avesse scelto proprio Morgane era alquanto singolare...Erano diversi,come il giorno e la notte , lei limpida e lucente e lui tenebroso e cupo...o forse ,allora, era lui ad essere diverso… « Tu sei un'altra persona ,Morgane...Lo sento,lo percepisco...E' la prima cosa che ho notato in te quando ti ho rivista » si sporse in avanti sulla sedia,i gomiti sulle gambe divaricate ,le mani giunte « Così uguale e nello stesso tempo differente...Non capisco cosa sia,ma non sei più tu...»

« Io...» la gola improvvisamente secca « ho perso il mio dono »

« Spiegati meglio »

La ragazza si mosse a disagio sulla sedia « Non sono più un avatar Loki...Non so dominare più niente...non acqua,non terra...niente di niente ...tutto sembra perso nel nulla ...volatilizzato...andato via »

« Davvero ? Stai scherzando o cosa ? Il tuo non è un potere acquisito...E' un dono,come lo hai chiamato tu, e non può scomparire nel nulla...a meno che...» si protese verso di lei con fare indagatore « Ti è accaduto qualcosa? Qualche fatto strano o traumatico,qualche modifica significativa della tua essenza…?»

Morgane rimase a bocca aperta ,la gola secca completamente asciutta e tanta ,tanta voglia di scappare …
Era quello che temeva
Si impose di mantenere la calma , di seguire il proprio piano fino in fondo,ripercorrendo nella propria mente quelle che di lì a breve sarebbero state le sue parole…

« Per la verità qualcosa è proprio accaduto...» iniziò, ostentando sicurezza. « Solo che non ho mai pensato che potesse essere la causa diretta della perdita dei miei poteri...»

« Va avanti...» la esortò curioso, cogliendo la tensione che emanava

Morgane si alzò dalla sedia ed iniziò a passeggiare nervosamente. Perchè tutto doveva essere sempre così complicato? Perchè doveva scoprirsi fino in fondo? Non avrebbe potuto andare per una volta come voleva lei? Solo,imparare ad essere di nuovo se stessa e a liberare il potere della maledetta gemma o a liberarsene completamente...?
Dannazione


« E' il motivo per cui non ho dormito molto bene questa notte...»

« Soffri d'insonnia ?»

« Oddio no! A dire il vero ho avuto problemi per qualche mese,ma non parlerei d'insonnia...morivo dal sonno ,solo che mi veniva impedito di dormire...Se non avessi avuto l'aiuto di Pepe...e Tony ...sembra strano ma era molto bravo ...»

« Mi stai dicendo di aver avuto una relazione con Stark e la sua signora ?» Loki non nascose un certo disgusto all'idea

« Oh cavolo no! Scusa...sto farfugliando,me ne rendo conto...No...è che … Lasciamo stare ! » Morgane era frustrata che non le venissero le parole, le aveva tutte lì,doveva solo metterle in fila in maniera corretta « Bene. Ieri non ho dormito molto perché ho dovuto organizzare una festa di compleanno e c'erano un po' troppe piccole pesti in giro per casa ,non proprio silenziose o facili da gestire...»

« Quindi Stark ha un moccioso ?»

« No...Non Stark » si impose di guardare Loki negli occhi e di non vacillare « Io. »

Un figlio?

Loki strinse con forza i braccioli della poltrona, le nocche girate bianche e ,strano per lui , ma si sentì gelare...
Aveva sempre negato di provare per Morgane qualunque sentimento...era solo un mezzo per un fine...un piacevole passatempo…una pericolosa distrazione…
Ma nella solitudine della sua prigionia era stata qualcosa di più...il suo piccolo rifugio ...un tenue spiraglio di luce nell'oscurità della sua vita...la sua treccia strettamente avvolta fra le sue dita…

un figlio ?

« Sul serio ? » il tono della voce completamente indifferente « Così alla fine sei cresciuta » ironizzò,ricordando quanto sbarazzina fosse quando l'aveva conosciuta « E che idea si è fatto tuo marito dell'intera faccenda ?» la domanda gli uscì involontariamente , ma comunque attese con impazienza che la ragazza, no la donna , gli rispondesse

« No...no...Non sono sposata...Il mio » come avrebbe potuto chiamarlo ? « compagno se ne è dovuto andare prima che accadesse tutto questo pasticcio»

« Quindi è fuggito. Ha preferito scappare piuttosto che assumersi la responsabilità di un figlio...che premuroso !» si costrinse a rilassarsi ,perché se non si fosse controllato avrebbe divelto i braccioli dalla poltrona

« Figlia...E' una femmina » precisò Morgane « E lui non sa di lei.... E' dovuto fuggire . E' un uomo forte, un po' troppo ricercato...sai HYDRA, mafia, pazzi nazisti...roba del genere...» non stava mentendo,solo modificando la verità a proprio vantaggio « in ogni caso , attualmente la sua presenza ci metterebbe in pericolo. Me e mia figlia »

« Sei stata abbandonata»

« Ho speranza che tornerà» neppure questa era una bugia. Veramente sperava che sarebbe tornato da lei...quale modo migliore di mentire al dio delle bugie usando false verità? Non era infatti una novità che Loki fosse ricercato dalle organizzazioni citate,oltre che da Thanos e da Odino , appena si fosse accorto della sua fuga.
Tecnicamente era in pericolo costante e quindi lo erano anche lei e Destiny

Loki rise ad alta voce ,ma non c'era gioia in quel suono « Non sei cambiata...Ancora alla ricerca del lato positivo ...» nell'osservazione che seguì non lasciò mai andare il ghigno che si era stampato sul volto « Quindi avevo ragione »

« A proposito...?» non era sicura di cosa stesse parlando,ma era quasi certa di aver colto un fugace lampo di delusione dentro i suoi occhi verdi

« ...Hai provato a sedurmi per convincermi a lavorare con i Vendicatori...Hai detto di amarmi sperando di farmi capitolare...»

« Ohhh...quello ...»

« Stai ancora a negare? » lei era in piedi e Loki le aveva piantato gli occhi nei suoi. Morgane vi leggeva l'antica malvagità,l'arma che usava per chiudersi a chiunque provasse a toccare e torcere il suo cuore.

Pensa, Morgane...veloce...sincera e chiara...non lasciargli dubbi su quello che gli vai a dire ,pensò . E guardalo negli occhi mentre gli rispondi.

« Non ti ho mentito,Loki...Credevo davvero di essere innamorata di te» lui si mosse impercettibilmente sulla sedia « Tutto il tempo trascorso insieme...abbiamo condiviso un sacco di cose,abbiamo riso,abbiamo collaborato,anche ...il sesso era spettacolare...almeno per me »

Credeva

« Un'illusione , quindi?...» le chiese acido

« ... Mi hai respinto,ricordi? ...la puttanella degli Avengers... » ora mantieniti salda « Lui era lì,dopo,paziente...a raccogliere i pezzi e a metterli assieme uno alla volta...»

« Dunque ha approfittato della tua debolezza...»

« No...mi ha dato sicurezza …e protezione... lui non cercava di strangolarmi se non facevo quello che voleva , non mi sbatteva contro il muro ...non mi afferrava per i capelli...Così ho capito , sai? Io per te non ero niente altro che una proprietà, uno sfogo per i tuoi istinti...tu mi disprezzavi ...» prendi e porta a casa Loki ,ti piace come ti ho descritto ? « E ho scoperto quello di cui avevo...ho davvero bisogno...E comunque si sa come vanno queste cose... dopo qualche mese che ci frequentavamo ,aspettavo la mia bambina »

« ...E sei in attesa di un " e vissero per sempre felici e contenti ”...» ironizzò ,sempre con quel sorriso cattivo stampato sulla faccia

« Non esiste un finale così. Per nessuno. La vita è piena di alti e bassi e di difficoltà da superare,che a volte ti allontanano e a volte ti avvicinano...Adesso l'uomo che amo é lontano ,ma nulla vieta che possa riavvicinarsi,un giorno...» strinse la tazza di caffè ormai vuota,fissandone il fondo. Era tempo di porre fine a questa conversazione .« Tornando alla questione principale...che ne pensi? Vuoi collaborare ?»

« E se non dovessi farlo ?»

« La scelta è tua. Ovviamente cadrebbero tutte le proposte e tu torneresti da dove sei venuto. Probabilmente un po' più tutelato dal medaglione che hai al collo, perché Frigga non intende in alcun modo rimuoverlo...qualunque sarà la tua decisione...»

« Ho bisogno di riflettere » Loki si allungò nella poltrona stiracchiandosi « Stare qui a stretto contatto con Stark non è la mia massima aspirazione. Devo valutare i pro e i contro .»

« Come vuoi » Morgane alzò le spalle « Più di questo non saprei che altro aggiungere. Il resto spetta a te » si avvicinò alla porta « Ora vado. Ho una vita fuori di qui che scorre troppo in fretta per i miei gusti »

Loki rimase disteso sulla poltrona,gli occhi chiusi,ad elaborare le informazioni,mentre la porta si chiudeva alle spalle di Morgane
Aveva ripreso a stringere le mani sui braccioli...perché era arrabbiato…

Non per il fatto di essere ricattato...avrebbe potuto studiare la situazione e girarla a proprio vantaggio ,prima o poi

Non per il fatto di dover fare una scelta che non gli piaceva...la sua vita era costellata di scelte che non gli erano piaciute

No

Era arrabbiato perché qualcuno aveva osato prendere qualcosa che gli apparteneva

perché

... lui provava dolore...


Il sorriso cattivo che aveva tenuto fino a poco prima non c'era più , al suo posto una smorfia contorta di amarezza e sofferenza .
Aveva voglia di urlare .
Staccò i braccioli dalla poltrona in un unico colpo secco ,scaraventandoli con forza contro il muro, afferrò la poltrona per lo schienale e la sbattè violentemente a terra , pezzi volarono in tutte le direzioni.Con un pugno fracassò il tavolino di vetro poco più in là .Vi camminò sopra con i piedi nudi,incurante delle schegge che gli si conficcarono nella carne.
Stava per distruggere ogni cosa ed era meglio che nessuno intervenisse, perché aveva una gran voglia di fare a botte

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Capitolo 46
*** Capitolo 46 ***


« Guarda ,se trappola criminale intende demolire anche l'appartamento che gli ho appena finito di adattare ,giuro su Dio che lo lascio vivere fra le macerie » sentenziò Stark mentre finiva di apportare le ultime modifiche alla sala da pranzo

« Non lo farà ,Tony ,tranquillo » lo rassicurò Morgane con una pacca sulla spalla « Era solo un po' fuori si sé ...Sai com'è . Uno pensa di essersi tirato fuori da una prigione ed invece scopre di essere dentro un'altra...Dotata di tutti i comfort ,ma comunque sempre di gabbia si tratta...»

« Sì ,sì...Difendilo sempre ...Intanto per punizione l'ho lasciato senza le finestre , così si gode la brezza che soffia al 47° piano,anche mentre va al bagno...E spero che gli si ghiacci il culo...»

« Improbabile...» ridacchiò Morgane

« Forse dovrei installare delle videocamere anche nella toilette...l'idea di un dio seduto sulla tazza è esilarante»

« Ma non hai altro da fare o cose a cui pensare?»

« Un sacco per la verità,ma lo sai,mi piace divertirmi...E poi ormai che ci sono,perché no? Unirei l'utile al dilettevole...» passò a Morgane uno scatolone di stoviglie da riporre nei cassetti « Che mi dici di Logan ?»

« Umm… ha le valigie pronte...e credo non veda l'ora di partire...Tutto il tempo trascorso alla scuola...è stato in assoluto il periodo più lungo in cui lui si sia fermato in un posto » Ed era vero. Oltre sette anni senza lasciare la X-Mansion « Charles ha bisogno di lui ,per raccogliere i giovani X-Men del vecchio continente...» e anche se a Morgane dispiaceva,sotto sotto non avere intorno lo sguardo indagatore di Logan era un sollievo...« Destiny è distrutta...sai,le è già passata la cotta per il suo compagno di classe e adesso ha ricominciato a dire che da grande sposerà Wolverine...Ovunque dovesse trovarsi...»

« Credevo amasse più me !» commentò imbronciato Tony

« E smettila! Non si tratta di una gara ! Lei ama entrambi,ma in modo differente. Per lei sei unico,inimitabile,insostituibile...»

« Ha detto così?» un sorriso compiaciuto sul volto

« Per la precisione ti considera » gli rispose,imitando la voce acuta della figlia « “ un bambino intrappolato nel corpo di un adulto , assolutamente speciale ” »

Finirono di assemblare le ultime cose prima di lasciare l'appartamento ,finalmente pronto per essere abitato.
Grazie a Frigga l'intero piano era stato rinforzato da una potente barriera magica che avrebbe avuto il duplice scopo di tenere Loki al suo interno,ma anche di permettergli di utilizzare la propria magia senza fare danni . Secondo Frigga era controproducente mantenere Loki perennemente trattenuto, aveva bisogno di esercitare le proprie arti magiche ,di sentirsene nuovamente permeato ,quasi di nutrirsene. Ovviamente non avrebbe potuto farlo ovunque,all'interno dell'appartamento,ma date le dimensioni del piano, Stark aveva pensato di allestire anche una stanza adibita a palestra che servisse per quelle funzioni.

Alla fine, dunque, Loki aveva accettato di collaborare.

Come aveva ammesso lui stesso, gli veniva offerta la libertà su un piatto d'argento , e anche se avrebbe dovuto guadagnarsela,era pur vero che era molto meglio che rimanere per sempre intrappolato in una cella.
In secondo luogo ( ma questo non lo avrebbe mai espresso ad alta voce ) , la sola idea di poter usare liberamente e consapevolmente la propria magia ,anche se in uno spazio circoscritto,lo faceva sentire elettrizzato. Vivo. Era un' emozione positiva, che da troppo tempo non provava , sopraffatto per lo più dalla paura e dalla disperazione...era come l'eccitazione nell'attesa di ricevere un regalo a lungo desiderato.

Era simile alla felicità.

Un altro importante motivo che aveva fatto pendere la bilancia a favore del sì,fu naturalmente,la prospettiva affatto trascurabile, di ostacolare Thanos nelle sue mire di conquista dei 9 regni. Non che gli importasse proprio di tali progetti . In un altro momento , lui stesso avrebbe potuto esserne l'artefice,ma se voleva essere realmente libero, alla fine, sbarazzarsene era un obbiettivo primario.
Anche se significava collaborare con Stark
Almeno il resto della combriccola era assente, a quanto pareva temporaneamente sciolto ...ogni suo membro occupato in una propria attività o ritirato a vita più tranquilla...come l'arciere…
Loki si scoprì ad invidiarlo un po' …Sarebbe stato un sollievo per lui se avesse trovato un luogo,un rifugio...una casa dove trovare la pace.

Doveva ammettere che la rabbia un po' se ne era andata...non sapeva come ,o quando, ma lentamente si era reso conto che i motivi che lo avevano portato a compiere quelle azioni, scatenando una catastrofica reazione a catena ,non erano più così importanti...Forse la furia era stata soverchiata dalla brama di vivere e dal terrore di non riuscire più a recuperare se stesso ...Certo,sapere chi fosse veramente gli bruciava ancora ,e molto, ma aveva dovuto toccare il fondo per accettare che nemmeno con il più potente degli incantesimi avrebbe potuto cambiare la realtà delle sue origini...o essere un re.

Odiava ancora Odino per le sue bugie...e non aveva dubbi che il sentimento fosse reciproco…

E riteneva che Thor fosse ancora uno stupido allocco...ma sapeva che se non si fosse ostinato a sperare di trovare una qualche traccia del vecchio Loki,niente e nessuno l'avrebbe tirato fuori dall'oscurità della sua prigionia,nemmeno per tutte le gemme dell'universo…
Non era uno stupido,Loki...lo leggeva ancora,nello sguardo di quello che un tempo aveva creduto suo fratello ,il desiderio che tutto tornasse come prima...

Ma niente era più come prima...nel bene e nel male,soprattutto nel male,lui era cambiato

Loki venne scortato nella sua nuova residenza alle prime luci del mattino .
Lo circondava un manipolo di soldati dello SHIELD armato fino ai denti,davanti a lui Stark, nella sua tenuta di ferro ,e a chiudere la fila ,Thor.
Anche se era stato spogliato dei suoi poteri,l'innaturale forza che possedeva lo rendeva comunque una minaccia, e pertanto mani e piedi erano stati legati insieme da una coppia di spesse catene Asgardiane , per l'occasione gentilmente procurate da Thor.

Si rifiutò di dare a vedere che era eccitato ,pertanto tirò su la sua miglior maschera da schiaffi e camminò a testa alta lungo il corridoio.
Il sole stava ancora sorgendo ed una striscia di giallo si insinuava ogni tanto sul pavimento, attraversando le ampie vetrate e mettendo in evidenza il leggero balletto del pulviscolo atmosferico. Si sentì sfiorare dal suo calore e come accadeva ormai troppo spesso,gli venne un gran desiderio di chiudere gli occhi e di bearsene

...troppo tempo rinchiuso, Loki...datti un contegno...

« Eccoci ragazza » sentì dire da Stark « trappola criminale è tutto tuo »

« Non fare quella faccia Tony » la sentì rispondere « Abbiamo parlato di questo tanto tempo fa . Ora devi solo lasciar andare »

Non ci fu replica, ma un rumoroso sospiro descrisse pienamente il disappunto di Stark.
Quando Loki venne spinto avanti,oltre la porta d'ingresso ,riconobbe nell'energia che lo attraversò tutto il potere di sua madre.

« Un incantesimo di contenimento ...» commentò guardandosi intorno,mentre Morgane si inginocchiava a liberargli le caviglie « Avete pensato a tutto ...» aveva fatto scendere lo sguardo verso i movimenti della ragazza ,con l'intento di essere altezzoso e distaccato, ma alla fine della frase la voce gli uscì strozzata .Si era perso nella scollatura della camicetta che metteva in evidenza la valle dei suoi seni , pieni ed invitanti... una valle dentro cui annegare…« Mia madre si è data molto da fare per assicurarsi che io non faccia danni » riprese , cercando di recuperare il filo del discorso, mentre Morgane passava alle catene sui polsi

« Dovresti esserle grato,lo sai »

« Oh! Ma io lo sono ...Solo, lo sarò di più alla fine di tutta questa storia » si strofinò i polsi liberi e seguì Morgane per l'appartamento

« Adesso ti dico come funziona » iniziò lei, dopo aver gettato le catene verso l'ingresso « Questa sarà la tua casa . Di qualunque cosa dovessi aver bisogno, basta chiedere a Jarvis o a me...Come avrai immaginato ,da qui tu non puoi uscire,ma chiunque voglia , è libero di entrare...L'appartamento è studiato per avere una zona comune dove troverai sempre qualcuno a farti compagnia. Non sei obbligato a parlaci assieme,ma non vogliamo che tu rimanga da solo ...»

« E questo fino a quando…? »

« Fino a quando saremo sicuri che stai veramente bene ...A meno che tu alla fine non decida che la compagnia è meglio della solitudine »

« Non contarci »

« Comunque » continuò Morgane,fingendo di non aver sentito « per lo stesso motivo sei vivamente consigliato... »

« Leggi : obbligato »

«...ad unirti per i pasti a chiunque sarà presente nella Torre » Loki sbuffò « Io ci sarò il più possibile e in quelle occasioni penserò a cucinare »

« Hai finito ? »

« No. » Loki si sedette sul grande divano in pelle al centro della sala ,le lunghe gambe accavallate « Sai già che nella palestra sei libero di usare la tua magia ,ma...» figuriamoci se non c'era un
“ ma ”
« se dovesse essere necessario...diciamo...noi abbiamo la facoltà di bloccarla anche lì »

« Che cosa? » protestò « L'unico posto nell'Universo in cui posso liberare le mie energie,e volete impedirmelo? »

« Aspetta,non essere frettoloso...In realtà pensavo che avessi piacere di fare un po' di esercizio fisico … qualche allenamento » come ai vecchi tempi « insieme ad uno di noi...» Mentre parlava, Morgane camminò attraverso il salone e andò ad aprire le porte-finestre che fino a quel momento erano rimaste nascoste da un pesante tendaggio « Magari...con Tony, o ... con me ...»

« Con te?...» cercò di elaborare l'informazione,ma la sua attenzione fu catturata da quello che intravide oltre le porte-finestre e fu indotto ad alzarsi...Verde...Tanto verde e fiori,di ogni tipo e colore. Si avvicinò esitante , indeciso se provare a passare le porte o se mantenersi indietro per non correre il rischio di rimanere deluso

« Bello vero? » gli chiese Morgane girandosi a guardarlo « Tony non fa mai niente se non è esagerato...Vedi? » indicò davanti a loro « Questa grande balaustra impedisce al vento di raggiungere la terrazza ,così è stato possibile allestire un vero e proprio giardino… Avrebbe voluto metterci anche una fontana,ma poi si sarebbero ridotti gli spazi per quei begli alberelli che ha fatto mettere lì,sul fondo...Abbiamo gelsomini , acacie ,lavanda , ibisco,caprifoglio,fico d'india...» ad un certo punto si interruppe,notando che Loki non la stava seguendo « Cosa fai...Non vieni? »

Si mosse incerto, con un' andatura lenta, come se fosse convinto che da un momento all'altro sarebbe stato fulminato.
Quando realizzò di essere fuori,si aggirò con incredulità ,fra le piante,toccando con delicatezza le foglie ed i fiori, inalando il loro profumo...si soffermò davanti un alberello di limoni per coglierne un frutto , lo rigirò fra le mani prima di dargli un morso...era aspro e dolce allo stesso tempo,succo gli colò giù per il mento e lui si pulì con il dorso della mano...In quel momento Morgane si accorse che stava tremando...una cosa quasi impercettibile,ma così fuori luogo nelle caratteristiche di Loki da non poter non essere notata. Distolse in fretta lo sguardo : se c'era una cosa che aveva imparato era che lui detestava la pietà ,e lei non aveva alcuna intenzione di essere colta in fallo.

« Se giri l'angolo troverai due lettini prendisole ,un tavolino ed un piccolo frigo-bar»

« Stark sta cercando di comprarmi ?» chiese ,continuando ad addentare il limone

« No...Solo che è un maledetto esibizionista ed uno smargiasso e deve sempre far vedere che qualunque cosa fa,anche se per persone che non apprezza,la fa in grande » ma Tony non era insensibile e Morgane sospettava che la scena dell'incontro fra madre e figlio lo avesse un pochino toccato

« Ho pensato a quello che mi hai detto …» se ne uscì Loki « La perdita del tuo dono...la gemma dormiente...»

« E?..»

« Molto semplice,mia cara … Il problema sei tu » Appoggiò il resto del limone sul tavolino e si distese sul letto prendisole portando le braccia dietro la testa ...stava godendo il momento e si sarebbe soffermato a lungo a beneficiare del vento,del sole e della sensazione degli spazi aperti « Immagino che la barriera di contenimento sia collocata ai margini della terrazza»

« Ovviamente sì...Non cambiare discorso. Cosa vorresti dire con il problema sono io ? »

« Quello che ho detto ...» si girò a guardarla in piedi ,qualche passo più in là, i corti capelli biondi scompigliati dal vento che soffiava attutito al di qua della balaustra. Non se la sarebbe mai immaginata con quel taglio ,strano anche per un uomo...Provò ad immaginarsi Fandral...o Volstagg e gli venne da sorridere

« Perché ridi adesso ?»

« Pensavo fossi più arguta » sviò Loki « Hai detto che secondo te la gravidanza non è la causa diretta del tuo cambiamento... e hai ragione... Il tuo essere mamma è il vero problema»

« Non essere ridicolo !» protestò

« Tu dici? » tornò a chiudere gli occhi , intenzionato a farsi accarezzare dal sole del mattino « Come sei ingenua... Credi davvero che l'essere genitore sia solo una modifica temporanea del proprio corpo? Si cambia Morgane,anche nello spirito...si hanno paure e desideri ...tutti rivolti al piccolo essere che per 9 mesi si è nutrito di te , succhiando via le aspirazioni e i progetti personali...»

« E tu che ne sai ?» lo guardò inorridita « Non sarà mica vera la storia del cavallo a 8 zampe del quale tu saresti la madre!» si era sempre trattenuta dal chiederlo,dato il carattere irascibile,ma ora la curiosità ebbe la meglio

« Ti prego ...Anche tu con questa storia ! Qualche idiota Midgariano ha pensato di inventarsi una simile fesseria ed io sono condannato a vita!» sospirò teatralmente « Ho una vita lunga secoli , ragazza, ed ho potuto vedere cosa fa un figlio alla propria madre...La annulla... sia essa una donna forte,o debole, timida o energica...l'unica cosa che conta per lei è la prole. Al sicuro, protetta, felice, sazia...E tu non fai eccezione »

« Anche ammettendo che sia vero , cosa dovrei fare ?»

« Mah...Come tu stessa mi hai appena proposto,credo che iniziare ad allenarsi sia un primo passo per riprendere in mano la tua vita...Non penso tu lo abbia più fatto, giusto ?» non attese conferma , era una cosa ovvia « Ricorderai cosa vuol dire combattere...poi si vedrà »

Morgane era piuttosto scettica.
Non le pareva di essere così maniacalmente attaccata a Destiny . Ognuna di loro aveva i propri spazi ;aveva permesso che crescesse un forte legame anche con Pepe e Tony, senza che per questo nascesse in lei alcuna gelosia…;aveva premuto che vivesse alla X-Mansion contro il parere degli Stark...quindi? Proprio non coglieva quale fosse il problema di essere mamma.

« Va bene,allora » accettò infine « tornerò nel pomeriggio» voleva lasciargli il tempo di ambientarsi e di esplorare la sua nuova casa e aveva Destiny da sistemare. Dopo tante settimane ,era tornata a dormire alla Torre , nella sua vecchia stanza, nell'attico di Tony. Morgane le aveva però spiegato che a causa del lavoro delicato che il miliardario stava facendo, alcune zone le erano vietate . Per la precisione tutto il 63° piano « Vedi di non scottarti! Sei così pallido !» gli disse prima di andarsene

Loki non le rispose ma schiuse gli occhi per guardarla allontanarsi , indugiando un po' troppo sulle curve del suo corpo in movimento... Era ancora maledettamente bella ,e anche se aveva abbandonato l'abbigliamento discinto che usava quando si erano conosciuti , quello che adottava ora le dava un aspetto più maturo...e maggiormente intrigante.

Era giunto alla conclusione che avrebbe messo a frutto la sua permanenza su Midgar sotto tutti i punti di vista,che includevano ovviamente anche Morgane …Riversare la propria frustrazione sulla mobilia di Stark gli era servito a schiarirsi le idee e a darsi un nuovo obiettivo . Per troppo tempo aveva trascurato le buone maniere. Con lei era stato aggressivo,a tratti crudele,aveva provato piacere nell' afferrarla per i capelli o nell'appuntarla contro il muro... Era pertanto giunto il momento di rispolverare l'educazione ricevuta, come il principe che in realtà lui ancora era...le avrebbe fatto rimpiangere di aver perso tempo dietro un altro uomo,un mortale che l'aveva abbandonata per salvarsi la pelle.
Vi aveva anche fatto insieme una figlia…

L'idea di Morgane che si contorceva sotto un altro gli fece venire la nausea . Fortuna che si era sfogato a sufficienza o Stark avrebbe dovuto lavorare duramente un'altra volta.

Loki si era anche chiesto cosa avrebbe provato se lui stesso fosse stato il padre della bambina

...disgusto…

Si era risposto così ,nella sua fantasia .
Nelle loro leggende ,gli stessi Midgariani gli attribuivano fantomatici figli mostruosi ...Fenrir il lupo, Jörmungander il serpente, Sleipnir il cavallo a 8 zampe … eppure non serviva andare così lontano ...la semplice ipotesi che fosse sua figlia bastava a rendere l'idea della mostruosità…

un altro orribile gigante di ghiaccio , distruttivo e crudele

Come aveva dimostrato in più di un'occasione lui era proprio così. Ed è stato un caso che la sua vera natura si fosse manifestata in seguito alla scoperta delle bugie della sua vita… Giunto a questo punto,era convinto che sarebbe bastato un qualsiasi altro evento scatenante per portare alla luce il suo vero sé…
non il principe ...non l'uomo...non il bambino tanto amato da Frigga

solo il mostro


Era pertanto un sollievo, per Loki, sapere che quella non poteva essere la sua prole .
La mancanza di compatibilità genetica fra i giganti di ghiaccio ed i terrestri era risaputa ;gli esseri umani erano la razza più scadente dei 9 regni... Aveva letto di donne rapite durante il tentativo di conquista di Midgar da parte di Jotunheim, morte congelate durante una gestazione imposta…

violentate e costrette a morire con in grembo i loro bastardi

Questi erano i giganti di ghiaccio ...questo era lui...


Strinse forte gli occhi nel tentativo di cancellare le immagini nella sua mente. Voleva godersi l'accenno di libertà ed era inutile rovinarsela con pensieri molesti...
In quel momento colse un piccolo rumore che all'orecchio di chiunque altro sarebbe passato inosservato ...un respiro

« Ti sento » disse raddrizzandosi sulla sedia e guardandosi intorno « Vieni fuori »

In un primo momento pensò di essersi sbagliato, possibile ?, ma poi concentrandosi sul rumore riuscì a risalire da dove provenisse . Fissò lo sguardo in un punto preciso della balaustra ed attese che accadesse qualcosa

« Che seccatura » una voce cristallina ,lievemente acuta lo fece sobbalzare « Mi faccio vedere se prometti di non arrabbiarti »

« Non faccio promesse a chi non conosco » rispose Loki facendo un passo verso il limite esterno della terrazza« e alle persone che mi spiano »

« Non ti stavo spiando »

« No? E come chiameresti guardare un individuo di nascosto ?»

« Informazione. Mi stavo informando su chi abitasse a questo piano »

« Di nascosto ?» chiese Loki con un sorriso incerto

« Quello si chiama tutelarsi. L'ho imparato a scuola. Serve per non avere dei danni »

« Quindi mi ritieni pericoloso e sei venuta comunque? » chiese sorpreso , seguendo il suono della voce che andava spostandosi

« Sbagliato. Io non ti conosco,e quindi non so se sei pericoloso. Mamma invece lo è ,e se mi scopre sono nei guai»

mamma?

« Mostrati» ordinò Loki perentorio . Adesso doveva vederla

« Sono qui »

A quelle parole si girò su se stesso ,trovandosi faccia a faccia contro il muro esterno del salotto. Due irriverenti occhi nocciola lo stavano fissando dalla parete,come se fossero stati disegnati o,meglio ancora , come se ne avessero fatto parte. Erano vispi e scattanti, con lunghe ciglia .

« Sei ...strana »

« Sei solo invidioso che tu non lo puoi fare..» rispose Destiny uscendo completamente dalla parete. Un attimo prima pareva che fosse una cosa sola col mattone e un secondo dopo era una figura in piedi sulla terrazza. Una piccola cosa ,con lunghi capelli e grandi occhi...Non c'era alcun dubbio che fosse la figlia di Morgane

Loki rise « Questo è uno spettacolo da baraccone » in realtà ne era rimasto impressionato « E quello che so fare io ,tu non lo puoi nemmeno immaginare »

« Invece tu ,lo puoi solo immaginare » ribattè Destiny

« Ti conviene tenere a freno la lingua o potrei far sapere a tua madre che sei venuta qui senza il suo permesso » la bambina sobbalzò « Ho il sospetto che non immagini neanche lontanamente questa tua dote ...»

« I miei doni non sono nulla di cui vergognarsi » gli rispose con aria da saputella « e comunque alcuni li sto scoprendo solo ora...sono arrivata qui involontariamente,mentre provavo a controllarli » aggiunse con un sorrisetto vittorioso « Sai,quando si ha un padre come il mio e una madre come Morgane, quello che ne esce potrebbe essere imprevedibile »

« Imprevedibile,certo...Dovresti avere 7 anni,giusto ?» Destiny guardò Loki sospettosa « E non hai mai conosciuto tuo padre...» la bambina si chiese dove volesse arrivare « così piccola...Non può essere che un nano. » scandì l'ultima parola molto lentamente , gustando la faccia di puro orrore che si disegnò sul volto della piccola »

« Tu...tu...sei spregevole» se ne uscì sbigottita

« Ti ringrazio...è una delle mie molte qualità...» rise il dio « Ora ti conviene sparire se non vuoi avere a che fare con qualcosa di molto più terrificante...»

« Oh!... Chissà cosa direbbe la mamma se sapesse che mi stai minacciando...una povera, piccola bambina indifesa...» il sorriso di Loki non vacillò,ma Destiny sapeva di avere fatto centro « Potresti bruciarti tutte le possibilità che avresti con lei...»

« Tu non sai di cosa stai parlando ...» la voce bassa,quasi un ringhio. Questa bambina sapeva essere irritante

« Sì,come no...Hai fatto la stessa faccia di Tony quando guarda zia Pepe...tutta aria sognate e smancerie...bleah...» aria sognate ? Da dove veniva fuori la piccola peste?« E poi le hai guardato a lungo il culo»

« Come???» piccola,fastidiosa e anche volgare

« Tony dice che quando un uomo guarda il culo di una ragazza è perché lei gli piace...Lui guarda sempre quello della zia...Adesso che ci penso però guarda anche quello di mamma...» rimase un po' assorta sulla questione « Credo di non aver capito molto bene...Penso che chiederò allo zio di spiegarmelo meglio...»

« Non ti ha mai detto nessuno che sei una bambina invadente e seccante ?»

« No,ma curiosa ,vispa e intraprendente » ribattè Destiny veloce « Temo di dover tornare nella mia stanza, ora» appoggiò la mano alla parete iniziando a fondersi con essa « É stato un piacere conoscerti … Come hai detto che ti chiami ?» gli chiese prima di sparire quasi del tutto

« Non lo ho mai detto...Comunque io sono Loki...»

« Destiny» gli fece sapere « E acqua in bocca o potrei dire a mia madre un paio di cose su di te ...Ciao Loki !»

Rimase imbambolato a guardarla sparire dentro la struttura . La visita era stata inaspettata ed insolita e la bambina stessa era peculiare…
Morgane non gli aveva detto che il padre avesse dei poteri,perché era chiaro che la piccola aveva ereditato e fuso insieme le doti di entrambi i genitori,magari non tutte...magari ne aveva acquisite altre tutte sue…

E da Stark,aveva ereditato la lingua veloce ed irriverente.

Strega

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Capitolo 47
*** Capitolo 47 ***


Sono stata in vacanza e il mio cervello lo è stato più di me,tanto che sono arrivata a pensare di abbandonare tutto. Se c'è una cosa che però fortemente detesto,sono i lavori a metà e non credo sarebbe giusto nei confronti di chi ancora mi legge ( grazie a proposito per la vostra lettura ). Poi ho visto Tom Hiddleston in una vecchia puntata di Top gear e mi sono rianimata. Farò lo sforzo!!!




Destiny si era ritirata nella sua stanza appena prima che sua madre facesse capolino dalla porta.
Era frustrante che non accettasse che avesse diritto alla sua privacy ,ostinandosi ad entrare senza bussare. L'unico a farlo era Tony,forse perchè era un uomo e non intendeva imbarazzarla,ma sua madre e zia Pepe proprio non volevano sentirci da quell'orecchio. E come tutti, lei aveva dei segreti che desiderava mantenere tali

« Ciao amore » la salutò Morgane « sei già sveglia? »

« Appena adesso» mentì sorridente,stropicciandosi gli occhi. Si stiracchiò un po' prima di saltare in piedi e di darle il bacio del buongiorno .
Morgane l'avrebbe aiutata a prepararsi per la giornata. Era grande,ma mai abbastanza per l'affetto di sua madre e farsi aiutare da lei era un modo per sfruttare al massimo il tempo che avevano l'una con l'altra. Sarebbe andata in ufficio da Pepe e poi avrebbe passato la giornata con lei. Colazione da AliceTea Cup : le pareva già di sentire il sapore dei suoi golosi pancakes e dei fragranti e profumati biscotti al burro...

Destiny strinse affettuosamente la mano di Morgane mentre imbucava l'ascensore , lo zainetto sistemato sulla schiena,con dentro il suo quaderno degli appunti ,qualche matita colorata ed una serie di ritagli di articoli di giornale.
Non si sarebbe mai separata da quella specie di diario,un amico silenzioso,uno scrigno dentro il quale custodire i pensieri,i progressi,le cose strane che le capitavano e che solo lei sapeva. Non che non condividesse la propria natura con sua madre, ma a volte si sentiva così controllata che temeva che parlarne con lei significasse essere bloccata nelle sue aspirazioni...

La sua sete di conoscenza era quasi impossibile da controllare . Quando era di fronte ad un evento strano, o particolare ,o misterioso, le si accendeva una luce dentro simile ad un bisogno quasi fisico di capire ,conoscere,svelare e arricchirsi...
Destiny ripensò all' incontro con il nuovo inquilino della Torre.

Si era presentata a Loki ancora in pigiama perchè aveva fretta di vedere che faccia avesse. Contrariamente a quanto potesse pensare ,lei era pienamente consapevole di chi fosse andata a visitare e ne conosceva il nome ancor prima di sentirlo pronunciare dalle sue stesse labbra.
Loki
Tutti i sotterfugi e le conversazioni a bassa voce quando lei era nelle vicinanze ( e non necessariamente nelle immediate vicinanze ) non erano bastati a tenerla all'oscuro.
Tutt'altro.
Avevano fomentato la sua curiosità e l'urgenza di indagare. Non era mai riuscita a cogliere discorsi completi ( le sembrava sempre di arrivare troppo tardi ), ma un nome veniva ripetuto abbastanza di frequente ,tanto da farle scattare un eccitante ed urgente desiderio di saperne di più.
Naturalmente lo aveva fatto fuori dal raggio d'azione di Jarvis. Grazie al cielo era una bambina a cui piaceva leggere e che amava trascorrere il proprio tempo in biblioteca e quella di New York , a pochi isolati dallo studio di Pepper Potts , conteneva tutto quello di cui ,in termini di conoscenza, si potesse avere bisogno.
Trovò quindi una serie di informazioni correlate alla voce “ Loki ” , alcune ridicole ed inquietanti ( andiamo,chi desiderava avere un serpente come figlio? ) che decise subito di accantonare;altre decisamente più probabili. 
Intanto sembrava essere in qualche modo legato a Thor...entrambi dei ,entrambi di un altro mondo ( lo stesso o diverso non lo aveva ancora capito) e stranamente Thor era tornato quando Loki era “ comparso “ sulla scena.
Una notizia che attirò l' attenzione di Destiny ,più delle emerite sciocchezze della mitologia norrena, fu quella relativa un'invasione aliena avvenuta qualche anno prima.  
Di preciso poco più di sette anni
Nella ricerca si fece aiutare dalla bibliotecaria. 
Non era rimasta soddisfatta dalle notizie ottenute e sentiva che c'era qualcosa di più da sapere. Così, aveva ascoltato dalla voce della donna ( Nancy era il suo nome ) il racconto dettagliato riportato dal New York Times dell'epoca, della battaglia sostenuta dagli Avengers contro l'invasione Chitauri . Tutte cose che già conosceva ,e con dettagli maggiori , direttamente dalla bocca di Iron Man. Quello che chiunque,inclusa sua madre,aveva però omesso di dirle era il nome di colui che aveva capeggiato tale esercito ,che invece era riportato a chiare lettere sulle pagine del giornale.
Loki
e avrebbe voluto essere il re della terra


Quindi : era un pericoloso criminale dotato di poteri soprannaturali, aveva un legame con Thor, era ospitato da Tony, addirittura sotto lo stesso tetto e ,cosa ancora più importante,era certa che avesse un legame anche con sua madre.

Urgeva saperne di più

Averlo incontrato di persona aveva soddisfatto solo una delle sue tante curiosità ed in realtà ne aveva portato alla luce altre. Che poteri aveva? Come mai non poteva usarli? Che rapporto aveva con sua madre?... Tutte domande per le quali voleva delle risposte...Si chiese se Loki sarebbe stato disposto a dargliele o se avrebbe dovuto lavorare duramente per estorcergliele... A questo pensiero Destiny fece spallucce. Non aveva alcuna intenzione di porre fine alle sue visite al piano 63 e non aveva alcun timore a farlo.
Grazie poteri
Forse si sentiva un po' troppo sicura di se stessa,ma il fatto di avere delle doti particolari la faceva sentire quasi onnipotente.
Da quando ne aveva memoria chiunque la conoscesse veramente l'aveva esortata a non usare mai quella parte di sé che era la sua magia. Il fatto che potesse essere riconosciuta come la figlia di un ricercato avrebbe potuto mettere in pericolo non solo lei,ma anche le persone che le stavano a cuore. Così si era attivata per usare l'eredità di suo padre in privato ,ma nello stesso tempo aveva lavorato per affinare la tecnica di sua madre,fondendola con gli altri poteri e creando così delle capacità tutte sue.
Destiny non dominava l'elemento ,ma sapeva farne fisicamente parte ,utilizzandolo non solo come mezzo di trasporto,ma anche come un vero e proprio nascondiglio. Passare dalla sua forma a quella dell'elemento aveva anche il vantaggio , affatto trascurabile ,di rendersi invisibile all' “ occhio ” di Jarvis, lasciandole così campo libero per le sue esplorazioni. Sapeva essere anche molto veloce,più del vento che la trasportava e sapeva manipolare l'acqua fino a trasformarla in ghiaccio o vapore.

Aveva energia,tanta energia ...e ancora non riusciva a controllarla...


Contrariamente a sua madre sapeva meditare senza difficoltà ,cosa che le aveva permesso di spaziare attraverso le menti di buona parte delle persone della Torre... e non.
Solo che a quanto pareva violare le menti altrui non era eticamente corretto
Lei lo capiva ,davvero ... ma quando aveva a che fare con persone eccezionali, non poteva evitare di vedere quali meraviglie nascondessero le loro menti.
Era quello che aveva provato a fare con Gamora attirata dall'emozione della vita nello spazio e dal desiderio di conoscere altre civiltà.

Non ci aveva invece nemmeno provato con Loki, rabbrividendo a quello che avrebbe potuto trovarci... e poi sembrava che la sua mente fosse circondata dalla grande muraglia cinese.

Raggiunsero Pepe all'angolo della decima .
Non si era nemmeno accorta della strada fatta e sperò che sua madre non le avesse parlato di cose che avrebbe dovuto tenere a mente. In questo momento, Loki era troppo interessante per pensare a qualcos 'altro e l'idea di tornare a trovarlo era elettrizzante.
Contro ogni buon senso Destiny se ne sentiva attratta,come il metallo per una calamita

Per tutto il tragitto a piedi Morgane non potè non notare l'assoluta mancanza di attenzione di Destiny. Non che le avesse fatto grandi discorsi,ma le risposte a monosillabi da una bambina notoriamente logorroica erano sospette. Il che le fece presumere che stesse architettando qualcosa …

Ma perchè non poteva avere 7 anni normali come tutti quelli della sua età ? Essere mamma era un mestiere difficile,ma esserlo per una semidea era estenuante...

All'incrocio con la decima salutò brevemente Pepe e dopo le dovute raccomandazioni lasciò la nuova coppia per le proprie attività.
Era decisa più che mai a tenere la sua vita stretta a sé . Non avrebbe rinunciato a fare quello che amava,se non altro per rispetto delle persone che contavano su di lei : un nutrito gruppo di giovani ragazzi più o meno talentuosi, tutti accomunati dalla stessa passione per la danza. Aveva tanti progetti per loro,sfide,competizioni e , naturalmente , divertimento. Stava anche lavorando per organizzare l'anniversario di matrimonio degli Stark e doveva accertarsi che ogni cosa,alla fine ,riuscisse come voleva lei.

Quando entrò alla scuola di danza erano le 9.00 del mattino

Ne uscì alle 16 passate.

Non era sua intenzione fare così tardi , ma ad un certo punto c'era stata una discussione animata fra i suoi ragazzi ,sulla scaletta da seguire per animare la festa,alla quale era seguita una critica sulle prestazioni di qualcuno ,che non era stata presa troppo bene . Alla fine Morgane avrebbe rischiato di trovarsi in mezzo ad una rissa,se non fosse stata per la sua innata capacità di mediare e di sedare gli animi. Erano bravi ballerini,ma sempre ragazzi di strada,facili all'irascibilità,alla prepotenza e alla derisione degli altri...

« Scusa il ritardo Loki» esordì entrando nell'area comune e gettando la sacca della palestra vicino al bancone della cucina. Lui non la degnò di uno sguardo,troppo assorto nella lettura di un incartamento. Era seduto sul divano, in compagnia di Maria Hill « Ciao Maria , come mai da queste parti?»

« Ciao Morgane» la donna le andò incontro tendendole la mano « E' un piacere rivederti. Fury mi ha mandata a monitorare la situazione e a vedere se possiamo ottenere una qualche collaborazione per la lettura di strani campi magnetici»

« Capisco...» si prese una bottiglietta d'acqua dal frigorifero e la ingollò d'un fiato. Loki era stranamente rilassato...una camicia verde,le maniche arrotolate fino ai gomiti,stretti jeans scuri perfettamente calzanti sulle lunghe gambe esageratamente divaricate. Si costrinse a guardare altrove prima di soffocarsi nell'acqua. « Se ne avete ancora per molto,posso ritornare
domani ...»

« No » Loki sembrò accorgersi di lei solo in quel momento « Ho finito per ora . Signora Hill» le porse la documentazione « ho bisogno di altro...Tutto quello che avete,grafici,rilevazioni in ogni parte del pianeta...eventi atmosferici fuori dal comune per stagione e luoghi...tutto»

« Certamente» rispose sull'attenti,come il soldato che era « Tornerò con quanto più materiale riuscirò a recuperare » e si congedò

« Qualcosa di preoccupante ?» chiese Morgane come furono lasciati soli. La fronte corrucciata di Loki l'aveva colpita,ma forse era solo l'inizio di una nuova recita

« Non so...» sembrava sincero « strane anomalie...strane energie in movimento...campi magnetici» parlava gesticolando con la mano come per scacciare una mosca « Forse tutto...O niente...
Sei pronta ?»

« Sempre » rispose Morgane,ma una spiacevole sensazione la raggiunse alla bocca dello stomaco, rischiando di farle rigettare l'acqua. Lei non era affatto pronta. Era agitata e nervosa e impreparata. Afferrò la sacca dal pavimento « Ti dispiace ? Ho bisogno di indossare qualcosa di più adatto » era corsa via dalla scuola con i jeans tirati su in fretta sopra il body che usava per far lezione e non si sentiva troppo comoda nei movimenti « Tu rimani così? Non hai niente di più adatto?»

« Ti assicuro che sono abituato a indumenti in pelle e armature di gran lunga più pesanti e rigidi di questi abiti midgariani» rispose con un sorrisino che le fece venire i brividi

male Morgane,rilassati

« Comunque credo tu abbia ragione...in fin dei conti ho un intero guardaroba che non potrò certamente sfoggiare fuori da queste mura...» si alzò dal divano diretto alla propria camera « Ti aspetto in palestra »

Dieci minuti dopo si trovavano in piedi,l' una di fronte all'altro,in attesa di cominciare.
Entrambi indossavano i pantaloni della tuta,e mentre Morgane aveva optato per un top nero, Loki aveva preferito rimanere a dorso nudo , facendola sentire piuttosto a disagio. Lo aveva visto nudo di recente,ma era una situazione del tutto diversa e... drammatica...
Ora invece …

« Cominciamo?» chiese per cancellare i propri pensieri

« Dopo di te...»

Si studiarono per un tempo che parve infinito, muovendosi in circolo , il gatto con il topo, incerti su chi fosse chi...Loki appariva potente,come sempre,ma la lunga inattività , le torture subite e l'aver toccato con mano gli abissi della follia lo avevano colpito nel fisico più di quanto avrebbe voluto ammettere.
Si era allenato da solo appena era stato in grado di reggersi in piedi senza perdere l'equilibrio ,ottenendo risultati scadenti e snervanti...
Semplicemente il suo corpo non ce la faceva a reggere il ritmo...

« Hai intenzione di passare qui la notte?» la stuzzicò

« Non ci penso nemmeno» ribattè Morgane « Preferisco starmene pacifica nel mio letto , a leggere un buon libro e ad ascoltare musica»

« Quindi non hai perso l'abitudine di assordarti le orecchie....Hai almeno affinato i tuoi gusti?»

« I miei gusti sono sempre stati apposto» e per ribadirlo gli sferrò un gancio che Loki non ebbe difficoltà a scansare. Morgane saltellava sul posto,in posizione di guardia,con le mani strette a pugno avvolte in guanti di pelle senza dita

« Sì certo! » rise « Tutta roba chiassosa che solo voi midgariani potete ballare!» mentre parlava fece uno scatto in avanti con l'intento di colpirla al fianco. Morgane schivò

« Stai provando a distrarmi ,Loki?» lui fece un sorriso sghembo e alzò le sopracciglia con fare giocoso « Non funzionerà...Sono una donna e per natura so fare più cose contemporaneamente » e gli sferrò un calcio diretto al viso che lui parò con l'avambraccio,afferrandole al contempo la gamba e facendola ruotare con l'intento di farle perdere l'equilibrio. Morgane lo sorprese puntando le braccia a terra ed usando l'altra gamba per liberarsi con un colpo che gli raggiunse il collo. Mollò la presa facendo un salto all'indietro. « Come vedi » gli fece notare rimettendosi in piedi e riassumendo la posizione di difesa « Il ballo che tanto disprezzi mi ha aiutato a mantenermi in forma...Che mi dici di te,invece?» lo colpì di nuovo « Mi sembri un po' provato!»

« Troppo occupato a sopravvivere,non credi?» rispose sferrandole un pugno ,senza velare la rabbia . L'aveva punto sul vivo

« Davvero?» lo schernì « Forse non avresti avuto tanti problemi ,se avessi fatto scelte differenti...»

La frase bastò a scatenare la furia di Loki .
Per una attimo fu colta dal panico e da una grande paura ,mentre sembrò sovrastarla in tutta la sua altezza...
E lei era alta quasi quanto lui...
Poi si disse che forse,forse, lei aveva più diritto di lui ad essere arrabbiata...
Le vennero alla mente le cattive parole,i maltrattamenti e,più di ogni altra cosa, i tradimenti ricevuti

Si sentì ribollire...

Uno,due ,tre colpi in rapida sequenza e Loki si ritrovò con il naso sanguinante ed un labbro spaccato .

« Ma guarda...» lo canzonò « Il tuo smisurato orgoglio deve essere a pezzi. Fatto sanguinare da una semplice donna... Senza poteri,solo i suoi pugni » Morgane si stupì del veleno che le usciva dalla bocca,tutto il nervosismo iniziale dissipato

« Cosa c'è ragazza,hai bisogno di farmela pagare per qualcosa? » per quanto impegno ci mettesse era più forte di lui. Doveva stuzzicarla « Qualche brutto ricordo da
dimenticare ?»

« Qualche?» chiese spostando i piedi con un certo ritmo. Gli estenuanti allenamenti di danza le assicuravano un corpo leggero e resistente all'affaticamento « Credo che sia più di uno » e sferrò un calcio all'addome,parato senza difficoltà « Vogliamo parlare di quando mi hai lasciato sanguinante alla X Mansion?» un altro colpo,ancora parato « O dei tuoi ricatti ?»

« Di quei ricatti hai goduto tanto quanto me,avatar... Sbaglio?» Loki contrattaccò sferrandole un pugno all'addome che la toccò di striscio « I tuoi gemiti mi risuonano ancora nelle orecchie...»

Morgane spalancò gli occhi,le narici dilatate da respiri profondi,come un toro in attesa di caricare

« Maledetto !» ringhiò aggredendolo con tutta la sua forza e gettandolo a terra . A cavalcioni ,lo colpì con una serie di colpi a raffica sul volto « Questo è per aver tradito la mia fiducia » colpo « questo è per aver scelto Magneto » colpo « questo è per avermi usata » colpo « questo è per avermi buttata via come spazzatura ... E questo » colpo « è per esserti rovinato la vita ! » All'improvviso si sentì svuotata , il corpo pesante da una dura giornata di lavoro e da una snervante sessione di allenamento e le faceva male la mano .
Guardò a bocca aperta Loki ,come se lo vedesse per la prima volta ,il volto che iniziava a tumefarsi per i pugni ricevuti . Non era l'unica a respirare a fatica , il petto e le spalle che si sollevavano pesantemente

« Perchè non hai reagito ?» esalò disorientata...Era lampante che anche fuori allenamento Loki fosse più forte di lei

Lui alzò le spalle facendo un sorriso sghembo « Non ti sei sfogata ?»

« Volevi che ti picchiassi? » sussurrò incredula« Perchè ?» si rese conto di essere ancora seduta su di lui, tremò a disagio ,tirandosi in piedi con uno scatto .

Loki chiuse gli occhi ,per evitare di incrociare lo sguardo con il suo « Diciamo che ho pensato fosse terapeutico...Se dobbiamo lavorare insieme vorrei che i risentimenti fossero almeno un po' appianati...Mi sono meritato tutti i pugni che mi hai dato,ma se non ti dovesse bastare...» provò a sorridere,ma probabilmente apparve più come una smorfia. Si rese conto che i colpi erano stati potenti,molto più di quanto si ricordava fosse la forza di Morgane...un effetto della gemma dell'infinito? Strano...

« Un modo contorto davvero per scusarsi...»le parole le uscirono più dure di quello che avrebbe voluto .Si vergognava ad ammetterlo, ma aveva goduto nel prenderlo a pugni in faccia
« Diciamo che forse... » se ne uscì Morgane, dopo un attimo di esitazione « ha un po' funzionato...» gli tese la mano , incerta « Amici?»

Amici? Era una cosa nuova per lui

«Avanti Loki » lo esortò , notando quanto fosse perplesso « da qualche parte dovrai pur cominciare,no ?»

« Suppongo...» non si sentiva bene. Non aveva avuto amici da un tempo immemorabile e anche quando li aveva ,erano prima di tutto gli amici di Thor . Afferrò la mano di Morgane per portarsi in piedi , mentre lei già gli voltava le spalle per uscire dalla palestra

« Ancora una cosa » la sentì dire dal corridoio « Dovrai tenere i segni del mio pestaggio in mostra per Tony...»

« Da quando sei diventata così crudele ? » scosse la testa in segno di disapprovazione,uscendo subito dopo di lei,ma di Morgane non c'era già più traccia

A quanto pareva aveva fretta di lasciare

« Come hai fatto a farti picchiare da mia madre? » lo sorprese una vocina squillante « Non ha nemmeno i poteri ! » Destiny lo aspettava in corridoio ,appoggiata alla parete,le mani dietro la schiena , mentre si alzava su e giù sulle punte in modo ritmico . Le sarebbe piaciuto assistere alla scena,ma per quanto impegno ci mettesse, era chiusa fuori da quella stanza

« Sei di nuovo qui ?» la bambina girò gli occhi al cielo, in segno di impazienza « Non hai una bambola con cui giocare ?»

