Il ballo

di Pimpi95
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Un evento inaspettato ***
Capitolo 2: *** I preparativi ***
Capitolo 3: *** La festa (parte 1) ***
Capitolo 4: *** La festa (parte 2) ***
Capitolo 5: *** La festa (perte 3) ***
Capitolo 6: *** La festa (finale) ***



Capitolo 1
*** Un evento inaspettato ***


Nakiri Azami decise di organizzare un evento speciale, un pretesto per convincere gli studenti a mettere da parte le ostilità nei suoi confronti e nelle nuove disposizioni. 
Un ballo.
L'unica regola, perché non poteva mancare, era di vestirsi eleganti.
La notizia arrivò inaspettatamente al dormitorio Stella Polare.
- Che cos'altro avrà in mente tuo padre? - chiese Yuki Yoshino rivolta verso Erina incredula a sua volta.
- E' una mossa prevedibile, vuole comprarsi la fiducia degli studenti in questo modo. - disse saggiamente Ibusaki.
- Qui dice anche che inviteranno degli ospiti speciali, ovvero gli ex alunni della Tootsuki. - continuò a leggere Aoki Daigo.
Nella mente di Erina subito si delineò la figura di Joichiro. Sperava davvero di rivederlo in questa fortuita occasione.
- Soma non è ancora rientrato? - domandò Megumi, la ragazza non sapeva se anche Yukihira fosse al corrente del ballo. Era un po' nervosa perché ripensò ai suoi sentimenti verso di lui. 
Non sapeva bene se era amore quello che provava per Soma, tuttavia quel ballo poteva essere l'occasione giusta per capirlo.
Bussarono alla porta e la signora Fumio si precipitò ad aprire.
La donna si trovò di fronte una scorta di uomini in nero insieme al consigliere del nuovo direttore. 
Erina fu costretta a tornare nella tenuta dei Nakiri perché suo padre chiedeva categoricamente la sua presenza.
In poco tempo tutte le macchine scure si allontanarono dal dormitorio Stella polare portandosi via Erina.
Soma stava tornando da poco al dormitorio e infatti vide solo di sfuggita tutta la serie di limousine sfrecciare via.
- Sono tornato. - fece presente Yukihira - E' successo qualcosa? - chiese ancora vedendo tutte le facce preoccupate dei suoi amici.
- Hanno portato via Erina... - disse Megumi.
- Non penso sia qualcosa di cui dovremmo preoccuparci. Sarà sicuramente dovuto al ballo. - ipotizzò sicuro di sé Isshiki spuntando dal nulla - Si, sarà sicuramente così. - annuì da solo il ragazzo con fare stravagante.
- Quale ballo? - domandò Soma, ignorante della cosa.
- Il preside Nakiri ha progettato un ballo per tutta la scuola. - rispose allegramente Isshiki. - Peccato solo che l'abbigliamento deve essere per forza elegante. - si rattristò come se fosse una tragedia teatrale.
Yukihira prese il foglio e lesse con meraviglia che tra gli ospiti avrebbero ospitato anche i migliori 10 degli anni passati.
- Pensi che tuo padre verrà? - chiese Yuki a Soma sperando di assaggiare ancora i patti deliziosi di Joichiro.
La risposta però arrivò da Isshiki che essendo il settimo seggio sapeva già ogni cosa. - Certamente che parteciperà anzi cucinerà per noi come anche altri studenti scelti tipo tutti coloro che hanno partecipato alla finale. -
- Veramente? - dissero tutti in coro.
Quando ebbe un po' di tempo Soma si chiuse in camera sua e chiamò suo padre.
- Soma! Volevo chiamarti anch'io ma ho avuto un contrattempo - rispose subito Joichiro.
- Verrai sul serio alla festa della Tootsuki? andò subito al sodo il ragazzo.
- Ah, è per la questione del ballo. Non preoccuparti, non mancherò. Sarà un'occasione per fare un'altra sfida. - disse sbrigativo.
- Si, sono migliorato sai? - si vantò un po' Soma.
- Ottimo allora. Ah, prima che mi dimentichi, ti farò arrivare un abito elegante per il ballo. Ora devo proprio chiudere, ci vediamo là, ciao. - chiuse la chiamata il padre.
- Scusami se hai dovuto aspettare, adesso chiamo il cameriere - si rivolse alla persona di fronte a lui, Joichiro. Il padre di Soma era in un ristorante, ma non per cucinare bensì per cenare con qualcuno di importante. Qualcuno che non vedeva da mesi.
Erina si presentò al cospetto di suo padre. Era da un po' che non entrava nel suo castello, ma stranamente non ne aveva nostalgia. Nella stanza non c'era solo suo padre ma anche Alice che subito la salutò, un po' in disparte Ryou e suo nonno seduto con le braccia conserte.
- Siediti Erina, aspettavamo solo te. - esortò Azami.
Erina si accomodò vicino ad Alice, felice di vederla.
- Immagino che sappiate già il perché vi abbia convocati, giusto? -
- Per il ballo. - disse Saenzaemon.
- Esatto. Volevo informarvi dei preparativi per la festa e l'incontro con gli ospiti d'eccezione, consigliati dai vari docenti di questa istituzione. -
- E per questo hai bisogno di noi? - chiese Alice.
- Certo, non posso organizzare tutto io. Spero che darete il vostro contributo. Dobbiamo dimostrare che siamo una famiglia unita. - Poi interrò Erina. - Ti sei divertita a stare in quel dormitorio? Come mai proprio lì? -
- Eh? - si stupì la ragazza per il cambiamento radicale del discorso. Non voleva dire nulla che poteva nuocere al dormitorio o compromettere lei.
- Beh, fa nulla. - tagliò corto Azami. - Comunque sia resterai qui perché ho bisogno del tuo aiuto in prima persona, per il ballo. -
Erina non era molto propensa a fare ciò che gli ordinava suo padre, ma non poteva farci niente e accettò senza discussioni.












