Com'è profondo il mare

di Belial The MadHatter
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Non sai quello che ti perdi, Davy Jones ***
Capitolo 2: *** Nessuno prima o dopo di lui ***
Capitolo 3: *** Se solo potesse restare con lei per sempre... ***
Capitolo 4: *** So cosa dovresti provare, Davy Jones ***
Capitolo 5: *** Un giorno ogni dieci anni ***
Capitolo 6: *** Vorrebbe... ***
Capitolo 7: *** Non dovrebbe soffrire... ***



Capitolo 1
*** Non sai quello che ti perdi, Davy Jones ***


Scritta per il prompt Lussuria della community settepeccati.


Nota dell'autrice
Riconosco che la mia storia presenta la stessa idea di fondo di quella di un'altra autrice di EFP: applicare i sette peccati capitali ai Pirati dei Caraibi.
Riconosco anche che quest'autrice ha iniziato a pubblicare prima la sua storia su EFP.
Posso affermare di essere assolutamente in buona fede, in quanto ho scritto questi racconti dopo aver effettuato un claim (prenotazione di un fandom e/o dei personaggi su cui scrivere delle fanfic) nella writing community settepeccati il 27 gennaio 2008, quindi molto prima dell'inizio della pubblicazione dell'altra autrice.
La questione è già stata sottoposta a Erika che ha provveduto a cancellare la recensione in cui mi si faceva notare la presunta presa di ispirazione dall'altra storia.




- Hai intenzione di finire qui la sera, mio bel marinaio? -

È quasi al molo, quasi all'Olandese Volante, quando la donna lo ferma.

Si tratta di una prostituta in cerca di un cliente, con il fisico di una polena, i capelli rossi e gli occhi verdi.

Ma c'è qualcosa nel suo portamento... una fierezza che non dovrebbe esserci in una puttana...

- Certo. -

... che lo attira.

- Non hai idea di quello che ti perdi, Davy Jones. -

- Come fai a sapere il mio nome? -

Estrae la spada, pronto a combattere: ha troppi nemici e quel vicolo semibuio è il posto ideale per una trappola.

Lei sorride in un modo che lo fa innervosire e, con fare civettuolo, si avvicina.

- Chi non conosce il grande Davy Jones e la sua nave, l'Olandese Volante? -

- Già, chi? -

Lei continua a sorridere, incurante della sua voce minacciosa e della spada puntata contro di lei.

- Un lupo di mare, un grande marinaio. -

- Come ogni vero pirata, - dichiara, ma è orgoglioso di questo.

- Il capitano che ha fatto costruire un organo sulla sua nave, - dice lei, divertita, come i suoi uomini quando ha portato l'artigiano sull'Olandese. Quando ha finito con loro, non hanno più avuto il coraggio di ridere.

- Sono tutte cose che il mondo conosce. Hai altro da dire? -

Lei abbassa la voce per pronunciare le ultime parole. - Colui che suona per il mare. -

Le puttane credono che suoni per la sua amata e i pettegoli che lo faccia per terrorizzare le sue vittime. I suoi uomini non si chiedono nulla. Nessuno sa per chi suona. Nessuno a parte questa donna.

- Chi sei? - le chiede.

Lei non risponde e il suo sorriso è sempre più misterioso, sempre più irritante. Quanto vorrebbe vederlo scomparire!

- Addio, - la saluta.

- Ancora un momento, Davy Jones, - la voce è imperiosa, ma il sorriso è ancora lì.

- Cosa vuoi ancora? -

- Salutarti, - risponde. Poi si accosta e lo bacia.

Lui la bacia e su quelle labbra e in quella bocca, nel corpo che gli preme contro, nelle braccia che lo avvinghiano, sente il sapore del mare, la sua forza, la sua potenza, la sua freddezza e la sua volubilità. Prova quella trepidazione che solo essere al timone dell'Olandese Volante durante una tempesta gli sa dare, quella felicità che solo la prima brezza di vento dopo settimane di secca gli sa donare.

Vorrebbe perdersi in lei.

- Chi sei? - chiede di nuovo quando lei lo lascia andare.

La donna... ma è davvero una donna? ... ride.

- Non smettere mai di suonare per me, Davy Jones. -

Poi la donna non è più lì. Al suo posto ci sono decine di granchi che si affrettano a percorrere quei pochi metri che li separano dal mare.

