Wolf Hall Lifelong Passion Neverendig Love

di queenjane
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** WOLF HALL ***
Capitolo 2: *** Weeping Willows and Water Lilies ***
Capitolo 3: *** Saudade ***
Capitolo 4: *** Slices of Life ***
Capitolo 5: *** First time ***
Capitolo 6: *** Little moments ***
Capitolo 7: *** Games ***
Capitolo 8: *** Maps and Nights ***
Capitolo 9: *** A True Smile ***
Capitolo 10: *** Eyes ***
Capitolo 11: *** Light ***
Capitolo 12: *** Pomegranates ***
Capitolo 13: *** Jonquils ***
Capitolo 14: *** Mirador ***
Capitolo 15: *** Short Eternity ***
Capitolo 16: *** Three Kings's Gift - First Part ***
Capitolo 17: *** The Three Kings's Gift - II Piece ***
Capitolo 18: *** Romantic Wish ***
Capitolo 19: *** Winter Tale ***
Capitolo 20: *** My Love ***
Capitolo 21: *** Forever Love ***
Capitolo 22: *** Always at my side ***
Capitolo 23: *** Maremaid ***
Capitolo 24: *** Golden Point ***
Capitolo 25: *** Almost Lovers ***
Capitolo 26: *** Amaranth ***
Capitolo 27: *** My Heart ***
Capitolo 28: *** New World, Old World ***
Capitolo 29: *** Wild Horse ***
Capitolo 30: *** In And Out Of Love ***
Capitolo 31: *** War Days, Love Days ***
Capitolo 32: *** Summer Beauty ***
Capitolo 33: *** Eagles ***
Capitolo 34: *** Ahora y por siempre ***
Capitolo 35: *** Beloved Soul ***
Capitolo 36: *** Maman ***
Capitolo 37: *** Final Masquerade ***
Capitolo 38: *** SACRIFICE ***
Capitolo 39: *** Dies Irae ***
Capitolo 40: *** New Times ***
Capitolo 41: *** Never Back Down ***
Capitolo 42: *** Away ***
Capitolo 43: *** My only true Life ***
Capitolo 44: *** New Life ***
Capitolo 45: *** Le Ore e i Giorni ***
Capitolo 46: *** Until the End ***
Capitolo 47: *** Battlefield ***
Capitolo 48: *** Forever Love Lifelong Passion ***



Capitolo 1
*** WOLF HALL ***


1767, England

Siamo in visita da alcuni parenti del ramo inglese ..


La traversata è stata rapida e in rapida carrellata abbiamo visitato Londra …


:.. La Cattedrale di San Paolo, il Westmister Bridge, i parchi ..

La maestosa Torre di Londra, ove sono custoditi i gioielli della Corona inglese e  hanno decapitato due regine tra loro cugine, Anna Bolena e Catherine Howard .. in cui sono sempre presenti dei corvi- la leggenda dice che morto l’ultimo pennuto la dinastia reale inglese perirà e per sicurezza tagliano ai volatili le penne remiganti (o così si dice)..
Curioso, mi piace ..


E miglioro il mio inglese,poche storie, ho un talento innato per le lingue, come per la spada e la modestia non è affatto la mia principale virtù ..


Osservo con curiosità gli arredi, la parente di mio padre ha importato qui il gusto per la moda francese detta Rococò ..

Dalle forme svagate, con curve e controcurve, conchiglie e fiori a profusione, che si trovano nei mobili, nei camini, nelle cornici e negli intarsi come nei lavori di ebanisteria ..

Addirittura Madame ha commissionato i lignei rivestimenti di Verberckt e  i  caminetti sono stati fatti su disegno di Trouard.

Bello .. davvero ..



Cammino per la campagna, scorrendo i profondi toni del verde, per sfuggire alla calura di Londra siamo andati via ..
Nel Wiltshire, una contea in cui vi è Stone Hage e la cattedrale di Salisbury ..
Ma quello che mi interessa vedere è poco distante ..

Wolf Hall, il posto ove pare sia nata Jane Seymour e abbia avuto inizio il suo idillio con il re Enrico VIII.


Serro le palpebre, cerco di raccogliere i grani della mia erudizione, non per farne inutile sfoggio ma per capire ..

Dicevano di lei che non fosse molto brillante, ricamasse molto bene, avesse un carattere gentile e amabile e uno splendido incarnato ..
Molto bene ..
Ma era anche una giocatrice d’azzardo, da damigella di compagnia divenne Regina, affare che non riesce certo a tutte ..


Wolf Hall ..
Se nasci in un posto così vuole certo dire qualcosa.
Ora vi è a simple farmhouse, che si è espansa in questo secolo ..

Il palazzo originario non vi è più, derelitto e abbandonato dopo il 1571, quando la famiglia Seymour ha trovato una altra collocazione per poi essere demolito nel 1723 ..



Osservo le pietre scolorite dal sole, l’edera, immagino i rumori ..
Scalpitare di cavalli, vociare di persone e ..
Silenzio fuori e dentro di me ..
Prendo una minuscola pietra e la metto in tasca ..
Per ricordare che tutto è possibile.
 

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Capitolo 2
*** Weeping Willows and Water Lilies ***


Ringrazio Cecile Belandier per l'incoraggiamento ..


England, Summer 1767, near Salisbury


 
Di tante cose che si raccontano sul re Sole è ben vero che era una buona forchetta..

Le ricette che cucinavano per lui sono superlative anche oggi, altro che la cucina inglese, con buona pace dei nostri ospiti . .



Siamo sempre nella verde campagna inglese, che è verde sul serio ..



Con Andrè abbiamo fatto un picnic nei pressi di un laghetto e abbiamo fatto onore al cestino ..


Si è addormentato, le ciglia che disegnano un mosaico di ombre sulle guance abbronzate..
In riposo, dopo il pasto, braccia e gambe ben ripiegate ..
Una scultura nel verde ..


Allento il colletto e benedico la frescura degli alberi ..


I pensieri spaziano, osservo le delicate geometrie delle ninfee (water lily .. giglio d’acqua.. ) e la progressione delle foglie dei salici piangenti (weeping willows.. ) mosse dalla brezza leggera . .
Quiete.


Pare quasi un dipinto ..



Fermo i particolari ..
Io e Andrè, i salici e le ninfee, come una delicata incisione, i rilievi su un ventaglio giapponese di leggiadra forma, per sempre noi.
Ora come sempre.
Come anelli di una catena ..
Di una nebulosa fuggitiva ..
Pleiadi che danzano, nel mito erano sette sorelle, fuori e dentro l’orizzonte, come le foglie dei salici.
Penso alla  costellazione di Andromeda.
Scrollo le spalle ..
Cosa vado a pensare..


I versi di Shakespeare salgono con lentezza nella memoria, la precisa simmetria dei suoi sonetti ..
Posso paragonarti a un estivo meriggio?


E le commedie .. una delizia da leggere, osservava Andrè, ieri come oggi ..
E fisso i salici e le ninfee…

Poi ti sfioro una guancia, dormi bene Andrè ...
Dolcezza sorgiva, nei pori, muscoli e foglie ..
 

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Capitolo 3
*** Saudade ***


1767, London end Of August
 
Siamo di nuovo a Londra, piove e con Andrè abbiamo inventato un nuovo passatempo ..

Curiosare nella biblioteca di Lord Henry, nella sezione proibita, badando di non farci scoprire ..

Ecco .

Gli Amores, di Ovidio.
E le riproduzioni di magnifiche opere, come Leda presa da Giove in guisa di cigno, che la protegge con la sua ala, il viso della regina di Sparta perso nel suo piacere ..
Annoto che vi sono delle cronache sulle orge ai tempi della Reggenza, durante l’adolescenza di Luigi XV, i richiami alle Menadi, alle Tribadi, le orge delle Baccanti che uccisero Orfeo che rifiutava i loro baci..
Anche al di qua della Manica sono prevedibili e uguali, anche mio padre ha una sua sezione proibita ..
Dietro ai raffinati ventagli, alle tazzine di tè, parlano di caccia e adulterio come a Versailles, deduco che sono due sport diffusi ..

Le lettere persiane le ha scritte Montesquieau un secolo fa, ma nel periodo attuale nulla manca.

Chiari di luna, sospiri,le rose,  il grande amore casto e non realizzato, non compiuto?
Poteva essere, poteva essere bello, pure per molti era un .. trampolino di lancio, come amava ripetere Lord Henry credendo che non capisca ..
O forse, noia, lussuria, un diversivo, tanto i gesuiti erano lì per quello, peccavi, ti confessavi e lietamente rincominciavi.


Boh ..
Diciamo che non mi pronuncio, sono grande ma forse non abbastanza per capire ..


E l’estate batte  contro i vetri.


Ora spunta il sole ..

Andiamo a fare una passeggiata in Saint James’s Park..

Un parco all’inglese, ovvio ..

Ove passeggiano dame e eleganti cavalieri .. valletti e portantine e le lattaie invitano a ristorarsi, lievi e burrose, con il latte fresco ..
Sospiro ..


Voglio tornare a casa..
Voglio mia sorella..
Cat, come io chiamo Catherine,  mi sa sempre spiegare tutto ..

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Capitolo 4
*** Slices of Life ***


London, first days of September 1767
 
Il suntuoso autunno inglese che principia, piogge e vento e nebbia e foglie cadute un manto leggero e dorato ..


Mi dirigo al tavolo della colazione, come a casa, faccio quasi sempre questo pasto per conto mio e Andrè mi fa compagnia, facendo largo onore alle pietanze..
 Quando vorrebbe portare via l’ultimo pezzo di pane tostato con burro e marmellata di arancia, lo blocco con lo sguardo.
  • Dai Oscar, ho fame ..
  • No, fallo per me ..
  • Vi è scritto sopra il tuo nome..
  • No ..
  • Appunto - .. Inutile dire nello stomaco di chi dei due finisce, e non è il mio, il tutto condito da un sorriso e da uno sfavillante sguardo di profonda gratidudine..

 
Lasciamo fare, mentre ci lanciano in una delle nostre imprese, ovvero girare in incognito per Londra, travestiti da monelli, un poco come faceva il califfo Harun al Rashid.. che per sapere l’umore del suo popolo si travestiva e girava, cercando informazioni ..
Una maschera ..
Magari è una storia tra le storie, molti fatti della sua vita e della sua corte sono magari inventati, alcuni si ritrovano nelle Mille e una Notte ..
Rido e mi infilo una giacca lunga, scura, sistemando i capelli dietro le orecchie ..
Anche Mozart, che ha suonato dinanzi a Maria Teresa d’Austria e tanti altri, ha soggiornato a Londra- quando era in Francia mi dedicò una suonata, The song of the Sword ..
Chissà che inventa ..




Giriamo e giriamo, mille immagini e frammenti, come un caleidoscopio cangiante, come i Sonetti di Shakespeare che leggo direttamente in originale ..
Armonia in ogni sillaba, delicata e fluente come le acque del Tamigi ..
  • Oscar ..
  • Sì ..?
  • Indovina cosa danno stasera a teatro .
  • Les Précieuses ridicole di Moliére – Rido di cuore, la comica trama di due cugine borghesi che si ritengono dotate e raffinate, che sfoggiano pedanteria e cultura a ogni piè sospinto ..   Giunte a Parigi, sono avvicinate da due gentiluomini, che esse allontanano con fare snob e divesco .. .
Quando questi ultimi capiscono che le due ragazze sono in realtà delle provinciali, travestono due loro servi da Great Lords
Le ragazze credendoli tali li assecondano, pensando di poter entrare con loro nell'alta società, ma arrivano i due veri nobili e palesano la burla facendo fare una figura meschina alle due giovani che sono appunto due ridicole ..
 

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Capitolo 5
*** First time ***


Grazie di cuore a Cecile Belandier per l'idea, oltre che Pamina'71 e Orny'81 che hanno accolto con piacere questa idea.. London, September 1767

 
Da un libro della biblioteca di lord Henry apprendo le origini nascoste del regno inglese..

Dunque, in un tempo remoto e furtivo, vi era un re greco che aveva 33 figlie che mi piace pensare uccisero i loro mariti per la loro cattiveria ..
Fatto, le esiliò, mandandole su una nave senza timone ..
Gira e gira, sbarcarono in un’isola ai confini delle terre conosciute, che non aveva nome e la maggiore delle sorelle le diede il proprio, Albione..
Scese a terra, si unirono ai demoni che lì vivevano e generarono una stirpe di giganti, che si espanse in ogni angolo e ..


Dopo otto secoli, la stirpe di cui sopra fu annientata da Bruto di Troia, discendente del pius Enea, che era fuggito da Ilio con il vecchio padre sulle spalle..
Sconfissero i giganti, capitati da Gogmagog, reggendo la verde isola fino all’arrivo dei Romani ..


Quello che mi piace è la storia di quelle donne senza paura, che conquistano un nuovo mondo, amazzoni ante litteram crudeli ..
Sorrido e poso il libro, mai che facciamo una piecè a teatro con roba come questa ...O lo ignoro .


Sbuffo, è da ieri che andiamo discutendo di stupidate, con Andrè ..
Abbiamo visto un’opera a teatro, di cui non mi ricordo il titolo e a un certo punto l’attrice baciava il primo attore..
Meno male ha detto Andrè, pensa che fino al 1500, se non sbaglio,  recitavano solo gli uomini e si travestivano da donna ..

- Pensa che sollazzo a baciarsi .. – la mia osservazione, quella non la sapevo, ironizzavo per non far sapere la mia ignoranza.

Speriamo che non voglia mettersi a fare l’attore, guardava la ragazza con tanto d’occhi, che avrà mai di speciale, bionda, con gli occhi chiari ma..


Beato chi ti capisce Andrè.
Osservo di soppiatto la misura delle tue spalle, sono aumentate ancora o pare a me, o lo sottolinei volutamente vestendoti con giacche di panno più leggero?
Lo scroscio d’acqua interrompe i pensieri ed il nostro vagare per Londra.
E  ci rifugiamo alla svelta sotto un portico, attacchi a starnutire. E rabbrividire ..
  • - Vieni qui che ti scaldo – affermo.
  • - Ma dai Oscar-E starnutisci come un gattino ..
Premo il corpo contro il tuo, ti circondo la vita con le braccia, come spesso accade in questi frangenti e mi stringi a tua volta .. non serve a molto essere malati e meglio prevenire che curare . Lo penso o lo dico .. .


Ti poso le labbra su una guancia per sentire la temperatura ma giri la testa e le labbra si incontrano, una sensazione lieve e delicata ..

Un piccolo balzo ..
 Torno a guardarti,ma sorridi e non rispondi .
 
Magari questo Albione non lo ha provato ..
 

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Capitolo 6
*** Little moments ***


London September 1767
Una frase nel testo “Siamo liberi e uguali”è un ovvio rinvio alla ff di Cecile Belandier “Liberi e uguali”

 
  • Mi sta pensiero ...
  • Cosa?- Indago, la curiosità di sapere cosa gli bolle in testa ..
  • La traversata ..
  • Ah già ..
La fortuna era stata che fosse rapida, senza venti avversi o altro, liscia come seta da Calais,, tranne che abbiamo appurato che Andrè soffre di mal di mare in modo irreversibile ..
O no.
Mio padre era sotto coperta, impegnato a vedere le sue carte, io esploravo la nave, immaginando che fossimo pirati su chissà quale rotta, il profumo del vento e della salsedine, le vele che si gonfiavano ..
Poi ho avuto pietà e gli ho proposto di chiudere gli occhi, la sua faccia aveva una tinta malsana sotto l’abbronzatura e sua nonna era a casa, quindi non avrebbe cianciato sulla creanza, il tenere le distanze e via ad libitum.
Seduti sul pavimento di legno della nave che sapeva di alghe, ti ho raccontato di Robinson Crusoe (tranquillo, Andrè che non affondiamo), alla fine hai chiuso gli occhi e ti sei addormentato, la testa sul mio grembo ..
Una carezza sui capelli, scuri e soffici come seta sorgiva sotto le mie dita ..
Buffo che solo ora notassi l’arazzo che creavano le ciglia e le sopracciglia sulle guance, eravamo in quiete e io ero la tua medicina ..
Come al solito, come sempre.



 
Ascolto le campane di Londra, pare un concerto, l’una in fila all’altra ..
Propongo l’ennesimo giro al British Museum, fondato nel 1753, da una donazione di Sir Sloane a Giorgio II per la modica cifra di 20.000 sterline, è aperto al pubblico e ha una sala lettura e puoi vedere di tutto ..
Mi piace il solenne ingresso e le infinite collezioni che vi sono all’interno ..
Libri stampati, manoscritti, esempi di storia naturale con meravigliosi volumi con le piante essiccate .. stampe e disegni e antichità romane, greche, orientali e dalle colonie americane e chi più ne ha ne metta ..
Polvere, silenzio, pagine che sfrusciano e tanto da vedere, forte la tentazione di toccare ..
Fantastico.
È proprio un museo universale ..




Poi andiamo in Piccadilly Circus, da Fortnum & Mason, dai lussuriosi piatti pronti per a cup of tea …
La tazzina di fine porcellana pare ancora più piccola tra le tue grandi mani, quando finisci di versarti il thè ..
Qui siamo solo due vagabondi in giro, altri portano i vassoi e questo mi pare davvero divertente..
Sulle prime ti imbarazzava, via un servo che viene servito ma ho tacitato le proteste affermando che nessuno sapeva e poi ..
Che abbiamo tatuato in fronte chi siamo, se siamo liberi o no ..
Siamo liberi e uguali.




Il Big Ben batte le ore ..
Il sapore di un incantato autunno inglese.
More e rose incantate, alcune inventate come la rosa Tudor, che unisce insieme il bianco fiore degli York ed il rosso dei Lancaster ..
 

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Capitolo 7
*** Games ***


London, End of September 1767

Il Generale mio padre  continua con i suoi peripli con i nostri parenti del ramo inglese, le informazioni sulla produzione di zucchero nelle Antille, le serate a rievocare la Guerra dei Sette Anni e prima ancora quella contro gli Indiani ..

La prima Lui, la seconda lord Henry, a ritroso vanno ciancicando contro il conflitto di secessione austriaco e quello polacco ..

Tant pis .
La sera ascolto in religioso silenzio, la lingua tra i denti, i bambini non devono porre domande e devono parlare solo se interrogati.
Mi applico in queste regole, io che ho sempre la battuta pronta con il precettore, la schiena dritta, le braccia impeccabilmente adagiate sui lati del corpo, i passi brevi e misurati.
Un soldato in fieri ..



Altra storia di giorno, sono in movimento perenne e perentorio, un biondo folletto che attira guai come una calamita, una gentile definizione di mia sorella Cat.
Presto torneremo e rimarrà, le ho portato qualche souvenir.
I Sonetti di Shakespeare, in cui sono pressati dei petali di England Roses that I picked.
You’re like those flowers, perfect and kind, full of grace, said Lord Henry but I pretented of not understand ..


Canto a mezza voce un motivo in inglese, Ride a cockhorse to Banbury Cross to see a fine Lady upon a white horse ..
In effetti .. Andrè finisce di sistemare il mio cavallo,  movimenti ampi e gentili, fisso entrambi, continuando a cantare ..

Il mio destriero è bianco …

Prendo le redini e uso le mani di Andrè come montatoio, come sempre controlla che sia tutto a posto e le sue dita  mi sfiorano la caviglia e il polpaccio  ..
Un piccolo brivido.

Se ne accorge e ripete il movimento, mentre io tendo la gamba ..
Risale fino a dietro il ginocchio, ho dei brividi sulla schiena, poi inclino la testa e sorrido.
Sorride a sua volta, i miei occhi azzurri puntati contro i suoi per un breve momento.


Al ritorno dalla cavalcata, compio lo stesso gesto ..
Sorrisi silenziosi poi mi chiede di tornare a cantare quel ritornello ..


Tanto è preso ad ascoltare quel canto che scivola sul fieno e batte una caviglia ..
Tra una presa di giro e l’altra, mi circonda le spalle con un braccio e io la vita, si appoggi mentre compiamo la rotta di ritorno .. solo una botta ma meglio evitare sforzi ..
Una scusa per toccarsi senza rimproveri ..
Mi piace il tuo odore, Andrè, miele e il leggero gusto di mela dei capelli, il calore della pelle e, sotto sotto, che tu sia così alto ..
Un senso di protezione.



Nessuna parola e gli sguardi corrono tra noi leggeri, come il vento, come una musica ..
Forse un gioco, a cui non so dare ancora un nome preciso, magari il più bello che abbiamo spartito ..
 

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Capitolo 8
*** Maps and Nights ***


England, 30 September 1767

Maps


La mappa dei tesori, del nascondino o del labirinto ..
Varie e eventuali carte che mi piacerebbe possedere ..            
Le nuvole formano isole opache e chiare nel cielo inglese, il Tamigi è gonfio, dopo le piogge autunnali, mulinelli e gorgoglii ..
Osservo, con incanto, come osservavo nelle passate stagioni la Senna..
La fine di settembre ha portato una tradizione inglese da gustare, la festa di Michaelsmas, con l’oca arrosto, una delizia farcita che si scioglieva in bocca, foglie e uccelli migratori e .
Giochi, in bilico ..
Siamo nella tenuta che Lord Henry possiede a circa venti miglia da Londra, una delle tante, diciamo la verità e siamo a caccia di bacche, mele e  .. tesori ..
Piccoli tesori, ecco tutto ..
Sollevo le sopracciglia (perfette come quella di una miniatura), cerco di valutare come raggiungere i frutti ..
Andrè mi appoggia la testa in grembo, rovesciando il viso per valutare le ombre e le luci sul mio viso, il leggero velo di sudore che copre i miei biondi capelli ..
Silenzio.
Fragile e prezioso, come una lamina d’oro ..
Una perfezione che non conosce misura ..
Sensazioni indefinite, in bilico, siamo noi che rimaniamo, compiere dodici anni in dicembre non significa che non capisca le cose ..
Osservo il mondo e le sue leggi e follie dietro uno sguardo azzurro, il mio.
Ora scruto le tue labbra, una piccola macchia violetta scurisce la guancia, il succo di more ..
Con decisione, sfioro la pelle calda, un brivido ..
 
La perfezione è effimera e fragile, like a winding star..
Un albero carico di frutti, il vento lieve dell’autunno, labbra che si sfiorano, leggere e delicate, nocche che si intrecciano, respiri affrettati.
Indefinito e armonia, non occorre dare nome ad ogni singola sensazione, il tempo per capire giungerà ..
Il battito del respiro, il calore che dalla gola si diffonde sulle guance ..
Come dopo uno scontro con la spada ..
Delizia.
Aspra.
Tenace.
Magnifica.
Wolf Hall, il luogo di nascita di una donna che da umile dama di compagnia, diventò regina, per dimostrare che tutto è possibile ..
Solo dei baci ..
Nei momenti più inattesi e le labbra sono lì, invitanti ..
The two of us, in the shadows ..
Ricordo le fiabe che abbiamo letto insieme, Le mille e una note, rievoco Sinbad il marinaio e Harun Al Rashid  e l’infaticabile Sherazade, la figlia del visir, che note dopo note, narrava le sue storie, fino a far innamorare di sé il Sultano dal cuore chiuso e sordo ..
 
Forse la mappa più importante è quella dell’amore, per non ferire chi ti vuole bene, anche non volendo .. e trovare le giuste coordinate..  
Per non avere il cuore vuoto e le mani nude

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Capitolo 9
*** A True Smile ***


London, 1 October 1767


Il vento ha un suo sapore, annoto con una punta di divertimento ironico tra me, in ogni luogo.
A Londra reca refoli di fitta nebbia, le acque del Tamigi e il vociare dei passanti, passi di seta.
A casa, a palazzo, varia, dalla torta di mele con la vaniglia al cioccolato con le rose e, sotto sotto, arancia amara, l’essenza che mia sorella Cat ama portare  e molto altro ..


Riconosci i luoghi a occhi chiusi, hai sviluppato questo talento, la voce ironica di Andrè.
Certo che sì, rifletto senza rispondere .
Lui profuma di mela, un leggero aroma di sudore, foglie novelle .


Non esistono età precise, sai Oscar, la voce di fumo di mia sorella, io cerco di evitare l’adagio che sei troppo grande o meno, ti sai regolare da te su molte cose e hai buon senso ..
Baci.
Fiducia.



A dodici anni, molti principi o principesse sono già promessi, se non maritati e .. le nozze sono consumate, salvi che la ragazza abbia avuto i fiori, ovvero le sue regole mensili.
Sospiro, mi scruto nella superficie liscia e levigata di uno specchio.
Vedo un viso dai tratti regolari, delicati, occhi scuri, della sfumatura dello zaffiro, tipico colore dei Jarjayes, ciocche chiare, che raccolgono le varie sfumature dell’oro, un collo sottile, come sottile è la misura dei polsi  e delle dita .
Congiungendo i palmi, da polso a polso, le dita di Andrè superano di un buon tratto le mie, pure se entrambi abbiamo dei calli, di chi usa la spada, e piccole macchie di inchiostro, che sappiamo scrivere.
Non tutti sanno farlo, ma nessuno sa nei nostri riti segreti, labbra sfiorate per caso, riflessioni, abbiamo deciso che riguarda solo noi ..
Venisse fuori, non oso pensare alle conseguenze, il Generale mi frusterebbe a sangue, peraltro per una ottima ragione, Andrè sarebbe buttato, in caso di benevolenza, in mezzo a una strada ..


Sediamo vicini, senza imbarazzo, il tramonto si accende di indaco e lavanda, il vento danza insieme alle foglie, un lieve fruscio .
La testa di Andrè  scivola sulla mia spalla, raccolgo una mano tra le mie.
Uniti, complici, l’Inghilterra, fuori dai soliti schemi ci ha avvicinato ancora di più, siamo uniti torno a riflettere.
Amici, complici, compagni.
Valorosi in attesa dell’età adulta e delle sue promesse.
Solo che, adesso e qui, a un tratto realizzo che non ho più fretta.
Accomodo meglio la spalla, per sua comodità, il silenzio si riempie di sussurri e parole, come una antica canzone.
L’inquietudine si spenge, come un fuoco fatuo, resta la calma e la pazienza.

Il Big Ben suona le sette di sera, un’altra giornata e trascorsa.
Sbadiglio ed è il mio turno di accostarmi contro la spalla di Andrè, un sincronismo di movimenti e pensieri che ancora una volta mi lascia senza fiato.
Mi trovo a sorridere, senza freno e senza fallo, un vero sorriso dopo tanti sorrisi finti.
 
 

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Capitolo 10
*** Eyes ***


15 October 1767

E non poteva mancare la tipica caccia alla volpe alla maniera inglese.

Un gentile omaggio di Lord Henry prima della partenza, un alba con suoni liquidi di corni, scalpitare di cavalli, abbaiare di cani e brusii ..

Per un tacito accordo, io e Andrè ci facciamo distanziare e cavalchiamo fianco a fianco nella brughiera ..
Pare un oceano, il profumo sensitivo dell’erica sotto gli zoccoli ha qualcosa di acuto e struggente ..

Mi avvolgo nel caldo mantello contro la brina, osservo il paesaggio ..
Ogni colore e sfumatura pare quella di un quadro, la luce danza limpida.

Andiamo a piedi, sussurro a mezza voce, una richiesta, non un ordine.

Le briglie tra le dita, procediamo affiancati, i passi ritmati, uguali.
Andrè rabbrividisce, è vestito più leggero di me, siamo alle solite.
Gli passo un braccio intorno alla vita, arrossisce.
  • Oscar..
  • Lo so che non è comme il faut, ma questa situazione ..
È particolare, noi siamo particolari, vuoi il destino, metti la vocazione..
Osservo molto e parlo poco, un mio tratto distintivo, mie grandi compagnie sono i libri, le storie di Catherine, e .. Andrè.
Indivisibili .. e complementari, come due foglie su uno stesso ramo, uguali eppure diverse.

Sorrido del paragone, ogni minima cosa del creato ha la sua bellezza.

Nonostante che l’infanzia sia quasi alle spalle, ancora l’età dei doveri non sia giunta, mi godo il momento.
E nuovi gesti e nuove regole, solo nostre.

Quando saremo in Francia, non perderemo nulla di tutto questo.
Con decisione, volontariamente, lo bacio sulle labbra ..
Sapore di miele, di seta, una mela matura..
Oscar .. Io ..
Non è un gioco ..
Fidati di me..
Non può essere che così ..

Due sussurri nella brughiera.


And the silence sank like music in my heart ..(1)

Una volta mia sorella Catherine mi ha raccontato che Alessandro Magno vide il suo destino riflesso nelle favolose storie di Achille..
A me piace pensare che, a dispetto di tutto, dalle aspettative del casato, di mio padre, della Tradizione e del Re ..sia in un paio di remoti occhi verdi.
I tuoi, Andrè.
Il mio destino ..

Armonia e pienezza.
Di nuovo le labbra si sfiorano ..