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Capitolo 2
*** I preparativi ***


Gin Dojima appena seppe della festa alla Tootsuki chiamò Joichiro. 
- Ehi amico! UN'ottima idea quella del ballo vero? - disse Saiba.
- Si, è un modo per rivedersi tutti. Hai parlato con i nostri compagni di liceo? -
- Non ancora. Non sono in contatto con tutti. -
- Beh neanche io, ahahahah. Lei verrà? - chiese ad un tratto Gin.
- Forse ieri l'ho incontrata... -
I due parlarono a lungo finché non si salutarono e rimandarono le chiacchiere alla festa imminente.
I collaboratori di Azami Nakiri fecero un giro interminabile di telefonate mentre Erina e Alice sceglievano il loro abito per il ballo.
- Perché non ti metti questo? Va molto di moda! - consigliò Alice, un abito corto rosa pastello, a sua cugina.
- No, ma invece di pensare a me che ne dici se scegli il tuo di vestito? - s'infuriò Erina.
- Va bene, va bene. Non fare l'antipatica. - sbuffò Alice.
- Scusa, è solo che vorrei decidere per conto mio. - disse calmandosi, poi nella sua mente "Almeno questo lo voglio decidere da sola".
Isshiki era sconsolato in un angolo del dormitorio. Non si rassegnava all'idea di dover indossare un abito elegante. Intanto Megumi e le altre ragazze si incontrarono con Nikumi per fare shopping in centro. anche loro desideravano comprare un bel capo per l'occasione.
La sola adibita per la festa era davvero grande quasi capace di ospitare un'intera città. Gli organizzatori erano infatti tanti: chi si occupava dell'illuminazione, chi della disposizione dei tavoli con i dovuti cartelli per indicare il posto dove si dovevano sedere tutti gli invitati e ovviamente anche quello riservato alla famiglia Nakiri. Isolato da tutti gli altri.
Il giorno prima del ballo era tutti euforici. Le ragazze confrontavano i vestiti che avevano acquistato e alcuni non erano del tutto convinti di voler partecipare perché pensavano "Nakiri Azami voleva solo fare bella figura organizzando una festa agli occhi di tutti". Da un altro lato, però, era un modo per divertirsi rispetto alla solita routine e fare nuove amicizie.
Il nuovo direttore era soddisfatto di se, spendere un po' non inficiava sul patrimonio, piuttosto avrebbe ottenuto più fiducia e sostegno dagli alunni dell'Accademia.
Jun fece trovare un abito scuro ad Akira. All'inizio il ragazzo non aveva intenzione di presentarsi a quella festa, ma appena Jun gli disse che ci sarebbe stata anche lei cambiò idea. Lui sperava ovviamente di poter ballare con la professoressa. lei gli riferì anche degli ospiti d'eccezione.
- Sono sorpreso che un egocentrico come Nakiri Azami abbia voluto invitare dei suoi compagni di scuola. -
- Beh io ho saputo che non è stato lui però per accontentare il volere di tutti gli insegnanti ha dovuto consentire anche questo. - spiegò la professoressa.
Isshiki dopo un periodo di sofferenza chiuso in se stesso andò in camera sua e vide sulla schermata del suo cellulare una chiamata persa. Il numero era Internazionale, ma sapeva a chi apparteneva. Richiamò infatti quel numero senza pensarci due volte. 
- Ti disturbo? - chiese il suo interlocutore. 
- No ma come mai hai chiamato? Per caso hai cambiato idea sul ballo? - domandò curioso il ragazzo.
- Si, ci sarò. Volevo solo chiederti un po' di discrezione. Non dirlo troppo in giro per favore. -
- Sempre misteriosa eh? -
- Diciamo che non ho altra scelta e poi non mi piace che i paparazzi sparlino a vanvera. Non voglio che ci siano incomprensioni, mi capisci? -
- Sicuro, lascia fare a me. - disse serio Isshiki terminando la chiamata.
- Guarda fratello quello non è Soma. - disse Isami richiamando l'attenzione di Takumi che guardava la vetrina di un negozio. 
Tra le vie della città s'intravedeva una chioma rossa.
- Yukihira! - gridò da lontano Takumi. Il ragazzo però era soprappensiero così che Takumi dovette gridare ancora più forte per farsi notare. Soma si girò dopo qualche minuto e notò i fratelli Aldini.
- Ragazzi che ci fate da queste parti? -
- Acquistiamo abiti per la grande festa. - disse Isami.
- Tu ci verrai giusto? - s'intromise Takumi.
- Certo! Ho saputo anche che chi è arrivato in finale può preparare un piatto a scelta per gli ospiti. -
- Esatto ed è in quella circostanza che misureremo chi di noi due sarà il migliore Yukihira! - lo sfidò come sempre Aldini.
- Ah guarda chi c'è Kuga sempai! - ignorò Takumi, Soma. Così facendo, il povero Takumi continuò a parlare, a vuoto, da solo.
Kuga si avvicinò con molta calma cercando di non prestare troppa attenzione al rosso. 
- Anche tu verrai al ballo? -
- Ovvio, i migliori 10 devono esserci per forza. Infatti sto andando a una riunione con gli altri. -
- Oooohhh! - esclamarono meravigliati Soma e Isami mentre Takumi era impegnato a tenere il broncio per essere stato ignorato da Yukihira, come accadeva spesso.
- Non ho tempo da perdere ora, scusa. - tagliò corto il ragazzo.
- Guardate c'è Takumi! - esclamò a voce alta una ragazza.
Altre studentesse della Tootsuki si girarono e in poco tempo circondarono il ragazzo. Il fanclub di Takumi era sempre vivace e perseverante. Soma rimase solo vedendo un centinaio di ragazze portare via Takumi mentre Isami li seguvia un po' preoccupato, un po' divertito.
- Kuga anche oggi sei in ritardo! - borbottò Ridou, il secondo seggio.
- Ho avuto un contrattempo. - si scusò brevemente il ragazzo.
- Va bene, ora che ci siamo tutti posso darvi le dovute informazioni. Siccome siamo l'Elité dell'accademia di quest'anno dobbiamo fare un'entrata d'effetto. Inoltre dovremo avere tutti un partner per il ballo. -
- Scusate ma io non posso. Mio padre è stato categorico, devo restare con la mia famiglia. - spiegò Erina non troppo entusiasta.
- Certamente tu sarai esonerata da ciò tranne che per il servizio fotografico. -
- Cosa? Servizio fotografico? - ripeté incredula Erina.
- Tuo padre non te ne ha parlato? - 
- No... - Erina era incredula, non voleva troppi riflettori soprattutto quando c'era di mezzo suo padre.
- Non vedo l'ora di assaggiare tutti i piatti dei cuochi migliori! - disse euforica il secondo seggio.
- Ma tu pensi sempre a mangiare? - la provocò Eizan.
- Stai zitto! - si offese la ragazza.
- Verranno tutti, gli ex alunni che furono migliori 10? - chiese Erina speranzosa di rivedere Saiba Joichiro.
- Si, ma non tutti sfortunatamente. - rispose Issiki.
Al termine della riunione Erina domandò privatamente a Isshiki se Siba Joichiro sarebbe venuto al ballo. Così appena il ragazzo gli rispose di si nella mente della ragazza si accese qualcosa. La speranza di poter parlare ancora con lui e magari fargli assaggiare qualche suo piatto e a sua volta riassaporare quelle delizie che solo Joichiro sapeva preparare. 









