star trek assemble : ep 93: Timeless di batuffoloki (/viewuser.php?uid=860255)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1 ***
Capitolo 2: *** 2 ***
Capitolo 3: *** 3 ***
Capitolo 4: *** 4 ***
Capitolo 5: *** 5 ***
Capitolo 6: *** 6 ***
Capitolo 7: *** 7 ***
Capitolo 8: *** 8 ***
Capitolo 9: *** 9 ***
Capitolo 10: *** 10 ***
Capitolo 11: *** 11 ***
Capitolo 1 *** 1 ***
".....ci vediamo per l'ora di pranzo ." Spock salutò la moglie.Erano nell'hangar navette e Spock aveva già un piede sullo scalino per entrare nella Fermi. Aveva individuato una stella che stava entrando in supernova e aveva deciso di allontanarsi dall'enterprise ,con una navetta ,per registrare i dati con maggior precisione.Tanto sulla nave tutta l'attenzione era monopolizzata dalla sezione ingegneria. Scott aveva montato un nuovo modello di convertiore di antimateria ad opera dell'ingegner Van Hardy ,che era ritenuto uno dei cervelli più promettenti della federazione . L'enterprise era stata scelta per sperimentarlo. Secondo l'ingegnere Hardy avrebbe implementato la potenza della nave del 10 per cento. Scott gongolava all' idea che la sua nave fosse stata prescelta. E aveva requisito tutti gli elementi validi per aiutarlo nell'esperimento. Ovviamente la sua prima scelta era caduta su Loki. Ovviamante Loki sarebbe stata anche la prima scelta di Spock per andare a studiare la supernova ! E ,ovviamante ,questo irritava terribilmente Spock che stoicamente faceva il superiore fingendo che non gliene importasse niente. Alla fine fece una scelta insolita portando con se il Moe. Il dottore olografico aveva un indubbio vantaggio. Quando diventava irritante ( e succedeva spesso) bastava schiacciare un bottone sul suo emettitore olografico per farlo tacere , anzi sparire del tutto . Un bel vantaggio rispetto al dottor McCoy , che quando attaccava a blaterare, solo un colpo di phaser su stordimento, poteva farlo smettere. Spock valutò l'idea di proporre che il medico di bordo fosse sostituito su tutte le navi della flotta con uno olografico. Dopotutto il Moe si era perfettamente dimostrato capace di svolgere quella mansione senza difficoltà. Poi la sostituzione avrebbe potuto essere estesa ad altri dipartimenti. Inservienti olografici di ogni tipo! Le astronavi popolate solo da pochi scienziati sarebbero state più piccole e maneggevoli e la compagnia decisamente meno fastidiosa. Un 'ottima idea , l'avrebbe perfezionata una volta tornato dalla sua esplorazione. Uhura si alzò sulle punte a stampargli un bacio sulla bocca. Spock sussultò .C'era un guardiamarina di sentinella all'hangar . Non voleva che li vedesse.Non sarebbe stato dignitoso .Tuttavia non commentò per non offendere Uhura.
