Regali nascosti, litigi e ...

di Annabeth_Granger1
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** L'inizio dei fatti. ***
Capitolo 2: *** Seguire i piani dei fratelli Stoll. ***
Capitolo 3: *** Spionaggio. ***
Capitolo 4: *** Avviso ***



Capitolo 1
*** L'inizio dei fatti. ***


Regali nascosti, litigi e…

Capitolo 1: l’inizio dei fatti.

Annabeth

 

Era una bella giornata al campo mezzosangue. La guerra contro Gea era finita e per i semidei c'era un momento di pace... o, perlomeno, loro speravano che quel momento si tramutasse in anni.

Annabeth era nella casa dei figli di Atena. Ormai guardava sempre la finestra, anche per ore, infatti era successa una cosa alquanto strana pochi giorni prima…

Tre giorni prima:

«Annabeth, tranquilla, dovrò solo incontrare tutti i pomeriggi Chris. Non vado mica in missione per salvare il mondo… un’altra volta!» disse Percy, spaventato dalle reazioni della ragazza.

Annabeth e lui stavano discutendo da un ora, ormai. Infatti il ragazzo le aveva detto che doveva vedersi tutti i pomeriggi con Chris. Il motivo? Per parlare tutti i giorni di una cosa molto speciale che i semidei avrebbero scoperto più tardi. Percy aveva aggiunto anche che sarà un qualcosa che rivoluzionerà la vita di alcuni di loro. Naturalmente non aveva fatto nomi.

«È una sorpresa.»

Ad Annabeth non le erano mai piaciute le sorprese. Insomma… preoccupavano se eri un semidio.

«Posso almeno sapere dove vai per parlare con Chris?» disse lei, pronta a spiare Percy se necessario. O a spiarlo e basta.

«Se te lo dico dopo mi verrai a spiare, ti conosco Annabeth. Tranquilla, tanto lo scoprirai. Non essere curiosa.» Percy disse tutto questo con molta calma. E ciò non fece altro che aumentare la curiosità di Annabeth. A quanto pare Percy aveva capito le intenzioni della ragazza. E il piano spionaggio era fallito sul nascere.

«Quando saranno questi tuoi “fantomatici” incontri con Chris?» chiese Annabeth, almeno l'orario lo doveva sapere!

«Dalle 15.00 alle 15.30… o fino alle 16.00, dipende. Talvolta ci metteremo anche di più.» rispose Percy, sempre con una certa tranquillità, che nascondeva eccitazione.

Essa, naturalmente, non passò di certo inosservata agli occhi della figlia di Atena. Ciò le fece venire una preoccupazione infantile... ma che ebbe la meglio sulla saggezza che, solitamente, lei non perdeva facilmente. Infatti questa uscì di bocca senza che lei riuscisse a fermarla.

«Mi devo preoccupare che tu ci provi con Chris?» chiese lei.

Lui fece una piccola risata e disse: «Ho due motivi per non provarci con lui . Il primo è che non lo amo perché amo solo te...» e accompagnò queste parole con un bacio a cui Annabeth rispose senza troppi complimenti. Infatti tutte le volte che Percy la baciava non riusciva più a pensare lucidamente. C'erano solo loro due.

Quando si staccarono, di malavoglia, lui continuò: « ...E due, non voglio ritrovarmi dalla parte sbagliata della lancia elettrica di Clarisse.»

A questo commento scoppiarono a ridere e Percy prese a braccetto Annabeth.

«Allora melady, andiamo nell'arena che Chirone ci aspetta per l'allenamento; – anche se noi siamo bravi e non ci serve?» disse lui con un occhiolino.

«Certamente monsieur.»

E così uscirono dalla casa di Poseidone (in cui si erano messi a discutere e niente di più) sempre a braccetto, con i gridolini delle figlie di Afrodite e Piper (anche se lei cercava di contenersi senza successo. Insomma alla fine anche lei era una figlia di Afrodite) a cui non era passato inosservato il fatto che fossero usciti dalla casa di Poseidone e che fossero a braccetto.

Il giorno prima:

Annabeth non immaginava di certo che in quel momento uscissero dalla foresta. Non li stava nemmeno spiando. Lo avrebbe giurato sullo Stige.