O God, I could be bounded in a nutshell and count myself a King of infinite space.. (2)
Or a Queen ..
A Warrior Queen 
 
Io sono come Albione…
O Ippolita, sovrana delle Amazzoni.
O Boadicea, una regina che non volle cedere la sua isola ai romani, quando volevano conquistare l’Inghilterra e combattè fino all’ultimo respiro.



Quella che doveva essere la mia debolezza, diventerà il mio punto di forza ..
Numquam dimitto .. Io non mi arrendo mai ..
 
 
  1. Verso tratto da una poesia di Yeats.
  2. Hamlet, II, 2
 
 

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Capitolo 11
*** Light ***


London, 10 October 1767.

Manca poco alla partenza.

Appoggio la schiena contro la poltrona, tra le dita sottili reggo un boccale di birra, quasi pieno, lo porgo di nuovo ad Andrè.
È stanco, oggi abbiamo girato in pellegrinaggio per Londra, facendo scorta di scorci, luoghi e visioni.
Di nuovo al British Museum, da Fortnum’s, come dicono qui per prendere il tè..
Immagini ridenti di noi.

Molto bello il giro a Cambridge e Eton, la settimana scorsa, le strutture dei college e l’allegro vociare degli studenti.


Fuori piove, il vento sussurra canzoni nella nebbia, le gocce hanno un suono soffice e pastoso, come una specie di nenia.
  • Bevi, Andrè.
  • Un momento, Oscar.
La sua testa scivola sopra la mia spalla, sorrido e non rispondo.
Con la mano libera, gli stringo il palmo, lui ricambia.
Un brivido, vero o presunto, mi fornisce la scusa per stringerlo.
  • Sai Oscar, oggi ho comprato una stampa della Bill of the Rights ..- la Carta dei Diritti inglesi, traduco, mi sembra che sia del 1688, dopo la cacciata del re Giacomo II e di sua moglie Beatrice d’Este, condannati all’esilio perpetuo alla corte di Luigi XIV, dopo la Gloriosa Rivoluzione.
  • Ebbene?
  • Credo che la tradurrò, in Francia.. mi pare che vi siano spunti interessanti.
  • In Francia non abbiamo nulla di simile.
  • Giusto .
Inarco il busto, stendo il collo.


Cambia posizione e inizia a massaggiarmi le scapole e la spina dorsale, i muscoli contratti si sciolgono, mi sfiora senza fare male tranne che, quando mi sfiora le vertebre, ho un brivido, una sensazione indefinita, mi sento di seta, mi sento di marmo.



Il suo nome mi rimane chiuso tra le labbra, con un gesto gli dico di smettere, è il suo turno.
Abbandono le divagazioni, mi concentro sulla trama ei fasci dei muscoli, dalle spalle scendo sulla schiena, meravigliandomi della sua ampiezza e consistenza, mi ricorda il dorso di una statua greca, di un atleta in forma perfetta.
Buffo .. o no magari.


Siamo cresciuti, non solo fisicamente, abbiamo diciamo nuove consapevolezze, situazioni .. diciamo da approfondire.
E forse, ammetto tra me, questo prolungato soggiorno ci ha consentito di vederci attraverso schemi differenti, mutare ..
L’arco delle stagioni, le maree, quando voglio so di avere un animo sensibile, ironizzo dentro di me, mentre mi scruta, il viso illuminato dalle luci di fuoco e candele che creano golfi d’ombra, le iridi preziose.
Un momento intimo, privato ..


Se fosse un quadro, potremmo esserci noi due, vicini, gli sguardi inclinati, un boccale di birra, un piatto con delle briciole, i resti di un tremulo addio,mani strette e raccolte, i rivestimenti chiari in legno delle pareti, the game of the shadows.
But we are the light, the two of us.
 

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Capitolo 12
*** Pomegranates ***


Francia Natale 1767

Siamo tornati, alla fine di ottobre, la magia dell’Inghilterra ci ha seguito, altre definizioni non mi vengono alla mente.

Ci siamo ritagliati, spazi confidenze, sempre noi, con precisa intuizione.

Studio, scherma, doveri, la nonna di Andrè che si ostina a comportarsi nel solito modo, mestolate e prediche, la deferenza degli altri, la severità di mio padre ..


Ma stiamo crescendo, lui sempre più alto, con un accenno di barba sulle guance, che ho avuto l’onore di radere, io .. cresco, sottile, i fianchi si arrotondano, come il petto, le gambe lunghe, la vita snella ..
In armonia, è la crescita e non mi devo spaventare- sia lode a Catherine, che mi ha spiegato, per capire e accettare.
Ho lei e ho Andrè, va bene ..
Non siamo venuti meno in queste stagioni.





Dalle foglie cadute dell’autunno fino alle bacche rosse dell’agrifoglio, un rosso trionfale che ritorna nelle melegrane.
Prendo uno spicchio di quel frutto, ne osservo i semi suntuosi, gonfi di linfa e vita,ne mangio due e Andrè imita il mio gesto.
La melagrana era un attributo di Proserpina, dea della primavera e regina dell’Ade, che, mangiandone i semi, rimase con Plutone, il dio degli inferi, di cui si era innamorata.
Mi piace pensare che ne mangiò lui pure, per legarsi a lei.
Ci  muoviamo all’unisono, uno specchio riflesso dell’altro l’uno.
 





Amo gli anemoni invernali e Andrè me ne consegna legati in un mazzo, emergono, saldi e intrepidi con  i loro petali solo in apparenza delicati, in verità sono resistenti, se fioriscono in inverno.
Non si piegano, non si spezzano.
Fa un buffo inchino, poi ecco un bicchiere di cristallo con dentro dello champagne, le bollicine mi fanno ridere, il Dom Perignom era la bevanda preferita del Re Sole e quindi ben posso usarla per me e per noi ..





Gesti da adulti, mischiati all’innocenza di questa età di leggenda.
Un momento magico e i nostri sguardi si intrecciano, emozionati, in una gioia che mi manda  il cuore in capriole.
Melagrane, champagne, fiori ..
Manca un particolare, una meraviglia da centellinare.
 


Ci abbracciamo, armoniosi e flessuosi.
Questo è il vero regalo per Natale e il mio compleanno, i suoi candidi anemoni, i nostri baci e il suo sorriso, il suo respiro caldo contro il mio viso.
Per alcune cose è davvero troppo presto, almeno per me, lui lo sa come lo so ma questo non ci impedisce di stare insieme..
Ho dodici anni, lui ne ha compiuti tredici in agosto, tranne che .. siamo particolari, come tutta questa situazione ..
Mio padre, mancando di eredi maschi, decise che io, nata femmina, sarei stata il suo erede, cancellando con la sua volontà un mero inciampo ..
Così non è ..



Il tempo della rabbia pare passato, se non fosse stato per questo non avrei avuto Andrè con me ..
Pare poco, invece è moltissimo.
Il mio cuore è pieno e le mie mani stringono le sue ..
In questa vita, che chissà cosa ci darà.
Ma saremo insieme.
 

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Capitolo 13
*** Jonquils ***


Primavera 1768


Siamo al castello di Ahumada, dimora avita dei Fuentes di Spagna, la famiglia del marito di mia sorella Catherine.


Il castello sorge sui remoti Pirenei, costruito dopo Poitiers da un Fuentes, che ebbe da Carlo Magno, narra la leggenda, il titolo di marchese e il compito di difendere il passo, con vaste terre e un immenso potere.
Tra queste pietre color miele, ornate di edera, si respira la storia, siamo parte della storia ..


I boschi intorno al castello sono pieni di nascondigli, radure e punti di osservazione.
Un soggiorno, ma andato via il Generale, Catherine osserva la massima discrezione, si fida di me, ha sempre cercato di capirmi e smussarmi, alternando soggiorni al nostro palazzo a Parigi con permanenze qui.
Fiera e bellissima, ha gli occhi color zaffiro della nostra famiglia, di una sfumatura nitida e profonda, indice del suo carattere deciso, che ama i libri e la musica, come me.
 Figlia del primo matrimonio di mio padre, è nata nel 1742, si è sposata nel 1756, ma la distanza di età non ha impedito il reciproco affetto.



( Le nozze con mia madre sono del 1750, dalla sua prima moglie aveva avuto dei maschi, due morti in tenera età, il primogenito, Luois, nel novembre 1749, insieme a Gabrielle de Saint-Evit, Catherine racconta i fatti, nudi e crudi, senza sentimentalismo, ne soffre ancora e non lo dice ..)



Indugio in questi pensieri, mentre l’erba mi solletica il collo, sono su un pezzo di prato, intorno a me fragranti giunchiglie, di un caldo colore dorato, foriero di fecondità.
Stacco una corolla, me la infilo tra i capelli, come una ninfa distratta.
Il momento e l’attimo, nessuna gerarchia, non qui.



Andrè è orfano, i genitori morti quando era un ragazzino, come mia sorella, il fato non ha fatto distinzioni rispetto a una bambina nobile come Catherine rispetto a un figlio del popolo come lui, usando la definizione corrente, hanno sofferto entrambi.
Unica parente di Andrè, Marie, la governante di casa, dove è stato accolto come mio esempio “maschile”..
Da imposizione è diventato un punto di forza, un tesoro da custodire con le unghie e  denti.



Vicino a noi, le spade buttate per terra dopo l’allenamento, le lame luccicano, come le giunchiglie, dritte e fiere come araldi primaverili
Il vento soffia leggero, mi schermo la fronte con una mano, pare proprio un quadretto bucolico, come quelli di Boucher o Froganard, quieto solo in apparenza, noi due, i fiori, i fioretti, le braccia che si sfiorano, appena separate dalla barriera delle maniche.
Ahumada è uno dei miei posti magici, possiamo affermare di essere cavalieri in viaggio, mercanti o pellegrini, o, in semplicità, noi ..
Sorrido, in punta di labbra, sfiorando i muscoli delle spalle di Andrè per un massaggio, ogni settimana paiono allargarsi, poi lo abbraccio di dietro ..
Per ringraziarlo.
Di esserci ..
Shall I compare thee to a summer's day?...(1)
Andrè.
  1. Sonetto XVIII di Shakespeare.
Per i dettagli di Catherine rimando alla long “The dragon and the rose”.
 

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Capitolo 14
*** Mirador ***


Spain, late Summer 1768

È nei cosiddetti momenti di siesta, riposo, che non rispettiamo gli schemi.


La magia di un’estate inglese si è protratta  nelle stagioni successive, torno a riflettere, pur usando gli accorgimenti del caso per non farsi scoprire.



In una radura vicino al castello di Ahumada, piena di alberi di melograno, celebriamo un banchetto.


È il tuo compleanno, Andrè, quattordici anni.
Complimenti per essere riuscito nella ragguardevole impresa di sopravvivere a tua nonna, alle sue mestolate e ai predicozzi ..
Non occorre che sottolinei le differenze di rango, la deferenza dovuta, e via scorrendo ..
Lo sappiamo, lo so, tranne che, per curioso paradosso, non mi importa..
Quando siamo noi, solo noi.
 
Il vento si disperde tra le foglie, pare un richiamo.
Tra le ombre fa fresco, si sta bene e si respira..



Giocherello con un filo d’erba, gli occhi appuntati sui tuoi fianchi armoniosi, ben proporzionati, all’improvviso la salivazione si azzera, un piccolo rossore mi percuote le guance abbronzate ..
Penso a due colline, gemelle e ben proporzionate.
Fortuna che non sono in piedi e le ginocchia cortesemente non tremano ..




Alla mia età molte fanciulle sono promesse, i matrimoni che avvengono verso il quattordicesimo anno, per i ragazzi se ne parla verso i quindici o sedici anni, salvo nuove.
E dentro i fremiti, i pensieri, le fantasie, sarebbe anormale il contrario, Catherine, interrogata su questi misteri, è stata molto esaustiva, chirurgica, direi, seguendo la linea di pensiero che le cose è meglio dirmele e non ammantarle di inutili velleità ..
Vero.




Una mezza bottiglia di vino rosso, leggero, pane e cacciagione fredda, una torta tartin.. Un minuscolo pasto, per un grande evento.
Senza forzature, senza patemi.



Rotolo sul fianco, scruto il tuo profilo, verde su verde, le sfumature dei tuoi occhi, le foglie e l’erba, i lineamenti decisi, il paragone con una statua appare ovvio e scontato e sempre torna.



Con delicatezza, tocco il tuo  viso, è splendido come una preziosa, miniata incisione su un pregiato manoscritto.
Il cuore è un fremito d’ali contro la gabbia del torace, il tuo sapore di mela, erba e seta …
È un sentimento fresco, nuovo, non un gioco, il prolungarsi di una amicizia infantile, di un legame inscindibile..
Che si rafforza, si fa carne e respiro ..




Sono giovane per età, non per consapevolezza, lo so, con improvvisa certezza.
Vai piano, non essere irruente, rispettalo, come lui rispetta te, non travalica, non spinge per consumare..
Sarebbe davvero troppo presto, e non riguarda la morale, essere servo e padrone, come sottolineerebbero gli altri, quanto uno spreco ..
Qualcosa di prezioso, troppo delicato ..
E non è un capriccio, uno sfogo ..




Ti allunghi supino, mi circondi con le braccia e socchiudo le palpebre.
Restiamo in quiete.
Così ricorderò, due adolescenti che si riposano, una  bionda ninfa con il suo dolce compagno.
Titania Fairies’s Queen and her King, Oberon.
Me and you.
Forever.
In your arms, side by side.



Y muchas de mis experiencias se asemejan a espejos
 

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Capitolo 15
*** Short Eternity ***


Spagna, primavera-estate  1768

La rocca millenaria di Ahumada, dimora avita dei Fuentes, è storia viva, pietra su pietra come l’edera che la avvolge, le stanze suntuose e chi la abita.
Invita a riflettere, osservo con Andrè, raccogliendo dita e pensieri nella coppa creata dalla sua mascella, per saggiare la barba che si fa strada..


È decisamente più avvenente lui del delfino Luigi Augusto, duca di Berry, delfino di Francia e erede di Luigi XV, in seguito a un gioco di lutti, i decessi del padre e del fratello maggiore.
Pingue e sgraziato, pare più un enfant sauvage che un principe, per unanime commento dei cortigiani, tiene tutti a distanza e si rifugia con passione spasmodica nella caccia, nella lettura e nel fabbricare serrature..
Timido e gentile, pare che sposerà la principessa Maria Antonia di Asburgo, figlia di Maria Teresa, per rinsaldare l’alleanza tra i due Paesi ..



Quando venne detto che, in spregio a tradizioni radicate, Austria e Francia si sarebbero alleate a Versailles circolò la caustica battuta di Voltaire, che era un affare contro natura, che presto sarebbe stato accettato da tutti ..
Boh..



Quello che so è che, in caso di celebrazione di queste nozze, si aprirebbero possibilità di ingaggio nella Guardia Reale per la scorta della delfina e, non sarebbe una splendida occasione per mio padre, il Generale?



Irritazione, la mia, lo so, ancora nulla è deciso e io posso aspettare ..
Di crescere, ancora e di nuovo, sai Andrè..
Come la giri, la questione non è semplice ..



Come per il violino, ho una grande bravura a suonare, frutto di talento come disciplina, come la mia bravura nella scherma – sappiamo entrambi che la modestia, peraltro, non è la mia principale virtù, tant pis.
Semplice all’apparenza, complesso in realtà, come le suonate per violino che ha composto Mozart, fin da bambino, K 20 è tra le mie preferite ( o la trascrisse il suo maestro?).
Al bando questi pensieri, mentre appoggio la schiena a un tronco d’albero, in grembo la testa di Andrè, rovesciato, in riposo, una stella capovolta.



Ore e ore all’aperto, in tranquillità, il sole ha scurito la pelle, mentre i miei capelli  sono schiariti, hai osservato, ricordano l’oro e il bronzo, hai le tutte le sfumature dell’infinito tesoro dei Nibelunghi in una ciocca  .. (sono io il tuo tesoro..)



Ho sorriso, ringraziato e ci penso ora, in quiete.
Con un pollice mi sfiori il polso sottile, gioco, innocente seduzione, piccoli brividi mi inondano la schiena.
Le labbra risalgono al palmo, mi sfiori ogni falange, non mi ritraggo.
Basta poco, poco davvero.
Saprei riconoscerti a occhi chiusi, dai piccoli segni, come  Ulisse di ritorno alla reggia, quando era vestito da mendicante e lo riconobbe la sua nutrice, gli altri lo credevano morto.
Tranne che, nel nostro caso, come ripeti, ogni tanto, sono io la tua cura, il rimedio contro l’infelicità, il  se hai trovato requie dall’essere orfano è solo mio merito, ma io non ho fatto nulla.. credo.


From  now until the short eternity.

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Capitolo 16
*** Three Kings's Gift - First Part ***


Natale 1769.

E così è fatta Andrè.

La ribellione stretta nei pugni, il riso ed il pianto, una suntuosa promessa che ho afferrato.

Avessi avuto un destino comune come le ragazze del mio rango, sarei fidanzata, se non sposa, invece sono capitano delle Guardie Reali, capo della scorta della futura delfina, la proposta ufficiale di nozze è giunta nel mese di giugno scorso e il matrimonio per procura sarà celebrato nell’aprile 1770 a Vienna.
La rosa del Danubio sposa il giglio di Francia e altri panegirici ..
Bien sur ..


Sono una fiera amazzone, io, con un nome da maschio e un coraggio che sfida l’incoscienza ..
Ho sfidato Girodelle per il posto di capitano fuori dalla Reggia, in contrasto con precisi ordini del Re, che pensava a un diversivo, una specie di torneo, una sfida medioevale ..
Al diavolo ..

Sappiamo entrambi che, vivendo come una fanciulla, non saresti più potuto rimanere ..
E non è un capriccio, una sciocca pretesa..

Dalla nostra estate inglese sono passati due anni e mezzo, circa e ..
Cauti, attenti, non era un gioco, per me non lo è mai stato, è qualcosa di fragile e prezioso, come una bolla di sapone, un arcobaleno ..


Sorrido e non è un caso se mi paragono alle Amazzoni, erano dure, leggendarie guerriere ma nella mia personale teoria conoscevano l’amore, non restavano vergini.
Ribellione e sfida, forse per gli altri, un capriccio, non per me ..


Un giovane nobile va al casino, il Re ha avuto una caterva di  amanti, a cominciare dalle sorelle Mailly, poi la Pompadour fino a Madame Du Barry, che fa i bagni d’ambra ed era una prostituta di strada, poi sposata a un nobile per darle le patenti per entrare a corte e poi nel letto di Luigi XV..


Comunque ..
Ho timore di questo confine, come te.


Volta dopo volta l’audacia aumenta, agganciando i bacini insieme percepisco il tuo desiderio che cresce, brividi e  respiro affrettato, proprio come me .. labbra come labbra, volo e mi sento al centro del sole, un estivo meriggio..
Sensazioni così sbalorditive da lasciarmi senza fiato ..
Non sei il mio giocattolo, un piacevole passatempo, ne abbiamo parlato, fino allo sfinimento, ma le conseguenze..
 
Se un domani mi dovessi sposare (avrà pensato mio padre a come perpetuare la discendenza dopo di me? Non credo si sia posto il problema, comunque .. ) potrei approfittare del buio e simulare la perdita di sangue con un taglio in un punto nascosto ..


Saremmo prudenti nella scelta dei posti,al solito, ma una gravidanza..
Vi sono dei preservativi di budello animale, con cui rivestire l’asta virile, onde evitare e saltare fuori prima di ..
Coitus interruputus il nefasto segreto, come lo definisce la Chiesa..
E il peccato..?
Due pesi e due misure, per favore, so che il mio cinismo è qualcosa di mitico, ma ricordati che io non sono nessuno e nessuno è come me..

Quindi ..

I’m ready and ..
Sooner or later, we’ll stay together ..
 

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Capitolo 17
*** The Three Kings's Gift - II Piece ***


  • Tu hai  una agilità paurosa.
  • Va bene, è vero, sono impagabile ….
  • Lo sconfitto può avere dell’acqua?
  • Certo, ho sete anche io, mi hai fatto penare per batterti, ci voleva un  sano duello .. guarda, mi sta pensiero quando la delfina giungerà in Francia ..
  • La sicurezza deve essere accurata, presumo, come la guardia che ogni inverno veglia il bucaneve della zarina.
  • Eh?
  • Niente, d’inverno la zarina sta spesso a Carskoe Selo, traduco, il villaggio dello zar, per riprendersi dalla stagione mondana della capitale ed abita nel Palazzo di Caterina, non è originale, ma va bene, no,  e vi sono splendidi giardini, non belli come quelli di Versailles..
(Giuro è un vero cantastorie, stile la principessa Sherazade delle Mille e una notte ..  )
  • Continua, dai, che mi hai incuriosito.
  • .. vialetti e statue, ama passeggiare, in quiete. Un  mattino di inverno, alla base di una che raffigurava la primavera trovò un precoce bucaneve e le piacque, tanto da ordinare che un soldato vegliasse sempre su quel punto, affinché nessuno lo calpestasse. E ora sono due o tre anni che questa storia va avanti.
  • Con i bucaneve sempre allo stesso posto, eh
  • Dai, Oscar.
  • Non so se mi sfotti alla grande, sono io il tuo bucaneve .. il tuo anemone in inverno ..
.I lineamenti cesellati, appena un’ombra di barba, la conca della gola e .. la schiena in appoggio contro il tronco, la testa sulla mia spalla, le lunghe gambe distese.
Mi sento le guance di brace, che vado almanaccando

 
Lo scuoto piano,ma nulla, va bene, che problema c’è, tranne uno strano languore nel reticolo di vene e arterie.


Con una decisione repentina, bacio il bell’addormentato sulla guancia, ma continua a dormire, la pelle calda e morbida, riprovo, in fondo da bambini.. ( ma questo non è affatto un gioco innocente, eh, Oscar, lo sai, vero?).
Le labbra si sfiorano, leggere, mi sono spostata, cercando di non far gravare su di lui il mio peso, minime manovre e…
Un braccio scatta intorno alla mia vita, una presa leggera, ma taccio, le labbra si sfiorano, si incontrano e si aprono, con una rotazione istintiva troviamo gli incastri.
Sole, cristallo, armonia.
Leggerezza.
Il gusto sensitivo di una mandorla.
Sempre, ancora..
Le nocche sfiorano curiose i profili del viso, sempre con un braccio mi sostiene, con l’altro mi sfiora le spalle, la schiena, il respiro diventa sempre più affrettato e profondo.


Un nuovo continente.
A un tratto, mi irrigidisco, e si scosta, delicato.
 
  • Scusami.
  • Non hai fatto nulla,.
Sorride obliquo, di taglio, il momento è trascorso, per tacito accordo lascio perdere, le mosse di questo gioco sono cominciate tante stagioni fa.
 
  • Tu puoi scegliere.
  • Già – il viso diventa impenetrabile, come l’acciaio di Toledo, tra i più pregiati, forse il migliore per forgiare le spade.
  • Ho detto qualcosa di male?
  • No, sei saggio ora come sempre ..–
  •  …
  • Proprio.
L’argomento cade e ti avvicini a me.- A cosa stai pensando?
 
  • Che vorresti baciarmi e..
Non hai bisogno di corsetti o sbattere ciglia, sei uno splendore così come sei., unica e splendida, celeste armonia, canone inverso
 
  • Avrei voglia anche io, ma sei tu che conduci –
 (Amore è anche rispetto, credo).
 
 Androgine, ecco, duro e forgiato dalle distanze.
  • Ho fatto qualcosa che non volevi ?
  • No solo che …
  • Hai idea della domanda che mi stai facendo?- mi pare in imbarazzo.
  • Appunto perché vi è attrazione, il mio corpo reagisce e..
Non forza e non costringe.. Anche questa è una forma di potere.


 
I particolari di una camera
Le travi di legno.
Il fuoco ..
Pareti bianche, scialbate di fresco.
Un letto.
Un nodo di gambe e braccia.
NOI.


Armonia e perfezione, il mio perduto paradiso dell’altrove, almeno per un poco.
 
(Gli ho ingiunto io di continuare, il piacere ha travalicato il dolore e volevo arrivare in fondo.
Nessun imbarazzo, familiarità, mi hai fatto sentire a casa ..


Vicini eppure lontani, come ti avrei voluto e come sei, divini ed egoisti, che paradosso.
È amore, sai Andrè, anche se non lo diciamo, il primo di molti ritorni ..
Siamo rimasti insieme per tutto il resto della notte e sapevamo entrambi che avrei fatto ritorno  dopo.

Questo è il dono dei tre Re, i Magi ..

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Capitolo 18
*** Romantic Wish ***


Versailles, febraury 1770

Osservo le siepi tagliate a guisa di animali, ornate di lampade decorative, per dare più bagliore la ghiaia dei viali è stata dipinta d’oro, infinite lampade di carta ondeggiano tra i cespugli.
 
Conto 43 candelabri nella Galleria degli Specchi, su cui vi sono infinite candele, le fiammelle che si uniscono ai singolari effluvi degli aristocratici francesi, l’ennesima festa per celebrare le future nozze tra i principi .


Un sospiro nel giro delle costole, splendore e trascuratezza si alternano in questa dimora, un universo a sé che creò il Re Sole circa un secolo fa ..
Il gioco della Corte è davvero serio e malinconico, osservo citando il moralista La Bruyere..


Due sono gli usi imprescindibili delle dame di corte, l’uso del belletto e la cipria nei capelli, oltre che gli ingombranti paniers delle gonne, scivolano con grazia nei corridoi con il famoso passo strascicato di Versailles ..
Il filosofo Hume, un inglese che ha visitato la Reggia un cinque o sei anni fa, non rammento la data precisa, scrisse che non respirava che incenso, non mangiava altro che ambrosia, beveva nettare e altro, la magnificenza del luogo gli ha certo reso ciechi i sensi ..
I contadini dei villaggi qui intorno portano a Palazzo le loro immondizie e le scaricano nei giardini, dentro vi è sempre puzzo di fuliggine e molti … ehm espletano  i loro bisogni in angoli appartati ..

Io faccio sempre il bagno e uso la lavanda e l’arancia amara come essenze, ma non tutti seguono queste abitudini, con risultati olfattivi purtroppo esilaranti ..
Per stasera lasciamo correre, tanto il naso si abitua a tutto.
(.. il tuo profumo Andrè è mela selvatica, fieno, dolce e sensitivo come una mandorla appena un poco salata .. )
 
Con discrezione, andiamo fuori, io avanti, tu dietro, per oggi abbiamo finito, con tatto scivoliamo verso una piccola locanda, dopo che mi sono cambiata.
Un giro di sotterfugi, un gioco di dadi.


 Ho  un mantello scuro con il cappuccio che cela l’oro dei miei capelli, si vede solo l’orlo dei miei stivali, ho indossato un completo grigio azzurro, denso come fumo.
Ci spogliamo, con impazienza, finalmente possiamo toccarci, stringerci ..


Le dita affannose, il corto respiro, i baci, una danza appassionata, che ben poco ha a spartire con il composto minuetto, la gavotta, i passi scivolati delle dame di Versailles.
Dopo, mi giro con un malizioso sorrido, puntandomi sul gomito e sussurro quattro parole, sorridi e il tuo fiato mi sfiora la pelle.
Happy San Valentine, Andrè.
 
Dalla tua tasca, magia, spunta un bocciolo di rosa, di un tenero colore scarlatto.
Pour toi, Oscar.
Non è gesto sciocco o vano, lo apprezzo, come ogni singolo momento insieme, nulla deve essere scontato e tu non lo sei.
Né io per te.
Insieme, siamo invincibili, un saldo baluardo contro le asperità..
E so che, a prescindere dal rango, è una fortuna poter amare chi ti ricambia ed è libero di farlo, anche se noi di questo ben poco parliamo ..
 
 
 
 

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Capitolo 19
*** Winter Tale ***


Una nuova geografia, simmetrie composte e nuovi ruoli da imparare, un a delizia cui abbandonarsi, il cuore in capriole.

Dalle dorati estati ai toni del rame e del bronzo dell’autunno, le mattine frizzanti in inverno, rompendo al galoppo con gioia precisa, duellando e …
It’s love, Andrè..
La nostra gioia privata, che nessuno conosce e di cui nessuno parla, al contrario di Madame Du Barry,  l’amante del re, Luigi XV, che sta diventando sempre più potente e costante.

Se ne parla, come delle nozze tra il delfino e la principessa austriaca saranno celebrate per procura nel mese di aprile, aprile 1770, a Vienna, a Versailles il mese successivo.

La Du Barry ha definito il principe ereditario un ragazzo grasso e maleducato, l’ambasciatore del regno di Napoli che pare nato e cresciuto in una foresta, il duca Choiseul, promotore dell’alleanza tra Austria e Francia profetizza che se continua a essere “impresentabile”, un giorno diverrà l’orrore della nazione.

