Truth or Dare?

di Panna01
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Un Bacio e una Danza ***
Capitolo 2: *** A Change in Seating and a Dance ***
Capitolo 3: *** A Rejection and a New Game ***
Capitolo 4: *** A Kick and a Kiss ***
Capitolo 5: *** A Confession and a Monster ***
Capitolo 6: *** A Shirt and a Drinking Game ***
Capitolo 7: *** A Past lover and a Pyro ***
Capitolo 8: *** A Catfight and a Story ***



Capitolo 1
*** Un Bacio e una Danza ***


DISCLAMER: questa fanfic non è di mia proprietà ma di MIngoGirl,io ho chiesto il permesso che mi è stato accordato,qui sotto troverete il link della storia originale
https://www.fanfiction.net/s/6460220/1/Truth-or-Dare
 


Capitolo 1: Un Bacio e una Danza

Konoc konock,
Eragon sospirò. La guerra era vinta e lui continuava a ricevere continue interruzioni.
Si alzò e aprì il lembo della tenda per rivelare un Jarsha molto nervoso.
"Di che cosa hai bisogno figliolo?" chiese gentilmente.
"Lady Nasuada vorrebbe vedere te e Saphira dietro la sua tenda", disse nervosamente.
"Dille che arriveremo presto". Lo incaricò.
"Si, signore!" strillo Jarsha prima di correre via.
Eragon ridacchiò e tocco la mente di Saphira.
'Che cosa c'è piccolo?'
'Nasuada vuole vederci'
'Se lei vuole qualcosa a riguardo di quella sciagurata guerra, io posso benissimo finire per mangiarla' brontolò Saphira.
'Su, su Saphira, non sei sempre tu che mi dici di essere gentile?'
'Sta zitto e sali' scattò
Eragon rispettò quello che le disse, montò sul suo drago che prontamente decollò.
Circa a metà strada dalla tenda di Nasuada, Saphira andò in picchiata.
'Saphira cosa stai facendo?'gridò Eragon con la sua mente
'Mi faccio bella.'
Quando si riassestò orizzontalmente, Eragon sentì un flusso costante di maledizioni.
"Che diavolo stai facendo Saphira? Stai cercando di uccidermi? Dannazione mettimi giù! Sei fortunata che non ho la mia spada!" urlò Arya
'Zitta!' Ordinò Saphira molto adirata
Alla fine fece poco per calmare l'elfa infuriata
'Alfa-Kona,se non vuoi cadere ti suggerisco di smettere di dimenarti e salire sul mio dorso'
"Come diavolo ti aspetti che lo faccia?"domandò lei con voce stridula.
"Prendimi la mano e sarà molto facile." La chiamò Eragon
"Che diavolo?" balbettò sorpresa. Non appena si rese conto che Eragon stava sorridendo verso di lei,il flusso di maledizioni ricominciò. Questa volta diretta ad Eragon, invece di Saphira.
"Eragon se le hai detto di fare questo giuro sulle stelle che ti ucciderò dannazione! Perche diavolo hai le hai detto di fare questo?"
"Vuoi il mio aiuto o no?" le chiese Eragon.
Arya strinse gli occhi, ma si girò per afferrare la sua mano. Appena ebbe una buona presa su di lei, Saphira lascio andare l'elfa e Eragon la tirò facilmente fino a sedersi di fronte a lui.
"E, a proposito non gli ho detto io di farlo." Le disse Eragon nell'antica lingua."Bene." Ringhiò Arya.
"Non sapevo che ti piacesse maledire così tanto." La prese in giro Eragon
Arya fece un respiro profondo e si rilassò.
"Di solito non sono così" ammesse "Ma essere prelevati da una gigantesca lucertola volante tende a cambiare le cose."
"Lo vedo."
'Siamo arrivati.' Li informò Saphira.
Arya alzò lo sguardo, "Sembra che Nasuada volesse vedere entrambi."
"Sembra di sì."
Dato che la guerra era finita, Nasuada si era astenuta da avere i Falchineri a farle da guardia per tutto il tempo, quindi era facile per Eragon ed Arya camminare fino alla parte posteriore della tenda.
Furono accolti da Orik, Angela, Murtagh, Castigo e Nasuada.
"Era ora che arrivaste!" cantò Orik.
"Si, ora la festa può iniziare" Gridò Murtagh felicemente
"Festa?" chiese Arya.
"A la-stupida-guerra-che-è-finalmente-finita" li informò Angela.
"E c'è birra!" Li informò Orik
Eragon sorrise insieme a Saphira.
"Non può essere una festa senza birra!" Dissero insieme.
Arya fece una smorfia e chiese "Ci sarà qualcos'altro da bere?"
'No.' Guaì Castigo.
"Sto cominciando a rimpiangere questa notte." Mormorò Arya.
"Farò in modo di non farlo." Disse Murtagh suggestivamente.
"Eragon,potresti diventare figlio unico entro la fine di questa notte."
Eragon si strinse nelle spalle "Per me va bene."
"Awww andiamo fratellino,non ti va di darmi una mano?"
"Contro di lei?" Eragon puntò Arya."Diavolo no!"
"Vuoi stare zitto così possiamo cominciare la festa?" Scattò Orik.
"Hai voglia di bere birra." Sottolineò Nasuada.
'Dobbiamo giocare una partita.' Disse Castigo prima che qualche altro battibecco potesse iniziare.
"Che tipo di gioco?"
'Obbligo o verità?' suggerì Castigo.
"Cos'è questa pazzia?"
'Una persona chiederà ad un altra persona 'Obbligo o verità', e se la persona a qui ha chiesto dice la verità alla persona che chiede arriva a porre una domanda:è meglio se è imbarazzante e la persona a qui è stato domandato deve rispondere nell'antica lingua. Se la persona invece dice obbligo, il richiedente arriva a pensare un obbligo, ancora una volte è meglio se stupido o imbarazzante, e la persona che ha deciso lo deve fare.' Spiegò il drago cremisi.
Ci fu un brusio generale di accordo, così fu deciso. Avrebbero giocato a obbligo o verità.
"Chi comincia?" Chiese Nasuada.
'Castigo,'disse Saphira 'dato che ha pensato lui a questo gioco. Ma prima di tutto abbiamo bisogno di birra.'
Dopo che tutti ottennero la loro birra,Castigo iniziò la partita.
'Va bene.' Castigo si guardò la testa di Murtagh, raccogliendo la sua vittima. 'Arya,Obbligo o Verita?'

A/N:Si sono seduti in cerchio attorno ad un tavolo. Sono seduti in questo ordine:Nasuada, Orik, Angela, Mutagh, Eragon e Arya intorno al tavolo con Castigo dietro a Murtagh e Saphira dietro ad Arya.

Arya espirò pesantemente prima di dire "Obbligo?"
Castigo sorrise nel suo modo da drago.'Bevi una pinta di birra'
Arya sospirò di nuovo. "Bene." Mormorò
Sollevò il boccale di birra al suo viso e arricciò il naso. Prima che potesse cambiare idea, portò il boccale alle labbra e bevve in un colpo solo.
"Wow" disse Orik. "Non sapevo che bevessi."
Arya si strinse nelle spalle. "Le vecchie abitudini sono dure a morire. A chi tocca adesso?"
'Decidi tu' rispose Castigo ' Perchè io ho appena chiesto'
Arya annuì. Esaminò gli altri al tavolo e scelse Angela.
"Angela. Obbligo o Verità?"
"Verità." Rispose lei senza esitazione.
"Qual'è la cosa più imbarazzante che ti sia mai accaduta?"
Angela per la prima volta in tutta la sua vita,arrossì.
"Er, um, bhe questo è piuttosto imbarazzante"
'E'necessario rispondere.' Le ricordò Castigo
"Bene." Mormorò. Prima di rispondere, la strega si alzò e prese una tazza che riempì di birra.
"La cosa più imbarazzante che mi sia mai accaduta è stata quando Murtagh mi ha spiato fare il bagno."
"Ho ancora i lividi da quel momento." Brontolò Murtagh, "Ha fatto un male cane."
 "Te lo meritavi pervertito!"
'Va bene, perchè non chiedi a qualcuno Angela?' Intervenne Saphira.
"Bene, Eragon. Obbligo o Verità?"
"Obbligo." Eragon gli rispose con un sorriso.
"Io ti sfido a......baciare qualcuno."
"Chi?"
"Chi vuoi Signor Cavaliere."
"Va bene." Eragon si alzò e baciò Saphira sul naso.
"Sai bene che non era questo che volevo dire." Brontolò Angela.
"Avresti essere dovuto essere più specifica allora."
"Bah"
"Murtagh, Obbligo o Verità?"
"Obbligo come sempre fratello."
"Ti sfido a fare la Macarena sul tavolo." Disse lui sorridendo come un lupo
Murtagh arrossì quasi quanto il drago alle sue spalle.
Tuttavia si alzò, salì sul tavolo e cominciò a ballare.

