Annabeth e Mystral

di FreeHorse
(/viewuser.php?uid=909522)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Annabeth ***
Capitolo 2: *** dormire in ***



Capitolo 1
*** Annabeth ***


           

 

 

   Annabeth e Mystral


                                                                                    capitolo 1

 

Era notte. Le 10, forse le 11. La notte era buia e la luna brillava con malizia. Sembrava che ridesse, consapevole che il viaggio non era stato tanto divertente. Ero in un pulmino, stretta fra contadini tanto rozzi quanto puzzolenti, che fumavano in continuazione, manco fossero locomotive sparate alla massima velocità. 

La luna mi aveva fatto ricordare dei vecchi tempi. Se solo chiudevo gli occhi li vedevo, chiaramente, come se fosse passato solo un giorno anziché otto anni. Si, otto lunghi, lunghissimi anni. Lei era alta con i capelli rossi e ricci che svolazzavano da tutte le parti, come i tentacoli di una piovra. Aveva grandi occhi ambrati da cerbiatta, che io, avevo inevitabilmente ereditato; ogni volta che mi guardavo allo specchio pensavo a lei... . Lui, invece era possente, con spalle larghe, i suoi occhi erano grigi e profondi come pozzi  infiniti e i capelli mori, ribelli come i miei. Di faccia tutti erano convinti che assomigliassi di più alla madre, e anche di corporatura, alta, magra con capelli (stranamente) color
carota con sfimature rossiccie.
A scuola sono sempre andata bene, con la media del nove. Ma ora sento che tutto sta per cambiare....     
Avevo quel presentimento da quando mi  dissero  che mi sarei dovuta trasferire. Dovevo andare a vivere con mia zia Miriam, che aveva 23 anni , 13 in meno della mamma. Doveva avere circa 17 anni quando mia madre e mio padre morirono. Sapevo anche che non fui adottata da lei perché era ancora minorenne, in ogni caso era la mia unica parente... . La cosa che più mi elettrizzava è che viveva in un maneggio. I cavalli erano la mia più grande passione , cavalcavo praticamente da quando portavo il pannolone, e ne ero molto fiera. Avevo partecipato a svariati concorsi ; il mio peggior piazzamento è stato 4a.
In tutta la mia vita ho posseduto due cavalli : Sella, una piccola pony pezzata e diventata ormai troppo alta ho cominciato a montare Prince, un castrone anglo arabo un po pazzo: con lui a 11 anni saltavo 1,10 m, ora mi manca un casino.Il mio libro preferito era"l uomo che sussurrava ai cavalli" a volte mi sembra di capire i cavalli quanto Tom Booker. L' aspetto di questo libro che, invece mi aveva un po' delusa era la sua '' perversione''e avrei preferito una storia fra Grace e Joe.
-Cazzo, Mark, il motore ha ceduto. Cosa facciamo?-
-Imbecille che sei, Jim, restiamo qua finchè non sorge il sole e, dopo chiamiamo il carrattrezzi- stava parlando quello che doveva essere il padrone del pulmino, visibilmente irato di essere stato svegilato fopo 5 ore di guida.
Rozzi e puzzolenti, pensavo tra me e me, ancora assorta
- Ridere, ridere, ridere ancora, ora che la guerra paura non fa- stavano trasmettendo '' Samaracanda, di Roberto Vecchioni -musica di tamburelli fino all' aurora, il soldato che tutta la notte ballò, vide fra la folla quella nera signora e si spaventò- 

Ma la mia mente non c'era più. Era persa, fuori dalla finestra c'era qualcosa. Qualcosa che io, dopo anni passati ad osservare, riconoscevo come il mio stesso battito cardiaco. Era un cavallo, orecchie schiacciate contro la nuca, la criniera al vento. correva veloce, ad un galoppo pazzo, forsennato. stava andando veloce come loro. sbirciò dal sedile posteriore e vide che andavano a 50 km/h. Ammazao se era veloce...

 

§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§
 

Non dimenticherò mai quella notte. 
Ero impazzito, ero stanco, avevo perso la fiducia in me, in qualsiasi umano, era stato ferito il mio orgoglio. Mi ero ammansito, quella sera, mi aveva montato una ragazza di nome Giulia. avevo eseguito mediocremente quell' esercizio, lei mi aveva frustato, ero pieno di ''lividi''. Inaspettatamente sono impennato, lei è caduta come una scema. Di solito , per far cadere qualcuno dovevo fare veramente il pazzo. A loro non era bastato il fatto che io fossi diventato docile, volevano tutto e subito.  Ero stanco di essere trattato così, da ''pecora nera''. Basta frustino, basta morso, che mi mutilava la bocca, era ingiusto, agli altri cavalli mettevano imboccature ''morbide'', basta il frustino, le ore, i giorni in un box. Semplicemente odiavo gli umani, con tutto il cuore, con l' anima, con il mio spirito, impetuoso come il vento di Maestrale. 

