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Il risveglio è un processo lento. Fasci di luce si arricciano
sulle caviglie, tirandolo attraverso le rocce sulla superficie. Si sveglia in cima
a dei massi alla luce della luna piena, dispiegando le ali verso l’esterno,
come un neonato.
Ali, pensa,
non le avevo prima.
E sono magnifiche, anche se non ha nessuna base di paragone.
Con la forma di un uccello, ma iridescenti, come se fossero fatti della luce
delle stelle, sempre mutevole e più leggere di una farfalla. Sono blu, tutte le
sfumature di blu che dipingono la terra in una sola volta e individualmente.
Questo lo rende felice, anche se non sa perché.
Ma lui pensa che il blu è il colore della felicità.
Si alza e si stiracchia. Si guarda intorno pronto a prendere
i cielo, quando si ferma.
Il cielo è pericoloso per lui.
Non appena il pensiero si forma, pensa sia ridicolo, perché
le ali se non può volare?
Su, va su. Oltre le nuvole, nelle stelle e fino alla Luna. La
Luna è diversa da quella che conosce, pensa, ma chiede “Chi sono io?”
La Luna non risponde subito. Percepisce che lo ama, lo adora,
questa Luna che non conosce, che è diversa da quella che sa. Ma non sa come
rispondere. Va bene, può aspettare, e il mondo è un posto spettacolare per
questo nuovo lui. Aleggia sopra le nuvole e insegue le stelle per un po’. La
Luna lo terrà al sicuro.
Infine, la
Luna risponde.
PersefsOlympos
Sbatte
le palpebre. Il nome è familiare a malapena, eppure lui è quello che è. Ed è il
suo nome, questa Luna non gli mentirebbe, lui lo sa.
“Per
che cosa sono qui?”
Il
silenzio è più lungo questa volta. A lui ancora non importa.
“Tu sei la Protezione. Bambini.
Bambini speciali”
Annuisce. Lui
sa, ma non sa chi sono questi bambini speciali, ma hanno bisogno di lui. Un
guardiano. Il titolo sembra essere adatto a lui, come se fosse sempre stato
suo. La Luna non risponderà più ad altre domande, ma gli dice un’altra cosa.
Trova le donne che sferruzzano.
Per altri non
avrebbe senso. Ma per lui, sembra logico. Vola via nella notte, alla ricerca di
queste signore
Xxx
N.d.A: Sono ossessionata con Percy Jackson al momento. Do la colpa a zio rick e alla recente uscita del Marchio di Atena.
Sono anche
ossessionata con Le 5 Leggende, e incolpo Tumblr,
Dreamworks SKG e William Joyce.
Ovviamente
non c’era altro da fare che scrivere un crossover. Che è ciò che faccio. Questa
storia ignora “Gli Eroi dell’Olimpo” del tutto.
N.d.T: Questa storia è di 5 capitoli più un
extra. Io la trovo meravigliosa e ammetto a malincuore che piango ogni volta
che la leggo. Spero che la amiate come l’ho amata io.
Le signore che sferruzzano risultarono facili da trovare più
di quanto si aspettasse. Anche se non è chiaro del perché si aspettasse fosse
difficile.
Sono in una bancarella di frutta, lungo una strada
familiare. Sente come se dovesse aver paura di queste donne, sa che sono
potenti, come la Luna, e non interessate a fargli del male.
Lui cade giù e si posiziona ai loro piedi. Non si rivolgono
a lui immediatamente, così lui le guarda filare una nuova calza, Blu-Oro con
Argento-Bianco di chiaro di luna.
Quel filo è il suo.
Rompe il silenzio. “ Bambini speciali?”
Guardano verso di lui, parlando con una sola voce. “Si, bambini speciali. I bambini che hanno
bisogno di più cure di chiunque possa ammettere”
Annuisce. Capisce ciò, per qualche ragione, dentro di lui.
“dove sono i loro genitori?” il pensiero lo assale, non
dovrebbero i genitori proteggere i loro figli?
Le Parche si guardano tra loro “ Assenti, disinteressati, incapaci. Ci sono molte ragioni per cui loro
non possono proteggerli” Guardano la Luna e annuiscono Una volta ciò andava bene. Ma i tempi cambiano, e siamo aperti a nuove
idee.”
Loro ridacchiano e la Luna sorride con loro, compiaciuta.
Perseus annuisce, anche se non
capisce, e chiede. “ perché io?”
Le Parche ridono ancora più forte.
Xxx
Rimane lontano da New York. Non riesce a spiegarsi perché,
ma essere li fa male al suo cuore.
Rimane anche lontano dal mare, anche se questo è meno facile
da spiegare. E’ sempre stato attratto dall’oceano, da un tratto di spiaggia a
Long Island in particolare, ma è ansioso.
