Un desiderio, una catastrofe?

di Ciryata
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** il desiderio ***
Capitolo 2: *** Incontri ***
Capitolo 3: *** sentimenti...o solo sensazioni? ***
Capitolo 4: *** La finale ***
Capitolo 5: *** un bacio? ***
Capitolo 6: *** Finalmente... vacanze ***
Capitolo 7: *** Una notte lunga ***
Capitolo 8: *** Akuma Chojin ***
Capitolo 9: *** Brocken vs Khamen ***
Capitolo 10: *** Paura e ringraziamenti ***
Capitolo 11: *** Buffaloman vs King Muscle ***
Capitolo 12: *** Pesce d'aprile ***
Capitolo 13: *** Il compleanno di Eil ***
Capitolo 14: *** Epilogo ***



Capitolo 1
*** il desiderio ***


Ciao il mio nome è Eil Leghen sono alta un metro e sessantatre e peso solamente 45kg, ho i capelli neri anche se sono di origini svedesi e per colpa di una febbre molto alta che mia madre prese mentre era in cinta di me sono nata con gli occhi di colore rosso, sin da piccola vedevo il wrestling, in tutto amo lo stile di lotta dei Mask. Una voce mi desta dai miei pensieri e dai miei sogni ad occhi aperti
«Eil, svegliati è pronta la colazione...» momento di silenzio «c'è qui una sorpresa per te».
Sentendo sorpresa dalle parole lontane,ovvero il piano di sotto, di mia madre mi catapulto fino alla cucina, dove vedo mia madre, mio padre il mio fratellino Ryo e accanto a lui la mia migliore amica Kate.
«Auguri!» tutti e quattro in coro, guardando sul tavolo solo un tortino con una misera candelina.
«Genitori oggi compio diciassette anni e mi ripagate con un tortino?» dissi con tono deluso, «Non mi volete ben...» venni bloccata dalle parole di mia madre, «Oggi pomeriggio puoi dare un festino qui a casa, al massimo 5 amici o amiche non di più e ti faremo trovare una torta più carina e forse un pò più grande» disse con un sorriso che velava anche un pò di tristezza, forse perchè stavo crescendo molto in fretta.
 Kate si girò verso di me «Eil esprimi un desiderio e soffia la candelina, un desiderio non si rifiuta mai» facendomi l'occhiolino mi avvicinò il tortino, da quel che vedo almeno si sono ricordati che a me piace più il cioccolato bianco che quello nero.
«Se proprio insisti» dissi con una leggera alzata di spalle, mi misi a pensare a cosa potrei desidera *un cucciolo..nah, troppe volte l'ho chiesto ma me lo hanno sempre negato, visto che mi piace il wrestling potrei chiedere di farmi incontrare qualche chojin, si mi piace, ma non i chojin di adesso come Kid Muscle o Terry Kanyon ma bensì le vecchie leggende come KIng Muscle, Robin Mask - amo come lotta - o tra tutti l'inaspettato Brocken Jr ma si ho scelto il desiderio. Con convinzione mi dissi tra me e me, *vorrei poter incontrare le vecchie leggende i Chojin che hanno fatto la storia* e con questo soffiai con un sorriso sornione verso Kate. 
«Andiamo a fare una passeggiata per passare il tempo» girandomi verso di lei e con un suo cenno ci dirigemmo verso la strada che portava al centro della città. Così iniziammo ad andare a quello che per noi è il nostro ritrovo, un bar al centro, girai lo sguardo verso il cielo non c'era neanche una nuvola ma una cosa mi insospettì, vidi uno stormo di uccelli volare verso la città - noi vivevamo in periferia a 2 o 3 km di distanza - sparire, non mi soffermai tanto e senza dire nulla a Kate continuammo a camminare. Dopo il primo km sentii come se fossi attirata verso il suolo come se una forza mi spingesse a terra, poi si fermò e alzando lo sguardo capimmo che qualcosa era diverso, dove prima c'erano delle case ora c'erano dei lotti vuoti o erano in costruzione, mi girai verso la mia compagna « Mi sa che ci siamo perse ahahah», continuai a ridere per non piangere seduta stante, Kate si girò verso di me « Scommetto un dolce al nostro ritrovo che il desiderio era riferito al Wrestling o a qualcosa che ha a che fare con i Chojin», la guardai un pò imbarazzata ma anche con una faccia complice *quella ragazza mi sapeva leggere nel pensiero* «Mi hai beccata». Mi sorrise e mi diede un pacchettino in mano «Auguri, spero che il regalo ti piaccia dobbiamo solo andare da una parte a renderlo valido», lo aprii senza pensarci due volte e vidi due biglietti per la finale Kid Muscle contro Kevin Mask non me lo sarei perduta per nulla al mondo, abbracciai Kate con tutta la forza che avevo al momento urlando grazie che facevano girare le persone che passavano di li. «Comunque dov'è che dobbiamo andare?» lei si girò verso un edificio grande, ma a guardarlo bene quello era lo stadio in cui si sarebbe svolta la finale così accennai di andare e ci dirigemmo lì. Quello che vedemmo non era quello che ci aspettavamo, sull'entrata dello stadio c'era uno striscione con su scritto Brocken Jr Vs Ramenman, «Impossibile questa lotta è avvenuta anni fà, negli anni '80», sentimmo una voce da lontano, *era un venditore ambulante?*, in un certo senso vendeva giornali, vidi la mia amica prendere uno spicciolo e darlo al venditore, che in cambio gli diede un giornale, la fissai finchè non vidi la sua faccia impallidrsi «Eil o stiamo sognando o siamo tornate indietro nel tempo, oggi è aprile del 1980», non volevo crederci, «Non è che mi state facendo uno dei vostri soliti scherzi tu e gli altri, sapendo che amo molto le vecchie leggende mi mettete un cartellone vecchio di ormai 35 anni all'ingresso dello stadio», non mi accorsi che di dietro stavano arrivando i due contendenti, mi girai di scatto andando a sbattere contro qualcuno, *una montagna?* pensai, volsi lo sguardo in avanti e mi ritrovai 1,95 cm di uomo all'inizio non ci feci caso «Scusa», in pieno imbarazzo con la testa china, finchè non lo vidi bene « T-tu s-s-sei Brocken jr?», lui si girò non aveva una faccia arrabbiata e questo mi sollevò, ma era molto serio in volto, «Non fa niente, stai attenta a prossima volta,che non tutti capiscono è tempo di usare buone maniere, e comunque si il mio nome è Brocken Jr e sono qui per la mia lotta, anzi la mia vendetta», con una voce fredda,continuando a camminare verso lo stadio dove spari pochi secondi dopo , stavo quasi per svenire tra le leggende lui è il mio preferito, mi girai e vidi Kate che aveva già comprato due biglietti per vedere la lotta, provai a ridare i soldi del mio biglietto ma lei non li volle «è il tuo compleanno», «Tu non sai quanto ti amo, ma ancora non mi capacito come diavolo siamo arrivate qui, spero solo che non sia opera del mio desiderio».

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Capitolo 2
*** Incontri ***


Entrammo nello stadio, il ring già era ricoperto di cemento e i due contendenti stavano iniziando i riscaldmaneti 
pre-lotta. « Io so già come va a finire... » bisbigliavo verso la mia amica, -meglio non farsi sentire-. Iniziò tutto
con il suono della campanella, Ramenman riceveva colpi senza pararsi o controbattere, mentre Brocken pensavasolo alla vendetta per la morte del padre. Dopo venti minuti fa la sua apparizione - oh mio dio-, « è KingMuscle » -, rivolse lo sguardo verso Ramenman affermando ad alta voce che per espiare le proprie colpe per la morte di Brockenman voleva morire per mano del figlio. Brocken lo atterra e lo chiude nella mossa di
sottomissione "Camel Clutch, Ramenman si gira verso il suo avversario e pronuncia qualcosa che non viene
sentito dal pubblico, e rigira la sua mossa di sottomissione con un'altra finendo per far sottomettere
l'avversario, Ramenman è il vincitore di quella lotta. Uscimmo dallo stadio, Kate si girò verso di
me « ti è piaciuto il regalo? », gli risposi con un sorriso, so che aveva capito che la mia risposat era un
affermazione. Camminando vidi un ristorante, « Ehi lì fanno il Gyudon », - nell'anno dove vivo non c'è più
ormai chi lo cucina - «voglio provare a tutti i costi quel piatto, dicono che è buono ». Entrammo e
prendemmo subito posto, non mi ero accorta che vicino a noi c'era una persona che canatava canzoncine sul
Gyudon, mi girai e vidi King Muscle ballare cantando, ovviamente insieme a lui c'era Meat, Terryman e una
ragazza,- credo che lei sia Natsuko, la futura moglie di Terryman -. Stava mettendo su un bello spettacolino
finchè non si girò verso di noi, sentì Kate che adorava il piatto «Il Gyudon è il mio piatto preferito e sono
sempre accette persone che lo adorano. Il mio nome è King Muscle, posso sapere il suo bella
signorina? », rivolta a akte con una faccia ebete che solo il vero King può fare. Lei si presentò e mi
presentai anch'io. Parlammo della lotta avvenuta tra Ramenman e Brocken jr, « Verrete anche al mio di
combattimento?Ne sarei molto felice » lo disse urlando come era suo solito fare, venendo ripreso da un
Meat spazientito « Principe ». Continuammo a parlare e a ridere -non ci posso credere, ho
fatto amicizia con le leggende che amo tanto-, mi girai verso King « Mi dispiace ma credo
non potremo venire » delusa per il fatto che quello non era l'anno in cui vivevamo e quindi
non avevo un lavoro, una casa e specialmente non credo che i soldi per un'uscita non
un'amica sarebbero bastati. Kate si girò e mi fece un cenno con la testa «è ora di andare,
dobbiamo trovarci un lavoretto e un posto in cui stare, perchè credo che questa "avventura" durerà
ancora per molto », con questo pagammo e ci dirigemmo verso l'uscita, ma una voce ci
ferma «Perchè, voi non siete di qui?, se non avete un posto dove andare ho un appartamento che non
uso visto che è una seconda casa... Se volete potete essere mie ospiti almeno qualcuno potrà usufruirne»
a parlare era stato Terryman, - cosa? - « Non potremmo mai approffitare così, accettiamo solo ad una
condizione troviamo un lavoro e ti paghiamo quanto meno l'affitto » dissi con un cenno di Kate che
sapevo che era di approvazione, lui si girò e sorrise « credo proprio che debba accettare, perchè dalla tua
faccia non ci sono altre possibilità di controbattere »,« Grazie » in coro io e Kate e lui ci fece
cenno di seguirlo, guardai Kate e lo seguimmo, -almeno abbiamo trovato un posto dove
stare, chissà i miei genitori se sono in pensiero- con questo abbracciai Kate. « Mi dispiace
averti portato con me in questo strano desiderio, la prossima volta ne nostro anno, ti ripagherò con la
stessa moneta... Se ci sarà un prossima volta o se riusciremo a tornare », lei mi strinse di più « Ci
riusciremo non ti preoccupare, per adesso goditi il tuo desiderio perchè non sempre si avverano come
questo » con un occhiolino continuammo a seguire Terryman fino a che non ci lasciò
davanti ad un palazzetto, e ci disse che l'appartamento è al terzo piano « Grazie » disse
Kate «Non c'è di che, per gli amici questo è il minimo » con un sorriso si congedò.Ci Dirigemmo
verso il terzo piano aprii la porta e vidi che il mobilio era molto elegante - anche se
viene dal Texas ha dei bei gusti-, vidi due camere e sclesi la mia non mi importa se
dentro c'è un letto singolo o matrimoniale basta che per ora abbiamo trovato un posto i
n cui stare che non sia la strada. Mi addormentai, poco dopo Kate mi stava chiamando
dicendo di andare a trovare alemno un lavoretto per poter vivere non tanto per l'affitto
ma per la spesa. Pensavo alle molte cose successe in quell'arco di giornata, ma pensai
di più all'incontro con Brocken Jr, divenni rossa in faccia per la vergogna, « a chi stai pensando Eil? », mi
disse Kate con faccia maliziosa « al nostro amato King Muscle? o a Terryman che ci ha dato questo
appartamento ». Io la guardai -non la devo guardare troppo sennò mi
scopre-, dopo pochi secondi «ehi ti sei presa una cotta per il freddo nazista Brocken? », la mia
faccia divenne paonazza «nooo, sto pensando solo alla figuraccia che ho fatto andandogli addosso »,
mi girai verso la camera e mi buttai a letto - no spero vivamente che non sia come
abbia detto Kate, nemmeno lo conosco è solo stato gentile con me... come lo è stato
Terryman con noi due-, dopo pochi minuti mi riaddormentai pensando ancora alle
parole di Kate.