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Capitolo 3
*** La festa (parte 1) ***








La serata tanto attesa era arrivata. Tutti si apprestavano a indossare i loro abiti migliori e magari qualche fortunato o fortunata aveva anche un partner.
A villa Tootsuki Alice Nakiri mostrava con fierezza il proprio vestito tutta agghindata e profumata. 
- Credo che tu abbia esagerato un po' con quel profumo, si sente per tutto il corridoio. - disse apatico Ryou, lui indossava un classico completo nero con camicia bianca e cravatta scura. Alice invece ammirava il suo vestito di seta fucsia corto fin quasi al ginocchio davanti e dietro più lungo senza spalline e scarpe col tacco bianche, alte.
- Ah non fare l'antipatico, dovresti elogiarmi invece perché hai una partner bella e meravigliosa come me. - disse vantandosi all'infinito.
- Si, ok. - disse senza una vera ragione il ragazzo.
- Erina! - gridò Alice vedendo sua cugina che usciva dalla sua camera. - Stai benissimo! - 
Erina portava dei tacchi alti, ma comodi abbastanza per indossare un abito lunghissimo rosso con le spalline che si intrecciavano dietro, sembravano fatte di perle rosse. Il materiale era super costoso e lo strascico dell'abito dietro le donava molta regalità. 
- E dai, sorridi un po', cugina! -
- Stai molto bene anche tu Alice e anche tu Kuroba. - disse accennando un vago sorriso ai due, Erina, che intanto pensava cosa avrebbe provato se a quell'ora fosse stata ancora al dormitorio Stella Polare. Ricordò il calore e l'allegria di quel dormitorio.
Arrivarono poi entrambi i genitori di Alice e il nonno Senzaemon. Alice si gettò tra le braccia del padre e di sua madre in poco tempo. Erina si sentì un po' malinconica e un po' gelosa di quel rapporto mentre lei non era mai stata felice dal punto di vista famigliare a parte il nonno che ci teneva molto. 
- Se siamo pronti allora possiamo andare. - disse Azami apparendo all'improvviso alle spalle di tutti.
Intanto nel salone di ricevimento ogni persona aveva lo stupore negli occhi. Tavoli arricchiti di centrotavola e tovaglie assolutamente stupefacenti e perfettamente disposti. Lo spazio enorme per ballare e proporre spettacoli insomma una sala gigantesca che sembrava brillare di luce propria.
- Degno della famiglia Nakiri, eh? - disse Takumi.
- Non ho mai visto niente di così stupefacente prima d'ora. - disse estasiata Yuki saltellando di felicità.
- Frena l'entusiasmo siamo in un locale di alta classe. - disse Ibusaki serio come sempre.
- Uffa! - sbottò Yuki.
- Dai, ha ragione Ibusaki e poi sicuramente ci sarà il momento per divertirsi, penso. - continuò Ryoko.
- Anche tu? Ahhhhh - si ricompose, sbuffando la ragazza.
- Ci sono già un sacco di studenti e anche adulti. - fece notare Megumi, entrando per prima in sala.
- Già sicuramente avranno invitato anche i genitori degli studenti perché molti di loro sono pezzi grossi negli affari. - spiegò Marui toccandosi gli occhiali. 
- Soma è in ritardo come al solito. - disse Ibusaki guardando l'entrata dove arrivavano solo persone che non conosceva.
Yukihira era appoggiato di spalle ad una delle porte principali della sala. Controllò più di una volta il suo cellulare, sperava di trovare un messaggio...
Alla fine si decise ad entrare e con molta sorpresa di tutti fu investito di complimenti per il suo abito.
- Stai davvero bene! - disse senza peli sulla lingua Yuki.
- Grazie, me lo ha inviato mio padre. - disse modesto il ragazzo. Soma aveva indossato una camicia bianca con gilet rosso scuro, cravatta dello stesso colore del gilet e una giacca nera sbottonata abbinata ai pantaloni neri.
- Scusate il ritardo...eh eh eh, dov'è Isshiki? - disse Soma.
- E' uscito prima perché doveva incontrarsi con i migliori 10. - spiegò brevemente Megumi, un po' imbarazzata. Megumi era davvero felice di vederlo e quella sera gli sembrò ancora più bello del solito con quei vestiti eleganti.
- Sei davvero elegante Megumi! Sei proprio carina! - disse Soma raggiante.
- Grazie. - disse timidamente la ragazza senza aggiungere altro perché era evidentemente imbarazzata.