Vorrebbe sapere perché è attratto dall’oceano, ma ha troppa
paura per corrergli incontro.
Xxx
I bambini dorato-brillante risultano molto facili da
trovare. E molto più numerosi di quanto si aspettava.
Ma loro non possono vederlo, e gli camminano attraverso.
Gli fa male le prime volte che capita, ma ci si abitua prima
o poi.
Lui guida con attenzione e veglia quelli abbastanza grandi
per viaggiare diretti al campo. Il Campo mezzosangue chiama tutti coloro che
hanno il sangue dell’olimpo, lo sa. Ma il problema è arrivarci.
I mostri imparano a temere l’angelo vendicatore che protegge
le loro prede.
Xxx
La prima volta che uno dei bambini non è riconosciuto dal
loro genitore divino entro i tredici anni diventa furioso. Sembra crescere la
sua forza e pensa “Bene, non vuoi il potere, sarò felice di attaccarmici per te.”
Così come il potere lo riempie, pensa, è il momento di
divertirsi.
E’ in quel momento che vede lo spirito bianco e blu
dell’inverno che vaga depresso e solo nel parco.
Beh, non può fare nulla per i suoi bambini, non può forzare
i genitori a reclamarli, ma forse può allietare questo spiritello invernale.
Così vola e va a presentarsi.
Xxx
Jack Frost, pensa.
PerseusOlympos
e Jackson Frost.
Percy e Jack.
Perseus Jackson.
Vorrebbe sapere perché il nome è così familiare.
Xxx
Percy vede che accade sempre più
spesso. Bambini raggiungono l’età di Riconoscimento e la passano. Si sente
sempre più potente ogni volta che accade. Conserva i pezzi di quel potere che
fluiscono in lui ogni volta che un bambino è dimenticato e ricordato. Non gli
dispiace molto.
Loro non vogliono proteggerli, bene!
Lui è molto felice di farlo al loro posto.
Xxx
Non ha mai incontrato gli Dei dell’Olimpo, ma sa chi sono.
Così la prima volta che si imbatte in uno di loro è
scocciato. Lei non deve intervenire, ed è esattamente cosa lui le dice. Fa bene
il suo lavoro senza l’aiuto di nessuno.
Lei sembra una cerva catturata dai fari e lui vorrebbe che
Jack fosse li, se non altro per toglierle quell’espressione dal volto e
distrarla, così da poter continuare il suo lavoro.
Jack è buono in questo, sia il distrarre che il tirare su il
morale. Inoltre avere un amico rende le notte del suo lavoro più sopportabili.
“Perseus?”
“Dimmi il tuo nome e io ti darò il mio?” Risponde lui,
scioccato dal fatto che lei lo conosca.
Lei lo guarda per un po’ e poi comincia a ridere.
Xxx
La Dea si rivela essere la Signora Era, Regina del cielo. E
diventa la sua più grande alleata.
Lei non gli e lo spiega mai, ma lui percepisce che lei è più
forte quando i semidei sono reclamati, come Dea della famiglia, cresce e
guadagna potere così come la famiglia si allarga.
Ride quando realizza che lui porta i poteri di chi si
dimentica dei propri figli. Lui non sa cosa ci sia di divertente, ma è bello
che ci sia qualcuno vendicativo come lui quando il consiglio sente le
conseguenze delle proprie azioni, anche se non è scuro che lei lo provi per le
stesse ragioni.
“Proprio come tuo padre” sorride, spettinandogli i capelli.
Gli chiede cosa vuole dire, ma lei ridacchia. Lui sa che
deve scoprirlo da solo.
Non ha intenzione di farle conoscere Jack, però. E’ una
apocalisse che dovrà aspettare.
Xxx
Ogni tanto trova qualcuna non adatta al campo. E’ sempre una
ragazza, sempre giovane. Non sa come fa a saperlo, ma l’istinto gli dice che
non è per il campo.
La prima volta che succede è confuso. Il campo è l’unico
posto sicuro dopotutto. Si libra in cielo e gli resta vicino e, infine, le
argentate compaiono. Non è in procinto di lasciare la persona di cui ha carico,
così le cammina di fianco finché non si siede davanti ad una ragazza con gli
occhi antichi. Questa ragazza è la Luna, lo riconosce.
La sua bambina starà bene, lui lo sa. Questa Luna si
occuperà di lei. Lui la lascia nelle mani di una attraente ragazza con i
capelli scuri e neri, con un cerchietto argento intrecciato, e un odore
familiare, come fulmine e pini.
La ragazza-Luna lo guarda allontanarsi e sorride.
Xxx
A volte arriva tardi. E’ sempre sconvolgente, ma anche lui sa
che non può salvarli. Così si siede con loro, attende il ragazzo ombra che
raduna le anime. Capelli scuri, occhi scuri e un po’ di malizia. A Jack
piacerebbe, pensa mentre guarda il ragazzo allontanarsi con il Messaggero e
l’anima del bambino al suo seguito.
