Prima di dire che sono solo un amico, pensaci!

di titty9910
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** La ragazza di Otani ***
Capitolo 3: *** Quello che pensa di me ***
Capitolo 4: *** Lo strappa cuori ***
Capitolo 5: *** Il caldo giorno di Dicembre ***
Capitolo 6: *** Un bacio inaspettato ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Risa pov
 
Oggi arriva un nuovo professore d’inglese, si chiama Maitake chissà che palle. Solo il nome mi fa pensare a un vecchietto mezzo sdentato con qualche sembianza anglosassone, mi viene la pelle d’oca solo a pensarci.
Nobu stamattina è più felice del solito, forse Nakao le ha fatto un regalo megagalattico; Otani invece sembra più triste del solito.
-Ehi Nobu, come mai sei così contenta?
-Ho visto il nuovo professore d’inglese all’entrata è proprio carino, ma mai come il mio Nakao.
Speriamo sia vero e che pensi anche lui che io sia carina. Almeno non sarei più sola.
-Otani perché è così depresso, è successo qualcosa?
-No è per il solito motivo per cui io sono felice. Ha paura che adesso tutte le ragazze non lo considerino più poiché il prof è molto più affascinante di lui, anche se ci vuole poco.
Scoppiai in una risata isterica, Nobu è la mia migliore amica, ma non le ho ancora detto che sono innamorata di Otani. Per ora non voglio che lo sappia perché devo capire se sono veramente innamorata o è solo una cottarella passeggiera, anche se la vedo dura che sia solo una cotta.
Ormai sono 4 mesi che vado a tutti gli allenamenti di basket, lo aiuto con i compiti, usciamo il sabato sera e ci incontriamo a casa sua per ascoltare le canzoni di Umibozu tutto il pomeriggio. Stiamo diventando grandi amici, una volta ho anche cercato di dirgli che mi piaceva, ma lui non ha capito e allora ho lasciato stare.
È suonata l’ultima campanella, tra poco entrerà il nuovo professore. Non ho mai aspettato con così tanta ansia la lezione d’inglese come oggi.
E ora eccolo lì un ragazzo che avrà non più di 25 anni, è più alto di me, ha dei lunghi capelli neri e assomiglia in modo impressionante al personaggio del mio videogioco preferito.
-Salve ragazzi, sono il professor Maitake Kuniumi, ma potete chiamarmi Maity. Sono nato qui in Giappone, ma mio padre è inglese. V’insegnerò inglese penso per tutto l’anno, considerando che il vostro professore ha avuto un brutto incidente. Ora raccontatemi qualcosa di voi, iniziamo da te. Sì tu, ragazza con i capelli rossi. Alzati e inizia a parlare un po’ di te solo per conoscerti meglio. Non aver paura non mangio mica.
Non sapevo che dire, tutti si girarono verso di me, allora mi alzai, ma faccio una figuraccia perché sbatto una delle mie lunghe gambe contro il banco e lo faccio quasi cadere, tutti si mettono a ridere e mi sento morire.
-Ragazzi non prendete in giro la vostra compagna, su forza parlami di te.
-Am…Sono Risa Koizumi, ho 18 anni, sono nata ad Agosto, ho un fratellino di nome Takuto che non mi sopporta tanto, sono alta 1 metro e 72, sono più alta della media e per questo mi sento sempre in imbarazzo, come in questo momento, quindi se non le dispiace, mi siederei.
Tutti mi guardano divertiti tranne il professor Maity e Otani che mi guardano come se avessi detto delle cose di cui andare fiera.
Il professore si avvicina a me, mi sussurra in un orecchio: “Sei stata molto coraggiosa, alla fine della lezione vorrei parlare un attimo con te” e si allontana per andare vicino a Otani per fargli dire qualcosa di se, allora iniziò.
-Sono Atsushi Otani, non sono molto bravo in inglese e il mio sogno è diventare insegante in una scuola elementare, sono alto solo 1 metro e 56, ma sono comunque nella squadra di basket della scuola.
Questo sì che è coraggio, dire che anche se è più basso degli altri può fare qualsiasi cosa voglia. E con queste parole il mio cuore si è avvicinato ancora un po’ a Otani.