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Capitolo 3
*** sentimenti...o solo sensazioni? ***


Era ormai passata una settimana da quando ci siamo ritrovate in questa situazione.
Mi svegliai e guardai verso la sveglia «oh mio dio è tardi », erano le 6.15 alle 7 attaccavo a lavoro,incontrai Kate in cucina intenta a fare colazione « Eil cosa stai facendo » perplessa prese la seconda fetta di toast « mi sono svegliata troppo tardi, lo so devo stare più attenta » intanto avevo messo il latte a riscaldare in un pentolino.
Kate finì di mangiare , 
« Eil... è domenica, calmati oggi non si va a lavoro ».La fissai incredula, spensi il fuoco sotto al pentolino del latte e mi diressi verso la mia stanza « Buonanotte Kate » e vedendola sorridere chiusi la porta e mi stesi sul letto.
Verso le 10 mi svegliai - abbiamo una casa, un lavoro che ci prende solo metà giornata, dalle 7 di mattina alle 13:30 a volte le 14- ma a noi andava benissimo almeno avevamo il pomeriggio libero, uscii dalla stanza e andai verso il bagno in mano avevo il cambio, aprii la porta e ritrovai Kate davanti allo specchio, la guardai, era alta come me, aveva i capelli mossi castano chiari tendente quasi al biondo, occhi color cioccolato, si girò verso di me con un sorriso « cosa stai pensando? » io gli ricambiai quello sguardo con un altro sorriso 
« beh penso ad una ragazzina di 6 anni timida che si avvicina a me chiedendomi se volevo passare la ricreazione a fargli compagnia ».
-Io e Kate ci siamo incontrate in prima elementare mi trasferii a metà anno, con la classe che ormai era unita e non mi avrebbero mai accettato, mi allontanavano ma mi accorsi che come me c'era un'altra bambina però lei non era avvicinata data la sua timidezza, un giorno mi chiese se potevo fargli compagnia a ricreazione e ci siamo iniziate a conoscere, con gli anni siamo diventate migliori amiche e nel momento in cui abbiamo messo piede alle superiori il nostro gruppo si è allargato invece di due eravamo 6, come si dice meglio pochi ma buoni. La differenza tra me e Kate è una,lei veniva sempre aiutata e trattata in qualche modo con educazione, io invece per le persone ero invisibile, la gente per strada mi dava un colpo o mi veniva addosso, non chiedevano mai scusa ero sempre io a scusarmi, per venire alla fine ignorata, forse è per questo che quando una persona mi strattona o almeno fa qualcosa con educazione mi risponde quando puntualmente chiedo scusa mi sento rispettata come persona. Questo carattere lo so per bene che è strano pensavo a volte che non esistessi se non fosse stato per la mia famiglia e per i miei amici- Questa era la storia mia e di Kate e del mio strano carattere.
Kate uscì dal bagno chiudendo la porta con se, mi avvicinai alla vasca e aprii l'acqua calda aspettando che si riempisse un pò, mi spogliai per poi sdraiarmi dentro e sentire come l'acqua portava via la stanchezza. Nel frattempo Kate era intenta a pulire il salone quando il campanello suonò 
« ma chi può essere alle dieci di mattina... Arrivo », la sentìì borbottare, aprì la porta e l'unica cosa che si poteva sentire in quel momento era un silenzio di tomba. « Ciao Kaaate, possiamo entrare », era King la sua voce si poteva riconoscere anche da km di distanza, ma non era solo, Kate gli fece un cenno per farli entrare. Uscii dalla vasca e mi asciugai prima il corpo poi iniziai con i capelli, faceva molto caldo quindi decisi di vestirmi con dei pantaloncini bianchi e una canottiera grigia, tanto ero a casa e non avevo impegni per quel giorno. Aprii la porta del bagno « Kate chi era alla porta? », urlai appena vidi cinque persone sedute in salotto, ma poi mi calmai riconoscendo la voce del kinniku. Mi guardai intorno e vidi King che era intento a chiedere a Kate un uscita con tanto di pranzo a base di Gyudon, Terryman che parlava con...Kinkotsuman? « Cosa diavolo ci fa Kinkotsuman qui? », mi rispose il texano « non ti preoccupare è con noi ». Mi girai e vidi Ramenman, poverino la lotta contro Warsman lo aveva ridotto in uno stato vegetativo, a portarlo sulla sedia a rotelle c'era Brocken Jr, mi guardò per qualche secondo « mi sembra di averti già vista da qualche parte » disse il tedesco, e subito dopo aggiunse « si ora ricordo fuori dallo stadio mi sei venuta addosso mentre eri sovrappensiero », - Oh cavolo si ricorda ancora  della figuraccia della scorsa settimana. « Ti chiedo ancora scusa sai l'altra settimana era il mio diciassettesimo compleanno, quindi ero su di giri », abbassai lo sguardo per non far vedere il mio rossore, « era il tuo compleanno e non ci hai detto niente? » disse King un pò deluso, « lo hai festeggiato almeno? », mi guardò e con un cenno della mia testa gli feci capire che la mia risposta era un no. « Festeggiamo ora no? » urlò Terryman, « la torta possiamo comprarla qui sotto visto che c'è una pasticceria mentre, king portati qualcuno e vai a comprare le candeline, ricordati anche il numero », King non se lo fece ripetere due volte e si incamminò verso l'uscita, si giro « ehi Kinkotsuman vieni con me » lo scheletro ci pensò qualche minuto finchè sulla faccia del kinniku uscì una smorfia, era arrabbiato cosi non ci pensò due volte e lo raggiunse e scesero a comprare l'occorrente. Dopo che tutti finirono il loro lavoro, misero le candeline sulla torta e mi dissero in coro che prima di soffiare dovevo esprimere un desiderio...Guardai Kate volevo desiderare di tornare a casa, però non sapevo se con una settimana di ritardo il desiderio si possa avverare, così chiesi di poter restare un anno fino ai miei 18 anni e se non fosse successo qualcosa per cui rimanere e non tornare più il desiderio si doveva annullare, normalmente se Kate decideva di voler tornare a casa il desiderio valeva solo per lei. Dopo questo desiderio lungo, sembrava più un incantesimo che una richiesta soffiai sulle candele e tutti in coro iniziarono a cantare, mi sentivo in imbarazzo « grazie ragazzi, pochissime persone sono state così gentili con me ».
Passarono alcune ore e Terryman si alzò dal divanetto 
« devo andare in ospedale a ritirare dei controlli, se vuoi posso portare con me Ramenman? » si rivolse a Brocken che avvicinò la sedia a rotelle su cui era seduto Ramenman al texano che lo prese e si avviarono verso l'uscita si girò e ci salutò. « Ehi Eil facciamo un gioco? » disse King entusiasta della sua idea - chissà con che giochi passavano il tempo in questi anni -, aggiunse « giochiamo a nomi cose o città », sgranai gli occhi - non ho mai sopportato quel gioco - « no aspetta c'è un gioco miglior, che ne dite di giocare a obbligo o verità?Ci giocano sempre i ragazzi dall'età di 15 ai 21 anni » guardai i due wrestler e il teschio fare un cenno per acconsentire di provare questo gioco. « Allora iniziamo... », il campanello suonò così mi alzai e andai verso la porta « Chi è? », sentii una voce che rispose « Capo è qui? », Kinkotsuman si alzò « è per me credo che dovrei andare Iwao mi sta aspettando, King Muscle... in bocca al lupo », con un cenno salutò tutti gli altri - non me lo sarei mai aspettata Kinkotsuman o ai giorni nostri SkullDuggery era stato gentile verso il kinniku- e sparì anche lui uscendo dal portone, « Crepi... comunque come si gioca a questo gioco? » era impaziente di sapere tutto su questo gioco aggiunse « va bene anche se ho 20 anni? » lo guardai e scoppiai a ridere « certo che va bene, allora si sceglie la persona che inizia a fare la domanda obbligo o verità a ogni persona presente, se scegli obbligo devi fare quello che ti chiede e sei obbligato a farlo, se scegli verità ti verrà fatta una domanda e tu dovrai rispondere solo con la verità, se rispondi con il falso affronterai una penitenza. Tutto chiaro? » risposero con un si in coro mentre Kate non riusciva più a tenere a freno le risate. Iniziammo il giro, le domande le iniziò a fare Kate che mi chiese « obbligo o verità? », la guardai « verità » risposi, « bene bene... sono sicura che non mi darai una risposta se ti chiedo... in questa stanza ci preferiresti a letto con te? », iniziò a ridere guardando la mia faccia che era diventata bordeaux, « beh levando che io non ho mai avuto un ragazzo nel mio letto... non saprei non mi puoi fare queste domande, però credo King perchè saprei che anche se allunga le mani è buono e non mi toccherebbe mai », mi guardò « sono undici anni che ti conosco e non riesco mai a prevedere le tue risposte » disse con un sorriso, si girò verso il kinniku e gli fece la solita domanda e lui rispose obbligo, « dovrai spogliarti nudo ogni volta che qualcuno ti chiami per nome », e infine si girò verso il tedesco che gli rispose « verità », « ok con te è un po più facile... sei mai stato a letto con una donna? se si dicci quante », lui ci pensò « si sono stato a letto con delle donne, non le ho mai contate visto che ce le ho 2 sere a settimana pagate dal nostro gruppo », sgranai gli occhi - puttane? gruppo? ma siamo malati, il gruppo di nazisti dove sta lui pagano delle puttane per andare a letto con i membri - rabbrividii e mi alzai « ok basta con questo gioco forse è meglio quello di King » dissi con una voce... arrabbiata?. Kate si girò verso l'orologio, « Ragazzi è tardi credo sia meglio andare ognuno a casa propria, Eil noi domani dobbiamo svegliarci presto che abbiamo un lavoro mattutino » detto questo i ragazzi si alzarono, King mi abbracciò e mi augurò di nuovo buon compleanno, mentre Brocken alzò la mano - per fortuna non ha fatto il saluto - chiusi la porta e mi girai, dove Kate era intenta a rimettere il vero orario sull'orologio, « l'ho mandato avanti di qualche minuto, così ho un pò di tempo per parlare con te », si avvicinò mi abbracciò « eri gelosa » mi sussurrò all'orecchio - cosa - pensai, « Cosa? », la guardai interrogativa « Eil sei sempre stata una persona abbastanza forte e nessuno riusciva a vedere cosa tu provavi tranne io, ti ho sempre capita e il tuo comportamento oggi era strano quindi ti faccio una sola domanda... Ti piace Brocken Jr? Non devi rispondermi adesso pensaci », « Kate se mi piacesse lui te lo avrei detto tempo fa quando ancora non conoscevo nessuno e non eravamo qui grazie al mio desiderio », mi guardò seria, sospirò « ma ora è diverso, nel nostro anno tu andavi dietro alle vecchie leggende perchè avevano fatto la storia, ed è pure vero che lì Brocken ha i suoi 55 anni, ma non siamo più nel 2015, e tu sei attratta dal tedesco che in questo anno ha solamente 18 anni, adesso ti lascio stare però voglio che ci pensi su e domani ne riparleremo meglio ok? » mi diede una carezza « ok » gli risposi con un sorriso e andai a letto, - chissà se quello che ha detto Kate è vero oppure è lei che fantastica, è vero che lui qui ha 18 anni ma non deve essere per forza il fatto che mi attrae a farmi comportare in modo diverso, forse dovrei parlare di più con lei, forse mi potrebbe aiutare a capire cosa mi sta succedendo.- 