Egli si assicura che siano sempre in buone mani.
Xxx
A volte ne trova uno piccolo, troppo piccolo per provvedere
a se stesso, ma abbandonato dal genitore mortale.
Questi bambini lo vedono, ma non è sicuro che vedano LUI.
Questi sono i bambini che porta attraverso il viaggio verso
la sicurezza, quelli che cammina dentro i confini di sicurezza. Quelli che
benedice prima di andarsene.
Questi bambini lo ricordanoe raccontano storie dell’Angelo che veglia su di loro nel buio di una
cabina fatta di conchiglie.
Dicono di lui, anche quando i campeggiatori più anziani si
fanno beffa di loro.
Jack Frost è sicuro di essere in giro da molto, molto tempo.
Non lo è, in realtà, nel grande schema delle cose 300 è un
numero piccolo per un immortale, ma lui questo non lo sa. Ma 300 anni sono
tanti per stare da solo e isolato.
E’ per questo che è sorpreso quando sente “Ciao?”
Xxx
Jack studia il ragazzo davanti a lui, tutto nero, blu, verde
e bianco, da una distanza di sicurezza sull’albero fingendo di non aver paura.
Dopo tutto, non è ciò che vuole? Di essere visto, di essere riconosciuto?
Il ragazzo sul terreno lo guarda perplesso. Jack pensa sia
strano, ali blu scintillanti, e pantaloni blu e verdi con una tunica da
combattimento con una fascia opalescente che da del contrasto. Lunghi capelli
neri che finiscono in una treccia, frangia che cade sugli occhi verde mare,
magro e in forma con una spada di bronzo sistemata sulla schiena nel modo in
cui Jack trasporta i suoi oggetti.
“Tu puoi vedermi?” gli chiede, impaurito della risposta
Il ragazzo annuisce. Jack salta dal giubilo e grida la sua
felicità.
E’ l’inizio di una grande amicizia.
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“voglio solo che qualcuno creda in me, sai?” Jack guarda
verso l’amico, sicuro che l’amico capirà, visto che lui raramente viene visto.
Percy ha l’abitudine di
sorprenderlo però, quindi quando risponde “ Forse prima che qualcuno creda in
te, devi credere in te stesso.” Jack non sa proprio come rispondergli, quindi
vola via, arrabbiato e vuoto, e forse un po tradito,
ignorando la voce nella sua testa che dice che forse Percy
ha ragione.
Non parlano per quasi tre anni
Xxx
Quando la battaglia con Pitch va e viene, quando Jack è
ufficialmente un Guardiano – Il Guardiano del divertimento, in effetti – e le
celebrazioni si acquietano, si ricorda di Percy.
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Il Campo-Mezzosangue tende ad essere ignorato dai guardiani.
Non perché non gli interessi dei bambini, ma perché al momento in cui i semidei
ci arrivano non sono più considerati bambini.
Inoltre, gli Immortali tendono ad essere territoriali e i
ragazzi del campo non credono che esista altro oltre le divinità greche che
hanno conosciuto come vive.
Lentamente, Perseus e Jack Frost
stanno cambiando le cose.
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Il resto dei Guardiani non incontrano Percy
se non molto dopo, interrompendo quella che per gli standard dei due, era
considerata una epica battaglia, neve e nevischio che svolazzavano da tutte le
parti, la luce della luna e delle stelle tra il vento, il clangore delle spade.
Ovviamente i Guardiani capiscono male, pensando che lo
strano guerriero alato stia minacciando il loro bambino d’inverno.
(Percy sghignazza quando lo
realizza, che Jack è riuscito a guadagnare una famiglia acquisita con tutte le
cose buone e cattive e le irritazioni che vengono con questa. Sempre dopo,
realizza che i Guardiani hanno evitato di dire questo dettaglio al suo amico innevato.)
Eventualmente capiscono il loro errore. Ma intanto è una
cosa buona che Percy sia un combattente così capace.
(Tra lo schivare le frecce delle fatine dei denti, uova di
pasqua esplosive e boomerang, duelli con enormi russi con due spade e evitare i
viticci di polvere dei sogni mentre Jack svolazza intorno e gli urla di
fermarsi, Percy si chiede perché si sente così a suo
agio ad essere in inferiorità numerica e disarmato.)
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Nord non trova Percy sulla sua
lista, Buoni o Cattivi.
Bunny non ricorda di aver nascosto delle uova per lui.
La povere di Sandy non funziona su di lui.
A Jack, tutto questo sempre deprimente e ingiusto.