In poco tempo tutta la sala si riempì quasi a scoppiare ma ecco che fecero il loro ingresso i migliori 10.
Immediatamente tutti i fotografi della sala, che si erano stufati di fotografare ogni centimetro della stanza, si posizionarono sotto la scalinata dove sarebbero scesi i ragazzi. Ai migliori 10 infatti era stata data l'opportunità di entrare da una entrata inaccessibile agli altri studenti.
Ogni persona non poté fare a meno di guardare l'entrata di quei ragazzi. Uno più elegante dell'altro. Quelli che spiccavano di più erano il primo e il secondo seggio. Vestiti di tutto punto Tsukasa teneva la mano di Ridou come un vero gentlmen. Anche gli altri migliori seggi avevano il loro partner ma durante lo scatto delle foto non era ammissibile e quindi gli accompagnatori che non facevano parte dei migliori 10 non potevano farsi fotografare. Isshiki notò subito i suoi compagni di dormitorio e li salutò come se niente fosse scordandosi completamente il servizio fotografico e di conseguenza rovinava le foto.
- Per favore Isshiki-san potrebbe gentilmente non salutare nessuno quando è fotografato? - chiese con gentilezza un fotografo.
- Cosa? Ma certo. - cambiò subito espressione, un po' triste per non essere con i suoi amici di dormitorio, per le foto cercando di dimostrarsi il più virile possibile.
"Certo che vestito così è davvero attraente Isshiki senpai" pensarono i ragazzi del dormitorio Stella Polare considerando che lo vedevano sempre mezzo nudo.
- Non vedo Nakiri tra di loro. - notò Soma.
- Già e mancano anche altre persone. - continuò Takumi.
- Ehilà Nikumi! - disse ad un tratto Yukihira scrutando tra la folla di gente.
- Y-Yukihira! - esclamò balbettando per l'emozione e imbarazzata al vedere Soma che gridava il suo nome.
- Stai bene vestita così. - disse allegramente il ragazzo.
Nikumi stava quasi per svenire nel momento in cui Soma le faceva i complimenti.
D'improvviso si sentì una melodia di trombe, un ensemble perfetto, che segnava l'entrata di tutta la famiglia Nakiri.
I migliori 10 tranne Erina avevano già completato un set fotografico e lasciarono posto alla famiglia Nakiri, protagonista di quella serata.
I primi a scendere furono i genitori di Alice e al seguito lei con Kuroba che elegantemente la teneva per mano. Ovviamente i fotografi erano pronti a scattare le mille mila foto. Infine Sezaemon e Azami che scesero qualche gradino della scala per poi lasciar passare Erina che sarebbe scesa per ultima guidata da suo nonno e il padre.
Soma era senza parole. L'acconciatura, il vestito la sua eleganza "era perfetta" pensò tra se il ragazzo.
- Fai attenzione al bicchiere che hai in mano o potrebbe versarsi tutto. - si avvicinò furtivamente Isshiki all'orecchio di Yukihira, facendolo tornare in se.
- Come sei arrivato... - cercò di dire Soma un po' sorpreso di vederlo apparire all'improvviso.
- Sono veloce, vero? - scherzò l'altro, poi insieme si avvicinarono alle scale per salutare Alice e gli altri. Erina era al penultimo gradino della scalinata reale e tutti ammiravano lei, i ragazzi non le staccavano gli occhi di dosso. La ragazza pensò "Già ammiratemi tutti io sono il modello da imitare e venerare", ma non fece in tempo a scendere l'ultimo gradino che Soma si piazzò davanti tutto sorridente. - Yo, Nakiri! - 
Erina si fermò a quelle parole. Guardò Soma, iniziò a sentire un profondo fastidio dentro di se e poi esplose di colpo con lo stupore di tutti i presenti. - Cretino! Hai rovinato l'ultimo momento della mia entrata! - s'infuriò con Yukihira che spense subito l'entusiasmo. Erina si accorse tardi che aveva dato spettacolo della sua arrabbiatura e si schiarì la gola scese l'ultimo gradino e camminò via per la sala in cerca di Hisako.
Uno dei fotografi notò Soma e subito gli chiese una cortesia. 
- Tu sei il ragazzo famoso che è entrato quest'anno alla Tootsuki vero? Ti scongiuro posso farti delle foto e anche al resto dei ragazzi che hanno passato il torneo delle eliminatorie autunnali? -
I ragazzi si stupirono di quella richiesta improvvisa, ma ne furono altrettanto felici. A loro sembrava di essere stati presi per un servizio fotografico di vip e persone famose.