"A più tardi ."Si limitò a salutare sparendo all'interno della navetta. |
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Capitolo 2 *** 2 ***
Bacio.....Spock l'aveva pregata di non baciarlo in pubblico. Eppure lei persisteva nell'ignorare il codice, non scritto, di comportamento che rendeva dignitoso e autorevole un 'ufficiale superiore agli occhi dei suoi sottoposti. Sua moglie non avrebbe mai fatto carriera se continuava così. Che strano ! Non era il suo solito profumo. Uhura almeno in questo era discreta . Si profumava con un essenza alla gardenia che svaniva dopo qualche secondo lasciando una scia rarefatta al suo passaggio. Ma questa era violetta. Ne era certo perchè l'aveva già sentita. La usava sua mamma. Era il primo odore che rammentava di aver sentito nella sua infanzia. L'odore della pelle della mamma che lo teneva in braccio da piccolo. Perchè lo stava annusando addesso ? E perchè aveva gli occhi chiusi ? Perchè era sdraiato? Tante domande un unico mezzo per trovare le risposte. Aprire gli occhi e guardare. Ed ecco un altra domanda. Perchè le palpebre gli pesavano così tanto ? Era come se qualcuno gli avesse legato dei pesi alle ciglia, perchè aprire gli occhi era come sollevare un bilanciere in palestra. Finalmente riuscì a spalancare le palpebre e la luce gli ferì le pupille come se avesse tenuto gli occhi chiusi per tanto tempo e ormai si fosse abituato all'oscurità. Assurdo ! Sapeva benissimo dove si trovava ...in missione esplorativa su una navetta. Però se era così perchè c'era sua madre con lui? Il profumo non era stata un 'allucinazione sensoriale. Ora sentiva anche la sua voce. Strillava. Urlava qualcosa , come ....miracolo? Si ,non aveva capito male ! Miracolo: la convinzione degli umani che una creatura con poteri sovrannaturali amasse interferire in modo benevolo nella vita dei comuni mortali. Purtroppo recenti incontri durante la sua missione quinquennale l'avevano convinto che effettivamente c'erano creature con poteri divini che interferivano,per noia, nella vita degli umani. Ma quasi mai lo facevano con benevolenza. Ergo i miracoli non esistevano. Per risolvere il mistero doveva solamente riuscire a mettere a fuoco l'ambiente circostante. Ci volle un pò di tempo perchè i suoi occhi si riabituassero a vedere. Era in una stanza bianca,quasi asettica. Pareva una stanza d'ospedale e c'era uno sconosciuto in camice chino su di lui che lo controllava. Era chiaramente un medico, ma non era McCoy e quella non era l'infermeria dell'enterprise. La donna accasciata su una sedia, in un angolo della stanza, col volto sepolto fra le mani, sembrava proprio sua madre. Piangeva. Spock cercò di mettere insieme tutti i dati che aveva a disposizione per ricavare un ipotesi plausibile sulla sua attuale situazione. Forse aveva avuto un 'incidente mentre era in missione , ma non era stata l'enterprise a soccorrerlo .Se avevano chiamato sua madre le sue condizioni dovevano essere state piuttosto gravi. L'avrebbe chiesto al medico |
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Capitolo 3 *** 3 ***
"Dottore, gradirei avere informazioni sulle mie attuali condizioni fisiche!"
Aveva formulato la domanda, ma si rese presto conto che l'aveva fatto solo nella sua testa. Quello che era uscito dalla sua bocca era stato una specie di rantolo senza alcun senso. Che gli stava succedendo? Non era più in grado di parlare? Doveva controllare le sue altre funzioni vitali. Tentò di alzare un braccio o una gamba, ma avvertì solo un gran dolore come se fosse stato immobile in quel letto per parecchi giorni. Forse dopotutto era così. Ora aveva ulteriori informazioni che gli consentivano di aggiornare la sua ipotesi circa le sue attuali condizioni . Doveva aver avuto un incidente che l'aveva lasciato privo di conoscenza per qualche giorno , forse addirittura settimane. Quindi era stato trasportato dall'infermeria dell'enterprise in un ospedale federale sulla terra, dove sua madre era venuta ad assisterlo. Questo finalmente aveva un senso. Sua madre si alzò e corse ad afferrargli la mano. Il suo volto....c'era qualcosa di sbagliato. Era lei, la riconosceva , ma il suo volto era cambiato. Pareva più ...vecchio. Si .... era come se avesse acquistato una decina d'anni di rughe in un battito di ciglia. Secondo un detto terrestre le preoccupazioni invecchiano. Ma così era un pò eccessivo.
"Mi sente dottore, mi capisce?" Stava chiedendo Amanda al medico.