Percy crede sia normale. Potrebbe
non ricordarsi la sua vita normale molto bene, ma sa di non appartenere ai Guardiani
come Jack.
E’ stranamente ok con ciò.
La sua famiglia è altrove.
Xxx
Credo che fossi un Semidio quando ero vivo” Percy afferma, apparentemente dal nulla.
Jack lo guarda, consapevole che questo è ciò che stava
infastidendo il suo amico dal raid al palazzo di Dentolina
da cui erano tornati a mani vuote. Dentolina non ha i
suoi denti da latte (cosa che considera una terribile svista ed era così
scusata che Jack ha dovuto tirarla via dal suo amico spiegando che a Percy non importava, non come a lui.
“Forse lo eri. Avrebbe senso, considerato tutto” E
veramente, chi meglio per vegliare sui semidei che uno di loro, chi potrebbe
capire meglio com’è vivere quella vita?
Jack ancora non può capire come gli Dei dell’Olimpo possano
lasciar vivere i loro figli in quel modo.
“C’è una cabina lungo questa costa. Penso sia casa mia” Percy continua un po’ incerto e spaventato.
Jack pensa al vecchio spirito di un Dio con i capelli neri
che ha visto spesso con i ragazzi più giovani, pensa a come sembri sempre
guardare alle loro spalle ogni volta che sorpassano i confini, come se si
aspettasse un compagno correre dietro di loro e pensa ‘oh!’
Estende la sua mano a Percy “
andiamo a scoprirlo”
Percy prende la sua mano e i due combina-guai
volano via verso quello straccio di terra che Percy
ha sempre pensato come a casa, come il lago di Burgess per Jack.
Percy non troverà le risposte
seduto, questo Jack lo sa per certo.
Poseidone sente che c’è qualcosa di sbagliato
immediatamente. Non è sempre così con gli Dei. Una volta, quando avevano molti
seguaci, templi e culti devoti ai loro nomi, i loro figli semidei dovevano
gareggiare per le loro attenzioni come qualsiasi mortale – anche se loro li
favorivano.
Ma era molto tempo fa.
E Poseidone ora ha solo un figlio mortale che ama e a cui
tiene.
(non che ne avessi tanti. Nonostante cosa dicono le storie, raramente
giace con le mortali, e anche sei i figli di queste unioni sono sempre grandi
eroi, sa bene ora che non può tenerli con lui. E fa molto male perderli. Lui è
immortale, senza fine, ma i suoi bambini non lo sono e i marinai nel vecchio
continente erano soliti dire che quando la tempesta all’improvviso, e
inaspettatamente, arrivava sopra il mare era perché Poseidone era in un lutto
per uno dei suoi figli.)
Quindi sa che qualcosa di strano è successo quando il suo
(legame/connessione/filo) si spezza e si riforma in un istante. Diverso.
Ovviamente, il legame con il suo figlio più giovane è sempre
stato diverso. A causa della profezia ha dovuto ignorarlo in un modo che non
aveva mai sperimentato con nessun altro. E i mortali favoreggiati dagli Dei non
hanno mai avuto altro che problemi, le politiche dell’olimpo sono quelle che
sono, quindi Poseidone raramente lancia uno sguardo o anche il suo amore verso
suo figlio. Questo va bene, la maggior parte delle volte. Perseus
chiede aiuto così di rado, che tipicamente lui o qualcun altro gli manda aiuti
quando serve. Perseus, di tutti i suoi figli e cari,
sembra capire la posizione in cui si trova Poseidone. Ma capire non è lo stesso
di accettare.
A volte si chiede se suo figlio pensi che lui non lo ami.
Perché lo fa, veramente e profondamente. Percy
è il suo bambino, il più giovane, il suo giovane bambino, e non importa quanti
mostri/Titani/Dei ha sconfitto, Poseidone sarà sempre preoccupato perché sa (
forse più di ogni altro membro della famiglia) che i mortali sono fragili e i
semidei ancora di più.
Quindi Poseidone sa maledettamente bene che qualcosa è
successo al suo ragazzo, è solo insicuro su cosa sia.
Ha qualche sentorequando la stagione estiva comincia al Campo Mezzo-Sangue e Percy Jackson fallisce nel fare la sua aspettata
apparizione. La reputazione di suo figlio per essere in ritardo però fa in modo
che ciò sia visto in secondo piano fino a metà luglio, quando anche i veterano
più anziani iniziano a preoccuparsi.
Poi l’ansia compare. Sally Jackson è contattata, anche se è
il marito a dargli la notizia. Percy Jackson è
scomparso in aprile durante una gita. E’ dato per morto.
Il Campo Mezzo-sangue pensa sia inaccettabile. Iniziano a
inviare delle squadre di ricerca e anche le cacciatrici di Artemide sono
contattate. Nico di Angelo viaggia nel regno di suo padre per avere notizie.