« Non sono una poppante » ignorò lo sbuffo di dissenso di Loki « Preferisco la tua compagnia. Sei più...interessante »

« L'interessante vorrebbe farsi una doccia. O hai intenzione di seguirmi fin lì ?» Destiny fece una smorfia di disgusto talmente ridicola da strappargli una mezza risatina « Si può sapere cosa vuoi? » aggiunse Loki portandosi a livello dei suoi occhi,le braccia ai lati della testa in segno intimidatorio.Notò che si mosse appena,un leggero risucchio del respiro l'unico segno del disagio della bambina

« Non mi fai paura » gli disse sostenendo il suo sguardo

« Dovresti...Tutti mi temono » le fece notare ,prima di allontanarsi per la propria camera

« Mia madre non lo fa ,e quindi nemmeno io » lo seguì senza esitazione sedendosi sulla poltrona accanto al letto. Si guardò intorno con curiosità. Si poteva capire molto poco di Loki dalla sua stanza. Non c'erano fotografie o oggetti personali o qualcosa che parlasse di lui. A parte... « Ti piace il verde? » gli gridò per farsi sentire sopra lo scorrere dell'acqua della doccia
Aveva lenzuola verdi,tende alle finestre verdi e su una gruccia era appesa una camicia verde .

« Che cosa ?... Che diavolo ci fai ancora lì? » sospirò Loki seccato ,pizzicandosi il ponte del naso

« Ti piace il verde? » ripetè imperterrita,senza però ottenere risposta. Fece spallucce incurante,dondolando le gambe e canticchiando un motivetto in sua attesa. Aveva un po' di tempo prima che sua madre venisse a cercarla. Diciamo che l'aveva leggermente spiata e sapeva che sarebbe andata da Tony per un resoconto...Era quasi ora di cena e se la conosceva bene (e lei lo faceva ) avrebbe racimolato tutti gli ingredienti necessari per preparare il pasto prima di chiamarla come aiutante.

« Che intenzioni hai ? » la aggredì Loki uscendo dalla stanza da bagno,avvolto in un accappatoio ,manco a dirlo,verde « Detesto i bambini e non mi piace averli intorno»

« Tu mi ferisci » iniziò a piagnucolare Destiny cogliendolo di sorpresa . Il viso rapidamente contorto in una smorfia di pura sofferenza ,fu scossa dai singhiozzi e grossi lucciconi presero a scenderle lungo le guance ,le tremavano le mani e sembrava che il naso si fosse riempito di vagonate di moccio.

Sospirò di sfinimento .

Se non voleva tornare ad inimicarsi Morgane ( perchè prima o poi lei l'avrebbe saputo ) forse sarebbe stato meglio tenersi buona la figlia . Stava quasi per scusarsi,porgendole un fazzoletto,quando la bambina lo sconcertò scoppiando in una fragorosa risata

« Stavo scherzando ! Non me ne importa niente se non ti piacciono i bambini...» lo shock dipinto sul volto di Loki era quasi divertente « Scommetto che sono poche le persone che sanno mentirti così bene...»

Una strana bambina ,sicuro, un gattino,con piccoli artigli...Se non fosse stata la figlia di Morgane l'avrebbe associata alla Romanov. « E' così » ammise riluttante « Sai recitare molto bene e non credo tu lo debba a tua madre » si sedette sulla sedia della scrivania « Probabilmente le racconti un sacco di bugie »

« Solo alcune e tutte innocue »

« A parte me » la osservò muoversi a disagio sulla sedia . Anche se gli seccava ammetterlo, c'era qualcosa in quella bambina che lo stuzzicava. Agiva come una piccola adulta ,ma con la sconsideratezza della giovane età ... era troppo sicura di sé e aveva un'aura... intensa. Loki si chiese cosa avesse ereditato dal padre ed era curioso di sapere qualcosa su di lui. Qualcosa dell'uomo che era venuto appena dopo di lui

« A parte te ...» assentì Destiny « Mi piacerebbe conoscerti meglio » continuò.Loki trattenne un sorriso . Forse,dopotutto,un modo c'era per ottenere le informazioni che voleva « Se quello che ho letto è vero...so che tu eccelli in conoscenza e ingegno »

« Non ti è sufficiente, Stark ?» indagò Loki

« Tony è fantastico,non mi fraintendere,ma non conosce nulla dello spazio,degli altri regni o della...magia » il modo in cui pronunciò quell'ultima parola era paragonabile ad una carezza .

« Credevo che Thor fosse tuo amico » obbiettò mentre cercava indumenti puliti nel guardaroba « Perchè non chiedi a lui ?»

« Non farmi ridere! » lo sorprese ancora una volta « Thor mi tratta come se avessi due anni e quando gli faccio qualche domanda sa solo parlarmi delle sue battaglie e dei suoi amici e della forza del suo martello e poi...Puff » Destiny guardò Loki grave « ecco che cambia argomento »

Loki ridacchiò fra sé e sé . Era tipico di Thor divagare quando non sapeva togliersi d'impaccio. Tutto sommato la bambina non era così male e se fosse riuscito a carpirne la fiducia ... la situazione si stava facendo intrigante

« Dunque…» decise infine « quando cominciamo? »

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Capitolo 48
*** Capitolo 48 ***


Allora eccomi qui.
Qualcosa si sta muovendo e qualcosa accadrà col prossimo capitolo. Spero ne godiate





« Trovo ingiusto che trappola criminale si sia fatto picchiare brutalmente da Morgane ,ma che continui ad opporre resistenza quando combatte con me...» Tony Stark stava cullando Pepe fra le braccia, il mento appoggiato alla sua spalla, le mani a circondarle l'addome. Aveva una piccola breccia sopra il sopracciglio, circondata da un ematoma bluastro.

La donna ridacchiò muovendosi appena nell'abbraccio. Il sole che tramontava sopra la città era uno spettacolo di oro e rosso

« Forse dovresti farti biondo e farti crescere un airbag qui davanti...»

« Se non l'avessi notato l'ho già, solo che collocato un po' troppo in basso per i gusti dello psicopatico...» le sfiorò il collo con le labbra « Dovrebbe scusarsi con me nello stesso modo...In fin dei conti mi ha lanciato fuori dalla finestra...Anche io ho il diritto di picchiarlo. Preferibilmente a sangue...»

« Ohhh » esalò Pepe « Tutta questa negatività non è salutare...»

« Se lo picchiassi mi sentirei meglio...» brontolò

« Non si sta comportando bene? » a quella domanda Tony fece una smorfia. L'uomo,il dio ,l'essere,quello che era, in effetti stava mostrando un lato di sé che non avrebbe potuto immaginare . « Sai...» continuò Pepe « è posato, garbato,galante ...»

« E silenzioso,subdolo,inquietante » finì Tony « Ma non posso negare che abbia un certo fascino » l'affermazione fece girare la donna portando le loro bocche a pochi centimetri di distanza
« ..per un pazzo,volevo dire »

Come si era proposto, Loki fece quanto era in suo potere per rispolverare gli insegnamenti ricevuti dalla madre. Voleva approcciarsi a Morgane in maniera differente e nel contempo era consapevole che un comportamento migliore avrebbe prodotto dei bonus.
Si era informato abbastanza sulla cultura midgariana per sapere che una buona condotta poteva essere premiata .
E sapeva anche che il suo caso era in discussione e rivalutazione continue .
Era ancora il cattivo e non intendeva perdere la nomea a favore delle ideologie degli Avengers, ma si annoiava a morte rinchiuso fra quelle quattro mura di lusso. Aveva urgente bisogno di uscire ,di vedere ...altro, qualunque cosa all'infuori delle solite facce.

Aveva bisogno di fuggire dalla routine e dalla presenza assillante della piccola peste.

Quello che aveva pensato sarebbe stato un accordo a suo esclusivo vantaggio si era rivelato essere un asfissiante scambio di notizie a senso unico.
La bambina era l'equivalente di una spugna .
Ascoltava con interesse i suoi aneddoti,assorbendo senza sforzo la storia, i nomi dei protagonisti e le vicende dei nove regni.Sapeva subissarlo di domande sciocche o ingenue, oppure intelligenti e studiate, ma erano comunque sempre pertinenti all'argomento trattato.

Con la scusa di voler ritrovare se stesso, Loki era riuscito a far trafugare dalle proprie stanze in Asgard la maggior parte dei suoi libri, oltre ad alcuni altri, appositamente scelti dalla biblioteca di palazzo. Ora, quando entrava nella camera che Stark gli aveva assegnato, veniva accolto dal profumo della pergamena e della carta vecchia secoli e dall'odore di pelle e cuoio delle copertine...Aveva la sensazione di essere a casa...

« Qui dentro c'è una puzza tremenda » si lamentò Destiny varcando la soglia della camera di Loki

« Permettimi di dissentire : questo è profumo. Questo è l'odore della conoscenza »

« Lo dici ogni volta,ma la conoscenza non dovrebbe puzzare in questa maniera » ribadì la bambina tappandosi il naso

« Se non ti piace, non dovresti più venire qui » la rimbeccò Loki affondando nella poltrona, con un tomo pronto per essere sfogliato

« Non ci penso nemmeno » sospirò drammaticamente sedendosi alla scrivania « Saresti perso senza di me » il dio non ebbe nemmeno il tempo di obiettare « Sei solo, sei annoiato e sei... triste»

«Triste... ? » non era una parola che avrebbe abbinato a lui

« Uh sì...» Destiny stava tracciando una linea immaginaria sopra il piano della scrivania evitando di guardare verso la poltrona « a volte quando sei solo...sembri così...distante...»

« D'accordo » tuonò Loki scattando in piedi. Il libro cadde a terra con un tonfo e la bambina trasalì « Cosa fai? Mi stai ancora spiando? » come osava ?E perché diavolo non era in grado di sentirla ?

Rannicchiata sulla sedia ,se possibile,Destiny appariva ancora più minuta. « Io non userei quella parola » minimizzò agitando la manina in aria ,per nulla intimorita. Era abituata agli scatti d'ira di Loki ed anche se all'inizio pensava che al suo sbraitare ci sarebbero state delle conseguenze,aveva presto scoperto che lui era pressoché impotente.
Non che non volesse agire.
Destiny sospettava che se avesse potuto l'avrebbe legata al pennone più alto della città e lasciata lì in balia delle intemperie ( e un pochino se lo sarebbe anche meritato )

« E quale ,allora ? » stava deliberatamente violando la sua privacy ,e Loki non sapeva se essere arrabbiato, shoccato o divertito per l'impudenza « Informare? Questa,è la parola corretta? » la bambina alzò le spalle « Cosa direbbe tua madre se sapesse quello che stai facendo ? Sono questi gli insegnamenti che ti ha dato ? Di non rispettare gli altri,di entrare con prepotenza nelle loro vite ? »

« No...» ammise a filo di voce « Quindi è vero : sei triste ?»

Loki la fissò con disappunto . Stava provando nuovamente a girare la conversazione dove voleva lei « Io sono un dio,bambina » le ricordò «e posso essere molte cose ma di sicuro, non triste. Tale stato d'animo implica di essere in balia dei sentimenti …cosa che non solo non approvo,ma che aborrisco ...» la bocca di Destiny si aprì per obbiettare ma Loki l'anticipò «E non stavamo parlando di questo » le fece notare,chinandosi fino a portare il viso al suo livello ,i nasi quasi a sfiorarsi.
Se c'era una cosa che Loki aveva imparato era che la bambina tendeva a glissare sugli argomenti che non gradiva, cercando sempre,sempre, di riportare la conversazione a dove voleva lei. Se avesse vantato la sua stessa esperienza millenaria sarebbe stata una degna rivale.
Invece era solo una poppante insolente

Lei ricambiò lo sguardo con un cipiglio ,prima di cedere e di chiedergli scusa.« Giuro che non lo farò più » la sentì esalare infine

Loki si prese la testa fra le mani e si gettò di nuovo nella poltrona.
Nessun adulto poteva vantare di averlo portato al limite della sopportazione come stava facendo quella bambina...così dannatamente sfacciata e nello stesso tempo criptica
Per quanto impegno ci mettesse,sembrava refrattaria a qualunque tipo di manipolazione o di lusinga o di contrattazione. A parte quello a cui aveva assistito con i propri occhi, non aveva scoperto nulla degli altri poteri che aveva... E ne aveva.

Era invadente e pungente,non sapeva stare zitta nemmeno sotto minaccia , e voleva avere sempre l'ultima parola

« Vorrei capire una cosa » riprese a parlare il dio dopo un po'« Non ti basta il tempo che già mi estorci ?»

Destiny non rispose subito,opportunamente immersa nella lettura di un libro e Loki dovette contare fino a dieci per non inveirle contro.
Odiava essere ignorato e lei lo sapeva. Girò una pagina con noncuranza, ne ripiegò l'angolo per tenere il segno ( e sapeva che Loki odiava anche quello )e con molta calma posò il tomo sulle ginocchia.

« Mi piace guardare le persone… » rivelò infine con calma « E...tu sei una persona interessante. Te l'ho detto »

« Quando sei venuta da me non mi aspettavo certo di essere l'oggetto dei tuoi studi » le fece notare sarcastico « Credevo volessi conoscere le meraviglie dei mondi oltre il tuo, che volessi erudirti. Se il tuo vocabolario ridotto conosce il significato di questa parola »

«So cosa significa... E posso solo esserti grata per i tuoi insegnamenti,maestro » lo prese in giro « Ma se ricordi bene ,avevo chiesto anche di conoscerti meglio ...e quale modo migliore per conoscere il proprio precettore,se non attraverso i suoi racconti? » gli chiese con fare da saputella «Salvo che fino ad ora sei stato molto bravo a non parlare di te. E siccome sono un'autodidatta, se il tuo vocabolario alieno conosce il significato di questa parola,ciò che non mi viene impartito lo apprendo a modo mio »

Loki era sconcertato.
Ma anche compiaciuto
Non tanto per essere oggetto di osservazione,quanto piuttosto per la palese malizia che correva nelle vene della piccola peste.
Ma che razza di persona aveva frequentato Morgane?
Lei ...così onesta e pura


« Sentiamo : cosa avresti dedotto? »

« Mmm...» riflettè Destiny « Che ti piace il verde è all'occhio di tutti...» iniziò « Sei un attento osservatore,anche se all'apparenza non sembri interessarti a quello che ti circonda. Difficilmente dai la tua opinione se non richiesta,ma muori dalla voglia che qualcuno lo faccia. Soprattutto se si tratta di una materia nella quale eccelli »

« Davvero? E da cosa l'avresti dedotto? »

« Beh...batti leggermente il piede a terra in questo modo » e si mise a picchiettare sul pavimento con fare impaziente « E lo fai solo in certi casi...Come quando Maria era in discussione con Fury su come circoscrivere quelle stramberie spazio- temporali...»

...stava parlando delle anomalie «Lo sai che sono notizie riservate?»

« Ma dai? Ne parlerò senz'altro a scuola » ironizzò con la sua vocina acuta « Sembra sempre che nulla possa colpirti o toccarti o impressionarti. Se dovesse esserci un cataclisma probabilmente lo attraverseresti leggendoti un libro...Ma » fece volutamente una pausa teatrale « Non riesci a nascondere che ti piace mia madre » lo sguardo di Loki si incupì « In qualche modo il tuo viso si ammorbidisce...Sei gentile ed hai modi principeschi anche con Pepe...ma con mamma è diverso » Destiny non potè non notare lo sguardo di puro odio che le stava riservando e le vennero i brividi. « Correggimi se sbaglio,maestro »

Il dio si sporse in avanti sulla poltrona,l'indice a tamburellare sulle labbra sottili . Questa non poteva essere la figlia della dolce,ingenua e fiduciosa Morgane « Qualunque cosa tu possa vedere, è sbagliata. Come ti ho detto i sentimenti non sono nella mia natura...» quasi ringhiò « Un'altra cosa che non sai di me è che io non faccio mai nulla senza averne un tornaconto. O credi che non mi farò pagare per il tempo che mi rubi? »

« Oh !!! » Destiny si sporse in avanti sulla sedia assumendo la stessa posizione di Loki ,in un chiaro intento di prendersi beffe di lui « Credo che tu ti faccia pagare ogni volta che mi presento nelle tue stanze. Il semplice fatto che io sia qui è per te fonte di gioia perché ti da la possibilità di riempire la tua vita altrimenti così,passami il termine,vuota »

« Credo tu ti stia sopravvalutando » la rimbeccò Loki « Ma hai ragione. Sto godendo della tua compagnia perché conferma quello che ho sempre pensato di voi mortali : fin da bambini, siete insignificanti,patetici e petulanti. Siete inutili, come può esserlo una forchetta per mangiare la zuppa, ignoranti, prepotenti e presuntuosi. Credete ancora di essere al centro dell'universo,ma siete solo formiche ...»

«...da schiacciare sotto il tuo stivale ...Lo so,conosco la storia »rise Destiny affatto offesa « Le tue parole scivolano sul ghiaccio della mia indifferenza ….Oh ! Bella la battuta della forchetta, credo che la userò con qualche mio compagno di classe antipatico » appoggiò il libro sopra la scrivania ,preparandosi per andarsene « A proposito » aggiunse avvicinandosi alla parete « forse ti interesserà sapere che stasera mia madre ha un appuntamento »

Con grande rammarico di Loki ,era riuscita ad avere l'ultima parola

Dire che le cose con Morgane andavano bene era inesatto.
Semplicemente non andavano .

Le loro sedute di allenamento procedevano con regolarità ...ma anche con qualche pausa nel mezzo. I numerosi impegni di Morgane,ed il sempre maggior coinvolgimento di Loki negli affari dello SHIELD li avevano portati a decidere di volta in volta quando si sarebbe tenuto il loro incontro successivo.

Lei era...distaccata

Le loro interazioni erano limitate a pochi scambi verbali,per lo più incentrati sulla tecnica da adottare e sullo sviluppare una maggior concentrazione alla ricerca dell' avatar nascosto in lei.
Morgane non lesinava nei pugni. Gradualmente sembrava recuperare gli anni persi,rispolverando vecchi processi e portando alla luce le capacità di base del corpo a corpo.
Anche nelle poche volte che condividevano il pasto ,la presenza di altri commensali impediva di fatto uno scambio di battute solo fra loro due.

E Stark si assicurava che non fossero mai soli

« Tu mi stai evitando » le disse un giorno, dopo averla bloccata al pavimento,il gomito a serrarle la gola

« Ti sbagli » gli rispose facendo leva sul suo addome « Mi sembra di essere qui piuttosto di frequente » era sempre troppo forte per lei

« Non insultare la mia intelligenza...Stai prendendo da me solo ciò che è stato pattuito »

« Corretto...» lo spinse con tutta l'energia di cui era capace, facendolo rovesciare all'indietro

« E' questa l'amicizia che mi avevi offerto? » Loki non aveva mollato la presa e nella lotta Morgane si era ritrovata a faccia in giù,nuovamente sotto di lui,il suo addome a premerle sulla schiena

« Credi che sia così facile,Loki ? Ci sto lavorando ...» grugnì senza fiato

Era passato così tanto tempo da allora che cominciò a non crederle .
 
__________ ◊ __________


« Ehi Jarvis, cosa è successo a Loki ?» chiese Morgane allarmata, trovando l'appartamento deserto. Avevano concordato una sessione di allenamento e lei aveva dovuto fare i salti mortali per arrivare in orario

« E' uscito in missione signorina » le rispose l'intelligenza artificiale

« Sul serio? » rimase disorientata al centro della stanza, incredula . Non era stata informata che lo avrebbero fatto uscire dalla Torre e non immaginava chi si fosse assunto la responsabilità di seguirlo. Certo non Tony, dal momento che era ad un congresso di scienziati « E chi...? » si schiarì la voce riformulando la domanda « Con chi sarebbe uscito?»

« Il principe è affiancato dall'agente Hill. Sono in Sudafrica a causa di una voragine che si è aperta nel deserto del Kalahari »

« Perfetto...» si lamentò seccamente agitando le braccia in aria « E per quando sarebbe previsto il rientro?»

« Domani al più tardi.»

Come se la sua vita non fosse stata già abbastanza frenetica... Loki avrebbe potuto almeno avvisarla, evitandole ulteriore stress... Non aveva bisogno di essere strattonata inutilmente da un capo all'altro della città.

Uscì afferrando una mela , pregando Jarvis che si accertasse che un disguido del genere,in futuro non accadesse più.
In pochi minuti si era bruciata la possibilità di evitare il suo nuovo pretendente.
Aveva concordato di incontrarsi con Loki di sera, in parte per potersi concentrare fino a tardi sulle coreografie di due nuovi balletti e in parte perché Destiny era in vacanza dalla nonna e lei non aveva vincoli di orario. Ma soprattutto era la scusa perfetta per dare buca a Jordan

Il soldato dello SHIELD era stanziato a guardia dell'appartamento di Loki fin dal suo arrivo alla Torre.
Non che ce ne fosse reale bisogno ,vista la magia che ne imbeveva ogni angolo,ma l'ente governativo ci teneva ad avere l'illusione che la situazione fosse sotto il proprio controllo.

Era un bel ragazzo, Jordan. Capelli castani,occhi neri,carnagione olivastra,fisico atletico temprato da anni di addestramenti. Sempre gentile,ma professionale, educato e galante, con un sorriso che gli arrivava fino agli occhi.

L'aveva corteggiata a lungo,flirtando con classe e senza invadenza,prima di offrirle un caffè a fine giornata...o un drink insieme agli altri ragazzi dello SHIELD.
Sempre più spesso era capitato che si trovassero a condividere l'ascensore, o la cucina dell'attico quando aveva Destiny alla Torre e non poteva portarla alla zona comune.
Pareva sempre sapere dove trovarla e alla fine a Morgane era sembrato naturale accettare di uscire con lui per un appuntamento ufficiale.

Era stato divertente.

Davvero.

Fino a quando,alla terza uscita,aveva voluto baciarla.
Si era scusata quasi subito.
Non era colpa sua,ma di lei. Lui era dolce,ma lei non riusciva a dimenticare il padre di Destiny.

E poi il bacio era tutto sbagliato...era troppo... caldo

Così sarebbero rimasti amici. Solo amici.

Ma l'idea di amicizia di Jordan non combaciava con quella di Morgane. Se possibile era diventato quasi più presente di quando provava a corteggiarla. A volte sospettava che si scambiasse i turni per incontrarla...

Forse stava esagerando,ma si rallegrò intimamente nello scoprire che per quella sera aveva già smesso di lavorare.
 
__________ ◊ __________


Voleva essere presente quando il gruppo sarebbe rientrato dalla missione,curiosa di sapere come era andata e di vedere la reazione di Loki.
Aveva trascorsi mesi rinchiuso in una gabbia a quattro stelle e Morgane poteva solo immaginare le sensazioni che l'avevano investito una volta fuori di lì. Forse si era sentito disorientato dagli spazi aperti,ma poi forse lei era troppo sensibile e dimenticava che Loki era un essere superiore e che non si faceva trasportare dalle emozioni.

Aveva ragione ad affermare che lo evitava...
Per Morgane le cose che avevano in comune erano tutte da dimenticare,troppo imbarazzanti e troppo difficili da affrontare.

A volte le pareva che le mancasse il respiro solo per stare nella stessa stanza con lui …

Jarvis le aveva assicurato che erano arrivati alla base dello SHIELD e che Loki sarebbe stato scortato alla Torre nel giro di un'ora , da Maria.
Ne erano passate due dal tramonto ed ormai il cielo di New York si stava completamente oscurando. Se non fosse stato per la distesa di luci della città , avrebbe potuto vedervi le stelle.

Non sapeva se avrebbero cenato.
Data l'assenza di Loki,non avendo il vincolo del pasto nella sala comune la maggior parte degli abitanti della Torre aveva approfittato ad andarsene per le proprie occupazioni,e lei era rimasta da sola, cucinando un pasto veloce che se nessuno gradiva avrebbe potuto essere riscaldato in un secondo momento.

Si accomodò sul divano e rimase in attesa, sorseggiando un po' di vino e leggendo un libro. Lo aveva,in realtà, portato per Loki, insieme ad una pila di altri libri usati riposti con cura in una scatola di cartone. Era la sua narrativa per ragazzi,di quando andava a scuola : semplice ma con una morale nascosta, tipica del periodo scolastico quando anche una storia apparentemente banale finiva per impartire un insegnamento.
Morgane sapeva che Tony aveva una biblioteca molto fornita,ma era altrettanto consapevole che prestare un libro personale poteva essere interpretato come un segno di apertura

Quasi rovesciò il vino,quando venne scossa nei suoi pensieri da voci provenienti dal corridoio,sopra le quali sentì librarsi una risata.
Morbida e vellutata come la seta , come un canto che passava per le orecchie e colpiva diritto al cuore…
Rare volte Morgane aveva potuto goderne,ricevendo per lo più risatine crudeli e sardoniche
Provò involontariamente invidia per chi,senza una fatica apparente era riuscito ad ottenerla da lui.

Si alzò in fretta cercando di ricomporsi ,facendo scivolare fuori delle maledizioni quando alcune gocce di vino raggiunsero il tappeto.

« Morgane » la salutò Maria entrando nella stanza « Non credevo che avremmo avuto la fortuna di trovare ancora qualcuno per la cena » era in piedi a qualche passo da lei, i corti capelli neri perfettamente pettinati anche dopo una missione in Africa, la polvere sugli anfibi e quella attecchita alle fibre della divisa l'unico segno della missione appena trascorsa

« Ho cercato di preparare qualcosa di poco impegnativo,facile da riscaldare... casomai nessuno ne avesse goduto » era in ginocchio intenta a tamponare il tappeto con un fazzolettino. Alzò coraggiosamente gli occhi verso le due paia di stivali che le si erano parati davanti,incontrando lo sguardo interrogativo di Loki « Come al solito ho fatto un pasticcio » ridacchiò

« Credo che non ci siano pericoli di non mangiare la cena,l'agente Hill ed io siamo affamati,vero Maria ? » le fece sapere Loki

« Puoi dirlo forte. Se Fury non ci avesse imposto delle restrizioni ci saremmo fermati al ristorante già quattro ore fa. » raccolse un generoso pezzo di pane e se lo portò alla bocca « Se non vi dispiace vado a darmi una ripulita prima di cenare» e si congedò con un rigido cenno del capo, lasciandoli soli

« Cos'hai lì?» le chiese il dio notando il libro che teneva in grembo. Non si era resa conto di averlo ancora stretto al petto, glielo allungò con una mano mentre con l'altra agguantò il calice poggiato a terra ed il fazzoletto sporco di vino

« So che ami leggere ed ho pensato di condividere con te i mie vecchi libri...Ma forse è stata una cosa sciocca » ci ripensò notando la perplessità di Loki « Certamente Tony li ha tutti...e nuovi...» si stava rendendo ridicola

« Sono...tuoi? » chiese indicando la piccola scatola accanto al divano

« Scusa...sì. Me li porto via...» gli sorrise cercando di apparire il più naturale possibile « Non ho pensato che ti piacciono le cose antiche e non vecchie e che preferisci che siano in perfetto stato...I miei libri non lo sono .Vedi? » e gli rigirò quello che teneva fra le mani « La copertina è mezzo rotta e le pagine sono sottolineate e con qualche nota qua e là...Una schifezza. Lascia stare ...non importa » raccolse la scatola da terra gettandovi dentro anche il libro che aveva preso dal dio e riponendola su uno scaffale vicino all'uscita « Sei tutto impolverato...Se ti vai a fare la doccia, prima di andarmene vi riscaldo la cena »

« Vorrei che rimanessi...» le parole uscirono prima che potesse fermarle. Stark non era alla Torre e Maria era una persona discreta...Era quasi solo con lei, fuori dalla palestra, attorno ad una tavola presto imbandita...E gli aveva portato dei libri...no,i suoi libri

« Io non so...»

« Sì Morgane, rimani» confermò la Hill tornando dalla doccia. I capelli erano ancora umidi ed ora indossava un paio di pantaloni fitness neri ed una grigia felpa leggera col cappuccio « Mi farebbe piacere sentire la tua opinione su quello che abbiamo trovato in Sudafrica »

Dopo un attimo di esitazione, decise di accettare.
Le piaceva parlare con Maria,anche se sembrava che avesse inghiottito il manico di una scopa da quanto dritta stava sempre. Una ragazza da ammirare ,forte e determinata anche senza superpoteri. Un po' come Pepe...si maledisse per non essere più quella ragazza spensierata e sicura di sé di qualche anno prima , paragonata a loro si sentiva inadeguata ,solo una donna priva di capacità manageriali o abilità strategiche, un'insegnante di ballo per giovani scapestrati ed una mamma che aveva bisogno dell'appoggio degli altri per crescere la figlia.
Si chiese cosa sarebbe stato di lei se fosse rimasta in Canada...probabilmente morta da parto insieme a Destiny...
Mentre allestiva la tavola per la cena e Maria si distendeva sul divano con un grosso sospiro di soddisfazione , notò che la scatola dei libri non c' era più .

Il suo cuore si fece leggero

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Capitolo 49
*** Capitolo 49 ***


« Sei... un... emerito... idiota !» rantolò a singhiozzo,Morgane

Non riusciva a smettere di tossire,la sgradevole sensazione dell'acqua in trachea non voleva proprio abbandonarla e non ce la faceva a riprendere correttamente il respiro...espirazioni forzate,con tosse e sibili, seguite da inspirazioni corte, ed insufficienti a dilatarle i polmoni.

Maledizione a quando aveva approvato questo

« Non è colpa mia » ridacchiò Loki « Tu non mi ascolti!»

Portava,stampato sulla faccia, quel sorriso di scherno che Morgane odiava con tutta se stessa.
Da quando aveva accettato di portare gli allenamenti ad un livello superiore,si era scontrata con un nuovo modo di intendere la lotta,incentrato sui trucchi e sugli inganni.

Secondo Loki doveva servire a stimolare il suo istinto,ma lei cominciava a sospettare che servisse solo a farlo divertire.

«...davvero?...» si sentiva esausta, gli occhi chiusi,riversa sul pavimento della palestra completamente fradicia. Cominciava ad essere scossa dai brividi come effetto secondario dell'abbandono dell'adrenalina

« Davvero» confermò Loki accucciandosi accanto a lei « Mi sembrava di averti detto di concentrarti per creare una bolla d'aria che ti permettesse di respirare sott'acqua» le toccò la schiena liberandola dalla sensazione di soffocamento« Invece hai deciso di farti prendere dal panico...Volevi berti fuori tutta l'acqua, per raggiungere la superficie?»

Morgane si portò supina respirando pesantemente ...
Idiota idiota idiota...aveva rischiato di annegare e lui aveva l'ardire di fare del sarcasmo !

« Non è divertente,Loki...» esalò fra i brividi

« No...Non lo è » confermò,appoggiandole la mano sul torace,pericolosamente vicino al seno « Non abbiamo tutta la vita davanti...o meglio: tu non ce l'hai e ho il ragionevole dubbio che, seppur così lunga, anche la mia rischierebbe di finire drasticamente...o peggio » precisò,dopo averle alleviato i brividi « Il tempo è tiranno,Morgane ...se non ti metti veramente d'impegno,non ci sarà modo di far riemergere i tuoi poteri e di usufruire dei benefici della gemma dello spazio...senza contare l'inutile spreco di averla dormiente »

Le afferrò la mano per tirarla in piedi e Morgane si lasciò sfuggire un respiro trattenuto. Le girava la testa e le gambe erano molli come se fossero fatte di gelatina,un altro residuo di tosse la scosse facendola sbilanciare in avanti,stelle attraversarono gli occhi chiusi, le orecchie immerse in un sordo brusio.

Fu catturata da Loki poco prima di cadere in avanti.
Probabilmente l'aveva salvata dallo spiaccicarsi il naso a terra, invece si trovò ad immergerlo nel suo torace,appena sotto la clavicola. Puzzava di sudore

e...pelle e cuoio e libri…

Dio quanto le era mancato

Le sfuggì un sussulto involontario quando la mano di Loki la raggiunse sulla schiena, allargandosi al centro delle scapole,le dita a riposare fra le corte setole dei capelli alla base della nuca. Si spostò appena, la fronte a toccargli la mascella

« Ce la fai, avatar? »

La sua voce non aveva perso il solito timbro di scherno.
Era più gentile,certo,ma proprio non ce la faceva a non punzecchiarla e a non farle notare limiti,errori e debolezze…
Non era aggressivo, anche se Morgane sospettava che si trattenesse... ed in un qualche modo contorto,riteneva che fosse il suo tentativo di ringraziare chi gli aveva consentito di essere di nuovo padrone di sè...

« Ho letto anche l'ultimo dei tuoi libri »conversò Loki,attendendo che il respiro di Morgane si regolarizzasse « e ho trovato che i tuoi appunti a margine pagina fossero un po' troppo semplicistici»

« Ti prego!...Non ricominciare!... Avevo solo 14 anni,non puoi pretendere un' analisi del testo della maturità di un adulto! Non ...» sbuffò contro il suo collo provocandogli un piccolo fremito «.. Non puoi semplicemente godere della lettura senza cogliere l'occasione per criticarmi ? »

Fece una piccola smorfia, valutando la questione « Ciò non toglie...» ricominciò

«...che sei un rompipalle! » concluse Morgane spingendosi all'indietro « Ora lasciami...Va meglio» e si allontanò da lui ancora un po' traballante,ma comunque abbastanza stabile per non cadere.

« Meglio così,perché domani si ricomincia » le fece sapere ,serio,raccogliendo la tunica da terra. La palestra era l'unico luogo dove potesse tornare ad indossare i suoi vecchi indumenti. Fuori di lì doveva adattarsi agli impersonali abiti midgariani...anche se,tutto sommato,alcuni di questi non erano affatto male

Le spalle di Morgane caddero per l'avvilimento...Se avesse continuato su quella strada sarebbe morta molto prima di avere indietro i poteri...

Un bel giorno Loki se ne era uscito con l'idea che se combattere in modo convenzionale poteva essere utile per temprare il fisico,dare un ulteriore spinta ai sensi di Morgane poteva rivelarsi il tassello mancante per costringere fuori le energie represse.

Così le aveva proposto di esercitarsi,lasciandolo libero di utilizzare la magia.

Anche se con riluttanza,con non poche perplessità e all'oscuro di Tony, Morgane accettò, facendo affidamento sul fatto che comunque,in un qualunque momento, lei avrebbe avuto la facoltà di bloccarlo.

Bastava uno stop

L'addestramento era iniziato in maniera piuttosto soft: qualche illusione,efficace ma innocua,qualche inganno,un' esagerazione di doppioni di Loki,come se uno non fosse già sufficiente...insomma,col senno di poi un sistema come un altro per carpire la sua fiducia e spingerla a non usare mai la parola sicura...

Poi le illusioni si erano fatte più elaborate e sempre meno innocue

Non si trattava più di parare i colpi provenienti da chissà dove e da chissà chi o da chissà come...si trattava di mantenersi in vita
Non che Loki lavorasse senza una logica,ovviamente
Ogni sua azione era rivolta a stimolare uno dei quattro domini di Morgane ed era arrivato in maniera subdola a provarci nel modo più cruento possibile.

La prima volta si era ritrovata spaesata e tremante,immersa in una distesa di neve fresca alta almeno un metro,vestita semplicemente di un top e di un paio di pantaloncini modello ciclista. Ai piedi, calzini di cotone e scarpe da ginnastica : un abbigliamento non certo adatto alla neve .
Sapeva di essere ancora in palestra eppure, se non fosse che era impossibile, avrebbe pensato di essere stata teletrasportata in Antartide

Lo aveva chiamato

Nessuna indicazione che fosse da qualche parte a sorvegliarla.
Avrebbe potuto dire la parola , ma che diamine,era anche una questione di orgoglio personale non mollare appena iniziato.

Si rese subito conto che se non si fosse mossa velocemente avrebbe rischiato di congelare,tuttavia l'impresa si rivelò più ardua del previsto.
Affondava ad ogni passo e la neve fino alle cosce esercitava una resistenza tale da darle l'impressione di essere un aratro.

« Rifletti,Morgane» si disse muovendosi sul posto « Dove cazzo conti di andare? » Si guardò intorno alla ricerca di un punto di riferimento,un qualcosa di diverso all'interno di un paesaggio tutto uguale. Non ne trovò nessuno « Non c'è niente qui. A parte la neve...troppa per i miei gusti...merda...CHE CAZZO DEVO FARE ,LOKI? SPALARLA? AVRESTI ALMENO POTUTO DARMI UNA PALA,O DEVO FARE TUTTO CON LE MANI?» gridò

Non ci fu risposta.Chissà perché non ne fu sorpresa

Si abbracciò in un vano tentativo di scaldarsi.
Sentiva la punta del naso congelata e se la immaginò rossa come quella di un clown. Portò le mani al viso chiedendosi quando aveva iniziato a non sentire più le dita. Erano blu, probabilmente come i piedi,che le dolevano terribilmente...la parte di gamba che usciva dalla neve era di un innaturale color porpora...poteva vedere ogni respiro condensarsi in bianche nuvole di fumo e l'unico rumore al di là del vento,era il battere incessante dei suoi denti,come le nacchere di una spagnola

Se avesse ancora padroneggiato il dominio del fuoco,non avrebbe avuto difficoltà a regolare la propria temperatura corporea o a produrre un piccolo fuoco per il calore,ma...

ah ecco...questo era il punto...

« SEI UNO STRONZO,LOKI ! SE MI AVESSI DETTO LE TUE INTENZIONI NON AVREI PERSO TEMPO A CAPIRE COSA VOLESSI DA ME!» urlò Morgane al vento

E pur sapendo cosa fare,non ci riuscì.

Se ne restò così,come una stupida, in piedi, in mezzo ad una tormenta di neve, a guardare le mani vuote, pregando che da loro scaturisse una piccola fiammella,quanto le sarebbe bastato per sentire almeno un po' di calore. Ma non successe niente,niente, e mentre il tempo scorreva, e i minuti le parvero ore ,il suo spirito cominciò a vacillare

Si ritrovò a piangere disperatamente quando si rese conto di non sentire più nulla,non le mani,non le gambe,non il viso...nulla... Aveva la sensazione di essere diventata un pupazzo di neve,le ciglia appesantite da cristalli di ghiaccio,le labbra screpolate,attraversate da tagli profondi...Anche il dolore delle estremità era scomparso, sostituito da una insensibilità assoluta...Quanto tempo era rimasta in quel luogo ?

...le avrebbero amputato i piedi e le mani !

Dì la parola Morgane, si disse , fa fermare questa pazzia...

No...

devo dargli fiducia...

non mi lascerà morire

non mi lascerà morire


Furono gli ultimi pensieri che ebbe prima di crollare nella neve

Sussurri antichi la strapparono dal torpore

« Avresti dovuto usare la parola» disse indifferente Loki a Morgane, raggomitolata sul pavimento della palestra. Qua e là qualche mucchietto di neve che andava sciogliendosi

« Io...» batteva ancora vistosamente i denti ed il naso le colava, ma il freddo era notevolmente diminuito « Ho scelto di fidarmi di te...»

« ...sconsiderata...e incapace » la sgridò senza degnarla di uno sguardo

Non seppe cosa rispondergli. Aveva ragione a chiamarla incapace...ma non era stata una sconsiderata...

Alla fine lui era venuto.

____ ◊ ____



Questa volta Loki aveva scelto di spingerla negli abissi dell'oceano, con il solo piccolo preavviso di trattenere il fiato, appena prima di farla circondare da tonnellate di acqua.
Stronzo
E lei lo aveva trattenuto,il respiro, cercando nel contempo di concentrarsi, per estrarre l'ossigeno necessario che le permettesse di uscire dignitosamente da lì.
Il tutto fino a quando i polmoni le bruciarono per lo sforzo e l'unica cosa che ottenne fu di inalare bruscamente e di riempirli di acqua.

« Domani hai intenzione di gettarmi da una rupe? » chiese Morgane stizzita,quando raggiunsero la sala comune

« Potrebbe essere un'idea...»

« E intendi soccorrermi prima, o dopo che mi sono fracassata tutte le ossa?»

« Dipende...» rispose incurante Loki « la paura del dolore potrebbe aiutarti a reagire. Ma forse hai bisogno di soffrire per metterti davvero d' impegno»

« Sai...» lo affrontò accigliata « Ho come la sensazione che ti piaccia quello che stai facendo »

« Mi hai mai visto...ridere? » le chiese con un sopracciglio alzato

« No. Ma non è che non mi risparmi le battute acide ed i sorrisetti sarcastici. Nemmeno quando sono nel dolore »Loki le girò la schiena afferrando un acino d'uva e portandoselo alla bocca « Guardami Loki ! Sono fradicia !»

« E TRA POCO SARAI MORTA ! » le urlò contro il dio, girandosi di scatto e facendole fare un salto all' indietro. Gli occhi lampeggianti nel furore e nel disprezzo,con l'unico scopo di farle sapere quanto patetica fosse « SMETTILA DI COMPATIRTI E DI PIANGERE COME UNA RAGAZZINA E DATTI DA FARE! » continuò « SE NON LO HAI ANCORA CAPITO, SE FALLISCI NON RESTERÀ NULLA DI TE, DI ME O DELLA TUA FASTIDIOSA BAMBINA !!!»

Morgane rimase a bocca aperta a fissare il dio davanti a sé

Certamente aveva capito male

« Ripeti » mormorò facendo un passo verso Loki

« Cosa?...» le chiese confuso « Tutto quanto? Non mi sembra un concetto difficile da capire !» sputò

« RIPETI QUELLO CHE HAI DETTO SU MIA FIGLIA ! » lo aggredì afferrandolo per la maglietta,le mani a torcere il tessuto leggero

« Oh!...» gli occhi spalancati nello stupore,la bocca a forma di “ o ”, l'espressione di chi è stato colto con le mani nel sacco « Mi...dispiace...» farfugliò Loki «...Non era mia intenzione...Credevo te l'avesse detto...lei è stata qui...»

« Come sarebbe a dire…?» Morgane retrocedette gradualmente, ritirò le mani dal suo torace e la rabbia ,d'un tratto, fu sostituita dalla paura « Destiny è alla X Mansion...»

Loki aveva visto troppe volte quell'espressione sul volto delle persone,per non riconoscerla « Temo che in tua figlia ci sia molto più di quello che pensi…» la vide ansimare presa dal panico il volto cereo « Ha voluto conoscermi...non è successo nulla ...» provò a rassicurarla

« Come...quando...» riuscì a formulare Morgane,incredula, gli occhi saettanti,incapaci di focalizzarsi in un punto

« Come?...Non ne ho idea...non ha voluto condividere con me i suoi segreti...Quando ? » fece una pausa per pensare,anche se in realtà non ne aveva bisogno « ...Un paio di giorni fa »

Due giorni!

Il dado era stato tratto e Loki non poté trattenersi dal sorridere ,guardando la donna allontanarsi senza aggiungere altro,veloce come un battito di ciglia.

Era ora che la piccola strega capisse di non essere poi così furba, tale la boria e la sicurezza di sé da non aver mai nemmeno contemplato l'idea di poter essere scoperta. Persino ora che era tornata a scuola riusciva ancora ad intrufolarsi alla Torre ,violando i sistemi di sicurezza... e la sua privacy.
Non poteva negare che fosse stato stimolante, ma alla lunga il gioco si era fatto noioso e pericoloso e prima o poi sarebbe inciampata in qualche avventatezza dovuta alla giovane età

ed allora sarebbe stata dura spiegare il perché lui non aveva mai detto nulla delle sue visite…

Loki si tolse gli abiti sporchi del sudore dell'allenamento preparandosi per una doccia rilassante. Si sentiva piuttosto appagato,ora che,dopo tanto tempo, aveva causato un po' di caos...e a conti fatti era la sua specialità





Ragazze,nella fretta di pubblicare ho avuto una dimenticanza imperdonabile.
Spero che tutte voi stiate bene .
Un forte abbraccio a chi in qualunque modo é stato toccato dalla tragedia del terremoto

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Capitolo 50
*** Capitolo 50 ***


Eccomi qui con un nuovo capitolo. Come pre-annunciato,qualcosa sta per cambiare. Spero ne godiate e come al solito,fatevi sentire che mi fa sempre moolto piacere! : )Un bacio





Destiny camminava a testa alta lungo i corridoi della X Mansion,canticchiando fra sé e sé e alternando ai passi qualche saltello.
Il preside l'aveva mandata a chiamare durante la lezione di chimica e dato che era certa di non aver fatto nulla di male,poteva solo ringraziarlo per averla sollevata da quella noiosa materia. Odiava la chimica. Troppe formule e troppi elementi da imparare a memoria e siccome non aveva nessuna intenzione di diventare un'esperta nel settore, studiarla era per lei una perdita di tempo.

Bussò alla porta del professor Xavier con cuore leggero,chiedendosi quale fosse il motivo della convocazione e attendendo con orecchio teso, il permesso di entrare.
Quando però aprì la porta,quello che trovò la colse impreparata e la fece sudare freddo : mamma, Tony e Pepe la aspettavano seduti nelle poltrone dello studio, tutti e tre con un'espressione grave dipinta sul volto.

Ohi ohi

Il tragitto che percorse dalla porta alla scrivania del preside le parve quello del condannato al patibolo.
Deglutì rumorosamente e prese posto su una sedia,le mani in grembo e le gambe a penzoloni. Diede una sfuggente occhiata alla sua famiglia, notando subito il pallore di sua madre in contrasto con il rossore di Tony.

Grande!...una ha paura e l'altro è arrabbiato,pensò

Pepe era imperscrutabile. Come al solito la più equilibrata quando si trattava di lei e delle sue marachelle...Ma cosa aveva combinato questa volta? Per quanto si sforzasse non le veniva in mente niente

« Allora Destiny » iniziò Xavier « Prima di cominciare,hai qualcosa da dire alla tua famiglia?»

« Non ...credo» rispose sinceramente, disorientata « Non mi viene in mente nulla...»

Tony sbuffò rumorosamente a quella affermazione « Parlami di Jarvis » le disse. Aveva la faccia color porpora

« Jarvis...?»

« NON fare la finta tonta!» sbottò irritato « So che sei stata alla Torre due giorni fa !Voglio sapere COME!» aveva alzato il tono della voce tanto che la bambina si ritirò nella sedia.

Pepe se ne accorse e posò una mano sul braccio di Tony per placarlo « Destiny, amore» iniziò stringendo sul braccio « Non siamo qui per giudicarti,ma quello che stai facendo è pericoloso...»

« ...e tu sei soltanto una bambina...» concluse Morgane. Era talmente cerea che dava l'idea di essere sul punto di vomitare

« Non sto facendo nulla di male...» rispose in un sussurro

A quelle parole Tony scattò in piedi liberandosi dalla stretta della compagna « TU NON SAI COSA STAI FACENDO! » gridò ,la rabbia esplosa in un secondo,le narici dilatate « SEI ANDATA A CONOSCERE LOKI ! TI SEI INTRATTENUTA CON LUI! DIO SOLO SA QUELLO CHE SAREBBE POTUTO ACCADERE !!!»

Destiny impallidì visibilmente,la bocca aperta per lo shock.
Tony,così, non lo aveva mai visto ; era un combattente ed un uomo d'affari ed anche in situazioni di grande stress le sue armi migliori erano l'ironia ed il sarcasmo.
Ora invece tutto il suo essere era pervaso dalla furia e negli occhi era sicura di leggervi il panico.

La bambina guardò ora Pepe e ora sua madre in cerca d'aiuto ,ma non ne trovò nessuno. Poteva capire che ai loro occhi Loki fosse pericoloso...andiamo...era pericoloso agli occhi di chiunque, a chi stava mentendo adesso?... ma in quei mesi aveva ascoltato e visto abbastanza, per sapere che lui non era solo come voleva far apparire…

Provò a parlare ma la voce le uscì in un soffio e venne subito soverchiata da quella di Tony.
E poi cosa avrebbe potuto dire? Avrebbe rischiato di tradirsi,rivelando di conoscere Loki da quasi 5 mesi... e allora sarebbe stata in guai assai peggiori!

« VORREI SAPERE COME HAI FATTO AD ELUDERE LA SORVEGLIANZA DELLA TORRE !» le stava urlando « JARVIS HA SCANSIONATO TUTTA LA GIORNATA DI MARTEDÍ E DI TE NON C'É MAI STATA TRACCIA!»

«Io...»

Prima che Stark potesse riprendere ad aggredirla, il professor Xavier decise di intervenire « Coraggio Destiny,siamo curiosi di ascoltare quello che hai da dire» la sua voce era profonda e la bambina si sentì sondata.

E poi voleva insegnare l'etica a lei ! Come mai per lui non valeva? Con quale diritto si stava intrufolando nella sua mente?

Destiny si accigliò,ma rimase dov'era,in silenzio,le labbra serrate nel fastidio. Lei aveva mentito? No. Aveva tenuto per sé dei segreti. Era un suo diritto.

« So duplicarmi » disse infine,ottenendo un piccolo grido di sorpresa da sua madre « ...e teletrasportarmi» continuò « Il mio duplicato sta qui mentre io vado dove voglio...E' in tutto e per tutto uguale a me...»nella stanza scese un silenzio di tomba,ma ormai che era in ballo decise di ballare « Giuro che è stata la prima volta che l'ho fatto. Non ho mai abbandonato la scuola prima...No. Aspetta. L'ho fatto: al mio compleanno per cercare i regali nascosti da zia Pepe...e anche all'ultimo Natale»

« Oh santo cielo...» esclamò Pepper « Non credi a Babbo Natale?»

Destiny scosse la testa « Se esistesse,dovrebbe essere come me,o almeno essere un mutante...La maggior parte dei ragazzi della scuola non ci crede...»

« Perchè non mi hai mai detto di questi poteri?» chiese Morgane inginocchiandosi davanti a lei. Era sconvolta all'idea...pensava che fossero acquisibili solo con lo studio e non riusciva ad immaginare dove avrebbe potuto trovare un libro di incantesimi...

« Perchè tu non me li lasceresti usare! Voi...siete in un controllo continuo e mi opprimete! Avete paura che usandoli ,qualcuno possa scoprire l'identità di mio padre! Mi sembra sempre di fare qualcosa di sbagliato ad essere me stessa,come se dovessi nascondermi o vergognarmi di qualcosa !»

« E secondo te abbiamo torto a darti dei limiti?» la interrogò Tony facendo un respiro profondo « Li hai usati per andare dalla persona più pericolosa di tutto l'universo !»

« Non era la prima volta che ci andavi,vero? » intervenne Xavier, prima che Destiny potesse rispondere « In realtà non è come Loki avrebbe voluto farci credere,sono mesi che lo frequenti...»

« Che cosa? » Morgane non poté credere alle proprie orecchie. Tutto quello che aveva sempre temuto si era avverato e sua figlia le aveva mentito facendogliela letteralmente sotto il naso...Si prese il viso fra le mani respirando profondamente. Come aveva potuto? Che cosa avrebbe dovuto fare, ora?

Se possibile Tony era ancora più sconvolto di lei. Camminava avanti e indietro per lo studio ,gesticolando e brontolando Dio solo sapeva che cosa,bloccandosi di colpo per poi ripartire,sotto lo sguardo preoccupato di Pepe che pur in un momento così fragile manteneva un invidiabile autocontrollo « Amore...» provò a dire la donna alla bambina « Perchè hai fatto una cosa del genere? Sapevi che c'erano dei divieti e sapevi anche che se non fosse stato importante non li avremmo mai imposti...Hai messo te stessa in pericolo...Per quale motivo?»

« Sì...» riuscì a parlare Morgane « Dillo anche a me il motivo...Volevi dimostrare di saper aggirare Jarvis? Di essere superiore a lui e alle regole della nostra casa ?» chiese alzando il tono della voce mano a mano che le parole le uscirono di bocca « … Non hai pensato ai pericoli? O che se ti fosse successo qualcosa sarei impazzita di dolore?»

« Ma non è successo niente,mamma! Abbiamo solo parlato! » Morgane scosse la testa in disapprovazione « Non è una persona facile,ma sa essere gentile quando vuole...»

« Assurdo...» disse Tony

« Mi ha raccontato tante storie sui nove regni e l'albero del mondo...Conosce cose meravigliose »

« E terribili » aggiunse Pepe « Conosce e ha fatto anche cose terribili...Ha ucciso persone e non ha mai chiesto perdono... E' un bugiardo patologico,Destiny ,e non prova sentimenti per nessuno...»

« Questo non lo credo...»

« Assurdo...»ripeté Tony

« Ha detto che ti ha conosciuta due giorni fa,solo per mettere al sicuro se stesso! Perchè se avessimo scoperto che sono mesi che ti frequentava...» continuò Pepe

«...l'avrei ucciso con queste mani,molto,molto lentamente...» completò Stark

« Ma non è stata colpa sua! Lui non mi ha mai fatto nulla di male...»

« TU NON SAI NIENTE !» le urlò all'improvviso il miliardario,facendo sobbalzare le due donne e persino il professore « SEI SOLO UNA MOCCIOSA CHE SI DIVERTE A GIOCARE CON IL FUOCO! CHE CREDE DI POTER FARE COME LE PARE PERCHÈ HA DEGLI STUPIDI POTERI E CHE NON HA NESSUN RISPETTO PER SUA MADRE O PER OGNUNO DI NOI! »

Destiny non era una facile al pianto e c'erano veramente poche cose che le avrebbero fatto versare delle lacrime,come la morte del suo cane,ad esempio,se mai ne avesse avuto uno, oppure,come in questo caso ,il sentirsi trattata ingiustamente.

Lei non era una mocciosa.

Era una bambina fin troppo intelligente per la sua giovane età . Era la prima del suo corso e se le avessero permesso di saltare le classi era certa che avrebbe dato filo da torcere anche agli studenti dell'ultimo anno. Se le altre bambine giocavano con le bambole, lei si faceva portare all'osservatorio e si dilettava a studiare le costellazioni…. Amava leggere, e non solo i libri per i ragazzi,ma poesie e letteratura... In fatto di libri ,la sua stanza era seconda solo a quella di Loki
E la sua magia non era stupida .
Dirlo significava dare a lei stessa della stupida, perché era la sua essenza,la sua vita,la sua forma…
La magia era lei...

Si alzò dalla sedia con i lucciconi agli occhi. Aveva le mani chiuse a pugno e dovette tirar su con il naso un paio di volte prima di parlare.
Lei non era una mocciosa.
E loro...loro...


« VOI SIETE DEI BUGIARDI!» strillò. Non poté non cogliere il sussulto di sua madre,che ancora inginocchiata davanti a lei rischiò di rovesciarsi. Tony le dava la schiena,ma era certa,certa,di avergli visto irrigidire le spalle. Pepe rimase immobile, apparentemente indifferente all'accusa,tradita solo dallo stupore che le attraversò gli occhi « PARLI TANTO DI RISPETTO MA NON MI DICI IL VERO MOTIVO PER CUI NON DEVO USARE I MIEI POTERI! » si rivolse a Morgane con le guance arrossate,ignorando i tentativi del professor Xavier di calmarla « PENSI DAVVERO CHE NON SAPPIA CHE META' DELLA STORIA SU MIO PADRE E' UNA BUGIA?CHE MI AVETE RIEMPITO DI MENZOGNE?» si trovò incapace di trattenersi ulteriormente,tanta era la rabbia « VOI AVETE PAURA!...VOI NON VOLETE CHE MIO PADRE SAPPIA DOVE TROVARMI !!!»