"Indubbiamente è cosciente e a mio parere è in grado di capire."Capisco madre ...dimmi che è successo ,la implorava mentalmente Spock . Ma Amanda sembrava troppo sopraffatta dall'emozione per ascoltare la sua muta richiesta d'aiuto
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Dieci anni ....La logica non lo stava aiutando a superare quel momento.Perchè non c'era nessuna logica in un sonno lungo dieci anni. Una fisioterapista stava aiutando i suoi muscoli a ritrovare la tonicità necessaria per sorreggerlo . E Amanda continuava a parlargli . Lui udiva il suono della sua voce ma non sentiva le sue parole. Solo una cosa gli interessava capire : cosa era successo ? Aveva messo insieme gli ultimi ricordi che la sua mente aveva trattenuto . Era stato a raccogliere dati sulla supernova poi aveva fatto ritorno all'enterprise in tempo per vederla accendere i motori ,alimentati dal nuovo convertitore antimateria. Poi ...il nulla i suoi ricordi si interrompevano li. Sua madre aveva tentato di bloccargli l'accesso al computer. Spock capiva il perchè . Aveva paura che leggere i rapporti dell'epoca lo turbasse eccessivamente e il suo fisico provato non reggesse al colpo. Ma Spock non poteva aspettare oltre. Dieci anni erano già passati, non era il caso di aspettare oltre. Nonostante i suoi buoni propositi , di affrontare la cosa con fredda logica, la rivelazione l'aveva precipitato nella più nera disperazione. L'enterpise era esplosa , letteralmente disintegrata .L'onda d'urto aveva colpito la navetta, che si stava avvicinando , scagliandola lontano come un guscio di noce in una tempesta. Era vivo per miracolo. Lui era vivo ....ma solo lui .Tutti gli altri , sua moglie Uhura , il suo migliore amico Loki , Jim Kirk , persino il petulante dottor McCoy erano andati! Era solo .....solo come un cane! |
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Capitolo 4 *** 4 ***
Spock non si era lasciato andare alla disperazione. Aveva subito espresso il fermo proposito di ritrovare la perfetta forma fisica e mentale. Suo madre lo fissava con orgoglio. Il suo bambino stava rinascendo una seconda volta. Era certa che si stesse lasciando alle spalle la tragedia per ricostruirsi una vita. Non capiva ! Non poteva . L'unica vita che interessava a Spock era quella che si era disintegrata insieme alla sua nave. Sua moglie, i suoi amici , e il suo lavoro. Non era un capriccio illogico...anzi. Spock ripercorse mentalmente la sua avventura sull'enterprise. Quante volte era capitato che lui e i suoi compagni fossero tornati indietro nel tempo riaggiustando le cose per farle andare come dovevano? Quindi non era follia la sua. Si poteva fare ...e lui l'avrebbe fatto. Ancora non gli era chiaro come. Ma aveva già una lista di cose da fare. Ricostruire minuziosamente gli avvenimenti prima della deflagrazione. Scoprire la causa dell'incidente. Trovare un rimedio per impedire che il problema si ripresentasse. Poi la parte più difficile. Far pervenire allo Spock del passato l'informazione in modo che lui potesse evitare che la sua vita andasse in pezzi. Messe in ordine, tutte queste cose , non parevano semplici . Ma lui non aveva fatto carriera evitando gli ostacoli. Anzi ! .Se non avesse amato le sfide sarebbe andato all'accademia delle scienze di vulcano. Avrebbe avuto la strada spianata e avrebbe compiaciuto suo padre.Invece aveva scelto la flotta astrale, affrontando una via irta di ostacoli, e deludendo Sarek. Se avesse amato la diritta via avrebbe sposato T'Pring la vulcaniana a lui assegnata dalla sorte alla nascita.Invece aveva corteggiato Uhura, la donna illogica e testarda, riuscendo a conquistarla e decidendo di sopportare le sue bizzarrie umane per il resto della vita. Se avesse fatto sempre la scelta più facile avrebbe compiaciuto tutti gli umani con cui divideva l'esiguo spazio vitale sulla sua nave. Invece si era scelto con cura gli amici decidendo di piacere solo a coloro che reputava più degni di essere suoi pari (cioè in pratica solo Loki). |
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Capitolo 5 *** 5 ***
Tra una seduta di fisioterapia e l'altra Spock aveva iniziato a lavorare al suo progetto. Il suo piano era chiaro e semplice. Trovare un modo per avvertire l'enterprise di ciò che era accaduto e impedire il disastro. Non era una follia. Sapeva che Loki studiava i viaggi nel tempo. I suoi risultati erano pubblici , ma sapeva anche che conduceva esperimenti che non aveva ancora pubblicato e aveva salvato nel cloud e lui conosceva la sua password. Il dottor Brown il suo medico lo fissava con curiosità.
"Sto cercando di ricostruire i ricordi mancanti." Mentì il vulcaniano.