Il delfino Luigi Augusto continua a avere una sfrenata passione per la caccia e…
Fabbrica serrature e ha una sua propria officina, dove si rinchiude spesso con il fabbro Garmin.
Preferisce attività comuni, ecco, e pare che verrà inviato un suo ritratto  a Vienna che lo vedrà intento nell’operazione di .. arare.
Fervono i preparativi e le aspettative ma dubito che prepari lucchetti a forma di cuore, amorosi pegni, per la sua promessa sposa.
L’anziano cardinale di Rohan, inviato a Vienna per descriverla, ha inviato un resoconto entusiasta, loda l’ovale del viso, le sopracciglia, nota lo sporgente labbro inferiore, tratto distintivo della casa d’Austria e la perfezione incontaminata della principesca epidermide.
Già, io sono capitano delle guardie reali e capo della sua scorta
  Si discutono gli ordini, le precedenze, la stipula del contratto nuziale, l’ordine delle firme e l’ammontare della dote è davvero superbo, si discute sui gioielli del tesoro reale, tra cui le favolose perle di Anna d’Austria, un legato per ogni futura regina, grandi come nocciole…
Non mi interessa, sul serio, rifletto mentre i miei passi risuonano per le scuderie, cerco il tuo sorriso…. 

 Il marchese Dufort, inviato speciale di sua Maestà, farà ritorno a Vienna alla testa di un lungo corteo di carrozze, diciamo cinquanta, ognuna trainata da sei cavalli, con cento tra servitori, paggi e palafrenieri (o 117, per amor di precisione?, non perdo tempo dietro a queste cose)
Sarà suo compito condurre in Francia la delfina, che potrà scegliere di accomodarsi tra due suntuose berline, fatte costruire ad hoc.. Composte di legni rari, i rivestimenti interni sono di  pregiato raso, mentre sedili e spalliere sono di velluto, in una di color cremisi ricamato in oro con le quattro stagioni, nell’altra il colore è un profondo azzurro e le decorazioni riecheggiano i quattro elementi.
Graziosi i bouquet di fiori in filigrana d’oro che ondeggiano sul tetto.
Questi ricami  sembrano usciti dalla scuola della dea Atena, ironizzo, osservando meglio il foglio che fa la descrizione delle carrozze, lei era il nume della guerra e della tessitura. Dufort consegnerà alla principessa altri omaggi del delfino, oltre che una lettera .. di squisita galanteria e formalità, dicono che lui vi metterà giusto la firma.
Sospiro, strizzando le palpebre.
È un onore.
È una grande responsabilità.
Abbiamo la stessa età, o quasi, ruoli differenti e diversi impegni…
Ma io ho te Andrè e viceversa ..
 
Un motto asburgico è “Bella gerant alii; tu, felix Austria, nube”, ovvero gli altri facciano pura la guerra, tu, Austria felice, celebra nozze e mai come ora pare vero.
Si coniano medaglie celebrative per la fausta occasione,  saluti latini si riferiscono a Madame Antonia come “filia,  soror, uxor, nurus”, e suggeriscono la timida speranza che agli appellativi di figlia, sorella, sposa e nuora presto si aggiunga il dolce nome di madre..

La dolce brezza scompiglia gli alberi e i pensieri, pregusto stasera, quando staremo insieme.

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Capitolo 20
*** My Love ***


Capitolo dedicato a Ireland3 e Mgrandier, per la recensione 100 e 101 : )

1770, end of Febraury

La mia austerità è solo apparenza, hai osservato una volta, enumerando le mie debolezze, o presunte tali…
Mi piace l’acqua di nanfa (arancia), che producono a Venezia, che giunge in scatole dai leggiadri disegni cinesi, che, terminata, diventano rifugio per lettere e biglietti, ricordi ..
Come un bocciolo di rosa scarlatto, che mi hai regalato per San Valentino.
 
Acqua di nanfa in cui la sera inumidisco la spazzola, per i colpi rituali ..
 
Mi piace essere in ordine, tono su tono, nel vestire, salvo buttare tutto in  allegra confusione quando ci ritroviamo, più di una volta per la foga ti ho fatto saltare i bottoni ..
Adoro la musica, i libri, la scherma, ho la tendenza a volere essere sempre al centro dell’attenzione..

Siamo come siamo, ognuno con i pregi e difetti, la nostra storia continua, so che se non avessi fatto il primo passo ..
Saresti rimasto fermo sulla soglia, immobile, le mani di entrambi vuote, il cuore senza pace..

Essere giovani di età non significa essere stupidi ..
Non ti curar di loro, ma guarda e passa, come disse Virgilio a Dante nella Divina Commedia, così affermi quando fanno commenti irritanti p presunte innocenti battute ai danni della mai persona..
Lusus naturae, Androgine, via così ..
Falso ..

Sono nata donna, allevata come uomo, ma non gli attributi maschili …
Come ben sappiamo.

Sorrido tra me e me, l’ironia la sto affilando come la punta del mio fioretto, mi servirà nel tempo a venire, poi mi ricordo che chi spesso critica, invidia ..è geloso, perfido, annoiato, chi lo sa..
Appunto..

La mia sicurezza, che spesso sfuma nell’arroganza, è un’ottima strategia..

Sei la regina delle Amazzoni, annoti, indugiando contro la conca del mio orecchio, una ninfa, sottile e perfetta.
Sorrido, un sorriso vero, che nulla ha a che spartire della formalità e della cortesia che uso con tutti tranne che con te e mia sorella Cat, pur variando, beninteso, i contesti.
Con decisione, ti porto le mani sul seno, piccolo, di armonia, la vita sottile e ci incastriamo, un mosaico di bacini, le mie lunghe gambe che ti circondano ..


Dopo, quando riemergiamo stanchi e felici dall’abisso, ti sfioro il petto con le falangi, sei perfetto, una meraviglia, Andrè ..
Non è lussuria, nuda e brutale, il piacere, dopo l’impaccio delle prime volte, trova nuovi sentieri, varie rotte ..
Verso Citera, l’isola del piacere, dove nacque Venere ..

Noi siamo amore ..

Inventiamo nuovi continenti, gesti e carezze.
Ora comprendo meglio la gioiosa sensualità del Cantico dei Cantici, le gesta appassionate delle Mille e una notte, lette senza censure ..
E Love is not love… Which alters when it alteration finds, Or bends with the remover to remove...

….Amore non e' Amore se muta quando scopre un mutamento.
Mi dedichi il sonetto 116 di Shakeaspeare, me lo leggi, il retro di un biglietto dove davanti sono dipinti dei luminosi tulipani ..
 

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Capitolo 21
*** Forever Love ***


Primavera 1770

Il marchese Dufort è giunto a Vienna per condurre con sé in Francia la principessa Maria con il suo favoloso equipaggio di carrozze e servitori dalle brillanti uniformi, le cronache degli eventi viaggiano veloci ....
Il 17 aprile 1770, ha giurato sulla Bibbia di rinunciare a tutti i diritti ereditari che le spettano sulle terre di Austria e Lorena, le terre dei suoi genitori e dei suoi avi, una suntuosa e lunga cerimonia in cui l’atto è stato letto in latino ed alla fine ha apposto a fatica la firma, narrano, stringendo le labbra per lo sforzo.
Maria Antonia Josepha Joanna, di Asburgo-Lorena, che sarà Maria Antonietta, futura delfina e regina di Francia, un curioso processo di osmosi, come se rinunciando ai titoli e mutando nome ..diventasse altro

Non so lo so, in fondo siamo quello che siamo..
A volte queste cerimonie mi sembrano vuoti simulacri, dorata pirite, che è l’oro degli stolti ..
 
Un motto asburgico è “Bella gerant alii; tu, felix Austria, nube”, ovvero gli altri facciano pura la guerra, tu, Austria felice, celebra nozze e mai come ora pare vero.
Si coniano medaglie celebrative per la fausta occasione
Si organizzano feste suntuose a Vienna, per festeggiare l’evento, inviati a centinaia, con consumazioni imperiali di cibo e bevande, come suol dirsi, balli e luminarie, allegorie e strofe che proclamano in generale come Imeneo, dio delle nozze, imponga a Luigi Augusto, il delfino, di sposare Maria Antonietta, la dea della bellezza.
Evento che si realizza il 19 aprile 1770 quando, per procura,  l’arciduca Ferdinando, in luogo del delfino, prende in sposa la principessa, alle sei di sera, nella chiesa dei frati agostiniani, ove si sposò nel 1736 Maria Teresa, dalle sei di pomeriggio in avanti, una celebrazione officiata dal vescovo Visconti, nunzio papale.
Rombi di cannoni, campane, un altro superbo banchetto …



Il 20 aprile è stato l’ultimo giorno di festeggiamenti a Vienna e la delfina, con tutto il suo seguito di carrozze, ha cominciato il viaggio verso la Francia il 21 aprile, verso le nove di mattina.
(“Addio figlia mia. Ci separerà una grande distanza, fai tanto bene al popolo francese da indurlo a dire che gli abbiamo inviato un angelo”, ultime parole di Maria Teresa d’Austria alla figlia. ..)

Dovrà arrivare Kehl, sulla sponda del fiume Reno, al confine, ove avverrà la consegna..
Della sua viita di prima ha portato con sé ben poco, un orologio d’oro appartenuto a suo padre, il suo cagnolino Mops, lettere. Una della regina Maria Teresa, che deve leggere almeno una volta al mese, con tutta una serie di istruzioni, dai doveri spirituali, a cominciare dalle orazioni mattutine, di conformarsi il più possibile alle usanze francesi, di evitare familiarità con i subalterni e non farsi coinvolgere nelle richieste e lamentele dei singoli postulanti.
Nessuna iniziativa, esaudire richieste o mostrare curiosità, non leggere nessun libro se non approvato dal confessore e via  così.

Invece, suo padre, morto nel 1765,  ha lasciato le “Istruzioni ai miei figli per la loro vita spirituale e temporale”, in cui li invita a coltivare la religione cattolica, discrezione e riserbo, non indulgere nel lusso, nelle passioni, in una singola passione o nel gioco d’azzardo.
Un contrasto nelle parole e nei fatti, che è cosa nota come Francesco Stefano di Lorena abbia avuto tutta una serie di giovani amanti e ha vinto fortune spropositate al gioco d’azzardo.
Ma tanto è, le apparenze devono essere sempre salde e smaglianti.

.. La cerimonia della remise avverrà  sul fiume Reno, il confine fluviale tra Austria e Francia, a Kehl, nella piccola Ile des E’pis, dominata da un padiglione di legno di cinque stanze, nella sala centrale avverrà la cerimonia e qui sono appesi arazzi che raffigurano la storia di Medea.
Sposa di Giasone, uccise i loro due figli quando lui la tradì  e la abbandonò.
 
 
Ma stanotte è nostra Andrè e i nostri sensi si spalancano nelle stanze del piacere ..
Sei il mio tesoro Andrè ..
In una stanza modesta, due bicchieri di vino ormai vuoti, resti di cibo e briciole, le nostre mani intrecciate che baci, piccoli sussurri tra i miei capelli, sottili come oro battuto ..
(Sei il mio tesoro, Oscar.. )

Dicono che la passione è una base effimera per un matrimonio, Andrè, conta il carattere, quello che un uomo ha nel cuore ..
Io capisco, almeno ora, che è davvero una fortuna poter amare chi ti ricambia e a sua volta è libero di farlo ..
Me lo ripeto con stupore, è una meraviglia ..
Con delicatezza, scivolo sopra di te, i fianchi leggermente sudati, insieme siamo invincibili e l’oceano del piacere si chiude sopra di noi
.

My love, my only love ..
 

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Capitolo 22
*** Always at my side ***


Versailles, end of May 1770

Da un rapporto del conte di Mercy, ambasciatore austriaco presso la corte di PARIGI, a Maria Teresa d’Austria, del 19 maggio 1770: “osservatore, Vi scrivo che …il matrimonio reale deve ancora essere consumato, le cameriere assicurano che il letto e le lenzuola sono intatte …come l’abate Vermond, lettore della Principessa Vostra figlia…..che chiama Madame Noailles, sua prima dama  d’onore, madame Etichetta.. tanto è pronta a insegnarle ogni precetto  del decoro .. e la delfina non vuole indossare il corsetto alla francese e le voci sono già volate…”


Mi asciugo la fronte, annusando il giro dei polsi, profumo di lavanda e rosa e ginestra, le abluzioni quotidiane, un  retaggio di mia sorella, la mia Catherine e le sue storie, come quella del rinoceronte.
Era il marzo 1749, presentavano un rinoceronte a Versailles, giunto dall’India remota con un capitano olandese, esibito alla reggia con una gabbia montata su quattro ruote e trainata da otto cavalli.. il re, la regina e la Pompadour  videro l’animale e gli gettarono bucce d’arancia, il re lo voleva comprare per lo Zoo reale, la richieste di 100.000 scudi lo inibì.. Cat diceva che un biglietto di ingresso per vedere il fenomeno costava tre lire, chissà quali sono i prezzi per assistere ai festeggiamenti per le nozze regali ..
La delfina era una nuvola di seta e diamanti, avanzava a fatica, la cerimonia è stata fastosa, il banchetto splendido.
Le ore immutabili, scandite, ma credo che la delfina si senta sola, trascorre tanto tempo con le zie del marito invece che con il marito, che è sempre a caccia o alla forgia, la evita e  ..


Non la onora in pubblico né in privato….



VERSAILLES è un mondo a sé, l’etichetta è forma e regola, ogni gesto racchiude mille sfumature e significati, la famiglia reale è sempre in scena….
La principessa assolve a tutti i suoi compiti con grazia e abnegazione, la superficie levigata e perfetta, pure ravviso delle incrinature.
Un par di volte si è fatta beffe dietro il ventaglio delle dame più anziane e ha fatto una cattiva impressione, come che non abbia ancora salutato la Du Barry.
Sarà l’amante del re, servita, riverita, colma di potere e gioielli, tuttavia per etichetta, non può parlare per prima alla delfina, che certo conosce il suo sordido passato (prostituta di strada, figlia illegittima di un prete e una sarta, è saltata nei letti giusti, sposando poi il conte Du Barry …
Il delfino cavalca e caccia, si dedica al cibo ..


Sono trascorse svariate settimane e il matrimonio è rato ma non consumato … celebrato ma non consumato, in sintesi estrema, i  commenti su cosa NON succede nel talamo coniugale sono infiniti e li sento pure io…
Tutti  cercano il favore ed il privilegio, le zuffe per porgere una regale ciabatta hanno per me qualcosa di ridicolo. 


Gesti uguali, preordinati, all’infinito, tutti i giorni. La delfina si alza verso le nove e trenta, si veste, fa colazione e poi visita alle zie, le figlie zitelle del sovrano, quindi si lava le mani alla presenza di tutti, quindi l’acconciatura, la messa e via così fino alla sera, Madame Etichetta, pardon Noialles,  che vigila che sia comme au fait, io controllo le entrate e le uscite dalle stanze, gli spostamenti della principessa, così ogni giorno

E la Delfina non ha ancora rivolto la parola alla  Du Barry, l’agitazione regna.
Madame è una potenza, sicuro, torno a pensare tra me, ma Antonietta un giorno, salvo casi clamorosi, sarà regina.
Ma lo fa per distrazione o riprovazione?
In Austria, una meretrice sarebbe finita in cella, la commissione per la castità lavorava in questo senso, poi ha smesso per il troppo lavoro … e le pressioni dell’imperatore,Francesco, padre di Antonietta,, che andava a prostitute.
 
A volte, dentro di me  rifletto che la principessa o è una stupida od un’ingenua. Una sostituzione, un attentato sventato, uno scambio, in che mondo vive, questo al momento della remise pensava a una commedia, a uno scherzo ..…
 Le ho salvato le penne, capendo per misteriose alchimie, che c’era qualcosa di poco pulito, a quattordici anni e poco più sono già alla conquista del mondo… Mah.
 
- Monsieur, come state?-
- I miei omaggi, Altezza, sto benissimo, consentitemi di rendervi omaggio- (Dio, che emicrania!)
- …. Grazie, siete troppo gentile, solo avrei una domanda, vedo che non vi intrattenete mai con le altre dame né partecipate alle feste. – Sorrido e mi schermisco (… sì, mi manca anche questo! Figuriamoci!)
- Oggi pomeriggio vorrei invitarvi nel mio salotto a giocare a carte E..-
Ascolto, alla fine declino l’invito, sono un soldato, mio compito è stare nell’esercito e servire la famiglia reale. Nulla più, nulla meno. Non mi importa di avere il futuro assicurato, come osserva Andrè, non sono come questi nobili degenerati che cercano ricchezza o privilegi, nuanca, mai alla spagnola. E mi risparmio altre chiacchiere, come se già non mancassero, su di ME, è un uomo, è una donna, oggetto di sguardi dietro i ventagli e sussurri. Non è roba per me.


Invece sei tu per me, Andrè, ieri come oggi ..
Sei la mia quiete, il mio riparo e viceversa ..
Sfrego il tuo plesso solare con le nocche, racconto che per gli antichi l’anima dimorava lì, quindi congiungendo le dita, possiamo trovarci anche nelle vie del sonno.
Per te è la storia più bella, una variazione su tema che stiamo vivendo insieme ..
Ci incontriamo, furtivi, come Piramo e Tisbe, Giuliettta e Romeo, ma non vogliamo essere due tragici innamorati ..
Volta dopo volta, usiamo le precauzioni, tirando il fiato quando mi vengono i fiori, un eufemismo per indicare il ciclo mensile..
E insieme so, con acuta prescienza che se dovessi avere un figlio il mio prescelto, la mia unica scelta saresti tu ..
E ancora no, so che è davvero troppo presto.
Ma una cosa la so, che non rinuncerò a te..

 

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Capitolo 23
*** Maremaid ***


September 1770


Siamo in Normandia, una breve vacanza, una delizia cui abbandonarsi con languore.
Una parentesi via da Versailles, dai pettegolezzi.
Mi pare un paradosso ironico che i delfini non abbiano ancora consumato, nonostante il passare dei mesi, mentre il sovrano imperversa con Madame Du Barry.
Tant pis..

La giovane principessa trascorre molto tempo con le Mesdames, ignorando che Madame Adelaide, almeno in principio, era tra quelle ostili all’alleanza, ma ora ha mutato parere, la sostengono nella sua ostinazione a non salutare l’etera reale, trincerandosi dietro la morale cattolica.

Il mio cinismo ha dell’incredibile, nei fatti io sperimento le gioie del letto di cui parlano romanzi e canzoni, in barba a tutti.
A ogni buon conto, la delfina aveva detto che il principe le aveva promesso che sarebbero stati “marito e moglie” per il compleanno di lui, il 23 agosto, e se ne era vantata con le zie, guarda caso un raffreddore deabilitante ha tenuto Luigi Augusto fuori dal talamo ..
Noi siamo venuti in Normandia, a riprenderci dal caldo e dalla fatica e io dormo molto bene..
Aria marina .. diciamo così, tranne che nulla ti tiene lontano dal mio letto, Andrè ..


Siamo sempre attenti, vigili, ma l’essere lontani dagli occhi e dai mestoli di Marie ha i suoi vantaggi, come di chi osserva ..
Maschere, indossate, per proteggermi e proteggerti ..


Fredda imperturbabilità, una netta antitesi rispetto alla divoratrice a cui mi paragoni, ora sono una ammaliatrice, una Circe stupenda, una sirena colma di grazia ..
L’impazienza, il desiderio che non si sazia, il calore della tua pelle sensitiva, dorata dal sole di fine estate..


Ogni mattina, dopo la colazione, cavalchiamo a pelo della battigia, spingendo dentro i  cavalli, per  emergere poi fradici, bagnati e sorridenti ..
Il gusto di sale sull’epidermide, i nodi nelle ciocche, siamo infiniti come il mare Oceano, sai, Andrè ..

Immagini di noi ..


I giorni miti e dorati di settembre, gli ultimi residui dei fiori del glicine,i vigneti piegati sotto il peso dei grappoli,  mi accomodo sull’erba, i semplici pantaloni scuri e gli stivali di cuoio, mi appoggi la testa in grembo. Poco distante, i cavalli, due spade buttate con negligenza per terra
Eccoci qui, senza imbarazzo, o altro.


Sorrido  e, in un semplice gesto, annullo la distanza, è puro istinto.
 
Notti  a sognare e ricordare, le falangi sul corpo, il reciproco piacere, il profumo e le risa di due amanti nella notte, le dita tra i  capelli, scorrendo sul collo, la consistenza delle scapole e la trama delle ossa
 
 
E il mare canta dentro.



 Il paradiso è diventato questa stanza raccolta, un baldacchino di seta azzurra, i vestiti buttati alla rinfusa, mazzi di fiori e vasi di cibo, il tubare delle tortore e del piacere, il pulviscolo dorato del sole sulle nocche e sui corpi, la geografia di ognuno imparata a menadito, una bolla senza tempo.
Ti amo.
Ti amo e un giorno lo saprai dalla mia voce, non solo dai miei gesti e dai miei baci.
 

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Capitolo 24
*** Golden Point ***


Versailles end of September, 1770

Osservo le colonne rosa di marmo, il blu ardesia e dorate piombature dei tetti, ne ha fatta di strada la Reggia di Versailles, quando il re Sole cominciò a costruirla era solo un casino di caccia  di suo padre, modeste le dimensioni. I giardini non si vedono, occultati come sono dalle facciate di bionda pietra all’italiana, ma, ricordo quello che mi diceva mia sorella Catherine, Luigi XIV aveva consolidato lo stile “piccolo castello di carte”, voluto da suo padre.
Questa definizione era di Saint-Simon, l’arguto memorialista, per descrivere la prima Versailles, castello di carta per indicare una casa ricca di ornamenti, grande apparenza ma poca sostanza.


I tetti e le facciate alla francese si ritrovano nelle ali dei ministri che incorniciano il cortile, come pure  nella città di Versailles. Gran maniaco della precisione il Re Sole, aveva imposto la stessa livrea blu, bianca e rossa anche per gli edifici privati, blu per l’ardesia dei tetti, bianco per i rivestimenti in pietra, rosso per i mattoni dei muri
Bianco è il colore della bandiera francese, con i dorati gigli di Franca..



Sono in preda alle mie fantasie di tinte quando un noto paio di mani mi copre la visuale, siamo rientrati da poco e la giornata è lunga, forse più lunga di quella della delfina ..
Compio i miei doveri con millimetrica precisione, cercando di arginare gli svenimenti di Madame Etichetta (Noailles, pardon) quando Antonietta gioca con i suoi cani o i figli delle sue cameriere, il disordine incredibile delle sue stanze, quando le riverenze non sono millimetriche comme au faut ..
Un certo lassismo, mentre le chiacchiere  girano, sulla Du Barry e il matrimonio sempre non consumatum, nulla di nuovo, sempre le solite variazioni su tema,,
 Su me niente di nuovo ..



Le dita si spostano sul mio collo, indugiano tra le ciocche, oggi sembro raccogliere tutte le sfumature dell’oro e del bronzo in un ricciolo, osservi..


Uno splendore cangiante, la meravigliosa epidermide della delfina, i suoi capelli e i suoi occhi azzurri non valgono un’oncia dei miei attributi ..
Sei un poeta, lo sai, Andrè, mormoro, e mi giro a stringerti ..


Siamo in una delle nostre stanze segrete, ritagli rubati, furtivi ..


La fragilità, perfetta, di un momento di quiete, le tue nocche scorrono dai fianchi verso le coppe dei seni, indugiano sulle clavicole e risalgono al collo e alla mascella ..
Brividi, fuori e dentro.


I corpi, tesi e scolpiti, attimo e abbandono ..
.. deve aver dormito qualche minuto perché la trama della luce è cambiata, annoto, e ti sei spostato ..e ..
Rido, le mani congiunte, mentre soffi da una cannuccia.


Innumerevoli e fragili bolle di sapone mi circondano, iridescenti, il viso e danzano nell’aria, un gioco da bambini, semplici, per noi due che forse bambini non siamo stati mai.
Serro le palpebre, non voglio pensarci, non adesso ..

Sei fuoco che brucia e scorre nel ventre,
fragile perfezione,  mia quiete e  mia tempesta, la mia bolla di sapone
..

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Capitolo 25
*** Almost Lovers ***


Versailles, october 1770


La cautela impone degli obblighi, stiamo cauti e attenti, ma occorre dire che nessuno vede perché ci guarda ..
Mi hanno tagliato addosso la parte del lusus naturae, di Androgine, quindi che io ami una persona, e ne sia ricambiata, non passa a nessuno per il cervello ..
L’altra settimana abbiamo giocato con le bolle di sapone, sono stupende e fragili, ma il nostro legame non è effimero, fugace, ha profonde radici ..
Insieme, prudenza, discrezione, cautela..


Io ti amo, Andrè, ma, scoperti, sarebbe una clamorosa rovina..
Tu passeresti da seduttore, io da poco di buono, per tacere altri epiteti, da gioia del Generale sarei la rovina della famiglia,una gravidanza ora sarebbe un dramma,  il suo erede che reclamava la carica di capitano reclama un’ostetrica ..
NO.


Non che non voglia un figlio, chiariamo, ma ora come ora no e usiamo precauzioni e accorgimenti, ogni mese accolgo il mio ciclo  con un sospiro di sollievo ..
Non è lussuria, è un completamento, quando vado in pausa, diciamo così, ridiamo e scherziamo, ho la fortuna di una precisione millimetrica, non poco per una quasi quindicenne..
La delfina, per la tensione, ha saltato dei cicli ed il Dottor Lasonne l’ha visitata, una gravidanza pareva un miraggio, come in effetti era, ha detto che la tensione e la giovane età potevano fare quei tiri, poi se il principe non consuma..


Voci e illazioni si moltiplicano, la principessa, sotto le sue sete e diamanti, ha qualche deformità? Non si lava abbastanza? E così ad libitum..




La coppa del desiderio, il calice di assalti sfrenati, la gioia e l’orgoglio di un paio di occhi verde intenso, sotto scure sopracciglia,  come le foglie a primavera, la mia perenne primavera, anche ora che è giunto il dorato autunno dalle morbide sere, fuochi accesi, brina pungente e rosse bacche ..



“Chissà che storie potrebbero portare gli stormi di uccelli migratori che vanno verso il sud.. “ho sussurrato l’altra sera a fil di voce..
Sei la mia rosa Oscar, SUNTUOSA, elegante e rara come un bocciolo di Shiraz.. “il tuo rimando.
Sei un poeta, Andrè, o sono io a ispirarti?


Appoggio il mento sulle ginocchia, siamo vicini sotto un albero, abbiamo sparato alle bottiglie vuote e mille rotti frammenti baluginano tra l’erba.
Una pausa, il cerchio dell’orizzonte è vuoto, spartiamo uno spuntino frugale, pane e formaggio, mezza bottiglia di vino, passata a turno, una goccia mi scivola all’angolo delle labbra, color rubino e me la asciughi con le falangi e teneri baci ..
E dei tuoi baci dammene dieci, cento, mille .. una parafrasi di Catullo, perdiamo il conto e iniziamo da capo, ogni scusa è buona..
Il mio busto sottile in appoggio contro il tronco, tu tra le mie braccia di marmo, la testa sollevata e un tramonto dalle sfumature di zaffiro e ciliegia, i respiri lenti, non desidero altro ..
Le false monete dei complimenti, delle dediche, di amicizie interessate lasciano vuoti, mentre l’amore riempie e nulla vuole in cambio ..
Almost Lovers

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Capitolo 26
*** Amaranth ***


Versailles late  1770

Il profumo, amaro e tenace di un fuoco, pigne stillanti che sanno di resina e bosco, fuori il freddo, nel mio salottino caldo e intimità..
I  mobili chiari, laccati, un leggero ventaglio cinese di Nanchino, i fiori messi in un vaso Sevres e sotto i miei piedi un soffice tappeto di Aubusson, quiete, tra le dita un libro di Sonetti di Shakespeare.

Una pausa.

Sciolgo il nodo  che mi serra la fusciacca sui magri fianchi, mi sento arrossire.
Un ricordo, appena di ieri, dalla notte della Vigilia abbiamo sempre dormito insieme..
Mi hai regalato gli anemoni d’inverno, i regali aconiti  dalla candida fioritura..
 
Le labbra tumefatte per i tuoi baci, un sapore forte e prezioso come una mela selvatica, le impronte delle falangi sui seni nudi e tesi, la stretta, il ricordo della tua erezione contro la coscia, acuta come una lancia..
Le mie dita contro i rilievi dei glutei, colline gemelle da percorrere
..
E il piacere sommerge, infinite volte e innumerevoli variazioni, non mi basti mai ..


Si parla di doveri coniugali, freddi e meccanici gesti da compiere, ma il nostro stare insieme, a prescindere da ovvi rilievi, è deeper, joyful, like a breeze in May, the dance of two snakes under the Summer Sun ..