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Capitolo 4
*** La festa (parte 2) ***






Hisako stava intrattenendo una conversazione con i suoi genitori e conoscenti , aveva un abito rosa corallo di seta scollato, lungo fino ai piedi e le spalline dorate. Notò subito Erina e le corse incontro nonostante i tacchi.
- Erina sama la sua entrata è stata spettacolare. –
- Grazie mille, bell’abito Hisako ti dona molto. – disse sorridente Erina.
- Ma no, quella bellissima sei tu! – disse Hisako che ovviamente ammirava l’eleganza e la compostezza della sua amica.
Intanto non troppo lontano una ragazza vestita rigorosamente di nero, elegantissima ma lugubre non smetteva di fissare Hisako.
I fotografi riunirono infine tutti i finalisti delle elezioni autunnali insieme ad Erina scelta anche lei per il book fotografico. Tuttavia i fotografi non riuscirono a scattare neanche una foto perché litigavano tutti. Soma poi riconobbe tra gli studenti il ragazzo giornalista che lo aveva pubblicizzato più volte, Soutsuda Mitsuru, allora grazie a lui il book fotografico ebbe inizio.
Mitsuru chiese ai “foto modelli” come si dovevano mettere in posa, ma chiese l’aiuto anche ad altri ragazzi che erano nelle vicinanze di apparire in una foto, in particolare. Nikumi, Isami e Isshiki vennero scelti insieme agli altri finalisti per la foto di copertina sul giornalino ufficiale della Tootsuki.
- Allora in fondo a destra delle scale voglio che Nakiri Alice in piedi e Kuroba che si inginocchia di un gradino più giù e le bacia la mano sinistra. –
- Perfetto, Ryou! Niente di più facile. – disse Alice che voleva sempre fare la principessa.
- Poi a sinistra in corrispondenza di Alice e Kuroba voglio Ayama che abbraccia Arato e insieme che guardano l’obiettivo. – continuò il giornalista.
- Coooooosaaaa! – dissero in coro Hisako e Akira senza parole.
- Più giù alla scalinata voglio a sinistra Mimasaka seduto che si tocca i capelli mentre a destra Isami in piedi, si appoggia alla ringhiera con il braccio sinistro e si tocca il suo cappello con la mano destra. Più giù, sempre partendo da sinistra, Isshiki seduto sulle scale che prende la mano di Tadokoro e la guarda. Tadokoro ovviamente tu stai in piedi e guardi Isshiki. A destra sotto Isami voglio Takumi in piedi che mette la sua giacca addosso a Nikumi seduta. Infine… - non fece in tempo a concludere che subito venne invaso da insulti di ogni tipo.
- Io non voglio posare con questo qua! – si ribellò Nikumi che diede una profonda occhiataccia a Takumi e lui fece altrettanto.
Ognuno aveva da ridire sulle pose che Soutsuda aveva creato, ma alla fine si fece rispettare. – Sono sicuro che questa sistemazione sarà più che bella perciò vi prego di fare come vi dico. – si spiegò il ragazzo un po’ timidamente.
- Eh io Mitsuru? – chiese curioso Soma.                                               
- Si è vero siete rimasti tu e Nakiri Erina. –
- Aspetta, non vorrai che posiamo insieme, vero? – sperò con tutto il cuore Erina.
- Invece è proprio così. Vi posizionerete al centro della scalinata. Yukihira dovrà tenere la mano sinistra di Nakiri sul petto, quindi vi dovete avvicinare molto. Invece tu Nakiri metti l’altra mano sulla spalla di Yukihira e entrambi guardate in camera, ok? –
- Neanche per sogno! – sbraitò scendendo la scalinata, Erina.
- Perché no, sarà divertente. – disse Senzaemon.
- Anche tu nonno! –
Hisako cercò di far ragionare la sua amica. – Si tratta solo di una foto, neanche a me fa piacere posare con Ayama ma prima ci sbrighiamo, meglio è, giusto? –
- D’accordo ma solo per questa foto. – disse irritata.