Era una bugia necessaria e non ebbe remore a dirla.
"Ottimo continui così. E' la migliore terapia, accettare il passato. Purchè non si fissi con i ricordi. In ogni cosa ci vuole equilibrio.E comunque non lo devo certo venire a dire a lei che è vulcaniano. A proposito le ho portato ciò che aveva quando fu ritrovato incosciente sulla navetta.I suoi effetti personali." Allungò a Spock un sacchettino. E quella per lui rappresentò la svolta, anzi quello che sua madre avrebbe chiamato il miracolo. Il ritrovamento che avrebbe cambiato il corso degli eventi. Il gioiello era li in fondo al sacchetto, che scintillava. Pareva una spilla,un pò ingombrante , ma era ben altro. Perchè su quella navetta Spock non era da solo. Non si era mai abituato, del tutto, a considerare il Moe una persona. Quindi non si ricordava di lui. Ma ora lui era li , nel'emettitore olografico. E se non era stato troppo danneggiato dal'urto , forse, poteva riattivarlo . Sarebbe stato il primo filo che lo avrebbe riconnesso al passato. Appena rimase solo nella stanza si mise al lavoro . Era mattina quando terminò il suo arduo compito . Si deterse una goccia di sudore che gli scendeva a tradimento dalla fronte. Aveva lavorato parecchio per ripulire e controllare l'emettitore mobile, ma ora era arrivato il momento della verità. O funzionava....o no! Attendere ulteriormente era illogico oltre che inutile . Toccò il bottone che l'attivava. E la figura esteticamente discutibile, del dottore olografico si materializzò davanti a lui .
"Precisare la natura dell'emergenza medica." Dichiarò convinto.
Poi dopo un attimo di smarrimento si guardò attorno .
"Che posto è mai questo e ....diamine che ti sta succedendo? “
Il vulcaniano doveva essere la grave emergenza medica per cui l'avevano risvegliato. Aveva la bocca distorta in quello che sembrava un sorriso . Ma siccome è risaputo che i vulcaniani non sorridono, doveva trattarsi di una paresi! |
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Capitolo 6 *** 6 ***
"E' terribile ..." Commentò il Moe quando Spock terminò di aggiornarlo sulle loro attuali condizioni."E tu pensi di poter rimediare? Di poter tornare indietro e avvertirli del pericolo ? Ho incontrato un viaggiatore nel tempo quando ero sulla voyager, ma proveniva da un futuro molto lontano. Non credo che oggi esista la conoscenza per farlo".
"Ho gli studi di Loki sui viaggi nel tempo. Lui ormai era diventato un autorità e stava portando avanti degli esperimenti. Li aveva salvati in rete in un sito di cui io conosco la password. In particolare lavorava su un proiettore olografico in grado di trasmettere immagini nel passato. Hai presente quello del signore nell'ombra? Mhhh ...forse tu non l'hai mai incontrato. Lui trasmetteva dal 24simo secolo , ma nulla vieta di pensare che usasse una forma perfezionata del proiettore di Loki. Il mio piano è ricostruirlo e usarlo per contattare l'enterpise." Gli assicurò Spock .
"Campacavallo ..." commentò Il Moe sconsolato.
Spock emise un 'impercettibile sospiro. Non aveva alcuna intenzione di farsi demotivare dalla scarsa fiducia del Moe.
"Un 'altra cosa che devo fare è mettere le mani sul progetto della camera di conversione antimateria di Van Hardy ."Dichiarò."Sospetti che abbia causato l'esplosione dell'enterprise?"
"Di certonon intendo formulare ipotesi finchè non avrò dati sufficienti , ma considerando che era l 'unica cosa cambiata sull'enterprise da quando l'avevamo lasciata la mattina stessa.E’ un 'ipotesi che devo prendere in considerazione."
"Secondo le notizie dell'epoca non fu possibile trovare la reale causa dell’incidente."Il dottore aveva cercato in rete tutte le notizie su quella che era stata considerata la più grande catastrofe nella storia della flotta astrale. "Oh ..guarda ..hanno creato un memoriale al cimitero di San Francisco, con un monumento olografico interattivo dove la gente può rievocare l'equipaggio dell'enterprise e le loro storie. Io credo che dovremo andarci."