Vuole assaporare di nuovo quelle sensazioni, vuole avere quelle labbra di nuovo... Vuole arrivare a conoscerle tanto bene da non poterle mai dimenticare.

Mentre guarda l'ultimo granchio che corre verso l'acqua, giura a se stesso che sarà così.

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Capitolo 2
*** Nessuno prima o dopo di lui ***


Scritta per il prompt Superbia della community settepeccati.




La melodia si spande nella notte potente, orgogliosa e trionfante, superando i rumori della nave, creando un mondo che è solo per lui, incurante di quanto lo circonda e dei suoi uomini che vorrebbero dormire.

Ode un tonfo.

Afferra la spada, pronto a infilzare chiunque abbia spezzato la sua illusione.

Quando si gira, vede il suo cannocchiale rotolare sul pavimento e Calypso, seduta sul tavolo delle carte. Questa volta ha l'aspetto tipico degli abitanti della Cina: lunghi capelli neri, occhi a mandorla e pelle dorata.

- Continua, mio amato, - lo incoraggia.

Posa la spada, orgoglioso di essere riuscito a farla emergere ancora una volta dalle acque, orgoglioso che solo a lui si rivolga come "mio amato".

- La mia dea gradisce la musica? - chiede, orgoglioso che lei gli chieda di proseguire e, a sua volta, lusingandola.

- Sì, - Calypso sorride, in modo complice, e, con un gesto esagerato della mano, gli indica di proseguire. - Ora riprendi a suonare, mio amato. -

- Prima, ho un dono per te, Calypso. -

Si avvicina a lei, le si inginocchia di fronte e la guarda negli occhi.

Non bacia la mano che lei gli porge, ma la prende fra le sue.

Senza distogliere lo sguardo dai suoi occhi, estrae dalla tasca il regalo e lo posa sulla sua mano, indugiando prima di lasciarla andare.

Calypso apre il ciondolo e lui lascia che la melodia suoni una volta. Poi torna all'organo.

Suona la musica che ha composto pensando a lei, lasciando che tutto il suo amore si riversi nelle note e risuoni nella notte, ricreando quel momento di assoluta felicità.

Il mare e Calypso, l'Olandese Volante e la musica dell'organo. Se c'è un paradiso, è quello, in quel momento.

Quando le sue dita hanno lasciato l'ultimo dei tasti, lei è al suo fianco.

È pronto a giurare che nessuno prima di allora le abbia dato una simile dimostrazione d'amore, che nessuno prima di lui l'abbia mai vista così, con gli occhi colmi di felicità e di piacere....

- Mio amato, - sussurra.

La mano di Calypso gli accarezza il viso e le parole gli sfuggono.

Non ha mai mani delicate, Calypso. Sono sempre mani forti, spesso segnate, qualche volta morbide, ma, sempre quando lo sfiora, lui si perde nel suo tocco.

Le loro labbra si incontrano e l'ultima cosa a cui pensa è che nessuno prima o dopo di lui amerà mai Calypso quanto lui.

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Capitolo 3
*** Se solo potesse restare con lei per sempre... ***


Scritta per il prompt Invidia della community settepeccati.




- In un tempo molto lontano, una dea si innamorò di un essere umano. Lo amava tanto che chiese al padre degli dei di donargli l'immortalità. Ma quando andò sulla spiaggia su cui dovevano incontrarsi, lui non c'era. - Calypso si irrigidisce, mentre lui continua a raccontare. - Lui era andato dal nipote e era morto lungo il tragitto. E ancora oggi quella dea è là, che vaga su quella spiaggia e attende il suo amato per donargli la possibilità di vivere in eterno al suo fianco. -

Calypso non parla, non inizia a raccontare la sua versione dei fatti come fa di solito... Quando parla è quasi sorpreso che lo faccia.

- Non andò così. -

- Eri tu quella dea? - C'è tanto di lei che non sa.

Sorride Calypso, il sorriso misterioso che più di una volta lo ha fatto innervosire e più di una volta gli ha fatto terminare la conversazione con un bacio e l'amore.

- Teti, Calypso,... persino Poseidone e Nereo... sono solo nomi che mi danno gli uomini. Ma sono sempre e solo io. -

- Hai offerto a qualcuno l'immortalità? -

- Molto tempo fa, - sembra persa nel ricordo.

- E lui accettò? -

Calypso non risponde.

