anime doujindhi

di nyxes2000
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Eren x Levi (shingeki no kyojin) ***
Capitolo 2: *** Eren x Levi (shingeki no kyojin) ***



Capitolo 1
*** Eren x Levi (shingeki no kyojin) ***


Eren e Levi passeggiavano per il quartier generale del corpo di ricerca.
-Se vuoi davvero diventare forte, non sottovalutare l'allenamento di base-
Levi era concentrato nel fare la ramanzina ad Eren che, un attimo prima, aveva finito gli allenamenti facendo delle figuracce.  
Levi continuava a camminare guardando avanti e sputando sentenze su eren, mentre lui fantasticava su cosa avrebbero potuto fare la sera una volta tornati nella loro camera. 
"Potrei prenderlo alle spalle quando finisce di lavarsi e iniziare a baciargli il collo....... Oppure lo potrei aspettare sul letto mentre si cambia e poi prenderlo di spalle e baciargli il collo..." 
Eren immerso nei suoi pensieri iniziò a divagare "...Quanto mi piace il suo collo....  Lo bacerei tutto il tempo... E le sue orecchie... Ohhhh le sue orecchie sono le migliori.... Sensibili...... Ma anche i suoi capezzoli e linguine...... " Eren capì che qualcosa si muoveva e così si costrinse a pensare a qualcos'altro, quando vide un gatto.
"Ecco qualcosa che può distrarmi" Eren senza curarsi di Levi corse dal gatto e iniziò subito a rilassarsi. 
"Ma a cosa pensa quello stupido" Levi era irritato per il fatto che nello stesso istante in cui si era allontanato lui gli aveva chiesto se voleva andare in camera, dato che alla cena ci mancava molto.  
"Perché da tutte le sue attenzioni a quel gatto... È una settimana ormai che non facciamo qualcosa... tutte le volte che provo ad avvicinarmi lui si allontana....  Non resisto piu" 
Eren si stava calmando ed anche li sotto tornò la quiete. "meno male, ho rischiato grosso" 
"Ti piacciono i gatti èhhh???? "
Il caporale si ricordò di un paio di orecchie da gatto che il capitano aveva portato al quartier generale. 
Dopo cinque minuti Levi tornò ed Eren, come aveva previsto, era ancora lì ad accarezzare il gatto.  
Si schiarì la gola per attirare l'attenzione del cadetto, ma fu inutile. Ci riprovò ma niente 
"adesso gli tiro qualcosa..."
Eren si girò di scattò quando Levi provò ad attirare la sua attenzione una terza volta.  
Rimase allibito quando lo vide.  
"Cavolo, Levi, allora me lo fai apposta.... Così sei troppo adorabile,  non resisto......basta"
Eren perse Levi per le spalle e senza pensarci due volte lo baciò. Levi si abbandonò a quel bacio. 
"-ho detto che devi smetterla, io ho dei limiti, non possiamo continuare a farlo tutte le volte che siamo da soli-" a Eren tornarono in mente le parole di Levi l'ultima volta che erano stati a letto. Si fermò. Levi non capí, ma era troppo tardi e non voleva spiegazioni, lo prese per il polso e iniziò a tirarlo verso la sua camera. 
Aprì la porta e una volta entrati scaraventò Eren sul letto e chiuse la porta a chiave.  
Il cadetto non capiva cosa stava succedendo, ma Levi gli stava venendo in contro. Il caporale gli prese il viso tra le mani e iniziò a baciarlo, poi disse -Se non lo fai tu, allora vuol dire che ti spoglierò io-
Inizio a levargli il giubbotto e a slacciargli i pantaloni.  Eren rimase scioccato e indietreggiò.
-Ma cosa ti prende Levi... Smettila mi fai paura... Tu non fai mai il primo passo- 
-Allora perché non continui tu? Prenditi la responsabilità di questo- e indicò giù. Eren non seppe cosa fare ma era nella sua stessa situazione, così continuo.  
Iniziò a spogliare Levi togliendogli il fazzoletto e spacciandogli la camicia, dopo aver tolto il giubbotto, continuando a baciarlo. Si ricordò quello che aveva pensato poco tempo prima, i punti sensibili di Levi: il collo,  le orecchie,  i capezzoli e il linguine. Iniziò a slacciargli l'imbragatura del movimento tridimensionale e una volta tolta la fece cadere dal letto. Gli sussurrò all'orecchio parole dolci e lui rabbrividí. Lo baciò sul collo dove gli lasciò un segno. Passò al petto e poi più in giù.  
Quando ormai era pronto e stava per entrare Levi chiuse le gambe. Eren pensò di aver esagerato e di essersi solo lasciato trasportare.  