Spock inarcò un sopracciglio."Non ho tempo da perdere in queste sciocchezze ,dobbiamo pensare alle cose serie."
Il Moe si schiarì la gola.( che non aveva , ma era uno dei gesti che aveva imparato a compiere per imitare gli umani e stabilire un contatto empatico con i suoi pazienti .)” Un pò di psicoterapia non ti farebbe male."
Spock inarcò anche l'altro sopracciglio, segno che ora era veramente offeso.
"Che bisogno ne ho'?"
"Ti aiuterebbe ad accettare quello che è successo!"
"Accettare? Ti ho detto che rimetterò le cose a posto e non sarà successo niente .Se non vuoi aiutarmi dimmelo subito , così non perderò tempo!"
Il Moe sospirò ( un 'altro atteggiamento studiato per passare da umano).Il caso era grave .Totale negazione della reatlà . La cosa migliore era assecondarlo. Ben presto si sarebbe reso conto anche lui della follia del suo progetto e si sarebbe rassegnato a rifarsi una vita. |
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Capitolo 7 *** 7 ***
"Parla da solo comandante?" Il dottor Brown aveva esordito così entrando nella stanza al mattino."Avevo intenzione di dimetterla, viste le sue ottime condizioni fisiche, ma l'infermiera mi ha detto di averla sentita parlare da solo : non vorrei che le sue condizioni mentali non fossero ancora altrettanto stabili."
Spock si irritò con se stesso. Doveva stare più attento.Chissà perchè non aveva parlato a nessuno del Moe?
" E' una tecnica vulcaniana di meditazione. Ripetere i problemi che ci assillano, a voce alta, aiuta ad allontanarli." Mentì.
Accidenti quanto gli riusciva bene, ultimamente. Il dottore parve pensarci su un attimo.
"In questo caso non vedo perchè trattenerla ulteriormente." Decise infine.
Spock era soddisfatto. Ma qualcosa venne a turbare la rinnovata tranquillità nella persona di un agente degli affari interni . Era una donna andoriana alta e muscolosa , il tenente Sh'rhyllel. La sua visita non era di cortesia e Spock l'aveva capito appena l'andoriana aveva cominciato a ficcanasare ficcando quelle sue antenne ovunque.
"Volevo farle sapere , comandante, che potrà essere reintegrato nei ranghi,dopo un necessario periodo di aggiornamento tecnico . A quanto ci risulta lei si sta già dando da fare." Lasciò cadere lì con noncuranza.
"Che vuol dire?"
"Sta facendo molte ricerche in rete sulla camera di Van Hardy."
"Oh...."
Quindi Spock aveva toccato un nervo scoperto. Era sulla pista giusta."Come ha detto lei, mi aggiornavo .Niente di che . Mi rendo conto di avere un periodo temporale di dieci anni da colmare e so che sarà un processo lungo e faticoso. Non ho fretta." Le assicurò (mentendo anche questa volta).
"Capisco ...si prenda tutto il tempo necessario. ..anche noi non le metteremo fretta “Lo rassicurò.
Spock capì che era tempo per lui di lasciare quel luogo per lidi più sicuri e ne quali fosse assai più difficile tenerlo sotto controllo. Quando arrivò la madre per la sua visita quotidiana si fece trovare vestito di tutto punto, con i bagagli già pronti. Amanda lo squadrò insieme preoccupata e felice. Il suo bambino era guarito, ma non capiva cosa gli passasse per la testa.
"Torno su vulcano.Papà potrà farmi avere quel posto all'accademia delle scienze?" Chiese.
Amanda non credeva alle sue orecchie.
"Sul serio?Lasci la flotta?"
"Ormai non c'è più nulla per me qui.Eppoi visto che siete le uniche persone che mi sono rimaste voglio stare con voi."Mentì.
Di nuovo .Cioè non era proprio una menzogna .Voleva stare con i suoi genitori .Ma voleva anche un posto dove lavorare in pace al trasmettitore e l'università era il posto giusto. |
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Capitolo 8 *** 8 ***
"Che noia , che barba? Spiegami di nuovo perchè devo passare tutto il mio tempo chiuso in questo laboratorio polveroso !"Il Moe era furente.