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Capitolo 2
*** A Change in Seating and a Dance ***


Capitolo 2
 
Con il tempo Murtagh riprese il suo posto,tutti erano in crisi isterica.
Saphira e Castigo avevano la testa sotto le zampe.La terra tremava dalla forza delle loro risate.
Nasuada si stringeva i fianchi ed aveva le lacrime che le rotolavano giù per il viso.Angela e Orik erano aggrappati l'uno all'altra,cercando di rimanere in piedi.Eragon aveva la testa sul tavolo e batteva i pugni su di esso cercando di controllare la sua risata.Arya aveva da tempo perso l'equilibrio ed era caduta a terra,stringendosi i fianchi.Il suo volto era diventato rosso e le lacrime causate dalle risate le rotolavano giù per il viso.
"Ti odio Eragon."Mormorò Murtagh
"Awww sai che ti amo fratellino."Eragon ansimava attraverso la sua crisi isterica.
"Solo nei tuoi sogni."
Nasuada era riuscita a smettere di ridere,se non altro a causa della mancanza d'aria.Riadacchiò ancora però.
Angela stava avendo meno fortuna.""I-Io non resp-respiro!" Ansimò.
"Colpa dell'idiota di mio fratello."Ringhiò Murtagh.
"Io non sono un idiota!" Rispose Eragon.
"Si,lo sei."
"Lui-non-è-un-idiota."Angela balbettò attraverso le esplosioni di isteria."Lui è un imbecille!"
"Grazie Angela."Disse Eragon seccato.
"Quando vuoi."Disse.Era finalmente riuscita a smettere di ridere.
Arya,che era riuscita a tornare al suo posto,dichiarò"Questa è stata la cosa più divertente che ho visto dopo molto tempo."
"Felice di aver contribuito a rendere ogni giorno migliore."Borbottò Murtagh sarcastico.
Quando la terra smise di tremare,Orik,che era stato il primo a smettere di ridere,dichiarò "Sembra che i nostri amici draghi abbiano riacquistato la loro compostezza."
'Quella che abbiamo.' Disse Saphira.
"Vogliamo continuare?" Scattò Murtagh
"Si" Disse Nasuada rapidamente."Murtagh,chi segli?"
Murtagh ci pensò un momento "Scelgo te.Obbligo o Verità?"
"Obbligo."Disse lei corraggiosamente.
Lui sorrise diabolicamente. "Ti sfido a sederti sulle ginocchia di Angela fino al prossimo turno."
La pelle di Nasuada già scura di suo si oscurò ancor di più a causa del rossore,e a malincuorè si sedette sulle gambe di Angela.
Tutti ridacchiarono per la scena assurda davanti a loro.
Angela,naturalmente restò impassibile e avvolse le sue braccia attorno alla vita di Nasuada,come era più naturale.Questa azione suscitò ancor più risate.
Prima che qualcuno potesse fare una battuta,Nasuada disse "Arya,Obbligo o Veità?"
"Continuo la tendenza e dico Obbligo."Rispose in modo uniforme.
"Sai ballare?"
Arya sembrava improvvisamente nervosa."Si."
"Sai la canzone 'Into the Night'?"chiese il capo dei Varden.
"Si."
"Ti sfido a ballare con Eragon quella canzone."
Arya era a bocca aperta."Perchè io?" mormorò.Tuttavia si alzò,come aveva fatto Eragon.
Tutti cominciarono a battere il ritmo.Saphira e Castigo proiettarono gli archi in ogni mente e Murtagh cominciò a cantare.
'Like a give from the heavens, it was easy to tell
It was love from above that could save me from hell
She had fire in her soul;it was easy to see how the devil himself could be pulled out of me
There were drums in the air as she started'
Durante questa parte,Arya cominciò a ballare.Non era una danza classica,ma più esotica.
'Every soul in the room keeping time with their hands'
Murtagh cantò e tutti fermavano il ritmo iniziado ad appludire.
'And we sang
Ay oh ay oh ay oh ay
And the voices rang like the angel sing
We're singing
Ay oh ay oh ay oh ay
And we dance into the night'


Durante questa parte,Eragon si unì ad Arya nella danza esotica.I movimenti sembravano fluire senza intoppi,naturalmente e senza sforzo.

'Like a piece to the puzzle that falls into place 
You could tell how we felt from the look on our faces'

Quando Murtagh cantò questa parte il volto di Arya si modellò in un espressione d'amore. 
'We were spinning in circles with the moon in our eyes 
No room left to move inbetween you and I 
And we forgot where we were 
And we lost track of time 
And we sang to the wind as we danced through the night 
And we sang 
Ay oh ay oh ay oh ay
And the voices rang like the angel sing
We're singing
Ay oh ay oh ay oh ay
And we danced on into the night'

Come le note finali della canzone svanirono,Eragon prese la mano di Arya e la fece girare nel suo petto,in modo che il suo braccio era avvolto intorno a lei e che non ci fosse più spazio tra loro.
Mi dispiace ma ho dovuto fare la canzone breve per motivi di tempo (oltre al casino che ho fatto col testo XD),ascoltatela è molto carina.Mi dispiace amanti Santana.
Entrambi stavano ansimando.Lentamente si separarono e tornarono ai loro posti.
"E' stato incredibile." Nasuada respirava."Ditemi che è stato pianificato."
"Non lo è stato."disse Arya.
"Completamente improvvisato." Aggiunse Eragon.
"Sembrava fossi innamorata di lui."Disse Angela.
Il volto di Arya si oscurò."Non è probabile."Mormorò.
"Ah guarda che hai detto che non è probabile,non che è falso."Sottolineò Orik.
"Orik,Obbligo o Verità?" Chiese l'elfa all improvviso.
"Ho intenzione di essere ribelle e rompere la tendenza.Verità."
Arya pensò per un momento Quado sul suo viso si dipinse un ghigno demoniaco,Orik impallidì.
Prima che otesse obbiettare,Arya pose la sua domanda.
"Se dovessi scegliere una persona da baciare a questo tavolo,chi sarebbe?"
"Non è giusto!" protestò il nano."Nessuno fa parte della mia sfida!"
"Allora?"
"Quall'è il punto?" Chiese Murtagh.
'Rispondi alla domanda.' Ordinò Castigo
"Bene!" Scattò Orik.Esaminò le donne al tavolo.Dopo un momento mormorò qualcosa che nessuno poteva sentire.
"Che cosa hai detto?"Chiese Arya.
"Ti ho detto."Borbottò.
Arya inarcò un sopracciglio."Non sono sicura se esserne infastidia o lusingata."
Uno sguardo di dolore attraversò il viso del nano,ma si nascose dietro il boccale di birra.
Quando posò il boccale sul tavolo,si rivolse a Saphira."Obbligo o Verità Saphira?" 
'Hmmm,scelgo la Verità'
"Provi qualcosa per Castigo?"
'Cosa?'Strillò lei.'Ovviamente no!'
'Antica Lingua per favore.'
Chiese Castigo.
Passando alla lingua desiderata,Saphira disse 'Io non ho sentimenti romantici per Castigo.Eragon,Obbligo o Verità?'
"Obbligo."
'Ti sfido a baciare Arya.'
"Che cosa?" Strillò l'elfa ormai in preda al panico.
'Mi hai sentito.' Disse Saphira in modo uniforme.
"Ma-"Eragon tentò di protestare.
'Fallo e basta.'
A malicuore Eragon si rivolse verso Arya.
POV ARYA
'Non può baciarmi!'
POV ERAGON
'Non riesco a baciarla!Lei mi ucciderà!Aspetta!Saphira non ha mai detto dove devo baciarla!'
POV NORMALE
Ognuno guardava affascinato mentre Eragon si voltò verso Arya.Lentamente le alzò la mano e posò un rapido bacio sul retro di essa e la mollò.
'Questo non è quello che intendevo e lo sai!'Brontolò Saphira.
"Avresti dovuto specificare meglio allora."Scattò Eragon.
'Sto cercando di aiutarti qui!'
"Saphira!"Strillò Eragon"Quanto hai bevuto?"
'Forse un pò troppo'Ammise.
"Un po?"
'O molto'
"Forse dovresti andare a dormire."Suggerì Eragon.
'Buona idea.'Mormorò assonnata e appoggiò la testa a terra.