-Posso sapere cosa ti è preso in quest'ultimo periodo? Non hai provato a toccarmi neanche una volta. Se non me lo dici, non ti faccio continuare- disse Levi ansimando. Eren era spaesato e iniziava a sentire dolore. 
-Guarda che è colpa tua- levi non capí -sei tu che mi hai detto che hai dei limiti e che non potevano continuare così.....  Io ho solo fatto quello che hai detto, ho smesso- 
-Cosa!!! Era perché lo abbiamo fatto per dieci volte in una settimana... Il mio corpo non c'è la faceva a resistere e durante le esercitazioni stavo diventando lento- Levi iniziò a sentirsi responsabile di quella situazione. Si ricordava bene quello che era successo: aveva detto ad Eren di togliersi poco prima che iniziassero, si ricordava di avergli parlato di alcuni limiti ma non di avergli detto di smetterla completamente. 
-Senti Eren, io ti avrò anche detto di smetterla ma era più un aspetta... Non voglio che tu smetta- Levi accarezzò la guancia di Eren che era sopra di lui. Adorava la sua pelle, liscia e giovane. I suoi capelli erano leggermente unti e un po' sudati. Il caporale iniziava a non farcela più così lentamente riaprì le gambe e prendendo il viso di Eren tra e mani gli sussurrò -Ti prego non fermarti, solo aspetta che io ti dia un segnale, come quando siamo in missione.- Eren arrossì, era in imbarazzo, Levi continuò -Adoro quando lo facciamo, ma non ti amo solo per questo. Io ti amo per quello che sei: forte, coraggioso, intraprendente e temerario; anche qui, dove ognuno dimostra quello che siamo realmente-
Eren sentí le lacrime scendergli sulle guance e le forti mani di Levi asciugarono il suo viso
-non sai quanto ti amo, mio adorato Levi- 
Eren iniziò a baciarlo e Levi non resistette, lo fece girare e trovandosi sopra di lui, costrinse Eren ad infilarlo.  Sentirono entrambi un piacere immenso e si abbandonarono l'uno all'altro.  
Continuarono a farlo finché non sentitrono qualcuno bussare alla porta. Si fermarono immediatamente.
-Ehi Levi, è pronta la cena- il capitano Elvin aveva sempre molto tempismo.  
Levi ed Eren si guardarono.  
-scusa Elvin, non scendo. Ho avuto un imprevisto con l'imbragatura e la stò aggiustando-
Eren cercò di rimanere il più fermo possibile. 
-ok, Levi, salutami il tuo imprevisto...-  
Come al solito il capitano aveva capito tutto e li avrebbe coperti.  
-Senti Eren, cosa devo dire di te... Non potete avere entrambi un imprevisto...- 
-Di pure che sto riposando, dato che gli allenamenti sono stati massacranti, grazie-
Elvin era davvero un buon amico e non li avrebbe mai traditi. 
Quando non sentirono più i passi del capitano si misero a ridacchiarre e continuarono tutta la notte. Ormai erano una cosa sola e nessuno dei due si sarebbe mai tirato indietro. 

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Capitolo 2
*** Eren x Levi (shingeki no kyojin) ***


Erano le cinque di mattina. Eren e Levi, dopo aver passato la notte in bianco, passeggiavano per il campo d'allenamento. Il cadetto la sera prima non aveva digerito la cena e, cercando di non svegliare Levi, continuava a fare avanti e indietro dal bagno, per i conati di vomito. Levi se ne accorse e così rimase sveglio per aiutarlo. Dopo aver vomitato, alle cinque e mezza, Eren si sentì meglio chiedendo di andare a prendere una boccata d'aria. -Din, don, din, don...- suonò la campana. -Cavolo! Sono gia le sei? Pensavo fosse più presto- disse Eren. -Già, questa notte è stata un'avventura- Levi era spossato, ma non voleva cedere. Era un giorno importante. -Scusa Levi, mi sa che mi prendo il giorno libero. Essendo il capo della mia squadra devo dirlo a te. Vado in camera a riposarmi, quest'indigestione mi ha ucciso- disse eren con gli occhi vuotati dalla stanchezza. "Scusa? Cosa pensi di fare, non puoi non oggi..." pensò Levi, ma disse -Certo, non preoccuparti. Tanto oggi facevamo solo allenamento di base- Levi si stupì di quello che aveva detto. Non erano sue parole, ma di certo non poteva rimangiarsele. "Cavolo, proprio oggi doveva star male... va bhe, vorrà dire che recupereremo sta sera" -Sta sera ti sarai ripreso, vero?