"L'alternativa è rimanere disattivato ." Rispose tranquillamente Spock continuando ad armeggiare con i componenti elettronici su cui stava lavorando.
"Forse sarebbe preferibile. Già vulcano è noioso di suo.Cioè una palla di sabbia ,arsa dal sole,popolata da vulcaniani .Tremendo!"
"E di grazia,da chi altro dovrebbe essere abitata?"
"Inoltre non posso neppure uscire di qui!"
"Te l'ho già spiegato perchè!" Replicò Spock che cominciava a essere esasperato.
"Sicuro ..ci spiano !Tu stai per scoprire un misterioso complotto all'interno della federazione. Stai per costruire la macchina del tempo. E la federazione ci spia per impedirtelo!"Il tono del Moe si era fatto ancora più canzonatorio del solito.
Quel poveretto aveva bisogno d'aiuto, tanto aiuto!
"E' così,che tu ci creda o no. Inoltre ho bisogno del tuo aiuto.Ho prono un prototipo che ha necessità di essere sperimentato.
""E io che centro?"Ora il Moe era preoccupato.
Il pazzo lo fissava con eccessivo interesse. Che voleva da lui?
"Come ti ho detto il prototipo di Loki ,che tra un secolo diventerà la macchina del tempo del signore nell'ombra , genera l'ologramma di una persona proiettandolo nel passato. Io temo che non riuscirò a raggiungere un simile risultato in poco tempo. Il proceso potrebbe però essere più semplice però se inviassi un ologramma già esistente e in grado di agire autonomamente."Gli spiegò.
Il Moe si guardò intorno preoccupato. Quanti ologrammi senzienti c'erano in quello squallido laboratorio.? Ah già ..uno:lui! Sentì i suoi fotoni tremare! Era soppravvissuto al guardiano , ai borg , all'esplosione dell'enterprise! Sarebbe riuscito a sopravvivere alle bizzarrie del vulcaniano pazzo?
"Che cosa devo fare?"Chiese rassegnato.
"Metterò il tuo emettitore mobile nel congegno."Spiegò Spock indicando una consolle che sembrava un caricabatterie per uno comunicatore."Poi lo programmerò e quando darò energia, dovresti essere spedito indietro nel tempo sull'enterprise ! Quando sarai lì cerca di contattare qualcuno e di avvertirli di ciò che li aspetta.Ti richiamerò indietro io .Così mi dirai ciò che è successo . Va bene?”
“Ho scelta??″
”Dipende vuoi tornare ?”
”E me lo chiedi ,non voglio passare il resto della mia vita qui ! Piuttosto mi rinchiudo in una sala olografica!”
"Allora ...tienti pronto!” Spock schiacciò il tasto sull’emettitore olografico che disattivava il Moe .Poi pose l’emettitore sulla consolle e diede energia ...l’esperimento era iniziato... |
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Capitolo 9 *** 9 ***
“...c’era pieno di romulani , ti dico !”I fotoni del povero dottore stavano ancora tremando mentre cercava di raccontare la sua terribile esperienza al vulcaniano.
Si era materializzato in una nave angusta e oscura. Poi aveva visto questi tizi con le orecchie a punta correre verso di lui con i fucili phaser spianati e aveva realizzato che erano persino peggio dei vulcaniani con cui aveva avuto ache fare ultimamente .Così imparava a lamentarsi del suo noioso soggiorno su Vulcano. Aveva passato i cinque minuti successivi a nascondersi in quella trappola per topi galleggiante finchè il suo cosidetto amico non l’aveva richiamato nel suo laboratorio! Che esperienza traumatica.
“Ho commesso un grosso errore di calibrazione a quanto pare.” Costatò Spock con un sopraccilglio inarcato per lo stupore e la delusione.
Ma , in ogni caso aveva funzionato .Il dottore era tornato indietro nel tempo .Bastava solo aggiustare il tiro.Certo non si sarebbe arreso .
”Non ti preoccupare , ci lavorerò sopra e domani ritenteremo”
Il Moe sospirò ....si certo tanto era lui quello che rischiava i fotoni.
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Il giorno dopo quando Spock ebbe la bontà di riattivarlo il Moe costatò che il suo amico aveva davvero un brutto aspetto. I suoi occhi erano cerchiati da spaventose occhiaie verdastre. Evidentemente lavorava senza sosta da chissà quanto tempo.
