Scherlock Lupin e io

di IreneAdler3101
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Partenze ***
Capitolo 2: *** capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Addii non poi così strazianti ***
Capitolo 4: *** Inizi non troppo positivi ***
Capitolo 5: *** Ho paura... ***



Capitolo 1
*** Partenze ***


Quando seppi la notizia piansi , piansi un  fiume di lacrime . A nulla servirono le parole di mio padre per convincermi a non comportarmi così , a essere positiva , ma non potevo , non potevo separarmi dai miei amici , le mie uniche ancore di salvezza nella mia solitudine .
- Irene , non capisci ? Ormai Londra è un pericolo per te e i tuoi amici non ti proteggeranno per sempre e poi faresti correre dei rischi anche a loro - mi sussurrava all' orecchio mio padre Leopoldo .
Erano parole piene di senso a cui , a malincuore dovetti arrendermi : - Quando partiamo ?- ringhiai rabbiosa tra le lacrime , - fra 2 giorni aggiunse Leopoldo timidamente .
Troppo poco per salutare i miei amici ... Così uscì di casa come una furia e nonostante fosse ormai inverno inoltrato mi gettai nell' aria natalizia Londinese che un tempo mi rallegrava così tanto , ma che ora calava solo un velo pietoso sulle mie lacrime .
Corsi e corsi fino ad arrivare alla Sheckleton , il mio rifugio , dirigermi verso il nostro posto nell' angolo e lanciarmi su Scherlock e Lupin che seduti sulle poltrone mi aspettavano .
Appena fui tra le loro braccia e annusai il loro odore mi tranquillizzai un poco , almeno quanto bastava per raccontare tutto il mio dolore.
Alla fine del racconto Schelock parlò .....

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FINE PRIMO CAPITOLO 
A PRESTOOOOO COMMENTATE IN TANTIIII
 

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Capitolo 2
*** capitolo 2 ***


Credo che tuo padre abbia ragione Irene – sussurrò intimidito Scherlock , temendo una mia razione violenta che , puntualmente , arrivò – RAGIONE ?! - urlai :- mi sta proponendo di lasciarvi e tu gli dai ragione ?- - Scherlock non intende questo Irene …. lasciarti addolora anche noi ovvio ma è la scelta più sicura per te , dopo quello che è successo , lo sai anche tu anche se ora non vuoi vedere – aggiunse con cautela Arsenè – Mi sembrate mio padre – urlai ancora rabbiosa . Irene tra poco ci rivedremo , molto poco , due settimane al massimo e sai perchè ? - No perchè Scherlock sentiamo ? - è il nostro anniversario … - mormorò Lupin La bocca mi si spalancò dalla sorpresa e sentii il colore tornarmi sulle gote prima pallide e smunte dal pianto , avevano ragione , da lì a pochi giorni era l' anniversario del nostro primo incontro , era da tre anni che ci conoscevamo . Verrete a trovarmi ? - chiesi subito ansiosa Ovviamente signorina Adler , perchè non dovremmo ? - scherzò rinfrancato Scherlock Dovete ! - ma un pensiero mi rabbuiò la mente :- Ma come farai te Scherlock a venire ? Insomma Lupin può venire comodamente ma tu... con la tua famiglia ...- Scherlock si torturò le tempie per alcuni minuti che a me , però, parvero anni e alla fine sorrise a me e a Arsenè e uscendo dalla Schekleton ci salutò con un semplice “ Tranquilli , verrò ”. Lupin mi accompagnò verso casa in silenzio , e proprio da quel silenzio capì che anche lui come me era pieno di pensieri , ma che essi , a differenza dei miei , erano nascosti dalla sua personalità travolgente e da bambino dispettoso che io adoravo . Arrivati agli scalini di casa mia lo guardai negli occhi , i suoi meravigliosi occhi così profondi da annegarci dentro ma che, in fondo mi rassicuravano ; gli presi la mano e gli diedi un leggero bacio sulla guancia e lui , inaspettatamente , mi abbracciò stretta a se , come se avesse paura che sarei svanita da un momento all' altro tra le sue braccia . Non voglio perderti , non voglio che il nostro trio finisca , non voglio vederti andare via per sempre – sussurrò lui . In quel momento Lupin non mi sembrò più il ragazzo svampito , e coraggioso che conoscevo , ma un bambino spaventato dal cambiamento delle cose , ma in fondo lo ero anche io . Così risposi , molto sinceramente , - No , non finirà nulla , te lo prometto - Semplicemente mi sorrise , grato di quella semplice frase , e corse via nell' aria Londinese . Quando entrai in casa vidi mio padre nella poltrona che mi lancaiva occhiate spaventate , così decisi di sorprenderlo – Papà … facciamo le valigie , forza – esclamai correndo a dargli uno schioccante bacio sulla guancia . Per tutta risposta lui mi guardò come se avesse visto un essere mitologico lì nel suo salotto . Corsi di sopra con un sorriso per l' idea dei miei due favolosi amici e iniziai a preparare le valigie e cantai , cantai per la felicità di essermi tolta quel peso dal cuore ma anche per il nuovo ( e breve si spera anche ) futuro in Italia , seguita dalle occhiate vigili e complici del signor Nelson .

