La vita è un gioco continuo

di TheFawnFlying
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Sublime Tortura ***
Capitolo 2: *** Boxer attillati ***
Capitolo 3: *** Fagiolino tormentato ***
Capitolo 4: *** Buona salute ***
Capitolo 5: *** Bagno afrodisiaco ***
Capitolo 6: *** Spiraglio nudo ***
Capitolo 7: *** Sogno oscuro ***



Capitolo 1
*** Sublime Tortura ***


Mi sveglio verso le dieci e mezza.
Mi chiama il mio vecchio amico Joseph.
Vuole bere un caffè con me, oggi.
Anche lui è un ritardatario come me.
Mi alzo a fatica, sbuffando. Mi spoglio completamente.
"Okay, Roman" finisce lui. Mi faccio una doccia.
Mi vesto sul letto più veloce che posso.
Risquilla il mio cellulare.
"Ehm, ci saranno anche dei miei colleghi".
Sento un suo invisibile sorriso.
Indosso il mio cappello di lana e corro verso l'uscita.
Prendo la mia auto e comincio a partire.
Al lettore inserisco i Murderdolls, di cui fa parte anche Joseph. Non male, non male.
L'aria non è nè calda nè fredda. E' piacevole.
Lo vedo e spengo i motori.
Wednesday mi vede e sorride. "Ciao Roman!"
"Ciao Joseph" saluto io.
Oltre a lui vedo anche Joey.
Indossa degli occhiali da sole ed un cappuccio con delle buffe orecchiette da gatto.
Saluto lui e Joey ricambia, sorridente.
Saluto anche Acey Slade.
E Ben Graves.
Vicino a Ben c'è Eric Griffin, che si limita a salutarmi con la mano, sorseggiando un thè.
Ben sorride.
E così Acey, Joey e Wed.
Poi sorrido anch'io.
Chissà perchè mi sento un pò strano...

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Capitolo 2
*** Boxer attillati ***


Sono in cucina, in una specie di appartamento grande per tutti e sei i miei amici.
È quasi mezzogiorno e tra poco si pranza.
Spareggio un po' di coca cola al tavolo.
Entra anche Eric in cucina, in mutande e camicetta.
E come mai, comincio a pensare.
Forse sta per mettersi a fare un pisolino?
Eric mi guarda per un attimo.
Con un'espressione da neonato.
Poi socchiude gli occhi.
"Come mai ti sei spogliato? Vai a dormire?" chiedo.
Lui mi volta le spalle e lo scruto accidentalmente da dietro.
"Si, ho tantp sonno..." mi risponde aggregandosi un occhio con la bocca aperta, sempre con quella sua somiglianza con le espressioni imbambolate dei neonati.
L'attenzione mi ricade poi sulla sua mano cascante sinistra, che si sistema i boxer.
O quello che intravedo da sotto la camicia.
E mi accorgo anche di un rigonfiamento quando si gira verso di me. "Sai, Wed ci teneva così tanto".
Annuisco, ma la mia mente ritorna alla scena intravista prima.
Forse si era spogliato "toccandosi"?
O forse l'ha spogliato maliziosamente qualcuno? Forse Ben? O Acey?
Mentre rifletto Eric esce dalla cucina e beve tutto d'un sorso esagerato del latte.
In quel momento le sue parti basse mi si scoprono davanti.
Ha i boxer molto aderenti, e sembrano ancora più tirati.
E la sua mano sinistra li tira ancora di più per un lembo.
Perché se le stringe ancora di più, mi domando ancora.
Mi sento ancora più stranito!

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Capitolo 3
*** Fagiolino tormentato ***


Finalmente si pranza!
Chi ha cucinato per noi sei è stato Acey Slade, che ha preparato un po' di pista fumante al formaggio: è proprio buona.
"Ragazzi, divertitevi più che potete, okay?" ci dice Joseph al tavolo, osservando ci tutti.
"Oh certo, amico!" li risponde Joey con la forchetta in aria.
Acey e Ben sorridono ed Eric mi lancia un'occhiata velocemente; poi cominciamo a mangiare.
Come secondo Acey ci offre della specialità italiana: mortadella, fette di prosciutto regionali cotti e di tacchino, con vivaci contorni di insalata e fagioli di ogni tipo.
La mia atte zione ricade ancora su Eric, mentre Wed13 e Joey chiacchierano tra loro.
Eric cincischia con un fagiolino nel suo piatto: lo sposta di continuo, lo preme, lo strizza, lo apre alla cima, lo succhia e poi lo mastica. Ed ovviamente, ciò mi turba e mi malizia allo stesso tempo. È proprio un maniaco pervertito!
Forse è solamente annoiato, direi, ma quelle mosse...
No, che vado a penaare, diamine!
Sesso-cibo, sesso- cibo, sesso-cib...
No, ma che cazzo di pensieri mi vengono???
"Ehi, Ro... Tutto bene? Il cibo ti fa male?" mi domanda Joseph preoccupato.
Acey ha un'espressione un po' irritata ma divertita.
"Ro, forse è meglio se ti riposi?" mi consiglia Ben sorridente.
Acey aveva già il fuoco negli occhi.
"Uhm, si, forse è meglio!"
Così mi alzo e vado nella mia camera da letto.