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Capitolo 3
*** A Rejection and a New Game ***


Capitolo 3
Dopo che Saphira posò la testa per dormire Eragon voltò il viso verso l'umiliazione che sapeva sarebbe arrivata.
Sorprendentemente, solo Murtagh stava ridendo sommensamente.
"Perchè stai ridendo?" cautamente Eragon domandò al fratello.
"Eri così spaventato nel dare il tuo primo bacio davanti ad una folla così hai baciato la sua mano."
"Non hai mai baciato nessuno?" Arya era scioccata.
Eragon si chinò sul tavolo e mormorò "No." 
"Wow." sospirò Nasuada.
"Perchè? Pensate che lo abbia già dato?" Disse Eragon alzando lo sguardo.
"Umm, no." disse lei velocemente.
'Nasuada ama Eragon!'  Castigo cantò alquanto ubriaco.
"Castigo!" lo rimproverò Murtagh "Non farmi svegliare Saphira e dirle che sei innamorato di lei!"
Eragon rise sotto i baffi "Sembra che il tuo legame con Castigo abbia allentato la tua lingua."
Murtagh si accarezzò la mano. "Odio quando beve. Si espande nella mia mente e non  riesco a pensare fluidamente."
"So come ci si sente."
'Murtagh è innamorato di Eragon!'  Squittì Castigo.
"Eccolo." Disse velocemente Murtagh. "Stai per dire a Saphira che sei innamorato di lei!"

'Non è il tuo turno!'
"Bene" disse Eragon "Castigo, obbligo o verità?"
Troppo ubriaco per realizzare cosa stesse facendo, Castigo scelse obbligo.
"Ti obbligo a dire a Saphira che sei innamorato di lei."
'Uuuuuggggg!' Brontolò Castigo 'Saphira alzati.'
'Cosa vuoi irritante palla di scaglie?'  Disse irritata.
'Ho l'obbligo di dirti che sono innamorato di te.'
Saphira lo guardò per un momento, quindi senza nessuna intenzione di rispondere, abbassò di nuovo la testa e si riaddormentò.
Castigo sembrava veramente dispiaciuto.  Si tirò indietro e si chiuse a riccio. Chiuse la sua mente a chiunque, incluso il suo Cavaliere.
Per alcuni minuti il silenzio regnò sovrano.
"Bene è andata." Disse Nasuada. Era molto apatica, ed era ancora seduta su Angela.
"Nessuna risposta." Disse Orik sarcasticamente.
"Bene di chi è il turno ora?" Chiese Eragon.
"Forse dovremmo cambiare gioco." Suggerì Murtagh.
"Significa che mi posso muovere?" Chiese Nasuada speranzosa.
"Si." Rsipose Murtagh.
Nasuada scese dalle gambe di Angela più velocemente che potè. Quando si sedette chiese "Che gioco potremo fare ora?"
"Potremmo fare un gioco simile a obbligo o verità che è molto comune fra i nani." Suggerì Orik.
"Che gioco?" chiese Eragon con entusiasmo.
"Ognuno scrive dieci domande e dieci obblighi su  fogli separati. Quando tutte le domande e gli obblighi sono scritti, vengono mischiati insieme in un mucchio e messi al centro del tavolo. Una persona quindi estrae la carta dal mucchio e fa qualsiasi domanda o obbligo scritto sul foglio. Se non vuoi svolgere l'obbligo o la domanda puoi non farlo."
"Ma qual'è il punto del gioco?" Protestò Eragon.
"Ci sto arrivando!" Urlò Orik. "Come stavo dicendo, non dovete dare una risposta alla domanda o fare l'obbligo, però se non lo fate dovete togliervi un abito."
"Sono dentro." Disse Murtagh istantaneamente.
Angela fece girare gli occhi e disse "Perchè no? Sembra divertente! Sono dentro."
Dopo che tutti accettarono di partecipare, anche se qualcuno era riluttante, tutti scrissero le domande e gli obblighi. Quando tutti i fogli furono inpilati nel centro del tavolo, Arya chiese "Chi comincia? Orik visto che ha proposto il gioco?"
Ci fù un mormorio di approvazioni, così Orik pescò la carta.
"Fai la ruota." Lesse. "Abbastanza facile."
L'alquanto ubriaco nano si alzò allontanandosi dal tavolo. Alzò le mani sopra la testa e fece la manovra richiesta, sebbene un po barcollante.
Si sedette di nuovo e disse "Angela, è il tuo turno."
La maga pescò la carta. Lesse velocemente. "Di a tutti chi è stato il tuo primo bacio. Il mio primo bacio è stato un elfo di nome Oromis."
Nelle facce di Eragon ed Arya ci fù un espressione di puro shock.
"Uhhhh...." Fu l'unica cosa che uscì dalle loro bocche.
"Cosa?" Domandò
"Niente." Disse velocemente l'elfa. "Eragon è il tuo turno."
"Huh?" Chiese.  "Oh giusto, il mio turno"
Pescò una carta. Quando lesse il foglio la sua faccia divenne rossa come un pomodoro. Prima che qualcuno potesse dire qualcosa, Eragon si tolse la maglia più in fretta che potè, rivelando i muscoli perfettamente tonici.
"Cosa diceva?" Domandò Murtagh.
Arya si sporse per leggere. "Bacia Murtagh sulle labbr." Lesse ad alta voce.
"Non importa quanto sono ubriaco, non bacierò mai nessuna parte di lui."  Ringhiò il giovane cavaliere.
Arya ridacchiò. "Quindi è il mio turno?" Chiese. Tutti annuirono.
Arya prese la carta e lesse ad alta voce.
"Siediti sulla persona alla tua destra fino al tuo prossimo turno."
Si mosse riluttante verso le gambe di Eragon. Lui sorpreso sentì il calore cominciare a salirgli sulle guancie.
"Non farti nessuna idea." Mormorò Arya.
Eragon annuì muto.
'Dove dovrei mettere le mani?'  Pensò freneticamente. 'Se le metto intorno a lei mi uccide, però se non faccio nulla sembrerò stupido!'
Si distrasse dicendo "Nasuada è il tuo turno."
"Meraviglioso!" Borbottò. Pescò una carta.  "Canta la tua canzone d'amore preferita alla persona alla tua sinistra." Lesse. Fece una pausa per pensare. Si girò verso Orik. Quindi cantò.
'Oh oh oh
No matter what you say about love
I keep coming back for more
Keep my hand in the fire
Sooner or later I get what I'm asking for
No matter what you say about life
I learn every time I bleed
The truth is a stranger
Soul is in danger I gotta let my spirit be free
To admit that I'm wrong and then change my mind
Sorry but I have to move on and leave you behind
I can't waste time so give it a moment
I realize nothings broken
No need to worry about everything I've done
Live every seconf like it was my last one
Don't look back got a new direction
I loved you once, needed protection
You're still a part of everything I do
You're on my heart just like a tattoo
Just like a tattoo'

I'll always have you'
Orik arrossì e Nasuada sembrò mortificata.
"Vai Orik." Mormorò.
Il nano pescò una carta. La lesse e la sua faccia diventò bianca come la morte.
"Cosa dice?" Chiese Arya ancora seduta sulle gambe di Eragon.