Il tutto cominciò in una normale domenica al Campo Mezzosangue. Solo due giorni dopo la discussione. Ebbene? Annabeth certo non si immaginava di scoprire il nascondiglio dei due per i loro incontri. Era stata semplicemente nel posto sbagliato al momento sbagliato.

Era nella casa di Atena, e, dopo un bell' allenamento (che lei faceva tutte le domeniche) e una doccia fatta poco dopo, si sedette sul suo letto. Esso è posto proprio accanto alla finestra. Neanche a farlo apposta, Annabeth si era alzata per scegliere un bel libro da leggere e li ha visti. Ha visto Chris e Percy uscire dalla foresta, felice della scoperta.

Nel presente:

E ora lei era lì a spiare da lontano il suo fidanzato e Chris entrare nella foresta per l’ennesima volta. Per spiarli bene le serviva un piano ben congegnato. Da quando era caduta nel Tartaro, Annabeth aveva sempre paura di perdere Percy, anche per un motivo davvero stupido. Si chiese cosa ne pensava Clarisse. Ad un certo punto le si accese una lampadina nella sua geniale mente da figlia di Atena. Ma prima avrebbe dovuto parlare anche con Clarisse, magari voleva spiare il suo fidanzato anche lei.

 

Clarisse

Non avrebbe mai pensato di dirlo. Clarisse era gelosa di Percy. Ma questo non poteva mai accadere, no? Perché non poteva essere gelosa di quel pivello. Lei era Clarisse la Rue che diamine!

Ok, ok .... era gelosa ma non lo avrebbe ammesso nemmeno sotto tortura. Aveva anche paura però (cosa alquanto peggiore).

Tre giorni prima:

Tutto era cominciato da quando Chris le disse che sarebbe andato a fare degli incontri con il pivello alle 15.00 del pomeriggio. E che non poteva dirgli né di cosa parlavano né dove. Quanto avrebbe voluto spiarli! Infatti lei era una persona possessiva e la paura e la gelosia iniziavano già a crescere dentro di lei. Gelosia e paura per il pivello? Era messa proprio male.

«Ok, ma non ci provare con il pivello.» disse lei, l'ultima parte con un tono ironico che nascondeva quella punta di gelosia. Lei era una tipa di poche parole.

«Clarisse la Rue è gelosa?» disse Chris, anche lui con un tono leggermente ironico, da vero figlio di Ermes. A quanto pare il tono fintamente scherzoso della ragazza non era riuscito a smascherare la gelosia. Infondo lui riusciva a vedere tutto ciò che era nascosto in lei. Questa era una delle ragioni per cui Clarisse lo amava. E lo odiava allo stesso tempo. Ma pure questo non lo avrebbe mai ammesso. La faccia stupita di lei alla domanda del ragazzo deve averla tradita.

«Tranquilla tesorino… »

«Non chiamarmi tesorino!» Ecco. Chris lo faceva sempre. La chiamava così per farla innervosire. Lei non ha mai capito il perché. Un altro motivo per cui lei lo amav... cioè lo odiava!

«Comunque tranquilla, amo te e non vorrei trovarmi dalla parte sbagliata della tua lancia!»

«Ok.» disse lei, nascondendo l'incertezza.

E, insieme, uscirono dalla casa di Ares (vuota dai fratelli di Clarisse per ordine della stessa) e andarono agli allenamenti.

Nel presente:

E, in quel momento Clarisse era diretta alla casa di Atena (sì, era messa proprio male) per parlare con la fidanzata del pivello; e vedere se lei ne sapeva di più su questa storia. Mentre camminava scorse due persone entrare nella foresta. Pensò che fossero due piccioncini e li ignorò, per poi entrare nella casa di Atena.

 

Angolo dell'autrice (se così la si può definire):
Hola! Sono tornata, come avevo detto, per la minilong Chrisse e Percabeth. Non penso di aver reso i personaggi OOC in quanto Clarisse la vedo possessiva con le sue cose – o persone che siano –. Comunque penso che questa minilong diventerà una long, in quanto gli avvenimenti avranno una piega inaspettata. Comunque vi voglio avvisare che un dettaglio, che inserirò nei prossimi capitoli, sarà collegato con il mio crossover di Harry Potter e Percy Jackson. Comunque non sarà necessario leggerlo. Per chi aspetta i fratelli Stoll, tranquilli che appariranno presto. Per favore scrivetemi la vostra opinione sulla mia storia anche con una recensione di dieci paroline. Ringrazio anche chi arriverà a leggere fin qui. Al prossimo capitolo.