 

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Capitolo 2
*** La ragazza di Otani ***


                                                                         
Alla fine della lezione parlo con il professore, non ho idea cosa voglia dirmi, sinceramente non capisco neanche perché voglia parlarmi. Otani è tartassato dal professore da  domande un po’ personali e alla fine scoppia rispondendogli: -Mi scusi professore ma non dovrebbe spiegare inglese? Perché continua a farmi domande? Ora se non le dispiace, mi siedo perché non ce la faccio più. Sono basso e  allora? Io ci convivo magnificamente con la mia altezza e la mia ragazza non si lamenta-.
Cosa? Otani è fidanzato? Ma chi mai vorrebbe un nanerottelo come te? Aspetta, chi ti vorrebbe olte me? Da quando tempo hai una ragazza? Chi è? La conosco? Posso ucciderla? OTANI!!!! Tu mi piaci non puoi spezzarmi il cuore così. Sto per piangere, non so se riesco a sopportarlo.
 
Otani pov
 
Non so come mi sia uscito di avere una ragazza, forse perché non volevo che il professor “perfezione” mi stressasse ancora, chissà cosa pensa Risa, la vedo spaventata. Vorrei solo che quest’ora finisca al più presto così posso spiegare a Koizumi che non lo sopporto già più e che in realtà non sono fidanzato. Perché dovrei darle spiegazioni è solo un’amica. Non dovrei preoccuparmi così tanto per lei, ok che in questo periodo trascorriamo molto tempo insieme, ma non devo di certo darle spiegazioni è sempre la solita gigantessa di sempre anche se ora i suoi occhioni mi fanno un po’ tenerezza…Ma cosa dici Otani, è un’ottima amica, ma niente di più, o forse, in futuro…No punto e stop Otani, non posso pensare a lei come qualcosa di più è la mia migliore amica, anche se non gliel’ho mail fatto capire, anzi sono spesso freddo con lei, infatti, non capisco come faccia ad essere ancora mia amica.




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Capitolo 3
*** Quello che pensa di me ***


Tra poco suona la campanella almeno posso parlare con Risa, non so come può averla presa, sono così crudele con lei. Sapendo che le piaccio non dovevo dire così al professore, poteva venirmi in mente qualcos’altro e invece non proprio che sono fidanzato. Ora pensa che sia fidanzato con Kanzaki e non vorrà più parlarmi, non so cosa farei senza Risa…Ancora Otani a pensare alla gigantessa come una ragazza e non come un’amica, se dico no è no, non puoi pensare di condizionare la gente solo perché sei una vocina nella testa, ora smettila che non riesco a sentire cosa dice Mr. “perfezione”.
Koizumi sembra ancora triste, non volevo spezzarle il cuore, con una bugia soprattutto…Però, pensandoci bene, non dovrei dirle niente se no capirebbe che io so  che le piaccio e sarebbe ancora più imbarazzata. Anche se sarei troppo crudele a non dirlo. Non so cosa fare.
Nella mia mente c’è il buio, buio totale.
 
Din, din, din, don, don, din, din, don
 
Mi avvicino a Risa, ma qualcuno arriva prima di me; il professore perfetto.
 
Risa pov
 
Il mio cuore si è rotto in miliardi di pezzi dopo la notizia di Otani, non riesco a pensare ad altro oltre Otani con Kanzaki.
-Risa…- mi giro ed è il professor Maity, mi sono dimenticata che vuole parlarmi –immagino che tu sia una ragazza molto timida, che non vuole far trasparire nessuna emozione, ma forse sei quella che ha più bisogno di esprimersi. Perché oggi pomeriggio alla fine delle lezioni non provi a parlarne con me davanti a una tazza di tè fumante?
Non so cosa rispondergli, non so cosa ne pensa Ota..…no accetto tanto non m’interessa il parere di Otani, quel nanetto non può dirmi niente visto che è fidanzato.
-Va bene professore, ci vediamo all’uscita, arrivederci.
Esco dall’aula e c’è Otani ad aspettarmi alla porta, sembra molto teso, cos’ha?