Ehi la gente *si nasconde sotto al tavolo* spero non siate arrabbiati per il mio enooorme ritardo....
Eragon: enorme è a dir poco, due anni per finire uno stupido gioco mi sembra un po esagerato....
Io: oo dai eragon guarda il lato positivo, ho fatto salire la suspance a livelli enormi
Eragon: sisi immagina puoi *lo spingo via*
Bene ora che mi sono liberata di lui possiamo parlare xD
Finalmente mi sono decisa ad aggiornare nuovamente, tutto grazie ad AthenaSunshine195 che mi ha fatto tornare la voglia dopo anni, perchè altrimenti sarebbe rimasta incompiuta, voglio ringraziare anche chi a suo tempo ha recensito e spero che stiate leggendo di nuovo questa storia :D
Riguardo al capitolo spero di non aver fatto troppi errori grammaticali e spero anche di aver tenuto i tempi giusti, per la canzone invece non l'ho scritta tutta causa la mia poca voglia......ma questi sono dettaggli insignificanti xD
Per il prossimo capitolo non so neanche io quando aggiornare, anche se penso di farlo presto visto che fra poco inizia l'anno scolastico e io devo abituarmi alla nuova scuola, ora vi lascio.
Baci Fir-chan :3

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Capitolo 4
*** A Kick and a Kiss ***


"Allora?" Domandò Arya. "Cosa dice?"
Orik, ancora pallido soffocò le parole. "Devo colpire Castigo."
"Puoi tirarti fuori se vuoi." Puntualizzò Nasuada.
"E' addormentato. Ci proverò."
"Spero ti dia fuoco." Ringhiò Murtagh
"Grazie mille." Brontolò Orik. Quindi si alzò, camminò verso Castigo e gli tirò un pugno.
Il drago sobbalzò e sollevò la testa.
'Sono appena stato rifiutato e tu mi colpisci? Ti ucciderò!' Ruggì.
Quando Castigo provò ad arrostire il nano, a causa della sbronza, sbagliò. Colpì invece Nasuada.
Lei urlò. Un urlo agghiaciante che fece coprire le orecchie ad Eragon ed Arya.
"Vado da Trianna a farmi dare un occhiata." Piagnucolò correndo via.
"Dovremmo seguirla?" Chiese Orik.
"Nah, starà bene." Disse Murtagh
"Ricominciamo?" Domandò Eragon, mettendo le braccia intorno ad Arya. Lei si irrigidì ma lo lasciò fare. Esitante, si appoggiò al suo petto caldo.
"Si." Angela accordò, pescando una carta. "Alzati e canta una canzone poggiando solo sulla testa." Alzò le spalle. "Lo posso fare."
Quindi la maga si alzò, posò la testa atterra alzando le gambe mentre si bilanciò sulla testa.
'Twinkle, twinkle little star
How I wonder what you are
Like a diamond in the sky
Up above the world so high
Twinkle, twinkle little star
How I wonder what you are'

Appena si concluse la canzone, Angela poggiò i piedi e si sedette nuovamente.
"Tocca a te Murtagh."
Murtagh sorrise e prese una carta. "Qual'è stata la cosa più divertente che hai fatto su un albero?" Lesse. "Quando ho buttato giù Eragon."
Il fratellino si arrabbiò. "Dì l'intera storia." Ordinò.
Murtagh alzò le spalle e disse "Quindi usò la magiaper farmi cadere dall'albero. E mi colpì il culo."
"Con la magia." Aggiunse Eragon.
"Si, si comunque." Si lamentò Murtagh. "Vai Eragon."
Dando una sbirciata sopra la spalla di Arya, Eragon pescò una carta.
'Oh no.' pensò nell'orrore. Quindi disse ad alta voce "Devo fare il solletico a qualcuno."
Arya si irrigidì. 'Lo farà a me. Eragon non puo muoversi quindi mi farà il solletico.'
Eragon fece un respiro profondo e mise le sue mani sul fianco di Arya e schiacciò.
Arya sobbalzò e cominciò a ridacchiare e squittire. Lei si contorse, provando a scappare dalle sue mani. Provò a girarsi quindi finì faccia a faccia con Eragon. Si contorse facendola sobbalzare in avanti, le sue labbra sfiorarono quelle di Eragon.
Entrambi si immobilizarono, le loro labbra ancora premute le une con le altre.
Improvvisamente Murtagh applaudì.
"Sembra che il mio piccolo fratellino abbia avuto il suo primo bacio." Disse sarcasticamente.
Arya si allontanò da Eragon e ringhiò "QUesto non è stato un bacio."
"Certo certo." Rise Orik. "Sai che ora puoi muoverti di novo?"
Arya scese velocemente dalle gambe di Eragon e prese la sua carta. La sua faccia diventò rossa come la lesse. Colpì il tavolo con la testa e mormorò in Elfico delle maledizioni. Spinse via la carta così che Eragon potesse leggerla.
Quando la lesse, non potè reprimere un largo sorriso.
"Cosa dice?" Domandò Murtagh.
"Dice che il tuo fratellino sta per avere il suo primo bacio." Mormorò Arya.
Angela rise sonoramente. "Ricorda, se non vuoi farlo non devi."
Aya le lanciò un occhiataccia. "Preferisco baciarlo che tolgliermi la camicia."
"Non deve essere per forza la tua camicia." Le ricordò Orik.
"Oh bene." Si girò verso Eragon.
Esitante, lui voltò la sua faccia verso l'elfa.
Arya si inclinò velocemente, come se stesse per baciarlo. Non appena le loro labbra si toccarono, Arya inconsciamente avvolse le sue braccia attorno al suo collo e approfondì il bacio.
Eragon avvolse le sue braccia attorno alla sua vita e la tirò verso il suo petto.
Quando Murtagh fischiettò al loro indirizzo, entrambi si staccarono arrossiti e lievemente ansimanti.
"Be...è stato alquanto focoso." Disse Orik.
"Sta zitto." Scattò Arya.
"Lo è stato." Affermò ostinatamente.
Prima che l'elfa uccidesse il povero nano, Eragon disse "Murtagh pesca una carta."
Murtagh pescò, leggendo velocemente. Prima che qualcuno potesse dire qualcosa si tolse la camicia e la posò accanto a lui.
Vedendo i movimenti del fratello, Eragon saltò.
"Cosa dice?" Chiese.
"Siediti sulle gambe di Angela. Nulla che accadrà."
Arya sorrise e scosse la testa. "Questo sarebbe uno spettacolo da vedere." Commentò.
"Già." Orik accordò, pescando una carta.
"Gira in cerchio dieci volte." Lesse. "Posso farlo."
Orik si alzò e cominciò a girare. Dopo il settimo giro, cadde e atterrò sulla schiena.
"Uuuuuurrrgggg." Gemette. "Penso che sto per sentirmi male."
"Stai bene." Gli disse Murtagh. "Avanti, alzati."
Orik acettò rilutante e si risedette sulla sedia.
"Tocca a me." Annunciò Angela, pescando una carta. "Quanti anni hai? Questo non è affare di nessuno." Annunciò, togliendosi la camicia rimanendo con un semplice reggiseno bianco.
"Whoa..." respirò Eragon. prendendo uno schiaffo sul retro della testa da Arya.
"Grazie Arya." Disse Angela.
"Nessun problema." Replicò l'elfa.
Eragon si massaggiò il retro della testa. "Sei dannatamente forte." Si lamentò con Arya.
"Smettila di fare il bambino e pesca." Lo istruì.
Obbedendo, Eragon pescò una carta. "Chi è stata la tua prima ragazza?" Lesse. 
Spostò Arya dalle sue gambe, si alzò e si tolse i pantaloni. Ora indossava solamente l'intimo.
"E' privato eh?" Lo prese in giro Orik. "Oppure non ne hai mai avuta una e ti vergogni ad ammetterlo?"
"Ho avuto una ragazza." Mormorò.
"Chi?" Chiese Murtagh.
"Sa avessi voluto dirlo avrei ancora i pantaloni, o sbaglio?" Ringhiò Eragon.
"Vero." Ammise Murtagh. "Arya, tocca a te."
Arya annuì con un cenno del capo e prese una carta. "Davvero?" Mormorò dopo aver letto il foglietto. "Dice che devo bere una pinta di birra. Però sapete cosa?" Domandò. Rispondendo alla sua stessa domanda, si tolse la camicia rivelando un reggiseno nero, e incrociò le braccia. "Non ho intenzione di ubriacarmi."
Eragon non ascoltò niente che uscì dalle labbra dell'elfa dopo che si tolse la camicia. Con alcuni problemi di respirazione si ricordò di alzare gli occhi.
"Eragon," Disse Arya con tono pericoloso. "Cosa stai guardando?"