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Capitolo 4
*** La finale ***


Mi svegliai con il rumore della sveglia, erano le 5:50. Mi alzo e mi diriggo verso il bagno, apro l'acqua fredda e mi sciaquo la faccia - ci voleva, ora mi sento meglio - chiusi l'acqua e andai verso la cucin dove Kate aveva già preparato il caffè.« Già sveglia... miracolo », sorrise e spense il gas. Mi porse una tazza di caffè « vogliamo parlare del discorso di ieri sera? », « va bene », mi guardò « voglio sapere cosa ti sta succedendo, diventi gelosa e ti arrabbi per un ragazzo, mi dici che non ti piace, sono confusa » « e io sono confusa quanto te ». « Eil... » mi mise la mano sulla spalla « tu qualcosa verso di lui devi pur provare, forse non è amore, potrebbe essere attrrazione? », a quelle parole sobbalzai, « vorrei farti una domanda... che cosa si prova quando si è attratti o quando ti piace una persona? », lei mi guardò e si mise seduta sulla sedia accanto a me, « Eil, quando una persona ti piace sei gelosa se qualcuno ci prova, vorresti stare sempre con lui, vorresti abbracciarlo, baciarlo beh in tutto pensi sempre a lui, e quando lo hai davanti sei nervosa e il cuore ti inizia a battere veloce », - non posso dirgli che stanotte ho dormito poco pensando alle sue parole, però mi fido di quello che dice forse è meglio parlarne - « Kate mi giuri che se ti dico una cosa lascerai le domande a oggi pomeriggio? » « lo prometto » si mise la mano destra sul cuore. « Beh è imbarazzante, però te lo devo dire, stanotte ci ho pensato mi sono posta delle domande e... credo che sono un pò attratta da lui » divenni rossa « finalmente lo hai ammesso, lo sapevo diventavi troppo rossa quando lo vedevi, ah non ti preoccupare il segreto rimarrà tra noi due » facendomi l'occhiolino si diresse verso la stranza. Una volta pronte partimmo per andare a lavoro. Passarono pianissimo quelle 7 ore erano le due quando uscimmo, « senti Kate io avrei una cosa da fare non ti dispiace se torni a casa da sola oggi? », « no non ti preoccupare fai quello che devi fare, ci vediamo più tardi a casa » mi salutò con un piccolo abbraccio. Camminai fino allo stadio - spero che non sia troppo tardi , mi avvicinai allo sportello e chiesi due biglietti per la finale King Muscle Vs Warsman, l' uomo mi rispose che ero fortunata, visto che di biglietti ne erano rimasti solamente 3, pagai -spero che a Kate gli piaccia questa sorpresa -. Ripresi la via che avevo fatto per arrivare allo stadio - devo tornare a casa però prima mi fermo a mangiare qualcosa -, mi incamminai « Eil? », sentii una voce che mi chiamava, era lontana, mi girai e speravo con tutta me stessa che era solo un brutto sogno, lì davanti a me c'era l'ultima persona che avrei voluto incontrare. « Ah sapevo di non essermi sbagliato, che ci fai qui? », - perchè lui, ma poi che vuole non posso nemmeno farmi una passeggiata? - « niente ero venuta a comprare due biglietti per la finale », continuai a camminare vedendo che lui stava al mio passo « la tua amica lo sa? » - che cos'è un interrogatorio - « no non lo sa volevo fargli una sorpresa », abbassai lo sguardo sentivo la faccia come se stesse per prendere fuoco, sapevo che era perchè stavo diventando rossa. Continuavamo a camminare finchè non si fermò, « ti va un gelato? », « perchè no » - sto morendo di fame spero che il gelato mi blocchi un  pochino l'appetito  -. Entrammo nella gelateria e scegliemmo i gusti, misi la mano nella borsa per prendere il portafoglio, ma presi per sbaglio... - il mio cellulare? non posso crederci l'ho avuto tutto questo tempo dentro la borsa -, lo guardai e vidi che non prendeva, sarà per il fatto che i cellulari non erano ancora stati creati. Dopo aver pagato ci sedemmo e iniziammo a parlare, - non sembra così freddo come quando l'ho incontrato, sembra diverso - « Eil mi stai ascoltando? », mi passò una mano davanti alla faccia , « si scusa è che stavo pensando, comunque una domanda vorrei fartela io... ma tu porti sempre la divisa, siamo a inizi di Maggio e fa un caldo che spacca le pietre», ci fu un momento di silenzio « la porto per ricordo di mio padre » guardò il cielo, sembrava... triste. « Mi dispiace, credo sia stata una domanda inopportuna », « fa niente, invece adesso è il mio turno, tu hai un cognome straniero, di dove sei? » sorrise, era la prima volta che lo vedevo sorridere, « bhe mia madre è di origine tedesca da parte di suo padre e svedese da parte di sua madre, mentre mio padre è di origine svedese da parte di tutte e due i genitori, se ti devo dare una risposta sono svedese però vivo in Giappone da quando avevo 6 anni », ricambiai il sorriso e mi alzai « ora dovrei proprio andare Kate mi starà aspettando », lo salutai con un cenno della mano, ma non feci in tempo che lui mi salutò con due baci sulle guance, - ok mo chi lo spiega a quella matta che sta a casa quello che è successo -, « grazie per la chiacchierata spero che un giorno potremo uscire di nuovo » si girò e prese una stradina opposta a quella che dovevo prendere io per tornare a casa, mi misi in cammino - per fortuna casa sta nemmeno a 10 minuti da qui -. Tornata Kate mi salutò, la trovai seduta sul divano a guardare la tv, « Kate... guarda », presi dalla mia borsa il cellulare, rimase a bocca aperta « non mi ero mai accorta che lo avevo in borsa, ho anche il caricatore, il brutto è che se i cellulari non esistono non esistono nemmeno le linee quindi è un oggetto inutile per le chiamate », mi vennero in mente i miei genitori, volevo solo far sapere che stavo bene. Presi la borsa e inizia a svuotarl, cercando bene trovai un paio di cuffiette - bingo, lo sapevo che le avevo messe qui - , attaccai le cuffiette al cellulare e andai verso la mia stanza, socchiusi la porta e mi stesi sopra il letto, accesi il cellulare e cliccai sulla playlist, iniziò la prima canzone "No one like you" degli Scorpions, - bella -, insieme a "Still loving you" è una delle mie preferite. Mentre ascoltavo le varie canzoni pensavo come dire a Kate di Brocken, - vabè o la va o la spacca, ormai tanto sa la verità -, « Kate devo parlarti », si girò dal divano e vedendo la mia faccia seria, mi corse incontro, « dimmi tutto » sfoggiò un sorriso smagliante, - chissà cosa si sta immaginando - « vedi oggi sono andata allo stadio e ho comprato questo », presi dalla tasca del giubotto due biglietti, Kate li guardò e mi sorrise di nuovo « e non è finito,lì vicino ho incontrato Brocken Jr. e mi ha invitata a mangiare un gelato », sgranò gli occhi e la sua faccia mutò dall'essere sorpresa a una faccia maliziosa, « abbiamo parlato, credo un oretta e visto che si stava facendo tardi gli dissi che mi stavi aspettando a casa, mentre ci stavamo salutando lui mi si è avvicinato e invece di un alzata di mano mi diede due baci sulle guance », divenni paonazza, Kate scosse la testa « buon segno ragazza » e alzò il pollice facendomi il segno dell'ok « ricordati piano piano, conoscetevi, forse in futuro potrebbe nascere qualcosa », « è proprio per questo, lui in futuro cadrà in una depressione e si riprenderà solamente quando inizierà ad allenare Jeager, non c'è nessuna donna al suo fianco, per questo non voglio avvicinarmi a lui, potrebbe pure iniziare, ma sicuramente non potrà durare ». Kate era pensierosa sicuramente stava riflettendo su quello che gli avevo detto « ehi Eil cosa stai ascoltando? », mi girai verso di lei, non avevo le cuffiette alle orecchie cosi me ne avvicinai una e riconobbi subito che la canzone in riproduzione era... « Rebel Rebel di David Bowie », mi rubò una cuffietta e chiuse gli occhi, « una settimana e mezza senza musica può nuocere alla salute » sorrise « Eil stai attenta, molte di quelle canzoni non sono ancora uscite, e specialmente anche il cellulare, nascondilo bene », « non ti preoccupare non lo vedrà nessuno ». Da quel giorno passaro 4 giorni, come sempre dopo il lavoro c'eravamo preparate, questa volta per un evento un pò diverso, la finale « da quello che ho capito vincerà solo chi avrà tolto la maschera dell'avversario ». Uscimmo e ci dirigemmo verso lo stadio per poi entrare e sistemarci nella seconda fila, il primo ad entrare era King, si guardò intorno e ci vide e ci salutò, quel giorno il suo secondo non era Meat ma bensì Brocken, il secondo ad entrare era Warsman seguito dal suo secondo  Mr. Barracuda, la lotta iniziò tra colpi e prove di mosse di sottomissione. Passarono una ventina di minuti, King era bloccato dalla mossa di sottomissione di Warsman la "Palo Special" mentre il robot lo colpiva con delle gomitate all'altezza della testa dove ormai aveva strappato parte della maschera del kinniku, da cui usciva un ciuffo di capelli neri. Mentre il robot chojin stava provando a sfilare la maschera al suo avversario mr Barracuda se la stava prendendo con Natsuko perchè non faceva altro che urlare a Warsman che lui era buono, alzò il braccio per far schioccare la frusta sulla ragazza, ma il robot si mise in mezzo bloccando il colpo e tirandogli un pugno. Risalì sul ring e continuò la lotta fino al momento che da sotto la sua maschera uscì un fumo tanto caldo da far levare la maschera al robot. Iniziò a parlare della sua vita e di come veniva discriminato dai suoi coetanei, si girò e fece vedere a tutti il suo viso e svenne per colpa del surriscaldamento del computer, King si avvicinò e lo ringraziò appoggiandogli la maschera sul viso. Il kinniku si girò verso il pubblico, incredibile è la seconda volta di fila che vince il torneo, « festeggiamo? » urlò con un sorriso ebete aspettando un si da parte di tutti. Quella sera King invitò Kate, me, Robin Mask (mr Barracuda sotto mentite spoglie), Warsman, Brocken jr. E Terryman, ci dirigemmo tutti in un ristorante e poi andare a bere qualcosa in un bar, « che prendete? » chiese il barista , « io non posso comprare alcolici ho 17 anni » mi rivolsi al gruppo « non ti preoccupare, dimmi cosa bevi » mi chiese il kinniku, « una birra grazie » gli sorrisi e la chiese al posto mio, dopo qualche minuti mi si avvicinò e me la porse ringraziai di nuovo, mi guardai intorno tutti erano pronti ad ubriacarsi mentre io ero solo con una birra, « che è ti senti strana perchè hai preso una birra, o ti sei già ubriacata? », riconobbi quella voce « stavo pensando che tutti stanno andando con alcolici pesanti », mi chiese se volevo uscire da quel chiassoso bar, chiassoso per via delle urla di King, scossi la testa per dirgli di si, mentre stavamo per uscire Kate si girò verso di noi, parlammo della lotta e del fatto che lui e Terryman avevano fatto un bel lavoro ad allenare il kinniku,dopo un pò tornammo dentro King aveva ordinato un sacco di alcolici pesanti, Kate mi si avvicinò « sarà un notte lunga Eil » alzò il bicchiere e bevve, iniziammo tutti a bere. Una luce entrava dentro la camera, « dove sono », sento un lamento per terra ai piedi del letto, - che gran mal di testa, ma che è successo ieri non ricordo più nulla - trovai solo King ancora svenuto, - questa non è la mia stanza, dove siamo? - .  