Il silenzio che seguì valse più di mille parole

Aveva aspettato suo padre ogni giorno, da quando ne aveva memoria ,sognando il suo aspetto,il suo profumo e le sue carezze. Se lo immaginava alto,come doveva essere un gigante di ghiaccio e caldo,ma anche freddo,proprio come era lei...e circondato da un 'aura di forza e di potere…
Lei si era sempre sentita orgogliosa delle proprie origini,eppure tutti quanti riuscivano a farle provare uno spiacevole senso di inadeguatezza ogni volta che si mostrava come in realtà era, come se la parte di suo padre fosse del tutto sbagliata…
Sua madre era sempre stata restia a parlare di lui,delle sue passioni,delle sue avversioni,del suo carattere o di aneddoti legati a quando si erano conosciuti... e quando lo faceva,l' alone di incertezza che permeava la sua voce, faceva sentire Destiny a disagio,alimentando in lei il sospetto che certi episodi fossero inverosimili o troppo banali per essere legati a suo padre…Naturalmente non tutto era una bugia. Conosceva l'HIDRA ed era consapevole che avrebbe potuto essere una preda appetibile se avessero conosciuto di chi era la figlia...

perciò sì...lei era realmente in pericolo a causa sua,ma no...non era solo quello il motivo per cui la volevano nascondere al mondo
Aveva sperato di sbagliarsi,rifiutandosi di credere che sua madre le stesse mentendo... ma i suoi dubbi, ora ,si erano fatti certezze

« Perché?...» sussurrò. Un netto contrasto con le grida di poco prima.

« Io...» provò Morgane. Era ancora inginocchiata e non voleva guardarla negli occhi. Persino Tony che fino a poco prima era stato così bravo nel saper cosa dire, pareva senza parole e Destiny non poté perdere come la mano di Pepe si era aggrappata al suo braccio.

Morgane si sentì morire.
Cosa avrebbe potuto dirle per non ferirla?
Guardò a Charles in cerca di aiuto e quello che sentì da lui le fece affondare il cuore. Non avrebbe mai voluto arrivare a questo e se le cose fossero andate diversamente avrebbe potuto evitarlo,magari per sempre...O forse no,considerato quanto si era allungata la sua vita. Forse,invece, più tempo fosse trascorso e peggiori sarebbero state le ripercussioni...

« Volevo proteggerti »ricominciò incontrando con vergogna lo sguardo della figlia « Tutti noi volevamo proteggerti »

« Da che cosa? » Destiny provò ad asciugarsi le lacrime con il dorso della mano,solo che non volevano smettere di scendere« E niente più bugie,per favore »

« Dall'essere rifiutata » ora Morgane parlava sottovoce « Tuo padre è un egoista...vive solo per perseguire i propri progetti,senza pensare alle conseguenze delle sue azioni o a chi vi trascina dentro. Io... ero disposta a tutto per lui,ma mi ha respinta, perché non rientravo nei suoi piani...»si strofinò stancamente la fronte «...Nella migliore delle ipotesi ti avrebbe ignorata,nelle peggiore...»

«...odiata? » singhiozzò fuori Destiny. Detestava essere così percettiva

Il cuore di Morgane affondò,ma non fece nulla per smentire l'affermazione. Aveva chiesto la verità e non c'era modo per renderla meno crudele...salvo ricordarle che aveva una famiglia e che era suo padre a non essere degno di lei e non viceversa.
Si allungò verso Destiny per stringerla in un abbraccio,ma si ritrovò ,sconcertata,ad afferrare solo aria

nelle orecchie le grida di Pepe e Tony
____ ◊ ____


Loki camminava assorto verso la terrazza ,con in mano la relazione su altre due voragini aperte in punti opposti del pianeta. Era indubbio che gli episodi fossero correlati,ma i grafici non rivelavano nulla che già non conoscessero. Si sedette,dispiegando sul tavolo all'aperto una carta planetaria, studiandone paralleli e meridiani e registrando la distanza degli eventi dall'equatore e dai poli terrestri.

« Non credevo che saresti ritornata » disse, senza staccare gli occhi dalla cartina. Attese per un po' di ricevere una risposta e quando non ne ebbe alcuna si decise a guardare in direzione della bambina. Era seduta fra i rigogliosi cespugli di lavanda,la schiena a lui,i capelli scompigliati dal vento« Sei arrabbiata con me? » le chiese « Perché sappi che non me ne può importare...»

«No» lo interruppe ,stranamente atona « Anche se non capisco perché l'hai fatto »

« Perché?»ridacchiò « Prima di tutto per mio divertimento personale ,e poi perché non ci tengo a perdere i bonus acquisiti per i capricci di una mocciosa » le fece sapere

« Anche Tony mi ha chiamata così» tirò su col naso continuando a dargli le spalle

« Perché lo sei »le rispose sinceramente ripiegando la carta accartocciata dal vento « Devi imparare ancora molte cose. Come ,per esempio, che ad ogni tua azione corrisponde una reazione...» si sdraiò sul lettino prendisole

« Allora mi dispiace per te, perché sanno che sono mesi che ti frequento...»

Loki si tirò a sedere di scatto. Che diamine…! « Sei proprio una mocciosa.! Se avessi retto il gioco il danno sarebbe stato minimo per entrambi...» si lamentò

Destiny fece una risata amara che si soffocò nel pianto « Se vuoi saperlo è tutta colpa del professor Xavier » questa ingerenza non l'aveva prevista « E comunque credo che nei guai sarai solo tu...» alla fine della frase singhiozzava apertamente

« E allora perché diavolo stai piangendo? » non che gli importasse,ma era curioso di sapere come avesse fatto a sviare l'attenzione da lei

« Perché ...» pianse « Sono tutti dei bugiardi ! » si girò verso Loki con gli occhi rossi di pianto,incapace di trattenere i singulti,e raccontandogli quanto era accaduto

« Fammi capire bene...» la interruppe, disorientato « Avresti dovuto essere punita per le tue bugie ...e invece sono stati loro a finire puniti per le loro???»ridacchiò divertito« Sai sempre girare la situazione a tuo vantaggio!»

« E quale vantaggio ci sarebbe nello scoprire che tuo padre ti odia?» piagnucolò

« Immagino...nessuno, ma la parentela non è poi così importante...»minimizzò con un gesto della mano«In fin dei conti io ho ucciso il mio padre biologico ed ho provato ripetute volte a sbarazzarmi di quello adottivo...»

Destiny lo guardò sconvolta. Parlava di queste cose come se stesse parlando di mosche fastidiose « Oh...Questo,non è molto bello !»

« Suppongo...» rispose incurante « Invece devi spiegarmi un'altra cosa ancora...» sbuffò fuori «Di tutti i posti nell'universo,cosa ti ha fatto credere che io fossi benché minimamente interessato ai tuoi drammi?» la guardò con tedio « Non hai qualche amica della tua età da disturbare?»

« Hanno tutti sette anni! Cosa potrebbero mai dirmi per consolarmi?»

« Scusa?» scosse la testa fra lo sbigottito ed il divertito « Non ti aspetterai mica che io faccia una cosa del genere!»

« Piccola sì ma mica scema!Voglio solo parlare con un adulto che non mi giudichi » nonostante tutto le venne da ridacchiare « Hai visto? Mi hai già fatto sorridere...»

« Lungi da me...»

« Mi piaci Loki» disse d'un tratto Destiny,congelandolo « Sotto quella scorza da duro avresti un sacco di grandi qualità...»

« Dovrei esserne felice?» chiese guardingo

«...ma anche tu sei un bugiardo »

«...ora dovrei sentirmi offeso »

« Hai paura » gli sorrise Destiny « di apparire debole...» lo bloccò con un cenno della mano « e allora porti una maschera...Ma perché voi adulti dovete fare sempre tutto così difficile? Perché lo fate?»

« Perché mentiamo,vuoi dire?» Loki tornò a distendersi sul lettino,scrollando le spalle« Per comodità? Perché è più facile una bugia di mille verità? Per difenderci o per difendere le persone che amiamo? Per mantenere noi stessi al riparo dagli altri?» fece una pausa « Non tutte le bugie servono a far del male...credo...Sai,non sono molto pratico con quelle...Ma mi sembra che nel tuo caso la verità non sia stata così piacevole...» le lanciò un'occhiata di traverso

Destiny riflettè in silenzio,torcendo nervosamente le mani « Se la bugia non fosse mai stata detta non avrei sofferto...avrei solo accettato che ho un padre stronzo...»

« Lingua!» la redarguì Loki

« Scusa...Però non sono stupida... ho capito perché lo hanno fatto » ridacchiò « Non credo che ucciderei mio padre per essere un egoista...E meno che mai Tony. Io lo adoro!»

« Peccato...»

« Credo sia meglio che torni a scuola,ora, e che vada a scusarmi con mia madre. Sarà fuori di sè» fece per alzarsi ma il dio la fermò

« Mi vorresti togliere una curiosità?» Destiny alzò gli occhi al cielo come per dire “ un'altra? ”« Dato che finirai col dirlo a Stark e visto quello che mi hai raccontato, mi spieghi come fai ad eludere Jarvis?»

Loki era ancora sdraiato,la testa rivolta a lei seduta fra la lavanda. La bambina aprì un paio di volte la bocca per parlare,ma era piuttosto combattuta...cosa rivelare e cosa no?
E poi ancora, cosa anche poteva cambiare se avesse conosciuto i suoi doni?


« Va bene» iniziò titubante« Ma sarà un segreto fra me e te.» attese un cenno di conferma «Jarvis rileva le energie delle persone presenti nella Torre, non solo il battito del cuore, il respiro o le voci,per esempio... ma il calore che emanano e come nel caso di Thor, anche la forza diversa che trasudano. Se tu fossi libero di muoverti con i tuoi poteri,lui lo saprebbe»

« E quindi...?»

«Se volessi potrei muovermi senza fargli percepire nulla...Ma siccome non voglio che Jarvis pensi che sei un pazzo perché parli da solo,quando vengo da te,agisco direttamente su di lui, dandogli un'immagine della stanza ideale...Per me ovviamente»

« Un'illusione...?» il dio non poté nascondere l'incredulità

« Parlerei piuttosto di manipolazione della realtà. Non ci credi?» alzò incurante le spalle « Mio padre è una grande persona...nonostante tutto...e quindi,perché no? »

Un assurdo sospetto cominciò a serpeggiare in Loki , ma l'eventualità che fosse anche lontanamente possibile era pari allo zero... Si portò a sedere di scatto, mentre Destiny lo osservava incuriosita«Mostrami»le ordinò,strappandole un sorriso.

Finalmente qualcuno che glielo chiedeva!

« Che potrei farti vedere?» tubò,ignorando la tensione crescente nel dio « Un cambio d'abito?» e la sua divisa scolastica venne sostituita da un paio di jeans neri tutti strappati « Oppure le mie gemelle?» e creò due sue copie,facendo risucchiare a Loki il respiro« Ovviamente so fare un sacco,non solo illusioni...» era talmente eccitata all'idea di esaltare i propri doni che non si accorse del totale smarrimento di Loki « Lo sai che posso creare il ghiaccio?»

« Ghiaccio...?»

« Sì!» ridacchiò battendo le mani « Quando era incinta io e mia madre eravamo connesse e lei faceva i dispetti a Tony ! Ghiacciava il pavimento al suo passaggio per farlo cadere!»rise apertamente, dimentica delle afflizioni della mattinata « Puoi immaginare qualcosa di più buffo?»

« No...davvero» rispose meccanicamente

« Beh allora vado,ok? Si è fatto tardi e...Loki?» il dio alzò lo sguardo da dove lo aveva perso « Grazie »

E sparì.

Non nella parete come era solita,ma nell'aria davanti a lui,lasciando lo spazio precedentemente occupato, improvvisamente vuoto.
Una scia verde l'unica traccia che fosse mai stata lì

Qualcosa di più buffo?

Un sacco era più buffo dell'immaginare Stark cadere a terra

Lui che si era fatto raggirare da Morgane
Lui che aveva distrutto una camera in preda alla gelosia
Lui che aborriva la sola idea di un figlio
E per ultimo,ma non meno importante, lui che era convinto di non poterlo nemmeno generare,un figlio, da una midgariana

Se Destiny l'avesse visto in quel momento ,avrebbe finalmente capito il significato della parola " paura. "
Il viso contorto in una smorfia orrenda ,le pupille dilatate

Loki gridò

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Capitolo 51
*** Capitolo 51 ***


Ed ecco cosa succede se un dio perde la testa. Non siate troppo severe con me...




« Un grande amore,davvero !»se ne uscì Loki con fare canzonatorio, accedendo alla palestra subito dopo Morgane .

Era trascorsa una settimana da quando aveva avuto quel colloquio illuminante con Destiny.
Una settimana in cui il suo stato d'animo era oscillato dall'arrabbiato al deluso e poi ancora dal deluso all'arrabbiato.
Difficile dire quale fosse il sentimento predominante,forse entrambi in parti uguali, ma lo turbava di più sentirsi tradito e confuso.

Morgane era stata subdola,e per una donna che si diceva pura e sincera,era stata fin troppo abile,a manipolarlo...In un altro momento l'avrebbe ammirata per l'ingegno, apprezzando che avesse approfittato della sua temporanea debolezza per propinargli delle false verità...se non fosse stato che nel suo gesto, Loki leggeva l'odio ed il disprezzo che nutriva per lui.

Aveva una figlia,per Valhalla!

Una bambina che non avrebbe dovuto esistere,che era venuta al mondo nonostante le precauzioni da lui adottate per il controllo delle nascite !
Quando aveva abbassato la guardia? Quando era stato sopraffatto dalla passione al punto tale da dimenticare ogni cautela?

Un 'immagine fugace...

Morgane che gli baciava le caviglie…

Quello il momento in cui aveva perso il senno?


Che cosa aveva fatto ? Aveva creato un...abominio? Un piccolo mostriciattolo che persino la sua stessa madre nascondeva al mondo,tale era l'onta per averlo generato con lui ?

E ancora: come era riuscita, Morgane, a darla alla luce? Certo,l'essere un Avatar l'aveva aiutata a mantenere stabile il proprio calore corporeo,ma il parto? Più ci pensava e più Loki si convinceva che ci fosse la mano di Frigga in questo,ed era combattuto fra l'esserle grato e imprecare perché non l'aveva lasciata al suo destino.

Proprio da qui nasceva il suo smarrimento.

Aveva sempre respinto l'idea di poter essere padre,un giorno,ma ora che si trovava di fronte alla realtà, non sapeva più cosa provasse...si sentiva rifiutato, rinnegato di un suo diritto,ancora una volta non abbastanza degno,nemmeno per una povera, patetica,misera midgariana.

Non appena Loki formulò la domanda, Morgane congelò : si era giusto chiesta quanto tempo avrebbe impiegato per affrontare l'argomento.

Era mancato poco che le venisse un collasso,quando seppe da Destiny che era andata a piangere e a sfogarsi proprio da lui,quel giorno. In parte perché era appena stata sgridata per quel motivo, in parte perché si era resa conto che più nulla l'avrebbe tenuta lontana dal dio ed in parte perché non sapeva cosa aspettarsi.
La bambina non aveva fatto confessioni rivelatrici,ma la tensione della bugia continua,complicata dal rapporto che si era instaurato fra i due,stava rendendo Morgane tesa come una corda di violino.

Si irrigidì leggermente,elaborando l'espressione grande amore usata da Loki e soppesando le parole prima di rispondere alla provocazione « Cosa volevi sentirti dire?» gli chiese dopo un attimo di esitazione «Che ero debole e mi sono data a lui senza ricevere niente in cambio? » il sorriso che il dio le elargì fu spregevole, tanto che si guadagnò un calcio al fianco,senza preavviso « Che per camuffarmi ,mi sono tagliata e tinta i capelli e sono fuggita in Canada?» sferrò un altro calcio questa volta all'addome, che lui parò

« Ti schifava l'idea di aspettare suo figlio?» la bocca contorta in una smorfia,mentre pronunciava quelle parole

« Mai » si bloccò di colpo con un pugno a mezz'aria « Mi vergognavo di me stessa e della mia debolezza... Gli ho permesso di farmi del male ,ancora e ancora e ancora...» tre colpi in successione a sottolineare il punto

Loki trattenne a stento un ringhio ,digrignò i denti e si concesse una lunga nervosa inspirazione. Non aveva ascoltato la metà del discorso, ancora fermo sull'immagine di Morgane che si nascondeva...
In primo luogo,perché nascondersi? Se era vero che lavorava per gli Avengers,la gravidanza poteva essere considerata uno spiacevole effetto collaterale...Oppure proprio per questo. Loro avrebbero spinto perché si liberasse della figlia e lei non avrebbe mai potuto farlo...in fin dei conti era l'Avatar,la vita,sopra ogni cosa...
Così si era costretta a farla crescere dentro di sé...
E aveva tirato su Destiny nella bugia, nella speranza che mai perdesse il suo travestimento e che scoprisse di essere diversa

Poi era arrivato lui ed aveva portato il caos.

« Ora scusami» finì la donna distogliendo Loki dalle sue elucubrazioni «ma non voglio più parlarne.» e senza ulteriori indugi si avventò su di lui

« Peccato...Mi divertivano le tue afflizioni...» la schernì, ma invece di reagire ai colpi, trovò assai più appagante lanciare un incantesimo e dare il via ai giochi.

Dire che Morgane si trovò spiazzata, era decisamente riduttivo.
Sapeva che sarebbe stata catapultata in una nuova illusione,ma perlomeno negli ultimi tempi questa era stata preceduta da un'introduzione,seppur minima, da parte del dio,in modo tale che sapesse cosa aspettarsi.

Quando si rese conto dell'ambiente circostante emise un piccolo gemito ... ancora nella neve,come la prima volta, ed ancora vestita in maniera inadeguata. Perlomeno il paesaggio era un pochino più vario,tanto che sul fondo si potevano addirittura scorgere delle costruzioni.
A peggiorare la situazione, Loki aveva pensato bene di collocarla in cima ad una rupe.

Non passò molto tempo prima che Morgane cominciasse a risentire degli effetti del gelo,ma fece di tutto per concentrarsi sulla prova,fiduciosa che per quanto potesse patire,alla fine il dio sadico l'avrebbe soccorsa.

Iniziò con esitazione a studiare il terreno ghiacciato sotto i piedi ,alla ricerca di appigli a cui aggrapparsi per la discesa. La fortuna volle che almeno indossasse ancora la felpa ed i guanti di pelle,anche se metà falangi erano comunque allo scoperto. Chi li aveva ideati,non aveva di certo pensato che una palestra potesse trasformarsi in una cella frigorifera…

Spostò il piede destro verso il basso,incastrandolo in un pertugio e assicurandosi con entrambe le mani ad una sporgenza all'apparenza stabile. Si mosse in orizzontale finché non trovò, poco più in basso, un altra insenatura nella roccia dentro la quale incastrare i piedi. Scese così di un po', tremante nel gelo e per l'agitazione. Inspirò ed espirò alla ricerca di un mero equilibrio interiore,ma quello che ottenne fu solo di ghiacciarsi i polmoni. Se possibile il freddo sembrava ancora più pungente di quanto ricordasse

Scese di un altro tratto con lo stesso sistema,scivolando un paio di volte e riuscendo ad afferrarsi alla roccia dura e sdrucciolevole solo per puro caso. Non era certo una fanatica dell'arrampicata libera e se lo fosse stata avrebbe privilegiato il periodo estivo, sotto un sole cocente,un cielo limpido e con distese di alberi e lussureggiante erba verde …

Ho caldo,ho caldo,ho tanto caldo…ma intanto batteva rumorosamente i denti

Mentre scendeva, le mani cominciarono ad intorpidirsi,perse la presa un paio di volte,accelerò il passo ,ma il piede non trovò l'appiglio, cercò disperatamente di spingersi verso la roccia,ma la forza di gravità non lavorava a suo favore ed in un attimo precipitò nel bianco più assoluto. Non ebbe il tempo per pensare,non era niente come cavalcare il vento o farsi trasportare ,era solo una forza che senza pietà la spingeva inesorabilmente verso il basso.

Si chiese fugacemente se Loki avesse previsto qualche spuntone di roccia emergere dal terreno,giusto così per rendere la caduta più interessante,o se si sarebbe accontentato di vederla scomposta al suolo...magari il gelo l'avrebbe cristallizzata e sarebbe finita frantumata in ordine sparso,un po' qua e un po' là...In quel caso,sarebbe stato capace di ricomporre i pezzi?

Si aspettava un sonoro crack ed invece arrivò un sordo pof

L'abbondanza di neve aveva attutito la caduta ed ora si ritrovava immersa in almeno tre metri di manto soffice,completamente fradicia e per la maggior parte insensibile…

«...cazzo...» mormorò, stupendosi di aver ancora una voce.

Contò fino a tre prima di decidere a muovere qualche arto,più che altro per verificare con gli occhi che facesse ancora parte di lei. Lentamente si portò in piedi,spolverando di dosso la neve fresca che continuava a cadere dai bordi della buca in cui si trovava . Merda. Se Loki credeva che avrebbe ceduto,si sbagliava di grosso,a costo di diventare una statua di ghiaccio,lei sarebbe andata avanti fino a quando non fosse stato lui a decidere che era troppo.

Stava ancora pensando a come uscire da lì,quando una mano gigantesca la afferrò e la tirò fuori con non troppa grazia,tenendola sollevata per il bavero della giacca

« Che cosa abbiamo qui? » una voce gutturale, spiacevole, quasi una raspa « Ma che bel bocconcino...»

Morgane rimase a bocca aperta,dimentica di respirare.
La mano che la teneva era attaccata ad un braccio che finiva in una imponente figura azzurra/blu,muscolosa e mezzo nuda, tranne che per alcuni ritagli di tessuto e armatura, agli avambracci e al bacino. Emise un gemito strozzato quando si trovò a fissare un viso duro e due minacciosi occhi color porpora

Gigante di ghiaccio

Questo era uno scherzo di pessimo gusto

Si dimenò appena nella stretta,percependo un altro tipo di freddo irradiarsi dalla mano che la teneva in pugno e infiltrarsi nelle ossa.

« Hai perso la lingua,bocconcino? » si sentì chiedere con la stessa raspa

« No...» si rifiutò di mostrare paura,non avrebbe dato a Loki questa soddisfazione « Solo che fino ad ora non ho mai dovuto parlare con una illusione...»

« Illusione ? » portando il viso di Morgane al suo rise, il suono come unghie su una lavagna, le fece rizzare i capelli,quasi peggio del gelo « Cosa ti fa credere che io non sia reale ? » era talmente vicino che la donna riuscì a vedere nel dettaglio le linee che gli adornavano la pelle,riconoscendo la somiglianza con Destiny. « Sei bella » continuò

« E congelata,se è per quello »

Rise ancora,facendole accapponare la pelle « Allora prova ad immaginare quello che resterà di te dopo che avrò finito...» e si leccò le labbra,non lasciando dubbi sulle sue intenzioni

Davvero? La perversione di Loki aveva raggiunto nuove vette...

« Non credere che non ti darò filo da torcere »

« Mi eccitano le donne combattive ! » rise maniacalmente lanciandola due metri più in là « Corri coniglietto, corri...che adesso ti prendo! »

Morgane atterrò sulle ginocchia guardandosi freneticamente intorno alla ricerca di qualcosa da usare come arma. Poco più in là adocchiò uno sporgenza di ghiaccio,grossa alla base e acuminata sulla punta. Si precipitò schivando il gigante che la sovrastava ,unì le gambe e con tutta la forza di cui era capace colpì lo spuntone ,spezzandolo. Rotolò per terra,fra spruzzi di neve fresca ,e lo impugnò con entrambe le mani,nella speranza di conferire stabilità sulla presa,visto che ormai erano completamente insensibili.

Dovette strisciare sulla schiena in fretta perché lo Jötunn con solo due passi le fu addosso. La stazza non era neanche lontanamente paragonabile a quella di Loki e al fugace pensiero di mettere al mondo un bimbo da un tale essere rabbrividì: sarebbe stato impossibile anche con l'aiuto di Frigga.

« Vieni qua topolino !» e la afferrò strettamente per la gamba che in un istante congelò facendola gridare.

Nel vano tentativo di ancorarsi a qualcosa,provò a piantare lo spuntone nel terreno,ma lo strato di neve fresca le fece fare un buco nell'acqua. Imprecò ,sentendo il bruciore risalire lungo la coscia ,mentre il gigante la trascinava al suo livello

« Mi sbagliavo...» disse con occhi affamati « Sei splendida » le sorrise ampio, mettendo in mostra un rastrello di denti aguzzi

« MA COL CAZZO CHE MI PRENDI !» urlò Morgane,colpendolo ripetute volte con la gamba libera e facendolo ridere selvaggiamente. Era la stessa cosa che prendere a calci un muro di cemento armato. La sollevò con facilità, tenendola a penzoloni,a testa in giù e quasi si fece sfuggire la sua arma improvvisata. Si chiese se non gliel' avesse ancora portata via perché non la considerava capace di usarla.

« Quando avrò finito,di te non resterà nulla...»le alitò sul collo strappandole un sussulto.

Le sembrava di essere appesa ad una corda tanto la gamba era diventata insensibile... Sentendo sopra la felpa un lungo dito accarezzarle l'addome, Morgane chiuse gli occhi,imprecando.Non sarebbe finita con la sua resa.Quando li riaprì,brandì con un urlo disperato lo spuntone e con un' unica precisa mossa, ne conficcò la punta in uno dei grandi, malefici e rossi occhi del gigante,spingendolo il più possibile in profondità. Lo Jötunn crollò a terra con un grido animalesco, trascinandosi dietro anche Morgane.

Per un attimo credette di essere rimasta schiacciata.
Non c'era più alcun suono intorno a lei ed aveva le orecchie fastidiosamente ovattate. Poi si rese conto di non essere gravata da alcun peso e guardandosi attorno notò di essere tornata in palestra.

Grazie a Dio

Aveva disatteso ancora una volta le aspettative di Loki ,ma era fiera di se stessa perché si era difesa bene contro un avversario di gran lunga superiore a lei.

Un battere di mani la strappò dal proprio compiacimento « Complimenti,Avatar...» il tono di Loki grondava sarcasmo « Ti ho dato per spacciata un paio di volte,ma mi hai piacevolmente stupito »

« Come mai ho la spiacevole sensazione che tu non sia contento?» provò a guardare in direzione della voce,ma non riuscì a vederlo. Sospirò,ancora troppo stanca per alzarsi.

«Tutt'altro...Ora vorrei vedere come te la cavi con me » e in men che non si dica se lo ritrovò addosso, le braccia ai lati della testa,il corpo ad imprigionarla fra lui ed il pavimento

« Loki? ...» lo stupore di averlo sopra di sé non era neanche lontanamente paragonabile alla sorpresa di trovarlo spogliato del suo travestimento. I capelli neri in contrasto con la pelle azzurra,le marcature ad attraversagli il viso,gli occhi rossi. Così, Morgane non lo aveva mai visto...almeno non dal vivo...

« C'è qualcosa che non va ,Morgane? » le chiese,allungandosi verso la mascella « Sai...in questa forma gli odori sono accentuati e tu...» tirò su forte col naso « Puzzi divinamente...»

« Cosa stai facendo ?» cominciò a realizzare un certo disagio nella situazione

«Sto solo seguendo i miei istinti...» rispose, ridendo cupamente « come una bestia …» si premette ancora più su di lei facendole sentire la sua erezione « Dovresti conoscere bene la natura degli Jötunn...»

Morgane provò a divincolarsi ,peggiorando solo la pressione di Loki su di sè« Smettila subito ! Mi stai spaventando!» provò

« Ma davvero? »spinse le gambe aperte con un ginocchio e si posizionò meglio « Ah!... Allora era più facile scoparmi quando non sembravo come questo,non è vero? » e diede una piccola spinta col bacino, Morgane reagì picchiandolo al torace e al collo con deboli pugni,troppo esausta per spingerlo via « Cosa ne dici invece se diamo alla nostra piccola Destiny un fratellino? »

« Cosa? » Rimase a bocca aperta,incredula alle sue parole

« Hai capito bene...»ghignò, come gli occhi della donna si dilatarono nella realizzazione « Hai avuto una figlia con il dio,adesso dovresti avere un figlio con il mostro» il sorriso che le diede era quello di un folle e per dar maggior peso alle sue parole prese a darle piccoli morsi sul collo e sull' apertura della felpa.

« Loki smettila! Sei fuori di te! » provò a spingerlo via ,dando maggior forza ai pugni,ma ciò che ottenne fu solo una risata più cupa ed un morso più marcato alla spalla.

Infilò una mano sotto il tessuto e le strinse un seno,facendo lentamente propagare, il gelo. « Devo smetterla eh?» rise ,strappandole l'indumento di dosso e lasciandola in top « Deve essere stata dura mettere al mondo la bambina... Un piccolo mostro blu,da cullare nella speranza che smettesse presto di apparire come... me » c'era un misto di orrore e di dolore nella voce «E' più semplice fingere che tua figlia sia normale ,se non la vedi per come è davvero»si avventò sul seno facendo scivolar fuori il capezzolo e succhiandolo avidamente con la bocca

Morgane gridò alla sensazione del bruciore intenso e per l'indignazione « STOP ! STOP! STOP ALLA MAGIA!» strillò ,ma ciò che ottenne fu solo un pop di risucchio ed una sghignazzata ancora più forte

« Non c'è niente di magico in quello che sto facendo,donna!Sono solo me stesso!...» ringhiò « Cosa c'è : ti disgusto ?» le chiese crudele «Lo sai? Qualunque cosa io faccia sarò sempre considerato un essere orribile,infido e maligno,degno di niente!» le disse armeggiando con i pantaloni « E allora mi prendo quello che voglio perché quello che mi appartiene mi viene negato...Un mostro può fare solo questo alla fine...»

« Cosa? » le strappò un nuovo urlo quando insinuò la mano dentro i pantaloni ad accarezzarla fra le gambe. Perché le stava facendo questo?

« Non sono abbastanza buono per te?» la frase pronunciata con una smorfia

Loki la aggredì ancora più duramente,apparentemente dimentico di essere nella sua forma Jötunn, oppure proprio per quello.
Forse aveva perso il controllo,o forse voleva far credere che fosse così,ma se Morgane non avesse reagito in maniera drastica, per lei si sarebbe messa male.
Le mani del dio erano ovunque e la sua bocca le aveva procurato tante di quelle bruciature che non sapeva più cosa le facesse male e cosa no.

Un'irragionevole proposito la colpì e prima che potesse ripensarci,lo afferrò per i capelli facendolo risalire dall'addome dove la stava leccando con bramosia.
Un lampo di sorpresa attraversò Loki quando Morgane gli piantò un bacio prepotente sulle labbra,ignorando completamente le conseguenze che un tale gesto avrebbe comportato.
Rispose selvaggiamente, con un gemito dal profondo della gola , succhiandole la lingua , scontrandosi coi denti,mordendole le labbra.

In breve la donna cominciò a non sentire metà faccia . Continuò però con forza a sostenere il bacio,spingendosi verso il corpo del dio e facendo vagare le mani dal collo,alle spalle, al torace,sotto l'armatura. Non esitò,nemmeno un secondo,troppo importante l'effetto sorpresa. Afferrò quello che stava cercando e senza ulteriore indugio lo conficcò nel fianco di Loki strappandogli un grido e facendolo staccare bruscamente.

La guardò stranito per un lungo istante,mentre la lama veniva spinta più in profondità e ruotata,liberando un sibilo di dolore nell'incontrare gli occhi terrorizzati di Morgane.

Solo allora la vide per davvero

La bocca era nerastra,con sottili venuzze blu che serpeggiavano tutto intorno,la mascella era viola e poteva vedere ogni singolo punto in cui l'aveva toccata,sotto l'attaccatura delle orecchie e giù,lungo il collo,fino al profondo morso sulla spalla. I seni erano devastati,pieni di punti rossi là dove l'aveva succhiata,morsa e leccata

« Morgane...» esalò in un soffio,perdendo d'un colpo l'aspetto Jötunn.
Nella voce lo sgomento e l'orrore

Morgane estrasse rapidamente la lama e con un movimento fluido la portò alla gola del dio « La prossima volta che provi a toccarmi in questo modo, ti taglio la gola… » gracchiò, intorpidita e dolorante

Loki si sentì svuotato, incapace di proferir parola tale era lo sconcerto per le proprie azioni.
Mai,nemmeno nell'infuriare di una battaglia aveva approvato o incitato nei soldati la violenza sulle donne,considerandolo un atto vile,che solo uomini deboli potevano compiere…
Come era arrivato a tanto?
Voleva solo spaventarla,avere da lei una confessione ,sentirsi dire la verità ...forse nutriva la debole speranza che non lo considerasse un mostro… Ma poi si era reso conto che non avrebbe potuto cambiare quello che era ed aveva riversato su Morgane l'amarezza ,la frustrazione ,la rabbia di sé e tutto il desiderio che ancora nutriva per lei…

Un equilibrio così fragile che lui aveva rotto...nulla sarebbe stato più come prima

La fitta al centro del petto divenne insostenibile
Si tolse con lentezza da sopra la donna tenendosi il fianco sanguinante ,e rimase a terra,la testa china,mentre Morgane lasciava la palestra, sconquassata dai brividi,fradicia,mezzo nuda e vistosamente zoppicante. Trascinava meccanicamente la gamba congelata, fissando la porta davanti a sé,come un podista, che stremato alla fine della corsa ,non ha niente altro negli occhi se non il traguardo.

Solo quando fu fuori ,si permise di crollare a terra e di piangere

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Capitolo 52
*** Capitolo 52 ***


« Ripeti !» insistette Tony guardandola dall'alto verso il basso

« Allenamento» biascicò fuori Morgane,la lingua ancora intorpidita ,dopo due giorni di cure e di auto-guarigione.

Oltre all'effetto collaterale della lunga vita ( con il quale faticava a fare i conti ) portare in grembo la bimba di un dio le aveva regalato l'invidiabile capacità di guarire dalle ferite, proprio come faceva Logan,anche se in lui il processo era assai più rapido.

« Allenamento...» ripetè Stark

Morgane assentì e si sistemò un po' meglio dentro la culla della Cho.
Se i danni subiti non fossero stati così importanti e numerosi,avrebbe trovato interessante registrare i tempi di rimarginazione di ciascuna ferita. Invece non si era fidata,tale era il dolore che si portava appresso ,incerta se alla fine, sarebbe comunque riuscita a ristabilirsi del tutto. Non le era mai capitato prima di versare in condizioni...critiche , così aveva preferito affidarsi alla Cho,nella speranza che la culla avrebbe accelerato e migliorato il processo

« Fammi capire bene...» continuò l'amico « Per tutto questo tempo ti sei allenata con Loki in modo estremo...e non hai detto niente a nessuno ?»Morgane chiuse gli occhi,scosse lentamente la testa ed attese lo scoppio che stranamente non arrivò « Lo sai che nemmeno Jarvis entra in quella palestra?»

« Non siamo mai arrivati a questo punto...» rispose a fatica « e alla fine mi ha sempre guarita con la magia...»

« E come mai questa volta non lo ha fatto?» chiese sospettoso

«...deve guarire se stesso...» abbozzò un sorriso storto che immaginò apparisse più come un ghigno« L'ho accoltellato »

Suo malgrado Tony scoppiò a ridere« Bene. Ben gli sta. Però appena sarai di nuovo in forma voglio sapere tutto»

Purtroppo

Si costrinse ad inspirare ed espirare a fondo, per mantenere sotto controllo il panico che minacciava di prendere il sopravvento, correndo il rischio di rivelare fino a che punto l'esperienza l'aveva sconvolta.

Ci era voluta tutta la sua forza di volontà per non fare quello che d'istinto sarebbe apparso naturale: allertare Jarvis,far intervenire Iron Man,Thor,anche Hulk se non fosse bastato e radere al suolo la palestra, preferibilmente con Loki ancora dentro. Poi sigillare il tutto e murarlo vivo.

Tutta la sua forza di volontà

Era ancora accovacciata contro il muro,balbettando a Jarvis che non appena fosse stata pronta gli avrebbe dato le istruzioni che così insistentemente chiedeva,quando Loki uscì dalla palestra.
Si era avvicinato a lei,pur mantenendosi distante ed aveva provato a dirle qualcosa. O almeno lei aveva creduto che quella volesse essere la sua intenzione... Era pallido come la morte e gli occhi erano arrossati e tormentati come se fosse stato lui quello ad aver quasi subito un abuso ,fissi in un punto impreciso a terra,da qualche parte vicino ai suoi piedi ...
Ci sarebbe stato da ridere se non si fosse sentita così dannatamente dolorante e fottutamente umiliata...

Si ripeté ,mentalmente, di chiamare aiuto,invece alzò il braccio e gli intimò,con il solo indice puntato in direzione del corridoio, di allontanarsi da lei...Dopo le ultime parole a Jarvis, dubitava che sarebbe stata in grado di articolare un qualunque altro suono,tanto era gonfia e rigida la lingua


Con suo grande sollievo, Loki l'aveva lasciata in pace.
Non c'era niente che potesse dire o fare in quel momento,nemmeno toccarla per alleviare le sue sofferenze. Se solo ci avesse provato avrebbe ripreso ad accoltellarlo selvaggiamente, fino a quando non fosse stato altro che uno straccio di carne e sangue.

Rabbrividì.
Di natura lei non era così vendicativa.
E lui aveva fatto arrivare i soccorsi.

Distesa nella culla, Morgane non potè evitare di chiedersi se quanto accaduto non fosse altro che colpa sua.
Ma poi no. Non era così.
Una persona civile,libera da pregiudizi non sarebbe arrivata a farle del male per aver scoperto di essere padre ...

Ne era sicura?

Quanti casi al mondo finivano civilmente? Quanti invece avevano un epilogo drammatico? E poi, stava parlando di Loki,dio del male...no,non era nemmeno questo...lui non era mai arrivato a tanto,con lei,nemmeno in tutti i mesi in cui si erano frequentati...Era stato rude,aggressivo,maleducato e strafottente,a volte indelicato,ma non era mai tornata a casa con niente più di qualche livido,la maggior parte dovuta a sedute di sesso intenso...più che altro per incapacità del dio di moderare la propria forza ...
Ora,invece,aveva perso il controllo...

un mostro

Deglutì rumorosamente strizzando gli occhi;le faceva ancora male la bocca ,ma era niente se paragonato a prima.
Ripensò alle parole di Loki mentre la aggrediva , tutte intrise di disprezzo e amarezza,così cariche di cattiveria ma anche così dolorose...Aveva parlato di Destiny come di un aborto,una cosa talmente disgustosa da non meritare di essere vista dal mondo...Morgane si girò nella culla con un gemito. Ora che stava guarendo dalle proprie ferite,cominciava a sentire un altro tipo di dolore premerle al centro del petto.
L'angoscia del rifiuto le era piombata addosso come una doccia fredda,se possibile ancora più forte dell'abuso fisico. Odiava lei e, ancora peggio,pensava alla loro bambina come un piccolo mostriciattolo blu...Soffocò un singhiozzo imponendosi di respirare a fondo... Non aveva capito niente, sempre,sempre, troppo preso da se stesso...Ripensò a quando Loki aveva scoperto della sua vera natura, ricordò la sua disperazione...

...così,alla fine,siamo ancora allo stesso punto...

Si strofinò la faccia,ricacciando indietro il nodo in gola.
Morgane capiva tutto,oh se capiva! , ma era giunto il momento di voltare pagina,anche per il presuntuoso e testardo Loki .Non gli avrebbe più permesso di usare il disprezzo di sé per giustificare le proprie azioni, non gli avrebbe permesso di maltrattare la sua bambina e non gli avrebbe permesso di toccarla mai più .
____ ◊ ____


I nodi alla fine erano giunti al pettine

Seduta in terrazza ,al buio,la luna ad illuminare la notte, Morgane si raggomitolò nel soffice cardigan di lana grigia che le arrivava fino a metà coscia.
Era freddo,un po' troppo,visto che era solo l'inizio dell'autunno,ma d'altra parte si trovava al 63° piano.
Stava aspettando che Loki rientrasse da un'altra missione con Maria e avrebbe atteso tutta la notte,se fosse stato necessario,tanto le premeva di chiarire alcuni punti con lui, il prima possibile

Le era costato caro giungere a questa decisione e anche se Morgane aveva eluso la parte più cruenta della storia,Tony aveva reagito dando il peggio di sè .

Invece che sfogarsi,affogandosi nell'alcool, scelse di scaraventare contro la parete bicchieri e bottiglie piene di liquori preziosi,scaricando in quel modo,rabbia e tensione. Non poteva accettare che Loki fosse a conoscenza della paternità e ancor meno che Morgane permettesse alla bambina di frequentarlo.

A cosa sarebbe valso,impedirglielo?
Solo che Tony non voleva sentir ragioni

L'aveva minacciata.
Non di toglierle il lavoro o di lasciarla in mezzo ad una strada...L'aveva minacciata di toglierle la patria potestà,accusandola di non essere capace di proteggere Destiny da quel delinquente intergalattico di suo padre.
Il giudice gli avrebbe dato ragione
Ma cosa avrebbe potuto fare il giudice ,di fronte ad una nonna che si muoveva con un ascensore stellare e che avrebbe prelevato in meno di un nanosecondo la bambina, sottraendola di fatto non solo a Loki,ma anche a Tony e Pepe?
Alla prospettiva il miliardario era sbiancato.
Pepe non aveva potuto evitare gli occhi rossi e le lacrime,un rapido rubinetto pronto a spandere. La povera anima già sapeva come avrebbe reagito Morgane ed anche se sperava che non sarebbero mai giunti a tanto,non potè evitare di sentirsi male alla sola idea. Lei amava Tony e l'avrebbe appoggiato ma amava anche Destiny e non avrebbe rinunciato a vederla crescere...

Così, alla fine, Stark non potè far altro che fare irruzione in piena notte nella camera di Loki,trascinarlo per il collo fuori dal letto ,sbatterlo contro il muro e ricordargli che se mai avesse osato dire a Destiny una sola parola fuori posto ,avrebbe rimpianto il tempo trascorso in compagnia del Titano pazzo.

Delle voci la riscossero dai suoi pensieri.
Si sporse in avanti sulla sedia per sbirciare attraverso le tende parzialmente chiuse. L'ampia stanza era completamente in penombra,e Morgane riusciva ad intravedere solo lo scuro profilo dei mobili della sala,prima che tre persone accedessero all'appartamento, illuminando la cucina

Maria,Jordan, Loki

Si chiese distrattamente da quando Jordan facesse parte attiva delle missioni dello SHIELD. Aveva sempre saputo che dovesse essere d'istanza alla Torre,insieme ad un gruppo di altri colleghi,per il cambio,mentre a Maria erano riservate le missioni al di fuori.

Rimase in attesa, ad ascoltare il brusio di sottofondo,proveniente perlopiù dalla Hill e dal soldato ,mentre Loki appariva più taciturno del solito...
Aveva notato crescere una certa dimestichezza fra il dio e la donna ufficiale ,in parte dovuta al sempre maggior tempo che trascorrevano insieme ed in parte legata al fatto che Maria rispecchiasse,secondo Morgane, la donna tipo di Loki . Forte,sicura di sé,pratica ed estremamente intelligente,nata per immagazzinare, memorizzare,elaborare,pianificare. Se fosse stata scaltra e maliziosa,avrebbe potuto rivaleggiare con lui...Il fatto che con lei Loki si sentisse a proprio agio era evidente anche dalla mancanza di rigidità nei movimenti,dal fatto che si scambiassero spesso considerazioni e commenti senza tensione e soprattutto dal fatto che a Maria era concesso toccarlo senza scatenare una reazione di repulsione...

E questo a Morgane suonava stonato...

Rabbrividì sotto una folata di vento più intensa, ma non si mosse,spiando finalmente il concludersi della cena ed il commiato dei due soldati da Loki. Sobbalzò sulla sedia quando di scatto si aprì la porta della terrazza:non lo aveva visto muoversi e trovarselo di fronte all'improvviso le fece saltare il cuore in gola

« Pensavo non ti avrei più rivista» le disse Loki acido,camminando come un ombra verso di lei.

Il profumo di Morgane gli aveva raggiunto i sensi, non appena aveva messo piede nell'appartamento, mandandogli il cervello in tilt.
Aveva provato a cancellarla dalla sua mente ,ma ogni volta che non era occupato in qualcosa ,se la rivedeva davanti rovinata e sofferente...
Quel giorno, attese a lungo ,seduto sulla poltrona della propria camera ,che venissero per lui; era rimasto insonne,a guardare un punto fisso nel muro,rigirandosi il medaglione fra le dita...Perchè lo portava ancora al collo?
...E perché no? …

Anche se non gli piaceva ammetterlo,ne aveva bisogno e quindi non sarebbe stato lui a rinunciarvi...e poi...lo sapevano da prima che non ne era meritevole eppure glielo avevano consegnato comunque.

Aveva atteso tutta la notte,e tutto il giorno dopo. Aveva persino atteso per lei,che venisse ad insultarlo o che si presentasse con Thor per portarlo via.
Invece non era accaduto nulla ed i giorni si erano susseguiti tutti uguali.
Aveva pensato che i danni che le aveva causato fossero irrecuperabili anche per la culla della Cho,ma poi non c'erano state voci o pettegolezzi ed allora si era sentito alleggerire di un peso là dove avrebbe dovuto esserci il cuore.

Ed ora eccola qui,davanti a lui come se niente fosse,al buio e da sola...Non aveva imparato niente? Dove era la scorta ?

Per un breve attimo,Morgane pensò di non trovare le parole « Ti assicuro che non era mia intenzione rivederti » disse infine,alzando la mano in segno di fermo « Stop. Non ti avvicinare oltre» Loki si bloccò a pochi passi da lei. La luna ne disegnava i contorni,il corpo alto e scuro, i capelli trattenuti da una coda alla base della nuca,i brillanti occhi verdi,luminosi come quelli di un felino. Morgane si chiese se avesse in mente qualcosa mentre la guardava,delle scuse ,magari...assai improbabile...qualche considerazione acida e crudele sarebbe stata più plausibile...
Tuttavia, non era quella la sera dedicata a lui.
« Parlerò una volta sola,Loki e non voglio essere interrotta in alcun modo. Per cui ti consiglio di sederti,perchè sta andando ad essere una cosa piuttosto lunga» per uno che aveva la coscienza sporca,si comportò in maniera strafottente,alzando le spalle con noncuranza prima di fare quanto richiesto. Morgane strinse gli occhi in fastidio « Dato che non lo chiederai,ti informo che sì,grazie,sto bene. Completamente ristabilita. E da come ti muovi direi che si può dire lo stesso di te »

« Se mi è consentito...»

« No,non ti è. Come ti ho detto,puoi solo ascoltare. » lo interruppe bruscamente Morgane « Hai mai pensato,per un solo istante che non si trattasse di te?» riprese facendo un lungo sospiro « Sei così fastidiosamente egocentrico ,così maledettamente egoista e così stupido...NON azzardarti » lo bloccò con un cenno della mano « E cancella quel sorriso accondiscendente dalla faccia. Tu non sai niente di me o di mia figlia. M I A » scandì bene le tre lettere « Capisci?» chiese dura « Certo che no! Tu pensi solo a te stesso!... Credi davvero che io non sapessi che fossi un gigante di ghiaccio? » sorrise nel vedere gli occhi di Loki dilatarsi per lo stupore. « Credi davvero che guardare Destiny come Jötunn mi disgusti? ...IDIOTA !Come osi dire o anche pensare una cosa del genere? L'unico che prova disgusto sei tu! Odi talmente tanto te stesso che sputi su di lei e su di me!» si impose di fare una pausa respirando profondamente «Non sei tu a non essere degno di noi,ma noi a non essere degne di te! » riprese «Lei non sarà mai la figlia di un re e nemmeno di un Asgardiano. Sarà sempre e solo la figlia di un dio che si ritiene superiore a tutti,che si nasconde dietro una maschera di freddezza ed egoismo perchè non ha le palle di accettare quello che è,che si vede e si vedrà sempre come un mostro...E allora,sai la bella notizia? Visto che sei così bravo a raccontarti un sacco di balle è meglio se ti metti in testa che lei non ti appartiene,IN NESSUN MODO» si gettò indietro sulla sedia,sfinita ma soddisfatta, guardando Loki con sfida. La sua postura non tradiva alcuna emozione e la penombra rendeva ancora più difficile cogliere eventuali espressioni.
Ma dentro ribolliva.
Avrebbe avuto un sacco da ridire,ma dopo quello che era accaduto fra di loro il minimo che potesse fare era rispettare le istruzioni ricevute.

« Conoscendoti non crederai ad una parola di quello che ti ho detto » disse dopo un po' Morgane

« Se mi è consentito...» attese un cenno « In effetti no ...Quello che ti ho fatto ha solo confermato quello che sono »le rispose Loki con un ghigno

« Non ha dimostrato un cazzo !» sbottò la donna « Tranne che sei un emerito coglione , uguale a quella bassa categoria di uomini ,sì uomini mortali ,patetici ed inferiori,che ha bisogno di sfogare i propri bassi istinti sulle donne indifese e deboli. E non azzardarti a dare la colpa al tuo lato Jötunn per questo, perchè al mondo ci sono migliaia di bastardi come te che dubito anche sappiano che cosa sia uno Jötunn !» Morgane si alzò in piedi di scatto e senza esitare lo schiaffeggiò forte su entrambe le guance « Se fossi andato oltre ti avrei tagliato entrambe le palle e te le avrei fatte ingoiare...ancora prima di tagliarti la gola...» sibilò a denti stretti

In piedi di fronte a Loki, Morgane era talmente vicina che avrebbe potuto afferrarla senza sforzo, dimostrandole ancora una volta quanto poco sicuro fosse restare sola con lui..Invece rimase impassibile a fissarla dritto negli occhi ,ammirandone la grinta ed il coraggio e la volontà di nascondere la paura, nonostante tutto.
La donna indietreggiò con lentezza,riprendendo le distanze e tornò a sedersi,mentre il cuore le scoppiava nel petto e nelle orecchie.

« Qual è invece la punizione che hai in serbo per me?...» volle sapere il dio apparentemente non turbato dalla sfogo «Perché ho atteso per giorni che i tuoi amici venissero ,o Thor o addirittura mia madre...Mia madre... a proposito,c'entra qualcosa?»

« Dovresti sapere che è una donna piena di risorse ed in un modo o nell'altro c'entra sempre...» rispose serafica «Come ti ho già detto in passato,ci sono molte cose che vorrei per te e far sapere agli altri ( anche se Heimdall di sicuro lo sa ) quanto è successo, non porterebbe vantaggi per nessuno,meno che mai a te...»

« Mi stai dicendo che stai provando ancora a salvarmi?» la derise

« Non lo sto facendo solo per te !» lo provocò Morgane « Se Tony dovesse scoprire cosa mi hai fatto...» indugiò lanciando una rapida occhiata a Loki e notò le mani stringersi sui braccioli della sedia «...manderebbe a puttane la missione solo per farti del male...»

naturalmente era la missione !


« ...ma qualcosa cambierà. » riprese « Questa sarà l'ultima volta che tu ed io ci troveremo soli. Farò gli allenamenti con Tony e tu userai lo stesso metodo adottato fino ad ora. Stark è ansioso di mettersi alla prova ed io almeno avrò un compagno che non tenta di uccidermi »la gioia di poter picchiare Loki prima ,durante o dopo un allenamento aveva distolto l'attenzione del miliardario dalle motivazioni di Morgane per una tale richiesta

« E' tutto? O dovrò offrirgli anche da bere?»

« E perché no? Sarebbe un bel modo per socializzare con chi hai defenestrato. Tony non è una persona che porta rancore e se ti sforzassi, ti accorgeresti che l'unico ad avere dei pregiudizi sei sempre e solo tu»

« Sei un'ipocrita ! »Loki non potè evitare di sbuffare sonoramente.« Perché sei la prima a vergognarti della tua preziosa bambina !»

« Vedo che su un punto ci siamo già messi d'accordo. L'hai detto,MIA. Quindi ricordatelo per il futuro» lo redarguì allungandosi con il busto verso di lui. Aveva ancora voglia di schiaffeggiarlo « Cosa ti fa dire che mi vergogno di Destiny? Il fatto che la nascondo ?» lo anticipò « Se nasconderla significa proteggerla...beh!,lo faccio e lo farò sempre »

« Stai mentendo ! »

Morgane rise « Tu non sai niente ! » si alzò e gli puntò l'indice al petto « Sei talmente pieno di te che non hai pensato neanche per un attimo a cosa accadrebbe se L'HYDRA o Thanos mettessero le mani su di lei...» credette di vedere una lieve piega della bocca a quelle parole « Nemmeno io ,che sono sua madre, conosco la reale portata dei suoi poteri,ma sono certa che loro non avrebbero scrupoli a scoprirlo !» fece per allontanarsi,ma Loki le afferrò il polso

« Ed io che pericolo rappresenterei? Scoprire che è diversa da quello che appare?» sputò maligno

« Destiny » rispose strappando via la mano « Sa perfettamente chi è » appoggiandosi alla vetrata d'ingresso, Morgane gustò appieno l'espressione incredula di Loki.

Tutto questo agli occhi del dio appariva impensabile: la bambina non poteva essere a conoscenza del proprio patrimonio,specie considerato che la madre era una midgariana,assolutamente ignorante di qualunque forma di vita oltre quella su Midgar. Probabilmente l'aveva farcita di una marea di sciocchezze romanzate per far apparire la realtà migliore di quella che fosse,insomma un'altra forma di bugia,ma sempre di menzogna si trattava. « Mi chiedo come farai a tenerla lontana da me … » disse infine «Mi sembra che abbia dimostrato in più di una occasione di saper ottenere quello che vuole,inoltre appare evidente che debba sentire il richiamo del sangue,dal momento che ha continuato a cercarmi nonostante non abbia fatto nulla per...come posso dire...favorire il suo attaccamento a me»

« Oh! Ne sono pienamente consapevole !» riconobbe Morgane« E' per questo che le permetterò di frequentare la sala comune come tutti e di interagire con te esattamente come fa con gli altri...»

« Ti fidi che non dirò nulla?Non fosse altro che per farti dispetto?»

« Ovvio che non mi fido» ridacchiò nervosamente « Ma so che Tony ti ha fatto visita,di recente e non è stato particolarmente delicato...» un lieve cenno del capo fece capire a Morgane che aveva ragione « Sai...lui si ritiene un padre per Destiny e se fossi in te non dubiterei nemmeno per un momento delle sue parole. Falle del male e questa volta sei perduto per sempre»

« Sono solo minacce vuote » la rimbeccò Loki guardandola allontanarsi « Alla fine sembra che tu non possa fare a meno di fare la scelta migliore per me»

« Non questa volta,caro» gli urlò da dentro l'appartamento « Come hai detto tu,non c'è niente al mondo più importante per una mamma della propria prole»

Nemmeno l'uomo che ama

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Capitolo 53
*** Capitolo 53 ***


Chiedo scusa del ritardo,ma il capitolo non ce la faceva a venire fuori:sapevo dove volevo arrivare,ma non come arrivarci. Poi ho avuto un'illuminazione e ci ho lavorato su.
Spero ne sia valsa la pena
Grazie come sempre per la lettura. Fatevi sentire,se vi va




« Bel lavoro, psyco » sputò ironicamente Tony ,dopo la sua prima sessione di allenamento « Ho quasi rischiato di ammazzare Morgane a causa del tuo giochetto »

« Vi avevo avvertiti entrambi che c'erano dei...rischi » rispose Loki con tranquillità

« Come no...ma hai omesso di dire che non avremmo riconosciuto l'altro ! Che cazzo di un malato di mente di merda ! Credevo di aiutarla a combattere contro le tue illusioni e non che noi fossimo quelle illusioni ! »

« Dovevate essere preparati a tutto...»

