sotto i cieli di escaflone

di eco89 sasuxsaku
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1: la lune e le carte ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2: Chi sei tu? ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


                                                                   Prologo



Sono passati quattro lunghissimi anni da quando sono tornata da Gaia qui sulla Terra. Qui ogni giorno è uguale all'altro. Mi manca l'atmosfera che c'era laggiù. Qui c'è la solita routine, niente è cambiato, solo io da quando ho ripreso la ma vita normale terrestre di studentessa ma....


Quando sono da sola mi vengono in mente i bei momenti passati insieme e poi, quando ci siamo accorti di amarci, è stato troppo tardi. Era giunto il momento di salutarci con l'unico atto d'amore possibile: un lungo bacio appassionato, di cui ricordo ancora il sapore delle tue labbra sulle mie ancora oggi .

 

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Capitolo 2
*** Capitolo 1: la lune e le carte ***


La luna e le carte

Hitomi, come ogni sera, si metteva in giardino seduta sulla sdraia a guardare il cielo stellato e la luna, che al suo fianco era come se ve ne fosse un'altra uguale alla Terra. Quella era Gaia, che solo lei poteva vedere.

Dopo qualche istante capì che non era stata mandata via per tornare a essere una terrestre, ma per poter un giorno tornare lì su Gaia, e per aiutare a chi poteva servire il suo supporto.

Da quella notte cambiò qualcosa in lei: i suoi atteggiamenti, il suo cambiamento di carattere... .

Mentre stava rientrando dentro casa, tramite il vetro della portafinestra vide come un bagliore in cielo, simile ad una stella cadente. Ma non gli diede troppo peso ed entrò dentro casa per andare a dormire.

Notò che le carte non erano al loro posto e come se si illuminassero con la luce della luna.

Questa si rifletteva sulle carte e lei si avvicinò a loro. Si sedette sulla sedia e, man mano che sfogliava le carte, vide che il suo futuro non era molto chiaro sulla Terra. Dopodiché le prese e le mise al proprio posto, per poi andare sul letto per poter dormire.

Pensò che non era la prima volta che succedeva, così le riprese in mano e si sedette sul letto.

Decise di leggere il suo futuro di nuovo, ma per la seconda volta, quando stava per girare l'ultima carta, questa era quella bianca che era quella che lei levava sempre. Significava che per adesso non poteva sapere che cosa sarebbe successo e il futuro che l'attendeva ora in avanti. Le ripose sul comodino e si cambiò per mettersi il pigiama e andò a mettersi a dormire con il dubbio nel suo cuore. La sua mente era turbata.

Il mattino seguente nel vestirsi notò che le sue carte erano sulla scrivania. Ma cosa era successo nella sua stanza? Tutto era messo in ordine e anche pulito, e Hitomi rimase sconvolta di quello che era successo quella notte .

Scusate il ritardo, è anche più corto di quanto pensavo. Mi dispiace, mi rifarò al più presto spero. Un bacio a voi tutti da eco 89 ^_^

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Capitolo 3
*** Capitolo 2: Chi sei tu? ***


CAPITOLO 2: Chi sei tu?

Il giorno dopo ritornò a casa verso sera. Finito di cenare, riordinò la cucina e, mentre chiudeva la porta finestra, attraverso quest'ultima vide cadere qualcosa di luminoso e bianco dal cielo, verso la montagna lì vicino. Quindi corse verso la porta, si infilò le scarpe e aprì l'anta. Uscì fuori di casa, ma alcuni amici la videro correre e le chiesero dove stesse andando. Lei spiegò loro la sua visione dell'oggetto luminoso, dunque anche gli altri andarono con lei a dare un'occhiata. Tuttavia, dato che lei aveva un passo decisamente più veloce rispetto agli altri, essendo un'atleta, li precedeva lungo la strada. Anche i suoi familiari decisero di seguirla. Arrivata per prima sul luogo, vide una grande buca che era stata causata da quella grande luce. Dopo poco arrivavano anche gli altri e si misero intorno alla fossa. Allora Hitomi scese al suo interno e andò verso il centro dove c'era la luce. Gli altri cercarono di fermarla, ma ormai era quasi arrivata là vicino. Quando allungò la mano, vide che c'era qualcosa dentro a quella luce e chiese l'aiuto dei ragazzi per portare l'oggetto fuori da lì. Compiuta quell'operazione, presero della terra e dei sassi per riempire la buca in modo di non fare trovare i segni dell'incidente che era appena successo. Man mano che passava il tempo, la luce diminuiva di intensità.