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Capitolo 5
*** un bacio? ***


Mi alzo e mi diriggo verso la porte facendo attenzione a non calpestare in kinniku sveuto. Aprii la porta, trovai Warsman e Brocken parlare, « oh sei sveglia, come stai? », mi guardo intotno, sento una voce provenire dal bagno, era la voce di Kate. « Che cosa è successo? non ricordo niente », - ho la testa che mi scoppia-. « Vedi ieri dopo che king ha ordinato gli alcolici, io ho preferito bermi una birra mentre voi vi siete ubriacati. Poi avete votato e siete venuti a casa mia... appena arrivati King è il primo che è svenuto, Warsman e Kate hanno perso i sensi sul divano, gli è preso un colpo a tutti e due quando si sono svegliati, mentre tu eri andata in bagno e ti sei addormentata, così ho preso sia te che king e vi ho messo nella stanza da letto, tranne che quello scemo si è buttato a terra » riferito al kinniku, scoppiò a ridere « diciamo vi ho fatto da babysitter », « ma ne manca uno all'appello, dov'è Robin Mask? » « ah lui è andato via qualche minuto prima ». Kate uscì dal bagno, mi sorrise, anche lei non sta messa bene. « Ehi come stai? te lo avevo detto che sarebbe stata una notte lunga », si girò e fissò Warsman « invece tu maniaco, la prossima volta stammi lontano », si gira « ehi ragazzina a me non piacciono le minorenni, sta sicura che non ero l'unico che si avvicinava », si alzò « ora vado, devo allenarmi e se faccio tardi Robin mi ammazza », ci saluta e se ne va. « Allora voi che fate mangiate qui o tornate a casa? », Kare alzò le spalle « per me è uguale », si girò verso dime « per te Eil? », « idem », doopo aver risposto iniziò a cucinare -sa cucinare? -. Un rumore rimbomba dentro una stanza, si aprì la porta e uscì King ancora assonnato, « ehi ragazzi ma che è successo? », « lunga storia King, lunga storia » gli risposi così da non dover raccontare tutto quello che abbiamo fatto, « Eil » mi girai a quella chiamata « non ti ho raccontato tutto, dopo che siamo usciti dal bar per andare a casa ti sei attaccata più vlte con delle persone, ad un uomo gli sei saltata addosso picchiandolo perchè ti aveva spintonato » divenni rossa in faccia, - che figura di mer..-, scoppiai a ridere insieme a Kate, non riuscivo a trattenermi, sarà il fatto che non mi ero mai comportata così fino a ieri. Finì di cucinare e mangiammo, King ancora non si reggeva tanto bene in piedi, ma si lamentava dicendo che doveva tornare a casa, « ti accompagno io » disse Kate, con un tono disperato, non sopporava più le lamentele del kinniku. Uscimmo tutti insieme, però ci dividemmo, « ci vediamo più tardi a casa » mi dissse per poi girarsi e allontanarsi con il campione. - Perchè Kate, perchè mi hai lasciata sola... con lui - , mi sorrise e iniziò a parlare della serata, mi raccontòò per filo e per segno quello che avevamo fatto, - che vergogna - « diciamo che mi sonno divertito a vedervi fare figuracce a destra e manca... ma tu non ricordi prorpio nulla? » mi guardò come se volesse farmi ricordare qualcosa di importante « no, perchè ho detto qualcosa di strano? » lui scosse la testa « strano no ma mi hai detto che per te era importante » - oh cavolo, cosa ho detto? -, lo guardai « cosa ho detto? », « vuoi veramente sapere che mi hai detto? », mossi la testa dicendogli un si secco, « va bene », si avvicinò, mi prese per le braccia spingendomi verso di lui e mi diede un bacio a fior di labbra - eh? ieri l'ho baciato? -, istintivamene chiusi gli occhi, lo allontanai quando voleva iniziare ad approfondire quel bacio « no aspetta io non posso » mi fissava « hai para? », « no è che io... non ho mai avuto una ragazzo o almeno nessuno si è mai interessato a me quindi non so come comportarmi », lui sorrise « non devi fare nulla... chiudi gli occhi », - che? -, ma non riuscii a dire nulla , mi aveva baciato di nuovo, questa volta mi feci coraggio e lo accettai, appena ci staccammo divenni più rossa in faccia tanto da chinarla per nascondermi, « ti accompagno a casa », mi prese per la mano e iniziammo a camminare. Una volta arrivati davanti alla porta, « non mi saluti? » - cosa devo fare? non mi so comportare in queste situazioni -, si avvicinò e mi diede un altro bacio, però questa volta c'era uno spettatore, « Kate? » era in mezzo alle scale e sorrideva « no no continuate, ce l' avete fatta finalmente » - sono finita Kate mi prenderà in giro per un bel pò - « già, adesso vado ho un piccolo impegno, ci vediamo » si congedò, Kate contnuò a fissarmi « non provare a scappare nella tua stanza, noi due dobbiamo fare un bel discorsetto » la continuai a guardare « no non ti preoccupare non scappo, ma ad una condizione... io ti dico tutto però tu mi devi dire che hai fatto con Warsman », divenne rossa - so che non lo sopporta e non ci ha fatto nulla, ma mi piace metterla in difficoltà una volta ogni tanto - sorrisi ed entrai, ci sedemmo sul divano e iniziai a raccontare quello che era successo nelle ultime ore.

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Capitolo 6
*** Finalmente... vacanze ***