- Levi gli si avvicinò prendendolo per il colletto. -Perchè? Sta sera non c'è niente in programma, pensavo di rimanere a riposare- Levi era deluso. A quanto pare Eren non si ricordava di che giorno era, ma Levi cercò di essere magnanimo "Ѐ stato male, non me la devo prendere... dopo la notte che ha passato" Eren fece per andarsene, ma Levi lo prese per il polso e, con sorpresa di Eren, lo baciò. -questo è per...- disse Levi in modo sensuale, ma non poté finire che Eren lo interruppe -Che stai facendo? Sei impazzito?- Eren alzo la voce -Ѐ megli che me ne vada- Levi rimase lì, impietrito. Eren non aveva mai reagito in quel modo con lui ed era stato strano, ma questa sensazione fu inghiottita dalla rabbia. -Ehi, Levi!- il comandante Elvin lo chiamò. Levi riassunse il controllo di se e andò incontro ad Elvin. "No, non può esserselo dimenticato... glielo ho ricordato anche ieri..." iniziò a dubitare di quello che pensava "Se lo è dimenticato... Quel bastardo, se lo è dimenticato" Il capitano vide che era arrabbiato e alla fine il caporale gli raccontò tutto. Eren tornò nel quartier generale un po' frustrato. "Ma cosa gli è preso. Non fa mai così" Non sapeva se andare a dormire nell'area dei cadetti, dove c'erano solo letti a castello e niente privacy, oppure se tornare nella camera di Levi. Erano le sei e mezza e iniziava ad esserci movimento in cucina. Era sul corridoio dopo la sala maggiore e subito il ricordo di di loro due appoggiati a quel muro si fece limpido, come le parole di quell'istante "-Eren, sono le undici di sera; andiamo in cucina a mangiare qualcosa e poi a letto-" si ricordava che fu la prima volta che Levi propose di farlo. Si sedette in corridoio e si immerse in quel momento "Dopo quella frase non riuscii ad aspettare... praticamente gli saltai addosso e iniziai a baciarlo spogliandolo" Eren si alzò di scatto e si costrinse a non pensarci andando avanti verso la mensa. In quella stanza c'era un tavolo isolato nell'angolo più buio dove le luci non funzionavano; lì Levi aveva fatto un pompino ad Eren che si era agitato vedendolo in grembiule che preparava uno spuntino di mezzanotte. Ere iniziò a sudare freddo "Ma a cosa sto pensando... perchè faccio questo tour dei ricordi... proprio quando Levi è strano" Si toccò lì sotto per cercar di sistemare la situazione, quando una padella cadde a terra. Iniziò a correre e si ritrovò davanti all'infermeria. -Ma non è possibile! Mi stanno perseguitando?- Li aveva baciato Levi quando stava male, finendo per prendersi l'influenza. Più avanti, sulle scale, il caporale aveva evitato ad Eren una brutta fine prendendolo per un polso e dopo, quando erano a terra lo baciò e poi gli disse "-Se muori con chi lo faccio questo?-" Eren era fuori controllo. Salì le scale di corsa per il dolore e s'infilò nel bagno comune. Mancava poco alle sette e presto i membri del corpo di ricerca si sarebbero svegliati. "Devo fare in fretta" pensò Eren. Chiuse la porta del bagno a chiave e iniziò. Per far più veloce pensò a quando Levi lo toccava mentre lo facevano, non era completamente passivo anzi si dava da fare. Finì nello stesso istante in cui entrò qualcuno. Si diede una sistemata veloce e uscì. Con sua sorpresa vide che erano Armin e Jean, li salutò approfittando di quel momento per dirgli che non ci sarebbe stato e decise di andare in camera di Levi. Arrivato chiuse la porta e si buttò sul letto, quando senti qualcosa di duro sotto al cuscino. Lo tirò fuori e vide che era un piccolo pacchettino con una lettera con il suo nome attaccata sopra. Sapeva che non doveva aprirlo ma la curiosità fu tale che lesse la lettera: "Per Eren. È la prima volta che faccio una cosa imbarazzante come questa per la persona che amo. Non sono bravo in queste cose e puoi solo biasimarmi. Auguri Oggi è un anno. Sono sicuro che durante questo periodo avrai dubitato spesso dei miei sentimenti, conoscendoti avrai pensato anche che io ti stessi solo prendendo in giro. Abbiamo litigato innumerevoli volte, per le cose più futili. Abbiamo passato dei momenti straordinari insieme, sopratutto quando eravamo da soli. So che non sono una persona molto esplicita e so che non ti dico spesso 'ti amo' Sono convinto che queste cose vadano dette con cadenza regolare, ma è più forte di me. Per cui volevo rimediare con questa