"Perchè non ti riposi , se c’è una cosa che abbiamo in abbondanza è il tempo .Ti rendo noto che siamo in ritardo di dieci anni , minuto più , minuto meno.Che vuoi che cambi.”
Spock pareva invecchiato di ben più che dieci anni .”Non è così ! Calibrare il nostro trasmettitore olografico non è stata l’unica cosa che ho fatto mentre tu eri disattivato. Ho anche trovato finalmente i piani della camera materia- antimateria di Van Hardy e studiandola a fondo ho rilevato il difetto che ha causato l’esplosione. La flotta non poteva non saperlo, eppure hanno classificato l’epslosione dell’enterpise come incidente causato da motivazioni ignote.“
Gli rivelò Spock .
"Se è così forse avevi ragione ad aver paura. Se vogliono nascondere un pasticcio di questa portata saranno disposti a qualunque cosa. “
Forse il vulcaniano non era del tutto pazzo , e lui era in pericolo .Se la flotta faceva di queste cose probabilmente avrebbe fatto di peggio.Per esempio dissezionarlo per scoprire la sua tecnologia e utilizzarla per i loro loschi scopi. Ad esempio creare un ‘esercito di soldati olografici da far combattere per conquistare la galassia. Oh cielo che idee! Meglio non esprimerle a voce alta. Non si sa mai che ci fossero in giro delle microspie!
”Credo che mi abbiano individuato quando ho violato il loro database, per prelevare i progetti della camera.Il tenente Sh'rhyllel sarà qui a breve con la sicurezza al completo .”
Ora erano veramente nei guai!
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Capitolo 10 *** 10 ***
Questa volta il corridoio era bianco e acciaio scintillante. Molto ampio e illuminato e percorso da guardiamarina indaffarati. Niente da eccepire , era l’enterprise , la sua enterprise. Era a casa, quel bastardo di un vulcaniano c’era riuscito sul serio! Accidente a lui non avrebbe dovuto dubitare. O forse si .Chissà se il tempo era giusto . E chissà quanto gliene restava. Quando Spock aveva premuto il pulsante che attivava la consolle il tenente .... bussava alla porta urlando.
”Professor Spock apra le devo parlare e anche urgentemente !” Spock vistosi perduto aveva premuto il pulsante in un ultimo disperato tentativo.
Il Moe rappresentava la sua ultima speranza,di tornare indietro e rivedere sua moglie e i suoi amici. E comunque alla fine si era sbagliato. Aveva fallito anche questo ultimo tentativo ! Infatti eccolo lì il vulcaniano che gli veniva incontro nel corridoio, con quella sua aria irritante da sfinge.
“Non ha funzionato!” Sbraitò Il Moe quando Spock fu davanti a lui. Lui inarcò un sopracciglio.
”Cosa?”
”Il viaggio nel tempo .....cioè aspetti, no ...forse ha funzionato. Devo vedere la data astrale.”Il dottore si avvicinò a una postazione del computer alla parete.”Ma si che sciocco, ha funzionato!” Gridò mettendosi a saltellare di gioia.
Quello che aveva davanti era lo Spock del giorno in cui erano partiti in missione.Ora Spock aveva inarcato anche l’altro sopracciglio .
”Senta dottore avevo intenzione di chiederle di accompagnarmi a studiare una nebulosa .Ma vedo che il suo programma sta malfunzionando .La cosa non mi sorprende perchè lei ha la mania di infarcirlo con subroutine inutili : lirica , fotografia, e altre sciocchezze del tutto inservibili a un medico . Quindi è meglio che lei resti qui. Porterò qualcun ‘altro e quando tornerò ripulirò i suoi dati e la riporterò alla normalità.”
Il Moe fu colto dal panico. Se Spock non lo portava con se , rischiava di alterare il passato.
”No senta scherzavo. Il mio programma funziona benissimo . Mi preceda all’hangar , io devo lasciar detto una cosa in infermeria.”
”Sicuro di funzionare correttamente?"
"Sicurissimo!”