Il mese passò in fretta, ritrovandoci agli inizi di Giugno. Siamo uscite dal lavoro e ci dirigevamo verso casa, « ragazze » ci ferma una voce, ci giriamo, è King andiamo a vedere cosa voleva « sapete » riferito ai suoi amici intorno a lui « i miei genitori mi hanno regalato una vacanza e posso portare con me 5 persone, quindi volevo sapere chi poteva venire », « io non posso ho da fare » disse Robin - peccato - « nemmeno io ho il lavoro » questa volta era stata Natsuko a parlare, « forse noi potremmo » parlò Kate. Il kinniku guardava Warsman che accettò con un movimento della testa, « quindi due forse e due si, Warsman e Terryman, mentre Eil, Kate mi farete sapere subito, sai partiamo sabato prossimo », « ti facciamo sapere domani » gli sorrido, « di cosa state parlando? », mi sento un braccio che mi avvolge le spalle, « oh Brocken sei arrivato in tempo, sai sto parlando di una vacanza, partiamo sabato prossimo e mi manca una persona, ti va? sempre se non hai impegni », « no non ho impegni, ma dove si va », King sorrise « Hawaii », « che bello, allora starò tutti i giorni al mare » disse Kate solo al pensiero « non sognare, ancora non sappiamo se ci danno le ferie ». Mi giro verso il kinniku « Aspettaci domani verso le 14 fuori dal nostro lavoro e ti faremo sapere ok? », « ok ». Una voce ci richiama « aspettate.... Brocken ma tra te ed Eil c'è qualcosa? » inarcò il sopracciglio guardando il braccio che dalle spalle ora cingeva la vita « beh ci stiamo provando » facendomi l'occhiolino sorrise, « finalmente » disse il texano congratulandosi con lui. « Perchè tutti si fidanzano e io non riesco a trovare manco una ragazza che si interessi » disse in tono depressivo e lamentandosi delle fortune altrui, « ragazzi noi andiamo ci vediamo domani, ricordati verso le 14 » dissi, mi rispose con un cenno della testa per confermare. Arriviamo a casa e inizio subito a cucinare - è tardi -, Kate intanto era in bagno a farsi una doccia - spero che almeno una settimana di ferie ce le danno -. Finito di cucinare apparecchiai e mangiammo. Mi sveglio il giorno dopo, guardo l'orario - sono di nuovo in ritardo - mi alzo inciampando nelle coperte, vado in bagno mi lavo e mi vesto, vado verso la cucina prendo un toasr e esco con Kate, che stava ormai ridendo a quella scena che si ripeteva ogni giorno. Arrivate a lavoro, Kate mi chiamò e bussammo alla porta del principale « è permesso? » dissi « entrate entra » disse una voce all'interno della stanza « ditemi », ci sedemmo e iniziammo a spiegare che volevamo prenderci dei giorni di ferie, ci guardò e aggiunse « ragazze il vostro massimo di ferie è un mese, quindi se le prendete sabato prossimo, entro l'11 luglio dovete rientrare a lavorare », « noi torniamo il 9 luglio verso sera quindi per l'11 va bene » « ok inizierete le ferie il prossimo sabato e rientrerete l'11 » firmò un foglio e con un sorriso ci congedò. All'uscita King ci stava aspettando « possiamo venire » disse Kate « siiii ci divertiremo, quindi siamo io, voi due, Terryman, Warsman e Brocken », io lo guardai « Meat? », « ah lui è partito per il mio pianete, tornerà lo stesso giorno nostro »,« ok » dissi, mentre guardavo Kate con una faccia sognante - sicuramente sta pensando al mare -, buttai un occhio sull'orologio che tenevo al polso « oh dio santo sono in ritardo, devo raggiungere Brocken sotto casa », diedi un bacio sulla guancia a Kate e salutai King. Arrivai qualche minuto dopo, « sempre in ritardo », « ehi ormai è il mio stile di vita » gli sorrisi, « dove andiamo » mi guardava « prima in un ristorante e poi, sempre se vuoi, al luna park », - luna parl? sono anni che non ci vado - « ok andiamo ». Mangiamo parlando delle nostre giornate e a proposito della vacanza. Finito pagammo, « dov'è il luna park? » dissi, « qui vicino » stavamo camminando fino a ritrovarci davanti all'entrata, entriamo pagando il biglietto « qual'è la prima attrazione che vuoi fare? » ci penso qualche minuto « le montagne russe » dissi saltellando verso la fila per il gioco. Le ore passarono molto in fretta e ormai si stava facendo tardi « dai ti riaccompagno a casa » « grazie » sorrido e mano nella mano ritorniamo verso casa, mi accompagna fino alla porta, « ci vediamo allora », mi da un bacio e se ne va. Appena entrata andai subito a letto, presi quasi subito sonno. Quella settimana sembrava interminabile, ma ci ritrovammo finalmente al fatidico giorno della partenza. « Ragazzi un attimo di attenzione » disse il kinniku, « vorrei dirvi che durante il viaggio deciderò le coppie », Kate lo guardò « quali coppie », « beh non ve l'ho detto subito ma ci sono solo tre stanza e quindi si va a coppie, attenzione due stanze hanno i letti singoli mentre una ha un letto matrimoniale, non so quale stanza sia ma buona fortuna, vi farò sapere tutto alla fine del viaggio ». Prendemmo l'aereo, dopo 7 ore di volo eravamo arrivati, « ehi pss King » lo chiamo « dimmi Eil », « io avrei in mente una coppia, Kate e Warsman, ne vedremo delle belle » scoppiò a ridere come se già aveva pensato a quella coppia. « Allora pronti le coppie saranno le seuenti io e Terryman, Kate e Warsman, Eil e Brocken», entriamo nell'albergo e King chiede della prenotazione a nome dei " kinnikuman " l'anziano signore ci da 3 chiavi « bene Eil e Brocken prendono il numero 58, Kate e Warsman il 59 e io e Terryman il 60 », - King ti odio, magari becchi il matrimoniale -. Entrai nella mia stanza e constatai con gioia che c'erano due letti singoli separati - che fortuna -, sentimmo una voce effemminata urlare - King ha trovato il letto matrimoniale -, bussarono alla nostra stanza, aprii, era Kate « eil ti prego facciamo cambio io con Brocken », - no aspetta, lo hanno Kate e Warsman il letto matrimoniale -, gli sorrido « provaci per una notte se vedi che non va facciamo cambio ». Mi diriggo verso il bagno mi metto il costume che ho comprato due giorni prima, sopra mi misi un pantaloncino jeans con una maglietta grigia « sono pronta, andiamo », prendo la borsa ed esco dalla stanza « da quel che ho capito dobbiamo farci un pezzo a piedi e siamo arrivati »mi disse il tedesco, passiamo davanti alla stanza 59 e uscirono Kate e partner « andiamo? » mi sorrise « si », mi giro verso Warsman « vieni pure tu? »  mi guarda « si ma non mi metto in costume e non faccio il bagno », « ragazzi » una voce deprimente ci fa girare « mi sono scordato il costume a casa », King come al solito ha la testa fra le nuvole, « allora andiamo », ci incamminiamo, ma prima di allontanarci sento il texano rivolto al kinniku « dai ti accompagno a comprare un costume ». Camminando Kate iniziò a litigare con Warsman per il letto, avvertendolo che avrebbe dormito sul divano e come risposta aveva ricevuto un "dormici tu". Arrivati posiziono il telo mare, mi levo la maglietta e mi sdraio, presi il cell e lo nascosi e mi misi ad ascoltare la musica, nel frattempo Kate era intenta a schizzare Warsman che era rimasto sulla riva, e gli urlava di tanto in tanto che sembrava una puttana - molto dine l'uomo -, mi girai verso Brocken che si era posizionato sotto l'ombrellone « che hai fatto? perchè stai li sotto », si gira « sai ho la pelle un pò chiara se esco da qua sotto mi brucio, a pensarci te non hai paura di scottarti, sei bianca cadaverica », « si mi scotto facilmente ma mi piace stare sotto il sole ». Quando tornammo in albergo King ci avverte che entro mezz'ora dovevamo scendere per cenare. In camera mi guardavo allo specchio per vedere le parti che mi ero scottata, tutta la schiena, le spalle e le braccia mentre Brocken solo le spalle « siamo messi bene » disse ironico, « vado a chiamare Kate, tu intanto scendi » esco dalla stanza e mi diriggo dalla mia amica. Busso alla porta, ma vedo che è socchiusa, entro e vedo Warsman sdraiato sul letto intento a leggere « se cerchi la tua amichetta è in bagno » mi disse senza neanche degnarmi di uno sguardo « grazie », apro la porta, e riesco ad avitare in tempo un borsellino « ehi se mi prendevi mi facevi male » lei mi sorrise « scusa, pensavo fossi quel maniaco, vedrai prima o poi gliela faccio pagare per avermi chiamato ripetutamente puttana », « Kate dobbiamo andare tra cinque minuti ceniamo » « io sono pronta, chiedi a quel vegetale sdraiato sul letto se viene, se mi prova a rivolgere una paroa lo meno » sorrisi e chiesi se veniva pure lui, chiuse il libro e si incamminò per raggiungere gli altri. Camminiamo per il corridoio « come va con lui? » mi chiese con un sorriso « tutto bene » continuai a camminare, « meno male » dandomi una pacca sulle spalle, « ahia, Kate le scottature » gli occhi mi lacrimavano « scusa », sorrise e raggiungemmo gli altri a tavola. King si continuava a lamentare che non cucinavano il gyudon ma alla fine mangiò quasi tutto. Al ritorno nellle stanze io ero tranquilla, anche King e Terryman... ma Kate e Warsman già stavano litigando, lei mi guardò con occhi dolci, voleva scmbiare persona, la guardai « buona fortuna potrebbe succedere qualcosa in futuro con lui e chi sono io per ostacolare questodestino » chiusi la porta « sei cattiva lo sai » mi disse Brocken « che c'è, pure tu vuoi negare l'amore a quelle due povere persone » scoppio a ridere e spengo la luce. « Buonanotte... » dissi - perchè non riesco a chiamarlo in modo dolce - « buonanotte, piccola » - lui già mi ha affibiato un nomignolo, forse ancora non ci ho fatto l'abitudine -, rimasi sveglia a fissare il buio per qualche minuto, finchè il sonno prese il sopravvento e mi addormentai  

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Capitolo 7
*** Una notte lunga ***


Passarono diversi giorni, mi sveglio sentendo degli strilli fuori dalla porta, riconosco subito il timbro di voce di Kate. Mi alzo e mi diriggo verso il bagno - cosa hanno da strillare di prima mattina -. Esco dalla stanza e incontro la mia amica « che è successo? » « Eil ti prego almeno per questa notte facciamo a cambio, tu e Brocken venite nella nostra stanza e noi nella vostra? » « ok se questo ti fa felice e se Brocken è d'accordo » scosse la testa per farmi sapere che era d'accordo. « Oggi che facciamo? » chiedo rivolta al gruppo « non lo so vorrei andare a fare un pò di shopping » mi rispose Kate « allora ti accompagno ». Ci incamminiamo e già iniziamo a vedere i primi negozi, entriamo nel primo e inizia a provarsi più vestiti - viene a fare shopping quando è nervosa -, passarono molte ore ed eravamo già ricoperte di buste quando stavamo tornando in albergo. Tornate Kate andò subito nella sua stanza, ovvero la mia, mentre io ero rimasta a fare compagnia a King fino all'orario di cena. Ci sedemmo a tavola, mangiammo con Kate e Warsman che continuavano a tirarsi occhiate minacciose. Tornano tutti nelle rispettive stanze mentre io esco a prendere una boccata d'aria. Tornata incrociai il mio sguardo con quello di Brocken, che era seduto intento a leggere un libro, mi siedo sulle ginocchia e gli giro il mio braccio destro intorno al collo. Mi sorrise « perchè sei così felice » lo guardavo e continuavo a sorridergli « sai sono lunatica e cambio umore ogni cinque secondi », scoppio a ridere, lui si china e mi bacia, mi alza tenendomi fra le braccia e mi sdraia sul letto, continua a baciarmi, la sua mano percorre dai miei fianchi al viso dove mi accarezza. Inizia a togliersi la maglietta, lo continuo a guardare imbarazzata e gli sorrido. Vedendo il mio imbarazzo ci spostiamo sotto le coperte, « sei sicura di voler continuare, perchè se non vuoi io... », lo accarezzo - ho paura è vero, perchè non sapevo se fidarmi, ma adesso lo so con te è diverso -, rimaniamo qualche minuto a guardarci, mi vergognavo al solo pensiero di essere nuda davanti a lui, « per me è la prima volta che lo faccio per amore e no per divertimento » mi guardava e sorrideva « per me è la prima volta in assoluto » risposi io continuando a guardarlo, la sua faccia cambiò, stava tremando ed era nervoso « ho paura di farti male, per questo se succede tirami un pizzico e mi fermerò subito ». -Ho parlato con molte ragazze sulla prima volta, e si dividono in due gruppi, uno che dice che non si sente nulla, l'altro che fa malissimo, da come lo hanno descritto è peggio di una tortura -, dovevo dare però questa volta ragione al secondo gruppo, fa male, penso subito di tirargli il pizzico, però trattengo un pò il dolore « ehi oh piano », « scusa... fatto » sorrise, alla fine era stato delicato e aveva fatto piano, era la notte più bella della mia vita. Mi sveglio con i raggi del sole che mi illuminano il volto - chi ha tenuto aperte le tende -, mi alzo e lui era seduto sulla poltrona, mi accorgo di essere vestita solamente con una sua maglietta che mi arrivava alle ginocchia, lo guardo e vedo che sta ridendo « avevi freddo stanotte e ti ho coperto con la mia maglietta », gli sorrido e inizio a cercare la mia roba, dopo averla trovata mi chiudo in bagno, stavo davanti allo specchio ancora rossa in faccia. Dopo essermi vestita esco dalla stanza e incontro Kate e King che parlano mentre Terryman e Warsman erano andati a fare dei giri, « buongiorno Eil, com'è cosi felice di prima mattina », mi avvicino a loro « King posso rubartela cinque minuti? », sorride e si alza e ci allontaniamo « dimmi ha a che vedere con il tuo sorriso » scuoto la testa « ieri stavo parlando con lui e ci siamo baciati, ma... », « abbiamo continuato sul letto, alla fine, capiscimi è imbarazzante parlarne » lei mi abbraccia « ho capito non ti preoccupare, sono felice per te, però fare l'amore si all'inizio potrà essere imbarazzante ma lo si fa con la persona che si ama per questo è la cosa più bella ». Ritorniamo da King, era curioso del discorso, ma si arrese subito quando capì che non glielo avremo detto. « Andiamo al mare, voglio stare un pò ammollo nell'acqua » ridendo mi diriggo al piano terra per fare colazione e ritorno in stanza per prepararmi per andare al mare. Arrivati mi levo i pantaloncini e la maglietta e corro verso l'acqua, Kate mi raggiunge, mi giro verso i due ancora sulla spiaggia « King vieni a fare il bagno », « non so nuotare, rimango sulla riva, vai te Brocken », « se esco da sotto l'mbrellone e vado in acqua torno il albergo rosso come un'aragosta, no grazie ». Mi giro verso Kate « che noiosi », nuotiamo verso il largo « Eil dove vai? » raggiungo una parte di sabbia « la secca » lei sorrise e mi raggiunse. Più tardi mangiammo qualcosa al ristorante lì vicino per poi tornare in spiaggia « facciamo una battaglia di castelli di sabbia » il kinniku era orgoglioso della proposta, scoppio a ridere « King » « gareggia con Kate, io vado a fare una passeggiata », prendo per mano Brocken, salutando i due iniziai a camminare, « dove andiamo? » mi chiese « da nessuna parte facciamo una piccola passeggiata e poi torniamo ». Un'oretta dopo torniamo trovando due castelli, uno un pò diroccato, l'altro con due torri e un muro distrutto. King era nascosto dietro a quello diroccato mentre Kate dietro all'altro, si tiravano le biglie sui castelli per simulare i colpi delle catapulte, « sono peggio dei bambini » sussurai con un sorriso, prendo la mia roba e mi dirggo verso l'albergo lasciando loro tre in spiaggia. Arrivata saluto Terryman e Warsman intenti a bere al bar, arrivata al piano giusto vedo la signora delle pulizie uscire dalla stanza, mi passa e mi guarda - che figura - continuo a camminare come se niente fosse ed entro. - Aspetta questa stanza non è mia ma di Kate e Warsman, avrà pensato qualcosa di loro due - ridevo solo al pensiero di quella donna. Entro in bagno e mi faccio una doccia, sento la porta della stanza sbattere - sarà Brocken -, mi asciugo ed esco dal bagno, incontrando Kate seduta sul letto « Eil la signora delle pulizie ha pensato che io e Warsman avevamo fatto qualcosa, ma non è vero, mai con quel maniaco », la guardo e rido « magari potrà succedere un giorno » mi guarda con aria scocciata, poi ride « vabè io vado mi devo cambiare, prima che lui rientri in camera », una volta che Kate è uscita dalla stanza mi sdraio sul letto e prendo il cellulare nella borsa, mi metto le cuffiette e ascolto un pò di musica, mi rilasso e penso alla mia famiglia - vorrei potegli parlare, spiegare quello che è successo, vorrei poter parlare con loro almeno un ultima volta -.