lettera. Ti amo Ti amo Ti amo Ti amo Ti amo Ti amo Ti amo Ti amo Ti amo Ti amo Ti amo Ti amo Ti amo Ti amo Ti amo Ti amo Ti amo Ti amo Ti amo Ti amo Ti amo Ti amo Ti amo Ti amo Ti amo Ti amo Ti amo Ti amo Ti amo Ti amo Ti amo Ti amo Ti amo Ti amo Ti amo Ti amo Ti amo Ti amo Ti amo Ti amo Ti amo Ti amo Ti amo Ti amo Ti amo Ti amo Ti amo Ti amo Ti amo Ti amo Ti amo Ti amo Ti amo Ti amo Ti amo Ti amo Ti amo Ti amo Ti amo Ti amo Ti amo Ti amo Ti amo Ti amo Ti amo Ti amo Ti amo Ti amo Ti amo Ti amo Ti amo Ti amo Ti amo Ti amo Ti amo Ti amo Ti amo Ti amo Ti amo Ti amo Ti amo Ti amo Ti amo Ti amo Ti amo Ti amo Ti amo Ti amo Ti amo Ti amo Ti amo Ti amo Ti amo Ti amo Ti amo Ti amo Ti amo Ti amo Ti amo Ti amo Ti amo Ti amo Ti amo Ti amo Ti amo Ti amo Ti amo Ti amo Ti amo Ti amo Ti amo Ti amo Ti amo Ti amo Ti amo Ti amo Ti amo Ti amo Ti amo Ti amo Ti amo Ti amo Ti amo Ti amo Ti amo Ti amo Ti amo Ti amo Ti amo Ti amo Ti amo Ti amo P.s. ti ricordi la nostra promessa?? Che se quando sei in forma gigante impazzirai sarò io a uccidert??? Sappi che io dopo ti seguirò e potremmo vivere insieme per sempre. Il tuo Levi" Eren scoppiò in lacrime. "ecco per che era strano... oggi è un anno che stavamo insieme" Si ricordò di Levi che, il giorno prima, gli aveva che avrebbe voluto passare l'intera giornata insieme. Si senti in colpa per non aver capito i suoi segnali. Non volle aprire il pacchetto, quindi lo mise nella tasca della giacca e corse a cercare Levi. Erano le otto, si diresse immediatamente in mensa. Levi era in mensa, seduto con il capitano a fare colazione. "Perchè me la devo prendere... lui è la che riposa e io qui a farmi del nervoso... non è giusto" Elvin si accorse che non riusciva a non pensare ad Eren così gli disse -Senti se devi avere il broncio per tutta la giornata è meglio se chiarisci no?- -Come faccio se quello stupido bambino sta dormendo?- Elvin si era accorto che Eren stava arrivando così diede una gomitata al vicino e gli indicò il cadetto che correva per le scale. Levi si alzò e per evitare di attirare l'attenzione uscì. Eren se ne accorse e deviò fuori dalla mensa. Non piaceva a nessuno dei due il fatto che li vedessero insieme all'infuori del campo d'allenamento. "Ora metto in chiaro le cose... e gliene dico quattro" pensò Levi, quando si girò e vide eren con in mano un foglio "Non può essere, quella è la lettera che ho scritto per lui!" -Dove l'hai presa?- disse indicando il foglio. -Questa...- Eren non fece in tempo che levi gridò -dammela, non è tua... quella l'ho scritta io non avresti dovuto leggerla...- Levi non riuscì a trattenersi e raggomitolandosi a terra iniziò a piangere. -Mi dispiace, so che sono stato inopportuno e che mi sono dimenticato del nostro anniversario- Levi rimase in silenzio. Eren gli si avvicinò all'orecchio e gli sussurrò -Ti amo- Levi impietrì. Ma il cadetto non si diede per vinto, perse il suo viso tra le mani e lo avvicinò al suo facendoli sfiorare -Sono perso senza di te- poi lo baciò. Mise passione, sentimento e amore. Durò circa dieci minuti. Non vollero perdere tempo così facendo il giro largo per non farsi notare tornarono in camera e si abbandonarono l'uno all'altro. Erano le quattro del pomeriggio e lo avevano fatto per tutto il giorno, quando Eren si ricordò del pacchetto -Levi ma cosa c'è qui?- -Il tuo regalo... ma ora non ha più importanza. Sto bene così- -Ma io lo voglio aprire comunque- Eren scartò il regalo e aprendo la piccola scatolina vide due fedine argentate. -Se non vuoi puoi anche lasciarle li. Non me ne frega niente- -Questo è un tuo regalo per cui lo metterò- Eren prese uno degli anelli in mano -Anzi mettimelo tu- Levi si sedette sul letto accanto ad Eren, prese la sua mano e infilò la fedina nell'anulare. Arrivò il turno di Eren che prese la fedina e la inserì nelle dita affusolate di Levi, poi disse -Lo voglio- e lo baciò. -sono il ragazzo più fortunato del mondo... sono sposato con la persona che amo, non potevo chiedere di meglio- -Guarda che un anello non fa di te sposato- Eren lo baciò e iniziarono a farlo di nuovo. Tutti i piani che si era fatto Levi erano saltati, ma questo era ancora meglio.

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