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Capitolo 4
*** Lo strappa cuori ***


-Otani, cosa ci fai qui ad aspettarmi?
-Devo parlarti. Devo dirti che in realtà non sto con nessuna ragazza. Ho detto così per zittire il professore.
In quel momento lo guardo dritto negli occhi e vedo un po’ di dispiacere, forse ha capito cosa provo per lui, però io come una stupida rispondo: -A me cosa interessa se hai una ragazza? Tu puoi fare quello che vuoi, non sono io che deve dirti con chi puoi uscire o stare
-Risa, fai finta che non ti abbia detto niente, sono solo sciocchezze quelle che sto dicendo.
In quel momento capisco di aver fatto una cavolata, perché i suoi occhi sono cambiati, ora sono inespressivi come se con quelle parole gli abbia tolto ogni momento felice passato insieme, sembra anche seccato di essere lì nel corridoio con me, poi senza dire niente se ne va.
-Dove vai Otani, la nostra aula è dall’altro lato.
Lui non risponde, cammina e basta.

Il resto della mattinata passa veloce, forse perché non vedo l’ora di parlare con il professor “strappa cuori”, come lo soprannomina Nobu, ma di Otani nemmeno l’ombra, chissà dov’è in questo momento.
All’uscita c’è già il professore che mi aspetta, quindi vado da lui, lo saluto e ci avviamo verso il caffè.
È una giornata fredda, per forza è quasi Natale.
Inizia a nevicare e la neve si posa sui morbidi capelli neri del professore, è così bello. Forse Nobu ha ragione a soprannominarlo professor strappa cuori, perché stando con lui sto capendo che è vero.
 
 
 
 
P.S. scusate se non ho aggiornato prima :)

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Capitolo 5
*** Il caldo giorno di Dicembre ***


Arrivati al bar abbiamo ordinato una cioccolata calda con la panna e una fetta di Siberia da dividere, quindi abbiamo iniziato a parlare.
-Allora Risa Koizumi, raccontami un po’ di te, mi sembri una ragazza molto interessante e sveglia, per questo motivo ho deciso di conoscerti meglio.
-Beh, veramente non credo di essere interessante, sono solo un leggermente diversa dalle altre ragazze giapponesi. Loro sono tutte carine e bassine, io invece sono alta e poco aggraziata. Lei invece professore cosa l’ha portata di nuovo qui in Giappone?
-Ti prego Risa chiamami Maity e non darmi del lei, mi sa molto di anziano, mentre abbiamo solo pochi anni di differenza. Comunque io sono tornato in Giappone per scoprire un po’ la vita giapponese, le mie origini e poi chissà forse per trovare l’amore, per rimanere stabilmente qui.
Il futuro è così imprevedibile.
Forse sta pensando a me. Dai Risa non pensare a queste sciocchezze lui è un professore ed io sono solo una sua alunna. Anche se nei suoi occhi vedo un lampo di luce ogni volta che mi parla o mi guarda negl’occhi.
Basta Koizumi svuota la testa, non pensare a niente di insensato. Sono immersa nei miei soliti film mentali, quando una mano calda mi sfiora il viso e ritorno alla realtà.
-Risa c’è qualcosa che non va? Ti senti per caso poco bene, se vuoi ce ne andiamo.
-No, profes… Maity. Ero solo immersa nei miei pensieri, tutto qui.
-Posso esserne partecipe?
-Forse non oggi, magari dopo qualche altra uscita.
-Allora non è andata così male come pensassi, quindi mi vorresti rivedere fuori dall’orario scolastico?
-Certamente, mi sono trovata a mio agio con lei, volevo dire te. - mi sento in un momento di imbarazzo, perché gli do del lei quando mi ha chiesto di dargli del tu. In questo momento sarò rossa come un peperoncino.
-Risa è tardissimo, sarà meglio che ti accompagni a casa.
Nessuno si è mai offerto di accompagnarmi a casa, tranne Nobu e Chiharu, ovviamente.
-Non saprei abito qui dietro l’angolo, potrei andare anche da sola.
-Insisto Risa, aspetta solo un attimo che vado a pagare.
Paga anche il conto. È troppo bello perché sia vero.
Tutto quello che fa è magico, anche solo prendere il portafoglio dalla giacca. Mi sciolgo sempre più.
Usciamo e lui continua a parlare dei suoi primi giorni in Giappone, ma io non lo ascolto sono troppo concentrata sui suoi occhi, le sue labbra, il suo naso, i suoi capelli e tutti quei dettagli che lo rendono unico.
Arriviamo sotto casa mia si avvicina e mi sussurra: -Credo di aver appena trovato la persona che mi tratterrà per sempre in Giappone.
Non so cosa rispondere, è la cosa più dolche che chiunque mi abbia mai detto. Poi l’occhio mi cade sullo scalino di casa mia e c’è seduto Otani che fissa per terra.
-Otani, ma cosa ci fai qui. Nevica e fa freddo. Vai a casa o ti ammalerai.
Lui alza lo sguardo e vede che sono molto vicina a Maity, allora si alza e dopo un attimo di silenzio che mi sembra un secolo dice: -Dopo tutto il tempo che ti ho aspettato, tu non puoi dirmi cosa devo o non devo fare. Ora io ho bisogno di parlarti e lo pretendo.
Non capisco cosa sta succedendo, ma interviene prontamente il professore: -Buonasera Otani vedo che non sei molto di buon umore dovresti farti un bel tè, è un toccasana per i nervi tesi. Risa io ti saluto evidentemente Atsushi non gradisce la mia presenza.
Maity mi accarezza la guancia e sento un brivido caldo che percorre tutto il corpo e, come un gesto involontario, lo accarezzo con tutta la dolcezza che ho nel cuore e lo saluto.
Infine arriva quel bruttissimo momento in cui mi ricordo che Otani è ancora lì e penso di aver fatto una cavolata immensa.