- Io sarei pronto a sacrificare qualsiasi cosa pur di rimanere accanto a te per sempre. -

Lei lo guarda, poi si alza e gli chiede, con gli occhi fissi nei suoi e in una sfida implicita ad abbassare lo sguardo,

- Saresti disposto a navigare oltre l'orizzonte, oltre i confini di questo mondo? -

Non gli lascia il tempo per rispondere.

- Saresti disposto a non poter toccare terra che una volta ogni dieci anni? -

Il tono della sua voce è dolce, ma arrabbiato.

- Saresti disposto a vedermi sono un giorno ogni dieci anni? -

Non avrebbe problemi a navigare oltre i confini del mondo oppure a scendere a terra solo una volta ogni dieci anni, ma vederla solo per un giorno...

- Io... -

Lei lo interrompe.

- Lui disse di no. -

Vorrebbe dire qualcosa che la rassicuri del suo amore per lei, ma riesce a pensare solo a una cosa.

- Un giorno ogni dieci anni? -

- Un giorno ogni dieci anni per poter stare con colei che lo ama, - conferma Calypso.

Ha la bocca secca e deglutisce. Non sa cosa dire, non sa cosa pensare. Vorrebbe non aver chiesto.

- Ma non lo sto chiedendo a te, mio amato, - sussurra Calypso e se ne va.



È una cosa che sa fin dal giorno in cui l'ha incontrata, ma si rende conto d cosa significhi esattamente solo quando ha già i primi capelli bianchi: è destinato a invecchiare e morire, mentre Calypso... Calypso continuerà a vivere senza di lui, si innamorerà di nuovo... e lo dimenticherà.

Così iniziano ad esserci momenti in cui la odia per questo, perché sarà ancora viva quando lui sarà polvere.

Ci sono momenti in cui odia ogni uomo che nascerà perché che potrà bramare l'amore di lei... e lei, forse, glielo concederà.

Ci sono momenti in cui maltratta il mozzo, che ha meno di vent'anni, perché lui, alla soglia dei quaranta, si sente un vecchio pronto per la fossa e ne invidia la giovinezza.

Ci sono momenti in cui è più duro con i marinai innamorati, perché amano donne mortali, che invecchiano con loro... e li invidia per questo. Li odia e li invidia e non sa cosa fare.

Ci sono momenti in cui odia ogni altro uomo al mondo.

Se solo potesse restare con lei per sempre...

Se solo lei glielo chiedesse...

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Capitolo 4
*** So cosa dovresti provare, Davy Jones ***


Scritta per il prompt Gola della community settepeccati.




Manca poco all'alba. Già i primi raggi del sole illuminano il cielo, colorando le nuvole di rosso e oro.

Attende, insieme a Calypso davanti alla casetta in cui hanno trascorso la notte, senza conoscere chi stiano aspettando e sapendo solo che riuscirà a rimanerle accanto per sempre.

Infine, quando il sole fa capolino sull'orizzonte, una piccola imbarcazione compare nell'acqua. È poco più di un guscio e l'uomo a bordo rema verso di loro con decisione.

- Chi è? -

- Tra poco lo saprai, mio amato. -

Quando l'uomo sbarca, quasi si mette a correre per raggiungerli.

- È giunto il momento? - chiede lo straniero con voce speranzosa.

Calypso gli sorride, in modo dolce... quasi triste e lui si sente geloso. Cosa accadrà tra loro quando lui dovrà andarsene?

- Sì. C'è chi prenderà il tuo posto, - risponde lei.

Mentre lei parla, il volto dell'uomo si rilassa e compare un sorriso felice... perché gli è appena stata tolta una grave responsabilità. E dubita, per la prima volta, della saggezza della sua scelta. Ma non è disposto a tornare indietro, non è disposto a invecchiare e guardarla andare avanti senza di lui. Non è disposto a cederla a altri.

- Uccidilo, - gli ordina Calypso. - Trafiggi il suo cuore con la tua spada. -

Smette di pensare ai dubbi e estrae la spada.

L'altro lo ringrazia mentre lo trafigge. Non ha mai visto qualcuno morire con quell'espressione felice, però non è importante. Il fatto è che si aspetta di avvertire qualcosa, che il suo corpo sappia di essere immortale. Non sente nulla.

- Allora? - chiede, impaziente.