« STRONZO DEL CAZZO !» lo aggredì Stark « IO HO LA TUTA DI IRONMAN E LEI E' PRATICAMENTE NUDA !»

« SE MORGANE LA SMETTESSE DI NASCONDERSI DIETRO SUA FIGLIA NON SAREBBE VULNERABILE ! DILLE CHE SI SVEGLI !!!»

In realtà non era stato più pericoloso del solito,ma questo Tony non lo poteva sapere, e ad essere sinceri, Morgane non aveva riportato alcuna lesione.
La frase però, bastò a scatenare il miliardario:il viso trasfigurato in una smorfia ,raggiunse in un lampo il collo di Loki lasciandogli il segno delle unghie dalla mascella alla clavicola, lo scaraventò a terra e da lì fu solo una gran confusione di braccia,gambe e mani muoversi in ogni direzione

Fu la prima di una lunga serie di zuffe

Sembrava infatti che la necessità di colpire l'altro fosse diventata una routine,un bisogno primordiale di sfogare tutto quello che non andava con i pugni, e in questi incontri anche Loki,pur avendo la facoltà di usare la magia,preferiva di gran lunga il rude contatto fisico. Per entrambi era un modo per scaricare le proprie frustrazioni, tanto che se in un primo momento Morgane aveva provato a dissuaderli ,più per pro-forma che per reale intenzione di farlo,alla fine aveva desistito, scegliendo di chiudere gli occhi e di allontanarsi dalla scena poco edificante alla quale puntualmente assisteva.

Un tutt'altro tipo di zuffa si svolgeva fra i due al di fuori della palestra. Era un incontro di sguardi, che se avesse potuto concretizzarsi in raggi laser ,avrebbe trafitto chiunque si trovasse in quella traiettoria.
Non che Loki vi partecipasse di proposito,preferendo per lo più mantenersi distaccato dalle persone che lo circondavano,ma Tony nutriva una naturale predisposizione per rendere le persone indisponenti, e ogni volta che se ne presentava l'opportunità ,la sfruttava appieno per tirare la corda al punto di rottura.

Causa prima di tale tensione era la presenza di Destiny nel fine settimana

« Patetico»

La bambina si era seduta sul tavolino di fronte a Loki con l'intento di condividere qualcosa che riteneva della massima importanza.
Era felice.
Non aveva ancora capito che ruolo avesse giocato Loki in tutto ciò,ma Destiny sapeva che doveva essere stato importante ,perché solo dopo gli eventi che avevano coinvolto entrambi, la sua situazione si era sbloccata un po': aveva libero accesso alla sala comune,poteva disturbare il dio fino all'esaurimento ( il suo ovviamente e non il proprio ) e cosa ancora più eccezionale, poteva essere se stessa in presenza di un piccolo gruppo di persone fidate ,SHIELD escluso. Tranne Maria ,Tony era piuttosto sospettoso su chiunque, quando si trattava di lei

« Se tu e Tony non la smettete di guardarvi in cagnesco, prima o poi scatenerete un incendio » disse con fare da saputella,infastidita dalla scarsa attenzione del dio alle sue parole . Quel giorno erano particolarmente agguerriti e si sentiva nell'aria una tensione quasi palpabile « Quell'occhio nero te lo ha fatto lui? » chiese senza attendere risposta « Non dovresti allenare mia madre? »

« Non stai mai zitta ?» parlò Loki distogliendo forzatamente lo sguardo da Tony ,che dall'altra parte della stanza stava aiutando Pepe con la tavola,senza mollare per un secondo la conversazione in corso

« No .E stavo dicendo una cosa importante » rispose veloce. Loki alzò un sopracciglio « Guarda là» insistette abbassando la voce con fare cospiratorio « Jordan sembra una lumaca da quanto sbava addosso a mia madre »

Gli seccava ammetterlo,ma la bambina aveva ragione . Quel tipo si era lentamente ed inesorabilmente infiltrato nella vita della Torre,passando da semplice soldato di guardia, a persona fidata che lo accompagnava nelle missioni con la Hill. Era senza ombra di dubbio efficiente e preparato,ma persino Loki aveva notato una strana propensione ad essere fin troppo appiccicoso con Morgane...Non che a lui interessasse,naturalmente.

« Trovo che sia patetico e che mamma sia fin troppo gentile con lui» stava continuando la bambina,guardando di sottecchi il soldato parlare all'orecchio di sua madre,come se avesse chissà che segreti da raccontarle. Probabilmente era solo una barzelletta sporca non adatta alle sue orecchie, che gli dava la scusa di avvicinarsi a lei.

« Non capisco perché mi debba interessare »rispose atono il dio

« Così» alzò le spalle « Pensavo che avessi un debole per lei...E comunque » aggiunse prima che potesse obiettare « Non mi piace » ma spiegare il perché era un po' complicato. Era più che altro una sensazione a pelle,un formicolio che serpeggiava sotto la superficie e che si infiltrava in profondità,non dettato da parole sbagliate o da bugie ( di questo ne era certa ) ma piuttosto dalla purezza dei sentimenti. Destiny era sicura che a Jordan NON piacesse sua madre. Forse la trovava attraente ed interessante,ma non ne era innamorato.
D'altro canto lei era ancora una bambina e le era difficile inoltrarsi nell'animo umano e nella complessità dei sentimenti degli adulti; forse Jordan aveva bisogno di conoscerla meglio per capire appieno ciò che provava....
Al contrario, Destiny si ritrovò ad apprezzare sempre di più lo scontroso e scostante dio. Era un pozzo di intelligenza e di conoscenza e anche se sembrava sempre sul punto di voler sfuggire a lei e al genere umano,finiva ogni volta con l'appassionarsi all'argomento trattato,trovandosi coinvolto suo malgrado.
La bambina attendeva con ansia il fine settimana ,il momento in cui si sarebbe seduta ad ascoltare una delle sue tante avventure ricche di storie e di aneddoti straordinari e fantastici.
Una volta gli aveva chiesto che aspetto avesse sua madre :l'aveva fissata a lungo , assorto,con la bocca dischiusa e quando iniziò a descriverla , la durezza dei lineamenti si sgretolò tutta in una volta, sostituita dalla morbidezza e dal calore
E poi era bello e c'era un'energia che lo circondava che la faceva sentire a proprio agio anche quando alzava la voce. « In ogni caso non ha speranze » continuò imperterrita

Loki si trovò a far vagare lo sguardo a Morgane.
Stava armeggiando con la pentola , muovendo il braccio avanti ed indietro,dando ogni tanto una spinta più decisa che faceva saltare e rotolare il cibo in aria . I suoi movimenti erano aggraziati e si ritrovò catapultato in un altro tempo e luogo...quando il momento della preparazione del pasto era privato ed intimo...solo per loro due « E perché mai di grazia? » chiese spazientito, distogliendo forzatamente l'attenzione dalla donna

« Nessuno in realtà ha speranza con lei...» constatò come un dato di fatto « Nemmeno tu... Figurati che ha mollato persino Logan !» l'affermazione fece inaspettatamente perdere un battito al dio « Bisogna essere pazze per fare una cosa del genere!» sospirò drammaticamente la bambina incrociando le gambe sopra il tavolo « Oppure bisogna essere pazzamente innamorate di qualcun altro »

« E sentiamo :da dove nascerebbe tale convinzione ?» la sola idea che Morgane potesse essere legata a qualcuno gli stava facendo attorcigliare le budella e per quanto provasse a mantenersi distaccato, quella fugace immagine era bastata per fargli perdere l'appetito

« Lei...» bisbigliò «ama ancora mio padre !»

Per un attimo Loki rimase spiazzato ,incapace di metabolizzare la frase che con leggerezza gli aveva lanciato addosso.

Morgane lo amava?

La sua figura, qualche metro più in là ,parve attirarlo come una calamita.
La osservò asciugarsi le mani nel grembiule da cucina a quadrettoni e poi raggiungerlo dietro per aprirlo ,le sue dita si scontrarono con quelle di Jordan che lo aprì per lei. Loki si incupì quando l'uomo indugiò troppo a lungo sul fianco...quel sorriso dolce che lei gli diede era stato il suo...

Si chiese se se lo fosse già portato a letto

« Stupidaggini » sbottò infine« di una piccola testa piena di sciocchezze. Crescendo, ti accorgerai che il romanticismo non esiste. L'amore è solo per i bambini...» fece una pausa guardando lo sguardo corrucciato di Destiny « Chiedilo alla Romanov : questa frase viene da lei...»

« Che visione triste della vita,Loki!» commentò la bambina allungandosi ad accarezzargli il volto. Il dio rimase sconcertato. Appoggiato alla poltrona non c'era modo di ritrarsi. Il tocco fu leggero e molto rapido,ma parve sfiorargli l'anima. Dal canto suo Destiny si sentì come se avesse ricevuto una scossa.Gli occhi spalancati, boccheggiò appena,rilasciando un soffio senza suoni. Era la prima volta che si toccavano e la reazione fu inaspettata. « Sembra tu abbia avuto un sacco di delusioni amorose...» riprese, cercando di non dar peso a quanto accaduto. Forse, succedeva la stessa cosa anche con gli altri « Povero! » Che cazzo! Era Stark quello che rideva,laggiù ?« E comunque anche se fosse stata Nat,lei e Bruce si amano alla follia,per cui...parole vuote!» finì, alzandosi di corsa « Vieni ora,si mangia !»

Dietro il bancone della cucina Tony rideva sguaiatamente:suo malgrado,aveva goduto dello spettacolo.

Ogni volta che Destiny interagiva con il dio cazzuto,sentiva una lama affondargli nello stomaco e girare e girare come a strappargli le budella. A stento si tratteneva dall'intervenire nelle loro discussioni, quando ( e quindi ogni volta ) Loki provava ad insinuarle pensieri ed insegnamenti sbagliati, tutti nati dalle sue esperienze di vita distorte e malate.
Eppure la bambina non abboccava,reagendo con semplicità disarmante e con la trasparenza tipica della giovane età...era un mix di allegria e di ingenua saggezza,di dolcezza e di armonia tipiche di Morgane,ma sapeva anche essere pungente e difendersi con naturale arguzia,caratteristica propria del malefico... padre...
Odiava quel nome, perché mal si adattava a Loki ed era lieto che Morgane avesse messo un chiaro paletto sui diritti del dio.
Tony si allungò a stamparle un grosso bacio sulla fronte , assaporando il calore dell'abbraccio che Destiny gli diede prima di sedersi a tavola,le manine strette intorno alla sua vita.

« Ti ho mai detto che hai un buon odore,zio?»

« Allora devi avere un problema al setto nasale perché sento puzza di tracotanza » rispose Loki da dietro le spalle

« Forse ti confondi con il marciume di carcassa in decomposizione che viene da te...Dove sono gli avvoltoi che normalmente ti svolazzano attorno?» ribattè il miliardario

« E' possibile che non possiate tapparvi la bocca nemmeno a tavola? » si intromise Pepe che fino a quel momento si era tenuta in disparte,occupata ad aiutare in cucina « Qui le discussioni a rischio zuffa sono vietate. E in presenza della bambina non mi aspetto niente altro che insegnamenti sulla buona educazione da parte di due sedicenti adulti»

« Sono come dei ragazzini...» se ne uscì Jordan ,appoggiandosi al bancone della cucina con fare da duro,in un tentativo mal riuscito di attirare l'attenzione di Morgane

Destiny alzò gli occhi al cielo. Lei proprio non lo sopportava e il fatto che volesse intromettersi in una questione che non lo riguardava la infastidiva non poco, non era parte della famiglia Stark e non sarebbe mai stato parte della famiglia Donovan.

Senza pensare ,la bambina fece scivolare la mano che ancora avvolgeva la vita di Tony ,a toccare il bordo del bancone. Un piccolo filo brillante si dipanò dalle dita, si mosse con grazia, eludendo gli alti sgabelli accanto a Stark ed il profilo del bancone,fino ad andare a depositarsi proprio sulla seduta di Jordan ,formando un leggero ma solido strato di ghiaccio.
Dietro di lei,Loki esalò un piccolo respiro.
Aveva assistito ad una capacità jötunn che lui non possedeva.
Non solo.
Aveva assistito ad una forma elevata di dominio della capacità,che non si limitava alla sola generazione del ghiaccio : lei lo sapeva guidare e manipolare.
Guardò sconvolto ora a Destiny, che sorrideva sorniona nell'addome del buffone ,e ora a Morgane che ,ignara ,stava impiattando il cibo.
Non attese di vedere cosa sarebbe successo ,non gli importava un fico secco di sentire le urla e le risate dei commensali che a breve avrebbero affollato la sala,era infastidito e scosso,incapace di dare un senso all'agitazione che sentiva dentro.

Si chiuse in camera sbattendo la porta con foga.
Provava un misto di orrore e di strano orgoglio che lo turbava più dell'orrore stesso

Agitò le mani fra i capelli come a scacciare un pensiero molesto,e prese a camminare avanti ed indietro per la stanza,cercando un modo,uno spunto,un' occupazione che lo liberasse dal fastidio confuso che stava provando.
Lui non aveva sentimenti.
Li aveva rinnegati tanto tempo fa,quando la sua vita era andata in frantumi ,schiacciata dalle bugie che l'avevano costellata.
Aveva perso ogni cosa e si era sentito così fragile ed esposto, che aveva deliberatamente scelto di chiudere il proprio cuore in uno scrigno.

Inesatto

Lui lo aveva proprio rimosso dalla cassa toracica ed era diventato duro e cinico e pieno di veleno e...solo. Eppure ,era stato proprio nella solitudine che si era rafforzato, che aveva innalzato barriere sempre più alte fra lui e gli altri,fino a ritenere di non necessitare di nulla tranne se stesso.

Oh! Quanto si era dovuto ricredere !

Perso in un abisso di follia, si era aggrappato a tutto quello che aveva sempre disprezzato, afferrando la mano tesa di Frigga e di Morgane e persino di Thor.

Ma in fin dei conti l'aveva fatto per puro egoismo,per trarsi da un impaccio più grande di lui,incapace di riemergere solo con le proprie forze...
Non lo aveva fatto per Frigga e di sicuro non per Thor. Non lo aveva fatto nemmeno per Morgane ,che alla fine era un'egoista esattamente come lo era lui ,alla ricerca di un aiuto e di risposte che solo lui poteva darle

Destiny era un incidente di percorso,non un affare di sangue,non un legame che avrebbe dovuto causargli pensieri di sorta.
 
____ ◊ ____


Bussarono alla porta.

Un tocco leggero,quasi impercettibile,ma sufficiente da ridestarlo dal torpore che lo aveva assalito.
Si era addormentato seduto sulla poltrona,immerso nella lettura di un libro che non avrebbe definito fra i suoi preferiti e che in un altro momento non avrebbe nemmeno tenuto in considerazione.
Salvo che gli eventi della giornata lo avevano scosso più di quanto lui stesso avrebbe voluto ammettere e alla fine si era ritrovato a vagare fra la sua fornita libreria asgardiana alla ricerca di qualcosa che lo distogliesse dai suoi pensieri,finendo con l'essere catturato dalla più improbabile delle distrazioni : un tomo sulla storia completa di Jötunheim e dei suoi abitanti.

Si schiarì la voce rispondendo al bussare che nel frattempo si era fatto insistente.

« Si può o sei tutto nudo e devo coprirmi gli occhi? » chiese Destiny facendo capolino dalla porta ,con una mano davanti gli occhi

« Non essere ridicola » sbuffò Loki raddrizzandosi sulla poltrona « Io so essere una persona discreta ,contrariamente a quello che tu chiami ...zio» si liberò del grosso libro sistemandolo sulla scrivania « Come mai sei qui senza una guardai del corpo?» chiese lisciandosi i pantaloni

« Ho visto che te ne sei andato senza mangiare e ho pensato di portarti qualcosa...» rispose Destiny spingendo avanti un piccolo carrello.

« Non è che Stark ci ha sputato dentro ,vero?» sentì un colpetto di tosse provenire dal corridoio

« No, e per rispondere alla tua domanda,mamma sta aspettando proprio qui fuori»

« Allora puoi lasciare...Non ho bisogno di compagnia...»

« Non ci penso proprio:chi mangia da solo muore da solo,per cui ti farò compagnia con un frutto...E mamma » aggiunse rapida « è comodamente seduta a leggere un libro e non perderà nulla della nostra...conversazione»

« Una notizia che mi riempie di gioia !» ironizzò Loki avvicinando il carrellino alla poltrona « Non vedevo l'ora di farmi andare il cibo di traverso stando in tua compagnia»

La bambina alzò le spalle e con la naturalezza dell'abitudine prese posto sull'altra poltrona. Si guardò intorno,mentre addentava la mela che si era portata appresso;niente che non avesse già visto,eppure la camera di Loki era una meraviglia da guardare,tranne per la puzza,quella proprio non la sopportava. Forse era la rilegatura strana dei libri alieni che le pizzicava il naso,perché in realtà a lei piaceva molto l'odore della carta e della pelle, ma questa ...puzza...non le andava giù

« Cosa stavi leggendo?» chiese, notando il libro sopra la scrivania

Loki masticò con molta calma la salsiccia che si era portato alla bocca,lanciando uno sguardo di traverso alla bambina che aveva preso a sfogliare il grosso tomo. Era curioso di vedere fino a che punto poteva spingersi con lei, prima che Morgane si precipitasse dentro. Voleva portare le bugie alla luce « Jötunheim » disse alzando la voce per farsi sentire bene « Quel libro tratta della terra dei giganti di ghiaccio »

« Oh! » l'esclamazione che uscì dalla bocca della bambina era di pura meraviglia « Posso sapere cosa dice? » chiese posando con cura la mela e pulendosi le mani sui pantacollant « Ho letto alcuni libri su Jötunheim, ma nessuno era così...sembra molto accurato e poi ho visto tante figure...Posso?» chiese, prima di prendere a sfogliarlo meglio

« Probabilmente i tuoi libri dicevano un sacco di sciocchezze...» la stuzzicò Loki tamponandosi la bocca con il tovagliolo « Questo invece …solo la pura verità,senza abbellimenti o fronzoli ,dura e cruda...»

« Allora non è niente che non sappia già »

Rimase bloccato a metà strada dimentico del tovagliolo che aveva in mano « Come scusa?..Non credo di aver capito...»

« Tutte quelle cose le so già...» disse spazientita « I giganti di ghiaccio sono i guerrieri più feroci e più temuti dei 9 regni. Sono sanguinari ed assassini ed hanno la brutta abitudine di liberarsi dei figli che non sono sufficientemente ...giganti? proprio come hanno fatto con mio padre » minimizzò con una mano in aria « Sono crudeli e spietati e mirano alla conquista dei regni più..deboli. Come la Terra...D'altro canto ci proverei anche io se vivessi costantemente fra la neve ed il freddo...A me la neve piace,per carità, ma quando è troppa,è troppa...» mentre parlava continuava a sfogliare le pagine soffermandosi sulle figure che di tanto in tanto abbellivano il libro .O peggioravano a seconda della sensibilità del singolo. Lei non era sensibile « Ti danno fastidio?» chiese all'improvviso, guardando ad un Loki pietrificato

« Molto...» rispose rigido,notando come Destiny incassò la parola

« Ah...capisco » tornò a guardare il libro soffermandosi su una figura in particolare « Perché?»

« Da dove vengo io sono considerati dei mostri...Le storie delle loro efferatezze vengono usate per spaventare i bambini»

« Che orrore!» esclamò

« Chiarisci cosa intendi per orrore »

« E' un orrore che vengano terrorizzati i bambini con storie cruente e che una razza venga considerata mostruosa,quando è semplicemente...diversa»

« Solo diversa? » fece una risatina sardonica che la fece sentire stupida « Loro non hanno pietà né compassione,sono selvaggi e distruttivi e l'unica cosa che amano è il potere » sputò con sdegno

« Dovresti leggere la storia dell'umanità : efferatezze e crudeltà non sono esclusive dei giganti di ghiaccio ,sai? »ribattè arrabbiata, incrociando le braccia al petto «Lo sai cosa è uno scalpo? » chiese , alzando la voce «Conosci la storia dell'inquisizione? Lo sapevi che il cannibalismo si praticava in numerose tribù ? Sai cos'è l'apartheid ? Hai sentito parlare del nazismo ? »

« L'uomo si è evoluto nel corso dei secoli ...» obbiettò Loki

« Ma non siamo diventati dei santi.. la crudeltà, la cattiveria e l'indifferenza ci sono ancora e per il potere ed il dio denaro,l'uomo è disposto a fare qualunque cosa...» rispose Destiny « Sai cosa credo? » all'improvviso aveva urgenza di spiegarsi «Credo che tu sia un vecchio retrogrado razzista. Mi dispiace che tu abbia una mentalità così ristretta perché vedresti che gli jötunn sono solo un popolo che vive diversamente da te e che è così chiuso nel proprio modo di vivere che non ha l'opportunità per poter cambiare qualcosa. Nessuno nasce per odiare : gli viene insegnato. A loro, come a te... Come potrebbero essere diversi da quello che sono quando sono costretti a vivere in un ambiente ostile,dove sopravvive solo il più forte? Come potrebbero anche riscattare la loro cattiva fama se c'è gente come te che li considera niente altro che dei mostri?» Destiny si sentiva arrabbiata e punta sul vivo e detestava sentirsi così inadeguata « Tu mi hai visto »

« Il tuo giochetto col ghiaccio? Difficile che mi sfuggisse » adesso aveva mal di testa ed era stufo di tutte le sue chiacchiere

« BENE,ALLORA GUARDAMI !» in piedi davanti a Loki ,Destiny fece quello che con pochi avrebbe mai osato fare. Forse sua madre non sarebbe stata d'accordo,ma sentirsi discriminata così da una persona che lei ammirava l'aveva proprio maldisposta « TI SEMBRO UN MOSTRO? » quasi gridò. Loki non perse il suo autocontrollo,ma la reazione della bambina lo aveva colto alla sprovvista. Teneva le braccia e le gambe lievemente aperte,i palmi delle mani girati all'insù mettendo in bella mostra tutte le sue marcature. L'azzurro della carnagione era più tenue,forse imbastardito dalla genetica midgariana e faceva risaltare gli occhi rossi « Non rispondere » lo bloccò subito,rimangiandosi la domanda « Diresti di sì solo per farmi dispetto...Io non sono un mostro. Non nell'aspetto e di sicuro non nel carattere. A me non è stato insegnato l'odio ed ho ben chiara la differenza fra il bene ed il male. Sono nata e cresciuta fra persone che mi amano e che mi hanno insegnato a rispettare gli altri. So quando supero i miei limiti e se infrango le regole non do la colpa al mio lato jötunn...» deglutì quasi febbricitante « Ho un aspetto oscuro? Sì,come chiunque nei 9 regni,per usare una tua espressione,ma sono in grado di controllarlo o liberarlo secondo necessità,perché avere in sé la ferocia non significa soccombervi. E' un'energia che mi appartiene e non intendo rinnegarla in nessun modo a causa di gente bacchettona e mentalmente limitata come te! » prese il libro e glielo sbattè sulle ginocchia « E a proposito,credo di discendere da un re perché le mie marcature e quelle di questa immagine sono molto simili e se non sbaglio questo è il simbolo asgardiano della regalità. Giusto?» batté due volte il dito sulla figura di Laufey senza attendere alcuna risposta da Loki«Spero che il pranzo ti vada tutto di traverso »

Lasciò la stanza impettita,mantenendo l'aspetto jötunn e spingendo contro la parete il carrellino del pasto, che andò a schiantarsi,rovesciando al suolo due grossi e maturi kiwi. Inevitabilmente il muro ne venne schizzato.

Loki si mosse leggermente a disagio,lasciando finalmente cadere a terra il tovagliolo che stringeva in modo quasi ossessivo,gli occhi fissi sulla figura del re di Jötunheim ,ma non la stava vedendo.

« Non te lo aspettavi,vero?» Morgane era entrata nella stanza e lui non l'aveva nemmeno sentita. La guardò appena,lo sguardo perso « Ho giurato a me stessa che non sarebbe cresciuta come te » raccolse il cibo caduto a terra raddrizzando il carrellino « E così è stato. Si accetta ,accetta i suoi antenati,accetta il suo lato oscuro...Ed è semplicemente perfetta »

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Capitolo 54
*** Capitolo 54 ***


Capitolo molto lungo,ma non ho potuto dividerlo a metà.
Attendo feedback





Era la terza volta quel mese che viaggiavano all'altro capo del pianeta .
Ancora e sempre anomalie,movimenti del terreno che avrebbero potuto passare per sismici,se non fosse stato che molti di essi si erano verificati in zone non definite “ a rischio sismico ”.
Midgar era un posto precario,soggetto alla forza imprevedibile della natura,ma quando un intero villaggio scompariva, inghiottito da una voragine, la cosa si faceva sospetta, e complicata da gestire agli occhi del mondo.
Il grande Fury era stato messo facilmente in difficoltà dalle domande che la stampa gli aveva lanciato addosso,tanto che l'unica risposta possibile era stato un ripetuto e fermo “NO COMMENT” .

Loki era preoccupato.

Aveva il più che fondato sospetto che qualcuno stesse provando ad aprire un varco fra i mondi. Ed aveva pochi dubbi su chi fosse quel qualcuno.

Si rigirò nel letto osservando la luce del sole levarsi all'orizzonte.
Mai stato un dormiglione,ma ultimamente le ore di sonno si erano drasticamente ridotte. Ne dava la colpa alle nuove supposizioni che aprivano prospettive tragiche,ma per la maggior parte era la sua coscienza che scalpitava per uscire fuori

Si sentiva quello che Tony Stark amava definire una merda. Di certo non un'espressione che avrebbe mai pronunciato ad altra voce nemmeno rivolto ad altri,figurarsi a se stesso. Ma così era.

Aveva preso a trascorrere il suo tempo nel luogo più appartato della sala comune, lontano da loro ,libero da interazioni di sorta e dalle continue frecciatine del miliardario, che ormai gli erano arrivate a noia.

Nella solitudine di quell'angolo, aveva preso ad osservare. Come non faceva da eoni,da quando accompagnava Thor nelle missioni diplomatiche attraverso Allfheim e Vanaheim,quando si impegnava attivamente per la buona riuscita degli accordi e tutto quello che doveva fare era guardare,apprendere,scoprire cosa era gradito e cosa no,cosa era più appropriato per una carica piuttosto che per un'altra,cosa poteva essere ritenuto offensivo e cosa invece era bramato.

Iniziò a studiare le espressioni,le sfumature dei volti a volte impercettibili altre volte così eloquenti da rendere le parole superflue. Gli sguardi d'intesa fra Stark e la bambina quando c'era da nascondere una marachella a scuola ; la perfetta sintonia fra la signora Potts e Morgane,tanto che a volte l'una completava la frase dell'altra; la condivisione dei pasti che era ogni volta una festa chiassosa,sia che si limitasse a loro quattro sia che includesse altri avventori…
Loki non mangiava nemmeno più in loro compagnia e le interazioni erano diventate pressoché assenti,limitate a pochi scambi di frasi chiuse, per le quali bastava un sì o un no come risposta.,ed il silenzio che gli era sempre servito per imparare qualcosa dagli altri, per lo più qualcosa di scomodo, finì con l'aprirgli un mondo dimenticato di sensazioni sepolte.

Si trovò catapultato in una vita che credeva persa, a quando da ragazzo si divertiva con il presunto fratello a lanciare le verdure attraverso la tavola, sotto l'occhio critico e severo di Odino. Ripensò a Frigga che li difendeva sempre e alle passeggiate per i giardini del Palazzo quando gli impegni del suo finto padre lo permettevano.

Si ricordò quanto fosse appagante sentirsi parte di una famiglia

Si ricordò l'amore ,prima di scoprire che la sua vita era stata costruita sulle bugie.

Aveva perso la memoria di essere stato un ragazzo e prima ancora un bambino. Si era scordato di quanto semplice era stata allora la sua vita,quando l'unica cosa che realmente fosse mai contata era il bacio di Frigga prima di andare a dormire e la carezza nascosta di Odino,più simile ad una pacca che ad una vera e propria tenerezza...Mai stato bravo con lui...

Frigga invece...

Lei c'era sempre stata.
A sostenerlo,ad istruirlo ad educarlo e a difenderlo.
Sempre,anche quando quello che aveva fatto era troppo e chiunque altro, di fronte ad un figlio non proprio ,non avrebbe esitato a girarsi dall'altra parte.
Non aveva mai smesso di chiamarlo figlio,non le era mai importato cosa nascondesse sotto le fattezze Aesir…

Per Frigga lui era sempre stato soltanto Loki

Chiuse gli occhi stretti, mentre il sole lo colpiva direttamente in faccia
Avrebbe voluto sbattere la testa contro la testiera del letto e fracassarsela ,farne tanti piccoli pezzi e rimetterli insieme per cercare di ricavare qualcosa di buono...

Era sempre stato abile con le parole,capace di girare ogni situazione a proprio vantaggio, di far fare alle persone tutto ciò che voleva ,soltanto con la lusinga e con una solida ed intricata argomentazione; ma da quando lo usava per gli scopi sbagliati il suo tocco finiva col rivoltarglisi contro e prima o poi ne pagava lo scotto.

Come era accaduto con Morgane...

Le aveva attribuito sentimenti di rifiuto che non aveva , partendo dal presupposto, distorto, che nulla che venisse da lui potesse essere un dono. Esperto quale lui era ,le aveva ritorto contro ogni sua parola, distorcendone crudamente il significato, arrivando persino a ferirla, in un modo vigliacco ed umiliante...
Dei quanto era caduto in basso!
Troppo abituato a sentirsi tradito da non accorgersi della verità, talmente sopraffatto dalla disperazione da ingannare se stesso, finendo col punire proprio chi, più di tutti, gli aveva teso la mano ...


Una sera andò in cucina alla ricerca di una bottiglia d'acqua fresca.
La stanza era buia e tutto si sarebbe aspettato tranne che sorprendere Pepper Potts distesa sul divano.
In un primo momento pensò di aver colto lei e Stark in uno scambio di effusioni,ma quando gli occhi si adattarono meglio alla penombra ,si rese conto che distesa accanto a lei si trovava Destiny.

« Si è addormentata davanti alla tv » disse Pepe come per scusarsi e Loki non seppe che risponderle. Fingere di nulla ?Continuò verso la cucina come se niente fosse« Sai?...Da piccola non stava mai ferma e con quelle gambette buttava sempre via le coperte » sussurrò come a se stessa « Avevamo così paura che prendesse freddo...che sciocchi eh?...Se c'è una cosa che lei non teme è proprio il gelo» ridacchiò sottovoce

« Perchè mi racconti queste cose ?»

« Non so...pensavo che volessi sapere...l' amore che ha da noi...»

«...anche se è mia ? » chiese Loki

« Lei è così perché è anche tua » lo sorprese Pepe « Non dire a Tony che ti ho detto una cosa del genere...Lei è bellissima ,completa,fantastica in ogni sua forma... ingenuamente maliziosa,sorprendentemente forte ed arguta, curiosa e tremendamente testarda... E ti assicuro che non tutto viene da Morgane...» nel silenzio che seguì Pepe fece un lungo sospiro,scostò un po' i capelli di Destiny dagli occhi e continuò «Non c' è nulla di lei che ci spaventa,tranne che possa soffrire...»

Loki trattenne a stento un groppo in gola che si costrinse a cacciar giù. Non si sarebbe fatto sopraffare dal senso di colpa,non era nella sua natura ,ma avrebbe fatto in modo di riscattarsi,perché aveva fatto un'azione infamante ai suoi stessi occhi…

Ripensò alle parole di Destiny e gli venne da sorridere amaramente.
Era una piccola cosa,tutta ciglia e capelli lunghi, ma sapeva come usare la lingua … Continuare a rinnegare se stesso non gli aveva portato che guai e una buona dose di dolore... e riversare sulla creatura innocente le proprie paure ed insicurezze era stato brutale e tremendamente infido

Lei era orgogliosa
...di essere diversa e speciale nella propria diversità

perché era libera
...da pregiudizi,da insegnamenti sbagliati,dall'odio perpetrato nei secoli

...e più di tutto perché era cresciuta nell'amore incondizionato

Non aveva chiuso con Loki,anche se non si erano più parlati

Per diverse settimane Destiny gli era ronzata intorno,abbastanza da fargli sentire la sua presenza ma mai a sufficienza per interagire con lui.
Lo guardava di nascosto,mentre faceva i compiti,distogliendo lo sguardo non appena lui sentiva di essere osservato. Moriva dalla voglia di parlargli ,ma non sarebbe stata lei a fare la prima mossa.
Lui era quello in torto
Un giorno trovò sopra il tavolo, che era solita usare per fare i compiti, un grosso pacco. Era avvolto in carta da giornale ed anche se non era l'incarto migliore,era stato fatto con arte e stile raffinati,e terminava con un origami a forma di cigno che si staccava dal pacco, come se stesse per spiccare il volo da una distesa d'acqua. Lo girò con attenzione alla ricerca di un indizio che rivelasse il nome del destinatario,ma l'unica cosa che trovò fu una “D ” elegante, segnata sull'angolo in alto a destra.
Pur con un margine minimo di errore poté quindi supporre che fosse destinato proprio a lei.
Scartò con cura il pesante pacco ,facendo attenzione a non rovinare il magnifico cigno e rimanendo a bocca aperta quando toccò con gli occhi quello che la carta nascondeva:si trattava del libro su Jötunheim,quello con tante immagini che aveva scatenato la sua guerra contro Loki.
Lo accarezzò con reverenza,ammirando lo splendore della pelle lavorata,per poi storcere il naso subito dopo,chiedendosi se Tony avesse qualche prodotto che eliminasse quel tremendo fetore.
Raccolse la carta straccia.,ripose con cura l'origami sulla scaffalatura accanto all'ingresso e con un aggraziato movimento della mano vaporizzò il libro,teletrasportandolo qualche piano più sotto,sulla mensola accanto alla propria libreria.

Quando Loki si presentò nella sala comune, trovò un biglietto ad attenderlo sopra il tavolino della sua nuova postazione :

“ può andare,ma non è ancora abbastanza.”
 


____ ◊ ____




« Preparati, trappola criminale» disse Tony lanciandogli la giacca in pelle « Si lascia la Torre in 40 minuti massimo»

« E dove...?» chiese Loki afferrandola al volo

« Credimi,non sto saltando dalla gioia ,ma stiamo andando a staccare un po'....Noi,si intende,tu non fai un cazzo in tutto il giorno...» raggiunse la porta della sala comune « Ma mi fido solo di questo » disse puntando l'indice alla tempia « E senza il mio diretto controllo e la mia velocità di azione qui da solo non resti ...» finì la frase lungo il corridoio,tanto che se il dio non avesse avuto un ottimo udito ne avrebbe perso la metà per strada

Venne fuori che avevano programmato un viaggio a Malibù,per l'anniversario di matrimonio degli Stark

Non appena Loki vide la masnada di ragazzotti affollare la carlinga, gli venne la pelle d'oca. Erano eccitati e chiassosi, si alzavano e sedevano in continuazione scambiandosi di posto gli uni con gli altri ed ostacolando il passaggio fra i sedili.
Borsoni venivano lanciati sopra le teste , afferrati al volo e riposti nel vano portaoggetti. Parlavano tutti contemporaneamente, in un'accozzaglia di suoni che rendeva difficile cogliere un discorso per intero.

Quando la figura di Loki si fece strada attraverso lo spazio fra le due file di sedili, il silenzio si fece sovrano. La sua persona,alta e scura, bastò per renderli ammutoliti e leggermente ritratti, intimiditi dall'alone di mistero ed energia che lo circondava.
Per un breve attimo si sentì nuovamente potente
Finché Stark ,che lo seguiva appena dietro ,non aprì la bocca

« Qui non è il tuo posto trappola criminale » quasi urlò per farsi sentire da tutti « Non posso permettere che tu stia a contatto con questi giovani »

« Temi per le loro vite?»

« Domanda superflua...D'altro canto credo che faticherò io stesso a sopportarli...Tu come minimo daresti di matto in due minuti »

Un pallone colpì il dio direttamente in testa « Dì pure un minuto,Stark » rispose scoppiando la palla con una mano

« Ehi ragazzi! Non siamo in spiaggia!Niente palloni…!»li redarguì Tony procedendo all'interno del passaggio e superando Loki « Ma se le signorine lo desiderano possono già mettersi in bikini...» e fece un inchino sornione a due ragazze sulla destra che ridacchiarono in risposta «Trappola criminale devi seguire Jordan » continuò, puntando l'indice verso il fondo,senza più guardarlo

Il militare sbucò fuori da uno stretto passaggio.
Indossava la divisa e parlava in un auricolare; fece cenno a Loki di raggiungerlo senza mai smettere di interagire con chi era dall'altro capo del filo,fece scorrere una pesante porta alla sua destra e lo invitò ad oltrepassarla con il solo cenno della mano.
Era uno spazio sufficiente per una persona, con una poltrona ed un televisore e Loki capì che si sarebbe annoiato a morte senza i suoi libri

« Se hai dei dubbi,questa è una gabbia » gli fece sapere Jordan, chiudendo la conversazione « E' fatta con materiale ultraresistente ideato da Stark . Il massimo che puoi fare è ammaccarlo,fidati...abbiamo provato con Thor...Ma purtroppo sembra carta velina con Hulk...» sorrise e a Loki non piacque « Tra poco ci sarà uno spettacolo:ti consiglio di non perderlo » e indicò lo schermo piatto di fronte a lui prima di sbarrare la porta a doppia mandata

« Ahia!Ahia ! Mi stai facendo male!» piagnucolò Tony mentre Morgane lo trascinava a sedere allontanandolo dalle giovani donne« Non stavo facendo niente !»

« Sei una vergogna! Anche vicino al vostro anniversario ti comporti come un depravato»

« Pepe sa che scherzo» si lamentò massaggiandosi l'orecchio« Lei è la sola che conti,per me,solo che mi piace scherzare e coccolare il mio ego...» si scusò « Spero che questa sofferenza valga la pena » aggiunse indicando i 20 ragazzi intorno a loro

« Metti in dubbio le mie capacità? Vedrai che la tua festa sarà uno sballo. Abbiamo lavorato molto e loro sono eccezionali !»

Morgane si sentiva orgogliosa dei propri ragazzi. Avevano lavorato duramente per arrivare a questo giorno ed il loro spettacolo era il suo personale regalo d'anniversario per i coniugi. Avrebbero animato l'intera festa andando ben oltre le aspettative di chiunque,padroni di casa inclusi.
Ad attenderli a Malibù c'erano i suoi genitori ,che avevano affittato un piccolo appartamento poco distante dalla maestosa villa ,e Pepe che era partita qualche giorno prima insieme a Destiny .
I ragazzi sarebbero stati ospitati da Stark in uno degli alberghi di sua proprietà e Loki ... beh,lui avrebbe soggiornato in una cella nel seminterrato,per tutta la durata della permanenza a Malibù.
E se non fosse bastato erano comunque presenti gli Avengers al completo,oltre a Maria Hill.

Quando l'aereo decollò, Morgane chiuse gli occhi con l'intento di riposare. Non aveva dormito un granché,fra preparativi ed impegni vari,e poi aveva fatto le valigie all'ultimo e ancora aveva dubbi di aver scordato qualcosa... Si assopì,nonostante il chiasso che regnava sovrano.
Non si aspettò, di scattare con gli occhi aperti all'inconfondibile suono di un grilletto che viene caricato

« Ti consiglio di non far rumore o gesti improvvisi » le disse Jordan in un soffio « Non vorrai spaventare i tuoi ragazzi...»

« Oh...» esclamò guardando al suo fianco, dove sentiva la pressione della canna « Che succede? » chiese sorridendo forzatamente « Dove è Tony?»sapeva che era andato in cabina di pilotaggio a stressare un po' il pilota e a bere un goccetto

« Succede che tu ed io andiamo a farci un giro» rispose, invitandola ad alzarsi con una lieve spinta « E senza scherzi »

Attraversarono la carlinga e la spinse giù per una botola fino alla stiva bagagli ,cercando di attirare il meno possibile l'attenzione

« Per ora Stark non ci disturberà» la informò, dopo aver regolato le telecamere,per assicurarsi di essere inquadrato « Mettiamo in scena lo spettacolo...» rise « Poveraccio. Crede che Jarvis sia intoccabile,ma non sa che lo SHIELD lo può neutralizzare quando vuole...»

Morgane guardò d'istinto alle telecamere « Vuoi dire che...non è collegato?»

« Tagliato fuori. Caput » la guardò riflettere « Non provare ad opporre resistenza.Se non usciamo di qui entro i prossimi 20 minuti vedrai i fuochi d'artificio » Morgane alzò un sopracciglio interrogativo« Proprio così. Ci stanno aspettando e se ritardiamo,ci sono un paio di miei amici che non vedono l'ora di salire a bordo a divertirsi un po' con i tuoi cari ragazzi»

« Posso almeno sapere...?» chiese Morgane spintonata contro i bagagli.

« Immagina la mia sorpresa nello scoprire che la gemma che Stark ha sottratto ai Russi ce l'hai avuta tu per tutto questo tempo...»

« Credevo fossero informazioni riservate» esalò Morgane mentre Jordan le legava le braccia dietro la schiena

« Già...Beh!Evidentemente lo SHIELD non è così accorto o...infallibile...Quindi,come funziona?» chiese girandola bruscamente « L'hai ingoiata o cosa ?»

« Non ne ho idea. Mi ha scelta ed è entrata nel mio corpo.»

« Bene» alzò le spalle incurante « Vorrà dire che la tireremo fuori» le accarezzò il viso e Morgane reagì sputandogli in faccia « La gemma appartiene a noi russi che l'abbiamo trovata » le fece sapere asciugandosi col dorso della mano « Adesso farai la brava bambina e ti farai portare senza storie al caccia che sta per raggiungerci»

« Prima voglio sapere cosa hai fatto a Tony e al pilota »

« Temo che il pilota sia morto... » Morgane inspirò bruscamente « E Stark » continuò con un sorriso mellifluo « si è guadagnato una bella scossa...Resterà incosciente per il tempo sufficiente ad allontanarci da qui...Avrei potuto farlo fuori ma non ho resistito alla tentazione di vederlo impotente. Senza Jarvis e la sua tuta non vale nulla...»

« Quanti minuti hai detto che abbiamo ?» chiese Morgane valutando la situazione. Aveva il fondato sospetto che le cose sarebbero finite male comunque,anche se Tony fosse stato in grado di riprendere il controllo del velivolo.

« Non credo sia importante ora...» le rispose il soldato con sufficienza

« Dipende...Vorrei capire se questo» e gli sferrò un calcio direttamente all'inguine facendolo piegare in due « potrebbe bastare ...Oppure se dovrei insistere anche con quest'altro » e gli sferrò un calcio diretto al volto

« Puttana! » sibilò afferrandola per la caviglia « Credi che sia così debole da farmi fregare da una donna? » la fece rotolare a terra colpendola alle costole con un calcio.

Morgane emise un grugnito.

Aveva passato di peggio e non si sarebbe piegata per così poco. Rotolò distante, urtando una pila di bagagli,si portò seduta e scivolò dietro,mentre Jordan camminava lentamente verso di lei,con l'aria di chi è convinto della propria superiorità. Con un gemito ed un grande sforzo Morgane fece scivolare le mani legate sotto il sedere e lungo le gambe,fino a portarle sul davanti.
Con le articolazioni dolenti per la trazione,attese che lui le fosse sopra ,serrò entrambe le mani a pugno e sferrò un potente manrovescio.
Ne ricevette uno in cambio che la sparò contro una grossa valigia.

« Non sono obbligato a portarti sana ,sai?» le fece sapere con un sorriso maniacale,leccandosi il sangue dalle labbra « Posso farti a fette e lasciarti in fin di vita...giusto quello che ci serve per estrarre la sfera dal tuo bel corpicino...» e sfoderò un grosso pugnale

« Credi di spaventarmi ?» lo provocò,ma la realtà era che era terrorizzata. Lui era armato e lei aveva le mani legate .Letteralmente

« Sei tu che lo hai voluto...»

La lotta che ne seguì fu il rincorrersi del gatto col topo.
Avrebbe dovuto ideare qualcosa ma non c'era nulla che potesse fare e in breve finì in trappola ,con le spalle al muro, Jordan che gongolava malignamente mentre le si avvicinava minaccioso.

« Sei in trappolaaaa!»canticchiò

« La vedremo...»

Afferrò una pesante valigia e con quanto forza era capace la brandì come una mazza , colpendolo al volto.
Il coltello gli sfuggì di mano, finendo qualche metro più in là.

« PUTTANA !» gridò

« Lo hai già detto...» mollò la valigia e cominciò a calciarlo al volto e alle spalle con una raffica di calci in sequenza. Non seppe come, ma all'improvviso si trovarono entrambi riversi sul pavimento,ansanti ed intenti a prevaricare l'una sull'altro.
Jordan la appiattì al suolo stringendole la gola

« ADESSO la facciamo finita,TESORO...»

« Come ho detto...» rantolò Morgane « la vedremo...»

Un grugnito sfuggì al soldato insieme ad un colpo di tosse schiumoso.
Crollò con un lungo sibilo.
Sangue gli riempì la bocca

Il coltello gli aveva perforato i polmoni

Morgane lo scostò da sé con una spinta .
Proprio una fortuna essere riuscita ad intercettare l'arma e a farsela scivolare fra la canotta e la felpa. Non una scelta proprio felice,con il senno di poi,considerato le ampie lacerazioni del tessuto e qualche taglio all'addome,ma le aveva salvato la vita .
Tranciò la corda che le avvolgeva i polsi
Se quello che Jordan aveva detto era vero, aveva ancora pochi minuti a disposizione, prima che succedesse l'irrimediabile.
 
____ ◊ ____


Loki era rimasto immobile davanti allo schermo

Si era acceso all'improvviso senza che lui avesse fatto nulla,e quando aveva capito cosa stava guardando,ne rimase congelato.
Chiuse gli occhi un paio di volte, maledicendo il suo essere bloccato là dentro,la sua assenza di poteri ed il... panico che lo aveva colpito direttamente al cuore.
Non c'era nulla che lui avrebbe potuto fare per impedire quanto stava accadendo ed il pensiero di non riuscire a soccorrere Morgane ,se tutto fosse diventato troppo da sopportare, lo colpì a tal punto da faticare a raccogliere il respiro

La sola idea di non rivederla più...

Si precipitò alla porta iniziando a battere freneticamente. Se Stark era privo di sensi l'aereo si sarebbe schiantato e ,diciamocela tutta,non aveva alcuna intenzione di cadere giù insieme a quel manipolo di ragazzotti.
Era ancora troppo presto per finire all'inferno

doveva fare cose...doveva rimediare a cose

Stupidi ragazzi chiassosi,troppo intenti ad attendere alle loro sciocchezze midgariane da rendersi conto del pericolo. La porta si ammaccò ma non cedette.
Gli parve un'eternità prima che qualcuno finalmente,finalmente,gli rispondesse

« Ehi amico » la voce giocosa di uno dei ragazzi lo fece fermare dal colpo successivo « Se non la pianti Stark ti farà pagare i danni!»

« SE NON MI FARAI USCIRE DI QUI NON CI SARANNO DANNI DA PAGARE !» urlò di rimando , trattenendo a stento la rabbia. Stavano perdendo tempo

« Non credo sia una buona idea,amico ...Tu sembri pericoloso!»

« Oh ! Non ne hai idea! Se non lo farai tu ,giuro che troverò il modo e poi... ti verrò a cercare...»Il silenzio che ne seguì fece digrignare i denti a Loki

« Non mi sembra un buon modo di chiedere aiuto » touché « Ci risentiamo a quando sarai un po' meno aggressivo »

« ASPETTA !» non poteva credere a ciò che stava per fare,ma stava per calpestare il proprio orgoglio « Mi ...dispiace » le parole gli uscirono a denti stretti « C'è...un problema... Uno grosso... e ti assicuro che non sono io ...Va in cabina di pilotaggio,dimmi cosa vedi e poi...torna »

Se il ragazzo era sveglio avrebbe capito che lui era l'unica persona sull'aereo in grado di fare qualcosa ,se aveva troppa paura però, avrebbe potuto pensare che liberarlo poteva essere solo un peggioramento…
Si allontanò dalla porta,in attesa, tornando con riluttanza a guardare il monitor.

Morgane non c'era più

Uno scossone lo fece traballare . Poi un altro .Corse al finestrino, nella speranza di capire cosa stesse accadendo,forse non era nemmeno dalla parte giusta dell'aereo per vedere qualcosa...

Nulla,per lunghi attimi

Poi una figura gli sfrecciò davanti facendolo gridare

Morgane aveva trovato uno zainetto a propulsione, stipato in mezzo ai bagagli ( probabilmente il piano di fuga di Jordan ) e nelle tasche del soldato aveva rinvenuto anche due granate.
Quello stronzo avrebbe fatto saltare in aria tutto ,prima di andarsene…

Non era un'illusa .
Sapeva bene che se volevano la gemma non si sarebbero fermati davanti a nulla : Jarvis era fuori combattimento e con lui l'armatura di Ironman, non aveva il tempo di verificare su Tony e l'unica cosa sensata da fare era attirare l'attenzione del nemico e restituirgli pan per focaccia

Si infilò lo zaino,aprì manualmente il carrello di atterraggio ed usò le ruote come ascensore per l'esterno.

Il vento freddo le tolse il respiro

Doveva fare quello che andava fatto .
Accese i propulsori e si lanciò contro il caccia.
La...caccia era aperta e suo malgrado le venne da sorridere al gioco di parole

 
____ ◊ ____


Occhi altrettanto spiritati li aveva visti solo guardandosi allo specchio

Il ragazzo che gli aveva aperto la porta non era certamente abituato alla morte .
Aveva trafficato parecchio, prima di riuscire ad attivare la serratura e Loki non aveva contribuito ad alleviargli l'agitazione,tra pugni alla parete ed imprecazioni per ogni minuto che passava inattivo.
La prima cosa che il giovane fece, dopo averlo liberato, fu quella di vomitargli quasi sulle scarpe

Aveva sentito dire che per i mortali era importante rafforzare in modo positivo i successi,ma per quanto si sforzasse, riusciva solo a pensare a quanto tempo aveva perso mentre il...marmocchio se la faceva addosso.
Al diffondersi rapido della notizia,l'incertezza e la paura avevano dato vita ad un' intensa e palpabile atmosfera di disagio e di isteria, e Loki immaginò che il solo fatto di essere stato identificato come un particolare collaboratore di Stark avesse fatto pendere la bilancia a favore della sua liberazione.
Quello, e la grossa speranza che lui sapesse cosa fare

Gli venne naturale impartire i primi ordini.
Il panico non era di alcun aiuto in questi casi ed era necessario che ognuno avesse chiaro il proprio ruolo. Li divise in gruppetti ,assegnando loro compiti diversi ed assolutamente insulsi, con l'unico scopo di tenerli fuori dai piedi e meno urlatori possibile.
Specie le ragazze.
Mai sentito nulla che trapanasse il cervello come le loro strilla acute.
Si fece seguire dal giovane che gli aveva aperto e da altri due

« Capisci qualcosa di aerei ?» chiese osservando la scena davanti a sé. Il pilota era stato sgozzato e annegava in una pozza di sangue larga e scura. Stark era riverso poco più in là,il naso quasi immerso nel bicchiere che ancora teneva stretto in mano. Strana posa. Era riuscito a non farlo cadere,ma lo aveva stretto a tal punto che il cristallo si era frantumato conficcandogli pezzetti di vetro fra le dita e nel palmo.

« No signore » rispose intimorito

« Come ti chiami?»

« Ethan,signore...E loro sono Martin e Ralph » aggiunse, indicando i due amici . Se possibile erano ancora più sconvolti di lui

« Se riuscite a trattenere il vomito vi sarei grato...» strappò l'auricolare dall'orecchio di Stark «Jarvis ?» silenzio assoluto

« Nessuno di noi ha dimestichezza con gli aerei...Il massimo che abbiamo fatto è stato pilotarli nei videogiochi...Però possiamo provare ad armeggiare con la radio,signore...» fu Martin a parlare« Se abbiamo fortuna qualcuno potrebbe sentirci »

« Bene...Fallo! » guardò agli altri due ancora spauriti « Coprite il pilota,togliete quel dannato bicchiere dalle mani di Stark e trascinatelo fuori » ordinò

Lo portarono nello stanzino che era stato di Loki.
Lo chiamarono con insistenza,lo scrollarono,lo schiaffeggiarono ,gli versarono acqua addosso,prima un bicchiere,poi due,poi intere bottiglie.

Niente

Loki fremeva,imprecava,camminava avanti e indietro fra i sedili e lo stanzino. Ad un certo punto,la frustrazione fu tale che strappò un sedile con un solo pugno,facendo allontanare chiunque gli si fosse accidentalmente avvicinato . Avrebbe agito lui stesso sul miliardario,ma temeva che la frenesia del momento ed i loro non proprio ottimali rapporti gli avrebbero fatto dimenticare di dosare la propria forza. Ma se non fosse accaduto qualcosa a breve...Aveva rivisto Morgane sfrecciare attorno al caccia con il solo intento di farsi seguire. Quell'aggeggio che portava sulla schiena non avrebbe avuto una lunga autonomia e comunque,era indispensabile che non la catturassero...
Loki stava ormai per avventarsi su Stark quando il miliardario emise finalmente un suono.

Era ora !

« Che cazzo! Sono finito in piscina?» biascicò con la bocca impastata. Gli faceva male un po' ovunque,ma in testa gli pareva di avere un martello pneumatico. « Piano piano!» aggiunse al grido di esultanza che sentì« Ho i postumi di una sbornia che non ricordo di aver fatto...»

« NESSUNA SBORNIA STARK! RIPRENDITI!» gli urlò Loki afferrandolo per il bavero.

Tony era frastornato e faticava a tenere gli occhi aperti « Tu non dovresti essere qua...»

« E tu non dovresti essere a terra! Il pilota non dovrebbe essere morto e Morgane non dovrebbe essere LÀ FUORI!»

« Wow ! Wow! Fermo là!» ricordi confusi lo raggiunsero in un lampo facendolo barcollare...

« RIDAMMI I MIEI POTERI!»

« Cosa?...Noo!» si alzò in piedi instabile « Qualunque cosa sia accaduta, Jarvis vi rimedierà »

« JARVIS NON RISPONDE IDIOTA ! E' STATO TAGLIATO FUORI !»

Per un lungo attimo Tony rimase senza parole . Jarvis tagliato fuori era una cosa quasi nuova. Quasi,perché non era la prima volta che lo SHIELD lo aveva eluso…
Flash di Jordan che sorride durante una conversazione mentre giocherella con il taser , il coltello infilato nella cinghia dietro la schiena…

Gli vennero i brividi.

Avrebbe potuto essere sul pavimento a far compagnia al pilota.
 
____ ◊ ____


Il caccia aveva due obbiettivi importanti: recuperare la gemma e liberarsi dei testimoni. Doveva essere una cosa rapida e priva di ostacoli,ma evidentemente quel presuntuoso di Jordan aveva sbagliato a fare i conti.
Il fatto che non rispondesse all'appello era di per sé un brutto segno ,ma tutto sommato quello che alla fine contava era che la donna gli si fosse presentata su un piatto d'argento.