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Capitolo 8
*** Akuma Chojin ***


Una settima, è passata solamente una settimana da quando siamo qui e già hanno fatto sapere al campione che dei lottatori chiamati "Akuma Chojin" stanno lottando, uccidendo tutti i loro avversari. « Dobbiamo tornare a casa e fermarli » la voce di King si era fatta seria, « ho già avvertito Meat e sta tornando sulla terra » aggiunse infine. Avevo già fatto le valigie così come tutti gli altri « anche se siamo stati solo una settimana e mezza è stato bello » disse il texano verso di noi « si è vero, mi sono divertita molto » risposi, mentre tutti gli altri ridevano e scherzavano con King. Una volta tornati, il kinniku corse verso la sua casetta situata nel parco, dove c'era già il piccolo amico/allenatore ad aspettarlo. « Principe dobbiamo correre allo stadio sono lì e vi stanno aspettando », io e Kate salutiamo i chojin e ci incamminiamo verso casa. Una volta arrivati lasciamo le valigie in salotto per poi uscire di nuovo e correre verso lo stadio. Erano tutti li gli "Akuma Chojin" e i loro avversari ossia il gruppo del kinniku. La scena si presentava molto seria in quanto i cattivi avevano ognuno una parte del corpo di Meat. « Ognuno di noi si sfiderà con uno di voi, se vincerete la vostra sfida vi ridaremo un pezzo per volta il vostro amico », alla fine le sfide erano queste, SteCase King vs King Muscle, Atlantis vs Robin Mask, The Mountain vs Terryman, Mister Khamen vs Brocken Jr., Springman vs Rikishiman e infine Buffaloman vs Warsman. La prima lotta sarà quella tra Atlantis e Robin Mask e l'arena si troverà in mezzo all'acqua, mentre in un'altra arena si disputerà la lotta tra Stecase e King. Mentre tre giorni dopo si disputeranno le lotte tra The Mountain contro Terryman il un'arena sospesa in un dirupo mentre da un'altra zona quella tra Mister Khamen e Brocken. Queste sfide inizieranno tra 3 mesi esatti, dando il tempo ai Chojin di allenarsi per combattere al meglio. Ci avviciniamo a King fuori dallo stadio, « cosa farò senza Meat, è il mio allenatore, il mio secondo ma soprattutto è l'amico più importante che ho » continuava a piangere, Kate lo abbracciò « non ti preoccupare ci alleneremo bene questi 3 mesi e ci riprenderemo Meat » era stato Terryman a parlare « non è vero ragazzi » aggiunse infine guardando gli altri lottatori « SI! » dissero tutti in coro, « e noi faremo il tifo per voi » questa volta a parlare era stata Natsuko, io e Kate ci giriamo a guardarla per poi fermarci con lo sguardo sul kinniku « sempre » dimmo in coro. Questi 3 mesi passarono molto velocemente ed eravamo alle porte delle prime due lotte, « Eil io non so a quale lotta andare » « vai a quella di King gli farebbe molto piacere, mentre io credo di andare a quella di Robin » « ok se lo dici tu, allora ci vediamo alla fine delle lotte, sono sicura che ce la faranno » « lo credo anch'io ». Ci dirigemmo tutte e due guardare la rispettiva lotta. La sfida tra King e SteCase era già iniziata da 10 minuti rispetto all'inizio di quella tra Atlantis e Robin. Continuavano a colpirsi ma ogni volta l'avversario di Robin si tuffava nell'acqua per poi tornare ad attaccarlo a sorpresa, nel frattempo era arrivata la notizia che King aveva vinto. Sembra che invece Atlantis per questo round abbia vinto, Robin è stato eliminato per ringout. Appena uscita dall'arena mi ritrovo Brocken e Terryman che stanno aspettando, credo che siano venuti per cercare il loro compagno scomparso nell'acqua, « ciao ragazzi, ho saputo di King...ma Robin è cascato nell'acqua per sparire » « King è stato bravissimo, in quanto a Robin non saprei dirti, spero non gli sia successo nulla », « vuoi che ti accompagni da Kate? » a parlare era stato Brocken « si grazie » gli sorrisi ma era un sorriso sforzato, lui se n'è accorto, mi abbraccia « stai tranquilla si sistemerà tutto », l'ho completamente ignorato e non ho dato tante attenzioni alla relazione che abbiamo, mi sento veramente uno schifo « ho paura, sono Chojin senza cuore, lottano per uccidere e tra tre giorni dovrai lottare tu e non saprei che fare se dovesse finire male » lui mi continuava a guardare, forse questa confessione non dovevo dirlgiela. « Non mi succederà nulla » mi diede un bacio per poi iniziare a incamminarci verso casa, sicuramente Kate mi starà aspettando lì.

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Capitolo 9
*** Brocken vs Khamen ***


Arrivati a casa vedo che è rimasta come l'abbiamo lasciata stamattina, « credo che  Kate non sia ancora tornata » mi girai « forse qualcuno si è andato a divertire dopo la lotta » ridevo, spero che non sia successo nulla. « Non ti preoccupare per Kate non è sola », se n'è accorto, « ok » lo abbraccio, mi stringe per poi baciarmi, « lo sai ci siamo messi insieme il 2 maggio e siamo al 2 ottobre, sono già 5 mesi » sorrideva, « eh si, sono passati molto in fretta » ero imbarazzata, mi bacia di nuovo, questa volta non volevo che si fermasse così presi per la maglietta e lo strinsi più a me, capendo il gesto ci spostammo in camera per poi continuare lì. Mi svegliai con un braccio intorno all vita, mi giro trovando il tedesco che dormiva, ha i capelli dello stesso colore di Jeager però più corti. Mi alzo le 17.30 e Kate ancora non è tornata, decisi di mettere su la macchinetta del caffè, sentii un rumore « ah vedo che ti sei alzato finalmente » ridevo, « non ti metti il tuo fidato berretto? » « non lo trovo, visto che una persona lo ha lanciato come se fosse un frisbee » continuavo a ridere « vuoi un pò di caffè? » lui ci pensò un attimo « si con un goccetto di latte per favore, intanto vado a cercare il berreto ». Passarono alcuni minuti, sentimmo bussare alla porta « forse è tornata », corsi e aprii, entrò Warsman con in braccio Kate  « che è successo » urlai verso il robot chojin « Atlantis è venuto fuori dall'arena e insieme ad altri due ha provato a rapire Kate facendola svenire, ma io e Rikishiman ci siamo messi in mezzo » aveva il fiatone « poi è arrivato Terryman e li ha bloccati facendomi andare via con lei ». Mise Kate sul suo letto, gli chiesi se voleva qualcosa da bere, ma rifiutò e corse via ad aiutare i rispettivi compagni. « Vado pure io ci vediamo » mi diede un bacio e se ne andò. Questi giorni sono passati molto lentamente, Kate si è ripresa e adesso stiamo andando al prossimo combattimento, « Eil hai paura che possa succedergli qualcosa? » mi guarda « si un pochino » chissà come lotti questo Mister Khamen « io vado a quella di Terryman così poi ti faccio sapere » aggiunse infine, « starò lì con Natsuko »  « ok ». Corro sto facendo tardi, arrivata all'arena, Brocken già sta lottando da qualche minuto ma dell'avversario c'è solo una testa che gli sta mordendo il braccio destro facendolo sanguinare « no ». Riesce a liberarsi facendogli un taglio all'altezza del petto, la lotta continua con qualche colpo, fino a quando Mister Khamen lo avvolge con delle bende e prese una cannuccia in ferro, « ora berrò via tutti i suoi liquidi » si girò verso gli spettatori « di lui non rimarrano nient'altro che ossa ». Dopo aver levato il corpo tutti i liquidi iniziò a levare le bende « no non posso guardare » mi girai verso King « è rimasto solo lo scheletro » disse basito « non è possibile » iniziai a piangere, avevi detto di non preoccuparmi, come faccio a non preoccuparmi per te cretino, « Eil » il kinniku mi chiamava ma continuavo a piangere « Eil » mi richiamò « dimmi King » « nella normalità uno scheletro si può muovere » rimasi stranita da quella domanda, « no King quando sei uno scheletro sei morto, non puoi muoverti » « e allora chi è quello » mi girai verso il ring e lo riconobbi subito « m-ma quello è Kinkotsuman, cosa ci fa qui? » « non lo so ma ha salvato Brocken » disse il kinniku. Brocken lo attaccò a sorpresa, « ma cosa succede? » si girò King verso il telecronisti « non lo sappiamo c'è del fumo che non ci da modo di vedere la lotta », « ho paura » iniziai facendo girare King « ho paura che quel fumo sia uno degli Akuma Chojin che è venuto ad aiutare il suo compagno ». « Eil il fumo si sta diradando » guardai il ring rimasi stupita Brocken era alzato con delle bende addosso mentre Mister Khamen era a terra « ha vinto » urlò il kinniku. « Ci è arrivata notizia che Terryman ha vinto la lotta » iniziò uno dei cronisti « ma sembra che le corde che reggevano il ring abbiano ceduto, ma Terryman si è salvato » abbracciai King « e con questo sono tre pezzi ce ne mancano altri tre » mi sorrise  « ci vediamo al parco più tardi avverti anche  Brocken » e uscì dal'arena, andai incontro a Brocken, « dovresti farti curare il braccio » lui si girò « si forse dovrei », continuò « però visto che adesso sei qui sul ring, officializziamo qualcosa » mi diede un bacio davanti a tutti e subito i telecronisti iniziarono a far girare la voce « io me ne vado, ma perchè devo fare sempre figuracce con te » me ne andai mentre lui continuava ridere.