Una  soddisfazione, un perfetto azzardo, la complicità che si fa respiro e carne, non la rassegnazione di molte donne e fanciulle, per cui è una croce, inghiottire un amaro calice..
Mio padre ha avuto ed ha delle amanti, che occulta con discrezione, come molti, a cominciare dal Re fino all’ultimo cortigiano tranne il delfino che è sempre vergine.. (..a Gabrielle de Saint-Evit, sua prima moglie e suo unico amore, presto morta fu sempre fedele, tranne che questa è storia vecchia e risalente, una leggenda, come il fiore dell’immortalità, l’amaranto ..)

Mia madre finge di non sapere, quieta e serena come il ritratto che occupa la parete in una cornice trionfante e dorata, io non sarò mai come lei, arresa e lontana..
La delfina continua a non dare la parola alla Du Barry, mentre la regina Maria Teresa (secondo le indiscrezioni) si ostina a raccomandare carezze e doppie carezze, che tutto dipende dalla sposa, che deve essere dolce, gentile e amusante.


Intanto, il duca di Choiseul, artefice delle nozze con la Casa d’Austria, è stato allontanato da Corte, tanto che sua moglie, vedendolo arrivare per pranzo, ha reagito con grande spirito. “Mio caro amico , avete l’aria di un uomo che è stato esiliato, ma sedetevi, il nostro cibo non vi sembrerà peggiore per questo motivo”.

Un duro colpo per l’alleanza, con infiniti commenti, solo il delfino ha reagito con indifferenza a questa caduta, non ha mostrato dolore o gaudio, ma va rilevato come, a differenza di Antonietta, l’apatia è la sua reazione a tutto, che non sia il cibo, la caccia e le serrature, oltre che i lavori manuali.


Chiudo la mente a questi pensieri, sorrido, tra poco sarò tra le tue braccia, Andrè, i tuoi occhi nei miei.
 

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Capitolo 27
*** My Heart ***


Versailles and Paris, Winter 1771


Apro il cassetto, il lieve sentore della lavanda sale dai vestiti, le mie mani pescano una camicia a caso e te la butto addosso.  


Approfittiamo dell’appartamento che Catherine e suo marito hanno comprato a Parigi, appena dietro a Notre Dame, una pausa gradita.
Non facciamo sensazione, io dormo nella stanza di lei e tu in quella accanto, una minuscola per la cameriera, anche se ..


A notte inoltrata, quando torniamo ben pochi ci badano, il fuoco è acceso, sul tavolo uno spuntino freddo, una bottiglia di vino e due calici ..


Ringraziamo la sorte e la delfina e una buona e pratica congiuntura.

Durante il mese di gennaio scorso la contessa di Noailles ha organizzato una serie di balli per la delfina e Antonietta ha fatto amicizia con la principessa di Lamballe, che spesso e volentieri torna a dormire nel palazzo di Parigi.

Io sono la scorta della scorta e tu mi segui, tranne che, facendo spesso tardi, dormiamo nella casa di Cat- lei non c’è, ma è perennemente in funzione, così che sto qui e ..
Per ripartire la mattina presto, ben riposati, il Generale ritiene che sia mio dovere assecondare la delfina e così faccio, tranne che non pretende che vaghi al freddo e al gelo, in notturna ..

Siamo cauti, ma stiamo insieme.
Come la delfina ama stare appena può con la principessa di Lamballe, la vedova dell’erede del duca di Penthièvre, discendente legittimato del Re Sole, suo marito era un debosciato, morto presto, pieno di debiti e amanti. Tuttavia la principessa è casta, pura e sensibile, suo suocero un esempio di rara virtù e Antonietta trova nello sguardo ceruleo del suo “angelo”, del suo “cuore adorato”, della “sua” Luoise un tenero surrogato di sorella.
E desidera proteggerla, ecco la scorta nella scorta, la dolce Lamballe preferisce ritornare a dormire a Parigi presso il suo caro suocero addolorato ..
Si dice che la principessa sia così sensibile in maniera esagerata che pare sia svenuta vedendo un mazzo di violette ..
Non brilla per intelligenza o brio, ma la quiete e dolcezza della principessa vedova paiono placare l’irrequieta e vergine delfina.



A volte giriamo, una passeggiata, una girata per osterie, ma in genere corriamo verso la casa dei Fuentes..
Le scale a corsa, le mani intrecciate, le stille dei baci, ci ricomponiamo poi e ..
Dopo ..


Il desiderio, l’amore, che diventa lotta, fuoco, calore sensitivo
(.. Quando sei dentro di me non avverto solitudine, dolore o paura, siamo insieme, invincibili ..)


Presto, troppo presto scivoli via, la tua pelle calda contro la mia, ti abbraccio e diventa un delizioso tormento ..


Nelle mattine di brina e ghiaccio facciamo rapide sortite, andando da un panettiere e divoriamo pane caldo e miele e prosciutto oppure biscotti all’arancia, siamo giovani e affamati di cibo e vita ..


Sulla  strada per Versailles, l’ultimo tuo bacio prima della sera profuma di farina e caldo fiato, una piuma leggera, io ti amerò per sempre, lo sai ..
 

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Capitolo 28
*** New World, Old World ***


May 1771
La primavera è giunta, un verde trionfo di erba sottile con suntuose giunchiglie dorate, boccioli e canti giulivi ..
Siamo mercuriali, in movimento, come lepri marzoline..


Quando entriamo a casa,  una gara a chi per primo giunge al tavolo, ove è posato una specie di centrotavola di dorato argento, colmo di coppe ripiene di frutta secca, prugne e ciliegie e arance candite, filetti di scorze di arancia, biscotti e marzapane, con un vassoio di frutta fresca, l’orto e il frutteto di casa Jarjayes danno in ogni stagione le verdure e la frutta più insolite, valutando clima e stagione, come hanno fatto Quintinie e i suoi discendenti, già direttori generali dei “Frutteti e degli Orti reali” di Luigi XIV, che girava voce che volessero fare un museo orto frutticolo ..


Appena l’eco di ieri, di due bambini che giocavano e trascorrevano fantastici pomeriggi con la neve o nei prati, ridendo, dietro al nascondino o giocando a carte o scacchi
Sapevo tante cose, allora, stavo tanto con i grandi e ne ricavavo pepite di curioso sapere, che poi condividevo con te
Mi paragoni a   un fiore, in questo salottino, tra i medaglioni con composizioni molteplici di fiori con le cornici dorati a rocaille, i pannelli bianco e oro adesso in voga, con gli stucchi.Anche questi sono dorati,  sembrano facciano sparire il confine tra soffitto e pareti.

Sono vestita di chiaro azzurro, come un giacinto od un iris, protesa in ascolto verso di te e lo specchio sopra il camino ci riflette, la sua cornice è adorna di girandole placcate di bronzo una cosa davvero curiosa e splendida, come i pavimenti ad intarsio dei più svariati legni esotici e francesi.

Al pari delle preziose cineserie, tappezzerie di seta e porcellane dell’estremo oriente, pannelli cinesi di lacca dalle varie forme.
E su questi pannelli sono dipinti uccelli, fiori e paesaggi, e scene, come la coltivazione del riso e del tè, la fabbricazione della seta e della porcellane, scene su cui fantastico, come è là la vita?

Domanda oziosa, osservando gli sfondi azzurri, dipinti con il prezioso colorante azzurrite, mi piacerebbe andarci insieme, il vecchio mondo, il nuovo mondo.


Ma Parigi resta Parigi, il grande emporio delle meraviglie, l’epicentro di ogni buon gusto, del bello spirito e della galanteria, cito da Moliere, a mezza voce, ci sta bene.

La settimana scorsa  ci siamo inerpicati su Mont Saint Genevieve, la città, pietra grigia, tetti, palazzi e fontane si stende dinanzi a noi, ai piedi l’ile della Citè, le vecchie mura, le stradine e la Senna, l’edificio del Luovre, les Tuilereis, la statua equestre del re, con la scritta poi rimossa “le virtù vanno a piedi, i vizi a cavallo”, tutti si aspettano che passi a miglior vita e lui si guarda bene dal farlo, rido tra me, un giorno qualsiasi, senza enfasi e poi siamo scivolati in una locanda, una pausa desiderata ..
Tra le mie braccia, ecco un mondo, il nostro mondo insieme..
 
 

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Capitolo 29
*** Wild Horse ***


June 1771


Si sono svolti suntuosi festeggiamenti per le nozze del conte di Provenza, Monsieur, il fratello del delfino, con la principessa Giuseppina di Savoia.

Piccola, bruttina, con la carnagione olivastra, ha un naso orribile, ha sentenziato Luigi XV, chiedendo poi in via ufficiosa all’ambasciatore del Regno di Sardegna di far scrivere al padre di lei che è basilare che la principessa  si occupi più della toilette, in particolare denti, collo e capelli, per non svenire per la puzza.


Sospiro, il delfino non ha compiuto alcun passo nel fare di Antonietta “sua moglie” e le chiacchiere si sprecano, as usual, oltre che non omaggi la Du Barry, non porti il busto e spesso rida con le dame più giovani, prendendosi gioco delle persone di  Corte ..
La regina Maria Teresa rimprovera sempre la principessa per questi comportamenti, le ripete sempre di usare fascino e pazienza, mai malumore, per ovviare disastrose conseguenze, visto che ( la delfina lo ha fatto leggere dinanzi a me dall’abate Vermond), la sua bellezza non è molto grande, non ha talento e vivacità,  ma solo il carattere e i modi garbati che le consentono di avere successo..
Una serie di piccole stilettate per lettera..


Come osserva tuttavia il medico Van Swieten, archiatra imperiale austriaco,  occorre pazienza, posto che “.. se una giovane fanciulla affascinante come la delfina non riesce a infiammare il delfino .. sarebbe meglio non  fare nulla e attendere che il tempo ponga fine a questo strano comportamento”.


Comunque, neanche i conti di Provenza hanno consumato, pur se Monsieur ha donato alla giovane moglie un suo ritratto, quale pegno dei sentimenti che sono “incisi per Voi nel mio cuore”, ma altro non accenna a darle Sono sempre vergini come il giorno in cui sono vebnuti al mondo salvo che il conte descrive ardito e lascivo che fa tre volte sesso ogni notte... Come no.
Un figlio di Monsieur e Madame si farà attendere a lungo di questo passo..


Grasso e corpulento, il conte di Provenza ha sofferto e soffre di essere solo un cadetto, di non “essere nato padrone”, come osserva Antonietta.

Le due coppie passano molto tempo insieme, tra serate musicali, posto che la delfina ha ripreso le sue lezioni di musica e canto, giochi a carte e biliardo, le partite di carta..


Tutto  ben controllato e invece noi siamo come wild horses, cavalli selvaggi, senza misura, appassionati .. la situazione delle principesse è l’esatto opposto speculare della mia.
Io conosco il piacere e l’amore e .. la gelosia, quel mostro con  gli occhi verdi che tutti irride, una citazione di Shakespeare.
Sei stato oggetto di molti sguardi più del solito, ecco, ai balli per festeggiare le nozze dei conti di Provenza e ho fatto due osservazioni pungenti, neanche mi ricordo..

Poi, da soli..- Oscar, sei gelosa?
  • Io..?- Mi veniva da negare, ero scoperta come un palmo nudo nel ghiaccio novembrino, poi ho scelto la sincerità, almeno tra noi dovevamo essere sinceri, dovendo celare e mentire a tutto il mondo.. E tu mai ti sei approfittato delle mie debolezze..
  • Un poco .. Parecchio anzi, Andrè.
  • Io pure e .. – già ci stavamo baciando ..
  • Oscar, io occhi solo per te e conti solo tu- Le dita intrecciate, un gesto intimo, profondo come quando sei dentro di me.
  • E solo tu conti per me-
 
Ora siamo in una radura, vicino una sorgente d’acqua, ci siamo fatti il bagno e nudi, siamo allacciati, in riposo dopo l’amore.. la soffice erba come letto, schiacciamo i piccoli fiori del bosco ..sono schiacciata vicino a te come un glicine, un rampicante..
Un rischio, ma ripeto, io sono un cavallo selvaggio..
A wild Horse.
Una goccia d’acqua scivola pigra dalla spalla sul tuo torace muscoloso, appoggio la guancia, mi vorrei fondere con te.
  • Ti amo Andrè..
Parole limpide e sorgive, come le foglie, come una rosa tea dal tenero cuore che sfida il gelo.
  • Ti amo, Oscar ..
 
È la prima volta che ce lo diciamo, certo non sarà l’ultima.
E così sia.

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Capitolo 30
*** In And Out Of Love ***


Versailles August 1771

Per un momento dimentico chi sono, il capitano delle guardie reali, erede del suo casato, mi concedo di essere la fanciulla che ama Andrè, con le sue solitudini e le sue allegrie, gelosa delle sue assenze e del suo profumo, bugiarda e crudele per difenderci dal mondo ..
In and out of love....


Poi eccomi al presente, la Polonia, perenne fonte di problemi, nonché tradizionale alleata della Francia (la defunta moglie del Re, cornificata ad infinitum, era una principessa di quelle terre) potrebbe essere divisa tra Austria, Prussia, Russia, tuttavia occorre l’acquiescenza della Francia. Tale questione si aggiunge alla cosiddetta  storia della guerra tra donne, la delfina, sulla scorta delle pie esortazioni delle Mesdames Tantes, non ha rivolto ANCORA parola alla Du Barry, che, per etichetta, non può parlarle per prima.
In questo caso, Antonietta manca di buon senso. Infatti tra le righe, vi si potrebbe scorgere una critica alla volontà del re,
 
  • -Qui possiamo parlare in pace. Comunque, Andrè, mi sembra un tiro alla fune
  • -A te diverte, vedo, ma da che parte stai?
  • -Da nessuna, è solo una guerra tra donne, un modo di affermare il proprio potere, ma io non mi schiero..
    - La fai troppo facile.
    Sbuffo e mi appoggio alla parete, fischiettando, poi, mi allontano,un senso di irritazione che sale alle stelle, ho una specie di ghiacciato presagio nel giro di vene e arterie.
     
…. Io non ho parole, o forse troppe.
 Sia la delfina che Madame hanno chiesto a mia madre di diventare propria dama di compagnia, il re ha rimesso a me l’opzione. Così mi hanno infilato nel mezzo, ognuna vuole dimostrare il proprio potere.

- ...Padre, non potete permetterlo, inventate una scusa-
La voce dura, lo scruto senza timore.
- E’ un ordine della corona, va rispettato, lo sai.Mi congedo, raccolgo le mani e i pensieri, dopo essermi battuta con Andrè, un duello che pare un amplesso, furia contro furia, dolore contro dolore, senza eleganza, pura rabbia, chiunque scelga, l’esclusa si vendicherà su mia madre … e scelgo la principessa, Madame ha voluto strafare.
 E mia madre la difenderò io.


 Uno scellerato gioco di potere.
Le regali zitelle, les Mesdames Tantes, hanno esercitato pressione sulla delfina, odiano la contessa e la futura regina si è voluta rivalere su di lei,prostituta,  per quanto consentito dal protocollo e da un marito che è ancora tale non è. 
Madame ha difeso la sua posizione, con unghie e artigli, alla lunga non è un affronto a lei, quanto al RE, ALLA SUA CONDOTTA, volontà contro piacere.
A questo, Antonietta non ha pensato, nonostante le ramanzine del conte Mercy, le osservazioni del Re, che sostiene che sia guidata da cattivi consigli, gli inviti alla moderazione del primo ministro d'Austria, la sua ostinazione è palese
È una piccola e viziata idiota, il suo temperamento artistico e le moine e i vezzi ..nascondono il vuoto.
Un duro pensiero il mio, senza censure.. Obbedire, sempre e comunque agli ordini, come se non avessimo un cuore, un’anima ..
Mi lasci ai miei pensieri, Andrè, saiquando mi occorre rimanere da sola per calmarmi e ..
Quando mi calmo, ti raggiungo nelle stalle, sei dietro a un nuovo puledro, Nauge, il nome soffice, dolce.
Ti osservo, i gesti lenti, consapevoli.
Mi avvicino e ti aiuto, il cavallino è bianco come spuma di latte, neve, sarà un superbo esemplare…
Lascia correre ..
 
Molto dopo, la sera tardi, scivoliamo nella calda notte estiva, le mani allacciate dopo molti giorni, carezze e baci infiniti, Andrè, i bacini che si saldano insieme..
E poi esplodi dentro di me, una stella danzante..
Una ribellione, una gioia, ogni volta che facciamo l’amore è come il pezzo di un mosaico che torna a posto, essere di ritorno a casa dopo un lungo esilio.
La luna è piena, sale lenta sull’orizzonte e apro le mani a coppa, come a raccoglierla e donartela..
Good night, my love.

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Capitolo 31
*** War Days, Love Days ***


March 1772, Versailles.

Antonietta si è arresa solo dopo la lettera di sollecito della madre, infine il primo gennaio 1772 ha CEDUTO, dopo la débâcle del luglio 1771, doveva parlare con la gran favorita, invece Madame Adelaide l’ha trascinata via, uno scandalo, ed,infine, nel primo giorno  dell’anno si è dovuta  rassegnare.
  • Vi è molta gente oggi a Versailles
  • Si vi è molta gente. - Costava tanto dire quelle parole?  Comunque, la Polonia  sarà oggetto di spartizione  tra russi, prussiani e austriaci, il cardinale di Rohan, ambasciatore francese a Vienna, ha riferito che la regina Maria Teresa Piange per i poveri polacchi ma non si sottrae alla “spartizione”..
 
Dopo lo scambio di quelle poche frasi, la delfina mi ha poi detto che non le parlerà più, la Du Barry è indegna di lei.
Scuoto la testa, a volte pare una bambina, che non capisce il mondo degli adukti,  mi sono affezionata a Antonietta.. La principessa è pura, candida, istintiva, suscita la mia indulgenza, meglio lei dei nobili che bazzicano questa corte, alla ricerca di un premio o di un favore, tranne che vuole fare quello che più le aggrada ein mezzo all’etichetta è arduo, se non impossibile.

Un giorno, sarà Regina di Francia e una sovrana è un modello di virtù e fermezza, i sentimenti mascherati e ..
Non ci siamo.


Una specie di teatro, io che indosso maschere su maschere ne so qualcosa, la disciplina l’ho appresa presto e bene, tra botte e punizioni, la scuola del Generale è sempre stata ben dura.
 
Sei piena di grazia, osservi spesso, la tua voce, per me, Andrè, è seta e olio e fumo, ritrovo intatta la sua grazia, snella e armoniosa come un salice, vestita di mille maschere per celare antiche paure e nuovi ardimenti, i capelli sono una nuvola color oro, il vello leggendario che gli Argonauti hanno cercato nella Colchide, bianco il cavallo, bianca la divisa, candore su candore.


Tranne che la mia austerità cade con te Andrè, lontana e remota.


Sei il mio nodo, la mia rosa di oggi e di ieri e di domani, il mio primo e unico amore..


Tue le mie mani, il mio cuore e la mia anima, non so usare le parole in poesia come te ma io ti amo, nei giorni della pace e della guerra.
Ci invadiamo e possediamo, mai sazi dell’altro l’uno, le sensazioni amplificate e potenti.
Noi, in riposo squisito dopo l’amore, edera e glicine, uno specchio di paradiso, un piacere autentico e pagano …
Abbiamo i nostri riti, una mano che si allaccia all’altra dietro una porta chiusa, le occhiate, in codice, la voglia di ritirarci quando il mondo opprime, due parole in una taverna e .. è amore, in ogni sfumatura, non mero sesso o lussuria..


Resistiamo, come bucaneve o narcisi, o, ancora fiere violette, siamo come araldi che annunciano la primavera..
 
La delfina passa da un divertimento all’altro, non pensa mai al domani, ben di rado si fa leggere qualcosa dall’Abate Vermond, come La storia d’Inghilterra di Hume, in grembo il panciotto che lavora da mesi per il re.. Invece Madame Du Barry spende e spande e si fa nemici, pensando che Luigi XV vivrà per sempre.. Invece peggiora di settimana in settimana, ha vuoti di memoria, è assente e svagato, la sua brillante memoria pare un ricordo ..Anche se non è ancora così vecchio ..” (Da un dispaccio segreto del Conte di Aranda, ambasciatore spagnolo, a Madrid).
 

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Capitolo 32
*** Summer Beauty ***


Between Versailles et Paris, June 1772
 
Sei stato via per dieci giorni con tua nonna, un piccolo lascito e mi sei mancato..
Ti intravedo contro lo sfondo di una galleria di alberi e ci siamo ritrovati a poca distanza, rompendo al galoppo quasi insieme.
La pelle brunita dal sole, il corpo noto e amato, le tue iridi preziose e verdi come la giada orientale, gli smeraldi più preziosi ..
Che hai visto? I miei capelli biondi, che profumavano di vento e un poco di sudore, polsi e mani sottili che tenevano le redini, gambe snelle intorno a una sella, il mio viso, aperto in un sorriso, gli occhi di sicuro spalancati per la sorpresa.
Ti aspettavo e mi hai anticipato..
Ci siamo baciati, senza scendere, incuranti del mondo, i cavalli quieti e fermi.
  • Raccontami …
  • Aspetta.. – e mi baciavi, poi riniziavo io, eri leggermente sudato, le iridi che scrutavano, intente, come se fossi un miracolo, sapone e mandorle, la dolcezza sensitiva delle tue labbra.
 
Questo è il nostro tempo, un gioco di dadi.


Sei stato il mio primo amico.
Il mio primo amore..
Il mio primo e solo amante.
La prima volta di tante cose.
 

Il tuo corpo, teso e nervoso, in abbandono tra le mie braccia.
Poi mi racconti ..
Le tue falangi sul mio corpo, un perfetto istante, una squisita tortura, neanche mangiamo la fredda cena approntata, le invenzioni per la nostra assenza..
Le  fiammelle delle candele battono sulla superfici dello specchio.. Riflessi rovesciati delle mani unite, ciocche chiare e ciocche scure, il profumo di freschi fiori collocati in piccoli vasi di porcellana, niente fasto, niente lusso, solo noi.
 
 
Un conto la teoria, altro la pratica, annoto divertita, eravamo vergini tutti e due, che affare, tranne che dagli impicci delle prime volte è giunto poi il godimento. I tuoi occhi spalancati nel piacere sono la mia meraviglia, pure se tu, ottime le tue ragioni, non credi alle favole, tranne che mi hai insegnato che tutto può essere e, che nulla è improbabile
 
Arazzi di Gobelin alle pareti del salotto che fa da anche da studio, con una piccola libreria con volumi rilegati in cuoio marezzato, semplici mobili dai lievi intarsi, toni di azzurro e grigio perla per le due camere da letto, raffinate trapunte floreali, ancora libri, , un piccolo guardaroba e una cucina, abbiamo affittato questa piccola dimora nella campagna per la licenza estiva..
Squisito comele luci delle candele e del fuoco generino golfi di ombre e luci sui nostri zigomi, i tuoi capelli hanno i toni dell’ambra, bevi un sorso di Borgogna, incrocio le dita sotto il mento, siamo in armonia..
Solo noi, senza infingimenti ..
E la sera annoti sui tuoipensieri e io leggo ..
Forever together..
 
Lontani da Versailles, dame petulanti, viziate principesse, re libertini e prostitute diventate contesse .. due fratelli vergini, ovvero il delfino e il conte di Provenza, mentre il terzo, Artois, ha ereditato la bella figura del nonno ei suoi appetiti sensuali, le voci dicono che fin dai tredici anni si intrattiene con le prostitute..
Nessuno è come te, mio amore..
Unico e solo.

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Capitolo 33
*** Eagles ***


Versailles End of June 1772

Il profumo delle pastiglie aromatiche alla tuberosa si disperde nell’aria, per occultare il puzzo di sudore ed altri effluvi dalla griglia dell’incensiere, una abitudine consolidata della delfina, che miaccoglie stringendomi le mani e sospirando clamorosamente..

Il fuoco brucia, forte ed aromatico, legno di ciliegio, e si mescola ai delicati aromi dei fiori di serra  collocati con cura nei vasi cinesi, mischiati ai fiori di seta, che fanno da pendant con i piccoli quadri con soggetti floreali, appunto, o di cani o alle miniature di famiglia, ma scorgo anche la stravagante raffigurazione di un ananas.

Non è freddo, ma l’umidità regna sovrana..

Sono nel suo  salottino privato, dai toni chiari e perlacei, sul camino i marmorei gigli di Francia e le rose della casa d’Austria per simboleggiare le nozze tra i delfini, peraltro ancora non consumate.
Lei oggi è vestita di un fumoso verde mela con pizzi magnifici, una delle sue tinte predilette, invece non apprezza l’arancione e in sua presenza non lo tollera nemmeno in un nastro ..

Ora è triste, nemmeno le carezze ai figli delle cameriere e ai cani riescono a distrarla, ma io sono felice di questa occasione.

Mi fa mille raccomandazioni, alla fine mi congedo per non sbuffare di noia dinanzi alle sue leziosaggini, io non ho la sensibilità della Lamballe, che sviene per un mazzo di violette.
In realtà, non vedo l’ora di partire.. e non mi curo dei sospiri di MArie, delle preoccupazioni di mia madre, della fierezza del Generale per me, suo figlio ..
Solo tu conti, come questa occasione, lo sai Andrè ..

Mio cognato Xavier Fuentes, marchese, è stato nominato ambasciatore ad interim di Spagna a San Pietroburgo e il re Luigi XV mi ha accordato un lungo periodo di congedo per andare .. In via ufficiale per una visita, in via ufficiosa per ricavare delle impressioni ..
Una sorta di Grand Tour..
 
Somewhere, in North Europe, Summer 1772
 
Due cavalieri in viaggio, cupole e fontane e giardini, fiorire di marmi e chiese, balli improvvisati al suono di orchestrine sotto lampioni di carta, spezzare la frutta con le mani e bere vino bianco e piatte e fertili campagne...
In Olanda, ho amato i profili piatti e fertili di quelle terre, i mulini  a vento, andando verso il Grande Nord, avevo compreso il sensp  dell’aurora boreale, la strana luce argentea di lunghe estati…
 
Le terre piatte e brumose, le paludi, il piacere di viaggiare.
Stiamo davvero cavalcando il vento,sui nostri cavalli, ogni giorno che passa ci avviciniamo alla meta..
 
Io e te, in viaggio, sospesi momenti, ritieni che le mie ciocche dorate abbaino il profumo di vaniglia, le mie braccia contro i tuoi fianchi.


Il desiderio, rotto, nelle ossa. Le tue labbra dove il collo si congiunge al petto, mi scopro sensitiva, i pori dilatati.. Le falangi percorrono, con delicata impazienza, la mappa che corre dall'ombelico, scorrendo sul ventre piatto, teso come le steppe della Siberia...Si spostano, sulle creste iliache, che premono aguzze sul palmo e . scorrono sui fianchi.
Estasi.
Precisione.
Ancora.
Ti prego.
Mio Amore nell’attimo e nella fuga.


Dormo sopra il tuo corpo snello, in abbandono, questa notte è il mio domani
Un viaggio nel viaggio ..Liberi come aquile che volano nel cielo
 

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Capitolo 34
*** Ahora y por siempre ***


Russian Kingdom, late Summer 1772
 
Nata principessa Sofia di Anbelt-Zerbest, nel 1729, in un principato tedesco di poca importanza, le mutarono nome in Caterina, maritandola a sedici anni con lo zarevic,Pietro. Allora, nelle Russie,  regnava  Elisabetta, figlia di Pietro il Grande, l’imperatore che nel 1703 aveva fondato San Pietroburgo, la Venezia del Nord,.

Vanitosa, sensuale, eccessiva, l’imperatrice  Elisabetta disprezzava l’erede,  che si circondava di valletti e soldati tedeschi e svedesi. Sfigurato dal vaiolo, questi aveva in uggia la giovane moglie e per anni il matrimonio non venne consumato. Forse era omosessuale, forse la sposa era di scarso gradimento, tranne che la isolava, umiliandola in pubblico e privato, picchiandola o prendendola in giro .

Nato l’erede, Paolo, nel 1754, per festeggiare l’evento lo zarevic  lo portò via da Caterina.
Anche se  era un bevitore smoderato,che  si circondava di  amanti dall’orrendo aspetto,  era nel suo diritto. Comunque, lei non si perse d’animo, sapeva di valere molto più di lui e aspettava la sua occasione- morta Elisabetta, gliela avrebbe fatta vedere, amava la Russia, sarebbe stata la madre del suo popolo, se non di suo figlio. Lesse la Storia universale di Voltaire, lo Spirito delle Leggi di Montesquieau, gli Annali di Tacito.

Caterina trovò la sua occasione, conquistò il potere nel 1762, in una splendida giornata di giugno, scalzando il marito, divenuto zar alla morte di Elisabetta,e governando poi senza colpo ferire, mantenendosi salda e potente..