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Capitolo 4
*** Buona salute ***


E così fisso il muro.
Ma non credo sia stata colpa di Acey, era tutto molto squisito.
Forse mi sono solo turbato troppo. Eric mi turba troppo, forse.
"Hey Roman" mi sussurra Wed.
"Si?" rispondo io. "Io e Joey ed Acey usciamo un po'".
Ha un'espressione dispiaciuta.
" Massi' Jo, non ti preoccupare per me!"
Li vedo così uscire e chiudere la porta dell'ingresso.
Sbuffo al soffitto. Sono ancora un pochino turbato.
Sento la voce di Ben:"Vado a farmi una doccia".
Doccia. Forse mi farà bene, dopo il suo turno.
Immagino di farla ad occhi chiusi.
Li riapro.
Eric mi porta un bicchiere d'acqua fresca.
"Roman, se bevi magari starai meglio. Non hai bevuto nulla a tavola, sai?"
Me lo porge e ne bevo un sorso.
"Ecco, se vuoi te la verso io dalla brocca, non è un problema..."
Stavolta indossa una t-shirt senza maniche e dei pantaloni, ma è scalzo.
"Ecco, vedi, stai acquistando già un po' di colorito."
Mi sfiora una guancia e rabbrividisco.
Sorrido come uno scemo. Anche lui, coi suoi molari sporgenti a topo.
Ma chissà perché ha un che di magnetico, quel sorriso.
Dopodiché esce dalla mia stanza, con passo felpato.

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Capitolo 5
*** Bagno afrodisiaco ***


Aaaah, una bel!a doccia calda.
È autunno, ma non fa troppi freddo. Ciò non toglie però lo sfizio di una doccia bollente.
Mentre cerco il bagno schiuma, eccomi Ben che capisce e me lo passa.
"Grazie" dico.
L'acqua mi cade su tutto il corpo. È davvero benefico e meraviglioso tutto ciò.
Quasi quasi mi viene una certa voglia. Tanto non mi sente nessuno.
Ed eccomi a masturbarmi.
Non mi sarò ammalato? E provo a cercare di non pensarci, masturbandomi tranquillamente.
Tanto non ho nulla da far... "E-Eric? C-che ci fai qui???"
Mi guarda un po' corrucciato.
"Volevo solo farmi una doccia, amico."
"Fai il b-bagno allora, qui ci sono io!"
Dannazione, non è che me ne freghi molto, ma ciò è davvero incredibile, ahaha!
Che imbarazzo, avevo ancora la mano affermata al mio cazzo!
Beh, si è risolto tutto alla fine.
Però adesso sono più turbato di prima.
Eppure non mi imbarazzo per cose del genere.
Eric fa il bagno accanto alla doccia dove sono io.
"Non ti preoccupare Roman, non mi sono scandalizzato prima."
"Eric, credimi, neppure io."
Eppure qualcosa non andava.
No, no. Proprio no. Stavo mentendo a me stesso.

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Capitolo 6
*** Spiraglio nudo ***


Sono in camera con Eric.
Ben è uscito per comprare qualcosa da mangiare.
"Eric, non so cosa mi sia preso oggi, ho le palpitazioni."
"E sei anche tornato pallido, oltre che ansimante."
"Non rincarare la dose." scherzo io.
Lui mi sorride.
"Forse sei in ansia per qualcosa."
Me lo suggerisce abbassando lo sguardo.
"Uhmm, lo sapessi, per cosa!". Mi innervosisco.
Eric si sdraia sul mio letto a pancia all'aria:" Eppure siamo in vacanza..."
Mi guarda con la testa poggiata su una sua mano.
"Rilassati, dormi... Vedrai ti passa presto."
È un buon consiglio, in effetti.
Forse Eric è un bravo ragazzo dopotutto.
"Se hai bisogno, chiamami."
Il numero me lo dette Joseph, già.
"Puoi sempre contare su di me".
Sorride, poi usciamo dalla mia stanza.
La porta del bagno si socchiude 
Mi fermo perché ho un attimo di vuoto.
Sento un accappatoio cascare.
Scruto lo spiraglio della porta del bagno, anche se non mi spiego il perché del mio instiintivo gesto. È nudo, embe'?
È sdraiato sul cessoe e si copre l'inguine con l'altra tiene in mano il cellulare.
Che pelle rosea che ha...
Vado di corsa verso la mia camera da letto e provo a dormire.
O almeno ci provo, appunto.
Sennò chiamo Eric, o forse no?

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Capitolo 7
*** Sogno oscuro ***


Che diavolo ci faccio nella camera di Eric?
E per di più senza nulla addosso?
Eric? Che diavolo ci fai legato come un salame al letto, col bavaglio alla bocca?
È in mezzo al letto, inginocchiato, con le braccia strette dietro la schiena.
"Non ti preoccupare, non li faremo del male".
La voce è di Ben, nell'ombra.
" Perché se ci provi tu..."
Eric viene tirato da una catena attaccata al guinzaglio che porta al collo.
"Lui è mio, capito? MIO!!!"
Mi si avvicina Eric alla gamebe e cado.
Adesso mi ritrovo su un lenzuolo.
Sono tutto legato.
Il pavimento, che freddo!
Era tutto un sogno, meglio definirlo un incubo.
La mia giornataa non poteva cominciare meglio di così. O 

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