Tutti si posizionarono come era stato richiesto dal piccolo giornalista mentre gli altri studenti in sala speravano di essere nei loro panni.
- Cos’è quella faccia! – disse Erina a Soma vicinissimi. Era rossa in viso ma cercò in tutti i modi di controllarsi. Soma la guardava indifferente e la loro vicinanza non lo metteva a disagio, gli sembrava una cosa piuttosto normale poi sul suo viso si dipinse un sorriso sincero – E’ divertente, vero? –
Non sapeva bene il perché, ma dopo quelle parole, nonostante volesse scoppiare di rabbia, Erina sembrò di essere più rilassata e non le pesò affatto farsi scattare quella foto.
Azami Nakiri fece un breve discorso e diede inizio alle danze e per chi invece non ne aveva voglia poteva gustarsi i piatti degli ex studenti tra i quali anche Shinomiya.
Erina fu costretta a ballare con suo padre perché Azami in quanto direttore e organizzatore principale del ballo doveva dare inizio lui alle danze.
Erina si sentiva a disagio, non aveva mai ballato col padre. Hisako era preoccupata per come poteva sentirsi l’amica. Non fu il classico ballo padre figlia bensì un ballo di necessità e Erina non lo sopportava.
Dopo poco anche altre coppie si fecero avanti e la sala si riempì di ballerini. I due fratelli Aldini erano un portento e conquistavano tutte le ragazze soprattutto il fan club di Takumi.
La cosa che più soprese tutti fu quello che fece Soma.
- Mi concederesti un ballo? – chiese Yukihira porgendo una mano a Nakiri Erina. La ragazza che stava per andare a sedersi al suo tavolo, si girò di scatto sbalordita.
- C-cosa? Stai parlando con me? – si accertò Erina.
- Certo. O forse lo negherai come quando dici di non voler assaggiare i miei piatti. – disse Soma seriamente.
Erina non sapeva cosa rispondere lì per lì – Almeno, sai ballare? – chiese quindi Erina.
- Si, l’ho imparato tempo fa. Penso di ricordarmi. Allora? –
Erina accettò la richiesta. – Guai a te se mi fai sfigurare. Spero per te che quello che dici, di saper ballare, sia la verità. –
Soma sorrise alla provocazione, del resto era stato lui a chiederle di ballare.
Tutti i ballerini fecero spazio ai due e dal centro della sala Soma prese Erina dalla vita, le loro mani si incontrarono e cominciarono finalmente a ballare.
Non si poteva fare a meno di guardarli, quei due facevano battere i cuori di tutti. Yukihira non era affatto male nel ballo.
- Quei due mi fanno battere il cuore, dannazione! – disse Ryoko.
- Hai ragione, fa un certo effetto vederli così affiatati. – disse Ibusaki.
Yuki era affascinata. Nikumi invece sarebbe voluta stare al posto di Erina in quel momento. Megumi era giù di morale anche lei avrebbe voluto ballare con Soma. Isshiki le prese la mano senza farsi vedere dagli altri per confortarla un po’.
Megumi si calmò anche se di poco, vide il volto di Isshiki serio ma rilassato poi le rivolse un dolce sorriso senza dire niente.
- Devi ringraziarmi. – disse ad un tratto Soma, ancora ballando.
- Cosa? – chiese soprappensiero Erina.
- Beh, il ballo con tuo padre non è stato molto bello. Ti vedevo piuttosto giù. –
Erina si meravigliò del fatto che Yukihira aveva notato il suo stato d’animo.
- Si, beh, non ne voglio parlare. Scusa. – disse Erina senza mostrarsi troppo triste.
- Di nulla, per sdebitati però devi fare qualcosa per me. –
Erina lo guardò dritto negli occhi – Che? –
- Devi assaggiare i piatti che cucinerò sta sera, ok? –
Erina distolse lo sguardo e non rispose.
Il ballo continuò finché non terminò la canzone e allora Erina gli diede una risposta – Lo farò. –





