 

h2 style="font-style:italic;">Gif animate Cavalli (34)   Annabeth e Mystral

 

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** dormire in ***


Povero cavallo. Chissa come si sentiva, pensavo. Frustrazione, paura, delusione. Gia, le avevo provate anche io, quando i miei morirono.
Abbandonai quei pensieri, riscossa da un' apparente lite fra i ragazzi dei sedili anteriori.
-Possibile, Frank, che tu faccia sempre questi casini?! Cosa cazzo vuoi che facciamo.- Sbraitò il primo, contro il ragazzo alla guida.
-Sgasati, è! Tranqui, mica è la fine del mondo!-
-Sî, ma una gita col carrattrezzi non era prevista-
In quel momento avevo già capito che quella con il compito di sborsare ero io. Avrei di sicuro spendere i MIEI 50 euro, guadagnati qualche settimana prima a una scuderia. 
-Passeremo qui la notte, tagiò corto il primo.-
Ora quello che ci mancava era passare una notte intera stretta fra contadini che puzzavano di merda in una maniera incredibile. Che seccatura. Mi votai a guardare fuori dal finestrino, cercando di scorgere quel bel cavallo nero. Boh, niente, visto la velocità che aveva doveva essere un bel po' più avanti.
-Gentili signori, io esco un attimo.- Dissi con falsa cortesia ed una buona dose di sarcasmo. E uscì.
Mi sgranchii un po' le gambe, facendo una breve corsetta leggera. Allora però, udì un fruscio. Schoccai la lingua, un suono che piaceva solitamente ai cavalli. Ma quello che mi si presentò davanti era bello da mozzare il fiato. 
Nero corvino, occhi profondi e del medesimo colore. Non era altissimo, ma nemmeno basso. Era difficile decidere quale razza fosse. A prima vista sembrava un purosangue inglese, poi capii che era un pony connemara. Pony però, era un po' troppo riduttivo, per la sua altezza. 1.70, 1.75 al massimo. Mi piacevano i cavalli di quell' altezza, ma quel superbo stallone..... era un sogno. Purtoppo non era tanto calmo; scatenato era, se possibile ancora più bello. Con disgusto, scoprì che era anche abbastanza malconcio. La bocca sanguinava( in collegamento c'era la capezza che toccava terra. Stimò che era inciampato una o due volte), Di parastinchi, in tutto ne rano rimasti due uno negli arti posteriori, l' altro in quelli anteriori. Il resto delle gambe era pieno di graffi. Erano presenri anche altre ferite superficiali, ma non gravi. Sembrava un puledro sdomo. Avrà avuto sui 4-5 anni, non di più. Feci queste riflessioni molto velocemente, poiché due secondi dopo il cavallo si era già impennato ripetutamente e non accennava a smettere. 
-Piano piccolo- ridacchiai, pensando a quanto scema e ripetitiva fossi, tantopiù che quel cavallo non era per niente piccolo. Ripresi: -Calmati, ora, non c'è ninte di cui avere paura- dissi un po' per farmi coraggio , un po' per incoraggiare lui.
Feci una mossa azzardata, mi avvicinai e provai a prendergli le redini
-Piano, dai, guarda che bello il sole, le stelle...... il mare... .- Ma che cavolate dico, sole e luna non si possono ammirare insieme, e poi mica eravamo al mare!. Tanyo, stavo solo cercando di tranquillizzarlo con parole fasulle, stupide, a caso.
Visto che stava funzionando provai a cantare qualcosa. La marsigliese fù la prima cosa che mu venne in mente. Purtroppo parlava di morte e sgozzamenti, e i, cavallo recalictò ancota più furioso.
Optai, allora per una ninna nanna di Mozart.
Funziona! Si! Non era la prima volta che capitava, a volte , con i cavalli, quasi ci parlavo!( e in quei momenti mi sentivo deficiente al 110%).
-Ma lo sai che sei proprio bello!- Dissi facendogli una carezza sul muso nero. 
-Brffhhhh.- Sbuffò llui, per tutta riposta.
- A volte voi cavalli mi capite meglio degli esseri umani.- Gli dissi con amarezza. Ero anche tentata di montarlo...... si.... no, meglio di....no... o forse...si, lo monto, mica sono una marmocchia paurosa, io!
Deglutii e mi feci forza, parlando con il cavallo, decisamente più mansueto.
-Ok, .....- non avevo idea di come si chiamasse, quindi improvvisai-Mystral, ti saoto in groppa, facciamo una galoppatina e....- poi? Mi chiesi con ansia. Cosa diavolo faccio, con un cavallo pazzo e abbastanza malconcio, lo lasvio in strada a morire? No, forse mancavani una ventina di chilometri, ce l' avrebbe fatta in sella, anche perchè il cavallo... Mystral sembrava sacappato da poco e, per giunta un tipetto tenace.
★★★★★★★★★★
Ma chi è queata ragazza, che adesso vuole anche montarmi! Cosa cavolo vuole fare con me, quella pazza!

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3351744