Annabeth_Granger1.

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Capitolo 2
*** Seguire i piani dei fratelli Stoll. ***


Regali nascosti, litigi e …
Capitolo 2: seguire i piani dei fratelli Stoll.


Appena varcata la soglia Clarisse si ritrovò immersa dai libri. Letteralmente. Infatti Malcom fece cadere uno scaffale. Lo avrebbe ucciso se Annabeth non l’avesse liberata dicendogli che le doveva parlare. L’unica risposta di Clarisse fu un “Ok” e seguì la figlia di Atena fuori dalla porta.
“Clarisse, sai che il tuo fidanzato si incontra con il mio, vero”
“Certo, perché non dovrei saperlo?” rispose Clarisse, sapendo dove Annabeth voleva andare a parare. Infondo, anche se non lo avrebbe ammesso, era ciò che voleva anche lei.
“Perfetto, ecco … io sono molto sospettosa e pensavo di spiarli … ho pensato che fosse strano che proprio loro due si incontrassero e … vorresti spiarli anche tu?” domandò Annabeth, una domanda strana dato che lei stava parlando con Clarisse la Rue.
“Ma non sappiamo dove si incontrano!”
“Io invece sì …” le rispose la figlia di Atena. Era strano che lei trasgredisse le regole ma anche Clarisse voleva spiarli quindi non disse niente. Infondo era molto curiosa.
“Quindi dove vanno tutte le volte?” chiese Clarisse, incalzando Annabeth per scoprire il tutto.
“Nella foresta.” Le disse Annabeth, indicando i vari alberi che c’erano alla loro sinistra.
“Te l’ha detto il pivello?”
“No, l’ho scoperto. Comunque parlami un attimo della tua discussione con Chris. Magari scopriamo qualcosa.”
Dopo che Clarisse le ebbe raccontato tutto Annabeth fece la stessa cosa. Quando ebbero finito (quella era stata la più lunga chiacchierata che avevano mai avuto) la figlia di Atena sfornò il suo piano che sarebbe stato il peggiore che lei avesse mai pensato … anche se non lo sapevano ancora.
“Naturalmente non possiamo andare con le nostre sembianze nella foresta perché potremmo sbucare nel posto dove ci sono loro e ci vedrebbero. Così ho pensato di chiedere ai fratelli Stoll se hanno qualcosa per aiutarci … sai ho sentito di te e Chris. ”* Era meglio se Annabeth non ne parlava. Era successo una cosa strana con pozioni, memorie andate e piani strambi. E naturalmente tante botte!
“Non mi va di chiedere proprio a loro!” disse Clarisse, facendo una smorfia di rabbia.
“Questo è l’unico modo Clarisse …”
“Va bene ma non ci metteremo tanto eh.”
“Va bene.”
Andarono alla casa di Ermes, e Clarisse (senza bussare, ovvio!) entrò prendendo Connor e Travis per le orecchie e trasportandoli fuori, ignorando le imprecazioni dei due fratellastri e di Annabeth. Dopo avergli spiegato tutto i due fratelli restarono un po’ in silenzio a pensare. Dopo Connor (o Travis?) schioccò le dita e l’altro capendo, dissero alle ragazze di aspettarli a casa di Zeus, dove ci sarebbe stato Jason. Le dissero anche che se non ci fosse stata insieme a Jason (cosa per loro improbabile) di chiamarla. Sentendo quelle strane indicazioni, Clarisse e Annabeth restarono per un po’ perplesse anche se si incamminarono subito per la casa di Zeus.
 