Chirone porta la notizia al consiglio personalmente, Percy Jackson è, nonostante gli sforzi e i propositi,
Disperso in azione.
Per le settimane successive la sua famiglia lo tratta con
molto riguardo. Ha una reputazione, dopo tutto.
Xxx
Ade è particolarmente cauto vicino a lui.
Poseidone lo trova strano. Non ha mai avuto una cattiva
relazione con il suo fratello maggiore, non come Demetra (anche se quello
dipende soprattutto per tutto il fisco di Persefone),
e non come la paranoia di Zeus. Ma il mare e l’oltretomba raramente hanno
occasione di incontrarsi, quindi non è tanto vicino ad Ade.
Al contrario, si comprendono molto bene. Ade ha avuto anche
meno figli semidei di Poseidone, (Che non ha mai avuto problemi con i figlio
dei suoi fratelli nel suo reame, anche quelli con cui non va d’accordo) quindi
forse capisce meglio di lui cosa significa perderli. Ade generalmente avverte
Poseidone quando uno dei suoi figli raggiunge il Giudizio, quindi sa qual è il
loro fato nell’aldilà.
Ma Ade parla più con il suo silenzioche con le parole. Che non dica nulla a Poseidone
significa che non c’è nulla da dire. Perseus Jackson
è il più grande eroe dell’epoca e anche se irrita Ade, non lo hamai fermato nell’essere giusto.
Percy Jackson avrebbe dovuto
raggiungere i campi Elisi. Avrebbe dovuto essere mandato li velocemente.
Avrebbe dovuto passare nell’aldilà in pace e felicità oppure scegliere di
rinascere.
Ma dicendo nulla, Ade ha detto molto. Se suo figlio è morto,
allora il suo spirito non ha mai raggiunto l’oltretomba, dalle cure e dalla
protezione dello Zio.
E’ un pensiero preoccupante.
Xxx
Ma così come per gli Dei, il tempo passa, gli Eroi della
guerra dei Titani muoiono e gli viene dato l’Elisio e gli Dei dimenticano la
loro promessa.
Una nuova generazione di Eroi nasce. Cento anni dopo la
scomparsa di Percy Jackson (non morto, nonostante ciò
che Atena gli dice, il legame con il figlio c’è sempre solo, Solo non RIESCE A
TROVARLO ) una degli Dei rompe la promessa.
E’ una Divinità minore quindi per qualche tempo non viene
notato, ma Poseidone lo nota eventualmente. (Poseidone guarda il campo molto
più attentamente ora, sperando che suo figlio decida di tornare a casa) Un
Semidio compie 13 anni e non c’è nessuno a riconoscerlo. I Ragazzi del campo
sono confusi ( non sanno perché sono tutti riconosciuti prima deitredici anni, solo che lo sono), e Chirone fa
una smorfia, sapendo che sarebbe arrivato il momento ma comunque deluso.
E lentamente quel Dio perde i poteri. E’ uno scarico lento,
ma notabile. Quando Poseidone fa notare utilmente che il figlio va reclamato
riceve una occhiata irritata - che puntualmente ignora – ma il bambino viene
reclamato e il Dio ricovera. L’incidente è dimenticato.
Poseidone non dimentica.
Xxx
Venti, Trent’anni che vede questo accadere, guardando sempre
più Semidei che raggiungono il campo con sicurezza, guardando come sorridono di
più, si divertono di più, guardoli essere bambini,
Poseidone pensa di aver capito.
Va nel campo di notte e rimuove la cabina di suo figlio (
nonostante quelli che dicono che la cabina di Percy
non è casa sua) e la rimpiazza con qualcosa molto più adattabile al suo scopo.
Poi va da Chirone.
Chirone è sorpreso da quello che vuole fare, ma il vecchio
insegnante guarda con particolare attenzione la sua espressione e capisce.
Chirone non ha mai dimenticato quello che suo Figlio ha fatto per i Semidei e
se Poseidone decide di onorare il suo desiderio, chi è lui per fermarlo.
Quindi la Cabina di Poseidone diventa il Paradiso dei
semidei non reclamati.
Non si aspetta altri figli mortali per molto tempo comunque.
(Chirone pensa che sia ancora in lutto anche dopo secoli, ma Poseidone sa che
il suo più giovane è ancora li fuori. Può essere paziente, anche se fa male
sapere che tuo figlio sembra ti eviti.)
La cabina di Percy è comodamente
posta sulle spiagge di Montauk dove una vecchia
cabina di legno una volta era posta. Spera ancora di chiamare suo figlio a
casa.