Non avrebbe sprecato colpi contro di lei e certamente non ne avrebbe messo in pericolo la vita, attaccando l'aereo di civili...Sarebbe invece bastato che quel piccolo jet che si era messa sulle spalle smettesse di funzionare...Poi avrebbero avuto tutto il tempo ed i mezzi per recuperarla ,prima che si schiantasse al suolo...Ma prima avrebbe dovuto vedere a quale destino sarebbero andati incontro i suoi amici…
E pensare che quello stupido di Jordan l'aveva corteggiata ,con l'unico scopo di infiltrarsi fra la ristretta cerchia di persone fidate di Stark e rintracciare la sfera...Idiota. Era sotto il suo naso e lui non se ne era manco accorto.
Oltre al fatto che la donna lo aveva ripetute volte respinto
...Neanche il piacere di farsi una scopata.
Ed ora era probabilmente stecchito

Beh! Peggio per lui

Il caccia fece un paio di sfrecciate veloci . Un' andata e ritorno rapidi,sfiorando con le proprie ali quelle dell'aereo ,godendo del terrore che certamente stava scatenando fra i passeggeri: lo spostamento d'aria che provocava a quella velocità era tale che come minimo sarebbero finiti a terra ad ogni passaggio.

Morgane girava come una trottola,alternativamente risucchiata e respinta . Sbattè un paio di volte contro l'aereo, prima con la spalla,poi con le gambe.
Giurò di aver sentito un sonoro crack poco prima di un dolore acuto
Un gancio dello zaino a propulsione si ruppe e lei vi rimase appesa solo con metà corpo.

Cazzo…

Attese che il caccia tornasse indietro.
In fin dei conti un po' di riflessi e di intuito avatar li aveva ancora e morta per morta,almeno avrebbe provato a ficcargli quelle granate dentro il motore …

Tolse le sicure con i denti e quando vide il puntino avvicinarsi all'orizzonte fece un rapido calcolo mentale,tanta preghiera e lanciò.
Si ruppe anche il secondo gancio

Fu un attimo

L'aria tutto intorno,il respiro che esce dai polmoni ,nelle orecchie solo il rumore sferzante ed implacabile del vento...

E un nome …urlato e giunto a lei come un'onda che si infrange a riva

In un lampo di verde era apparso Loki.
Stratega quale lui era non perse tempo in inutili congetture, intercettò le due granate , e con la soddisfazione che nasce dalla vittoria certa, le direzionò contro il caccia facendole infilare direttamente nei motori.

Mentre esplodeva, rimase sospeso ,immobile, ad osservare la caduta di Morgane, come se il calore dell'esplosione ed i rottami che lo sfioravano non rappresentassero per lui alcuna minaccia.

Morgane si chiese se Loki stesse pensando di fuggire e se la odiasse a tal punto da volerla vedere morta. Sussultò quando le apparve a pochi centimetri dal viso

« Vuoi morire?» le chiese senza ottenere risposta. Era troppo scossa per dirgli qualcosa ed il vento le toglieva il fiato « VUOI MORIRE STUPIDA DONNA TESTARDA ?»

« NO!!!» riuscì a dire

« ALLORA SMETTI DI ESSERE QUELLA CHE NON SEI! »

« NON...POSSO !...NON...CI... RIESCO !»

« DAVVERO? ALLORA PRECIPITIAMO INSIEME! HEIMDALL! MI SENTI? DI' A MADRE CHE MI TOLGA I POTERI ORA E CHE NESSUNO POSSA INTERFERIRE !»

« COSA? NON PUOI ESSERE SERIO ! » gridò Morgane ,ma quando vide che la caduta di Loki non era più nel suo controllo capì che non scherzava. Che Frigga stessa non scherzava « SEI PAZZO! NOOO!!!»

« SE MUORI MUOIO ANCHE IO ! ORA TOCCA A TE SALVARMI ! »

Le sorrideva. Quello stupido sorriso idiota che rivestiva la sua faccia per mascherare quello che provava davvero. Lo vide farsi trascinare lontano da lei,senza mai staccarle gli occhi di dosso e le venne spontaneo allungare le braccia ed afferrarlo saldamente per il bavero,appena sotto il collo. Non sapeva cosa sarebbe accaduto,ma non lo avrebbe lasciato morire da solo,lei stessa non voleva morire da sola

« E' TUTTO QUI QUELLO CHE SAI FARE?» la derise « VUOI ARRENDERTI? »

« NON SO COSA FARE !»

« TI PIACE IL PANORAMA?» c'erano distese di campi ,prati,case delle dimensioni di formiche,il filo di un fiume che si buttava in un lago grande quanto una tazzina di caffè« TUTTA LA TUA VITA SI CONCLUDE QUI IN MODO INSULSO ED INUTILE! SEI ANCORA VIVA SOLO PERCHE' SONO RIUSCITO A CONVINCERE STARK A LASCIARMI ANDARE !» le fece sapere « POTEVAMO ESSERE GIA' TUTTI MORTI »

« SMETTILA!» le case erano grandi come mattoncini per costruzioni

« TUTTI I TUOI CARI RAGAZZI !... SOLO PER LA TUA TESTARDAGGINE !... PERCHE' VUOI ESSERE NORMALE !»

« SMETTILA!» il fiume era più simile ad un nastro di stoffa

« IL MONDO E' PIENO DI GENTE NORMALE! CHE COMBATTE LE PROPRIE MISERE PICCOLE BATTAGLIE!CHE VINCE O PERDE MA CHE NON MOLLA MAI!»

« SMETTILA !» il lago una piccola piscina

« TU SPINGI TUA FIGLIA AD ACCETTARSI MA POI RIFIUTI QUELLO CHE SEI! SEI UN'IPOCRITA!!!» ora si riuscivano a distinguere le persone « COSA FARA' SENZA DI TE? »

Destiny!
Come poteva non aver pensato a lei?
Non l'avrebbe vista crescere,non avrebbe mai saputo come sarebbe diventata,non avrebbe potuto guidarla,consigliarla o consolarla. Non avrebbe potuto proteggerla!

...campo da baseball in rapido avvicinamento

Loki non smise di fissarla anche quando attraversarono i primi tetti e sentì le grida della gente in strada. Che modo idiota di morire.
Avrebbe preferito fosse in battaglia.
Non chiuse gli occhi, nemmeno poco prima dell'impatto : se fosse finito all'inferno avrebbe portato con sé la sua immagine ben impressa nella mente.

Ma l'impatto non arrivò.

« Ti avevo avvertito di non toccarmi più » lo redarguì Morgane in piedi di fronte a lui.

La caduta aveva subito un brusco arresto ed ora erano sospesi a pochi centimetri dal suolo,perfettamente in equilibrio

« Oh! Ma io non ti ho mai nemmeno sfiorata!»

E non mentiva
Aveva sempre tenuto le mani giunte dietro la schiena

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Capitolo 55
*** Capitolo 55 ***


Attenzione care ragazze : il capitolo è stato aggiornato ed è molto più vicino a quello che avrei voluto esprimere fin dal principio. Spero ne godiate ( un po' di più della vecchia versione )



Morgane si infilò l'abito,soffermandosi a studiare la propria immagine allo specchio .

Gli ematomi, che lentamente venivano coperti dal tessuto, avevano ancora un vivace colore bluastro... e poteva vantarsi di possederne parecchi ad adornarle il corpo.
Accarezzò la gamba destra con movimenti circolari, ricordando il dolore acuto di quando l'aveva poggiata a terra la prima volta. Rotta in più punti, non si era resa conto di come fosse innaturalmente deformata, fino a quando l'ansia degli eventi e la gioia di essere tornata se stessa non si erano bruscamente interrotte, lavando via tutta l'adrenalina…
Era stata lei a portarli a Malibù, godendo dello stesso vento che le aveva tolto il respiro, esaltandosi in modo quasi ubriaco, mentre esibiva quel dono, che per così tanto tempo si era negata.

Loki aveva provato ad avvertirla, ma lei non gli aveva dato retta.

Era crollata a terra con un grido

E lui, ancora, non l'aveva toccata.
Fedele ai suoi propositi, aveva atteso in disparte che Bruce la soccorresse e la portasse dentro casa.

Quando vennero a prenderlo, stava ammirando l'Oceano.
La villa era costruita su un'altura e anche se la sua “ prigione ” aveva le fondamenta scavate nella roccia, Stark non aveva rinunciato al design, abbellendola con vetrate e finestroni, che permettevano una visione completa e soddisfacente del panorama.
C'era il sole.
Tanto sole.
Illuminava una distesa d'acqua ed un cielo talmente simili nelle sfumature e nei colori da rendere difficile distinguere dove finisse l'una e dove iniziasse l'altro...E poi c'era il rumore delle onde sulla scogliera. Forte, ritmico, rilassante, una musica per le sue orecchie, così abituate al caos degli uomini e dei loro macchinari

Il capitano aveva dato tre colpi alla porta, ed era entrato solo dopo che Jarvis gli aveva dato il via libera. Era stato cordiale, come solo lui sapeva essere, si era informato se avesse riportato danni di sorta e poi lo aveva invitato a seguirlo.
Loki scoprì presto che non era solo.
Barton e la Romanov lo stavano attendendo all'ascensore, unica via di accesso ai piani superiori.
Si scambiarono occhiate silenziose mentre entravano nel vano e l'atmosfera pesante di disagio e di sospetto, che aleggiava intorno a loro, era palpabile

Non si fidavano... e non poteva biasimarli.

E pur tuttavia erano qui a chiedere il suo aiuto, e a verificare coi propri occhi le sue restrizioni e le sue limitazioni.
Loki serrò la mascella e scelse di non parlare.

Destiny era seduta accanto alla madre, le loro mani strettamente serrate insieme, guardò a Loki con paura e speranza, prima di essere accompagnata fuori da Natasha. Avrebbe voluto dirgli qualcosa, ma la gola era stretta da un groppo e aveva solo voglia di piangere

Morgane era nel dolore.

Era pallida, talmente cerea da sembrare in punto di morte: si sentiva come se fosse stata travolta da un camion...salvo che era andata a sbattere contro un aereo.

« Allora trappola criminale...» Tony era stancamente seduto su un divanetto accanto alla terrazza e si guadagnò un severo richiamo da Pepe a quell'appellativo « D'accordo...» sospirò « ...Grazie...» quella parola inaspettata dalla bocca di Stark fece raddrizzare le spalle a Loki, in sorpresa « Mi costa molto ammetterlo ma sei stato grande...E anche se avrei preferito tenere la lode per me, la mia gentile consorte mi ha minacciato di divorzio se non mi fossi comportato correttamente...Per cui » alzò l'immancabile bicchiere in segno di brindisi « ...eccoci qui » Loki fece un cenno del capo come forma di apprezzamento, ma ancora non parlò. Non era abituato a ricevere riconoscenza e si sentiva fastidiosamente in imbarazzo.
Al contrario,il miliardario pensava che la situazione fosse piuttosto ironica. L' incidente sull'aereo aveva cambiato di poco la prospettiva delle cose, poteva anche aver fatto la scelta giusta, ma il dio doveva ancora dimostrare di non averla fatta per un proprio tornaconto personale...
Ci potevano essere tante ragioni per lui, per volersi mettere in buona luce, e tutte vedevano come scenario finale la sua prematura liberazione…
Liberazione...se Loki credeva che lo SHIELD lo avrebbe lasciato andare dopo il disastro di New York, era un illuso: all'organizzazione premeva tutelarsi contro la minaccia di Thanos usando tutte le risorse a disposizione e Loki era una di quelle.
Il poi...beh! Sarebbe stato tutto da vedere...

Tutt'altra era la posizione di Pepe.
La sua gentile consorte sembrava soffrire della stessa malattia di Morgane, di quella forma di ingenuità che vede il bene nelle persone, anche se si tratta di una sola minuscola briciola.
Forse era il fatto che condividesse con Morrgane segreti di cui lui era all'oscuro, e che nemmeno Jarvis voleva rivelargli, ma si comportava, con Loki, sempre in maniera troppo morbida, arrivando persino, persino!, a sorridergli...
Anche ora, lo stava ringraziando come se fosse stato il risolutore, come se lui, il grande Tony Stark, non avesse mai trovato una soluzione anche nelle situazioni più drammatiche... all'ultimo, magari, ma le aveva sempre trovate...

« Cosa ti fa pensare che non lo abbia fatto solo per salvare me stesso, da morte certa?» grazie al cielo, almeno Loki era coerente con il suo essere un bastardo dentro

« Non sminuirti » rispose Pepe con dolcezza « Non farlo. » lo raggiunse prendendogli la mano e Tony represse a stento l'impulso di andare a separarli. Loki sentì il respiro spezzarsi in gola: nessuno lo toccava « Quando Tony ti ha ridato i poteri avresti potuto abbandonare tutti. Addirittura avresti potuto essere la causa della loro morte. Ma hai scelto di aiutare: questo è quello che conta. Tutto il resto sono inutili congetture » il miliardario si coprì gli occhi con una mano, arreso all'inguaribile romanticismo della moglie, che nutriva fiducia ed aspettative fin troppo elevate ( anche quando si trattava di lui, per la verità... ).

« Avete... finito... di perdere... tempo?» Morgane galleggiava fra la coscienza e l'incoscienza e le parve un'eternità da quando il dio era entrato in stanza e Loki si sentì quasi sollevando dal porre termine all'irritante conversazione: non voleva essere sgarbato con la signora Potts, ma non ci teneva a passare per un benefattore

« Sì, giusto.» il dottor Banner si mosse veloce a bagnare la fronte di Morgane con un panno umido. Si aggirava nervosamente per la stanza, impaurito dalla possibile influenza negativa di Loki . Non aveva dimenticato, e l'altro ragazzo era sempre difficile da contenere. Parlò rapidamente evitando di guardarlo negli occhi « Sappiamo che puoi aiutare Morgane nella guarigione...Con la magia...Giusto?»

« E' possibile...ma questo implicherebbe che Stark mi consentisse di usare il mio séior...In quel caso, non so se vorresti restare nella stessa stanza con me» c'era una leggera presa in giro nel tono della voce

Bruce lo fissò per qualche istante a bocca aperta, poi scosse la testa e gli diede le spalle « Immagino che prima o poi si debba provare a fidarsi di te...Perché non ora?»

« Te lo dico io perché non ora » intervenne Tony « Se l'uomo verde esce mi distrugge anche questa casa e ho un anniversario di matrimonio da festeggiare. Non intendo mandare tutto a puttane ! »

« Sono sicura che Loki non desideri essere sbatacchiato da Hulk. Giusto?» disse Pepe fermamente

« ...Giusto » ammise controvoglia

« Bene, allora se siamo tutti pronti, puoi usare la tua magia voodoo» scherzò Tony. Non era necessaria una formula specifica, perché ciò che contava era la volontà di chi teneva imbrigliata la sua forza.
Come ogni volta, Loki si sentì rinascere: era come se all'improvviso fosse in grado di cogliere il movimento del sangue all'interno delle vene, il suo fluire negli organi, il suo pompaggio attraverso il cuore ed il suo dilagare al cervello.
Era inebriante.
Il cambiamento venne percepito anche dagli altri e la sensazione di renderli nervosi e tesi senza nemmeno aver fatto nulla , fu quasi più rigenerante del riacquistare i poteri stessi.

L'unico a non scomporsi fu Stark: non gli avrebbe dato la soddisfazione di vederlo infastidito e poi...per lui non era cosa nuova.

Loki si avvicinò a Morgane, ma ancora non intervenne: non avrebbe messo le mani su di lei se non ne avesse avuto il permesso.
La donna parve percepire la sua presenza ed aprì gli occhi.

« Ho bisogno di curare te » le fece sapere « Chiedo il permesso di toccarti »

La richiesta, data la situazione, parve a tutti superflua.
Nessuno ne conosceva la vera ragione e Steve che era un uomo di altri tempi,la considerò una confortante forma di rispetto

Morgane fece un breve cenno del capo, ma quando vennero rimosse le lenzuola e sentì la mano di Loki toccarle la coscia, le venne naturale spalancare gli occhi ed afferrargli il polso.
Aveva paura.
Le sue mani fresche le avevano portato alla mente il freddo degli altri suoi tocchi, aveva confuso i gesti posati e curativi con quelli aggressivi e possessivi di cui era stato capace... Attraverso le palpebre pesanti faticava a vedere chiaramente, e ad un certo punto pensò di essere rimasta sola con lui.

Iniziò ad iperventilare

Suo malgrado Loki ne rimase sconcertato: sapeva di averle fatto una cosa terribile, ma fino a quel momento non aveva capito fino a che punto Morgane ne fosse stata devastata.

Come avrebbe potuto rimediare a questo?

« Morgane » le sussurrò all'orecchio « Non intendo farti del male...in alcun modo...Lo giuro su mia madre...» sperò che questo bastasse: lei doveva essere a conoscenza dell'amore che lo legava a Frigga


Pepe, che era accorsa al fianco dell'amica per confortarla, non poté evitare di lanciargli uno sguardo interrogativo: Loki aveva parlato sottovoce e a quanto pareva lei era l'unica ad averlo sentito...ma quelle parole, dette con quel tono, le avevano acceso un campanello d'allarme.

Perché aveva la sensazione che nascondessero qualcosa?


« Sei pronta Morgane? » una voce la fece sussultare

Tirò su la zip, diede un'ultima occhiata al trucco e corse alla porta « Ci sono!... Voi?... Siete tutti pronti?... Emozionati ?»

« Non più del solito» rispose il ragazzo che aveva bussato alla sua porta « E poi ci conosci: rendiamo bene sotto stress! »

Morgane sorrise eccitata. Aveva ragione e lei non vedeva l'ora di stupire gli ospiti. Anche se era tornata ad essere l'avatar, non avrebbe abbandonato questa sua passione ed i suoi ragazzi. Sarebbe stato ingiusto...

Come ogni evento organizzato dagli Stark le cose erano state fatte in grande.
La villa era stata arricchita con addobbi floreali, cristallerie, illuminazioni eccentriche e sgargianti e per allietare la serata, Tony aveva pensato di ingaggiare un'orchestra con tanto di cantante. Beh...Pepe in realtà, i gusti di Tony in materia di musica erano alquanto discutibili.
Una nutrita schiera di camerieri si sarebbe assicurata che ciascun ospite fosse adeguatamente servito, ed un ampio buffet garantiva una vasta scelta di cibo: dall'etnico, al francese, all'italiano, al tradizionale americano.
I tavoli erano stati divisi per settori e ciascuno aveva posta sopra una bandiera che indicava l'origine delle pietanze.

Gli invitati avevano già iniziato ad affollare la grande sala.
Alcuni erano a Morgane sconosciuti ,ma molti altri erano volti a lei noti.
C'erano veterani di guerra, il direttore Fury ( molto,molto seccato che Jordan gliel' avesse fatta sotto il naso ), Maria Hill, gli Avengers al completo, amici, famigliari, cariche dello Stato e alcuni X-Man, fra cui Charles e Logan.
Erano giunti solo qualche ora prima, utilizzando i propri mezzi e guardandosi intorno sempre con fare circospetto: era impossibile, per loro, rinunciare ad un'abitudine consolidata da anni di sospetti e di lotte intestine.
Non si poteva mai sapere chi avevano di fronte.

Erano trascorsi dei mesi dall'ultima volta che Morgane e Logan si erano visti e venne naturale per lei, dedicare a quell'incontro assai più tempo di quanto, in realtà, avesse a disposizione.
Lo amava. Come si ama un fratello ed un amico, di un affetto puro e senza implicazioni, ma ancora una volta, la vita aveva scelto per loro percorsi differenti, e anche se era bello condividere le esperienze, fu evidente a entrambi che il legame fra loro si era sfilacciato: Logan era rimasto lo stesso di sempre, in lotta continua, devoto alla causa di Charles e senza una vera prospettiva di vita propria.

Parlarono del lavoro di Wolverine in Europa, di come la vita all'altro capo del pianeta, per ragazzi come loro, fosse altrettanto difficile: molti avevano l'idea che l'organizzazione di Charles fosse una setta o una confraternita e non la vedevano di buon occhio... Parlarono dei vecchi tempi, ricordando episodi felici, o imbarazzanti che li avevano visti protagonisti, e senza seguire un filo logico, finirono inevitabilmente col parlare di Destiny, della scuola, delle sue amicizie, del suo caratterino non sempre facile da gestire e, infine, della sua scomoda parentela.
Wolverine letteralmente si accese.
Sapere che Stark stava ospitando il dio con disturbo di personalità, sotto lo stesso tetto di Morgane e Destiny, lo aveva mandato su tutte le furie, indipendentemente dagli scopi gloriosi che stavano dietro a quella scelta. A suo parere il mondo sarebbe stato in pericolo comunque e Loki si sarebbe rivelato lo stronzo disturbato che tutti già conoscevano, ma l'aggravante era che le prime a rimetterci sarebbero state madre e figlia.
Morgane si impose di fare un respiro profondo. Sapeva che era armato delle migliori intenzioni, ma aveva sempre avuto la cattiva abitudine di volerla guidare quando non la riteneva sufficientemente capace

« Non ti devi preoccupare » disse infine « Loki non rappresenta un problema, casomai una risorsa. Grazie a lui ho riavuto i miei doni e una volta che avremmo attivato la gemma, lui è l'unico in grado di dirmi come usarla senza soccombervi...»

La cosa non sembrò rassicurare Logan: chi poteva dire che lo scopo di Loki non fosse quello di sottrarle la gemma? Magari oltre a conoscerne i segreti sapeva anche come estrarla da Morgane...magari attendeva proprio che si attivasse, per agire...e come poteva anche permettere che Destiny avesse a che fare con lui?
Man mano che aggiungeva cose alle sue argomentazioni, il tono della voce si faceva sempre più acceso ed arrabbiato, tanto che Morgane si sentì come se la stesse accusando di negligenza e imprudenza, ancora una volta troppo fiduciosa...o stupida per capire in che guaio si fosse cacciata.
Solo che alcune di quelle domande se le era già poste lei stessa, soprattutto dopo l'aggressione, ma aveva preferito ricacciarle indietro, perché era più semplice ignorarle che darvi voce.
Lo sapeva anche lei che Loki era inaffidabile

« Signorina Morgane? »

« Sì Jarvis ?»la donna accolse con sollievo l'interruzione della voce artificiale

« Le farà piacere sapere che il principe Thor la sta aspettando nello studio del secondo piano »

« Davvero? Tony non mi aveva detto che sarebbe venuto »

« Credo sia stata una sorpresa anche per il signore »

« Se vuoi scusarmi...» disse rivolta a Logan « Se non pensi di fuggire, credo che ci rivedremo più tardi, d'accordo?»

« D'accordo» sospirò « ma non credere che sia finita qui »

Morgane sii allontanò in fretta dalla sala. In parte perché la conversazione l'aveva maldisposta ed in parte perché non avrebbe avuto molto tempo a disposizione prima dell'inizio dello spettacolo.
Salì le scale, percorse il corridoio e raggiunse la stanza sul fondo. Aveva porte alla francese e quando le aprì le sembrò di essere una regina che entra nella sala del trono. Si bloccò di colpo, trovando Loki seduto su una sedia ,con Thor appena dietro di lui. Guardò ora all' uno e ora all'altro: il dio biondo era serenamente rassicurante, mentre Loki, al solito, era cupo e lievemente imbronciato

« Non mi aspettavo di trovarti qui » disse Morgane, raggiungendo Thor per un abbraccio

« Io...o lui ? » chiese incerto

« Entrambi, a dire la verità...Comunque, sono felice di vederti »

« Anche io sorella » la stretta che le diede le tolse il fiato.

Loki rimase in silenzio, lo sguardo ostinatamente puntato a terra.
Aveva un occhio nero, come risultato di una discussione a senso unico col suo finto fratello...Semplicemente, lo aveva raggiunto nei sotterranei e, prima ancora di rendergli un saluto, gli aveva mollato un gancio come ammonimento per l'aggressione a Morgane. Ovviamente non aveva reagito, nemmeno a parole, causando non poco disorientamento nel biondo ragazzone, che si sarebbe aspettato parole crude, veleno ed ironia, tipiche della bocca di Loki…

« Partecipo con gioia a questa festa » stava intanto continuando Thor « e dato che era molto tempo che non vedevo mio fratello ho deciso, come prima cosa, di passare da lui ad esternargli i miei...pensieri » Morgane esalò un piccolo respiro e Thor si voltò a guardare Loki. Non aveva smesso di studiare il pavimento e la mascella era molto serrata « Loki? »

Si riscosse con irritazione malcelata « Non sto andando a fare questo, con te come spettatore » disse con fastidio « Non sarò il tuo zimbello e la barzelletta di Stark quando questo giungerà alle sue orecchie! »

« Cosa? » Morgane si mosse a disagio « Che succede ? »

« Loki mi ha chiesto di poterti parlare...in privato...Non so quali siano le sue intenzioni, ma non intendo lasciarti nelle sue mani »

Loki strinse i pugni e, se possibile, serrò ancora di più la mascella.
Quello che stava per fare non avrebbe cambiato nulla: non sarebbe diventato il paladino della giustizia, non avrebbe giurato ai Vendicatori e non si sarebbe schierato mai volentieri con loro. Non avrebbe preso ad amare improvvisamente quel tonto di Thor e non avrebbe accettato la punizione di Odino come giusta...MAI…
Ma aveva un debito.
Con la donna, che lo aveva cresciuto e amato davvero come un figlio, e con la donna che lo aveva accolto nonostante tutto: non era stato un bottino di guerra per la prima e non era un mezzo per un fine per la seconda.
Certo, Morgane poteva averlo cercato per avere il suo aiuto, ma lo aveva raggiunto in prigione con la sua treccia colorata, aveva portato in grembo sua figlia, e lo aveva strappato dalla pazzia....Si era applicata con pazienza e dedizione andando ben oltre i suoi doveri...

« Al diavolo » sbottò infine, alzandosi di colpo in piedi e facendo qualche passo verso la donna. Avrebbe voluto inveire contro lo stupido fratello, ma qualunque azione avesse fatto, alla fine gli si sarebbe ritorta contro.
Lui non capiva.
Non voleva capire che l'unica a poterlo vedere così...vulnerabile, debole e patetico… poteva essere solo lei..
D'istinto Morgane indietreggiò, cozzando contro la porta.
Era triste che lei reagisse in quel modo, lo faceva sentire un verme e avrebbe solo voluto ritirarsi nel suo buco.
Gli venne da sorridere mestamente: c'era stato un tempo in cui avrebbe goduto di causare una tale reazione, ora invece

Alzò lo sguardo, ad incontrare i suoi occhi, ebbe solo una leggera esitazione, prima di scendere lentamente verso il pavimento, si portò in ginocchio, l'avambraccio poggiato sulla coscia.

Morgane inspirò bruscamente portandosi le mani alla bocca
____ ◊ ____


Le ragazze sembravano farfalle variopinte, leggere ed aggraziate. Avvolte nei loro abiti, interpretavano ogni passo di danza con amore, concentrazione ed un grande sorriso, mentre i loro compagni le accoglievano fra le braccia accompagnandone ogni passo.

Tony Stark e Pepper Potts, attorniati da famigliari ed amici più stretti, ammiravano il risultato del grande lavoro di Morgane, accomodati su un rosso divanetto d'onore.
Tony trattenne a stento uno sbadiglio.
La serata era appena iniziata e già gli veniva voglia di dormire: fra lui e Pepe era certamente quest'ultima la più entusiasta davanti ad un tale spettacolo, così propensa a portarlo a teatro e a subirsi ore e ore di manichini sulle punte...
Cercò di concentrarsi, focalizzando la concentrazione altrove e i suoi occhi caddero accidentalmente proprio sul dio dall'altro lato della stanza.
Forse non era stata una buona idea quella di farlo partecipare alla festa, ma dato i nuovi sviluppi, come aveva ribadito Bruce, da qualche parte bisognava pur cominciare. E lui aveva voluto iniziare con questa magnanima concessione.
Gli aveva dato un tempo massimo di due ore, per spiluccare qualcosa e per guardarsi intorno, giusto una boccata d'aria dalla sua sempre eterna prigionia.
Non che lo scorbutico dio avesse fatto i salti di gioia alla notizia, ma perlomeno aveva evitato di sputare addosso alla proposta, limitandosi ad accettare passivamente quello che comunque era già stato deciso. Non aveva mancato di notare come Loki fosse distaccato e stranamente assente, se possibile ancora più cupo del solito, trattenuto, rispetto ai loro battibecchi...ed il fatto che non sfoggiasse il suo caratteraccio era di per sé inquietante e non certo rassicurante...
In piedi, opportunamente scortato da Thor e da Steve, Loki teneva in mano un bicchiere del suo miglior champagne...Anche il vino gli stava offrendo...con quello che costava la singola bottiglia... Si guardarono per un breve attimo poco prima che l'attenzione venisse nuovamente catturata dal balletto, che grazie al cielo sembrava volgesse al termine.

O almeno gli applausi assordanti gli diedero quell' impressione.

« Che mi venga un colpo !» l'esclamazione sfuggì dalla bocca di Tony quando la nenia, da barbosa divenne ritmica e coinvolgente, e le ragazze con un rapido strappo si liberarono delle gonne svolazzanti, esibendo sederini torniti e sfacciatamente scoperti. Urlò la sua approvazione, con un fischio affatto signorile, guadagnandosi da Pepe un pugno sulla spalla.

Nascosta dietro ad una colonna, Morgane assisteva passivamente allo spettacolo.
Se il balletto era un regalo per Pepe, quella specie di “ spogliarello ” era stato studiato appositamente per Tony e la musica e le danze che stavano ora eseguendo, erano scatenate proprio come piacevano a lui. Eppure nella gioia del momento, la mente di Morgane era altrove

« Morgane...Io non sono qui a chiedere il tuo perdono, perché quello che ho fatto a te è semplicemente imperdonabile » si sentì vacillare e dovette reggersi alla maniglia « Quando una vita è costruita sulle bugie, la rabbia è una compagna costante ed il desiderio di provocare dolore è quasi soverchiante...e temo...di aver perso il controllo... » Loki deglutì rumorosamente fissando il pavimento « Ho paura di non essere un esempio di scelte felici...o accorte. » ridacchiò ironicamente « Oh! Credo che il mio caro fratellino possa testimoniarti i tutte le volte che sono stato capace di dare delusione...Avevo grandi progetti, io! , dovevo fare grandi cose !» una nuova risatina ironica gli scosse il petto « Tutte che avrebbero dovuto concludersi con la mia ascesa al potere, a dispetto di quanti mi avevano sempre ritenuto indegno... l'eterno secondo »

« Fratello...»

« Il figlio con i capelli scuri, con il corpo tutt'altro che massiccio e troppo bravo nel séior, una disciplina adatta alle donne! Non è forse così,oh potente Thor? » il dio biondo lo guardò a bocca aperta « Come immaginavo: quando si tratta di usare il cervello, da lì dentro non esce proprio nulla » commentò acido « Sai qual è la vera ironia, di tutto questo? Che le uniche cose che ho realmente ottenuto sono state la solitudine e la pazzia... Ho quasi dato soddisfazione al mio caro padre, che mi aveva prospettato la morte come unico diritto di nascita !»

« Queste cose le so già, Loki » disse Morgane in un soffio « Ricordi? Io c'ero. Ho provato ad aiutarti, davvero, ma...» chiuse gli occhi avvilita « Che cosa ho ottenuto in cambio?»

« Fammi indovinare» rise crudele « delusione?»

« Non è divertente...Sei qui per prenderti gioco di me? Non credi di avere fatto abbastanza?» protestò la donna serrando più forte le mani sulla maniglia.

« Non ancora, evidentemente » Alzò lo sguardo e lo agganciò a quello di Morgane « Da te ho preso tutto quello che mi serviva,godendo della pace che ogni volta hai regalato alla mia anima tormentata. Sei stata...ingenuamente accondiscendente, fortemente rinfrescante, dolcemente accattivante...Ammetto che non hai meritato nulla di quello che ti ho dato in cambio e ancora hai teso la mano e mi hai strappato dal buio... » digrignò i denti in un ghigno « e sei stata altrettanto forte, persistente e ingenua...ma il modo in cui ti ho ripagata è stato umiliante e spregevole, persino per un dio senza patria come me»

Morgane sospirò stordita. Non capiva se si stesse scusando, a modo suo naturalmente, se la stesse deridendo per la sua semplicità o se la stesse lodando per la dedizione e l'impegno che aveva messo con lui « Mi stai dicendo che sei pentito?»chiese infine

« Pentito? Non conosco questo termine...Ma mi è rimasto ancora un briciolo di onore e di rispetto per gli insegnamenti di madre e credo sia giunta l' ora che in qualche modo io paghi i miei debiti…» chiuse la mano destra a pugno e la portò sul cuore« Sono noto come il dio ingannatore, ma non ci sarà inganno in questo giuramento...Se sarò in grado di onorarlo, mi farò beffe di quanti non mi avrebbero ritenuto capace, primo fra tutti il sempre amato e perfetto fratello. In caso contrario, beh! Almeno sarò stato padrone del mio destino...»

« Loki? Cosa stai facendo ?» chiese Thor in allarme

« Ti offro, Morgane, la mia forza e le mie conoscenze, per aiutarti nelle battaglie che in futuro dovessero devastare non solo queste terre, ma tutte le terre dei nove regni. Eserciterò il mio potere con l'unico scopo di combattere l'oscurità che minaccia di travolgerci. Mai nulla di male accadrà a te e alle persone a te care per mano mia » mentre parlava i sigilli sui polsi brillarono intensamente « Solo la morte,potrà liberarti della mia persona, che arrivi essa per mano dei nemici o a causa della rottura di questo patto » il sorriso beffardo che le diede era in netto contrasto con le parole appena formulate

Non si poteva tornare indietro

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Capitolo 56
*** Capitolo 56 ***


Allora. Come tutte sapete la fretta è una cattiva consigliera e questo è il motivo per cui il capitolo precedente è stato un flop ( anche per me stessa : se siete interessate l'ho modificato ) e quello attuale arriva con ritardo rispetto alle mie abitudini. Spero di incontrare la vostra approvazione e di continuare a tenere acceso il vostro interesse. Non prevedo molti capitoli prima della fine e devo ammettere che per me è un sollievo ( immagino anche per alcune di voi :) )perché comincio a faticare a tenere il passo.
Leggete e godete
Attendo feedback






Tutto andò come previsto, salvo che non tutto fu previsto

Morgane corse via dallo studio, perché non aveva neanche lontanamente previsto che la serata avrebbe assunto quella piega; e Loki aveva previsto che sarebbe rimasto a contemplare lo spazio vuoto davanti a sé, la porta spalancata ed il quadro astratto e senza dubbio di valore, appeso nel corridoio appena fuori dalla stanza.
Esattamente come aveva previsto, che la prima mossa di Thor sarebbe stata quella di gettarsi su di lui per abbracciarlo, e lo aveva bloccato tenendolo a debita distanza con un braccio allungato e ben teso...un po' come si fa per evitare che un cane ti salti addosso facendoti le feste.
Se avesse avuto anche un pugnale in mano, avrebbe reso meglio l'idea, ma a quanto pareva il fratello non era poi così stupido

Le due ore trascorse alla chiassosa festa di Stark furono le più lunghe e peggior spese della sua vita

I ballerini non si erano più esibiti per il piacere di dare uno spettacolo, ma avevano lavorato fra le file degli invitati con lo scopo di coinvolgerli nelle sempre nuove e ritmiche danze. Si erano susseguiti balli country, ciascun invitato con un cappello da cow boy in testa, scandalosi balli latino-americani, travolgenti valzer
Persino le vecchie vi avevano aderito, e in alcuni casi l'effetto era stato a dir poco esilarante se non estremamente penoso.
Mortali.
Forse l'avere la morte dietro l'angolo toglieva loro ogni inibizione.


Quando una ragazza ebbe l'ardire di presentarsi a lui per invitarlo a danzare, fu lieto di esibire tutta la sua naturale dialettica

« Solo le donne grette e prive di prospettive si abbassano ad invitare gli uomini » le disse con arroganza « Sai,quelle che non hanno idea di come farsi notare senza mettere in mostra tutta la propria... merce, e che temono che mai nessun uomo farà la prima mossa » la ragazza arrossì furiosamente iniziando quasi a balbettare. «Comunque. No. Grazie. Nemmeno se fossi l'unica donna sulla faccia di questo misero pianeta, mi abbasserei a ballare con te» Loki sorrise vittorioso. Se credevano di poterlo annoverare fra le loro patetiche amicizie era certo che questo avesse messo le cose in chiaro.

Inoltre, non aveva fatto un giuramento di buona educazione


La ragazza si allontanò trattenendo a stento le lacrime, ma riuscì comunque a sputargli un sonoro “ Stronzo! ” .
Si era avvicinata a lui con lo scopo di ringraziarlo per averla portata a destinazione sana e salva, ma adesso che ci aveva parlato insieme, si augurò di non averci più nulla a che fare per tutto il resto della sua vita.

Se la libera uscita di Loki fosse durata un po' meno a lungo, avrebbe evitato di incappare nei due uomini più irritanti del pianeta, dopo Tony Stark ( che difficilmente vantava rivali ) : un molto invecchiato Charles Xavier, con le sue stramaledette perle di saggezza, ed un super fastidioso e sempre incazzato Wolverine, che aveva pensato bene di fronteggiarlo in mezzo alla sala, in una vana pretesa di intimidirlo. Se non fosse stato per i suoi carcerieri, la festa di Stark si sarebbe conclusa con un morto...quasi morto...Logan era impossibile da ammazzare. Ma non era comunque un deterrente per non provarci.

Due fatti in particolare colpirono Loki in maniera del tutto inaspettata, ed entrambi videro come protagonista la figlia di Morgane, unico altro modo che conoscesse per chiamarla.

Non era passato inosservato che la bambina nutrisse un affetto esagerato per l'immortale: lo sguardo di adorazione che aveva per lui era al di là del fastidioso, specie se si considerava a chi fosse diretto.
Quello che non si aspettava, fu che dopo essersi allontanata da Logan, la bambina si dirigesse a passo sicuro e volto sorridente verso di lui, fermandosi a fissarlo a pochi passi di distanza.

« Che diavolo hai da guardare? » chiese, infastidito dalla sua insistenza

Alzò le spalle sfacciatamente allegra « Sei bellissimo, vestito così, anche se per Tony sembri un becchino »

« Credo di non voler sapere altro» rispose Loki ostinandosi a guardare davanti a sé senza abbassare lo sguardo su Destiny

Se lo avesse fatto, avrebbe potuto evitare quanto accadde dopo: in una frazione di secondo, la bambina era scomparsa per apparire all'altezza del suo viso, si era appesa al collo, lo aveva stretto dolcemente, ma con fermezza, e lo aveva baciato sulla guancia « Ora, mio caro principe, quello che hai fatto è abbastanza» gli sussurrò all'orecchio, allontanandosi da lui in un flash.

Questo, Loki non lo aveva previsto


____ ◊ ____


Destiny torse nervosamente l'orlo del vestito.

Il problema era che aveva appena baciato Loki ed era stata sopraffatta da una elettricità che, lo poteva giurare, si sentiva fin sulla punta dei capelli.
Poi era venuta un'onda, che l'aveva fatta sentire arrabbiata, triste, euforica ed impaurita tutta in una volta, e le ci volle un po', per capire che quell'onda portava con sé le emozioni provenienti da Loki...erano così forti, che senza pensare si era teletrasportata sotto ad uno dei tavoli imbanditi, boccheggiante.
Le era capitato una sola volta di cadere in un tale stato, a causa di un contatto “ accidentale ” con la mente di uno dei suoi insegnanti.
Una grande mente, per la verità.
Ed era stato davvero un incidente... Non aveva voluto passare il confine, ma era stato come se il semplice contatto fisico avesse aperto una breccia invisibile nella mente del professore, dalla quale si erano travasate immagini, suoni, pensieri in una accozzaglia confusa ed estremamente rumorosa.
In preda al panico, aveva chiesto di poter andare in bagno,ma era talmente frastornata che si era persa lungo i corridoi, sopraffatta da tutto quel rumore e da quelle immagini che aveva rubato al suo insegnante...Se non fosse stato per Xavier, avrebbe speso mezza giornata per liberarsi da quelle sensazioni...

Ora...non si sarebbe mai aspettata di avere la stessa reazione con Loki, ritenendolo al di sopra di chiunque altro sulla faccia della terra, talmente accorto da rendere impossibile un'interazione, con chiunque, che non fosse... voluta.
Forse era accaduto a causa del non controllo dei suoi poteri...forse gli era accaduto qualcosa che lo aveva reso distratto...o forse, fra di loro, esisteva una chimica che era la causa diretta di quel flusso di energia.
Secondo Xavier, questo tipo di contatto era raro che accadesse, ma da quanto aveva capito, agiva un po' come la convergenza , una serie di coincidenze e fattori favorenti che, uniti ai suoi poteri telepatici e alle energie dell'interlocutore, aprivano delle brecce inosservate nella mente di chi lei toccava.

La reazione che ottenne dal contatto con Loki fu...piena

Dalla breccia non erano usciti suoni o immagini, ma i sentimenti che la permearono erano conditi da un'energia che aveva già sentito da qualche altra parte...una sensazione familiare che in quel momento le era difficile da collocare, appena al di là dall'essere afferrata eppure apparentemente irraggiungibile... Come quando ti sfugge un nome che conosci, e ti senti sulla punta della lingua, che non riesci a vocalizzare...
Destiny inspirò ed espirò ripetute volte per cercare di riprendere il controllo, grata che nessuno si fosse accorto dove si era nascosta, infastidita, dal vellichio sotto la pelle, che la faceva sentire tutta strana dentro ...

Si specchiò su un cucchiaio per accertarsi di non avere i capelli ritti in testa: non è che ci tenesse a passare come uno spaventapasseri, era già imbarazzante così, senza dover aggiungere altro…

Aveva lavorato con Pepe ad un progetto che si sarebbe concretizzato di lì a poco, e sperava di riuscire a portarlo a termine, senza strafalcioni ed inceppi. Non le piaceva mettersi in mostra davanti a tutti quegli sconosciuti, e l'idea di farlo ora, era quasi fuori discussione.
Quasi.
Lei non era una che si tirava indietro .
Scivolò fuori dal nascondiglio, ancora un po' incerta e con il cuore che batteva all'impazzata, raggiungendo la nonna ai piedi dell'orchestra. Era indaffarata a chiacchierare con chiunque, ad una velocità allarmante, senza lasciargli lo spazio per ribattere ... Destiny sorrise: sua nonna sapeva sempre metterla di buon umore, tranne quando diventava logorroica, e dalle facce delle persone accanto a lei, immaginò che avesse superato il limite

... non capiva come Tony insistesse a dire che loro due si somigliassero... Bha!

Di tutt'altra pasta era invece suo nonno: silenzioso, riflessivo e calcolatore, sapeva essere rassicurante anche senza parlare. Insomma, si compensavano a vicenda

« Che fine avevi fatto?» la accolse nonna Audry« Stai male? » aggiunse subito, notando lo sguardo un po' smarrito della nipote

« Sono solo un po' nervosa, niente di grave » la rassicurò Destiny

«Meno male che ho pensato io a tutto...Prendi qui,svelta» le lanciò un microfono senza nemmeno lasciarle il tempo di ribattere.

Quello sguardo la portò indietro nel tempo e le ricordò tanto Morgane quando aveva per la testa qualcosa che la tormentava.
Inoltre l'aveva vista interagire con quello, il giovanotto che aveva sedotto e abbandonato la sua bambina e che si guardava intorno come se fosse stato il padrone del mondo. Morgane l'aveva pregata di tenersi alla larga, ma quando aveva visto la sua nipotina abbracciarlo, l'istinto di prenderlo per la collottola e parlargli in separata sede fu quasi insostenibile.
Non che lei e suo marito non l'avrebbero fatto, prima o poi...Se avevano intenzione di lasciarlo sulla terra ancora a lungo, immaginò che un'occasione sarebbe saltata fuori

...è che aveva urgenza di farlo ora.

Audry si morse l'interno della guancia con forza, guardò Destiny parlare con la cantante e fece un giro di ricognizione della sala, capitando casualmente molto vicino a Loki

La folla smise di colpo di ciarlare quando, davanti all'orchestra, la bambina salutò nervosamente i presenti. Tremava un po' tenendo il microfono in mano

« Ehi! Tony!» quasi gridò facendo scattare sull'attenti il miliardario « Zia Pepe ti dedica questa canzone »

Fece un respiro profondo, chiuse gli occhi e si concentrò sulla musica che lentamente riempì la sala. Non era una cantante, ma pareva che dalla nonna avesse ereditato una voce limpida che ben si adattava al canto. Pepe l'aveva costretta a frequentare di nascosto lezioni , per affinare questa sua piccola dote: era ben lungi dall'essere perfetta e c'erano ragazzine di gran lunga più dotate di lei, ma doveva arrivare a questa serata nel miglior modo possibile.

Sbagliò ad iniziare un paio di volte, perché con gli occhi chiusi non poteva vedere la cantante che le dava il cenno di via, e fu costretta a ricominciare, vergognandosi a morte: si sentiva vampate di calore attraversarle il corpo e si immaginò rossa come un peperone, in netto contrasto con la sua carnagione pallida.
Alla terza volta finalmente attaccò.

Loki finì il bicchiere in un unico sorso, mentre ascoltava Destiny cantare. Era l'inconfondibile voce di una bambina, ma era intonata, limpida e forte, e interpretava le parole come una piccola attrice, accompagnandole da gesti ed espressioni del volto. Si sentiva la guancia quasi in fiamme, là dove era stato baciato da lei ed era certo che qualcosa di lui si fosse agganciato alla bambina. In cambio aveva ricevuto un calore strano, che sentiva nella gola, simile al gusto caldo della cioccolata con la menta

Cercò di scacciare la sensazione, concentrandosi sulle parole della canzone, quando una donna sfilò davanti a lui regalandogli uno sguardo di puro odio e pronunciando una parola che non udì ma che dal labiale identificò come “ bastardo ”.

« Credo tu abbia fatto la conoscenza della madre di Morgane » gli sussurrò Thor da dietro le spalle

« Bene, sono felice di averla colpita positivamente»

« Sono sicuro che andrebbe meglio se le facessi sapere il tuo nuovo ruolo»

Idiota

Loki cercò di scongiurare un mal di testa imminente: se Thor ancora non aveva capito chi lui fosse, non avrebbe sprecato il suo tempo a cercare di spiegarglielo, ma almeno avrebbe potuto fingere di non averlo sentito. Provò di nuovo a far attenzione alla musica, ma quando le parole cantate da Destiny, gli entrarono nel cervello, scoprì che lo infastidivano molto di più di quanto avesse fatto Thor poco prima...
Cantava dell'amore incondizionato di una donna per il proprio uomo; non diceva grandi cose, ma rispecchiava senz'altro lo spirito della signora Potts che nonostante tutti i difetti di Stark non lo aveva abbandonato mai, continuando ad amarlo...
Se fosse stato romantico, e lo era stato molti secoli prima, avrebbe pensato a tutte le volte in cui Morgane era venuta per lui...e si era battuta per lui...riconoscendo come le stesse parole si adattassero perfettamente a loro.

Credere che lei lo amasse era impensabile, ma che lo amasse ancora, dopo l' aggressione subita, era folle.

Gli venne da reprimere una risata.
Era al di là di ogni buon senso, ormai, e anche l'immaginarsi un futuro con lei era a dir poco ridicolo. Lui era un dio e Morgane una mortale ...che diavolo anche avrebbe mai potuto fare per vivere? Mettersi in affari come Stark? E si sarebbe visto a tornare a casa dopo una giornata di lavoro abbracciando moglie e figlia?

« Vi voglio bene, ragazzi» disse la bambina, strappandolo dalle sue elucubrazioni. Aveva smesso di cantare, intavolando un piccolo discorso che Loki perse per metà « Vi chiamo zii, ma siete, per me, come dei genitori. Grazie mamma Pepe, grazie papà Tony» concluse, consegnando il microfono alla cantante e correndo ad abbracciarli

...Questo non lo aveva previsto
 
____ ◊ ____


La luna piena illuminava il paesaggio facendolo apparire come una fotografia in bianco e nero.

Loki e Maria erano usciti dalla villa come due amanti, le scarpe ordinatamente riposte sotto il portico e gli abiti arrotolati per non riempirli di sabbia. Lo aveva prelevato subito dopo l'esibizione di Destiny, ma invece di portarlo nelle sue stanze, aveva deviato verso l' uscita.
Avrebbe dovuto esserci lei al posto di Maria, solo che non era stata sufficientemente veloce a decidersi e alla fine era stato troppo tardi.
Non volendo apparire come ansiosa o, peggio ancora, gelosa, scelse di non rincorrerli, ma di attendere che tornassero dalla passeggiata...Era strana questa affinità di Loki per la donna...

Sperò che non servisse tutta la notte

Morgane sedeva sulla spiaggia, il vento nei capelli, l'aria salmastra a riempirle i polmoni, l'acqua gelida a lambirle le gambe. Toccò la superficie dell' Oceano e come se non fosse trascorso nemmeno un minuto dall'ultima volta che aveva usato i suoi poteri, il liquido si increspò, malleabile come una cosa viva, serpeggiando nell'aria e creando volute e spirali che si gettavano le une nelle altre.
Sospirò, assente, non rendendosi conto di come il gioco si fosse fatto via via più intenso, coinvolgendo masse sempre più grandi di acqua

Loki era riuscito a rovinarle la festa anche facendo una cosa apparentemente carica di romanticismo.
Stronzo.
In un modo o nell'altro doveva sempre fare da protagonista.


« Vedo che anche tu preferisci la pace alla folla chiassosa!»

Persa nei suoi pensieri, Morgane non si era accorta che i due erano tornati sui loro passi « Ciao Maria...Loki » lasciò dolcemente che l'acqua si depositasse e si portò in piedi. Aveva le gambe bagnate e la sabbia le si era attaccata addosso, infarinandola come una bistecca « Sì...ho accompagnato i miei genitori e Destiny alla macchina e mi sono fermata a...godere di questa meraviglia» aggiunse, spaziando con la mano il panorama circostante

Bugiarda.
Sentiva ancora l'odore delle bugie


« Ho pensato che a Loki facesse piacere una passeggiata che non fosse obbligata da una qualche missione » le fece sapere la Hill «...ma ora è giunto il momento di...tornare» guardò a Loki in cerca di approvazione o, forse, per scusarsi della breve libera uscita..

Morgane si chiese per l'ennesima volta se fra i due ci fosse qualcosa, oltre all'essere “ colleghi ”...Lui non la evitava, parlavano con grande civiltà, a volte come se fossero compagni d'armi, e in più di una occasione si erano scambiati delle battute. Loki fece un cenno del capo a Maria, e prima di perdere lo sguardo all'orizzonte, lo incrociò brevemente con quello di Morgane.

All'improvviso non le parve più una buona idea...aspettarlo, parlarci assieme, cercare di capire...forse non c'era niente da capire, forse stava ancora perdendo la ragione...

I due ripresero a camminare « Aspetta!» parlò contro ogni buon senso « Ti dispiace se accompagno io Loki?»

« No, certo» le fece sapere Maria « Ci vediamo dopo, allora» non parve turbata dalla richiesta, salutò entrambi sorridendo e per quanto cercasse, Morgane non riuscì a cogliere occhiate sfuggenti, che le facessero pensare ad un coinvolgimento amoroso...

Ma che diavolo andava pensando?

Attese che la donna fosse abbastanza lontana prima di avere il coraggio di guardare al dio accanto a sé: aveva la camicia bianca ( bianca?) fuori dai pantaloni, le maniche arrotolate, la cravatta allentata ed i pantaloni girati all'insù fino a metà gamba.

« Ehi...come mai neanche un tono di verde? » chiese per rompere il ghiaccio

Loki sghignazzò « Stark pensa che io non abbia diritto di scelta quando è lui a pagare... Ma immagino » sbuffò « che tu non mi abbia fermato qui per parlare di moda, giusto?»

« Dritti al sodo,eh?...» chiese Morgane sulla difensiva

« Vuoi che parliamo d'altro? ..D'accordo...Ho conosciuto tua madre»

« Cosa? »

« Tranquilla, non ufficialmente! Ha pensato di girarmi intorno e di apostrofarmi come un bastardo...» rise

« Beh! Mi dispiace » ma non era affatto dispiaciuta « E' il suo modo di essere protettiva nei miei riguardi»

« Ne sono convinto!» incrociò le braccia al petto « Allora che ne dici se parliamo del dito medio che mi ha mostrato Stark, mentre abbracciava quella che non è sua figlia e che lo ha chiamato padre?» aveva odiato ogni singolo attimo di quel momento, faticando a gestire le emozioni che lo avevano colpito allo stomaco, forti come il martello di Thor. Contorse il viso in una smorfia al ricordo di uno Stark fortemente commosso tenere stretta la bambina come una cosa preziosa, affondare il naso nei suoi capelli per nascondere i singhiozzi e con fare del tutto naturale, protendere la mano nella sua direzione e mostrargli il dito medio

Morgane fece un passo indietro per guardare meglio al dio davanti a sé. La luna non lo illuminava così perfettamente da cogliere le sfumature delle espressioni, ma dalla postura e dalla mascella stretta si capiva che era tanto arrabbiato

« Sei arrabbiato per il dito medio...» chiese con calma « o perché lo ha chiamato papà?»

Sciolse subito le braccia, correggendo una postura sbagliata che non aveva avuto intenzione di assumere « Questa è una sciocchezza»

« Sì...» concordò Morgane « Sì, è molto più complicato di così...Tu... sei arrabbiato perché ti da fastidio che ti abbia infastidito»

« Smettila subito di dire stupidaggini !» ringhiò

« Oppure? » Morgane alzò le mani al cielo « Mi minacci ancora? Ma non hai appena fatto un giuramento? O erano tutte...bugie? E' la tua specialità, o sbaglio?»

« Nessuna bugia » rispose con una smorfia

« Così? Tutto ad un tratto sono diventata importante, a tal punto da diventare il mio...cavalier servente? Cosa nasconde questa bella trovata? »

« Quello che ho detto...» alzò le spalle con nonchalance « Il giuramento è vincolante e mi obbliga a proteggerti fino alla fine della tua esistenza» Morgane si chiese dove avesse lasciato l'aggettivo miserabile « Non è poi che la tua vita durerà come la mia...Si sarà conclusa in un lasso di tempo che per me è un battito di ciglia, e io avrò estinto il mio debito...Che tu lo creda o no, mi è rimasto ancora un briciolo di onore ed intendo usarlo per sanare quel...» esitò «...atto meschino »

« C' è dell'altro...»

Si alzò il vento, le onde si fecero più grandi e burrascose e infrangendosi a riva investirono Loki e Morgane di spruzzi ghiacciati.
Nessuno di loro parve accorgersene

« Forse » ammise

« Continua...»

« Il giuramento impedisce interferenze sui sigilli che mia madre mi ha gentilmente ed efficacemente imposto, e se tutto andrà come previsto, alla fine non ci sarà più nessuno in grado di imbrigliare i miei poteri e di trarre vantaggio dalla mia...menomazione. Sarò libero. Sul serio. Senza possibilità di revoca della libertà e di imposizione di nuovi sigilli da parte di chichessia » Morgane ascoltò incredula. Ovvio che alla fine il reale beneficiario fosse lui! « So che lo SHIELD sta già studiando per impormene di propri, ma in questo modo niente è più modificabile, né ora né dopo !» rise allegro, infilandosi le mani in tasca « Non sono un idiota, come vedi...»