Arrivati alla casa di Zeus bussarono ed entrarono. Naturalmente dentro c’erano sia Jason sia la figlia di Afrodite, sorpresi della visita. Il ragazzo aveva anche il segno del rossetto di Piper sulla guancia. Anche se Clarisse capì che non si erano dati solo un bacio sulla guancia.
“Scusate ragazzi, ma Connor e Travis ci hanno detto di andare qui e che ci dovevate essere pure voi.” disse la figlia di Atena.
“Connor e Travis?” chiesero Piper e Jason.
A quel punto Clarisse e Annabeth iniziarono a raccontare tutto. La prima naturalmente omettendo qualche parte. Appena ebbero finito la porta si aprì ed entrarono Connor e Travis, con delle bottigliette e dei fogli in mano.
“Hola raga!” disse Travis (o Connor?) con in mano le bottigliette. Avevano il loro solito sorriso da malandrini, e le bottigliette che avevano in mano contenevano un liquido incolore. Strano, solitamente i fratelli Stoll con i colori ci sanno fare. Anche troppo.
“Ci siete tutti? Perfetto, ora, Annabeth e Clarisse avete spiegato tutto alla signora e al signor Grace?” chiesero i fratelli. Quando dissero l’ultima parte Piper e Jason arrossirono fino alla punta delle orecchie.
“Noi non siamo sposati!” dissero in coro questi ultimi. I fratelli Stoll risero e si misero sul letto di Jason, accanto ai due fidanzati.
“Allora avete una soluzione?” dissero tutte e due le ragazze, Clarisse con il suo solito tono da o-avete-ciò-che-ci-serve-o-vi-uccido, e Annabeth con un po’ di impazienza.
"Tranquille abbiamo quello che vi serve -come sempre-" dissero all'unisono i fratelli Stoll porgendo ad Annabeth e Clarisse una delle strane bottigliette a testa.
“E queste sarebbero?”
“Oh, si chiama pozione polisucco.”
“Questo non spiega niente.” borbottò Clarisse mettendo già la mano sulla spada.
“Se ci lasci spiegare! È una pozione che fa cambiare le sembianze a chi la beve. Noi abbiamo ideato un piano geniale …” disse Connor, interrotto nel mezzo della discussione da Annabeth.
“Non mi piacciono i vostri piani.” disse lei.
“Tranquilla, abbiamo pensato che se vedono voi due sareste nei guai, ma se vedono qualcun altro lo spionaggio riuscirebbe, come avevi pensato anche tu, Annabeth. Sappiamo tutti che Piper e Jason vanno nella foresta a fare solo gli dei sanno cosa e quindi pensavamo che voi dovreste prendere le loro sembianze. Quindi Annabeth si trasformerà in Jason e Clarisse in Piper, così li dovrete spiare facendo finta di essere loro e senza che Chris e Percy sappiano che in realtà siete voi. Facile come bere un bicchier d’acqua.”
“Facile la fate voi! Io sono una femmina e trasformarmi in un maschio … insomma no! E poi perché io devo trasformarmi in Jason?” disse Annabeth, con un tono stridulo non proprio da lei. Avrà anche combattuto contro Titani e Giganti, sarà anche caduta nel Tartaro, ma lei non si trasformerà in un maschio. No, per carità!
“Tu ti dovresti trasformare in Jason perché hai i capelli biondi. Quindi la trasformazione sarà più facile. E poi dopo un’ora l’effetto svanisce. E ci hanno assicurato che le parti basse non cambiano. Però c’è un piccolo problema …
“Quale, di grazia?” dissero le due, con Piper e Jason che stavano in silenzio ma molto attenti. Forse stavano pensando a come ribattere alla frase “Piper e Jason vanno nella foresta a fare solo gli dei sanno cosa”.
“Beh, per essere più credibili dovreste baciarvi e ….” naturalmente vennero interrotti da due grida stridule in stile moglie assassina.
“COSA?!”
“FATECI FINIRE! Dovreste baciarvi, è vero, ma non per davvero! Dovreste fare finta.”
“Questa è la cosa più difficile di tutta la mia vita!” Disse Clarisse, quasi impaurita, guardando Annabeth.
“Io amo solo Percy! E poi questa cosa è …”
“Va bene Annabeth, allora dovrete fare quello solo nel caso che loro vi vedano.”
“Non avete una pozione dell’invisibilità così la facciamo finita?” chiese Annabeth che, se la guardavi, sembrava di vedere gli ingranaggi del cervello da figlia di Atena in funzione. A quanto pare non gli piaceva proprio questo piano. E Clarisse era totalmente d’accordo con lei.
“No, se no ve l’avremmo data.” dissero i due, scuotendo il capo.
“Ma quella pozione, almeno, funziona?” s’ intromise Piper.
“Sì, ma per funzionare serve una ciocca di capelli della persona in cui ci si vuole trasformare.”
“Quindi noi dobbiamo bere quell’intruglio più una ciocca di capelli?” disse Clarisse, forse con voce più altera di quanto lei avesse voluto.
“Beh se non vi piace come piano.” disse Travis (o Connor?) mentre tutti e due si avviavano verso la porta della casa di Zeus.
“NO, NO! Va benissimo!” mentì Annabeth.
“Ok, ma allora, senza fare le schizzinose, prendete un capello di Jason e Piper. E che incominci la festa!”
 