Xxx
Il tempo passa ed eventualmente, uno dopo l’altro, il
consiglio scivola e si dimentica di riconoscere i figli. Poseidone li vede,
come crescono sempre più deboli, chiedendosi se hanno notato lo schema già. Ma
anche Atena è alla fine degli intuiti, la sua saggezza è inutile mentre cercano
di capire cosa succede. I Semidei sono mandati in missione e ognuno di loro
torna a mani vuote – sicuro e vivo, così come Poseidone sapeva sarebbe
successo.
Poi, al solstizio d’inverno Era, la regina degli Dei, gli si
rivolge e chiede, quanti bambini non riconosciuti sta ospitando. La guarda per
un momento, prima di realizzare che ha scoperto cosa succede e che la domanda
non ha semi di cattiveria all’interno, ma che ha un’alleata.
Risponde che ne ha circa venti, nonostante ne dovrebbe avere
di meno visto che molti hanno superato l’Eta del
Riconoscimento ( come ha iniziato a chiamarla nella sua testa). E se viene
fuori un po’ bruscamente, lei non lo corregge, per poi volgere lo sguardo verso
la loro famiglia riunita, che si mostra molto più debole per l’usura.
La maggior parte del consiglio li guarda irritati, ma a
Poseidone non gli interessa molto. Si trova al campo mezzo-sangue più spesso,
quindi vede l’effetto del lavoro di suo figlio ( suo figlio li sta proteggendo,
Facendo ciò che Poseidone sa, ha sempre fatto).In qualche modo suo figlio ha
trovato un modo per far mantenere la loro promessa e a giudicare dal ghigno di
sua sorella, Era ne è a conoscenza.
Vuole chiederle cosa sa, ma allo stesso tempo, ha paura di
quale sarà la risposta.
Xxx
Passa la maggior parte del uso tempo al Campo ora. Dionisio
ha da tempo terminato la sua condanna, quindi Chirone è di nuovo da solo. I
nuovi semidei non sanno che Dionisio era il direttore un tempo, e che Poseidone
non è tecnicamente padrone del titolo, ma molti pensano lo sia. Non prende il
tempo di correggerli, e nemmeno Chirone.
E se la sua famiglia si chiede cosa ci trova una dei Tre
Grandi di così interessante al campo non è così stupido da chiedere. Zeus non
gli dice mai di smetterla perché suo fratello stranamente ricorda ciò che Perseus ha fatto per loro, quindi lascia Poseidone ai suoi
interessi.
Sta aspettando delle notizie da suo figlio, e se riceve una
reputazione di badare ai semidei, per fare qualcosa in più che semplicemente
sopportarli allora tanto meglio. Il campo mezzo-sangue è la migliore fonte di
notizie del suo figlio ribelle.
(Perché Nico di
Angelo gli ha detto che Percy non è nell’aldilà, la
prima cosa che ha fatto dopo che Ade lo aveva reso il suo Luogotenente, con
grande sorpresa di Nico , ma non di Poseidone, era cercare. Trovando nulla)
Sa che Perseus veglia sui bambini.
I più piccoli gli hanno detto dell’angelo che possono vedere di sfuggita nel
campo. E ha più storie di miracolosi salvataggi, colpi di fortuna e sussurri di
consigli di quanto possa contare.
I più piccoli e i più giovani si riuniscono accanto a lui e
se lui chiede, gli diranno del luminoso angelo che li ha raccolti e portati
volando al campo ( questo sono quelli che arrivano senza l’aiuto dei satiri,
troppo piccoli per sopravvivere da soli, e troppo piccoli per l’addestramento o
per sapere che il campo esiste.) Loro dicono che l’Angelo ha le ali fatte di
luce e una spada che taglia e attraversa ogni cosa, ogni mostro, ogni ostacolo
che sopraggiunge e che li protegge. Loro dicono che lui gli ricorda il loro
angelo, ed è per questo che i più piccoli si riuniscono attorno a lui, come
segno di disperazione per avere un piccolo ricordo della loro unica salvezza
che hanno provato.
A Poseidone non importa. Ha sempre amato i bambini.
Xxx
Il Campo mezzo-sangue ha difese magiche e un controllo
climatico.
Però per qualche ragione questo non ferma i giorni di Neve.
Chirone non riesce a spiegarselo, ma più di una volta
Poseidone ha visto uno spirito con i capelli bianchi correre tra i bambini e
guidarli in battaglie di neve. Ridono e giocano mentre i più anziano del campo
si guardano confusi.
Ha anche sentito uno dei bambini chiedere quando l’Angelo
avrebbe fatto visita.
Jack Frost ha solo riso dicendo presto.
Xxx
Quando Percy finalmente viene a
casa, è sia come e come non Poseidone se lo aspettava. Trova Percy nella sua cabina, posando le mani su tutto, ripetendo
storie su se stesso, le ali fluttuanti con ansia.
Sa per certo ora che suo figlio non lo stava evitando, solo
non poteva ricordare.