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Capitolo 3
*** Addii non poi così strazianti ***


ADDII NON POI COSì STRAZIANTI... Quando arrivarono le carrozze per il trasloco alle quattro di notte , non ero pronta a lasciare Londra e la mia vecchia vita ...e nemmeno Scherlock e Lupin che vidi sbucare con angoscia da oltre l' angolo della strada . Il signor Nelson mi indicò la prima carrozza con l' ordine di entrarci dato che sarebbe stata la prima a partire e ad arrivare a destinazione . Salutai mio padre con un cenno che lui nemmeno notò , troppo indaffarato come era a dare ordini ai facchini , cosa che un tempo spettava a Genevive. Entrai nella carrozza che mia avrebbe condotto alla stazione con gli occhi pieni di lacrime , quando entrarono insieme a me li abbracciai forte , non mi volevo separare dai miei unici amici … Ma poi con mio grande stupore chiusero il piccolo sportello della carrozza e ordinarono al cocchiere di partire e fu allora che capii tutto : urlai di autentica gioia , sarebbero partiti con me ! Non avrei dovuto aspettare settimane per rivederli ! A tutti e due ddiedi un pugno sul braccio e fingendo di essere arrabbiata gli urlai : - Voi non avete idea di cosa mi avete fattto passare ! Insooma voi .. voi.. ah … mascalzoni ..- alla fine mi arresi ai loro imperturbabili sorrisi e sbuffai contrita -Adesso tu signor William Scherlock Holmes mi devi raccontare per filo e per segno come diamine hai fatto a convincere tua madre – ghignai -Effettivamente non è stato facile , ma per una volta quel fannullone di Mycroft mi è stato utile , dopo avergli raccontato la situazione in cui ti trovavi e che avevi un disperato bisogno di mr Holmes e Lupin lui , in cambio delle mie penne stilografiche migliori e di metà dei miei risparmi , ha acconsentito di fingere di intraprendere questo viaggio in Italia e di portarmi con lui per l' impellente bisogno di un assistente , la cattiva notizia è che mi raggiungerà tra pochi giorni - - Mentre io – aggiunse Lupin facendomi l'occhiolino – ho dato fondo ai risparmi di mounsier Papon- A sentire ciò che i miei amici avevano fatto per me , e ciò a cui avevano dovuto rinunciare , mi sentii estremamente fortunata ad avere loro così , per una volta , lasciai perdere l' orgoglio e li abbracciai con slancio entrambi . Arrivammo alla stazione che era ancora buio , e giusto un momento prima che partisse , fu una scena assolutamente esilarante , i facchini che correvano affaticati con bagagli giganteschi sulle spalle e mio padre e il buon signor Nelson che , non meno affannati , ci seguivano , Lupin mi porse la mano e saltai sulla carrozza appena prima che il treno partisse per portarmi via da tutto . Io , Scherlock e Lupin venimmo sistemati in una carrozza con due grandi sedili e una stufetta per non congelare e dopo aver raccontato schiocchezze nel buio per molto tempo , alla fine terminai le parole e caddi in un sonno senza sogni . Quando mi risvegliai ero completamente stesa sul sedile col cappotto di Scherlock a farmi da coperta , mi diedi un' occhiata intorno come per ricordarmi dove ero e vidi Lupin steso sul pavimento della carrozza coperto alla bell e meglio col suo cappotto e Holmes abbandonato ceme me sul sedile opposto al mio . Lanciai uno sguardo all orologio a taschino del mio amico e , per uno strano scherzo del tempo notai che erano passate appena due ore dalla nostra partenza , così tirai su il cappotto sulle spalle di Lupin e tornai a dormire , rassegnata a quella lunga attesa . -Irene dici a Scherlock che ho ragione io ?? - urlava furioso Arsenè - Non lo dirà mai ! - sbraitava invece Scherlock . E io ? Io correvo lontano da loro ma le loro voci invece che allontanarsi si avvicinavano sempre di più ,. - Irene ! - -Ireneeee!- sempre di più fino ad assordarmi e a farmi cadere giù , sempre più giù nel nero oblio infinito , ma ancora lì le loro urla mi tormentavano sempre di più , sempre più rabbiose … Irene , IRENE !- sentivo ancora quell' urlo infernale – BASTA! - urlai esasperata . Solo al ultimo , ovviamente mi accorsi di aver urlato in faccia a Scherlock e che , tutto quello che era accaduto , era solo uno stupidissimo sogno che però era stato capace di farmi sudare e agitarmi nel sonno . - Tutto bene ? Urlavi e non ti svegliavi - - ehm...si , insomma era solo un brutto , orribile sogno ...- mormorai -Vuoi... parlarne ?- - ah no grazie , come dice Confucio non c'è spavento che un buon pranzo non possa far passare – ridacchiai citando le sue fantomatiche parole , lui mi sorrise e aggiunse – Irene non è questo che ti volevo dire al inizio ma che , be … siamo in Italia !-