Note dell’autrice:
*Qui Annabeth parla della mia altra storia "il piano TK, amore (im)possibile". Ciao! Ecco qui il nuovo capitolo! Abbiamo scoperto cosa c’è in quelle bottigliette. Ma delle domande restano aperte. Il piano andrà a buon fine? Di che colore diventerà l’intruglio? Cosa fanno Piper e Jason nella foresta? Riusciranno mai a distinguere Travis e Connor? Il bacio si dovrà fare? Con bacio io però non intendevo proprio toccarsi le labbra (non sono così cattiva e nemmeno i due fratelli), ma solo avvicinare i visi per far FINTA di baciarsi. Non shippo Clarisse x Annabeth. Ringrazio chi recensirà (se qualcuno lo farà) ma anche chi leggerà fino a qui. L'ultima cosa che vi voglio dire sono che ho indetto questo contest (link: http://freeforumzone.leonardo.it/d/11170930/Primi-appuntamenti-citazioni-e-prompt-/discussione.aspx e che spero vi iscriviate in molto. Al prossimo capitolo con il POV di Annabeth!
Annabeth_Granger1.
 
 
 
 

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Capitolo 3
*** Spionaggio. ***


Regali nascosti, litigi e …
Capitolo 3: Spionaggio.
 
Mini angolo dell’autrice iniziale: Vi lascio subito alla lettura. Ma prima voglio solo dire di non uccidermi appena arriverete in fondo. Buona lettura ;)
 
Annabeth
Bere un intruglio di cui non sai il sapore, non era uno degli hobby preferiti di Annabeth. Aveva già bevuto vari liquidi non identificati e grazie, ma no grazie. Basta intrugli. Ma il destino a quanto pareva, diceva il contrario. Va bene il liquido strano, ma con una capello di Jason, no! Qualcuno ce l’aveva proprio con lei. Piper e Jason si stavano strappando una ciocca di capelli. Quando ebbero finito a Clarisse fu data la ciocca di capelli di Piper e a lei la sopracitata ciocca di capelli del Figlio di Giove. Era una Figlia d’Atena! Non poteva essere schizzinosa! Aveva superato il Tartaro, insomma! Bevve tappandosi il naso. La pozione era diventata azzurra mentre quella di Clarisse rosa. Appena ebbe finito di bere le venne un conato di vomito e, sia lei che Clarisse, andarono in bagno. Ma nessuna delle due vomitò. I visi delle due ragazze erano piene di bolle ed avevano la pelle molliccia, come se fosse fatta di pongo. Essi si trasformarono, insieme ai loro corpi. Quello di Clarisse divenne più snello, gli occhi adesso erano caleidoscopici, i capelli le si allungarono e il viso cambiò forma. Era diventata la fotocopia di Piper. Ad Annabeth, invece, le si accorciarono i capelli, facendoli diventare anche un po’ più scuri. Il petto e le spalle si irrobustirono. Il viso divenne più squadrato. Gli occhi si colorarono di azzurro. Era diventata identica a Jason. Tutte e due misero dei vestiti del personaggio che avrebbero “interpretato” e uscirono dal bagno.
<< Wow, sono così bello? >> disse Jason, scherzoso.
<< Non fa ridere! >> disse Annabeth, ma dato che in quel momento aveva la voce di Jason, non fece altro che aumentare le risate. Però appena la ragazza/Jason  li guardò in cagnesco, tutti smisero di ridere. Infondo, era pur sempre Annabeth!
<< Ok, allora dato che la pozione dura solo un ora, vuoi sbrigarti Annabeth? >> disse Clarisse, stranamente in modo gentile. Tutti cercarono di trattenere le risate pensando che quella vocina era usata da Clarisse la Rue.
<< Va bene, ma se ci vedono … ? >>
<< Dovete fare finta di abbracciarvi, almeno! >>  disse Connor (o Travis?) ridendo sotto i baffi. Annabeth pensò che non avrebbe mai dovuto chiedere aiuto ai fratelli Stoll. Quella era la cosa più strana che aveva fatto in tutti i suoi diciassette anni, e ne aveva fatte di cose strane.
<< Annabeth, >>
<< No, ora si chiama Jason. >>  intervenne il figlio di Giove, beccandosi un occhiata dall’ormai “Nuovo Jason”  e dalla fidanzata.
<< Stai tranquilla, respira a fondo. So che è difficile, ma io lo avrei fatto. Siamo semidei. Andare nella foresta anche solo per parlare può essere pericoloso. >> continuò da dove era stata interrotta Piper.
<< Ma se tu e Jason ci andate sempre, per fare chi sa cosa! >>  s’intromise Travis (o Connor?) facendo un sorrisino malizioso.
<< Ma noi abbiamo il nostro posto segreto! >>
<< Certe volte sei più ottuso di Percy, Jason! >> disse Piper, sgridando il fidanzato.
<< Ehi! >> disse Annabeth. Solo lei poteva dire che Percy era ottuso. E poi sì, senza Percy non sarebbe mai riuscita a vivere. Comunque, infondo Piper aveva ragione. Si sarebbe travestita in tutte le persone del mondo solo per amore. Amore per quel Testa d’alghe.
<< Andiamo! Il tempo stringe! >> e con questa affermazione fatta dalla figlia di Ares, Annabeth e Clarisse uscirono dalla casa di Zeus.
 