E’ una ferita vecchia, una con cui ha fatto pace con gli
anni, quindi è sorpreso quando Percy lo vede sulla
porta mentre gli occhi gli si illuminano.
Corre verso di lui con un “Papa!”
Poseidone lo tiene stresso a se e mormora “Bentornato a
casa, figlio mio!”
Xxx
N.d.T:
1.Ho dimenticato di mettere il link alla storia
originale. Lo potete trovare Qui e
nel primo capitolo
2.Scusate il ritardo nell’aggiornare, I capitoli 4
e 5 erano già tradotti ma volevo aspettare qualche giorno, e poi mi sono
dimenticata .. oops
3.Sono le
23.46 nel momento in cui sto scrivendo. Ho riletto e sistemato le varie lettere
mancanti (maledetta tastiera) ma se trovate qualche erroruccio, vi prego
avvertitemi. Sto letteralmente dormendo in piedi xD
Alla fine, non fu un mostro a prendere la vita di Percy.
Non fu un Titano vendicativo.
Non fu l’ira di un Dio arrabbiato.
Non fu nemmeno l’atto di un mortale distratto o arrabbiato.
Fu un incidente, puro e semplice. Uno di quegli incidenti che
nessuno riesce a prevedere, che nessuno può prevenire, non importa quanta colpa
viene passata dopo la tragedia.
Durante una gita scolastica ( non ha mai avuto fortuna con
queste) è passato troppo vicino al limite di un percorso. Ed era caduto. Il
terreno aveva ceduto sotto i suoi piedi e aveva perso l’equilibrio ed era
caduto lungo la montagna, tra le urla orripilate dei suoi compagni di classe.
Perché la maledizione di Achille non lo aveva protetto?
Perché alla fine, una maledizione è una maledizione come una benedizione, e la
Maledizione di Achille rende un punto debole quanto più debole possibile.
Una piccola roccia appuntita, alla base della sua schiena fu
tutto quello che bastò. Una ferita che non doveva essere mortale divenne
fatale. Percy Jackson morì in quella caduta.
Percy Jackson non morì eroicamente
a sedici anni, come nelle vecchie storie degli eroi.
Ma morì comunque da Eroe.
Questo è quello che basta,
Perché Percy Jackson non era stato
fatto per restare nel mondo mortale lungo. Gli Straordinari Eroi sono
straordinari quando servono ( e solo quando sono serviti) ma dopo tutto? Che
cosa succede?
Un mezzosangue
degli dei maggiori
Compirà sedici anni seppur tra guai e dolori
Si, ma non fa previsione future.
Quindi la vita mortale di Percy Jackson
era finita. Ma il fato non aveva finito con lui. Perché cose sono create quando
un vuoto deve essere colmato. La natura aborre il vuoto. E il Fato decise che
qualcuno doveva far mantenere agli Dei la loro promessa.
Il figlio di Poseidone è apparso sulla sua lista per
un breve momento prima di scomparire di nuovo. Thanatos sbatté le palpebre
lentamente, leggermente confuso. La gente non scompare dalla sua lista
quando è chiamato a raccoglierli.
Volò verso la destinazione che aveva visto sul suo iPad, più veloce come poteva, apparendo inosservato e non
invitato come la Morte a volte risulta essere.
Era arrivato appena in tempo per vedere il nuovo
Immortale volare via alla luce della luna. Si infilò nel suo compito
successivo, domanda risolta.
La morte non avrebbe raccolto l’anima di Perseus Jackson oggi.
Eros
È stato qui fin dall'inizio e probabilmente sarà qui
fino alla fine. In questa epoca di modernità va come Cupido, anche se non
riesce a capire come gli esseri umani abbiamo capito che lui era un bambino
svestito con le ali. Ma vabbè, lui prende ciò che ottiene. Non ha
molto orgoglio.
Sua "Madre" (Afrodite non lo è realmente e
lui è più vecchio di lei, ma è stato così per così tanto tempo che lei crede
ormai a questa finzione a cui giocano da secoli. Infastidisce la moglie Psiche
come nient'altro) lamenta per la perdita della sua perfetta piccola storia
d'amore.
Eros scuote la testa. Non doveva essere tragica,
la storia di Percy e Annabeth? Questo
è quello che voleva in ogni caso. Eros si dispiace per la giovane figlia
di Atena, sul serio (essere separato dal tuo amore non è mai una sensazione piacevole),
ma davvero? Eros non pensa che fosse una buona coppia. C'era il
potenziale per una storia interessante, sicuro, qual è un eroe senza un
interesse amoroso, ma Eros pensa che Percy Jackson
avrebbe potuto fare meglio.
E' abbastanza positivo Annabeth
non avrebbe potuto.