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Capitolo 4
*** Inizi non troppo positivi ***


Inizi non troppo positivi... Semplicemente magnifica , sono le uniche parole che ho per descrivere Roma , patria della cultura mondiale e del cibo migliore del mondo , un tripudio di colori e voci che non avevo mai visto , e vidi quelle stesse emozioni negli occhi brillanti dei miei amici che esprimevano lo stesso stupore . Finchè non arrivammo alla mia nuova casa , niente di speciale , simile a quella che avevo a Londra ma con il giardino e le stanze molto più grandi e spaziose , delle delicate pareti color rosa pastello decorano la mia stanza piena di fiocchi e mobili finemente decorati . Scherlock e Lupin , invece , dormivano tutt e due nella stessa stanza , spaziosa , semplice ma allo stesso tempo elegante e un bellissimo e spesso tappeto persiano e un soppalco . Meraviglioso insomma. Il resto del giorno passò molto velocemente e , come avevo programmato la cena fu molto sfarzosa e mangiai come non avevo mai mangiato in vita mia e Lupin scoccandomi un' occhiata ridacchiò – Fame Irene ? - deglutii con la bocca assolutamente piena e risi sonoramente tanto da beccarmi un rimprovero dal signor Nelson . Non ebbi la forza di fermarmi coi miei amici a chiaccherare così annunciai il mio ritiro verso le mie stanze e prima di salire sulle scale sentì la voce di Lupin – Buona notte Irene , ti servirà ! - e poi un rumore sordo , non mi voltai indietro ma ne dedussi una gomitata di Scherlock . Iniziai a fare congetture su cosa stessero tramando quei due finchè le palpebre non mi si appesantirono e mi addormentai sfinita dal viaggio. '''''''''''''''''''''''' Mi svegliai di soprassalto turbata per il mio ultimo brutto sogno e mi rannicchiai impaurita sotto le coperte , incapace di riaddormentarmi . Questo sogno era molto peggio del precedente sul treno , avevo sognato mio padre , il mio vero padre , mentre lo torturavano e io ero lì , completamente impotente a guardare ; finchè lui non si accorse di me e mi urlò di scappare di andarmene , ma gli aguzzini mi inseguivano finchè non mi presero ...poi grazie a dio mi svegliai . Solo io sapevo qual era l' unico modo che avevo per addormentarmi . Ebbi un brivido quando i miei piedi entrarono a contatto con le fredde assi del pavimento e quando la porta scricchiolò lievemente quando l ' aprì , come alcuni mesi fa avevo fatto in Irlanda così feci anche questa volta : bussai alla porta dei miei due amici , dovetti bussare più volte finchè Scherlock non mi venne ad aprire -Irene che diamine ...- non ebbe tempo di finire la frase che io mi gettai dentro alla stanza tra le sue braccia – Un brutto sogno eh ?- mi chiese lui , annuii nel buio – Sei congelata – continuò lui aiutandomi a infilarmi sotto le coperte tra lui e Arsène, come una bambina, in un attimo mi sentii rinfrancata e mi raggomitolai tra le calde braccia di Scherlock e in un attimo mi addormentai serena come non mi era mai capitato . …........................... Mi svegliai nella camera dei miei amici da sola nel letto , mi alzai lentamente e mi diedi un' occhiata allo specchio e quasi non mi riconobbi , ma dopo essermi data una sistemata realizzai di essere veramente io in fondo , quello era un giorno speciale così cercai di essere il più presentabile possibile , mi pettinai la mia criniera di capelli