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Capitolo 6
*** Un bacio inaspettato ***


Otani continua a fissarci, non mi sento molto a mio agio come prima, forse perché sia lui che Maity mi piacciono molto anche se in modo diverso.
Otani…è semplicemente Otani, di lui tutto mi piace, forse me ne sarei dovuta accorgere un po’ prima, visto che l’ho quasi letteralmente buttato tra le braccia di Mimi e lei lo ha poi calpestato come uno zerbino quando è dovuta partire per la Francia per fare la modella per una famosa casa di moda.
Maity, invece, mi travolge come una tempesta di neve in pieno inverno, come quei giorni che le finestre della mia camera sbattono per il vento che soffia, come il mare nelle sere più buie, come…Risa smettila di blaterare in testa di qualcosa.
-Arrivederci Ma…ehm volevo dire professore. – è imbarazzante tutta questa farsa, visto che fino a due minuti fa ci stavamo accarezzando.
-Ciao Risa.- finalmente se ne va, cammina molto lentamente, sembra che non abbia fretta di andarsene, che voglia sentire quello che io e Otani ci diciamo? Basta Koizumi ora parla con Otani.
-Come mai qui stasera? Non hai nient’altro di meglio da fare che aspettare me? Non avevi sentito che sarei uscita con il professore.
-Certo che l’ho sentito infatti sono qua per vedere se le voci erano vere. Poi sono venuto per parlarti.
-Riguardo a cosa?
-Come riguardo a cosa?! Ma di quello che è successo oggi.
-È acqua passata. Ora scusa, ma vorrei entrare in casa.
Lui mi prende il braccio, mi avvicina e mi dice: -Non provi più niente per me neanche se siamo così vicini?
-No, non provo più niente.
Allora mi accarezza, ancora più dolcemente che Maity: -Nemmeno se ti accarezzo così?
Provo a mentire, chissà se mi crederà:-No, d’ora in poi sono meglio le carezze di Maity.
Vedo negli occhi di Otani una luce mai vista, mi prende il viso e mi bacia.
Non posso crederci, ma poco dopo la magia finisce perché lui, con fare saccente dice: - Nemmeno così?
-Sei solo uno stupido, pensavo fosse fatto con sentimento e invece è solo per fare a gara con il professore. Non mi rivolgere più la parola!
-Ma no, Risa io faccio sul serio.
Ormai è troppo tardi non gli credo più, giro i tacchi ed entro in casa.

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