Voltaire chiama la zarina luminosa stella del Nord, sempre meglio di Semiramide del Nord, stanti i suoi molti amanti, colta e appassionata, è una donna che ha forgiato il suo destino ..

Ne parliamo insieme, Andrè, mentre visitiamo la città di San Pietroburgo, un gruppetto di isole, scandito da fiumi e canali che si affaccia sul Golfo di Finlandia.
È luminosa, splendida, i palazzi che si riflettono nell’acqua e l’acqua stessa la rendono una meraviglia, una morgana rovesciata, la luce delle aurore boreali.
Duecentomila uomini hanno provveduto a costruire, scavare, innalzare …

A venticinque chilometri abbiamo poi Carskoe Selo, un complesso di residenze della famiglia imperiale, ove la zarina Caterina II si reca spesso  nella stagione estiva.
Estremamente suntuoso è il Palazzo di Caterina, rifatto da Rastrelli, progettista di parte della città di San Pietroburgo, su volere della sovrana Elisabetta tra il 1752 e il 1756, in un cosiddetto stile rococò flamboyant, con la facciata lunga 325 metri, salvo errori fatali di misura.
Elisabetta era ancora in vita, e già l'edificio era molto famoso per le sue facciate estremamente lussuose: più di 100 Chili di oro sono stati usati per decorare il sofisticato fronte di stucchi e le numerose statue sul tetto, che non credo, al contrario delle voci sparse in giro, sia stato coperto d’oro.
Per la zarina Caterina II, è un esempio di "architettura di panna montata" ormai fuori moda. Al momento della sua ascesa al trono, alcune statue del parco stavano per essere ricoperte d'oro, come la defunta zarina Elisabetta aveva ordinato, ma l'ordine che fu subito sospeso appena la nuova imperatrice venne a sapere quanto queste opere costassero.
È sua intenzione far rimpiazzare l’oro con delle dipinture verde oliva, ti dico, a mio giudizio abbastanza banali e monotone.

Il palazzo si raggiunge attraversando un grande giardino alla francese, il cui centro è l’Hermitage, azzurro e bianco, a fianco di un quieto lago, e che trova il suo formale coronamento in una enorme statua dorata che rappresenta il rapimento di Persefone, la dea della primavera, cui spesso mi paragoni, abbiamo anche imparato la mitologia ..
E molto altro, quale un novello Ulisse, di ritorno alla Reggia, da questi segni ci riconosceremo, baci la costellazione dei nei che ho sulle  spalle, che ricordano piccolo e grande carro, una rotta per i naviganti,indugi poi  sulla trama squisita dei capelli sul guanciale,  la catena del seno, il ventre piatto come le steppe di Siberia, le mie gambe sottili che premono contro le tue, mio signore.. Se io sono Persefone dea della Primavera, tu sei Ade, re degl inferi e suo sposo per tutta l’eternità, una grande passione ..il passato sullo sfondo, la quiete e l’essere famelici, mai hai amato così, amici e complici e poi amanti..

La passione rende di rado prudenti, un amplesso furioso e famelico, una dichiarazione di guerra, polvere di stelle, morsi e pizzichi.
– I love you and I’ll love you until my death-
Parole improvvise ma sincere, di nuovo, sorgive come limpida acqua
Andrè …
Per quello che vale e quello che serve, io pure ti amo e sarà così fino al termine.. siamo infiniti come l'aurora boreale..
 

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Capitolo 35
*** Beloved Soul ***


Versailles.. May 1773

Il ritorno, pare trascorsa una vita e in un dato senso è così, un mutamento inarrestabile e segreto.
Per sopravvivere, forgio una maschera di squisita educazione e armonia, rispondo del viaggio, del soggiorno che si è prolungato, sono affabile, un cortese distacco ..
So mentire e barare, rivestire lucide patine, nessuna scalfittura in apparenza, solo una fessura segreta, all’altezza del cuore..
Mi interseco di nuovo nella vita di Corte, nel ruolo, per ora non posso fare altrimenti, sorrido alla delfina che è entusiasta della prossima Joyeuse Entrèè, la visita che ogni delfino ccon la sua consorte deve fare a Parigi ..

Luigi XV è invecchiato, riconosco le rughe e l’avanzare della vecchiaia, mentre ascolta i miei rapporti, le osservazioni, a un dato punto ho prolungato il soggiorno in Russia, che pareva dovesse scoppiare una nuova guerra tra russi e turchi e così non è stato..
Poi era giunto l’inverno e dal regno di Russia non puoi viaggiare, la neve può giungere al petto di un uomo e devi attendere il disgelo ..
Scruto la mia candida uniforme, con la spilla d’oro, la Croce di Malta che solo i nobili con quattro quarti di sangue possono indossare, le spalline e gli alamari ..
Marziale, come Ares, dio della guerra..
Quando sarà stato Andrè?
Forse indossavo quel vestito azzurro,leggera e fumosa seta, niente busto, tra i capelli fitti pettinini in argento con piccole perle di fiume, discorsi leggeri, buon cibo, ottimo viso, le risa di noi amanti ..

In quelle sere di nordica luce, di notti bianche.. O forse prima, nel viaggio..
Quando ho visto i segni, ne sono stata felice, al diavolo il resto ..
Tutta quella passione, quell’amore ..
Il profumo di baci, la pelle, l’essere fragili ma perfetti, come puri diamanti.
Io non sono il dio della guerra e della battaglie, Andrè, lo sai..
Lo sappiamo.
Lo so ..

Sono snella,le gambe sottili e lunghe, il ventre piatto, i fianchi sinuosi, unica traccia i seni più maturi, rispetto a ..
Dettagli che puoi occultare..
Sospiro, torno ai doveri, il giorno mi tengo in costante occupazione, per approdare alla sera e dormire un sonno senza segni o sogni, non pensare a quel rovello..
Sta bene, è al sicuro, anche se le mie braccia sono vuote, come il mio letto.
Una scelta dura, diceva mia sorella, con un alto prezzo, ma io la rifarei, punto e da capo, sapendo lo strazio e la fatica..
Senza esitazione.
Sono sola in queste sere Andrè, tra le dita raccolgo l’anello che mi hai regalato per il Natale 1772, in genere tengo questo monile a una catenina appeso al collo, un sottile cerchietto d’oro con al centro uno zaffiro dalle sfumature di oceano.
Lo zaffiro è la pietra della costanza..
Un regalo stupendo ..

Il mio regalo per te è arrivato il 9 marzo 1773, quando spuntavano i bucaneve e la natura si svegliava, il dono della primavera, perfetto ..
Noi, in perfezione..
E ho scoperto che l’amore cresce e si moltiplica, fa scordare il sangue e la fatica, la battaglia per venire al mondo ..
Io non sono affatto Ares, il dio delle battaglie.
Io non sono per nulla un Androgine, un lusus naturae od un capriccio della sorte..
Io sono la regina delle Amazzoni.
Io sono Persefone, la dea della vita e della primavera.
Nove marzo 1773, un prima e un dopo inesorabile.
Si chiama Elisabeth Sophie Grandier.
E’ nostra figlia.
Sei un padre, Andrè .
Io sono una madre.
Oscar Françoise de Jarjayes è una madre.

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Capitolo 36
*** Maman ***


Da un  dispaccio del conte di Aranda di Spagna, ambasciatore, a Carlo III di Spagna del 1773, riservato e personale. “ … (..) la visita dei delfini a Parigi è stata un trionfo percorrendo la strada che da Versailles conduce alla capitale, una folla numerosa e plaudente, poi i principi hanno ricevuto le chiavi d’argento della città alla porta dal Maresciallo Brissac, avanzando in corteo lungo quai delle Tuileris fino a Notre Dames, tra la folla festante, salutata dalle salve di cannone sparare a Palazzo des Invalides, all’Hotel de Ville e alla Bastiglia..e poi  si sono affacciati .al balcone delle Tuileris e, tra gli applausi e le grida di gioia, il Maresciallo di Brissac si è accostato a Maria Antonietta dicendole “Signora, non se ne dolga il Delfino: vedete qui duecentomila Parigini innamorati di voi.”.. il capo della sua scorta, Oscar de J. ha sventato un attentato ..è un elemento brillante, di pronto ingegno e incorruttibile.. (.. ), con la massima sicurezza sottopongo quanto segue, il matrimonio reale non è ancora consumato nonostante le proclamazioni del Delfino dinanzi al re del luglio 1773 (..).. sono state trovate delle macchie sulle lenzuola della delfina, che dimostrano come le eiaculazioni non avvengano nella sede deputata.. Si parla di una fimosi, ma le voci sono assai vaghe.. Tuttavia, ove il delfino e i suoi fratelli non avessero figli,al trono di Francia potrebbe aspirare Sua Maestà Vostra.. essendo la casa di Spagna appartenente alla famiglia Borbone che governa la Francia..

First days of September 1773

Mi sveglio, la schiena contro il torace di Andrè, fuori il vento ed il rombo del tuono e le sue gocce, un sorriso ed un buongiorno. Mi sfiora i capelli, mentre prendo un  caffè vicino al caminetto, scalzi i piedi, rifletto che questa situazione è più diffusa di quanto si pensi..
A mia “discolpa”posso dire che siamo innamorati, contro ogni buonsenso- non esiste il bianco od il nero, è il padre di mia figlia, il primo che ha compreso la mia rabbia, è l’amore della giovinezza, il solo e unico amore di questa vita..
E celare e nascondere, una maternità fuori dal vincolo del matrimonio e in minore età .. un disastro.. Seduzione, violenza e rovina, quando mai .. False parole, ipocrisia..
Ipocrita pure io a occultare, tranne che questa era le meno peggiore tra le soluzioni, ho salvaguardato la mia bambina.. il suo bene prima del mio.
Il Generale non avrebbe avuto esitazioni a celare, occultare, sterminare.. è marmo nelle cui venature scorre il ghiaccio .. Implacabile, conta solo l’onore e servire il re, al diavolo il resto .
Pensieri arroganti, duri, ma quando ho scoperto di essere incinta .. la prima reazione è stata di gioia,le mani sul piatto ventre, per protezione, dopo di preoccupazione..
Mai sarei andata da una levatrice, le gambe aperte per estirpare il frutto del peccato, contorcendomi per le pozioni di silfio e assefida ..
Mia madre era lontana una latitudine, ma la sua dolcezza e remissività mai mi hanno difesa e mi sono rivolta a mia sorella Catherine.. Madame Marguerite è mia madre, ma la mia vera mamma è Catherine ..
È rimasta in silenzio per un pezzo, tracciava un piano di azione .. – Lo vuoi questo bambino?
  • SI’.. – Non si fugge Andrè .. quando ho capito di amarti, ero pronta a tutto, le parole non erano solo misere elemosine..
Ha trovato il modo ufficiale di prorogare e ha trovato una casa discreta sul golfo di Finlandia..
E quando ho detto che volevo il bambino ha inteso che non lo avrei lasciato quando sarebbe nato, dandolo in adozione a qualche famiglia compiacente..
Le stagioni passavano, carte da stilare, il mio ventre che cresceva, come una luna, un tenero melone.. La nausea e i malesseri non mi hanno quasi toccato, come spesso capita alle donne, sono stata bene .. che eravamo insieme Andrè .. eri più in ansia tu di me, disegnando cerchi e carezze e baci ..
Hai guadagnato dei soldi facendo il precettore, lontani dal nostro mondo francese.. Eravamo solo due giovani che si amavano, carne e sangue e fiato..
Non ero sola, non sono mai stata sola.. La zarina Caterina ha avuto un figlio bastardo, nel 1762 dal suo amante Orlov, uno di quelli che l’hanno aiutata a salire al trono e nulla di nuovo o scandaloso ..

Mi sentivo possente, formidabile, intensa..

Quando si è mossa la prima volta, lo stupore è stato tale da togliermi il fiato .. Un lieve movimento, come la brezza della primavera tra margherite e bucaneve..
Avevo voglia di zuppe, funghi, macarons e .. TE.
Sei rimasto nel mio letto praticamente fino all’ultimo ..
Ho appreso a cucinare alla peggio, tenere pulito .. il tempo era tanto, oltre leggere ne avevo a iosa, anche troppo ..
Nessun fremito da malata o damina di porcellana, ma ho smesso di cavalcare e tirare di scherma con il baricentro spostato ..
MMM ...
 
Aspettavo un bambino, mica altro..
Benessere, pieno e totale, una stagione di grazia.
La battaglia è iniziata il nove marzo verso le cinque di mattina, lei è nata alle sette di sera..
Ho alzato le braccia, i suoi vagiti erano una sinfonia ..
Poi ..
Le carte, uno stratagemma..
L’hai riconosciuta, legittimandola,come tua figlia, Elisabeth (come la regina Elisabetta Tudor) e Sophie, in greco sapienza, e il tuo cognome, Grandier, la madre una ragazza russa, Natalia Raulov.. Io, Oscar Françoise, nello stesso documento notarile venivo designata come “tutor”, tutore, alla latina, in caso di disgrazia o tua mancanza.. avrei avuto accesso a Elisabeth .. Ma petite ..Testimoni, mia sorella Catherine e suo marito ..
Una forma di tutela, per avere dei diritti su di lei, salvando la faccia.
Sono ancora minorenne nonostante i gradi militari, il Generale potrebbe chiudermi in un convento e .. far arrestare te e far sparire la bambina..
È nostra figlia.. Non posso rinunciare a lei ..
Sei tornato verso i primi di giugno, sistemandola a balia abbastanza vicino per poterla vedere e abbastanza defilato per non attirare i pettegolezzi ..
Impermeabile a tua nonna, i nostri segreti ..
Tutti chiedono di me, tu sei visto come una propaggine ma non è così..
 
 
Fino al ritorno in Francia abbiamo sempre dormito insieme, ero io che ci pensavo..
Senso di benessere, onnipotenza.
L’ho allattata..
La sua culla erano le mie braccia.
Sono tornata sottile, il ventre piatto, solo i fianchi rimasti più larghi e i seni più pesanti,qualche leggera smagliatura..segni che gli acuti occhi di Marie potevano scorgere.. ma non ha visto..
Il bagno me lo faccio da me e da sempre mi vesto senza aiuti ..
Il letto vuoto, le braccia desolate ..
Le iridi sono diventate azzurre, come i miei occhi,i capelli sono una corta e scura criniera, morbida come un cuscino di piume, la squisita sensazione del suo calore..
L’ho amata, la amo in maniera avida e ingorda, stupendomi della perfezione che abbiamo creato insieme, le minuscole mani e i piedi ..
E mi chiedo cento volte al giorno come sta, se ha sorriso, se ha iniziato a dire qualche parola e.. che ne sarà di noi.
E la solitudine .. Pure, se questo è il prezzo del mio peccato mille volte lo rifarei per avere Elisabeth..
Sparsi frammenti di polvere di stelle, il mio tesoro senza prezzo..
La mia bolla di sapone.
La delfina ha praticamente la mia età, ma io sono una madre, amo un uomo che mi riama con passione ..
Antonietta sembra una bambina, ma ora che ne avuta una per me è tutto mutato, una eclissi irreversibile.
No, non mi cambierei con lei per nessun motivo nel mondo.
ELISABETH
Je suis votre maman
Andrè .. Je t’aime..
 

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Capitolo 37
*** Final Masquerade ***


Winter 1774
 
Dopo la visita ufficiale, la principessa torna spesso nella capitale,teatro e balli in maschera, ogni occupazione superficiale le è grata per sfuggire la noia dell’etichetta.

Di mattina, gioca a zecchinetta, bevendo succo d’arancia a larghe sorsate, poi si dedica al teatro amatoriale negli abbaini.Non ha pace, non ha fermezza..

È esasperante, divertente, piena di candore e la sua amarezza di vergine sposa illibata cresce..è una moglie di nome e non di fatto.

Nel tardo autunno del 1773, il conte d’Artois ha sposato la sorella di Maria Giuseppina di Savoia, Teresa, silenziosa, apatica e maldestra, con un naso orrendo ma un bel seno, a sentire il Re. E una bella carnagione certo non paragonabile a quella di Antonietta  .. Solo in un particolare getta ombra sulla delfina, ovvero che è piaciuta a suo marito, che ha consumato già la prima notte..
Del resto, il conte Artois è un notorio libertino, di smodati appetiti sensuali, come il nonno, alla contessa si prospetta un lungo apprendistato par sopportare le corna, tranne che è come au fait che i figli nascano da legittime nozze..

La delfina ha detto a Luigi Augusto che per lei sarebbe stata una umiliazione se la sua nuova cognata fosse rimasta incinta prima  di lei, al che il delfino le ha chiesto se lo amava..ed Antonietta ha risposto che non doveva dubitarne, lo amava in modo sincero e lo rispettava, al che erano seguite tenere carezze ..
Mi ha fatto pena..
 
In questo 30 gennaio 1774 siamo all’Opera di Parigi, io osservo i movimenti, in appoggio ad una colonna, le braccia incrociate, suoni rutilanti, armonici violini, coriandoli sparsi, la delfina è vestita in rosa, azzurro ed argento,una splendida farfalla,  un domino sul viso. Un giovane bruno le si sta avvicinando troppo.
 
- Presentatevi ..
- Tranne che non mi avete detto il vostro nome
- Sono Oscar François de Jarjayes,
- Sono Hans Axel von Fersen, dalla Svezia, mio padre è un conte, attualmente sono in Grand Tour
 
-... . capitano delle Guardie Reali –
 
Riprendo, con computazione, facendo finta di non vedere il rossore di Fersen, la delfina che porta una mano al petto, io sento solo una piccola stretta al torace, so riconoscere i sintomi dell’amore...non certo per un ragazzo dalla bella faccia...potrebbe capitare ma non certo a me...sono solo tua Andrè...-Se volete parlare con questa signora, dovete chiedere colloquio a Versailles, Elle è Maria Antonietta di Asburgo - Lorena, delfina di FRANCIA..>.. e sento il vuoto, una specie di aura, una disgrazia...

Le fatto un baciamano, le sue labbra sono così calde, mi ha poi confidato la principessa, sulla via del ritorno alla .reggia, tuttavia.. una danza di pensieri.

La pena per lei si è rinnovata e amplificata..
Ai primi di febbraio, ho preso qualche giorno di licenza, ci siamo barricati e..
Elisabeth ..
Il dolore per la sua assenza, la crescita fenomenale.. anche se sto che sta bene, è al sicuro ..tra braccia che non sono le mie.. quando la guardo, uno sguardo gemello del mio, azzurro, mi rimira, e ne resto rapita..
Mi butto per terra a giocare con lei, la mia presunta austerità sotto i tacchi, cammino carponi, la mia schiena è la base d’appoggio per i primi passi..
Nostra figlia non ha paura di niente o nessuno, quando l’ho vista, dopo tanti mesi, mi ha sorriso, nessun timore per gli estranei ..(.. è una testa dura, proprio come te..)
O si ricordava di me, una misteriosa prescienza?
Mi piace pensarlo, ma non credo, ha trovato chi gioca con lei ..
La vizierai,Oscar, è sempre in braccio a te o a me, non la molli mai .. e non vuoi che nessuno la tocchi, tranne me ..
Così che poi sarà per me più duro lasciarla..
Lo so .. ma non riesco a farne a meno, il distacco non posso impormelo per soffrire meno, che già così il cuore si lacera, seta dentro al petto ..
Va carponi e si alza, barcollando, in appoggio,tranne che i primi passi alla conquista sono stati tra le braccia,
MAMAN..
Poche sillabe, un colpo al cuore..
Come quando sussurri che mi ami, ora e per sempre, Andrè..
Anima, spirito e corpo, siamo una sola carne..
Sei dentro di me..
E io dentro di te, come un canto, una sirena ..
 
Le ultime frase sono un omaggio alla meravigliosa ff “Dentro”di Monica68, che mi concesso il permesso d’uso, legalmente parlando.
 

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Capitolo 38
*** SACRIFICE ***


Osservo con occhi foschi il conte Fersen che porge una candida rosa alla principessa, i loro passi nel minuetto,le loro chiacchiere fluttuanti, salvo invitarlo a cena a casa, parlando del più e del meno nel petit salon, una semplice camicia azzurra e lo sguardo rilassato, meglio controllare, prevenire e curare, una principessa sterile può essere ripudiata, una moglie che tradisce può finire in convento ..

Da un rapporto del conte di Aranda , ambasciatore spagnolo a Madrid, della primavera 1774”..la delfina continua con i suoi capricci, ultimo quella di riprendere a cavalcare e non all’amazzone, ma ad uomo, come “Monsieur Oscar”, il suo amato Capitano delle guardie reali .. Si è verificato un incidente, il cavallo ha disarcionato la delfina e il Capitano ha perso tempo a farsi curare, era stato appunto un incidente, tranne che il re voleva condannare Andrè Grandier per lo scandalo e l’onta .. (..) e Oscar ha chiesto di prendere lui al suo posto, suo il servo, sua la responsabilità, anche il conte svedese, Fersen ..che dicono essere tra i più bei cavalieri del continente si è offerto in sostituzione, inginocchiandosi accanto a lui. Raccontano che hanno raccontato che aveva sguainato la spada, deponendola dinanzi a sé, l’antico gesto di sottomissione, che la principessa ha impetrato misericordia, che il re abbia fatto una faccia strana, come se fosse dietro a un ricordo, forse un incontro, chi può dire a cosa pensi e in cosa creda,poi ha riso, la collera rovesciata.. Grandier si è salvato ma il Capitano delle Guardie Reali ha rischiato di morire, per una emorragia .all’arto destro ..Se le è poi cavata, ma questo episodio rimostra la sua lealtà, coraggio e valore in una corte dedita all’ozio e al piacere..”

IO TI AMO... ANDRE’, LA MIA VITA PER LA TUA....

Quando ho ripreso i sensi,in quella mattina,la prima cosa che ho percepito sono state le nostre nocche intrecciate, salde, una stretta intima e segreta, quello contava, più delle lacrime di tua nonna, la fierezza di mio padre e le rose e le lodi della delfina e i complimenti di Fersen ..
Solo TU e ELISABETH..
Altre parole sarebbero un vano spreco, non spiegherebbero l’incommensurabile misura del nostro legame.. Un simulacro ..
Quando poi eravamo soli, mi hai infilato l’anello con lo zaffiro, lo avevi preso nella confusione..
 
Un simbolo ..
Un giorno sarò tua moglie Andrè, e Elisabeth potrà dire a tutti chi è sua madre..

Le ore e i giorni, di una primavera splendida, il riposo forzato ci ha regalato altri momenti..
Le tue mani sulla vita quando mi aiuti a smontare da cavallo, la dolcezza e la pazienza, mischiati a furiosi amplessi, un modo di celebrare il caso di essere sempre viva..
Non temere il fascino di Fersen, la cortesia di Girodelle e di tanti altri, io amo solo te..

Parliamo di musica, Antonietta ora fa oggetto della sua protezione il chevalier Gluck, suo precettore di musica a Vienna, che riceve in ogni momento e che vuole presentare a Parigi la sua opera “Ifigenia in Aulide”.
Le prove hanno comportato più di un litigio tra il compositore e gli artisti, la cantante Arnaud che interpreta la principessa che voleva grandi arie anziché recitativi ha detto che per “poter cantare arie bisogna saperlo fare.. “, che lui è venuto in Francia per guadagnare denaro e non altro .. Ha litigato con il ballerino Vestris che voleva che l’opera si chiudesse come di uso con un balletto.
Una ciaccona.. !Una ciaccona!”ha gridato Gluck” Vogliamo ricreare i greci e loro non le avevano”.. Vestris, scoprendo che non le avevano, ha replicato arguto che era peggio per loro ..

Rousseau, che ha visto le prove, è rimasto incantato, ha detto a Gluck che aveva ottenuto l’impossibile, ovvero rendere adatta la lingua francese a una musica forte, appassionata e espressiva..

Il 19 aprile 1774, comunque vi è stata la prima dell’opera, presenti i delfini e i conti di Provenza, la principessa di Lamballe e molte altre. Lo spettacolo ha avuto inizio alle 5.30 pomeridiane, durando circa sei ore.. Ma non è servito molto per decretare il successo, un applauso spontaneo, iniziato da Antonietta e durato molti minuti, è scoppiato dopo l’ouverture.

Il Re Agamennone si appella alla dea della luna, Diana vergine e cacciatrice, che chiede la morte della figlia di lui, un sacrificio propiziatorio .
Luminosa autrice della luce,
potresti tu assistere senza impallidire
al più tremendo di tutti i sacrifici?


Ti ho stretto la mano, senza pensare, senza riflettere o forse tu avevi già preso la mia?
 
DEDICATO A LUCY'71, per la recensione n. 200.

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Capitolo 39
*** Dies Irae ***


Il 27 aprile il re ha cominciato a sentirsi male.Era a caccia al Petit Trianon,è caduto da cavallo, incosciente e confuso, non ricordava bene il succedersi degli eventi.
Aveva la febbre alta e lo hanno trasportato a Versailles, che un re deve essere ammalato lì, tranne che dodici dottori, cinque chirurghi e tre infermieri non hanno idee molte chiare su cosa abbia.

Lo vegliano le figlie zitelle e Madame Du Barry, una sottile ironia, penso tra me, mentre agli altri membri della famiglia reale è vietato l’accesso.
… la notizia si è sparsa, un servo avvicinato una torcia al suo viso, ha visto i ponfi e la temuta parola, vaiolo, ha iniziato a fluttuare.

Il RE si deve confessare, ma ciò significa allontanare la contessa.
Preoccupazione, per tenere la mentre occupata faccio esercitare fino allo sfinimento i miei soldati, faccio la spola tra la reggia e casa e ..

Osservo con scrupolo la finestra della camera reale, vi è una candela sempre accesa, l’uso prevede che, una volta spenta, sarà il segnale che il re è morto.


… la contessa Du Barry ha chiesto il mio aiuto, ma è tardi, è stata troppo cattiva, ha abusato e la delfina non mi darà retta.

Frammenti.
Il 4 maggio il re si è confessato dopo circa un trentennio, per la religione e la convenienza deve allontanare la sua amante, e scorto Madame in convento. Mi ringrazia, asciutta, osserva solo che ha conosciuto la fame, ha cercato la sua occasione, ho annuito, in parte capisco, sono solo un cavaliere nel tramonto che la accompagna.



Il 10 maggio è una stupenda giornata di primavera, rose e rose, un trionfo di cieli azzurri, il re dalla mattina sta male, respira a fatica dall’alba, alle tre e dieci pomeridiane la candela viene spenta.
 
Ero con i delfini, nessuna notizia dalla mattina, poi si sente un confuso scalpiccio, passi che si avvicinano, una corsa, clamore.
Le Roi est mort, vive le Roi.
Le Roi est mort, vive le Roi.
Lentamente scivolano insieme in ginocchio, le mani allacciate, pregano Dio di aiutarli, che sono troppo giovani per regnare, il nuovo re dice che è il giorno più INFELICE della sua vita.
Mi inchino e formulo le nuove parole.
– Dio salvi le Vostre Maestà.
Nel volgere di un’ora, per evitare contagi, la Corte si trasferisce a Choisy.
.. intanto viene preparata la bara reale, rivestita di doppio piombo, riempita di alcool, chi è stato al capezzale del defunto ha già ricevuto l’estrema unzione, immediato il trasporto a SaintDenis, per l’inumazione nella cripta dei Borboni, i drappi neri e viola, segno di lutto già approntati negli appartamenti.
Il sole butta riflessi di miele e ambra nella Cour Royale.
.. ho accompagnato la bara reale fino alla chiesa di Saint Denis, sola scorta dell’equipaggio funebre, mentre la gente urlava
Taillaut”, come faceva sempre il re andando a caccia alla volpe.
Adieu le “Bien- Aimè”.
Lunga vita a Luigi XVI.
 
 
 
 
 
 
-You’re like the Spring, full of grace.
Enunci, scorrendo la progressione delle vertebre, i capelli che piovono sulle spalle al pari di quelli di un giovane e irriverente paggio.
I vecchi e i nuovi segni.
- Ti piaccio anche così, con la pelle scurita dal sole, i capelli corti, le cicatrici, stai zitto, questa sul destro è orribile, non credo che potrò mettere più le maniche corte, chisse ne frega, magra?
Curiosa, mezza seria.
- Sei bella come all’inizio, in modo diverso, chiaro, per me più ancora, chè siamo insieme.
-O sei un poeta o sei cieco.
-Sono solo un uomo che ti ama.
- Ti amo. Andrè..
-Ti amo, Oscar.
Beloved immortal.

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Capitolo 40
*** New Times ***


 
Le Roi est mort, vive le Roi.
Andate in pace, vecchio satiro.
 
… uno dei primi atti della nuova regina è stato nominare colonnello il suo capitano della guardia reale, con raddoppi degli emolumenti. “ Scrollo le ciglia.
“.. ha accettato la nomina, ma rifiutato il doppio stipendio, come molti e costosi doni della regina”, le mie gesta raggiungono anche Madrid, so che il conte di Aranda, ambasciatore spagnolo, riferisce anche questo in terra spagnola..