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Capitolo 10
*** Paura e ringraziamenti ***


Mi sveglio guardo verso la sveglia le 11:15, mi alzo e mi vesto, sono passati alcuni giorni dalla lotta che ha visto Rikishiman come vincitore e alla seconda lotta che ha visto come vincitore King Muscle su Atlantis. L'ultima lotta rimasta è quella di oggi Buffaloman vs Warsman, e si disputerà oggi pomeriggio. « Kate sei pronta dobbiamo andare » gridai per farmi sentire, si era chiusa in bagno e non voleva più uscire « Eil io ho paura, lui mi ha salvato l'altra settimana e io non l'ho potuto ringraziare » un attimo di silenzio, credo si sia messa a piangere « se dovesse succedergli qualcosa non me lo perdonerei mai ». Uscì dal bagno con gli occhi gonfi per le lacrime, « non ti preoccupare non gli succederà nulla, non piangere » l 'abbraccio per confortarla e dargli il sostegno e andare a quella lotta. « Adesso andiamo tu lo saluti e gli auguri buona fortuna » la guardo fissa negli occhi ancora lucidi « in più lo ringrazi ok? » lei mi guarda e sorride « ok », prendiamo le borse con i biglietti e ci avviamo verso lo stadio. Arrivati c'erano King con qualche fasciatura ma niente di grave, Brocken che ci saluta e Terryman che parlava con Warsman. « Ehi ragazzi perchè non andiamo a prendere i posti » feci l'occhiolino ai tre « ok arriviamo » dissero in coro « Kate ti teniamo il posto » aggiunsi. « Warsman io... » era imbarazzata « volevo ringraziarti per quel giorno, mi hai salvato da quell'Akuma Chojin di nome Atlantis » teneva lo sguardo abbassato « un giorno mi sdebiterò » sentiva lo sguardo del mezzo robot su di lei e sentiva il suo respiro « non mi devi ringraziare, è questo quello che fanno gli amici no? » lo guardava sorpreso « si aiutano a vicenda » continuò. Non sapeva cos'altro aggiungere « posso? » chiese prima di allungare il braccio per levare la maschera del robot chojin « non ti conviene che me la levo, non ho nulla di umano a parte l'occhio e la bocca » lo continuava a guardare « ok puoi togliermela » con la mano levò la maschera al russo, non rimase scioccata come tutte le persone che lo avevano visto senza, anzi continuava a sorridergli « perchè non hai paura della mia faccia » rimase basita da quella domanda « perchè sei pur sempre una persona umana », il chojin si sentiva felice e se avesse potuto avrebbe pianto ma non poteva, « sei l'unica persona che me lo abbia mai detto » Kate si avvicinò e gli diede un bacio al fior di labbra, lui rimase impietrito « non farti tanti film mentali per un bacetto maniaco » si misero a ridere insieme fino a quando lui non la prese per i fianchi e l'avvicinò a se per dargli un bacio più passionale e approfondendo mozzicando ogni tanto le sue labbra,  « buona fortuna » gli sussurrò all'orecchio prima di rimettergli la maschera ed andare a raggiungere gli altri. « Eil mi fai posto » il kinniku si lamentava perchè aveva preso un posto con davanti un uomo più alto di lui « non ci vedo » continuò « King smettila di fare il bambino » Kate era tornata dagli altri e aveva preso posto tra me e il piagnucolone. « Kate lo hai ringraziato? » si girò verso di me « si gli ho anche augurato buona fortuna e.... » abbassò lo sguardo, forse per non far vedere il lieve rossore « e? » « eh beh l'ho baciato » tutti guardammo la castana ancora con la testa abbassata per l'imbarazzo « era ora » gridammo in coro io, Terryman e Brocken, mentre il kinniku era ancora sotto shock ma alla fine era felice. « Ragazzi guardate sono entrati » ci avvertì King « la lotta sta per iniziare » continuò, si sentiva dal tono della sua voce che era preoccupato e con lui anche noi. La lotta candò avanti con i continui fallimenti del Bear Claws, era agitato non sapeva cosa fare tutte le mosse che provava fallivano mentre ogni colpo di Buffaloman andava a segno lasciandogli gravi ferite. Riuscì verso la fine a mettere a segno un'altra bear claws rompendo uno dei corni e ricevendo la mossa finale dell'Akuma che decreta la vittoria di Buffaloman. Non potevamo crederci Warsman era stato battuto ed era ferito gravemente, « King Muscle » urlò « hai tempo un mese per battermi » continuava a ridere « oppure puoi dire addio all'ultima parte del corpo del tuo amico » e dopo aver parlato se ne andò lasciando sul ring un Warsman ferito e un King Muscle arrabbiato « vedrai che ti batterò » stringeva i pugni mentra guardava i medici portare via il corpo dell'amico « per Warsman, per Robin e per Meat ».

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Capitolo 11
*** Buffaloman vs King Muscle ***


Il mese passò in fretta e nella paura, King si è allenato con l'aiuto di Terryman e Brocken. « Kate dobbiamo andare a casa, domani c'è la finale » la chiamai entrando nella stanza dell'ospedale « Kate » mi bloccai, stava dormendo accanto a Warsman, forse è meglio che rimanga con lui. Ritornata a casa guardai l'orologio le 23:30, è meglio che vada a dormire, mi misi sul letto e mi addormentai quasi subito. Già mattina, verso l'ora di pranzo King lotterà contro Buffaloman. Presi la tazza di latte e mangiai un toast, è ora. Camminavo verso lo stadio e vedevo che la gente accoreva per vedere questo scontro. « Ciao Eil » mi girai incontrando Terryman con Natsuko e una ragazza che conosce King, il suo nome è Bibinba o conosciuta meglio come Belinda la madre di Kid. Entrammo e sedut ai suo posto c'era Brocken che occupava altri 5 per noi. « Ciao amore, Kate dov'è ho tenuto il posto pure per lei » gli sorrisi « ha preferito rimanere con Warsman » « ah capisco ». La lotta già era iniziata quando entrammo e sembra che Springman abbia rubato di nuovo il braccio destro di Meat e che insieme alla testa li abbiano messi in dentro una teca di vetro, « visto che siete arrivati in ritardo vi spiegherò cosa consistono quelle luci » iniziò il tedesco, spiegando per filo e per segno che King deve battere gli avversari uno ad uno, il primo entro 30 minuti e l'altro entro 1 ora, se non riesce a prendere le chiavi per aprire la teca, il braccio e la testa riceveranno una scossa così potente da folgorarli. Mentre King lottava contro i due Akuma Chojin venne salvato dall'attacco di un wrestler sconosciuto, si fa chiamare Mongolman « non è possibile Ramenman » sussurrò Brocken, lo tranquillizzai « no Brocken quello è Mongolman », non posso dirgli che è Ramenman travestito, tanto lo verrà a scoprire più tardi. Mongolman protesse dagli attacchi di Springman la testa e il braccio di Meat, per poi battere quest'ultimo una volta arrugginito con la mossa Hell's Shower per poi buttarlo sulle altre teche di vetro folgorandolo, prese la chiave ed aprì salvando il braccio del piccolo . Rimanevano solamente King e Buffaloman, l'akuma attaccò con la Hurricane mixer ma sbagliò corno andando ad affondare con quello rotto e non facendo nessun danno al kinniku che provò a usare la sua mossa finale la Kinniku Buster, ma durante la discesa Buffaloman gliela ritorce contro capovolgendogliela finendo sopra le corde. Il kinniku provò in tutti i modi a batterlo ma era nettamente superiore di potere che è pari a 10,000,000. Rivelò a King le sue 1000 ferite inferte da 1000 chojin, di cui ha poi assorbito il loro potere, provò ad attaccarlo su quelle cicatrici ma si mossero, andando a concentrarsi sul suo unico corno, allungandolo di molto. Iniziò a girare usando la sua mossa Tomahawk Hurricane e infliggendo a King 1000 tagli. Il kinniku si rialzò e riprovò la Kinniku buster, ma Buffaloman la capovolse di nuovo, ma stupì tutti quando il kinniku invece di usare il terreno usò la tettoia chiamandola Neo kinniku buster, facendo cascare tutti e due al tappeto. Sembra che la lotta sia finita, Buffaloman sta stringendo la mano a King « alla fine si è risolto tutto per il meglio non credi? »rivolta al tedesco che era ancora perplesso « non mi convince ». Ma Buffaloman iniziò a urlare e le sue cicatrici presero la forma del diavolo, riallungò il corno e si posizionò sotto il ring, Devil shark l'unica cosa che sentimmo prima di vedere il corno che tagliava tutto il ring come una pinna di uno squalo. Il kinniku era in pericolo, il corno si stava avvicinando piano piano alla testa, ma riuscì a fermarlo con il braccio, ricevendo un taglio motlo profondo. Lo prese per il corno e lo scaraventò sul ring, bloccandolo tra le corde. Buffaloman respinse l'attacco del kinniku tirandogli una spallata, allungò di nuovo il corno infilzando King e assorbendo il suo potere, ma non ci riuscì per molto visto che il kinniku si riprese tutte le sue energie dopo qualche minuto. Lo buttò in aria provando a farlgi la Neo kinniku buster ma venne capovolta di nuovo, però il kinniku non si arrese e capovolse anche lui la kinniku buster capovolta e riuscì a battere Buffaloman. Ora mancava la chiave, la prese ma non sarebbe mai arrivato in tempo, gli mancavano 5 secondi e non ci sarebbe riuscito, vedemmo volare di lato alla testa di King un corno che ruppe la teca e fece cadere la testa del piccolo kinniku. « Bravo King » urlarono Terryman e Brocken insieme « bravo lo sapevo che ce l'avresti fatta » esultai abbracciando il tedesco che a sua volta ricambiò quel segno di affetto e di gioia.

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Capitolo 12
*** Pesce d'aprile ***


Passarono 3 mesi dalla lotta tra Buffaloman e King e tutti avevano iniziato a riprendere il proprio stile di vita. Il kinniku aveva ricominciato a lamentarsi, Robin e Warsman si allenavano, Ramenman e Brocken parlavano e si incontravano qualche volta a settimana. « Kate io vado, devo raggiungere Brocken a casa » gli diedi un bacio sulla guancia « ci vediamo più tardi, se ti senti sola cerca Warsman così ti farà un pò di compagnia » scoppiai a ridere mentre uscivo di casa. Arrivata dal tedesco pensai a che mese erano emi venne subito in mente un idea, suonai il campanello dell'appartamento e mi aprì « amore sei arrivata » sorrisi facendogli un cenno con la mano « ciao » mi avvicinai per dargli un bacio. Lui si mise seduto sul divano « sai stavo leggendo questo libro è molto interessante » lo guardavo, mi veniva da ridere ma mi sarei dovuta trattenere. Mi siedo sulle sue gambe e mi appoggio al petto « che hai perchè sei così strana » lo guardavo, mi avvicinai al suo orecchio « amore.... ho un ritardo » sgranò gli occhi alzandosi all'improvviso e facendomi quasi cascare per terra « amore calmati, sai che giorno è oggi » gli domandai con un piccolo ghigno « si è il 1° aprile e con questo » mi rispose nervoso, scoppiai a ridere « pesce d'aprile » continuai a ridere guardando la sua faccia sconcertata. « Oddio prima che mi scordi, oggi è il compleanno di King » presi la mia roba « andiamo a fargli gli auguri » presi per mano un Brocken ancora sotto shock. Arrivati alla casetta nel parco incontrai Warsman e Kate che parlavano con Meat e Terryman, « che è successo » chiesi al piccolo kinniku « King è sparito e oggi è la sua festa » pensai dove poteva recarsi il principe del pianeta muscolo « sarà andato a mangiare il Gyudon, non vi preoccupate » sorrisi « hai ragione, andiamo a prenderlo starà al solito ristorante ». Arrivati lì sentimmo una voce ridere ad alta voce « è King » girandomi verso gli altri, entrammo e vedemmo che non era solo con lui c'era Belinda, Robin Mask e Ramenman « ragazzi siete venuti in tempo volevo festeggiare, beviamo tutti insieme » sgranai gli occhi « no King per questa volta passo con l'alcool » mi avvicinai e gli diedi un bacio sulla guancia « auguri » sorrisi e abbracciai Brocken che alzò la bottiglia di birra verso King per augurargli buon compleanno. Presi Kate per un braccio, « Eil, che è successo » mi guardai intorno per vedere se c'era qualcuno li vicino « Kate tra un pò è la mia festa e devo sapere... tu cosa vuoi fare rimanere qui o ritornare ai nostri anni » lei ci pensò e vedevo che stava guardando Warsman, senza dirmi nulla già aveva fatto la sua scelta « ok, ho scritto una lettera, ora te la faccio leggere »