Il vulcaniano gli fece cenno con la testa che lo precedeva e lo lasciò sia pure con scarsa convinzione. Il dottore doveva pensare e in fretta. Aveva sbagliato approccio. Non poteva raccontare la sua storia strampalata allo Spock del passato perchè non gli avrebbe mai creduto .D’altro canto neppure lui ci credeva! Però a bordo c’era una persona sufficientemente fessa...cioè stramba , da credergli senza porsi ulteriori domande .Ecco la soluzione! Avrebbe lasciato un messaggio a lui! |
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Capitolo 11 *** 11 ***
Spock fece manovra finchè il radiofaro dell’enterprise non li individuò e li agganciò. A quel punto il computer fece partire un raggio traente che trascinò la navetta all’interno dell’hangar. Erano tornati. Era stata una giornata proficua. Aveva raccolto tutti i dati necessari sulla nebulosa. L’unico prezzo da pagare era stato sorbirsi il dottore olografico che cantava Pavarotti. Le sue sensibili orecchie ancora fischiavano per lo strazio.Chissà se l’esperimento sull’enterprise era andato altrettanto bene? L’avrebbe chiesto subito a Loki che stava lì ad aspettarli fuori dall’hangar. Chissà perchè ? Beh l’unico modo per saperlo era chiederglielo.
”Allora come è andata?”
”Abbiamo sospeso l’esperimento. “Gli confessò Loki .
”Io e Scott abbiamo analizzato in profondità la camera di Van Hardy e siamo certi di aver trovato un difetto strutturale.Ovviamente aspettiamo il tuo parere in proposito,prima di riferire a Starfleet. Anche perchè mi pare strano che nessuno se ne fosse mai accorto prima.“
”Per quale motivo avete deciso di esaminare la camera invece di montarla?”Chiese il vulcaniano perplesso.
Gli pareva una decisione insolita , dopotutto se un progetto veniva approvato da starfleet voleva dire che era sicuro .
”In realtà me l’ha detto il dottore .“ Gli rivelò Loki .
Il Moe si guardò intorno. Quanti dottori c’erano nell’hangar navette oltre a lui ? Forse ce ne era uno nascosto dietro a quei barili di scorie radioattive ammassati in un angolo!
”Si proprio tu doc, controllando la mia posta stamattina ho trovato un tuo messaggio video , lasciato prima che partissi con Spock .”
Il Moe lo fissò come se fosse pazzo.
”Io non ti ho lasciato nessun messaggio.”
”In effetti in quel messaggio dicevi di venire dal futuro.Un futuro in cui l’enterprise era esplosa causa di un malfunzionamento della camera. E tu e Spock vi eravate salvati perchè non eravate a bordo. “
”Che storia assurda solo un pazzo ci crederebbe.″ Commentò il Moe acido .
”Forse per questo il messaggio l’hai indirizzato a me.”Suggerì Loki con una buona dose di ironia .
“Possiamo prendere in considerazione l’ipotesi che le subroutine del dottore stia malfunzionando .Dopotutto già stamattina si comportava in modo strano quando ci siamo incontrati prima di partire. “Commentò Spock che aveva rimesso insieme i pezzi della vicenda secondo la sua logica ineccepibile.
”Incontrati prima di partire...ma quando mai ? Se c’è qualcuno che sragiona qui , siete voi due !” Esclamò il dottore allontanandosi offeso.
Loki si strinse nelle spalle.
”Spock ,tieni conto che il tuo alterego del futuro mi ha detto dove guardare per trovare il difetto del congegno .Il difetto era veramente ben celato . Per questo io credo alla toria del viaggio nel tempo.”
Spock non era altrettanto sicuro ."Se veramente sapevano del difetto dovremo decidere con cautela a chi fare rapporto. “
Loki annuì, questo era certo!
”Spock dimmi ....quanto l’avresti presa male ,se tornando qui avessi trovato la nave distrutta?”Gli chiese ad un certo punto .
Spock lo fissò con un sopracciglio alzato .”Come puoi pormi una domanda del genere, sapendo che non ho dati sufficienti per elaborare una risposta!”Protestò allontanandosi.
Ma loki aveva già la risposta che cercava.Una persona che tornava indietro nel tempo per cercare di mutare il corso degli eventi ,doveva essere davvero disperata! E sicuramente innamorata! |
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