<< Clarisse! Non fare tutto questo rumore! >> erano arrivate nel cuore della foresta. C’era la cascata e il pugno di Zeus. Nel guardarlo ad Annabeth vennero i brividi. La battaglia del labirinto era ormai passata da un pezzo, ma erano morti molti semidei. A lei non piaceva quel posto. Le ricordava quella Caccia alla Bandiera in cui c’erano stai anche Charles e Silena. Era davvero triste ricordarli. Infatti quella stessa sera i due avevano guardato le stelle cadenti nel cielo. Si ricordò di quando aveva invitato il suo Testa d’alghe, mentre lui era troppo timido per farlo. * Nel pensarci Annabeth stava quasi per mettersi a piangere. Ma non era il momento di pensarci. Perché davanti a loro c’erano Percy e Chris che parlavano. O per meglio dire, sussurravano. Non si sentiva niente.
Proprio in quel momento Percy le vide. La figlia di Atena pensò che non ci poteva avere meno sfortuna di quella. Non fecero nemmeno in tempo ad avvicinarsi per far finta di baciarsi/abbracciarsi che loro erano già davanti alle due ragazze/Jason e Piper.
<< Ehi, bro! >> disse il figlio di Poseidone rivolto ad Annabeth.
<< Bro? Ah, sì ciao bro! Come butta? >> Percy la guardò in modo sospettoso. La guardò dritto negli occhi. Annabeth si sentiva molto a disagio.
<< Ciao ragazzi! Che ci fate qui? Il vostro posto non è da quelle parti? Sapete non è la prima volta che vi vediamo. Vi si vede spesso da queste parti. E poi i pettegolezzi girano … >> disse Chris, alzando il sopracciglio con un espressione maliziosa, ma anche molto comica. Clarisse arrossì, ma fortunatamente sarebbe stato ciò che avrebbe fatto anche Piper.
<< Ci stavamo andando! >> disse Annabeth, reprimendo il disgusto. << Abbiamo fatto una strada diversa dal solito. >>
<< Wow, superman biondo! Solitamente è la tua ragazza che parla! Ma, come mai non hai gli occhiali? >>
Ecco cosa si era dimenticata! Gli occhiali!
<< Sai sono un po’ scomodi se vai nella foresta! >> disse lei, prendendo una qualunque scusa al volo. Percy sarà anche un po’ ottuso, ma non stupido. Era intelligente quando voleva. E le occhiate che stava dando ad Annabeth non fecero che metterla ancora più a disagio. Sapeva che era in realtà era lei non Jason?
<< Ora ce ne dobbiamo proprio andare. >> disse Clarisse, nervosa. Annabeth stava per imprecare in greco antico. Clarisse non aveva la lingua ammaliatrice. Ed inoltre mancavano solo cinque minuti e la pozione avrebbe finito l’effetto. Per cercarli avevano impiegato più di mezz’ora. Dovevano berla nella foresta! Perché non ci avevano pensato prima? Se mai sarebbero tornate un altro giorno, magari con un nuovo travestimento o un nuovo piano. Annabeth vedeva come Percy la guardava. Come se la guardasse dentro l’anima. Forse era solo un’impressione .. no? Pure Chris guardava Clarisse in modo strano. Avevano gli occhi a Raggi X?