Ed eccomi qui con un aggiornamento abbastanza da record, avrei voluto postare ieri ma ho avuto alcuni problemi, quindi ho preferito aspettare oggi e fare con calma, detto questo spero che vi sia piaciuto e ringrazio ancora chi ha recensito gli scorsi capitoli.
Baci Fir-chan :3

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Capitolo 5
*** A Confession and a Monster ***


"Niente!" Gridò Eragon.
Arya socchiuse gli occhi. "Antica lingua." Ordinò.
"Niente." Rispose lui.
"Bah."
"Perchè?" La prese in giro Eragon. "Vuoi che ti fisso il petto?"
"Come no." Lo schernì lei.
"Dannazzione." Disse con sarcasmo il cavaliere.
"Oi." Chiamò Orik. "Piccioncini giocate o no?"
"Non siamo innamorati." Scattò Arya.
"E si, giochiamo ancora." Aggiunse Eragon.
"Bene, allora è il mio turno." Disse il nano mentre pescava. "Hai mai fatto il bagno con qualcuno del sesso opposto?" Abbassò la testa mormorando "No."
"Questo è triste." Disse Angela mentre prendeva il suo foglio. "Sei innamorato di qualcuno?" La strega arrossì leggermente. "Si."
"Chi?" Chiese Murtagh.
"Questo è solo affare mio." Rispose lei.
"Bene allora..." Murtagh pescò la sua carta. Tutti videro il suo viso tingersi di rosso. "Se la persona di cui sei innamorato è presente, avvolgi un braccio intorno a lei e racconta il vostro primo incontro." Lesse.
"E' qui?" Chiese Arya.
In risposta alla domanda dell'elfa, con esitazione Murtagh avvolse il braccio intorno alle spalle semi-nude di Angela. Poteva sentire quanto fosse tesa.
"La prima volta che ho incontrato Angela è stata dopo la battaglia del Farthen Dur. Eragon era stato ferito e io stavo aspettando per poterlo vedere. Arya era con me. Quando Angela è venuta fuori a dirci che era riuscita a chiudere la ferita sulla sua schiena, ho capito immediatamente di amarla. Non siamo riusciti più a vederci, quindi abbiamo dovuto aspettare." Sorrise ad Arya. "Arya l'ha capito subito 'Una donna può sempre dirlo' questo è quello che mi ha detto."
"E avevo ragione." Disse Arya con aria di sufficenza.
"Si, lo sappiamo tutti." Murtagh parlò cominciando a togliere il braccio dalle spalle della maga.
"Non farlo." Disse lei, immediatamente il giovane si bloccò. "Vuoi ancora sapere di chi sono innamorata?" Murtagh annuì in silenzio. Angela si allungò e gli scoccò un leggero bacio sulle labbra.
"Tu." Disse semplicemente.
"Awwwww...." Disse Arya mentre Angela si rannichiava silenziosamente fra le braccia del cavaliere.
Murtagh aveva un sorriso enorme sul volto.
"Il mio fratellone ha la fidanzata." Lo prese in giro Eragon.
Tuttavia Murtagh era troppo felice per essere infastidito dalla presa in giro del fratello. "Vai." Gli disse.
Eragon annuì e prese una carta "Qual'è il tuo colore preferito?" Scrollò le spalle. "Verde o blu."
Orik sollevò un sopracciglio. "C'è un motivo particolare per il quale hai scelto questi colori?" Chiese lui.
"No." Disse Eragon frivolamente.
"Certo." Lo prese in giro Arya pescando un foglietto. "Canta la tua canzone preferita. Posso farlo." Disse. E poi cantò.
‘Don't call me GaGa
I've never seen one like that before
Don't look at me like that
You amaze me
He ate my heart
He a-a-ate my heart
(You little monster)
He ate my heart
He a-a-ate my heart out
(You amaze me)
Look at him
Look at me
That boy is bad
And honestly
He's a wolf in disguise
But I can't stop staring in those evil eyes
I asked my girlfriend if she'd seen you round before
She mumbled something while we got down on the floor baby
We might've fucked not really sure, don't quite recall
But something tells me that I've seen him, yeah
That boy is a monster
M-M-M-Monster
That boy is a monster
M-M-M-Monster
That boy is a monster
Er-er-er-er
He ate my heart
(I love that girl)
He ate my heart
(Wanna talk to her, she's hot as hell)
He licked his lips
Said to me
Girl you look good enough to eat
Put his arms around me
Said "Boy now get your paws right off me"
I asked my girlfriend if she'd seen you round before
She mumbled something while we got down on the floor baby
We might've fucked not really sure, don't quite recall
But something tells me that I've seen him, yeah
That boy is a monster
M-M-M-Monster
That boy is a monster
M-M-M-Monster
That boy is a monster
Er-er-er-er
He ate my heart
(I love that girl)
He ate my heart
(Wanna talk to her, she's hot as hell)
He ate my heart
He ate my heart
Instead he's a monster in my bed
I wanna Just Dance
But he took me home instead
Uh oh! There was a monster in my bed
We french kissed on a subway train
He tore my clothes right off
He ate my heart then he ate my brain
Uh oh uh oh
(I love that girl)
(Wanna talk to her, she's hot as hell)
That boy is a monster
M-m-m-monster
(Could I love him?)
That boy is a monster
M-m-m-monster
(Could I love him?)
That boy is a monster
M-m-m-monster
(Could I love him?)
That boy is a monster
Er-er-er-er’
“Non sapevo ti piacesse questo tipo di musica” Osservò Eragon.
“Bhe, sono solo piena di sorprese.” Arya si girò indietro.
“Ecco cosa sei.” Disse Angela.
“Chi è cosa?” Chiese Saphira.
“Arya è piena di sorprese.” Disse Murtagh.
Saphira guardò Murtagh e tutti gli altri.
Perché siete tutti senza vestiti?’ Chiese confusa.
Eragon le spiegò velocemente il nuovo gioco.
Castigo alzò la testa ‘Posso venire?’  Chiese speranzoso.
Saphira sollevò le ali ‘Se vuoi.’ Gli disse.
Castigo si alzò e anche lui alzò le ali.
‘Andiamo?’  Chiese.
Saphira non rispose, semplicemente decollo con al seguito Castigo.
“Be, a chi tocca?” Chiese Murtagh.
“A me.” Disse Orik pescando. “Chi è la persona più bella del tavolo?” Alzò gli occhi. “Arya, non picchiatemi.”
Eragon sollevò un sopracciglio. “Dovrebbe davvero rallentare con la birra.” Raccomandò.
Il nano si strinse le spalle e bevve un altro sorso.
“Stai per prendere dei calci in culo.” Gli disse Angela.
“Non sarebbe la prima volta.” Rispose allegramente.
Improvvisamente, un messaggero corse verso al tavolo. Iniziò a parlare, ma quando vide due donne seminude al tavolo, si bloccò con la bocca aperta.
“Di che hai bisogno?” Chiese Arya.
Il messaggero chiuse di scatto la bocca e balbettò il messaggio.
“L-Lady Nasuada v-vorrebbe che io vi i-informassi che non tornerà, a c-causa delle sue u-ustioni.”
“Grazie, puoi andare.” Gli disse Arya.
Si inchino rapidamente e quasi corse via dal tavolo.
Tutti rimasero in silenzio per un attimo. Poi scoppiarono a ridere.
“Devo raccontarlo a Castigo!” Murtagh rise. Rimase in silenzio per un attimo. Improvvisamente scoppiò con “Oh mio Dio, è indecente! Sono stato rovinato a vita!”
“Che c’è?” Chiese Eragon.
“Prova a contattare Saphira.” Gli disse.
Eragon lo fece. “Che diavolo?” Urlò. “Questo non è qualcosa che avrei voluto vedere!”
“Che cosa succede?” Domandò Arya.
“Saphira e Castigo sono mostruosi non è vero?” Indovinò Orik.
Entrambi i cavalieri annuirono in silenzio.
Tutti rimasero in silenzio per un attimo. Arya ruppe il silenzio con “Perché è così male? Il mondo ha bisogno di più draghi.”
“Concordo con te.” Disse Eragon. “Ma non voglio vedere questa cosa accadere.”
“Bhe, dubito che Saphira voglia fare sesso con qualcun altro.” Dichiarò Arya con calma.
 “Possiamo giocare la partita?” Brontolò Murtagh.
Angela prese una carta. “Bacia la persona seduta vicino a te.Posso farlo.” Disse felicemente mentre si allungava verso Murtagh, che restituì il bacio.
“Prendetevi una stanza!” Li richiamò Eragon scherzosamente.
Murtagh si allontanò “Si potrebbe anche fare.”
“Ew va bene.” Disse Eragon.
“Sei solo geloso perché non hai la donna che desideri.” Lo prese in giro il più grande.
“Zitto e vai.” Scattò Eragon.
“Come vuoi tu fratellino.” Disse e pescò una carta. Impallidì.
 