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Capitolo 5
*** La festa (perte 3) ***





Mentre Nakiri Azami guardava torvo Yukihira per aver ballato con sua figlia, uno dei suoi collaboratori annunciò l'arrivo degli ex primi due seggi dei migliori 10. 
- Ecco a voi degli ospiti speciali Doujima Gin e Saiba Joichiro che hanno preparato per noi dei piatti questa sera! - 
Erina ancora accanto a Soma, non appena sentì il nome di Joichiro, si emozionò. Era davvero contenta di rivedere l'uomo che le faceva battere il cuore. Era vero amore? Neanche lei sapeva spiegarlo, ma dopo aver assaggiato le pietanze di Joichiro aveva compreso quanto talento aveva quell'uomo e quanta strada ancora doveva fare prima di arrivare al quel livello. Il sapore di quei piatti era il migliore che aveva assaggiato fino ad all'ora. Passione e bravura conteneva quel gusto a cui Erina aspirava tanto e che avrebbe anche voluto cercare di superarlo. 
Soma guardò serio suo padre mentre veniva accolto dagli studenti ammirati, poi guardò Erina. Lei aveva una faccia serena quasi tra le nuvole. Yukihira cercò di capire se la ragazza fosse ancora sulla terra o in qualche angolo dei suoi pensieri, ma niente non rispondeva a nessuna parola o gesto che Soma le faceva. Si avvicinarono ai due anche Hisako e Alice con l'immancabile Ryou al suo seguito. 
- Che succede? Il ballo le ha dato alla testa? - cercò di capire Alice mentre domandava frasi assurde con Soma.
- Più che altro mi pare sia incantata per qualcosa. - disse Hisako, che per un certo verso ci aveva preso sul serio.
Joichiro si avvicinò a loro e notò subito Erina, se la ricordava bene nonostante il tempo trascorso.
- Erina sei cresciuta! - disse il padre di Yukihira.
Alice, Hisako ma soprattutto Soma si meravigliarono di come Joichiro si rivolgeva a Nakiri in tutta confidenza.
Finalmente alle parole di Saiba Erina si riprese dallo stato di trance e guardava ancora più rossa in viso l'uomo che da tanto tempo venerava. 
Non le uscivano parole, avrebbe voluto esprimere quello che sentiva in quel momento, ma l'emozione non glielo permetteva così fece solo l'unica cosa che sentiva davvero di dover fare. Lo abbracciò per qualche secondo con lo stupore generale degli altri che erano intorno, poi si allontanò lei stessa e gli disse solo - Sono contenta di rivederti. - 
Intanto si avvicinarono anche Megumi e gli altri del dormitorio Stella Polare. Hisako e Alice avevano la bocca aperta ma non riuscivano a capire cosa stesse succedendo.
Joichiro invece non sembrava minimamente sorpreso dal comportamento di Nakiri Erina semplicemente la vedeva ancora come una bambina solo un po' cresciuta.
Soma invece interruppe quella suspance che si era creata. Mentre tutti tacevano Yukihira domandò - Che cosa significa tutto questo papà? Voi due vi conoscete? - cercando di rimanere il più calmo possibile.
- Ah ma certo, le presentazioni prima di tutto. Erina ti presento mio figlio Soma Yukihira, ma da quello che ho capito vi conoscete già. - spiegò l'uomo.
Erina guardò prima Joichiro poi Soma e il contrario. Fece mente locale ma scoppiò subito dopo - Coooooosaaaa!!!!! Voi siete padre e figlio! - gridò e si sentì per tutta la sala - Aspettate un attimo... - continuò lei, poi rivolgendosi verso Soma - Saiba Joichiro, ex secondo seggio dei migliori 10 è tuo padreeee!!! - esclamò incredula, emettendo suoni acutissimi che chiunque era in sala aveva percepito benissimo. 
Mitsuru appena sentì si fermò di scatto in mezzo alla sala, uno dei camerieri che stava portando dei dolci si scontrò contro il piccolo giornalista. Tutto il contenuto fece un volo e andò a finire addosso all'ex direttore della Tootsuki, Senzaemon.
Hisako, Alice, Takumi e tutti coloro che non conoscevano questa verità rimasero scioccati, ma dopo aver visto la scena dell'incidente di Mitsuru calò un silenzio inquietante.
Senzaemon ricoperto di crema e cioccolato prese un po' di cioccolato e lo assaggiò - Ottimi questi dessert. - senza arrabbiarsi, mentre Mitsuru si scusava all'infinito con l'ex direttore.
Alcuni risero, altri erano preoccupati per la reazione di Senzaemon in quanto lo consideravano un demone, Erina invece non fu distratta quasi per nulla da quell'incidente. Pensava ancora a quell'oscura verità che sperava con tutto il cuore fosse soltanto uno scherzo.
Hisako si riprese dallo shock e chiese ad Erina come si sentiva. La vide impallidire di colpo.
- Stai bene, Erina sama - chiese con dolcezza l'amica.
- NO! No che non sto bene...perché non ne sapevo niente di questa storia. - disse piano guardando Yukihira che era frastornato quanto lei. 
Erina distolse subito lo sguardo, non voleva vedere Soma. Era profondamente arrabbiata con lui. Una rabbia diversa dal solito, quando si incavolava con Yukihira era solo perché infastidita dal suo comportamento troppo impulsivo e arrogante. Questa volta era adirata talmente tanto che se avesse avuto l'autorità assoluta avrebbe espulso all'istante quel ragazzo. Era furiosa con Soma, ma anche con se stessa.
Joichiro non capiva niente del perché Erina fosse tanto arrabbiata con suo figlio e voleva certamente saperne di più, ma in quel momento una voce lo distolse completamente.
- Da quanto tempo Joichiro! - disse Azami.
- Nakiri Azami e così sei il nuovo direttore... -
- Già, non sapevo che tuo figlio fosse proprio colui che sta stravolgendo le mie nuove disposizioni. - disse con calma Azami.
Senzaemon aveva paura che si potesse scatenare una guerra, doveva agire in fretta.
- Probabilmente lo sta facendo perché le tue regole sono sbagliate. Nello stesso modo in cui vuoi atteggiarti ad essere un padre. - lo provocò Joichiro pesantemente.
- Cosa staresti insinuando? - incominciò ad adirarsi il nuovo direttore.
L'atmosfera che si stava creando non faceva presagire niente di buono e tutti erano un po' spaventati. Anche Erina aveva percepito la rabbia di suo padre e questo non la faceva stare meglio. Aveva la mente annebbiata, vedeva solo oscurità attorno a suo padre e nella sua testa. Pensare ad un litigio di guerra tra Joichiro e suo padre la faceva stare male tanto che svenne sotto gli occhi di tutti.
Hisako si precipitò a soccorrerla insieme ai suoi genitori medici. 