 
La reputazione di una regina è fragile e preziosa, come un cristallo veneziano, una volta incrinato non si ricompone più.
Riceve spesso il conte di Fersen, trascurando gli impegni ufficiali ed il protocollo delle udienze, ha già urtato più di una persona affermando che le pare assurdo che i “vecchi” di trent’anni osino presentarsi a Corte.
Mah.
Si rischia uno scandalo senza precedenti.
Già gira una canzone satirica, nel peana di lodi e tributi per la Antonietta, che osserva che se una piccola regina di vent’anni non dimostra rispetto palese e presto sarà spedita via da questo Paese..
Il re, invece di richiamare Choiseul dall’esilio, ha nominato Maurepas primo ministro e Vergennes agli esteri, l’alleanza con l’Austria rimarrà a fini difensivi.
La regina non ci pensa, ora la sua attenzione è catturata dalle creazioni di M. lle Bertin, sarta di Parigi e dalle favolose acconciature di Leonard, il parrucchiere, al suo Petit Trianon, il palazzo  che le ha regalato Luigi XVI nel primo mese del loro regno..
Sarà la mia enclave privata, come i palazzi della mia infanzia a Vienna, mi ha detto, osservando la struttura semplice e squisita, la facciata di chiara pietra, le stanze squisitamente arredate.. cin fiori in ogni dove, nelle tende di seta e velluto e freschi fiori nei vasi e fiori intessuti in lievi color pastello su tendaggi e copriletti, gigli e rose negli stucchi decorativi delle pareti e sulle mensole dei camini ...
.. ho consigliato al conte di Fersen di lasciare la Francia, come si dice, lontano dagli occhi, lontano dal cuore, questa è la corte di Francia, non il regno cortese di Camelot.
 
Pensavo a queste cose tornando in carrozza quando una ragazzina ci ha chiesto di fermarci.

-Tenetevi con voi, stanotte, Monsieur ..
 
Era giovane, dodici anni al massimo, pallida e tremante, non aveva profumi dolciastri, solo il timore.
 il motivo era che aveva bisogno di soldi per curare la madre malata, pareva sincera e le ho lasciato una moneta d'oro, nulla per me, un tesoro per lei .
Noblesse oblige
Anche io sono una madre.
 
-Ancora?
 
La regina continua a sommergermi di doni, che puntualmente rifiuto, il suo appannaggio viene dalle tasse pagate dal popolo e  .. mi sembra uno spreco, che io abbia dei privilegi, quando tanta gente non ha di che mangiare.
Come una bambina .. è una bambina che vuole regalare le bambole e penso alla mia, che vado a trovare, quando posso ..
Andrè fa la spola e le ha costruito semplici bambole di legno ma .. è fiera, indipendente, gioca con le ombre e le luci, di rado piange.. chi ti ricorda?
Domanda retorica..
Ha i miei occhi e il mio carattere ..

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Capitolo 41
*** Never Back Down ***


Brusii.
    Per imitare la regina, le sue aigrettes di piume di struzzo e diamanti che si innestano nelle alte acconciature,  i bracciali e le sue toilettes, le grandi dame si indebitano e litigano spesso con amanti e mariti, il gioco d’azzardo è in piena ascesa.
 
  • Attenzione ..
  • La contessa xx litiga sempre con il marito E l’amante per le troppe spese..
  • Il duca xy si è dato (pare ma è così) alla fuga nella notte che non riesce a pagare i debiti
Variano i nomi del motivo, la musica permane la stessa, forse un andante con brio, come prescrive la nuova moda, la vecchia e lenta pavana è caduta in disuso.
Alzo ancora di più la testa e le spalle, non mi tocca non mi deve toccare di queste “brillanti” e profonde e argentine conversazioni.
A giugno vi sarà l’incoronazione a Reims, una tradizione che risale al 1027 e la Regina chiede a ME quale vestito indossare, è in un “paradiso”di campioni di stoffe, preziosi tessuti e broccati, variegate fantasie e marezzature. Antonietta indossa un pouf alto circa quattro palmi, i movimenti sono lenti ed ingessati.
Sua madre, vedendo un suo ritratto con questa foggia, si è chiesta se era una attrice, un saltimbanco oppure una regina.
L’imperatore Giuseppe II ha osservato che quell’impalcatura era troppo fragile per reggere il peso di una corona.
Se non arriva un arcangelo, ben di rado giungerà un principe per la Corona, che la sovrana pare sempre vergine.
Un pensiero cattivo, per sottrarmi a quello successo ieri, il duca di Germain ha ucciso a sangue freddo un bambino che aveva rubato nella sua carrozza ed ero saltata giù dalla  mia.. e volevo.. non lo so nemmeno io, tranne che Andrè mi ha portato via di peso. Ho pianto, dopo, non era giusto, era solo un bambino, era un capriccio impunito del duca, lui si nominato giudice, giuria e boia
Le labbra si sfiorano, leggere, mi sono spostata, cercando di non far gravare su di lui il mio peso, minime manovre e…
Un braccio scatta intorno alla mia vita, una presa leggera, ma taccio, le labbra si sfiorano, si incontrano e si aprono, con una rotazione istintiva troviamo gli incastri.
Sole, cristallo, armonia.
Leggerezza.
Il gusto sensitivo di una mandorla.
Le nocche sfiorano curiose i profili del viso, sempre con un braccio mi sostiene, con l’altro mi sfiora le spalle, la schiena, il respiro diventa sempre più affrettato e profondo.
Un nuovo continente
Cerchiamo un piccolo oblio, mio amore..
I particolari di una camera sulla strada tra Versailles e Reims, intanto che il corteo reale procedeva.
Le travi di legno.
Fiori freschi su una mensola, papaveri e rosalacci.
Pareti bianche, scialbate di fresco.
Un letto.
Un nodo di gambe ebraccia.
La brezza dell’estate che sta arrivando, la calura del giorno mitigata dalle stelle.
Il segreto più segreto di questa vita così lunga, armonia e perfezione, il mio perduto paradiso dell’altrove, almeno per un poco
Ma presto giungerà l’ora, Elisabeth cresce e noi con lei ..
 
Il corteo era partito dalla reggia il 5 giugno. Nobili vestiti di seta viola, velluto e satin rilucevano grazie alle pietre preziose esibite e sfoggiate su ogni superficie, le acconciature delle dame sormontate da piume di 30 centimetri che danzano nella brezza.
Viene poi il clero, ricchi i paramenti rossi e viola.
E le carrozze, di oro ed ebano gli intarsi, splendidi cavalli e la folla sul bordo strada che osserva, mentre faccio la spola con Cesar, il mio cremello, da un punto all’altro, la primavera che declina nell’estate, ricordo altre stagioni, il rombo del mare e garrire di gabbiani, credo di essere a un punto di passaggio.
Versailles, due giorni a Compiegnè poi Reims…
In  questa notte di giugno, compiango la regina, sua è la Francia, la più bella nazione d’Europa, ha potere, ricchezze, gioielli, abiti e tutto quanto desidera, ma il suo letto è freddo e vuoto.
È sola, lei, mentre io non lo sono, questa la verità ..
Oggi è splendida, indossa un abito in argento, attillate le maniche, bianca la sottogonna con i rilievi di rose e gigli, i simboli della casa d’Austria e di Francia, un lungo mantello, sul collo zaffiri e diamanti, è regale .
La navata centrale, le colonne di marmo e le finestre colorate, tutto è stato trasformato.
Angeli in abiti neoclassici occultano le torciere, i bruciatori di incenso sono stretti tra le mani dei cherubini, le pareti di pietra sono occultate da stendardi di seta oro e porpora, infiniti broccati con i gigli di Francia pendono dalle alte colonne fino al pavimento.
Antonietta osserva tutto, alle sette la porta si apre alla gente, l’organo inizia a suonare, sposto il peso sui piedi con minimi movimenti, ecco la delegazione dei vescovi, in abiti da cerimonia oro e porpora.
Ecco poi 12 nobili, in rappresentanza dei dignitari dell’epoca di Carlo Magno, vestiti alla moda di Enrico IV.
Silenzio, poi ecco il re, il sole nascente che batte sulle sue spalle.
All’organo si mescola l’orchestra, 100 musicisti sollevano gli archetti, si portano alle labbra le trombe e gl istrumenti a fiato.
Rito nuovo ed antico, con le ore il caldo si infittisce, la messa va avanti-
L’ampolla di acqua santa, usata da Clodoveo in poi,il primo re cristiano di Francia incoronato, poi ecco l’unzione sul petto, le spalle e le braccia, il segno di croce sulla fronte da parte dell’arcivescovo.
 
  • Giuro solennemente, dinanzi a Dio e alla Francia, che farò di tutto per prevenire le violenze e l’ingiustizia, per sterminare gli eretici e governare con saggezza il mio popolo.
  • Possa il re avere la forza di un rinoceronte e posa Egli, come il vento impetuoso, spazzare via le schiere dei nostri nemici fino ai confini della terra.
La corona viene deposta, Luigi tiene due aste, una per mano,una è lo scettro di un metro e ottanta, l’altra la cosiddetta “mano della giustizia”, un bastone incrostato di gemme.
Mezzogiorno, il re siede sul trono.
 
  • Vivat rex in aeturnum.
Il grido si moltiplica nella cattedrale, la musica sale e vengono liberate bianche colombe, poi ecco le campane ed il rombo dei cannoni.
 
L’ennesimo banchetto per festeggiare l’incoronazione e chi si vede, il duca di Germain, che approva l’idea della regina di sospendere le udienze del mattino e quelle generali, per la fatica, vana la fatica di ascoltare gente di bassa estrazione.
Dissento, sottolineo che ascoltare i sudditi è un dovere e un modo per avere il polso della situazione fuori da Versailles e stabilire un legame con i sudditi.
Il duca  reagisce e si sono alzati i toni, quindi.. .

L’ho sfottuto, io sono una donna soldato, ma lui era uno sparava alla schiena di un bambino, quello sì che faceva ridere..


Leggerezza, mi stendo sull’erba, un lieve senso di pizzicore sulle mani e i polsi. Domani ci sarà il duello, ma io mi sento .. in PACE.
So che andrà bene .. e combatto per Pierre e mia figlia e tutti i bambini senza nome..
 
… La chiesa di Favre in una splendida mattina di luglio e i duellanti che si danno le spalle, contiamo dieci passi.
Io sono Oscar François de Jarjayes.
Questa è la mia battaglia.
Non mi fa paura la morte.

Mi giro, la mano destra sul viso e mi sposto a sinistra per coprirmi dal riverbero del sole.

Un sibilo e poi è il mio turno, lo colpisco alla mano.
Alla fine trenta giorni lontano da Versailles non sono la fine del mondo, rifletto, tornando a casa, una vacanza insperata, ben poteva essere più dura la regina.
Marie sostiene che l’idea di andare via, mentre sono ai domiciliari, non è congrua, ma non mi importa, ho voglia di aria, di movimento, il Generale non c’è, in visita alle guarnigioni, eccoci in libertà.
 
 
Forse i naufraghi confondono la notte ed i giorni, bruciano di fame e sete, la solitudine dentro si deforma dentro le ossa, come un opaco dolore, mi sento solo un profilo d’ombra contro il vetro, una città senza nome- ecco l’alba.
Mi vergogno, vi erano i segnali, non li ho colti, il viaggio verso Arras è stato piacevole, spedito, la fretta di giungere presto in un luogo amato..
E rabbia, mica sono migliore del duca di Germain, non pensavo che fosse così, Robespierre è stato chiaro e netto nel descrivere , nella locanda di Arras, la delusione del popolo per i nuovi sovrani e gli sperperi.. e Sugane, un fittavolo del Generale, che non poteva vendere la mucca per pagare i conti dell’ospedale, sennò non avrebbe da far mangiare gli altri figli, non capiva, lavorava da mattina a sera e nulla restava, tutto in tasse, il bambino malato che diceva che andava bene, non doveva preoccuparsi
NON E’ GIUSTO ..


Porto IO Gilbert all’ospedale e io pagherò, si salverà, per me è appena un obolo, per un bambino è la differenza tra la vita e la morte---

NON E’ GIUSTO ..
NON E’ GIUSTO ..

E la regina deve sapere come vive la gente fuori dai cancelli d’oro di Versailles …
In che mondo vive nostra figlia Andrè?

… il Generale, al rientro, ha calcato mani  e parole sul duca, un bastardo che ha tanto potere solo perché nobile, sull’imbarazzo in cui  potevo mettere la regina se si fosse saputo del mio giro, che se avevo tanto tempo libero potevo allenarmi con la spada.
Enigma, sfida.
 
Nell’estate del 1775, iniziò il regno nel regno di Madame Polignac, nobile di scarsi mezzi che si conquistò il favore della regina confessando di non poter frequentare la reggia per gli scarsi mezzi economici .
Bionda, con stupendi occhi viola che per modestia teneva bassi, aveva una placida conversazione e seppe catturare il cuore regale.
Facendo finta di piangere, nel luglio 1775, chiese congedo alla regina, prima di affezionarsi troppo l’altra all’una.
Antonietta le buttò le braccia al collo ed il principe di Ligne (che poi descrisse tutto nelle sue argute memorie) rilevò che tutti si accorsero che era un siparietto, una comica, tranne la regina austriaca.
Che assegnò stanze e carrozze e tanto altro, a spese della Corona, e la Polignac si tirò dietro tutta la famiglia, dai figli al marito fino ai cugini di sesto grado, convincendo poi la regina che, per passare le ore in allegria, fantastico sistema era il gioco d’azzardo.
Convinse il re a revocare il divieto di giocare d’azzardo, tranne che rimase a imperitura memoria una partita che si protrasse dal 30 ottobre al 2 novembre compreso, saltando la solenne messa del giorno dei morti,, senza pause.
La sovrana se la cavò affermando  che il re non aveva dato alcun limite di tempo, poi l’eccezione divenne la regola.
E presto giungerà l’ora, Elisabeth cresce e noi con lei ..
Avanti, sempre..
 
 

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Capitolo 42
*** Away ***


.. i libelli satirici si diffondono sempre di più, di volta in volta la regina scrolla le spalle o ci rimugina, piangendo lacrime amare.
Uno degli ultimi esemplari coniuga la passione della sovrana per una tinta  alla moda dell’anno 1775, ovvero il color pulce, puce, che fa tragicamente rima con prepuce, ovvero il prepuzio del membro virile. Argh … le disquisizioni in tema sono arrivate alla brillante conclusione che lo sperma reale sia acqua fresca ….
Antonietta non sarà mai accettata finché non avrà un figlio, per quanto sia acclamata a teatro e sia paragonata ad una dea nei vari panegirici, tranne che non ha compiuto nemmeno il primo passo in questa direzione
Il matrimonio reale risulta ancora non consumato, la sovrana viene definita austriaca, infida e libertina con cadenza regolare, nuovi e vecchi pettegolezzi.
Il Trianon.
Vestiti.
Gioielli, specie i diamanti.
Le serate all’Opera, le scommesse sui cavalli, il gioco d’azzardo.
Nuova è forse la costante predilezione per Madame Polignac, che accumula incarichi e onori e soldi sbattendo le bionde ciglia, suo marito è diventato Ministro delle Poste sol perché è il suo regal consorte.
Una Corte nella Corte, in cui asseconda la mania della tedesca per il gioco d’azzardo, con perdite di cifre clamorose. Tanto alla regina non interessa, quei soldi persi vengono dalle tasse e poi PARE che confluiscano nelle tasche della prediletta.
Anzi, ora all’Austriaca si attribuiscono sia amanti femminili che maschili, dalla Lamballe alla Polignac, passando per Lauzun ed il cognato, conte d’Artois.
Ad oggi unico Borbone ad avere generato un figlio, nato il 6 luglio 1775, data in cui Antonietta si è presa della puttana sterile dalle pescivendole parigine, che, per tradizione, sono chiamate a portare le loro congratulazioni in caso di lieti eventi reali.
In quell’occasione molti sostengono che abbia pianto tra le braccia profumate della Polignac, invece di andare nel letto del re e generare un principe per il trono. devo parlare a tu per tu con la regina e l’impresa è quasi titanica.
Tanto la Polignac è dolce e sorridente con la sovrana ed il suo amante, il conte di Vaudreuil, tanto è arrogante con i sottoposti, avida, sua figlia Charlotte è il suo specchio rovesciato senza la patina del controllo e delle buone maniere..
Torno verso la caserma, ripensando alla dichiarazione di indipendenza degli Stati Uniti d’America, le colonie del Nord del Nuovo Mondo che si sono staccate dalla madre patria il 4 luglio 1776, sei mesi fa circa.. le parole mi risuonano in mente, mescolandosi a brandelli di ricordi, Ahumada, Arras, un bambino morto, ucciso dal duca di Germain come un cane, uno che si è salvato perché l’ho portato all’ospedale, gli occhi azzurri di mia figlia, le sue domande, perché non posso stare con te, Mamma?
In Congresso, 4 luglio 1776 Quando nel corso di eventi umani, sorge la necessità che un popolo sciolga i legami politici che lo hanno stretto a un altro popolo e assuma tra le potenze della terra lo stato di potenza separata e uguale a cui le Leggi della Natura e del Dio della Natura gli danno diritto, un conveniente riguardo alle opinioni dell’umanità richiede che quel popolo dichiari le ragioni per cui è costretto alla secessione. Noi riteniamo che sono per sé stesse evidenti queste verità: che tutti gli uomini sono creati eguali; che essi sono dal Creatore dotati di certi inalienabili diritti, che tra questi diritti sono la Vita, la Libertà, e il perseguimento della Felicità; e per garantire questi diritti sono istituiti tra gli uomini governi che derivano i loro giusti poteri dal consenso dei governati


Tutti gli uomini sono creati uguali … Ma l’Inghilterra non mollerà e gli emissari del Congresso degli Stati Uniti sono venuti a chiedere aiuto in Europa, finanziamenti,. Truppe, aiuti .. e il ministro degli esteri francesi pare intenzionato a aiutarli, seguendo il vecchio adagio che il nemico del mio nemico è il mio amico.... qui in Francia è giunto Monsieur Franklin, uno dei redattori della Dichiarazione..



….Tutti gli uomini sono creati uguali …
 Da vari dispacci del conte di Mercy, ambasciatore, a Maria Teresa d’Austria del 1776:
“… … la brama di gioielli della regina non si è affatto placata, ha acquistato braccialetti e orecchini di diamanti per 600.000 livres, restando in disavanzo per 100.000, da aggiungere alle ulteriori 200.000per il guardaroba annuale della Bertin avendo già da tempo esaurito i fondi.
… per il Petiti Trianon, la regina ha ordinato di costruire giardini all’inglese, il cui costo è stimato in 150.000 livres iniziali.. Ha fatto poi costruire un piccolo teatro per le sue rappresentazioni private, ma si è svolta solo un’opera, con costi spropositati.. Inoltre, il personale dello Chateau indossa la livrea personale della regina, rosso e argento, invece che quella dei Borboni, sollevando ulteriori critiche per l’esclusività del buen ritiro..
…. Oltre ai diamanti, deve aggiungersi la passione per il gioco d’azzardo..

Respiro ..approdo alla conclusione che non mi importa più del nome, chi devo rappresentare o altro. Io sono una madre..
E .. rincominceremo, via da qui, noi tre, Elisabeth, Andrè ed io ..
Come cavalieri nella notte ..
Questione di priorità ..
 

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Capitolo 43
*** My only true Life ***


Aprile 1777
 
Osservo  il tragitto di un uomo con un tricorno in testa ed un semplice mantello color tabacco che si dirige verso il Petit Trianon, orario perfetto, andiamo in scena.

      Scruto gli alberi fioriti, a distanza i cigni che scivolano delicati sull’acqua, i boschetti, mentre nell’aria vibra il suono pizzicato e leggero delle conversazioni, la regina si intrattiene con la Lamballe e la Polignac, un piccolo pasto e bevande leggere, aranciata e limonata e acqua, di Ville d’Avray, che quella della reggia non è di suo gradimento.

      Quasi un quadro, contro le decorazioni floreali, declinate nel grigio e nell’oro delle pareti color crema, mi inchino e mi allontano.

    L’imperatore, pardon il conte di Falkestein è giunto stamani in una locanda di Versailles, ove ha affittato due stanze, con un valletto, deponendo sul letto una pelle di lupo, con cui ama dormire e ha enunciato l’intenzione di visitare la sorella in questo orario e di non palesare nulla, surprise.
 
È alto, i biondi capelli che si vanno diradando, non porta parrucche o gioielli, come le fibbie delle scarpe o preziose spille, una curiosa antitesi con la sovrana che, anche in via informale è sempre carica di preziosi, ma ormai manca poco ..
 
 
 
Un abbraccio tra fratelli, un colloquio privato, e la sera hanno cenato insieme al re, nella stanza da letto, la tavola suntuosa appoggiata contro il letto, loro tra seduti su tre sgabelli pieghevoli.
Il mattino seguente è andato al lever della regina ed ha detto che doveva essere messo ancora più belletto sul viso, magari con una cazzuola, così da sembrare una furia, le piume che Leonard il parrucchiere aveva preparato per l’acconciatura regale sono apparse troppo leggere per sostenere la corona.. Così parla Giuseppe II, senza peli ..
 
Il   sedicente conte, vuole vedere tutto, provare tutto, visitare ogni angolo di Parigi e dintorni, dagli ospedali all’Accademia Militare fino alla Savonnerie, per osservare la lavorazione dei tappeti, e le fabbriche di porcellane di Sevrès, trovando anche il tempo di rampognare la sorella regina, avendo colloqui a tu per tu anche con il cognato, che definisce collega-sovrano.
Non oso immaginare che consigli possa dare al re, che ama la caccia, il fabbricare lucchetti e serrature e la buona tavola, ora come quando era un impacciato principe. E la regina si paragona, nella sua corrispondenza, ad una Venere, i cui gusti non combaciano con i suoi.
Intanto il buon imperatore ha visitato il serraglio reale e, vedendo che vi è una elefantessa ha proposto di combinare un matrimonio con il suo corrispettivo del serraglio austriaco- mi viene più di un pensierino malizioso, vedremo.


Una regina sterile è una regina inutile, ripudio, convento o esilio sono tra le opzioni che la riguardano. Non che la regina faccia molto ultimamente, per sbloccare la situazione, è cosa nota a tutti, tranne che al re e a chi non bada ai pettegolezzi,che la sera, quando si reca a farle un saluto, tutti gli orologi sono messi avanti di un’ora, così che quando scoccano le dieci, Luigi XVI si ritira e la giostra dei divertimenti ha inizio, lo ha riferito l’ambasciatore spagnolo, il conte di ARANDA.



Da una lettera dell’imperatore Giuseppe II al fratello Leopoldo, granduca di Toscana, dei primi di maggio 1777: “… ho avuto l’opportunità di trascorrere del tempo con nostra sorella ed il re di Francia. Lui è onesto, con una certa cultura, ma è stato educato male, nello stesso tempo non è curioso e i ministri la fanno da padroni, è necessario che la regina intervenga e in fretta. (:.)  Fisicamente il re è un uomo forte, capace in apparenza di generare un figlio, ho parlato con lui privatamente e mi ha detto di avere delle erezioni molto vigorose. Poi, introdotto il membro, resta lì senza muoversi per un paio di minuti e si ritrae senza avere eiaculato, nonostante sia ancora eretto.… la faccenda è ben strana. Lui sostiene di avere delle polluzioni notturne, ma mai durante l’atto, che dice di fare solo per dovere, che non ne gode.  Per la sua apatia manca ancora un erede dei Borboni. Se fossi stato lì almeno una volta, lo avrei frustato così tanto da farlo eiaculare per rabbia come un asino.!! Nostra sorella ha un suo caratterino, se per natura fosse una persona romantica o a cui piacesse essere sensuale, potrebbe rendere il compito più facile, ma messi insieme sono due pasticcioni. (::.) Una situazione bizzarra, il re è in effetti solo i due terzi di un marito, ama nostra sorella eppure la teme. La virtù di Antonietta è intatta, comunque, si comporta come se non si preoccupasse neanche della settimana successiva, figuriamoci del futuro.

-
Ne abbiamo  fatta di strada.
-In ogni senso, sia letterale che metaforico.. – Indugi contro la gola, la sensazione della barba che cresce contro la tenera pelle del collo è una squisita tortura su cui mi abbandono.
-Ne vale la pena, oggi come ieri.. - Affermo dopo, la voce dolce come miele, i capelli sparsi a ciocche sul cuscino, mi scruti, intento, come se vedessi  una meraviglia, le piccole rughe di quando sorride.

 
I corpi flessibili, nell’armonia della giovinezza, il riso e la tenerezza tra gli amanti, siamo sempre noi che torniamo.
Disegno il rilievo delle tue sopracciglia scure, il naso con la punta delle falangi, mentre mi sfiori il braccio destro, è sempre rimasto il segno dell’incidente a cavallo della delfina, le parole sparse, quando sei dentro di me, torni a casa
 E il mare canta dentro di nuovo e ancora..

Per sempre, mio amore.
Ti amerò per sempre..
 

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Capitolo 44
*** New Life ***


L’imperatore ha lasciato alla sorella regina tutta un serie di prescrizioni, che lei si è impegnata a rispettare... Si alternano derisione e sarcasmo in tema di mode, fino alla severità per le mancanze, ovvero l’omissione di tenerezza e docilità verso il re quando sono insieme, è fredda, annoiata, colma di disgusto. Poi dedica troppo tempo ai balli, al teatro, alle corse di cavallo all’inglese, senza dedicarsi alle cose serie come alle letture. Via e via su questo tono, fino a concludere” è tempo, più che tempo, di riflettere e costruire un miglior sistema di vita. State invecchiando, non avete più la scusa della giovinezza. Che ne sarà di voi? Una donna infelice e una principessa ancora più infelice.” La regina me ne ha accennato, salvo poi dire dichiarare che ci avrebbe pensato. Come no .. la partenza si avvicina ..
Alla fine del mese di agosto 1777  Antonietta inviò un messaggio alla regina sua madre, il matrimonio era stato consumato, finalmente era una vera donna La gioia per avere scoperto quel nuovo passatempo durò poco, il re tornò alle vecchie maniere, la caccia, la forgia, a discutere con i ministri senza coinvolgere la regina, ad abbuffarsi di dolci e salse golose. E lei di nuovo sul gioco d’azzardo, ballando fino alle ore piccole, di rado condividono il letto.
 