PANNA’S CORNER
Yeee linciatemi pure, non ho scusanti, la mia voglia di tradurre va e viene a cazzum, penso, ma proprio penso/spero di riuscire a tradurne un altro entro questo mese (che è finito praticamente) quindi boh, sperate che  ci riesca, anche perché sono lunghi questi capitoli, o magari io lenta… ma dettagli.
Ci vediamo al prossimo cappy,
Baci Panna :3
 
Avete notato che ho cambiato nome? xD seksissimo lo so, tutto merito dei miei amici paxxerelli ahahaha
Ah e prima che me ne vada… AthenaSunshine195 grazie mille, sei l’unica brava personcina che continua a recensire e a sostenermi moralmente durante questi parti T-T grazie milleee <3<3 

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Capitolo 6
*** A Shirt and a Drinking Game ***


“Murtagh?” Chiese Angela. “Cosa dice la carta?”
Il cavaliere rosso non disse nulla. Si alzò e si tolse i pantaloni.
“Che diavolo diceva?” Chiese Orik.
“C’era scritto dai un bacio ad Orik.” Murtagh disse a bassa voce. “Ma non accadrà mai, in nessun caso.”
“Perché hai preso quella carta?” Orik piagnucolò. “Doveva pescarla Arya.”
Angela alzò un sopracciglio. “Sembra che Eragon non sia l’unico innamorato della nostra amica elfa.”
Arya parlò. “Bhe, lui è fortunato.” Ovviamente la birra che aveva bevuto prima cominciava a fare effetto.
Gli occhi di Eragon si spalancarono. “C-Che vuoi dire?” Chiese nervosamente.
Arya in risposta gli diede un bacio sulle labbra.
Quando si tirò indietro, Eragon aveva uno sguardo confuso sul volto. Arya inarcò un sopracciglio.
“Cosa?” Chiese lei.
“E quello che hai detto alla Celebrazione del Giuramento di Sangue?” Domandò lui.
Arya alzò gli occhi. “Vuoi davvero entrare in questo discorso adesso?” Chiese. “O vuoi pescare una carta e continuare il gioco?”
“Credo che continuerò.” Mormorò pescando una carta. “Hai mai scritto una canzone per qualcuno?” Lesse. “Si.”
“Per chi?” Chiese Angela.
“Questo non è scritto sulla carta.” Rispose Eragon. “Arya è il tuo turno.”
Arya annuì e prese l’ultimo foglietto. “Indossa un vestito della persona alla vostra destra.” Si voltò verso Eragon che le porse la camicia. L’elfa la indossò subito. In quel momento si rese conto di quanto Eragon fosse più grande di lei. La camicia sembrava ingoiare la sua forma minuta.
“Bhe, cosa facciamo ora che le carte sono finite?” Chiese Murtagh.
“Giochiamo ad un nuovo gioco?” Suggerì Eragon.
“Per me va bene se posso rivestirmi.” Rispose Angela.
“Non mi importa se possiamo o no, io mi rimetto i pantaloni.” Annunciò Eragon. Si voltò verso l’elfa accanto a lui. “Posso rimettermi la camicia?” Chiese lui.
“No.” Disse Arya sfacciatamente. “Ha un buon odore e posso guardare i tuoi addominali in questo modo.” (Ndt. Qui c’era scritto abs, e io l’ho interpretato come addominali perché il dizionario mi dava qualcosa sulle macchine, se sapete che vuol dire ditemelo che cambio subito)
“Gli elfi non tengono molto bene il liquore eh?” Chiese Orik.
“Viene con l’età.” Gli disse Arya. “E per gli standard elfici io sono ancora molto giovane. Mia madre mi ucciderebbe se sapesse di stasera.”
“Io ucciderei la mia unica figlia?”
Arya si voltò di scatto. “Madre?” Lei rimase a bocca aperta.
“Sono qualcun altro?” Chiese la regina Islanzadi.
“Non che io lo possa dire.” Disse Arya.
“Bhe non lo sono.” Dichiarò la regina. “Ora vorrei sapere perché la maggior parte di voi è mezza nuda.”
“E’ un gioco vostra maestà.” Disse Eragon.
“Che tipo di gioco?”
Dopo che le spiegarono il gioco, Eragon chiese “Vuole unirsi a noi?”
“Perché no?” Chiese retoricamente. Poi si sedette sul posto vuoto di Nasuada
“Qualcuno ha un idea per qualche gioco?” Chiese Murtagh.
“Prima del gioco, dove sono i miei pantaloni?” Chiese Eragon.
“Qui.” Arya diede i pantaloni al cavaliere.
Eragon li indossò rapidamente. Rimase però a torso nudo perché Arya continuava ad indossare la sua camicia.
Dopo che tutti i presenti si rivestirono Murtagh ripeté la domanda di prima.
“Idee per un nuovo gioco?”
“Potremmo fare un gioco comune fra gli elfi.” Propose la regina.
“Quale?” Chiese Ayra.
“Tu in coppia con qualcuno e poi uno di voi dovrà cantare una canzone e le altre squadre devono indovinarla. Chi non la indovina deve bere un sorso di birra. Chi vince deve cantare al turno successivo.”
“E se nessuno riesce a capire la canzone?” Chiese Eragon.
                “Entrambe le squadre che devono indovinare bevono, e poi la coppia canta un'altra canzone.” Spiegò lei. “Per evitare che qualcuno bari comunicheremo con la mente.”
Ci fu un mormorio d’assenso e tutti si misero in coppia. Murtagh e Angela composero una squadra, Orik ed Islanzadi un'altra, e Arya ed Eragon l’ultima.
“Chi inizia?” Chiese Eragon.
“Facciamo come prima.”Disse Angela.  “Chi sceglie il gioco inizia.”
“Quindi cominciamo noi.” Pianse Orik.
“Si.” Disse Arya divertita.
Dopo un momento Orik cominciò a cantare.
'In the night I hear 'em talk, the coldest story ever toldSomewhere far along this road he lost his soulTo a woman so- '
“Heartless.” Disse Eragon pigramente.
“Hai indovinato.” Confermò Orik. Guardò Murtagh ed Angela “Bevete.” Ordinò.
Entrambi fecero come era stato detto e si presero un drink.
‘Che canzone facciamo?’ Chiese Arya con la mente.
‘Sound of madness?’ Propose Eragon.
‘Oh, amo quella canzone, vai.’
Eragon fece quello che avevano accordato e cominciò a cantare.
'Yeah, I get it, you're an out cast
Always under attack, always coming in last
Bringing up the past, no one owes you anythingI think you need a shotgun blast, a kick in the ass
So paranoid, watch your back
Oh my, here we go
Another loose cannon gone bi-polar
Slipped down, couldn't get much lowerQuicksand's got no sense of humor
I'm still laughing like hell
You think that by crying to me
Looking so sorry that I'm gonna believeYou've been infected by a social disease
Well, then take your medicine
I created the sound of madness, wrote the book on pain
Somehow I'm still here to explainThat the darkest hour never comes in the night
You can sleep with a gun
When you gonna wake up and fight for yourself?
I'm so sick of this tombstone mentality
If there's an afterlife then it'll set you free
But I'm not gonna part the seas
You're a self-fulfilling prophecy
You think that by crying to me
Looking so sorry that I'm gonna believe
You've been infected by a social disease
Well, then take your medicine
I created the sound of madness, wrote the book on pain
Somehow I'm still here to explain
That the darkest hour never comes in the nightYou can sleep with a gun
When you gonna wake up and fight for yourself?
I created the sound of madness, wrote the book on pain
Somehow I'm still here to explain
That the darkest hour never comes in the nightYou can sleep with a gun
When you gonna wake up, when you gonna wake up and fight?
I created the sound of madness, wrote the book on pain
Somehow I'm still here to explain
That the darkest hour never comes in the night
You can sleep with a gunWhen you gonna wake up and fight for yourself?
When you gonna wake up and fight for yourself?
When you gonna wake up and fight for yourself?
When you gonna wake up and fight for yourself?'
Quando Eragon finì di cantare, nessuno aveva idea del titolo della canzone.     
“Veramente?” Chiese Arya incredula. “Nessuno la conosce. Come fate a non conoscere Sound of Madness?”
“Eccolo qual’era.” Piagnucolò Murtagh. “Lo avevo sulla punta della lingua.”
“Ecco perché non ci sei riuscito.” Disse Eragon.
“Zitto e scegli un'altra canzone.” Scattò Murtagh.
‘E adesso?’ Chiese Eragon.  
‘Reflection?’ Propose.
‘Andata.’
Arya cominciò a cantare.
'Look at me
You may think you see
Who I really am
But you'll never know me
Every day, is as if I play apart
Now I see If I wear a mask I can fool the world
But I cannot fool
My heart Who is that girl I see
Staring straight back at me?
“Reflection.” Disse Angela.
“Avete capito bene.” Confermò Eragon.
Murtagh si rivolse ad Orik ed Islanzadi. “Ora dovete bere voi due.” Disse.
Entrambi i monarchi sollevarono le tazze e bevvero.
Quando posarono i boccali sul tavolo tutti si girarono a guardare Murtagh e Angela.
Entrambi rimasero in silenzio per un attimo. Poi Angela cominciò a cantare.
 