- Non finisce qui. - disse Azami a Joichiro prima di girarsi e andare a verificare se sua figlia stesse bene.
Joichiro lo guardò serio, ma non disse nulla di rimando. 
I presenti erano davvero preoccupati per la salute di Erina, anche Soma che stringeva un pugno in silenzio.









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Capitolo 6
*** La festa (finale) ***







- Bisogna lasciarla riposare un po'. Sarà stata la tensione o lo stress. - disse il padre di Hisako.
- Grazie mille per il soccorso immediato. - ringraziò Azami.
Quando Erina si svegliò trovò accanto a se Hisako.
- Che cosa è successo? - chiese Erina un po' intontita.
- Beh sei svenuta dopo che si è scoperta la verità sul padre di Soma, più o meno. -
Erina si ricordò immediatamente di quel momento imbarazzante - Ah quindi non è stato un sogno... ho molta sete. -
- Giusto, vado a prendere qualcosa da bere torno subito. - disse prontamente l'amica.
- No aspetta... - non fece in tempo che Hisako schizzò fuori dalla stanza. Erina però non voleva rimanere a dormire così senza dirlo a nessuno uscì per andare a fare due passi fuori.
La notte era affascinante sotto la luce della luna, non si vedeva anima viva perché erano tutti a ballare dentro la sala e si sentiva più libera. Aveva la mente sgombra di pensieri, ma finì tutto nell'istante in cui vide una sagoma ben riconoscibile. Yukihira Soma.
Lui si girò vide la ragazza, ma girò subito la testa. Erina vedendosi evitata fece lo stesso e continuò a camminare per la sua strada finché - Aspetta. - disse Soma, deciso. - Ho parlato con mio padre. Di sicuro anche tu pensi che i piatti di Joichiro sono migliori dei miei... -
Erina si girò - Da piccola Joichiro venne nella tenuta dei Nakiri e io assaggiai qualcosa preparata da lui. - si fermò e poi riprese - I suoi piatti sono indubbiamente perfetti. - non si vergognò di dire Nakiri cercando di essere il più professionale possibile.
- Sai ho cercato di sfidarlo almeno 490 volte. Ogni volta speravo davvero di poterlo battere, ma facevo sempre fiasco alla fine. -
"490 volte?" ripeté nella sua mente Erina sbigottita.
Soma si girò verso di lei, voleva dirle una cosa ma guardandola negli occhi.
- Mi impegnerò a fondo per creare dei piatti che superano la bravura di mio padre e ti assicuro che alla fine ti farò dire "Che buono"! -
Erina si sorprese ancora, ogni qual volta Soma apriva bocca questo la faceva irritare. 
- Erina sama!!!! Vi ho trovata finalmente! Pensavo che vi avessero rapita o cose del genere! - disse Hisako a voce alta abbracciando l'amica.
- Ora non esagerare, Hisako volevo solo fare una passeggiata. -
- Si ma non da sola! Adesso andiamo alla festa su!- la schernì Hisako poi si rivolse a Soma - Vieni anche tu? -
Soma accennò un si ancora sconvolto dall'improvvisa apparizione di Hisako.
Senzaemon e Joichiro ascoltarono tutto quello che si erano detti Erina e Soma di nascosto. Joichiro pensò "Bravo Soma, sono fiero di te".
Tornato in sala Soma fu rincorso dai suoi amici - Dov'eri andato? Non sai cosa ti sei perso Ayama ha fatto a pugni con un uomo che voleva ballare con Jun, è stato uno spettacolo. - disse Takumi.
- Sul serio! Raccontatemi dai! - disse sorridente Yukihira tornato allegro come il solito.
Isshiki intanto controllò un messaggio sul suo telefonino. La persona che sarebbe dovuta venire al ballo ebbe un impegno improvviso. Il settimo seggio sospirò e chiuse il cellulare "C'era da aspettarselo" disse tra se il ragazzo.
Arrivò il turno dei ragazzi delle elezioni autunnali di dover preparare qualche leccornia, ma proprio all'ora Erina fu portata da suo padre a conoscere persone di alta classe che speravano in qualche suo assaggio.
Soma la vide andarsene e rifletté che in questo modo Erina non avrebbe potuto assaggiare il suo piatto. Tuttavia mentre stava cucinando gli venne un'idea.
La festa si concluse in modo piacevole nonostante qualche problema all'inizio, ma nel complesso fu una serata divertente per tutti.
Prima di rincasare al dormitorio con gli altri Yukihira raggiunse Erina.
- Ecco, prendilo l'ho cucinato in più per fartelo assaggiare, contenta? - disse con un sorriso raggiante Yukihira.
- Ma chi lo vuole! - disse d'impulso Erina, ma quando vide che la stavano fissando un po' di persone prese il sacchetto di Soma e si voltò in fretta per tornare con i suoi parenti a casa sua.
Quel ballo aveva acceso molte luci nei cuori di tutti. 
Erina avrebbe mai fatto ritorno al dormitorio Stella Polare? Solo il tempo avrebbe deciso per lei.



Attenzione: Ho cercato di pensare come avrebbe potuto reagire Erina sapendo che Joichiro è il padre di Soma, ma alla fine ho creato solo una mia stupida versione. Avrei voluto anche introdurre un personaggio ma alla fine ho deciso di lasciar perdere perché non volevo mettere troppa carne al fuoco. 
A presto con una nuova Fan Fiction.























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