« Quindi hai pensato proprio a tutto...» Morgane iniziò a giocherellare con i piedi nella sabbia, disegnando cerchi e sprofondando un po' ogni volta che l'acqua le lambiva i piedi. « E' divertente...»Loki alzò un sopracciglio in confusione « Perché non ti ho mai detto che mi hai fatto un altro grande regalo...oltre a Destiny»

« Davvero? Illuminami !»

« A quanto pare il mio sangue avatar mutante, ha subito un'ulteriore mutazione quando il tuo seme ha attecchito in me...donandomi un... elisir di lunga vita...» Loki rimase in silenzio, ma il pallore che assunse fu quasi spettrale « Quindi...ti sei un po' fregato con le tue mani. Probabilmente vivrò quanto te, o forse appena un po' di meno, ma abbastanza a lungo da renderti la vita un inferno...Non che ti farei mai dei soprusi, ci pensi già da solo a renderti la vita difficile, ma basterà la mia sola presenza per ricordarti l'immane cazzata che hai fatto e per spingerti ad odiarmi per l'eternità...o quasi» avrebbe voluto sorridergli vittoriosa, ma la sola idea, le aveva accartocciato il viso in una smorfia di puro dolore. Non ce l'avrebbe fatta a sopportarlo per sempre. Si prese il viso fra le mani « Dio Loki! Che cosa hai fatto!? Mi starai accanto odiando ogni singolo istante con me » singhiozzò « non potrai farmi del male, ma farai di tutto per farmi soffrire! » ora Morgane singhiozzava apertamente

Nemmeno questo aveva previsto.
Rimase a sentirla tirare su col naso per un tempo indefinito, incapace di accettare di aver sbagliato a fare i calcoli. Non avrebbe dovuto andare in questo modo e aveva ragione lei: aveva già iniziato a farla soffrire

« E' l'unica cosa che so fare » la frase era studiata per essere beffarda, ma uscì con un tono di rammarico e di sconfitta, del tutto fuori dal suo controllo

« Forse...» rispose Morgane fra le lacrime « Ma forse no» non aveva nemmeno un fazzoletto e le braccia non erano il massimo per asciugarsi le lacrime,il trucco stava colando e probabilmente assomigliava ad una tragica maschera. Loki le porse il suo fazzoletto « Vedi? Quando vuoi sai essere gentile...»

« Non doveva andare così...» le parole si persero nel rumore delle onde infrante. Non aveva previsto un sacco di cose e si sentiva bombardato in tanti fronti. Aveva dato per scontato la mortalità di Morgane, ma invece di essere arrabbiato per la non perfetta riuscita del suo piano, si sentiva sollevato. Non l'avrebbe persa. Non avrebbe assistito impotente al suo fisiologico deterioramento, non l'avrebbe accompagnata alla morte, almeno non a quella naturale...« Comunque...» si riscosse « il danno è fatto e non è possibile rimediarvi...Se può sollevarti un po'» esitò prima di proseguire « mi piace...venire a salvarti»

« Oh...davvero?» sussurrò quasi speranzosa

« ...mi piace sempre far vedere la mia superiorità, dovresti saperlo, ormai» la derise, ma il sorriso che Loki le regalò non fu il solito ghigno cattivo. Era giocoso e allegro e bastò per far sentire Morgane più leggera.

...solo di un po'

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Capitolo 57
*** Capitolo 57 ***


Sembra strano ma ce l'ho fatta anche questa volta...:)



Tornare ad essere un avatar significò, per Morgane, riprendere a partecipare a qualche missione.
Niente di particolarmente impegnativo, ma quanto bastava per farle riacquistare padronanza di sé, facendo riemergere il lato della “ giustizia ” che le era sempre stato a cuore.

Non volle Loki

Trovava ridicolo muoversi con lui appresso: non era una ragazzina indifesa e le missioni, che fino ad ora le erano state proposte, non richiedevano di scomodare un dio, con i suoi vasti poteri da megalomane.
Oltre che Tony si sentiva più tranquillo a saperlo alla Torre, piuttosto che a scorrazzare in giro per il pianeta: non credeva a una parola del giuramento, e non intendeva in alcun modo metterlo alla prova, col rischio che facesse danni...che magari avrebbe poi dovuto pagare lui...no...no...stava bene dov'era... rinchiuso e preferibilmente in silenzio.

Due mesi

Due mesi di retate, inseguimenti, catture

All'inizio si trattò per lo più di feccia della peggior specie, quella che la polizia locale faticava a catturare con i comuni mezzi, di militanti dell' HYDRA, di terroristi internazionali e di pazzi criminali. Ma col trascorrere del tempo gli eventi strani e inquietanti che sempre più frequentemente si verificavano, costrinsero ad includere nelle battute di caccia anche strane creature, che non avrebbero dovuto trovarsi lì, non perché fossero fuori luogo rispetto al clima, al territorio o alla fauna locale, ma perché erano assolutamente fuori luogo con l'intero pianeta.

Il primo strano animale era stato avvistato in una remota regione del Nepal, tanto che in un primo momento avevano sottovalutato la notizia, convinti che si trattasse di una bufala, dell'ennesimo avvistamento dell'uomo delle nevi.
Poi erano iniziati i morti e lo SHIELD aveva rivalutato l'intera faccenda, decidendo di mandare sul campo Maria, con una squadra, e Loki come consulente esterno.
Naturalmente non avrebbe avuto potere in materia, e qualunque fosse stata la minaccia, avrebbe dovuto difendersi a mani nude.

Nel vero senso della parola: niente magia, niente armi.

Fu un macello.

In cui la Hill perse 5 dei suoi uomini e Loki ne uscì indenne per pura fortuna: conosceva la bestia, originaria di Muspelheim, una specie di rinoceronte a 6 corna e 6 zampe, grande il doppio, abituato a vivere in branco e particolarmente aggressivo quando si sentiva esposto e lontano dai suoi simili. Immaginò che anche l'alimentazione differente avesse contribuito a peggiorarne la ferocia, e mentre i suoi poteri gli erano proibiti, in questo caso le pozioni avrebbero potuto rivelarsi degli ottimi sostituti.
Purtroppo per lui, aveva a disposizione solo un'essenza base, che funzionava un po' come i fumogeni midgariani, salvo che in più era in grado di creare rumori e suoni disorientanti. Non era stata creata per utilizzarla sugli animali, per cui Loki poté solo sperare di ottenere un effetto simile a quello desiderato.
Per sua fortuna, la creatura era già fuori di sé: braccata, parzialmente ferita ( la scorza dura non era cosa semplice da scalfire ) e fortemente arrabbiata, i rumori e la nebbia disorientante la irritarono ulteriormente, spingendola a gettarsi a capofitto verso Loki e l'origine dei fastidiosi rumori.

Precipitò dal dirupo, annegando nelle acque del fiume.

« Ho sentito che Fury ha fatto un po' di storie per come sono andate le cose» Morgane allungò un piatto a Loki, invitandolo a sedersi a tavola con lei.

« Ovviamente...»

Dopo la loro permanenza a Malibù, l'atteggiamento di Morgane nei suoi confronti era lievemente cambiato.
Poteva quasi dire che si sforzasse di accettare la sua presenza anche quando non c'era nessuno oltre a loro due, e qualche volta poteva persino illudersi che a Morgane piacesse, la sua compagnia...
Non erano mai visite informali, ognuna finalizzata ad uno scopo, che fosse l'allenamento, o il condividere informazioni, come in questo caso, ma si riscoprì a pensare che fosse meglio che niente

...penoso

« Secondo Fury farlo precipitare nel fiume non è stata una buona mossa...Inquinamento delle acque...» ingollò avidamente un grosso boccone di sformato di pollo, entrando subito in estasi «...ulteriori midgariani venuti in contatto con la massa potenzialmente...nociva...» si infilò un'altra forchettata in bocca dimenticando quasi di respirare «...sai...la corrente lo ha portato piuttosto a valle ed è stato pescato da un gruppo di locali...» Morgane ridacchiò, facendolo bloccare di colpo « che c'è?»

« Nulla » sorrise «è bello vedere che apprezzi ancora la mia cucina.»

Loki affogò letteralmente nel piatto.
C'erano tante cose che ricordava associate alla sua cucina...« Non vorrei deluderti, ma entrare in azione dopo tanta inattività mi ha messo un notevole appetito.» bevve tutto d'un fiato un bicchiere d'acqua « Non credo di avere nemmeno sentito il sapore...» mentì, tornando a riempire il bicchiere « Cos'è?...tacchino? »

« Pollo »

Purtroppo per Loki quella fu l'unica occasione che Fury gli concesse per rendersi fisicamente utile, ritenendo che fosse di gran lunga più funzionale che si occupasse dello studio dei casi, piuttosto di agire sul campo.

Naturalmente

Se avesse avuto Fury davanti a sé in quel momento, lo avrebbe afferrato per il collo... stupido essere impertinente...
A nulla erano serviti i suoi sforzi...
Nessuno intendeva sbloccare la sua situazione di stallo... nemmeno dopo che aveva portato loro dei risultati...anche se non privi di effetti collaterali.
Ma quale battaglia non ne aveva?


Era la storia della sua vita, della sua lunga vita...
Essere accantonato fino a quando sarebbe risultato utile, essere usato lo stretto necessario per ottenere un risultato, interrogato per poi chiedersi di continuo, se fosse stato sincero o se avesse mentito.

...Sapere che con lui non si sentivano mai al sicuro, poteva essere allettante e tremendamente frustrante nello stesso tempo...

« Ti piacerebbe insegnarmi?» Morgane lo sorprese mentre riversava la sua frustrazione sugli arredi

« Non è difficile distruggere le cose » rispose laconico, voltandole le spalle

« Ne sono consapevole, ma...» andò su e giù sulle punte « Secondo lo SHIELD c'è un'alta probabilità che la bestia non rimarrà da sola...Mi chiedevo se potevamo giocare in anticipo» Loki si irrigidì, recuperando una gamba del tavolino del salotto e scrutandola attentamente « È di un materiale praticamente indistruttibile. Per i più, almeno. Tony si era illuso che non potessi arrecare danni...invece...»

« Continua ...» la incalzò guardando dalla finestra. Non si vedeva nulla a parte il cielo e qualche altro edificio

« Tu conosci le creature degli altri regni. Dimmi di loro...caratteristiche, punti deboli, tutto...se è vero che ce ne saranno altre, sapremo come affrontarle »

« E io cosa ci guadagno?»

« La mia... riconoscenza?...» lo sguardo che le lanciò, attraverso la riflessione del vetro, le fece capire che non aveva apprezzato « Scherzavo...Magari...potrebbe essere...se tutto va bene...potresti accompagnarmi?» Loki finalmente si girò a guardarla « Non subito. Lo SHIELD ha bisogno di conferme»

« Ne ho date » sibilò fra i denti « Sono chino sui loro maledetti incartamenti ogni giorno, perché i loro tecnici midgariani non sanno dove sbattere la testa! Ho sbagliato di un soffio, dove si sarebbe verificata la nuova anomalia! »

« Lo so! Ma non è servito ad evitare i danni! »

« Se mi facessero usare i miei poteri! Se potessi studiare il fenomeno con i miei poteri!...» la voce scemò di colpo, i pugni serrati, tanto da rendere le nocche bianche

« Ma non hai scelta... » Più ancora che rabbia, radiava esasperazione, e un po' Morgane lo capiva...Ma aveva bisogno di sentirsi a suo agio con lui, di nutrire almeno un briciolo di fiducia... e l'unico modo per farlo era cercare di ricostruire le basi per un rapporto almeno... professionale...

Loki aprì le mani e si costrinse a rilassarsi. Non sarebbe servito a nulla il suo disappunto, lo sguardo accigliato, o la ritrosia nelle risposte...alla fine avrebbe dovuto cedere, ancora una volta...Avrebbe dovuto accettare, per il bene di Morgane... perché negarle la conoscenza, equivaleva a metterla in pericolo, e il suo giuramento non lo avrebbe concesso

« E sia...»

… infine era stato costretto a piegarsi...
 
____ ◊ ____


Gli incontri ebbero inizio entro la settimana

Il rischio, affatto trascurabile, che da qualche parte nel mondo, facesse la propria comparsa un nuovo, alieno, aggressivo animale, aveva spinto lo SHIELD ad accelerare i tempi.
La seppur fornita biblioteca di Loki, si rivelò manchevole di alcuni manoscritti specifici, tanto che il dio fu costretto a farsi recapitare da Thor, una serie di utili manuali, finemente illustrati , sulle creature che abitavano gli altri regni, incluso Asgard.
Naturalmente, il poco istruito fratello, non sarebbe stato di alcuna utilità senza l'aiuto di Frigga, troppo convinto che la lettura fosse cosa da donne e che per fracassare il cranio di una qualsivoglia bestia, con Mjöllnir, fosse perfettamente inutile conoscerne le abitudini.

Morgane e Loki si incontrarono nel tardo pomeriggio.

Era stata una giornata piovosa e dopo tanta acqua scesa, il cielo aveva finalmente deciso di dare una tregua, facendo annegare la città in una fitta nebbia.
Dall'alto dell'edificio, si poteva ammirare un mare di nuvole, sopra le quali brillava l'ultimo sole del pomeriggio. Non era insolito, da quell'altezza, essere al di sopra delle nuvole, o trovarvisi immersi, ma quella sera, i raggi solari illuminavano di luce rosata tutto il piano.

Un vero toccasana per lo spirito

Salvo che stare china sui libri non era la massima aspirazione di Morgane, e quando si rese conto dell'enormità delle informazioni da assimilare, si trovò quasi boccheggiante.

« Siamo pazzi...» piagnucolò « Se credi che io riesca a studiare tutto questo...» guardò Loki da sopra un libro, in preda alla disperazione« Hanno nomi assurdi! » gli mostrò velocemente delle immagini « sono strani...e brutti...e io non voglio tornare a scuola!»

« Vedo che non hai ancora smesso di fare la ragazzina » le fece notare Loki « Ancora con una pessima predisposizione per lo studio...» la situazione lo riportò indietro nel tempo, ai mesi in cui era ospite alla Torre, quando Morgane si incontrava con lui, per ricevere istruzione... ai suoi piedi...i capelli fiammeggianti...

« Ehi amico! Niente di personale, ma non tutti siamo appassionati di studio»

«Forse, al posto tuo dovrebbe essere qui Destiny: sarebbe entusiasta e non avrebbe alcuna difficoltà a memorizzare»

« Hai notato anche tu?» sorrise Morgane, battendo le mani « Ho sfornato un piccolo genio!»

« Certamente non grazie a te...» la provocò « Ha un amore per la conoscenza che va ben oltre le tue capacità...» gli rammentava se stesso, quando trascorreva intere giornate chino sui libri, invece che ad allenarsi con Thor...

« Ehi!!! La fatica è stata tutta mia! Non hai diritto di prenderti dei meriti!» di colpo, Morgane si rese conto dell'argomento intrapreso e si sentì in imbarazzo «...non è neanche scritto in una lingua comprensibile...» tornò a lamentarsi, immergendo il naso nella lettura, in un tentativo di cambiare argomento

« Penso che questo sia inutile » Loki le prese il libro dalle mani lasciandola imbambolata a fissare il nulla « Non avevo tenuto conto della tua scarsa propensione alla conoscenza e dell'incapacità di leggere i miei manoscritti» Morgane gli fece una smorfia, ben lieta di parlare d'altro « Avremo bisogno dei servigi di Jarvis... »

Ci vollero quasi tre settimane, ma alla fine, avevano trasformato l'intelligenza artificiale nel database delle creature degli 8 regni, caricandolo dell'alfabeto e delle rune di Asgard, e della loro corrispondente traduzione.
Il lavoro maggiore fu di Loki, naturalmente, e anche se Morgane era ben consapevole che oltre a quello le occupazioni del dio erano decisamente limitate, trovò doveroso, da parte sua, essere presente e partecipe nel processo, ogni volta che ne avesse avuto l'occasione.
Non lo avrebbe lasciato da solo a risolvere l'incombenza...In fin dei conti era un dio e un lavoro manuale, impegnativo e vasto avrebbe potuto renderlo irritabile oltre il dovuto, specie se si considerava l'assoluta mancanza del suo séior.

L'espressione “ irritabile oltre il dovuto ” si rivelò essere alquanto riduttiva.

Se Loki sapeva essere paziente nell'elaborare una pozione o nell'applicarsi in un nuovo incantesimo, fino a replicarlo alla perfezione, si dimostrò nervoso, agitato e infastidito dai tempi, a suo dire incompatibili, con le incombenze della vita.
Non era possibile che Jarvis si soffermasse più del dovuto su una frase, che la vagliasse, la rielaborasse, ne chiedesse conferma e infine finalmente, finalmente, la traducesse. A niente serviva che Morgane spiegasse a Loki che erano processi indispensabili; che per quanto Jarvis fosse eccezionale, l'alfabeto asgardiano era comunque un mistero per lui; che chiedere conferme e rivalutare, serviva per ridurre gli errori...

il dio sapeva essere un lamentoso senza pari.

« Loki...» disse ad un certo punto Morgane « Se ancora non ti è chiaro quale cognome adottare, posso aiutarti io...» aveva corso come una dannata tutto il giorno e non ne poteva più di sentirlo sbuffare, perché le pagine dovevano essere acquisite una ad una « Signor Loki Impaziente Noioson » poté giurare di vedere la piega delle labbra girare lievemente all'insù

Con grande stupore di Morgane , l'umore di Loki sembrò... rinnovarsi, quando Destiny si unì a loro, nel fine settimana, sembrando quasi più incline all'ascolto e alla spiegazione, accogliendo con gioia malcelata ogni domanda, rispondendo sempre in modo chiaro ed esauriente.
E pur facendo notare la sua superiorità, ogni tanto si lasciava sfuggire un piccolo elogio, che solo i più allenati, come Morgane, riuscivano ad afferrare.

La bambina era giunta alla Torre carica di shopping bags pesanti di moda, e di nozioni da portare su carta. Aveva trascorso metà della giornata a fare shopping con Pepe e la restante metà a cercare di seguire Tony nelle sue riunioni aziendali , per lo stupido compito di scuola “ descrivi il lavoro di tuo padre ”.
Ora, lui non era suo padre padre, ma era quanto di più vicino ad una figura paterna lei conoscesse, e quello che aveva da insegnarle in termini di affaristica, dirigenza e azienda non lo avrebbe imparato da nessun altro...anche nel fine settimana, quando chiunque altro era in meritato riposo.
Quando però, trovò la sala comune allestita con uno scanner olografico, perse di colpo qualsiasi proposito scolastico avesse avuto in mente.

Oltre al fatto che le parve di sentire nell'aria un clima rilassato, che mai avrebbe pensato possibile con Loki.

Si sedette in disparte ad assistere alla scena, pescando da un sacchetto una manciata di pop corn, gustandosi il quadretto davanti a sé,come un programma televisivo...Erano entrambi piuttosto strani...si parlavano a bassa voce, come se avessero segreti da nascondere...ogni tanto Loki accarezzava sua madre con gli occhi, quando sapeva di non essere visto... Poi di colpo alzavano la voce, facendola saltare sulla sedia, sua madre gesticolando e Loki allontanandosi con le mani dietro la schiena...per tornare quasi, quasi, a sorridersi un secondo dopo, trovando nuovamente un punto d'incontro...

« Tu! » la fece sobbalzare il dio « Vuoi guadagnare qualcosa?»

« Ma se non hai un dollaro!»

« Esattamente ! Ma sono certo che se farai sapere a Stark quanto sei stata utile, non avrà problemi a ricompensarti...» disse sornione « So che ti piace la lettura e che sei anche molto brava...» la elogiò, facendola gongolare « Che ne dici di girare le pagine per Jarvis?»

La sua espressione felice crollò di colpo « Approfittatore...far fare a me quello che non piace a voi...»

« Un po' di pausa tesoro» la rassicurò Morgane « solo per uno spuntino...»

Gettò il sacchetto di pop corn e si portò allo scanner olografico, seguendo attentamente le istruzioni di Loki : se lui le avesse insegnato a leggere i geroglifici, invece che limitarsi a raccontarle i libri, avrebbe potuto sostituirsi completamente a lui...invece era costretta a chiamarlo, ogni volta che Jarvis aveva delle incertezze nella traduzione corretta.

Tony dovrà pagarmi profumatamente, pensò, mentre affogava nella noia più totale. In piedi, dietro ad una sedia, si dondolava , formando un ponte con il busto, mentre si reggeva la testa con il gomito, puntellato sulla cima dello schienale.
Ruotò la testa con l'intento di adocchiare il sacchetto di pop corn e recuperarlo senza muoversi, ma quando gli occhi finirono qualche metro più in là, la sua bocca cadde aperta, fino al limite della lussazione.

Sua madre stava lavorando dietro ai fornelli e ...o mio Dio!

anche lei spiava Loki !

Di colpo il film assunse una piega piuttosto interessante, ed i pop corn divennero indispensabili. Fra una manciata e l'altra, notò così, come Morgane servisse il principe, come conoscesse i suoi gusti senza bisogno di chiedere, come gli sorridesse ( quando non si aggredivano a vicenda ) e come fossero sempre così vicini senza però mai toccarsi...

La sua piccola testolina cominciò a vorticare, elaborare, rimuginare,e il mondo intorno sbiadì

« Bene, ragazzina » la riscosse Loki « Hai fatto un buon lavoro... Ci pensiamo noi ora »

« No...» lo sorprese « Lavoro noioso ma mi piace...Vorrei restare, se non vi secca » guardò a sua madre che non ebbe obiezioni « Che ne dici di preparare la pizza per stasera? Ti prego mamma?» non avrebbe rinunciato a studiare le dinamiche fra i due, e ora che se ne era accorta, li avrebbe guardati con occhio molto diverso...

Quando tutti i manoscritti furono acquisiti da Jarvis, Destiny scoprì che non era stato l'unico ad aver imparato qualcosa di nuovo: sua madre aveva per Loki una gentilezza nascosta, che si vedeva nelle piccole cose, come tenergli da parte l'ultimo biscotto, o portargli il tè quando lo sapeva particolarmente nervoso, la sua miscela, non una qualunque. Inoltre conosceva i suoi interessi, come cosa gli piacesse leggere, e quali artisti prediligeva... E a volte, ma solo a volte, sapeva frenarlo se stava per andare in escandescenza...

Aveva sempre saputo che si conoscevano da prima, ma come faceva a conoscerlo così bene?

Poi le capitòdi osservare la quasi ansia che rivestì Loki quando, dopo qualche tempo, sua madre si trovò a fronteggiare una di quelle creature, una specie di drago in miniatura, rapido, con aculei avvelenati che sparava dalla groppa e che, naturalmente, sputava fuoco.

Loki ascoltava Jarvis impartire le istruzioni, seguendo ogni dinamica con tensione e rigidità e quando l'intelligenza artificiale gli comunicò che la bestia era stata abbattuta, Destiny si sorprese a testimoniare il sorriso, che abbellì il volto del dio.
Si era talmente rilassato nel sollievo, che lasciò che la bambina lo prendesse per mano, fredda e calda nello stesso tempo... ma anche così stranamente famigliare...Le rispose stringendola con delicatezza,e le ricordò che questo buon lavoro era stato un pochino anche merito suo

Naturalmente dovette anche aggiungere che non si montasse la testa, ma quella era un'altra storia... perché al di là di tutto era certa di avere un quadro un pochino più chiaro

...e ora aveva una mezza idea di quello che andava fatto

 
____ ◊ ____


La cattura dell'ultimo animale portò a delle conseguenze piuttosto inaspettate, facendo precipitare Morgane in un mondo oscuro di cui, fino a quel momento, aveva solo sentito parlare.

Era stato rinvenuto nella casa di un presunto onesto cittadino, con tutte le carte in regola per l'immigrazione; un ricco messicano, che dietro la facciata del pulito uomo d'affari nascondeva un traffico di esseri umani, destinati per lo più alla vendita degli...organi.

Ciò che era nascosto sotto la sfarzosa villa, bastò a Morgane per farle vomitare l'anima: corse su per le scale in preda ai conati, e riversò il contenuto dello stomaco sul fottutissimo prezioso tappeto persiano, che si stendeva lungo il corridoio dell'ingresso, come una piccola autostrada.
Si asciugò le lacrime ai bordi delle ciglia, preferendo lasciare alla squadra il resto del lavoro: che pensassero loro a ripulire, lei aveva contribuito alla cattura del capo e della sua banda, e il resto dell'organizzazione sarebbe stato presto imbrigliato per effetto cascata.

Solo che non era stato il piano originale

Il piano originale prevedeva di fare irruzione, e di prelevare qualunque cosa fosse a mandare in tilt e sovraccarico le apparecchiature dello SHIELD... Ma quello che trovarono fu di gran lunga più mostruoso di quello che stavano cercando.

« È accaduto qualcosa di strano, oggi?» da quando Morgane aveva dimostrato di sapersela cavare con le sole direttive di Jarvis, l'intervento di Loki era tornato ad essere marginale, limitato per li più alla lettura dei dati finali e a sondare, dopo ogni missione, se ci fosse qualche segno rivelatore che la gemma dell'infinito si stesse muovendo

Se fosse stata un soldato, come Maria, o un guerriero, come era lui, Morgane avrebbe alzato il mento e ,con tono professionale e termini tecnici, avrebbe fatto rapporto, descrivendo in dettaglio e con sangue freddo quanto rinvenuto...Invece era solo una donna, davanti alla sua tazza di te, che cercava disperatamente di cancellare le immagini degli ultimi due giorni, dal proprio cervello.

E questa domanda non aiutava.

« Io...»

Loki smise di consultare gli incartamenti sparsi alla rinfusa sopra il grande tavolo della sala comune: si parlava di oscillazioni e instabilità della materia, raggi gamma su vasta scala, radiazioni, comuni delinquenti...Gli idioti non erano neanche lontanamente consapevoli del guaio in cui si erano cacciati...la...cosa...avrebbe potuto ribellarsi in un qualunque momento.

« Sì?» l'esitazione di Morgane gli suonò strana e reticente , diversa dal solito entusiasmo con cui era pronta a raccontare le sue avventure. Studiò un'ultima volta la fotografia della creatura, rammaricandosi di non essere stato lì a catturarla...I suoi denti erano il raro e prezioso ingrediente per una pozione dagli straordinari effetti curativi... ed ora non ne sarebbe mai più venuto in possesso.

Peccato...

« Allora? » incalzò « Non hai niente da dire? » Fece il giro del tavolo e con la testa lievemente inclinata di lato, si portò davanti a Morgane, seduta sul divano. Era rigida, come il manico di una scopa, aveva lo sguardo perso a terra e stringeva la tazza di tè, come se la volesse frantumare

Fissò gli stivali di Loki « Non credo di volerne parlare...»

« Cosa è successo? »

« Leggi il rapporto »

« Non ne ho bisogno. Scrivono sempre le stesse cose e sono un po' stufo di sentirle. Voglio sapere cosa ti senti »

« Nulla »

« Definisci nulla »

« Vuoi sapere se ho percepito muoversi quella cazzo di pietra?» scattò infine stizzita « No. Niente del genere.»

« E allora, cosa ti turba? » sbottò seccato Loki. Da quando era arrivata era apparsa distante e pensierosa , aveva proferito a malapena due parole ed era rimasta seduta sul divano a fissare i fondi del tè come se cercasse qualche risposta nascosta.

«...»

« Non ti lascerò in pace fino a quando non mi dirai cosa è successo. Non sarà di nessuna utilità tenermi all'oscuro e il non essere presente sulla scena non mi facilita certo le cose! Quindi smettila di fare la petulante e la capricciosa e dimmi cosa diavolo è accaduto che ti ha sconvolta così!»

« DAVANO LE PERSONE IN PASTO A QUELLA COSA!» gridò esasperata, facendo cadere la tazza a terra « LA USAVANO COME UN TRITARIFIUTI DOPO AVER PRESO TUTTO QUELLO CHE GLI ERA PIÚ UTILE PER I LORO SPORCHI TRAFFICI!»

Loki ascoltò lo sfogo in silenzio, non turbato dalla rivelazione. Non aveva millenni per niente e sapeva bene cosa fossero le atrocità, ma era evidente che Morgane avesse la scorza troppo tenera. Quando tacque pensò che lo sfogo fosse finito, quasi non sentì le parole pronunciate a filo di voce « ...c'erano ancora i vestiti di una bambina...» non aveva più lacrime da versare e la sua voce le suonava quasi estranea « mi sono sentita morire...ho pensato a Destiny...sono corsa fuori a vomitare e piangere...»

« Capisco...» Loki riprese a scartabellare, come se quello che aveva appena udito non valesse la pena di essere tenuto in considerazione o come se Morgane gli avesse raccontato la trama di un film dell'orrore e lui non l'avesse apprezzata...

...lui...capiva? « No...»

« No cosa ?» era chino sopra una mappa, intento a decifrarla, sovrapponendola a decine di casi precedenti, per cercare tutte le possibili analogie, qualcosa che potesse essere previsto.

Non la stava nemmeno guardando

« Nooo... Tu non capisci » Morgane si alzò in piedi pestando i cocci della tazza « E nemmeno io capisco come tu possa restare impassibile ed indifferente dopo quello che ti ho appena raccontato » strinse le mani a pugno e le passò sopra il tavolo, rovesciando a terra il lavoro di Loki, fogli volarono per la stanza, andando ad infilarsi in ogni anfratto

Il dio rimase per un attimo a fissare il piano ormai vuoto, le mani appoggiate all'unico incartamento che non era stato travolto dalla donna. Aprì la bocca in un lungo sospiro e le lanciò un'occhiataccia di traverso « Questa bella reazione matura ti ha fatto sentire... meglio?»

« Affatto » era arrabbiata e il torace si alzava e abbassava a grande velocità « Tu non sei mai turbato da nulla...No...mi correggo...tu sei turbato solo da ciò che può danneggiarti... tutto il resto è spazzatura, vero?»

« Stiamo davvero facendo questo discorso?» chiese Loki con una smorfia « Perché è ovvio che conosci già la risposta »si sollevò in tutta la sua statura e le voltò le spalle: non voleva sentire, non voleva sentirla

« C'è qualcosa in questo mondo che non riguardi te, che ti tocca? » insistette Morgane aggirando il tavolo e raggiungendolo « Oppure siamo tutti così sotto di te da non meritare un minuto del tuo prezioso tempo?» lo afferrò per la giacca e lo fece girare « Dimmi Loki: quanto è stato complicato chiudere il tuo cuore in una cassetta di sicurezza? »

« Dimmelo tu...» strappò via il braccio senza degnarla di uno sguardo.

« C'è una combinazione? Oppure l' hai cementato?...» Morgane lo rincorse mentre prendeva verso la camera «...o te lo sei tolto?» lo superò e si frappose fra lui e la porta « Vuoi insegnare anche a me?...Sarebbe comodo non provare nulla di nulla di nulla»

Loki coprì i pochi passi che li separavano, facendola arretrare contro la porta chiusa « Cosa vuoi sentirmi dire? » chiese in un basso ringhio « Che non è vero? » appoggiò quasi la fronte alla porta, mentre le parlava all'orecchio « Che anche io ho un cuore?... Che ogni parola che mi hai detto mi è entrata nell'anima, facendola urlare ?» il respiro era simile a ghiaccio e le fece accapponare la pelle « Che vorrei sbudellare quelle persone quando sono ancora vive e farle assistere mentre nutro la creatura con i loro organi?» Morgane deglutì, la bocca improvvisamente secca « Non posso » si staccò dalla donna per guardarla negli occhi « Sono un bugiardo, ricordi?»

Erano così vicini, i loro respiri a mescolarsi, i loro corpi quasi a toccarsi, eppure Loki non superò quel limite, attento a non infrangere la promessa fatta, a non toccarla senza il suo permesso, le mani appoggiate ai lati della testa, su una porta chiusa, che lei gli impediva di oltrepassare..

Un bugiardo...

Come era stata sciocca!


Quando mai Loki, nel pieno possesso delle sue facoltà mentali avrebbe dato segni di cedimento o di coinvolgimento emotivo ? Così bravo a criticare, a stuzzicare o a mostrare risentimento e rabbia, così poco incline a mostrare dolore, amore, apprensione... sentimenti difficili... terreno pericoloso, per lui...persino l'amore per Frigga era quasi sempre mascherato

...Non era più facile comportarsi come tutti si aspettavano?

« Oh Loki...» la mano di Morgane raggiunse il viso del dio quasi di propria iniziativa «...quanto faticoso sei da capire...» il pollice a disegnare piccoli cerchi appena sotto l'occhio

«Morgane...»le pupille dilatate, la bocca semiaperta per lo stupore « Non mi puoi toccare...»

« Che sciocco che sei!» continuò imperterrita, raggiungendo le ciocche di capelli disordinatamente cadute sugli occhi, spazzolandole via dalla fronte « Non abbiamo mai detto che non lo potessi fare...Ricordi? La restrizione vale solo per te...»

...dove aveva perso le parole? Riusciva a concentrarsi solo sulla sua carezza, mentre il cuore sembrava gli sfondasse le orecchie, come se avesse aspettato Morgane per tornare a battere

« Mi ci è voluto un po'...e tu non rendi le cose facili...» la mano andò a riposare sulla spalla « Ora vado: ho bisogno di sentire Destiny, di sapere che sta bene ...» si fece strada spingendolo dolcemente da parte « Le dirò che la saluti...E » gridò dal fondo del corridoio « Dalla prossima volta tu verrai con me! »

Prima che Loki potesse elaborare la frase, Morgane era già andata.
Appoggiò la fronte alla porta inspirando a fondo

...che diavolo era successo?

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Capitolo 58
*** Capitolo 58 ***


Ho fatto e disfatto questo capitolo almeno una decina di volte, ma ora sono qui. Spero che l'attesa sia valsa la pena: buona lettura




Morgane sapeva essere tremendamente testarda

Si era lavorata Fury fino allo sfinimento, ottenendo di farsi scortare da Loki ogni volta che lo riteneva più opportuno.
Non che fosse una novità averlo sul campo ( in fin dei conti erano mesi che il dio affiancava la Hill ), ma la cosa nuova per chiunque, era l'elevata possibilità, o rischio ( a seconda dei punti di vista ) che a Loki fosse concesso di far sfoggio dei propri poteri. Dei danni collaterali avrebbe risposto lei, naturalmente, rimettendoci non solo la faccia, ma rischiando nello specifico la corte marziale. Assurdo. Lei non era un soldato e Tony le assicurò che : uno avrebbe provveduto alla sua difesa ( e loro non l'avrebbero spuntata ) due avrebbe pensato a schiacciare sotto i suoi pesanti piedi la causa dei suoi problemi.

Ma non ce ne sarebbe stato bisogno

Contro ogni buon senso, Morgane si sentiva fiduciosa rispetto a Loki, non solo perché aveva svelato un certo attaccamento alla loro bambina ( a modo suo, come sempre ), ma soprattutto perché aveva lavorato bene e duramente, e trovava assai improbabile che volesse buttare tutto dalla finestra per puro dispetto.
Non ora, almeno: troppe cose in ballo, troppo da perdere, anche per lui, e troppe cose ancora incerte.
Un rischio per la sua stessa sicurezza.


Le prime uscite insieme furono decisamente...bizzarre. In discussione continua su come fare cosa, a causa dell' 'incapacità a definire ed accettare il proprio ruolo, soprattutto da parte di Loki, che pretendeva di impartire gli ordini, piuttosto che riceverli.
Così era capitato che di fronte ad una cattura si fossero contesi la prima mossa, fino a cadere in un' accesa discussione che aveva portato alla quasi fuga dei ricercati, con un impiego di uomini e mezzi di gran lunga superiori a quello che sarebbe servito. La lavata di capo di Fury risuonava ancora nelle orecchie di Morgane, mentre Loki se ne era tornato tranquillamente alla Torre, perché dei due, era lei, quella a dover rispondere.

Dannazione

« Dobbiamo metterci d'accordo » disse irrompendo in terrazza dove il dio si stava rilassando

« Io mi sono divertito un sacco » le rispose senza alzare gli occhi dall'immancabile libro « E' rinfrescante metterti in difficoltà...Mi dai i poteri... mi togli i poteri...idee poche e anche confuse...»

Morgane sospirò, due dita sul ponte del naso « Se tu vuoi fare quello che ti pare, è naturale che io abbia delle remore a lasciarti i poteri...»

« Come vuoi...» si inumidì un dito e girò la pagina « E' stato più movimentato che con Maria. Sai...lei è così...seria! »

« Mi stai dicendo che non sono una persona coscienziosa?» questo era troppo! « Dovevi solo seguire le mie istruzioni e tutto sarebbe filato liscio, ma tu nooo! Nossignore! Tu dovevi contestare ogni mia mossa!»

« Se mi avessi dato retta, invece che voler dimostrare a tutti i costi chi comanda, avremmo ottenuto un miglior risultato e nel minor tempo.»

« Questo è tutto da dimostrare, visto che non ho potuto agire come programmato e alla fine abbiamo dovuto...improvvisare »

« Ottimo risultato comunque.»

« Dillo a Fury !» sbottò spazientita « Abbiamo rischiato la vita di civili e militari perché tu...perché tu... » gettò le mani al vento « Dannazione! »

« Facciamo così » disse Loki chiudendo il libro « La prossima volta mi atterrò ai tuoi ordini »

« Ti conviene o Fury ci rinchiude entrambi »

« Ma...» e ti pareva se non c'era un ma «...se poi si dimostra che le tue idee sono strampalate » le sorrise accondiscendente « si farà come dico io »

Morgane lo guardò in cagnesco, soppesando la proposta « E sia ! » rispose infine, puntandogli il dito contro « Ma NON accadrà »

Mai stata più in errore

Con il senno di poi, si chiese come anche avesse pensato di poter competere con uno stratega innato quale era Loki, forgiato da millenni di esperienza.
Lui, a cui bastava osservare la scena, raccogliere indizi quasi inesistenti, guardare la preda per carpirne le debolezze, i piani di fuga , le risorse a disposizione...e tutto solo con l'osservazione del linguaggio del corpo, dei tic nervosi, del tremore delle mani, degli occhi puntati in una direzione piuttosto che in un altra.
E questo se si trattava di uomini; per le bestie, bhe!, gli era tutto più semplice, dato che ne conosceva già i punti deboli e di forza...

Poi c'era Maria, splendida donna sicura di sé, perfetta nel vagliare le opzioni sul campo, ma anche quando riceveva gli ordini; altezzosa e fiera, era in grado di districarsi nella situazione più complicata, come se stesse andando a fare la spesa al mercato.
In un paio di casi Morgane era arrivata ad illudersi che, tutto sommato, non avesse nulla da invidiare a nessuno: Loki era stato ai patti e lei aveva dimostrato di saper fare la scelta d'azione giusta. Ma non tutto era destinato a durare e quando si trovò di fronte ad un tragico bivio,si chiese se non fosse stato meglio, che a lei assegnassero la spesa al mercato.

Che diavolo le era saltato in mente?

« Morgane » la voce calma di Loki era in netto contrasto con la baraonda che li circondava

« Odio non essere come Maria »

« Di Maria ne basta una » le disse abbassandosi fino al suo orecchio. Come ogni missione le stava alle spalle, anche se riteneva di passare come un cane al guinzaglio « Mentre abbiamo bisogno di una...Morgane »

Le veniva da piangere per il panico « Sono stata una stupida! Avevi ragione tu » tirò su col naso, pulendosi la faccia nera di fuliggine. Era scoppiato un incendio in una fabbrica di fuochi d'artificio e l'unica cosa buona che avesse fatto era stato domarlo « Ho sempre lavorato per gli altri e non so come io abbia anche potuto pensare di essere una mente...» si girò a guardarlo addolorata « Io non sono brava a strategie...So solo fare, so difendere, tutto qui, sono una stupida...»

« Ammettere i tuoi limiti non ti fa una stupida.» le rispose con quella voce ammaliatrice « Ma ostinarsi a bloccarmi qui...»

« Stai tentando di ipnotizzarmi? » Loki si ritrasse, l'espressione chiusa ed indurita « Non intendo sbagliare ancora, col rischio che tutto vada a rotoli » aggiunse la donna

dunque anche lei gli aveva mentito, non aveva intenzione di fidarsi di lui

Il dio deglutì nervosamente, grato che comunque avrebbe sfogato la rabbia e la frustrazione in battaglia, magari senza il suo seiór, obbligandolo a riversare più energie del dovuto. Era già pronto a scattare quando Morgane ancora una volta lo spiazzò

« Dimmi cosa fare »
 
____ ◊ ____


Non era mai stato ad un incontro “dopo battaglia”, non da quando era stato principe di Asgard e con Thor e i tre sedeva ad un'ampia tavolata. A quei tempi la tensione accumulata veniva scaricata con un boccale di idromele o di forte vino, rievocando le gesta appena trascorse e, soprattutto, ridicolizzando il suo personale metodo di affrontare il nemico…Scelse di non soffermarsi troppo a lungo su quel particolare ricordo: non si sarebbe fatto avvelenare il sangue da persone che non meritavano un secondo del suo tempo, immaginarsi il pensiero

Loki si guardò attorno.
Il locale stava sopra una base SHIELD, dall'esterno uguale in tutto e per tutto ad un qualunque altro bar della zona, salvo essere frequentato quasi esclusivamente da soldati e il fatto che fosse piuttosto fuori mano riduceva il rischio di avventori stranieri. Squadrato, arredato in modo spartano, aveva un ampio bancone riccamente fornito, non solo di alcolici ma anche di qualche snack ( probabilmente poco sano ) e sul fondo si potevano intravedere 3 biliardi, già occupati. Le voci e la musica ad alto volume creavano un mix fastidioso ma stranamente rilassante.

Naturalmente aveva scelto un posto appartato, un po' per non mischiarsi agli altri soldati e un po' per non innervosirli, dato che bastava la sua aura per tenerli distanziati da lui di almeno un metro. Stranamente se ne sentiva il peso, e non aveva capito, quando questo fosse iniziato

« Eccomi qui » Morgane si sedette accanto a lui con due grossi boccali di birra « Non è molto forte, ma in compenso è buona » gli consegnò il bicchiere, lo battè al suo e bevve un sorso « Volevo ringraziarti » disse poi

« Per aver fatto un ottimo lavoro? » le chiese Loki, mentre ancora scrutava la sua bevanda

« Quello, sì...Ma anche per non avermi presa in giro » alzò il bicchiere a lui « Grazie »

Dopo un attimo di esitazione Loki colpì il bicchiere di Morgane « A tua disposizione »

« Allora...Che ne pensi?»

« Ragazzini » in effetti molti erano davvero giovani, non solo paragonati a lui «Ma esperti e disciplinati.»

«Lo SHIELD sceglie bene i suoi uomini»

« Come Jordan? »

«Quello proprio...no. Come Maria »

« Sei gelosa di lei?» volle sapere, non senza malizia

« Un po'. Ma suppongo che ognuno di noi debba fare i conti con se stesso ed imparare ad accettarsi per quello che è » fece una pausa « Tu l'hai fatto? »

La domanda colse Loki di sorpresa, ma non si sarebbe tirato indietro, specie con Morgane. Si appoggiò allo schienale della panca, entrando quasi completamente in ombra, il verde dei suoi occhi era l'unico segno che in realtà la stesse guardando« A volte » rispose con circospezione « Altre non ancora. Alcuni aspetti probabilmente non li accetterò mai, ma se mi impegno e li ignoro, posso fingere che non esistano...» fece una pausa inumidendo le labbra « Altre cose invece non voglio scordarle, anche se sono spiacevoli » la fissava in maniera quasi bruciante e Morgane si sentì a disagio « E' un modo per essere certo che non ricadrò nello stesso errore »

Stava parlando di lei, ma anche di Frigga, forse persino di Thor

La donna rimase in silenzio, riflettendo su quanto sforzo stesse facendo Loki per cambiare, anche se il cambiamento sembrava impercettibile e non lo avrebbe mai modificato fino in fondo...Sarebbe rimasto lo stesso di sempre, freddo e distante, chiuso per i più, scostante e riservato, convinto di sapere sempre tutto e di non aver bisogno di nessuno... A conti fatti era un uomo solo, anche in mezzo ad un sacco di gente, come in quel momento: mai un contatto umano che andasse oltre la semplice parola, una stretta di mano o una pacca sulla spalla...si faceva temere, o disprezzare, oppure entrambe le cose. Morgane provò una grande tenerezza nel vederlo in questo posto, rintanato in un angolo buio, come un pesce fuor d'acqua, e anche se moriva dalla voglia di prendergli la mano, si costrinse ad impugnare il boccale e a tirare un lungo sorso.

« Signori » Maria li aveva raggiunti districandosi fra la folla, impettita come sempre, le mani dietro la schiena. « Non posso fare a meno di notare che ve ne state qui in disparte »

« E' un modo per parlare un po' » rispose Morgane sventolando la mano « Fuori dalla confusione » in effetti la musica era piuttosto alta e presi dall'alcol i soldati avevano iniziato anche a ballare

« Capisco » Maria guardò ora all'una e ora all'altro « I miei ragazzi pensano che voi due facciate un'ottima squadra »

« Non siamo gli strani? » si sorprese Morgane « Voglio dire...io sono una mutante e lui è...lui è Loki! Un nome una garanzia »

« Chi lavora per lo SHIELD è abituato alla diversità. Nel bene e nel male. E chi non lo fosse o avesse pregiudizi di sorta, verrebbe immediatamente radiato » fissò entrambi col collo dritto e rigido, assicurandosi che quanto detto fosse chiaro « Ora. Se tu fossi così gentile da metterti nella mischia ci sarebbe più di uno di loro che muore dalla voglia di ballare con te » Morgane rimase a fissarla a bocca aperta « Mentre per quanto ti riguarda, Loki, non ho nulla in contrario se vorrai rimanere in disparte, ma la squadra vorrebbe offrirti da bere »

Loki si protese in avanti, uscendo quasi completamente dall'ombra, i gomiti ben poggiati sul tavolino di fronte a sé. Era piuttosto scettico. Non era la prima volta che partecipava a qualche missione e aveva percepito nei suoi riguardi sempre una certa aria...fredda. Allungò il collo oltre Maria per vedere che molti dei soldati avevano seguito con lo sguardo la donna nella sua camminata al loro tavolo, alcuni con la speranza che Morgane accettasse, ma altri, come incrociarono gli occhi con il dio, alzarono i loro bicchieri in segno di brindisi.
Loki non poté controllare un lieve tremito alla bocca, cercando nella sua memoria quando fosse anche mai accaduto che il suo operato venisse riconosciuto così apertamente...Non certo ad Asgard... era più facile che gli venissero attribuiti gli errori e le cadute di stile di Thor... Quando era stato al servizio di Thanos, il riconoscimento veniva da una mancata punizione e persino quel pazzo di Magneto non lo aveva onorato con tanta abbondanza...

« Dì loro che che li ringrazio » rispose, sollevando il bicchiere in direzione del locale, per mostrarsi « Anche se non capisco come abbiano dimenticato cosa ho fatto alle loro case...»

« Nessuno ha dimenticato » rispose veloce la Hill « Nemmeno io. Ma siamo a conoscenza delle circostanze che ti hanno condotto a certe scelte e anche delle loro... conseguenze. Non ti viene giustificato nulla, specie la decisione tutta tua di seguire Magneto, ma la nostra vita corre in fretta, se paragonata alla tua e non abbiamo il tempo di tenere l'odio e il disprezzo troppo a lungo, specie di fronte a nuove opportunità, conoscenze e minacce. Inoltre, non sei l'unico ad aver commesso degli errori. Molti di quei ragazzi hanno un passato oscuro e hanno scelto lo SHIELD per cambiare le proprie vite, accettando così di servire il paese per una giusta causa sotto una dura disciplina. » Bugiardi al servizio di bugiardi, venne nuovamente da pensare a Loki, anche se non tutti erano di quella pasta e molti, come la Hill o il capitano Rogers erano sicuramente super partes. La donna si chinò per guardarlo diritto negli occhi «E' da un po' che volevo farti una domanda »le fece cenno di proseguire«Lo rifaresti? »

Il dio si ritrasse ma non spezzò il collegamento. Una cosa che si era chiesto anche lui da un po'... « Suppongo di no » sospirò fuori.

« Allora non c'è più niente di cui parlare. Goditi la serata »

Se qualcuno, anni addietro, gli avesse detto che questo era possibile, non gli avrebbe creduto, perché lo fece.
Per una volta nella vita si dimenticò chi fosse e cosa rappresentasse, cancellò dalla propria mente il passato e i pensieri per il futuro e si concentrò su quello che stava vivendo.
Bevve tante di quelle birre, da arrivare al punto di rottura della vescica, quella fase critica in cui un piccolo colpo di tosse può fare la differenza fra mantenere la dignità e perderla spudoratamente, mentre un caldo rivolo giallo corre giù per le gambe.

La parte più gradevole della serata fu vegliare su Morgane.
Ballava ( l'aveva persa alla festa di Stark ) , ma non era più provocante ed aggressiva, solo morbida e sinuosa, come se l'essere genitore l'avesse in qualche modo mitigata.
E sorrideva.
Gli sorrideva, fra le braccia di qualcun altro certo, ma pur sempre verso di lui; non c'era stato attimo in cui non l'avesse cercato o non fosse tornata da lui con un nuovo bicchiere, qualcosa da mangiare o anche solo per parlare con lui.

Dei…nulla era più bello e accattivante di quella donna, più desiderabile, più dolce e più perseverante… la sua risata era rinfrescante come la pioggia d'estate, un suo sguardo lo riscaldava come un raggio di sole, un suo tocco era una carezza diretta all'anima...

...Dei…

si chiese se stesse perdendo la testa per amore

O forse era l'effetto della birra scadente…
Erano pensieri pericolosi da fare e lui non aveva diritti. Chiuse gli occhi e trangugiò d'un fiato un'intera bottiglia

Ma nulla era destinato a restare immutato ed il destino stava già tessendo le sue trame
 
____ ◊ ____


Era stato distratto.
Ad essere sinceri, non solo in quel momento specifico, ma per tutta la durata della missione, tanto da non fare attenzione al nome del paese e nemmeno al fenomeno descritto nei rapporti. Non lo aveva neanche letto, il rapporto, preferendo sentirlo sciorinare fuori dalla bocca di Maria, e già dalla seconda parola stava pensando ad altro. A quanto fosse annoiato, per esempio, o che avrebbe preferito che fosse presente Morgane, così da potersi esercitare un po'...la Hill non era una che amava dividere il potere, per cui avrebbe solo dovuto eseguire gli ordini. Ancora.

Era stato uno sciocco, borioso e superficiale, aveva affrontato la scena con leggerezza, fuorviato dalle tracce nel terreno, così simili ad una specie di pantera un po' cresciuta, tralasciando completamente quei piccoli segnali che raggiungevano i suoi sensi, infastidendolo come zanzare dispettose.

Maledizione

Senza preavviso ( o forse c'era, come poteva dirlo, a questo punto? ) si era aperto un portale, una connessione fugace, ma sufficiente da mettere in discussione tutte le sicurezze che fino a quel momento aveva creduto di avere. Si chiese se fosse stato un caso che si fosse aperto proprio a pochi passi da lui, o se invece sapessero dove trovarlo… si augurò che così non fosse.
Il Chitauri fu preciso nel conficcargli la lama uncinata nella spalla, nel ruotarla fino a farla spezzare dentro le sue carni, e nel sussurrargli all'orecchio, prima che potesse anche reagire e allontanarsi.

“ Il tuo padrone ti saluta e ti attende con ansia ”

Quasi gli mancò il respiro, catapultato ad un periodo della sua vita che aveva sperato di lasciare sepolto per sempre, buio, scuro, abissale, freddo...un freddo che gli penetrò nelle ossa, che gli ricordò dei tendini staccati, della carne strappata, del sapore ferroso del sangue...il suo sangue…
Quasi non si accorse dell'arrivo della Hill e non sentì affatto cosa veniva gridato, la sua testa piena di immagini atroci e della voce di Thanos che gli descriveva nei dettagli cosa gli avrebbe fatto.

Era andato tutto storto.

Il Chitauri cadde sotto i colpi della squadra, mentre Loki si vedeva reagire a rilento, senza armi, nemmeno uno dei suoi pugnali, incapace di focalizzare i suoi pensieri su altro che non fosse il Chitauri, la sua bocca velenosa, i suoni gutturali e la fugace ma insinuante connessione con l' altro.

« Va tutto bene ?» volle sapere Maria parandosi davanti a lui. C'era una chiazza di sangue appena sotto la clavicola

« Una sciocchezza. Guarirò appena arrivo alla Torre » Loki recuperò un certo decoro, e sotto lo sguardo indagatore di Maria riprese le sue rilevazioni. Il materiale, ora non sarebbe mancato, ma si rivelò arduo mantenere la concentrazione, la testa strattonata in mille direzioni, dai pensieri, al panico che minacciava di affiorare, al dolore che si stava facendo insostenibile.
Quando finalmente ci fu l'ordine di rientrare, Loki sedette in disparte,chiuse gli occhi, grato che nessuno si sarebbe mai permesso di disturbarlo, e quando lo scortarono alla Torre, camminò dritto fino alla sua stanza, senza dare segni di cedimento.
In fin dei conti, lui era un dio...

Chiuse la porta dietro di sé e semplicemente crollò.

Sudava, grossi goccioloni freddi, sulla fronte e lungo tutta la schiena, li sentiva correre implacabili, insinuarsi nella ferita e ricordargli in ogni momento quanto illuso fosse stato e quanto, ancora una volta, si fosse sbagliato... Si passò la mano fra i capelli, e poi con movimenti vacillanti sfilò la giacca, sibilando alla fitta che gli squarciò il torace, come il morso di un serpente, acuto, bruciante, profondo.
Avrebbe dovuto andare direttamente in palestra, liberare i suoi poteri e iniziare la guarigione, ma la distanza da percorrere era insostenibile e avrebbe finito con l'allietare la giornata di Stark, lungo e disteso sul pavimento.
Si trascinò come un morente, arrancando alla poltrona, troppo provato anche solo per sperare di raggiungere il letto, e letteralmente si stravaccò, grugnendo per la posa scomoda e il bruciore intenso

La lama andava tolta

Spostò il busto per adagiarsi allo schienale e il dolore gli tolse il fiato, lasciandolo boccheggiante, ad attendere che si smorzasse

« Dall'alterazione della sua frequenza cardiaca e di quella respiratoria mi sento di ritenere che lei stia male, signore. Devo chiamare qualcuno?»

Loki prese un breve respiro per recuperare l' autocontrollo « No Jarvis, ti ringrazio » rispose « Non è niente che non possa gestire »

« Come desidera, signore. Mi faccia sapere se avrà bisogno di aiuto »

« Senz'altro...» Non sarebbe accaduto, naturalmente. Era abituato a provvedere a se stesso e finché fosse stato consapevole delle proprie azioni avrebbe continuato a farlo. E poi, sapevano già troppo di lui e delle sue debolezze, e l'idea che Stark gongolasse nel vederlo così...

Avrebbe trovato qualcosa di utile, per estrarre quel dannato pezzo di Chitauri dalle sue carni, in bagno, in una di quelle cassette del pronto soccorso che i midgariani consideravano indispensabili. Solo dopo, avrebbe potuto iniziare il processo di guarigione.

Però... aveva bisogno di riposare un po'... per recuperare le energie

... Solo un attimo...