Da un dispaccio recapitato dal conte di Aranda, ambasciatore di Spagna, a Madrid del mese di novembre 1778 ”… Nei primi giorni di luglio 1778, Federico ed i suoi 80.000 uomini hanno invaso la Boemia. Le truppe hanno occupato Náchod. L'esercito asburgico coi suoi 600 cannoni si è posto  sulle alture nei pressi del fiume Elba, al suo comando Giuseppe II, sul campo il conte von Lacy. (… ) Quando il grosso dell'esercito austriaco si è scontrato con quello di Federico il Grande presso l'Elba, una piccola armata al comando del barone Ernst Gideon von Laudon ha guadato i passaggi dalla Sassonia e dalla Lusazia in Boemia. Poco dopo che Federico fu entrato con le sue truppe in Boemia, il principe Enrico, suo fratello e brillante stratega, spostò le proprie truppe attorno a quelle di Laudon ed entrò in Boemia a Hainspach.Per evitare di essere fiancheggiato dalle truppe nemiche, Laudon si è ritirato verso il fiume Iser, ma dalla metà di agosto di quell'anno gran parte dell'esercito austriaco si trova nel pericolo di essere fiancheggiato da Enrico sull'ala sinistra.(.. ) Intanto l’imperatore, incoraggia i raids contro le truppe prussiane.. come, ad esempio ..il  7 agosto con due squadroni del suo reggimento, il maggiore Nauendorf guidò un'incursione contro un convoglio di rifornimenti prussiano a Bieberdorf nella Contea di Kladsko. Il convoglio, preso di sprovvista, si arrese a Nauendorf al punto che i suoi ufficiali poterono fare prigionieri 110 uomini, 476 cavalli, 240 sacchi di farina e 13 carri da trasporto.(..) Questoè il tipo di azioni che stanno caratterizzando  tutta la guerra e. i soldati riportano che trascorrono più tempo a provvedere cibo che a combattere. Gli eserciti rimangono nei loro accampamenti e continuano le incursioni (…) ma Maria Teresa ha inviato il suo ministro Kaunitz in missione segreta a Berlino per cercare di porre fine a quegli scontri. ….Rifiutata una prima volta la pace, Maria Teresa ha scritto dunque a Caterina di Russia per chiederle assistenza. Quando Giuseppe II ha scoperto che sua madre stava compiendo manovre diplomatiche di cui lui era all'oscuro, ha minacciato di dimettersi dalla carica di imperatore, salvo ricredersi. Caterina II di Russia si è offerta  di mediare la disputa, suo inviato particolare Oscar F. de Jarjyes, che ora risiede a San Pietroburgo, dal mese di settembre 1777..  Di nazionalità francese, è parente dei marchesi Fuentes di Ahumada (la marchesa Catherine è sua sorella), attualmente ambasciatori presso la zarina..e Federico ha iniziato a ritirare parte delle sue forze da metà settembre. .. Nello stesso mese di ottobre Giuseppe Ii ritirò gran parte del suo esercito dal confine boemo e Federico si ritirò completamente in Prussia. Due piccole forze di ussari e dragoni sono rimaste in Boemia il che permise da ambo le parti di cominciare le prime schermaglie dei negoziati di pace a Teschen, mentre certo continueranno certo le azioni invernali.. Lo scontro sta anche assumendo il nome di Guerra delle patate (Kartoffelkrieg) dal momento che le truppe prussiane e austriache trascorrono molto tempo a compiere manovre militari in Boemia per cercare di ottenere il cibo dal nemico, privandolo del principale sostentamento della regione, le patate appunto. Vi sono poi  carestia e colera e morti sia tra i soldati che tra le popolazioni locali…
..la regina dovrebbe partorire nel mese di dicembre, ma i pettegolezzi imperversano, si sostiene che il padre possa essere suo cognato, il conte d’Artois…”

Il 19 dicembre 1778, in tarda mattinata, la regina di Francia partorì una bambina, Maria Teresa Carlotta, alias Madame Royale, Fille du Roi, dai cinque anni in avanti, Madame Royale
Per il caldo eccessivo e la folla, ebbe un mancamento e fu salassata, rimanendo senza sensi per svariato tempo ..
Quando le dissero che era una bambina, pianse per un po’, osservando infine: “Povera bambina, non sei ciò che tutti desideravano ma non mi sei per questo meno cara. Un figlio sarebbe appartenuto allo stato. Tu, invece, sarai mia, avrai tutte le mie cure, condividerai tutte le mie gioie e allevierai le mie pene…”
Al battesimo, celebrato poco dopo, si verificò un incidente. Il conte di Provenza, fratello del re,come era previsto dal rito del battesimo, dichiarò al vescovo celebrante che il nome e la qualifica dei genitori non erano ufficialmente forniti.
Sotto la correttezza della procedura, invece aveva maliziosamente alluso alle insinuazioni sulla paternità della neonata, di cui ai vari libelli in circolazione..
Appena possibile occorreva una nuova gravidanza, come espresso in una filastrocca popolare, ovvero.
 
Un delfino chiedemmo alla nostra regina
Una principessa ne preannuncia l’arrivo.
Essendo apparsa una delle Grazie,,
anche il giovane Cupido presto verrà
 
Viviamo in Russia, adesso, siamo felici.. Una famiglia..
La tua Maman è sempre con te, Elisabeth..
 
 
 

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Capitolo 45
*** Le Ore e i Giorni ***


Intanto che la regina Maria Teresa d’Austria chiedeva quando sarebbe giunto un piccolo Cupido per fare compagnia alla sua omonima nipotina, ebbe la sgradita notizia che Antonietta aveva contratto il morbillo. Dato che il re non lo aveva mai avuto, decise di trascorrere la quarantena al Trianon, dedicando le giornate a attività terapeutiche, come bere il latte d’asina e fare gite in barca sul Grand Canal. Delle dame facevano a turno compagnia alla regina, specie la Polignac che si spativa, generosa,anche con il suo amante, il conte di Vaudreuil.. ( il suo legittimo consorte non le faceva compagnia, così che l’anno dopo ebbe a sopportare di essere chiamato San Giuseppe, visto che la gaia Yolande partorì un maschietto, ma abbozzò, visto l’ascendente sulla regina e la necessità di un erede, tant pis)
Fin qui nulla di male, la questione era che quattro baldi aristocratici intrattenevano cavallereschi la regina, come cavalieri antichi, una cosa innocente, forse, che prestava il fianco alla malizia, se fosse toccato al re ammalarsi, quali dame lo avrebbero intrattenuto? Tuttavia, a lui mancava la moglie e fece un gesto romantico, trattenendosi tre quarti d’ora in un cortile interno e parlando tra loro, lei alla finestra, sotto un sole cocente, scambiando tenere parole.
La piccola principessa, Madame Royale, era di sicuro molto graziosa, con la carnagione chiara e grandi occhi azzurri.
Finalmente il 13 maggio 1779, venne firmato il Trattato di Teschen, Maria Teresa restituì la Bassa Baviera a Carlo Teodoro, duca palatino, ma mantenne la cosiddetta Innviertel, una striscia di terra di 2200 km, presso il bacino del fiume Inn, con una popolazione di 120.000 abitanti, un boccone di terra, disse l’imperatore Giuseppe. La Sassonia ricevette la ricompensa finanziaria di sei milioni di gulden dai principali combattenti per il suo ruolo d'intervento.
Malgrado la breve durata, la guerra stessa costò alla Prussia 33 milioni di fiorini. Per gli austriaci, il costo fu più alto: 65.000.000 di fiorini per uno stato che aveva una rendita annuale di 50.000.000. Giuseppe stesso descrisse questa guerra come "una cosa orribile... la rovina di molte persone innocenti.” A giochi fatti, tanto era ..
Cogaranti della pace sono la Russia della mia zarina, che così si è brillantemente imposta ai consigli europei, e la Francia..e così ha avuto termine la guerra delle patate.
.. .la guerra americana contro l’Inghilterra, su cui il ministro degli esteri francese Vergennes, concentra gli sforzi sia per terra che per mare appare ai più una aspettativa remota e fantastica.
Se ne parla anche in Russia e le voci viaggiano ..
Antonietta pare sempre più incline a ricevere il meno possibile, ritirandosi spesso al Petit Trianon, prediligendo abiti informali rispetto a quelli ufficiali di Corte, uno stile di vita più semplice che si accompagna a private recite di teatro amatoriale e altre e lievi bazzecole. (anche l'ironia è una figura retorica).
Infatti, continua a spendere e spandere per i gioielli, i vestiti, si reca al teatro, ai balli e all’Opera, gioca ancora d’azzardo, non spesso come in passato, ma con esiti sempre disastrosi.
Nella primavera 1780, ha innalzato al titolo di duca il marito della Polignac, contessa, ed il re le ha concesso una proprietà di due milioni di livres, oltre alla promessa di farsi carico dei debiti della predetta, bella mossa, quando le spese della Corte sono state ridotte, chissà che scandalo provocherà…
Il primo di giugno la regina ebbe la gradita sorpresa di un anticipo, ovvero l’inaugurazione ufficiale del suo teatro adiacente al Petit Trianon, visto che i lavori erano stati finiti prima. Su progetto di Mique,i decori erano in oro e azzurro, come azzurri erano i moire ed il velluto, papeir-màché per il finto marmo e qui iniziò a calcare le scene, nelle sue strette recite private.
Un po’ come aveva fatto la Pompadour, Antonietta istruì una compagnia di attori dilettanti e qui recitava la cameriera o la pastorella. Rido tra me quando sento che, nell’opera Le Devin du Village, di Rosseau, il devin, indovino, interpretato dal conte di Vaudreiul (amante della Polignac) scongiura tutti di tornare in campagna, via dalla corte, si danza intorno all’albero di maggio. Antonietta è la tonta Colette, suo cognato, il conte d’Artois il suo ammiratore Colin.
Tuttavia ho la mia famiglia,Elisabeth e Andrè,penso a loro come giusto ma ho servito Antonietta per anni, logico che mi preoccupi .., la nostalgia più forte dei ricordi.
Mia figlia è il presente, la radiosità ..Non tornerei indietro, lo so ..
Nell’autunno 1780 un’altra figlia perse sua madre..
Maria Teresa, la madre della regina, è morta.
Da tempo non stava bene, era obesa, soffriva di respiro corto, sempre affaticata, tosse e insonnia e vari altri malanni.Ammalatasi il 24 novembre, forse per un colpo di freddo, le sue condizioni sono via via peggiorate e il 28 novembre ha chiesto l’estrema unzione, spirando il giorno dopo verso le ventuno, assistita dalle amorevoli cure del figlio, l’imperatore, che si preoccupava che non fosse comoda, ma lei ribatteva che per incontrare la morte andava più che bene.
Luigi XVI ha comunicato la notizia alla moglie e l’ha poi lasciata alle cure dell’abate Vermond, suo precettore dai tempi di Vienna, adesso suo lettore e consigliere, inducendo poi un giorno di lutto solenne a Corte per la morte della suocera.
Sic transit gluria mundi..
Da una lettera del 10 dicembre 1780 di Maria Antonietta, regina di Francia, al fratello imperatore, Giuseppe II. “ Sconvolta da questa spaventosa notizia, non riesco a frenare il pianto mentre vi scrivo. Oh fratello! Oh amico” Mi siete rimasto solo voi in un paese (l’Austria) che è e mi sarà sempre caro.. Ricordatevi, siamo amici ed alleati.. Vi abbraccio”.
Il delfino è nato l’anno dopo, le reali doglie sono iniziate il 22 ottobre 1781 nella prima mattinata, salvo errori nelle voci di chi riferisce, e alle dodici la regina si è sdraiata sul bianco lettino da parto, partorendo, in base all’annotazione del re sul diario, all’una e un quarto di pomeriggio un figlio maschio, che portò trionfante alla madre dicendo”Madame, avete soddisfatto i miei desideri e quelli della Francia. Monsieur le dauphin chiede il permesso di entrare.
Le porte dorate della stanza reale si aprirono, squillarono le trombe e il cannone della reggia emise cento e uno colpi a salve. Suonarono le campane, la gente rideva e piangeva, mentre la governante reale, la principessa di Guèmenè, trasportata su una poltrona, mostrava il prezioso infante lungo i saloni, tutti volevano toccarlo, o toccare la principessa o almeno la sedia.
Il battesimo venne celebrato il giorno successivo e vennero dati i nomi di Luigi Giuseppe Saverio Francesco, ma la presenza del conte di Provenza, che faceva le veci del padrino imperatore, e il cardinale e Grande elemosiniere, il principe di Rohan, che celebrava la messa guastarono l’atmosfera.
La regina non lo sopportava, mai gli parlava o rivolgeva sguardo e lo trovava orribile, sebbene fosse un sacerdote, amava la caccia, la buona tavole e aveva molte concubine, ambasciatore in Austria aveva svolto illeciti commerci, insomma era un debosciato, che occupava l’alta carica sol perché era un Rohan.
Ogni rappresentante delle corporazioni commerciali ha portato un dono per il delfino, secondo i rispettivi mestieri per il piccolo principe, una tradizione antica.
I macellai, un bue, una meringa i pasticceri e i fabbri, un lucchetto che, una volta aperto, mostra un delfino.
I becchini, una bara ma sorvoliamo.
E Antonietta ha ricevuto cinquanta commercianti di Les Halles, vestite di nero e coperte di diamanti.
Qui regna una gioia sfrenata, al pari dell’Austria, la regina pare conoscere soli i fiori della corona, secondo la galante definizione del conte di Segur, è tutto un evviva per il re e il principino.
Non è tutto oro quello che luccica..
Madame Campan, lettrice di Antonietta, ha riferito la risposta del conte d’Artois alla battuta del figlio, nato nell’agosto del 1775, che osservava che il cuginetto era piccolo che sarebbe venuto il giorno in cui gli sarebbe sembrato molto grande, di fatto la nascita dell’erede li ha retrocessi nella successione.
Naturalmente, i libelli satirici non hanno perso l’occasione,vi una incisione che raffigura Antonietta che culla un bambino, accompagnata da un re con le corna e un angelo con la tromba per dare l’annuncio, attenzione a non aprire gli occhi sul segreto di questa nascita.
Il conte Aranda, il mitico ambasciatore spagnolo, riporta una poesia volgare il cui ritornello chiede chi ha generato il principe.
Altri libelli, attribuiscono la paternità a un principe reale, altra variazione su tema è il disgustoso “Gli amori di Charlor e Antonietta”, Charlot per Artois, un assurdo e lascivo periplo in cui il momento dell’orgasmo è interrotto dall’arrivo di un paggio, poiché la sovrana preme per distrazione il campanello vicino al letto per il dimenarsi.
Solita vita, soliti peripli, avanti e indietro, in queste stagioni la mia grande amica (la sola, a onor del vero) è mia sorella, che stempera le mie ansie con una battuta, qualche discorso sui libri. E non mi cambierei con nessun’altra, ora lo so.
Ride meno la governante reale, la principessa Guemene, la cui famiglia è rimasta invischiata in uno scandalo senza precedenti. Il notaio del principe suo marito, Maarchand, per incrementare i principeschi redditi, ha indotto persone di ogni cetoa investire i loro risparmi nelle rendite annuali, offrendo tassi molto alti di interesse, tranne che a un dato punto il principe non ha potuto più pagare, dichiarando fallimento per 33 milioni di lire e il notaio è andato in prigione, ove è più al sicuro che essere libero, tra le mani dei creditori. Tutta la nobiltà o quasi vive di credito, per esempio, il conte d’Artois, il fratello del re, ha debiti per 21 milioni, ma spende e spande, mantenendo anche una amante ufficiale, Diane de Polignac, la cognata della “cara” Yolande de Polignac..
Pareva improbabile, invece è accaduto, una coppia smagliante e maliziosa, i Guemenè, la principessa con i suoi 24 cani, con cui sostiene di parlare tramite gli spiriti.. non hanno superato questo scoglio e lei si è si è dovuta dimettere dalla carica di governante reale, non poteva essere licenziata, tranne che, da che è mondo, anche a Versailles, una persona invischiata in questo scandalo non può occupare una posizione e così delicata e potente …
E chi è diventata la nuova governante? La duchessa Polignac, altra redditizia nomina che si aggiunge ai suoi eterni privilegi, che implica anche di disporre di diritto di un appartamento di tredici stanze alla reggia, il suo rango troppo modesto per questa carica.
La regina ha di fatto sospeso le udienze, soggiorna per lo più al Trianon con i suoi figli ed è irraggiungibile,si dedica alla musica e alla maternità, nel marzo 1785 ha avuto il secondo figlio maschio, Luigi Carlo duca di Normandia. .
Le stagioni sono passate per noi pure Andrè, le albe boreali mordono le notti, le notti mordono i giorni e siamo insieme, sempre, la dolcezza sensitiva delle tue labbra..
 

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Capitolo 46
*** Until the End ***


Il  nuovo lieto evento, la nascita del duca di Normandia, non era sfuggito ai libelli, a prescindere dalle considerazioni su Fersen, che aveva combattuto in America ed era tornato, si sussurrava che fosse l’amante di Antonietta.
Per esempio, in una sacrilega parodia della Natività, Antonietta era rappresentata con in braccio un bambino e re Luigi aveva il ruolo di  San Giuseppe, che si interessa solo al cibo e al vino, mentre l’erede è stato generato dall’amore
Altra rappresenta l’Austriaca e la Polignac  racchiuse in un saffico abbraccio, le dita dell’una sotto le gonne dell’altra e via così, le labbra unite.. varie altre sconcezze, triviali, era lesbica, baccante e tanto altro.
Insomma,  la regina era  insieme frivola, sciocca, le sue sole idee  rivolte agli amanti,  presiedeva a feste e orge, da un lato, dall’altro, era una infida manipolatrice che macchinava contro il marito, a beneficio della causa d’Austria. Se tutto va male, sua la colpa, si vocifera di feste grandiose, che il Petit Trianon sia adorno di oro e diamanti.
Luigi XVI è definito, in modo irrispettoso, un essere così “strano, somigliante a un maiale”, che valeva la pena di fare più di cento chilometri per vederlo, specie quando va a caccia di cinghiali, un commento, riportato da due membri della Camera dei Comuni, Pitt e Willforce, mi pare che si chiamino, che sono in viaggio in Francia.
Freddezza e gelo, non è più l’acclamata delfina che visitò ridendo Parigi nel giugno 1773, quando duecentomila persone erano innamorate di lei.
Il 12 luglio 1785 ricevette una lettera dal gioielliere Boehmer, da cui in passato aveva acquistato molti diamanti, per prezzi esorbitanti.
Ai tempi, lui e il suo socio le avevano proposto di acquistare un favoloso collier di diamanti, che lei aveva rifiutato, chiamato collier dello schiavo.
Creata forse per la Du Barry, la morte del re Luigi XV aveva decretato la fine delle trattative e nessun sovrano, delle varie corti europee, nemmeno la zarina, l’aveva voluta, per il prezzo esorbitante, costava circa due milioni di livres.
647 diamanti, provenienti dal Sudafrica,  di un taglio squisito, 2800 carati.
Il  girocollo  era situato sotto la gola e  formava tre curvi festoni ancorati a una fila di 17  brillanti, con pendenti a goccia sopra ogni voluta. La parte centrale era più sfarzosa delle laterali simmetriche, le cui pietre pesavano da sola dodici carati e mezzo cadauna!
Altre gocce, ancora più grandi, scendevano dalla giuntura tra i festoni. Da entrambe le spalle, una triplice fila di diamanti componeva una M, le cui due estremità terminavano in un fiocco a cinque strisce, altri due pennacchi nascevano dalla V del motivo  centrale.  Su ogni fiocco vi era un nodino blu smaltato nella tonalità preferita dalla regina.La lettera diceva:

"Madame, siamo al colmo della felicità osando pensare che gli ultimi accordi che ci sono stati proposti, e a cui ci siamo inchinati con zelo e rispetto, sono un nuovo riconoscimento della nostra sottomissione e devozione agli ordini di Vostra Maestà. Nutriamo grande soddisfazione al pensiero che la più bella parure di brillanti al mondo sarà al servizio della più grande delle regine”.

Antonietta, sulle prime pensò a una sollecitazione di nuovi acquisti, poi la mostrò a Madame Campan, sua bibliotecaria, sfidandola, lei così abile, a risolvere quell’enigma, visto che risolveva in men che non si dica gli enigmi del Mercure de France, poi bruciò la missiva, osservando che non valeva la pena di conservarla.
Disse alla Campan di essere chiara, non le piacevano più i brillanti, preferiva incrementare le proprietà di Saint Cloud e non aveva interesse a acquistare un nuovo monile, avendo sufficienti preziosi, il tesoro reale e le perle grandi come mandorle di Anna d’Austria, famose e celebrate in tutta la cristianità.
Peccato che avesse torto, non era stato creato nessun collier e non si stava cercando di venderle nulla, Boehmer si riferiva al fantastico collier dello schiavo ed era convinto di averlo venduto a lei… Il 15 agosto 1785 mio padre, il Generale, aveva arrestato il cardinale di Rohan, il 15 agosto, vestito dei paramenti per celebrare la messa solenne di quel giorno, dinanzi a tutta la corte, uno scandalo che si stava espandendo a macchia d’olio..



Le stagioni sono trascorse, dal 1777 viviamo in Russia, una famiglia..
Nessuno bada a noi Andrè, siamo liberi, io ho avuto un incarico nella guardia a cavallo, tu fai parte, come segretario particolare, della commissione imperiale che si occupa dello studio delle riforme..
E la notte è sempre nostra, come Elisabeth è la cosa più bella che abbiamo creato..
Le abbiamo detto la verità, che mi avevano cresciuto come un maschio, anche se ero nata donna, che eri cresciuto con me e che ci amavamo, eri la mia famiglia e viceversa, che per tenerla abbiamo dovuto andare all’altra parte del mondo, via dalla Francia..
Mio padre non sa di mia figlia, da tempo ha smesso di chiedere il ritorno, si è rassegnato agli ordini della zarina, per quanto inespressi..
Siamo noi che restiamo, cercando di essere felici, la misura delle ore e dei giorni ..
Elisabeth Sophie Grandier..figlia della neve, di un tuono, un uragano ..
Dagli occhi color oceano, corvine le ciocche, che parla il francese, l’inglese e il russo, la mia rivincita, la mia perfezione.. che ama sua madre nonostante il nome maschile e gli abiti da uomo, mi ha visto con un vestito solo quando ci siamo sposati ..
Il 26 dicembre 1785, avevo trent’anni, ero maggiorenne per la legge, affrancata dalla tutela di mio padre.. FINALMENTE..potevo sposare chi volevo, senza permessi paterni o suscitare ire regali (in Francia un nobile per sposarsi deve avere il permesso del Re..)
Sono tua moglie ..agli occhi degli uomini e di Dio, sebbene le nozze siano state morganatiche, della cosiddetta mano sinistra, tra un nobile e un non nobile.. così sia..
La fede nuziale è il nostro patto, mia figlia la nostra rivincita..
Una sposa di trent’anni, quanta vita sulle spalle, vestita di semplice e chiara seta, che è poi scivolata come una sirena tra le tue braccia..
Pochi davvero, un segreto ma null’altro conta, tranne che noi ..
Così sia, io ti amerò per sempre..
Fino alla fine del mondo ..
 

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Capitolo 47
*** Battlefield ***


 Il cardinale Rohan voleva conquistare il favore della regina, che non lo degnava di un saluto e .. la sua mira era divenire primo ministro, come Mazzarino, come Richelieu ..
Da una lettera di mio padre, il Generale”  Il 3 agosto 1785  il  gioielliere Boehmer mi ha fatto visita, dicendosi preoccupato di non avere ricevuto risposta a una sua missiva del 12 luglio, mi ha chiesto se sapevo nulla ma gli ho risposto che il biglietto era stato bruciato. È andato fuori dai gangheri e ha detto che era in debito. Sconvolgente, credimi, incredibile, diceva che la sovrana aveva acquistato il collare dello schiavo per un milione e mezzo di franchi, suo fiduciario il cardinale di Rohan. Io ho ribattuto che non si parlavano da anni ma il gioielliere ha affermato che forse si erano visti in privato, Rohan in persona glielo aveva raccontato ..Gli ho consigliato un appuntamento  con Breteuil, il ministro della casa reale, ma ho fatto una chiosa, che mi pareva strano che avesse gestito quella faccenda senza ordini dai sovrani o da Breteuil, tra le cui competenze vi sono i rapporti con il gioielliere della corona.. mi ha poi spiegato  di avere in mano dei biglietti della regina, che aveva mostrato ai banchieri per avere delle dilazioni dei propri debiti ..Il 15 agosto vi è stato un incontro tra Rohan, Antonietta, il re alcuni ministri.. lo hanno accusato di avere acquistato i diamanti, che ne aveva fatto e il cardinale ha detto di averli consegnati alla regina per il tramite della contessa Jeanne Valois, che gli aveva consegnato una lettera da parte di lei.. il biglietto era indirizzato alla contessa, con il conferimento dell’incarico e firmato “Maria Antonietta di Francia”, il re ha dichiarato che né firma e scrittura erano quelle della moglie.. il cardinale ha detto di averla incontrata in segreto, grazie ai buoni uffici della Valois, nel boschetto di Venere e di avere ricevuto una rosa, mi sa tanto di commedia, come nel Figaro,…Abbi pazienza, e scusami, però mi ricorda tanto la scena in cui la contessa di Almaviva si maschera da cameriera, per sorprendere il marito che prende accordi per un appuntamento galante al chiaro di luna, in dei giardini? Possibile che non abbia notato le somiglianze. E la firma, si sa che i regnati firmano solo con il nome di battesimo, possibile che sia così ingenuo, un principe della chiesa che ignora queste evenienze.. Oscar ..L’ho arrestato ma non sai che scandalo è stato, davanti a tutta la Corte.. poi l’hanno portato alla Bastiglia, mandati di arresto sono stati spiccati contro i conti Valois- La Motte, lo scrivano che ha stilato i biglietti falsi, la sosia della regina, che in verità è una prostituta di bassa lega. Che bazzica vicino a Palais Royal, con un velo e un mantello somiglia davvero a  Antonietta.. Il capitano La Motte, il marito di Jeanne, ora come ora è uccello di bosco..  Jeanne è anche lei alla Bastiglia, la sovrana pensa poi che una inchiesta non sia sufficiente e ha chiesto che il Cardinale sia giudicato dal Parlamento di Parigi, anche lui si è dichiarato d’accordo, invece di sottoporsi al giudizio del re…Verrà fuori un caos, e vedremo che si inventerà la contessa, nei suoi panni.. quando hai tutto da perdere, o tiri fuori la grinta, sennò sei fregato.Pare che sia una discendente bastarda dei Valois, che poi è diventata erede di una nobile marchesa, per adozione e testamento, poi ha cercato sempre ricchezze e potere, giocando d’azzardo  e.. Bella pensata, un intrigo, pagamenti frazionati e intanto la collana si è involata, intelligente e.. tutto è venuto fuori perché non era in grado di pagare la prima rata.. !
Il conte La Motte ha portato la collana a Londra, mostrando vari diamanti sciolti ai gioiellieri Grey e Jeffries, dicendo di averli ereditati dalla madre. Chiedeva una cifra così bassa, rispetto al valore, da far assumere informazioni agli acquirenti presso la polizia per sapere di recenti furti.
Nulla di rilievo e venne effettuato  l’acquisto.