Calypso sospira, alzando gli occhi al cielo, in un modo di fare troppo umano per una dea.

- E cosa dovresti sentire? -

- Qualcosa. -

Il sorriso che Calypso gli rivolge è pura malizia.

- So cosa dovresti provare, Davy Jones, - sussurra seducente, mentre gli prende la mano tra le sue.

Ora ha poco tempo da trascorrere con Calypso, solo fino al calar del sole, ed è giusto che lo usino bene.

Così rientrano nella casetta sulla spiaggia e si abbandona a lei, all'amore che prova.

Il tempo vola tra le braccia di Calypso, mentre memorizza ogni sorriso, ogni gemito, ogni risata, ogni commento sarcastico, ogni movimento di lei.

Ogni secondo che passa si rende conto che gli serve altro tempo per conoscerla ancora, di più, per portare con sé un ricordo che le renda giustizia.

Ancora una volta, desidera che il mondo si fermi lì, tra le braccia di Calypso, per scoprirla completamente, per comprenderla e essere parte di lei quanto lei è parte di lui.

Infine, quando giunge l'ora, non si gira indietro a guardarla, non si attarda per un ultimo bacio perché non vuole che capisca quanto è straziante per lui quella separazione e sembrare debole ai suoi occhi.

Avanza verso l'Olandese Volante con decisione, anche se rimpiange di non aver avuto più tempo, mentre nelle sue orecchie risuona l'ultimo sussurro di Calypso.

Un giorno ogni dieci anni.

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Capitolo 5
*** Un giorno ogni dieci anni ***


Scritta per il prompt Ira della community settepeccati.




Il sole sta tramontando.

L'Olandese Volante e la sua ciurma sono pronti a tornare a solcare i mari che si trovano oltre i confini del mondo. Attendono solo un suo ordine, in silenzio.

Un giorno ogni dieci anni...

È a poppa, a guardare l'isola.

Dovrebbe essere furioso, ma non riesce ancora a provare nulla, non sa nemmeno se sta ancora sperando che Calypso si faccia vedere.

Sente solo la voce di Calypso che sussurra:

Un giorno ogni dieci anni....

Il cielo assume colorazioni sempre più rossicce, ma ancora non ha dato l'ordine di levare l'ancora.

Gli uomini iniziano ad innervosirsi, ma non osano ribellarsi, non contro chi possiede le loro anime, contro chi può costringerli a servire sulla propria nave per tutta l'eternità.

Un giorno ogni dieci anni...

La luce inizia a diminuire e il sole va sempre più giù.

Ancora Calypso non si vede.

Ancora lui non dà l'ordine di levare l'ancora.

Ogni battito del suo cuore è puro dolore, le sue nocche sono bianche per lo sforzo di stringere la murata, mentre attende che lei compaia per un ultimo, tardivo, saluto.

Il suo secondo trova il coraggio e parla.

- Capitano, sarebbe ora di partire. -

Non lo guarda. Non gli risponde. Ha occhi solo per la spiaggia.

Un giorno ogni dieci anni...

- Capitano, ormai lei non verrà più. -

Un giorno ogni dieci anni...

- Capitano, è ora di andare. Ci sarà sicuramente al prossimo incontro. -

Il secondo gli posa una mano sul braccio, per attirare la sua attenzione.

Un giorno ogni dieci anni...

- Capitano... -

Il sole è ridotto ad un puntino sull'orizzonte.

Dieci anni ha atteso questo giorno.

Dieci anni, trasportando le anime dei morti in mare, desiderando che il tempo volasse.

Dieci anni, ricordando ogni aspetto che lei ha assunto.

Dieci anni, sognando di vederla apparire di fronte a lui.

Dieci anni e, finalmente, questo giorno.

Dieci anni...

Dieci anni e Calypso non c'è.

L'ha cercata. L'ha chiamata. L'ha invocata. L'ha pregata.

Lei non ha risposto.

Si gira di scatto e, con un manrovescio, scaraventa sul pavimento il secondo.

I suoi uomini lo fissano e, se iniziano a temerlo, hanno ragione.

È furioso, furioso con lei per averlo illuso, furioso con se stesso per aver creduto alle promesse di una dea pagana.

Come può averlo tradito così?!

Estrae la spada e si getta sulla sua ciurma, facendoli a pezzi, desideroso di sfogare quel dolore e quella rabbia che lo divorano.