 
____ ◊ ____


La pelle ardeva, come se fosse stata infilzata da un ferro arroventato.
Doveva essere in una delle celle di Thanos... Strano come gli sembrasse di non aver mai lasciato la sua prigione, come la vita fuori fosse solo un sogno e lui in realtà non si fosse mai allontanato. Ma in fondo l'aveva sempre saputo che la libertà era l'illusione più grande, e il suo debito con il Titano aspettava solo il momento più opportuno per essere saldato. La realtà era che non aveva mai lasciato l'inferno e le sue ferite non avevano mai smesso di sanguinare. Forse si erano rimarginate, un po', ma era bastato un niente per riaprirle, per farlo sentire perso e lacerato, avviluppato dal buio, nascosto alla speranza.
Gli bruciava la gola, ogni inghiottire di saliva era una lama che lo trapassava e anche se avesse voluto bere si sentiva troppo esausto anche solo per allungare una mano... Poi la sensazione dell'acqua sulla pelle lo colse di sorpresa, colandogli sulla fronte e lungo l'addome, un balsamo per l'arsura

Idiota

Si riscosse disorientato ma visibilmente sollevato, al suono squillante della voce di Morgane. Era in ginocchio di fronte a lui, con la camicia arrotolata fin sopra i gomiti. Il viso era attraversato da un cipiglio che non presagiva nulla di buono, e se Loki fosse stato in forma ne avrebbe approfittato per alimentare qualunque cosa fosse stata ad averglielo causato. Gli aveva sfilato gli stivali, gettati più in là come merce di scarto e sul pavimento accanto a lei aveva riposto una bacinella carica d'acqua, dove di tanto in tanto attingeva una spugna.

« Cosa stai facendo?» gracchiò tentando di raddrizzarsi sulla poltrona

« Hai la febbre, idiota » lo tamponò sulla fronte e lungo il collo « Sei talmente caldo che l'acqua è evaporata e, ti giuro, ho visto uscire una nuvoletta! »

« Non dovresti essere qui » fece una smorfia per la fitta che lo colse alla sprovvista

« Zitto e bevi » Morgane gli portò alla bocca un bicchiere di acqua fresca che Loki trangugiò avidamente, e si affrettò a tamponare il liquido che gli sfuggì lungo il mento.

« Non dovresti essere qui » le ripeté esausto

Certo che non avrebbe dovuto trovarsi lì, ma per sua fortuna Jarvis aveva pensato bene di informarla che era sicuro che il signore fosse ferito e che, se anche aveva espresso la volontà di essere lasciato solo, dopo che si era assopito i suoi parametri vitali erano andati in tracollo.
Le era venuto un accidenti.
Non aveva atteso che Tony finisse il vertice con Fury, garantendosi la sua presenza alla Torre il prima possibile, specie dopo aver visto il volto cereo di Loki ed il suo respiro superficiale... Aveva creduto che fosse in punto di morte.

« E dove altro dovrei essere? » gli chiese portando nuovamente la spugna alla fronte e poi a bagnargli le labbra « Il tuo maledetto orgoglio sarà la tua fine...»

« Avrò saldato il mio debito, allora...» rispose piano « E almeno Thanos non potrà più prendermi »

« Oh!!! … Quindi il tuo piano era questo...» aprì la camicia ormai zuppa, portando allo scoperto la zona vicino alla spalla. La ferita era edematosa, con linee nero verdastre. Brutto segno. E c'era quella cosa grigia che spuntava fuori « Morire in solitudine sulla poltrona di Tony ?» fece la camicia a pezzi con una forbice, sfilandogliela completamente « Beh ! Mi dispiace deluderti ma non funziona così » lo coprì con una coperta leggera « Tu sei uno di noi. Sei parte della squadra. Non sarai mai lasciato solo, nemmeno quando sarai tu a volerlo. » era arrabbiata perché Loki si ostinava a non capire « E smettila di credere che avere bisogno di aiuto sia segno di debolezza. Casomai, è l'esatto contrario...stupido, idiota presuntuoso »

Era accasciato sulla poltrona con gli occhi chiusi ad ascoltare lo sfogo dell'unica donna oltre a sua madre che insistesse a venire in suo soccorso « E' tutto inutile, Morgane » le parole gli uscirono fuori come carta vetrata, rotte e tremanti «...lui mi troverà sempre...» trasudava sconfitta e terrore, l'assoluta certezza che non ci fosse più niente da fare. Era impensabile che Loki si facesse sopraffare dalla paura, eppure il contatto con il Chitauri aveva aperto una connessione che lo rendeva vulnerabile, insicuro ed esposto « E' il mio giusto destino...dopo tutto quello che ho fatto... A mia madre, a Thor...persino a te...»

« E poi? » Morgane quasi gridò, dall'esasperazione, facendogli spalancare gli occhi « Cosa otterremo? Un valido guerriero in meno a combattere contro quella bestia! Un altro da seppellire! Vorresti dare un dolore del genere a Frigga? Che cazzo Loki ! » si alzò in piedi scaraventando a terra la spugna « E cosa direi a Destiny? Scusa cara, ha smesso di combattere perché era troppo debole ? »

« Io non sono un debole » protestò

« E' bastato incontrarlo un breve attimo e sei tutto tremante e patetico !»

« IO NON SONO UN DEBOLE !» gridò raddrizzandosi sulla poltrona. La coperta cadde ai suoi piedi lasciandolo freddo e nudo. Respirava ad intoppi

« ALLORA DIMOSTRALO! » urlò a sua volta « Non arrenderti a lui, non permettere che si insinui nella tua testa togliendoti ogni speranza! Lui ti crede solo, ma non lo sei! Non lo sei più! » strinse i pugni « Sei scostante e volubile, ma in questi mesi ti sei rivelato attento, affidabile e utile. Maria non nasconde di volerti come compagno di squadra e persino Tony ha dovuto ammettere che non sei affatto male! »

« Ora mi sento proprio meglio »

« Oh piantala! Persino in punto di morte non puoi lasciar perdere la tua ironia, vero? Ma ricordati una cosa : finché sarai con me e con gli altri non ci sarà nulla che quel pazzo potrà fare per prenderti! Fattelo entrare in quella zucca che noi combattiamo con te e per te! Io combatto con te e per te !»

Loki si accasciò sulla sedia, il dolore al di là dell'insopportabile « Perché?»chiuse gli occhi stretti

« E perché no? » Morgane raccolse la coperta e tornò a coprirlo, facendo attenzione alla ferita « Sei un essere insopportabile, prepotente e fastidioso; sei arguto, lungimirante e scrupoloso; sai essere un grande stronzo, ma quando non sei un rompipalle sai essere divertente e piacevole...E poi... Destiny ti vuole bene » fece per aprire la porta del bagno « Tony sarà qui a breve con la Cho. Vado a prenderti altra acqua e a cambiare quella della bacinella»

« Mi sarebbe piaciuto » le parole gli uscirono incerte ed impastate «...vederti grassa con mia figlia »

A Morgane si bloccò il respiro in gola.
Era sicuramente la febbre a togliergli ogni inibizione, ma l'effetto non fu meno emozionante. Si sentì all'improvviso come un' adolescente alle prime armi, incerta sul da farsi, ma così desiderosa di fare qualcosa...
Loki aveva aperto gli occhi ed ora la fissava con quello sguardo verde, lucido dalla febbre, e Morgane non potè fermarsi dal raggiungerlo e dall' afferrargli il viso innaturalmente caldo, fra le mani.

« La più bella frase che sia mai uscita da questa boccaccia » gli disse, prima di posare un morbido bacio sulla fronte,assaporando la puzza di sudore, terra, cuoio e febbre. Il dio liberò un lamento sorpreso, e si appoggiò completamente al suo tocco « Perché devi ridurti così per dirmi qualcosa di carino?» gli baciò dolcemente una palpebra, poi l'altra «Anche se non ti smentisci mai...Grassa...a me?»

« Morgane...»

« Shh...» lo baciò sulla guancia e poi si allontanò un po' per guardarlo in viso: teneva gli occhi socchiusi, e la scrutava disorientato e perso, come se si trovasse di fronte a un dilemma che non sapeva risolvere « Vedrai che andrà tutto bene. » lo teneva ancora saldamente fra le mani, obbligandolo a guardarla negli occhi .

« Ho perso così tanto, Morgane...» mormorò Loki a pezzi, e le apparve, in quel momento, persino più indifeso di quando lo avevano portato indietro da Asgard, pazzo e torturato «...ho perso tutto...»

« Shh!!!» lo cullò appoggiando la fronte alla sua « Shhh!!!... Quello che conta ce l'hai ancora, devi solo imparare a vederlo» sua madre non aveva mai smesso di amarlo e Thor era ancora al suo fianco e c'era lei, naturalmente...

« Ho fatto così tanti errori...» lamentò « Uno dei più insensati è stato lasciarti andare...» lo disse a occhi chiusi, perché se ne vergognava a morte. Morgane era la sua debolezza personale , quella che non si era mai voluto concedere, troppo superbo o troppo indegno anche solo per anelare a lei...

« Non mi hai lasciata andare, stupido, mi hai mandata via! »

Loki sbuffò infelice « E che differenza fa?»

« Molta » gli fece sapere in un sussurro « Se tu non mi avessi respinta, avrei fatto di tutto per restarti accanto » il dio la fissò incredulo, con un'espressione così vulnerabile che Morgane si sentì strappare il cuore. Forse avrebbe dovuto smettere ed andarsene, finire in fretta quello che andava fatto, ma la paura nella sua voce, il saperlo privo di difese...non poteva più negare quello che provava...nonostante tutto...

Pazza...


Lo baciò sullo zigomo.
Loki si lasciò sfuggire un altro lamento, e chiuse gli occhi, deglutendo un groppo in gola, come se un pezzo di mela fosse rimasto incastrato e non volesse andare né su né giù; perle di sudore gli colarono lungo la schiena e dentro la ferita, ed il bruciore che gli causarono gli diedero la garanzia di essere ancora sveglio.
Morgane lo accarezzò sulla guancia con il respiro, e posò un nuovo bacio all'angolo della bocca, più intimo e umido e lui sospirò tremante quando i suoi baci si fecero insistenti, casti e leggeri, piccole beccate che si darebbero ai bambini, ma quando finì, maliziosa, col succhiargli il labbro, si sentì morire e rinascere e schiuse la bocca, disperato per lei. Gemette alla lingua calda che lo invase: era inebriante come se la ricordava, frizzante come il vino più pregiato di Asgard e dolce come l'idromele. Lo assaporava con lentezza deliberata, esplorandogli il palato, i denti, la lingua, tutto... Le sue labbra erano morbide e profumavano di arancio, in netto contrasto con le proprie... secche e ruvide e doloranti.
I loro nasi si scontrarono più e più volte, e le mani di Morgane si persero nei capelli del dio...gli arruffarono la nera chioma alla base della nuca, strinsero e tirarono, per poi avvolgerlo completamente, mentre banchettava con lui.

Loki la rincorse con la bocca, cercando di non farla allontanare da lui, avido delle sue labbra, del suo sapore e del suo tocco, e si prodigò per ricambiare le sue attenzioni, giocando con la sua lingua in tutti i modi che poteva. Avrebbe voluto così disperatamente stringerla, ma non poteva, non poteva...afferrò con forza i braccioli della poltrona, fino a rompere il tessuto delicato e prezioso, penetrando con le dita nella morbida imbottitura.

La febbre, doveva essere la febbre a fargli credere queste cose...

Quando il bacio si interruppe, sospirò tremante, appoggiandosi sconfitto, allo schienale « Dei...»si sentiva assetato e insoddisfatto, febbricitante e terribilmente bisognoso«sto delirando... »

« Forse...» canticchiò piano Morgane, baciandogli la mascella, l'attaccatura dell'orecchio e il collo « O forse no...» accarezzò con leggerezza le braccia del dio, su e giù, ascoltando l'intoppo del suo respiro quando raggiunse le mani e sollevò, una ad una, le dita affondate nella poltrona. Pezzetti di ovatta volarono nell'aria, leggeri come fiocchi di neve. « Ti prego Loki... » gli sussurrò «...ti prego: toccami ora... »

Loki si sentì sciogliere

Quasi la fece cadere all' indietro dalla spinta che si diede, trasportato da una parola così piccola ma così carica di significato: era come un passaporto per una destinazione tanto agognata... l'accettazione, il perdono, forse persino un nuovo inizio...

« Morgane...» Le mani non potevano essere più sudate e tremanti e le braccia più insicure, ma la circondò completamente, insensibile al dolore che pulsava fino alla punta delle dita « Morgane...perdonami...» Strinse la sua testa bionda nella grande mano, serpeggiando l'altro braccio intorno alla vita di Morgane, aggrovigliandosi a lei, come le radici di Yggdrasil, assaporandone il profumo, il dolce respiro sul collo e la morbidezza delle curve.

Sì...stava delirando...


Su consiglio, mi sono permessa, con gioia, di modificare alcune frasi. Grazie a Eowyn_SEE

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Capitolo 59
*** Capitolo 59 ***


« Ricapitolando » Tony Stark sedeva al vertice della lunga scrivania, mentre Fury tamburellava impaziente, seccato sulla necessità di fare il punto della situazione, per la terza volta.« Trappola criminale è stato affettato come il tacchino a Natale, e nessuno sa da dove sia sbucato l' affettatore? » sorrise incredulo « Stavate tutti messaggiando alle vostre mamme ? »

« In realtà stavamo seguendo le tracce della bestia che era stata avvistata in quella zona » intervenne Maria schietta « Loki non sembrava preoccupato, e io non ho pensato fosse necessario...sorvegliarlo»

« Capisco...» giocava con una stilografica, facendola roteare nel tentativo di tenerla in equilibrio come una trottola « Non so se essere infastidito della vicenda o grato, perché sembra che il Chitauri abbia tirato fuori un po' di umanità dallo psicopatico. » guardò alla Hill facendo cadere la penna a terra « Ringraziava gli dei dell'opportunità... o dell'occasione...o qualcosa » sventolò la mano in aria « scottava come se fosse appena uscito dal microonde, ma le frasi disconnesse erano spettacolari ! Figuratevi che le ho messe come suoneria del cellulare...Non vedo l'ora che qualcuno mi chiami davanti a lui!»

L'occhio di Fury si contrasse nervoso: il fatto che si aprissero portali dai quali si infiltravano animali, era già di per sé un problema, ma i guerrieri alieni erano tutt'altra faccenda e andava affrontata con la massima serietà.

Il miliardario parve leggergli nel pensiero « Non serve essere così preoccupato» gli disse « Non siamo dei novellini e sappiamo come metterli al tappeto. Tuttavia, il fattore sorpresa è dalla loro parte e la cosa va tenuta in debita considerazione...»

« Loki ha studiato le anomalie da quando hanno avuto inizio » gli fece sapere il direttore « E' stato in grado di dare delle indicazioni, in base a... segnali prodromi, ma non è mai riuscito ad ottenere la precisione.» si chinò sulla cartina che Stark aveva di fronte « Vedi qui? Questi puntini sono le comparse » indicò dei punti rossi « E questo...» seguì le linee di giunzione fra i punti « Dove le linee intersecano fra di loro... quella, è una probabile comparsa successiva...»

« Probabile ma non certa. »

« Al 99% » rispose Fury « L' apparizione di qualcosa è pressoché certa, è il dove a rimanere impreciso. Pochi metri o un chilometro dal punto, sono il margine che ci siamo dati»

« E allora coma mai Loki si è fatto beccare come un novellino?»

« Era la prima volta che si aprivano due portali consecutivi. » intervenne Maria « Non era mai accaduto prima e credo che lui non se lo aspettasse»

« Ancora una domanda » Tony incrociò le braccia al petto guardando verso i due soldati « Avevate intenzione di farlo fuori? Voglio dire: missioni pericolose, disarmato e senza poteri. Mi sembra un ottimo modo per perderlo sul campo, classificandolo come una tragica fatalità.»

« Stark » lo avvertì la Hill, livida « Ti consiglio di tenere la lingua a bada. Non abbiamo alcun interesse a perdere Loki e per quanto mi riguarda, l' ho trovato pignolo, attento e scrupoloso, non ha mai messo in pericolo nessuno dei miei uomini e in più di un' occasione si è rivelato una preziosa risorsa. » parlava lentamente, in modo che le parole fossero ben scandite e non travisabili « Anche in questo sfortunato incidente »

In effetti, la sfortuna che Loki fosse stato nel posto sbagliato al momento sbagliato, si era rivelata per loro una fortuna: sebbene ferito non aveva perso dei dettagli, che nemmeno lo scienziato più esperto sarebbe stato in grado di interpretare. I portali si stavano perfezionando, non erano naturali ( a quanto pareva, solo chi conosceva le diramazioni di Yggdrasill, come lui, conosceva i veri passaggi ) ma erano talmente simili agli originali, che chi li aveva ideati era a tanto così, da riuscire a governarli e a garantirne un'apertura controllata.

« Peccato. » rispose Stark, girando la sedia verso la finestra « Ho perso l'opportunità di sbarazzarmi di lui, ma credo che se i dati raccolti sono corretti, entro breve, avremo ben altre gatte da pelare»

« Credi Stark? Perché temo che sarà molto peggio dell'ultima volta » Fury non gli staccò l'occhio di dosso, anche attraverso la riflessione del vetro « Sarebbe ora di contattare quei tuoi amici »

« Non so di chi tu stia parlando » rispose Tony innocente

« Non crederai che lo SHIELD non abbia monitorato i tuoi loschi affari, con un ex ricercato galattico che risponde al nome di Star- Lord. Lui e la sua combriccola sono passati a farti visita e sono stati debitamente classificati »

« Dannati spioni»

« Dovunque siano andati... con Visione, sappiamo che sono ancora in contatto con te » Tony si girò a scrutarlo « Converrai » continuò Fury « che date le circostanze, sarebbero più utili al nostro fianco, ora.»

Gli seccava ammetterlo, ma Fury aveva ragione «Vedrò cosa posso fare» rispose, ma non aggiunse altro, volutamente.

Il direttore non poteva ritenersi soddisfatto, voleva i tempi, voleva i modi, voleva una certezza, ma quando gli fu chiaro che quello sarebbe stato il massimo che avrebbe ottenuto da Stark, scambiò uno sguardo d'intesa con la Hill e si accomiatò, lasciando Tony accasciato sulla sedia, a recuperare la penna caduta.

Quel dio malefico aveva portato solo un sacco di guai dalla sua comparsa, eppure non era affatto sicuro che non avrebbero trovato il modo di giungere lo stesso.
Altri mondi, altri popoli, altri regni. Sembrava surreale , eppure la realtà era di gran lunga più inquietante della fantasia, e arrivati a questo punto avere Loki dalla parte giusta era stranamente rassicurante.

Gli vennero i brividi al pensiero. Non si sarebbe mai immaginato di arrivare a pensarla così, ma aveva già avuto un assaggio della forza aliena e tutte le menti e le energie disponibili erano benvenute, inclusa quella dello psicopatico.

« Jarvis ?»

« Sì signore?»

« Chiama i nostri amici e di' loro che è richiesta la loro presenza quanto prima. Spiega i nuovi sviluppi e poi aggiornami»

« Sarà fatto signore »

« Merda. Mi toccherà ospitare di nuovo quel procione pervertito...Sai dirmi dove si trova il principe oscuro? »

« Nella sala comune signore, credo si stia preparando per la cena »
Questo era un buon segno.
Aveva lasciato la sua stanza solo per recarsi quotidianamente in palestra ad accelerare il processo di guarigione; avrebbe potuto farsi aiutare dalla culla della Cho, ma sembrava fidarsi solo di se stesso e della propria magia voo-doo. Per il resto era ancora troppo debole o forse era il suo orgoglio ad essere andato in frantumi e aveva bisogno di rattopparlo per ricostruirsi la facciata...« La informo che in questo momento, lo hanno raggiunto lì, il direttore e Miss Hill » aggiunse Jarvis

Ancora?
 
____ ◊ ____


« Che succede?» quando Tony entrò nella sala comune notò Loki rintanato in disparte, Fury e la Hill ad osservarlo rigidamente. Sorrise al fatto che fosse riuscito a fargli indossare un paio di pantaloni in felpa al posto dei soliti di pelle e una t-shirt nera con il logo delle industrie Stark stampato sulla schiena. Del resto, sembrava che tutta la sua roba fosse sparita durante la febbre.

« Nulla di importante » rispose Loki atono « Volevano avere notizie da me, su Gamora e i suoi legami con Thanos » il miliardario alzò il sopracciglio infastidito, credeva che l' argomento fosse stato chiuso, ma chiaramente non avevano più rispetto per l' ospitalità « A quanto pare non si fidano del suo attuale ruolo accanto a Star-Lord »

« Mi ero scordato che tu la conoscevi » disse, avvicinandosi al bar « Uh ciao Morgane, non ti avevo vista » prese un bicchiere e si servì una generosa dose di vino

« Vacci piano » gli rispose « Pepe sta per arrivare e non le farebbe piacere trovarti privo di controllo »

« Tranquilla non accadrà » Stark bevve un sorso e girò nuovamente l'attenzione al terzetto « Mi sembrava di avervi liquidati, signori »

« Con tutto il rispetto, Stark, ritengo che conoscere meglio gli alleati, sia alla base di una sana collaborazione» rispose Fury serafico « Oltre che potrebbero esserci dubbi sulla lealtà di alcuni...Gamora per l'appunto. » guardò a Loki « Cosa sappiamo di una donna che è stata allevata da un Titano pazzo? Come possiamo sapere che sul più bello non ci tradirà? »

« E allora illumina anche me, o dio potente » commentò sarcastico Tony, sollevando il calice. In fin dei conti il direttore aveva colto una possibile spina nel fianco

« Illuminare? » chiese Loki sardonico « Non c'è niente di luminoso in quello che ho da dire...No, no, mi correggo. Potrebbe piacerti, invece...sapere quante volte ogni singolo dito è stato spezzato, quanto in profondità è andata una costola, prima di perforare il polmone, come annaspavo per prendere un respiro, mentre la bocca si riempiva di schiuma...» Tony rabbrividì ma non abbassò lo sguardo. Aveva avuto solo un assaggio delle torture subite da Loki e sentirle direttamente dalla sua bocca gli stava facendo risalire la bile.

« Loki » Maria si mosse nervosa « Non è necessario...»

« Sì che lo è... Dovete sapere con chi avete a che fare, perché se dovesse mettere le mani su ciascuno di voi vi userà come dei giocattoli, smontando ogni pezzo per vedere come è fatto, mentre siete ancora vivi e svegli e nelle vostre orecchie ...» inghiottì un grumo di saliva « ...sentite solo le vostre urla » Loki tremava impercettibilmente, una leggera contrazione della bocca che storceva il viso nella sofferenza , come se il solo parlarne, no, il solo pensarci, fosse per lui, come cercare di respirare sott'acqua.

Morgane osservava la scena, lavorando in silenzio dietro il bancone.
Aveva a malapena avuto il tempo di scambiare una parola con Loki quando Maria e Fury li raggiunsero al piano. Rigidi e professionali, avevano liquidato l'interesse per il suo stato di salute in due parole, arrivando subito al punto senza preamboli.
Non si poteva dire che il tatto fosse una loro prerogativa.

Da quel momento, non aveva perso una parola, e non le era piaciuta l'aria di chiusura proveniente da Loki, il fatto che non si fosse seduto, che cercasse le parole giuste vagando nella penombra, che ogni tanto avesse bisogno di una pausa.
Lei ricordava fin troppo bene quello che aveva passato, un ricordo così straziante che si chiese come avesse fatto Loki a non aver perso la ragione già da allora... Thanos aveva alimentato la sua solitudine, fomentando la rabbia per essere stato abbandonato, lasciato cadere nel vuoto, non cercato o raggiunto in alcun modo, lo aveva sfibrato minando quotidianamente le già deboli certezze, e gli aveva estorto la fedeltà a suon di lama, ferro e fuoco.

Che cazzo

Era talmente assorta che aveva affettato, tagliuzzato e sminuzzato senza sosta, e la cena pensata per quattro persone, si era almeno triplicata.

« Come entra Gamora in tutto questo? » sentì chiedere da Fury

« Lei era...» esitò « Una presenza silenziosa. La prediletta di Thanos, la teneva accanto a sè perché imparasse le...tecniche migliori » Loki ruotò su se stesso avvicinandosi alla finestra. C'era solo una lingua di luce arancione che illuminava il primo cielo della sera « Non era come lui. Indurita, sì ma mai spietata.» strinse i pugni « Dopo ogni sessione venivo abbandonato, con l'ordine che non mi venisse data acqua fino al giorno successivo...Non potevo bere...nemmeno quando l'arma usata era stata il fuoco e io letteralmente bruciavo...» ridacchiò « Avete idea di cosa si prova ad avere il corpo che fuma e la gola in fiamme e a non aver la possibilità di alleviare il dolore, MENTRE L'UNICA COSA CHE SENTITE È L'ARSURA CHE TI PROSCIUGA DAL DI DENTRO?» immerso nel ricordo, aveva alzato la voce, senza nemmeno accorgersene « Certo che non ne avete idea...Beh!...Lei era lì... ogni volta...di nascosto...strisciando fra i sassi, la terra brulla e imbrattata di sangue, con la sua fiaschetta piena di acqua fresca e gocciolante... Mi puliva il viso e mi ordinava di tacere e di bere...» un'altra risatina amara « Perchè mi lamentavo, capite? Non dovevo farla scoprire...» fece una pausa « E io bevevo...fino al limite del vomito...»

Il silenzio che seguì, fu carico di tensione.
Nessuno di loro si sarebbe aspettato questo, nemmeno Fury che credeva di aver visto ogni sorta di nefandezze, nella sua vita al servizio dello SHIELD o Maria che aveva lavorato al fianco di Loki, senza mai lontanamente sospettare cosa si nascondesse sotto quella facciata rigida e forgiata dalla disciplina.

Tony fu il primo a rompere il silenzio. Non gli piaceva la tensione ,e il moto di simpatia che aveva provato durante il racconto di Loki, era bastato a farlo sentire a disagio. « Se a trappola criminale questo basta come prova, a me va bene. Tieni » e gli porse un bicchiere colmo di vino « Pepe dice che non dovrebbe mai essere pieno, sembra non sia educato. Ma me ne sono sempre infischiato delle regole, e quando ci vuole ci vuole, per cui...salute »

Loki tacque.
L'offerta di Stark era insolita, ma non gli importavano le sue motivazioni e ora come ora voleva solo dimenticare. Trangugiò il vino, chiedendosi quanti bicchieri sarebbero serviti per non sentire più nulla, mentre meccanicamente si portava alla sala da pranzo, il mantenere le energie, ormai, l'unico scopo della sua alimentazione.
La convalescenza non era il solo motivo dell' inappetenza; per la maggiore era il nervosismo, che gli attanagliava le viscere, e la donna che stava a pochi metri da lui...Aveva creduto di aver sognato i suoi baci, le sue carezze, il suo tocco...ma le sensazioni erano state così intense e reali... e lui sapeva di non aver immaginato nulla. E pur tuttavia si era trattenuta dal cercarlo, anche solo per avere notizie su come stava. Aveva preferito chiederle a Jarvis, o alla Cho...o persino a Stark.

« Scusate » Morgane stava cercando di intrufolarsi nella discussione che animava Stark e i due soldati, rimasti dove Loki li aveva lasciati « Scusate. Se voleste fermarvi a cena, sareste i benvenuti » disse, rivolta alla Hill e a Fury « In un momento di distrazione temo di aver combinato un pasticcio...Troppo cibo, troppo, troppo cibo...»

« Volentieri » rispose per entrambi il direttore « Ho sentito parlare molto bene della tua cucina e mi chiedevo quando, finalmente, avrei avuto l'onore di assaporarla »

Morgane arrossì, mentre raggiungeva il tavolo da pranzo per imbandirlo per la serata; poggiò le tovagliette e le posate, una ad una, girando intorno al tavolo fino a coprire il posto accanto a Loki

« Non ti ho vista in questi giorni » le disse cupo, la voce leggera per non attirare l'attenzione

Morgane rallentò, ma non smise di sistemare i tovaglioli e le posate « Lo so...» posata « Ma c'ero.» bicchiere. « Ho dovuto seguire i miei ragazzi, problemi con Destiny e la scuola, SHIELD e riunioni...» in realtà la lista era ancora lunga. Incredibile quante cose si fossero ammassate in pochi giorni.

« Capisco...» Loki si appoggiò allo schienale, bevendo un altro po' di vino.

Dal tono della voce era evidente che non capisse, già prevenuto, già pronto a costruirsi film in testa, incapace di pensare e di guardarsi attorno, e del resto anche a Morgane quello sterile elenco di attività era suonato alle sue stesse orecchie come una patetica scusa. Però lei ne aveva seguito la guarigione attraverso gli altri, assicurandosi di essere presente nelle piccole cose, come fargli trovare la colazione giusta per lui, anche quando non era lei a prepararla, o sostituirgli le lenzuola imbrattate di sudore e sangue.

« Hai bevuto il té? » chiese posando l'ultima tovaglietta « Una miscela speciale, arricchita con foglioline di menta fresca, e con le noccioline a dare quel tocco esotico ed energetico in più » in effetti lo aveva bevuto, godendo del profumo sprigionato dal calore della bevanda, sgranocchiando le deliziose nocciole insaporite dal tè. Non si era soffermato su chi glielo avesse fatto pervenire « Oh Pepe eccoti !»

Loki si versò un nuovo bicchiere.
L'arrivo della signora Potts chiudeva ogni altra possibilità di dialogo, lasciandolo con domande e dubbi, a chiedersi se Morgane non avesse avuto ripensamenti, se quello che l'aveva portata a lui, non fosse altro che un moto di pena.
Si chiuse in se stesso, in paziente attesa che il pasto fosse servito, arreso alla crudele evidenza che aveva bisogno di compagnia e di scremare la mente da pensieri molesti...specie dopo aver rivangato certi eventi.
Tony stava sproloquiando su qualche sciocchezza, dopo aver sbaciucchiato la sua signora e questo aveva dato il via ad argomenti faceti, dissipando gradualmente la tensione di poco prima.
Suo malgrado, nell'urgenza di tenere la mente occupata, durante la cena si trovò ad ascoltare qualche pezzo di conversazione qua e là.

Quello, e guardare Morgane

La osservò muoversi al di là dell'isola, mentre prendeva il gelato e farciva le crêpes, guarnendole con fragole e panna montata. Indossava un abito fantasia, riccamente colorato, ma non aveva l'aspetto sbarazzino di quando l'aveva conosciuta, piuttosto era elegante, quasi raffinata, nonostante la semplicità dell'indumento, una stoffa aderente ma leggera, con maniche a tre quarti, un generoso scollo a V e una lunghezza appena sotto i ginocchio. Si proteggeva da eventuali schizzi con un ridicolo grembiule giallo annodato dietro il collo e la vita.
Loki si riscosse dai suoi pensieri quando si rese conto di essere rimasto a fissarla un po' troppo a lungo, la forchetta dimenticata in mano, raccolse se stesso, e tornò a guardare ostinatamente anche quel piatto appena toccato.
Il suo corpo era più indomabile della sua mente...
Poggiò la posata sul piatto con fare quasi stizzito. La cena si poteva dire terminata e non poteva più restare senza la scusa del cibo, senza che risultasse strano ed innaturale anche agli occhi degli altri.
Stava per alzarsi quando un leggero tocco sotto il tavolo lo congelò sul posto: guardò interrogativo a Morgane seduta di fronte a lui, che per tutta la serata era stata indaffarata a garantire che i commensali avessero il piatto pieno, intenta al forno e ai condimenti o la dannazione del mondo, le uniche battute che avesse scambiato erano state con Maria e con Pepe, naturalmente.

Ora il suo piede lo stava trattenendo, scivolato dietro il polpaccio, si era aggrappata alla caviglia ancorandosi con il tallone. Guardò alla tavolata, ma nessuno parve accorgersi che ci fosse nulla di strano: le due signore intente in una banale conversazione fra donne, Tony e Fury presi dalle teorie sulla materia e da tanto, troppo vino.

« Come ti senti ?» una domanda sussurrata, accompagnata da una carezza del piede lungo il polpaccio, un dolce su e giù che era tutto tranne che erotico, come un abbraccio silenzioso e segreto

« Bene » la peggiore menzogna che avesse mai raccontato, ma non c'era nulla che potesse fare per cambiare il passato. Tornò a guardare il piatto: non si era accorto che era stato sostituito con una generosa porzione di dessert

Rimasero in silenziosa compagnia, ignorandosi agli occhi degli altri, mentre Morgane ogni tanto si intrufolava nella conversazione fra donne e Loki spiluccava distrattamente il gelato, godendo del calore e del contatto con la donna.

Poi il telefono di Stark squillò

Non fu possibile descrivere l'aria gelida che scese nella stanza dissipando in un colpo i fumi dell'alcol, mentre dal cellulare usciva la voce impastata e allucinata di Loki che ringraziava gli dei per l'occasione che gli avevano dato. Il dio scattò in piedi, rovesciando con una spinta il tavolo, bicchieri e bottiglie caddero a terra, uno schizzo di vino raggiunse Maria in pieno torace, e Pepe si spostò appena in tempo per non essere travolta

« Ehi calma! E' solo Banner che chiama per avere notizie di te!» biascicò ridacchiando Tony « Cosa gli devo dire?»

« A lui non so » rispose Morgane mentre Loki lasciava la sala « Ma a te dico che sai sempre come rovinare le cose »
 
____ ◊ ____


Morgane attese.

Dopo la stronzata di Tony si era rinchiusa in un ostinato silenzio, arrabbiata per la totale mancanza di rispetto e di tatto, per il fatto che non capisse quanto difficile fosse, per Loki, avere dei sentimenti.

Maledetto coglione


Battè la padella nel lavandino e il rumore metallico, simile ad uno scoppio, fece estrarre la pistola a Maria, pronta, in posizione di difesa, e pur tuttavia Morgane non si scompose, continuando a sistemare la cucina, come una perfetta donna di casa.
Ci sarebbe stato il personale, per quello, ma era un modo come un altro per scaricare il nervosismo
Rifiutò persino di parlare con Pepe: non c'era nulla da discutere, tranne che l'arrabbiatura doveva fare il suo corso, la sbornia di Tony pure e poi, forse, forse, un po' di sale in zucca avrebbe ristabilito i seppur precari equilibri.

Se ne erano andati tutti già da un po', quando finì di raccogliere l'ultimo pezzo di vetro dal pavimento. Il tappeto era zuppo di vino e l'odore di fermentazione le ricordava quello di una taverna. Si tolse il grembiule, arruffò un po' i capelli ( li aveva tagliati ancora di recente, ed ora le stavano dritti in testa come steli d'erba) e dopo aver spento la luce, rimase al buio, incerta sul da farsi.
Si sentiva emozionata e combattuta, il rimbombo del cuore nelle orecchie, forte e nitido, le dava la sensazione che volesse uscirle dal petto
Si mosse lentamente, seguendo nella penombra la linea del corridoio, tracciando il muro con un dito, e quando la porta della stanza di Loki le si parò davanti, prese un lungo respiro e bussò.

Non ci fu risposta

Avrebbe potuto girare su se stessa, in quel momento, e tornare da dove era venuta, ricacciando indietro i sentimenti e le intenzioni, ma la realtà era, che non voleva. Per una volta voleva essere una maledetta egoista, pensare ai propri desideri e rendersi felice, perché quello che aveva non le bastava e aveva il diritto di pretendere di più...Che Tony andasse pure a farsi fottere.

Entrò

La stanza le parve vuota.
Completamente immersa nella penombra, le ci volle un po' per adattare la vista al buio, per riconoscere i vari pezzi di arredamento, salvo che l'ordine non era come se lo ricordava. La poltrona nell'angolo era capovolta, la scrivania aveva una innaturale inclinazione verso l'interno, formando una V centrale, la sedia era stata scaraventata contro la libreria, e sotto giacevano, ammassati, la maggior parte dei libri. Poi un fruscio attirò la sua attenzione e si ritrovò a fissare due brillanti occhi verdi, la figura di Loki seduta al centro del letto, con la schiena appoggiata alla testiera, un ginocchio piegato, l'altra gamba girata sotto, la pelle lattea del torace quasi brillante nel buio

« Non ti aspettavo » un basso rombo, che le fece rizzare i capelli in testa

Le ci volle un po' per balbettare fuori qualcosa, in effetti non si era preparata un discorso « Sì...beh...scusa...» grande ! « Ho bussato, non hai risposto...» tacque avvilita, incapace di trovare le parole, e il suo silenzio certo non l'aiutava « Tony non è cattivo...» se ne uscì fuori, infine « Solo...crede che tutto sia materia di scherno...» Loki si mosse appena, ma non disse nulla « Così esorcizza la paura e il dolore...ridere, deridere, fare ironia...bere molto...Tutto aiuta...»

« Sei venuta per parlare di Stark?» si protese in avanti sul letto, distendendo entrambe le gambe « Perché ho appena terminato di dedicare a lui ogni mio pensiero...» poggiò i piedi sul pavimento, il portapenne rotolò sotto quello che rimaneva della scrivania

« Vedo...» sussurrò Morgane « Stai... bene?...» la stessa domanda di poche ore prima, alla ricerca, ora, di una risposta sincera

Sobbalzò, quando si trovò Loki a pochi centimetri da lei, un lampo, un' ombra scura, due occhi acuti « Lo vuoi sapere veramente? » e rieccolo quel sorrisetto sardonico che le faceva venire voglia di fuggire. Ogni volta « No. Non sto affatto bene. Sono in un pianeta straniero, al servizio di uomini che non hanno la benché minima idea di quello che li attende, prigioniero di un esibizionista ubriacone che non ha alcun rispetto per la mia persona; ho i miei poteri perennemente imbrigliati, una figlia che non ha idea di chi io sia, sono quasi certo che Thanos ormai sappia dove trovarmi e se mai dovessi ritornare ad Asgard, il mio destino certo, sarebbe la prigionia » fece una pausa « Può bastare ?»

« Beh...» azzardò Morgane timida « Non hai parlato dell'obbligo di restare al mio fianco per sempre...»

« Perché quella, è stata una mia libera scelta » ridacchiò « Certo, le cose sarebbero dovute andare diversamente, ma...fino ad ora non mi hai dato motivo di pentirmene...»

« Oh! Grazie tante! » fece un gesto svolazzante con la mano « Hai sempre un modo contorto per dire cose carine!»

« Perché sei venuta? » aveva in mente questa domanda da quando l'aveva vista in piedi sulla porta, a mordicchiarsi le labbra grassocce. Non aveva potuto far a meno di pensare, a quanto liberatorio sarebbe stato portarle alla propria bocca, e nello stesso tempo si era chiesto se fosse giusto, se l'avrebbe nuovamente ferita, se sarebbe stato capace di onorarla come meritava

Morgane alzò le spalle, imbarazzata « Non volevo che fossi solo »

« Lo sono sempre...»

« Ma se vuoi...potresti non esserlo più...» rispose risoluta. Era qui per chiudere il cerchio, e non si sarebbe tirata indietro

« Se intendi restare non garantisco che non te ne pentirai»

« Se invece dovessi andarmene, potresti essere tu a pentirtene» portò la mano alla vita di Loki, ma lui non si mosse

« Potrei farti del male...» la voce bassa e roca

« Io non credo » rispose sicura « Sai cosa credo invece? » allungò il collo, portando la bocca al suo orecchio « Credo tu abbia paura »

Loki sogghignò « E di cosa, di grazia? » era così vicina, che sentiva il seno strofinarsi contro i muscoli del petto... inspirò per mantenere il controllo

« Hai paura di me » sussurrò, e gli mordicchiò il lobo, e il punto appena sotto l'orecchio, facendogli bloccare il respiro in gola « Tu sai che non potrai più tornare indietro » succhiò duro sulla curva della spalla, facendolo sussultare «... che non accetterò ripensamenti » lo baciò a bocca aperta sulla clavicola, immerse l'altra mano nei capelli e tirò, obbligandolo ad esporre il collo per lei « I giochi sono finiti Loki » lo leccò fino al mento, strappandogli un rombante ringhio dal petto «ed io pretendo che mi consegni la tua anima...»

Si sentì stordito e messo a nudo, colpito da come, ancora una volta, fosse riuscita a vedere attraverso di lui. « La mia...anima? » chiese con una piccola smorfia, la facciata sul punto di sgretolarsi « E' una cosa grande da chiedere ad un dio» aggiunse quasi beffardo « E richiede qualcosa in cambio »

« Qualcosa? » Morgane si scostò confusa. Un lampo di delusione negli occhi: cosa mai avrebbe potuto offrirgli oltre a quello che già gli aveva dato? Arrossì, umiliata, il dolore di di non essere abbastanza per lui. « Temo di non avere nulla per te, Loki...sono solo una donna » Indietreggiò a disagio verso la porta...Ora, era davvero finita...

A Loki venne quasi da ridere.
Non vedeva che quello che cercava glielo aveva già dato? La afferrò da dietro, prima che potesse raggiungere l'uscita, bloccandola contro la propria cassa toracica, un braccio attorno la vita e l'altro a tenerle premute le spalle contro le proprie, il viso immerso nel collo.

« Sì, è vero … sei solo una donna » le sussurrò a pelle, causandole un lungo brivido « Ma sei la mia donna » inalò un lungo respiro, e la baciò a bocca aperta sulla carne morbida, facendole inarcare la schiena

« Loki...» piagnucolò incredula Morgane «...cosa stai dicendo? » mai in vita sua, avrebbe sperato di sentire tali parole da lui, eppure con una realizzazione quasi devastante si rese conto di non avere dubbi sulla sua sincerità, semplicemente perché non avrebbe avuto nulla da guadagnare, casomai da perdere... la sua facciata di distacco e superiorità, per esempio, o il suo rifuggire ogni sentimento con disprezzo.

Il dio la strinse più forte, deciso a non lasciarla andare, insensibile ai suoi blandi tentativi di divincolarsi « La mia dolce e testarda donna » lasciò una lunga scia di leccate e morsi, sul collo e sulla spalla, spingendo l'abito verso il basso per scoprire più pelle... « Dei... ho combattuto contro il mio destino troppo a lungo...» morse duro facendola gridare « Tu,sei tutto quello che voglio in cambio...tutto quello di cui ho bisogno... »

Lacrime salirono agli occhi di Morgane, improvvisamente incapace di respirare, soverchiata dall'emozione, il cuore ruzzolante nel petto... Se non fosse stata trattenuta, non era affatto sicura che i piedi l'avrebbero sorretta.
Si girò per le labbra di Loki, lottando nella sua presa e contro i suoi baci, si contorse nell'abbraccio, e si scontrarono, pasticciando, incapaci di trovare un punto d'incontro, le mani perse nei capelli, sotto il vestito, l'equilibrio precario, il rischio di rotolare a terra sopra uno dei tanti arredi rovesciati. Un uragano avrebbe fatto meno rumore, quando caddero contro la porta, il braccio di Loki a sollevarle la gamba, per allinearla a lui, scatenando un automatico dondolio dei bacini, un gemito spezzato da entrambi

« ...Se non ti prendo adesso credo che impazzirò » si strusciò contro di lei, rigido, al limite del dolore, la fronte appoggiata alla sua spalla

« Sì ma se insisti...» si lamentò infilandogli le mani dentro i pantaloni ad afferrargli le natiche « abbatteremo questa porta »

Loki rise « Non sia mai...» la afferrò per la vita, caricandosela in spalla « Per quanto mi piacerebbe scandalizzare Stark » Morgane gridò mentre veniva lanciata sul materasso « non c'è niente di te che io intenda condividere con chiunque...» l'immagine di Loki in piedi in fondo al letto le tolse il respiro. La guardava con aria predatoria, gli occhi verdi inscuriti, la lingua guizzante fra le labbra « Ora...» le disse piegandosi verso di lei « ho tutte le intenzioni di nutrirmi di te » strisciò sul letto, facendola arretrare fino alla testiera. In ginocchio fra le sue gambe, spinse l'abito intorno alla vita e la baciò appena sotto l'ombelico, un dito a giocherellare con il pizzo degli slip, mentre le elargiva piccoli morsi all'addome.

Morgane letteralmente pianse il suo nome .

« Mia...» respirò fuori Loki sfilandole gli slip. Aveva perso la morbidezza della sua pelle, dimenticato quanto fosse recettiva al suo tocco. Le sollevò le cosce portandosele sulle spalle, e quando inalò il suo centro, dovette lottare perché la donna non inarcasse la schiena « Così profumata... »

« Oddio!» tutta quell'aspettativa la stava uccidendo e non era sicura di riuscire a gestire tanta emozione, la gioia, l'eccitazione, la lunga attesa, l'ansia, quella paura insensata di non saper più cosa fare...

Loki le bloccò il bacino con entrambe le mani e sollevò la testa per guardarla: nulla gli parve più bello ed esposto di lei, abbandonata nel letto, le mani avvinghiate alle lenzuola, il respiro accelerato, gli occhi chiusi e le labbra dischiuse in una “o ” di pura lussuria. Fu in quel momento che realizzò che quello che gli serviva e quello che desiderava erano finalmente la stessa cosa, che nulla avrebbe più avuto attrattiva su di lui quanto il servire questa donna, il proteggerla, l' amarla... Lei che aveva combattuto per far emergere la sua anima tormentata e che, infine, infine, l'aveva vinta.
Gemettero all'unisono quando affondò nelle sue pieghe umide e palpitanti, succhiò avidamente, elargendo piccoli morsi al nocciolo sensibile, la leccò con il dorso della lingua, avvolgendola completamente, gustando ogni sussulto ed ogni stridio che Morgane gli regalò, dolorosamente consapevole del rischio di venire lì, nei pantaloni, come un adolescente al primo appuntamento.
E non era forse così? Non si stavano conoscendo lì e proprio ora?

Morgane gli afferrò la testa con entrambe le mani, per strapparlo via o per spingerlo più a fondo non lo sapeva nemmeno lei, piagnucolò alla sensazione della sua lingua fredda risalire dentro il suo calore, incapace di resistere a quell'esplosione che troppo rapidamente stava montando dentro di lei, un fiume in piena pronto a straripare, gli argini indeboliti e messi alla prova da anni di siccità.
Come pensò di non poter sopportare oltre, Loki si staccò con uno schiocco della lingua, lasciandola in sospeso, al limite del bordo, delusa e insoddisfatta.

« Sei ancora più deliziosa di quanto ricordassi » le disse, pulendosi il mento col dorso della mano. Tremava ed il respiro accelerato tradiva quanto, anche per lui, fosse difficile mantenere il controllo.

Morgane lo tirò a sé afferrandolo per la nuca, lo baciò duro, aggredendolo ferocemente; il proprio sapore nella sua bocca, le fece perdere quel poco che le restava del senno, fece scivolare le mani lungo la schiena accarezzandogli ogni singolo muscolo, godendo della freschezza e della tensione a contatto con le proprie dita, infilò i palmi sotto i pantaloni, spingendo l'indumento in giù, appena sotto le natiche

« Vedo che non hai perso l'abitudine di non indossare biancheria intima...»

Loki mugugnò allineandosi al suo ingresso, la fronte appoggiata all'incavo della spalla, a rantolarle sul collo «... Indumento superfluo...» rispose entrando con una leggera spinta

La stanza risuonò dei loro gemiti

« Dei...Morgane... » sudava come se avesse combattuto per ore « ...sei... stretta...»

Lei aprì di più le gambe per migliorarne l'ingresso « Troppo tempo che non ho un uomo...» inarcò la schiena alla nuova spinta, rilasciando un basso lamento quando uscì ed entrò di nuovo, questa volta più in profondità

« Bene » ringhiò Loki, afferrandola sotto il bacino per sollevarla e darle quell'inclinazione che gli permettesse di entrare ancora più a fondo, Morgane puntò i talloni dietro le ginocchia « Se Destiny non fosse stata mia » le rivelò affondando di colpo « Avrei ammazzato l'uomo che aveva avuto l'ardire di mettere le mani su di te »

« Oh cavolo!...» si lamentò Morgane venendogli incontro col bacino, stelle attraversarono gli occhi chiusi « Denoto una certa possessività...» aggiunse poi, riprendendo fiato

« Non ne hai idea... » il dio si bloccò, sollevato su un gomito, l'altro braccio sotto Morgane, la testa ricaduta sul seno. Era passato troppo tempo, e lei era accogliente e calda e assolutamente avvolgente, digrignò i denti per lo sforzo « Temo che non durerò a lungo... »

« Oddio!!! » esclamò Morgane tirandolo a sé con i talloni « Non sei il solo...io...» la frase rimase in sospeso, interrotta dai brividi di piacere che la scossero, la bocca aperta in un grido silenzioso, le dita dei piedi arricciate; le pareti strette intorno a Loki, lo portarono ad accelerare il ritmo, finché si fece irregolare e a scatti e ricadde pesantemente su di lei sudato e ansante, e completamente svuotato.

Il suono dei loro respiri riempì la stanza.

Avvolti l'una nell'altro, due corpi, una sola anima, Loki si domandò quale pazzia lo avesse spinto ad allontanarsi da lei, consapevole per la prima volta, di come Morgane fosse la sua parte mancante.
Uscì da lei e si distese al suo fianco, gustando l'espressione di pura beatitudine sul volto della sua donna...la sua donna...si allungò per le labbra, rosicchiandole maliziosamente, la lingua prontamente immersa nella bocca, le mani a impastarle i seni ancora coperti dall'abito.

« Mmmm » brontolò nel bacio « sei ancora troppo vestita »

« Sì...sì...» rispose la donna baciandogli il collo « E tu hai ancora indosso i pantaloni » e glieli spinse con i piedi intorno alle caviglie, fino a toglierli del tutto.
Spogliarsi per Morgane fu invece più laborioso, smettere di baciarsi era fuori discussione, e le loro mani finirono con l' ostacolarsi a vicenda: dove il dio spingeva lei invece tirava. Sospirarono in approvazione reciproca quando finalmente si trovarono pelle contro pelle, fresca quella di Loki e surriscaldata quella di Morgane
Un connubio perfetto.

« Ho un debito con questi seni » brontolò il dio succhiandole un capezzolo, la mano a pizzicare l'altro

« Solo con i seni?» chiese Morgane trattenendolo con una mano fra i capelli

« No...ho un debito con tutta te... e intendo ripagarlo in ogni... sporco... modo... che conosco...» leccò duro e mordicchiò facendola gemere, il calore nuovamente dilagato al suo centro

« Ti farò il mio schiavo...» lo raggiunse, in mezzo alle gambe, piacevolmente sorpresa della durezza che afferrò « Non dice niente il tuo giuramento in merito ?» scherzò dandogli dei colpi decisi

Le pupille dilatate, gli occhi inscuriti nella passione « Non mi serve una promessa per questo» portò l'anca sopra la propria e le fu di nuovo dentro

Fecero l'amore, lenti, meticolosi, attenti, senza fretta e ansia.
Parlarono.
Per tutto il tempo.
Strano come venisse loro naturale, come sentissero il bisogno di liberare il sentimento, senza più nasconderlo o proteggerlo.


Si trovarono a tarda notte, faccia a faccia ad accarezzarsi a vicenda, Loki apparentemente instancabile, Morgane con gli occhi pesanti.
Era stata una nottata particolarmente intensa.

« Cosa dicevi di Destiny ?» le chiese, disegnando col pollice piccoli cerchi sulla guancia

« Destiny ? » biascicò assonnata « Sono stata chiamata perché è stata beccata a girovagare per la scuola in piena notte »

« Sul serio? » la baciò sul naso incapace di trattenersi, si sentiva di dover recuperare il tempo perduto

« Sì...ha parlato di una scommessa... la sua compagna di stanza ha confermato...» sorrise beata ai baci del dio « E' in punizione per un mese... » si adagiò a lui rannicchiandosi contro il suo petto, la mente già alla deriva, le labbra ancora in movimento non più connesse al cervello « Buonanotte amore » sussurrò.
Di colpo, l'enormità di quanto detto la trascinò fuori dal torpore, facendole spalancare gli occhi, il cuore in gola, la paura di quello che sarebbe potuto accadere. Non aveva un bel ricordo dell'ultima volta che aveva confessato a Loki i propri sentimenti.

Poi lui la strinse a sé, la mano a riposare alla base della nuca come se fosse la cosa più preziosa del mondo, un bacio leggero posato sulla fronte « Dormi bene.. » rispose
Morgane rilasciò il respiro che aveva trattenuto, felice di aver ottenuto un'altra piccola grande vittoria... Sorrise nel suo torace...piccoli passi: in fin dei conti nemmeno Roma era stata costruita in un giorno
 
____ ◊ ____


Destiny si girò nel letto soddisfatta: quello che stava cercando non le era più nascosto.

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Capitolo 60
*** Capitolo 60 ***


Inizio scusandomi per la lunga attesa, ma ho avuto qualche problema personale che mi ha assorbita, e quando finalmente ha allentato la stretta, il tempo a disposizione per scrivere è stato comunque insufficiente.
Così ci è voluto un po'...









Fu semplice manipolare Jarvis, impedire ogni registrazione dei loro incontri e modificare quelle già esistenti.

Divennero dei clandestini

Come dei ladri, rubavano tutto quello di cui erano capaci, mai sazi, entrambi con voragini enormi di bisogni affettivi da riempire, dei pozzi senza fondo, perennemente insoddisfatti per il poco che riuscivano ad ottenere.
Non si trattava solo di sesso, per quanto fossero reduci da un periodo piuttosto lungo di magra, ma di una necessità che andava ben oltre il mero possesso di un corpo: era la sensazione unica di appagamento, che nasceva dal semplice toccarsi, dal parlare senza remore, dal condividere la giornata, accoccolati l'una nell'altro.

Morgane si prese la testa fra le mani. Aveva appena concluso una lunga giornata con i suoi ragazzi, impegnata ad organizzare i gruppi e le coppie per la competizione nazionale che si sarebbe tenuta di lì a tre giorni, e senza accorgersene aveva tirato le 11 di sera. Già si immaginava la furia di Loki: lo poteva quasi vedere, andare avanti e indietro per la stanza, fissando l'orologio ad intervalli regolari, mentre inveiva a denti stretti.
Se aveva pensato che il loro rapporto sarebbe stato idilliaco, si era sbagliata di grosso: lui era possessivo ed intransigente, non tollerava che attività futili come quella dell'insegnamento la tenessero lontana da lui. Era frustrato dalla segretezza che dovevano tenere, e mentre Morgane aveva una vita che scorreva piuttosto freneticamente, per Loki era l'attesa a scandire le sue lunghe giornate.
Aspettava che gli portassero i documenti, che venissero a ritirarli, che li mettessero in discussione, che lo chiamassero per una missione.

E aspettava lei.
Ogni santo giorno, anche quando era troppo tardi e sapeva che non sarebbe venuta.


Ad aggiungere frustrazione alla frustrazione era la mancanza totale di privacy.
La Torre era un andirivieni di persone, e la sala comune era il punto d'incontro per chiunque volesse godere di dieci minuti di ristoro. E se, agli inizi, l'avere persone intorno era servito per stabilizzare la mente di Loki, ora invece, contribuiva a farlo impazzire, desideroso com'era di poter interagire con Morgane senza sguardi ed orecchie indiscreti. A nulla era servito insistere per lasciargli i poteri: una cosa era manipolare Jarvis per mantenere al sicuro i loro segreti, un'altra era giocare con la mente delle persone: non se lo sarebbe mai perdonata.
Fu la prima di una lunga serie di discussioni, una lite consumata in palestra a suon di argomentazioni e contro-argomentazioni, a cui erano seguiti gli insulti ( sottili, maligni e duri come solo Loki sapeva fare ) e che si era conclusa con scuse sussurrate in un orecchio, mentre le infilava le mani dentro i pantaloncini e sotto la maglietta, premendo la sua virilità contro la schiena.