Si poteva vedere sempre meglio. Quando ebbero finito di riempire la buca si riposarono. Ormai il fosso non c'era più, così nessuno avrebbe potuto ritrovarlo per un bel po'. Hitomi e le altre restano vicino alla sfera di luce che si stava pian piano spegnendo. Guardandola meglio al suo interno Hitomi scorse e riconobbe colui che si trovava al suo interno. Lo aveva visto molto tempo prima e non era molto diverso da come se lo ricordava. Non era cambiato molto, anzi per nulla: il suo volto era rimasto identico, così come il suo aspetto giovanile. Come mai era lì e vivo? << Ma cosa ci fai qui sulla Terra? >> gli chiese Hitomi a bassa voce per non farsi sentire dagli altri. Lui alzò la testa in direzione di Hitomi e la guardò interrogativo. << Ma dove sono finito? Eppure ero sul mio mondo e ora sono sulla luna dell'illusione? Si può stare qui senza avere paura di qualcosa che possa accaderci da un momento all'altro? È davvero bellissima... Ma che cosa ci faccio ancora qui? Dovrei essere già tornato da un paio di minuti. Ci sarà stato qualche calcolo sbagliato? Non se ne sono ancora accorti di questo, chissà quanto bisognerà aspettare per tornare su Gaia. >> disse l'uomo uscito dall'abitacolo, guardandosi in giro. << È davvero molto strano che tu sia qui. Non eri nell'altro mondo? È un po' che non ci vediamo, vero? Un caro amico di vecchia data... Hai per caso preso una botta e non ti ricordi più dei tuoi amici? Va bene che sono cresciuta, ma non pensavo che non mi riconoscessi. Eppure lì mi stavi sempre appresso, qui invece non mi riconosci neanche. >>

<< Ma tu, giovane ragazza, non sei per caso la fanciulla della luna dell'illusione, che era poi ritornata su Gaia per aiutarla a uscire dalla guerra? Sei quindi la ragazza del destino, colei che è protetta dalla fortuna assoluta! Quindi questo è il tuo mondo originale, è da qui che provenivano gli uomini di Atlantide. Che strana coincidenza che loro pronipote sia qui, sulla Terra dei loro antenati. Ma che razza di posto è diventato ora? >> Hitomi lo guardava in modo strano, per lui quasi dolce. << Sì, è cambiata moltissimo da quando quelli vivevano qui tranquilli, ma poi per la loro ingordigia hanno fatto accadere quello che è successo e per fortuna non accadrà più. >> lui la guardò negli occhi. << Non ne sarei molto convinto che non succeda di nuovo, ci sono molte persone che vogliono il potere e non si fermeranno davanti a niente. Faranno di tutto in modo che inizi una nuova guerra sul pianeta di Gaia e se non si fermerà forse c'è la possibilità che arriveranno anche qui uno di questi anni. >> disse l'uomo preoccupato. Ad un certo punto si sentirono rumori di macchine che si dirigevano verso di loro, ma quando i conducenti si avvicinarono videro che c'erano dei ragazzi intenti in un normale campeggio nel bosco e tornarono indietro. Uno di loro però si fermò a chiedere.

<< Avete visto qualcosa di strano qui intorno? >> domandò. Un ragazzo che era con Hitomi rispose. << No, solo le solite stelle e quelle cadenti qua e là. Nulla di preoccupante. >> e augurarono una buona serata alle guardie del parco, che andarono via, verso casa. Da una tenda uscì l'ultimo arrivato. << Se ne sono andati? Grazie ragazzi! >> a quelle parole il gruppo si girò verso di lui. << Non devi ringraziare noi, ma la nostra amica Hitomi. >> lei si voltò verso di loro e si avvicinò agli amici. << È un bel po' che non ci vediamo, perché ti nascondi dietro di lui? Per quello che è accaduto molto tempo fa? Non ci devi fare caso, adesso sono una persona nuova, lo sai anche tu. >> lei sorrise a quelle parole di lui.

Eccomi di nuovo qui, scusate il ritardo astronomico. Il capitolo è un po' più lungo, ma ci sono e vi ho lasciato un bel mistero. Chi è quest'uomo che è caduto dal cielo? Perché si conoscono? E che è successo a loro due in passato? Lo scoprirete solo leggendo. Un kiss da eco 89, alla prossima, spero presto.

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