Passarono ben due minuti di silenzio, in cui Annabeth voleva scappare ma non poteva. Quei due occhi color del mare la inchiodavano sul posto. Anche gli occhi di Chris sembravano avere lo stesso effetto su Clarisse, che rimaneva immobile, cosa strana per il suo carattere irrequieto. Con Chris lei cambiava. Lo si vedeva.
Tre minuti.
<< Dai perché non ci fate vedere dove vi nascondete? >>
<< Non fare il curiosone, piv … Percy! >> disse Clarisse, facendo quasi saltare la copertura.
Due minuti.
<< Bro, Dai! Io e Piper vogliamo rimanere da soli! >>
<< Sì, ora lasciate andare sia me che Jason? Insomma! Vogliamo la nostra privacy! >> disse Clarisse, quasi convincente.
Un minuto.
I secondi passano in fretta se ce ne sono dieci di essi in cui si parla e gli altri cinquanta dove si aspetta la risposta.
<< Ma è un attimo, bro! Dopo vi lasciamo andare tranquillamente! >>
<< No, Testa d’alghe! >> Annabeth si coprì la bocca dopo averlo detto.
Zero.
A Clarisse iniziarono ad accorciarsi i capelli. La maglietta e i pantaloni diventarono stretti. Gli occhi tornarono del colore di prima. Ad Annabeth gli si allungarono e si schiarirono i capelli, diventando di nuovo pieni di boccoli. Gli occhi tornarono grigi come la tempesta. Il petto e le spalle tornarono come prima. L’ora era passata e le ragazze tornarono normali. Gli occhi di Percy diventarono un mare in piena. Chris iniziò a diventare rosso di rabbia.
<< Sapevo che eri tu! Perché Annabeth? >>
<< Percy … io … >>
<< Annabeth ti riconoscerei anche nel corpo di Festus. I tuoi occhi, di qualunque colore possano essere, li riconoscerei ugualmente. Il tuo modo di parlare. Quel Testa d’alghe non ha fatto che confermare il tutto. Non mi importa come hai fatto a trasformarti. Non importa il perché siete tornate normali. Mi importa sapere il perché. Ma se non ti fidi di me. Se pensi che io sia un idiota, dimmelo e basta! >>
Rabbia e tristezza riempirono gli occhi del ragazzo. Annabeth era immobile, ferma. Pensava tutto i contrario di ciò che Percy aveva detto. Lei si fidava di lui. Era un po’ ottuso, non un idiota. Per niente. Lui era la sua roccia. Lui era … tutto per lei. Vedendo che Annabeth non rispondeva, lui se ne andò, le lacrime intrappolate difficilmente nei suoi occhi.
<< PERCY! PERCY! Percy! Percy! percy, percy … non andartene via da me .. Percy … >> Annabeth stava piangendo.
<< Clarisse, avevo capito che eri tu. Non ho niente da dirti. Mi hai deluso. >> Chris non era un tipo da poche parole. Stava per piangere anche lui.
<< Chris! CHRIS! >> Clarisse aveva una mano sul cuore. Per la prima volta, Annabeth la vide con le lacrime agli occhi. La figlia di Ares se ne andò via, correndo. Mentre Annabeth rimase lì a piangere, accovacciata al pugno di Zeus. Le lacrime le solcavano  continuamente il viso. Lei non si degnò nemmeno di asciugarle. Aveva perso Percy. La sua ragione di vita. Il suo Testa d’alghe. Il suo ragazzo con quel sorriso che rischiariva tutto. Quello che la aveva aiutata più di una volta. Il suo Percy.
 