« Sei uno sporco bastardo » si lamentò Morgane ad alta voce

« Mi credevi diverso?» la prese in giro succhiandole il lobo dell'orecchio « Mi dispiace averti delusa » e le infilò il dito nell'umidità strappandole un gemito

« Non illuderti» piagnucolò « Ho sempre saputo che eri uno stronzo »

« Volevi cambiarmi? Avevi sperato questo? » tirò il capezzolo con l'altra mano, mentre si muoveva con le dita dentro e fuori di lei

« Oh caro...» lo afferrò sull'avambraccio « Sei già cambiato, non te ne sei accorto? » girò la testa per baciarlo, catturando il suo sguardo interrogativo « Così arrendevole a chiedere scusa » lo leccò in bocca «...così restio a lasciarmi andare senza prima aver fatto pace...»

Strinse più forte il seno « ...strega...» mormorò. Si baciarono ferocemente, poi Loki spinse Morgane in ginocchio, invadendola completamente con la sua lunghezza, i pantaloncini abbassati appena sotto le natiche « Guai a te se ti vanti di avermi addomesticato...» batté con forza dentro di lei, togliendole il respiro

« Davvero?» riuscì a dire « cosa mi faresti?»

La afferrò dietro il collo, con l'unico scopo di intimidirla « Ti legherei al letto » sbatté più duro, eccitato dalle sue stesse parole « e ti stuzzicherei per ore, con la bocca e con le mani, lasciandoti lì, sul bordo, pronta a venire, ma mai soddisfatta »

Morgane gemette, al suono della sua voce mescolato al rumore indecente dei loro corpi « Bugiardo » esalò infine estendendosi verso di lui per accoglierlo più in profondità «...non ce la faresti mai a vedermi lì per ore, senza essere dentro di me...»

Loki ringhiò, un lungo suono gutturale, quasi animalesco, mentre i colpi si facevano più rapidi, portando Morgane a stringere le pareti intorno a lui, estasiata dai sussulti che la scossero fin nel più remoto angolo del suo cuore.
Caddero a terra l'uno sull'altra, Loki ancora dentro di lei, la mano stretta intorno al seno, la fronte appoggiata alla sua spalla, rantoli duri soffiati sul collo

«Maledizione donna...detesto quando hai ragione...»

Morgane sorrise, al ricordo di quella giornata, al pensiero di quel dio scorbutico ed egoista, all'apparenza dedito alla soddisfazione dei propri piaceri, ma che sapeva venerarla come una dea. Non poteva esimersi dal pensare che si stesse guadagnando la felicità un quadratino alla volta e che lei, gli facesse avere soltanto le briciole, i suoi ritagli di tempo ed una figlia tenuta a distanza di sicurezza…
Guardò ai curricula impilati sopra la scrivania.
Aveva giurato che non avrebbe mai rinunciato ad insegnare, ma le cose stavano cambiando in peggio e a breve avrebbe dovuto pensare solo alla guerra imminente, a difendere, a proteggere, a tenere al sicuro quanta più gente possibile, a nascondere Destiny da qualunque minaccia fosse in agguato per lei solo a causa del suo sangue...

Perse lo sguardo fuori, alla strada illuminata dai lampioni, chiedendosi quale altro passo avrebbe fatto dopo questo, se parlare a Tony e Pepe, oppure attendere a quando tutto fosse finito.

Sospirò

Cosa garantiva la loro vittoria? E se questa fosse stata l'unica possibilità di vivere alla luce del sole e di dare a Destiny un padre vero? E anche se così fosse accaduto, sarebbe bastato il tempo a disposizione per accettarlo e conoscerlo meglio?

Compose un numero al cellulare « Jarvis ?»

«Sì signorina Donovan?»

« Potresti avvisare Loki che il nostro incontro è saltato e che ci vedremo per il fine settimana?...Domenica per la precisione. Domani mattina parto e ho bisogno di tempo » a competizione finita, avrebbe salutato per sempre i suoi ragazzi, ed ora aveva solo un grande bisogno di riposare
 
____ ◊ ____


A qualche miglia di distanza, in piedi al centro della plancia, Visione osservava la distesa desertica sotto di sé, assaporando il ritorno là, dove tutto aveva avuto inizio.
Era stato un viaggio lungo, che lo aveva arricchito in esperienze, e che gli aveva dato la possibilità di archiviare nella propria memoria luoghi, persone, informazioni, molte più di quanto avrebbe potuto immaginare ( se solo ne fosse stato capace).
Ovunque erano stati, i guai li avevano sempre accompagnati, ed ogni scelta fatta, aveva portato ad una lotta, anche quando l'intento iniziale era stato di evitarla. Star Lord e la sua banda, si erano mossi costantemente sulla lama di un rasoio senza temere di ferirsi, forti della loro unione e della loro complicità.
Ma anche così, ogni sforzo per raggiungere ed afferrare le gemme dell'infinito, prima di Thanos, si era rivelato inutile: era sempre un passo davanti a loro.
Tuttavia, il guanto incompleto non era ancora impugnabile, e batterlo, prima che lo completasse, era l'unica possibilità che avevano per evitare la catastrofe...


Guardò il terreno avvicinarsi.
Le braccia incrociate, la schiena dritta, se non lo avesse ritenuto impossibile, a Visione sembrava di nutrire una certa apprensione all'idea di mettere di nuovo piede sulla terra. Le emozioni erano per lui un territorio ancora sconosciuto, incapace di superare quel distacco che lo rendeva così diverso da chiunque altro.
Eppure…poteva quasi sentirla, appena sotto la superficie, una sensazione come di appartenenza, a questo pianeta che aveva visto la sua nascita, una sorta di solletico sotto pelle, il desiderio assurdo di toccare con mano e di respirare a pieni polmoni gli odori, i profumi, e persino lo smog.

La tempesta elettromagnetica crepitò intorno all'astronave facendo sfrigolare il freddo metallo, i lampi l'unico indizio che nel cielo ci fosse qualcosa: si muovevano più bui della notte, e silenziosi come il nulla

« Tenetevi forte ciurma » parlò Peter rompendo la quiete « Diamo spettacolo per lo SHIELD » e puntò al suolo a gran velocità, senza parvenza di voler frenare. Sapeva che da qualche parte lì sotto, si celava una base militare pullulante di soldati, e la voglia di stanarli tutti come conigli era più forte di qualunque buon senso. Non rimase deluso, quando giunsero le grida degli uomini in fuga « Come pensano di mettersi in salvo ? » rise ad alta voce « Sarebbero morti prima ancora di raggiungere i mezzi !»

« Piantala scemo » sbuffò Gamora limandosi le unghie. Doveva mettersi in mostra ogni volta?

« Perché? » protestò Rocket « Fa vedere a quegli spioni di che pasta siamo fatti!»

Groot arricciò uno stelo attorno al sedile, e lanciò uno sguardo d'intesa a Drax, che non aveva mai smesso di affilare i propri coltelli, nuovi, dall'impugnatura cesellata e fine, ma solidi e praticamente indistruttibili. Quando la nave sterzò, poco prima di impattare, l'uomo levò un urlo d'incitamento che fu udibile a 50 miglia di distanza, e saltò sul sedile tenendo ben stretti i coltelli a sé

« Ehi genio!» lo provocò Rocket « Prima o poi finirai con lo sbudellarti da solo...» Drax lo ignorò apertamente « Questi barbari...» mugugnò il procione, scuotendo la testa

A terra, Fury rientrò rabbiosamente nell' angar, maledicendo a denti stretti che Stark non fosse l'unico ad avere un distorto e malato senso dell'umorismo. I suoi soldati, tutti, senza eccezioni, erano sciamati fuori come formiche, convinti che la nave si sarebbe schiantata al suolo, facendo implodere la struttura sotterranea. Urlò furioso che riprendessero le loro postazioni, preparandosi mentalmente a presiedere ad una riunione, i cui i principali protagonisti erano folli, esagitati, esibizionisti ed eccessivamente spericolati. Stark in testa.
 
____ ◊ ____


Morgane sgattaiolò nella sala comune che era passata l'una.
Si era portata fino al piano di Loki sfruttando le correnti d'aria che vorticavano attorno alle grandi altezze della Torre, ed era atterrata in terrazza, facendosi prima riconoscere da Jarvis. Si mosse leggera, quando si infilò sotto le coperte, il corpo avvolto immediatamente a quello del dio girato sul fianco. Non parve disturbato dall'intrusione, nemmeno quando Morgane posò la mano sul torace e strofinò la testa al dorso, sospirando felice.
Guardare il soffitto della sua grande camera a Staten Island non era servito a farla cadere nel tanto agognato riposo. Sentiva la stanza, con l'intera casa, un'estranea, non solo per non averla vissuta appieno da molto tempo, ma perché non c'era più nulla per cui valesse la pena ritornare: non Destiny, che ormai viveva a scuola, e non Tony e Pepe che sembravano essere divenuti un tutt'uno con la Torre. La loro vita si era dovuta gradualmente adattare alle inquietanti scoperte degli ultimi tempi, spingendo Tony oltre il limite, alla disperata ricerca di nuove tecnologie, di qualcosa che desse loro una speranza in più...

« Credevo avessi detto che non saresti venuta » la voce tutt'altro che assonnata, la tolse bruscamente dai propri pensieri

« Zitto Loki » e si premette di più contro di lui

« Cosa ti fa credere che io ti accetti senza riserve?» il tono freddo le diede l'idea di quanto fosse arrabbiato.

« Perché...» rispose parlando attraverso il suo dorso « ...mi manchi...»

Loki sbuffò

Ora che finalmente aveva ottenuto la parte buona della vita, avrebbe voluto goderne in piena luce, come sarebbe stato un suo diritto. E invece si ritrovava ogni sera in attesa di lei, incerto se sarebbe venuta, o se qualche imprevisto l' avrebbe costretta lontano, impotente, come sempre da un buon periodo a questa parte. A volte doveva accontentarsi di vederla a cena, di scambiare con lei solo qualche parola, ignorandola per lo più, come se nulla fosse cambiato.

« Non sprecare il poco tempo che abbiamo insieme, a tenermi distante...» riprese Morgane, riempiendo il silenzio «...Ho bisogno di te, di sentirmi cullata dal tuo respiro, di sentirmi accolta anche quando sei arrabbiato e di sapere che non mi volterai più le spalle. » lo strinse forte contro di sé, poggiandogli l'orecchio alla schiena, trasportata dal movimento su e giù del suo respiro «... Ti amo Loki e vorrei dormire con te ogni notte, sentire il calore del tuo corpo accanto al mio...»

« Calore...?» non serviva guardarlo per sapere che aveva un'espressione amara sul volto

« Sì...così diverso da chiunque altro... così fresco, eppure così caldo...fai perdere di significato, a qualunque altro abbraccio abbia mai riscaldato le mie notti...»

Loki si trovò di nuovo senza voce.
Non sapeva come rispondere a tale sentimento, non era mai stato bravo ad esprimere le proprie emozioni, preferendo sminuire o storcere quello che provava. Nemmeno a lei era riuscito a dire una parola che non fosse altro che un mero desiderio di possesso. « Dormi allora » quasi balbettò, liquidando così la questione « Abbiamo davanti ancora poche ore di sonno e con tutte le tue chiacchiere rischiamo di far mattina » Non aveva nemmeno terminato la frase, che Morgane si era già addormentata.
Sbuffò, a metà fra l'infastidito ed il divertito, intrecciando le dita con quelle della donna. Se avessero vissuto come veri compagni, avrebbe potuto strapparsi il medaglione dal collo, invece era costretto a mendicare la sua compagnia, sperando che in un futuro, non troppo lontano, le proprie forze riunite a quelle dei Vendicatori, dei loro alleati strani ed improbabili, di Thor e di Morgane, avrebbero spedito a Hel, Thanos con il suo esercito di dannati.

...da quando aveva iniziato a vedersi fra quella variegata massa di patetici, pazzi?

Portò la mano della donna alla bocca, baciandola dolcemente: qualunque cosa per lei , si disse, ma non sarebbe rimasto nell'ombra per sempre, non dopo aver capito di appartenere a questa vita, e a questo luogo...e poi c'era una figlia ancora tutta da esplorare, con la sua mente ricca, e lo spirito vivace ed irriverente.
Loki chiuse gli occhi, mentre il sonno lo coglieva, ricacciando indietro un pensiero fugace ma inquietante: quanto sarebbe durata la quiete?
 
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Gli ingranaggi della ruota del destino, si misero in moto qualche ora più tardi, mossi proprio da quella bambina che ne portava il nome.

A onor del vero, la colpa non fu proprio tutta sua: l' avevano relegata a scuola asserendo che lì, circondata da persone speciali, ma non coinvolte negli affari dello SHIELD, sarebbe stata più al sicuro, e lo avevano desiderato a tal punto, che per impedirle di andare e venire a proprio piacimento, avevano installato un sistema di rilevamento, che rendeva impossibile teletrasportarsi da, per o all'interno della scuola, senza far scattare un allarme.
Un'invenzione di Tony, naturalmente
Destiny non accettò di buon grado queste limitazioni, anzi, si trovò a credere che, in realtà, l'avessero voluta tenere distante da loro, perché avevano paura che prima o poi avrebbe scoperto la verità, e l'idea divenne così radicata, da portarla ad elaborare un piano che convalidasse la sua ipotesi, cercando e trovando lo strumento, che sapeva essere il naturale prolungamento della mente del professor Xavier.
Quindi ecco la cosa: con l'aiuto di cerebro, avrebbe cercato Pepe, la più facile da forzare, attraversato i paletti imposti da Visione, estorto il come e il quando sua madre e Loki si erano conosciuti, e se il dio fosse stato in qualche modo legato a suo padre o addirittura... No, non poteva nemmeno pensarci.
Non avrebbe osato immaginare la propria reazione se avesse scoperto che il dio stesso era suo padre. Tutto quel tempo accanto a lei senza dire una parola, fingendo di non conoscerla? Non voleva credere che lui e sua madre potessero essere così meschini

Affinché il piano fosse attuabile, era però necessario che la persona più pericolosa della scuola fosse fuori sede.
Destiny aveva atteso quasi un mese, che venisse affisso in bacheca l'avviso che Xavier sarebbe stato assente, e quando finalmente accadde, esultò nel vedere che sarebbe stato via, a cavallo fra due settimane, dandole la possibilità di agire nel week-end, quando il numero di sorveglianti era ridotto ai minimi termini.
Quel giorno, si sentiva esaltata e nervosa nello stesso tempo.
Partecipò alle discussioni con esagerato interesse, intervenendo anche più del dovuto, tanto che Lilan, la sua vicina di banco, finì col darle una gomitata perché si decidesse a chiudere la bocca.
Non poteva farne a meno: quando era agitata diventava logorroica e aveva la sensazione stupida, che il tempo scorresse più in fretta se lo avesse vissuto appieno, piuttosto che subíto.
Arrivò a sera che era sfinita e tesa come una corda di violino, e per un brevissimo istante fu tentata di rimandare ad un altro giorno. Poi si riscosse: troppa era la curiosità da sanare, e tutto era stato pianificato.

Con lentezza, ma inesorabilmente, le tessere del puzzle stavano trovando il proprio incastro

Con il senno di poi Destiny si chiese come avesse fatto a credersi una gran furba, o un'esperta nel controllo della telepatia, rendendosi conto fin troppo tardi che alla fine, lei era pur sempre una bambina di soli quasi nove anni ( quasi: probabilmente non avrebbe raggiunto la tappa successiva)
Ma in quel preciso istante, tutto quello che contava era sapere, togliersi la pulce dall'orecchio, gongolare nella sensazione vittoriosa di chi trova le risposte solo con le proprie energie.
Promise alla propria compagna di stanza un germoglio della piantina di Groot, in cambio del suo silenzio. Tony aveva creato una serra apposita, per impedire un eccessivo sviluppo della pianta, ma germogliava comunque ed ogni germoglio ,se raccolto ed opportunamente piantato, avrebbe potuto essere un potenziale nuovo Groot.
Per Destiny l'ideale sarebbe stato un albero alto e deambulante come Barbalbero di Frodo, ma Tony era stato irremovibile, troppo preoccupato delle conseguenze, se avesse scorrazzato per la città alla ricerca di aree verdi.

Bene. Ma, dato che tecnicamente era suo, lo avrebbe usato, ora, come merce di scambio.

« Sei sicura di quello che fai?» le chiese Lilian, sgranocchiando una mela. Era distesa sul letto ancora vestita, pronta per i programmi in prima serata « Sei sempre in tempo a rinunciare»

« Non ci penso proprio » rispose risoluta Destiny « Sono stufa di non sapere...»

« Hai mai pensato di parlare con tua madre? » le chiese, lanciando il torsolo nel cestino. Fece canestro ed esultò vittoriosa

« Ma figurati! Ha sempre la scusa che lo fa per il mio bene...» la bambina si tolse le scarpe ed indossò un paio di calzini spessi, per attutire il rumore

« Ma sei certa di saperlo usare? »

« Oh sì! » nessun dubbio in merito.

Destiny aveva studiato l'apparecchiatura e l'intera stanza, viaggiando all'interno delle pareti, scivolando lungo la camminata, fino al pannello di controllo. Aveva memorizzato ogni simbolo, ogni interruttore, ogni spia, in paziente attesa che il professore la mettesse in funzione. Sapeva che l'avrebbe fatto, prima o poi: era un modo discreto di collegarsi agli X Men, meglio del cellulare, rapido e non rintracciabile.
Ma per trovarsi nel posto giusto al momento giusto, dovette recarsi tutti i giorni, alla stessa ora, nell'ufficio del preside, quando i dormitori spegnevano le luci e gli insegnanti restavano a discutere di faccende da adulti.
Fu un modo per testare la propria capacità di schermare la mente, e vedere se sarebbe stata scoperta. Non accadde mai, anche se un paio di volte ci andò molto vicino: pareva che invecchiando, Xavier avesse perso un po' del suo tocco...
Oppure c'era qualcosa di elettrico nell'aria che catturava tutta la sua attenzione, come una tensione che rendeva gli adulti guardinghi e sospettosi. Poteva notare, ora, la differenza: sereni e inflessibili di giorno, concitati e nervosi la sera, parole sussurrate, come se temessero di essere uditi.
Fu dopo uno di questi incontri, che finalmente il professore ebbe accesso a cerebro, svelandone i segreti.
Se fosse stata veramente furba come credeva, avrebbe prestato maggior attenzione ai segnali e forse, la voglia di sapere cosa stava accadendo al di fuori della propria piccola vita, l'avrebbe spinta ad aprire la mente, e a sentire la chiamata degli X Men allo scontro finale.

Invece, ora si trovava qui, concentrata sul proprio obbiettivo, a scivolare nell'oscurità, ad intrufolarsi nella sala e violare l'altare di Xavier.
Si sedette e posizionò il casco in testa, il cuore a mille.
Non si era soffermata a lungo sull'eventualità di non poter reggere la portata delle onde cerebrali che le avrebbero invaso la testa, non dopo tutte le sedute con il preside per allenarsi ad escludere i pensieri degli altri, ma ora si chiese se, dopo tutto, fosse stata una buona idea.
Deglutì rumorosamente, la gola secca, la saliva come carta vetrata.
Cosa voleva?
Si chiese se il gioco valesse la candela, se si sarebbe bruciata, se sarebbe finita contorta sul pavimento, con un filo di fumo ad uscirle dalla testa.
Poi si disse che c'era qualcosa in lei che non era propriamente umano, che i propri poteri erano complessi e di gran lunga superiori a quelli di chiunque altro sulla terra e che avrebbe dimostrato, a chi la credeva ancora una mocciosa, che era capace di trovare da sé le risposte, alla faccia di tutti i segreti degli adulti.
Mamma non le avrebbe mai detto la verità...no, sbagliato...probabilmente l'avrebbe fatto quando sarebbe stata più grande, facendole perdere gli anni migliori; ma lei voleva sapere ora, perché quello che aveva dentro era unico e impossibile da descrivere, e c'erano sensazioni ed energie dentro di lei, che solo l'altrettanta unicità di suo padre avrebbe potuto comprendere.

« Questo è quanto » si disse risoluta, chiudendo ogni pensiero, e lasciò che il clic di un pulsante attivasse il macchinario

Per un brevissimo istante ci fu solo il silenzio

Poi arrivò la confusione.
Una cacofonia di suoni e voci, come se milioni di persone stessero urlando contemporaneamente gli ordini da Mac Donald.
Fu disorientante, e allarmante, perché questo, non era neanche lontanamente vicino a quello che si era immaginata. Le voci le apparivano indistinte, aggrovigliate fra loro senza soluzione di continuo e creavano un rumore così assordante, da renderle difficile seguire la linea dei propri pensieri.

Dio quanto era stata presuntuosa!

Una sorda cefalea la colpì come una martellata, facendole sbarrare gli occhi e lanciare un grido di dolore e di sorpresa, sangue le colò dal naso, e con fare concitato e scoordinato si aggrappò ai flessibili che uscivano dal casco, nel tentativo di strapparselo di dosso. Non ricordava cosa ci fosse da sganciare, e per la verità non le importava affatto se avesse lasciato qualche traccia del proprio passaggio, tirò un gancio, ma nel senso opposto, il panico aumentò e le sfuggì una lama di ghiaccio che forò un flessibile facendolo sibilare. Al terzo tentativo malriuscito, ricordò che avrebbe potuto teletrasportarsi, anche se a questo, sarebbe scattato l'allarme.
Si ritrovò qualche metro più in là, accasciata sulla passerella, assolutamente sfatta, in preda alla nausea e ad un mal di testa martellante, le orecchie ancora piene dei suoni che le avevano invaso la mente. Si pulì il naso con la manica. Sua madre l'avrebbe uccisa, oh se l'avrebbe uccisa! e le voci provenienti dal corridoio le diedero la conferma che, a breve, sarebbe stata in punizione a vita. Troppo debole anche per fuggire

« Questo è proprio un bel regalo » Destiny sussultò, abbastanza sicura che quella raspa gutturale e cavernosa provenisse da un punto accanto a lei e non dentro di lei, si raddrizzò lentamente, il cuore in gola, incapace di coordinare le mani, le gambe instabili e tremanti, non c'era niente di buono in quel suono, e l'odore che all'improvviso saturò la stanza era rivoltante. « Puzzi e brilli di energia, proprio come lui »

Si girò in direzione della voce e fece appena in tempo a riconoscere una mano enorme, e le grida di delusione e panico dei suoi sorveglianti, prima di essere afferrata e risucchiata in un portale.

Ora era davvero nei guai
 
____ ◊ ____


Morgane si riscosse ad una fitta improvvisa al centro del petto, un forte battito cardiaco, isolato, anomalo, intenso ed estremamente fastidioso. Fu solo un breve attimo, ma la lasciò con un senso di oppressione e di inquietudine, come un funesto segno premonitore
Si sarebbe insinuato in profondità se non fosse stato che gli schiamazzi dei suoi ragazzi le impedivano di tenere a lungo il filo dei propri pensieri.

« Adesso finitela di sghignazzare così ad alta voce! » urlò, per farsi sentire « Non è che ci tenga che il pullman esca di strada per causa vostra!» le parole si persero nella cabina, inascoltate, i ragazzi troppo esagitati per darle retta.
Sorrise al loro entusiasmo: erano stati bravi, non i migliori, ma si erano applicati abbastanza da portare una delle proprie squadre entro i primi 8 classificati.
Guardò dal finestrino, alla ricerca di qualche segnale stradale che le indicasse quanto tempo ancora ci sarebbe voluto per raggiungere il ristorante che Tony aveva prenotato per loro. Un posto esclusivo, dove si sarebbero scatenati fino a tarda ora, compensando l'assenza di alcolici ( molti di loro non avevano nemmeno ancora raggiunto i 20 anni ) con balli e musica a tutto volume.

Rise ad alta voce ad una barzelletta raccontata appena dietro di lei « Ragazzi...» chiamò « Voglio proprio vedere se con queste riuscite a tapparvi un po' la bocca » e fece per raggiungere la sacca con l'intento di distribuire snack a tutti. Stava ancora rovistando, dopo averne dati ai ragazzi più vicini, quando un forte sibilo lacerò l'aria, sovrastando ogni altro rumore.

Non ebbe dubbi su cosa si trattasse

Si gettò in avanti, mentre tutto il resto le veniva incontro: i ragazzi che erano in piedi, gli zaini non fissati, ed una predellina che già da prima era traballante. Spinse, con tutte le energie, per riportare ogni cosa al suo posto, le urla di gioia trasformate in grida di terrore . Un paio di ragazzi furono schiacciati da chi era caduto loro addosso, il crack inconfondibile delle ossa che si spezzano, le fece rivoltare lo stomaco.
Una nuova esplosione colpì il pullman ad un fianco, facendolo rovesciare, e mentre per Morgane fu quasi impossibile evitarne la caduta, il vento che raccolse intorno a loro, attutì l'impatto, evitando almeno i danni più gravi. Si trovò in ginocchio, i finestrini del lato passeggeri sopra la testa, i suoi ragazzi ammassati sul fondo, in un groviglio di braccia e gambe.

Forse non era grave come sembrava, sperò

Poi uno squarcio aprì il pullman e si trovò faccia a faccia con un Chiaturi, il suo respiro pesante a pochi centimetri da lei.
Con una rapidità che non credeva di possedere, gli trapassò l'intestino, modellando a lama affilata, la barra di ancoraggio di uno dei sedili. La bestia si aggrappò alla lama bloccando Morgane in posizione, e costringendola a guardarla negli occhi, un odore di decomposizione ed un suono gutturale agonizzante provenienti dalla gola.
Avrebbe voluto staccare lo sguardo, ma se ne sentì come magnetizzata.
La sensazione soverchiante di esserne risucchiata si amplificò quando le urla dei ragazzi non furono più udibili, al loro posto una voce che non avrebbe mai dovuto essere lì

« Mamma?» le pupille dilatate, le labbra tremanti, Destiny lasciò andare le lacrime senza nemmeno rendersene conto. Aveva combinato un pasticcio, enorme, irrimediabile: sua madre la stava guardando a bocca aperta, lo shock dipinto sul volto, e forse ora sarebbe morta e sarebbe stata tutta colpa sua...

« Cosa...» disse infine Morgane «...come...» il cuore un treno in corsa, lo sentiva come se stesse per schiantarsi in mille pezzi

« Cara bambina, non trovi? » disse una voce dietro di lei. Morgane si voltò, la pelle accapponata, e una risata cavernosa uscì dalla cosa in bilico su di lei. Era enorme, con un viso squadrato ed una corporatura tozza, eppure non dava l'idea di essere goffo, ma la potenza e la forza negative che emanava, saturavano l'aria come un miasma

« Cosa succede?» chiese facendolo sorridere: il ghigno le ricordava un predatore di fronte una preda succulenta

« Scusa mamma, non credevo...non pensavo» singhiozzò disperatamente la bambina


« Strano, non credi? » chiese beffardo « E' impensabile che proprio lei non trovi le parole: la figlia della lingua d'argento che non sa spiegarsi?» raggiunse in un baleno Destiny facendola indietreggiare nella sua gabbia. Gridò spaventata « Le assomiglia molto: stessa carnagione pallida, stesso sguardo brillante pieno di arroganza e di vita. Mi chiedo solo...»

« Non piangere » lo interruppe Morgane, rivolta alla bambina, sperando di suonare sicura « Sono qui e ti porto a casa » aveva una brutta sensazione su quell'uomo e tanta, tanta fretta di lasciare

« Temo non sia così semplice.» ridacchiò lui in risposta « Perché vedi: tu sei solo una proiezione, un'immagine catturata dall'occhio del Chitauri e destinata ad andare non appena lui, ahimè, cesserà di esistere.» si mosse in tondo, attorno a Morgane « Non fraintendermi: io venero la Morte, la mia signora ed amante, e una vita che si spegne, seppur empia, è un grande dono per lei...Tuttavia» si sedette in una specie di trono che fino a poco prima, Morgane lo poteva giurare, non c'era « Tuttavia se il messaggio non arriva forte e chiaro, la sua dipartita, ai miei fini, rischia di essere, diciamo così, sconveniente»

Morgane si acquattò accanto alla prigione di Destiny, allungò la mano per toccarla, ma vi passò attraverso. Aveva ragione: era incorporea, e anche se ci provava con tutte le sue forze, le sbarre, la serratura, persino la sua bambina le erano irraggiungibili.

...i singhiozzi di Destiny che chiamava mamma e chiedeva perdono, le trapassarono il cuore

« Shh...shh...» provò a consolarla. «Andrà tutto bene »


« Sì...E' così: andrà tutto bene perché tu farai quanto ti dirò. » si protese in avanti su quel trono di pietra « Non fraintendermi: comunque andranno le cose alla fine morirete tutti, perché questo è il vostro scopo. Ma se farai come richiesto, almeno morirete insieme e di una morte rapida» Guardò a madre e figlia, quasi benevolo « Non illuderti però, solo tu e la piccola. Loki avrà un posto d'onore al mio cospetto, vi guarderà spegnervi come candele: la sua donna e sua figlia » un gridolino si levò da Destiny « Non lo sapevi ? » rise « So che avete 3 gemme» riprese, ogni briciola di ilarità dissolta « Starlord e quello che si fa chiamare Visione ne sono in possesso. Le voglio, oppure scoprirò quanto tempo ci vuole per cancellare lo sguardo arrogante e vitale da tua figlia »

Destiny si era raggomitolata in un angolo, piangendo disperatamente. Aveva rovinato tutto, aveva messo in pericolo le persone che amava, mamma era lì con lei e non la poteva nemmeno toccare« Mamma» si disperò « ho paura, mamma. Cosa devo fare, adesso?» le parole le uscirono a singhiozzi, umide e spezzate e Morgane si trovò senza una risposta.

Lei non lo sapeva. Lei non lo sapeva. Lei non lo sapeva


La scena di colpo cambiò, lo spazio davanti a Morgane occupato dall'immagine del Chitauri che si accasciava, i suoni gutturali e la risata gorgogliante che rilasciò le fecero venire da vomitare.

No no no no no no no no no

Lo guardò scivolare ai suoi piedi, incapace di formulare un pensiero logico, immune alle grida intorno a lei. Chiunque fosse stato a chiamare i soccorsi, lo SHIELD era lì: scoprì che non le importava.

Non ricordò come accadde, ma si ritrovò seduta nella sala comune della Torre, qualcuno le aveva messo una tazza di whisky in mano e lei non sapeva proprio che farne: non aveva bisogno di bere, non era agitata, aveva tutto sotto controllo, perché la trattavano come se fosse malata?

Mentre osservava Morgane, Visione si chiese quale tempesta di emozioni stesse affrontando. Aveva avuto una dimostrazione dell'entità del sentimento, quando la notizia della cattura di Destiny aveva raggiunto Stark e la signora Potts, ma sospettava che non fosse nulla, al confronto

Il mutante di nome Xavier ,lo aveva contattato telepaticamente, che avevano appena concluso una tavola rotonda presieduta da Fury, occupato a convincere i propri superiori sulla necessità di raggruppare più contingenti possibili. Avevano discusso a lungo sul dove li avrebbero dislocati, dato che le mosse del nemico erano tutt'altro che prevedibili; ma soprattutto avevano discusso sulle strategie da adottare e sulla possibilità di contrattaccare. Le vie tra i mondi, però, non raggiungevano il regno di Thanos e prima che avessero potuto arrivarci con navi cariche di soldati, lui sarebbe certamente riuscito a distruggere l'intero pianeta terra.
Se solo Morgane avesse saputo usare la gemma dello spazio, avrebbero avuto il vantaggio di viaggiare attraverso una realtà ed uno spazio modificabili a suo piacimento, permettendo loro di muoversi con i propri eserciti in terra nemica, a sorpresa, in gran numero, e con le proprie armi.

Se Visione avesse usato più tatto nel riportare la notizia del rapimento della bambina, forse, la reazione dei coniugi Stark sarebbe stata meno intensa. Pepper Potts crollò letteralmente, perse la capacità di reggersi in piedi e rilasciò un urlo che gli avrebbe fatto accapponare la pelle, se solo la sua natura glielo avesse concesso. Tony l'aveva raccolta e cullata fino a quando le sue urla erano divenute dei rochi sussurri, poi l'aveva affidata a Gamora ed infine, aveva lasciato il locale, portandosi dietro buona parte del bar.
La stanza apparve insolitamente silenziosa, dopo: la consapevolezza che non era un caso che fosse stata rapita la figlia di Loki, aveva spento ogni belligeranza.
Se possibile, il dio pareva ancora più pallido, le mani strette a pugno, la mascella dura, gli occhi sospettosamente lucidi, Visione vi lesse insicurezza e panico, la fretta di porre rimedio ad un danno apparentemente irreparabile, la paura che fosse già troppo tardi... Poi, i loro sguardi si erano incrociati e tutto era cambiato

« Come ti senti? » chiese ora rivolto a Morgane

Non aveva fatto caso che ci fosse anche Visione « Bene, direi. I miei ragazzi sono tutti in salvo? Nessun ferito, vero? Voglio dire, a parte qualche ossa rotta, ma sarebbe potuta andare molto peggio...» rispose la donna, controllata « Credo che non serva che dica cosa è accaduto » non stava parlando solo con Visione, ma con l'intera stanza. Non che le importasse chi fosse presente: pareva che non fosse in grado di veder oltre le proprie mani « E credo anche che tu già sappia che se non fosse stato per me loro non si sarebbero trovati in un tale casino » fece una pausa « O forse sì e a quest'ora sarebbero tutti morti... »

« Morgane » Tony le si parò davanti. Le sue mani tremavano, ma era piuttosto certa che fosse del tutto sobrio « Ti senti bene? Voglio dire...forse non sei nelle condizioni migliori di ...» si interruppe, non c'era un modo per dirlo, così lo disse e basta « Destiny è stata presa » si accasciò sul divano accanto alla donna, incapace di continuare. Tutto era andato troppo in fretta e Tony Stark, il grande Tony Stark, non sapeva come superare il senso di totale sconfitta che gli toglieva il respiro.

« Sì... » Morgane si rese conto che il suo cuore aveva perso un battito « Io l'ho vista...e c'era quel...mostro e... » rilasciò un respiro stanco, raccontando dell'incontro con Thanos e delle sue richieste, omettendo volutamente la parte in cui aveva minacciato la fine di tutti. Si sentiva come una corda tesa, che una piccola torsione avrebbe mandato in mille pezzi, ma non sarebbe servito a niente crollare... « Allora, qual è il piano ?» la voce innaturalmente gioiosa, risuonò stonata, in netto contrasto con l'ansia, che era quasi palpabile nella stanza .

« Credo che per ora i tuoi eroi siano a corto di idee » il tono di Loki era forte e sprezzante e le fece scattare un campanello. La costrinse ad alzare la testa, obbligandola a registrare Groot addossato al frigorifero, con un ramo immerso nel lavabo, Gamora appena accanto all'ingresso e dietro di lei Star Lord, con una mano casualmente appoggiata alla vita di lei, il pollice a disegnarle una carezza.
E c'era Loki, naturalmente, in tutta la sua statura scura, con quello sguardo a metà fra il pazzo e l'irato. In quel momento si rammaricò di non avere una relazione sana e normale, perchè voleva essere rassicurata e sentire da lui che sarebbe andato tutto bene...

« Cosa intendi? » l'allarme nella voce di Morgane

« Lo sai bene » rispose Loki. Gamora si sporse in avanti, in allerta « Non crederai che intendano sacrificare le gemme dell'infinito per la vita di una mocciosa? »

« Co...come? » Morgane si girò verso Tony che si rifiutò di guardarla, gli occhi lucidi, fissi a terra. Non era servito a nulla lottare, minacciarli, gridare, picchiarli. Pure con la sua armatura, con tutte le sue armature, non era stato capace di far fronte a Visione e ai suoi compari. E non avevano ceduto, non era stato nemmeno capace di cacciarli da casa sua, da casa sua dannazione! Visione lo aveva bloccato a terra senza quasi uno sforzo, il volto impassibile e sereno, ma del resto non era mica sua, la creatura sacrificabile..

« Oh sì! Era chiaro fin da subito che Destiny sarebbe stata usata come una pedina e hanno discusso a lungo mentre tu...ti dilettavi con Thanos » Loki rise « Perchè non ti fai spiegare a quali belle conclusioni sono giunti? » Morgane cominciò ad iperventilare, il panico l'unica sensazione che in quel preciso istante fosse in grado di provare « Non è poi che la vita di una pulce possa significare qualcosa negli spazi sconfinati dell'universo»

« Smettila» un ringhio cupo e carico di dolore uscì dalla bocca di Tony

« E posso solo darne atto: cosa vuoi che conti » continuò, Loki, insensibile «se Thanos deciderà di farla a pezzi, o di farne la propria nuova figlia?» Morgane rimase in silenzio, gli occhi sbarrati, la bocca caduta aperta, il respiro rapido e raschiante, sembrava le stessero per scoppiare i polmoni. Come poteva dire quelle cose della propria figlia?

« Questo rasenta il sadismo » bisbigliò Rocket. Stava saccheggiando il frigorifero come se fosse il più grande tesoro del mondo. Morgane si chiese se fosse sempre stato lì, poi sussultò all'urlo di Tony

« SMETTILA FOTTUTO BASTARDO!». Nessun altro nella stanza ebbe il coraggio di parlare: per quanto fossero crudeli, le parole del dio erano vere, e sentirle era quasi doveroso, come se, in qualche modo, dovessero espiare per la scelta fatta.
L'unico ad apparire ancora perfettamente sereno era Visione: se ne stava accanto a Tony, con una mano saldamente puntata alla spalla, con l'unico scopo di tenerlo premuto verso il basso ed impedirgli di muoversi.

La testa di Morgane prese a vorticare.
Trovò sempre più difficile mettere a fuoco altro che non fossero le immagini che le parole di Loki le suscitavano. L'angoscia le ostruì la gola , soppiantando l'autocontrollo fino ad allora ostentato. Non capiva, Morgane davvero non capiva quale malvagità ancora oscurasse il cuore del dio, che si beava nel dolore che le causava, nessuna traccia in lui di amore per quella bambina che avrebbe rischiato di patire le sue stesse pene. Si era illusa che potesse amarla? Sul serio? In fondo, nemmeno si conoscevano, e Loki non aveva mai fatto o detto nulla per farglielo credere.

Quindi...

« Ma immagino che sarà per lui più appagante vedere come funziona, capire come in una cosa così piccola possano convivere tanti poteri » stava intanto continuando

Morgane puntò lo sguardo verso di lui e la sua visione si offuscò « Smettila...» un sussurro, quasi una preghiera. Il dio stava accarezzando la superficie del tavolo da pranzo con noncuranza, l'espressione seria nel rammentarle che la vita dei 9 regni era assai più importante di quella di Destiny e che se avessero fatto quanto richiesto da Thanos, alla fine sarebbero morti tutti, compresa la sua preziosa figlia.
Morgane fissò Loki stranita, lo sguardo assente, si chiese come fosse stato possibile, per lei, desiderare di stare fra le sue braccia.
Poi si chiese cosa avesse da spartire con le persone presenti in quella stanza, le stesse che avevano giurato di proteggere i più deboli e che, ora, le stavano voltando le spalle. Alla prima difficoltà si erano rivelati deboli, privi di spina dorsale, non avevano nemmeno provato a pensare ad una soluzione, semplicemente, avevano mollato...Loki non la finiva di blaterare e lei proprio non ce la faceva più di sentirlo vomitare aberrazioni, ogni affondo era una lama che entrava nelle sue carni e girava fino a raggiungere l'osso « Comunque non ti crucciare» finì « Quando lo avremo sconfitto, potrai sempre fare un'altro figlio » sorrise accondiscendente «Io sono disponib...»

Un urlo di disperazione pura riempì la stanza, e ci volle un po' per capire che proveniva da Morgane. La frase rimase a mezz'aria, sostituita da un lamento soffocato e dal gorgoglio del sangue che riempì la bocca del dio. Loki vacillò e cadde in ginocchio.

« SEI UN MOSTRO! » ringhiò Morgane« NON SEI NEMMENO DEGNO DI RESTARE IN PIEDI AL MIO COSPETTO» un nuovo colpo venne da dietro e Loki si ritrovò sulle mani « COME OSI RIDURRE L' UNICITA' DI UN FIGLIO AL MERO PRODOTTO DEI TUOI SPORCHI LOMBI? » tremava, Morgane, l'ennesima delusione, il dolore quasi insopportabile « DEVI STRISCIARE COME UN VERME E PREGARE PER LA TUA VITA, PERCHE' NON MUOVERO' UN DITO QUANDO L'ALTRO VERRA' PER TE! » Atterrò un nuovo colpo in mezzo alle scapole mentre una furia cieca montava dentro di lei.

Le finestre esplosero

« MORGANE !» la chiamò Star lord. Un boato avvolse la stanza, fagocitando la sua voce. Afferrò Gamora per il braccio e la trascinò a terra, per proteggerla dai vetri e dalle pareti che stavano collassando. Non che il pavimento fosse meglio, ondeggiava pericolosamente, come il mare in tempesta. Rocket si acquattò accanto a loro, le braccia piene di cibo, mentre Groot stendeva le proprie radici per ancorarsi a qualcosa di solido La prima parete che venne giù, quasi li seppellì

« AMICO!» urlò Rocket sopra il frastuono, con l'intento di farsi sentire da Visione « BISOGNA FARE QUALCOSA!»

L'uomo appariva impassibile. Non aveva mai mollato la spalla di Stark e per proteggere entrambi si era circondato da un campo di forza.
Sorrideva.
La situazione si era fatta interessante e lo sgomento sulla faccia di Tony sarebbe stato esilarante, se solo avesse saputo dare vita ad un tale sentimento.
La donna davanti a loro aveva perso ogni controllo. Urlava, un unico grido lungo e disperato, come l'ululato del vento che aveva richiamato a sé. Si era trascinato dietro nuvole cariche di pioggia, e l'acqua in esse trasportate fu catturata e modellata dall'avatar con rabbia e dolore: tutti e nessuno i bersagli da colpire.
Se fosse stata un nemico, consapevole del proprio carico distruttivo, Morgane sarebbe stata da temere, invece, anche ora, nella totale desolazione che era divenuta la sua anima, nessuno di loro era stato toccato.
Ad accezione di Loki, naturalmente. Visione pensò che fosse a causa del legame che li univa. Se ne stava disteso a terra, ricevendo passivamente ogni sferzata, i getti come aghi appuntiti a forargli le carni, gli abiti a brandelli, le mani a coprirsi il capo avevano ormai la carne viva. Forse avrebbe dovuto porre fine a questa sana pazzia prima che fosse troppo tardi

Poi Jarvis parlò, la voce alta e nitida, sopra il frastuono « Percepisco due entità identiche, signore. Se non lo ritenessi impossibile, direi che la signorina Donovan si è duplicata »

Morgane rise, quasi isterica. Persino l' I.A. si stava prendendo gioco di lei, ma quando guardò Tony, ancora seduto dove l'aveva lasciato, vacillò, ed il bisogno di sfogare la delusione e la rabbia crollò in un colpo solo, sostituito dall' incredulità e dal dubbio: che stesse avendo delle allucinazioni?

Una versione di sé con la bocca dischiusa in una “o ” muta, la stava fissando dal divano, seduta accanto al miliardario, proprio lì, dove un attimo prima c'era lei.

« Finalmente! » sbottò Rocket strizzandosi la giacchetta fradicia «Sarai anche una sventola, ma se qualcuno te le fa girare sai essere pericolosamente fastidiosa!»

« Sì, non c'è male » Gamora si rizzò con stile, come se il cataclisma che li aveva appena travolti fosse stato una brezza leggera. I vetri scricchiolarono sotto i suoi piedi, quando raggiunse Loki per tendergli la mano « Come ai vecchi tempi eh?» Un sorriso sghembo, un'espressione vittoriosa, le afferrò la mano, trattenendo una smorfia al dolore che seguì alla stretta « anche se, dopo quello che le hai detto io ti avrei fatto molto peggio » 

« Ma vedi...» rispose Loki cercando di raddrizzarsi con dignità « Morgane è migliore di te...» al suono della sua voce strafottente, i due avatar si riscossero registrando da angolature differenti che nessuno pareva sorpreso tanto quanto loro di quanto stesse accadendo, ad eccezione, forse, di Stark.

« Benvenuta Morgane» le sorrise Visione « Colei che domina la gemma dello spazio » avrebbe potuto aggiungere altro, ma lo trovò alquanto superfluo, ben consapevole che avrebbe parlato al vento. Non fu sorpreso di vederla evaporare portandosi dietro il proprio doppione e nemmeno di cogliere l'espressione addolorata di Loki quando non riuscì ad afferrarla prima che scomparisse, lasciandolo con un braccio proteso verso il nulla. Un no sonoro sfuggì dalle labbra del dio e in quel mentre, Tony ebbe un'illuminazione, riscuotendosi dallo shock

« Porca puttana trappola criminale! La tua interpretazione è stata da Oscar !»
 
____ ◊ ____


Vagò.
La maggior parte del tempo senza essere nemmeno cosciente di dove si trovasse o dove stesse andando.
Scoprì che non era importante.
La desolazione del cuore stava gradualmente scomparendo, sostituita dalla consapevolezza che molto era cambiato dentro di lei.
Si sentiva forte, quasi esaltata, dall'energia che la riempiva, lei che poteva vagare nell'universo senza aprire nemmeno una porta, lei che, se avesse voluto, avrebbe avuto libero accesso ai segreti delle nazioni più potenti al mondo, senza nemmeno muoversi di casa.
Andò dai propri genitori : l'orrore e lo shock dipinti sui loro volti, quando raccontò loro degli ultimi avvenimenti, ma anche la forza e la determinazione ad appoggiarla in questa dura guerra.
Non sarebbe stato corretto dire che la X Mansion fu la sua seconda tappa
Non sapeva come fosse possibile essere in luoghi diversi nello stesso momento, e ancora non perdere il senno, eppure era pienamente padrona di sé mentre abbracciava i propri genitori e nel contempo attraversava la scuola fino alla stanza di Destiny, raccoglieva i suoi preziosi libri, gli appunti di matematica sparsi sulla scrivania e consolava la sua compagna di stanza, rassicurandola che non era stata colpa sua.
Destiny sapeva essere testarda, e con o senza l'aiuto di qualcuno, avrebbe ottenuto ugualmente quello che voleva.


Un fruscio ed un odore familiare la riscosse dai propri pensieri

« Conosco questo posto » disse dietro di lei, Loki ammirando il panorama circostante« Svizzera, giusto? »

« Già...» assentì Morgane senza voltarsi

« Mi ricorda i tempi con Magneto e Mistica » sorrise divertito « Non male, come periodo... specie dopo averti ritrovata»

Per un po' Morgane non rispose, gustando il silenzio del luogo e la sua vicinanza « Sei stato crudele » sospirò fuori, infine

« Lo so, ma era necessario: sei piuttosto difficile da scuotere, sai?»

«Ti ho odiato, e desideravo farti del male» si girò a guardarlo in attesa, non sapeva neanche lei di cosa

Loki si strinse nelle spalle.
Le cime delle montagne erano innevate, ma il cielo era terso e c'era un'aria fresca che gli scompigliava i capelli. Risaltava nel bianco del panorama, con quella chioma nera e la sua tunica verde scuro « In quel momento non era importante » le disse « e c'era in gioco molto di più che la tua stima ed il tuo amore per me »

Morgane lo raggiunse, allungando la mano per sistemargli una ciocca dietro l'orecchio « Dunque» volle sapere« era questo il piano? »

« In parte sì...» ammise il dio afferrandole il polso. Le baciò la mano chiudendo gli occhi, e lei notò che era già guarito dalle lesioni che gli aveva procurato

« Hai fatto tutto da solo? »

« Nessuno sa essere subdolo quanto me» si vantò, tirandola a sé « L'unico a non essere a conoscenza del piano era Stark. Doveva apparire credibile e non lo sarebbe stato, se avesse saputo. Sai...non avrebbe accettato di tenere la signora Potts nel dolore...» Era proprio una fortuna che Loki non avesse di questi scrupoli, pensò Morgane ironica. Lo abbracciò stretto, la testa sulla spalla, la fronte contro la sua mascella. « Comunque ho guadagnato la stima di Stark » continuò Loki, e la donna si allontanò a fissarlo, interrogativa « Ha detto che piuttosto che Thanos mi prenda di nuovo, mi ucciderà lui, prima...» ridacchiò « Credo sia il massimo che possa ottenere da quell'uomo »

Morgane trattenne a stento un sorriso all'immagine di Tony che gli dava una pacca accondiscendente sulla spalla, affondò il naso nell'incavo del collo e si riempì dell'odore di Loki, quel misto di pelle, cuoio e libri che l'aveva inebriata fin dalla prima volta.
Rimasero abbracciati in silenzio, molto più a lungo di quanto sarebbe stato opportuno. C'erano cose da fare, piani da intavolare e, prima di tutto, la loro bambina da salvare, ma era confortante sentire il corpo di Loki avvolgerla, e le sue mani accarezzarle la schiena.

Alla fine prese un lungo respiro e si staccò.

« Non andrai da sola » un ordine, come se le avesse letto il pensiero « Tu non hai idea di quello che ti attende e nemmeno come affrontarlo al meglio delle tue capacità. » Morgane stava per dissentire, ma Loki non le diede spazio, deciso a farle capire il proprio punto « Credi che essere padrona della gemma ti renda invulnerabile a tutto? » le chiese « Non si tratta solo di Destiny, ricordi? Inoltre Thanos ha altre gemme e noi dobbiamo entrarne in possesso...»

« Però non sarai tu a venire con me » Morgane gli batté l'indice sul petto « Non ti avvicinerai a quel mostro, nel suo regno, finché io sarò in vita e sarò in grado di impedirlo!» non lì, non dove tutto era iniziato

« Credevo avessi detto che non avresti mosso un dito per me...» la derise il dio, amaro

« Loki...sai che non è vero! » cazzo come si sentiva una stronza, ora, per quelle parole « Hai idea di come mi sono sentita ? Ero spaventata e arrabbiata e non ho capito più niente!» farfugliava, infastidita e addolorata: avrebbe voluto baciarlo e schiaffeggiarlo contemporaneamente. Le venne in mente che in effetti avrebbe anche potuto farlo... Poi il dio l'afferrò e la baciò, duro e profondo e passionale e disperato, ricordandole quanto fragili fossero le loro seppur lunghe vite, anche con tutti i loro poteri. Avrebbero potuto morire entrambi o perdere l'altro, vivendo per sempre nella nostalgia e nel ricordo, e nulla sarebbe stato più terribile che sopravvivere alla propria figlia. Il moto di angoscia che scaturì alla sola idea, la spinse ad aggredire le labbra di Loki con maggior foga, aggrovigliandosi alla sua lingua, come a rubarne l'essenza e a farlo proprio, per fagocitarlo e renderlo parte di sé

Si staccarono che respiravano entrambi a intoppi e quando parlò, la voce di Loki uscì tremolante ed incerta « Maledizione, donna...» si lamentò « Non sarà mai abbastanza quello che potrò fare per te...» le prese il viso fra le mani « Lo sai che non sono bravo a ...» si scoprì incapace di continuare: naturalmente non trovava le parole , la lingua d'argento aveva la brutta abitudine di fare cilecca quando si trattava di lei . Si schiarì la voce e riprese « Averti accanto » sussurrò « è esaltante e terribile allo stesso modo» chiuse gli occhi « Mi sento come se l'oscurità del mio cuore venisse spazzata via, la tua risata è una musica calmante, il tuo profumo mi inebria come il miglior vino di Asgard, e mi sento vivo anche nello nostre battaglie. » deglutì « La mia mente vacilla, il raziocinio mi abbandona, mi sento come se non fossi in grado di formulare un pensiero che non sia orientato a te, al mio fianco, al sicuro » Aveva un'espressione contrita, come se temesse quello che stava dicendo. Morgane gli diede un piccolo bacio sulla bocca dischiusa « Poi mi chiedo che diritti ho, e...tutto crolla e mi sento un peso che non vuole andare via...»

« Tu non ti libererai di me. Mai » la donna gli baciò il viso « E poi, hai fatto un giuramento, ricordi? » Loki sbuffò, ma assentì « E devi anche rispondere a Destiny, o credi che potrai scampare alla sua collera, quando ce la riprenderemo? »

Loki sorrise mesto, immaginando la sua furia e la lingua tagliente. Da quando era stata presa si era rifiutato di pensare a lei , perché c'era un' oppressione costante al centro del petto che minacciava di farlo affondare. Aveva tante cose da insegnarle, ancora, e aveva così tanto da imparare da lei... « La rivoglio indietro » sentenziò risoluto

« E la riavremo » Morgane non si era sentita più sicura di qualcosa

« E' ora di tornare a casa, allora » Loki si sorprese per le sue stesse parole « C'è un piano da definire e ci sono amici vecchi e nuovi da incontrare»

« Amici?» chiese sorpresa

« Tutti tuoi naturalmente » le rispose con una smorfia. Visione aveva radunato gli X Men, con Wolverine in prima linea; c'era lo SHIELD, che aveva reclutato i fratelli Maximov; c'era persino un ragno . Poi c'erano i guardiani della galassia, con Gamora che ben conosceva i segreti di Thanos e, naturalmente, ci sarebbe stato anche Thor, a breve.
Già si immaginava i sorrisi e gli abbracci fastidiosi che avrebbe ricevuto
Sbuffò seccato

Le prese la mano, pronto per teletrasportarsi alla Torre, quando Morgane lo fermò « Aspetta » disse con un filo di voce « Quello che hai detto...» esitò « era vero?» Loki alzò un sopracciglio, in confusione « Che saresti disponibile a...sì insomma...» di colpo si vergognava a guardarlo negli occhi, balbettava maledicendosi per aver intavolato il discorso: era stupido e fuori luogo, ma le dava la speranza che ci sarebbe stato un domani.

Loki non riuscì a trattenere un enorme sorriso, quando la realizzazione lo colpì « Un altro figlio...» le sollevò il mento, con dita tremanti « Sì » la abbracciò, nascondendo nel suo collo gli occhi lucidi di emozione. Sì, sì, sì... Morgane era la sua vera casa, ovunque fossero andati poi, lei e Destiny lo avrebbero completato, rendendolo un uomo migliore « Andiamo, ora » le disse infine « Prima portiamo a termine la missione e prima possiamo iniziare a provarci »

Morgane rise, mentre abbandonavano il luogo: ora avevano un motivo in più per vincere la guerra





Questa è dunque la fine.
Fin dall'inizio, si è trattato di una storia d'amore, e dal momento che l'amore è stato ritrovato, qui tutto finisce. (tanto più che non sono in grado di cimentarmi in una guerra contro Thanos). Forse non è come l'avete sperata, per alcune di voi potrà sembrare incompleta ed insoddisfacente, ma vi assicuro che ho cercato di curarla al massimo delle mie limitate capacità, per chiudere ogni questione rimasta in sospeso.
Grazie a chi ha letto nell'anonimato e a chi ha lasciato un commento, sostenendomi, correggendomi ( la punteggiatura, questa sconosciuta!) ed incoraggiandomi

Buone cose a tutte!
Un bacio
italiangirl1970

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