"cari mamma e papa,
Volevo dirvi che ho deciso di andare a vivere da sola,
non proprio sola, voi sapete con chi. Vi chiedo di non cercarmi 
tanto non mi trovereste, vi prego di non preoccuparvi.
con amore Eil"


« scrivi pure tu le stesse cose ma ti firmi con il tuo nome » mi guardò e iniziò a scrivere firmando con il suo nome « così va bene » lo lessi « perfetto » presi i due fogli e li misi nella borsa. « Eil, Kate che fate li da sole, venite a divertirvi con noi » urlò King già ubriaco. « Ragazzi che ne dite di sucire e andare a casa di qualcuno di voi » pensai un attimo a quello che ha appena proposto il kinniku « mi sembra di aver già vissuto una cosa del genere, ma di quella volta non ricordo nulla » mi misi a ridere optando per andare a casa nostra. Appena arrivati King svenne sul divano « secondo te lo dovremmo lasciare lì » lo guardai, dormiva come un angioletto « ma si è la sua festa, fallo divertire ». « Eil sono le 2 di notte, che facciamo » guardai tutti gli altri « ragazzi, buonanotte arrangiatevi in qualche modo » mi alzai e mi diressi verso la stanza « Eil posso venire con te » era stato Brocken a parlare, questa volta lui era ubriaco « dai vieni, vedi di dormire però » sorrise « grazie ». Gli altri si arrangiarono chi sul divano insieme a King e chi sul letto di Kate.

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Capitolo 13
*** Il compleanno di Eil ***


Mi svegliai, guardo il calendario che indica che oggi è il 4 Aprile, oggi è il mio compleanno faccio diciotto anni e devo esprimere subito quel maledetto desiderio. « Kate » urlai cercandola in camere e poi in bagno, strano. Sentii dei rumori e vidi Kate prendere per mano Brocken guardarmi e scappare via, sentii il cuore fermarsi, non ci posso credere, forse sto fraintendendo le cose. dopo aver bevuto un goccio di latte ed essermi vestita esco. Camminai fino a casa del kinniku, « ciao King » sorrisi salutandolo con un gesto della mano « buongiorno Eil, auguriiii » urlò facendo girare tutte le persone presenti nel parco. « Auguri Eil » mi girai « grazie Terryman, Natsuko » ricambiai il loro sorriso. « Ragazzi buongiorno » arrivarono Warsman e Robin « che fate » aggiunse il russo, « niente, oggi è il compleanno di Eil » loro sgranarono gli occhi « auguri » dissero in coro « noi non lo sapevamo » continuò l'inglese « fa niente », sorrisi ma mi venne subito in mente la scena di poco prima. Abbassai lo sguardo e mi avvicinai a King, iniziai a piangere « ehi Eil che succede », singhiozzavo e le parole non volevano uscire « poco p-prima di uscire di casa ho v-visto Kate che teneva per mano Brocken, loro mi hanno tradito » continuai a piangere « no ti pare Kate ti vuole bene e Brocken ti ama, non lo farebbero mai » il russo si arrabbiò « io quel tedesco lo taglio a pezzettini » facendo scattare gli artigli del Bear claws. « Eil che ne dici se andiamo a casa tua e ne parliamo tutti assieme » disse il kinniku guardando Warsman ancora su di giri « magari vi calmate un pochino ». Arrivati a casa aprii la porta era tutto troppo buio ed eravamo in pieno giorno, accesi la luce  «Buon compleanno » urlarono tutti in coro tranne Robin e Warsman che non sapevano nulla della festa. « Eil stammattina mi hai vista con Brocken perchè stavamo prendendo il tuo regalo » « mi dispiace io ho pensato male » abbassai la testa, mi vergognavo « sai sarei stata pure io arrabbiata se ti avessi vista correre via mano per mano con Warsman » io sorrisi e lei ricambiò. « Che vuoi fare prima la torta o prima il regalo » volevo aprire il regalo « scelgo la torta » è meglio prima levarci questo desiderio di mezzo. Presero la torta e le candeline, le accesero mentre io avevo preso le due lettere per i nostri genitori, spero che funzioni "vorrei rimanere in questo anno con la mia amica Kate e che queste lettere arrivino ai destinatari" chiusi gli occhi e soffiai sulle candeline, riaprii gli occhi e le due lettere erano sparite, sorrisi « Kate non ti preoccupare le lettere sono arrivate » lei si girò « perfetto, adesso apri il tuo regalo ». Presi un piccolo incarto e iniziai a scartare, « un volo solo andata per... » sgranai gli occhi « BERLINO » urlai, « vorresti venire a vivere con me » mi fissava aspettandosi una risposta « fammelo sapere perchè il volo parte fra 3 ore » abbassai la testa, non volevo lasciare Kate « Eil fai quello che senti, fossi in te accetterei » Kate mi aveva messo una mano sulla spalla « si, voglio venire a vivere con te, ma tu sei un chojin se vieni a berlino » lui mi bloccò « continuerò a lottare e so che tu mi aspetterai ogni volta a casa » il mio sorriso si trasformò in un ghigno « e chi ti fa pensare che tu sparisci per 1 mese intero e io sto ancora li ad aspettarti? » lui sorrideva « il fatto che il tuo regalo non è finito, tu mi aspetterai perchè volevo chiederti se... » « se? » « se mi vuoi sposare? » mi porse l'anello « devi solo dire di si o di no, e non ci sposeremo subito, tra un anno se vuoi » ero scioccata « certo che ti voglio sposare, ma che sia tra un anno subito no » lui scoppiò a ridere e mi mise l'anello al dito, divenni rossa per l'imbarazzo « vai a fare le valigie che tra un pò si parte » sorrise « io ho preso 1 mese di fermo così starò un pò con te » aggiunse infine. « Dai vi accompagniamo » disse King, aveva gli occhi lucidi stava per piangere. Arrivati all'aeroporto sentimmo che il volo partiva tra 5 minuti così salutai tutti, abbracciai Kate « vedi di farti sentire ogni tanto, mandami una letterina » gli dissi « sapessi la via » si girò verso Brocken « non è che mi scriveresti la via e il numero civico così posso rimanere in contatto con lei anche se stiamo in due posti diversi » lo guardò con occhi dolci, Brocken prese un foglietto con su scritto via e n° civico « mi farò sentire molto presto Eil, buon viaggio » iniziò ad agitare la mano per salutarmi. « Nervosa? » mi chiese il tedesco « un pochino ma vedrai che mi abituerò molto presto » gli diedi un bacio e continuammo a camminare per entrare sull'aereo, "mi mancherete ragazzi, un giorno ci rincontreremo".

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Capitolo 14
*** Epilogo ***


Sono passati ormai tanti anni da quando siamo tornate indietro nel tempo e siamo di nuovo nell'anno 2015, tranne che invece di avere 17 anni questa volta sono un pò più vecchia, alla fine decisi di rimanere nell'anno in cui incontrai la persona più importante. « Amore Robin e King ci hanno invitato a festeggiare, visto che i due figli sono in finale » « ok oggi io devo incontrarmi con Kate saranno 6 o 7 anni che non la vedo » mi alzai dal letto « a che ora devo stare alla festa » si alzò pure lui « per le 6 di pomeriggio », diedi un'occhiata alla sveglia « Brocken mi hai svegliato alle 5 di mattina per dirmi una cosa che potevi dirmi quando avremmo fatto colazione » non rispose, almeno non subito « no la verità è che ti ho svegliato perchè volevo augurarti buon compleanno » sorrisi e gli diedi un bacio « grazie ma ormai sono vecchia per i compleanni » « ma non per i regali » continuò lui avvicinandomi un pacchettino, lo scartai e vidi una collanina con una pietra blu « grazie » sorrisi e la indossai. Qualche ora più tardi sentii il cellulare squillare « pronto » risposi ancora mezza assonnata, « pronto Eil sono Kate allora   tra un ora davanti allo stadio? » « si Kate ci veidiamo tra un'ora davanti allo stadio ». Presi la borsa, avevo tenuto i biglietti che mi comprò prima di ritrovarci nel passato, quindi era ancora validi. Camminai verso lo stadio e stranamente arrivai pure in anticipo, « miracolo Eil Leghen che arriva in anticipo » mi girai sentendo la sua voce e l'abbracciai « come siamo invecchiate male Eil » la guardavo molto male « scherzo, auguri » sorrise per poi abbracciarmi di nuovo. « Kate guarda » presi i biglietti e iniziò a ridere « li hai ancora non me lo sarei mai aspettato, comunque dov'è che mi stai portando » la guardai « questo posto non ti ricorda nulla? » si guardò intorno « ma questa è la nostra zona e quella laggiù è casa tua » urlò « brava, volevo vedere una cosa, se è come penso da quella casa tra poco dovrebbero uscire due persone » lei mi guardò curiosa « e chi dovrebbero uscire scusa », 3-2-1 « eccole » indicai due ragazze « Eil ma quelle siamo noi da giovani » accennai un si con la testa « siamo noi che tra un pò verremo mandate indietro nel tempo, questo è un ciclo continuo, quando quelle due ovvero noi due saremo vecchie di nuovo verranno a vedere loro da giovani prima della partenza per il passato, capito » lei scosse la testa « capito tutto » « ah Eil verrai ai festeggiamenti per la finale » « si mi tocca mi hanno invitato, te invece Warsman si è fatto più sentire? » lei ci pensò « si fa sentire ogni tanto al cell ma è sparito da un anno, spero che torni presto ». « Kate non è che mi accompagneresti a casa che devo cambiarmi? » « si andiamo ». Arrivate a casa decisi di vestirmi con un vestito nero. « Andiamo che ci staranno ssicuramente aspettando », camminavamo per strada, la festa si sarebbe svolto all'hotel in cui albergava King Muscle, « che cos'è questo rumore? » chiesi a Kate « oh è il mio cellulare » prese il telefono nero « pronto Lilyan, dimmi che c'è » « ok lo farò, tuo fratello Ivan è li con te? » « ah si sta allenando capisco, si sono con Eil perchè? » « ok glielo dico » allontanò il cellulare dall'orecchio « Eil, Sam e Lia sono con Lilyan alla fine hanno tutti 16 anni, vanno ad una festa e ti salutano » come sempre quei due non mi chiamano, « peerchè non mi chiamano mai a me, preferiscono sempre avvertire il loro fratellone perchè sanno che li difenderà in qualsiasi modo » Kate iniziò a ridere « digli che Eil li risaluta, un bacio e non fate tardi ciao » chiuse la chiamata, « Eil non dirmi che sei gelosa di Jeager » « no non lo sono ma vorrei che ogni tanto mi informassero a me, sono pur sempre i miei figli » risposi un pò arrabbiata « Eil loro due sono gemelli e hanno un fratello adottivo più grande di quanto » « 5 anni » dissi « ecco 5 anni loro si fidano del loro fratellone è normale, così anche Lilyan con Ivan » mi abbracciò « adesso andiamo che se facciamo tardi ci menano » scossi la testa nervosamente e iniziammo a camminare più veloci.

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