Panna’s corner
Wow, aggiornamento record, adesso sono veramente felicia, spero che vi piaccia e boh, ditemi che ne pensate
Panna :3

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Capitolo 7
*** A Past lover and a Pyro ***


A Past lover and a Pyro

 
‘Come here rude boy, boy 
Can you get it up 
Come here rude boy, boy 
Is you big enough 
Take it, take it
Baby, baby
Take it, take it
Love me, love me

Come here rude boy, boy 
Can you get it up 
Come here rude boy, boy 
Is you big enough 
Take it, take it  
Baby, baby  
Take it, take it
Love me, love me

Tonight 
I'mma let you be the captain 
Tonight 
I'mma let you do your thing, yeah 
Tonight 
I'mma let you be a rider 
Giddy up 
Giddy up 
Giddy up, babe-‘

“Rude boy” disse Arya pigramente.
“Si signora.” Disse Murtagh. Si girò verso Orik ed Islanzadì “Bevete.”
Orik bevve senza nessuna protesta, mentre Islanzadì si dimostrò un po’ riluttante.
Arya, non volendo essere imbarazzata da sua madre ubriaca disse “Magari dovremmo fare un gioco che non richieda bere.”
Senza sorprendere nessuno, Islanzadì fu la prima ad accettare. Dopo che tutti furono d’accordo , Angela chiese “A che potremmo giocare ora?”
“Perché non combiniamo i primi due giochi?” Suggerì Eragon.
“Come allora?” Chiese Angela.
"Potrai chiedere a chiunque Obbligo o Verità e se non vogliono si spogliano."
"E' questo il motivo per cui mia figlia sta indossando la tua camicia?" chiese Islanzadì.
"Si, e mi serve riaverla." Disse lui.
Arya mise su un finto broncio ma si tolse comunque la camicia e la ridiede ad Eragon e lui le restituì la sua.
“Mi ricordo quando non riuscivi a vestirti da sola.” disse Angela.
“Come potresti ricordartelo?” chiese Arya “Non ti ho incontrata prima del mio arrivo nei Varden.”
“Tu non mi hai incontrato, ma prima di allora io si.” Disse lei.
“Esattamente quando mi hai conosciuta?” chiese Arya.
“Chi pensi abbia detto ‘è una bambina’?”
L’elfa sentì la sua bocca spalancarsi.
“Arya chiudi la bocca ed Eragon rimettiti la camicia.” Li istruì la strega.
Dopo che Eragon finì di vestirsi, chiese “Allora chi vuole giocare?”
Ci fu un coro di si, quindi era deciso. Avrebbero giocato al gioco di Eragon.
“Eragon, inizi tu.” disse Orik
“Giusto.” Disse il giovane e si guardò intorno “Regina Islanzadì, obbligo o verità?”
“Prima, per stanotte tralasciamo le formalità.” Disse.
“Okay.”
“Scelgo verità.”
Eragon pensò per un momento.  ‘Oromis non disse qualcosa…’ si chiese. “Chi è stato il tuo amante più recente?” domandò.
La regina arrossì.
‘C’è qualcosa che non mi ha detto?’ Pensò Arya.
Riluttante, Islanzadì mormorò “Oromis.”
Eragon, Arya ed Orik avevano le stesse facce scioccate. Angela stava soffocando le risate.
“Chi è Oromis?” chiese Murtagh.
“Era il mio insegnante ad Ellesmera.” Disse Eragon sbalordito.
“E un cavaliere.” Aggiunse Orik.
 “Bhe, se è stato il mio insegnante era ovvio che fosse un cavaliere, giusto genio?” finì Eragon sarcasticamente.
“Si, comunque.” Brontolò il nano.
“Madre, è il tuo turno.” Disse Arya.
“Bene. Murtagh, obbligo o verità?” chiese lei.
“Obbligo.” Decise coraggiosamente.
“Ti obbligo a ballare un valzer con Orik.”
La mascella del cavaliere e del suddetto nano quasi toccò terra.
“Cosa?” Chiese Orik.
“Mi hai sentito.” Gli disse l’elfa.
Con riluttanza, sia il cavaliere che il re si alzarono. Murtagh dovette piegarsi per prendere le mani di Orik correttamente. Goffamente ed imbarazzati iniziarono a danzare.
Murtagh stava avendo qualche difficoltà a rimanere in piedi, a causa dell’alcool in corpo e del suo essere piegato. Orik invece stava avendo qualche difficoltà perché non sapeva ballare il valzer.
Finalmente Murtagh disse “Così non funziona.” E sollevò il nano.  Lo tenne per il fianco come uno farebbe con un bambino piccolo e finì la danza.
Tutti tranne Angela stavano ridendo.
“Come fai a non trovarlo divertente?” chiese Arya.
“Ho le mie ragioni.” Disse la strega misteriosamente “e non dirò perché.”
“D’accordo.” Borbottò l’elfa.
“Murtagh, vai,” disse Eragon.
“Bene, obbligo o verità fratellino?”  chiese.
“Obbligo.”
“Devi baciare Arya in bocca.” Disse diabolicamente.
Gli occhi di Eragon si spalancarono dall’orrore. “Sua madre è proprio qui!” protestò.
“E allora? Un obbligo è un obbligo.”
“Puoi sempre spogliarti.” Disse Arya.
“Ti piacerebbe, vero?” Disse Murtagh suggestivamente.
“Stai zitto.” Lo aggredì.
“Oh non l’ha negato!” Cantò Orik.
Prima che Arya potesse dire qualcosa di cui si sarebbe potuta pentire, Eragon la zittì con un bacio.
“Ecco.” Disse autocompiacendosi il ragazzo. “Arya, obbligo o verità?”
“Verità.” Rispose affannosamente.
“Sei un pyro?” lui chiese.
“Pyro?” l’elfa ripeté confusa.
“Ti piace il fuoco?”
“Se le piace il fuoco?” ripeté Islanzadì “Perché non guardi il pavimento nella sua stanza? Le bruciature dovrebbero risponderti!”
“Se lui guardasse qualcosa nella sua stanza sarebbe il letto.” Disse il cavaliere rosso.
“La smetti di fare il pervertito?” Arya scattò nuovamente.
“No.”
L’elfa ringhiò ma lasciò stare.
“Orik, obbligo o verità?” chiese lei.
“Obbligo.”
“Ti obbligo a non bere più per tutta la notte.”
“Oh, diavolo no!” il nano pianse mentre si tolse la camicia.
Arya alzò le spalle. “E’ statp un bel tentativo.”
“Islanzadì, obbligo o verità?” chiese lui.
“Credo andrò con obbligo.” Disse la regina.
Improvvisamente Orik sorrise diabolicamente.
 