La ragnatela le bloccava la caviglia, trascinandola nel baratro. Percy la prese. Aveva il viso un po’ sanguinante. Le braccia con dei graffi.
<< Percy! Lasciami! Cadrai anche tu! >>
<< Mai! >>
Arrivarono anche Nico e Hazel. Gli altri stavano prendendo l’ Athena Partenos.  Quella statua per cui la figlia di Atena aveva quasi perso la vita. Quella che avrebbe aiutato a sconfiggere Gea.
Percy si mise a parlare con Nico, la mano che cercava ancora, invano, di non far cadere la ragazza. E lui stesso.
<< Nico! Dall’altra parte! Promettilo! >>
<< Ma, Percy .. >>
<< Promettilo! >>
<< Promesso. >>
Percy si girò verso di lei. Verso Annabeth.
<< Noi staremo insieme, >> le promise.  <>
E insieme caddero nel baratro. Abbracciati.
 
Annabeth pianse ancora di più. Lei aveva infranto la promessa. Lei aveva portato alla rovina Clarisse, facendola litigare con Chris. Aveva distrutto tre cuori. Era sua la colpa. Tutta sua.
E continuò a piangere per ore e ore, ripensando irrimediabilmente alle avventure passate con Percy. Il suo ex ragazzo.
 
Note dell’ autrice (se così la si può definire):
*Nel libro segreto, nel racconto del drago di bronzo, viene raccontata questa storia.
Scusatemi! * Schiva un coltello, una spada, un pomodoro, un’ascia e una mannaia *
Scusatemi tanto per avervi fatto aspettare. Il capitolo è un po’ corto ma lo avevo programmato proprio così. Ora mi vorrete uccidere, lo so. Vi ho fatto aspettare quasi un mese per questo capitolo piccolissimo. Passando alla fic … hanno litigato. Io penso che con tutto quello che hanno passato, travestiti o meno, si riconoscano tra loro. Pure Annabeth riconoscerebbe Percy se fosse travestito da un altro. Hanno passato troppi pericoli per non riconoscersi. Non penso che la reazione di Percy sia esagerata. Se fossi stata in Annabeth li avrei spiati. Ma se fossi stata Percy mi sarei arrabbiata un sacco. Inoltre credo che, dato che sono usciti dal Tartaro, siano molto più sensibili di prima. Ho cambiato anche lo stile dei dialoghi. Spero che non vi dispiaccia il riferimento a “Il libro segreto”. È un libro troppo bello! L’ho già letto da un po’ ma il racconto de “Il drago di bronzo” sarà sempre il mio preferito tra i tre. Anche la scena del Tartaro mi sembra azzeccata (anche se triste). Passiamo alle domande: di cosa stavano parlando i due ragazzi? Faranno mai pace le due coppie? Si scoprirà cosa fanno Piper e Jason nel bosco? Ora vi lascio perché di sicuro vi ho già stufato oppure state cercando il mio indirizzo per farmi a fette.  A presto con il nuovo capitolo! * Saluta con la manina schivando una forchetta *
Annabeth_Granger1.

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Capitolo 4
*** Avviso ***


AVVISO
 
Mi sento una persona orribile, ma è giusto che vi avvisi, perché questa storia sembra sia stata dimenticata dalla sottoscritta specialmente, ma davvero, non è così.
Innanzitutto devo molto a chi l'ha seguita fino ad adesso e chi la seguirà. Vi ringrazio tutti, anche i lettori silenziosi che l'hanno letta e che continueranno a farlo, con una pazienza infinita.
Perché questo avviso? Da tanto voi aspettate il prossimo capitolo, che sarà l'ultimo insieme a un epilogo opzionale che vedrò se mettere o meno. Ho provato a riscrivere ma non ce l'ho fatta perché mi sono allontanata molto da Percy Jackson nell'ultimo periodo e, quindi, prima di tornare a scrivere e aggiornare la storia come si deve, vi dico subito questo: non so quando uscirà il nuovo capitolo, ma vi prometto che prima di settembre sarà già lì, pubblicato, sapendo che in estate avrò tanto tempo a cui dedicare per questa storia, così avrò anch'io la possibilità di avvicinarmi di nuovo alla saga che amo e che ho tanto amato, rileggendola bene, pronta poi per ricominciare ad aggiornare la storia.
Vi ringrazio ancora per la pazienza e, promesso, ci vediamo presto!
Annabeth_Granger1. 

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