Gli arrestati, dal Cardinale Rohan al falsario, passando per Jeanne Valois e la prostituta,  erano tutti molto loquaci, i loro racconti, stampati in migliaia di copie,  viaggiavano per le province, oltre che a Parigi.
Si  sostiene che la regina abbia obbligato il re a incarcerare Rohan alla Bastiglia per la loro vecchia inimicizia, che la  truffa della collana sia solo una montatura, che addirittura abbia convinto il cardinale a acquistare il monile con le menzogne, per poi mandare i soldi in Austria al fratello imperatore.
La sua impopolarità ha raggiunto livelli da paura, i verbali del processo di Jeanne, poi, contengono di tutto e di più, che Antonietta  abbia avuto una relazione carnale con Rohan, con Jeanne stessa.
Ognuno cerca di salvarsi la pelle, inventando bugie su bugie, vi è poco da stare allegri, gli imputati si possono controinterrogare l’uno contro l’altro, cercando di scagionarsi.
La sovrana, durante l’annuale soggiorno della corte a Fontainebleau, in autunno, si mostrava in pubblico, ostentando indifferenza, insieme a con i suoi figli, altera e maestosa, ma i cortigiani credono davvero che Rohan abbia fatto acquistare la collana per suo conto.
Intanto, il raccolto è stato cattivo e in questo inverno 1785-1786  migliaia di contadini si sono riversati nella capitale, ma i prezzi salgono e la fame aumenta, il pane non basta per tutti
Dopo tre mesi di inchieste  preliminari, il vero processo ha inizio nel gennaio 1786.
Rohan,   dopo avere goduto di molti privilegi, un letto di piume e raffinate pietanze, illustri visite e doni, è stato trasferito in una cella sotterranea della Bastiglia, ma ogni volta che è interrogato ricorda il suo rango indossando tutte le insegne esteriori del suo ruolo, i rossi paramenti, la papalina, la calzamaglia e la berretta.
La sentenza dovrebbe giungere alla fine di maggio, gli imputati saranno trasferiti dalla Bastiglia alla Conciergerie, la fortezza adiacente al Palazzo di Giustizia ove poi saranno per ascoltare il verdetto  finale.
La regina è di nuovo in stato interessante, peccato che sia molto turbata dalle nuove del processo e dalla attuale moda, le dame di corte che si mostrano con i cappelli alla moda di Parigi, ovvero berrette “Cardinale di paglia”, arricchite di nastri rossi e gialli, un riferimento al pagliericcio ove si dice dorma Rohan, in una cella fredda.
I libelli trovano ulteriore e fertile terreno, perché bijoux, gioielli, è una parola in gergo che indica i genitali femminili
Il 31 maggio 1786 vi è stato il verdetto, la finta regina è stata assolta, il falsario condannato all’esilio e alla confisca dei beni, mentre i due coniugi La Motte, il marito sempre contumace, alla fustigazione, alla marchiatura e all’ergastolo a vita, mentre il cardinale..
Assolto, la punizione erano pubbliche scuse per avere creduto che la regina lo volesse incontrare di notte, richiedere il perdono del sovrano, lasciare i suoi incarichi a Corte, donare ai poveri una ricca cifra, ma era libero, si era creduto alla sua buona fede e alla sua ottusaggine.
Era considerata legittima, in via implicita, la sua convinzione che la figura velata fosse Maria Antonietta, che si rivolgeva confidente, ovvero una accusa sullo stile di vita della regina.
Rohan era vestito di viola, la tinta del lutto per un cardinale, intorno a lui 18 membri della sua famiglia, vestiti di nero, mentre ascoltava il verdetto, sempre più sollevato mentre le parole erano pronunciate.
Jeanne Valois venne vergata 20 volte, dinanzi a molti spettatori, marchiata con la v di voleuse, ladra, poi condotta alla Salpètriere, per scontare la condanna all’ergastolo.
In quel carcere presso cui riceveva visite su visite e doni da tutti, anche dai nobili più altolocati, che Antonietta aveva mancato di ricevere negli anni, acclamata e osannata come innocente vittima.
In effetti, ai più  Jeanne appariva la vittima sacrificale, un povero agnello immolato per coprire i crimini dell’Austriaca, la disgrazia della nazione.
Ha pianto per ore, mi ha detto mia madre per lettera, affranta e incredula, saputo il verdetto, mentre il re ha dichiarato che il Parlamento ha preferito vedere in Rohan solo il principe della chiesa, mentre nei fatti era solo un uomo avido con bisogno di denaro.
Nuovi libelli su libelli, dalla lista di tutti gli amanti della regina, dalla Polignac alla Lamballe, passando per il cognato conte d’Artois, fino a tutte le tribadi di Parigi, i colloqui tra Antonietta e Rohan, un bordello e via così.
Madame Vigee Le Brun fece togliere un reale ritratto dall’ Accademia e nella cornice vuota venne rinvenuto un biglietto, con su scritto “Ecco Madame Deficit!”; prima l’ironia, infine il nuovo insulto.
Il 9 luglio 1786 nacque una principessa, Sofia Elena Beatrice, Luigi XVI, suo padre, ne fu molto lieto quando disse al conte Aranda, ambasciatore spagnolo, che era una bimba, altrettanto l’interlocutore accennando galante alle prospettive matrimoniali della nuova Figlia di Francia.
Fin da subito la neonata apparve fragile, mentre il delfino aveva continui attacchi febbrili, Antonietta era sempre sdegnata per l’oltraggio subito dal suo onore, il conte Mercy riferì in Austria che riteneva di non poter essere risarcita in alcuna maniera del dolore e del disgusto provati.
Intanto, Luigi XVI si dedica in modo eccessivo alla caccia e ai pasti abbondanti, le malignità contro di lui si moltiplicano, è ingrassato in maniera copiosa e pare che abusi troppo di vino e distillati.
E Jeanne Valois sia dannata, come è riuscita a evadere dalla Salpetrieré resta un mistero, di sicuro ha corrotto qualcuno oppure…
Pare letteralmente dissolta, come se si fosse rivestita del mantello di Mercurio che reca il dono dell’invisibilità.
Indomabile, scaltra e acuta, ha sempre cercato di non rimanere all’angolo.
Possedeva forse gli artifici di una Circe, coniugati a una solida intelligenza, mai molla la presa, avrei scommesso che non avrebbe voluto terminare i suoi giorni in una cella.
È cinica, avida, sfrenata ma non è una stupida, anche se mi piacerebbe lo fosse.
Sono pessimista, ammetto in segreto tra me, come lo è il ministro delle Finanze, Calonne.
Nel mese di agosto 1786 ha chiesto udienza al re, rappresentando che le casse del tesoro sono vuote, i finanziamenti diminuiti, le esportazioni in calo. Mancava la fiducia nel governo e, quid pluris, nel corso del corrente anno 1786 le spese minacciano di superare le entrate per circa 100 milioni di franchi.
Inutili  i piccoli tagli, ridurre o tagliare alcuni capitoli di spesa, differire le scadenze delle obbligazioni, servono radicali mutamenti.
Novembre 1786 Jeanne Valois è sempre dispersa e sparita come un soffione nel vento, tranne che circolano copiosi i Volumi delle Sue Memorie.
È una cosa orribile, inventa che Antonietta ha avuto amanti su amanti,che, stanca, sia poi passata alle donne, la principessa di Lamballe, la Polignac e quanto altro, sono giunti finanche in Russia..
Il re si tiene occupato con gli affari di stato, la regina trascorre molto tempo con i figli di Francia, vuole ribadire di essere una madre, non una puttana infida e libertina.
Ha commissionato un ritratto a madame Vigèè Lebrun, lei e suoi quattro figli, la graziosa Madame Royale, sana e robusta, con le guance paffute come il duca di Normandia. Un contrasto con il delfino, che è pallido e afflitto per le continue febbri, per Madame Sophie, che è molto piccola per la sua età.
Indosserà un abito rosso granato, con un cappello di piume in tinta, bracciali ai polsi, orecchini ma nessuna collana, un fatto intenzionale …Una Sacra Famiglia, la madre e i suoi figli, un contrappunto a una satira costante, che vede il re come un paziente San Giuseppe..
Basta, mi sembra di impazzire. Le rose di serra gettano un fumoso profumo, riemergono i ricordi… So di avere fatto bene a andare, ma per Antonietta è dura.. spero che il conte di Fersen la aiuti ..
In some place outside here I am looking for you, trying to find you again, even if I found you here, and you're beside me,  I'll find you in other millions times, because my beloved, my love has no end..
Sei nelle ossa e nel sangue, ti piaccio, come sempre e più ancora che ai tempi della nostra giovinezza armoniosa, siamo noi che torniamo, senza orpelli, una perduta primavera, ieri come allora…
Il conte di Fersen continua a dividersi nei suoi incarichi militari, ma dal mese di marzo 1787 dispone di un alloggio meno precario, la regina ha ordinato che al suo appartamento a Versailles fossero apportate delle modifiche, in modo da ricavare un alloggio per lui, in una stanza è stata installata una grande stufa svedese di maiolica, operazione registrata con minuzia dal Servizio degli Edifici Reali.
E si registra un consumo smoderato di macarons negli appartamenti della regina.
Tre o quattro volte per settimana, Antonietta si reca a cavallo da sola nei pressi del Petit Trianon, Hans che la precede.Sono osservati e le assenze annotate, ma non importa più nulla a nessuno dei due, anche se fomentano un vero scandalo.Il re si rifugia con passione nella caccia, fino a rimanere esausto, come una fuga, mentre quando è in riunione con i ministri spesso si addormenta, continuano a girare le solite voci che sia fatto ubriacare con intenzione dalla regina, così che per metà del tempo è alticcio, per l’altra metà a caccia, in fuga.
Ben abbiamo fatto a partire Andrè, a scegliere la Russia, siamo ambra e miele e grano, il dono dei re Magi, viviamo senza affanni ..
 
Affanni che gravitano sulla regina Antonietta, sempre più vituperata, criticata e odiata .. Il delegato prussiano,il barone Goltz, rileva che la sovrana ha abbandonato il suo frivolo circolo privato e si occupa degli affari di stato, ma senza grandi risultati..
Vi è molto da riflettere, ma lei cerca di fare qualcosa, mentre gira voce che Luigi XVI vada ogni giorno a piangere nei suoi appartamenti, paragonandosi a una nave alla deriva..
Non che abbia grandi idee, Antonietta, su come raccogliere i soldi, racconta di un suo avo della Lorena che, andando in chiesa, dopo avere detto la cifra che gli occorreva una certa cifra che gli occorreva, si toglieva il cappello e aveva subito quanto gli era necessario ..
Nel maggio 1787, dopo il fallimento dell’assemblea dei notabili,che venne sciolta a fine mese, Calonne è stato allontanato e le Finanze sono state affidate a Brienne, arcivescovo di Tolosa, prediletto della regina, e certo insieme governeranno la nave alla deriva, dato al re non sta simpatico, lo ritiene poco ortodosso in materia di religione, nonostante il rango ecclesiastico, ma la sua nomina è un chiaro segnale della sua prostrazione ..
Brienne non ha una buona salute, è deturpato da un eczema e suscita la repulsione di Luigi, per alcuni è arrogante e taciturno, per altri un “tipo abile e scaltro”, ma queste doti possono rivelarsi utili …
Comunque, affermare che goda delle simpatie di Antonietta è un modo per affossarlo, data la sua estrema impopolarità, ripeto …
All’Opera viene fischiata dai parigini, che applaudono frenetici l’invocazione nella tragedia “Athalie” di Racine, ovvero “Svergognate quella regina crudele”.
Si cercano di ridurre le spese con dei tagli, riducendo che ne so dei posti, per evitare degli sperperi, ma la mossa non pare un granchè, tutto il male deriva dalla Regina e solo da lei, detta “Madame Deficit” con estremo sarcasmo.
Questa riduzione delle spese è contestata dai nobili,che considerano i privilegi acquisiti ormai inamovibili .. Benseval,uno degli intimi della cerchia della sovrana, giudica disgustoso che qualcuno possa perdere così una sua “proprietà”, ripete che eventi del genere accadevano una volta in Turchia e basta, ma queste economie non risolvono il problema di fondo.
Le spese per la Corte ammontano a meno del 10% del bilancio totale dello stato, mentre il pagamento degli interessi sul debito pubblico ne assorbe il 41%.., l’esigenza che venga modificato il sistema delle tasse e dell’amministrazione, appare incombente e non più rimandabile.
Il ritratto commissionato a Madame Vigèe Le Brun, di Antonietta insieme ai suoi bambini, è stato fatto allo scopo di presentarla come feconda “Madre dei Figli di Francia”, non come la rovina della nazione..
Vestita in velluto rosso bordato di pelliccia nera, con un pouf ornato di bianche piume, è regale, magnifica, con indosso orecchini e intenzionalmente nessuna collana..
La collocazione dei suoi “monili” è studiata con cura, Madame Royale si protende sollecita verso sua madre, il delfino indica la culla con dentro Madame Sophie, il duca di Normandia, vestito di bianco in cui spicca la fascia azzurra dell’Ordine di Saint Esprit è sulle ginocchia della madre ..
Una sorta di Sacra Famiglia.
Il quadro è stato studiato in ogni dettaglio, ma i suoi componenti non hanno avuto molta fortuna.
La piccola principessa Sophie è morta il 19 giugno 1787, a nemmeno un anno di vita, dopo quattro giorni di convulsioni, pare causate dalla crescita dei dentini e alle cattive condizioni dei polmoni, che in base all’autopsia sono apparsi poco sviluppati.. il suo ritratto nella culla è stato tolto e il piccolo delfino indica un posto vuoto, un triste monito
Da un dispaccio alla Zarina di tutte le Russie; “.. il raccolto della fine estate del 1787 è stato pessimo .. il Re, per dare esempio, ha cercato di ridurre il seguito e i lavori di ristrutturazione di Saint Cloud sono stati lasciati … I pettegolezzi e i libelli contro la regina perseverano … nel mese di novembre 1787, il Re ha convocato il Parlamento di Parigi  per una seduta reale, in cui il ministro delle Finanze ha chiesto il consenso per un editto che autorizzasse il Tesoro a contrarre un prestito di 450 milioni di lire nel corso di 5 anni successivi, per mandare avanti il governo .. Un solo uomo si è opposto, ovvero il duca di Orleans .. poi esiliato ..
E l'alba bagnata di rose e brina bussa ai vetri, il sole ancora sorge ..
Il tuo fiato tra i seni, come una perfetta composizione, un mosaico ci completiamo ..Una sfumatura appresso all’altra.. Ti amo Andrè ..
 Da una lettera di mio padre, il Generale.. “ … l’8 agosto 1788 è stato annunciato che saranno convocati gli Stati Generali, la  prima volta dal 1614 .. Resta il problema della loro composizione ..  .. è stato nominato Necker come controllore delle Finanze il 26 agosto 1788 .. Brienne si è dimesso, dopo che aveva annunciato che il Governo non avrebbe più onorato in contanti i debiti, ma bensì con cambiali a un interesse del 5 per cento .. Il clamore è stato immenso  .. Germaine, la figlia di Necker, fresca sposa dell’ambasciatore di Svezia, De Stael, ha affermato che la nave dello Stato è stata posta nelle Sue mani (di suo padre,  Necker) ma che teme un  prossimo naufragio, nonostante la sua fervida ammirazione di figlia.. . I libelli contro la Regina continuano ..  Va segnalato l’episodio che si è svolto a Grenoble questa primavera, quando vi è stata una giornata di folle violenza, quando un cappellaio è stato trafitto senza motivo alle spalle con una baionetta .. A Digione, Tolosa e Rennes si sono verificati ulteriori disordini, dopo che Luigi XVI aveva disposto lo scioglimento del Parlamento di Parigi .. .. la nomina di Necker ha fatto cessare le agitazioni parigine.. Sul momento non saranno introdotte riforme, se ne riparlerà con la riunione degli Stati Generali .. Comunque, Necker ha ottenuto credito e il Tesoro ha i fondi necessari per continuare a funzionare .. La Regina ha insistito per richiamare lo Svizzero ma, lungi dall’essere orgogliosa, ha timore.. Sostiene che il suo destino è portare sfortuna, se lo svizzero fallisce o scalza l’autorità del re Sahara ancora più odiata (almeno così racconta il Conte di Mercy nei suoi rapporti a Vienna). ..Questo in privato ..l’evento mondano dell’estate 1788 a Versailles è stata la visita dei tre inviati del sultano indiano Tippu Sahib giunti in Francia per chiedere aiuto contro gli inglesi..
Da una lettera di mia sorella Catherine, da Parigi…” …la confusione nelle finanze, l’assenza di ministri competenti .. un bisogno di libertà che preme e lievita senza posa .. e tutti i ceti della società vogliono  un cambiamento, ma non hanno idea di cosa chieder e come organizzarsi … il ministro Leomenie di Brienne, la cui salute vacilla, è vituperato e malvisto da tutti .. A fine settembre 1787 giova ricordare come l’esercito prussiano abbia varcato le frontiere dei Paesi Bassi e occupato le province Unite e la Francia, che non ha fondi per pagare i soldati non ha potuto mandare un esercito in soccorso .. Si teme, in caso di attacco, l’impotenza della Francia ..  In questa situazione, la Regina è oberata dalle preoccupazioni per la salute del figlio maggiore, il delfino. Ha una spalla più alta dell’altra, la schiena con le vertebre sporgenti e fuori squadra, soffre di continue febbri, è magro e debole .. Si parla di  un soggiorno al castello di Meudon per la convalescenza .. hanno già approntato quanto di competenza per renderlo più gradevole e si dice che dalla spianata del castello si goda la vista più bella d’Europa.. Di sicuro, il delfino godrà a Meudon maggiore tranquillità rispetto a Versailles o Saint-Cloud .. La regina spera nella sua ripresa, è il suo amato figlio primogenito ma negli ambienti vicini alla Corte si parla del suo secondo figlio, il duca di Normandia, che gode di ottima salute ed è una fortuna, pare più adatto a regnare e .... Vivrà più  a lungo, rispetto al fratello maggiore …
L’inverno del 1789 è stato freddissimo, la neve in ogni dove, tanto che gli spazzacamini non hanno rimosso i rifiuto che si sono accumulati e emanano un fetido odore ..
La Senna si è coperta di ghiaccio .. Niente la naviga e le provviste di grano non circolano, così che è impossibile fare il pane, tanto che il prezzo di una pagnotta è salito a 14 sous, una cifra iperbolica ..
Cantami o diva del Pelide Achille l’ira funesta ..Scorro l’Iliade, senza pace, pure se continuo ad amare l’Odissea senza rimedio ..La sera primaverile avanza, il caldo rende torpidi e senza respiro ..
Acuto il profumo di fiori, come immagino siano acute le voci dei membri dei vari Stati che non trovano accordo su come votare..
Per stato o in base ai membri ..Entità separate o in base al numero dei deputati …?Su classe sociale o su base personale ..
E il tempo scorre ..
Ripenso alla fine di aprile, quando è scoppiata a Parigi una rivolta, in seguito alla presunta decisione di un fabbricante di carta da parati, Reveillon, di abbassare i salari .. un malinteso,voci confuse che hanno cagionato una rivolta.. Sono cadute trecento persone, prima che le truppe disperdessero la gente..
E il Governo si è convinto che Parigi sta diventando ingestibile e la gente di Parigi che il governo userà i soldati contro il popolo ..
Intanto, a Parigi continuano i tumulti, il prezzo del pane cresce e si teme una carestia.. Le urla contro i ricchi e di lode verso la libertà e la democrazia risuonano nelle piazze.
Chi  è la più stordita del reame????
Verrebbe da domandare come sopra a Antonietta, che è assente e distratta, almeno a opinione dei più, tranne che la vera, intima ragione sono le precarie condizioni di salute del delfino ..
Che è magro, afflitto da dolori senza fine, le costole deformate che premono sui polmoni, che combatte per ogni respiro ..
Sta morendo, a Meudon, mi riferiscono che è così debole da non potere più camminare da solo, se non sorretto ..
Il 2 giugno le campane di Notre Dame hanno iniziato a rintoccare la veglia funebre..
Luois Joseph, dauphin de France, futuro Luigi XVII, è morto il 4 giugno. alle una di notte tra le braccia di sua madre, subito allontanata per esigenze di etichetta.
Dai giardini di Meudon sorge il profumo fumoso di rose, gelsomino e glicine. .Il 6 giugno, il deputato di Parigi, Bailly, scelto come portavoce, ha avuto una udienza con Luigi XVI, riproponendo la questione del voto, tanto che il Re ha chiesto con tristezza se non vi fossero padri nell’assemblea del Terzo Stato.Non vi sono i soldi per il funerale, dovranno fondere l’argenteria per farvi fronte ..Il cuore del delfino è stato portato al convento benedettino di Val de Grace, il suo corpo nella cripta di San Denis, ove riposano i suoi avi, la piccola bara coperta da un drappo d’argento, su cui erano posate la corona, la spada e le insegne del suo rango, passate ora a suo fratello minore, Luigi Carlo, duca di Normandia, ora nuovo Monseigneur.Sia lui che la sorella, Madame Royale, hanno pianto quando hanno appreso della morte del fratello.
 Antonietta è devastata dai fantasmi, dall’insonnia, dai cattivi pensieri.Ora si è convinta di portare sfortuna e osserva che il troppo dolore rende superstiziosi. Madame Campan, ha riferito che una sera, appena dopo i funerali, si sono spente senza alcun motivo apparente due candele al pari di una terza .. La Regina le ha intimato di stare ferma, osservando che, ove si fosse spenta una quarta candela, lo avrebbe interpretato come un funesto presagio.
Così è stato.
Incipit trogedia ..
Il nostro secondo figlio, Henry Grandier, è giunto al mondo il 23 giugno 1789 ..
 

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Capitolo 48
*** Forever Love Lifelong Passion ***


Da un dispaccio del luglio 1789 alla corte di tutte le Russie “.. mentre i sovrani erano in lutto e ritirati a Marly per piangere la morte del delfino, si sono verificati tutta una serie di stringenti eventi.  Il 10 giugno, i membri del Terzo Stato ha invitato gli altri due ad accantonare il voto per entità separate per arginare il governo assente e i tumulti popolari, tanto che il 15 molti membri del clero si sono uniti al terzo Stato, che il 17 giugno si è costituito come Assemblea Nazionale, che ha dichiarato illegali tutte le imposte in vigore. Il duca di Orleans e Lafayette si sono dichiarati a loro favore.. Scopo ultimo della novella Assemblea è quello di dare una costituzione alla Francia, sul modello degli Stati Uniti .. Il 18 Luigi ha convocato una riunione per il 23, onde dirimere la questione .. Comunque, dato che la sala ove si sarebbe dovuta tenere la riunione non era idonea e necessitava di lavori preparatori, i deputati non avrebbero potuto riunirvisi e il 20 sono stati avvisati .. Per dare maggiore enfasi, le porte erano state sbarrate .. Pioveva e i deputati sono andati nella Sala del Gioco della Pallacorda, ove hanno giurato che non l’Assemblea non si sarebbe sciolta se non dopo avere avuto la Costituzione . .”
Il   23 giugno il Re ha permesso ai Tre Stati di riunirsi di nuovo, alla sua presenza, prometteva riforme, ma i tre Ordini dovevano votare in ambiti separati ..
Tutti sono usciti, tranne che i deputati del Terzo Ordine“…il deputato Mirabeau ha dichiarato a proposito del  Terzo Stato costituitosi Assemblea Nazionale che sono lì per volere del popolo e che se andranno solo con le baionette .. Intanto truppe e truppe affluiscono da tutta la Francia. Intorno a Parigi ..”
Luigi XVI desidera fare realmente il bene, ma non ha il genio o l’educazione per comprendere quale sia questo bene . come afferma G. Morris, inviato degli Stati Uniti d’America che osserva gli eventi.
L’11 luglio 1789 Necker è stato licenziato, disordini e rivolte si sono molteplici come fiammelle scaturite da un acciarino ..
Barricate e assalti
 
Il 14 luglio 1789 la Bastiglia è caduta, abbattuta colpo su colpo, un simbolo per indicare una caduta tirannide
 
Quando hanno recato la notizia a Versailles Luigi XVI dormiva e ha esclamato che era una rivolta, il messaggero che lo aveva svegliato ha ribattuto che era una rivoluzione ..
Nel suo diario, poi Luigi in questa data ha segnato un Rien di magistrale laconicità intendeva che non era stato a caccia, i posteri leggeranno ben altro ..
Il conte d’Artois e la sua famiglia, Madame Polignac e molti altri sono partiti già a partire dal 15 luglio, dopo che il re si è recato a piedi a visitare l’assemblea nazionale a Versailles, Mirabeau che ha bloccato i primi applausi, affermando che il silenzio del popolo è una lezione per i sovrani ..
Necker si è reinsediato, per il solo dirimente motivo che così vuole il Popolo ..
È salito in auge il tricolore, bianco, come il colore dei Borboni, che separa il rosso e il blu, i colori di Parigi .
Il 17 luglio poi il Re si è recato a Parigi approvando la situazione de facto creatasi, ha bofonchiato qualcosa circa la circostanza che il popolo sempre potrà contare sul suo affetto .. E il gesto più forte è stato il mostrarsi dal balcone del Municipio con la coccarda tricolore, che Bailly, già deputato e ora novello sindaco della capitale, ha definito “emblema distintivo della Nazione francese”sul tricorno.
Lo hanno portato in giro come un orso addomesticato ..
L’estate della Grande Paura e delle rivolte .. in cui si dà la caccia ai nobili invece che alla selvaggina, che ironia ..
La Guardia Francese è diventata la Guardia Nazionale, capitanata da La Fayette, suo simbolo il tricolore di cui sopra ..
Il 4 agosto l’Assemblea ha abrogato i diritti feudali ed il 26 ecco la luminosa Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del Cittadino, che sancisce i diritti inalienabili degl’individui, rivendicando uguaglianza e libertà politica ..
Il governo esiste per il bene dei governati, tutti gli uomini sono liberi e uguali, resistere contro la tirannia è diritto di ogni libero cittadino .. Article Premier.Les hommes naissent et demeurent libres et égaux en droit; les distinctions sociales ne peuvent ètre fondeesque sur l’utilité commune …
L’autunno del 1789 ha portato l’ennesima mancanza di farina, rivolte su rivolte .. Il 5 ottobre una massa di popolane ( e di uomini vestiti da donne) si è recata a Versailles chiedendo il pane e che il re si stabilisse a Parigi ..
La situazione è sfuggita di mano, le discussioni non sono servite a nulla ..
Il 6 ottobre la folla ha sferrato un assalto ..
Volevano uccidere la regina , desideravano il suo cuore e le sue interiora in senso letterale..
Due guardie sono state uccise nella sommossa, erano tutti impauriti e non sapevano quali misure prendere ..
Antonietta si è poi mostrata al balcone, dinanzi alla gente, sotto la pioggia .. Inchinandosi ..
E la famiglia reale è andata a Parigi, lasciando Versailles, con la lentezza di un convoglio funebre, ritmato dalle grida.. li precedevano, su due picche, le teste decapitate delle due fedeli guardie ..
A Parigi!il fornaio, la moglie del fornaio e il figlio del fornaio !!...- intendendo Luigi, Antonietta e il Delfino, con la convinzione che adesso il pane sarebbe stato disponibile ..
Sono prigionieri di fatto, controllati dalla Guardia Nazionale di La Fayette e le Tuileries, nuova dimora, sono in uno stato di trascuranza ed abbandono, con polvere e umidità .. un agglomerato di tuguri ..
Sua maestà è prigioniera.. senza più guardia di onore, citando il segretario Augèard a Maria Antonietta il 7 ottobre 1789.
Continuano i libelli contro Antonietta, è infida, libertina e lussuriosa, viene definita la Iscariota di Francia, una lugubre Persefone che affonda gli artigli nel piatto per rubare il tesoro francese, colma di pustole e fetore, crudele senza pari.
E' falso ..
Antonietta è una donna che si occupa della sicurezza del marito e dei figli sopravissuti, piegata dai dolori, abbandonata da tutti .. è falso ..
L’Assemblea Nazionale si è trasferita a Parigi, occupando in modo permanente la scuola di equitazione che sorge nei giardini delle Tuileries ..
Il debito pubblico è a quasi 5 miliardi di franchi e Necker non sa che inventare .. E il grande svizzero considera i francesi “un popolo ridicolo”, così è stato sentito affermare in una cena di gala in cui il dibattito politico ha preso il sopravvento ..
Complotti, intrighi , fazioni e messaggi ..La zarina Caterina ha scritto dalla Russia a Antonietta una lettera in cui la invita a ignorare Parigi e l’Assemblea nazionale, essere al di sopra di ciò “…I  sovrani dovrebbero tirare diritto sul loro cammino senza lasciarsi distrarre dalle grida del popolo, proprio come la luna segue il suo corso senza lasciarsi ostacolare dall’ululare dei cani ..
 
 
De nuit viendra par la forest de Reines,/Deux pars vaultorte Herne la pierre blanche,/Le moine noir en gris dedans Varenne/Esleu cap. cause tempeste feu, sang tranche.
Rileggo la quartina di Nostradamus nelle assenze, pensando alla fuga sventata del Re e della sua famiglia a Varennes, nella foresta , il 21 giugno 1791, il lento ritorno a Parigi, la perdita di ogni potere, la caduta all’inferno..
Una via crucis in terra, umiliazioni e vessazioni, la discesa di prestigio, come l’approvazione della Costituzione nel settembre 1791, in cui il re aveva una semplice poltrona con dei gigli, invece che un trono ..( E voi Madame siete giunta in Francia per questo,il Re  rivolto a Antonietta ..)
E via e via nel profondo del gorgo e dell’umiliazione..
La guerra contro l’Austria, ancora assalti e umiliazioni fino alla caduta della monarchia il 13 agosto 1792, la prigionia infame  nella Torre del Tempio .Alle Tuileries uno spiritoso mise un biglietto, “casa da affittare”.
Luigi XVI è stato ghigliottinato il 21 gennaio 1793.
Poi è stato il turno di Antonietta, dopo averla separata dal figlio, Luigi Carlo, il suo chou d’amour, l’ultimo raggio di sole che le era rimasto, dopo avere perso tutto.
Dalla Torre è scesa per recarsi alla Conciergerie, l’anticamera della Morte ..
Il capo di accusa è stato orrendo, dopo un paragone con le più nefande regine della storia la hanno definita una sanguisuga e una maledizione per i francesi, ecco le note accuse, di avere avuto rapporti con il re di Boemia e Ungheria, di avere inviato milioni all’ambasciatore austriaca, è stata partecipe di un’orgia nell’ottobre1789, ha provocato la guerra civile, fatto strage di patrioti e fatto pervenire piani militari all’estero, ha fatto stampare lei stessa i libelli obbrobriosi di madame La Motte e ..di avere compiuto crimini contro natura, dimenticando di essere una madre, avrebbe praticato “con il proprio figlio, Luigi Carlo Capeto, gli atti di libidine dichiarati da quest’ultimo e il cui nome suscita raccapriccio .. “
E la ha confutata, facendo appello a tutte le madri presenti nella sala del processo, la sola volta che ha perso il controllo, perché è la natura stessa che grida contro una simile accusa verso una madre.
Antonietta è sta ghigliottinata il 16 ottobre 1793 a Parigi, per la bara sono state spese sei lire, per tomba e becchini quindici lire e trentacinque soldi, ecco il funerale che le è toccato.
Andate in pace ..
Addio mia regina
 
 
Tu sei stato e sei la mia vita Andrè, di nulla mi pento, il mio amore, il padre dei miei figli..
Il desiderio, rotto, nelle ossa, suntuoso e splendido come i giardini pensili di Babilonia.
Le tue labbra dove il collo si congiunge al petto, mi scopro sensitiva, i pori dilatati.
Sempre noi che torniamo.
Sono passati gli anni, ma non invano
Sono io la tua casa, lo sai.
Lo so, sei la mia regina senza regno, per sempre, my love, my immortal, fovever beloved.
... you are my life ...
Dalla giovinezza e il suo splendore, eccoci approdati a questa età di leggenda, il mondo ancora ci appartiene e ti amerò in questa vita e in quella che verrà, in quelle che verranno, mortali ed imperfetti, per sempre noi.
 
Con questo anello io ti sposo, con il mio corpo ti onoro, prometto di esserti fedele sempre, nella gioia e nel dolore, in salute e malattia, finché morte non ci separi
Oggi come ieri .. sei il mio amore
Ti scelgo oggi .. come ho fatto una vita indietro ma . .
E tu sei sempre stato mio ..
Tutto può essere se credi ..
Le mie mani sono piene, il mio cuore colmo .

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