Alla fine è l'unico in piedi e ha il respiro affannoso.

Poi alza il viso al cielo e urla, urla il suo dolore e la sua rabbia. Urla il nome di lei.

Il suo accordo con Calypso è rotto. Non è più suo compito traghettare le anime dei morti. Il suo unico obiettivo è la vendetta.

- Noi rimaniamo, - sussurra a quei corpi che stanno tornando lentamente in vita, a quelle anime che possiede... alla sua ciurma.

Il sole non c'è più.

Lui, l'Olandese Volante e la sua ciurma sono ancora nel mondo dei vivi.

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Capitolo 6
*** Vorrebbe... ***


Scritta per il prompt Accidia della community settepeccati.




Il mare, furioso come la sua padrona, fa beccheggiare pericolosamente l'Olandese Volante, ma il fatto che la nave possa ingavonarsi non è più un problema per lui, grazie a Calypso. Come non è più un problema invecchiare e morire, come non è più un problema decidere in quale porto sbarcare... come non è più un problema attendere il loro incontro ogni dieci anni perché lei non si è presentata.

Si calma e allenta la presa sull'elsa della spada: lei sta per ricevere il suo regalo.

Immagina Calypso, in forma umana, che cerca di liberarsi dai cappi che la legano, mentre i "Pirati Nobili" iniziano il rito che la incatenerà a quel corpo, che la strapperà al mare... che la renderà a sua volta umana.

Immagina le sue urla, le sue minacce, le sue promesse.

Immagina mentre lo chiama, dimentica di essere stata lei a legarlo al mare.

Vorrebbe poterla sbeffeggiare. Vorrebbe vedere il suo viso mentre gli rivela chi ha svelato ai suoi aguzzini come imprigionarla. Ma vorrebbe anche prenderla tra le braccia e chiederle perché non si è presentata. Vorrebbe che lei avesse una scusa valida. Vorrebbe baciarla e accarezzarla come era solito fare.

Vorrebbe ridere di tutto questo.

Sta per chiamare i suoi uomini, per ordinare loro di uccidere i pirati nobili e di portargli i nove pezzi da otto...

Sta per chiamare i suoi uomini e ordinar loro di salvarla.

Vuole fare entrambe le cose. Vorrebbe salvarla e vorrebbe assicurarsi che soffra per l'eternità...

Vorrebbe, vorrebbe, ma non ci riesce e si trova bloccato, a guardare la spiaggia, mentre tutto procede. Perché, anche se la odia, ama ancora Calypso...

...

Perché, anche se la sta tradendo, vorrebbe rimanere con lei per l'eternità.

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Capitolo 7
*** Non dovrebbe soffrire... ***


Scritta per il prompt Avarizia della community settepeccati.




Non teme il pugnale che il secondo impugna. Anzi, è ansioso che compia la sua opera.

Sono passati due anni da quando Calypso è stata imprigionata grazie al suo tradimento. Dovrebbe essere libero dalla sua influenza, libero dal suo ricordo, libero da quel dolore che gli attanaglia il cuore. Ma non è così.

Soffre.

Non c'è giorno che non pensi a Calypso, che non ricordi la gioia di averla amata.

Non c'è notte che non sogni di liberarla.

Si maledice per la pazzia di quel pensiero. Calypso l'ha tradito! Non si è presentata al loro incontro e l'ha condannato ad altri dieci anni senza di lei...

Il cuore fa male e questo lo fa infuriare perché lui non dovrebbe soffrire più. Ha avuto la sua vendetta e ha sconfitto Calypso. Non dovrebbe soffrire...

I suoi ricordi sono diventati un veleno che lo sta portando sempre più vicino alla follia perché ogni volta che pensa a Calypso, non può non infuriarsi e non può non soffrire per quello che le ha fatto.

È stanco di soffrire e che nulla riesca a far passare il dolore, nemmeno la rabbia.

È stanco di ricordarla, di ricordare le promesse che le ha fatto. Le ha infrante tutte. O quasi perché ce n'è una sola che non ha ancora infranto... e che potrebbe essere la soluzione e farlo smettere di soffrire.

Per questo il secondo si sta avvicinando con quel pugnale in mano. Per questo è pronto uno scrigno che solo lui potrà aprire. Per questo si farà aprire il petto e si farà cavare il cuore.. Per questo... e perché Calypso non possa più averlo.

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