rossi e optai per un abito azzurro chiaro che sapevo donarmi molto . Scesi lentamente le scale ancora con la vista annebbiata dal sonno . -Irene ! - mi salutò mio babbo con un bacio sulla guancia - che splendore che sei- - Grazie mille papà ma... Scherlock e Lupin ? - - non so non li vedo da stamattina - . Feci colazione in silenzio iniziando a scervellarmi su cosa potesse essere accaduto , ma nulla …. Finchè non sentii suonare il campanello . Corsi ad aprire e sorrisi alla sorpresa : Scherlock e Lupin erano sulla carrozza che mi facevano segno con la mano di salire così corsi giù per gli scalini eccitata come non mai . - Ditemi subito cosa state tramando – risi quando salii sulla carrozza – ah Irene , non ti diremo un bel niente , chissà se indovinerai – ribattè di rimando Arsène , lanciai un' occhiata a Scherlock e notai che era più taciturno del solito con uno stano sorrisetto sulle labbra , mentre Lupin aveva assunto l' atteggiamento da bambino ribelle , allora iniziai a preoccuparmi . Era una giornata stranamente calda e soleggiata nonostante fosse pieno inverno e c ' era molta gente per strada , notai inoltre che le case mano a mano che il tempo passava diventavano sempre più rade , finchè non fummo in piena campagna , finalmente Scherlock urlò al cocchiere -Grazie può lasciarci qui- detto questo mi offrì il braccio insieme a Lupin che sospettosa accettai – Davvero ragazzi dove stiamo andando ? - ma loro si limitavano a sorridersi e esasperata alla fine mi arresi . Attraversammo un boschetto e camminammo per pochi minuti che a me però parvero anni , fu allora che arrivammo a una radura che sembrava incantata , di quelle dei romanzi per intenderci con una stupenda cascata e un laghetto con l' acqua più cristallina che avessi mai visto in vita mia – Be ? Allora Irene non andiamo a fare un tuffo ? - mi suggerii Arsène ero assolutamente felice e non sapevo come avessero fatto a trovare un posto così meraviglioso – ma...ma ...non ho il costume da bagno - -Perchè noi ? - ridacchiò lui di rimando , non ci potevo credere ! Lupin si arrampicò sulla cascata seguito da Scherlock e da me e dopo esserci cavati gli indumenti più ingombranti come le scarpe ci prendemmo per mano e col cuore in gola saltammo , sembrava di volare , per poi rinfrescarci nell acqua . Il pomeriggio passò così , nel migliore dei modi -il nostro piano praticamente è passare il nostro anniversario in tre giorni e questo è il primo – mi annunciò Scherlock. Mi stesi sull erba verde sfinita coi capelli appiccicati alla fronte a guardare Scherlock e Lupin che giocavano ( e ovviamente entrando in competizione ) per chi faceva il tuffo più spettacolare , ridevo al sole per la loro sciocca competizione e alle smorfie di Scherlock mentre Lupin si tuffava volteggiando e ancora una volta notai le differenze tra i due e le somiglianze : tutti e due lo stesso sguardo magnetico ad esempio . -Irene guarda questo !- urlò Lupin , e si tuffò , un tuffo stupendo di testa . Scherlock era vicino a me e applaudì a malincuore il tuffo meraviglioso di Lupin . Ma passavano i secondi e Lupin non tornava in superficie … ::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::.::::::::::::: Spero che vi piaccia questo capitolooo commentate in tanti forza, forzaaa

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Capitolo 5
*** Ho paura... ***