Lui è il Dio dell'Amore, e in questa età moderna, l’amore
in tutte le sue forme. Così vede un po’ di più, sente un po' di più e -
perché arriva a essere tra i mortali più spesso - impara un po' di più del
Consiglio dell’Olimpo .
Quando è chiamato al Consiglio dei Grandi Spiriti, si
siede accanto a Madre Natura e ascolta Nicholas St. North parlare di un ragazzo-angelo
a Sandman, che insinua uno sguardo verso di lui.
Lui giura di controllare. Ed è un po' sorpreso da
quello che trova.
Sorride un po' a se stesso al Boxing Day Party dei Guardiani che i Grandi Dei dell'Olimpo non si
sarebbero mai degnati di partecipare
(anche se lui pensa di aver visto Hera in un angolo) mentre osserva il Lupo
Invernale dare un pezzo di torta all’Eroe dell’Olimpo
Molto meglio davvero.
Hera
Sembra come suo fratello. Questo è il primo pensiero
della Regina degli Dei quando vede il nuovo immortale Percy
Jackson per la prima volta. La seconda è che l'immortalità non ha
offuscato la sua lingua. Lei è sorpresa di quanto ciò la sollevi.
Non si ricorda di lei. O di suo padre. I
suoi amici. La sua famiglia. Tutto prima è vuoto. Sa solo che
deve proteggere i Semidei. Lei sorride tristemente. Lei è la dea
della famiglia e anche se non è perfetta, anche se lei non è ama i bambini del
marito, anche se lei non approva semidei in generale, è ancora la dea della
famiglia. E i semidei sono la famiglia.
È per questo che non aveva combattuto la decisione
sull’Olimpo, alla fine della guerra dei Titani. GI semidei sono la
famiglia e più unità è la famiglia, più
forte lei diventa. Può essere gelosa, insensibile e di tanto in tanto
adirata, ma lei cerca di avere molto poco a che fare con i semidei perché sono
mortali e muoiono.
E ora TsarLunar e le Parche hanno creato qualcosa che li protegge. Che
darà loro la possibilità di vivere. E quel qualcosa è il suo nipote
preferito, che non si unirà al suo fratello maggiore nel suo regno nel prossimo
futuro. Così si sente al sicuro e si permette di fargli un po’ da madre. Non
ha lasciato uscire il suo istinto materno da secoli ed è stranamente
gratificante farlo. Lei sorride dolcemente, pettina i capelli e sorride
più maliziosamente quando si rende conto che le azioni della sua famiglia hanno
conseguenze precise.
Lo ricorderà quando arriva il momento ed Hera sa di
non interferire in un altro gioco.
Artemis
La prima volta che lo vide, si alzò come una statua,
ali a formare un abbraccio protettivo intorno alla sua più recente cacciatrice . Batté
le palpebre, sorpresa, a questo spettacolo di ostilità. Poi nessuna delle
sue ragazze, realizza, poteva vederlo, la nuova recluta incluso.
Chiede alla nuova ragazza il suo racconto, incuriosita
da lui e lo guarda fare cenni di assenso alle meraviglie della ragazza che
racconta di miracoli. Ma i suoi occhi rimangono su di lei, in silenzio a
giudicare il suo valore. Quando la ragazza prende il suo voto e lei
accetta, i suoi occhi lampeggiano con un riconoscimento fugace prima di girarsi
per andarsene, lui non è più necessario.
Poco prima di uscire dalla tenda si volta a guardarla
di nuovo. Lei annuisce, riconoscendolo. lampeggia la sorpresa sul suo
viso prima di inchina leggermente a lei e se ne va.
Artemide lo lascia. Lei sa che non sarà l'ultima
volta che vede Perseus.
Poseidon
Angelo, gli dicono, Angelo Custode.
Poseidon non crede alle
coincidenze. Qualcosa protegge i Semidei. E poi sente più storie; storie
che iniziano a dargli un'idea di chi potrebbe essere quel qualcosa. L'Angelo
appare simile lui, i piccoli lo dicono perché possono vederlo più chiaramente. L'Angelo
ha i suoi capelli e i suoi occhi e il suo sorriso.
Dovrebbe essere impossibile. Suo figlio ha rifiutato
l’Immortalità. (Divinità, sussurra una voce nella sua testa, il tuo figlio
ha rifiutato l’essere una divinità e tra tutti gli dei, tu dovresti sapere che
non è la stessa cosa.) E tuttavia, è impossibile che sia qualcun altro. Suo
figlio non è nel regno di Ade. In qualche modo, suo figlio è salito all’immortalità.
Il giorno che suo figlio torna a casa, piange lacrime
di gioia senza vergogna.
N.d.T: Ehmm… scusate
il ritardo nella pubblicazione.
All’inizio ero presa dagli esami… e poi potrei essermi
dimenticata completamente di tradurlo