Angolo meh
Ok. Ok. *si nasconde in una buca* sono in ritardo di quasi un anno, alla faccia del “per la settimana prossima è finito il prossimo cappy” e niente, non so che dire… ho pure sistemato il primo capitolo, anche se per gli altri dovrete aspettare che io finisca la storia (ovvero fra 5 anni se continua cos’ lel) che però a parte gli scherzi, questa storia la aggiornerò una volta all’anno ma mi impegnerò per finirla, non importa quanto ci metta ahaha
E niente, spero che qualcuno segua ancora sta… cosa… e che recensisca, ringrazio inoltre nappa e Arya Drotting che hanno recensito lo scorso capitolo, baci
Panna :3

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Capitolo 8
*** A Catfight and a Story ***


A Catfight and a Story

 
“Orik,” disse Islanzadì cautamente “perché sembra tu abbia appena avuto un’idea malefica?”.
“Perché l’ho avuta.” Replicò lui “Ti obbligo a baciare Eragon in bocca.” 
“COSA?”  madre e figlia strillarono in contemporanea.  Il cavaliere invece aveva un’espressione da ottuso.
“Mi avete sentito.” Disse il nano rivolgendo loro un largo sorriso.
“Devo farlo?” chiese la regina, dando ad Eragon uno sguardo di disapprovazione.
“No.” Rispose Murtagh “Puoi sempre spogliarti.”
La regina sembrò combattuta. “Non voglio fare ne uno ne l’altro.”  Borbottò.
“Devi scegliere.” Disse Orik.
Riluttante si diresse verso Eragon.
“Madre, non penso sia una buona idea.” L’avvisò Arya.
“Perché?” la regina la sfidò “Sei gelosa?”
“Di mia madre?” Arya restituì il colpo. “E’ improbabile.”
“Bhe, lo scopriremo presto.” Disse la regina, per poi piegarsi e lasciare un bacio con tanto di schiocco sulla bocca del cavaliere.
Eragon, che aveva ancora l’espressione idiota non vide arrivare il bacio e cadde all’indietro. La sua testa colpì una roccia e dalla ferità iniziò a zampillare del sangue.
Si portò una mano dietro alla testa. Quando la riportò davanti al viso disse solo una parola. “Ow.”
Arya si infuriò.
“Non hai appena colpito il mio uomo!”  Ringhiò.
Poi fece una cosa che portò ogni uomo al tavolo ad incoraggiarle.
Arya placcò sua madre. Entrambe caddero a terra e iniziarono a lottare.
“LITIGIO FRA DONNE!”  gridarono Orik e Murtagh.
Arya aveva il vantaggio della sorpresa che però presto sparì e Islanzadì guadagnò il sopravvento. La regina aveva più esperienza nei combattimenti.
“Ferme!” Urlò Eragon. Quando il suo ordine non ebbe effetto sul combattimento vi si gettò in mezzo. Avvolse fermamente la vita di Arya con le braccia e la trascinò distante dalla madre.
“Ragazzo, la perdita di sangue deve averti dato alla testa.” Disse Orik.
“Ha ragione.” Concordò Murtagh. “Nessun uomo sano di mente avrebbe mai fermato un combattimento fra donne!”
Eragon era troppo occupato a tenere un’Arya che stava cercando di liberarsi per rispondere.
“Arya, sto bene.” Le ringhiò all’orecchio.
L’elfa si voltò per guardarlo in viso.
“Girati.” Ordinò.
“Vuoi attaccare nuovamente tua madre?” Le chiese lui.
“No. Voglio controllarti la testa. Se continua a sanguinare forse potrei.”
Eragon si voltò cautamente; pronto a saltare nuovamente su Arya se necessario.
Lei, tenendo fede alla parola data, spostò gentilmente i capelli per esaminare la ferita sulla testa.
“Non sta sanguinando.” Mormorò .
Eragon si voltò. “Te l’ho detto che stavo bene.” Lanciò un’occhiata ad Islanzadì. “Anche tua madre sta bene.”
Arya si girò verso la madre. Con sorpresa di tutti stava sorridendo.
“Ti ho insegnato bene,” disse lei “non lasciare mia che qualcuno tocchi il tuo uomo. Avrei fatto lo stesso.”
“Ummmm… grazie?”
“Continuiamo il gioco.”
Arya annuì con un cenno del capo e sedette, come fece Eragon.
Quando tutti furono seduti Islanzadì scelse la sua vittima.
“Arya, obbligo o verità?”
“Obbligo.”
“Ti obbligo a raccontare a tutti cosa successe quella notte in cui sono entrata in camera tua e tu e Glenwing avevate tredici anni.”
“Te l’ho detto, non era quello che sembrava!” Arya gridò acutamente.
“Allora racconta la storia.”
“Bene.” Borbottò. “Quando avevo tredici anni ero in camera mia con il mio amico Glenwing. Ha detto qualcosa sulle femmine che non sono forti come i maschi, così ho deciso di fargli cambiare idea. L’ho placcato e abbiamo iniziato a lottare. Mia madre è entrata dopo che mi aveva bloccato giù. Mi stava tenendo i polsi sopra la testa ed era seduto sulla mia vita. In qualche modo aveva perso la camicia e la mia era alzata fino alle costole circa. Lei è entrata e ci ha quasi ucciso entrambi.”
“Se avessi potuto avrei registrato il tutto.” Cantò Murtagh.
“Non eri nemmeno vivo allora!” Scattò l’elfa.
“Che cosa vuoi dire?” Chiese lui.
“Sai quanti anni ho?”
“Venti?” Tirò ad indovinare.
“Più ottanta.” Disse Arya.
“Cento?”
“Anno più anno meno.”
“Whoa…”
In modo da spostare la conversazione via da lei disse “Obbligo o verità Murtagh?”
“Verità.”
“Sei mai diventato padre?”
“Non che io sappia.” Disse lui.
“Che significa?” Domandò Angela.
 “Err…”
“Murtagh…” disse lei in tono pericoloso.
“Vuol dire… che ti amo?”
Angela alzò un sopracciglio. “Buono a sapersi, ma voglio una risposta.”
“Bene! Sono già andato a letto con una donna, è stato poco prima che io fuggissi con Tornac. Non la ho più vista. L’ho cercata ma non sono mai riuscito a trovarla.”
“Bhe ci hai provato.” Disse la strega.
“Basta con le cose sentimentali.” Si lamentò Orik. “Giochiamo.”
“Si signore.” Murtagh borbottò. “Eragon, obbligo o verità?”
“Obbligo Tag.”
“Lascerò correre visto che sei ubriaco.”
“Se qualcun altro stanotte lo ferisce, me lo porto nella tenda e non lo faccio uscire fino a domattina.”  Si Lamentò Arya.
“Potrei ferirlo solo per vedere la tua faccia la mattina.” Disse Murtagh.
“Dammi un obbligo Tag!” Ordinò Eragon.
“Ti obbligo a raccontarmi una storia imbarazzante della tua infanzia.”
Eragon riflettè per un momento poi iniziò.
“Quando avevo dieci anni, sono andato a cacciare sulla Grande Dorsale. Roran mi aveva riempito la testa di storie su bestie fantastiche. Volevo essere coraggioso, quindi sono andato a cercare una delle sue bestie. Mi ha detto che aveva le ali d’aquila, la parte posteriore di un gatto gigante e quella anteriore somigliava ad un lupo.  Aveva un becco affilato come il muso di un lupo. Così quando sono andato a cercare questa bestia, Roran mi ha seguito. Era bravo ad imitare gli animali, quindi quando ha ululato come un lupo credevo di essere sulle sue tracce. Ho seguito i suoi lamenti ero troppo eccitato per vedere la bestia, e ho dimenticato di incoccare la freccia. Quando ho visto l’ombra di quella che sembrava la creatura sono andato in panico, mi sono girato e ho corso andando addosso ad un albero.”
“Cos’è successo? Da dove veniva l’ombra?”  Chiese l’elfa.
“Roran era seduto sull’albero piegando i rami per farsi somigliare alla creatura.” Spiegò Eragon.
“Mi piace tuo cugino.” Disse Murtagh.
“Ti piacerebbe, non è vero Tag?” Eragon scattò.
“Si.”
“Fate i bravi ragazzi.” Li rimproverò Islanzadì.
“Si signora.” Mormorarono i due.
“Vai Eragon.” Ordinò Orik.
Il cavaliere annuì con un cenno del capo e si guardò intorno, scegliendo la sua prossima vittima. I suoi occhi si fermarono su Arya
 
Angolo Panna
Yay, mi sto veramente impegnando, forse riuscirò a finire questa benedetta ff, dato che manca solo un capitolo, il sequel non penso riuscirò a trovare la voglia di tradurlo, o forse si, dipende da quanti capitoli ha xD comunque, spero vi sia piaciuto, e anche lo scorso capitolo, ditemi se notate degli errori o delle incomprensioni che cercherò di sistemare. Baci e al prossimo capitolo,
Panna :3

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