Oltre la bellezza
 

Alla fine è arrivato anche per me quel giorno in cui, guardandomi indietro, non mi pento di nulla.

Sono incastrato in una sorta di positivismo cronico che mi perplime e mi lascia in un fastidioso stato d'allerta.

Tralasciando i soliti casi disgustosi, l'irriverenza di mio padre e la serietà di Olivia, posso descrivermi con un singolo aggettivo: felice.

Non riesco a paragonare questa emozione alla concezione del breve intervallo di tempo che si manifesta nei picchi di uno stupido pendolo: la felicità permea la mia esistenza, è parte di me.

Il dolore va via, lascia cicatrici, ma su un corpo immaginario che della bellezza non sa che farsene.

{108 parole}

Angolo dell'autrice

Questa piccola raccolta di Drabble è stata scritta per il contest: “Drabbleggiamo? Indetto da grazianaerena.”

I componimenti saranno tre in tutto e non sono in alcun modo collegati. Se dovessi dare loro una collocazione temporale direi che qui possiamo pensare agli avvenimenti che vanno dalla seconda stagione fino all'inizio della terza.

Alla prossima!

Angolo dell'autrice

Altra piccola situazione catturata all'interno della serie televisiva. I pensieri di Peter raccontati in un piccolo missing moment.

Vendette incoerenti per la gioia della ripicca

Walter in quei giorni era strano, pensava Peter.

“Devi avvertirmi quando decidi di sparire!” Sibilò Olivia tra i denti.

Ripeteva continuamente qualcosa tipo:

“Al diavolo! Non puoi pretendere che sia sempre puntuale!”

Amor senza baruffa fa la muffa.

“Certamente! Devi sempre fare l'uomo tutto d'un pezzo, non ti sbilanci!”

Chissà perché...

“Non ti metterò al corrente di tutto ciò che faccio”. La guardò truce anche quando lei prese il telefono.

“Walter, ricordi le larve ordinate dall'Australia? Peter vuole condurre l'esperimento con te. Sei arrivato? Lo avverto”. Chiuse la chiamata e gli fece l'occhiolino.

“Divertiti”.

Peter la guardò allontanarsi. Iniziava seriamente a detestarla.

Smise di pensare al significato di quella frase.

{110 parole}

Il falso rimorso di un padre fantoccio
 

Il tulipano bianco significa che Dio mi ha perdonato.
Peter non lo farà, come potrebbe?
Sono suo padre; no, è una bugia. Rimango fermo, sospeso, tra la possibilità di esserci e l'ovvia alternativa.
L'ho salvato e l'ho ucciso, l'ho lasciato andare e l'ho intrappolato.
I miei rimpianti sono ingannevoli, la mia realtà fugge e le lacrime scendono su falsi errori.
Il mio genio è il suo genio. I miei sbagli producono le conseguenze che lo piegano e che gli segnano la pelle, lasciandogli cicatrici interdimensionali.
La felicità del dolore ignorato, il ritrovamento del figlio che non sarà mai davvero mio.
 

{100 parole}

Angolo dell'autrice

Ed ecco l'ultima drabble.
Spero che questa mia piccola raccolta sia piaciuta.
Per adesso mi fermo qui, ma chissà che non appena riprenda la serie mi ritorni la voglia di finire ancora in questo fandom.
Grazie a tutti coloro che hanno letto.
Alla prossima!