-Scherlock...SCHERLOCK Lupin non torna su !- urlai presa dal panico , ma il mio amico non mi diede il tempo di finire la frase che si era già tuffato in acqua lasciandomi sola sulla riva del lago , dispersa a guardarmi intorno in cerca di qualche forma di vita .
Quando li vidi tornare a galla per me fu un' autentica liberazione ; Scherlock si era accollato Lupin che sanguinava copiosamente dalla fronte coperta dai capelli nerissimi sporchi di sangue , cercando di rimanere il più calma possibile , afferrai l' altro braccio di Lupin e lo trascinammo non so per quanto fino alla casa più vicina -Aprite! Per favore il mio amico è ferito ! - urlai nell italiano migliore del mio repertorio battendo forte la mano contro la porta . Dopo un tempo interminabile una donna ci venne ad aprire e , senza troppi convenevoli entrammo e adagiammo Lupin su un divano sudicio mi accostai a una piccola finestrella per dare un ultimo sguardo al torace magro di Scherlock contro cui sbattevano i lembi della sua giacca troppo corta . Iniziai a medicare maldestramente Lupin con degli stracci che una bambina impaurita mi porgeva – I..Irene – sussurrò lui – Shh... Lupin va tutto bene Scherlock è andato a chiamare aiuto , arriverà presto vedrai e..e andremo tutti a casa , e ti rimetterai , vedrai , te lo prometto – lui si abbandonò nel divano e sussultò più volte mentre cercavo di tamponare il flusso di sangue , cercavo di fargli meno male possibile ma non era facile – La.. la testa Irene ...io...non sai che sorprese ha preparato Scherlock ! Spero che ti sia piaciuta la mia sai ? Se solo mia mamma mi avesse voluto , ma lei non mi voleva … orrendo vero ? Figlio di ladro mi dicono ahaha ...Irene...-
Delirava tremendamente , pregavo che Scherlock arrivasse presto … non ne potevo più e tremavo tremendamente .
Finalmente sentii il suono che tanto attendevo , zoccoli , zoccoli che scalpitavano .
Mi precipitai fuori sbracciandomi il cocchiere accostò e insieme a Holmes scese dalla carrozza e uscirono poco dopo con Lupin buttato addosso come uno straccio e notai che era effettivamente svenuto . Balzai sulla carrozza e mi appoggiai la testa di Arsène sulle ginocchia . Mi macchiai di sangue ovunque . “Ne perde troppo” decretai tra me e me così mi strappai un lembo del mio vestito e lo usai da fascia e Holmes mi aiutò a legarglielo dietro la testa … Non potevamo fare altro , così ci abbandonammo allo schienale e attendemmo di tornare in città .
Il viaggio sembrò durare un esternità ,avrei voluto non vederlo soffrire , mai .
Con mia grande gioia vidi il dottore già davanti all' uscio e mi voltai stupita verso Scherlock , lui fece spallucce – ho mandato un telegramma ma non pensavo che facesse così in fretta -
Adagiammo Lupin sul letto, fui costretta ad uscire dalla camera poiché Scherlock lo doveva cambiare d abito per metterlo poi sotto le coperte . Quando rientrai mi resi conto che Lupin aveva ripreso i sensi e parlava con Scherlock -Tranquillo , ti ricucirà solo quella zucca vuota , non devi preoccuparti – Arsène guardò prima me poi Scherlock con sguardo implorante – non lasciatemi solo – mormorò lui afferrandoci le mani . Ma proprio in quel momento entrò il medico , un certo dott. Alvini e si sedette vicino a Lupin pronto per iniziare con ago e filo , non ce la feci, non me ne andai per amore di Lupin ma appena l' ago entrò nella pelle di Lupin e lui urlò , nascosi la faccia nella clavicola di Scherlock lui mi strinse a se piano mentre i gemiti di Lupin riempivano la stanza come la musica di una triste melodia .
Non potevo lasciarlo solo , così raccolsi a due mani tutto il coraggio che avevo e corsi vicino a Lupin e gli afferrai la mano e presto fui imitata da Scherlock , aveva una stretta di acciaio mentre cercava di non urlare . Finalmente quel supplizzio finì e Lupin rimase esanime sul letto e con uno sbuffo si addormentò .
Uscii dalla stanza abbandonando la mano di Lupin e vidi sulla porta Leopoldo che parlava con il mio amico che provava a spiegargli quello che era successo così tornai dentro sfinita e iniziai a parlare con Lupin non so nemmeno io il perchè parlai di tutto quello che mi passava per la testa almeno fin quando non entrò Scherlock che si unì a me , la giornata passò cosi , che modo strano no ? Mi addormentai con la mano di Lupin come cuscino senza sapere cosa sarebbe successo e se Lupin si sarebbe sentito meglio, o peggio....  

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